martedì 15 gennaio 2019

La Messa di Kiko - che tutto offre al suo Io, Io, Io - senza Altare e senza Sacrificio...

Riprendiamo un commento di Tomista ex NC:

Se Kiko fosse stato umile, si sarebbe convertito realmente. Ma anziché aderire a Cristo nella Chiesa, ha cercato di adattare il Cristianesimo a sé stesso, ai suoi gusti, alle sue impressioni, alle sue idee, alla sua arte, alla sua musica.

Rileggiamo cosa ci racconta durante la catechesi sull'Eucaristia:

Messa cattolica
…"Io ricordo le Messe che ascoltavo a Madrid nella Chiesa del Buon Successo. Tutto in latino; stavi lì dieci minuti, suonava un campanello e ci inginocchiavamo per la consacrazione; subito dopo suonava un'altra volta il campanello; poi sette minuti ancora e quello vicino a me si faceva il segno della croce, che voleva dire che la messa era finita. Pensate a quell'epoca in cui non avevamo Parola perché era in latino; non c'era omelia, né orazione dei fedeli, né bacio della pace, né anafora in volgare; il pane in forma di carta, nessuno comunicava, il calice lo beveva solo il sacerdote, etc.." (*)

Altare consacrato ignorato.



Kiko dice che la messa non gli dava niente: non dava niente perchè lui è un cretino. Invece di accusare la messa, avesse accusato se stesso: di essere un superficiale, di non capire niente di teologia, di liturgia, di arte (dipinge malissimo), di spiritualità. Non era la chiesa ad avere delle colpe nei suoi confronti, era lui che da troglodita non capiva, e gli è venuto l’estro di voler rivoluzionare tutto. Atteggiamento sbagliato: se non capisci, sforzati di capire. Se una cosa è oscura, studia di più.

Tomista ex NC







(*)
Citazione dagli "Orientamenti per le equipe di catechisti" (Appunti presi dai nastri degli incontri avuti da Kiko e Carmen per orientare le equipes di catechisti di Madrid nel febbraio del 1972) da pag. 315… e mai realmente contraddetti da Kiko fino ad oggi.

"Questa notte celebreremo una meravigliosa Eucarestia.
Rallegratevi, perché la celebreremo come dice il ConcilioRicordate l'epoca in cui ascoltavate la Messa in latino senza omelia…"
Questa la conclusione:
"…Questo lo abbiamo vissuto tutti. Immaginatevi la cosa meravigliosa che il Concilio presuppone: uomini, diceva Carmen, che hanno dato tutta la loro vita per studiare l'Eucarestia della Chiesa primitiva. Ma accade che il popolo continua a non capire nulla per mancanza di catechesi."
Ma ora il problema non sussiste più: ci ha pensato lui a catechizzarci!
Perché - afferma ancora Kiko - "Gli uomini di Chiesa han fatto tutto il possibile per abbatterla (ndr. Kiko invece, in verità, la sta rimettendo in piedi proprio bene!)… In che direzione va il rinnovamento del Concilio? ( ndr. Il Concilio, ovviamente, sono loro!).
In quella di togliere tutti i rivestimenti e paludamenti che occultavano il tesoro della Pasqua."

Solo due esempi di "paludamenti" e orridi "rivestimenti" secondo Kiko e Carmen:

1. La Presenza Reale. A dire di Kiko diventa una vera e propria "ossessione" per la Chiesa, come appare in tante "discussioni teologiche su questo problema che fanno ridere".

Mentre, detto fra noi, Kiko fa solo piangere quando, traendo le estreme conseguenze, col suo dotto ed "ispirato" argomentare arriva a queste conclusioni sconclusionate che vogliamo ben evidenziare, ancora una volta: "Non è questione - ipse dixit - di briciole o cose di questo tipo". (ndr. già solo per questo il caro Kiko resterà incenerito quando apparirà davanti alla Maestà Divina!)

2. L'Idea Sacrificale. Sempre a dire di Kiko: " Forse che Dio ha bisogno del Sangue del Suo Figlio, del suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? … Dio, in Cristo, dice San Paolo, stava riconciliando il mondo in noi (ndr. DEVO fare questo inciso per forza! Quell' in noi *è una delle bestialità più macroscopiche partorite da Kiko e mai corrette (cfr. 2Cor.5,19: "È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo ) non perché Cristo placa Dio in qualche modo, ma perché vuole dimostrare agli uomini che ci ama nonostante il nostro peccato; … È il mondo che aveva bisogno di scoprire l'amore di Dio…qualcuno può dire perché Dio ha permesso che nell'Eucarestia entrassero l'Introito e l'Offertorio, o tutte queste idee sacrificali? Perché in quel momento storico era necessario. … Per questa ragione fu necessario che le offerte entrassero nell'Eucarestia, perché questa idea di offrire a Dio non si toglie dalla testa della gente in un giorno." (ndr. Sì perchè la gente - secondo Kiko - è scioccherella e la Chiesa - sempre secondo Kiko - combina solo pasticci! Meno male- aggiungiamo noi - che El Kiko c'è!).

Una volta ridotto il Divino Sacrificio a un nulla - per Kiko, infondo, Gesù si è offerto solo per dimostrare quanto Dio ama l'uomo - il nostro iniziatore cancella del tutto il valore "espiatorio" dell'eucarestia; mentre in ogni Consacrazione, Gesù si offre di nuovo per tutti noi, in maniera incruenta, Egli che è la "Vittima Immolata per la nostra Redenzione" . (ndr. parole come vittima, redenzione, immolazione Kiko non riesce neanche a pronunciarle!)

Chiudiamo in bellezza con la conclusione alla catechesi di Kiko:

"Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che è la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero pasquale.
Invece da Trento in poi si celebrerà la Messa per consacrare ed avere presente Gesù Cristo e metterlo nel tabernacolo.
In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il tabernacolo. Abbiamo trasformato l'Eucarestia che era un canto 
al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo."


Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo,
qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero,
e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

(Ogni volta che San Francesco d’Assisi passava accanto a una chiesa
si fermava, baciava per terra e recitava questa preghiera)
Con questo l'abissale ignoranza kikiana raggiunge la sua massima profondità, oramai incolmabile.
La presenza reale "Non è un assoluto" - egli afferma - ma "è in funzione del Mistero pasquale". Ma cosa significa?
Kiko stravolge tutta la dottrina e la teologia della Chiesa e le stesse parole del Maestro: "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi" (Mt.28,1); altroché "non è un assoluto".


Mentre Kiko nega Cristo Vivente in tutti i Tabernacoli del mondo millanta il "Messia che è in noi *"! Riempiendo la testa dei suoi seguaci di queste ostentazioni blasfeme, non confermate dalle loro stesse opere.

Parla così e pensa di poter fare tutto ciò che vuole a suo esclusivo vantaggio impunemente:

Quando ha Gesù sulle labbra, mentre predica la sua falsa dottrina.

Quando, arbitrariamente, trattiene nelle sue mani il Corpo di Cristo, prima di mangiarlo.

Quando ripete: "Io ti dico da parte del Signore…!" e, nel Suo Santo Nome, pretende per se' obbedienza assoluta.

70 commenti:

  1. Almeno quando c'era la Messa in latino non mancava la fede e la gente aveva un alto rispetto per il sacro. Questo non toglie che la chiesa abbia fatto bene a rinnovarsi, infatti vive con le nuove riforme in tutto il mondo. Che poi ci sia anche questo questo gruppo denominato cnc, fa parte dei rischi che la chiesa ha corso con la nuova riforma. Non ci resta per ora di sopportarlo finchè sparirà. e la chiesa andrà avanti come sempre.

    RispondiElimina
  2. Kiko non è cattolico. Quelle sue stesse parole - mai rinnegate - lo condannano:

    1) "...stavi lì dieci minuti, suonava un campanello...": partecipazione liturgica uguale a zero, Kiko andava a Messa con l'unico scopo di aspettare che finisse; nessuna percezione del santo mistero della Presenza Reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento;

    2) "non avevamo Parola perché era in latino": come se la Chiesa avesse sbagliato per 19 secoli ad utilizzare il latino lingua universale e non soggetta agli equivoci delle lingue parlate; come se tutti i santi fino a quel momento avessero sbagliato a non criticare il latino; e comunque, se proprio fosse stato sincero in tale ridicola affermazione, Kiko poteva benissimo studiare un po' di latino, no? No: Kiko odia il latino, al pari dei protestanti Kiko vuole la "lingua parlata" nella liturgia;

    3) "non c'era omelia, né orazione dei fedeli": Kiko vuole che il mistero eucaristico faccia spazio a parole umane, proprio come i protestanti. L'omelia è un beneficio aggiuntivo per i fedeli che partecipano alla Messa, ma questa resta valida indipendentemente dall'omelia. Non parliamo poi della "preghiera dei fedeli", del tutto facoltativa, poiché non cambia il valore della Messa. Come al solito Kiko confonde deliberatamente il piano liturgico (il sacerdote che opera il Sacrificio) con il piano didattico (il sacerdote che spiega le letture) e il piano "scenografico" (i fedeli che "collaborano" mediante emissione ufficiale di preghiere spontanee);

    4) "non c'era il bacio della pace": come se la Messa fosse uno spettacolino che deve prevedere per forza ingredienti "per fare scena". Ricordiamo ai lettori che il segno della pace - introdotto nel Messale del 1969 - è del tutto facoltativo, il sacerdote non è obbligato a invitare i fedeli a scambiarsi il segno della pace, i fedeli non sono obbligati ad effettuare la sceneggiata del segno della pace (tanto meno il "bacio di Giuda" della "pace"...);

    5) "non c'era l'anàfora in [lingua] volgare": come se le formule della consacrazione fossero valide solo se i fedeli ignoranti possono ascoltarle e verificarle (nella liturgia tradizionale era prescritto che la consacrazione si facesse a voce più bassa, e ciò dispiace al Controllore Kiko);

    6) "il pane in forma di carta": come se la Chiesa avesse sempre sbagliato nell'utilizzare ostie piccole (per praticità e per ridurre il rischio di sacrilegi); al sommo Kiko dispiace tantissimo che la Comunione, nella Chiesa Cattolica, non viene ridotta a scenografia delle pagnotte;

    7) "nessuno comunicava": Kiko finge di non sapere che chi è in peccato mortale non può comunicarsi e il risultato è che nel Cammino un sacco di gente mangia e beve la propria condanna, cioè fa la Comunione in stato di peccato mortale, e tutto questo avviene solo perché Kiko crede che la Messa sia uno spettacolino e che per farla riuscire bene bisogna che tutti si comunichino...

    8) "il calice lo beveva solo il sacerdote": come se la Comunione sotto una sola specie fosse inferiore a quella sotto le due specie (eresia utraquista), e con ciò stesso Kiko insinua che la Chiesa avrebbe gravemente menomato i cattolici di tutti i secoli precedenti.

    Ulteriore chiarimento: la Messa - il sacrificio eucaristico - è celebrata dal sacerdote. La presenza dei fedeli è solo per il beneficio spirituale di questi ultimi. Anche le letture, il Padre Nostro, ecc., servono a preparare il sacerdote a compiere il Sacrificio. L'eventuale partecipazione dei fedeli (con eventuali canti, con l'ascolto dell'omelia, con la possibilità di ricevere la Comunione, ecc.) è intesa solo a beneficiare ulteriormente questi ultimi. Ma Kiko - che confonde "liturgia" e "spettacolino" - non ve lo ha mai detto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusate se irrompo, ma nella foto con scritto "messa cattolica" è mostrata una messa tridentina che di cattolico ha molto poco visto il CV2.
      Ora mi spiegate perchè avete messo quella foto?
      Grazie
      Giovanna Sbardella

      Elimina
    2. Se per voi la Messa Tridentina ha poco di cattolico siete messi veramente male.
      Vi ricordo che il 7 luglio del 2007 papa Benedetto XVI con il Motu Proprio "Summorum Pontificum" ha riconosciuto (ATTENZIONE, HA RICONOSCIUTO, NON "CONCESSO") il diritto a tutti i sacerdoti di celebrare la Messa in rito romano antico e a tutti i fedeli di parteciparvi.
      Per fare questo NON DEVONO CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO, NEMMENO AL VESCOVO.
      E sapete perché il Sommo Pontefice ha riconosciuto questo diritto? Perché la Santa Messa Romana non è stata MAI ABROGATA.
      Pertanto siete voi a non essere cattolici se non accettate la Messa della Tradizione o peggio ancora, se la disprezzate.
      Come ci ha insegnato Benedetto XVI, ciò che per i nostri padri era sacro non può essere all'improvviso giudicato dannoso.

      Tomista ex NC

      Elimina
    3. Anonimo,
      quindi, secondo te, la Messa tridentina non è cattolica?

      E il CV2 ha dichiarato forse nullo il significato della Messa qual'è dall'inizio del cristianesimo ad oggi?

      L'altare consacrato è stato forse "sconsacrato" dopo il CV2?

      E quel tavolone quadrato è forse 1 altare consacrato?
      No, non lo è

      Ed è lecito ai sacerdoti consacrare su 1 tavolo (a parte situazioni di necessità come 1 Messa durante 1 gita in montagna) che non sia 1 Altare consacrato?
      No non lo è.

      La mia spiegazione è molto semplificata, ci potevi arrivare anche da sola.

      Ora che hai capito la foto, leggi e medita l'articolo e poi, se vuoi, poni qualche altra domanda 1 po' più seria.

      Elimina
    4. Dall'ordinamento generale del Messale Romano (Messale nuovo ovviamente, lo dico per il neocatecumenale medio, che di solito è ignorante, cialtrone e in malafede, soprattutto se catechista):

      "I fedeli s’inginocchino poi alla consacrazione, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la ristrettezza del luogo, o il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli motivi."

      A quanto pare migliaia di neocatecumeni da 50 anni ogni sabato sera sono ammalati o celebrano in luoghi ristretti.
      Ma fatemi il piacere, non avete mai obbedito a nessuno all'infuori di Kiko. Mai. Mai. Mai. Mai. Mai.
      Provate ad inginocchiarvi sabato prossimo di fronte a Nostro Signore Gesù Cristo che si rende realmente presente nel Santissimo Sacramento dell'Altare. Provate a farlo...e ditemi se i catechisti ve lo permetteranno. In tal caso, a chi obbedirete? Alla Chiesa o a Kiko?

      Tomista ex NC

      Elimina
    5. "Che di cattolico ha ben poco visto il CV2"

      Affermazione di cattivo gusto, di pessimo gusto.
      Fate veramente incazzare. Ostentate la vostra ignoranza spacciandola per "spirito". Eretici e scismatici, questo siete. Kiko per primo, eretico e scismatico.
      Arriverà il redde rationem.
      Sono certo, cara Giovanna, che tu non abbia mai letto una sola pagina dei documenti del CV2.
      A proposito mi sapresti dire come si intitola quello dedicato alla liturgia? E se si, in quale punto abolisce il latino? In quale altro punto ordina di celebrare su un tavolo? In quale punto proibisce di celebrare su un altare a muro? Si tratta di una costituzione di un decreto o di una dichiarazione? E nel caso tu lo sappia che differenza corre a livello magisteriale? Il CV2 ha abolito Trento? Quando? Perché? Quale Papa lo avrebbe dichiarato?
      Di solito il catechista medio non ha mai letto nulla al di fuori dei sacri mamotreti che venera e memorizza meglio che le Sacre Scritture.

      Tomista ex NC

      Elimina
    6. Cara Sig.ra Giovanna, la Santa Messa (scritto maiuscolo, non è un dettaglio; spero la sua sia stata una distrazione) cattolica è sempre stata quella, fino al 1968 e anche ora, perché le ricordo che la Santa Messa di sempre (e non tridentina, detta come per svilirla) non è mai stata abrogata ed è perfettamente valida, nonostante quello che viene detto e nonostante quello che vorrebbero fare! L'errore che molti (NC e non) fanno è considerare la Chiesa come se avesse avuto inizio soltanto a partire dal CVII, cancellando tutto quello che c'è stato prima sia a livello dottrinale che liturgico! E, mi permetta, si stanno vedendo sempre più i risultati di questo modo di agire. E tanto si potrebbe dire sulla Santa Messa che ne è scaturita - perfettamente valida, lo dico subito a scanso di equivoci, se rispetta tutte le condizioni previste dal Messale e non cambia o altera formule e/o altro della Messa -, che si avvicina più ad una concezione protestante e luterana che cattolica! Quindi, l'aver postato quella foto è stata un'azione più che corretta!

      Elimina
  3. All'articolo di Pax ed alle osservazioni di ex Tomista e di Tripudio c'è poco da aggiungere.
    Sì potrebbe dire che frasi improvvide e blasfeme come quelle di Kiko contro l'Eucaristia siano state pronunciate, soprattutto in anni bui per la fede cattolica, da molti sedicenti cattolici e pure da molti preti.
    Qualcuno si chiederà perché ce la prendiamo allora sempre con il solito Kiko, piccolo e nero!
    Semplice: perché costui tali frasi non solo le ha pronunciate, trovandosi purtroppo in questo in amplissima compagnia, non solo le ha insegnate,come molti, non solo le ha scritte, come più d'uno ha fatto, in articoli e libri: Kiko ha avuto la diabolica idea di farle imparare a memoria a centinaia, migliaia di bravi cristiani della domenica e farle ripetere fino ad oggi.
    Ma non basta: le ha concretizzate in un "rito": quello della cosiddetta Eucaristia del Cammino, durante la quale non ci si inginocchia, in cui il Sacrificio viene sminuito, il sacerdote diventa un cameriere, il Corpo di Gesù smanacciato, sbriciolato, abbandonato.
    Per questo, non finiremo mai di denunciarlo: quest'uomo ritiene di aver ricevuto un mandato, per fare tutto ciò nella Chiesa cattolica e alla Chiesa cattolica, e questa è l'unica cosa che gli riconosciamo: un essere umano, per quanto follemente determinato, non può, senza un aiutino da casa (del diavolo), aver fatto tutto questo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Correggo scusandomi: non ex Tomista, ma Tomista ex NC

      Elimina
    2. Valentina,
      dici bene i motivi per cui "prendersela con Kiko" ma, personalmente, non è lui che mi fa arrabbiare.
      In fondo, Kiko&Carmen&C. fanno solo il loro "lavoro", quello degli imbroglioni e lo hanno sempre fatto bene .. è "l' aiutino da casa" , cioè il "mandato", non scritto, ma "di fatto", che mi fa arrabbiare.

      Scusate se il mio intervento è di nuovo 1 sfogo personale ..
      La spiegazione di Tripudio e Tomista - chiarissima anche per 1 capra come me - bisognerebbe che la rileggessero anche il Vescovo di qui (e tutti gli altri pro-cammino) e anche il Papa .. perché ho l'impressione che queste cose le abbiano dimenticate.

      Infatti, se Kiko fa e insegna cose diverse da queste, cioè, come dice Tripudio, "non è cattolico" allora, anche chi dice che lui "fa del bene alla Chiesa" non è cattolico;
      ma, poiché a dirlo è il "cattolico n°1" , allora .. forse la Chiesa cattolica non è più quella che credete voi, ma quella che vogliono loro.
      A me questa Chiesa fa solo ribrezzo con tutta la sua ipocrisia (non parlo di singoli preti, brave persone, ma di gerarchia e dei discorsi più politici e filantropici che spirituali).

      In certi sussidi per prepararsi al sacramento della Confessione c'è, tra le domande per l'esame di coscienza: "ho parlato male della Chiesa e del Papa"?

      A volte ne parlo bene, quando fanno e dicono cose giuste, ma ultimamente NO!
      E quel messaggio d'auguri a Kiko è stata la goccia ..
      Il problema è che bisogna essere pentiti, giusto?
      Beh, io non lo sono per niente !

      Perciò, pur facendo tesoro delle bellissime parole di Rebel nel post precedente - e di quanto dice 1 sacerdote che stimo - sto seriamente pensando che, se questa è la nuova Chiesa cattolica, la "non cattolica" dovrei essere io e perciò andarmene.

      La verità o giustizia (che coincidono) viene prima della religione;
      la mia coscienza viene prima dell'appartenenza alla Chiesa.

      Elimina
    3. Cara Roberta,
      capisco ciò che dici, ma prima di arrivare alle tue conclusioni, attenderei che il Concilio, o un'enciclica, definisse la perfetta ortodossia del kikianesimo, unitamente all'eresia di tutto ciò che celebrano e credono qualche centinaia di migliaia di milioni di cattolici.

      Elimina
    4. Non hanno bisogno di definire niente perché per la Chiesa il "kikianesimo" semplicemente non esiste: il CN, per chi non lo conosce o per quegli ecclesiastici a cui fa comodo non conoscerlo, è solo 1 dei tanti movimenti presenti all'interno della Chiesa cattolica.
      Perciò senti certi discorsi di preti che parlando dei Carismi lo elencano insieme agli altri o lo citano come esempio di un "colore dell'arcobaleno" che fa bella la Chiesa (o altre baggianate simili) che dimostrerebbe, secondo loro, la "fantasia dello Spirito Santo".
      Da tale fantasia, sembra però che escludano il caso di 1 cattolico che non riesce a riconoscersi in nessun "colore".
      Scrisse 1 volta by Tripudio, se non sbaglio, che la Chiesa non è 1 "federazione" di gruppi (o 1 concetto simile) ma a me sembra che tanti preti la considerino proprio così! Con la conseguenza che inevitabilmente qualcuno si sente escluso ed emarginato .. altro che "accoglienza".

      Elimina
  4. Il CN lo vedo come un microcosmo bizzarro, una sorta di chiesa nella chiesa, in cui è avvenuto a livello interno un fenomeno analogo a quello avvenuto nel macromondo ecclesiale e a livello esterno. Solo che se nel macro c’è la presenza anche di una molteplicità di elementi determinanti lo strutturarsi in atto della riforma (quindi molti pazzi, molti mitomani, molte situazioni locali, ognuna costituente un precedente e una reciproca influenza sul tutto olistico che le contiene), nel vostro micro invece c’è stata una decisione d’autorità e una unica mens (ancorché tripartita nella trimurti kiko-carmen-Farnes), che quindi ha stabilito una volta per tutte tutte le cose. Ha stabilito a che epoca ispirarsi, cosa fare, cosa non fare, come farlo, la foggia dei paramenti, le suppellettili, i canti, i quadri, le sedie, le posture, tutto. Se ció nelle parrocchie appare molto più diluito e in forme occasionali e frammentarie, da voi è tutto riunito in una sola prassi. Il livello decisionistico-creativo è paragonabile a quello di un papa o di un concilio, o anche molto superiore.

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  6. kiko è talmente blasfemo che manco sa che ci sono stati i miracoli eucaristici. Non che ve ne fosse bisogno (la chiesa lo sa da sempre che il pane diventa corpo di Cristo) ma per gli eretici come lui non è ancora sufficente.

    RispondiElimina
  7. Dalla fine del vostro amato IV secolo la messa assume la forma “tridentina” nella sua sostanza, come ad esempio il canone Romano che è appunto di fine IV secolo. Interessante che sia presa a falso modello dal Cammino una preghiera eucaristica usata facoltativamente e per nemmeno un secolo, indicandola come “la tradizione” (PE2, canone di Ippolito), mentre la preghiera usata ININTERROTTAMENTE per 1700 anni viene allegramente buttata nel cesso perchè “tridentina”.

    O vorresti dirmi, cara Giovanna, che i preti, pardon, presbiteri neocatecumenali utilizzano il Canone Romano?

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fra parentesi, la Prex Eucharistica II non coincide col "canone di Ippolito", ma vi si ispira.

      Altra parentesi: lo Statuto del Cammino, nell'articolo 13 (quello sulla liturgia), nella nota 49, menziona la lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre» in cui si ingiunge che le celebrazioni neocat debbano usare anche le altre preghiere eucaristiche, "non solo la seconda".

      p.s.: nell'epoca postconciliare, il successo della prex eucharistica II (e per converso l'insuccesso della prex eucharistica I) è dovuto solo al fatto che è la più breve di tutte quelle presentate. I preti - specialmente neocat - si stufano di consacrare.

      Elimina
    2. Grazie per il chiarimento, Tripudio, che condivido.

      La preghiera eucaristica II è molto ridicola: “dicono” sia l’anafora di Ippolito, ma se si legge l’originale la si trova mutilata e modificata, espunte tutte le affermazioni sull’espiazione, sull’inferno, sul peccato, tutta roba trucida e antiquata. A dire il vero anche quello che resta è parafrasato e riassunto, non assomiglia in nulla all’anafora che doveva essere l’uso romano del III secolo e come tale imposta al CN da un Farnes archeologo pezzentone alla ricerca di una età dell’oro democristiana. Allora vuoi essere come ai tempi di Ippolito, ma peró tutto tutto è troppo, allora il genio DC: saremo QUASI come all’epoca di Ippolito), la cosa che stride moltissimo è che si è voluta imitare più o meno una forma esteriore del culto del IV secolo, evitando accuratamente di adottare le disposizioni interiori. Perchè non fare allora la confessione come nel IV secolo, se era tanto bello e puro? Una sola volta nella vita, con pubblica penitenza di anni e anni? Perchè non fare il digiuno come nel IV secolo? Ossia circa 200 giorni all’anno di ramadan, con divieto assoluto da cibi, bevande prima del vespro e nei tempi di quaresima e di vigilia di festa anche di astinenza sessuale? Pensa a proporre una cosa così. Perchè non fare la scomunica come nel IV secolo?

      Tomista ex NC

      Elimina
  8. Vorrei aggiungere che le modifiche imposte dal Vaticano, potevano anche essere evitate. Voi catechisti in pubblico le definite come meravigliosi interventi della grazia, (salvo poi criticarle negli annunci e nelle convivenze, ripetendo a pappagallo le parole di Kiko) forse perchè vi sfugge la visione del tutto e perchè siete sempre prigionieri della favoletta sdolcinata dentro la bolla. Io le trovo come contentini democristiani, politici chiaramente, dati ai vostri detrattori, senza per questo danneggiarvi. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma alla fine, sono modifiche inutili, che pure voi avete accettato perchè siete dei democristiani, e quindi vi va benissimo il mezzo compromesso in cambio di un vantaggio superiore, come statuti, mamotreti approvati ecc. Io non amo questo modo di fare le cose. Piuttosto vi avrei eliminato del tutto l’intera prassi, magari costringendovi al rito tridentino. Oppure vi avrei lasciato nel vostro brodo: una riforma mal fatta, applicata con criteri mal fatti, incarnata in una prassi specifica mal fatta, non puó essere migliorata da due ritocchini

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
  9. Nella foto in alto, la didascalia "Messa cattolica" è esatta per due motivi. Primo, perché la liturgia "tridentina", come messo nero su bianco dal Summorum Pontificum di Benedetto XVI, «non è mai stata abolita». Secondo, perché quella foto può benissimo essere di una liturgia postconciliare. Nessun documento liturgico stabilisce che il sacerdote debba essere "girato verso il popolo": anche la liturgia moderna dovrebbe essere sempre orientata "verso Dio" (cioè "spalle ai fedeli"). Riguardo ai paramenti, nonostante la riscoperta delle càsule, le pianéte non sono state mai abolite. Ma ai kikos, nemici giurati della liturgia cattolica - anche di quella postconciliare - tutto questo non importa... per loro, infatti, la Messa è uno spettacolino autogestito.

    Nella liturgia "tridentina" il Pater Noster è recitato (o cantato) solo dal sacerdote. I fedeli si uniscono solo all'ultima petizione: "et libera nos a malo". Anche le letture sono "del sacerdote", destinate a lui, necessarie per preparare lui (e quindi sono in latino, lingua universale della liturgia, senza la necessità che i fedeli debbano udirle o comprenderle). Il sacerdote non è nemmeno tenuto a seguire i tempi dei fedeli (mentre il coro canta il Kyrie, il sacerdote può proseguire a voce sommessa, ecc.).

    Il Santo Sacrificio della Messa, infatti, riguarda esclusivamente il Santissimo Sacramento. Tutto il "contorno" è dovuto al fatto che la Chiesa ha sempre voluto il massimo beneficio possibile per i fedeli. Non importa "capire" quale formula sta adoperando il sacerdote, importa solo essere presenti e - alle debite condizioni - poter mangiare quel Pane di Vita Eterna. Tutto qui. Sono cose accessibili anche a un bambino, anche ad un ignorante, anche ad un menomato, con lo stesso valore a cui sono accessibili all'esperto, al saggio, al santo. Per questo, per partecipare alla Messa e trarne beneficio, basta essere lì presenti (e il beneficio aumenta notevolmente se c'è la buona disposizione del cuore, l'unione con Dio: può spesso accadere che la singola anima trae beneficio spirituale enormemente maggiore del sacerdote perché più unita con Dio del sacerdote stesso in quei momenti). In altre parole, la Messa non è un "sacro spettacolino" ma è culto a Dio, "l'unico culto a Te gradito".

    L'invenzione della nuova liturgia, entrata in vigore 50 anni fa (nell'Avvento del 1969), aveva tra i suoi presupposti il renderla più accessibile ai fedeli (dunque la possibilità di usare la lingua parlata), di permettere una maggior "partecipazione" (nel senso scenografico di prendere parte, non nel senso tradizionale di esserne partecipi), e di dare più spazio all'aspetto "didattico".

    Ma nel corso di questi 50 anni abbiamo visto come tali presupposti - persino in buona fede - sono degenerati tantissimo. L'accessibilità ai fedeli si è trasformata in vera e propria invasione, coi laici che vorrebbero prendere il posto del sacerdote. Questo clericalismo è particolarmente evidente nelle celebrazioni neocat: l'Ambientale, le Monizioni, i Segni, la Preparazione, le Risonanze, il Girotondo Imbecille Conclusivo, ecc., come se la celebrazione, per essere "liturgia", debba richiedere una vasta quantità di parole di laici, gesti di laici, suppellettili e scenario allestiti dai laici, azioni di laici identiche a quelle del sacerdote (cfr. ad esempio l'accanimento neocat nel fare la Comunione "contemporaneamente al sacerdote")...

    Se la Messa è davvero "culto a Dio", allora è tale anche senza spettacolarizzazioni, senza "ambientali", senza "monizioni", senza canti, senza segni della pace, senza omelie, ecc. Chi invece la considerasse tutto sommato uno spettacolino, si sforzerà senza sosta di "preparare", di imbottirla di sproloqui, di "segni", ecc.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nota: in tale contesto il termine "preparazione" alludeva al mostruoso "darsi da fare" dei kikos con tutte le loro paturnie relative a seggiole pieghevoli, tavolinetti smontabili, esibizione di fiori e prodotti ortofrutticoli (liturgie ortofrutticole del Cammino), tappeti, cosiddette "icone" kikiane, prediche preliminari (la fatidica Ambientale), incontrini di preparazione, cottura paraliturgica delle pagnottone-focaccine, ecc... tutto un darsi da fare per "preparare", e poi la liturgia è una chiassata idiota, con gesti infantili e imbarazzanti (come il ridicolo "girotondo col passetto" alla conclusione), e per di più un sacco di gente fa la Comunione in stato di peccato mortale perché "pare brutto rifiutarsi" (vedi anche: comunione obbligatoria perfino agli atei).

      La "preparazione" del fedele cattolico consiste solo nel silenzio e raccoglimento, cioè adorazione e preghiera. I vecchi catechismi preconciliari (mai aboliti), alla Comunione, raccomandavano semplicemente di sapere e pensare "Chi" si va a ricevere.

      Il Cammino riesce nella demoniaca opera di privare i fratelli di quei tesori spirituali che nella Chiesa Cattolica sono garantiti persino ai bambini.

      Elimina
  10. "Se le singole azioni esteriori (che di per sé non sono molte e che vengono artificiosamente accresciute di numero) diventano l'essenziale della liturgia e questa stessa viene degradata in un generico agire, allora viene misconosciuto il vero teodramma della liturgia, che viene anzi ridotto a parodia.

    La vera educazione liturgica non può consistere nell'apprendimento e nell'esercizio di attività esteriori, ma nell’introduzione nell'actio essenziale, che fa la liturgia, nell'introduzione, cioè, alla potenza trasformante di Dio, che attraverso l'evento liturgico vuole trasformare noi stessi e il mondo."

    Tratto da J.Ratzinger, "Introduzione allo spirito della liturgia"

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
  11. ....Chi invece la considerasse tutto sommato uno spettacolino, si sforzerà senza sosta di "preparare", di imbottirla di sproloqui, di "segni", ecc....

    Il metro per valutare la buona o meno riuscita della celebrazione è il numero di "risonanze" che produce nei fratelli : tante risonanze=tanto spirito. Gelo siderale se nessuno parla. In un'atmosfera da "qualcuno dica qualcosa perché questo silenzio è insopportabile ", prima dell'omelia, qualcosina il responsabile imbastiva e diceva. In tono minore si concludeva il tutto. :-(
    Alice de'

    RispondiElimina
  12. Riporto una parte di un commento di Tomista ex NC che trovo avvincente:

    Nel vostro micro (microcosmo neocatecumenale) invece c’è stata una decisione d’autorità e una unica mens (ancorché tripartita nella trimurti kiko-carmen-Farnes), che quindi ha stabilito una volta per tutte tutte le cose. Ha stabilito a che epoca ispirarsi, cosa fare, cosa non fare, come farlo, la foggia dei paramenti, le suppellettili, i canti, i quadri, le sedie, le posture, tutto. Se ció nelle parrocchie appare molto più diluito e in forme occasionali e frammentarie, da voi è tutto riunito in una sola prassi. Il livello decisionistico-creativo è paragonabile a quello di un papa o di un concilio, o anche molto superiore.

    Questo mi fa pensare che quanto scritto a suo tempo sull'articolo di El Paìs, cioè che Kiko si considera alla pari di un cardinale, era sbagliato per difetto.
    Riporto un paragrafo dell'articolo:
    «Si considera alla pari di un qualunque porporato. Tiene sotto ferreo controllo la propria organizzazione fatta a cerchi concentrici che trasmettono direttamente le sue istruzioni. Non ha luogotenenti. Non c'è un direttore del Cammino, nessun addetto stampa né direttore finanziario. Egli stesso è l'iniziatore. Nessuno lo contesta. Egli è l'autore dei testi e dei simboli. Dell' estetica, della musica e dei canti; dei riti e degli usi; del linguaggio e del modo di vivere. E dello stile delle sue chiese, di cui egli stesso esegue gli affreschi di ispirazione neo-bizantina.
    I suoi seguaci sono noti col nome kikos. Una chiesa parallela...»

    RispondiElimina
  13. Post interessantissimo, perfetto, e commenti pure.
    Da aggiungere nulla: c'è la dimostrazione delle eresie di Kiko. Vere eresie e non per modo di dire.

    Roberta:
    è veramente raccapricciante che possano esserci guide all'esame di coscienza tanto ipocrite.
    Ovviamente criticare gratuitamente i Pastori è peccato, ma una critica sana, costruttiva a fin di bene, è positiva. L'ha detto, e in più di una occasione, anche Papa Francesco.

    All'autore della guida all'esame di coscienza chiederei cosa ne pensa di Papa Borgia, o di Bonifacio VIII, o di Giulio II, o del Papa Re del famoso film.
    O anche solo di San Pio X e del grande Pio XII.
    Questi Papa hanno avuto la stessa dignità papale di tutti, a comincia da San Pietro.
    E Santa Caterina che ha sferzato il Papa del suo tempo, si sarà confessata di questo?
    Gesù cosa avrà penserà di certi suoi rappresentanti in Terra? E san Pietro?

    Senza mancare di rispetto al ruolo che un Pastore riveste e alla sua dignità di uomo, a volte la denuncia, anche molto dura, non è solo lecita, ma doverosa.
    Del resto san Paolo fu molto duro con Pietro quando giocò su due tavoli diversi.
    E Pietro fu davvero un Papa santo, come pochi. In pratica gli dette dell'ipocrita, trattandolo come Gesù trattava i farisei.
    Certo, Pietro non era ipocrita, ma era caduto nel peccato di ipocrisia, stava agendo ipocritamente, e san Paolo lo ha avvertito e Pietro ha incassato e portato a casa.

    Chi strumentalizza la dottrina della Chiesa per i propri fini, così come la Parola di Dio, commette la più grande delle ipocrisie.

    RispondiElimina
  14. Voglio esprimere tanta stima e solidarietà a Roberta, anche a me gli auguri del Papa a Kiko non sono andati giú, per niente proprio! Definire un bene per la chiesa la sua opera ed esprimergli addirittura ammirazione è un insulto a tutti noi, che ogni giorno in parrocchia ci danniamo per smascherare questi maledetti cialtroni

    Addá passá 'a nuttata...


    Salvo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se è per questo ha anche rincarato la dose domenica durante l'Angelus

      Cari fratelli e sorelle!

      Rivolgo a tutti voi, cari romani e pellegrini, il mio saluto cordiale.

      Saluto i professori e gli alunni di Los Santos de Maimona e di Talavera la Real, Spagna; i gruppi parrocchiali venuti dalla Polonia, e anche i neocatecumenali polacchi – siete venuti a festeggiare il compleanno di Kiko, sicuramente!

      Frilù

      Elimina
    2. @ Frilù

      Però in quel "siete venuti a festeggiare il compleanno di Kiko, sicuramente" si potrebbe celare una chiave di lettura differente... Ovvero sia: guardate che io so che siete qui solo (o quasi) per quel motivo! Può essere che mi sbagli, ma il fatto che abbia fatto quella precisazione - di cui poteva fare a meno tranquillamente - potrebbe avere questo significato... Anche perché nel momento in cui ha salutato i gruppi parrocchiali della Polonia, avrebbe potuto limitarsi a salutare anche loro. Invece ha voluto fare quella precisazione, e a me che l'ho visto per caso in TV ha dato quella sensazione... Ciò non toglie il fatto - di tutta evidenza - che la Chiesa, a partire dai suoi vertici, attualmente è molto (troppo?) indulgente con certe situazioni che di cattolico hanno poco o nulla e che possono sviare i fedeli dalla fede, mentre contrasta soprattutto chi cerca di mantenersi aderente alla dottrina e alla tradizione bimillenaria della Chiesa cattolica.

      Elimina
  15. Timori. Gesù le dà la pace. Luisa vuole che Gesù faccia la sua volontà.


    (1) Mi sentivo molto afflitta, e con una oppressione tale, da sentirmi morire per certe
    cose che non è necessario qui scrivere. Ora, il mio dolce Gesù nel venire mi ha preso
    fra le sue braccia per sostenermi e darmi forza, e poi tutto dolcezza e bontà mi ha detto:- 769 -
    (2) “Figlia mia, che c’è, che c’è? Troppo ti opprimi, ed Io no lo voglio”.
    (3) Ed io: “Mio Gesù, aiutami, non mi abbandonare in tanta amarezza, e questo che
    più mi opprime è che sento sorgere in me un volere che vorrebbe dirti: “Questa volta Tu
    farai la mia volontà, non io la tua”. Il solo pensare questo mi dà la morte, oh! com’è vero
    che la tua Volontà è vita, ma le circostanze mi spingono, deh! aiutami”. Ed ho rotto in
    pianto, e Gesù facendosi bagnare le sue mani dalle mie lacrime, e stringendomi più ha
    soggiunto:
    (4) “Figlia mia, coraggio, non temere, sono Io tutto per te; vedi come sono belle le mie
    mani imperlate dalle lacrime di chi teme di non fare il mio Volere, neppure una è andata
    per terra, ora senti e quietati, Io farò ciò che vuoi tu, ma non perché lo vuoi tu, ma come
    se lo volessi Io, non ne sei contenta? Del resto è necessario un po’ di sospensione del
    tuo stato, non ho a chi affidarti, chi lo potrebbe? Hanno il cuore coperto di una corazza di
    ferro, le mie voci non sono né ascoltate né capite, i peccati sono orrendi, i sacrilegi
    enormi, i flagelli sono già alle porte della città, ci sarà grande mortalità, perciò un po’ di
    sospensione ci vuole del tuo stato che impedisce il corso alla mia giustizia. Tu mi darai
    il tempo libero per venire, ed Io ritirandomi, senza farti uscire dalla mia Volontà, ti darò
    ciò che ti sarà necessario”.
    (5) Io sono restata più che mai amareggiata per tant’altre cose che Gesù mi ha detto,
    che riguardano ai nostri tristi tempi, ma quieta, ché mi ha assicurato che non mi faceva
    uscire dal suo Volere. Ma nel altro giorno è venuta la mia Regina Mamma, e portandomi
    il pargoletto Gesù me lo ha messo nelle braccia e mi ha detto:
    (6) “Figlia mia, tienilo stretto, non lo far andare, se sapessi che vuol fare, pregalo,
    pregalo, la preghiera nel suo Volere lo rapisce, l’incatena; almeno si risparmierebbero in
    parte i flagelli”.
    (7) Detto ciò è scomparsa, ed io sono ritornata al tragico dubbio, che avevo indotto
    Gesù a fare il mio volere.

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  18. Roberta:

    ti sono vicino nella tua sofferenza.

    La Chiesa è fatta di uomini che spesso sbagliano, ma è guidata da Gesù.
    A volte sembra che dorme, come sulla barca.
    Sembra che quella barca nella tempesta sia guidata dagli Apostoli, e in effetti lo è, ma è Gesù che dorme che l'ha fa arrivare all'altra riva.

    Speravo di non dover mai vedere una crisi di fede come quella di oggi.
    Nelle apparizioni di Akita, ad esempio, che la Chiesa ha ufficialmente riconosciuto pochi anni fa, si parla di una grande crisi di fede che vi sarà nella Chiesa.
    Io ho sempre sperato che avvenisse "dopo", in modo che io non potessi mai vederla. Eppure, forse, ci siamo.
    Ci tocca combattere. Ma non contro la Chiesa, ma per la fede.

    Se dei pastori danno la Comunione senza alcun discernimento a dei concubini di fatto, se critichi tali pastori, non stai dicendo "male" di loro, stai difendendo la verità.

    Al prete che scrive che non si può dire male del Papa, dando ipocritamente a intendere che si deve dire che tutto va per il meglio, digli che, se è coerente, di fare l'elogio ai papi che hanno indetto le crociate e l'inquisizione, oltre al Papa che ha condannato Giordano Bruno.

    Il Papa sarà in perfetta buona fede quando elogia Kiko, ma rimane il fatto che elogia un eretico.
    Basta rileggere il post di Pax: non c'è ombra di dubbio. E' un eretico. Anche un bambino al primo anno di catechismo lo capirebbe.

    Se è dogma che il dogma è ragionevole (nel senso che può essere espresso attraverso dei criteri ragionevoli), vuol dire che, in qualche modo, la ragione è dogmaticamente riconosciuta come capace di giudizio.
    Il Papa può anche incensarlo, a Kiko, ma se Kiko ha detto che da Costantino fino a lui la Chiesa ha sbagliato tutto, ha detto una chiara ERESIA.
    Questo mi dice la mia ragione ILLUMINATA DALLA FEDE e questo credo.

    Dobbiamo continuare la nostra guerra per la fede come quei giapponesi che per decenni hanno vissuto nella giungla senza arrendersi.
    Si erano arresi tutti, anche l'Imperatore, eppure loro combattevano ancora per il Giappone e per l'Imperatore.
    Sono certo che la tua sofferenza sarà un'arma preziosa in questa lotta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pietro, ti ringrazio - anche per i commenti saggi e pacati che a me aiutano molto a "sdrammatizzare".
      La sofferenza non manca, purtroppo temo sia la mia fede a far difetto .. aspettare i famosi "tempi di Dio" , quando vorrei invece riuscire a vivere con Lui tutte le cose in ogni momento presente..
      grazie.

      Elimina
  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. Vorrei dire a tutti i "kikomani" (tanti dei quali giacciono in spam) a tutti quelli che trovano motivo di esaltazione dalla condiscendenza e compiacenza manifestata dal Papa, tanto affettuoso col suo omonimo Francisco Arguello, fraternamente chiamato anche da Sua Santità "Kiko", che siamo meglio noi che critichiamo apertamente quello che riteniamo un Suo atteggiamento sconsiderato e soprattutto irrispettoso e noncurante delle indicibili sofferenze di tanti innocenti causate IN PRIMA PERSONA da Kiko stesso o A CAUSA SUA da parte dei suoi degni discepoli che sono da lui personalmente ammaestrati al governo spietato delle anime; tutto questo dentro la Chiesa. E il Papa non può portare a Sua discolpa neanche il fatto di non esserne a conoscenza, poiché come me so di tanti e tanti che a Lui si sono rivolti per chiedere aiuto e a Lui hanno fatto pervenire innumerevoli testimonianze documentate per le quali mai ci è stata indirizzato uno straccio di risposta.
    Dicevo - scusate tra tanti incisi mi sono persa! - che siamo meglio noi di Kiko e compagni i quali apertamente non criticano MAI il Papa, gridano a gran voce "VIVA IL PAPA" "VIVA IL PAPA" come a Tor Vergata ha fatto quell'ipocrita di Kiko urlando a più non posso per incitare la folla a fare altrettanto, con un tono tanto falso che anche uno stupido lo coglieva tanto era finto e fastidioso alle orecchie! Fanno finta di obbedire, ma a loro del Papa non gliene frega niente, solo che gli serve per poter fare il cavolo che vogliono. Serve loro che non metta intralcio alcuno e li benedica ogni tanto e poi non ficchi il naso nei loro affari loschi sporchi e segreti, si proprio così: devono tenerli segreti per forza! Mentre il Papa continua a farsi prendere in giro da loro davanti al mondo intero. Oggi come oggi siamo più numerosi noi che li abbiamo capiti quanto sono falsi, che quelli che li seguono convinti, questi quattro ciarlatani e posso dire con assoluta certezza che anche quelli che ancora fanno il cammino in gran numero la pensano come noi, solo che sono ingessati, annichiliti, ma mentre Kiko parla spesso pensano: "ma questo che diavolo dice?"

    Ora concludo, essendo questa la situazione e in una accelerazione sempre più grande in questa direzione (poiché molti camminanti che non hanno la forza di liberarsi stanno lì aspettando che l'aiuto venga dalla Chiesa, dal Papa....la salvezza per loro!) se il Papa è contento di queste belle figure che fa, io faccio a Lui i miei complimenti e faccio i miei auguri.

    Fratelli cari, Ex e NON Ex ancora, aspettiamo insieme un solo aiuto, quello che viene e VERRÀ dal Cielo!

    Pax

    Scusate se sono stata un poco sconclusionata, sarà anche l'ora tarda. Credo che il concetto sia chiaro, comunque.

    RispondiElimina
  22. Cara Pax, non è modifica a ciò che hai detto, ma è un'aggiunta. Il Papa non ha timore, perchè il Cammino è completamente nelle sue mani. Cioè, cercate di capirmi. Quello che avete scritto, nella verità, c'è, e sono d'accordo, poi potrebbe uscire qualche frase di troppo, da tutti noi, ma per lo più, c'è ed è vero quello che dite. La Verità piena è UNO SOLO, Gesù, per cui, anche da noi, anche da me, potrebbe uscire un errore.
    Il Vaticano sa che appena vorrà, e se si presenteranno i presupposti, può far sparire il Cammino con un attimo, perchè è scritto nello Statuto, vado a ricordi, ora in questo momento. Per cui, quello che avete visto, sono atti umani, tra uomini. Il Papa ha sempre avuto affetto per Kiko, perchè ha il suo sguardo, e loro si mostrano ubbidienti e servizievoli, e lo sono anche. Dovete confidare in Gesù, perchè Gesù è Dio, e Lui ha visto ciò che gli uomini non vedono. Faccio un paio di esempi: il Papa si vede migliaia dipersone che gli urlano "Papa Francesco", davanti ( questo vede), ma il Papa non vede quando una persona viene coercizzata dentro le salette con a forza, e non vede le cattiverie che fanno dietro le quinte, nascosti.
    Costoro combattono le persoe in Nome di Di, si fanno i Padroni nella Casa del Padre, Gesù li ha visti.
    E cara Pax, so che per molti quello che sto scrivendo sembrerà una massima pazzia, lo so, ma non me ne preoccupo, questo ti voglio dire: IL SEGNO DAL CIELO GIA' C'E' STATO. ORA SARA' GESU' CHE LO FINIRA', CIOE' FINIRA' LA SUA OPERA. Io non so, è Lui che sa. Rimaniamo nel Signore, anche quando la barca prende vie a noi sconosciute, e Pietro imbocca strade checi sembrano errate, perchè Pietro è al timone, ma Dio è Colui che Domina le acque e i venti. Senza l'aiuto di Dio, Pietro non riesce, un semplice timone, se non c'è dietro Dio, non può nulla. Ma noi sappiamo che Dio nn abbandonerà mai la sua barca e il timoniere, per cui, con speranza attendiamo che il Signore spingerà la barca con il suo vento.
    Pace ai figli della ace. Dio è la Pace.
    Ti auguro ogni bene, in Nostro Signore.

    RispondiElimina
  23. Come ho già scritto in altre occasioni il papa che riabilitato l'eretico per antonomasia Lutero vuoi che non elogi l'altro eretico kiko? Gli altri papi rano decisamente contrari ai festeggiamenti per i 500 anni di lutero eppure questo papa ha addiritura portato una sua statua in vaticano. Ergo:anche i papi sbagliano in questto caso è Francesco

    RispondiElimina
  24. Un abbraccio sincero a Roberta.
    Leggo sempre con interesse i tuoi commenti che sono profondi e incisivi.
    Apprezzo la tua cultura di cose della Chiesa ed il tuo modo educato di esprimerti.
    Sei importante per chi scrive su questo blog perchè sei sincera ma mai sgarbata.
    Sei una persona che come molti su questo blog ha sofferto per le storture del cammino e per il fanatismo di alcuni catecumeni.
    Però sei aperta al dialogo, hai una mente acuta e un pensiero libero ed obiettivo.
    Spero che rimani fedele alla "NOSTRA" Chiesa, perchè quando finiranno tutti i balletti e i girotondi ci sarà da rimboccarsi le maniche e ripulire e ricostruire le macerie di questa povera Chiesa di Gesù Cristo.
    Forse mi ripeto, ma quando accadono cose negative dobbiamo ricordarci che la Chiesa è fatta di uomini e alcuni di questi non sono degni di appartenere alla Chiesa.
    Anche io come te non mi vergogno di contrastare, criticare, contestare questi uomini, l'ho fatto e continuerò a farlo.
    La Chiesa e il messaggio di Cristo sono molto di più di questi uomini.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Luca, sei gentile ma ti sbagli, non ho nessuna cultura di cose della Chiesa e, a differenza di te non sono impegnata in attività di parrocchia, inoltre conosco e frequento pochissime persone, per cui quella che tu hai chiamato "missione", di mettere in guardia circa il CN , io ne' me la sento, ne' ho le occasioni, ne' gli strumenti per farlo (perché ci sono restata poco e non mi è successo quello che tu hai scritto nel post, né l'ho visto succedere in modo così eclatante.
      Io penso che quei "catechisti" fossero abilissimi a trattare ognuno nel modo adatto per ognuno per incatenarlo: con me usavano uno strano "rispetto", quasi 1 forma di adulazione, senz'altro avevano capito che se mi urlavano in faccia me ne sarei andata subito. Magari, mi avessero trattato come hanno trattato te! Non avrei di certo continuato a crederle "brave persone" e me ne sarei andata ancora prima. Inoltre avevo sempre la malaugurata idea di chiedere dei colloqui personali .. così, tanto per farmi manipolare meglio! ).
      Poi qua, molta gente che ne è fisicamente uscita, è ancora "dentro" con la testa e il cuore, hanno CONSERVATO la medesima MENTALITÀ .. molti la hanno solo trasferita in "altro gruppo" (sono quasi più NC di quelli che sono dentro). E questo sia la gente, sia il Parroco, sia la Parrocchia dove il cammino è stato chiuso, per poi riaprire con altri "catechisti" in altra parrocchia (ho visto da poco che anche questo blog parlò a suo tempo della vicenda - anche qui, disgustoso discorso di benvenuto del Vescovo - ) .
      Sulla base di questo comportamento che vedo e delle mie motivazioni che ho avuto per entrare nel CN, mi sono fatta l'idea che non ha senso cercare di "salvare" le persone che ci sono dentro e chiamarli "poveri ingannati in buona fede" (certo nei primissimi tempi può essere!) perché se uno ci sta è perché ci VUOLE stare.
      Come è impossibile fare ragionare una, uscita dal Cammino, che si commuove di nostalgia perché i suoi ex -fratelli hanno fatto la tappa d'Israele .. e avrebbe voluto esserci!

      Spero che la tua passione invece per "la causa" :) non diminuisca mai, hai senz'altro ragione a dire:

      " La Chiesa e il messaggio di Cristo sono molto di più di questi uomini."
      -----------
      Certo che Cristo e quanto viene da Lui è "di più", ma io non ho chiara la DEFINIZIONE di Chiesa, come possa prescindere da quello che fanno gli uomini .. perché questa Chiesa io non riesco a vederla come qualcosa che viene da Lui.
      Devo accontentarmi, ringraziare Dio, del bravo sacerdote che ho trovato e fare finta che tutta la Chiesa sia così quando so benissimo che non lo è?

      Ma "cattolica", non voleva dire "universale", cioè uguale dappertutto?

      Elimina
    2. PS
      In questa parrocchia l'altare è 1 tavolone come quello della seconda foto, solo molto più grande: è 1 asse che poggia su piedi di ferro lavorati in modo artistico.
      Fu fatto costruire negli anni '70 dal parroco che aprì le braccia al CN nella città e il parroco attuale non ha nessuna intenzione di cambiarlo .. secondo me per devozione verso quel ptedecessore.

      Elimina
  25. Kiko è elogiato dal Papa e dalle banche, grazie ai suoi conti-corrente...

    RispondiElimina
  26. Buongiorno a tutti.
    Mia moglie è stata introdotta al cammino da una conoscente.
    Mi ha chiesto di partecipare con lei agli incontri. Ero molto perplesso, mi sono documentato, ho trovato cose che non mi sono piaciute. Ho deciso ugualmente di accompagnarla: primo per non lasciarla sola, secondo perché comprendo la causa del suo interesse, ovvero la sua crisi spirituale; e voglio che lei lo sappia.
    Quindi, lunedì ho accettato di partecipare al primo incontro.
    Non mi dilungo, anche se vorrei dire che ho riscontrato molte cose qui citate in diversi articoli.

    Scrivo qui per avere un confronto sul come muovermi d'ora in avanti.

    Lei mi ha detto esplicitamente che in questo momento sente il bisogno di una cosa del genere, ovvero di un cammino spirituale e di una comunità.
    Le ho fatto capire di non essere rimasto particolarmente colpito dai contenuti espressi finora e ne ho pacificamente contestato qualcuno.
    La mia intenzione è continuare ad accompagnarla durante il primo ciclo di incontri, e di oppormi in modo esplicito solo qualora lei mi proponesse di partecipare alla prima convivenza.

    Se lei insistesse per provare anche quella, di nuovo andrei con lei per non lasciarla sola; ma questo sarebbe quanto. I neocatecumenali non mi vedranno più.
    Il punto è: vorrei che non vedessero più nemmeno lei.

    Sia chiaro, tutto questo è ipotetico. Può darsi che lei stessa si dimostri poco interessata, spontaneamente, già dopo qualche incontro.
    Ma anche se la reputo persona intelligente e smaliziata, ci sono cose che potrebbero offuscare il giudizio di mia moglie: il periodo per lei (e quindi, per noi) è delicato; la conoscente ci ha "presentati" ed è una persona che mia moglie vede almeno una volta alla settimana, con conseguente pressione sociale (ma perché non vai agli incontri, a me hanno cambiato la vita, ecc.); il suo bisogno di spiritualità è genuino.

    Chiedo quindi a voi, lettori e autori di questo blog, un consiglio su come muovermi.
    Su cosa fare leva? Quali osservazioni sul cammino potrebbero farla ragionare?
    Come presentarle delle alternative "sane" alla sua sete di spiritualità?
    Ha senso oppormi solo alla convivenza o dovrei iniziare prima?

    Ringrazio fin da ora chi vorrà rispondere a questi miei dubbi.

    Un saluto a tutti
    Francesco P.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Francesco

      Mi permetto di consigliarti oltre alla comunità dei figli Dio menzionata da Tomista e da Roberta Salerno, anche gli EVO che sono gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio di Loyola dati nella vita ordinaria di tutti i giorni.Gli Esercizi sono una “scuola di preghiera” che conduce a una relazione sempre più intima e personale con il Signore nostro Creatore e Salvatore.
      Il metodo EVO, è stato elaborato ed introdotto in Italia nel 1988. Oggi esiste una nutrita equipe di accompagnatori spirituali, riuniti nell'associazione AGEVO, che affiancano i Gesuiti nel dare gli Esercizi.

      Fabio

      Elimina
  27. Francesco, capisco che il momento che vivete sia delicato, ma credo che una proposta spirituale debba incontrare il gradimento di ambedue, per essere davvero proficua.
    In particolare, se una proposta spirituale si trasforma tendenzialmente in un terzo incomodo per la coppia, come sappiamo avvenire per il cammino, non potrà a lungo andare che essere una fonte di problemi.
    Quindi il mio consiglio è: opponiti con una certa decisione.
    Inoltre, durante le catechesi, cerca di individuare chi siano i nuovi adepti (possibili appartenenti della comunità nascente) e i componenti delle Comunità precedenti, di solito presenti con gran sorrisi per far numero e dare un'impressione di calore e di familiarità. Infatti c'è la possibilità che, oltre a te e tua moglie, i nuovi componenti della comunità che tua moglie desidera, siano dei ragazzini, figli di coppie delle Comunità più anziane. In tal caso, tua moglie dovrebbe sapere che è con loro che dovrebbe fare l'esperienza della "comunità" che tanto desidera.

    RispondiElimina
  28. Scusa @Francesco,
    non hai detto che ti sei documentato? E che hai ascoltato il primo incontro?
    Allora mi pare chiaro che prima di tutto devi chiarire a te stesso cosa ne pensi TU, prima che tua moglie.
    Perché vuoi opporti?
    Avrai dei motivi seri no? Diversamente che opposizione fai?
    E perché non vuoi entrare nel Cammino con lei?

    "Su cosa fare leva? Quali osservazioni sul cammino potrebbero farla ragionare?"
    ------------
    Sei tu che conosci tua moglie e, se ti sei documentato e al contempo hai visto e ascoltato gesti, atteggiamenti e parole dei "catechisti", gli argomenti li hai già.

    Perché non li condividi con tua moglie insieme alla "documentazione" che hai trovato?

    Vuoi aspettare la "convivenza"?
    La quale, in teoria, lei neanche deve sapere che le verrà proposta alla fine degli incontri.

    Ma è vero che ti vuoi "opporre" oppure aiutare i NC ad accalappiarvi?

    PS
    Sulle "alternative sane" non saprei .. dipende cosa c'è lì da voi; sarebbe bello trovare aiuto, insieme, presso un bravo sacerdote "sano" ....
    ma scarseggiano di questi tempi.

    RispondiElimina
  29. Per Francesco aggiungerei anche, che come detto da Valentina, le persone che si vedono alle prime catechesi sono quasi tutte "Platea" che serve a far credere che ci sia un gran interesse e partecipazione; nella mia parrocchia di Roma pure hanno iniziato Lunedi, apparentemente erano 40 ma i nuovi erano 15. Il consiglio che le posso dare è andare alla prossima e provare a fare delle domande quando ha dei dubbi, già da questo vedrà che tipo di catechisti avrebbe sua moglie per 40 anni.

    RispondiElimina
  30. Carissimo Francesco
    Sono d'accordo con Roberta, la soluzione ideale è nell'affidarsi a un bravo sacerdote come guida di entrambi, ne conoscete qualcuno?
    Come diceva Santa Teresa d'Avila, incontrarne uno è un gran dono di Dio, ma davvero raro!

    Per il resto puoi segnalare a lei l'infinita' di esperienze negative e devastanti, a lungo andare, raccontate da tanti ex fuorusciti anche dopo decine d'anni di cammino, come noi.
    Inoltre puoi segnalare a tua moglie la disobbedienza strutturale di questa realtà alle tante correzioni della Chiesa, sia sul piano dottrinale che su quello liturgico che sconfina in un abuso dissacratore o intollerabile che di certo non giova all'anima.
    Infine nono so in che zone vivi, ma potresti informarti se c'è da qualche parte l'esperienza dei 10 Comandamenti, ciclo di catechesi assolutamente a termine. Questa può anche essere l'occasione per incontrare un bravo sacerdote, al di sopra della media sicuramente.
    Questa predicazione è tenuta da sacerdoti appunto, sulla traccia indicata da don Fabio Rosini di Roma.
    Ultimo suggerimento, se puoi fai insieme a tua moglie visita al più vicino Santuario Mariano della tua zona. Lì insieme affidatevi a Lei, ciascuno di voi e il vostro matrimonio.
    Nella preghiera mettete tutto nelle Sue mani e chiedeteLe di indicarvi la via.
    Nulla è più efficace di questo. Per mia personale esperienza.

    Totus tuus sum et omnia mea tua!

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cari Pax e Francesco, sul ciclo dei 10 comandamenti mi permetto di esprimere qualche riserva. Se il corso è gestito dai neocatecumenali, vi si ritrovano, in germe, le stesse eresie, gli stessi sacrilegi, le stesse pratiche, le stesse pressioni e ricatti psicologici, proprio come accade nelle comunità.

      Ovviamente non possono costringere i partecipanti più di tanto, comunque riescono ad disgustare della fede un buon numero di anime e tutto sembra fatto apposta per abituare gli ascoltatori al linguaggio del cammino neocatecumenale! E infatti, alla fine dei comandamenti, questi catechisti indicano ai partecipanti proprio il cammino come la prosecuzione naturale al comandamento unico dell'amore.

      Insomma, bisogna sapere in anticipo a che scuola appartiene chi tiene queste catechesi, altrimenti il problema del cammino è solo rimandato.

      A.B.

      Elimina
    2. @A.B.

      Grazie per questa sua testimonianza.
      Io ho partecipato alle prime 6 catechesi dei 10 comandamenti e mi è bastato per capire che si trattava di catechesi simil neocatecumenali. Bravissimi i due frati e un catechista abilissimo nell'usare tecniche di persuasione come i venditori professionisti che usano tutti i trucchetti leciti e meno leciti per rendere la platea di ascoltatori altamente suggestionabile. Adesso ho la conferma che alla fine viene indicato il cammino.

      Fabio

      Elimina
  31. Consiglio spassionato per Francesco e la moglie: cercate la Comunità dei figli di Dio, fondata da Don Divo Barsotti.
    Si tratta di un autentico cammino di fede, cattolico apostolico romano.

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, qua da me è venuto qualche volta padre Serafino Tognetti, di questa Comunità, ha fatto catechesi profondissime ma semplici da capire e celebrato Messa dedicando 1 tempo prolungato alla consacrazione e abbassava la voce come ha spiegato Tripudio :)
      Mi sono stupita perché non lo avevo mai visto fare e cmnq durante tutta la Messa c'è stato grandissimo raccoglimento.

      Elimina
    2. Concordo con quanto scritto da Tomista ex NC e da Roberta Salerno.
      Chi ha la possibilità potrebbe fare una esperienza nella comunità dei figli di Dio.
      Consiglio anche le letture del servo di Dio don Divo Barsotti, le meditazioni etc.. e le catechesi che elevano lo spirito di padre Serafino Tognetti sulla preghiera del cuore.

      Fabio

      Elimina
    3. Volevo scrivere: Le catechesi di don Serafino Tognetti sulla preghiera del cuore che elevano davvero lo spirito a Dio.

      Fabio

      Elimina
  32. Due link per Roberta:

    https://www.corrispondenzaromana.it/chiesa-e-uomini-di-chiesa/

    https://m.youtube.com/watch?v=HE_V5LplGMM&t=2s

    Spero siano di tuo gradimento

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
  33. @ A.B. e Fabio

    Se le cose stanno come voi dite, avete fatto bene ad avvisare Francesco P.
    Ci manca solo che vada a mettersi da solo nei pasticci.
    Avevo dato questo consiglio per come, alcuni ex come me che hanno avuto l'opportunità di partecipare proprio a Roma e proprio con don Fabio Rosini, me ne avevano parlato.
    In realtà per loro è stato un aiuto grande dopo essere usciti dal cammino.

    In ogni caso penso che valga di più l'indicazione di Tomista ex NC che mi pare parli sempre con grande competenza.

    Mi scuso Francesco per averti indirizzato su un sentiero scivoloso: se i 10 Comandamenti, anche lontanamente, riportano al c.n., o qualcuno se ne serve per questo in qualche maniera, meglio restarne alla larga.
    Non si finisce mai di imparare!

    Pax

    RispondiElimina
  34. Ha me Rosini piace molto.
    Don Fabio è un ex neocatecumenale che è uscito dal CNC per seri dissidi con Kiko.
    E' vero che la sua formazione la deve al CNC ma ha fatto una scelta molto seria e coraggiosa quando ha dovuto scegliere tra Kiko e la Chiesa.
    Io ho letto il suo libro "Solo L'amore crea" dove si parla di Misericordia e l'ho trovato splendido.
    Ho seguito e seguo su internet tantissime sue catechesi, sui 10 comandamenti, i doni dello Spirito Santo, i commenti al vangelo del giorno, etc.
    E' un biblista raffinato e sa essere semplice anche sulle cose più complesse, ma soprattutto è fedele alla Chiesa e al suo magistero.
    Non si inventa nulla e non plagia nessuno, il suo percorso è rigorosamente a tempo, dopo il quale, consiglia di seguire qualsiasi realtà parrocchiale che tenga le persone in Chiesa.
    Quando era ancora nel cammino neocatecumenale consigliava anche il CNC tra queste realtà, ma mai solo il CNC.
    Era considerato a buon ragione il pupillo di Kiko, anche troppo bravo e troppo popolare e carismatico per i gusti e l'invidia del "divino fondatore" del cammino.
    Non so se qualcuno oggi usa il suo percorso per fare gli interessi del cammino, quello che sò per certo è che a me personalmente mi ha aiutato molto ad aprire gli occhi proprio sulla realtà neocatecumenale.
    Al passaggio della Traditio non mi convinceva la spiegazione della parabola del cieco nato, data dai catechisti.
    Ho cercato e trovato su internet quella di Don Fabio e mi si è aperto un mondo.
    Ricordo di avere letto un ottimo post su questo blog proprio sulla parabola del cieco nato spiegata da Lino Lista qui sul blog e nel suo ottimo libro "Il fango e il segreto" che custodisco gelosamente.
    Non so per quale motivo Kiko abbia mandato via o costretto ad andare via Rosini, ma io, ad uno come Don Fabio Rosini, avrei dato carta bianca su tutto quello che faceva con e per i giovani.
    La sua dipartita dal CNC è stato un evento che ha incrinato decisamente la fiducia della gente verso Kiko.
    La sua uscita, come quella di Daniel Lifschitz ha costretto tanta gente ad interrogarsi sulla bontà di questo pseudo percorso di fede chiamato cammino neocatecumenale.
    Ripeto, penso che sia una benedizione per la Chiesa che Don Fabio abbia scelto la Chiesa al posto del cammino.
    Se avete dubbi, potete seguire le sue catechesi su internet, però vi prego non parlatemi male di Don Fabio Rosini.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Luca per la tua testimonianza. Questo è quanto anche io so. Solo che non ho mai seguito nè i Dieci Comandamenti e su Internet poche cose che però mi hanno edificato.
      Mi unisco al tuo appello: "vi prego non parlatemi male di Don Fabio Rosini".
      Anche perchè, questo posso dirlo, sono stata presente nelle convivenze di itineranti agli attacchi di Kiko e Carmen a don Fabio. Lo hanno gettato fuori, a quelle condizioni era impossibile per lui restare, eppure nel cammino è cresciuto. Ma era troppo carismatico, come tu dici, e il sommo Kiko dei peccati capitali non se ne fa mancare neanche uno!

      Pax

      Elimina
    2. @ Luca

      Anche a me è piaciuta molto una catechesi di don Fabio Rosini sull'eredità dei santi. Mi è piaciuta Molto.

      Le catechesi sui 10 comandamenti fatte da don Fabio in persona però, io non le ho trovate in internet.
      Luca, se ti fosse possibile partecipare di persona al percorso dei 10 comandamenti sarebbe molto utile e interessante il tuo giudizio, dato che sei un ex neocat "vaccinato" al linguaggio e alle catechesi neocatecumenali e perciò le riconosceresti subito.

      In internet ho trovato solo le prime 5 catechesi del percorso ma sono presiedute da un sacerdote sconosciuto:

      1 catechesi: https://www.youtube.com/watch?v=kIzgTBD54G0

      2 catechesi: https://www.youtube.com/watch?v=M4OdOr7gfkw

      3 catechesi: https://www.youtube.com/watch?v=503vbklLkWc

      4 catechesi: https://www.youtube.com/watch?v=0oj6i9Vpb7s

      5 catechesi: https://www.youtube.com/watch?v=m9hHsQM88Os

      Fabio

      Elimina
    3. @ Pax

      Vengo in pace, eh! :)

      Se anche a te fosse possibile partecipare di persona al percorso dei 10 comandamenti, sarebbe davvero molto utile e interessante il tuo giudizio, dato che sei una ex neocat "stra-vaccinata" al linguaggio e alle catechesi neocatecumenali e perciò le riconosceresti subito.

      Fabio

      Elimina
  35. @ Fabio
    Ti ringrazio per i 5 link che hai segnalato.
    Li ascolto volentieri.
    So per certo che nel post-cresima neocatecumenale nel primo e parte del secondo anno il tema degli incontri è proprio sui 10 comandamenti.
    So anche che esiste un "mamotreto" riservato hai solo padrini neocatecumenali da seguire per il post-cresima NCN.
    Quello che ignoro è il contenuto di questi incontri o se altri all'interno del cammino spacciano i loro 10 comandamenti per il percorso di Don Fabio Rosini.
    Sarebbe l'ennesimo plagio del cammino.
    Fabio ti faccio sapere prima possibile sul blog.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Luca

      Grazie a te Luca se ti prenderai questo impegno del percorso.

      Si, don Fabio Rosini ha spiegato di persona al mio parroco che il percorso dei 10 comandamenti è stato creato per i ragazzi del dopo Cresima neocatecumenali.
      Io ho partecipato al percorso gestito da collaboratori di don Fabio Rosini, sono frati carmelitani scalzi e due coppie sposate di catechisti.
      Non so se riesci davvero a visionare tutte e cinque quelle catechesi come ho fatto io.. Ci vuole stomaco. :)

      Fabio

      Elimina
  36. @ Luca e Pax,

    voglio precisare che il mio commento non riguarda Don Fabio Rosini né i corsi gestiti da lui personalmente.

    Ma ci sono altri catechisti in Italia che hanno tenuto e tengono questo corso, tra cui dei neocatecumenali.
    A ragion, purtroppo, veduta, dico che bisogna stare attenti a chi siano i catechisti, per non finire in un para-cammino, con le violazioni catechetiche, psicologiche, liturgiche ed eucaristiche tipiche.

    A.B.

    RispondiElimina
  37. Molto interessante questo scambio di idee.
    Ora comprendo. Da quanto dici anche dei neocatecumenali doc hanno cercato di scopiazzare i Dieci Comandamenti di Rosini. Questo non lo sapevo. Anche perché il loro scopo finale è sempre quello di portare le persone in comunità prima o poi e questo non va bene. Mai fanno niente per niente, si dice giustamente. Tutto è offerto all'idolo Cammino e al l'idolo Kiko, ovviamente.
    Fabio Rosini non è come loro, non ha mai tenuto per se' la gestione dei dieci comandamenti, Ma li ha messi a disposizione della Chiesa. Io so anche che la catechesi è portata avanti da sacerdoti, non da laici. Potrei sbagliare. Ma so che l'indicazione è questa. Come anche che questo ciclo di predicazioni finisce, e finisce per sempre. Poi si vive nella chiesa.

    A questo proposito ricordo, tra gli scontri in convivenza, uno dei più violenti fu quando Kiko accusò Fabio Rosini di aver copiato le sue catechesi......geloso e invidioso all'eccesso....un esempio di vita cristiana senza paragoni.

    Pax

    RispondiElimina
  38. Scusami Fabio copio il tuo commento...

    @ Pax

    Vengo in pace, eh! :)

    Se anche a te fosse possibile partecipare di persona al percorso dei 10 comandamenti, sarebbe davvero molto utile e interessante il tuo giudizio, dato che sei una ex neocat "stra-vaccinata" al linguaggio e alle catechesi neocatecumenali e perciò le riconosceresti subito.

    Fabio
    ___________

    Quel "vengo in pace" mi ha fatto sorridere! Tanto tremenda sono? A me non pare. Mi dispiace se do questa impressione.
    Per il resto, avrei potuto e potrei partecipare senza dubbio a questa esperienza ma da quando sono uscita dal cammino ho una sorta di resistenza a qualunque cosa organizzata e rifuggo. Più forte di me.
    Preferisco sostare da sola davanti al Tabernacolo in una Chiesa vuota. Questo è!

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pax, non sei tremenda, non dai questa impressione. Anzi!

      Non voglio pormi in modo sbagliato nei confronti di una persona, quando scrivo. Può capitare, non essendo davanti a quella persona a quattro occhi.
      Capisco la tua resistenza a partecipare a corsi o ad altre cose organizzate. Ci mancherebbe!

      Le catechesi a cui ho partecipato io, sono proprio il percorso delle 10 parole di vita di don Fabio Rosini.
      Un frate, sacerdote carmelitano, presiedeva le catechesi. Ovviamente anche il mio parroco era presente e parlava anche lui. Ma doveva seguire gli scritti della scaletta delle catechesi. Poi parlavano anche questi catechisti laici. Ripeto, questo percorso vocazionale nella parrocchia lo ha voluto il mio parroco che ha parlato direttamente con don Fabio Rosini. Ed è presieduto da suoi collaboratori di fiducia.
      Quindi, io non so se ci siano altri percorsi che copiano quello che ha creato don Fabio Rosini. Oppure, se quando fa le catechesi don Fabio Rosini, i contenuti, il linguagggio e i metodi sono differenti (ma non credo sia possibile) da quelle simil neocatecumenali che ho assistito io.

      Fabio

      Elimina
    2. Se ricordi, avevo seguito uno dei link che avevi proposto ed avevo concordato con te: non mi era piaciuto, anche a me era sembrato di assistere ad una messa in scena e ad una forzatura.
      Ti avevo però scritto anche che, al di là dello stile delle catechesi, della messa in atto più o meno consapevole di suggestioni per indurre un giovane a prendere in considerazione una certa scelta vocazionale, ciò che conta davvero sono gli step successivi.
      Prima e dopo le Dieci Parole, soprattutto dopo la rottura fra don Rosini e Kiko, non c'è il Cammino, con le sue strutture, la sua esclusività, la sua monocraticità. Sperabilmente, per un giovane in fase di discernimento, c'è la libertà di fare tutte le altre esperienze nell'ambito della Chiesa, ed anche fuori, e di valutare se quella catechesi iniziale ha fatto sorgere qualcosa di autentico oppure no.

      Elimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.