giovedì 12 dicembre 2019

SACERDOTE MALTRATTATO - MISFATTI E COPERTURE NEOCATECUMENALI

Nell'estate del 2016 i giornali, soprattutto locali e regionali, riportarono la notizia dei maltrattamenti perpetrati ai danni di un anziano sacerdote non autosufficiente residente in un convitto ecclesiastico per preti in pensione.

Alcuni operatori del convitto erano soliti maltrattare in molti modi l’anziano sacerdote. Si leggeva:
Si potrebbe continuare…

La situazione fu denunciata da un dipendente alla Direzione del Convitto Ecclesiastico e portò all’installazione di alcune microtelecamere che, a loro insaputa, filmarono i persecutori e ancora oggi circolano in internet alcune foto pubblicate di quei soprusi terribili, soprattutto perché perpetrati nei confronti di un sacerdote non autosufficiente e ormai non più lucido.

Quello che non è MAI stato detto è che uno degli arrestati agli arresti domiciliari era un neocatecumenale, figlio di neocatecumenali di vecchia data, più tardi anche condannato.

Conosco il ragazzo, anche se i fatti avvennero quando ormai stavo abbandonando il Cammino e perciò frequentavo la comunità sempre più raramente.
A suo favore devo dire che non era nemmeno una persona cattiva, soltanto un po’ dabbene e superficiale, e credo davvero che si sia fatto influenzare e coinvolgere in un contesto che magari aveva già trovato e di cui è andato a far parte.

Non è su questo che mi preme focalizzare l’attenzione, ma sul fatto che, dopo tanti anni di Cammino e con una famiglia neocatecumenale, non gli sia risuonato alcun campanellino d’allarme riguardo a quelle azioni e a chi le perpetrava. Soprattutto “CONTRO” chi venivano effettuate.

È vero che «indurre alla bestemmia e ad atteggiamenti sessuali» è una cosa grave sempre e comunque, ma si aggrava senza misura quando la vittima è un sacerdote, soprattutto non più in grado di reagire e di difendersi.

È la superficialità e la facilità con cui questo ragazzo ha aderito a questi crimini che mi disorienta e mi conferma una volta di più che la sacralità ministeriale nel Cammino è non soltanto trascurabile, ma addirittura aggredibile nelle peggiori maniere. Un altro dipendente denunciò i soprusi alla Direzione, ci fu chi si dissociò da quelle ignobili azioni, ma non fu il neocatecumenale osservante, figlio di neocatecumenali osservanti. Poteva lui indignarsi e denunciare quei crimini invece di associarsi.
Ma già, un neoatecumenale "non deve mai denunciare"… Questo si vede che gli era passato…

Naturalmente nell’ambiente è stato tutto messo a tacere, nessuno ha mai saputo che questo ragazzo faceva parte di uno dei più fondamentalisti movimenti in essere nella Chiesa Cattolica.

Per chi ha la "fede adulta"
Mi ricordo che la preoccupazione dei genitori era, dopo gli arresti domiciliari, solo l’esito finale del procedimento, non il fatto che il figlio si fosse macchiato di un tale crimine nei confronti di un sacerdote. Tutti volti a salvare la faccia e a minimizzare le conseguenze, poco o nessun interesse per la gravità dell’azione commessa.

Naturalmente avevano la comprensione e la solidarietà di tutti all’interno della Comunità e nessun fiato all’esterno.

Noi, per parte nostra, che avevamo più una gamba fuori e la punta di un piede dentro, ci astenemmo da ogni esternazione, ma la gestione di questa faccenda contribuì non poco a pesare su una decisione che in pratica avevamo già preso.

E pensare che questo ragazzo era un “pupillo” dei nostri catechisti, aveva incontri quasi quotidiani col capo equipe per la “direzione spirituale”, che la madre osannava per questo. Era stato addirittura indirizzato al Centro Vocazionale neocatecumenale e non ha mai preso quel BEL CEFFONE di cui un neocatecumenale convinto qui sul blog esaltava tanto la necessità.

Tempo dopo, una volta decantata la faccenda, questo ragazzo è tornato come nulla fosse ad affaccendarsi in parrocchia, organizzando appuntamenti per i giovani e mantenendo contatti con neocatecumenali di altre parrocchie per potenziarli.

Non voglio giudicare, io con lui non ho mai parlato di questo, ma spero si sia pentito amaramente ed abbia compreso l’enormità che ha commesso, non limitandosi a preoccuparsi solo delle conseguenze “legali” delle sue azioni.

Mi preoccupa soltanto che nel Cammino sia passato indenne, che non abbia subito correzioni né limitazioni, come invece le subivamo noi che avevamo solo denunciato le storture e i molteplici peccati contro la fede e le persone.
Il nostro “peccato” doveva sembrare incommensurabilmente più grave agli occhi dei neocatecumenali.

Ma si sa, quel povero ragazzo "non aveva colpe", era solo stato "ingannato dal demonio" (con una facilità sorprendente), "non poteva non fare quello che ha fatto", siamo tutti peccatori, ognuno di noi “peggiore” di lui e, in quanto tali, non abilitati né alla correzione né all’indignazione per com’è stato trattato un’anziano prete non autosufficiente della Chiesa Cattolica.

Quello che penso è che dietro questi fatti c’è il demonio davvero, ma con le armi spuntate che si ritrovano i neocatecumenali lì dentro ha un GRAN SUCCESSO, per dirla con termini tanto cari all’Argüello.

27 commenti:

  1. Per capire il marciume del Cammino potrebbe essere sufficiente anche soltanto seguire le tracce di coloro che si sono macchiati di gravi peccati... e che sono stati rimessi in sella appena possibile.

    Ricordiamo ad esempio il pretino Redemkikos Mater arrestato dalla polizia mentre faceva sesso con una minorenne neocatecumenale, e prontamente spedito dai kikos al vescovo Belìn a fare la volpe nel pollaio

    L'ossessione nel voler promuovere il prestigio della setta, esige puntualmente di calpestare le vittime e di blandire gli aggressori. Eccola, la "riscoperta del battesimo", eccoli i frutti del presunto "itinerario di iniziazione": calpestare le vittime e premiare gli aggressori.

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    1. E no, caro neocatekiko furbacchione, non puoi raccontare a te stesso (tanto meno a noialtri) la solita favoletta del "caso isolato", perché ce ne sono davvero troppi di questi "casi isolati", e lo sai bene, anche se per difendere il prestigio della setta fingi di non saperlo.

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  2. Il maltrattamento di anziani soli, senza parenti a difenderli, impossibilitati a reagire perché non autosufficienti e neanche a raccontare quanto subìto perché non lucidi, è uno dei delitti che trovo più aghiaccianti.
    Ancora più agghiacciante se è ad opera di assistenti sanitari, preposti ad avere CURA di tali pazienti per il loro LAVORO, pagati .. per maltrattare la gente che dovrebbero curare!
    Ancora più agghiacciante che questi DELITTI avvengano all'interno di una struttura RELIGIOSA, dove in TEORIA dovrebbe essere vigente la CARITÀ Cristiana.
    E in effetti, carità e giustizia ci sono state, ad opera di chi, accorgendosi dei fatti, li ha denunciati .. ma intanto quell'anziano ha dovuto subire.
    Ma la cosa più agghiacciante di tutte è che il colpevole di tale atto (da solo o in branco cambia poco, sappiamo che tanti giovani delinquenti non agirebbero se non in branco, ma nel momento che ACCETTANO di delinquere diventano COLPEVOLI a livello PERSONALE - non perché il giovane ha l'attenuante del branco, quell'anziano ha sofferto di meno - ) ritenga se stesso e sia ritenuto, dalla sua famiglia e dalla CERCHIA di cui fa parte, un ESPONENTE, un ESEMPIO, di VITA CRISTIANA, quale meglio non ce n'è!
    Ed ancora più agghiacciante che la sua FAMIGLIA sia appartenente ad 1 ORGANIZZAZIONE che si VANTA di saper EDUCARE i figli secondo gli insegnamenti del VANGELO.

    Che scriva qualche Neocatecumenale a dire che forse questo ragazzo si è pentito .. che poi continuiamo il discorso.

    C'è da temere anche se le comunità NC sono in calo e formate solo dai "figli" , proprio per questo c'è da temere, perché se questi "figli" permangono nel CN, lo fanno perché hanno assorbito questa mentalità da "branco" .. alla prima occasione succedono fatti come questi.
    Ecco l' educazione neocatecumenale: formare e far fiorire di giovani delinquenti!


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  3. Ora mi raccomando, venite qua cari nc, venite a dirci che "non siamo migliori di loro", come se fosse normale non provare un minimo di ribrezzo per una cosa del genere. Peccato che là dentro c'era qualc dipendente (evidentemente NON NC) che si è sentito in dovere di denunciare questo scempio. Forse è "un bigotto, ipocrita cristiano della domenica" chi lo sa?
    Detto questo voglio vedere se al posto dell'anziano sacerdote ci fosse stato Kiko. Allora sì che ne avreste voluto conto e ragione. Altrochè!

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  4. Quello che mi sembra evidente è che il Cammino non ha nulla a che fare con la Chiesa.
    Ha un'altra morale, un'altra fede, un'altra teologia spirituale, e un "sentire" totalmente diverso.

    Più ancora che il singolo peccato della singola persona (in realtà è un peccato ripetuto nel tempo, per cui non si parla di una caduta, ma di un'ABITUDINE), colpisce l'insensibilità dei camminanti in proposito.
    Invece di cacciare il criminale, l'hanno coperto e hanno fatto come NULLA fosse accaduto!

    Se i misfatti riportati riguardano un singolo camminante, le COPERTURE riguardano tutto il Cammino.
    Non solo: poiché le coperture nel Cammino non vengono considerate una cattiva abitudine, ma una prassi che OBBLIGA, cioè le coperture sono moralmente GIUSTIFICATE, è evidente che il Cammino è altro, rispetto la Chiesa.

    Mi chiedo poi se il ragazzo, come sempre avviene tra ragazzi, non abbia raccontato delle sue "bravate" ad altri ragazzi del Cammino, cosa PROBABILE.
    Se così, il silenzio ASSENSO degli amici camminanti evidenzia come il Cammino disprezzi sia la morale della Chiesa, sia i sacerdoti.
    O, almeno, evidenzia qualcosa di eretico nelle sue prassi e catechesi che, di fatto, favorisce e inculca il diprezzo per la morale e i sacerdoti.

    E mi chiedo, come fa anche Libera, se il ragazzo si sia confessato del suo peccato mortale.
    Un peccato mortale che prevede anche la SCOMUNICA, in quanto malmenare un sacerdote in quanto sacerdote, come è evidente che accadeva, prevede la scomunica.
    Per non parlare poi della vita impudica che chi opera costantemente certi generi di soprusi deve condurre.

    Se questo giovane del Cammino, che non conduceva una doppia vita e perciò non ingannava nessuno altrimenti avrebbe operato di nascosto e non insieme ad altri), era ed è visto dai camminanti come un giovane di quelli che Kiko propone a modello per altri giovani, il Cammino non ha proprio nulla a che fare con la Chiesa.

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  8. Mando un messaggio a tutti. Queste persone vanno sistemate in un qualche modo, prima con le buone, ma se le buone non hanno esito, bisogna applicare il ferro. Leggetevi l'episodio dei Begnaminiti sulla Bibbia, e la Regola di San Benedetto ( quando il monaco non vuole correggersi). Menare ad un sacerdote, ed in più anziano, è da bestie. Gesù ha raccomandato di non buttare le perle ai cani e ai porci, per cui applicare la misericordia, se alcuni non vogliono convertirsi, o credono che sia quella la verità, secondo me, non serve.
    (da IPG)

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  9. Usare violenza contro chi è indifeso, anziani, bambini e disabili, è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio (si guardi il terzo dei 4 peccati elencati da Pio X in questa categoria: oppressione dei poveri). Del resto Gesù stesso ha detto "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse dettato negli abissi del mare". Credo che Gesù dica questo perché la gravità di questo peccato è tale che per chi se ne macchia è preferibile la morte alla punizione che lo aspetta all'inferno. Purtroppo il Cammino Neocatecumenale di cristiano ha solo la superficie, ma in realtà è un sistema profondamente anti-cristian, autoritario e mafioso in cui vige la legge del più forte, e il cui scopo non è portare le persone alla salvezza, ma soggiogarle psicologicamente e spremerle economicamente. Per questo produce mostri, o nei pochi casi migliori solo fanatici.

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    1. Una delle aberrazioni del Cammino Neocatecumenale è che quando un kikos illustre sbaglia, il massimo che può succedere è che lo trasferiscono. Catechistoni, presbiteronzoli, pagatori di grosse decime, eccetera: rientrano con tutti gli onori, magari addirittura a fare di nuovo "la volpe nel pollaio".

      All'illustre colpevole i capicosca la fanno sempre passare liscia. A voi invece vien detto: "non giudicare!", e quindi non solo vi impongono di tacere sull'ingiustizia, ma vi tocca pure vedere come il colpevole la passa liscia senza neppure fingere di chiedere perdono. Per di più è alle vittime che viene imposto di chiedere perdono: per il solo fatto di esistere, avrebbero "indotto in tentazione" il povero colpevole che non ha potuto evitare, giacché nella pseudoteologia kikiana-carmeniana "l'uomo non può non peccare". E poi, per definizione, i capicosca del Cammino possono peccare senza problemi, dopotutto è obbligatorio considerarli sempre innocenti, e al limite dire che "lo hanno fatto per il tuo bene": Kiko personalmente ha difeso il vescovo peedofilo neocatecumenale Apuron, calpestando così davanti a Dio le vittime di quello sporco pedofilo impenitente.

      Ora, tutto questo è indice di una mentalità. Non si tratta di "casi isolati" (che non sono affatto isolati, visto che avvengono di continuo, nonostante i tentativi dei capibastone di insabbiare tutto). Non è che stiamo "giudicando il Cammino a partire dagli errori dei singoli", no: stiamo facendo notare che nel Cammino quegli errori non vengono puniti, anzi, peggio, vengono colpevolizzate le vittime.

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  10. «Non so quale idea millenaristica abbia suggerito la Domus Galileae. Mi pare però che Gesù non abbia mai prescritto di danzare attorno alla Torah; magari, al più, di praticarla. Ma ovviamente non nei passi in cui ordina lo sterminio dei nemici di Israele, Amaleciti e simili, fino all’ultima donna o bambino. Almeno questa parte dell’Antica Alleanza dovrebbe essere stata abrogata. O m’illudo?» (M.Blondet, 29/4/2005)

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    1. Anch'io non so più di tanto. E certe cose vengono inserite come spunto, non è che si debba applicare letteralmente la Sacra Scritta, ma prenderla come spunto, per i giorni nostri, e per capire cosa fare. Purtroppo l'Inferno non è vuoto, ed esiste, ed è Dio che l'ha creato, e ci vanno le anime dei dannati. Infatti, nella società, esistono i carceri, chi ci entra con un grado di pena, chi con altro, in base all'azione fatta. È una realtà. Altra cosa è l'innocente, incarcerato ingiustamente. Ma non ciò si sta trattando.
      Quando vedi che la situazione è irrecuperabile, ecco che devi tagliare. Non so se ricordate "è meglio cavarti un occhio, ed entrare ... ,che andare nella Geenna".
      Tutto qui.
      (da IPG)

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    2. Ma è lo steso Dio!

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    3. La battutina delle 19:31 è un patetico tentativo di deviare il discorso, ma ci offre l'occasione per ricordare un paio di cosette che i fedeli cattolici conoscono già benissimo.

      E cioè il fatto che la fede poggia su tre pilastri: la Tradizione, la Scrittura, il Magistero. Chi si limita alla sola Bibbia, non può capire. Se fosse stata sufficiente la Bibbia, sarebbe bastata una voce dal cielo a dire a tutti: leggetevi il libro.

      Invece c'è stato bisogno che Dio mandasse il suo Figlio Unigenito. Che ha speso le sue migliori energie in quel "ministero pubblico" (e perfino durante la Passione) documentato dai Vangeli e dal resto del Nuovo Testamento, per insegnare e per compiere opere. Ed ha costituito la Chiesa affinché insegnasse quelle stesse cose (Magistero) e portasse avanti quelle stese opere attraverso i sacramenti. La Tradizione - ciò che si è sempre e ovunque fatto e creduto nella Chiesa - è indispensabile per il discernimento. Senza il Magistero, non puoi avere certezze su quello che pensi di aver capito della Scrittura; senza la Tradizione, non puoi avere certezze sulle conseguenze di quello che avresti capito.

      Dunque, la risosta è sì, sì che è lo stesso Dio. Ma il linguaggio enfatico della Bibbia richiede un'interpretazione autorevole. Perfino le parole di Nostro Signore Gesù Cristo hanno bisogno di orecchi per intendere: se il Signore ha detto «se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te» (cfr. Mt 5,30), come si spiega che nessun cristiano si è mai amputato almeno una mano? Vorrà mica significare che nessuno è mai stato vero cristiano? Oppure significa che certe volte il linguaggio "esagerato", enfatico, roboante, serve per far capire meglio un concetto?

      Bisogna essere malefici come Kiko e Carmen per imporre alla gente di "odiare suo padre e sua madre" senza capire che riguardava non l'odio ma un "amore di preferenza". Hanno ridicolizzato la Tradizione, hanno disprezzato il Magistero, e hanno attinto dalla Bibbia solo ciò che faceva loro comodo (come la Decima, peraltro estrapolata da qualsiasi contesto).

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  11. Certo che nel Cammino il demonio "ha un gran successo".
    A contrario che nel Cattolicesimo, che sostiene che "tutti gli esseri umani sono sottoposti alla tentazione di peccare" (ma hanno la possibilità di resistere alla tentazione), nel CNC vige il principio per cui "gli esseri umani non possono non peccare".
    In altre parole, nel CNC non provano nemmeno a usarle, quelle armi spuntate: si arrendono e basta. Così magari avranno qualcosa di cui parlare alla prossima confessione pubblica.

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  12. Il cammino essendo una setta altro non può fare che proteggere il proprio prestigio, anche se a farne le spese sono deboli, oppressi, poveri, bambini e bambine. Specialmente a riguardo di queste ultime il numero dei casi di abuso è dolorosamente alto, e ancor più alto il numero degli insabbiamenti.
    Nella mia esperienza, la preoccupazione dei capicosca della mia parrocchia in più di un reato non era di espellere il malvagio di mezzo ma che non si sapesse sui giornali che la tale persona faceva parte del cammino. Giuda tutti lo conoscevano e sapevano che era uno dei dodici. Non credo che gli Apostoli si facessero problemi di questo tipo, di salvare la faccia.
    Basta leggersi San Paolo per capire la differenza di atteggiamento

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  13. Sento di scrivere una cosa. Ascoltate!
    Premetto che è difficile da spiegare, ma ci provo.
    Ho notato che quando ci troviamo a confrontare alcune persone, le quali sono deviate, e maggiormente a livello religioso, ecco che quando li confronti, e per cui dai loro dei punti di verità, cioè dimostri a queste la verità, o con i fatti, o con altro, a quel punto, la persona immersa nelle tenebre fa un'operazione: acquisisce ciò che hai detto e dimostrato, e usa lo stesso contro di te.
    Questo l'ho riscontrato con i seguaci di Maometto. Ovvero , queste persone ecco che iniziano ad un certo punto (dimostrato loro che la Sacra Scrittura, cui si basano, perché il Corano poggia sulla Bibbia) a manipolare tutto fino al punto di arrivare ad affermare che noi abbiamo manipolato la Bibbia. Un esempio è il fatto che Gesù quando ha parlato del Consolatore, per loro parlava di Maometto. Come potete vedere ogni fantasia mentale diventa la realtà. Perché questo? Credo che la mente ottenebrata ottenebrata arrivi a formulare ogni cosa di negativo. Lo stessos hohnotato, fanno i nc, in altri termini e simili. Quando dimostrate loro a fatti reali qualcosa, ecco che manipolano, poi acquisiscono, ed infine usano ciò per loro tornaconto.
    (da IPG)

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    1. Piccola integrazione.
      Dimostrato loro che la Sacra Scrittura non fa nessun accenno di quanto riportato dal Corano: su Gesù, lo Spirito Santo,Dio, la Madonna, i Profeti ecc,ecc.
      (da IPG)

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  14. ... " SACERDOTE MALTRATTATO da un kikos "....e nessun kikos che dice : i catechisti hanno sbagliato e dovevano punire il giovane ... niente ... l' unica cosa che sanno dire . .. e' VI SBAGLIATE!! VI SBAGLIATE!! ma non chiedono mai scusa.... nemmeno ipoteticamente ...

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    1. Un giorno fui aggredita da una sorella di comunità,per il solo fatto che non era d accordo su quello che avevo detto in una risonanza,si infuriò a tal punto che stava per lanciarmi un bicchiere in faccia,eravamo ad una convivenza con i catechisti i quali saputo dell accaduto non hanno fatto una piega,anzi mi hanno detto che dovevo porgere l altra guancia e che nessuno tanto meno Loro potevano essere giudici per quella sorella e che Dio mandava queste cose per farci convertire.

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  15. http://www.levantenews.it/index.php/2019/12/11/diocesi-e-morta-mariangela-zucca-striano/

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  16. http://www.levantenews.it/index.php/2019/12/13/chiavari-s-messa-in-suffragio-di-mariangela/

    Perché quando è morta mi nonna grande donna della messa domenicale che ha trasmesso la fede con la sua stessa maniera di vivere a noi nipoti nonché ai suoi figli nonché a tanti altri....non è uscita nessuna notizia?? Greg

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    1. Perché quando hanno ucciso Gesù, il mondo vietava di parlare di Lui. Del resto, il Signore non ha detto " se il mondo vi odia...". Se fate caso, già danno per scontato che sia in Cielo con Dio. Questo è un grande inganno. Io non ho conosciuto la persona deceduta, per cui non so, ma se dovessi basarmi su quelli conosciuti, a quel punto non darei nulla di scontato. Ma sappiamo che ,comunque vada, il circo deve andare avanti e continuare nella dissimulazione e ipocrisia. Quello che conta è l'averli conosciuti e capiti. Così sai come devi tenerli al loro posto. Usano ogni cosa oer portare l'acqua al proprio mulino.

      (da IPG)

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  18. http://www.levantenews.it/index.php/2019/12/11/diocesi-e-morta-mariangela-zucca-striano/

    Qualcuno sa se al funerale c'era anche Kiko o se ha almeno inviato una lettera come per Pino Fusca ?

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