sabato 19 gennaio 2019

A grande richiesta: gli auguri papali a Kiko Argüello

Dedicato a coloro che attendono giustizia dalla Chiesa,
perché abbiano pazienza.

L'EVENTO

Francisco José Gómez de Argüello y Wirtz, nato a Leòn il 9 gennaio 1939, lo scorso 9 gennaio 2019 ha compiuto 80 anni.

I FATTI


"Nella mia terra,
fare gli auguri in anticipo, porta la jella"

Un giorno prima, il giorno 8 gennaio 2019, Papa Francesco (fonte vaticana), alla fine della celebrazione della Messa a Santa Marta, invia un "cordiale saluto" a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, per il suo ottantesimo compleanno, e lo ringrazia “per lo zelo apostolico con il quale lavora nella Chiesa”.

Dal web apprendiamo il ringraziamento ufficiale da parte di Argüello diffuso tramite la seguente nota:
“L’iniziatore e responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, desidera ringraziare Papa Francesco per le parole che gli ha rivolto ieri al termine della Messa presso la Casa Santa Marta in Vaticano, in occasione del suo 80° compleanno, oggi 9 gennaio. L’intera equipe responsabile del Cammino, formata da Kiko Argüello, Ascensión Romero e padre Mario Pezzi, vuole cogliere l’occasione per rinnovare il suo affetto e la sua vicinanza a Papa Francesco assicurandogli preghiere per il suo ministero petrino”.

La domenica successiva, 13 gennaio, dopo l'Angelus, Papa Francesco ha fatto il seguente saluto:
Cari fratelli e sorelle!
Rivolgo a tutti voi, cari romani e pellegrini, il mio saluto cordiale.
Saluto i professori e gli alunni di Los Santos de Maimona e di Talavera la Real, Spagna; i gruppi parrocchiali venuti dalla Polonia, e anche i neocatecumenali polacchi – siete venuti a festeggiare il compleanno di Kiko, sicuramente!

Questi sono i fatti che chiunque può verificare.
Entriamo ora nel regno fantastico e surreale dell'informazione neocatecumenale.

LE NOTIZIE NEOCATECUMENALI

Cominciamo da Vatican Insider, rubrica di informazione cattolica de La Stampa, che, con un articolo del neocatecumenalissimo Salvatore Cernuzio, ci porta a conoscenza, lo stesso 9 gennaio, con invidiabile tempestività, di una lettera personale che sarebbe stata inviata dal Papa a Kiko Argüello. La notizia, e il testo della lettera, evidentemente non vengono da fonte vaticana ma direttamente dal festeggiato o dal suo "ufficio stampa" o da altre fonti non meglio specificate.

Non solo: la notizia, da Vatican Insider, rimbalza solo su Avvenire, e, stranamente, non viene ripresa da altre testate pur molto vicine al Cammino neocatecumenale, come Aleteia e Camineo.info, diffondendosi, come sempre, a macchia d'olio attraverso i canali ufficiosi dei social network  per raggiungere il popolino neocatecumenale che non legge i giornali in Italia, ma soprattutto i ferventi neocatecumenali di lingua spagnola.

Ed inoltre: Kiko Argüello, contrariamente a ciò che ci potremmo aspettare da lui, non rilascia direttamente dichiarazioni in proposito, non rende nota una propria lettera di risposta al Pontefice, non distribuisce urbi et orbi l'immagine della preziosa nota augurale del Pontefice.

Vi sono quindi vari elementi che ci inducono a nutrire qualche dubbio sull'articolo del Vatican Insider, soprattutto perché di penna di un giornalista che, per esempio, per il caso di Guam, ha ritenuto di dar voce a tutte le illazioni mistificatorie di un sito web neocatecumenale senza alcun riguardo alla realtà dei fatti e agli articoli della stampa.

Un altro motivo per guardare con grande sospetto all'articolo di Vatican Insider, è il richiamo che esso fa ad un'altra montatura neocatecumenale, quella della cosiddetta "telefonata del Papa" a Porto San Giorgio durante la convivenza dei rettori, addirittura attribuendo a Sua Santità l'iniziativa della chiamata e mettendogli in bocca parole di pura fantasia (quel famoso "avanti!" mai proferito dal Pontefice).

Quindi il nostro atteggiamento di cautela, nei confronti della presunta "lettera del Papa a Kiko", è ampiamente giustificato.
Avremmo voluto aspettare delle conferme o delle smentite precise, prima di prenderla in considerazione, che al momento non sono arrivate; quindi, al momento, non ci resta che ipotizzare che nell'articolo ci sia qualche fondamento di verità e farne un primo commento.

LA "LETTERA DI FRANCESCO"


Da ottanta candeline a due...
e non riuscire a spegnerle!
(Notate come la "torta neocatecumenale"
si va facendo simbolicamente sempre più piccola)
Riportiamo sotto il testo della "lettera del Papa" così come riportato da Cernuzio:
«Non voglio che passi questo giorno senza che ti invii alcune righe di vicinanza e di fraterna gratitudine per i tuoi 80 anni.
Grazie a Dio che ti ha scelto e grazie a te per la tua fedeltà. Che il Signore possa ripagarti di tutto il bene che fai alla Chiesa. Spero che quelli del Cammino ti facciano una torta con 80 candeline. E per favore non ti dimenticare di pregare per me. Che Gesù ti benedica e la Vergine santa ti protegga. Tuo fratello, che ti vuole bene e ti ammira, Francesco». 

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

Facciamo innanzitutto una necessaria premessa, prima di analizzare il testo sopra riportato.
Per ora la notizia della lettera e il testo non compaiono su nessun sito della Santa Sede né ufficiale del Cammino Neocatecumenale.
Non solo. Inutilmente abbiamo cercato sul sito della Santa Sede e sul web analoghi messaggi augurali privati del Papa per poter constatare eventuali analogie o differenze di stile e contenuto.
Ebbene, sembrerà strano, ma non abbiamo rinvenuto altre lettere di auguri personali del Pontefice.
Eppure ne scriverà a bizzeffe, o lui stesso direttamente o la sua Segreteria!
Quanti  vetusti cardinali per il loro compleanno, quanti benefattori, quanti superiori di conventi, quanti religiosi, quanti laici impegnati nel sociale, capi di Stato, Ministri, uomini di governo riceveranno missive di augurio o di ringraziamento da parte del Papa? Quanti familiari di persone note riceveranno lettere di partecipazione al lutto? Quanti amici e parenti personali del Pontefice? Non possiamo azzardare un numero, ma sicuramente tantissimi.

Quali sono le uniche lettere pubblicate  su web, e di solito non con il testo completo? Si tratta di lettere di risposta a semplici fedeli, note di affettuosa vicinanza, di preghiera e di incoraggiamento la cui notizia trapela e viene rimbalzata dagli organi di stampa. Certo, di solito hanno il ritegno di non pubblicare interamente il testo della lettera, perché appunto si tratta di missive personali.

Un altro caso di pubblicazione di una lettera addirittura olografa di Papa Francesco, è quello del giornalista cattolico Socci, notoriamente avverso al pontificato di Francesco ed alla sua  stessa persona, a cui il Pontefice scrisse con grande amabilità dopo la pubblicazione di un libro particolarmente virulento nei propri confronti.


Kiko, che andava cianciando che il Papa
avrebbe scritto la prefazione ai
"Diari" di Carmen, censura la
sua lettera nel risvolto di
copertina
Resta comunque il fatto che, chi riceve una lettera personale del Papa, non la va certo a spifferare ai quattro venti, né fa immediatamente un comunicato ufficiale alla stampa riportandone il testo. 
Che ci risulti, solo Kiko Argüello, o il suo stretto entourage,  hanno avuto l'idea di fare un'operazione propagandistica del genere e, conoscendo il personaggio ed il suo contorno, non ci pare del tutto improbabile che una lettera siffatta non esista o che il testo sia stato profondamente "revisionato".

Esplorando l'ipotesi che la lettera sia autentica o che sia parte di una missiva autentica del Papa Bergoglio a Kiko Argüello, ricordiamo la lettera che il Papa inviò dopo aver ricevuto i "Diari" di Carmen, che Kiko travisò, leggendola in pubblico nel corso di alcuni meeting, e che riportò, inopportunamente censurata, nel risvolto di copertina del libro attribuito alla Hernández.
D'altronde è abitudine di Kiko attribuirsi parole di elogio da parte di prelati che non possono più smentirlo (esempio: le presunte parole del Cardinale di Firenze Benelli quando i parroci fischiarono Kiko) ed anche da parte dello stesso Papa Francesco (vedi la leggenda sul fatto che, in un incontro con i vescovi dominicani, l'avrebbe definito "santo").

Abituato a tendere delle "trappole" ai Pontefici, come fece con Giovanni Paolo II con la lettera Ogniqualvolta e con l'Eucaristia sacrilega a Porto San Giorgio, recentemente Kiko è riuscito a far credere che il Papa avesse telefonato nel corso di un incontro con i rettori neocatecumenali per esprimere compiacimento ed invito a proseguire sulla stessa strada, quando invece la realtà, svelata da un video postato da parte di un partecipante all'incontro dei rettori con Kiko, era ben diverso: il Pontefice era stato contattato da un "intermediario" ed aveva risposto in modo secco e palesemente infastidito.

Al contrario, la lettera ufficiale del cardinale Arinze del 1° dicembre 2005 contenente le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI, con indicazione prescrittive contro le prassi invalse nel "rito" neocatecumenale e richiamata negli Statuti del Cammino (art.13, nota 49), fu negata, sminuita e inapplicata, e lo è ancora oggi!

La macchina neocatecumenale, abituata a trasformare il piombo in oro, è riuscita persino a far passare come un trionfo la partecipazione papale all'incontro autocelebrativo per il 50° a Tor Vergata, alla quale il Pontefice si è presentato con viso assolutamente cupo, senza fare il nome dei "fondatori" (nemmeno della SanCarmen, onorata sul palco neocatecumenale con un ritratto più grande dell'immagine della Madonna) e scappando a gambe levate prima del Te Deum.

I meccanismi perversi che imperano nell'informazione tramite web permettono comunque di ipotizzare che questa lettera addirittura non esista.
Non ci stupirebbe: da anni, gira sui social indisturbata e senza nessuna smentita, il testo di una lettera di auguri di Papa Francesco che, in realtà, è lo scritto di un altro autore, un polpettone simil-spirituale molto new-age.
Ebbene, una stessa genesi potrebbe avere questa lettera di auguri: nessuno la smentirebbe, almeno ufficialmente.

SE LA LETTERA È AUTENTICA

Fatte tutte queste necessarie premesse, passiamo considerare la lettera come se fosse realmente opera di papa Francesco.

Naturalmente la dovremmo accettare, cioè, se il Pontefice ha davvero potuto pensare, dettare o anche solo avallare con la propria firma certe espressioni, dovremmo renderci conto che papa Francesco crede che Kiko faccia davvero qualcosa di bene per la Chiesa e quindi concludere che ancora non l'ha conosciuto veramente per ciò che è.
Addirittura in questa missiva papa Francesco direbbe qualcosa che attentamente, finora, persino nel messaggio dell'otto gennaio a Santa Marta, si è ben guardato dal dire, cioè che Kiko e il suo cammino faccia del bene "alla" Chiesa: in realtà il Pontefice ha dichiarato, l'otto gennaio e in precedenza, che il bene lo farebbero "nella" Chiesa, cioè fintantoché operano all'interno della Chiesa e seguendone i dettami.

Altre frasi apparentemente elogiative utilizzate dal pontefice sono come minimo da valutarsi con attenzione. Per esempio, "Dio ti ricompensi" lo scrisse nella lettera vergata di proprio pugno per il giornalista Antonio Socci, anch'egli definito "caro fratello" e ringraziato affabilmente per aver scritto un libro in cui metteva in forte dubbio la validità del suo Pontificato e del suo insegnamento. Per essere chiari: ha scritto "Dio ti ricompensi" ad una persona che potrebbe benissimo essere scomunicata, alla pari di un don Minutella, recentemente raggiunto da questo grave provvedimento, ringraziandola per aver scritto un libro che in passato sarebbe stato messo all'indice.

Un ritratto di Kiko fatto da un artista in erba
del Cammino. Le frasi riportate sono anch'esse
del guru, tra le quali:
"Senza umiltà non hai nulla" è
"Ventimila sacerdoti per la Cina"
Al di là delle espressioni di carattere personale che comunque fanno rabbrividire (come il "ti ammiro"), ciò che sinceramente dispiace è ciò che papa Francesco sembra voler esprimere a nome della Chiesa, con la frase: "Grazie a Dio che ti ha scelto e grazie a te per la tua fedeltà. Che il Signore possa ripagarti di tutto il bene che fai alla Chiesa."
Certo che, visto che la lettera non è stata pubblicata nella sua formulazione originale, se per esempio fosse stata tagliata una frase equivalente a "caro fratello, data l'età potresti pure ritirarti" che giustificherebbe la presenza di altre frasi dall'intento consolatorio.
Insomma, una specie di "bravo, ma basta" che ci starebbe pure con l'arguzia e la diplomazia tutta gesuitica più volte dimostrata dal nostro Pontefice.

IN CONCLUSIONE

Concludiamo con queste considerazioni:

Se la lettera è falsa o alterata, sarà la pietra tombale sul rapporto fra Kiko Argüello e Papa Francesco.

Se la lettera è autentica, e papa Francesco ha ritenuto purtroppo di scrivere una lettera così elogiativa ad un personaggio come Kiko Argüello, essa è pur sempre una lettera personale e privata, che invece è stata immediatamente sbattuta sulla prima pagina di una testata cattolica, come nessun personaggio, pur non cattolicone come dichiara d'essere Kiko Argüello, ha finora fatto con tanta leggerezza.

Almeno da questo, Sua Santità potrà desumere la strabiliante umiltà del suo "hermano".
Sappiamo che essa è una delle maggiori virtù cristiane, se non la più grande. Peccato che, parafrasando  un aforisma di un celebre statista italiano, dell'umiltà Kiko si ricordi solo quando deve fare la dichiarazione dei redditi.

(da: Rebel e Valentina)

44 commenti:

  1. Per me gli auguri papali lasciano il tempo che trovano. Non si tratta di dogmi né dell'infallibilità ex cathedra (vedi Maciel e Wojtila).

    L'unico dato di fatto, inoppugnabile, è che il cosiddetto Cammino è in caduta libera di adepti e conseguentemente di soldi. E finiti questi ultimi, finita la capacità di condizionamento.

    Per la lieta occasione immagino comunque che avranno speso un bel po' di sacchi neri per allietare l'augusto festeggiato. Magari, tra aragoste, sigari cubani e quant'altro, gli avranno preparato anche una bella torta neocat.
    Una torta decorata con qualche sgorbio kikiano tipo l'uomo-patata.
    E anziché scriverci sopra il banale "buon compleanno", ci avranno messo alcune delle più celebri profezie neocat, del genere: "20.000 presbiteri per la Cina; questo Pontificio Consiglio avrà un futuro immenso; morirò dopo che avrò convertito il centesimo musulmano" e via farneticando.

    Tanti auguri, caro ometto!
    Anzi, facci sapere a che ora esci la mattina dal tuo lussuoso appartamento a scrocco di via di Porta Angelica.
    Verremo tutti a farti gli auguri e soprattutto a ricevere le banconote da 50 euro che generosamente distribuisci a destra e a manca. Tanto mica le hai guadagnate tu.

    Come si dice, il mondo è pieno di fessi...

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  2. Complimenti a Valentina e Rebel per l'analisi.

    A questo punto manca che una fonte ufficiale del Cammino confermi la lettera del Papa e confermi le espressioni che sono circolate.
    Meglio ancora se venisse diffusa la fotocopia della lettera. Visto che ormai sarebbe svelata, che costa una conferma ufficiale?
    Se si è diffusa questa presunta lettera per fermare l'emorragia di camminanti, allora la diffusione ufficiale della lettera del Papa sarebbe ancora più efficace.

    In ogni caso, penso che questa presunta lettera sia solo un puntello che può solo momentaneamente rallentare il flusso della fuga dei camminanti.
    Il "muro di Berlino" si sta sgretolando e un appello a rimanere di là da esso può causare qualche ripensamento momentaneo. Quando si è oppressi da un peso insopportabile, a un certo punto si dice basta.
    Ammesso pure che il Papa avesse davvero spedito quel messaggio con quelle espressioni, mica ha detto che si è obbligati a restare!
    E se le ha dette hanno ragione Rebel e Valentina: conosce il Cammino per sentito dire.
    Un parere per sentito dire, anche del Papa, non può cambiare la realtà: se Kiko dice che il peccato è necessario è eretico, anche se è "fratello" del Papa.
    Un parere non può cambiare la realtà dei fatti.

    Invito i camminanti a filmare segretamente una confessione pubblica del Cammino (che non è il Sacramento della Confessione ma una pratica coercitiva), poi mandare il filmato al Papa per riceverne l'approvazione.
    Chissà quale sarà la reazione del Papa?

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  3. Carissimi. Credo che le parole del Papa siano fuori di ogni dubbio, ovvero non le ho ascoltate con i miei orecchi, ma penso che le parole a Santa Marta siano quelle. Per cui, alla luce, dei fatti, si dovrebbe partire su questi. Tenendo, sempre presente, in considerazione ciò che abbiamo visto, ciò che abbiamo vissuto, e ciò che ci dice di fare la Volontà di Dio. Nessuno mette in dubbio che nel Cammino ci possa essere un germe di bene, in quanto questo è ovunque, anche tra gli atei, musulmani, buddisti, ecc, ecc. Ovviamente, in questo momento, stiamo parlando di un gruppo che è nella Chiesa Cattolica, per cui è sotto lo sguardo di Essa, cioè anche del Papa, il quale è chiamato ad esserne il Pastore. Bene! Ma, noi dobbiamo obbedire a Dio, non agli uomini, e non agli atti umani. Ovviamente va considerato il fatto che il Papa è affettuosamente legato a Kiko, che ha un suo giudizio, che ha suo modo di vedere le cose. E va considerato il fatto che il Papa è il Pastore della Chiesa, ma sempre uomo è, e Dio non è uomo, se il Papa parla in un certo modo è infallibile, in quanto è sostenuto da Dio, ma se parla per affetti e per giudizi personali, ecco che parla come uomo. Io so che ci sono gli ipocriti che stanno leggendo questo messaggio, e mi riferisco a voi: cari ipocriti, non cantate vittoria, perchè Dio vi ha visti, e non riuscirete a nascondervi con Lui. Prima o poi il Signore cambierà il vento, e per voi sarà disfatta.
    Io una cosa devo dire, davanti a tutti, ed è per Kiko: carissimo Kiko, avrai seminato anche del bene, dentro la Chiesa, saremmo dei ciechi a non vederlo, ma ti rammento che pure Hitler lo faceva. Con ciò non vogli dire che sei uguale ad Hitler, no, ma è un esempio. Io non so se dietro ci sei tu, a ciò che hanno fatto a me, devo essere sincero, ma so, con certezza, che il Signore ha già in mano la Sua Giustizia. Per cui, se ci sei tu, dietro, ecco che le parole degli uomini non ti serviranno a nulla, anche quelle di un Papa, tant'è che Gesù disse a Pietro:
    31E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

    Io rimarro come una Sentinella, ad osservare l'orizzonte, rimarrò dove il Signore mi ha messo, rimarrò parlando con Lui, rimarrò cercando di capire cosa voglia fare, rimarrò davanti a Lui chiedendoGli Giustizia.

    Scrisse bene una persona sul Blog, prima o poi, l'armata dei bontemponi dovrà finire.

    Pace ai figli dellaPace. Dio è la Pace.

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    1. "ma ti rammento che pure Hitler lo faceva"
      Chiarisco meglio questa frase, per non dare a pensare cose errate.
      Hitler, il caro macellaio, mentre accarezzava le bambine tedesche e non ( ci sono i video se non m credete), mentre faceva atti, anche di bene, OK!!!, dietro le quinte macellava persone, e donne e bambini. Questo, significa, anche Hitler faceva del bene, riferito alle carezze e ad altro, ma poi era un macellaio.
      Tant'è che il Signore ha detto:

      Il profeta come sentinella

      33 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, 3 e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo: 4 se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. 5 Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato. 6 Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. 7 O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. 8 Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.

      9 Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.
      Conversione e perversione

      10 Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? 11 Dì loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?

      12 Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. 13 Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. 14 Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto, 15 rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 16 nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.

      17 Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. E' invece il loro modo di agire che non è retto! 18 Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. 19 Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. 20 Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti».


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  4. Facciamo notare ai lettori del blog che tutta la baraonda autocelebrativa neocatecumenale riguardo a quegli "auguri" astutamente evita di far notare che non c'è nessuna "approvazione" delle pratiche illecite e sacrileghe del Cammino.

    Fra l'altro, come già fatto notare più volte, quel «siete venuti per festeggiare il compleanno di Kiko...» contiene il sottinteso: non siete venuti per me ma per Kiko.

    A beneficio di coloro che non sanno guardare al di là del proprio naso, insistiamo a chiarire che la faccenda della presunta lettera dovrebbe indurre i fratelli delle comunità a chiedersi: quante altre volte i miei responsabili, itineranti, ecc., mi hanno mentito?

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  5. Poi quell'immaginetta "ànimo hermanos", con la "M" kikiana a forma di forcone infernale, e il faccione kikesco con l'espressione corrucciata (l'autore avrà maldestramente tentato di imitare i santini di padre Pio?) e i riccioli modello statue greche...

    Parafrasando Gandalf, verrebbe da dire ai fratelli del Cammino: fuggite, sciocchi!

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  6. Il papa dice: Dio ti ricompensi per il bene fatto alla chiesa, e io aggiungo Dio ti ricompensi per il male fatto alla chiesa.

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    1. Mio nonno diceva: "chi cade da più in alto si fa più male" .. prevedo per Kiko&C. grandi dolori, visto che vogliono raggiungere le più grandi altezze del
      successo mondano, a loro gloria e non per la Gloria di Dio.

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  7. Giovanni Paolo II ai Legionari di Cristo

    04/01/2001
    "...Saluto con particolare affetto il vostro carissimo Fondatore, il Padre Marcial Maciel, al quale porgo vive felicitazioni per questo significativo appuntamento, ringraziandolo cordialmente per le parole che, a nome di tutti, ha voluto rivolgermi. Ho apprezzato, in particolare, la conferma da lui espressa della fedeltà al Successore di Pietro che vi caratterizza..."

    18/12/1992
    "...vi ricevo con immenso piacere e rendo grazie a Dio per il carisma che anima la vostra consacrazione e il vostro apostolato. Prima di tutto, saluto cordialmente padre Marcial Maciel, fondatore e superiore generale"

    Conclusione:
    Gli auguri e i saluti di circostanza e anche gli incoraggiamenti espressi in forma privata dal Papa non hanno nessun valore, dato che è stato possibile che un Papa, canonizzato, abbia elogiato e più volte sostenuto un pedofilo, perverso, bugiardo e manipolatore definito da Benedetto XVI "privo di autentica carità cristiana" e il movimento da lui fondato "bisognoso di profonda revisione"

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    1. Comprendo quel che vuoi dire ed è molto appropriato il paragone, ma non condivido che gli auguri del Papa non abbiano "nessun valore".
      Un valore ce l'hanno - non tanto le poche parole a voce quanto la "lettera" pubblicata su AVVENIRE - , hanno un valore
      psicologico e pubblicitario presso i cattolici, ed è proprio questo che il CN vuole e di questo ha BISOGNO.

      Nella parrocchia che ho frequentato fino a qualche tempo fa (che poi sarebbe la "mia") il parroco ha sempre raccomandato la lettura di Avvenire, con parole del tipo: "i cattolici devono leggere il LORO giornale" .. come fosse la voce della verità; per cui tutti gli
      ex-neocat-nostalgici di cui pullula la parrocchia ora dicono "basta parlare male del Cammino, vedi, anche il Papa dice che fa del bene!".

      Per cui, senza una smentita, che quella lettera sia inventata di sana pianta oppure solo parzialmente modificata .. il danno lo fa al presente e continuerà a farlo in futuro.

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  8. p.s.
    Proviamo a immaginare come hanno potuto sentirsi le vittime degli abusi di Maciel e dei suoi complici ascoltando le parole di GPII... probabilmente come noi, ogni volta che il Papa incoraggia Kiko e scagnozzi

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  9. Bene ha fatto BPS riportando quanto avvenuto con il Padre Marcial. Questa ormai è una storia sulla quale la storia ha pronunciato il suo giudizio e mi pare un ottimo parallelo.
    Mi unisco a chi è amareggiato come me profondamente poiché, l'ho detto e lo ripeto, il Papa quanto fa queste cose passa impietoso sopra tutte le nostre sofferenze causate da un cammino corrotto e che Lui ben conosce. Ognuno è libero di agire secondo la propria coscienza anche il Papa. La cosa che più mi ha ferito è stato quello sconsiderato 'ti ammiro'!

    Penso anche io sia il caso di divulgare la lettera millantata da Kiko, magari di inviarla al Santo Padre, per opportuna conoscenza, con tutta la nostra gratitudine e tanti ringraziamenti dal profondo del cuore!

    Pax

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    1. Scusa Pax, io non ci capisco più niente, il Papa "conosce" o "non conosce"?
      Chi, come te, ha scritto tante volte agli uffici vaticani, avete indirizzato anche al Papa personalmente?
      Se sì, pensate che gli sia giunto davvero qualcosa?
      Per me è logico pensare che lettere siano state intercettate e fermate in uno degli infiniti passaggi tra un livello intermedio e l'altro.
      Non occorre che tutti i cardinali siano corrotti, basta per i NC, avere qualche "amico" , "pezzo grosso", al posto giusto ed ecco che riesce a fare "miracoli", come trasformare l'antipatia in ammirazione.

      Infatti, mi pare evidente, dai discorsi - TUTTI - ufficiali del Papa al CN, che questa "antipatia" (intesa come mancanza di sintonia) c'è, da parte del Papa (il quale ovviamente chiama "fratelli" tutti ).
      Diversamente, in occasione del cinquantenario, avrebbe chiamato per nome i "fondatori" - come li ha quasi "distrattamente" definiti - , si SAREBBE rivolto loro in prima persona, cosa che NON ha fatto ed avrebbe espresso allora tale ammirazione; al contrario ha RICHIAMATO i NC su dei punti ben precisi, carenti - eufemismo - del loro operato.
      Inoltre, se è vero che apprezza il Cammino, perché non ha fatto di più per promuoverlo da prima, quando era vescovo in Argentina?

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    2. Hai ragione, difficile capirci qualcosa.
      Certamente le missive sono state inviate al Santo Padre con la dicitura ' personale e riservata' e di una volta ho la certezza che gli sia arrivata. Essere convocata, come richiesto, o avere un puntuale riscontro, questo mai.

      Per il resto, come tu dici, ritengo anche io che sia inspiegabile l'atteggiamento del Papa a Tor Vergata, tanto distaccato. Ma come! In questi auguri chiama Kiko suo fratello, dice di ammirarlo, ma per i 50 anni del cammino non ha speso per lui una sola espressione di gratitudine come per Carmen. Eppure quale occasione più propizia per manifestare tutta la sua approvazione?

      Forse il Papa che, come sempre, avrà ricevuto mille pressioni, ha pensato: ma si che mi costa? Sono solo auguri. E poi compie 80 anni, ma si!

      Senza dare importanza alle conseguenze. Senza calcolare la capacità che hanno in kikolandia di sfruttare ogni occasione propizia oltre misura, per tacitare finalmente le molte critiche, per provare a rassicurare i perplessi e dubbiosi e per cercare, IVANO, di chiudere la bocca a quelli come noi: "le sentinelle".
      Ribadisco, per quanto mi riguarda, che considero questo atteggiamento del Santo Padre molto imprudente e sconsiderato. Non è un uomo qualunque e quando parla deve pensarci su molto prima di aprire bocca o prendere la penna in mano.

      Pax

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  10. Leggere dalla fonte officiale vaticana che il Papa continua a ribadire che il cammino fa bene NELLA Chiesa per me è stato di grande consolazione!

    Non a caso i neocatecumenali hanno il correttore automatico e per la seconda volta (la seconda volta forse nel 2015) modificano
    le parole del Papa da NELLA CHIESA in ALLA CHIESA.

    Non è un caso!
    Il Papa ribadisce il suo ennesimo invito ai Nc all'unità NELLA chiesa, dall'altra c'e' l'ennesima presunzione NC, per cui loro sono i salvatori della Chiesa e ribadiscano il loro ALLA CHIESA.


    Grazie per questa thread! E per questa citazione di fonte sempre precisa e puntuale.

    EX-NC-???

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  11. «L’assioma “dov’è il Papa lì è la Chiesa”, vale quando il Papa si comporta come Papa e Capo della Chiesa; in caso contrario, né La Chiesa è in lui, né lui è nella Chiesa».

    Facciamo tesoro di queste parole del Card. Journet.
    Personalmente ritengo che gli auguri papali a Kiko siano l'aspetto meno grave di questo pontificato che Dio ci ha inflitto.

    Tomista ex NC

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  12. ....la lettera viene citata pure su vatican news da un giornalista neocat braccio destro di kiko....se la cantano e se la suonano......

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  13. KIKO IN OSPIZIO SUBITO!

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  14. Cari fratelli! Faccio un appello a tutti voi, cioè a tutti gli uomini di buona volontà, anche tra i Neocatecumenali. Vi chiedo di essere dei "Piccoli Apostoli della Resurrezione di Gesù" . Dentro il vostro ambito c'è bisogno di Luce, perchè molti necessitano di avere più forza nella Fede. Molti dei vostri fratelli si sono persi nelle vie del mondo, cioè nelle opere della carne e della mondanità, e non riescono ad avere uno spirito forte per resistere alle seduzioni di questo mondo. Non svalutate questo mio messaggio, perchè la situazione è seria e non può essere presa alla leggera. C'è bisogno di portare lo Spirito della Resurrezione e del Perdono. Incontrerete mille difficoltà, mille impedimenti, il vostro nemico, il Diavolo, appena vi metterete in azione seminerà zizzania, prima dentro di voi, mettendovi le paure e altro, poi se vedrà che con voi non avrà vittoria, passera ai vostri fratelli. Andate avanti sempre nel Perdono e nella Resurrezione.

    Gesù ha detto:

    «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

    RispondiElimina
  15. Delle volte il mondo è il compagno, delle volte è il vicino, delle volte è il collega, delle volte è il fratello di comunità neocatecumenale, e altri. Quello che conta è fare la Volontà di Dio.

    Vi chiedo, umilmente, di mettervi al lavoro. Non abbiate paura ne dei vostri fratelli, ne dei vostri superiori e ne di altri. Portate l'Amore e la Resurrezione di Gesù.

    Andate, prima di iniziare, dal vostro Vescovo, Sacerdote, Confessore, e dite similmente così: "chiedo l'autorizzazione a Santa Madre Chiesa di portare Gesù ai miei fratelli, per la loro salvezza". Poi fate voi, se sapete dire meglio o dire altro. Ma conta rimanere nello Spirito del Perdono e della Resurrezione. Non iniziate se non sarete autorizzati dalla Chiesa.

    Non vi chiedede chi io sia e non cercatemi. Conta Gesù, e sarà Gesù che vi indicherà cosa dovete dire.Chiedete tutto a Gesù, pregate Gesù, parlate di Gesù, e fate ciò che vi dice Gesù. Per fare ciò, seguite la Chiesa, nel Papa, tutto nel Signore Gesù Cristo, e chiedete alla Chiesa se avete dubbi o altro da chiarire e definire. Sarà la Chiesa a guidarvi. Fatevi guidare, chiedetelo, nello Spirito del Perdono e della Resurrezione. Non fate senza la guida della Chiesa. Rimanete uniti alla Chiesa, anche se tutto sembra andarvi contro. Dio sistemerà ogni cosa. Rimanete sempre nella Fede nel Signore Gesù al Papa. Pregate per la Chiesa e per il Papa.

    Sarete calunniati! Offesi! Presi per pazzi! Ma riceverete anche tanta Pace dal Signore.

    Diranno ogni sorta di male, tireranno fuori ogni menzogna e raggiro, tireranno fuori i vostri peccati passati e perdonati e cancellati dal Signore, faranno le vittime, faranno i carnefici, vi rideranno in faccia, vi diranno che siete ispirati dal Demonio, vi accuseranno delle prorprie colpe, vi incolperanno di tutto, si faranno amici del Papa e di Gesù, vi perseguiteranno in Nome di Dio, si faranno i Padroni nella Casa del Padre, vi diranno che sono solo loro i veri inviati dello Spirito Santo, vi diranno che siete Falsi Profeti, vi accuseranno di essere dei Traditori e dei Non Cristiani, qualsiasi cosa la useranno per andarvi contro. Non rispondete al Male con altro Male, ma rispondete con Verità e Giustizia. Gesù è la Verità e la Giustizia. Se cadrete, causa il forte contrasto, rialzatevi con il Signore e rimettetevi all'opera. Vi sentirete più forti di prima. Sarà il Signore che vi rimettera in piedi, vi ristabilirà con il Suo Spirito, lo Spirito della Resurrezione. Mettete parole di Amore dove è l'Odio, portate la Luce dove è la Tenebra. Lasciate messaggi e parole pieni di Luce, ovunque, e portateLa. Portate la Resurrezione, perchè siete figli della Resurrezione. Non ci costa nulla! Fate passare questo messaggio anche agli altri fratelli credenti e uomini di buona volontà.Che Gesù vi benedica a tutti!

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.



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  16. OT: Per la rubrica "il Cammino mi ha salvato la vita" e "i prelati dicono di noi", ecco come don Fabio Rosini riassume l'esperienza del Cammino in una recente intervista:
    «Le radici della mia fede sono dovute ai miei genitori. Da adolescente ho perso la fede, ma quando da giovane il Signore mi riacciuffò, mi ritrovai dentro un humus cristiano dovuto a quello che loro mi avevano fatto vedere con il loro impegno nell'esperienza dell'Équipe Notre Dame e nella parrocchia; quel tesoro che non sapevo di possedere, mi aveva in realtà continuato a guidare più di quanto fossi cosciente.
    Ho aperto il mio primo libro "Solo l'amore crea" con una dedica ai miei genitori, che non ci sono più, constatando che con loro in primis, e poi con tutta la vita, i conti non tornano.»
    Mi sembra abbastanza significativo, che, parlando dell'epoca in cui frequentava il Cammino, non abbia ritenuto neppure di nominarlo e si sia riferito piuttosto all'humus spirituale di un movimento laicale di spiritualità coniugale frequentato dai propri genitori.

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  17. Ma di questi fantomatici "ventimila presbiteri per la Cina", a che punto siamo?

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    1. @ By Tripudio
      "Ma di questi fantomatici "ventimila presbiteri per la Cina", a che punto siamo?"

      Caro Tripudio, Kiko sta aspettando di dare la notizia mirabolante, secondo sua logica dei "grandi numeri", appena assolderà tra le fila dei "marciatori" con passo militare, chi andrà a sommarsi agli altri 19.999 già pronti alla partenza verso la terra d'Oriente. Ovviamente, tutto ciò, non potrà mica avvenire senza il consueto "inginocchiamento" e relativa "benedizione" dinnanzi all'autonominato?

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  18. "Io rimarrò come una sentinella" dice bene IPG (ore 9:43).

    Continueremo a raccontare le nostre esperienze, a raccogliere le testimonianze di chi vorrà condividerle, continueremo a denunciare le gravi disobbedienze del cammino nei confronti della Chiesa e delle sue correzioni che nella prassi non sono state mai recepite, gli abusi e le violenze sulle coscienze, mai rispettate e mai lasciate libere ma tenute sotto uno stretto controllo in nome di una obbedienza cieca ad altri uomini che hanno come unico merito quello di aver conformato in tutto e per tutto la loro vita al modello dato da Kiko/Carmen, con grande fedeltà. (Vedi il recente post sul catechista siculo Morfino, prototipo dell'itinerante concepito e generato dalla coppia Kiko/Carmen). Scandalosi per la loro arroganza, finti umili come Kiko che oggi si schermisce davanti alle espressioni di elogio del Papa, ma che tante volte ha reagito con violenza e lamentato ingiustizia di fronte a chi nella Chiesa, fosse anche lo stesso Papa, ha provato a ridimensionarlo, ha cercato di fargli comprendere che il Cammino è 'una' realtà nella Chiesa, non 'la' Chiesa (illuminante il commento di EX-NC-??? Ore: 11:23) nella migliore delle ipotesi, aggiungo io!...........

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  19. .................Gli hanno corretto l'eucarestia e Kiko ha ripetuto agli itineranti, Carmen aggiungeva "dobbiamo combattere!", "se ci cambiano l'eucarestia il c.n. è finito". Idem per la conduzione irrinunciabile da parte degli itineranti di tutto l'ambaradan, dal cammino nelle diocesi, all'invio delle famiglie..su richiesta di Vescovi/che/ non/ne/sanno/niente, ai Seminari R.M. nei quali gli scrutini ai candidati al sacerdozio sono tenuti - di fatto e qualunque cosa vogliano far credere - dagli itineranti laici e non dai rettori/presbiteri, tanto meno dai Vescovi che vengono chiamati solo a ratificare un operato che è insindacabile; come avviene con i Parroci nelle Parrocchie. Poi le decisioni drastiche, che prendono di volta in volta, dipendono dalla FORZA delle equipe nelle varie zone e nelle varie realtà, quando la Chiesa non si dimostra abbastanza 'sottomessa' alla conduzione autoritaria di questa nuova 'casta' di pastori laici che intendono capovolgere l'ordine gerarchico della Madre Chiesa, mettendosi al vertice di tutta la piramide.........

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  20. ................Più di una volta Kiko ha confessato: "Se volessero 'stravolgere' il cammino, non abbiamo altra scelta che uscire dalle parrocchie e riunirci nelle case, come la chiesa primitiva faceva"...poteva mancare la citazione a sproposito!
    Perché dietro tutto questo c'è una sola spiegazione possibile: Kiko ritiene di essere infallibile, che Dio è con lui prima e più che con la Chiesa e i suoi Pastori. Che il C.N. o si fa come ha deciso insieme a Carmen o NIENTE.

    Perché, altrimenti, avrebbe urlato davanti al Papa e alla presenza dei Principi della Chiesa manifestando tutta la sua indignazione per il fatto che ANCORA in troppe parrocchie di Roma non ci si era attivati per incardinare il suo "potente cammino"???

    Ora è tutto pacificato, dimesso, umile, : "Il Papa mi ha trattato troppo bene, io non lo merito!". Questo non lo crede davvero, è come sempre un mentitore e un falso. Kiko, come il suo vero padre, pensa "Chi è come me?" E pretende di occupare il posto che è suo.
    Non lo credete? Provate a toccarlo nei suoi punti deboli e vedrete! Molti di noi lo abbiamo conosciuto in questa veste e in queste circostanze.

    Del Papa che dire? Vorrei chiedergli solo che fine hanno fatto le nostre numerose petizioni, testimonianze, denunce. Solo questo.

    Comunque Dio chiederà conto a ciascun uomo.
    Come al ricco Epulone.
    Lo dico prima per Kiko, poi per il Papa che, anche recentemente ha fatto delle omelie incisive sul "passare accanto ai poveri e NON vederli affatto", ignorarli insomma.
    Kiko è passato a pie' pari sulla vita di tanta gente, gettata ai margini del "suo cammino" e lasciata agonizzante sul ciglio della strada tra l'indifferenza generale.
    Mentre al Papa chiedo: "Perché per Te contiamo tanto poco? Noi non abbiamo Porto San Giorgio...ne' tutto il resto... siamo povere persone che abbiamo camminato alla sequela di Kiko e siamo rimasti stritolati nella sua macchina infernale che Voi Pastori spacciate per 'opera di Dio." Che dire? Se questo fosse vero, Vi rendete conto? Mettete a rischio la Fede di tutte queste persone! La morte insomma! Vi rendete conto??

    Se oggi non vedete, domani sarà troppo tardi e "neanche se uno tornasse dai morti potrete più aprire gli occhi!" Questo lo dice Gesù Signore.

    Pax

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    1. Grazie Pax per questo appunto al Papa e ai Pastori compresi tutti i preti che mangiano alla mensa dei ricco epulone.
      A me non resta che chiedere giustizia a Nostro Signore Gesù Cristo affinché cacci i mercanti dal tempio.
      Che Dio benedica te e tutti i componenti del blog per la vostra instancabile e meritoria opera.

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  21. Scrive Pax:
    -Più di una volta Kiko ha confessato: "Se volessero 'stravolgere' il cammino, non abbiamo altra scelta che uscire dalle parrocchie e riunirci nelle case, come la chiesa primitiva faceva"-.

    Questa testimonianza è di enorme importanza.
    Essa dimostra che se proprio lo reputasse necessario, Kiko è disposto a DISUBBIDIRE.
    Kiko è uno scismatico potenziale. Uno scismatico morale.

    Quando ci si trova davanti a tanti camminanti veramente bravi, può sembrare che la loro bontà umana sia frutto del Cammino, me se poi seguissero Kiko? Sarebbero brave persone a livello umano ma a livello SOPRANNATURALE non potrebbero certo essere considerate come brave.

    Ora, può essere che il confronto con la Parola di Dio, anche all'interno del Cammino, possa, in una minoranza "predisposta", produrre frutti positivi a livello UMANO, come certe consuetudini dovute alla cultura, che in occidente è molto influenzata dal Cristianesimo, o come una buona educazione che abitui a rispettare gli altri.

    Ma questi frutti solo UMANI.
    Certo, di per se, essendo buoni, tendono a favorire l'apertura alla grazia, ma se il Cammino invece di incentivare l'ubbidienza alla Chiesa, che dispensa la grazia, porta ad essere disposti se "necessario", a disubbidire alla Chiesa, tutto questo sforzo umano viene poi sfruttato dal demonio.

    Una disubbidienza potenziale, anche se non ancora attuata, equivale ad una disubbidienza morale.
    L'ubbidienza del Cammino alla Chiesa è come l'amore di Barbablù per la propria moglie: è totale finché non entra nella stanza proibita. Quando lo fa Barbablù è disposto a ucciderla.

    Come la Bibbia dice che se si ama veramente Dio allora si deve amare il prossimo CONCRETAMENTE, allo stesso modo dice che tutti i sacrifici che si fanno per Dio, se sono autentici, cioè se si fanno davvero per Dio, vanno provati con l'UBBIDIENZA concreta.
    L'ubbidienza vale più del sacrificio (non a Kiko, ma alla Chiesa).

    I camminanti dicono che perdonano? Che amano i nemici? Lo dimostrino ubbidendo CONCRETAMENTE alla Chiesa.
    Lo dimostrino sabato prossimo comunicandosi come si deve e perciò appena ricevuto il Corpo del Signore.
    Se non lo fanno il loro amore è falso, come quello di Barbablù per la moglie.
    Ne è la prova l'augurio che un camminante ha fatto a Tripudio augurandogli l'inferno! Questo è odio.

    Un odio tale che solo un credente che crede nella realtà dell'inferno può fare. Un odio che nemmeno Hitler e Stalin possedevano.
    Gesù è morto per tutti e il camminante si augura che i "nemici" del Cammino (ma amici della verità) vadano all'inferno.
    Come adoperare la grazia della fede per augurare il male.
    Quel camminante è sicuramente disposto a seguire Kiko, se fosse "costretto" a disubbidire alla Chiesa.

    Siamo d'accordo che la Chiesa, e nemmeno il Papa, più chiedere di commettere peccato: se lo chiedesse si dovrebbe disubbidire, per ubbidire alla coscienza.
    Ma per tutto il resto occorre ubbidire.
    A padre Pio per un periodo fu impedito INGIUSTAMENTE di non confessare più e lui ubbidì. Gli fu impedito di fare del bene, ma lui sapeva che ne avrebbe fatto di maggiore ubbidendo.

    Se la Chiesa un giorno dovesse dire che il Cammino deve cambiare in modo che Kiko giudicasse che ne verrebbe stravolto, sappiamo già ciò che farebbe Kiko: DISUBBIDIREBBE.

    Così tanti camminanti con tante belle doti umane si troverebbero a seguire Kiko nella disubbidienza.
    Se questi sono i frutti del Cammino...

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  22. Santo Padre, Lei possiede vera conoscenza del cammino? La scienza che contraddistingue il contesto neocatecumanale sta frantumando la spiritualità di molti fedeli e lei, che con superficialità determina punti di congiunzione tra la Chiesa e il cammino, sta contribuendo a spingere verso l' esterno i piccoli - le anime belle ancora soggiogate da argüello e i testimoni del dolore, delle ferite e delle menzogne che il cammino inevitabilmente determina - i quali abbisognano piuttosto di una parola e azione di GIUSTIZIA.
    Nonostante questo riesco a scorgere un rivolo di luce penetrare dalle imposte socchiuse, ed è la luce della speranza, che se Lei non considera di definire il Signore, invece, sempre permette. Proprio in virtù di un continuo raccoglimento e della speranza, oltre che certezza in Cristo, non posso pensare che lei sostenga, oltre l' ineludibile dovere, il mostro kiko ( asserzione coniata da una bambina tempo addietro, ed il che è tutto dire).
    Ho apprezzato l' inconsueto breve riferimento ai discepoli di kiko durante il noto Angelus, pur se prontamente enfatizzato dai neocatecumeni a loro vantaggio - secondo il loro usuale modo di operare -. Lei ha espressamente precisato che la partecipazione neocatecumanale all' evento risultava tutt' altro che sincera. Ma come si concilia la Sua sporadica esternazione di consapevolezza con il biglietto di auguri in oggetto che (pare) pronunzi la parola "ammirazione"?
    "Dove passa kiko non cresce più l' erba", Attila in false vesti di agnello; flagellum Dei. uomo dall' istrionica destrezza e personalità. Un uccisore della fede ed un attentatore alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Cosa mai potrebbe ammirare un Vicario di Cristo in un soggetto del genere? Il rompicapo pare interminabile.
    Ed io Sua Santità, che non sono altro che un' anima semplice bastonata e strattonata dal cammino, merito i suoi auguri? Devo forse scalare il percorso del successo umano per riceverne? No, non li desidero, né amerei farne simbolo di gloria agendo come i neocatecumenali. Non vorrei leggere su un foglio precario, che per mantenere intatto dovrei incorniciare, delle Sue parole di lode alla mia persona, per orgoglio terreno che lievita sino a peccare. Ma pretendo che la Chiesa mi preservi dai devastatori dello spirito; esigo che Essa mi accolga e non sconvolga la mia professione. Rivendico il mio diritto alla Verità!







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    1. Rebel cara,
      sarebbe bello
      -purtroppo è solo 1 esercizio di fantasia - che il Papa non solo leggesse davvero queste tue parole , ma che anche vi incontraste a tu per tu - come a qualcuno capita per qualche particolare motivazione -
      Tu gli racconteresti di te e Lui, voglio credere che ti ascolterebbe con comprensione e dolore, con 1 cuore di padre, con lo sguardo di Gesù e allora vorrebbe agire secondo giustizia, come lo Spirito Santo di certo gli suggerrirebbe .. ma qui la fantasia lascia il posto alla realtà, perché più rumorosi dello Spirito - che è brezza leggera - sarebbero i "saggi" consigli di chi lo attornia .. dopotutto ha il mondo intero di cui occuparsi, 99 pecore deve accudire ..
      ed appoggiarsi agli uomini anziché a Gesù penso sia 1 tentazione che non risparmia nessuno.
      Forse ne è consapevole e per questo chiede sempre di pregare per lui.
      In ogni caso, la centesima pecorella è Gesù Stesso che la prende in braccio, perché la fame di giustizia, inappagata, porta stanchezza, sfinimento, desiderio del Consolatore, di Colui che ha detto: "chi fa la volontà del Padre mio è per me fratello, sorella, madre", di Colui che ha detto "non vi chiamo servi ma amici", di Colui che ha detto "se mi chiederete una cosa nel mio nome io la farò" .. Ecco, l'Unico .. senza bisogno di prendere appuntamenti e scrivere lettere, che ascolta, comprende, AGISCE.
      Burocrazia zero! :)
      Coloro che vedono te, che in realtà, vedano Lui con te tra le Sue braccia e ricordino che "la destra del Signore ha fatto meraviglie".
      Un abbraccio.

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  23. REBEL:

    credo che il Papa in effetti poco conosca del Cammino e penso anche che tenda a fidarsi molto dei suoi collaboratori da cui invece spesso dovrebbe diffidare, come sembrano dimostrare 5 anni di pontificato.
    Basti pensare, tanto per dirne una, che nel club dei 9 Cardinali che dovrebbero aiutarlo nel governo della Chiesa, ben 3 sono accusati di aver coperto abusi sessuali, tra cui ilCard. Maradiaga!
    Di fatto mi sembra che il Papa consideri come "nemici" i più fedeli al Papato, mentre consideri come amici i "nemici", cioè quelli che la Chiesa l'hanno sempre contestata.

    Forse dipende che viene dall'America Latina, dove i cattolici tutti di un pezzo spesso coincidevano con i ricchi sfruttatori della povera gente. Parlavano contro l'aborto, poi erano avide sanguisughe dei lavoratori.
    In Europa, però, è l'esatto contrario. Sono i "radical chic" a essere sfruttatori che dicono di stare coi migranti ma ammettono l'aborto.
    Se in America latina la Chiesa deve ricordare che se si vuole amare Dio occorre amare anche i fratelli, in un ambiente materialista come quello europeo si dovrebbe soprattutto ricordare che se si vuole amare l'uomo occorre amare Dio, altrimenti l'amore ha un tornaconto materiale o politico.

    Purtroppo oggi molti Pastori parlano di ogni cosa, soprattutto di politica, con piglio "magisteriale", anche quando la fede e la morale non c'entrano.
    Per me questo sì che è clericalismo.
    Parlano perfino se è opportuno dare o no la cittadinanza a persone che una cittadinanza già ce l'hanno.
    Sul Global Compat è stata indetta una crociata ma no sul diritto alla vita e per la famiglia.
    Eppure il Global Compact è solo una proposta per risolvere il problema dei profughi, ma non è l'unica.
    Per me ad esempio, è una proposta stupida, perché PROGRAMMARE a livello mondiale l'emigrazione di milioni di persone, invece di PROGRAMMARE la pacificazione e lo sviluppo di quella parte di Africa, equivale a promuovere quelle INGIUSTIZIE che sono causa dell'emigrazione.
    Non è questione né di fede, né di morale.

    Se il Papa ammirasse Kiko per la sua "fedeltà" (ma non credo), evidentemente non conosce Kiko esattamente come non conosce la realtà che provoca le migrazioni in Africa e cosa è l'Islam e il Corano. Su queste cose, ovviamente, può dire la sua, ma attenzione a non fare la figura che certi Pastori hanno fatto con Galileo, di cui ancora oggi il mondo ride.
    Dica la sua, ma da inesperto. Sui migranti io sentirei i Vescovi africani, sull'Islam mi fideri di Magdi Allam e su Kiko mi leggeri qualche testimonianza dall'Osservatorio. Testimonianze preziosissime, come la tua

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    1. Descrizione perfetta della situazione.

      Ed anche:
      "si dovrebbe soprattutto ricordare che se si vuole amare l'uomo occorre amare Dio, altrimenti l'amore ha un tornaconto materiale o politico."
      ----------
      Di questo avrei bisogno da parte dei sacerdoti tutti, vescovi e cardinali e Papa.
      Oltre che dell'ESEMPIO di come farlo.

      Si vede che è chiedere troppo.

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  24. Ora che Kiko è anziano e si è diffusa la notizia della sua malferma salute, fioccheranno le attestazioni di stima. Lo faranno cittadino onorario un po' dappertutto, i giornali, che hanno già pronto il "coccodrillo" da pubblicare alla sua morte, daranno risalto alle sue parole, pensando che siano le ultime, e pure il Papa, forse, non è indifferente a questo clima pre-funerario. Dobbiamo quindi aspettarci questo ed altro. Se Kiko dovesse vivere ancora dieci anni, sopravvivendo al declino del suo cammino, potrebbe persino essere chiamato dai vescovi a raccontare nuovamente la sua mitologica esperienza nelle baracche e a commentare qualche brano evangelico, come fanno con Enzo Bianchi.
    Io già mi preparo psicologicamente a questa evenienza.

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    1. Da notare la somiglianza nel look tra Enzo Bianchi e Kiko. Hanno lo stesso stilista e barbiere oppure lo stesso look post-conciliare?

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  25. https://www.youtube.com/watch?v=6syEkUxkc_k

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    1. Dedica ai commensali di Kiko.

      A forza di decima spillata, sei giunto alla grande tavolata , Kiko ti vuole al suo banchetto .. ma non è certo per affetto!
      Tu che nel Cammino vai in salita, vuoi la tua fetta garantita e lui te l'ha data, perché l'hai davvero meritata!
      Ora è Kiko che spartisce e tutti zittisce .. ma quando lui più non sarà .. la torta è ancora là ..
      Chissà se per tutti basterà, e chi farà le porzioni, chi prenderà le decisioni, chi la vorrà tutta intera ..
      ma questa cosa è certo vera: finirete a torte in faccia!
      Credete che a Kiko ciò dispiaccia?

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    2. Grazie Roberta, bella poesia.
      LUCA

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    3. haha direi piuttosto filastrocca sciocca ..
      vedi come son ridotta :).. anche questo è 1 "danno collaterale" dell'aver frequentato il "Cammino"!
      ;-) ;-) ;-)

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    4. Filastrocca si; sciocca per niente.

      Grazie

      Pax

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  26. Il Cammino Neocatecumenale si sta sgretolando. A Roma ci sono molte difficoltà a creare comunità eterogenee,
    molti sono tredicenni. Diversi catechisti con 30-40 anni di cammino sono usciti negli ultimi tre anni. Molti problemi nel raccogliere i soldi,se la base diminuisce è impossibile mantenere seminari,seminaristi,convivenze, famiglie in missione...

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    Risposte
    1. Grazie Anonimo.
      Sono sempre molto grata a chi ci informa sulla situazione nelle varie zone e mi pare che tutto va nel senso di confermare un progressivo regredire e sgretolarsi del c.n..
      Questo dappertutto e appare una tendenza irreversibile.
      Kiko cerca di minimizzare e anzi continua con i suoi miracolismi ma per quanto ancora?
      Di questa testimonianza mi intriga ciò che riguarda i catechisti di lungo corso e mi domando come mai stanno uscendo anche loro negli ultimi tre anni? Qualcosa deve essere successo a loro danno. Spero di capirne di più.
      Raccoglieremo testimonianze e le metteremo in evidenza.
      Questo il nostro regalo di compleanno a Kiko il fondatore.

      Pax

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  27. @ Pax
    Ho dimenticato di firmare l'intervento di ieri.
    Non si tratta di catechisti di primo livello, ma di quelli sotto di loro. Anche in parrocchie forti.
    In diverse parrocchie con numero di comunità inferiore a cinque ormai non si formano più nuove comunità.
    Si provano a fare spostamenti vari, ma la nuova linfa non arriva e soprattutto non arrivano esterni.
    Quindi i tredicenni vanno mandati ad ascoltare le catechesi nelle parrocchie con tante comunità, dove continuano
    a formarsi comunità, anche se meno eterogenee.
    Di questo passo il cammino scomparirà da molte parrocchie con poche comunità.
    Senza nuove catechesi rimangono solo quelli che già ci sono, alcuni escono, alcuni muoiono e così via.
    Romano Apostolico

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    1. @ Romano Apostolico

      Comprendo una cosa, essendo corta la coperta quelli che tu definisci catechisti di secondo o terzo livello sono ormai completamente esautorati da quelli che stanno sopra di loro. Non hanno più quasi nulla da fare e, se pure ci sono figli nelle loro mini-parrocchie da mandare alle catechesi, l'indicazione è di indirizzarli a parrocchie che ancora hanno molte comunità con la scusa che lì almeno hanno qualche prospettiva di fare meglio il cammino. Questo avviene anche da noi. Non nascendo gran che i catechisti che stanno sopra tendono a prendere loro direttamente la conduzione delle comunità. Molte volte ho assistito alla sottrazione di comunità, dal secondo scrutinio in poi, da parte dei catechisti dei catechisti. Per cui molti di secondo e terzo livello vengono relegati al ruolo di portatori d'acqua. Usa e getta insomma. A lungo andare si sentono mortificati e alcuni, grazie al Signore, se ne vanno proprio.
      Ha voglia Kiko di aggiungere tappe a tappe. Ormai la giostra si è ingrippata proprio.
      L'acqua non c'è e la papera non galleggia. Ahahahah

      Lasciamoli divertire a Panama, per ora. Il Papa, beh mi dispiace per lui, se pensa che il C.N. gli rinvigorisca la Chiesa sta fresco. Kiko, con i suoi ottant'anni, già è pronto a risalire sul palco nello stesso luogo in cui il Papa farà il raduno con i giovani e - ho letto il programma...che noia! - a fare la fotocopia di tutte le altre GMG...la scaletta è la stessa identica di tutte le altre volte, sempre la stessa monotona sceneggiata. Vogliamo scommettere che parlerà dell'offrire tutto a se stessi, della morte che è il rapporto tra uomo e donna e la condanna a morte del matrimonio, e i suicidi che aumentano e a tutti che sono nella morte senza il suo inascoltabile Kerigma nel buio, nel nulla?.. ...ma come fanno questi neocatecumeni ad ascoltarlo ancora? Con quelle quattro mummie degli itineranti incartapecoriti e inespressivi, al massimo con un sorrisetto idiota stampato in faccia? Non c'è la faccio più io, figuriamoci i nostri fratelli ancora camminanti che devono sorbirsi l'incontro per intero dopo aver fatto un viaggio di pazzi fino a Panama!

      Pax

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