sabato 1 febbraio 2020

ORA COME ALLORA: NEL 1994 ZOFFOLI L'AVEVA CAPITO. RICORDIAMOLO. CAPITOLO I°

Padre Enrico Zoffoli
Sulla scia del libro di Padre Ariel "La setta neocatecumenale…", riproponiamo, per DOVUTA MEMORIA, quello che Padre Enrico Zoffoli, teologo passionista, già aveva intuito e dichiarato fin dagli inizi, essendosi preso la briga di leggere i mamotreti (difficilissimamente reperibili all'epoca più di ora: i cosiddetti "catechisti", mentendo, ne negavano persino l'esistenza), dell'eretica predicazione neocatecumenale.

Erano gli anni del boom neocatecumenale, si ritenevano con orgoglio una "potenza" col proposito di rinnovare la Chiesa.
Oggi sono ancora una "potenza", ma una potenza soltanto economica, dato che nostro Signore, a dispetto degli uomini, è già da tempo intervenuto per arginare il fenomeno, non lasciando più le persone a cadere nella trappola, se non in maniera del tutto limitata e principalmente "ereditaria" (figli "obbligati" del Cammino).

Nel riproporre ciò che ne ha scritto padre Zoffoli in una lettera di oltre un quarto di secolo fa, vi ritroviamo ancor oggi una precisione disarmante riguardo al Cammino, una descrizione ancora troppo carica di attualità.

Avvertiamo il bisogno di riproporre tale lettera perché non tutte le "nuove leve" del Cammino sanno che decenni fa il Cammino aveva gli stessi guai, problemi, errori, ingiustizie, che ha oggi. Non è cambiato niente!

Chiediamoci quali sono le "forze" che possono aver tenuto in vita, salvo un declino sostanzioso degli ultimi tempi, un'accozzaglia di invenzioni ed eresie PALESI.
Chi "ha orecchi per intendere", intenderà…
Commenteremo dunque la lettera che padre Zoffoli inviò a Radio Maria nel 1994, ma data la sua lunghezza la suddivideremo in più pagine blog per consentire una maggiore e capillare comprensione.


ENRICO ZOFFOLI
Lettera al Direttore
di Radio-Maria
Ancora sul Cammino neocatecumenale

«Annunzia la parola, insisti in
ogni occasione, opportuna e inop-
fortuna, ammonisci, rimprovera,
esorta con ogni magnanimità e
dottrina… » (2Tm 4,2).

PRO DEO, CHRISTO ET ECCLESIA

PREMESSA

Con viva ripugnanza torno a scrivere dei Neocatecumenali.
Sono stimolato a farlo sia dal loro atteggiamento, SEMPRE PIÙ BALDANZOSO E TRIONFALISTICO; sia perché gran parte del pubblico — Clero e popolo — ignora il pensiero dei Dirigenti del Cammino; sia PER L'ENORME POTERE DI CUI DISPONGONO, ostinandosi ad impedire la diffusione di scritti che rivelino la verità oggettiva della loro dottrina; sia, infine, per dare una voce alle proteste di una moltitudine sommersa di cattolici, che non tollerano più la minacciosa avanzata di un Cammino che insidia l’autenticità della loro fede.
Ha fatto traboccare il vaso — ormai colmo — un nuovo recente intervento del Direttore di Radio-Maria.
Col rispetto dovuto alla medesima, per molte ragioni altamente benemerita, non ho potuto rifiutarmi di rispondere ad alcune urgenti richieste di indicare anche il risvolto della vicenda neocatecumenale, finora ignorato dal pubblico.
Spesso la verità non interamente rivelata equivale alla menzogna.
L’AUTORE

Roma, 22 febbraio 1994,
festa della Cattedra di S. Pietro Apostolo.

Molto Reverendo e caro Padre Livio,
sabato scorso, 12 febbraio [1994], ore 9.30, Lei mi ha fatto nuovamente l’onore di nominarmi, informando gli ascoltatori di Radio-Maria di aver ricevuto una ventina dei miei libri sui Neocatecumeni (*).

La ringrazio e mi permetto di aggiungere che La invidio, avendo a sua disposizione una stazione trasmittente che le consente di farsi udire da milioni di persone al giorno; ciò che a me non è dato, per cui parto con lo svantaggio di dover ricorrere alla stampa che, come tutti sanno, è dispendiosa, lenta a raggiungere il pubblico ed è riservata ai pochi generosi impegnati nella più seria ricerca della verità.

Prometto di essere molto chiaro e possibilmente conciso.

Non si preoccupi: non ho nulla da dire contro la sua persona, le sue intenzioni, il suo lavoro, di cui ho sentito sempre dire un gran bene. Perdoni soltanto una certa vivacità di stile.
Ed ora mi ascolti.
(*) Così, secondo la registrazione del suo discorso. Ma evidentemente Lei confonde, perché di veri «libri» ne ho scritti soltanto due, più due opuscoli. Sono curioso di conoscere il titolo degli altri 16 di cui sarei autore (!). Trattandosi poi di semplici «copie», bisogna elogiare lo zelo degli ascoltatori a Radio-Maria, preoccupati dei suoi panegirici del Cammino Neocatecumenale.
I
«SIAMO UNA POTENZA!…»

Da un attento ascolto della registrazione della sua catechesi mi sono accorto che Lei non fa più mistero degli ottimi rapporti che lo legano col Cammino Neocatecumenale (=C.N.).
È liberissimo.
Continui pure ad interessarsene e parlarne. Credo che ne potrà ricavare tutti i vantaggi umanamente desiderabili.
Lei opera all’ombra di due Papi, di numerosi vescovi, di altrettanti parroci e di alcune Congregazioni Romane. «Al borsino vaticano delle nuove esperienze ecclesiali le azioni più in rialzo sono quelle del Cammino neocatecumenale… » (30 Giorni, 2, 1994, p. 197).
Il Cammino conta — in Europa, Asia, America e Australia — 24 Seminari con 850 seminaristi. Soltanto a Roma vanta ben 11.846 «fratelli», ecc.
Lei, rev.do P. Livio, patrocina la causa di un Movimento CHE DISPONE DI RISORSE ECONOMICHE STRAORDINARIE, di cui parlerò in seguito. Al termine di certe «convivenze» si arriva a raccogliere nel «sacco delle immondizie» persino miliardi. Basti solo sapere che i pranzi (le «agapi») organizzati in alberghi di lusso sono lautissimi con enorme spreco di cibi raffinati e costosi… In una città del Veneto, ogni commensale ha dovuto versare ben 200.000 lire: una volta, il rosbif avanzò per settimane…
«Dal 28 al 31 gennaio sono venuti a Roma per ascoltare il fondatore Kiko Argüello ben 130 tra vescovi e cardinali africani. Il raduno si è svolto in un albergo della capitale. Tutte le spese a carico del cammino (…).
Incontri analoghi si sono tenuti negli scorsi anni con altri episcopati continentali. Nell’ottobre del ‘92, a Santo Domingo, c’erano 120 vescovi dell’America Latina. Nell’aprile del ‘93, a Vienna, 130 vescovi europei» (30 Giorni, iv.).
Chi non sa, caro P. Livio, che il denaro costituisce la maggiore e più irresistibile potenza di questo mondo? S. Tommaso ha potuto scrivere che «omnia corporalia obediunt pecuniae» (S. th., I-II, q. 2, a. 1, 1um). «El denaro serve a ogni cosa», scrive nei suoi Ricordi, Francesco Guicciardini.
* * *
A Lei — me lo permetta — sarà sempre facile e conveniente elogiare il Cammino Neocatecumenale, trattandosi di un Movimento organizzatissimo, retto dalla suprema e indiscutibile autorità carismatica dei suoi Ideatori, venerati e obbediti da tutti gli adepti; a loro volta spesso intimiditi, plagiati e persino terrorizzati dal contegno di «catechisti» talmente presuntuosi da attribuirsi un potere superiore a quello dei «presbiteri».
Dunque, aveva ragione alcuni mesi fa un neocatecumeno che, sulla soglia della basilica di S. Giovanni in Laterano, tutto compiaciuto diceva ad una persona che me l’ha riferito: «noi siamo una potenza!…».
Verissimo.
È sufficiente riflettere, per dimostrarlo, che la sètta ha i suoi fidatissimi emissari negli uffici postali, nelle librerie cattoliche, nelle redazioni dei giornali, nelle banche, nella stessa Radio Vaticana. Ed è comprensibile che qualsiasi notizia, libro che si azzardi a criticare il Movimento è inesorabilmente bloccato. In realtà, tutto è severamente controllato come e più di quanto sia possibile alla Questura; per cui il pubblico viene a sapere soltanto le iniziative, i meriti e i successi del Cammino.
Ora, rev.do P. Livio, sembra che anche Radio-Maria abbia ceduto al medesimo armi e bagagli, avendo esso il privilegio di estendere la propria influenza anche oltre i confini d’Italia… Credo che non si esageri affermando che nessuna diocesi, nessun Istituto religioso, nessuna Conferenza Episcopale ha mai raggiunto un sì alto livello di potenza.
Alcuni neocatecumeni. quasi impazziti per la gioia, vanno propalando persino che Kiko sarà «il Papa» di domani.
Non mi stupisce allora quanto essi dicono anche al mio indirizzo: io sarei «eretico», «ribelle al Papa», «nemico della Chiesa», «contrario al Vaticano II», «dimesso dalla mia Congregazione», «apostata», «posseduto dal demonio»… Qualcuno ha aggiunto che sono morto…
In una cittadina delle Marche, qualche anno fa, si diffuse la voce che io sarei stato chiamato ad pedes dal card. Ratzinger, il quale mi avrebbe rivolto una severa reprimenda anche a nome del Pontefice…
A tale cumulo di fandonie non poteva mancare l’indegna manovra delle solite lettere anonime, infiorate di epiteti e d’insulti anche di tipo «boccaccesco».
Quei signori, in cammino verso la riscoperta del battesimo e chiamati dallo Spirito a ri-cristianizzare il mondo, sembra che non siano capaci di altro. Rallegramenti!
* * *
Ma non c’è da stupirsi. Quel che tutto spiega è la diffusa, radicata ed espressa convinzione che la Chiesa del Cammino è l’unica vera e che la salvezza è possibile soltanto seguendone le direttive. Si tratta quindi dell’«atteggiamento di chi riconosce se stesso come l’unico futuro della chiesa, classificando gli altri come cristiani di seconda categoria e rendendo di fatto impossibile l’integrazione del proprio gruppo nella comunità parrocchiale…
«Lo stile educativo», «la prassi dell’insegnamento Catecumenale ha un corso poco dialogico, autoritario. Domande e richieste di ulteriori informazioni non sono consentite…». Logico dunque che «conflitti spesso sorgono nelle comunità parrocchiali ospitanti il movimento…». Da più parti, quindi, si chiede «fino a che punto possa esservi una particolare disponibilità nei riguardi della comunione ecclesiale quando (…) "una discussione e un confronto teologico-pastorale non possono aver luogo, e quando, dall’altro lato, con l’istituzione di seminari sacerdotali neocatecumenali in tutto il mondo, vengono posti strutturalmente dati di fatto che spesso creano un parallelismo rispetto alla responsabilità del clero locale e del popolo di Dio…"» (R. BLEISTEIN, Stimmen der Zeit, tradotto da Rassegna di teologia, n. 4,. luglio-agosto, 1993, pp. 378-395).
«Siamo una potenza!», si ripete. Ma è difficile giudicare se in tale vanteria sia maggiore la demenza o l’orgoglio luciferino di poveri presuntuosi.

Preghiera riparatrice. Padre Zoffoli



Inutile commentare: potenza, soldi a fiumi, sprechi, eresie, offese "boccaccesche", lettere anonime, menzogne… sono nate "insieme al Cammino".Chi osi contrastare il Cammino Neocatecumenale, ora come allora, riceve lo stesso identico trattamento.
Ne sa qualcosa padre Ariel…

48 commenti:

  1. "IL CAMMINO È OVUNQUE!" (citazione di cefala trentenne-dura e pura figlia del cammino)...

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  2. È Sempre altamente istruttivo e illuminante rileggere padre Zoffoli.

    Come dice Libera, con una sensibilità non comune, il padre ha intuito subito tutta la pericolosità dell'esperienza neocatecumenale. Ha approfondito, studiato il fenomeno e, già ai suoi radiosi albori, ne ha messo in evidenza contraddizioni e criticità, sperando di mettere nel giusto allarme la Chiesa.
    Dobbiamo a padre Zoffoli tutta la nostra gratitudine e rileggerlo oggi, quando ogni giorno di più il c.n. mostra i suoi veri frutti marci che sono sotto gli occhi di tutti, dà la cifra della sua visione veramente profetica.
    Già all'epoca e da parte degli stessi boriosi e tracotanti iniziatori e annesso codazzo di avventurieri a caccia di gloria, potere e ricchezze, si parlava, a proposito della discutibile e ambigua esperienza, di POTENZA (davvero insopportabile!).
    Dopo molti anni Kiko stesso - appare quasi incredibile ingenuità la sua - nelle sue predicazioni ha ribattezzato la sua creatura "IL POTENTE CAMMINO". Gonfio di orgoglio e finta umiltà ha scelto una definizione altamente indicativa. Potente nel modo di imporsi nella Chiesa e nel mondo; potente per i mezzi economici di cui dispone, estorcendo denari senza nessuno scrupolo e con ogni mezzo agli adepti sfruttati; potente per i sistemi che ha sempre usato per conquistare consensi di alti porporati o persone influenti e ricche in ogni ambiente.
    Alla fine si è strutturato un sistema ramificato, dovunque hanno bisogno di entrare riescono a infiltrarsi. E in questa attività, simil massonica o mafiosa/camorristica che dir si voglia, hanno speso le loro migliori energie. Gente che giorno e notte si è applicata con ardore in turpi strategie, portando a Kiko e Carmen quanto con zelo ammirevole mettevano fruttuosamente in campo. E chi più portava acqua al loro mulino veniva additato come esempio e premiato con avanzamenti di carriera folgoranti.

    Il potente cammino, dunque. Orrida definizione ma che come poche rende alla perfezione i loro inconfessati e inconfessabili "scopi VERI" che da sempre i due esaltati iniziatori si sono prefissi nella loro smania di POTERE, appunto. Altro non li ha animati e motivati in tutti questi anni come a conti fatti e alla fine della fiera oggi - anno 2020 - appare incontestabile da chiunque.

    Spesso la verità non interamente rivelata equivale alla menzogna: questa la lapidaria affermazione di padre Zoffoli!

    È questo hanno fatto DA SEMPRE e ancora fanno!
    Anche io sono stata ingannata.
    Partono da una "verità", la mutilano, enfatizzano al massimo quanto loro interessa far arrivare per conseguire gli obiettivi prefissati.
    Il c.n. è fondato solo su incontestabili menzogne, con tutte le pessime conseguenze del caso mentre, ulteriore inganno, hanno fatto intendere che solo loro nella Chiesa HANNO PRESO SUL SERIO LA PAROLA DI DIO PER METTERLA IN PRATICA.

    Pax

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  4. Riprendo dal commento finale di Libera:

    "potenza, soldi a fiumi, sprechi, eresie, offese "boccaccesche", lettere anonime, menzogne… sono nate "insieme al Cammino". Chi osi contrastare il Cammino Neocatecumenale, ora come allora, riceve lo stesso identico trattamento".

    Anche se tra il neo modernismo e il Cammino c'è una grande differenza, c'è anche un "peccato originale" comune, da cui si sono sviluppate due o più tendenze eretiche.
    Il "peccato originale" è quello di LUTERO.

    Del resto dal protestantesimo sono sorti sia i bacchettoni che i lassisti, che nella Chiesa cattolica potrebbero in qualche modo essere rappresentati dal movimento ereticale del Cammino e dal movimento ereticale del modernismo e del neo modernismo.

    Infatti, un imprinting mentale e teologico che accomuna i modernisti ai camminanti, è il principio morale del "caso per caso".
    Cioè il giudizio morale dipende SEMPRE dalla casistica: una stessa azione, a seconda dei casi, a volte è peccato, a volte no. E questo SEMPRE.

    Che si possa fare una distinzione caso per caso nella percezione SOGGETTIVA del peccato, ci può stare.
    Ma riguardo alla MATERIA delle azioni, ce ne sono alcune (non tutte) che sono SEMPRE peccato (ad esempio il concubinaggio).
    Due di queste sono la DIFFAMAZIONE e la CALUNNIA.

    C'è diffamazione quando si rivela INUTILMENTE, per mancanza di carità, un peccato segreto.
    La diffamazione in genere è grave se il peccato rivelato è grave.
    Il rivalere premeditatamente un peccato che in realtà non esiste (calunnia), invece è SEMPRE peccato e generalmente è peccato grave, perché non solo riguarda peccati gravi, ma di solito manifesta una malizia grave.

    Inoltre c'è una forma di "calunnia" che consiste nel negare ostinatamente uno scandalo grave e pericoloso (come la pedofilia del Vescovo del Cammino Apuron).
    Un peccato tanto più grave e odioso in quanto, oltre a negare su un fatto che dovrebbe, quanto meno, creare dei dubbi, visto che Apuron è stato condannato dalla stessa Chiesa, calunnia e condanna degli innocenti, cioè le vittime di Apuron, come persone disoneste. Un peccato in se stesso MORTALE.

    Questi sono i frutti dell'eresia protestante del "caso per caso".
    Ci sono dei peccati che sono tali a seconda dei casi.
    Così la calunnia per difendere il Cammino, per il Cammino non solo non è peccato, ma è meritoria.
    Ma per la Chiesa rimane peccato!

    Certo, molti camminanti tendono a credere perfino alle calunnie, ma questo è tipico delle IDEOLOGIE.
    In fondo nell'uomo c'è una tendenza a credere a ciò che gli fa comodo, senza alcuno spirito critico.
    Basta fornirgli un buon pretesto, e il Cammino, per chi lo vive al di dentro, spesso diventa un buon pretesto.
    Ma la VERITA', cioè, in questo caso la menzogna che il Cammino tiene nascosta, verrà proclamata dai tetti...

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  5. Ventisei anni dopo quella lettera, "il compagno Livio Stalin Fanzaga" si porta ancora addosso quella tremenda responsabilità con gli "interessi" maturati nel frattempo.

    E dire che in teoria il Fanzaga i talenti necessari a riconoscere l'eresia neocatecumenale ce li aveva già. Ed ancor oggi li tiene ben sotterrati - non sia mai che si dovessero usurare. Non sia mai che abbia da ridire sul fatto che Kiko «PUM! converte i vescovi». Eppure, se qualche altro autonominato "iniziatore" blaterasse castronerie del genere, il Fanzaga lo massacrerebbe in diretta radio un giorno sì e l'altro pure. Ma solo perché sa già quali sono i calli dolenti da non pestare nemmeno col pensiero - tant'è che le sue notorie purghe staliniane lo confermano.

    Riguardo al metodo, purtroppo tocca continuamente spiegare ai kikos infuriati che questo non è un "blog contro il Cammino" ma uno spazio di discussione sprovvisto di quella che Carmen Hernández definì "propaganda kikiana".

    Le cose che qui riportiamo - tanto la documentazione quanto le discussioni - dipendono dalla fede cattolica, o quantomeno dal buonsenso, e si applicherebbero a chiunque compia gli stessi errori del Cammino (errori dottrinali, liturgici, sociali, morali, familiari, ecc., e soprattutto l'idolatria per gli autoeletti "iniziatori").

    Perciò chiediamo ai prossimi kikos infuriati che:

    - chi obietta X al Cammino, nel caso obiettasse X a un altro movimento ecclesiale avrebbe ragione?

    - chi obietta Y ad un movimento ecclesiale, a parità di ragioni avrebbe o non avrebbe il diritto di obiettare Y anche al Cammino?

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  6. Voi leggete zoffoli....noi il Papa....fate voi

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    1. Toh, ma guarda: la solita applicazione della legge non scritta, secondo cui la menzogna è santa, se serve per difendere il Cammino.

      Per esempio i kikos non hanno letto le «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005 riguardo alla liturgia neocatecumenale, decisioni confluite nello Statuto del Cammino (articolo 13, nota 49), ed a cui ancor oggi disubbidiscono.

      Altro esempio: come sono state applicate le «tre tirate d'orecchie» fatte da papa Francesco al Cammino il 1° febbraio 2014? Esattamente sei anni fa.

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    2. Voi il Papa non lo avete mai "letto" sia che si chiamasse Benedetto sia che si chiami Francesco.
      Manco Giovanni Paolo II avete mai letto.
      Buffone.

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    4. Il vero guaio è che voi non leggete la Parola di Dio! Sfogliate la Bibbia deturpandola e approfittando di Essa, per poi dichiare: "Voi leggete zoffoli....noi il Papa....fate voi"

      Faccio io allora. Sei un ruffiano che mente! Tu non leggi ciò che scrive il Papa, ed anche fossi un lettore d' indole non apprenderesti nulla da nessun testo sacro essendo un meschino nell' intelletto, vale a dire un cieco dai neuroni infangati che non riesce a rilevare la realtà né a restarne edificato. Quindi non raccontare storielle, prima liberati del cammino, poi sarai più credibile!

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  8. all'Anonimo delle 10,34

    "Leggi" il Papa? Gli hanno stampato la tonaca?

    Anonimo, prova invece a leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica, poi confrontalo con le idiozie ripetute a pappagallo dai tuoi kikatekisti somari.
    Scoprirai da solo dov'è la verità.

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  9. @ Anonimo (1 febbraio 2020 10:34)

    Voi leggete il Papa?

    VOI ASCOLTATE KIKO E BASTA.

    Aspettate che lui vi riferisca ogni cosa, pigriza totale. Quanto egli dice, per voi è oro colato!

    Breve parentesi: infatti stampano e ristampano i libri in cui raccolgono i discorsi dei papi, ben manipolati e censurati a dovere nelle parti indigeste per loro, epurati.
    Accidenti, più rifletto e più mi rendo conto che il C.N. segue in tutto e per tutto le medesime prassi dei peggiori regimi dittatoriali. Solo che siamo in libera repubblica e godiamo di libero pensiero; siete voi che vi siete volontariamente e totalmente venduti a Kiko, consentendogli di spadroneggiare sulla vostra vita.

    Potere del suo sinistro fascino hitleriano, oscuro ma accalappiante come quello di tutti coloro che hanno venduta l'anima al "seduttore".
    Sono spietata? Sì e volutamente, poiché per anni li ho pesati, dando loro cento e una possibilità!

    Gli adepti non devono pensare con la propria testa, indagare leggere e confrontare.

    Kiko ci pensa lui a filtrare, interpretare e imbottire i suoi sudditi delle sue subdole e ben calcolate mistificazioni.
    Siete voi con la vostra dabbenaggine e supina inerzia che gli consentite di spaziare nelle praterie incustodite della vostra mente.

    Se leggeste davvero il Papa, le cose che negli anni i Papi che si sono succeduti - Kiko regnante - hanno detto rivolgendosi al C.N., vi chiedereste come mai Kiko vi riporta sempre e solo gli elogi, i saluti augurali, le incitazioni a continuare e MAI le correzioni, i richiami, le reiterate ma completamente inutili imposizioni di "adeguarsi" a tutte le norme liturgiche previste nel Messale Romano IN DUE ANNI, come disposto dalla famosa Lettera di Arinze (2005) siamo al 2020 SONO 15 ANNI, ormai. Passati inutilmente!

    A presto poiché intendo tornare alla grande sull'argomento.
    Per ora inizia a riflettere se ne sei ancora capace. Dipende dalla fase in cui sei.

    Pax

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  10. Lasciate riposare in pace il povero padre Zoffoli,non capisco perché lo chiamiate continuamente in causa?Se egli sia in paradiso,purgatorio o inferno lo sa solo Dio.In ogni caso credo che bisogni pregare in suffragio per la sua anima,ne sono convinto.La carità viene sopra tutto,e padre Zoffoli,forse, in questo ha mancato, benchè,ne sono certo,ha agito per amore della Chiesa,ma l'amore può essere anche malato.Che Dio lo perdoni e abbia misericordia di lui.Spero che non abbia contribuito alla perdizione di nessuno.Recitiamo una prece per lui.

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    1. Padre Enrico Zoffoli è salito al cielo carico di meriti per aver speso tutta la vita per la salvezza delle anime, attraverso il ministero sacerdotale e gli scritti di teologia e apologetica. Alcuni suoi scritti su san Giovanni della Croce sono stati inclusi nel Breviario dei Passionisti, cioè sono diventati preghiera dei suoi stessi confratelli.

      I neocatekikos che tentano maldestramente di stroncarlo - giacché Kiko stesso adoperò l'epiteto di «zoffoliani» per disprezzare chiunque svelasse le eresie del Cammino - stanno compiendo la loro solita opera di mormorazione e calunnia.

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    2. E comunque ci vuole davvero un profondo odio alla fede per illudersi che Carmen sarebbe "santa" e che uno come padre Zoffoli "solo Dio sa". Ci vuole davvero un profondo odio alla fede.

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    3. Non sai perché lo chiamiamo in causa? Dici: Lasciatelo riposare in pace? Pregate per la sua anima?
      CHE NE SAI TU?
      Certo che preghiamo per lui, come per tutte le persone che ci sono care. Come la Chiesa ci insegna.
      Santa Monica disse al suo figlio (anch'egli Santo Vero) nel loro ultimo colloquio: " Una cosa sola ti chiedo, di ricordarti di me all'altare (quando celebri la Santa Messa)".
      Questa è santità, umiltà, vera fede, sottomissione a Dio, obbedienza ai dettami della Chiesa Cattolica.

      Confronta con la tracotanza kikiana che osa proclamare Carmen "Santa di categoria superiore" che invita i camminanti a rivolgersi a lei, morta di fresco, per ottenere quelle grazie e miracoli che hanno sempre disprezzato come retaggi di una religiosità naturale mediocre. La stessa tracotanza e sfacciataggine con cui si propone al suo popolo quale santo vivente, ispirato, inabitato dallo spirito/ col messia in lui. Pazzo esaltato, pericoloso per la sua anima e per quelle povere anime che pongono in lui la loro cieca fiducia.

      Siamo grati a padre Zoffoli per la sua opera. Egli è stato il primo ad intuire il grande falso che è il C.N.. Non ha badato ai suoi interessi, di certo ha subito molto per aver osato di contrastare il grande dragone. Ma non gli è importato. Poiché gli stava a cuore più piacere a Dio che agli uomini.
      Noi continuiamo e continueremo a mettere in evidenza gli scritti di padre Zoffoli. Lo stesso facciamo e faremo per quanto ci ha lasciato il nostro grande amico e fratello Lino Lista. Vi piaccia o no. Anzi più vi dimenate più vi getteremo addosso la luce della verità su di voi e i vostri sporchi traffici.
      Chi siete voi per indicarci cosa dobbiamo fare e pensare e cosa no?
      Avete finito di comandarci!

      Piuttosto riflettete a quanto mettiamo in evidenza anche per il vostro bene, che siete ciechi e stolti.

      Rileggi i miei commenti precedenti e rifletti.
      Presto farò una sintesi delle strategie comunicative kikiane perché mi avete proprio scocciato.

      Pax

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    4. Ti ho riletto ancora.
      Dici
      Al di sopra di tutto viene la carità.
      Zoffoli di sicuro in questo avrebbe mancato?
      Che ne sai tu della carità? Carità è dire la verità al tuo fratello che è ingannato.

      Quante volte avete giustificato le vostre violenze con questo assunto?
      Ma di cosa parli?
      E aggiungi:
      Di certo ha agito per amore alla Chiesa, ma l'amore può anche essere malato.
      Sei proprio incommentabile.
      L'amore, la carità che ostenta Kiko è malata, poiché egli idolatra solo se stesso e mai ha amato nessuno.
      Certo, tu dici: ne sono certo che ha agito per amore alla Chiesa, poiché questo è quanto racconta Kiko di aver detto a padre Zoffoli (siete solo dei pappagalli) per fare il fenomeno quando si è recato da lui ormai in fin di vita donandogli il suo quadretto del buon pastore che padre Zoffoli, pentito, avrebbe stretto al cuore chiedendo perdono.

      Testimonianze di chi era presente attestano che le cose non sono affatto andate così. Ma Kiko mente in modo seriale da sempre. È lui che deve preoccuparsi della salvezza della sua anima! E ormai gli resta poco tempo. Ma più invecchia, più si indurisce, segni di ravvedimento non se ne vedono.

      Pax

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    5. Lasciate riposare gli ex che vi dicono la verità in faccia. Sono sicuro che siete malati di fanatismo e di cecità. Che Dio vi possa perdonare tutte le bestemmie che avete seminato per il mondo, e tutte le vostre ottusità, e ladronerie. Infatti avete usato il Nome Santissimo di Dio per fare il Male al prossimo, nominate Dio e dopo, a fatti, lo rinnegate. Che il Signore possa avere pietà di voi.

      (da IPG)

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    6. Mi permetto di aggiungere un paio di postille, a beneficio dei lobotomizzati kikos che credono di ottenere qualche risultato mediante il proclamare sempre esattamente il contrario della verità (cioè mentire - che è il fondamento della spiritualità neocatecumenale).

      La fede della Chiesa è sempre la stessa, da due millenni. La Chiesa, a seconda dei tempi e dei luoghi, l'ha saputa ripresentare e far comprendere a popoli diversi, gente di estrazione diversa, mentalità diverse, ecc., senza aver mai il bisogno di "adattarla", modificarla, reinterpretarla, tacerne pezzi: mai.

      Questo è il motivo per cui nel calendario dei santi troviamo veramente di tutto: soldati, casalinghe, re, poveracci, bambini, monaci, ecc.: il primo santo canonizzato da Nostro Signore personalmente è stato nientemeno che un ladrone (il buon ladrone). La fede è veramente adatta a tutti - perfino i bambini possono raggiungere vette di santità - e chiunque, adoperando i talenti che il Signore gli ha donato, può approfondirla e viverla con sempre crescente pienezza (l'unico ostacolo è costituito dai peccati: meno pecchi e più facilmente puoi vivere la fede).

      Se si esamina la vita di padre Zoffoli, anche solo molto superficialmente, si scopre che per annunciare il Vangelo non ha esitato a mettere a repentaglio anche la propria reputazione e la propria pace quotidiana. Per tutta la vita, attraverso la direzione spirituale, il ministero del confessionale, la celebrazione della Messa, i doveri della vita religiosa dei passionisti, si è speso senza sosta per la fede bimillenaria della Chiesa, rendendola comprensibile alle anime vicine e lontane.

      Come se non fosse stato già carico di meriti presso Dio, quando si è imbattuto nelle eresie del Cammino si è speso ancora di più per promuovere le verità di fede. Chi condanna le eresie, di fatto sta affermando la verità: non è che si sveglia al mattino e dice "Kiko e Carmen sono eretici", al contrario - ha messo nero su bianco le eresie contenute nei mamotreti, confrontandole col Magistero, invitando i due a fare una "pubblica e dettagliata professione di fede" che avrebbe salvato la loro anima e avrebbe reso cattolico il Cammino. Professione che i due eretici, amanti della loro eresia, del loro potere e dei loro soldi, non hanno mai fatto.

      Ma padre Zoffoli ha anche agito di persona cercando il dialogo coi kikos, mobilitando dei cosiddetti "catechisti" del Cammino i quali alla fine con ritrosia accettarono ma non vollero che la conversazione fosse registrata perché l'ordine perentorio di Kiko era di non lasciare tracce.

      Nel maggio 1996 Kiko, falso profeta, andò a sorpresa a far visita a padre Zoffoli in ospedale, tentando di costruire lo scenario per dire che padre Zoffoli avrebbe chiesto scusa. Per tale scenario era sufficiente mettere in bocca a padre Zoffoli l'espressione: «per amore della Chiesa», col sottinteso che chi ama "troppo" l'istituzione-Chiesa, potrebbe sbagliarsi per eccesso di zelo nel difenderla.

      Padre Zoffoli non cadde nella trappola di Kiko e gli rispose subito: «per amore della verità!» - e sappiamo che se uno ama la verità, allora non è disposto a scendere a compromessi con la menzogna.

      La menzogna prefabbricata di Kiko ovviamente si diffuse lo stesso nelle comunità del Cammino: "ooh, padre Zoffoli ha chiesto perdono a Kiko in punto di morte, oooh, ce lo ha detto Kiko!" Sì, certo, come no.

      Per silenziare padre Zoffoli il perfido Kiko aveva mobilitato perfino il superiore generale dei passionisti, non sappiamo con che risultati.

      Il bene che padre Zoffoli ha fatto alle anime - e che sta facendo ancor oggi, con gli scritti che ci ha lasciato, specialmente riguardo al Cammino - è incalcolabile.

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    8. ANONIMO confuso delle 23 e 35:

      Dici che dobbiamo lasciare "in pace il povero padre Zoffoli".
      Come i religiosi naturali credi che lo stiamo disturbando? E che è anche povero?
      O piuttosto disturbiamo te e i tuoi compari?

      Non capisci perché lo chiamiamo in causa?
      Suvvia, sei camminante ma ci puoi arrivare. Secondo te perché?

      Credi che c'é bisogno di suffragare le anime dei defunti.
      Vuoi forse dire che non sei un protestante? Ma se credi che non si può non peccare, come dice Kiko, lo sei!

      Dici che l'amore può essere malato.
      Fenomenale intuizione.
      L'amore è malato quando NON è rivolto a Cristo ma a Kiko.
      Se la Chiesa decidesse di chiudere il Cammino, credi che Kiko ubbidirebbe? NO, perché ha GIA' detto che lui è disposto a uscire dalla Chiesa.
      E tu continui a seguire uno che, in casi estremi, è disposto a lasciare la Chiesa? Questo sì che è un amore MALATO!

      Il CAMMINO HA DIFESO I PEDOFILI Apuron, McCarrick e altri, oltre a tutta una serie di stupratori.
      Questa è una condotta che deriva certamente da eresie in campo morale e che ha scandalizzato e scandalizza tanti "piccoli" nella fede.
      Ti ricordi le parole di Gesù sulla macina da mulino? Meditale

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    9. Certo che avete rotto le balle più e più volte cercando di carpire i nomi di chi scrive qui...però non sia mai che abbiate il coraggio di mettervi un nick quando scrivete. Siete proprio dei pusillanimi.
      Detto questo, caro anonimo, Io ho compassione per te. Sul serio.
      Perchè parli di Padre Zoffoli come uno che potenzialmente ha mandato all'inferno delle persone mentre non ti accorgi che neanche sai come si ci va all'inferno. A te dicono solo di fare il cammino e chi lo molla si perde...poi magari il suo matrimonio non si sfascia e continua persino ad andare a messa, pare persino FELICE...più felice di te magari... Però no, chi molla il cammino si perde. Kiko ha ragione sempre. E Carmen è una santa...di categoria superiore (non sia mai che ci mischiamo con i santi dei cristianucci della domenica).
      E poi vieni a parlare di "amore malato"? Beh certo, a furia di ascoltare quel malato mentale di Kiko che parla della Madonna come se fosse una nevrotica ci credo! (sì, ho detto che Kiko è un malato mentale...perchè uno con un minimo di equilibrio certe cose non le direbbe mai...ma li è "giovanni BAttista in messo a voi" quindi..)

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  11. A voi che idoliatrate Kiko e i vostri catechisti?CHE DIO ABBIA PIETÀ DI VOI.LILLY.

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  12. A tutti i kikos,oggi ė la presentazione del Signore al Tempio,nonchē la CANDELORIA,e domani ê San Biagio,recatevi in chiesa in questi due giorni,Ve lo dico perchè sicuramente non lo sapete visto che il cammino non vi aggiorna delle festivitå e delle funzioni che si fanno in chiesa.LILLY.

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  13. Anonimo delle 10 e 34 di ieri:

    non dire bugie! Voi NON leggete MAI il Papa!
    Lo sanno bene tanti ex e lo so bene pure io che conosco dei camminanti.
    Ne conosco uno che ha finito da anni il Cammino, ha fatto anche il "matrimonio" col Cammino. E catechista e fa la "liturgia della Parola".
    Non conosce NULLA dei documenti della Chiesa e del Papa in particolare!
    Legge solo Kiko e ciò che Kiko vuole si legga.
    Chi legge padre Zoffoli, invece, legge tutti i documenti del Papa.

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  14. Immagino il sentimento di repressione provato da Tripudio nel costatare che dieci anni di denigrazione non sono serviti a NULLA visto che la Chiesa ci ha approvato.
    Non é cristiano scrivere post citando nomi di persone dal tuo viscido anonimato.
    BASTARDO

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    1. Senti chi parla di anonimato.

      E comunque, le correda con le solite menzogne neocatecumenali: "la Chiesa ci ha approvato" col sottinteso che sarebbe un certificato di santità passata, presente e futura.

      È come uno beccato dalla volante per guida pericolosa che si difende dicendo: "la motorizzazione mi ha approvato! ho la patente!".

      La summenzionata "approvazione della Chiesa", comunque, consiste solo in un documento del Pontificio Consiglio per i Laici in cui approva una realtà associativa (il Cammino) dichiarando che dovrebbe essere "al servizio dei vescovi" e imponendo il rispetto delle norme liturgiche (all'articolo 13, nota 49, fa sua la cosiddetta "lettera di Arinze" del 1° dicembre 2005, contenente le «decisioni del Santo Padre»)... e di un documento del 2008 che "approva la pubblicazione" (non il contenuto) del Direttorio dei Mamotreti, che però ancor oggi è super segretissimo.

      Riguardo ai "nomi di persone", quali nomi avrebbe citato il sottoscritto dal proprio anonimato? Vediamo:
      - il Buon Ladrone
      - san Giovanni della Croce
      - padre Enrico Zoffoli
      - il compagno Livio "Stalin" Fanzaga che da almeno ventisei anni finge di non accorgersi dell'eresia denominata "Cammino Neocatecumenale".
      - Benedetto XVI («le decisioni del Santo Padre»)
      - l'eretico Kiko Argüello (che "...PUM!" converte i vescovi)

      Su, ce lo dica l'anonimo neocatecumenale, per quale di questi menzionati nomi gli è venuto un travaso di bile.

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  15. M.F.R. ( Messaggio Figli della Resurrezione)

    https://lanuovabq.it/it/sinodo-tedesco-fine-primo-atto-ed-e-gia-una-pena

    Da una parte ci atteniamo all’ordine della Chiesa, ma dall’altra lo interpretiamo liberamente e apertamente. E cerchiamo di fare qualcosa che, in questa forma, da noi non è mai esistito».

    Risposta da IPG:

    http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P101.HTM

    http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P3.HTM


    [1] Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.

    [2] Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.

    [3] Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,

    [4] gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.

    [5] Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?".

    [6] Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.

    [7] E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".

    [8] E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.

    [9] Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
    Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.

    [10] Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?".

    [11] Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più".
    (segue)

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  16. Commento:
    Viviamo tempi bui, e quando abbiamo davanti a noi dei falsi maestri e falsi profeti, che hanno il cuore corrotto dalla carnalità, e sono riusciti ad entrare là dove non dovevano entrare, perchè, evidentemente, vi è stato qualcuno che ha aperto loro la porta, ecco i loro frutti. Stanno devastando, o cercando di devastare, tutto, ed io non do la colpa al Concilio, o ad altri, la scelta è personale. Il Concilio non lo vedo come un male, ma il male è dentro l'uomo, e anche fuori, nei loro cuori c'èla battaglia. Poi, potrebbero aver operato menti tenebrose al Concilio, ma dobbiamo sapere che Dio è Luce, non è tenebra, e per cui la tenebra è destinata ad essere sconfitta. Con questa fiducia dobbiamo andare avanti e guardare a Dio. E' l'uomo che sceglie le tenebre e le diffonde tra i suoi simili. Ma se noi nel nostro cuore le allontaniamo, ecco che abbiamo già vinto. Costoro vorrebbero modificare la nostra volontà, con lo scopo di farsi seguire nella loro misera via buia nella quale si sono incamminati, eppure gli Apostoli hanno parlato chiaro al riguardo, non vi è nulla d'aggiungere e nulla da togliere. Chi sceglie la morte, e quindi la carne, dalla morte e dalla carne riceverà il suo salario. Una cosa è il riconoscere le proprie colpe, per cui il Peccato, altra cosa è dire che il Peccato non è più Peccato, ma è amore. Per riuscire nei loro intenti, usano parole come: amore, i tempi sono cambiati, c'è una maturazione; e via dicendo. Si nasconderanno sempre dietro al bene, per portare il male. E se ci pensiamo, è lo stesso gioco che fece Satana con Adamo ed Eva, il Nemico mise a credere che ciò che disse Dio non corrispondeva al vero, ma alterò la situazione e portò la menzogna, mettendo a credere che ne avrebbero ricevuto un bene.Invece Dio disse:
    Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,

    [17] ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti"

    Dio, subito dopo la caduta, si è preoccupato di salvare l'uomo e di riprenderlo dalla via buia nella quale si era cacciato. E i frutti della morte li vediamo tutti i giorni, ovunque, con minore intensità, o maggiore. Per fare un esempio è sufficente accendere la tv e guardare la maggior parte dei programmi: Dio, Gesù, Maria, e cose simili, non li sentirete mai pronunciare, tant'è che si scandalizzarono per una conduttrice che portava al collo, in maniera evidente, il crocifisso. Questa è la società nella quale viviamo, e se andiamo a sondare il terreno, penso che la maggior parte di queste persone sono battezzate. Sono persone che hanno scelto di rinnegare Dio, perchè sfido chiunque a dirmi il contrario su una persona che viene attaccata perchè porta il crocifisso, ma di colpo, come per miracolo, ma non lo è, ve li vedrete che si trasformano nei paladini del bene e dell'amore, parlano di amore, ve li vedrete che vi faranno i maestri, che giudicheranno aspramente i peccati degli altri, metre i loro non esistono, e se qualcuno iniziasse a parlare dei loro peccati, ecco che a quel punto è l'odio.
    (segue)

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  17. Praticamente si stanno mimetizzando in mezzo a noi, sono degli infiltrati del male, e il loro obbiettivo è quello di farci cadere nelle loro sozzure immonde. Persone che hanno in odio Dio, la Trinità, che amano il Peccato, e si voglio pascere in esso, ma siccome il prossimo che non è come loro, e non sceglie ciò che fanno loro, ecco che gli da fastidio. Sono lì a seguirne le orme di chi non li segue, nel buio della loro mente spiano i figli di Dio, e meditano su come farli cadere, dentro di loro agiscono forze tenebrose, spiriti immondi che li tengono incatenati con suggestioni e pensieri, ed ecco che poi agiscono e si muovono sospinti dalle tenebre. Carissimi, la battaglia sarà dura, ma Dio trionferà, nulla può scalfire Dio. Del resto chiediamoci: se Dio manda all'Inferno una persona per tutta l'eternità, evidentemente, Colui che è la Giustizia e in Lui non vi è ombra di nessun genere, vi devono essere dei presupposti, cioè dei motivi validi?
    Per cui, se Dio ha creato l'Inferno, l'Inferno proviene dalla Giustizia, e chi ci va, ci va per Giustizia. Uno dei punti sta nel credere che si possa accedere a Dio piegandolo, cioè facendogli fare la nostra volontà. Dobbiamo capire tutti che non si può. Vi faccio un esempio terra terra, spero di farmi capire: è come se uno vi dicesse:- fammi entrare in casa tua, ti metto fuoco alla casa, ti ammazzo tutti i familiari, ti distruggo tutto-; a quel punto lo fareste entrare in casa? Dobbiamo ammettere di no, altrimenti uno voglia diventare come il distruttore, cioè associarsi a lui, perchè ne è complice e molto probabilmente inizierà a fare le stesse cose. Per cui uno sano di mente non aprirebbe mai la porta, anzi bloccherebbe il distruttore e lo porterebbe in carcere. Così, siccome quaggiù vi è una sorta di corrispondenza con lassù, ecco che non vi è nessun accesso a chi ha la volontà marcia e piena di maledizione e che continua a persistere senza convertirsi e rinnegare le tenebre.
    Non si tratta di discriminare, di odiare, di altro, si tratta che vi è un ordine che è uscito da Dio, e se Dio ha fatto una cosa così, e questa cosa oggi è così perchè prima non c'era nulla, cioè in Principio vi era il Verbo , non vi era altro, ma Dio è il Principio di ogni cosa, ecco che dobbiammo ammettere che nessuno di noi può prendersi la facoltà di dire che la cosa non è così. Non esiste altro, è solo, chiamiamola così, fantasia, meglio dire tentazione. Se il tralcio si stacca dalla Vite dissecca, il tralcio esiste perchè è uscito dalla Vite, è una grande presunzione pensare che il tralcio non sia dalla Vite, ma possa fare diversamente o essere altro.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  18. Libera,siccome non sanno dialogare...allora iniziano a sproloquiare citando parole offensive.Loffensive.LILLY.

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  19. ANONIMO delle 10 e 10:

    secondo te questo blog non è servito a nulla visto che siete approvati.
    Ne sei proprio sicuro?

    Se non vado errato la vostra approvazione risale al 2008, ma in quel tempo il blog credo ancora non esisteva...
    Non poteva perciò evitare un qualcosa che era già avvenuto.
    Quello che poteva fare e convincere QUANTE PIU' PERSONE POSSIBILE che il Cammino si è fatto approvare col trucco. Che il Cammino non ha le stesse finalità della Chiesa e che disattende perfino allo statuto approvato!

    Lo scopo di questo blog perciò non era quello di non farvi approvare, ma di DIMOSTRARE la vostra disubbidienza alla Chiesa, al Papa e agli statuti approvati.
    Lo scopo di questo blog è testimoniare la VERITA'.
    Ad esempio far riflettere tutti, perfino te, la portata delle parole di Kiko che ha detto che, se per caso la Chiesa volesse limitare il Cammino, il Cammino proseguirebbe comunque, e chissenefrega della Chiesa! Parola di KIKO!

    Forse con te questo blog ha fallito, almeno finora, ma con molti ha avuto successo.
    In ogni caso, anche se per assurdo fosse l'ultimo pulpito a difendere la verità, questo sarebbe comunque un privilegio.

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  20. Che i neocat "leggano il Papa", cioè i documenti dei pontefici, è una bugia anche piuttosto grossa. Forse qualcuno leggerà qualcosa ogni tanto, ma di sicuro se lo tiene per sé. Ricordo di aver citato alcune volte l'enciclica "Fides et Ratio" di Giovanni Paolo II, puntualmente ignorata dalla predicazione kikiana, e ogni volta venivo guardato come un alieno... Sostanzialmente perché pur parlando con parole semplici, nessuno mi capiva... e non credo che fosse interessato a capirmi. Quello che i papi dicono e scrivono viene sostanzialmente ignorato dalla stragrande maggioranza neocatecumenali. Riguardo al "fratello" arrabbiato che dà del bastardo, penso di commenti da sé.... È questo il frutto della fede adulta? Poi non si capisce perché ti arrabbi tanto: se siete approvati e se questo blog è ininfluente, perché ti scagli con tanta veemenza contro chi scrive qui? Continua pure in pace il tuo cammino.

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  21. Nel 1968 comincia il cammino a Roma. La liturgia ufficiale è ancora quella tridentina anche se si sa che sta per arrivare una nuova liturgia. Lì ai Martiri Canadesi che liturgia celebravano?
    La nuova liturgia arriva dopo un anno: Avvento 1969. Il divieto della liturgia tridentina è solo indiretto: Paolo VI vuole che la nuova venga adottata da tutti. Lì ai Martiri Canadesi hanno adottato il rito di Paolo VI o lo hanno modificato?
    Domande retoriche.
    Per 20 anni successivi mons. Lefebvre si lamenta: perché quello che prima era giusto e consigliato ora è considerato sbagliato e viene vietato? Perché la tridentina è vietata e gli abusi in quella di Paolo VI non vengono puniti? Ha ragione ma non arriva nessuna risposta. Anzi tentano di ingannarlo. Promettono e poi si rimangiano la parola data. Rinviano la questione. Fanno passare decenni. Aspettano che muoia e che i suoi seguaci si disperdano. Ma aveva ragione.

    Mons. Lefebvre ormai molto anziano ritenne necessario fare quelle ordinazioni. Si sentì di farle perché era uno stato di necessità. Non siamo suoi seguaci ma siamo onesti: lo avevano indotto loro, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Soprattutto i collaboratori dei due papi. Lo avevano indotto a sentirsi in stato di necessità. Si è comportato come uno in stato di necessità. Quando vivi uno stato di necessità fai delle cose che normalmente non avresti mai fatto. Ma non era stato mons. Lefebvre a infilarsi in uno stato di necessità. Vi era stato spinto.
    Non sono seguace di mons. Lefebvre. Però riconosco che la situazione della Chiesa di oggi è veramente molto singolare. Quello che era sempre stato buono è proibito. Quello che era sempre stato vergognoso è consentito e incoraggiato. La barca di Pietro è in mezzo allo tsunami ma Pietro non è al timone ma al bar a deridere chi si affanna con i secchi per non farla affondare. E Pietro scava pure nuove falle! Le comunità del cammino hanno diritto di cittadinanza, la liturgia tridentina no. Il male è tollerato e incoraggiato, il bene è vietato e deriso. Non mi è mai piaciuto mons. Lefebvre. Ma per onestà adesso gli devo dare ragione. Avevano ragione lui e quelli come lui che hanno detto che sono i vertici della Chiesa che stanno andando contro la Chiesa. Le comunità del cammino hanno campo libero e noi per una messa tridentina domenicale veniamo disprezzati e trattati con diffidenza dal parroco e dal vescovo. Padre Zoffoli viene messo a tacere e gli eretici invitati a parlare.

    Scusate lo sfogo. Ma io a questo punto comincio a essere stufo. Non siamo noi che abbiamo creato il problema. Lo stanno creando i vertici. Da 50 anni. Forse è meglio che questa situazione sia così singolare. Se avessero dato a noi tradizionalisti la stessa libertà d'azione che hanno dato ai neo, non avremmo capito questa singolarità. Ci saremmo assopiti. Avremmo coltivato il nostro orticello. Forse ci saremmo sentiti in colpa al far notare le schifezze del cammino. Invece no. Siamo già da tempo al punto che ci si può fidae solo dei sacerdoti derisi o emarginati dalla Chiesa ufficiale. Verrà il tempo in cui ci si potrà fidare solo di quelli rifiutati dalla Chiesa ufficiale?

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    Risposte
    1. Mi sia consentita qualche precisazione.

      1) sui preti "emarginati" non si può trattare di una ricetta universale. Il principio è che "emarginato" non sempre equivale a "cattolico", ma anche che "chi si mostra cattolico viene emarginato": si consideri l'esempio di un sacerdote che indossa sempre la veste talare o che rifiuta l'invadenza del laicato nella liturgia. Oppure si consideri quel gesuita ballerino che per indicibili motivi non viene cacciato a pedate dai superiori. O anche il deriso (giustamente deriso) Lickin' Louie, da noi noto come «metti-la-volpe-nel-pollaio».

      Quindi, a beneficio dei lobotomizzati neocatecumenali, insistiamo a ricordare che un sacerdote, in quanto tale, è incaricato di quel triplice "munus" - non di pagliacciate (kikiane o non kikiane). Nella misura in cui insegna le cose della fede (senza inquinamenti), celebra i santi sacramenti (degnamente e sobriamente), guida spiritualmente il gregge affidatogli (guidandolo verso il Signore, non verso l'adesione a un club), si tratta di un sacerdote cattolico che perciò verrà ostacolato e deriso da certa gerarchia.

      2) la vita di fede ha a che fare con la volontà di Dio. La volontà di Dio coincide con la nostra massima felicità - quella vera. Sarei felice se qualcuno mi regalasse la macchina nuova, ma sarebbe una felicità troppo breve e tiepida rispetto al sapere che qualche parente defunto si è salvato. Le lusinghe di questo mondo hanno sempre una durata breve (e non cancellano affatto i momenti di dolore e di delusione).

      A beneficio dei sullodati lobotomizzati, ricordiamo che la volontà di Dio non è il marcar presenza alle convivenze, men che meno il fare le lodi domestiche al Kiko domestico, men che meno versare la Decima a una setta eretica come il Cammino, e ancor meno l'ubbidire ai cosiddetti "catechisti" neocat.

      3) la liturgia tridentina è spiritualmente più ricca e più sana della liturgia postconciliare. Vale la pena provarla, per scoprire che realizza molto meglio quel culto a Dio gradito, quel sacrificio dell'altare quella centralità di Nostro Signore. Cose che nella liturgia postconciliare occorre sforzarsi di vivere ("sforzarsi", come se normalmente non lo permettesse, tanto è piena di parole umane, tanto spazio dà alla "scuoletta biblica", tanto facilmente è stata riducibile a un variety televisivo per autoinventati protagonisti (laici e non).

      La liturgia tridentina non è Lefebvre. Esistono molti ambienti cattolici (e grazie a Benedetto XVI col Summorum Pontificum, anche molti sacerdoti non tradizionalisti) che la celebrano senza avere come riferimento ultimo Lefebvre. E naturalmente il punto fondamentale è il celebrare ciò che si crede, non il compiere lo spettacolino come fanno certi eretici.

      4) il termine "parrocchia" deriva dal greco par-oikìa, "vicino casa": se qui incoraggiamo la partecipazione alla parrocchia, è solo perché costa fatica e sacrificio andare alla Messa in una chiesa lontana quando c'è maltempo o poca salute.

      Ricordiamo che il Cammino Neocatecumenale si pone come "novità" alternativa sia alla tradizione "tridentina", sia alla Chiesa postconciliare. Quando i kikos ti etichettano "lefebvriano", stanno astutamente nascondendo il fatto che loro stessi vanno contro la liturgia di Paolo VI, contro il Vaticano II, contro la gerarchia ecclesiale, contro la parrocchia.

      Quando uno sboccato attore comico si traveste da prete e addirittura "celebra" la liturgia, non può certo dire di aver compiuto l'opera della Chiesa e di essere parte della Chiesa...

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    4. Insomma Libera se ho capito bene dietro a tutto questo, c é un qualcosa che é piû forte e la Chiesa non puô fare altro che sottostare?

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  22. @anonimo volgare e pisillanime
    Dopo che hai dato del figlio di peripatetica a tripudio ti senti meglio? Ti senti soddisfatto? Lo racconterai alla prossima risonanaza parlando del grande odio che riceve il cammino?
    Ma falla finita buffone!
    Cosa vi avrebbero approvato? La litugia? Ma quando mai? Infatti appena sapete di essere osservati le stupidaggini di Kiko non le fate. Coda di paglia? Il Dorettorio? E quale? quello corretto o quello originale? E voi quale usate di solito? Lo statuto che neanche rispettate?

    Ma non farmi ridere!

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  23. Per l'anonimo delle ore 10,10.In comunità non tihanno insegnato a chiedere perdono a coloro che ti fanno un torto? E tu chiami bastardo chi dice la vertà.Vatti a fare una bella confessione con un sacerdote non con un presbitero.Pregherò per tè affinche DIO possa illuminarti.

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  24. Nota tecnica: sul sito web Santi e Beati c'è una interessante pagina su padre Zoffoli (scritta da un autore di molte biografie di santi) in cui si usa l'espressione «[p.Zoffoli] è andato incontro a Dio carico di meriti».

    Vale la pena di leggerla.

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    1. Dalla pagina segnalata:

      “Gesù, quale risulta dalla lettura del Vangelo, possibile a tutti, emerge nella sua divina grandezza anche astraendo da tutti gli apporti dell’indagine critica.
      Egli si impone da Sé, recando in Sé le note inequivocabili della sua personalità sovrumana trascendente.
      ...
      Quel che importa unicamente è leggere il testo quale oggi si presenta: Gesù basta a se stesso.

      Egli non può essere il prodotto del sapere, della fede, dell'ammirazione, del genio inventivo, dell’abilità letteraria di uno o più uomini.

      Perciò, avendo presente la sua figura con quanto afferma di Sé, non può non esserne accettata sia la realtà storica che la divinità della sua natura.

      In conclusione: credenti e non-credenti possono scoprire Gesù Cristo, anche risparmiandosi la fatica imposta da tutti gli studi introduttivi ai quattro Vangeli e all’intero Nuovo Testamento."
      (padre Enrico Zoffoli - "Alla scoperta di Gesù")

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  25. Ho letto oggi che Papa Francesco ha annoverato il card. Filoni fra i membri della Congregazione delle Cause dei Santi... C'è da preoccuparsi? Qualcuno ne sa di più?

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