giovedì 12 ottobre 2023

Come rendere cattolico il Cammino Neocatecumenale? È sufficiente ripartire dalla dottrina cattolica e dalla liturgia cattolica

Ci tocca purtroppo chiarire spesso alcuni punti che per noi fedeli cattolici sono scontati, ma che per i fratelli del Cammino Neocatecumenale sembrano ostici, incomprensibili, sconosciuti, irrilevanti.

I fratelli in Kiko, infatti, in mezzo a tante cosiddette "catechesi del Cammino", vengono solo diluviati di paroloni altisonanti e slogan menzogneri, secondo i quali il loro attivismo settario costituirebbe un "itinerario di fede", "di riscoperta del battesimo", "di iniziazione"... Tante chiacchiere farcite di termini del lessico cristiano, ma dietro cui c'è il nulla, c'è solo una setta che di cattolico ha solo la decorazione.


Come abbiamo spesso ricordato in tutti questi anni, un "Cammino Neocatecumenale" cattolico non è impossibile: basta estirpare dal Cammino attuale tutto ciò che non è allineato all'unica vera fede dell'unica vera Chiesa, cioè tutto ciò che chiaramente non viene dallo Spirito.

Cominciamo dal punto più semplice: per riscoprire il battesimo, cosa serve? Serve anzitutto conoscere l'insegnamento della Chiesa - la dottrina cattolica -, perché non si può "riscoprire" ciò che non si conosce.

Nostro Signore ha investito la miglior parte del suo ministero terreno all'insegnamento (cfr. anche Mc 4,33-34: «...ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa»), e nel costituire la Chiesa addirittura le garantisce lo Spirito che «vi guiderà alla verità tutta intera» (cfr. Gv 16,12-15). Per conoscere quel divino insegnamento, occorre dunque affidarsi alla Chiesa, che ha avuto in esclusiva l'incarico di riportarlo fedelmente. Non può essere chiamato "catechesi" qualcosa che non rispecchia chiaramente e fedelmente l'insegnamento perenne della Chiesa, non si può definire "esperienza cristiana" qualcosa che si fonda sull'ignoranza - o addirittura l'alterazione - dell'insegnamento di Nostro Signore di cui solo la Chiesa è garante.

Dunque il "riscoprire il battesimo", "itinerario di riscoperta", "iniziazione cristiana", son tutte cose che hanno anzitutto bisogno dell'insegnamento della Chiesa. Ebbene, il Cammino, tuttora, purtroppo non dà l'insegnamento della Chiesa ma solo quello di Kiko e Carmen, insegnamento piuttosto sballato e ripetuto pedissequamente da oltre cinquant'anni, zeppo di svarioni e strafalcioni che non sono mai stati veramente corretti (e li trovate commentati non solo su questo blog, ma soprattutto da diversi autori molto più preparati e validi di noi).  Non basta ripetere che "Gesù è il Signore", se poi si dicono ambiguità e vaccate (esempi: "il Signore ti manda le disgrazie". non sei pentito ma "il Signore ti ha già perdonato", ecc.).

Nella loro foga di farsi promotori di una "novità", e forti della loro abissale ignoranza teologica, i due eretici spagnoli hanno portato avanti una cosiddetta "catechesi" zeppa di comici equivoci, patetici errori, emerite vaccate, pericolosi svarioni, disprezzo per le verità di fede, espressioni ridicole, vere e proprie eresie, il tutto sempre calpestando la dignità degli adepti...

Per rendere cattolico il Cammino, i "camminanti" devono rifiutare le cosiddette "catechesi" dei suoi fondatori (sul serio, non si salva praticamente nulla), e ripartire dalle sole fonti che la Chiesa garantisce. Cioè, tanto per cominciare, il Catechismo della Chiesa Cattolica. Che è un documento pubblico, disponibile nelle maggiori librerie, perfino gratis su internet. Il Catechismo spiega in modo esteso, autorevole, documentato, con tutti i riferimenti ai tre pilastri della fede (Tradizione, Magistero e Scrittura, e quest'ultima è incomprensibile senza gli altri due), tutto ciò che c'è da conoscere.

Eh sì, perché la Bibbia non è un documento scritto allo scopo di far capire la fede chiaramente e a tutti, ma è un insieme di testi ispirati da Dio e scritti da autori molto diversi, di indole molto diversa, di epoche molto diverse, di stili molto diversi, di destinatari molto diversi, che ha bisogno di un interprete autorevole altrimenti ognuno la interpreterebbe a modo suo (ed è il motivo per cui esiste una sola Chiesa cattolica, e un'infinità di chiesuole protestanti con le loro diverse interpretazioni). La Bibbia, per quanto ispirata da Dio, non è un documento costruito per spiegare i "come" e i "perché" della fede (fuori dalla Chiesa non c'è nemmeno accordo su quali siano i vari libri della Bibbia). Perfino i Vangeli hanno bisogno di chiarimenti perché altrimenti nel leggerli uno potrebbe prendere fischi per fiaschi (si pensi ad esempio al clamoroso equivoco riguardante il «se uno non odia suo padre e sua madre...»: vi pare mai possibile che Nostro Signore possa comandare l'odio? eppure Kiko e Carmen insegnano proprio quell'equivoco, al punto che certi kikos hanno trascurato perfino i funerali di un proprio genitore pur di non mancare ad una "convivenza" kikiana).

Il Cammino salva anche la torta!

Invece il Catechismo della Chiesa Cattolica è stato scritto allo scopo di far capire chiaramente e a tutti, e contiene in maniera estensiva, ragionata, documentata, spiegata, tutto ciò che c'è da sapere sulla fede. A chi ci obietterebbe che è un volume bello grosso, dobbiamo rispondere che il Cammino Neocatecumenale dura più di trent'anni, e la lettura meditata del Catechismo, anche fatta "a puntate" e "meditata", durerebbe molto meno. Nel Cammino il Catechismo è un perfetto sconosciuto, tranne forse qualche sporadica e brevissima apparizione ipocrita intesa solo a far sembrare che si segue la Chiesa. Se Kiko e Carmen contraddicono il Catechismo, i neocatecumenali non hanno dubbi: vogliono seguire i due spagnoli, perché avrebbero "il carisma"! (sottinteso: le elucubrazioni di quei due varrebbero più di ciò che la Chiesa garantisce d'autorità a tutti i fedeli).

Un Cammino che oggi è zeppo di eresie trarrebbe enorme vantaggio spirituale se abbandonasse le ambiguità degli autonominati "iniziatori" e ripartisse dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Conoscere bene l'insegnamento della Chiesa consentirebbe davvero di "riscoprire il battesimo", sarebbe davvero un ottimo fondamento per un "itinerario di iniziazione", per far crescere una fede "più adulta", per chiarire meglio ciò che si vive "nella propria esperienza". E invece...

Nostro Signore ha insegnato cose semplici alle persone semplici e spiegato in dettaglio ai discepoli ciò che voleva intendere, precisando che non c'era alcun segreto arcano da mantenere, se non per motivi contingenti: «quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti» (cfr. Mt 10,27), cioè l'unico motivo per non annunciare chiaramente e subito certe cose era solo il... non dare perle ai porci, il non dare alibi gratuiti a gente che già lo odiava e non vedeva l'ora di condannarlo («Ha bestemmiato!... è reo di morte!...»: cfr. Mt 26,65-66; tutti quelli che vanno elucubrando sul "segreto messianico" dimenticano sempre che Gesù non poteva banalmente presentarsi in pubblico dicendo "sono la seconda Persona della santissima Trinità"; e anche potendo, non lo avrebbe fatto, perché anziché imporre le cose dall'alto, sfidava gli ascoltatori a capire, a riflettere, a mettere in moto la ragione, come ad esempio in Lc 5,23: «che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?», non ti ha esposto una "teoria" ma ti ha invitato a ragionare su ciò che tutti avevano sempre visto e sempre saputo di quel paralitico). Sì, la fede richiede davvero l'uso della retta ragione: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (cfr. Gv 18,23).

L'insegnamento delle cose della fede, ovviamente, non basta. Occorre nutrirla anche con i sacramenti, da ricevere secondo le dovute disposizioni. Non come il Cammino Neocatecumenale che ti fa "partecipare" alle celebrazioni imponendoti - con ricatti morali, con sguardini ironici o di sufficienza, col ricattino morale e la fretta di chi ti sembra dire: "tutti si stanno comunicando e tu no? dai, non fare il bastian contrario!", ecc. - di eseguire cose per le quali non ti sentivi pronto, incluso il far la Comunione nonostante la coscienza sporca di peccati mortali, ecc. Nel Cammino l'Eucarestia ha purtroppo un valore meramente simbolico, vi simboleggia l'unità della comunità (per cui l'apparenza del "tutti si comunicano" vale più della libera scelta delle singole anime). Invece nella Chiesa Cattolica i sacramenti sono per la tua salvezza personale, con o senza "comunità", con o senza "attività", con o senza "tutti": nessuno si meraviglia (né scandalizza) quando scegli di non comunicarti.

Il Cammino trarrebbe enorme vantaggio spirituale ad abbandonare le sue carnevalate liturgiche e ad abbracciare la liturgia della Chiesa cattolica, così come descritta dal Messale e dagli altri documenti liturgici, ricordando che la liturgia è da intendersi come l'unico culto a Dio gradito, non come una carnevalata che porta i fratelli "dalla tristezza all'allegria", non come un ritualismo comunitario parolaio e spettacolarizzato in cui l'assemblea finisce per celebrare sé stessa (e in modo molto patetico) anche se sta nominando continuamente il Signore.

Ricordiamo a tutti che quanto alla liturgia cattolica, il Messale spiega in ogni punto ciò che si "deve" dire e fare, ciò che si "può" dire o fare, e fa anche qualche esempio di ciò che non si deve dire o fare; dopotutto Nostro Signore non ha detto "fate come vi pare in memoria di me", tanto meno ha mai detto "fate come dicono Kiko e Carmen in memoria di me".

Ai fratelli delle comunità neocatecumenali, dunque, conviene rifiutare quelle celebrazioni in cui Kiko è praticamente al centro di tutto (letteralmente l'autore dei canti, il designer delle suppellettili sacre, il pittore delle "icone", l'ideatore delle variazioni/omissioni/aggiunte, l'arredatore che ha deciso che bisogna isolarsi in una saletta laterale con seggiole pieghevoli e tavolinetto smontabile, lo chef che ha imposto l'utilizzo di grosse pagnotte-focacce e di grosse quantità di vino, ecc.), e conviene invece abbracciare in pieno la liturgia cattolica così come descritta dal Messale e dagli altri documenti liturgici.

Allo stesso modo i fratelli delle comunità devono sbarazzarsi di tutte le scelte fatte per sembrare più speciali, per esempio tornando a fare la Comunione così come si fa in tutta la Chiesa (come esige anche lo Statuto del Cammino, articolo 13, nota 49, lettera del 1° dicembre 2005, a cui ancor oggi i kikolatri disubbidiscono) e riconsiderare seriamente la devozione al Santissimo Sacramento.

Dottrina e sacramenti, ecco l'essenziale per qualsiasi "itinerario", per qualsiasi "riscoperta": dopotutto è esattamente ciò che alimentava la vita di fede dei "primi cristiani"... e dei cristiani di tutte le altre epoche. Non si può prescindere da ciò che la Chiesa insegna e dai sacramenti, in nome di un'autocertificata "ispirazione", di un ambiguo "carisma", di un'imprecisata "esperienza" (che nel Cammino pare piuttosto una specie di attivismo che imita i club degli alcolisti anonimi, un riunirsi autoreferenziale che se la canta e se la suona). Altro che "preparazioni", "letture della Bibbia" e quant'altro: si rischia di diventare espertissimi della battaglia di Taanach sulle acque di Meghiddo che non fruttò bottino d'argento, e di non sapere quale mano usare per farsi il segno della croce, si rischia di effettuare mille convivenze ma zero gesti di carità. L'eccessivo accento sull'esperienza produce degli ignoranti autoreferenziali che finiscono per vivere in modo abitudinario e spettacolaristico i sacramenti.

Il neocatecumenalismo, purtroppo, ti mantiene nell'ignoranza, il più possibile, ti nasconde le cose (che poi ti piovono addosso inesorabili, specialmente quando proveresti enorme difficoltà a tirarti indietro, come quando ti dicono «darai la Decima!» al fatidico Secondo Passaggio, e non ti ammettono eccezioni o dubbi o rinvii, devi proprio pagare, "dietro quella porta c'è il diavolo: che fai, lasci il Cammino?", e ti colpevolizzano se non ti adegui, e ti chiamano "schiavo di mammona" se contesti che questa bidonata ti era stata furbescamente nascosta fin dal primo giorno, specialmente se fino a quel momento avevi già fatto enorme fatica per arrivare a fine mese).

Il cattolicesimo, invece, non ha nulla da nascondere. Catechismo? Pubblico, e pure sul web. Diritto Canonico? Pubblico. Documenti liturgici? Pubblici. Encicliche, lettere pastorali, commissioni diocesane, dicasteri vaticani, udienze del mercoledì, incarichi dei parroci? Tutto pubblico, e trovi pure sul web archivi, notizie, commenti. Solo il Cammino ti nasconde tutto, a cominciare dal contenuto del suo Direttorio Catechetico e dalla destinazione dei soldi che ti estrae dalle tasche. E se osi nutrire anche un singolo, piccolo, onesto dubbio, anche esprimendolo con la massima gentilezza e correttezza, ti chiamano "schiavo di Mammona", "in braccio al demonio", "Faraone", "Giuda", "non hai fede", "il demonio ti inganna", eccetera. Ed infatti tutte le pressioni psicologiche, tutti i ricatti morali, tutto il calpestare la dignità dei fratelli delle comunità da parte dei cosiddetti "catechisti", c'è proprio perché hanno inquinato dottrina e sacramenti. Il Cammino è fondato sull'arroganza e sull'ignoranza di Kiko e Carmen. Hanno piegato la dottrina quanto basta per rendervi dei disperati paganti Decima che non hanno una via d'uscita. Vi hanno cotto a fuoco lento, con la furberia del farvi trovare sempre in una situazione in cui "sarebbe brutto, complicato, fastidioso, doloroso" seguire la Chiesa anziché i dettami del Cammino, i capi del Cammino, gli autoproclamati "iniziatori" del Cammino.

Il Cammino non ti porta alla fede cattolica ma all'idolatria. L'idolo è ciò a cui viene arbitrariamente assegnato un valore universale ed infinitamente alto: gli ebrei si fabbricarono il vitello d'oro e dichiararono che li aveva fatti uscire dall'Egitto, senza nemmeno fermarsi un attimo a pensare a come diavolo avrebbe fatto una cosa costruita dopo l'uscita a farli uscire.

I fratelli delle comunità hanno un triplice idolo, un vitello d'oro di categoria superiore: il tripode Kiko-Carmen-Cammino. Con la scusa che Kiko e Carmen sarebbero "ispirati" dallo Spirito (e senza chiedersi come mai lo Spirito ispirerebbe tanti madornali errori su dottrina e sacramenti, e perché diavolo ancor oggi non vengono corretti), tutto ciò che hanno detto quei due spagnoli sarebbe al di sopra di ogni critica. E con la scusa che il Cammino sarebbe "ispirato" dallo Spirito, qualsiasi nefandezza - come ad esempio le speculazioni immobiliari milionarie coi soldi delle "missioni" -, qualsiasi porcata dei cosiddetti "catechisti", sarebbe al di sopra di ogni critica (pensate un po' al pedocatechista neocatecumenale che ai genitori della vittima dice: "non denunciatemi, altrimenti «Dio» si vendicherà"). E quindi, anche nella vita di tutti i giorni, vediamo scenette come quella del seminarista neocatecumenale che ride di gusto alle barzellette blasfeme ma si ritira in silenzio con la faccia da cane bastonato quando qualcuno fa una banale illazione sui due fondatori spagnoli del Cammino: per i kikos è proprio impossibile che Kiko e Carmen abbiano sbagliato in qualcosa, ingannato su qualcosa, mentito riguardo a qualcosa. Sono stati addestrati fin dal primo giorno ad essere volontariamente incapaci di qualsiasi considerazione critica, e di qualsiasi gesto di carità che non sia "approvato" e voluto dai cosiddetti "catechisti" della setta.

Suvvia, non è difficile rendere cattolico il Cammino. È sufficiente ripartire da ciò che insegna la Chiesa, e da ciò che celebra la Chiesa.

37 commenti:

  1. Ricordiamo ai nuovi lettori che la Chiesa non è una confederazione di club, movimenti e associazioni.

    C'è un'autorità centrale, costituita nella persona di Pietro e negli Apostoli uniti con lui, e dunque nei loro legittimi successori (papi e vescovi). Tutti gli altri - fedeli, ordini religiosi, figure di santità... - dipendono da quella Chiesa madre e maestra, senza la cui guida, riconoscimento, approvazione, non possono avere la certezza di essere cristiani. Non basta la volontà di essere cristiani, altrimenti Nostro Signore non avrebbe comandato alla Chiesa di far discepole tutte le genti.

    Per questo, in qualità di cattolici, non ci fidiamo di movimenti e associazioni che non siano riconosciuti dall'autorità della Chiesa, non ci fidiamo di santoni, "apparizioni", prodigi, se non sono stati vagliati e validati dall'autorità della Chiesa, non riusciamo proprio a prendere sul serio "itinerari di riscoperta" che non sono pubblici davanti a tutta la Chiesa (tanto meno se non si sa quanto e come siano stati effettivamente verificati)...

    L'idea che uno sarebbe cristiano solo perché ripete certe parole e certi gesti, è un'idea protestante. I protestanti sono bravissimi a lodare il Signore, a riscoprire di qua, a cantare di là, a spremersi per trovar forme per evangelizzare... ma hanno preferito rimanere fuori dall'unico ovile che il Signore ha garantito per il proprio gregge. I protestanti si autocertificano come cristiani, ma a ben guardare ognuno di loro censura almeno qualche punto della vita e dell'insegnamento della Chiesa.

    Per questo invitiamo i fratelli del Cammino a sbarazzarsi delle incrostazioni protestanti, dei sociologismi/psicologismi da quattro soldi, delle carnevalate imbarazzanti, delle ossessive esazioni di soldi, dell'idolatria per i fondatori, dell'ubbidienza cieca ai loro scagnozzi (cioè sbarazzarsi del kikismo-carmenismo) e abbracciare la dottrina cattolica e vivere i sacramenti così come li vive e celebra la Chiesa. Solo così il Cammino smetterà di essere "una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione" e potrà essere cattolico.

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  2. Ma da porto san.giorgio dall'ufo neurocotecomanale non filtra niente sulla partenza della merkabà con i sacchi neri vuoti ?

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  3. Noi cattolici (e Tim stesso nell'articolo sopra citato) ci chiediamo anzitutto come diavolo sia possibile che un sacerdote si iscriva a un'app di incontri gay, e come mai tale sacerdote si ritrovi ad incarichi importanti e delicati in una diocesi già sconquassata dagli scandali neocatecumenali.

    I non cattolici, invece, si scandalizzano solo sulle piccinerie. Per esempio, ho sentito criticare un prete che va in giro in moto. Non c'è niente di male che quelle stesse mani che consacrano l'Eucarestia e impartiscono l'assoluzione, nel tempo libero guidino una moto. Ritengo tremendamente più grave che un prete si trastulli contro natura e addirittura adoperi un'app per cercare incontri sodomiti occasionali. E magari, a causa di qualcuno di questi incontri, sia stato ricattato - finendo infatti a far gli interessi di certo laicismo, "pugnalando alle spalle i fedeli", come spiegato nell'articolo di cui sopra.

    Nel neocatecumenalismo vige infatti l'ipocrisia perbenista: "finché nessuno se ne accorge", non hanno nulla da ridire che i loro presbiteri e vescovi siano perfino abusatori sessuali; quando lo scandalo viene a galla, addirittura difendono i pedofili neocatecumenali. Però poi se un prete non kikolatrico va in giro sulla moto, "oh, ma guardate, vuol fare il motociclista, che pessimo esempio che dà ai giovani, invece di rappresentare la povertà va in giro con la moto".

    Alla radice di questo genere di equivoci c'è il fatto che i kikolatri sono convinti che non occorra piacere a Dio ma solo a Kiko. Dunque la loro vita spirituale consiste nel fare tante cose, dire tante cose, sembrare tante cose. E quindi il "prete sulla moto" dà scandalo anche se rispetta tutti gli impegni previsti dalla sua parrocchia, mentre il vescovo pedofilo neocatecumenale continua a far la bella vita pagato dai soldi delle Decime di gente povera che a stento arriva a fine mese. E immaginate la soddisfazione del demonio - quello vero - quando tale pedofilo impenitente ordina al sacerdozio altri presbikikos...

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  4. Quest'anno ancora niente del ritiro di inizio corso?

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  5. Ricordo perfettamente quante volte ci è stato detto che è vitale preservare l'unità del Cammino, che il Cammino non si può alterare in nulla altrimenti perde il carisma, che quel prete che non accettava certe cose voleva fare un Cammino a modo suo (anche don Rosini)... Cose tutte da ostacolare con determinazione.
    Qualsiasi minima variazione al Cammino equivarrebbe a snaturarlo dal carisma.

    Potrebbe avere senso, in linea generale, ma quando ti accorgi che per non "snaturare il carisma" alla fine si crea una struttura unica che viaggia in parallelo con la Chiesa, se non ti sei ancora bevuto il cervello due domandine è naturale farsele.

    Il Cammino propugna non solo un "metodo" discutibile che deve essere ferreamente seguito, ma ad esso ha aggiunto anche l'unicità delle strutture, delle immagini e di tutto quanto.

    Così come la Chiesa è UNA, anche il Cammino è uno, con i suoi dipinti, le sue canzoni, i suoi arredamenti, le sue chiese circolari, i suoi fonti battesimali, il suo gergo ebraicizzante...

    Ma due cose uniche non possono esistere nella Chiesa. Solo la Chiesa è UNA.
    L'altra cosa, se deve essere una in tutto e diversa dalla Chiesa normale, non è la Chiesa Cattolica. È altro.
    È una nuova chiesa cristiana tra le centinaia che sono sorte al di fuori della Chiesa UNA.

    L'ingordigia dei due spagnoli è illimitata: a loro non è bastato propugnare la loro dottrina (segreta) nelle parrocchie, ma hanno voluto anche disancorarla dalla Chiesa universale, creando uno stile direttamente discendente dal loro boss di modo che, ovunque nel mondo, il Cammino-Uno si distingua dalla chiesa locale.

    Solo loro hanno i tabernacoli a doppi, la hannukkiah sulla mensa (che troppo spesso non è mai un altare dedicato), la bimah nei seminari, le corone misteriche kikiane, la croce astile kikiana, piatto e calice kikiani, i fonti battesimali kikiani, i catechumenium tutti uguali, la moquette rossa per terra, il libro di canti privato...

    Proprio una chiesa a parte, non manca nulla: dottrina, estetica, liturgia (alterata e in molti punti non autorizzata), canzoni proprie e guai solo a pensare di farne una della chiesa universale, chiacchiere alle letture e alle risonanze, ritrovi in hotel...

    Non si sono nemmeno accorti che la Chiesa UNA non ha recepito assolutamente nulla delle loro trovate e solo dove c'è il Cammino la parrocchia viene trasformata.
    Dove non c'è, non viene ripreso alcun dipinto, alcuna usanza, nessuna suppellettile. Tutto vale solo per loro, che si sono costruiti una struttura propria totalmente diversa dal resto e nella quale nulla può entrare se non è kikiano.

    Quindi: i neocatecumenali non recepiscono nulla della chiesa universale e la chiesa cattolica universale non recepisce nulla delle invenzioni dei neocatecumenali.
    Quale connessione può esserci tra queste due realtà?
    Marco

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  6. Gli eventi internazionali stanno incartando le convivenze d'inizio corso ! Cmq ci vogliono i soldi ,qualcosa manipolation certamente se l'ha inventano !

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  7. Per la domus galilaea sarà un crollo economico senza gli eletti con la veste bianca che la visiteranno !

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  8. Ne approfitto per ricordare ai soliti troll - che tentano ogni giorno, dalla mattina presto alla sera tardi, ogni santo giorno feriale e festivo, di inserire stupidaggini, propaganda kikiana, e lenzuolate di copiaincolla e di off-topic - che questo è uno spazio commenti, non il muro da imbrattare a disposizione dei vandali di passaggio. La possibilità di lasciare commenti in anonimato c'è solo per evitare che lettori occasionali che capitano per la prima volta su queste pagine debbano iscriversi a Blogger prima di poter lasciare un commento o una testimonianza. Intanto raccomandiamo l'uso di pseudonimi e di non dare dati che possano far riconoscere, in quanto nella mentalità neocatecumenale la vendetta, il mobbing, il doxxing, le molestie, ecc., sarebbero lecite se fatte contro chi scopre le magagne del Cammino.

    Qui sono consentiti occasionalmente anche argomenti off-topic di interesse generale ed ecclesiale, ma il tema di questo blog è il Cammino Neocatecumenale senza la "propaganda kikiana". Inoltre, visto il gran numero di lettori (parecchie decine di visite mensili al blog, di cui una gran percentuale proviene da motori di ricerca, a volte anche su temi non strettamente relati al Cammino), non è nemmeno importante la quantità di commenti. Chi clicca su questo blog lo fa per informarsi, e anche una pagina vecchia del 2006 può contenere un singolo paragrafo, o una singola mezza frase, che aiuti il lettore a capire la gigantesca bidonata della setta neocatecumenale.

    Ricordiamo ai summenzionati troll che la piattaforma Blogger/Blogspot mantiene liste di indirizzi internet da cui sono provenuti spesso commenti "spam". Pertanto può capitare che i commenti degli spammer e troll non arrivino neppure a sfiorare il portale di "moderazione commenti".

    Ricordiamo inoltre che mentre per dire una stupidaggine bastano poche parole, per smentirla occorrono molte più spiegazioni, specialmente come gesto di carità verso chi non è al corrente di tutte le questioni. Pertanto, le questioni su cui abbiamo risposto su questo blog fin troppe volte dal 2006 ad oggi, verranno direttamente cestinate, perché non abbiamo tempo da perdere per assecondare gente dichiaratamente ostile che pone questioni non perché vuol capire ma solo perché vuole estenuare, confondere, infastidire.

    Il Cammino, purtroppo, è imbottito di errori, strafalcioni, vere e proprie eresie, idolatria per sé stesso e per gli autonominati "iniziatori". Non basteranno certo i discorsetti preconfezionati (ciò che la stessa eretica Carmen chiamava "propaganda kikiana") a rendere cattolico il Cammino.

    Infine, ricordiamo che autori molto più seri e documentati di noi, hanno dimostrato - in libri e articoli su cui ci hanno posto tutto il peso della propria reputazione - una vasta quantità di errori del Cammino e dei due autonominati "iniziatori" e dei loro yes-men interni ed esterni al Cammino.

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  9. Intendevo "parecchie decine di migliaia".

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  10. C'è una pagina di Jungle Watch in cui Tim spiega come il romanzo Kristin figlia di Lavrans (scritto dalla norvegese Sigrid Undset) abbia fatto convertire al cattolicesimo una sua amica. Il romanzo è ambientato nella cattolica Norvegia del quattordicesimo secolo, e l'autrice non aveva alcuna intenzione di scrivere un romanzo religioso, aveva solo la fissazione di dover scrivere qualcosa di storicamente accurato.

    Ma come disse il cardinal Newman, "ad andare in profondità sui fatti storici, si smette di essere protestanti", o meglio, "si diventa cattolici". E così l'atea Undset, all'inizio del secolo scorso, scrisse un romanzo che finì per convertirla al cattolicesimo (oltre a guadagnarle il Nobel per la letteratura, quando il Nobel non era ancora uno strumento politico di certe elite).

    Kristin figlia di Lavrans è facilmente reperibile in italiano da diversi editori, a volte indicato come "trilogia" (la versione economica della BUR Rizzoli è di 720 pagine).

    Breve postilla: per la mentalità neocatecumenale la storia cristiana ha una lunga parentesi vuota "da Costantino al Vaticano II" in cui non è successo niente, e quindi col "Vaticano II" - cioè con l'avvento di Kiko e Carmen - la storia cristiana sarebbe ricominciata (e perciò bisognerebbe adeguarsi ai "primi cristiani delle origini cristiane", cioè secondo loro chitarrelle, "tabernacoli a due piazze", convivenze, nacchere, girotondini imbecilli, charangos, battimani, tamburelli). Non solo ignorano la storia, ma ne vanno addirittura fieri. Vogliono letteralmente ignorare tutto ciò che è avvenuto nella cattolicità lungo una quindicina di secoli (non solo i buoni frutti, ma anche gli errori che andrebbero evitati), per rimodellare il cristianesimo in senso di kikolatria-carmenlatria.

    Abbiamo dunque l'apparente paradosso che una scrittrice atea si intestardisce sull'accuratezza storica e finisce per venir convertita alla fede dal romanzo storicamente accurato che lei stessa aveva scritto, e l'apparente paradosso che dei "riscopritori del battesimo" sono talmente idolatri da trascurare o addirittura detestare (financo a "violentare") qualsiasi espressione di fede (artistica, musicale, liturgica, ecc.) che non sia una deiezione di Kiko e Carmen.

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  11. https://www.youtube.com/watch?v=k1xhGYNReh8 uno sveglio !

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    1. L'autore, classe 1979, della diocesi spagnola di Malaga, ha scritto diversi testi (anche non relativi alla fede). Ha un canale Youtube intitolato "Pater Noster", seguito da quasi 200mila iscritti.

      Da quel che si capisce dal video, è un fuoriuscito del Cammino. Mi limito qui a commentare il video, che non vale la pena di sorbirsi neppure se parlate fluentemente lo spagnolo, perché fa spesso riferimento a persone della sua ex comunità (probabilmente destinatarie del video).

      Contro di lui i neocatecumenali hanno sparso menzogne (allude anche ad una "denuncia") perché sta spiegando gli errori del Cammino.

      Nella prima parte ripete la solita storiella del pittore in crisi che si butta nelle Palomeras a fare attività e vi conosce la Hernández, eccetera. Dice che al di sotto della "burocrazia" (Statuti, approvazioni) c'è qualcosa di ben diverso da ciò che dicono gli slogan neocatecumenali, al punto che esistono dei motivi per cui il termine kikos suona giustamente sprezzante.

      A fargli cambiare idea sul Cammino sono state le osservazioni di tre sacerdoti, fra cui don Gino Conti e don Elio Marighetto. Ma continuando a documentarsi, ha scoperto anche gli altri interventi sul Cammino, da parte di mons. Bertoldo, vescovo di Foligno, nel 1995, i decreti del cardinal Saldarini, Piovanelli, del vescovo di Vicenza, ecc.

      Quelle osservazioni trovavano riscontro nella sua esperienza personale: gli errori liturgici e dottrinali del Cammino c'erano per davvero, e per di più lui aveva già notato quanto il Cammino fosse un'organizzazione "piramidale", con Kiko e Carmen in cima, i grossi "supercatechisti" ai suoi ordini, e quindi i "catechisti" e poi tutti gli altri.

      Ed è andato poi a leggersi i documenti del Magistero e dei concili, scoprendo che il Cammino sbaglia enormemente anche sull'indefettibilità della Chiesa. Il Cammino afferma che la Chiesa sarebbe una "società pneumatica" o "invisibile", ma è praticamente la stessa cosa che dicono i protestanti (mentre la Chiesa cattolica, istituita da Nostro Signore, è contemporaneamente "visibile e spirituale, società gerarchica e corpo mistico di Cristo. È una, formata di un elemento umano e di un elemento divino", come dice il par.779 del Catechismo). Vanno anche insinuando che i sacramenti non portano la grazia, fingono la sottomissione al Papa, "dicono (come Lutero) che è impossibile fare il bene", che i preti sarebbero gente comune... Dunque i capicosca del Cammino sono solo "quattro mascalzoni" che vogliono portarti via la fede, e non si capisce come abbiano fatto ad ottenere riconoscimenti dalla gerarchia cattolica, tanto più che non portano nulla di buono. Per esempio, dice, non si inginocchiano davanti al Tabernacolo, e cita come controesempio san Manuel González (1877-1940), vescovo di Malaga, apostolo dell'Eucarestia.

      Cita anche il caso di fratelli di comunità che dovevano partecipare alle attività kikolatriche anche se ciò comportava problemi al lavoro e minor stipendio e minacce di licenziamento. E poi il caso di quelle "domande molto scomode" al corso di cresima. Menziona un episodio in cui ad un megaincontro con Kiko a San Fernando a Càdice (Spagna), arrivò Kiko in elicottero, tirò fuori un megafono e cominciò a gridare "seguimi seguimi", al che qualche fratello ha pensato che Kiko avesse qualche serio problema perché "crede di essere al di sopra dei sacerdoti, al di sopra della Chiesa, magari al di sopra di Dio".

      E poi gli altri errori relativi all'Eucarestia, ridotta a simboleggiare una Pasqua trascurando la presenza reale di Nostro Signore, anzi, insinuando che sarebbe la Chiesa ad essere ossessionata dalla presenza reale (come vedete, gli errori di Kiko e Carmen non restano rinchiusi nei "mamotreti", ma diventano convinzioni dei kikolatri). Vi risparmio la carrellata di errori successiva, errori che abbiamo discusso tante volte qui sul blog.

      Fa notare anche che quando si menziona un errore del Cammino, i fratelli di comunità si offendono: "non ci sono parolacce, non ci sono attacchi ad hominem", e però si offendono.

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  12. Che strano, Tripudio non diffonde i miei consigli di lettura per diventare buoni cristiani o addirittura convertirsi al cattolicesimo!

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    1. La tesi religiosamente sostenuta dall'Anonimo è che la Chiesa sarebbe confondibile con gli errori di alcuni singoli uomini di Chiesa, e che tali errori sarebbero sinceramente e perfettamente descritti nei libelli anticlericali, e nei commentari agli stessi scritti da soggetti che non amavano né la Chiesa, né il rigore storico, nemmeno quando erano preti e teologi (e no, il rigore storico non è prendere sul serio gli scritti di chi al sentir nominare la fede digrignava i denti).

      Purtroppo per lui, questo blog non è la vetrinetta dove far sfoggio della propria cultura da topo di biblioteca (biblioteca modernista, ça va sans dire, visto che non dà mai la parola ai santi e ai cattolici presuntamente "colpevoli" di qualcosa). Questo blog tratta del Cammino Neocatecumenale e, come già ripetuto mille volte al mese, tale setta ha avuto fortuna solo grazie all'intiepidirsi della fede nel laicato e ancor più nella gerarchia. Al punto che se certi vescovi fanno il loro dovere di vescovi (come mons. Bommarito, perfino come mons. Byrnes), finiscono per sembrarci eroi.

      Purtroppo per lui, mi ricorda anche una vecchia famosa vignetta pubblicata a febbraio 2008, meno di due anni dopo che nacque il nostro blog. La vignetta mostra un tizio al computer, e il dialogo tra sua moglie e lui si svolge così: "vieni a dormire?" "non posso, sto facendo una cosa importante" "e cosa?" "c'è un tizio su internet che si sbaglia!".

      Abbiamo appreso per lunga esperienza che anche l'acconsentire a pubblicare le lenzuolate di chi vuole una qualche "rivalsa" contro i collaboratori di questo blog, non gli sazierà mai la sete di "rivalsa". Resterà ugualmente ossessionato dall'idea che "c'è qualcuno su interhet che si sbaglia!", e continuerà a tempestare lo spazio commenti senza soluzione di continuità. Scusateci, cari piagnoni, ma le nostre giornate durano solo 24 ore, e non abbiamo né ragione né motivo di assecondarvi ogni volta. Come già ripetuto duemila volte al mese, questo blog vorrebbe informarvi su ciò che la propaganda kikiana non vuole farvi sapere. Il nostro più auspicato risultato è quando un'anima, rendendosi conto degli errori del Cammino, ripudia le eresie e le malvagità neocatecumenali, riabbraccia l'unica vera fede, volta pagina nella propria vita. Non abbiamo neppure desiderio di sapere quanti lo hanno già fatto, quanti lo stanno facendo, quanti sono in procinto di farlo, tanto meno chi sono: è il Signore a riportarle nel Suo ovile, è Sua la gloria e il merito di ogni conversione. Noialtri qui siamo solo un blog sperduto nell'internet, la nostra "forza" è l'aver ripubblicato materiale altrui, di gente più valida di noi, e di commentare cosa pubblicano nei pubblici social i neocatecumenali stessi, e le deliranti fanfaronate kikiane e carmeniane.

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    2. Abbiamo notato che parecchi non scrivono più sul blog o molto meno : da parte del Cammino FAV e Leonardo, da parte del blog Valentina, Mav, Pax, AlectCT, rararmente Pietro (Non del Cammino), A. Non, Pgs, rarissimamente FungKu (peccato, l'unico sopportabile e divertente), quasi sempre by Tripudio. Che succede???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    3. Succede che qualcuno è in vacanza, qualcuno ha poco tempo, qualche asino non si firma più (credendo così di aggirare il meccanismo anti-spam di Blogger), eccetera.

      Come già ricordato sopra, questo è uno spazio commenti, e la maggioranza dei lettori che piovono su questo blog ci arrivano perché cercavano qualcosa in rete e hanno trovato una pagina in tema. Magari anche quando non cercavano informazioni sul Cammino. Se un lettore anche non cattolico legge qui che "il Messale dice cosa dire, cosa fare, cosa si può dire, cosa si può fare, e fa anche qualche esempio di cosa non dire e non fare, si deve dedurre che tutto il resto è vietato", comincia a capire un concetto piuttosto importante e carico di conseguenze: chi celebra la liturgia, o lo fa come la Chiesa comanda (perché desidera esser parte di quella stessa Chiesa) oppure lo fa a modo suo (perché desidera essere "diverso dalla Chiesa, fuori dalla Chiesa"). Dunque anche un ateo onesto ha tutto sommato buoni strumenti per capire che un'entità come il Cammino non è "Chiesa", ma è ostile alla Chiesa, è un "tumore" della Chiesa.

      A me non importa niente il calcio, ma leggendo che certi giocatori sono coinvolti nel calcioscommesse non posso non maturare un giudizio severo verso di loro. Sono ateo del calcio, ma riconosco che ha ragione chi li condanna. Dunque, analogamente, anche un ateo può riconoscere che il Cammino, anche solo per il fatto di celebrare liturgie "inventate" da Kiko e Carmen, va contro la Chiesa.

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    4. @Anonimo
      tranquillo che sono qua e che leggo. Semplicemente ho una vita.

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    5. @Anonimo
      Tranquillo che sono qui e leggo. Semplicemente non scrivo tanto per scrivere.

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    6. Tripudio mi stavo rileggendo il tuo "equilibrato intervento" operato su un mio post, ovviamente non pubblicato, e in cui, come al solito, quale signore/amministratore della parola "te la canti e te la suoni da solo" IN QUANTO TAGLI LA LINGUA DEGLI ALTRI (come quelli della tua razza)

      "La tesi religiosamente sostenuta dall'Anonimo è che la Chiesa sarebbe confondibile con gli errori di alcuni singoli uomini di Chiesa, e che tali errori sarebbero sinceramente e perfettamente descritti nei libelli anticlericali, e nei commentari agli stessi scritti da soggetti che non amavano né la Chiesa, né il rigore storico, nemmeno quando erano preti e teologi (e no, il rigore storico non è prendere sul serio gli scritti di chi al sentir nominare la fede digrignava i denti " Tripudio

      Allora ribadisco che gli errori che sottolineo sono stati in primis compiuti dalla Chiesa visibile IN TUTTI I SUOI COMPONENTI con pochi dissenzienti al suo interno che, proprio per questo, sono passati alla storia. La società laica, il potere civile non faceva altro che entusiasticamente confermare le disposizioni papali in quanto, mentre la chiesa asseritamente ricavava anime, i re ricavano oro.

      La chiesa quando è "oggetto storico" è fuori da qualsiasi discorso affettivo o dispregiativo. Sono gli atti e i documenti che interessano lo storico. Il "giudizio" viene dopo. Tripudio, che presumo non conosca nessuno degli autori citati, evidentemente non conosce la materia se non per slogan talebani che si legge la sera prima di andare a dormire per avere sonni tranquilli. Se sei così certo delle tue motivazioni entra nel merito anche perché il materiale che ho proposto proviene da fonti universitarie di accreditati titolari di cattedra e non da vaghi "libelli",
      Quindi le tue sono supposizioni e/o illazioni senza costrutto né dimostrato, né dimostrabile (tanto è vero che avrò occasione di parlare di ciò con un relatore cattolico)
      SIETE VOI CHE AVETE GIUDICATO SENZA CONOSCERE E CAPIRE

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    7. Rispondo solo per far capire agli altri lettori alcuni concetti fondamentali.

      Il primo, è che la Chiesa è santa perché fondata da Nostro Signore. Dio non può creare qualcosa di sbagliato, altrimenti non sarebbe Dio. La Chiesa è intesa a proseguire l'opera di Nostro Signore: insegnare la santa dottrina, santificare mediante i sacramenti, guidare spiritualmente le anime. Tutto ciò che esula da questo triplice munus, è nel migliore dei casi da considerarsi una perdita di tempo. Perfino l'attività caritativa, per quanto santa, può togliere tempo prezioso: già dagli Atti degli Apostoli abbiamo una notizia (dell'ordinazione di sette diaconi che si occupassero di caritativa e di cose secondarie rispetto a quel munus) riguardo l'intaccare di quel triplice munus sacerdotale.

      Ma gli uomini di Chiesa, essendo uomini, sono peccatori. La Chiesa è santa ma i singoli uomini di Chiesa possono andare contro quella divina missione. A volte per un solo istante, a volte per tutta la loro vita; a volte per ingenuità, a volte per malizia. Per questo sono essi stessi chiamati a convertirsi, a riparare al male fatto, a domandar perdono, ecc.: non è che l'essere prete, o vescovo, o papa, ti renda automaticamente esente dalle pene dell'inferno (tanto più a causa della loro grave responsabilità nei confronti del gregge loro affidato, dei talenti loro donati, ecc.: «a chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più», cfr. Lc 12,48).

      Dunque, come ben chiarito moltissime volte nel corso della Chiesa - e anche da padre Zoffoli - c'è una differenza netta fra "Chiesa" e "uomini di Chiesa". Quando diciamo "Chiesa", diciamo ciò che Nostro Signore ha fondato come società perfetta. Quando diciamo "uomini di Chiesa", o anche soltanto "Chiesa" in senso istituzionale, ci riferiamo ai singoli soggetti, che in un momento possono essere Chiesa, nel momento successivo possono essere contro la Chiesa (e dunque si spiegano anche gli attributi "Chiesa trionfante", "Chiesa militante", "Chiesa visibile"...). E vale persino per tanti santi, che in determinati momenti della loro vita potrebbero aver comunque preso qualche svarione, o compiuto qualche peccato (ricordiamo agli ignoranti che in questa valle di lacrime solo la Beatissima Vergine visse sempre senza peccato, oltre che naturalmente Nostro Signore).

      Il tipico errore madornale dei non cattolici (e dei cattolici molto ignoranti e molto stupidi) è di non vedere quella differenza, e di riferirsi alla Chiesa come se fosse un'entità puramente umana, trattabile perciò con le categorie sociologiche, politiche, organizzative, ideologiche, umane... E quindi traggono conseguenze scriteriate e squinternate, credendo a santoni, scandalizzandosi per qualche peccatuccio, accettando di mandar giù un rospo solo perché c'è di mezzo qualche importante uomo di Chiesa, esigendo dall'autorità della Chiesa riconoscimenti, scuse, approvazioni, richieste di perdono, lamentandosi che altri hanno espresso giudizi - pur fondati - sul Papa e sulla Chiesa... Letteralmente dimenticando che la Chiesa non è una ONG.

      Poi ci si aggiungono i madornali errori come quelli del commento delle 17:54, che quando ciancia pomposamente di Storia, si riferisce ai soli libercoli presenti nella sua bibliotechina, con i sullodati pamphlet anticlericali ("calunnia senza timore, che qualcosa resta sempre attaccato", scriveva Bacone), i suoi autori che si commentano e incensano a vicenda (come i teologi moderni ai quali dà estrema noia citare un santo o anche solo un "preconciliare"), gli inserti del paginone di qualche giornale laicista, e tutti a commettere l'errore di trattare la Chiesa come un'associazione, un partito, un club. E a non capire che davanti a Dio una cosa come l'Amoris Laetitia fa molto più danno di un papa peccatore, nepotista e propenso a far guerre.

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  13. Sto lottando per uscire dal cammino non é facile. Ci tenevo a dirvi che non vado da tre settimane. E nonostante le chiamate e messaggi sto aspettando avanti grazie anche alla mia fidanzata e ad una signora che ci é già passata. Ho scoperto di non aver mai fatto un passo in avanti nella fede. Sostenetemi in questo momento. Mi voglio firmare come L'ANTICAMMINO

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    1. Ciao, da parte mia posso assicurarti la mia preghiera. Il Signore ti aiuterà in questo momento non facile, che richiede non poco coraggio e una grande forza d'animo.
      Porto

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    2. Anch'io mi sono trovato nella tua situazione addirittura l'ho confidato al mio confessore il quale mi ha rassicurato che uscire dal cammino non è un peccato se esci il Signore non è arrabbiato con te sei libero di seguire il Signore come meglio credi vai tranquillo, incontrerai ex fratelli che non ti saluteranno più ma tu fai come me risalutali con un sorriso e fatti scivolare il resto, Cristo ci ha liberati per restare liberi ricordatelo. Un abbraccio

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  14. O.T.
    Ritorno in questo momento, sono le 19,14 da una ricognizione all'ingresso in Via Tripolitania in Roma, dei neocatecumenali della Parrocchia di Santa Maria Goretti.
    -Punto primo: non si celebra più nelle salette da 25/30 persone, bensì in ampi spazi, che stimando ad occhio,
    in difetto, possono contenere tra le 150/200 persone.
    -Punto secondo: un caravanserraglio molto affollato e chiassoso di cantori, donne prevalentemente incinte e bambini "sciolti e a pacchetti" corredati da tamburelli a sonagli e bonghi.
    -Punto tre: in quelle consistenti sale, mi sarei potuto tranquillamente mettere seduto ed assistere all'eretica funzione,
    passando del tutto inosservato.
    Conclusione: ho avuto la chiara impressione che la folla impazzita, sia frutto di cospicui accorpamenti di Kikos provenienti da altre Parrocchie.
    Il fatto poi, di totale mancanza di dogana per i non camminanti, mi induce a pensare che probabilmente, qualche aut aut dall' "Alto", ci possa essere stato.
    Ruben.

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  15. Questo week end a porto san.giorgio atterra lo spirito di kiko nei sacchi neri ... ora sono trasparenti !

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  16. Come rendere cattolico il Cammino?

    Beh, sto rileggendo un po' i mamotreti detti "corretti", di cui sono in possesso.

    Pare che la stessa Congregazione per la Dottrina della Fede sottoscriva la palla indicibile della predicazione kikiana nei punti più controversi. Soprattutto quanto al tema del peccato.

    Per esempio, pare che la Congregazione per la Dottrina della Fede accetti e sottoscriva che:

    "l'uomo non può fare il bene",

    "siamo tutti schiavi del male",

    "l'uomo è tenuto schiavo dal signore della morte, il diavolo; l'uomo è schiavo del diavolo",

    "tu sei schiavo del male",

    "tu sei schiavo del maligno e obbedisci alle sue concupiscenze e ai suoi comandi",

    "L'UOMO NON PUÒ FARE IL BENE PERCHÉ SI E' SEPARATO DA DIO, PERCHÉ HA PECCATO ED É RIMASTO RADICALMENTE IMPOTENTE E INCAPACE IN BALIA DEI DEMONI (racconto di Adamo ed Eva). E' RIMASTO SCHIAVO DEL MALIGNO. IL MALIGNO E' IL SUO SIGNORE.",

    "Non puoi camminare sulla morte, non puoi passare la barriera, perché sei schiavo del maligno che ti manipola come vuole, perché è molto più potente di te.",

    "siamo schiavi del male e del peccato e facciamo la volontà del maligno.",

    Tutte queste espressioni si trovano più volte nel mamotreto "corretto" iniziale.

    Pare che la Congregazione per la Dottrina della Fede non osservi il Catechismo della Chiesa Cattolica, in cui si parla di "LIBERO ARBITRIO".

    Continua...

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  17. Pare che per la Congregazione per la Dottrina della Fede non valgano più gli insegnamenti del Catechismo della Chiesa Cattolica:

    "Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti" (se è schiavo del demonio, che è il suo padrone, l'uomo non è padrone dei suoi atti)

    "Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (ma se è schiavizzato, l'uomo non ha più un "proprio volere")

    "L'uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a Dio, creato libero nel suo arbitrio e potere" (non è libero, ma schiavo e senza una propria ragione)

    "La libertà è il potere, radicato nella ragione e nella volontà, di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre così da se stessi azioni deliberate." (nessuna azione libera posta da sé stessi: l'uomo è schiavo del maligno)

    "Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sé." (non più: non c'è libertà, ma l'uomo è schiavo del maligno e non dispone di sé)

    "Finché non si è definitivamente fissata nel suo bene ultimo che è Dio, la libertà implica la possibilità di scegliere tra il bene e il male, e conseguentemente quella di avanzare nel cammino di perfezione oppure di venire meno e di peccare." (nessuna possibilità di scegliere: l'uomo pecca per forza in quanto il maligno è il suo signore e lo tiene schiavo)

    "La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato" (non è così, perché la schiavitù del peccato è congenita, non deriva dalla scelta di disobbedire e scegliere il male)

    "Ogni persona umana, creata ad immagine di Dio, ha il diritto naturale di essere riconosciuta come un essere libero e responsabile." (non esiste più questo diritto, perché l'uomo non è libero, ma schiavo del male)

    "Il diritto all'esercizio della libertà è un'esigenza inseparabile dalla dignità della persona umana, particolarmente in campo morale e religioso" (non c'è nessuna dignità della persona umana: lo schiavo non è libero ma agisce su comando del suo signore, che è il diavolo)

    "Di fatto, l'uomo ha sbagliato. Liberamente ha peccato" (non ha peccato liberamente, perché non è libero, ma schiavo)

    "(l'uomo) rifiutando il disegno d'amore di Dio, si è ingannato da sé; è divenuto schiavo del peccato." (non si è ingannato da sé, l'ha ingannato il suo signore, il diavolo)

    "È falso pretendere che l'uomo, soggetto della libertà, sia un « individuo sufficiente a se stesso ed avente come fine il soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri »" (non è falso: l'uomo ha come fine il soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri, perché è schiavo)

    "Allontanandosi dalla legge morale, l'uomo attenta alla propria libertà, si fa schiavo di se stesso, spezza la fraternità coi suoi simili e si ribella contro la volontà divina." (non è schiavo di sé stesso, è schiavo del diavolo)

    "Con la sua croce gloriosa Cristo ha ottenuto la salvezza di tutti gli uomini. Li ha riscattati dal peccato che li teneva in schiavitù. « Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi »" (niente riscatto: l'uomo non è restato libero, è schiavo in modo congenito)

    Continua...

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  18. Quindi, se accettiamo che i mamotreti "corretti" siano stati approvati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, dobbiamo anche accettare che tale Congregazione sostenga le eresie in essi contenute.

    Da qui sembra provato che i mamotreti non sono stati per nulla corretti né approvati.

    Come si fa dunque a rendere cattolico il Cammino?

    Diramando capillarmente un atto ufficiale in cui si disconosce ciò che è scritto nei mamotreti ATTUALMENTE in circolazione e obbligando il Cammino a conformarsi al Catechismo.
    Se non lo fa, fuori, assecondando il pensiero dell’Argüello che “se non ci accettano, ce ne andremo con i protestanti”. Per lui è uguale.

    Marco

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    1. Caro Marco,
      che hai il mio stesso nome di Battesimo, "hic stantibus rebus",
      l'attuale Chiesa non farà mai fuori
      nessuno e spesso mi domando con amarezza, cosa ci sitamo a fare qui, a parlare...
      Ruben.
      ---

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    2. Sì Ruben, da un lato lo penso anch'io.
      Dall'altro lato però penso anche che più si conoscono e si diffondono gli insegnamenti kikiani, più si mette la Chiesa di fronte al fatto che ha "approvato" e consentito la diffusione di diverse eresie, anche se limitatamente al solo Cammino.

      La catechesi del Cammino, infatti, valgono solo per il Cammino, come dice il decreto di approvazione alla pubblicazione del Direttorio.

      E siccome i cattolici nel mondo sono 1.359.612.000 (statistica di ottobre 2022) e i kikos solo 1.000.000 ed anche meno, averli rinchiusi nel proprio recinto è già qualcosa.

      Certo, con questo non si tiene conto delle tante sofferenze che hanno inferto a persone che semplicemente cercavano la fede, o a quelle intorno a loro, ma la Chiesa ha i suoi tempi.
      E la Chiesa è di Gesù, non degli uomini.
      Marco

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    3. Nonostante tutto, concordo con te,
      Marco.
      Ruben.
      ---

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  19. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello dell'antifurto

    Kiko ha visto che da qualche tempo in tv c'è una pubblicità sulla Verisure per la sicurezza degli appartamenti dai furti. Ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha modificato l'audio della pubblicità, per cui si sente la madre del tipo che le raccomanda di guardare la casa quando lui è in viaggio che , anzichè installare un antifurto Verisure, che è costoso, è meglio invocare Carmen che, da Lassù, con uno schiocco di dita incenerisce il ladro che vuole entrare in casa, del tutto gratis. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "splendido, hermano cardenal. Se Carmensita mi assicura i Musei Vaticani, risparmiamo un mucchio di dinero con l'assicurazione dei Lloyd di Londra, e esto facto merita seduta stante la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico contenente la fotocopia dell'assicurazione con i LLoyd di Londra dei Musei Vaticani e il pagamento di essa, fatto dal Cammino, tramite svariate Decime raccolte in tutto il mondo.

    e la causa continua...

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  20. A quel ragazzo che sta "tentando" di uscire posso solo dirgli di non farsi "sensi di colpa" e soprattutto non cedere agli anatemi che gli arriveranno dai "cari" ex fratelli, ex perché diventeranno estranei e quando li rincontrerai ti guarderanno in modo strano!!! Il Signore ti sarà" vicino e penserà" lui hai tuoi bisogni!!! Io ho addirittura fatto esperienze bellissime nel campo cui ero da anni e anni introdotta ma per il famigerato "Cammino" avevo lasciato perdere subendo, solo ora mi rendo conto una atavica frustrazione!!!! Mi doveva bastare il cammino se no segui gli idoli.....certo meglio gli idoli loro e ingrassarli ogni volta con quelle collette assurde e eterne!!!! Più passa il tempo e più noto che hanno tante analogie con i TDG come per esempio l"obbligo di metterti il vestito della Cresima alla fine convivenza! Quando nei sarai fuori ti renderai conto della grandissima follia cui stavo andando incontro! Pace e bene !Cecilia

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  21. Il Cammino puo' essere commisariato come tanti ordini che non rispettano la gerarchia ?

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    1. "Commissariare" significa che l'autorità (la Santa Sede) impone temporaneamente nuovi capi ad un'entità già riconosciuta (movimento, associazione...) per risistemarne i problemi che aveva. Dunque, dal momento che il Cammino ha uno Statuto, è possibile che in futuro possa essere commissariato.

      Se fino ad oggi non è stato commissariato, è per tanti motivi. Il commissariamento si fa quando c'è speranza di raddrizzare le cose. Se il Cammino venisse commissariato, avremmo il solito fenomeno dei topi che scappano dal Titanic che affonda, di Kiko che giocherebbe la parte del povero perseguitato e trascinerebbe nel protestantesimo la quasi totalità dei fratelli del Cammino, ecc.

      I provvedimenti di autorità - come il commissariamento - hanno bisogno, oltre che della speranza di avere successo, anche una ragionevole aspettativa di venir ubbiditi. E il Cammino e i suoi capicosca non sono certo famosi per la loro ubbidienza al Papa e ai vescovi. E quindi vediamo commissariare gli onesti (come i Francescani dell'Immacolata) e vediamo far la bella vita ai disonesti (come il Cammino Neocatecumenale).

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    2. È vero; il Cammino può essere commissariato.
      Facciamo un'ipotesi per assurdo:
      Si nomina un commissario,
      bene:
      - Punto debole: la Chiesa non avrebbe la disponibilità dei beni sia mobili(denaro ed assimilati), che immobili, Seminari RM compresi,
      Diocesani solo di nome, del Cammino.
      -Punto a favore: la Chiesa, potrebbe
      rendere noto il Direttorio Catechetico(ammesso che esista davvero) e quindi, sconfessare i vecchi mamotreti ancora in uso.
      -Punto a favore: Vero è che la Chiesa non avrebbe la disponibilità
      del patrimonio del Cammino, ma ha però le Parrocchie, dove gli adepti, vivono in "comodato d'uso"
      a tempo indeterminato e quindi sfrattabili in qualsiasi momento.

      Conclusione personale:
      Se la Chiesa, si avvalesse anche di uno solo dei due punti a suo favore, provocherebbe, come già detto da by Tripudio, l'esodo in massa dei coercizzati adepti residui, verso il protestantesimo; non una gran perdita, in confronto al miliardo e
      359.612.000 di Cattolici del mondo.
      Ruben.
      ---

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