giovedì 28 marzo 2024

Alcuni concetti elementari da ricordare ai "non addetti ai lavori"

"Allegria" neocatecumenale
in mezzo alle "icone" di Kiko
Per evitare di ritrovare in ogni spazio commenti sempre le stesse polemiche, ogni tanto ci permettiamo di riepilogare senza troppi fronzoli alcune cose che per i cattolici sono già ben chiare ma che i fratelli del Cammino sembrano ignorare completamente (se non deliberatamente).



Nostro Signore ha insegnato. Cioè abbiamo una dottrina. E ha santificato. Cioè abbiamo i sacramenti.

Nostro Signore ha istituito la Chiesa affinché proseguisse la Sua opera, opera di insegnamento, santificazione, guida spirituale. Ha scelto degli uomini precisi, a cui affidare una missione che durerà fino alla fine dei tempi: "pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle" (cfr. Gv 21,15-19).

Dunque la Chiesa origina da quegli uomini (e dai loro legittimi successori). La Chiesa è santa quando insegna quell'unica vera dottrina, è santa quando celebra i sacramenti, è santa quando guida spiritualmente le anime verso Nostro Signore.

Per sostenere tale santità della Chiesa, Nostro Signore inviò il Paràclito e garantì che le porte degli inferi non avrebbero prevalso. Cioè ci possiamo fidare che i sacramenti, celebrati come la Chiesa comanda, sono efficaci. Ci possiamo fidare che la dottrina universalmente insegnata dalla Chiesa lungo venti secoli, è proprio quella. Ci possiamo fidare che per comprenderla meglio vale la pena affidarsi al Magistero della Chiesa. Ci possiamo fidare che ciò che la Chiesa ha sempre e ovunque fatto e detto (cioè la Tradizione), è valido e utile per la nostra vita di fede: la verità non diventa obsoleta, non si finisce mai di riscoprirla.

Dunque il nostro rapporto con la Chiesa non è quello di "iscritti ad un'associazione" che devono ubbidire alle bizzarrie dei capi del momento adeguandosi ai "cambiamenti di programma" secondo le mode. Il nostro rapporto con la Chiesa è invece quello di figli che con gratitudine apprendono e seguono la dottrina che essa ha sempre insegnato, si santificano attraverso i sacramenti che essa ha sempre amministrato, vivono una vita cristiana guidati da coloro che Nostro Signore ha scelto (Pietro e gli Apostoli uniti con lui, e dunque i loro legittimi successori).

Per questo motivo non riteniamo "ostacolo alla fede" il fatto che certi uomini di Chiesa abbiano compiuto malvagità o abbiano praticamente perso la fede, pur deprecandoli. Per esempio, riguardo all'impenitente vescovo pedofilo neocatecumenale, siamo addolorati per le vittime, siamo addolorati per il suo non pentirsi adeguatamente, e siamo addolorati perché tutto ciò getta vergogna e disonore sulla nostra amata santa Chiesa. Ma la santità della Chiesa riguarda solo quella dottrina, quei sacramenti, quella guida spirituale, non le azioni dei singoli (che restano in ogni momento liberi di scegliere se andare verso Dio o verso la dannazione, e peggio per loro se scelgono quest'ultima).

La divina Rivelazione si è conclusa alla morte dell'ultimo degli Apostoli. Dunque istintivamente diffidiamo di ogni soggetto che voglia introdurre "novità" nella fede, e diffidiamo anche di ogni "novità" negli altri campi (dottrinale, liturgico, morale...), perché riteniamo impossibile che qualcuno "ne capisca più di tutta la santità della Chiesa". Chi presenta una qualsiasi "novità" in campo dottrinale, liturgico, morale, ecc., anche se fosse in perfetta buona fede, e non importa con quanta eleganza stilistica e successo di pubblico, sta pressoché certamente servendo il demonio.

Infatti la dottrina può essere spiegata in tanti nuovi modi diversi, ma è sempre la stessa (e "spiegare" non implica mai "contraddire" o "confondere" o "rendere ambiguo"). Così pure i sacramenti: può cambiare il modo in cui la Chiesa li celebra (sono stati cambiamenti rari e mai sostanziali), ma sono sempre gli stessi sette. Così pure la vita morale, così pure le forme di "ossequio" verso i legittimi pastori, ecc. Dunque è naturale che alcuni più propensi alla vita di povertà abbiano come ispirazione un Francesco d'Assisi, e alcuni più propensi all'educazione dei giovani abbiano a cuore un don Bosco, e alcuni più propensi alla missione si affezionino a padre Kolbe o a Teresa di Lisieux... Dunque è naturale che nei periodi storici in cui la carne era un lusso e il digiuno era un faticoso sacrificarsi, la Chiesa raccomandava di digiunare e di astenersi dalle carni, mentre oggi può apparentemente "ammorbidire" un pochino quella "disciplina" senza che ciò sia in contraddizione l'insegnamento di sempre. La Chiesa si fonda su ciò che Nostro Signore ha fatto e ha insegnato, non su un elenco di 613 precetti scolpiti nel marmo (o modificabili secondo le mode).

Il termine dispregiativo "novità" venne applicato anche agli stessi protestanti, che nei primissimi anni venivano chiamati novatores, che in latino significa "gli innovatori", "coloro che introducono novità". Che è un appellativo molto più sprezzante di "protestanti": pretendevano di aver "capito" la fede meglio di 15 secoli di santità della Chiesa. Volevano introdurre "novità" che la Chiesa non si era mai neppure sognata di ideare. "Aboliamo (o banalizziamo) il sacerdozio!", chi sei tu per capirne più degli Apostoli e dei loro successori lungo tutta la vita della Chiesa?

"Novità" può anche non riguardare contenuti della fede ma una mentalità, ad esempio la pretesa di avere una specie di ricetta magica che fino a quel momento nessuno aveva scoperto, e che farebbe "finalmente" vivere la fede in modo adeguato. Per esempio il Cammino Neocatecumenale proclama di far vivere una fede finalmente "adulta", imponendo ai suoi adepti di sbarazzarsi della fede tradizionale (che malvagiamente ritiene inquinata di "religiosità naturale", "paganesimo", "devozionismo", ecc., disprezzando la transustanziazione, i confessionali, la presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, il concetto di Sacrificio, ecc.).

Il Cammino si propone come "novità" nel panorama ecclesiale (proprio nel senso di considerare inferiori o addirittura sbagliate tutte le altre forme di vita cristiana), usando come foglia di fico il Concilio Vaticano II (e facendo dire al Concilio ciò che il Concilio non aveva detto). La Carmen, cofondatrice del Cammino, parlando di Kiko disse: «gli ho servito il Concilio su un piatto d'argento». Cioè il Concilio, che non tratta di "convivenze", di "decime", di canzonette urlate e grattugiate su chitarrelle e charangos, di "tappe", di battimani, di alberghi e di "alzate", di "scrutini" condotti da laici che scarnificano le coscienze, ecc., fu per Carmen e Kiko l'alibi per spacciare per "fede adulta" le novità che essi stessi vollero introdurre.

Nel caso neocatecumenale, tale "ricetta magica" viene chiamata equivocamente "riscoperta del battesimo" o addirittura "itinerario di iniziazione" (termine molto caro alle massonerie). Tale "riscoperta", però, non consiste nell'approfondire la dottrina cattolica sul sacramento del battesimo, ma consiste nell'effettuare un gran numero di attività (pagamenti di "decime", riunioni di "convivenza", celebrazioni delle "alzate", infinite "preparazioni"...) che la Chiesa non ha mai comandato né raccomandato, e che nel Cammino si effettuano idolatrando il fondatore Kiko (si cantano solo i canti di Kiko, si usano solo le suppellettili sacre designed by Kiko, si celebra solo nelle chiuse salette con seggiole pieghevoli e tavolinetti smontabili così come comandarono Carmen e Kiko, tutto dev'essere di Kiko, anche il copribibbia made in Kiko, la vestina bianca griffata da Kiko, persino la fascetta reggichitarra in Kiko-style, addirittura la foggia della barba come quella di Kiko...).

Ricordiamo infine alcuni fatti ineludibili - già largamente indicati nelle oltre 2800 pagine di questo blog -, e le loro conseguenze:

  • il Cammino contiene errori, eresie, strafalcioni liturgici, ambiguità, gravissime mancanze di carità verso i fratelli delle comunità, ecc.: sono cose che vengono dal demonio (quello vero, non il simpatico portasfortuna che ti fa trovare coda al casello quando vai alla "convivenza");
  • finché il Cammino non corregge quegli errori (e son passati sessant'anni senza correggerli, nonostante la massima autorità della Chiesa abbia ripetutamente comandato di correggerli), dovremo dedurre che il Cammino vuol piacere non a Dio ma al demonio; ed è diabolica l'ostinazione neocatecumenale nel ripetere sempre gli stessi errori anche dopo che sono stati ripetutamente dimostrati essere errori;
  • i riconoscimenti (Statuto, incoraggiamenti, ecc.) non autorizzano quegli errori: nessun documento della Chiesa, nessun intervento dei Papi, ecc., ha mai autorizzato gli strafalcioni liturgici, le ambiguità e le vere e proprie eresie, il bullismo dei cosiddetti "catechisti" nei confronti dei fratelli delle comunità, l'esazione fiscale-estorsiva delle "Decime", la pagliacciata delle "convivenze" e quella delle "alzate", ecc.;
  • i neocatecumenali sono idolatri: non riescono a pensare nulla se non ci mettono in mezzo il Cammino e i suoi cosiddetti "catechisti"; per questo li vedrete o darsi alla pazza superbia (volersi distinguere a tutti i costi dai cristiani "normali"), o mimetizzarsi nei contesti cristiani quel tanto che basta per introdurvi sottobanco la kikolatria (ed estrarre fedeli dalla Chiesa per convogliarli al Cammino);
  • lo "sgarro" peggiore, per il Cammino, è quando qualcuno abbandona la setta ma ritrova la fede e la serenità (alla faccia di Kiko e dei suoi pretoriani, che hanno sempre detto che chi lo lascia troverà solo la disperazione e la perdizione). La mentalità cupa e funerea dei neocatecumenali (insieme alla loro finta allegria, ai loro falsi sorrisi, alla loro ipocrita esibizione di mansuetudine) serve infatti a rendere schiavi del Cammino i fratelli delle comunità, serve a fare in modo che su qualsiasi questione della vita - anche le più banali - abbiano sempre come riferimento la comunità del Cammino e i suoi capicosca.

31 commenti:

  1. Risposte
    1. Và.....tanto, Domenica mattina intorno alle 6,00, come diremmo a Roma, " se rimetteno a paro!...", salvo qualcuno, che poi, si sente pure male!
      Ruben.
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    2. Un noto problema della parlantina conciliare è la mania di voler "dare enfasi" dappertutto.

      Così, ad esempio, si parla di "sacerdozio comune dei fedeli", che è un po' come parlare della "guida comune dei passeggeri dell'autobus", come se tutti fossero in qualche modo autisti - o almeno collaboratori dell'autista dell'autobus, che "partecipano alla guida dell'autobus, ognuno secondo i suoi carismi". Che è un'emerita vaccata, perché se tu volontariamente sali sull'autobus, è perché apprezzi (e desideri) che ti porti dalla fermata X alla fermata Y.

      È come se tanti fautori del vaticansecondismo avessero il terrore ancestrale che il passeggero si sentisse orribilmente offeso dell'essere "inferiore" all'autista. Come in quelle giostrine per bambini in cui ci sono quattro posti a sedere ognuno col suo volante, affinché non litighino su chi debba avere l'onore di "guidare".

      Anche il termine "celebrare" è stato abusato dai vaticansecondisti, usandolo figurativamente per dire che i laici partecipano alla liturgia celebrata dal sacerdote. Come se quelli che celebrano insieme una festa di compleanno si sentano offesi da non poter "celebrare insieme l'Eucarestia".

      In realtà è solo il sacerdote che celebra. Infatti può celebrare validamente l'Eucarestia anche se è da solo.
      Una volta, infatti, si diceva che i fedeli "assistono alla Messa". E non c'era bisogno di spiegare che non era un'assistenza del tutto passiva.
      In sala parto, è tua moglie che partorisce, tu al massimo "assisti".
      E invece no, oggi - seguendo la logica dei teologi vaticansecondisti - durante la pausa caffè un tizio seriosamente racconta ai colleghi: "eh, sapete, 10 giorni fa io e mia moglie abbiamo partorito un bel maschietto".

      Nella parlantina dei vaticansecondisti si è tanto insistito sul termine "partecipare alla Messa", perché secondo loro "assistere" (o "seguire") sembrava qualcosa di passivo, come uno che va a guardare un film. (Che poi i conciliari siano gli stessi che agli inizi dei lockdown dissero di "seguire la Messa online", è solo ironia del destino).
      Se nei primi tempi "partecipare" poteva essere ancora compreso come "prender parte a" (anche nei contesti mondani: "ho partecipato a una festa di compleanno" senza far altro che ingozzarmi di torta-aranciata-gelati), non c'è voluto molto che anche questo termine venisse frainteso come un "essere parte di" (come succede con "ho partecipato a una recita teatrale": cioè eri sul palcoscenico).

      Con queste enfasi retoriche, quello che i fautori del vaticansecondismo hanno ottenuto (involontariamente?), è solo la banalizzazione del sacerdozio ministeriale. Cioè il ministero sacerdotale è stato frainteso e ridotto a una specie di presentatore di spettacolino in cui tutti sono "partecipanti", tutti si danno da fare, tutti devono dare il loro contributo (segno della pace, canti, battimani...) per far sembrare "ben riuscita" la celebrazione-spettacolino.

      Noi cattolici sappiamo invece che Nostro Signore ha istituito l'Eucarestia e gli altri sacramenti, incaricando esclusivamente Pietro e gli Apostoli e coloro ai quali avrebbero trasmesso tale potere. (al diacono trasmettono il potere di benedire, al sacerdote il potere di celebrare Messa, al vescovo il potere di ordinare sacerdoti e vescovi...).

      Noi cattolici non siamo passeggeri di autobus che pretendono di "guidare insieme".

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  2. Riporto dal post:
    "lo "sgarro" peggiore, per il Cammino, è quando qualcuno abbandona la setta ma ritrova la fede e la serenità (alla faccia di Kiko e dei suoi pretoriani, che hanno sempre detto che chi lo lascia troverà solo la disperazione e la perdizione). La mentalità cupa e funerea dei neocatecumenali (insieme alla loro finta allegria, ai loro falsi sorrisi, alla loro ipocrita esibizione di mansuetudine) serve infatti a rendere schiavi del Cammino i fratelli delle comunità, serve a fare in modo che su qualsiasi questione della vita - anche le più banali - abbiano sempre come riferimento la comunità del Cammino e i suoi capicosca."
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    Questo atteggiamento non solo è comune a tutte le sette, ma è anche il "lucchetto" falso-morale, con il quale gli adepti vengono tenuti sotto-chiave e quindi, di fatto prigionieri; la prigionia, non solo quella fisica, è evidente penso a tutti, sia il contrario della libertà.
    Sicuramente in questo blog, siamo qui per discutere del Cammino; mi sorge però
    un interrogativo: dei 117 movimenti ed aggregazioni post-conciliari, approvate dal
    DLFV, quante saranno o non saranno cripto-sette?
    La Verità Rivelata è tanto semplice, intellegibile ed alla portata di tutti, perché quindi
    ogni tanto, qualcuno vuol fare delle "variazioni sul tema", rasentando o proprio consumando eresie?
    Scusate se forse, sono andato leggermente O.T.
    Ruben.
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    1. I miei applausi a questo commento!
      Chi esce dal CN e vive più serenamente e cristianamente la sua vita, viene da loro indicato come un "INGANNATO" e ti prenderanno come esempio negativo dicendo anche falsità su di te. Non possono permettere che qualcuno possa vivere meglio uscendo dalla comunità!
      E di questo sono testimone diretto.
      E allora ai fratelli dubbiosi e indecisi lascio la mia testimonianza: NON è vero che "si torna in Egitto a mangiare pane e cipolle" o che il DEMONIO ti fa a "polpette" o che raggiungi il "colmo dei peccati".
      Se non ti piace, se non approvi alcune (quasi tutte?) parole che ascolti, se hai paura ad andartene che chissà cosa può succedere dopo: STAI TRANQUILLO, lascia il CN, vai a parlare con un bravo sacerdote (si, proprio di uno di quelli che i tuoi catechisti giudicano come secolarizzato se non peggio) e riscoprirai che significa sentirsi amato a Dio (e non da kiko o dal resp. dei cat.).
      Resta nella Chiesa, andrai a messa più contento e pregherai come e quando ti senti ispirato di fare.
      Va a finire che incontrerai la Pace, la Fede, il Signore molto meglio di prima.
      Ma loro (i tuoi ormai ex fratelli che nel frattempo non ti avranno manco fatto gli auguri di Pasqua) non lo capiranno mai, ti escluderanno da tutto e se li incontri, con aria triste e commiserevole, di apparente solidarietà, ti chiederanno "come stai...".
      E tu, non ti curar di loro ma guarda e passa: senza CN si vive meglio e bisogna che qualcuno a questi "fratelli disorientati e indecisi" glielo dica.
      Scusate anche me se sono andato leggermente O.T.

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  3. O.T. iL cammino è una grande perdita di tempo & soldi ,sè di tempo & soldi nè avete , lo consiglio contro la noia.

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    1. Noi invece il Cammino lo sconsigliamo a tutti, per vari motivi, per esempio:

      1) perché i suoi insegnamenti e le sua pratiche non portano alla fede cattolica ma all'eresia e all'idolatria; basti considerare le convinzioni più radicate dei neocatecumenali di lungo corso riguardo a dottrina e sacramenti per rendersene subito conto; (sul serio, Kiko insegna emerite vaccate, davvero, non ne azzecca una giusta);

      2) perché i suoi slogan sono falsi ("riscoperta del battesimo", "fede adulta", ecc.): promette ciò che non ha alcuna intenzione di mantenere, cioè il suo scopo è quello di ingannarvi, sfruttarvi, calpestarvi;

      3) perché la sua gerarchia ("iniziatori", "itineranti", "catechisti", "responsabili"...) è fatta di personaggi viscidi, arroganti, ignoranti, accomunati solo dall'idolatrare (almeno esternamente) gli autonominati "iniziatori", per procurare a questi ultimi glorie terrene, potere, ricchezze materiali (e qualche briciola per sé, anche fra le più schifose);

      4) perché la mentalità che vi vige, vista dall'esterno è ridicola, non ispira rispetto né simpatia, anzi, è riconoscibile come settaria, opprimente, ostile (si considerino ad esempio le questioni sentimentali).

      Se uno ha tempo e soldi da spendere, non gli consiglio il Cammino ma il costruire casette e macchinine coi mattoncini, che porterà via tempo e soldi ma almeno non è peccaminoso, non fomenta eresie, non ti procura dissidi tra famiglia e amici e colleghi, non crea dolorose divisioni in seno alla comunità ecclesiale, non ti fa crescere in ipocrisia, non ti richiede idolatria (tanto meno idolatrare laici ignoranti e arroganti), non ti alimenta la superbia (le Palme Alte e tutto il resto della parafernalia).

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  4. In questa Veglia di Pasqua non posso fare altro che ringraziare Gesù e Maria per le abbondantissime Grazie che mi stanno riversando addosso come un fiume in piena! Le cose stanno andando molto al di sopra delle mie misere aspettative.. credo di essermi innamorato stamattina per la prima volta di una ragazza bellissima sia dentro che fuori, a breve se va tutto bene lascerò questo lavoro e mi dedicherò alla mia più grande passione che tramuterò in lavoro.. ai miei colleghi ho parlato di Medjugorje e delle Grazie che fa il Signore per chi lo prega e lo ritiene come unico Salvatore! Farò lo sforzo titanico di andare alla Veglia del Cammino solo e soltanto perché lo vogliano i miei genitori e devo dire che loro con tutti i i loro problemi ma la Fede me l'hanno trasmessa anche se a costo quasi della vita stessa.. sono in una Pace interiore che non avevo mai conosciuto prima.. non vedrò quelli della mia ex comunità perché non li voglio più vedere per il resto della mia vita ma i miei genitori e chi è in comunità con loro sì almeno per stanotte.. non riesco a passare in altro modo la notte di Pasqua se non andando alla Veglia è l'unico bel ricordo insieme ad altri pochi che mi ha lasciato il Cammino Neocatecumenale per il resto solo tanta tristezza, angoscia e rabbia a non finire.. se non avessi conosciuto l'amore di Dio non sarei neanche aui a scriverle questo commento.. Buona Santa Pasqua a tutti voi e che Dio vi Benedica e vi protegga sempre! Il vostro caro Simich

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  5. O.T.
    Veglia di Pasqua:
    Sono rientrato da qualche minuto dalla Parrocchia di Santa Maria Goretti in Roma, prospicente la mia abitazione;
    nella Chiesa Parrocchiale e non nelle salette, si celebrava su di un tavolo/altare posticcio neocatecumenale, completo del Candelabro Ebraico a nove braccia.
    Ho scattato due foto, che metto a disposizione di tutti.
    La presenza di un simbolo, così evidentemente ebraico, all'interno di una Chiesa Cattolica, debitamente Consacrata,
    è, come in effetti è un Sacrilegio, in quanto di fatto, nega la "Nuova ed Eterna Alleanza" voluta da Nostro Signore e di conseguenza anche il Miracolo/Mistero della Transustansazione.
    Sorvolo sul Crocifisso Kiko che, anche se non sacrilego, è sempre un simbolo teso ad affermare un certo dominio e/o potere.
    Come vedete, avendolo già evidenziato in passato, con la Chiesa attuale che, sotto gli occhi di tutti, è di un un tolleranza sconfinata, è ahimè, tutto consentito.
    Ruben.
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    P:S. A scanso di equivoci, non ho assolutamente nulla contro gli Israeliti, tra i quali annovero, persone amiche.
    R.
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  6. Il responsabile della prima comunità del mio paese di cui fanno parte i miei genitori ha detto tante volte a mia mamma: voi siete, forse, l'unica famiglia in cui si vede un amore immenso di Dio per voi ed è il motivo per cui siete ancora uniti dopo tutte le vicissitudini che avete passato.. non lo scrivo per "vantarmi" o "farmi bello" di niente perché tante volte in realtà ho sperato che Dio con me non facesse proprio nulla e che i miei genitori hanno sbagliato tutto e basta invece non è così grazie a Dio! Hanno i loro peccati, pagheranno le loro colpe come toccherà a me ma l'amore di Dio è più forte del male che ci attanaglia e fa perdere la lucidità mentale delle volte.. uno al male può reagire soltanto in due modi: provocando ancora più male, riversare odio addosso agli altri o provare ad aprire il cuore, sperimentare l'amore, lasciarsi un po' andare, pregare e fare in modo che sia Lui che rimetta ordine nella propria vita, darsi delle priorità e combattere a tutti i costi per quelle.. non possiamo 'salvare' tutti (più che altro non in modo ugualitario e condiviso come "vorrebbe" ingannevolmente fare il cn) e neanche noi stessi se non ci lasciamo guidare da chi sa dove metteremo i piedi prima ancora di uscire di casa.. ora vi lascio in Pace, spero passiate una Santa Pasqua! Io scrivo queste cose ma dovrò ancora lottare molto eh per essere un po' più cristiano, cattolico soprattutto!

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  7. Inutile augurarvi una buona Pasqua perché voi non avete celebrato ne' celebrate alcuna Pasqua dato che siete nel rancore , nell'astio verso chi fa il Cammino. Ve lo dice uno che non e più nel Cammino, che non ne fa più parte, dunque un ex del Cammino.Ma il punto non e' essere del Cammino o meno ma essere cattolici o meno, aver fatto una esperienza di fede vera e voi non l'avete fatta certamente, perché chi e' veramente cattolico non parla come voi.Sono un ex del Cammino ma che riconosce i frutti dello Spirito Santo che sgorgano da questa realtà frutti che solo i ciechi non vedono.

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    1. La logica dice che, se non sei più del Cammino, neanche tu hai "celebrato"(solo gli Ordinati celebrano!), alcuna Pasqua; per quanto riguarda " i frutti", essendo affetto umanamente da maculopatia ad un occhio, almeno i frutti marci del Cammino, li percepisco un po' meno.
      Ruben.
      ---

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    2. Come tu non credi che chi scrive qui abbia celebrato la Pasqua e non abbia mai fatto una vera esperienza di fede e sia cieco, che sono giudizi temerari, io non credo che tu sia un ex del Cammino che si disturba a difendere il Cammino che la lasciato.

      Per il resto, un cattolico non parla di certo come voi neocatecumenali.

      L'illustre Pbro che solo voi ascoltate, recentemente ha profferito queste oscenità:

      "Prima di SPRECARE la sua vita e morire per noi, Cristo viene a casa nostra per prepararsi alla Croce."

      "sei nato per “SPRECARE” tutta la tua vita per Cristo".

      "Nella sua bellezza SPRECATA per amore, possiamo SPRECARE la nostra vita".

      "Il "luogo" dove credere è dunque la predicazione, perché SOLO ascoltando potremo uscire dallo scandalo dell'orgoglio" (niente sacramenti, niente combattimento per la fede, niente virtù, niente via di santificazione. SOLO ascoltando, e lo dice sempre).

      L'apoteosi l'ha raggiunta quando ha stravolto un discorso di S. Giovanni Crisostomo, che attraverso l'allegoria della prostituta parla a Eutropio della natura umana.
      S. Giovanni Crisostomo precisa che Dio, prima di farci sua Sposa, ci purifica, "trasformando la prostituta in vergine".
      L'illustre Pbro, invece, ha modificato e tagliuzzato tutto il discorso per dar ad intendere che Dio prende in sposa una prostituta, senza che cambi, come dite sempre voi.

      Nell'annuncio di Pasqua, poi, la sig.na María Ascensión Romero Antón ha addirittura detto che "noi come catechisti abbiamo una grazia, un’ELEZIONE grande che ci ha fatto il Signore, che ci dà di portare avanti quello che hanno RICEVUTO DA KIKO E CARMEN" (non dalla Chiesa, perché sappiamo tutti che il vostro catechismo è diverso dal CCC).

      Quanto al "rancore", poi, non ti riempire la bocca di vane parole.
      La stessa vostra sig.na confessa chiaramente che anche "dopo tanti anni di Cammino", persistono in voi rancori e non solo:

      "Vediamo che questo nuovo uomo si va costruendo lungo il Cammino e che, anche se abbiamo TANTI ANNI DI CAMMINO, l’uomo vecchio che abita dentro di noi continua ad essere forte... Lo vediamo con le DIVISIONI, con i PECCATI, con le divisioni che forse abbiamo in comunità, con la MORMORAZIONE contro i fratelli, con le GELOSIE, con tutto quello che divide, questo è il nostro uomo vecchio che non sopporta un’umiliazione, che dentro conserva il RANCORE quando non siamo considerati..."

      Vedo in tutto questo un che di malefico, ma sicuramente siamo noi che non avendo fatto alcuna esperienza di fede, ci scandalizziamo di voi.

      Oppure, ma non ve lo chiedete mai, è proprio il vostro SOLO ascolto e SOLA predicazione neocatecumenale (sola scriptura luterana) che vi frega senza che nemmeno ve ne accorgiate.

      Se stanno così le cose, non siamo noi rancorosi, ma gente che rischia le infamie che voi dispensate in abbondanza per avvisare gli improvvidi o i dubbiosi di non passare per quel Cammino.
      Marco

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    3. Voglio sperare per te che il messaggio non sia riferito anche a me perché non puoi minimamente comprendere quante volte abbia in cuore mio sperato di sbagliarmi quando a 16 anni iniziai a capire alcune dinamiche che avvengano senza ritegno lì dentro.. ho sempre cercato di salvaguardare le persone rispetto all'organizzazione ma sono arrivato anche alla conclusione che un organizzazione è fatta di persone e purtroppo il cammino per la maggior parte dei casi annovera persone violente, meschine, false ancora peggio di quelli che si definiscono "atei" perché prendere in giro le persone in ambito spirituale soprattutto se sei un adulto e prendi così in giro i tuoi figli e i figli dei tuoi amici, oltre ad essere in molti casi anche un "reato penale" è sicuramente un danno devastante che procuri ad una giovane creatura che rischia addirittura di non uscirne vivo da tale esperienza, non so se comprendi bene la gravità delle parole che sto usando.. chi commette tali crimini ne risponderà se non davanti a un Giudice sulla terra, davanti al Giudice Supremo e lì non ci sono sconti, giochi, sistemazioni a tavolino.. personalmente i miei genitori lì salvo soltanto perché sono una "mosca bianca" all'interno di un sistema così crudele e violento soprattutto nei ragazzi che mostrano maggiori fragilità e problemi personali.. te lo dice uno che ha subito bullismo ogni santo giorno della sua esistenza dall'inizio delle elementari fino alla fine delle superiori ma il "bullismo spirituale" che ho subito lì dentro è 3 volte peggio e non c'è niente che me lo possa levare dalla testa.. io sono semplicemente 'traumatizzato' dall'esperienza che ho vissuto lì dentro e solo l'amore di dio riesce a colmare i momenti di vuoto, disperazione e sconforto che ho provato per così tanto tempo frequentando le persone che ero arrivato a credere che non mi sarei mai più visto ridere di gusto in vita mia.. invece grazie a Dio mi sono salvato ed anche i miei genitori lì vedo molto diversi da molti di loro.. mio zio, catechista da tanti, tanti anni è uscito con le lacrime agli occhi, neanche lui riesce più a frequentarli e non lì vuole più vedere per il resto della sua vita e non è così Anto vecchio.. in ultima analisi: un aspetto che sfugge sempre agli occhi degli adulti è che c'è una differenza abissale tra chi il cammino l'ha conosciuto alla soglia dei 30 anni e chi invece c'è nato e non ha potuto fare altro che seguire e fidarsi dei propri genitori rischiando di minare per sempre il legame più importante che hanno i ragazzi adolescenti che sono anche in una fase di 'bisogno'.. tutto questo è qualcosa di diabolicamente perverso e se non lo capisci mi dispiace per te.. ma fidati che se non m'avessero alla fine in qualche modo trasmesso un minimo di Fede e non avessi voluto sempre cercare di 'salvare' le persone rispetto all'organizzazione a quest'ora sarei potuto essere in galera io per quello che avrei potuto fare considerando quello che loro mi hanno fatto passare.. sai quanto la mia vita sarebbe stata più semplice se invece di una setta i miei genitori si fossero conosciuti in un normale gruppo di Chiesa e di Preghiera ma così non è andata e per perdonarli mi ci vorrà ancora tanti anni se mai ci riuscirò.. mentre loro se dovessi rispondere ora credo che non li perdonerò mai però l'altro giorno quando ho incrociato il mio ex grande catechista è stato lui ad abbassare lo sguardo facendo finta di non conoscermi e questo ti dovrebbe fare già capire tante cose.. io l'unica cosa che riuscirò a fare da qui in avanti sarà ascoltare ogni tanto qualche canto da solo fin quando non mi prende l'angoscia ed allora metto un po' di musica leggera questo è il mio precario equilibrio.. il vostro caro Simich

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    4. Gli auguri anonimi, così come gli insulti anonimi, sono uno spreco di tempo e di risorse.

      Ma è comico notare che la mattina di Pasqua, alle 10:05, un anonimo asino neocatecumenale raglia tutta la sua furia sullo spazio commenti di questo blog.

      Dobbiamo ricordargli ancora una volta - ma essendo asino non lo capirà nemmeno stavolta - che essere cattolici significa credere nelle verità di fede e nelle loro conseguenze (è tutto ben chiarito nella dottrina cattolica, di cui il Catechismo è l'espressione ufficiale), e nel frequentare i sacramenti secondo le dovute disposizioni.

      Invece l'asino ragliante ha deciso autonomamente che chi non approva il Cammino non può essere cattolico.

      Inoltre tenta il trucchetto vecchio, trito e ritrito, del fingersi "ex neocatecumenale" mentre chiama "frutti dello Spirito" proprio quelli che in qualità di "ex", avrebbe teoricamente abbandonato...

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    5. Eccola la frase incriminante profferita dalla badante a tempo pieno, frase che sembra giusta ed umile, ma che invece nasconde tutto l'inganno del Cammino Neocatecumenale:

      "Vediamo che questo nuovo uomo si va costruendo lungo il Cammino e che, anche se abbiamo TANTI ANNI DI CAMMINO, L'UOMO VECCHIO CHE ABITA DENTRO DI NOI CONTINUA AD ESSERE FORTE"

      Per esperienza comprovata e grazie anche a tantissime letture circa la predicazione annuale neocatecumenale, posso affermare senza alcuna incertezza che anche quando gli Eletti hanno concluso il Cammino non vengono considerati mai "uomini nuovi dalla fede adulta".

      Il giochetto ormai è comprensibile: serve affinché gli adepti rimangano attaccati al percorso nella prospettiva di ottenere questa fede adulta. Ma allo stesso tempo dichiara che il Cammino non dà la fede adulta.
      Non la otterranno MAI.
      Verranno trattati sempre come il primo giorno: bisognosi della guida dei catechisti, della partecipazione ai consessi neocatecumenali e della dipendenza da ogni sospiro esca dalle narici di Kiketto.

      La realtà nuda e cruda è proprio che "l'uomo vecchio si va costruendo in eterno", senza mai costruirsi.
      "L'uomo vecchio che abita in loro continua ad essere forte, anche dopo tanti anni di Cammino e l'Elezione".

      Nulla cambia. MAI.
      Ti trattano e ti dicono che tu sei, anche dopo più di 30 anni, esattamente uguale a prima.
      Ed è vero, perché nel Cammino la fede non procede di un solo passo, tranne casistiche individuali che sarebbero tali anche senza Cammino.

      Velatamente, ma neanche troppo, il nemico della fede sussurra agli adepti ogni giorno che sono sempre "in fase di costruzione", li accusa costantemente.
      Anche i preti, anche i catechisti, tranne quelli che loro decidono, per convenienza, di innalzare al di sopra degli altri.
      Quelli escono dal novero per un tempo, salvo poi rientrare nei ranghi quando è diretta loro la solita predicazione che ACCUSA sempre l'uomo.
      E chi è l'accusatore sempiterno e recidivo?
      I neocatecumenali non sono umili, tutt'altro, sono sempre sotto accusa esplicita e spessissimo corredata da suggestivi esempi insinuanti sempre nuove idee e modalità di peccato.

      Prima il giochetto funzionava meglio, ma adesso moltissimi l'hanno capito che rimanendo all'interno di quel porcilaio lussuoso non si arriva a nulla. Anzi, molti regrediscono pure.

      Continua...

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    6. In fin dei conti l'inganno è anche molto semplice:

      1) All'inizio ti fanno un'allettante promessa di ottenere la fede adulta, dandoti ciò che umanamente può essere attraente (socialità, "fratellanza", mangiate, baldoria, balletti, alberghi spesso di lusso, RUOLI, importanza, sensazione di avere una missione speciale), mentre infarciscono la tua mente e il tuo cuore di convinzioni sbagliate.

      2) Durante il percorso ti dicono che fino a che non sarai un Eletto col Battesimo rinnovato da loro nel Giordano non l'avrai ottenuta, questa fede adulta. Per circa 30 anni cercano di assicurarsi la tua frequenza.

      3) Arrivi all'Elezione e ti dànno pure la vestina bianca dell'uomo nuovo, ma nella predicazione continuano a dirti che ancora quell'uomo nuovo non si vede, che ci vuole sempre la loro formazione permanente.

      La frase incriminante è: "Ora Gesù è nato (30 anni di gravidanza neocatecumenale), ma è piccolo ed ha bisogno della famiglia che lo cresca e lo istruisca."
      Naturalmente la famiglia sono loro.

      Seguendo il giochetto, se 30 anni sono di gravidanza e altri 30 di istruzione (come ebbe Gesù), trascorrono 60 anni in cui la tua vita, ancora di UOMO VECCHIO, arriva al termine terreno e ti presenti davanti all'Altissimo dichiarando che sì, tu hai fatto moltissime cose più degli altri, ma che questo uomo nuovo non è arrivato mai. Non ha fatto in tempo...

      Tra trastulli, accuse e uomini vecchi sempre forti, non ti accorgi che la tua vita è trascorsa inutilmente sul piano della fede, perché nessuno ti ha mai insegnato il vero combattimento per la fede, nessuno ti ha mai parlato di virtù, di via della santificazione, sei sempre stato messo sotto accusa ma non ti sono mai state date le vere armi per difenderti dagli attacchi del nemico.

      In conclusione, come dico sempre io ai neocatecumenali con cui ho occasione di interfacciarmi, "se vuoi un luogo di umana socialità, amicizie e riempimento delle giornate, continua pure il Cammino. Ma se è la fede quello che cerchi, scappa quanto prima".
      Marco

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  8. O.T. il cammno per il 99 per cento delle persone è disfunzionale è utopico dopo le veglie pasquali è convivencias varie ,riti ,passaggi, ecc alla fine non cambia la vita a nessuno, ed i salvatori/annunciatori diventano i veri salvati & benificiari delle grazie umane -Parlano di cose celesti ma mettono solide radici quà ed ora in terra.

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  9. La "strafogata" mattutina neocatecumenale post-veglia, dopo
    approssimativamente 5 ore, sarà probabilmente terminata.
    Risultato? Un popolo di adepti stanchi,
    appesantiti da cibo eccessivo, spesso completato da abbondanti libagioni;
    la gran parte di loro, per dirla in modo
    popolare, si sarà già "imbustata sotto le pezze", in conseguenza di una sorta di jat leg fisiologico, aggravato quest'anno dall'entrata in vigore dell' Ora Legale concomitante con la Festività.
    Probabilmente, il risveglio stimato, sarà
    intorno all'ora del crepuscolo; giorno festivo importante, per voi, con molta probabilità, senza parenti e/o amici.
    Sia fatta quindi la Volontà di Kiko; non quella di Nostro Signore, Dio d' Amore,
    che riferendosi alla vita terrena disse:
    "Ut vitam abeant et abondatium".
    "Affinché abbiate la vita e molto abbondantemente"(traduzione libera di chi scrive).
    In ogni caso, una Serena Pasqua a tutti.
    Ruben.
    ---

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    1. Errata corrige: nella traduzione è sufficiente "abbondantemente" tolgo il "molto", sintatticamente errato.
      Ruben.
      ---

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  10. Invito tutti a farsi un giretto nelle pagine facebook di Camino Neocatecumenal Internacional, che di internazionale ha solo il fatto che postano da diverse nazioni dell'America Latina.

    Come al solito hanno fatto grande esibizioni delle veglie pasquali della loro chiesa: moltissimi girotondi, moltissimi canti tutti di Kiketto, troppi dipinti tutti di Kiketto, croce astile, menorah, battesimi, persone al cellulare, scollature vertiginose per le più giovani, gente a giro per le salette durante la celebrazione, pranzi all'alba al ristorante in sostituzione delle faticose agapi... tutto Kiketto style, mentre lui passava la Pasqua alla Domus con quattro gatti. Troppo normale rimanere in Spagna. Il venerando si è recato al suo maggiore presidio nonostante la guerra, doveva essere necessario.

    Prima che eventualmente lo rimuovano, segnalo il video di un battesimo neocatecumenale sudamericano (dal nome dell'autrice del post si evince che si tratta di Neiva, Colombia), in cui il prete non recita nemmeno la formula "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", ma immerge la bambina per tre volte in silenzio.
    Ho riguardato il video più volte, perché non volevo credere ai miei occhi.
    La lontananza dal Vaticano deve facilitare questo tipo di cose. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
    Bomba libero tutti.
    Nella chiesa neocatecumenale ormai si è persa ogni decenza.
    Sarà valido quel battesimo?

    https://www.facebook.com/1097495846/videos/pcb.3138439506288969/1117452726133383

    Naturalmente, ogni singolo video è postato dall'America Latina e la valanga di commenti proviene solo dai neocatecumenali dell'America Latina, dove pare che "appartenere" alla 1°, 2°... 15° comunità sia un distintivo.
    Un po' strano "appartenere" ad un itinerario, no?

    Farebbero meglio ad esibirsi e sollazzarsi di meno, ma non è nella mentalità neocatecumenale.
    Lì non si celebra il mistero pasquale nel raccoglimento spirituale, ma una kermesse di appartenenza ad un club che, anche a motivo dell'isolamento che da sempre li contraddistingue, non ha nulla a che fare con la Chiesa Cattolica.
    Marco

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    1. Ricordo un vecchio film con una scena in cui un uomo sta per morire tra i ghiacci del Polo nord. Un amico lì presente gli propone di battezzarlo: sciogliendo con le mani un po' di neve (bastavano dopotutto tre gocce d'acqua), e pronunciando la formula, il battesimo sarebbe valido (nota: è sufficiente farlo con l'intenzione di "fare quel che fa la Chiesa": in caso di emergenza persino un ateo può validamente battezzare). Nel film, l'uomo preferisce morire senza battesimo, rifiutando così la salvezza (nota: è un motivo in più per pregare sempre che la Vergine ci assista "nell'ora della nostra morte").

      Il problema di quando ci si accorge che un soggetto non è battezzato a causa di un vizio di sostanza (come quello dei pretastri kikolatri di cui sopra), è che occorre non solo procedere a battezzarlo per davvero, ma ripetere anche la celebrazione di altri sacramenti importanti. Per esempio se lo sfortunato era diventato presbitero, occorre ripetere l'ordinazione sacerdotale (in quanto quella che aveva ricevuto da non battezzato non poteva essere valida).

      Davvero, la kikolatria rincitrullisce persino i presbiteri, che dimenticano completamente le norme più elementari del Catechismo pur di gloriare l'idolo Kiko, e compiono volenterosi l'opera del demonio (nota: se un soggetto muore prima di ricevere veramente il battesimo, muore da non battezzato...!). Contro quell'andazzo ha tuonato persino papa Francesco pochi mesi fa.

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  11. Ma la formula questo vangelo cancelli i vostri peccati ,che il sacerdote recita ai cristiani della domenica è valido per accedere all'eucarestia validamente ??

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    1. La formula "per evangelica dicta, deleantur nostra delicta" ("la parola del Vangelo cancelli i nostri peccati", espressione che il sacerdote deve dire a bassa voce) e le varie "assoluzioni" come quella dopo il Confiteor, sono intese solo ai peccati veniali, perché per rimettere i peccati mortali è indispensabile il sacramento della confessione.

      Da notare che i peccati mortali sono quelli commessi su materia grave, con piena avvertenza e deliberato consenso. "Materia grave": se passeggiando nel bosco calpesti due ramoscelli incrociati, non è materia grave, non è un'offesa al Crocifisso. "Piena avvertenza", cioè sai che qualcosa non è giusto. "Deliberato consenso", cioè scegli di farlo ugualmente pur sapendo che non è giusto. E i peccati possono essere in "pensieri, parole, opere e omissioni": dunque anche il solo inseguire coi pensieri certe cose (sentimenti di vendetta, ecc.) sono da considerare peccato (e ovviamente occorre distinguere fra tentazione e peccato).

      Nel Cammino Neocatecumenale queste cose non vengono insegnate. Viene detto che l'uomo "non può non peccare", ma questo è sbagliato, perché l'uomo è chiamato a evitare il peccato. Nostro Signore, perdonando l'adultera, le disse: «va', e non peccare più». Quindi occorre uno "sforzarci" di evitare il peccato, di fuggire le tentazioni anziché sfidarle, ecc. Inoltre nel Cammino vengono considerati peccati cose che non lo sono. Per esempio se non dai la Decima, non è peccato, poiché non è Dio (e nemmeno la Chiesa) ad avertela comandata, ma solo i cosiddetti "catechisti", e solo per avidità. Davanti a Dio potresti essere chiamato a rispondere gravemente sul fatto che sei venuto meno ai tuoi doveri familiari perché i soldi che servivano per curare/aiutare i tuoi familiari li hai sganciati nelle tasche del triplice vitello d'oro di categoria superiore.

      E quando i cosiddetti "catechisti" ti rimproverano ("tu giudichi! sei superbo! il demonio ti inganna!"), in pressoché tutte le circostanze il peccato non è tuo ma loro. Il giudizio temerario è peccato (loro stanno temerariamente giudicando la tua anima e la tua vita, mancando di carità e di verità), ma il tuo semplice formarti un giudizio, un'opinione, una convinzione, non è peccato, è solo il normale utilizzo della ragione. Sono i cosiddetti "catechisti" a peccare contro Dio e contro di te, ogni volta che ti trattano in quel modo barbaro e arrogante. Sono loro a peccare contro Dio e contro di te, tutte le volte che decidono qualcosa sulla tua vita, sulla tua spiritualità, sul tuo percorso di fede, perché non sono loro quelli incaricati da Nostro Signore di pascere il gregge. Se proprio vogliono essere catechisti cattolici, possono solo trasmetterti il Catechismo, le verità di fede che la Chiesa custodisce da venti secoli, la santa dottrina che ha illuminato la vita di tutti i santi.

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  12. Intanto da domani sera inizia la 50intina esclusica con le vesti bianche griffate kiko, Gli altri arrangiatevi !!!

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  13. Ovviamente come mi aspettavo, dopo aver partecipato alla Veglia soltanto per rispetto dei miei genitori e il fratello, con le loro comunità ed anche con altri catechisti, oggi si è rifatto vivo per telefono un mio ex catechista per grazia di Dio molto più tranquillo come persona e senza l'arroganza del resto delle equipe.. ovviamente non ho neanche risposto perché questi giochini non attaccano più con me.. l'altro quello che si mise a ridere quando gli dissi che pensavo di farla finita, ieri l'altro ha abbassato lo sguardo e ha fatto finta di non conoscermi.. ha fatto bene eh, in realtà non sono scemi purtroppo sono solo fortemente spinti dal demonio quello vero.. però dal canto mio ringrazierò e non dimenticherò chi invece mi ha voluto davvero bene e ha fatto di tutto per aiutarmi.. loro devano soltanto ringraziare ogni giorno che hanno ancora tempo di pentirsi per tutte le meschinità, cattiverie, violenze anche da 'reato penale' che hanno perpetrato nei miei confronti e in quello di tanti, tanti altri coetanei.. praticamente da 150 giovani che eravamo sono rimasti in 20 di quelli grandi e le nuove leve non sono più di 15 quindi direi che non ci sia bisogno di aggiungere altro.. ora prenderò seriamente delle decisioni importanti per me che mi porteranno a staccarmi da tante brutte cose e iniziare a vivere dopo più di 30 anni perché la salvezza a differenza loro è e rimane una questione assolutamente personale, intima, delicatissima e chi ne fa un cattivo uso di questa sfera della vita ne pagherà le conseguenze inevitabilmente.. vi ringrazio e vi auguro una Santa Notte.. Dio vi Benedica, Sempre!
    Il vostro caro Simich

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    1. Il vero dramma di quella gentaglia (i cosiddetti "catechisti" del Cammino - che non sono catechisti cattolici, poiché non insegnano il Catechismo cattolico) è che anche quando abbassano lo sguardo si limitano a dire a sé stessi di essere la povera vittimina incompresa, il povero agnellino innocente perseguitato e incompreso, l'evangelizzatore ispirato "dallo Spirito" ma scacciato dagli uomini perché "evangelizzava"... Sono stati addestrati così, sono stati scelti proprio perché sanno mentire a sé stessi e sono dispostissimi a farlo, perché per promuovere il Cammino occorre mentire non solo agli altri ma anche a sé stessi. È una cosa diabolica, veramente diabolica, e quando si ritroveranno a bruciare tra le fiamme dell'inferno continueranno a chiedersi come diavolo sia stato possibile, loro che erano stati sempre così ligi ai dettami di Kiko e Carmen, loro che avevano sempre partecipato a tutte le convivenze e sempre puntuali, loro che avevano sempre fatto di tutto per far crescere il Cammino e per martoriarne coloro che ufficialmente dovevano percepire come "faraoni" e "giuda" e "nemici del Cammino". La colpa è sempre "degli altri", mai del Cammino o dei suoi capibastone.

      E i cosiddetti "catechisti" che hanno invece abbandonato il Cammino (o ne sono stati emarginati e scacciati), è perché probabilmente non sono mai giunti a quel punto. Hanno semplicemente preso atto che tra ciò che dicevano (qualche slogan sulla carità, qualche versetto delle Scritture, qualche citazione del Papa) era grossolanamente incompatibile - o in totale contraddizione - con ciò che avrebbero "dovuto fare" in nome del Cammino e secondo i metodi invalsi del Cammino.

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  14. Cari miei noi che non comprendiamo la dolcezza del signore con il rito del(latte&miele) &limoncello non potremo mai capire il vero zelo per signore ! sic !

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    1. Stasera i neocatecumenali Eletti berranno latte e miele caldo dal coppone trasparente durante l'Eucarestia.
      Naturalmente biancovestiti, perché sono quelli che vengono dalla gran tribolazione.

      Quale tribolazione? Mi chiedo oggi io, dopo aver bevuto per moltissimi anni la colazione calda prima di andare a letto.
      Nessuna in più rispetto alle comuni persone e ai comuni problemi. Anzi, molti più divertimenti e gratificazioni connesse ai ruoli. Molte più mangiate, molte più gite, molti più alberghi di lusso, per lo meno in Israele, ma non solo.
      Molti più abiti da sera nella notte di Pasqua, molta più superbia per essere eletti speciali con una missione speciale, risate grasse da birreria e urla chiamate canto, balletti e trenini deficienti per sentirsi unici in una Chiesa tutta diversa dalla loro.

      Eppure, quando stavo dentro le cose mi tornavano, fino ad un certo punto. Fino a quando non cominciai ad accorgermi che era tutto un inganno, uno squilibrio tremendo, niente giustizia e quindi anche niente misericordia. Il simulacro di tutto.

      Sottoscrivo la definizione data a Tripudio e perfettamente calzante con la mia situazione di ex catechista attivo ultraventennale all'interno del pollaio:

      "i cosiddetti "catechisti" che hanno invece abbandonato il Cammino (o ne sono stati emarginati e scacciati), è perché probabilmente non sono mai giunti a quel punto. Hanno semplicemente preso atto che tra ciò che dicevano (qualche slogan sulla carità, qualche versetto delle Scritture, qualche citazione del Papa) era grossolanamente incompatibile - o in totale contraddizione - con ciò che avrebbero "dovuto fare" in nome del Cammino e secondo i metodi invalsi del Cammino."

      Tutto vero.
      Marco

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  15. https://www.gofundme.com/f/massive-fire-destroys-castillo-family-home?modal=donations&tab=all

    Incendiata una casa di famiglia in missione

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  16. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più pasquale

    Il Giovedi Santo p. Mario Pezzi si accingeva, durante la messa in Caena Domini celebrata nella cappella del centro Ufo di Porto S. Giorgio a fare la consueta lavanda dei piedi a 12 dei presenti e costoro, per fargli uno scherzo, non si sono lavati i piedi per 15 giorni per cui, quando hanno tolto le calze per la lavanda, il povero p. Mario è stato raggiunto da una zaffata micidiale che lo ha steso. Ricoverato per insufficienza respiratoria al più vicino ospedale, si è ripreso il giorno di Pasqua, grazie all'intervento, da Lassù, dell'ottima Carmen. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, esto interviento de Carmensita demonstra que p. Mario ha eguagliato nuestro Segnor, praticamiente un Cristo 2.0. , è morto e poi resurto dopo tre giorni. Quale migliore signo pasqual de summa sanctitad? Ordunque acceleramos la beatificasion": Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un libro antichissimo del XVI secolo, scritto dal dotto gesuita p. Anselmo Gonzales de Cordova, stimato da Sgarbi 3.500.000 euro, che il Papa ha fatto mettere nella Biblioteca Vaticana con un cartello : "Anche a Pasqua ogni tanto avviene qualche miracolo".

    e la causa continua...

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