giovedì 9 febbraio 2023

Repetita juvant: la liturgia non è uno "spettacolino sacro"

Carnevalata neocatecumenale
(e osano chiamarla "liturgia")
Siamo spesso costretti a tornare su questo argomento perché anche in altri ambienti cattolici vige il madornale equivoco del credere che la liturgia sarebbe una specie di "sacro spettacolino" in cui ci si deve dar da fare per farlo "riuscire" diventandone tutti "protagonisti" che cantano, parlano, si agitano, suonano, esibiscono gadget.

A buon intenditor, poche parole; ma di fronte a pessimi intenditori - come ad esempio coloro che credono che tutto sommato lo sfascio liturgico neocatecumenale non sarebbe un grave problema - purtroppo occorrono molte più parole...


Nella fede cattolica la liturgia è l'unico culto a Dio gradito, garantita efficace da Nostro Signore stesso («fate questo in memoria di Me»: dunque la liturgia così come è stata voluta da Dio è un ubbidire alla volontà di Dio).

Nella mentalità modernista - e quindi anche neocatecumenale - la liturgia viene invece ridotta a una specie di "spettacolino sacro" (uso il diminutivo esclusivamente in senso ironico). Che essendo spettacolino ha continuamente bisogno di essere "abbellito", "ravvivato", "animato" (poiché uno spettacolino a lungo andare annoia gli spettatori). E per di più deve essere uno spettacolino in cui "tutti" sono partecipanti, "nessuno" deve essere spettatore, altrimenti ci si annoia ancor prima. "Tutti partecipanti" è un modo per titillare la vanità dei presenti: "ehi, oggi sei importante anche tu!" (nel Cammino addirittura ti guardano in cagnesco se non fai abbastanza spesso un sermone anche tu).

Ovvio che il concetto di "sacro spettacolino" è completamente sbagliato. Nostro Signore non ha chiesto di venir "intrattenuto" come al teatrino della recita di fine anno delle elementari. Quando ha detto «fate questo in memoria di Me», lo ha detto per la nostra salvezza (per darci modo e metodo per nutrirci del Pane di Vita Eterna), non perché avesse bisogno di spettacolini autogestiti. Lo scopo della liturgia è di onorare Dio così come Dio ha voluto, non di intrattenere i presenti con una specie di rappresentazione sacra. (E per sapere "come Dio ha voluto" occorre chiederlo all'autorità della Chiesa, che lo ha spiegato bene per iscritto nel Messale e negli altri documenti liturgici).

Il laico Kiko crede di essere un vescovo:
eccolo predicare dall'ambone,
con crocifero e candelieri come un vescovo
Il tipico fratello del Cammino viene lungamente addestrato a credere che la liturgia sarebbe una specie di un musical teatrale, che per di più deve essere totalmente "brandizzato" da Kiko (canti di Kiko, suppellettili sacre designed by Kiko, copri-leggìo e copri-bibbia di Kiko, fascetta reggi-chitarra made in Kiko, vestine bianche griffate da Kiko, hannukkià a nove fuochi comandata da Carmen e Kiko...) col sottinteso di distinguersi dai "cristiani della domenica", per sentirsi superiori a questi ultimi, per autoproclamare un'identità (un brand commerciale, con tanto di marchio e gadget e slogan pubblicitari), come se i kikos fossero una tifoseria, come se i movimenti e le associazioni ecclesiali gareggiassero in un campionato ecclesiale immaginario per vincere lo scudetto immaginario di "miglior percorso di itinerario di iniziazione ai primi cristiani delle origini cristiane". E per salire in classifica occorrerebbe mettere in scena superbi spettacolini a tema sacro in maniera tale da distinguersi dagli altri team.

Capite dove nasce l'errore? Nasce dal dimenticare che la liturgia è "l'unico culto a Dio gradito". Il "culto" è descritto dal Messale e negli altri documenti liturgici (descritto con esattezza proprio per evitare "libere interpretazioni"). Il "culto" è per il Signore, non è  qualcosa che deve compiacere il gusto del sacro degli uomini (tanto meno un musical che promuove un brand). Pertanto, per quel che riguarda la liturgia, occorre seguire alla perfezione le norme stabilite dalla Chiesa (che non sono del tutto "chiuse", visto che il Messale comunque in certi casi consente "questo oppure quello", "oppure facoltativamente quest'altro"), perché il seguire i documenti liturgici validi per tutta la Chiesa è l'unico modo di essere sicuri di stare sui binari giusti. Altrimenti si sta celebrando non per il Signore, ma per uno spettacolino di "cabaret sacro".

Nota bene: insistiamo a sottolineare il fatto che i santi hanno trovato una fonte di serenità e di nutrimento spirituale nella liturgia proprio perché i divini misteri sono celebrati per il Signore, non per compiacere gli uomini. I santi partecipavano alla liturgia coscienti che quelle formule, quei riti, quei gesti, e soprattutto quell'enorme e stupefacente miracolo che convenzionalmente chiamiamo "i sette sacramenti", sono efficaci per la salvezza eterna, cioè per la felicità eterna, perché è stato Nostro Signore stesso a garantircelo. Dunque gustavano non uno spettacolo di intrattenimento, ma l'azione salvifica di Nostro Signore - il Pane di vita eterna, l'assoluzione dei peccati, il matrimonio... - che è efficace persino se siamo stanchi, tristi e distratti.

Nota comica: se sei stanco, triste e distratto, non riesci a gustarti uno spettacolino. Ed infatti Kiko e Carmen, per propagandare i loro spettacolini, si ritrovavano a dover dire che le liturgie neocatecumenali portano i fratelli "dalla tristezza all'allegria", come le comiche di Stanlio e Ollio, come la vittoria della nazionale di calcio o della Ferrari al Gran Premio.
"Prima Comunione" neocatecumenale
(pare un festa di compleanno in maschera)

"Say the black, do the red",
per dirla all'americana: di' le cose scritte in nero, fa' le cose scritte in rosso. Infatti nel Messale le cose da dire sono scritte in colore nero, le istruzioni su come fare sono scritte in colore rosso ("rubriche", da cui il termine dispregiativo "rubricista", che nonostante il dispregiativo significa proprio colui che segue le indicazioni del Messale, cioè celebra così come vuole la Chiesa, cioè rende culto a Dio).

Nel neocatecumenalismo si celebrano robe strane che non hanno alcun riscontro nei documenti liturgici. L'ineffabile Gennarini le chiamò pomposamente "variazioni liturgiche", vantandone una inesistente approvazione (le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI del 1° dicembre 2005, successivamente confluite nello Statuto del Cammino del 2008 e ancor oggi valide, infatti, vietavano tutto ciò che non era già previsto dai documenti liturgici - cioè il Papa e lo Statuto esigono che il Cammino celebri non alla "maniera neocatecumenale", ma alla maniera di tutta la Chiesa... e siamo nel 2023 e i kikolatri ancora non hanno iniziato a ubbidire).

La loro parodia della liturgia, infatti, serve ad onorare Kiko e Carmen, non il Signore. Infatti vi vige la regola del "facciamo come vogliono Kiko e Carmen anche se il Messale dice diversamente". E quindi trasformano la liturgia in un'emerita pagliacciata, con tanto di girotondino idiota "col passetto", la "comunione seduti", il fiume di parole che annacquano la Parola ("monizioni", "ambientale", "risonanze", ecc.), addirittura l'alterare la formula della consacrazione (ripetendo "Padre! Padre! Padre..."), eccetera. E questa carnevalata succede anzitutto perché i sacerdoti neocatecumenalizzati ubbidiscono al kikismo-carmenismo anziché alla Chiesa e ai suoi documenti liturgici. E nessun laico neocatecumenale protesta con i cosiddetti "catechisti" del Cammino riguardo al fatto che le liturgie neocat sono abusivamente alterate, diverse da quelle della Chiesa Cattolica: per loro la parola del cosiddetto "catechista" (e ancor più di quella del sedicente "Vostro Catechista" Kiko Argüello Wirtz) vale molto più della parola del Vescovo e del Papa.

Il "senso del sacro" è totalmente assente
nelle cosiddette "Eucarestie" dei kikolatri
Mentre un fedele cattolico può tranquillamente andarsene a Messa in altre parrocchie o cappelle qualora la sua sia luogo di liturgie con abusi, il fedele kikolatra non può "cambiare comunità" o partecipare a liturgie che non siano la pagliacciata prestabilita per la sua "piccola comunità" (nota: nel Cammino viene chiamata "piccola comunità" quella dei fedelissimi di Kiko e Carmen; nel Cammino l'aggettivo "piccola" non intende una dimensione, ma è abusivamente adoperato come trademark del franchising kikiano-carmeniano). Mentre un fedele cattolico può legittimamente far presente al vescovo che qualche prete celebra carnevalate (e se il vescovo non prende provvedimenti diventa, davanti a Dio, complice di tali carnevalate), nel Cammino ti verrà sempre obiettato che "Kiko ha il carisma" e quindi non hai il diritto di contestare l'andazzo kikizzato (e dunque i chierici che non hanno agito abbastanza per fermare le carnevalate liturgiche del Cammino, ne restano gravemente corresponsabili davanti a Dio).

I rimproveri al Cammino riguardo la liturgia sono stati tanti. Esattamente quarant'anni fa Giovanni Paolo II (10 febbraio 1983, discorso ai neocatecumenali) disse:

«Celebrate l’Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli. (...) Le leggi sono munifico dono di Dio e la loro osservanza è vera sapienza. Il diritto della Chiesa è un mezzo, un ausilio e anche un presidio per mantenersi in comunione col Signore. Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni».

Immaginate cosa ne penserebbe oggi Giovanni Paolo II del fatto che per i quarant'anni successivi i neocatecumenali hanno continuato a disubbidirgli.

45 commenti:

  1. Ciò che Kiko affermava nelle sue catechesi anni 70, cioè che a breve la liturgia cattolica si sarebbe adeguata a quella protestante, è a questo proposito un elemento rivelatore; e quando parlava di protestantesimo probabilmente aveva in mente l'evangelismo americano, non certo l'austerità del luteranesimo.
    Non potendo disarticolare la liturgia, alla fin fine l'hanno gonfiata, aggiungendo elementi impropri quali monizioni, canti, risonanze, il tutto con l'obbiettivo di aumentare il tempo e l'importanza di ciò che "fanno" i laici rispetto a ciò che fa il sacerdote. Il fine è quello di concelebrare la Messa, che culmina con lo stare in piedi al momento della consacrazione e assumere il corpo e il sangue di Cristo esattamente come fanno i concelebranti. Questo coincide con la visione protestante del pastore come rappresentante del popolo e non come vicario di Cristo.

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  2. repetita juvant è l'acronimo di :

    Ridicole Eresie Perennemente Espresse Trasmettono Idee Troppo Assurde In Uomini Volutamente Abnormi Neocatecumenalmente Terrificanti

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  3. Brevi indicazioni di metodo:

    - se il Papa vi riceve e vi accoglie spiegandovi un passo del Vangelo, vi sta dando indicazioni nel campo "teologico", ripetendovi ciò che già dovreste sapere, ma che lui ritiene che sia necessario che tu e gli altri che sono con te dovreste porre maggior attenzione; il Papa insegna, anzi, "vi insegna";

    - ma se il Papa vi dice «celebrate l'Eucarestia... con esatta osservanza delle norme...» sta parlando anzitutto a voi, e magari rincara la dose dicendo che «le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni», ebbene, anche se è qualcosa che vale per tutti i cristiani, ve lo sta dicendo diretto esplicitamente a voialtri, perché in te e in quelli come te ha rilevato "negligenze" e "omissioni"; dunque si tratta a tutti gli effetti di un rimprovero, che non ha bisogno di scendere nei dettagli perché i sottoposti del Papa vi avranno certamente già informato, e comunque non potete fare i "finti tonti" davanti al Papa che in quel momento guida la Chiesa, anzi, "vi guida".

    La questione liturgica è importantissima perché riguarda non solo la liturgia ma l'atteggiamento che avete nei confronti della Chiesa, del Papa che vi sgrida, del fatto che date la precedenza ai comandi di Kiko e Carmen e cosiddetti "catechisti", invece che al Papa e ai vescovi e ai documenti liturgici già validi per tutta la Chiesa.

    Sul serio: basterebbe solo notare l'ostinazione nel celebrare gli strafalcioni kikolatrici del sabato sera (a dispetto delle «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II) per capire che il Cammino è ispirato dal demonio.

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    1. Tesi respinta al 100 % , il Cammino é ispirato dallo Spirito Santo quindi continuiamo a fare come abbiamo sempre fatto!!!!!!!!!!!!!

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    2. Quello che l'asino ragliante chiama "Spirito Santo" è in realtà lo spirito kikolatrico.

      Infatti lo Spirito Santo non ispira errori. E nemmeno errori liturgici.

      La foga con cui gli adepti della setta di Kiko difendono le loro carnevalate liturgiche è dovuta al fatto che la liturgia inevitabilmente rispecchia la fede. Per cui chi come loro vive una fede inquinata, finirà per celebrare una liturgia altrettanto inquinata.

      Se nelle liturgie neocatecumenali Kiko è sempre il centro di tutto (si usano solo i canti di Kiko, solo le cosiddette "icone" di Kiko, solo i gadget di Kiko, solo le suppellettili sacre designed by Kiko, eccetera), si capisce che Kiko per loro vale più della Chiesa e più del Redentore stesso.

      Per cui non meravigliatevi quando qualche kikolatra sbotta come il cretineocatecumenale delle 13:16, poiché il loro sbraitare è un atto di fede in Kiko, il loro unico vero "dio".

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    3. I camminanti non capiscono che se li critichiamo non è perché abbiamo dei preconcetti contro di loro, ma esclusivamente per gli errori che commettono. Errori che da 60 anni si ostinano a ripetere.

      Loro pensano, forse perché vorrebbero, che li critichiamo per le famiglie numerose o per il loro zelo nel "catechizzare", ma non è così.
      Non è per le cose buone che critichiamo il Cammino (a meno che i figli non siano equiparati a delle medaglie al valore e che lo zelo si trasformi in fanatismo, che altrimenti non sono affatto buoni), ma è per gli errori teologici e liturgici.

      Loro sembrano fissati col "fare", ma il fare senza l'essere, non serve a nulla.
      Infatti serve a poco avere tanto zelo nel FARE l'annuncio se non si HA una fede integra, ed è inutile "FARE" lunghe preghiere e liturgie se non ci si rivoge Dio vivo e vero, Colui che E' (e fa perché è), ma all'idea che ci si è FATTI di lui, che è un fare dell'uomo e non di Dio.

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    4. @tripudio, evidentemente ne sai più della Chiesa Cattolica, che invece ha riconosciuto il cammino come un dono dello Spirito Santo.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Fallacio
      evidentemente ne sapete più della Chiesa Cattolica dato che essa vi ha dato uno Statuto che non rispettate VOLUTAMENTE

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    6. EPCF,
      anche Saul era stato addirittura unto, per dirne una.
      Ve lo hanno detto, nessuno lo discute, l'ho anche sentito con le mie orecchie, così come a Kiko è stato detto che è un uomo di Dio.
      E allora invece che noscondervi dietro lo Spirito Santo, provate a manifestarvi degni di quello stesso spirito.
      Dite che siete anche il frutto di una apparizione della Madonna, manifestatevi degni di quella radice.
      Siete nella realtà in netta contraddizione con quanto affarmate di essere.

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    7. Ai non bene informati ricordiamo che lo Statuto del Cammino Neocatecumenale venne concesso prima "ad experimentum" dall'allora Pontificio Consiglio per i Laici (oggi soppresso), a giugno 2002, che fu sempre popolato di amiconi del Cammino, e mettendo Giovanni Paolo II di fronte al "fatto compiuto" (e il Papa per mesi evitò di menzionarlo, neanche un messaggio di congratulazioni o auguri), e quindi quello "definitivo" (ufficialmente datato 13 giugno 2008), mettendo Benedetto XVI di fronte al "fatto compiuto" (e il Papa per un intero anno evitò di menzionarlo, visto che fin da marzo-aprile 2008 era noto anche sui media che Benedetto XVI non aveva alcuna intenzione di promuovere quello Statuto a definitivo).

      Dunque quando i kikolatri come il fallace asino delle 10:27 blaterano di "approvati" o di "dono dello Spirito", stanno mentendo, sapendo di mentire, e lo fanno anzitutto per gloriare il loro triplice idolo di categoria superiore, il tripode Kiko-Carmen-Cammino, in nome del quale si sentono autorizzati anche a mentire e ingannare.

      Ricordiamo inoltre che lo Spirito santo è Dio, e Dio è infinita bontà ed assoluta verità (e quindi non può ispirare errori o menzogne, non può compiere il male o mentire, eccetera, perché un Dio "che si contraddice" è un "dio imperfetto", cioè non è Dio). I numerosissimi e madornali errori del Cammino (in campo teologico, liturgico, dottrinale, sociale, familiare, vocazionale, eccetera), pertanto, non possono essere ispirati dallo Spirito ma solo dal demonio.

      Dunque, se un Papa dice che il Cammino è un "dono dello Spirito", dovete ricordare che:
      - le carnevalesche liturgie neocatecumenali non possono essere "dono dello Spirito"
      - le ambigue ed eretiche dottrine neocatecumenali non possono essere "dono dello Spirito"
      - «l'ubbidienza al catechista è tutto» non può essere "dono dello Spirito"
      - i meccanismi riguardo a vocazioni, Decime, "apertura alla vita", eccetera, non possono essere "dono dello Spirito"
      - il rinviare il rosario all'apposita "tappa", il vietare gesti di carità a gente non del Cammino, l'ipocrisia, l'arroganza, le menzogne, eccetera, non possono essere "dono dello Spirito"...

      Allora, nel Cammino, di "dono dello Spirito", cosa rimane?s
      Rimane solo il buon cuore di alcuni fratelli - buon cuore disponibile alla carità e alla preghiera, desiderio di santificarsi, di conoscere meglio gli insegnamenti della santa dottrina cattolica, disposizione a vivere bene i sacramenti (che sono tutte cose ispirate dallo Spirito).

      Senonché quelle cose sono di fatto ostacoli a proseguire il Cammino, perché inevitabilmente ti metteranno contro i cosiddetti "catechisti". C'è gente che ha preso sul serio anche solo un singolo versetto della Parola di Dio, e ha scelto di non stare dalla parte di coloro che a parole la declamano e nei fatti la tradiscono.

      Il Cammino è gradito solo al demonio. Quello vero, s'intende, non la fantozziana mascotte porta-sfortuna che ti fa trovare coda al casello quando stai andando alla convivenza kikizzata a "mollare il malloppo".

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  4. ah, by Tripudio é ritornato al vecchio epiteto cretineocatecumenale oltre che al consueto e prevedibile asino ragliante cosa di cui lo ringraziamo sentitamente. Al prossimo epiteto.....

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    1. Don Ariel ha usato in uno dei suoi recenti articoli il termine "asino". Scommetto che è Tripudio. Anzi, per quanto mi riguarda, è proprio Tripudio.
      Oops, ho dimenticato di firmarmi "Anonimo".

      (Gli interventi dei kikolatri sono così stupidamente ripetitivi che si direbbe quasi che li scrivo io per rinfocolare le discussioni sul blog).

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    2. Nello stesso articolo don Ariel parla di «neocatecumenali invasati» che dicono «siamo stati riconosciuti e approvati... approvati!»

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    3. Ah quindi Tripudio è Don Ariel... lo avevamo sospettato noi troll del blog! Capito FAV, Puntini, Imperatore et universa pecora: avevamo ragione!

      FungKu. Neocatecumenale ancora alle pre-catechesi iniziali. Ma non demordo e ci riprovo alla prossima tornata, se non mi buttano fuori anche stavolta.

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  5. Chi umanamente sbaglia
    per il blog è un asino che raglia
    Solo il blog non sbaglia per definizione
    questa è la nostra unica conclusione
    ma noi sotto la fulgida guida di Kiko
    del blog non ce ne importa un fico
    per la nostra strada continuiamo ad andare
    ed il blog lo lasciamo cantare
    un milione di camminanti quanti siamo
    e diciamo in coro :Kiko noi ti amiamo

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  6. Un coro di un milione di "ti amiamo"
    che il Kiko vi spernacchia, e manco piano.
    Milioni son le miglia, a camminare.
    Poi arrivare per ancora continuare
    per sempre ad inseguirlo, l'impudico,
    il plagiatore, ingordo e bolscevico.
    Vorreste ad ogni costo aver ragione?
    La consegnaste alla circoncisione,
    come falena che la luce abbaglia
    e non sapea che il foco era di paglia.

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  7. https://www.latheotokos.it/programmi/CONCILI/bolla_di_sopressione_dei_templari.html

    Come possono decadere approvazioni, gruppi, statuti ecc.

    Giusto per chiarezza verso chi dice: APPROVAT!!!!!

    Un lettore che segue il blog.

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  8. Proprio oggi cade il 40 esimo anniversario dell'esortazione ai neocatecumenali da parte di San Giovanni Paolo II ricordata nell'articolo:
    «Celebrate l’Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli. (...) Le leggi sono munifico dono di Dio e la loro osservanza è vera sapienza. Il diritto della Chiesa è un mezzo, un ausilio e anche un presidio per mantenersi in comunione col Signore. Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni».
    Dal momento in cui veniva fatto questo appello, sono passati più di 20 anni e solo per poter avere lo Statuto, di malavoglia, senza chiedere scusa, né aver ammesso l'errore, hanno reintegrato la Messa neocatecumenali con gli elementi tolti, il Credo, il Pregate fratelli, il Signore non son degno...
    Dopo altri dieci anni e Papa Benedetto, visto che nella Messa neocatecumenale permanevano comunque i peggiori abusi liturgici, voleva proprio risolvere il problema alla radice e togliere loro la "Messa nelle piccole comunità": purtroppo non è riuscito a portare a termine il suo progetto.
    Sono passati ancora dieci anni, durante il lockdown abbiamo assistito al take away neocatecumenale del Corpo di Cristo, la comunione nelle case data dal capofamiglia per gli "eletti" per i quali "Dio stava facendo un eccezione", ed ancora la Chiesa tollera questi stupratori della sacra liturgia!
    Non ci rimane che la preghiera e la speranza che presto, forse proprio dall'interno del Cammino, una volta tramontata l'epoca dei due iniziatori, rinasce la volontà di obbedienza alla Chiesa e la riscoperta della sua liturgia e soprattutto della sua dottrina.

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  9. Segnalo un post su facebook Camino Neocatecumenal Internacional.
    Se non lo tolgono a breve dovrebbe ancora esserci.
    Una tizia posta diverse foto della "celebrazione dei garanti" dicendo: "Celebrazione del Garante, addio del nostro Responsabile e di sua moglie (Freddy e Sara). Con l'amore dei fratelli vi auguriamo buon viaggio e, se Dio lo permette, che ci sia ritorno. Dio ci assista con il suo spirito, per non chiedere mai il perché degli eventi. Signore legaci forte. (08-02-2023)."

    Lo spirito dovrebbe assistere queste persono per non chiedere MAI il perché degli eventi, in particolar modo quello dell'addio dei responsabili. Il Signore li dovrebbe "legare forte".

    Tra i commenti:

    "Che i vostri fratelli partono in missione??"

    "Comunque i passaggi non vanno rivelati perché ogni comunità deve fare le proprie esperienze"

    "Cancellalo per amore dei fratelli che non hanno fatto questo passaggio"

    "Se non hanno fatto il passaggio del padre nostro non possono fare festa dei garanti grazie"

    Mentalità neocatecumenale per bocca dei neocatecumenali...

    https://www.facebook.com/groups/Camino.Neocatecumenal.1964/

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  10. Vorrei fare una domanda. Se qualcuno conosce la risposta per cortesia mi risponda.
    PERCHÉ KIKO E CARMEN HANNO ABOLITO LA Concelebrazione?

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    1. Perché nun c'hanno preti.

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    2. Mi pare che quando fanno le supermesse chiamando a raccolta tutti i presbiteri, concelebrino. Nelle salette invece, se hanno due preti fanno due Messe.

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  11. Uno dei più grandi errori (se non delitti) della chiesa romana è stata la soppressione dell'Ordine dei Templari, in cui lo stesso Dante era in una sorta di corrispondenza d0amorosi sensi, vedasi tra tanti il libro di Dante Templare nuova interpretazione Della Commedia del sacerdote Robert John (Hoepli) che possiedo e quindi non parlo a vanvera e voi, invece di vergognarvi del misfatto che qualcuno giudica come l'evento più tragico della storia occidentale, in snso spirituale, lo portate ad esempio!
    Poveri noi!!!

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    1. https://www.latheotokos.it/programmi/CONCILI/sessioni_iii_-_xiv.html

      SESSIONE XIII (15 giugno 1415)

      Condanna della comunione sotto le due specie, reintrodotta da poco tra i Boemi da Giacomo di Misa


      In nome della santa e indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, amen.

      In alcune parti del mondo alcuni affermano temerariamente che il popolo cristiano deve ricevere il santo sacramento dell'eucarestia sotto le due specie del pane e del vino e comunicano qua e là il popolo non solo con la specie del pane, ma anche con quella del vino. E ammettono all'eucarestia anche dopo il pasto o comunque senza digiuno e sostengono pertinacemente che bisogna dare così la comunione contro la lodevole consuetudine della chiesa, ragionevolmente giustificata, che essi dannatamente tentano di rigettare come sacrilega, per ricominciare da capo. Perciò questo concilio generale di Costanza, riunito legittimamente nello Spirito santo, desiderando in ogni modo di provvedere alla salvezza dei fedeli contro questo errore, dopo aver consultato a lungo molti dotti versati nel diritto canonico e in quello umano, dichiara, stabilisce e definisce che, sebbene Cristo abbia istituito questo venerando sacramento (9) dopo la cena e lo abbia distribuito ai suoi apostoli sotto entrambe le specie del pane e del vino, ciò non ostante, la lodevole autorità dei sacri canoni e la consuetudine autorevole della chiesa ha ritenuto e ritiene che questo sacramento non debba celebrarsi dopo la cena né essere ricevuto da fedeli non digiuni, eccetto il caso di infermità o di altra necessità, concesso o approvato dal diritto o dalla chiesa.

      Questa consuetudine è stata introdotta con ragione per evitare alcuni pericoli e scandali. Con analoga o maggior ragione è stata introdotta ed osservata la consuetudine che, nonostante che nella chiesa primitiva questo sacramento fosse ricevuto dai fedeli sotto entrambe le specie, dopo i celebranti lo ricevano sotto le due specie, ma i laici solo sotto la specie del pane. Si deve credere e non dubitare che, sia sotto la specie del pane che sotto quella del vino sia contenuto realmente l'intero corpo e sangue del Cristo.

      Poiché, quindi, questa consuetudine è stata introdotta ragionevolmente dalla chiesa e dai santi padri ed è stata per lunghissimo tempo osservata, essa deve considerarsi come legge. Riprovarla o cambiarla senza il consenso della chiesa non è lecito.

      Dire quindi che osservare questa consuetudine o legge, sia sacrilegio o cosa illecita, deve considerarsi erroneo. E quelli che asseriscono pertinacemente il contrario di quanto abbiamo esposto, devono esser allontanati come eretici e severamente puniti dai vescovi o dai loro incaricati o dagli inquisitori per eresia, in quei regni e in quelle province, nelle quali si osasse, eventualmente, o si presumesse di fare qualche cosa contro questo decreto. Ciò, naturalmente, secondo le sanzioni legittime dei sacri canoni, provvidenzialmente disposte contro gli eretici a favore della fede cattolica.

      Un lettore che segue il blog.

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    2. non seguirlo questo blog.........

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    3. 1415, solo 600 anni fa lo seguiamo subito come no........

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    4. Ma chi sei Red Ronnie?
      E non sai che i templari erano in combutta coi rettiliani?

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  12. Non avete più argomenti?........... Dai attendete un altro poco........si sarà l'annuncio di Quaresima......

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  13. CANONI SULLA COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE E SULLA COMUNIONE DEI FANCIULLI


    1. Se qualcuno dirà che tutti e singoli i fedeli cristiani devono ricevere l’una e l’altra specie del santissimo sacramento dell’eucarestia per divino precetto o perché sia necessario alla salvezza, sia anatema.
    2. Chi dirà che la santa chiesa cattolica non sia stata addotta da giuste ragioni e da giusti motivi, a dare la comunione ai laici e a quei sacerdoti che non celebrano sotto una specie soltanto o che in ciò essa erri, sia anatema.
    3. Se qualcuno negherà che sotto la sola specie del pane si riceve Cristo, fonte ed autore di tutte le grazie, tutto intero perché, come alcuni dicono falsamente, non è ricevuto sotto l’una e l’altra specie, secondo l’istituzione di Cristo, sia anatema.
    4. Se qualcuno dirà che la comunione eucaristica è necessaria ai bambini anche prima che abbiano raggiunto l’età di ragione, sia anatema.

    Quanto ai due articoli, già proposti, ma non esaminati, e cioè: "Se i motivi da cui fu indotta la chiesa cattolica per dare la comunione ai laici e a quei sacerdoti che non celebrano solo sotto una specie, siano da considerarsi tali da non permettere ad alcuno l’uso del calice per alcuna ragione"; e: "Se, qualora sembrasse opportuno doversi concedere ad alcuna nazione o regno, per motivi giusti e conformi alla cristiana carità, l’uso del calice, debba concedersi sotto alcune condizioni: e quali siano queste condizioni", lo stesso santo sinodo ne rimanda l’esame e la conferma ad altro tempo, alla prima occasione, cioè, che ad esso si presenterà.

    https://www.latheotokos.it/programmi/CONCILI/sessione_xvii_-_xxii.html

    Un lettore che segue il blog.

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  14. Capitolo III.

    Sotto ognuna delle due specie si riceve Cristo tutto intero e il vero sacramento.


    Il concilio dichiara, inoltre, che quantunque il nostro Redentore, com’è stato detto poco fa, abbia istituito e dato agli apostoli, nell’ultima cena, questo sacramento sotto due specie, bisogna tuttavia confessare che anche sotto una sola specie si riceve Cristo tutto intero e il vero sacramento, e che, per quanto riguarda il frutto, quelli che ricevono una sola specie non vengono defraudati di nessuna grazia necessaria alla salvezza.

    Un lettore che segue il blog.

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  15. allo stato attuale, l'Ordinamento Generale del Messale Romano recita, al n. 283 che La Comunione sotto le due specie è permessa, oltre ai casi descritti nei libri rituali:

    a) ai sacerdoti che non possono celebrare o concelebrare;
    b) al diacono e agli altri che compiono qualche ufficio nella Messa;
    c) ai membri delle comunità nella Messa conventuale o in quella che si dice "della comunità", agli alunni dei seminari, a tutti coloro che attendono agli esercizi spirituali o partecipano ad un convegno spirituale o pastorale.

    Il Vescovo diocesano può stabilire per la sua Diocesi norme riguardo alla Comunione sotto le due Specie, da osservarsi anche nelle chiese dei religiosi e nei piccoli gruppi. Allo stesso Vescovo è data facoltà di permettere la Comunione sotto le due Specie ogni volta che sembri opportuno al sacerdote al quale, come pastore proprio, è affidata la comunità, purché i fedeli siano ben preparati e non ci sia pericolo di profanazione del Sacramento o la celebrazione non risulti troppo difficoltosa per il gran numero di partecipanti o per altra causa.

    Circa il modo di distribuire ai fedeli la sacra Comunione sotto le due specie e circa l'estensione delle facoltà, le Conferenze Episcopali possono stabilire delle norme, approvate dalla Sede Apostolica.

    https://www.lavocedeltempo.com/Chiesa/Ordini-religiosi-e-Congregazioni/La-Comunione-sotto-le-due-Specie.-In-quali-casi-e-permessa

    Pedro Sales

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    1. Dire quindi che osservare questa consuetudine o legge, sia sacrilegio o cosa illecita, deve considerarsi erroneo. E quelli che asseriscono pertinacemente il contrario di quanto abbiamo esposto, devono esser allontanati come eretici e severamente puniti dai vescovi o dai loro incaricati o dagli inquisitori per eresia
      https://www.latheotokos.it/programmi/CONCILI/sessioni_iii_-_xiv.html

      Amen!

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  16. https://neocatecumenali.blogspot.com/2023/01/Kiko-Arguello--unica-soluzione-che-BenedettoXVI-muoia.html

    osservate, ascoltate, ATTENTAMENTE, il video.
    e mettetevi TUTTI davanti a questo:
    https://www.latheotokos.it/programmi/CONCILI/sessioni_iii_-_xiv.html

    SESSIONE XIII (15 giugno 1415)

    Condanna della comunione sotto le due specie, reintrodotta da poco tra i Boemi da Giacomo di Misa

    In nome della santa e indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, amen.

    In alcune parti del mondo alcuni affermano temerariamente che il popolo cristiano deve ricevere il santo sacramento dell'eucarestia sotto le due specie del pane e del vino e comunicano qua e là il popolo non solo con la specie del pane, ma anche con quella del vino. E ammettono all'eucarestia anche dopo il pasto o comunque senza digiuno e sostengono pertinacemente che bisogna dare così la comunione contro la lodevole consuetudine della chiesa, ragionevolmente giustificata, che essi dannatamente tentano di rigettare come sacrilega, per ricominciare da capo. Perciò questo concilio generale di Costanza, riunito legittimamente nello Spirito santo, desiderando in ogni modo di provvedere alla salvezza dei fedeli contro questo errore, dopo aver consultato a lungo molti dotti versati nel diritto canonico e in quello umano, dichiara, stabilisce e definisce che, sebbene Cristo abbia istituito questo venerando sacramento (9) dopo la cena e lo abbia distribuito ai suoi apostoli sotto entrambe le specie del pane e del vino, ciò non ostante, la lodevole autorità dei sacri canoni e la consuetudine autorevole della chiesa ha ritenuto e ritiene che questo sacramento non debba celebrarsi dopo la cena né essere ricevuto da fedeli non digiuni, eccetto il caso di infermità o di altra necessità, concesso o approvato dal diritto o dalla chiesa.

    Questa consuetudine è stata introdotta con ragione per evitare alcuni pericoli e scandali. Con analoga o maggior ragione è stata introdotta ed osservata la consuetudine che, nonostante che nella chiesa primitiva questo sacramento fosse ricevuto dai fedeli sotto entrambe le specie, dopo i celebranti lo ricevano sotto le due specie, ma i laici solo sotto la specie del pane. Si deve credere e non dubitare che, sia sotto la specie del pane che sotto quella del vino sia contenuto realmente l'intero corpo e sangue del Cristo.

    Poiché, quindi, questa consuetudine è stata introdotta ragionevolmente dalla chiesa e dai santi padri ed è stata per lunghissimo tempo osservata, essa deve considerarsi come legge. Riprovarla o cambiarla senza il consenso della chiesa non è lecito.

    Dire quindi che osservare questa consuetudine o legge, sia sacrilegio o cosa illecita, deve considerarsi erroneo. E quelli che asseriscono pertinacemente il contrario di quanto abbiamo esposto, devono esser allontanati come eretici e severamente puniti dai vescovi o dai loro incaricati o dagli inquisitori per eresia, in quei regni e in quelle province, nelle quali si osasse, eventualmente, o si presumesse di fare qualche cosa contro questo decreto. Ciò, naturalmente, secondo le sanzioni legittime dei sacri canoni, provvidenzialmente disposte contro gli eretici a favore della fede cattolica.

    Ognuno tragga le proprie conclusioni davanti a questi, giustamente chiamati: ASINI RAGLIANTI! ( gli calza a pennello), che volano di fantasia e di menzogna pur di avere ragione. Con menzogne e altro, che non c'entra nulla cercano di passare in mezzo a noi. E' come se io vi dicessi che la cacca è una marmellata, e poi mettessi come etichetta: marmellata di castagne ( perché è marrone) Ma se uno avesse un minimo di pizzico di cervello, saprebbe che la ragione va trovata nella verità.
    --

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  17. --
    Per intenderci, la Comunione nelle due specie si fa in alcune occasioni, e questa viene permessa. Occasioni straordinarie.
    Ma qui stiamo trattando: la nostra celebrazione vale tot, quella vostra nulla... andare alla domenica a Messa non è sufficiente..., noi siamo migliori..., ecc, ecc.
    Tutte cose che sapete, e che hanno lasciato le orme questi soggetti nel tempo, di cui il video, il loro capo supremo, ne è un degno esempio. E' arrivato ad infangare un Papa credendosi che Dio sia con lui contro il Papa. A tanto volano con la mente, a tanto hanno volato, fino a fare cose ripugnanti, di cui il blog tratta da anni.
    Vi faccio una domanda: quale gruppo celebra dopo aver cenato la sera?
    E se un vescovo autorizza, ed un Concilio condanna, secondo voi: Chi ha autorità?

    Leggete attentamente e analizzate i soggettoni, e capirete.


    Un lettore che segue il blog.

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    1. E' davanti a voi come manipolano, come usano gli articoli della Chiesa per loro tornaconto personale. Cioè piegano la Chiesa ( ovviamente la Chiesa nessuno la potrà piegare mai, ma è una loro illusione, però così riescono ad illudere il prossimo) a se stessi. E questo lo fanno a tutti i livelli, cioè sia questi soggetti che leggete su questo blog ( ma dovete sapere che questi sono i degni compari di altri, cioè ne sono l'esempio), sia altri in altri ambiti, come, ad esempio, dentro le parrocchie. Fino ad arrivare ( possiamo arrivare ad immaginare, in quando l'andazzo è quello) a chi si presenta davanti al Papa. Infatti, hanno la doppia faccia, una falsa, che usano per ingannare, l'altra, celata, piena di ipocrisia al prossimo. Dissimulano amicizia e altro di simile, realmente osservano cosa fai, e al primo movimento che non gli quadra, che non quadra alla loro volontà decaduta, ecco che attaccano, senza pietà e senza vergogna. E mentre fanno questo usano Dio, cioè si credono che Dio sia in accordo con loro.
      Per capirci, vi faccio un esempio così ci capiamo: non tutti i mafiosi operano a Palermo, vi sono i Catanesi, i Corleonesi, la famiglia di Bagheria, quella di Partanna, quella a New York ecc. Ma la Mafia è sempre la stessa, bene o male, anche se le persone hanno caratteri diversi, ma sono mafiosi e agiscono da mafiosi.
      Costoro che leggete su questo blog, operano in questo ambito, ma vi troverete quelli che operano dentro alla parocchia similmente, anche se hanno caratteri diversi, ma lo sostanza è la stessa.
      Cioè manipolano, cercano di piegare il prossimo alla propria volontà, si fanno consegnare soldi da poveracci che devono campare la famiglia, fanno i confessori delle anime, si credono che possono entrare dentro le dinamiche famigliari, entrano dentro le dinamiche senza nessuna autorizzazione e senza sapere nulla ma fanno i profeti e i santoni, accusano il prossimo di essere attaccato al denaro loro stessi ne sono il doppio, infilano parenti in Vaticano con agganci strutturati sulla pelle del prossimo, condannano usando il Vangelo, condannano chiunque non va loro a genio, chiamano il prossimo demonio perché non si piega alle loro baggianate inventate al momento, fanno i profeti ma dicono menzogne campate in aria, mentre fanno le loro malefatte, dicono al prossimo per farlo abboccare: noi siamo la Chiesa! ( la Chiesa è tutto il Popolo di Dio, la Chiesa è la Madonna, la Chiesa è Gesù, la Chiesa sono i sacerdoti, ecc, e sappiamo che la Chiesa non fa il male e altro di questo elenco che vi ho messo. Quindi: di quale chiesa parliamo? della vostra pancia? della vostra fantasia? se affermi di essere Chiesa, mostra opere di Chiesa. Giusto!?), ecc.

      Un lettore che segue il blog.

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    2. Detto senza mezzi termini, la pretesa di fare la Comunione sotto entrambe le specie è sempre sbagliata.

      È sbagliata perché sottintende la mentalità secondo cui sotto una sola specie sarebbe una Comunione "incompleta".
      È sbagliata perché contiene l'arrogante pretesa di essere "più speciali degli altri".
      È sbagliata perché sovverte l'ordine delle cose, mettendo le rivendicazioni sindacali del fedele al di sopra della missione della Chiesa.
      E spesso include anche una frivola voglia di fare qualcosa di esotico, come se l'Eucarestia fosse un giocattolino.
      E non parliamo di tutti gli altri problemi di contorno (grave rischio di dispersione di briciole e gocce, ecc.).

      Quindi era del tutto sensato che solo il celebrante facesse la Comunione sotto entrambe le specie. Si era sempre detto che "non c'è corpo senza sangue, non c'è sangue senza corpo": se un corpo è vivo, ha una circolazione sanguigna; se del sangue circola, è perché c'è un corpo vivo, il sangue fuori dal corpo si rapprende, ecc. Dunque non ci vuole chissà che scienza per riconoscere che la Comunione sotto una sola specie è già "completa" - il Corpo e il Sangue di Cristo. Anche se si trattasse di una sola briciola o di una sola goccia.

      Insomma, chi pretende di farla sotto le due specie, quasi certamente sta sbagliando.

      Ora, nel terremoto di mode postconciliari, certe teste mitriate pensarono (erroneamente) di promuovere il culto eucaristico introducendo la possibilità di Comunione sotto entrambe le specie. Cioè aprendo la strada agli equivoci sopra citati, proprio nel momento in cui andava di moda fare cose più esotiche allo scopo di "ravvivare" le liturgie. (Ed infatti cominciarono dai seminari e dalle case di formazione di suore, frati, monache... lo scopo era di preparare uno zoccolo duro di gente convinta - di avere qualcosa "in più" dei semplici laici, in modo che poi questi ultimi, per autopromuoversi al livello superiore, reclamassero a loro volta - e con mille alibi campati in aria - tale spettacolaristico "privilegio")

      Il problema è che non basta blaterare di "favorirla", occorre anche tener presente in ogni circostanza i veri motivi per farlo, e il tipo di assemblea che si ha davanti (davvero ci rinvigorirebbe la fede? o è solo uno "sfizio"?), evitando dispersioni di briciole o gocce, evitando di volerla amministrare a tutti i costi (accanimento ideologico), ecc. Ricordiamoci che nella liturgia tutto ciò che non è davvero necessario, è dannoso, quantomeno sotto forma di distrazione, o di contributo diseducativo. La liturgia non è uno spettacolino, non è una minestrina sciapa da far sembrare più "accattivante" a suon di spezie forti e di aggiunte di nuovi ingredienti. La liturgia è culto a Dio, non un teatrino.

      E così è andata a finire che tanti sacerdoti (ne conosco, personalmente, non per sentito dire) amministrano la Comunione sotto le due specie "per intinzione" (e dunque "alla bocca"), al dichiarato scopo di evitare la "Comunione sulle mani". Bagnando leggermente l'ostia nel calice e usando ogni attenzione per evitare "incidenti".

      È solo nelle realtà eretiche e idolatriche come il Cammino Neocatecumenale che si adopera una modalità scenografica per la Comunione, poiché in quanto eretici e idolatri agiscono come se la Comunione fosse un gesto simbolico, simboleggiante l'unità della comunità o chissà che altro. Dal punto di vista del demonio, la Comunione ridotta a teatrino è meglio, perché incoraggia le Comunioni mal fatte, in stato di peccato mortale, le quali a loro volta sono meglio (stiamo parlando sempre dal punto di vista del demonio) meglio del non fare la Comunione per lungo tempo. Dopotutto al demonio non interessa tanto lo spaventarti o il renderti misera la vita: per il demonio è un grandissimo risultato annacquare la tua fede, sostituirla con l'idea di essere "migliori degli altri" perché fate un "Cammino" orchestrato da due laidi spagnoli autoproclamatisi "ispirati dallo Spirito".

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    3. Tempo fà mi imbattei in una dichiarazione di padre Amorth, che non riesco piu a trovare, nella quale affermava che nella fase di remissione della possessione, la comunione sotto le due specie fosse di gran lunga più efficace per la guarigione completa. Volendo poi approfondire in qualche modo, chiesi un parere al prete esorcista della mia diocesi il quale confermava quanto da me letto, e giustificava il mistero raccontandomi che nella prassi di esorcismo è più volte richiamato il sangue preziosissimo di Gesù Cristo.
      PedroS

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    4. Giusto per farvi capire l'ipocrisia, osservate bene, perché costui è l'ipocrita che cambia tremila nomi, per cui è un camaleonte, se è camaleonte, significa che opera nelle tenebre.
      Infatti ( sapete tutti che è vero) sono arrivati ad accusare chi scrive in anonimo, e loro stessi scrivono in anonimo sempre e puntualmente. Da questo capite chi avete davanti.Uno che accusa il suo prossimo e fa peggio, secondo voi cosa è: UN IPOCRITA.
      Ritorniamo all'ipocrisia che ha scritto. Perché carissimi, questi sono ipocriti, non ci vuole tanto per sbugiardarli e capirli.
      Ascoltate!
      Ci crede, e ci credono talmente tanto, che bevono il Sangue Preziosissimo di Gesù in copponi. Sapete come, e altro. Seduti nei divani ( ci sono le foto, nessuno può smentire), passati da laici al momento ( non da i sacerdoti o ministri dell'eucarestia), monoporzionati in bicchierini ( monoporzione. Vi siete mai chiesti quei bicchierini dove sono andati a finire? Cioè se hanno avuto l'accortezza di amministrarli sapendo che dentro vi è stato il Sangue di Dio? Cioè come li hanno puliti e altro?). Vi siete mai chiesti come mai sono arrivati a farsi i bicchierini? Secondo voi ci credono a Dio presente realmente nella Santissima Eucarestia, dal momento che Lui è presente nel Pane interamente, invece questi hanno dovuto, per forza, farsi i bicchierini? Cioè vale più la Verità, o la forma? Sapendo, carissimi, che la pandemia li ha atterrati, sono crollati. E questo lom sappiamo tutti, mentre la Chiesa proseguiva normalmente, ovviamente con delle cose ( mascherine, gel, distanziamenti), e quindi si comunicava come sempre, diciamo così, costoro si sono bloccati completamente.
      Continuo:
      Cioè, capiamoci, questi non credono a Dio, perché se io so che Dio è presente nel Pane Eucaristico, completamente, non vado a farmi i bicchierini in tempo di pandemia. Perché devo arrivare a fare i bicchierini? E' davanti a noi. Ragionateci! Perché vale più l'impostazione chiamata del Cammino, che la reale sostanza del Signore. Cioè questi soggettoni, dovevano necessariamente ritornare a bere alla coppa, tant'è che ne hanno inventata una monoporzione, pur di riuscire a ritornare alla "FORMA" nc. Vale più la forma che la sostanza. Più l'immagine che la Verità. Ed ecco il frutto, li abbiamo davanti, mentono pur di nascondere l'immagine che hanno, se ne fregano di offendere e calunniare il prossimo, pur di credersi profeti del cammino nc. Cioè vivono d'immagine.
      Ci sarebbe tanto da scrivere, ora mi fermo qua.
      E vi confesso: io le cose le ho dette chiaramente e direttamente. Per cui...: AMEN!
      Finisco, perché una volta lessi delle cose dagli illusi: non pensate che chi non scrive più sia a vostro vantaggio, perché le cose scritte sono state scritte, e quindi vi sono arrivate. Per cui, se non scrive più, o meno, non significa quanto affermate voi con quella vostra mente tenebrosa farcita di presunzione e di orgoglio, significa, invece, che vi sono state dette delle cose in faccia apertamente, e una volta dette, si è nelle Mani di Dio e sarà Dio poi a definire il tutto.

      Un lettore che segue il blog.

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    5. @pedroS
      Mi stai dicendo che nel cammino siete tutti indemoniati? A parte gli scherzi: trovami una dichiarazione di Padre Amorth che dice che la comunione si può fare INSIEME AL SACERDOTE. Dai.

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    6. che nel Cammino siano tutti indemoniati lo dice sempre by Tripudio, e senza scherzare......

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    7. "Tutti" non l'ho mai detto, ma ho paura che buona parte non abbia tanta pace interiore (per usare un eufemismo)...

      Infatti tra le cose che attirano maggiormente l'infestazione del demonio c'è il fare continuamente la Comunione fuori dalla grazia di Dio, il compiere gesti sacrileghi (come il "pulirsi le dita su pantaloni e gonne" per sbarazzarsi delle briciole, come avviene nelle comunità), il compiere atti contro natura, ecc.

      Naturalmente il tipico neocatekiko non sa la differenza tra infestazioni, disturbi, possessione, e quindi tenta miseramente di buttarla in caciara. Per il tipico neocatekiko, il demonio è solo la simpatica mascotte porta-sfortuna che quando vai alla "convivenza" kikiana ti fa trovare il serbatoio in riserva così sei costretto a perdere tempo dal benzinaio oppure rischiare di restare a secco. Per i kikolatri il "demonio" è impegnato esclusivamente ad ostacolare i successi del Cammino.

      Intanto nella Chiesa Cattolica i fedeli sanno, riguardo al demonio, che sono due gli errori che si possono commettere: il primo è credere "troppo" alla sua influenza (cioè assegnargli arbitrariamente il potere di fare qualsiasi cosa cattiva, anche la più minuscola), il secondo è credere "poco o nulla" alla sua influenza (come un certo esorcista di una diocesi umbra che proclamava di aver sempre visto "poveri diavoli" e di non aver mai visto "il diavolo"; sarebbe come un medico che non crede all'esistenza di malattie e patologie).

      Noi semplici cattolici sappiamo che il demonio (quello vero) è interessato ad affievolire la nostra fede, a farci sentire al sicuro in modo che smettiamo di aver sete della grazia di Dio, a ridurci la vita sacramentale a un'abitudine, a trasformare le nostre opere buone in opportunità per accrescere la superbia, a farci nascere, crescere, conservare, sentimenti di odio e vendetta, a farci crescere l'ignoranza colpevole riguardo alle questioni della fede, ecc.

      Come diceva la cara scrittrice cattolica Flannery O'Connor (1925-1964), "per avere una conoscenza adeguata del demonio, basta resistergli". Chi fugge le tentazioni, capisce come "funziona" il demonio (quello vero, s'intende).


      p.s.: siamo sempre costretti a specificare "demonio (quello vero)" e i cosiddetti "catechisti" poiché nel gergo neocatecumenale si adoperano termini del lessico cattolico (catechisti, demonio, evangelizzazione...) per significare cose estremamente diverse dal loro significato cattolico originale. Il neocatecumenalismo ti truffa fin da quando comincia a parlarti.

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  18. Per cui, da quello che ha scritto Pedro stesso, la Comunione sotto le due specie fatta nelle salette il sabato sera, è proibita.
    A meno che non sia stata permessa in modo ESPLICITO dal Vescovo.
    Ma penso che Pedro faccia la Comunione sotto le due specie infischiandosene di quello che ha permesso o no il Vescovo, altrimenti ci avrebbe detto che il Vescovo della diocesi di... a cui appartiene, ha esplicitamente permesso la Comunione sotto le due specie.

    Io non so quello che ha detto padre Amorth, ma anche se avesse detto quello che afferma Pedro, CERTAMENTE non ha detto di fare la Comunione sotto le due specie senza il permesso del Vescovo, cosa che lui certamente aveva.

    Inoltre più grave ancora della Comunione sotto le due specie fatta senza l'eventuale permesso, è la Comunione fatta con una pagnotta consacrata e fatta tutti insieme da seduti, in ESPLICITA disubbidienza alla Chiesa.

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  19. La fecondazione eterologa non è Volontà di Dio. Come lo stupro. Non può essere Volontà Divina, ma Dio è Onnipotente, e quindi rimette tutto in ordine. Cioè il bambino nato dallo stupro non ha colpa, ed è figlio di Dio se fa la Volontà del Padre. Cioè intendo che non fa la volontà del demonio, come un Hitler per capirci, perché sfido chiunque nel dirmi che Hitler era figlio di Dio. Siamo figli di Dio se operiamo in Lui, altrimenti siamo figli del demonio se vogliamo fare le opere di questo. Così, similmente, credo sia per tutte quelle cose di oggi: maternità surrogata, fecondazione eterologa, ecc.
    Come, faccio un esempio, l'essere omosessuali, non è una colpa se hai dentro certi disordini, ma la colpa arriva se li soddisfi e metti a credere che ciò sia normale e buono, cioè se affermi essere amore. Quindi sei corrotto e porti menzogna.
    Le tentazioni le abbiamo tutti, anche i santi, ed anche Gesù fu tentato, il punto è nel fare la volontà del demonio, cioè cedere nel peccato.
    I bambini sono figli di Dio, una volta nati, sono suoi figli, non è bene andare a sindacare sulle nascite, se nati morti, e se sono numerosi. . Il punto è il peccato, cioè se i bambini vengono indirizzati da genitori ipocriti che fanno le opere che vediamo e conosciamo. Ad esempio: se fai tanti figli, e poi li fai campare dal prossimo, con le decime, ecco che sei un ipocrita. Maggiormente se non hai voglia di lavorare. Ma vi è caso e caso, quindi si dovrebbe analizzare il caso.
    Scusate, ho letto delle cose, e dico la mia.

    Un lettore.

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  20. Leggete qui:

    https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/

    Leggete l'ultimo messaggio:

    5.401 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 11/02/2023

    Cari figli, credete pienamente in Mio Figlio Gesù. Egli vi ama e vi aspetta a Braccia Aperte. La Sua Presenza nell'Eucaristia è il grande dono che Lui vi offre. Siete benedetti di riceverLo nell'Eucaristia nel Suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Siate difensori di questa verità non negoziabile. I nemici lavorano per confondervi, ma state attenti: non è presenza simbolica, ma presenza reale. Ascoltate gli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù riguardo l'Eucaristia. Chi insegnerà il contrario viene dal maligno. Avanti nella difesa della verità! Siate uomini e donne di preghiera. L'umanità è cieca spiritualmente e ha bisogno della Luce di Dio. Aprite i vostri cuori e accettate la Volontà del Signore per le vostre vite. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

    P.s. Su queste apparizioni si sta indagando seriamente
    Gloria

    RispondiElimina

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