giovedì 30 gennaio 2020

Qualche postilla sul Cammino "SEGRETO"

"Ha presenziato il vescovo"...
all'omelia laicale nella saletta
Il problema principale del cammino neocatecumenale è la sua SEGRETEZZA.
Ad oggi, dopo l'approvazione dello Statuto (2008) e l'approvazione alla pubblicazione del Direttorio catechetico (2012) del Cammino Neocatecumenale, non ci sono documenti pubblici ed ufficiali da consultare per capire REALMENTE cos'è e cosa fa il Cammino.

Aperte al pubblico sono SOLO e SOLAMENTE le cosiddette "catechesi iniziali", e - talvolta - le “liturgie Eucaristiche”, cioè le “Messe neocatecumenali”.

Per le "catechesi iniziali", quasi sempre non si specifica che le tiene il Cammino per cercare nuovi adepti, si mette sempre sui cartelloni e sugli inviti, genericamente “catechesi per giovani e adulti”.
Le “liturgie Eucaristiche” sono ufficialmente aperte a tutti, almeno da quello che compare sugli statuti, ma effettivamente non sono quasi mai presenti sull’orario delle Messe parrocchiali e partecipare ad una Messa in cui vieni trattato come un disturbatore e un estraneo dall’inizio alla fine è veramente difficile.

Se vuoi fare questa esperienza, di partecipare ad una "Messa" del cammino, preparati ad alcune domande che ti verranno fatte - un vero e proprio interrogatorio:

  • Fai il cammino neocatecumenale?
  • Ti sei sbagliato ad entrare qui?
  • Sei ospite di qualcuno?
  • Lo sai che questa è una “liturgia Eucaristica “ del cammino neocatecumenale?
  • Hai partecipato altre volte?
  • Sei qui per curiosare ?
  • Prima di iniziare ti devo presentare all'assemblea, come ti chiami?
Aspèttati di essere presentato a tutta la comunità, aspèttati che ti venga spiegato come "prendere la comunione", perché il Cammino lo fa in maniera “diversa”, ma molto “diversa” e aspettati anche altre "cose" diverse dalla Messa che fai normalmente in Chiesa.

Alla fine della fiera, praticamente anche la “liturgia Eucaristica” del Cammino Neocatecumenale, diventa DI FATTO a porte chiuse, blindata e riservata al solo “Movimento neocatecumenale”.

Qualche giorno fa nello spazio commenti di questo stesso blog si discuteva tra neocatecumenali ed "ex", sulla presenza dei sacerdoti alla liturgia neocatecumenale infrasettimanale chiamata “liturgia della parola”.
Premettiamo che si parla di un altro incontro a PORTE CHIUSE, riservato ai soli aderenti al Cammino.

"Sacra" messinscena neocatecumenalizia
Nella “liturgia Eucaristica” ovviamente il sacerdote è INDISPENSABILE per la benedizione delle Sacre Specie e per l’omelia.

In una “liturgia della parola” in teoria sarebbe necessario per “spiegare” le letture alla luce della dottrina Cristiana. Ma di fatto nel Cammino diventa opzionale per tanti motivi legati alla mancanza pratica di sacerdoti disponibili a questo compito infrasettimanale supplementare.

In teoria, secondo lo Statuto, ogni comunità neocatecumenale deve essere seguita da un sacerdote, ma nella pratica reale, con tante comunità e con pochi sacerdoti questo non è possibile, quindi è chiaro che si fanno incontri tra laici, senza l’assistenza dei sacerdoti della Chiesa.

Già questo è sbagliato, ma vista la voluta riservatezza degli incontri ai soli “adepti”, il problema della presenza o meno dei sacerdoti nella liturgia della parola del Cammino, non è oggettivamente verificabile.

Ricordiamo che le “liturgie della Parola” del Cammino sono a porte chiuse, riservate ai soli neocatecumenali e quasi sempre in piccoli gruppi, divisi per comunità.
Quindi, verificare quello che avviene all’interno di queste “liturgie” blindate è impossibile.

Possono entrare solo i neocatecumenali della comunità... e sono in grado di parlarne solo gli ex-neocatecumenali usciti dal “movimento” cioè noi su questo blog.
La Chiesa è impossibilitata a controllare TUTTE le “liturgie della Parola” del Cammino.
Ma anche se questo fosse possibile, una eventuale anomalia rispetto a quello che prevede la Chiesa e lo Statuto del Cammino potrebbe essere verificata solo da un sacerdote “non neocatecumenale” e non simpatizzante del "movimento", cioè che non è tenuto all'ubbidienza stretta ai cosiddetti "catechisti", per lo più laici, che comandano di chiudere un occhio (anzi due).
In entrambe le "liturgie" del Cammino (Eucarestia e Parola) ci sono molte "anomalie liturgiche", quindi, questo sacerdote, dovrebbe essere disposto ad opporsi alla liturgia "anomala" del Cammino, oltre a contestare le baggianate dette dai neocatecumenali durante le famose "risonanze".

Sempre che, questo sacerdote, non venga pagato per la sua prestazione magari "fuori sede", come è successo nella mia ex-comunità, in cui il presbitero, reclutato ad hoc altrove, mi ha confuso con il responsabile di comunità e mi ha chiesto i 30 euro pattuiti come compenso per la celebrazione della liturgia Eucaristica neocatecumenale.

Spesso questi preti, scelti tra quelli liturgicamente e dottrinalmente "elastici", vengono presi a "servizio" e vengono edotti alle pratiche "liturgiche" del Cammino, dai "catechisti" neocat di stanza in parrocchia o dai responsabili di comunità neocatecumenali, a volte anche poco prima di cominciare la celebrazione, con evidenti pasticci e risatine tra i partecipanti.

Questo problema della liturgia "anomala" non sussiste nel caso dei presbitero proveniente da un seminario neocatecumenale "Redemptoris Mater", in cui, il prerequisito principale per entrare è l’appartenenza al Cammino.

Presbitero adattato alla "Messa neocatecumenale"
Un presbitero che è nato in una comunità neocatecumenale, formato in un seminario neocatecumenale e che continua a frequentare una comunità neocatecumenale, come potrebbe correggere un qualcosa a cui è abituato da sempre?
In pratica, il sacerdote “controllore” è talmente abituato e de-formato all’interno del Cammino, da non essere proprio la persona giusta per rilevare le incoerenze.
Questo è assurdo, ma reale.

Dare ad un “movimento” la possibilità di fare “liturgie” a porte chiuse, gestite da semplici laici o da sacerdoti formati all’interno dello stesso “movimento”, che quindi sfuggono a qualsiasi tipo di verifica e controllo, secondo me è pazzia allo stato puro!!!
E questa cosa avviene, para, para, durante TUTTA la formazione neocatecumenale, cioè durante tutto il percorso di formazione, che praticamente non finisce mai e che dura tutta la vita!!!
Una vita di SEGRETEZZA, una vita di ARCANI, una vita PARALLELA vissuta nel chiuso delle “SALETTE”.

Gesù Cristo parlava in pubblico alle folle, parlava nelle Sinagoghe, parlava alla gente comune ai capi (Scribi e Farisei) ed ai Sacerdoti ebrei.
Quello che diceva e che faceva era di dominio pubblico ed alla luce del sole.
Ora io aderisco ad un “movimento” cristiano, approvato da uno statuto della Chiesa, dove avviene tutto a porte CHIUSE?
Perché, per sapere qualcosa di più della vita di questo movimento non c'è nulla di ufficialmente pubblico e non c'è MAI nulla di ufficialmente SCRITTO?

C’è un documento di riferimento, citato anche nello Statuto chiamato “Direttorio catechetico del cammino neocatecumenale” in cui sarebbe spiegato ESATTAMENTE tutto il percorso e la dottrina del cammino neocatecumenale.
Perché questo documento non viene pubblicato dal Cammino?
Cosa c’è di cosi PARTICOLARE, in un documento di riferimento, di un “movimento di iniziazione cristiana” da giustificarne la SEGRETEZZA?
Perché, a differenza di tutti gli altri movimenti e associazioni ecclesiali, TUTTI i documenti relativi alle “catechesi” di inizio anno, Avvento, Quaresima, Pasqua, non vengono MAI pubblicati dal Cammino?

Ufficialmente, NOI CRISTIANI, non sappiamo nulla di quello che avviene REALMENTE nel cammino neocatecumenale.
E questo non avviene per caso, no, c’è una chiara e precisa VOLONTÀ perseguita dal fondatore Kiko Argüello, semplice laico spagnolo e assecondata dalla Chiesa.
Per sapere qualcosa del Cammino o ci entri dentro per anni o ti fidi di quello che raccontano quelli che dentro ci sono stati.
Non ci sono altre fonti di informazione UFFICIALI.
Poi ci siamo noi EX-neocatecumenali ma... quello che raccontiamo NOI è molto diverso da quello che dicono LORO.
Noi EX raccontiamo le nostre esperienze, vissute all’interno dell’ORGANIZZAZIONE Cammino Neocatecumenale.
Potrebbero essere considerate cose non vere (tutte?), potrebbero essere considerati come fatti isolati (tutti?), ma noi EX siamo gli unici che stiamo togliendo il VELO di SEGRETEZZA che copre da 50 anni il Cammino, siamo, ad oggi, gli unici che possono dare INFORMAZIONI attendibili su quello che succede DAVVERO nelle “salette” BLINDATE dove si concretizza il Cammino.
Questo perché all'interno l'ordine perentorio è di tacere, dissimulare, sminuire, cambiare discorso.

La Chiesa ha approvato e sostiene una ORGANIZZAZIONE autonoma che se la canta e se la suona senza nessun controllo REALE di quello che avviene al suo interno.

Siete liberi di non credere alle nostre parole, ma se avete deciso di entrare nel cammino neocatecumenale sappiate che non avete NULLA di scritto da consultare per verificare di star facendo la cosa "approvata", avete solo la parola di chi è dentro e la parola di chi ne è uscito.

La vita è la vostra, ed è vostro diritto di viverla come volete e di scegliere quello che vi pare, quello che vi chiediamo noi EX è di fare attenzione e tenere gli occhi, le orecchie e la mente aperte.

Vi chiediamo di fare una scelta PONDERATA, vi chiediamo di non abbandonare il vostro libero arbitrio, non seppellire il vostro intelletto e soprattutto non sopprimere la VOCE della vostra COSCIENZA.

Vi ricordiamo che la scelta di entrare nel Cammino non è SOLO una vostra scelta personale, ma impatta fortemente sulla vostra vita e su quella delle persone che avete accanto, specialmente su quelle a voi più care.

Voi pensate di entrare nel Cammino per imparare a conoscere meglio Dio e la Chiesa, ma non sapete che entrare nel Cammino significa entrare in un "movimento" parallelo alla Chiesa, chiuso in se stesso proprio come una "setta", dove siete chiamati a smettere di fare domande, circoncidere la ragione, obbedire ai dei laici come voi e versare tanto denaro per sostenere i capricci e le pensate "milionarie" di un certo Kiko Argüello.

Perché avviene questo all’interno della CHIESA ?
Noi non lo sappiamo.
Noi non sappiamo perché la Chiesa ha permesso questo.
Noi non sappiamo perché non è possibile avere un confronto PUBBLICO con il cammino neocatecumenale.
Noi non sappiamo perché Kiko parla solo con chi vuole lui, rivestendo i suoi discorsi ufficiali in pubblico di una patina di cristianesimo che di fatto è diversa o assente nella realtà del CN.
Non sappiamo perché Kiko non risponde mai alle critiche, non entra MAI in merito alle problematiche che evidenziamo da decenni - da dentro e da fuori il Cammino, fino a questo stesso blog.
Noi non diciamo che il cammino è TUTTO sbagliato, noi diciamo che il cammino è OSCURO, OPACO, SEGRETO, per SCELTA precisa e volontaria del suo fondatore.

Non si tiene una “lampada sotto al moggio”, quello che è luce và tenuto nella luce.
Il Cammino Neocatecumenale VIVE nel BUIO.
E noi CRISTIANI chiediamo alla CHIESA il motivo per cui a Kiko, ed a SUO “movimento”, sia permesso comportarsi in questo modo.
Chiediamo CHIAREZZA, TRASPARENZA, LEALTÀ , chiediamo di togliere il VELO della SEGRETEZZA dal Cammino (e di conseguenza la correzione degli errori e delle ingiustizie che quel velo copriva) o togliere il Cammino dalla Chiesa.
È chiedere TROPPO ?

50 commenti:

  1. Ottimo articolo! Ricco di spunti.
    Una voce che denuncia la realtà davanti a ciò che si vuol far credere ,a parole, da menti ottenebrate e faziose e decadute.
    Ottimo spunto sulle celebrazioni, chiuse. E dove c'è la chiusura voluta, anche la mentalità è chiusa. Diversamente da una clausura, dove la persona sa ciò che andrà a fare, e per cui sceglie con volontà. Costoro, hanno sullo Statuto che la Celebrazione è aperta, ma nella realtà è chiusa. Rientra sempre, tutto questo, nella loro doppiezza, si presentano con fare aperto e mettendo a credere che si fa cose, diciamo, pulite, ma poi esce l'altra faccia: oppressioni, chiusure, ostilità, calunnie, odio, ruberie, false amicizie, manipolazioni, costrizioni, ipocrisie, sfruttamenti, incomprensioni, contrasti con ogni mezzo verso chi ha capito e inizia a dire in faccia le cose, invidie, gelosie, fazioni interne, simpatie ed antipatie, discriminazioni.

    (da IPG)

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  2. Ho una domanda: Perché utilizzano la Menorah di Hannukah con 8 candele più la candela centrale? Questo viene usata a Hannukah per otto giorni della festa della Luce. Che significato ha per il Cattolicesimo?
    Lucia

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    1. Per il cattolicesimo non ha nessun significato.
      Per gli Ebrei è una festa che sottolinea il miracolo di un olio che non finisce.
      Otto è il numero simbolico del Messia.
      Infatti nella festa Ebraica le luci da accendere sono 8, una per ogni giorno in cui l'olio delle lanterne non si è consumato anche se era pochissimo ed è miracolosamente durato appunto 8 giorni.
      La nona è una riserva oppure è usata per accendere le altre.
      Il numero Nove per la Chiesa e per gli Ebrei non ha alcun significato.
      Mentre per il laico Kiko, fondatore del CN e gran tuttologo il numero 9 è associato alla evangelizzazione, anzi alla SUA "nuova" evangelizzazione.
      Questo laico spagnolo ha "inventato" un nuovo significato simbolico al numero 9.
      FANTASTICO!!!!
      Nel senso che ha tanta, ma proprio tanta fantasia.
      Per Kiko la Menorah di Hannukah è una "rifondazione" della Chiesa, una SUA "nuova" Chiesa da "rifondare" appunto su quella esistente da 2000 anni,che, secondo il SACRO Fondatore di un "movimento", ha bisogno di "ripartire" da zero come quel tempio Ebraico distrutto dai Maccabei, dove è avvenuto il miracolo dell'olio che non si consuma.
      Quindi doppio significato di quel candelabro, 9="nuova evangelizzazione neocatecumenale" e nuovo tempio, nuova estetica e nuova Chiesa ri-fondata.
      Un altro esempio dell'uso distorto dei "fatti" e dei "simboli" ad uso e consumo "personale" di una persona fortemente disturbata.
      LUCA

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  3. Le norme della Chiesa disciplinano gli arredi liturgici. Sankiko arruffone ha stravolto anche quelli. Ad uno che gli domandò il significato del candelabro a nove luci rispose testualmente: Il 9 è il numero dell'evangelizzazione.
    Le solite farneticazioni di chi i numeri è abituato a darli, in tutti i sensi...

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  4. Grazie Luca ottimo articolo di una voce che grida nel deserto,quante sono VERE queste tue parole,e per tranquillizzare tutti gli aderenti del cammino diciamo che non si pretende che questo sparisca per sempre,ma che i fatti vengano alla luce che si dividano dalla chiesa cattolica se vogliono una dottrina disegnata a immagine e somiglianza del Signor Kiko Arguello.Proprio come dici Tu Luca,tutto é segreto nel cammino,tranne lo spettegolare e portare fuori i fatti che i fratelli raccontano nelle risonanze.LILLY.

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  5. A proposito del segreto sulle successive pratiche e sugli obblighi di obbedienza assoluta agli onnipotenti kikatekisti, nonché sull’ignoranza dei medesimi.

    Qualche interessato al cosiddetto Cammino vuole una controprova di quel che l'aspetta dopo le kikatechesi iniziali?

    Facile.

    Andate alle prossime “catechesi per adulti”.

    Una delle kikatechesi avrà per argomento il periodo "buio" della Chiesa, accompagnato da bei disegnini. In pratica vorranno convincervi che tutti i secoli che intercorrono dal IV al Concilio di Trento sono stati una schifezza.

    Obbiettate che è una stupidaggine! Ricordate il monachesimo, san Tommaso, i grandi Ordini, san Francesco e chi più ne ha più ne metta.

    Vi azzittiranno immediatamente. Alle kikatechesi è proibito interloquire con gli ispirati, discernenti kikatekisti.

    Tutt’al più, se insistete, vi diranno “questo te lo spiego dopo”, salvo spiegarvi un bel niente.

    Trattasi di prassi consolidata.

    E già. I kikatekisti non discutono, ordinano, e pretenderanno da voi obbedienza assoluta imponendovela ad un certo punto del Cammino.

    E i kikatekisti chi sono per non essere mai messi in discussione, né loro né quello che dicono?

    Sono tizi alquanto ignoranti di Catechismo, che sanno e devono solo ripetere a pappagallo le balordaggini kikiane, quelle non emendate. Sono diventati tali mostrandosi sempre obbedientissimi alla setta. Gente così detterà legge nelle vostre vite.

    Se poi proprio vi volete divertire durante le barbosissime kikatekesi, chiedete al kikatekista perché dal secondo passaggio in poi vi obbligheranno a versare la famigerata “decima”, l’arcano degli arcani neocatecumenali.
    Domandategli pubblicamente dove sta scritto che sarete tenuti a sganciare ogni mese il dieci per cento di tutti i vostri redditi.

    Effetto garantito! Non entrerete in comunità, ma vi farete quattro risate nel vedere le loro facce stravolte.

    Provare per credere.

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  8. Tutto nuovo per Kiko.
    Nuovi seminari, nuovi preti, nuove Chiese (lui le chiama Domus), nuova estetica (lui la chiama "l'unica vera arte sacra"), nuovi arredi nelle salette parrocchiali (lui le chiama anche cripte), nuovi canti, nuovi arredi liturgici, nuovi altari, nuovi modi di "fare" Eucarestia, nuove missioni, nuova gerarchia (lui li chiama catechisti), nuova estetica nelle vecchie Chiese pre-conciliari, nuove parrocchie (lui le chiama atomiche),nuovi modi di fare la liturgia delle Ore (lui le chiama Lodi), nuovi modi di fare Lectio Divina (lui la chiama "scrutazio").

    Il trucco consiste nel dare alle “cose” un significato nuovo, lasciando anche il nome vecchio.
    Quindi si cambia tutto come pare e piace, ma si continuano a chiamare le cose quasi come prima.
    Ecco perché quando parli con un neocatecumenale ti sembra sempre che ti sfugga qualcosa.
    LORO parlano un’altra lingua.
    Un linguaggio modificato che non significa esattamente quello che intendi tu.

    Poi ci sono le "arti" oracolo/divinatorie neocatecumenali, il “Vangelo a caso” e le "scutazio" in cui il Signore ti parla o ispira a parlarti in sua vece, il tuo catechista neocatecumenale o il tuo padrino del post-cresima.
    Tutto quello che fà Kiko è "nuovo", anche le cose che fà da sempre la Chiesa.
    Si è talmente riempito di "novità" che ha perso contatto con la realtà e brancola nella confusione della sua "nuova" identità di “Profeta” e"nuovo" Giovanni Battista , “Artista” ispirato da Dio e prossimo “Martire” e "nuovo" Santo di categoria superiore insieme alla co-fondatrice Carmen che si è sacrificata per lasciare spazio al SUO “estro infinito” di fenomeno da baraccone.
    LUCA

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    1. anche nel "nuovo" mamotreto la catechesi del cieco nato, che si da la prima sera di catechesi, è identica, se uno però legge anche le note del CCC che ci sono riportate non capisce più niente perché si affermano cose diverse da quanto si trova nel testo della catechesi. Hanno fatto un mezzo casino nel rivedere le cose, c'è qualche aggiustamento nella storia della Eucarestia ( convivenza iniziale sabato pomeriggio ), ma le "balordagini" sono riportate quasi tutte, tanto da indurre a pensare che potessero andare bene. Ricapitolando, il testo è praticamente quasi identico, ad eccezione di alcuni stralci che Lino aveva ben chiarito, mentre le note del CCC contraddicono quanto si legge.
      Un lavoro fatto a metà da chi di dovere.

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  11. Questa ve la devo proprio raccontare.

    Agli esercizi spirituali di un certo movimento ecclesiale che non nomino, dopo che in tutte le meditazioni offerte dal predicatore si era parlato dell'importanza dell'incontrare Cristo e della possibilità già presente di incontrarlo attraverso il movimento, si giunge all'assemblea delle domande e uno, provocatoriamente, chiede: «ma allora Cristo è il movimento?».

    Il sacerdote che ha predicato gli esercizi replica: «risposta breve: sì». E quindi passa a spiegare che se tale movimento ti ha fatto veramente incontrare Cristo, allora c'è da aspettarsi che le persone che si imbattono in te avranno questa stessa possibilità tramite te, cioè tramite il fatto che hai aderito al movimento, e quindi ciò che vedono in te è il riflesso di ciò che hai ricevuto dal movimento, cioè il movimento è uno strumento per incontrare Cristo, cioè non è una cosa estranea a Cristo. Da cui la risposta provocatoria alla domanda provocatoria, senza voler con ciò banalizzare minimamente Nostro Signore o glorificare più del dovuto il movimento stesso.

    Ora, qualunque movimento ecclesiale - incluso il Cammino - va proclamando di essere strumento per incontrare Cristo, magari addirittura lo strumento migliore, se non la superbia di essere lo strumento più unico che raro. E quindi, il problema che si pone è "che tipo di «Cristo» ti fanno conoscere". Mi si scusi il gioco di parole, ma il problema è serio, perché tendono a mostrarti un "Cristo" addomesticato al movimento, magari persino in buona fede. Per esempio nella Chiesa Cattolica "Cristo" non esige la Decima e non fa il controllo presenze alla "convivenza".

    Le versioni addomesticate di Nostro Signore hanno di solito tratti sentimentaleggianti, perché nella nostra epoca ciò fa molta presa (è pur vero che Nostro Signore seppe essere "dolce", "familiare", "vicino" - diciamo così per brevità - in maniera indescrivibile, al punto di far breccia nel cuore persino di chi lo aveva inizialmente affrontato in modo sottilmente ridanciano e provocatorio (come la samaritana al pozzo), ma il raffigurarlo come il generatore di sospiranti cuoricini fa scappare via chiunque non sia abbastanza televisionato. (Voglio qui sorvolare sull'errore diametralmente opposto).

    Occorre dunque avere uno sguardo onestamente critico sul proprio movimento o club, perché se veramente intende far incontrare Cristo, sarà pronto a tutto - anche a minimizzare onestamente l'essenza del movimento stesso - pur di permettere tale incontro. Come nel caso di una certa ragazza non italiana, che incontra il movimento di cui gli esercizi sopracitati, e che dopo un po' entra in un istituto religioso completamente estraneo al movimento. E nessuno dei suoi amici del movimento ha osato dire "ma potevi entrare nelle nostre strutture, nei nostri istituti": al contrario, erano tutti felicissimi che pur abbandonando il movimento questa ragazza ha non solo ritrovato la fede, ma ha maturato anche la vocazione. (Immaginatevi invece cosa succede se un kikos si accorge che la sua vocazione non è esattamente quella che gli ha programmato il Cammino...).

    La nostra insistenza qui sull'adesione alla Chiesa dipende proprio da queste considerazioni. Se ad uno di quei ragazzi chiedi "dove staresti adesso se ti venisse tolto il movimento", risponderebbe "nella Chiesa". Al contrario, i capicosca della setta neocatecumenale ti dicono che "là fuori c'è il demonio", e che "il Cammino vale 100, la parrocchia vale 20".

    E perfino quando un kikos dice: "il Cammino mi ha fatto incontrare Cristo", sta implicitamente dichiarando che se lascia il Cammino allora tale "incontrare Cristo" svanisce.

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    1. E perfino quando un kikos dice: "il Cammino mi ha fatto incontrare Cristo", sta implicitamente dichiarando che se lascia il Cammino allora tale "incontrare Cristo" svanisce.

      E' proprio così.
      Le parole sono importanti perché esprimono concetti.
      Dire che attraverso un certo movimento si è incontrato Cristo, ci può stare, se si intende il movimento come non necessario in se stesso, ma dire che è il movimento che fa incontrare Cristo, è un'eresia.

      Nella foga del parlare può capitare di sbagliare. Poco male se non è una cosa voluta.
      e, invece, ogni volta che si parla si insiste SEMPRE sul fatto che a convertire è il movimento, allora non si è capito nulla. E se TUTTI gli aderenti dicono SEMPRE che il loro movimento è la causa delle conversioni, allora il movimento è certamente una SETTA.

      E' Cristo stesso che si fa incontrare da noi, e si fa incontrare NELLA Chiesa.
      La GRAZIA appartiene a Cristo che la dona nella Chiesa.
      Al di fuori della Chiesa nulla è strettamente indispensabile, neanche gli ordini come i domenicani e i francescani.
      Sono molto utili, sono voluti dalla provvidenza, ma per più di mille anni la Chiesa è andata avanti benone anche senza di essi.

      Solo la Chiesa è necessaria per se stessa, perché l'ha fondata Gesù. Si può dire che fa parte della RIVELAZIONE.
      Ciò che è venuto dopo può essere espressione della Chiesa lungo la storia, ma nulla più.

      Le aggregazioni autenticamente ecclesiali, perfino quelle più importanti come gli ordini religiosi, stanno alla Chiesa un po' come, tanto per fare un esempio, le grazie attuali stanno alla GRAZIA divina.

      Ma da ciò che dicono i camminanti appare evidente che loro hanno la percezione del Cammino come la Chiesa.
      Anche se spesso spesso a parole lo smentiscono, sembra evidente che ciò che vivono è un Cammino che basta a se stesso.
      Il sintomo più evidente sono i loro interventi scomposti in questo blog.
      Infatti, se vivessero il Cammino come una semplice aggregazione ecclesiale laicale, non gli importerebbe un gran che delle critiche e, al massimo, interverrebbero senza prendersela tanto. Invece la rabbia trasuda perfino dallo schermo del computer

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    2. Caro Pietro, è proprio come dici tu, spesso (per mia esperienza molto spesso, quasi sempre) appare evidente che i neocatecumenali hanno la percezione del Cammino come la Chiesa. In alternativa il Cammino viene visto come la realtà (movimento/itinerario) migliore all'interno della Chiesa. Tu scrivi "Anche se spesso spesso a parole lo smentiscono": in realtà spesso sono proprio le loro parole a confermare questa loro visione. Molte volte infatti ho sentito frasi tipo "Ringrazio Dio perché tutti i miei figli sono nella Chiesa": per Chiesa si intendeva sempre il Cammino. Oppure: "Purtroppo solo due dei migi figli sono nella Chiesa", anche qui intendendo Chiesa come Cammino. Non ho mai sentito dire invece: "Mio/a figlio/a (o i miei figli) non fanno il Cammino, ma fanno parte della Chiesa" o "frequentano la Chiesa". Di fatto, quindi, il discrimine era "fa il Cammino (sta nella Chiesa)" / "Non fa il Cammino (non sta nella Chiesa)". Sicuramente c'è anche qualcuno nel Cnc che non la pensa così, che magari è comunque contento se suo figlio / figlia, pur non essendo in Cammino, frequenta la Chiesa, magari un altro gruppo, ecc., ma le persone che pensano così nel Cammino sono una assoluta minoranza.

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  12. Per esempio nella Chiesa Cattolica "Cristo" non esige la Decima e non fa il controllo presenze alla "convivenza".

    Caro non fare orecchie da mercante! In mabito teutonico senza i dindi il "CAMMELLO" NON TE LO FANNO VEDERE per cui che vai cianciando di "chiesa cattolica", chissà la chiesa cattolica come ha fatto a divenire pià ricca di qualsisi impero (anche grazi e Costantino)

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    1. Oh, ma guarda, neanche un quarto d'ora dopo che ho scritto una cosa, subito interviene il solito lobotomizzato kikiano ad applicare la tattica del «dato che oggi sono tutti ladri, nessuno deve chiamarmi mariuolo solo per il fatto che rubo».

      Dato che in ubbidienza ai cosiddetti "catechisti" ha "circonciso la ragione", è inutile suggerirgli la distinzione fra "Chiesa" e "uomini di Chiesa".

      Eppure lo abbiamo ripetuto tante volte che la Santa Chiesa è Santa solo nella misura in cui prosegue l'opera di Nostro Signore (il triplice munus: di guida spirituale, di santificazione mediante i sacramenti, di insegnamento delle verità di fede) e pertanto i vescovi tedeschi che ti impediscono di ricevere in parrocchia i sacramenti e le esequie qualora non paghi la Kirchensteuer nella tua dichiarazione dei redditi, sono oggettivamente dalla parte del torto. Specialmente di fronte a Dio.

      Il resto dei chiarimenti li trovate in questo articolo.

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    2. A parte le considerazioni di Tripudio direi anche che almeno la Chiesa Tedesca queste cose le dice subito. Nel cammino si dice che, dopo un certo passaggio, si DEVE pagare la decima ogni mese? NO. Manco se ne parla della decima negli Statuti (ovvero l'unico documento LIBERAMENTE consultabile).

      Sei pregato, carissimo anonimo, di riflettere su questa cosa.

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  13. Vorrei porvi alcune domande, spero risponderete:Nella parrocchia si incontra Cristo secondo voi?Come lo si incontra?Le comunità parrocchiali, splendono per senso di comunione, unità secondo voi?Nella vostra parrocchia, dove vedete concretamente la il senso di comunione?In quali fatti vedete la comunità?Non conosco la vostra esperienza, la mia è del tutto deludente e negativa, vorrei conoscere la vostra esperienza.Magari sarà un problema della mia parrocchia, le vostre saranno senz'altro migliori, ma a me sembra che nelle parrocchie ci siano tante cose, tranne la comunione fraterna.Con questo non voglio disprezzare l'istituzione della parrocchia.

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    1. Ti rispondo io. Innanzitutto la questione non la si può mettere solamente sotto il punto "esperienziale".
      Che vuol dire "comunione fraterna"? Che si fanno cose assieme? O che si partecipa alla stessa Messa? Cho costituisce la comunità è il SACRIFICIO DI CRISTO. Da lì si deve partire. Dalla sana dottrina e dalla sana Liturgia. Tutto il resto è conseguenza. Quelli che Kiko chiama sprezzantemente "cristiani della domenica" in realtà attenzionano l'unica cosa importante da cui si deve partire.

      Anche i Tdg stanno benissimo tra di loro...ma sono TDG. Non sono cristiani.

      Stesso discorso per l'unità: che vuol dire? Kiko sono un paio di anni che ci batte sopra.
      L'unità non è essere fotocopia di un leader. Per Kiko fondamentalmente l'unità è essere tutti come lui (ovviamente non con gli stessi poteri). E anche in parrocchi unità non vuol dire pensarla TUTTI come dice il parroco.
      L'unco con cui ci dobbiamo conformare è CRISTO. E questo lo facciamo attraverso i SACRAMENTI, LA TRADIZIONE E LA SACRA SCRITTURA. Punto. Tutto il resto (scelte pastorali o movimenti) è ACCESSORIO! Si usa secondo la definizione ignaziana del "Tanto-quanto" ovvero se ti serve per crescere nella conoscenza di Cristo bene, altrimenti puoi tranquillamente passare.

      Per questo è fondamentale essere chiari su QUALE CRISTO stiamo parlando. Il Cristo di cui parla Kiko non c'entra nulla con quello della Chiesa Cattolica.

      Ultimissima considerazione: Se per qualche motivo la tua parrocchia di appartenenza non soddisfa i criteri di cui sopra semplicemente CAMBI e nessuno potrà dirti nulla. Ma se esci dal cammino stai sicuro che ti profetizzeranno ogni sventura possibile.

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    2. Te la faccio brevissima....mettiti l'anima in pace..."l'Amore nella dimensione della Croce" non lo vedi in parrocchia, ma non lo vedi neanche nelle comunità CNC dopo 40/50 aani di cammino, paradossalmente lo vedi accennato solo nei primi anni di cammino.
      Quindi? Di cosa vogliamo parlare....che forse la balla più grande di Kiko è che questo Amore ad intra ( rivolto solo ai membri della tua comunità ) non è quello che Cristo intendeva nel dire "Amatevi come io vi ho amati" perchè caro mio è da li che si parte.

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    4. Sign anonimo delle 22:10,secondo Te,il Cristo che si professa in CHIESA,allora é un Cristo diverso da quello del cammino?Ė un Cristo che provoca discomunioni quello della chiesa?A me non mi risulta che nel cammino ci sia tutta questa fratellanza e unione reciproca,anzi,Io ho visto solo tanta IPOCRISIA,FALSITÅ e via dicendo,in una parrocchia invece e soprattutto nei piccoli paesi,bene o male ci si conosce un pō tutti,si chiacchiera a fine messa ë piû delle volte ci é uscita anche una pizza insieme e liberi nella libertā assoluta,nel cammino invece tutto quell' amore fraterno che viene inculcato sin dall' inizio,non é altro che SOPPORTAZIONE,se ci fosse veramente comunione,quando un fratello decide di uscire,non si gettasse via come uno straccio, perchë l amore e la amicizia quella VERA non si annienta da un momento all altro,quindi a mio parere Lei o sta farneticando o sta nel mondo dei sogni.Tengo a ribadire che,Io quando sono entrata in comunitâ ho dovuto cambiare parrocchia perché nella mia non c era il cammino,beh quei parrocchiani il saluto e la chiacchierata non me lo hanno tolto,li ho invitati e sono pure VENUTI ai matrimoni dei miei figli assorbendosi tutta la cantilena della messa catecumenale e nonostante la maggior parte di loro che sapeva che il cammino era una setta non si sono mai posti il problema e cioë quello di mettermi da parte come fate Voi camminanti.Io in chiesa ci vado perché incontro Cristo,tutto il resto ë noia.LILLY.

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    5. Esatto, tagliati tutti i rapporti, diventano estranei anche se ci hai passato insieme una vita

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    6. Cristo s'incontra, ma l'incontro è personale. Di certo non sarà uno, il quale giudica, che possa determinare l'incontro personale con Dio. Ovviamente dai segni esterni si vede se una persona ha incontrato il Signore. Ma anche su questi bisogna stare attenti, si vedono, ma se vi è un occhio aperto nelle cose di Dio. Perché, dobbiamo ammettere, oggi di occhi chiusi ce ne sono molti.

      ( da IPG)

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  14. Quando è stato approvato il Cammino doveva sciogliersi nelle parrocchie come il sale nell'acqua. Cioè non doveva più esistere nella stessa forma di prima, ma prendeva la forma della parrocchia (ognuno si inseriva nella propria parrocchia).
    Per cui è stato approvato un Cammino che NON esiste.
    Per cui il Cammino di Kiko non è stato approvato.

    Inoltre lo Statuto approvato consiste di 2-3 pagine di buoni proposti (che sono pure dono disattesi).
    Lo statuto perciò non dice quasi nulla sulle pratiche e le eresie del Cammino, ma ha un'approvazione CONDIZIONATA al fatto che il "direttorio catechetico" non contenga eresie.

    Il fatto è che il direttorio catechetico NON è stato approvato proprio perché contiene eresie.
    Cioè: è stata approvata solo la pubblicazione.
    Come dire "fate pure, ma la Chiesa non si impegna sul contenuto".

    Cosa rivela questa formula ambigua?
    Rivela che c'era una gran voglia di approvazione, ma il direttorio catechetico non si poteva proprio approvare perché le eresie sono EVIDENTI.
    Perciò in Vaticano se ne sono lavate le mani, dando un contentino a Kiko che, canonicamente, non significa NULLA.

    Come se un sedicente poeta sottoponesse a un professore un suo poema chiedendone la recensione e il professore, che si rende conto che il poema non solo non ha alcun valore letterario ma, anzi, è zeppo di strafalcioni, per non offendere l'amico, gli dicesse: "Se vuoi pubblicalo". Ma niente recensione.

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  15. A prescindere dalla solita furbizia tesa a sviare la discussione per mancanza di argomenti, vorrei sottolineare un aspetto di questo post, fotocopia di numerosi altri precedenti.

    Se un neocatecumenale scrive di aver avuto una esperienza di parrocchia poco felice, significa che tutte le parrocchie fanno pena.

    Se mille ex camminanti denunciano gli stessi problemi in tutte le comunità dove sono stati, è falso perché "da me non è mai successo".

    Tipico di chi ha circonciso la ragione.

    Gentile anonimo delle 22,10, ti sarebbe di troppo disturbo inviare un commento pertinente alla discussione anziché cercare di sviarla?

    Il tuo comportamento corrisponde a quello di chi, se gli viene chiesto che ore sono, risponde che sta piovendo.

    Saranno contenti i tuoi kikatekisti per il bel risultato ottenuto.

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  16. La pulce (il ritorno)31 gennaio 2020 alle ore 10:13

    Nelle chat wattsup nc da una settimana almeno sta rimbalzando la notizia che circa 1/2 degli italiani e spagnoli bloccati nella citta cinese del virus sarebbero nc, circa 30-40 persone

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    1. Come al solito sparano numeri a casaccio solo per sentirsi importanti.. Già mi immagino le prossime testimonianze... Cmq facciamo chiarezza: a Wuhan (città epicentro) gli italiani sono 60-70..ma anche a Shangai ci sono italiani che non possono uscire di casa perché il governo cinese lo ha imposto.
      Insomma come al solito sparano palle.

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    2. Oh Santo Cielo,saranno tutti itineranti,spero che non gli succede niente se no Kiko li dichiara martiri.

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    3. Sfruttano qualsiasi occasione e pretesto per mettersi in mostra, il più delle volte sparando balle. E se anche ci sono un pugno di neocat bloccati a Wuhan o nel resto della Cina, allora? Non è che i neocat valgono più degli altri, anzi...

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    4. Alect 3/4 anni fa c'erano circa 500nc in cina in missione tra famiglie, preti seminaristi e soprattutti ragazzi maschi (per un tempo! :)) il dato è realistico

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  17. Il segreto in Cammino è necessario per più motivi.
    Il principale è che c'è molto da nascondere, senza dubbio, ad iniziare dalle eresie latenti e patenti della catechesi per proseguire con le pratiche discutibili degli scrutini e delle obbedienze ai catechisti, per finire con gli effettivi, pesantissimi costi economici di un percorso definito "gratuito".
    Si potrebbe obbiettare che, non certo per merito del Cammino, ma grazie al fatto che moltissime sono le notizie trapelate dalla rete (basterebbe vedere quanto vengono lette i numerosissimi articoli del blog), ormai molti arcani del Cammino sono stati svelati: se da un lato questo, ringraziando Dio, corrisponde a verità, dall'altro non risolve il problema di chi, abbeverandosi solo alle fonti informative "ufficiali", in mano al Cammino in modo diretto o indiretto (vedi le infiltrazioni neocatecumenali in tante testate di informazione cattolica anche prestigiose), può rimanere beatamente ignaro, accettando la vulgata del "cammino di riscoperta del battesimo approvato dalla Chiesa e sostenuto dal Pontefice" e basta.
    Un altra funzione del segreto, in Cammino, è però eminentemente "spirituale" e si tratta di un segreto, un arcano ad uso interno, cioè nei confronti dei propri adepti. Avendo promesso il Cammino ciò che nessuno al mondo può promettere, cioè di assicurare progresso spirituale fino alla santità, fino al culmine dell'amore al nemico, addirittura delle nozze spirituali, esperienza che solo i mistici veri hanno provato, deve assicurare le emozioni e le sensazioni che uno si aspetta di provare accostandosi sempre di più alla Verità rivelata, nonostante questo progresso non avvenga, anzi, nonostante la sensazione sia spesso quella di regredire o comunque di essere sempre fermi alla casella iniziale.
    Queste sensazioni sono provocate in gran parte dalla sorpresa.
    È necessario un certo segreto per poi ottenere l'effetto sorpresa.
    La sorpresa infatti (per un nuovo canto, un nuovo rito, un nuovo gadget...anche per una nuova richiesta vessatoria, ma che fa sentire di essere "più avanti" e più maturi nella fede di altri) è essenziale ed é il motivo per cui tanti restano per così tanto tempo legati al Cammino da non poterne poi più uscire: sorpresa dopo sorpresa, si trovano alla fine in un pantano dove l'unica cosa sorprendente potrebbe capitare il giorno in cui si trovasse la forza di uscirne fuori.

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    1. Se si vuole avere una idea della feroce disillusione di un neocatecumenale quando gli si rovina la sorpresa, assicurata dal rispetto da parte di tutti del segreto, e del fatto che a questa sorpresa è associata la convinzione di aprire gli occhi, grazie solo al Cammino, sulle verità della fede vanno letti sicuramente i seguenti articoli:

      https://neocatecumenali.blogspot.com/2014/09/tragedia-stupore-sorpresa-nuovo-canto-kiko-arcano-segreto.html?m=1

      https://neocatecumenali.blogspot.com/2016/05/e-un-fatto-misterioso-tutto-e-scritto.html?m=1

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  19. Rispondo alle domande dell'ANONIMO delle 22 e 10 di ieri.

    1) Nella parrocchia si incontra Cristo secondo voi?

    Risposta: Dipende da molte cose. Dire che non lo si incontra solo perché non lo si "sente", è come dire che non si incontra Cristo alla Messa quando non lo si "sente".
    Penso che stai confondendo delle SENSAZIONI umane con le realtà soprannaturali.
    L'incontro con Cristo porta alla conversione, che significa adesione alla retta dottrina e seguire concretamente la Chiesa (non un movimento) anche attraverso le iniziative delle diocesi e delle parrocchie, per lo più snobbate dai camminanti.
    Il resto sono CHIACCHIERE e opere umane che servono solo alla superbia.

    2)Come lo si incontra?

    Risposta: Dipende. Al contrario dei movimenti, le parrocchie sono un'espressione territoriale della Chiesa universale. Perciò è fuorviante paragonarle ai movimenti.
    E' più difficile cercare la comunione con persone con cui spesso si ha poco a che fare, piuttosto dove ci si conosce tutti, come nei movimenti, ma è ancora più meritorio agli occhi di Dio.
    Ammetto che le comunità ristrette possano servire a creare un clima fi famigliarità che abitua ad avere il giusto atteggiamento verso tutti e a mettere in pratica il significato di "prossimo", ma spesso le parrocchie sono bene attrezzate anche in questo, non solo ospitando movimenti, ma anche organizzando dei gruppi parrocchiali.
    L'importante è che questi gruppi non siano CHIUSI come il Cammino, altrimenti l'incontro con Cristo è solo un'illusione, anche se esiste un'unità formale, come nelle cosche mafiose.

    3) Le comunità parrocchiali, splendono per senso di comunione, unità secondo voi?

    Risposta: Ti ho già risposto: dipende.
    Ma la domanda vera è: il Cammino splende per senso di comunione (che non vuol dire affiliazione in stile mafioso, ma unità nella carità e nella verità)?
    Oppure nel Cammino si coprono i pedofili, gli strupatori, e c'è così tantauna maldicenza e diffamazione che è diffile trovare anche negli ambienti politici e giornalistici?

    4) Nella vostra parrocchia, dove vedete concretamente la il senso di comunione? In quali fatti vedete la comunità?

    Risposta: ci sono momenti particolarmenti sentiti, come la festa parrocchiale. E ci sono dei gruppi parrocchiali che funzionano meglio del Cammino.
    Non che siano organizzati come il Cammino ma, pur con tutti i limiti, si cerca di far "circolare" la carità.
    Non confondere l'efficienza nel marciare insieme verso un obbiettivo comune di pochi (cioè che non è della Chiesa universale) con la comunione. E non confondere la gloria che viene da Dio con la gloria umana e il riconoscimento umano a cui i camminanti tengono moltissimo.

    La tua conclusione manifesta una grande superbia spirituale, tipica del Cammino.
    Nella tua parrocchia è TUTTO negativo? Non ci credo.
    Forse sei tu che non vedi il bene per via del senso di superiorità di cui ti ha contagiato il Cammino.
    Non dico che le parrocchie funzionano bene, ma questo accade perché sono i cristiani che non funzionano bene.
    Nel Cammino avviene esattamente l'opposto: i camminanti sono funzionali al Cammino, sono dei bravi e fedeli soldatini. E'il Cammino che funziona male. E, di conseguenza, in senso ecclesiale i camminanti funzionano malissimo!

    Nella tua parrocchie è TUTTO negativo? Perciò anche il gruppetto guidato dalle vecchiette che dice il Rosario prima della Messa? Anche gli altri movimenti o gruppi parrocchiali, se ci sono, sono del TUTTO negativi solo perché non sono iper attivi come voi?
    Ma piuttosto che annunciare eresie è meglio tacere e piuttosto che dire male di tutti, Pastori compresi, è maglio tacere.

    Concludi con la frase:
    "Con questo non voglio disprezzare l'istituzione della parrocchia".
    Chissà perché queste parole mi suonano false... Forse perché apprezzi le parrocchie neocatecumenizzate. Se non vi fossero queste potrei credere che disprezzereste proprio l'istituzione parrocchiale

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    2. Per i camminanti, come l'ANONIMO delle 22 e 10, Cristo è presente attraverso l'esaltazione e l'invasamento. Se non c'è fanatismo, non c'è Cristo. Di conseguenza, siccome nessuno in una parrocchia da in escandescenze come loro, le parrocchie non funzionano (a meno che non interviene il Cammino).

      Io non mi oppongo di certo che la fede possa coinvolgere anche il sentire umano: se la fede deve incarnarnarsi nella vita concreta, perché negare e opporsi quando il sentire umano COINCIDE con la vita di fede? Perché negare un santo entusiasmo sostenuto dallo Spirito Santo?
      Ma l'entusiasmo e la gioia esteriori non sono garanzia di fede, perché in se stessi sono espressioni che possono sussistere anche senza la fede. Sono espressioni umane.

      Ciò che caratterizza la fede è l'amore, la gioia interiore, la pace... che possono certo propagarsi anche esteriormente, ma che possono sussistere anche nell'aridità.

      Il problema è che, puntando tutto sull'attivismo e sulle sensazioni, come certe pratiche molto coinvolgenti del Cammino dimostrano, come la confessione pubblica, si punta sull'umanità, e sull'umanità corrotta dal peccato, che si oppone alle manifestazioni dello Spirito.
      Infatti, se si punta perciò sulla carne, la GRAZIA viene mortificata.

      L'errore del Cammino è scambiare la CARNE con lo SPIRITO, il male col bene, il sentire di Kiko con l'ispirazione dello Spirito Santo.

      I camminanti ricordano i sacerdoti di baal che si dimenavano e si tagliuzzavano cercando, a forza di urla e grida, di convincere la divinità a rispondergli.
      Anche loro vedevano prodigi e risposte dapertutto e cadevano in trance come Kiko.

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  20. Anonimo delle 22:10 del 30.01, svrive:"Nella vostra parrocchia, dove vedete concretamente la il senso di comunione?In quali fatti vedete la comunità?" inoltre alla fine chiede se c'è comunione fraterna. Della parrocchia non so che dirti, ma dopo l'esperienza catecumena sono molto restio nel far parte di gruppi, e questo per ciò che ho vissuto in cammino, e soprattutto dopo. Ti credi che in comunità ci sia senso di comunione ed addirittura comunione fraterna, e fuori no, illuso e soprattutto accecato dal lavaggio del cervello che ti hanno fatto nella setta. Li dentro ognuno pensa a sé stesso, nessuno si interessa davvero di te, nessuno ti ascolta tranne quando vogliono sapere i fatti tuoi durante gli scrutini o le risonanze, e semmai darti "consigli" non richiesti, che non sono altro che cantilene ripetute e copiate da catechisti che a loro volta scopiazzato da quel piccolo uomo che è Kiko. Non c'è empatia, non c'è affetto( ah l'affettività è un peccato per voi catecumeno) e se pensate diversamente siete attaccati ed accusati di essere il demonio, che poi è il vostro vero dio. Poi dopo 20 anni di falsità come siamo fratelli in cristo, siamo una comunità, siamo l'unica vostra salvezza, appena esci neanche una telefonata per sapere come stai. Se il tuo intendendere comunità e senso di comunione fraterno è quello catecumeno, spero che nelle parrocchie non ci sia, perché altrimenti sarebbe un ambiente negativo e che rovinerebbe solo le persone, come fa il cammino, che le imbrutisce e le rende essere incapaci di amare e rispettare gli altri e senza dimenticare che vi rende arroganti e superbi credendo che tutto vi è dovuto essendo gli eletti del signore. Siete delle brutte persone, e avete rovinato la vita é l'anima di tantissimi che hanno avuto a che fare con voi. Altro che comunione e fratelli, apri gli occhi, e incomincia a ragionare, e vedere la realtà.
    ex fratello

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  21. Buon pomeriggio a tutti, sono una ex del cammino e condivido pienamente l'articolo di oggi e molte delle vostre esperienze.
    Avete scritto al Papa? Gli avete fatto leggere le vostre esperienze nel cammino?

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    1. In moltissimi - anche prima di questo blog, anche indipendentemente - hanno scritto a tutti i Pontefici da mezzo secolo a questa parte. Finora non è servito a nulla.

      Non è servito a nulla per vari motivi:

      1) la grandissima capacità dei kikos di piazzare un "topo in segreteria" che filtri la corrispondenza in arrivo. Abbiamo testimonianze direttamente dai sacri palazzi: "la vostra lettera non è mai arrivata in questo ufficio";

      2) la capacità dei due eretici - specialmente Carmen - di "convincere" Giovanni Paolo II che i kikos sarebbero gli sforna-figli-come-conigli e che le notizie su liturgie e dottrina e tutto il resto sarebbero inaffidabili o riguardanti casi isolati;

      3) la capacità di corrompere/ricattare le persone di cui i Papi si fidano - come anche nel caso di Benedetto XVI;

      4) la fortuna di avere ecclesiastici molto sensibili alla pecunia e alle profferte di carriera, e la capacità di sfruttare quelli che hanno scheletri nell'armadio.

      Insomma, siamo convinti che una "lettera al Papa", anche se giungesse sana e salva sulla sua scrivania, non basterebbe a cambiare le cose. Dopotutto questi sono capaci di disubbidire alle «decisioni del Santo Padre» da ben quindici anni e hanno sempre creduto che la menzogna e l'inganno sono azioni sante qualora utilizzate per difendere il Cammino e i suoi autoeletti "iniziatori".

      Quello che si può fare, è gettar luce sulle storture neocatecumenali. Il Cammino ama le tenebre e detesta la luce, proprio come ogni opera del demonio.

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  22. Qualcuno ha fatto leggere la propria esperienza nel cammino al Papa?

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    1. Liberata di Dio,Ti pare che al Papà vengano recapitate le lettere degli ex camminanti?Anni få dalle librerie sono sparite tutte le copie di Padre Zoffoli.
      HO DETTO TUTTO.

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  23. .... ULTIME NOTIZIE DALLA CINA !!!

    ...300mila CATECHISTI NEOCAT MARTIRI DELLA CORONA VIRUS (WUHAN MO PRIATORIO!)....

    kiko AVEVA DETTO CHE IL DEMONIO HA MANDATO IL VIRUS.... ma e' strano perche' kiko AVEVA ESORCIZZATO LA CINA dalla torre del ristorante!!!!

    .... animo fratelli!! ecco la nuova RACCOLTA FONDI PER IL CAMMINO IN CINA!!! servono almeno CINQUE MILIONI DI EURO.... come? sono esattamente i soldi per la speculazione immobiliare del monte degli ulivi ???? ANIMO FRATELLI !! mammona vi sta ingannando!! cacciate sti benedetti soldi e basta!!!!

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  24. M.A.R.

    Purtroppo!! Purtroppo! Purtroppo si!
    È così!
    L'Unico che è in grado di poterci dare qualcosa, di concreto, è Dio. Solo Lui riesce a penetrare nella coltre buia dei cuori. Solo Lui ci può risollevare, e non è sbagliato dire resuscitare. Solo seguendo Lui, cioè dando vita in noi alla sua Parola che è la sua Volontà, ecco che si sciogliono i lacci del Nemico. Solo Lui ci può dare quella forza che ci fa superare tutte le avversità.
    Signore se non Poggio su di Te, ecco che le Tenebre entrano e devastano tutto. Signore fa che io non perda mai quel sapore del sale, di cui hai parlato, perché se dovesse capitare, ecco che tutto crollerà, tutto andrà in rovina. Tanti sono gli attacchi, tantissime le ferite, ma con Te, so che io e Te uniti, nella tua Croce, ecco che riesco a sostenere il peso della mia croce. Tu che sostieni me, nell'abbraccio eterno, io e Te, Ti in me, Padre Santo ti chiedo di non togliere mai lo sguardo si di me, il peso mi schiaccerebbe, non ne potrei avere la forza. Santissima Trinità sono qui davanti a Voi, come un panno sporco, ma il sapere che Voi siete lì e non mi abbandonate, ecco che mi mi ritorna la fiducia, il cuore riparte, la speranza si riaccende. Grazie Gesù, grazie Maria. Grazie.

    (da IPG)

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  25. Un' altra caratteristica da sottolineare in comunità, a chi crede che li dentro ci sia fraternità comunione e amore dei fratelli, è la negatività,la mancanza di positività e di speranza. Se non ti lamenti della tua vita, se non sei depresso, se non c'è qualcosa che va male e se sei sereno, allora qualcosa non va in te, e cercano di trovare il male anche dove non c'è. Esempio pratico, rapporto con i genitori, se va bene, sei ancora un bambino e devi tagliare il cordone ombellicare, se va male, invece devi ricostruirlo, perdere te stesso e chiedere perdono, e così per ogni fatto... concreto. Insomma distruggono tutto ciò un cui credi,piano piano minano le tue sicurezze e ti fanno credere che qualsiasi cosa che fai sei sbagliato; e se qualcosa va bene, addirittura ti senti in colpa perché non hai qualche disgrazia da poter vantare,perché dio ti manda le disgrazie per salvarti, tutto questo per poterti gestire e farti fare quello che vogliono, e tenerti in pugno, ecco perché li dentro credi che tutto è perfetto, e che siamo noi che non ci affidiamo... ai catechisti, perciò la tua vita non va bene. Nonostante le mie insicurezze, su questo hanno trovato terreno fertile, ero comunque una persona speranzosa e in fondo positiva, ma sono stati così bravi, piano piano con la psicologia che siamo sbagliati, superbi, invidiosi, e che se non facciamo peccato è solo per moralismo (Assurdo!!!), a farmi credere che ero sbagliato, e che qualsiasi cosa facessi, se non riuscivo era per colpa mia che non mi affidavo e non mi buttavo, (a fare ciò che loro dicevano, ed a dare tutto decima e altre richieste) che mi hanno trasformato in una persona pessimista, senza fiducia nel prossimo e che non spera più in nulla. Ecco il vero cammino, altro che amore ai miei fratelli e dio ti ama come sei.
    Ex fratello

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  26. X liberata da Dio.
    Secondo me sanno tutto, o quasi. Cioè bene o male lo sanno. Ma la situazione è complessa.
    Metto degli spunti: chi ha ragione? Loro, dalle risposte che danno, capite come agiscono: Dio mi ha salvato, ho incontrato Cristo in Cammino, ecc,ecc. E in parte è vero, perché sono dentro la Chiesa, comunque sia.
    Sono tanti, ci sono le famiglie, ci sono tante sfumature, dal malato di sesso, al bambino, dallo sposato, al divorziato, di tutto. C'è la lettera di San GPII, che è una realtà, vi è stata, poi
    l'approvazione, e via dicendo. Sicuramente butteranno la colpa sul prossimo, su quanto accaduto, sia sul colpevole, ma sia, vigliaccamente, sulla vittima. E poi, non svalutiamo l'ipocrisia e la dissimulazione. Cioè tutto il lavoro dietro degli amici, si faranno passare per perseguitati, per le vittime ecc,ecc. Non dimentichiamoci che il Papa li ha aiutati, e vanno da lui, e lui va da loro. Poi il Papa non è un commissario di Polizia, ma parliamo della Chiesa. La Chiesa cerca di curare, e usa prudenza. Poi ci sono i seminari, le parrocchie, i preti compiacenti, i vescovi amiconi, le simpatie, le antipatie,ecc, ecc.
    E poi rimetto sempre lo spunto su Gesù : Gesù ad un certo punto fu lasciato solo, Giuda lo tradì, Pietro lo rinnegò, e i discepoli si rinchiusero a porte chiuse, fino a quando non lo videro risorto. Secondo voi Dio è venuto solo per quel tempo? Per quella situazione che accade 2000 anni fa? Dio è venuto, anche, per essere un tutt'uno con tutti i crocifissi della storia, e a quel tempo c'era la croce, oggi ci sono altri metodi, ma siamo sempre lì. La situazione è molto complessa e piena di luci ed ombre.
    (da IPG)

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  27. Ex fratello, sottoscrivo ogni parola del tuo commento. Bisognerebbe farci un post. Il fine ultimo è distruggere quello che di buono, di positivo hai nella tua vita per poi dirti che nel Cammino il Signore ti aiuterà. La verità è che nel Cammino cercano solo di farti diventare succube del Cammino, con ciò stesso facendoti perdere la sana capacità di discernimento che ognuno di noi ha. Così, invece di aiutarti, ti buttano ancora più giù. Di me dava fastidio che il rapporto con mia moglie andasse bene, che non ci tirassimo i piatti dalla mattina alla sera e che non coinvolgessimo i catechisti nella nostra vita. E perché avremmo dovuto? Avrebbero provato a distruggerlo il nostro matrimonio, insistendo che mia moglie lasciasse il lavoro che aveva faticosamente trovato e mettendoci in difficoltà economica. Loro ovviamente il lavoro non l'avevano mica lasciato, eh no! Che manipolo di falsari, che covo di vipere...

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  28. ciao Porto, grazie. Mi hai fatto ricordare un'altra particolarità tipica dei catecumeni che avevo rimosso,il coinvolgere nella nostra vita i catechisti, chiedendo a loro ogni nostro dubbio o "consiglio". Ricordo che già dall'inizio questo fatto mi indispettiva, infatti mi chiedevo perché dovevo chiedere a loro qualche mia incertezza, o problema, quando si poteva parlare con i genitori, con il proprio consorte, con i figli se adulti o se qualcosa di troppo personale parlare con un sacerdote non catecumeno, naturalmente. Tutto è fatto in comunità per avvolgerti nella loro rete. Hai detto bene, manipolo di falsari e covo di vipere.
    ex fratello

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