martedì 17 ottobre 2023

Osservazioni sul Cammino, che anche gli estranei possono verificare

Osservazioni d’indole generale e introduttiva,
verificabili anche dagli estranei al Cammino


1 - Cominciando dalla terminologia, la voce «cammino» è suggestiva, ma equivoca. Non basta muoversi, bisogna sapere dove si va. Cammina l’assassino per uccidere e il santo per soccorrere un moribondo; l’atleta nello stadio per vincere, e il pazzo che si precipita verso il burrone... La morale deve essere diretta dalla teologia dogmatica...

2 - Il Cammino prepara ad un nuovo battesimo. Benissimo. Ma di quale battesimo si tratta? Si parla di «battesimo» anche dalle molte sètte protestanti, dai Testimoni di Geova e dalle tante altre società pseudomisteriche, quale rito d’iniziazione... Ora, il «nuovo battesimo» dei Neocatecumeni è realmente e integralmente cattolico, almeno dal punto di vista (assolutamente primario) dei contenuti della fede? È quanto resta da esaminare.

3 - Altro lato negativo — come si è già notato — è la segretezza di questi contenuti. Nessuno potrà mai pensare che Kiko-Carmen abbiano da insegnare qualcosa di più vero e di misterioso del depositum fidei esposto, difeso e divulgato dalla Gerarchia Cattolica, che non esclude nessuno dal suo messaggio, neppure i più rozzi, prevenuti e ostinati dei suoi nemici. Pochi giorni fa, un signore mi ha spedito una vera piccola dissertazione dal titolo «massoni e neocatecumenali - Strane concordanze tra i principi dei primi e i comportamenti dei secondi». [Disponibile in formato PDF a questo link]

4 - Gravemente errato, indegno di un cristiano, proporre i libri del Nuovo Testamento come «meno importanti» di quelli dell’Antico, come fa Kiko.

5 - Solo i Protestanti, dopo Lutero e collaboratori della Riforma, hanno presunto di interpretare la S. Scrittura indipendentemente dalla Tradizione Apostolica e dal Magistero di Papi e Concili... Ma Kiko non si preoccupa di tal Magistero. Egli insegna che «la Bibbia si interpreta da se stessa, attraverso parallelismi».
«L’interpretazione arbitraria della Bibbia, adatta alle esigenze individuali, è un’altra delle eresie neocatecumenali. Tutti i catecumeni — scrive un testimone —spiegano arbitrariamente la Bibbia e strumentalizzano la parola di Dio, tutti sono invitati a dire pubblicamente ciò che la "parola" ha ispirato loro; e, in genere, essa ispira solo testimonianze di peccato...».

6 - In seno al C.N. il potere è detenuto ed esercitato in modo autonomo e insindacabile dai «catechisti» che si attribuiscono il delicato compito non solo di formare, assistere e organizzare la vita della «comunità»; ma altresì quello di dirigere spiritualmente gli adepti, esigere da essi la confidenza dei propri segreti e debolezze, intimidirli, umiliarli in pubblico, decidere della loro sorte... Appunto ciò che da essi è negato ai presbiteri, perché anche questi sudditi, ossia subordinati in tutto ai catechisti, a cui compete il diritto di commentare la Bibbia, catechizzare i fedeli; mentre ai sacerdoti spetta il dovere di ascoltarli come tutti gli altri ed eseguire le liturgie secondo le disposizioni dei catechisti...
 «Lo stesso presbitero — scrive un altro ex neocatecumeno — deve apprendere a situarsi nella comunità come gli altri, e deve fare lo stesso cammino di conversione e di fede. E così sminuisce sempre più il suo magistero. E così perdono valore i Sacramenti, specie la confessione individuale e la Comunione, che qui insegnano ad intendere solo come "simbolo e non come reale presenza" di Gesù...».
Qui dunque il carisma (?) prevale sul sacramento dell’Ordine sacro, un’istituzione di laici supera la Chiesa Gerarchica.

Neocatecumenalizzazione
di una chiesa tradizionale:
tappeti, seggiole pieghevoli,
kikolatrie varie
7 - Non meno preoccupanti sono la diffidenza e il deliberato rifiuto della speculazione teologica, quale tentativo di cogliere il senso intelligibile della Rivelazione cristiana. La Chiesa, pur essendo assistita dallo Spirito Santo, non ha voluto mai prescindere dal contributo dei «teologi» che — negli scritti degli Apologisti, nella catechesi dei Padri, nelle grandi sintesi dei pensatori della Scolastica e di quanti altri hanno continuato il solco da essi aperto — hanno preparato i responsi della S. Sede e le definizioni dei Concili Ecumenici... Il modo di esprimersi di Kiko-Carmen echeggia il fideismo della riforma luterana...

8 - Il comune credente — anche se sommariamente informato di storia della Chiesa — sa bene che questa, dall’età apostolica al Vaticano Il, non ha mai subito contaminazioni quanto alla struttura giuridica e soprattutto alla vitalità che caratterizza il Corpo Mistico... Ma, purtroppo, Kiko-Carmen, seguendo i pregiudizi della Riforma protestante, hanno preteso di scoprire nel corso della sua millenaria vicenda storica una frattura durata ben sedici secoli. Secondo loro, con la Pace costantiniana (e quindi dal Concilio di Nicea fino al Vaticano II), la Chiesa, istituzionalizzandosi, avrebbe prevaricato rispetto a quella primitiva eminentemente carismatica dei primi tre secoli...
Eppure, Gesù aveva promesso che non l’avrebbe lasciata «orfana», che il potere delle tenebre non avrebbe prevalso. Una volta interrotta — e per una lunga serie di secoli — la linea di successione dei suoi Pastori, chi e con quale autorità avrebbe potuto risuscitare la defunta Chiesa Apostolica?
Osservazioni particolari d’indole teologica

So bene che non sono state né saranno mai gradite queste osservazioni a quanti non intendono saperne di «dogmi», ossia di verità assolutamente certe, definitive, irreformabili, contro il relativismo gnoseologico e quindi lo storicismo seguito dal modernismo, secondo il quale «la verità non è più immutabile dell’uomo stesso, giacché essa si evolve in lui, con lui e per lui» (Decr. Lamentabili, n. 58). E: «Cristo non insegnò un determinato corso di dottrina applicabile a tutti i tempi né a tutti gli uomini» (iv., n. 59).

Come s’intuisce, uno storicismo del genere obbligherebbe a ritenere egualmente vere tutte le religioni d’ogni epoca e cultura; per cui la Chiesa Cattolica non sarebbe l’unica vera fondata da Cristo, non potrebbe imporsi alle altre come l’unica madre e maestra di verità e quindi l’unica arca di salvezza per tutti i redenti.

Ciò richiamato, posso dichiarare, contro la teologia di Kiko-Carmen:

  1.  È falso che l’uomo, pur subendo le conseguenze del peccato originale, non sia più capace di resistere al male e di fare il bene: la sua libertà e responsabilità morale è indiscutibile, contro il pessimismo luterano.
    Fosse nere al posto degli occhi,
    mano  enorme e aberrante,
    "ω" rovesciata, segno "V"...
    la diabolica "arte" di Kiko
  2. È falso che il demonio, per quanto malvagio e insidioso, possa dominare la volontà umana al punto da costringerla al peccato, per cui la colpa non ricadrebbe principalmente sull’uomo.
  3. È falso che l’uomo, col soccorso della grazia, non possa ne debba lottare contro le proprie passioni, ossia sforzarsi di correggersi e tendere positivamente alla santità del suo stato.
  4. È falso che una vera conversione comporti solo il riconoscimento e l’accusa dei propri peccati con la speranza del perdono di Dio; e non esiga quindi anche la contrizione e il fermo proposito di non peccare più.
  5. È falso che il ricupero della grazia non implichi quella «giustificazione» che, insieme, è espiazione del peccato, riconciliazione con Dio e reale rigenerazione dell’anima, che torna a godere la sua amicizia e meritare la vita eterna.
  6. È falso che l’uomo, peccando, non offenda veramente Dio e non sia perciò tenuto ad espiare la sua colpa, soddisfacendo un grave dovere di giustizia.
  7. È falso che Dio, esigendo tale soddisfazione mediante il sacrificio, sia «crudele»: Egli non intende ricuperare qualcosa che l’uomo, peccando, Gli ha sottratto; e l’uomo può solo danneggiare se stesso, rifiutando il suo unico Bene. La «soddisfazione» a cui è obbligato consiste nel ri-affermare l’assoluto primato di Dio e la radicale dipendenza della creatura da Lui. Soltanto così essa dà a Dio quel che è di Dio, e a sé quel che è suo. Il dovere della giustizia coincide con quello del rispetto dovuto alla verità ontologica di Dio e dell’uomo.
  8. È falso che la «religiosità», fondata sulla natura e la ragione, non sia un vero e degno culto dovuto a Dio quale Creatore e Provvidenza; e non sia perciò la legittima e doverosa tappa da raggiungere, necessaria perché l’uomo arrivi ad adorare il «Dio vivente» della Rivelazione ebraico-cristiana.
  9. È falso che, nella Chiesa Cattolica, il sacrificio sia un residuo della mentalità pagana. Lo sarebbe soltanto se Dio, a cui si offre, fosse un idolo qual era concepito dalla mitologia classica: geloso e vendicativo... La legge mosaica prescriveva un «sacrificio di espiazione» ed altri, per celebrare i quali istituì il «sacerdozio». Perché la Chiesa non dovrebbe averlo come supremo atto di culto?
  10. È falso e blasfemo affermare che Gesù, Verbo Incarnato, non abbia redento l’umanità peccatrice, espiando le sue colpe col Sacrificio della Croce.
  11. È falso e offensivo negare che Egli si sia presentato come unico e supremo Modello di vita, e che la salvezza sia possibile soltanto a coloro che si sforzano di imitare il suo esempio.
  12. È falso insegnare che Gesù, per continuare sulla terra la sua mediazione salvifica e applicare alle future generazioni i meriti del suo Sacrificio di espiazione e redenzione, non abbia istituito la Chiesa come società anche gerarchica, ossia visibile e giuridicamente organizzata.
  13. È falso ritenere che i poteri da Lui conferiti alla Chiesa non siano fondati unicamente sul sacramento dell’Ordine Sacro, ossia sul sacerdozio ministeriale, essenzialmente distinto da quello comune a tutti i battezzati.
  14. È falso soprattutto pensare che il più sublime e caratteristico atto del culto cattolico non sia la celebrazione del sacrificio eucaristico quale ri-presentazione incruenta dell’unico, perfetto e irripetibile Sacrificio della Croce. Soltanto morendo Cristo ha redento il mondo, non risorgendo, come soltanto per la partecipazione alla sua morte l’uomo può meritare la vita dell’anima (= la grazia) oggi, e domani la risurrezione della carne.
  15. È falso che la Messa non sia «il» sacrificio per eccellenza, ma solo un «convito fraterno»; è innegabile invece che questo — ossia la Comunione eucaristica — deriva il proprio significato e l’efficacia santificante dalla partecipazione dei fedeli al Sacrificio di Cristo, ripresentata nella distinta consacrazione del pane e del vino, fatta all’altare dal sacerdote-ministro, non dalla comunità, la cui eventuale assenza non rende invalida la celebrazione eucaristica.
  16. È falso che la consacrazione del pane e del vino si limiti a conferire a questi elementi un nuovo significato, lasciandoli essenzialmente immutati; essa infatti fa diventare l’uno e l’altro il Corpo e il Sangue di Cristo in virtù del prodigio assolutamente unico della transustanziazione.
  17. È falso che, in seguito alla consacrazione, sull’altare abbiamo soltanto dei segni del Corpo e del Sangue di Cristo, e non l’uno e l’altro veramente, realmente e sostanzialmente presenti, ossia la stessa Umanità integrale assunta dal Verbo. Non adoriamo «il segno», ma il Significato; non «il simbolo» di Cristo, ma la sua stessa Persona divina.
  18. È falso che la Comunione eucaristica non esiga la Confessione sacramentale dei peccati mortali o che, al più, sia sufficiente un atto di contrizione perfetta per riceverla degnamente...; ed è altrettanto falso che non il sacerdote-confessore, ma la comunità riconcili il peccatore con Dio.
  19. È falso che Dio perdoni e salvi tutti: perdona soltanto chi si pente di averlo offeso; e si salva unicamente chi, corrispondendo alla sua grazia, muore in pace con Lui. L’inferno è realissimo come e quanto è possibile l’ostinazione del peccatore che muore nello stato d’impenitenza finale.
  20. È falso che non siamo tenuti ad imitare le virtù di Cristo e tendere alla santità, possibile mediante l’esercizio di un’ascesi ch’è volontaria pratica dei consigli evangelici. La purificazione interiore che ne segue è indispensabile per evitare il purgatorio.
Molto reverendo P. Livio, concludo l’elenco delle aberrazioni dottrinali di Kiko-Carmen, che sembra abbiano presunto di riformare la Chiesa inventando un nuovo Cristianesimo. Di fatto ne è risultato un sincretismo quale mostruoso agglomerato di fandonie, nel quale restano solo alcuni frammenti della dottrina cattolica, simili a tante verità impazzite, avulse dal loro originale, autorevole e venerando contesto.

Ho voluto che il pubblico udisse un’altra campana, da moltissimi non ancora udita. Il suo suono è talmente grave, solenne, assordante, da coprire tutte le voci di approvazione e di elogio dei vari membri della Gerarchia, che — in buona fede — si son lasciati sedurre da Kiko-Carmen.

Ed è con sincero rispetto che mi permetto ancora una volta di invitare tutti (Papa, cardinali, vescovi, parroci, sacerdoti) ad esaminare personalmente gl’incriminati Orientamenti, leggendone pagina dopo pagina e parola per parola le Catechesi quali risultano citate e discusse nei miei volumi.

Non prima sono disposto a reddere rationem del mio operato.
[...]

 p.  Enrico Zoffoli, 22 febbraio 1994

31 commenti:

  1. Dopo praticamente trent'anni le osservazioni di padre Enrico Zoffoli sono ancora valide: il Cammino Neocatecumenale non è cambiato per niente.

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    1. Il Cammino non è cambiato perché si fonda su presupposti errati e quindi, se non cambiano i presupposti, non cambia nemmeno il Cammino.

      Come la fissa di parlare di Gesù storico come se fosse stato solo un uomo.
      È vero che S. Paolo usa la parola "uomo" quando parla della crocifissione di Gesù, ma le catechesi del Cammino ne hanno fatto un baluardo, dicendo sempre che Gesù era un uomo e che Dio l'ha risuscitato.
      Cosa vera, ma parziale.
      Dà l'idea che Gesù fosse solo uomo e non anche Dio, e che sia diventato Signore solo dopo perché Dio l'ha costituito Signore e Cristo (At. 2, 36).

      Di fondo, l'idea prevalente nel Cammino è che Gesù era solo un uomo che Dio risuscitò e costituì Signore.
      Questo per assimilare meglio Gesù agli uomini, ai camminanti.
      Gli accenni a Gesù-Dio sono sporadici e mal contestualizzati.

      Partendo da questo, la prospettiva cambia di molto, perché quando parlano all'infinito di croci, morti e sofferenze, non distinguono più quelle che derivano a causa della fede e quelle che derivano da semplici fatti umani della vita.

      L’esempio kikiano della moglie che resiste al marito violento ed ingiusto ne è la prova.

      Secondo lo spagnolo, per essere veramente cristiana, la moglie dovrebbe farsi uccidere dalle ingiustizie e dalle violenza del marito. Dovrebbe prendere le botte e zitta, non denunciarlo, non chiedere aiuto.
      Dovrebbe essere una martire silenziosa, anche se in senso figurato, dovrebbe morire in croce come l’uomo Gesù ma nel suo caso, magari, senza che neppure nessuno se ne accorga.

      Però questo È SBAGLIATO, perché il martirio fino alla morte corporale o interiore è per difendere la fede dai persecutori della fede e non un fatto privato di umana cattiveria.

      Gesù morì a causa della fede. I martiri muoiono a causa della fede, per difendere la fede dai persecutori della fede, e in questo modo vengono svelati i nemici della Chiesa.

      Continua....

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    2. Se non è per difendere la fede, non occorre “morire” perché, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica parlando della legittima difesa “ L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità” (CCC 2264)

      Per questo quando si è sottoposti a violenze, soprusi e cattiverie, siccome “l’uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui” (CCC 2264), ci si può difendere tranquillamente, addirittura anche arrivando (non intenzionalmente) all’uccisione dell’aggressore.
      Quanto di più, quindi, se ci si difende denunciando o, più semplicemente, allontanandosi.

      La legittima difesa è un diritto e “ESIGE che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere” (CCC 2265).

      L’esempio che si trova nei mamotreti (quindi insegnamento kikiano) e con cui lo spagnolo si meritò la riprovazione dei più al Family Day del 2015, è quindi TOTALMENTE SBAGLIATO anche da un punto di vista cristiano.

      Quando ero ancora manipolato dalla predicazione kikiana, mi illuminò molto un sacerdote (non neocatecumenale) che mi confortò sul fatto che se nel Cammino stavo ricevendo calunnie, soprusi, cattiverie, angherie ed ingiustizie, non era per nulla dovuto che, cristianamente, me le stessi a prendere come dicevano loro, “morendo al nemico ed accettando l’ingiustizia”.
      Potevo tranquillamente andarmene, non era richiesto che facessi il “martire” per nulla.

      L’esempio della moglie violata ed aggredita, è lo stesso di quando nel Cammino ti violano e ti aggrediscono.
      Loro dicono che devi stare a prenderti tutto il male che ti fanno, altrimenti non sei cristiano.
      La Chiesa Cattolica dice che, se questo male non è una persecuzione a causa della fede, ma deriva da semplice cattiveria umana, ti puoi tranquillamente difendere. Anche semplicemente sottraendoti ad esso.

      I non cristiani sono principalmente quelli che ti fanno del male per la loro cattiveria e non a causa della tua fede soltanto.
      Non tu che, come vittima, non sei in grado di assumerti quel male e devi pure andare a chiedere loro perdono “del cattivo giudizio che hai avuto nei loro confronti”.

      Oltre al non-amore verso sé stessi, si tratta di vera e propria sottomissione al male, senza reagire ad esso.
      Forse è proprio questo che vuole il Cammino, insegnando dottrine infondate e contro quelle della Chiesa Cattolica.
      Marco

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  2. Stamattina Tim citava un commento ricevuto in giornata su Jungle Watch. Il commento, a proposito della falsa santa Carmen Hernández, dice che è vero che ci sono stati santi con un brutto carattere, e Nostro Signore che risultava estremamente seccante per i farisei, ma questi argomenti non possono essere usati a favore della Carmen che in vita sua calpestò la spiritualità e la vita degli altri, e disprezzava le devozioni cattoliche.

    Il commento indica come esempio una testimonianza pubblicata qui nel 2017 che fu poi tradotta in spagnolo per Crux Sancta e in inglese per Jungle Watch.

    I kikolatri potranno inventarsi "miracolidicarmen" a tutto spiano, ma non potranno cancellare i ricordi di coloro che hanno visto e udito Carmen.

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    1. Dalla Costituzione Apostolica
      DIVINUS PERFECTIONIS MAGISTER
      di San Giovanni Paolo ll,

      2) Se il Servo di Dio ha pubblicato suoi scritti, il Vescovo li faccia esaminare dai censori teologici.

      3) Se non si è trovato nulla in tali scritti contro la fede e la morale, allora il Vescovo faccia esaminare gli altri scritti inediti (lettere, diari, ecc.) e tutti i documenti, che in qualunque modo riguardino la causa, da persone adatte allo scopo, che, dopo aver compiuto il loro compito con scrupolosità, devono stendere una relazione sugli accertamenti fatti.
      ////
      Penso sia molto arduo per Carmen,
      che ha scritto molto e male, superare questi esami.
      Ruben.
      ---

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  3. Ma quest'anno non esce niente dall'ufo di porto san.giorgio,da dove partono i razzi ed invettive kikianie contro il mondo ? Qui iniziano i (riporti) questo weekend !

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    1. So che quest'anno, proprio questo fine settimana, sono convocate a Porto San Giorgio intere comunità, anche della stessa parrocchia, almeno (ma non sono sicuro) fino al passaggio della preghiera.

      Questa è un'assoluta novità.
      Forse per non divulgare il mamotretino...

      Ma siccome non penso che possano convocare tutte le comunità d'Italia, un qualche "riporto" ci dovrebbe essere per quelli che devono bere solo latte.
      Oppure li lasciano senza "illuminazione", magari.

      Non lo so.
      So solo che questa novità mi puzza tanto di corsa ai ripari, sia nel senso motivazionale degli stanchi (praticamente quasi tutti), che nel senso di rafforzamento della segretezza.
      Marco

      PS. Ah, so anche che molti degli invitati, che dovevano prenotare il posto per tempo, non ci vanno neppure.

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  4. Utili promemoria per i lettori:

    - testimonianza l'impegno di un laico contro l'eresia neocatecumenale;

    - testimonianze sui bizzarri "cimiteri neocatecumenali"

    - quando morì un "big" del Cammino, Kiko, assente alle esequie, scrisse solo che era stato il suo "maggiordomo".

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  5. Eccoli i mamotreti "corretti" dalla Congregazione per la Dottrina della Fede!

    Leggo che è rimasta invariata la famosa espressione kikiana "il Signore può alzare la sua mano dalla mia testa per chiamarmi a conversione."
    Addirittura, in quello "corretto" si rincara pure la dose: "Dio può MOLTO FACILMENTE alzare la mano dalla mia testa per chiamarmi alla conversione".

    Lo spagnolo sta parlando della tentazione, di come si mette a pregare perché "non dà neanche una lira per la sua vita" (???)

    Ma qual è il riferimento che il mamotreto "corretto" pone a suffragio di questa immensa cavolata?
    Quello originale, almeno, non dà riferimenti.

    Il riferimento è il Salmo 139, 5, che dice: "Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me."

    Allo spagnolo, per interpretare arbitrariamente la Scrittura, basta che ci sia scritto che Dio "pone la sua mano su di me", senza che vi sia detto che può anche toglierla.
    Questo se l'è inventato lui. Ed è demoniaco.

    Il versetto 10 dello stesso Salmo infatti dice: "anche là MI GUIDA la tua mano e mi afferra la tua destra”.
    Il porre la mano sull'uomo è manifestazione della sua eterna protezione, della sua guida, come dicono gli esegeti ed anche Benedetto XVI.
    Addirittura anche i protestanti vedono l'amore misericordioso di Dio nella frase esaminata.
    Casomai è l'uomo che vorrebbe sottrarsi a questa mano, in certi momenti: "Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, anche là MI GUIDA la tua mano e MI AFFERRA la tua destra."

    Sembra quindi che la cura sia peggio della malattia, in quanto nei mamotreti "corretti" addirittura si mette un riferimento, come se quel riferimento desse ragione all'interpretazione controcorrente dell'Argüello, mentre invece la smentisce.

    Puntualizzare questo è importante, perché questa del Signore che toglie la mano dalla testa è una convinzione assoluta nel Cammino Neocatecumenale.
    Può levarla MOLTO FACILMENTE e così lasciarti sprovvisto della sua guida e della sua protezione amorevole, della sua onniscienza e della sua onnipresenza.

    Ma in quale dio credono i neocatecumenali?
    In un dio sadico che, chissà perché, ad un certo punto, proprio davanti alla tentazione "leva la sua mano dalla loro testa"? Un dio che, invece di guidarli e proteggerli, li lascia soli in balia del nemico nel momento più difficile? A quale scopo? Per farli peccare molto più facilmente, in modo che scoprano il loro schifo?
    Per il dio dei neocatecumenali, sarebbe un mezzo misericordioso quello di lasciare l'uomo in balia del malvagio affinché pecchi e si scopra schifoso, un mostro (parole dello spagnolo: sei uno schifo, un mostro).
    E poi, tutto ispirato, lo stesso spagnolo viene anche a dire che se l'uomo scopre il suo schifo (provocato da questo dio che gli toglie la mano dalla testa e non dal suo libero arbitrio), può ricorrere allo stesso dio che lo condusse a quella condizione di schifo.

    Mamotreti "corretti"...
    Approvazione della Congregazione per la Dottrina della Fede...
    Marco

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  6. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più pacifista

    Kiko segue in tv e nei giornali con viva apprensione la guerra di Gaza. Preoccupatissimo ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha modificato i commenti in tv per cui, se l'interlocutore è palestinese, si dice che la colpa è di Israele, se è israeliano la colpa è di Hamas, per cui tutti sono contenti e la tensione è calata notevolmente. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "eccelso, hermano cardenal, l'ottimo interviento de Carmensita sta risolvendo la situasion più di mille appellos alla pace, onde per cui va premiada con la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con un DVD di Arenzulla che permette con un apposito programma di modificare le frasi di un video, più un biglietto : "Sancto Padre, vede que Arenzulla a volte vale? Saludos Kiko".

    e la causa continua....

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  7. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me ! Questo e il (core ) del secondo passaggio , poi si hà tempo al massimo fino alla prima iniziazione alla preghiera con la consegna della liturgia delle ore, per vendere i beni, per i duri di cervice che non si vogliono convertire !

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  8. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera ( Chi non molla l'eredità al cammino non và alla domus , in terra santa ) Ops ! c' è la guerra si accontentano di sostenziose transazioni mensili !

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  9. Il "pudore" e quasi la vergogna a parlare di imitazione di Cristo e dell'aspirazione alla santità, spesso è segno di non voler santificarsi. E perciò è segno che non si ama Dio, ma lo si teme nel senso che se ne ha paura, e che non si vuole avere un rapporto di amicizia con lui in quanto troppo "ingombrante", come sono "ingombranti" quelle persone che si rapportano a Dio in modo serio, come fanno i veri santi.
    Spesso si pensa che fare la volontà di Dio consista nel raggiungere dei traguardi che noi ci siamo proposti, ma fare la volontà di Dio innanzi tutto consiste nell'imitare Cristo per diventare santi.
    Il fatto di non essere come dovremmo deve stimolarci ad ambire alla santità, e non a farci credere che chi ambisce alla santità è un superbo!
    Come si può dire che non bisogna pretendere di diventare Santi quando Gesù ci ha detto di essere santi come lo è il Padre? Questo sì è non voler fare la volontà di Dio.
    Se non si vuole diventare santi, non si vuole ubbidire a Dio perché in realtà non lo si ama, e allora ogni opera che si fa, anche il versare la decima e procreare molti figli, diventa un atto di egoismo.
    Pietro (NON del Cammino)

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    1. diventare santi è impossibile!!!!!

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    2. Nulla è impossibile a Dio.

      Ovviamente per diventare santi occorre convertirsi a Dio e rinnegare i propri peccati (incluse le eresie)... ma bisogna farlo quando si è ancora vivi. Kiko è ancora in tempo.

      Ma oggi è sabato - il giorno in cui i neocatecumenali celebrano la liturkikia carnevalesca e kikolatrica, e mentre dicono "ilsignore-ilsignore" fingendosi allegri e "cristianadulti", procedono ai loro tipici sacrilegi eucaristici

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  10. Oggi è sabato SPECIALE convivenza inizio corso 2023/24 ci sarà lo spirito santo che atterra negli alberghi !

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  11. Beato Carlo Acutis: Cosa fare per cercare di essere Santi

    Volerlo con tutto il cuore,pregare Dio e
    il proprio angelo custode, che deve diventare il migliore amico

    Messa e eucarestia tutti i giorni

    Confessione settimanale anche dei peccati veniali

    qualche momento di adorazione al Santissimo Sacramento

    rosario ogni giorno

    leggere un passo delle sacre scritture ogni giorno

    E' un progressivo sforzarsi a dedicare la propria vita a Cristo. Non viene spontaneamente ma si prega incessantemente per desiderarlo col cuore...E' un continuo allenamento per non perdere mai il passo.
    Non è certo l'unico modo per accrescere la propria fede e sant
    ità. Ma è importante che ciascuno impari a chiedere a Dio la forza di volerlo per davvero. Sforzandosi con ogni mezzo.
    In cammino, fuori dal cammino, coi focolarini, con opus dei, rinnovamento ecc. ecc. ciascuno è un percorso, anzi un navigatore che dirige le energie dei fratelli verso la santità

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    1. Chiara Lubich parlava molto di santità. Una delle sue frasi preferite era : la santità si raggiunge facendo la volontà di Dio nell'attimo presente. Insisteva molto sul concetto di attimo presente, diceva che noi non ci dobbiamo rifugiare nel passato rimpiangendo cose belle che non ci sono più, per es. la gioventù, la salute o qulche parente scomparso, e neanche pensare al futuro che ancora non c'è, soprattutto con aprensione pensando come sarà : sarò ancora in salute? I miei parenti ci saranno ancora? Conserverò il lavoro? No. Dobbiamo vivere l'attimo presente facendo la volontà di Dio, questa è la santità. Aldo dei focolari di Cagliari.

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  12. Ecco un'altra eresia che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha sottoscritto, secondo l'idea che i mamotreti "corretti" siano stati da essa approvati.

    È la MALEDIZIONE DEL MONDO E DELL’UOMO DA PARTE DI DIO.

    Lo spagnolo parla del Genesi, di Adamo ed Eva.
    Sappiamo che in esso c'è scritto che Dio maledisse il serpente ed il suolo. La terra, che prima produceva buona vegetazione spontanea, ora produrrà spine e cardi e dovrà essere lavorata con fatica e sudore.

    Come insegna anche Benedetto XVI, Dio maledice il serpente ed il suolo, mentre punisce Adamo ed Eva, non li maledice.
    E non maledice nemmeno il mondo, ma maledice il suolo.

    Ma lo spagnolo, contro quello che la Chiesa e le Scritture insegnano, sostiene invece che Dio maledisse il mondo e l'uomo:

    "Ci sono tre forme di essere nel mondo: due false e una vera.
    La prima è quella dell'UOMO CHE NON VUOLE ACCETTARE LA SUA REALTÀ DI MALEDIZIONE...
    La seconda forma è il contrario. E' quella di chi non accettando la MALEDIZIONE DEL MONDO, non accetta neppure la sua condizione di peccatore…
    Ma c'è una terza posizione: coloro che accettano che siamo peccatori, che IL MONDO È MALEDETTO a motivo del peccato degli uomini…" (Direttorio "corretto" catechesi iniziali)

    Questa visione è corrisponde a quella della Chiesa Evangelica protestante.
    Leggo in un sermone di un pastore di questa chiesa:

    "Tutto il male e la sofferenza è dovuto al fatto che DIO HA MALEDETTO IL MONDO a causa del peccato dell'uomo. Quindi in questo brano, impariamo che il male del mondo, e la sofferenza, vengono da Dio. Fa parte della maledizione dovuta al peccato dell'uomo. Visto che la morte fa parte della MALEDIZIONE DEL MONDO, i mezzi che Dio usa per la morte sono i mali che riempiono il nostro mondo. Sono sotto il controllo di Dio. Dio decide quando mandare le sofferenze, e quando mandare la morte. Dio è in controllo... Anche oggi, Dio manda il male nella vita di ogni credente per purificare quel credente, affinché diventi santo e irreprensibile nella presenza di Dio nell'amore per tutta l'eternità."

    I concetti espressi da questo pastore evangelico luterano coincidono alla perfezione con quelli che si trovano nei mamotreti "corretti", anche quanto al male che viene da Dio per la santificazione.
    Sono concetti approvati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, si dice...

    È Dio che ti manda il male, le croci e le sofferenze affinché tu ti converta, predica lo spagnolo.
    Così, nel caso in cui uno non si converta (e nel mondo ci sono miliardi di persone che soffrono e non si convertono) sei bello che spacciato. Ti prendi il male che Dio ti ha inflitto e te lo tieni, senza che serva a un bel nulla.
    Ma se Dio è onnisciente, saprà pure che quello non si convertirà nonstante il male che gli infligge e quindi, che glielo infligge a fare?
    Qui si apre tutto un discorso troppo complesso che riguarda la reazione dell'uomo di fronte alla sofferenza, ma non è il caso di affrontarlo ora.

    Così, insieme a tutte le novità portate dallo spagnolo e approvate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, chi vuole si prenda anche questa:

    DIO HA MALEDETTO L'UOMO E IL MONDO.

    E il serpente?

    Beh, il serpente è il mezzo maledetto di cui dio si serve per spargere il male nel mondo...
    Collabora con dio...
    Marco

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    1. Ne approfitto per ricordare ai lettori impreparati che Dio è l'essere perfettissimo, onnipotente, infinitamente misericordioso, infinitamente giusto, l'amore assoluto, e tutti gli altri titoli che vorrete dargli... dunque è sbagliato l'insegnamento neocatecumenale che ti presenta Dio come un sadico cattivone che "ti manda le disgrazie per convertirti", che "maledice l'uomo", eccetera.

      Nel linguaggio dell'Antico Testamento vediamo che Dio "si adira", "si vendica", e robe del genere, tipicamente umane, nel senso di difetti umani (adirarsi, vendicarsi...). Ma sappiamo che è un linguaggio enfatico, fatto per essere ricordato dagli ascoltatori. Se l'uomo attraverso i propri vizi costruisce la propria distruzione (e anche quella di chi gli sta intorno, dei propri cari, della natura), non è "Dio che si vendica" (anche se a prima vista apparirebbe così), ma ha le apparenze di una "vendetta" di Dio, che aveva avvisato l'uomo che il peccato non porta mai ad alcunché di buono. (Così, se una madre si droga e ubriaca durante la gravidanza, il figlio - pur innocente - ne paga le conseguenze: non è "Dio che si vendica", ma è "le leggi della natura fanno il loro corso, e il peccato ha portato a quei risultati").

      Similmente, terremoti, inondazioni, virus, ecc., sono frutto dell'inimicizia tra l'uomo e la natura, inimicizia dovuta al peccato originale. Pertanto, tradizionalmente, si è sempre pregato; ricordate la formula "a peste, fame et bello libera nos, Domine"?> "dalle pestilenze, dalle carestie e dalla guerra, liberaci o Signore": di quei tre peggiori mali per la società, solo il terzo è sempre ascrivibile ai peccati dell'uomo).

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    2. Che poi anche gli altri esempi (Gesù che maledice il fico che non dà frutti, Dio che maledice il "serpente", ecc.) vanno intesi nel loro senso originario (il serpente striscia, cioè non guarda il cielo, non ha dignità, il maiale ha una conformazione della testa per cui non è in grado di alzare gli occhi al cielo, ecc.), ma lasciamo agli stupidi la libertà di continuare a sentirsi intelligenti.

      A suo tempo avevo catalogato le catechesi delle "Dieci Parole" come una malriuscita imitazione del percorso dei "Dieci Comandamenti" ideato trent'anni fa da don Rosini.

      Leggo che invece le "Dieci Parole" sarebbe la sua evoluzione, non imitazione, e che il mio equivoco sarebbe dovuto a qualche kikos infiltrato nell'iniziativa nella speranza di sfruttarla per portare gente nel Cammino, visto che ancor oggi utilizza terminologia kikiana ("catechesi per giovani e adulti"). Mi confermano oggi che ci sono infiltrati anche da altri soggetti ecclesiali minori, ugualmente interessati a deviare le catechesi verso la propria ideologia e cooptare gente in maniera "ecclesialmente corretta" verso la propria associazioncina o movimentino. In gergo di marketing, si direbbe che le Dieci Parole siano un enabler, visto che senza quest'ultimo tali associazioncine e tali movimentini, una volta terminata la campagna di reclutamento nelle parrocchie in cui si sono insediate, riescono solo a decrescere, in quanto la loro ragion d'essere è "perché sì" (in realtà moltissime aggregazioni ecclesiali, anche grandi, esistono non per far crescere la fede dei loro capi, della loro gerarchia e dei loro membri, ma esistono solo "perché sì").

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  13. C'è una bella differenza tra maledizione e punizione.
    Non sono affatto la stessa cosa.
    Un padre punisce il figlio, non lo maledice.

    Così, nel Genesi Dio non maledice l’uomo e non maledice il mondo.
    Dio punisce Adamo ed Eva e questo ha delle conseguenze provocate dalla loro disubbidienza.
    Ma non li maledice, e di conseguenza non maledice né l'umanità né il mondo. La natura umana è decaduta, ma non maledetta.
    L’originaria benedizione di Dio non viene meno, nonostante il peccato dell’uomo e della donna.

    Questo lo insegna anche Benedetto XVI: "l’uomo e la donna non sono maledetti direttamente come lo è invece il serpente, ma, a causa del peccato di Adamo, è maledetto il suolo, da cui egli era stato tratto."

    Ci mancherebbe altro se noi uomini ed il mondo fossimo maledetti da Dio...

    Anche nel Deuteronomio, dove Dio maledice coloro che non obbediscono alla legge, si tratta comunque di situazioni personali, dirette a persone precise che tengono certi comportamenti.
    Non esiste una maledizione generale a priori sulla condizione dell'uomo o sul mondo.

    Credere che l'uomo ed il mondo siano maledetti da Dio in senso generale è credere che Dio abbia revocato la sua benedizione su tutti e su tutto, senza guardare né alla destra né alla sinistra.

    Dire che "l'uomo non vuole accettare la sua realtà di maledizione", significa che la realtà dell'uomo è maledetta, non decaduta.
    Dire che "il mondo è maledetto" significa che non c'è benedizione da parte di Dio ed il male non deriva dalle azioni degli uomini, ma dalla maledizione di Dio.

    Continua...

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  14. A causa di Adamo ed Eva sono entrati nel mondo il peccato e la morte, non la maledizione.
    Perché "Dio è infinitamente buono e tutte le sue opere sono buone", come dice il Catechismo.
    L'uomo ha un'inclinazione al male a causa del peccato originale, non è maledetto a perpetrare automaticamente il male, perché Dio è il suo aiuto e dispensa la Sua grazia a chi la desidera e la chiede.
    Anche nell'Antico Testamento c'erano i giusti.

    E poi lo spagnolo arriva addirittura a dire che l'uomo deve accettarla, questa condizione di maledizione di Dio su di sé e sul mondo. Ma lo fa attraverso un panegirico scorretto:

    "… l'uomo che non vuole accettare la SUA REALTÀ DI MALEDIZIONE . Abbiamo ascoltato che Dio dice: per tua colpa MALEDETTA SARÀ LA TERRA: spine e cardi ti produrrà: lavorerai con fatica la terra, con il sudore della tua fronte finché non ritornerai alla polvere dalla quale sei stato formato: Il primo atteggiamento è quello dell’uomo che non vuole accettare questa Parola di Dio”.

    Questa sarebbe la Parola di Dio che parlerebbe della realtà di maledizione sull’uomo.
    Ma la Parola di Dio, com'è costretto a citare anche lo spagnolo, dice "maledetta sarà la terra", il suolo, NON l'uomo.
    Quindi si accetta la Parola di Dio se si accetta che il suolo è stato maledetto, non se si accetta la nostra realtà di maledizione.

    Ma lo spagnolo travisa sapendo di travisare, perché poi continua con la maledizione sul mondo:
    "chi, non accettando la maledizione del mondo, non accetta neppure la sua condizione di peccatore".
    E dice anche che questo sta scritto nella Parola di Dio:
    "coloro che accolgono questa PAROLA proclamata e la fanno loro; accettano che QUELLO CHE DIO HA DETTO è la verità: che siamo peccatori, che IL MONDO È MALEDETTO a motivo del peccato degli uomini."

    Ma Dio non ha detto "che il mondo è maledetto".
    Adamo ed Eva hanno peccato, ma Dio non li ha maledetti per il loro peccato, invece ha maledetto il serpente e la terra, introducendo la morte fisica.
    Non c'è connessione tra la maledizione sull'uomo e sul mondo con la natura decaduta a causa del peccato originale, che ha prodotto nell'uomo un'inclinazione al male e non una maledizione a compiere il male.

    Sono sottigliezze ma, se credute, trasmettono convinzioni totalmente diverse dalla fede della Chiesa Cattolica, parificando il serpente e l'uomo come destinatari della stessa maledizione.
    Queste convinzioni non dànno una bella immagine di Dio.
    Marco

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    1. Se involontariamente è partito un
      commento mentre lo scrivevo, lo reitero.
      ---
      Mi sembra molto strano che la
      Dottrina della Fede, possa aver avallato queste tesi di Kiko; infatti i prefetti dell'epoca erano stati Ratzinger, Levada, Müller e, proprio
      essendo Prefetto quest'ultimo fu addirittura emessa una sentenza nei confronti del Cammino nel gennaio 2013 resa poi non operativa, dalla gestione Bergoglio.
      Continuo quindi personalmente a
      ritenere, il Decreto Intebitamente
      promulgato il 26/22/10, dal soppresso Pontificio Consiglio per Laici,
      sia un clamoroso falso.
      Sicuramente ahimè, le cose non
      cambieranno, con la gestione di
      "Tucho Fernandez".
      ---

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    2. P.S. al mio post delle 14,42:
      Il Decreto infatti, è firmato da Cordes, segretario e da Rylko Prefetto, grandi amiconi e sponsor del Cammino e manca,
      per perfezionare il Decreto,
      la controfirma della Dottrina della Fede, tirata in ballo nel Decreto stesso, come se si fosse trattato di un "sentito dire"!
      Trattatsi quindi, secondo il mio modesto ma oggettivo parere, di un Atto unilaterale, giuridicamente molto ma molto dubbio, per la sua stessa natura
      Ruben.
      ---

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    3. Questo lo penso anch'io, Ruben.
      Come penso che nella Chiesa non possa esistere un movimento, Fondazione, o qualsivoglia Associazione che abbia una dottrina segreta, non conoscibile da chi desideri conoscerla.

      Per questo penso che possa essere utile ascrivere al Dicastero per la Dottrina della Fede tutti gli svarioni (chiamiamoli così) contenuti nei mamotreri detti "corretti".

      Se dicono che il Dicastero per la Dottrina della Fede ha approvato, si può tranquillamente attribuire ad esso tutto ciò che si trova nei mamotreti "corretti", senza incorrere in alcun sacrilegio.
      Lo dicono loro che sono stati corretti e approvati dalla Dottrina della Fede, mica l'abbiamo inventato noi.

      Partendo da questo, chi mette nero su bianco ciò che la Dottrina della Fede avrebbe approvato, non fa nulla di male ma, anzi, rende noto a tutta la Chiesa che certi svarioni adesso possono essere tranquillamente adottati da tutti, perché sono approvati dalla Chiesa.

      Naturalmente è una provocazione, ma nasce comunque da una notizia e da un decreto preciso, che afferma (tra le righe), che il Dicastero per la Dottrina della Fede, "debitamente consultato", ha preferito incaricare il PCL di dare un'apposita approvazione a ciò che ha ritenuto essere conforme alla dottrina della Chiesa Cattolica.

      Per cui è legittimo che si possa dire: "Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha approvato questi concetti: dopo la caduta di Adamo ed Eva gli uomini e il mondo sono maledetti; l'uomo non può fare il bene; anche i cattolici sono tutti schiavi del male (i parrocchiani); il signore dell'uomo è il maligno; Gesù è entrato veramente con la NATURA UMANA nella DIVINITÀ, NELLA TRINITÀ...".

      C'è un decreto a sostegno di questa affermazione, non sono invenzioni.

      Può essere che ad un certo punto la Chiesa, se vede che certi concetti devianti vengono attribuiti al Dicastero per la Dottrina della Fede e non più al Cammino, dissequestri i mamotreti segreti e disconosca l'approvazione di tutti gli spropositi che sono contenuti nei mamotreti "corretti".

      Un conto è parlare sempre degli errori del Cammino Neocatecumenale, un conto è attribuirli ad un Dicastero che ha il compito della difesa della fede.
      Dopo l'approvazione, se ci sono errori, non sono più ascrivibili solo al Cammino, ma anche a chi li ha approvati.
      Marco.

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  15. Ho visto menzionare Chiara Lubich e Carlo Acutis.....i cari "Cavalieri della tavola rotonda" detestavano entrambi fino al punto che non si potevano neanche nominare!!!! Ma non lavoravano anche loro per la vigna del Signore????? Anche i Santi notai ai tempi che solo nella formula "che ti furono graditi" e stop, tanto che negli ultimi tempi avevo voglia di dirgli scusate ma che fine hanno fatto i Santi e i Beati anche Chiara Corbello grande esempio recente per carità" !!!!! Poi leggendo veramente dove ero capitata grazie anche a questo blog tutto si è" chiarito!Pregano per il Santo Padre poi il responsabile mi dica se direttamente a noi non ce ne frega niente dei suoi libri delle sue encicliche! Non rimpiango neanche un po' le loro salette puzzolenti! Eh sì !Ci voleva il covid, per dare una pulita a quelle sedie lercie i tappeti dove permettono a bambini molto piccoli "a una certa" di contorcersi a terra, e toccare tuttoSai che igiene! E dai che giravano con quei portatorte di plasticache detesto con alluminio lo stesso con cui "incartavano" il pane (va be'" preferisco tacere") che poi sarebbe diventato il corpo di Cristo! E giù odori e puzze di cibi più disparati buttati in tavoli di fortuna!Poi le famiglie numerose tipo avvoltoi cercavano di racimolare di tutto per fare pranzo! Per carità il cibo non si butta ma la loro era una fissazione, quando vedevo i portatorte dicevo eccola la" qui si fa mattina!Era un continuo! Il compleanno di tizio, la laurea di Caio, l"anniversario di vattelapesca, e mentri eri in Celebrazione piatti di plastica a gogò , il misticismo spiritualità" sminuite al massimo!Poi fanno il famoso digiuno dei due giorni prima di Pasqua e qualcuno sveniva! E ci credo !Mangiavano e bevevano come bufali!Quelle sale sembravano tutto tranne un luogo di culto Cecilia

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    Risposte
    1. A proposito di bambini, non sopporto quelli maleducati; nel
      Cammino è la norma.
      Ruben.
      ---

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  16. Mi scuso per alcuni errori di battitura, cercherò" di migliorare! Lode e Gloria a Dio

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  17. No no sono moooolto educati e convincenti, soprattutto nella fase iniziale del Love-bombing prima che i Cavalieri della tavola rotonda diventino replicanti stile "Matrix" infatti un N C anche nella replica, nel controbattere nel fare "valere" le proprie ragioni e" omologato,.Battute con freddure prevedibili , i puntini di sospensione e ironia sempre la stessa di quando li ho lasciati! E sempre grazie a Dio! Noto sono rimasti "tali e quali" come il programma demenziale televisivo! Almeno siate originali individualmente, non solo con il saltarello finale intorno al tavolo(massimo dello show)

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