mercoledì 19 febbraio 2020

Foggia: si sfiora la rissa in Chiesa, zuffa tra parrocchiani e neocatecumenali (che vogliono la corona misterica)

Da qualche anno è in corso il tentativo di neocatecumenalizzazione forzata di una parrocchia di Foggia, con la connivenza del parroco.


Chiesa di S.Antonio da Padova, Foggia:
Notare le croste dorate di Kiko:
la neocatecumenalizzazione forzata
è tuttora in corso
Il parroco, «con il sostegno della comunità neocatecumenale della parrocchia», continua a insistere (ma perché?) a voler imporre la "corona misterica" di Kiko Argüello, che interessa solo ai kikos, e che la maggior parte dei parrocchiani non vuole. Questi ultimi hanno inutilmente tentato di esporre le loro ragioni, oltre che raccogliere firme e lanciare appelli.

Sessantamila euro (montaggio escluso) il costo della mostruosità kikiana che i neocatecumenali stanno cercando a tutti i costi di imporre. Perché? Avrebbero aggredito i "cristiani della domenica" (cioè i non neocatecumenali) anche se l'opera fosse stata di un autore estraneo al Cammino? E quelle spese sono a carico dei soli diretti interessati, oppure a carico dei fedeli cattolici?

Citiamo qui sotto due articoli relativi agli eventi di lunedì 16 febbraio 2020. Il testo completo degli articoli è su FoggiaToday, nei link riportati.


Si sfiora la rissa in Chiesa, zuffa tra parrocchiani e neocatecumenali (che vogliono la corona misterica): "Giù le mani dal crocifisso"
La croce non si tocca, nervi tesi nella chiesa di Sant'Antonio da Padova a Foggia. Sfiorata la rissa. La Corona Misterica "opera non gradita. Il parroco propone un referendum, bocciato dal Comitato Giù le mani dal Crocifisso.
(M. Mariani, su FoggiaToday, 18-2-2020)

Nella chiesa di Sant’Antonio da Padova di via Smaldone a Foggia stavano arrivando alle mani. Lunedì sera si è sfiorata la rissa. […]

Non c’è feeling tra la comunità parrocchiale e il movimento neocatecumenale, gruppo che segue un diverso percorso spirituale, seppure inquadrato nel cattolicesimo e nella formazione cristiana. I nervi sono tesi, gli animi esacerbati. Dopo due anni, si ripropone la Corona Misterica della discordia, progetto iconografico di dieci metri per dodici, che spodesta il crocifisso.

Un centinaio di fedeli hanno partecipato all’assemblea pubblica convocata dal parroco, Padre Roberto Nesta, che percepiti i malumori ha provato a cercare un compromesso. Ha proposto un referendum, bocciato sonoramente dal Comitato Giù le mani dal Crocifisso.

Secondo quanto riferito ai parrocchiani, il costo dell’opera si aggirerebbe intorno ai 60mila euro, con l'aggravio delle spese di montaggio. “Il Mistero non si riduce alla morte”, ha replicato il frate francescano, nel tentativo di convincere i parrocchiani dell'opportunità di adottare altri simboli e inserire la grande pala d'altare. Quando l’assemblea è agli sgoccioli, volano parole grosse, le luci si spengono ma il parapiglia continua fuori. Fra' Roberto si ritira nelle sue stanze, poi esce per riprendere i fedeli. Cose dell'altro mondo.

Domenica, dopo la messa, era partito il volantinaggio del Comitato spontaneo "Giù le mani dal crocifisso", ripristinato in tutta fretta non appena circolata la voce degli imminenti lavori. Nella nota informativa distribuita si leggeva: "A qualche tempo di distanza dal tentativo finito male di imporre un'opera non gradita, non condivisa dal consiglio preposto e per di più molto costosa, il parroco, con la benedizione di non si sa bene chi, torna a parlare di rimuovere/spostare il crocifisso dalla sua sede a favore di un'opera pio sogno di pochi eletti". Il volantino scoraggiava le offerte dei fedeli durante la celebrazione. "L'opera stride fortemente con l'architettura minimalista della chiesa edificata ispirandosi alla Cappella di Notre-Dame du Haut di Le Corbusier".

Il crocifisso dovrebbe essere rimosso dal centro dell'abside per lasciare spazio alla Corona Misterica con le icone di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale. È complicato immaginare una diversa collocazione della croce, considerato il suo peso. […]

La Commissione di Arte Sacra e di Beni Culturali […] nel dicembre 2018 ha formulato una serie di osservazioni: "Bisogna domandarsi se il grande dipinto (10 mt×12 mt) non distolga l’attenzione dal naturale centro della celebrazione che è l’altare. Inoltre va considerato che lo sfondo dorato dell’icona, diventerebbe il colore predominante dell’abside. Il rischio maggiore potrebbe essere quello di far cadere in secondo piano l’altare".

[…] L'autorevole parere - negativo - della Commissione Diocesana, non vincolante considerato che ci sarebbe il benestare del Vescovo, conforta la tesi dei parrocchiani, convinti che lentamente la chiesa sia stata smantellata per lasciare spazio ai simboli neocatecumenali. Tant'è che il Comitato Giù le mani dal Crocifisso è nato per la salvaguardia di tutte le opere architettoniche e artistiche della Chiesa. La comunità parrocchiale è convinta che il progetto finale preveda la trasformazione della chiesa in una tenda neocatecumenale.

Le parole del parroco, che ha ripetuto "Non c'è democrazia nella Chiesa", hanno contribuito ulteriormente a contrariare i fedeli, che si sono svegliati amareggiati con questa frase in testa. La Chiesa non è sicuramente democrazia, è ben più che democrazia è la loro risposta. "Non confondiamo l'obbedienza, soprattutto quella francescana, col sottostare acriticamente a qualsivoglia autorità della Chiesa". I fedeli sono arrivati anche a invocare le dimissioni del parroco, il suo sogno non è il loro: "Deve domandarsi se non stia diventando forse lui stesso una presenza scomoda".

Nostre considerazioni a margine.

Gli strani proclami del parroco sono solo un tentativo estremo di dar ragione ai neocatecumenali.

L'espressione “il Mistero non si riduce alla morte” sottintende che tutti i crocifissi del mondo sarebbero inutili e riduttivi, mentre la Kikorona Isterica conterrebbe anche la Resurrezione e perciò sarebbe un'opera completa, che i parrocchiani sarebbero incapaci apprezzare (poiché non fanno ancora il Cammino).

L'espressione “Non c'è democrazia nella Chiesa” sottintende che le decisioni dei capicosca del Cammino sono prese infischiandosene delle conseguenze e dei danni. I neocatecumenali, campioni di disubbidienza all'autorità della Chiesa, ipocritamente affermano il principio dell'ubbidienza per mettere a tacere chi nota le loro porcherie.

È poi strano che il vescovo sia favorevole all'opera… favorevole al cento per cento? sicuri? oppure i kikos gli hanno strappato solo una generica espressione "vedremo" e l'hanno rivenduta come suprema inattaccabile approvazione?

Nello stesso giorno, la Redazione di FoggiaToday dà notizia di una seconda tregua. Sarà mica come la prima "tregua" 2018-2020 intesa solo a distrarre i "cristiani della domenica" che non erano favorevoli allo scempio del Cammino?


Lite sul crocifisso, il comitato si dissocia. Il parroco blocca la 'Corona Misterica' e concede una tregua: "Preghiamo"
Il comitato 'Giù le mani dal crocifisso' di dissocia dall'episodio di ieri ma la battaglia contro lo spostamento del crocifisso al posto della 'Corona Misterica' proseguirà. Fra Roberto Nesta blocca la realizzazione dell'opera

Mentre il comitato spontaneo 'Giù le mani dal crocifisso' prende le distanze dall’episodio increscioso avvenuto ieri sera in via Filippo Smaldone al termine dell’assemblea voluta dal parroco della Chiesa di Sant'Antonio Da Padova Roberto Nesta (qui l'articolo) - sostengono che un partecipante esterno al comitato si sia avventato su un terziario francescano chiamato alla parola dal parroco sul presbiterio e contro un padre di famiglia presente in chiesa con bambini e moglie, "attaccato gratuitamente in quanto non aveva proferito alcuna parola sulla questione" - Fra Roberto Nesta blocca la realizzazione della 'corona misterica', contro la quale il comitato continuerà a manifestare il proprio dissenso "portando le proprie motivazioni e/o argomentazioni nella maniera sempre civile che l’ha contraddistinto nella speranza che terzi non esasperino gli animi volutamente per attribuirne responsabilità allo scrivente che si tutelerà in tal caso per le vie legali" sottolineano.

Sulla querelle mai doma tra parrocchiani ed ecocumenali riesplosa ieri sera a distanza di due anni e che ha rischiato di trasformare la Chiesa in un ring - ci sarebbe stata solo una zuffa senza gravi conseguenze - Fra Roberto Nesta, sconcertato per l'accaduto, è intervenuto bloccando la realizzazione della 'corona misterica'. "Queste avversità non possono lasciarmi indifferente né tantomeno distaccato dalle suddette rimostranze pervenute attraverso vari canali. Ciò, quindi, mi obbliga, almeno per il momento, a bloccare la realizzazione dell’opera e di mettermi in ascolto delle istanze non solo del comitato che ringrazio, per il contributo offerto, ma di tutti i fedeli della parrocchia".

Il parroco ricorda che nel corso del Consiglio pastorale parrocchiale di venerdì 14 al quale ha partecipato anche il Ministro provinciale fra Alessandro Mastromatteo, è stato annunciato l’iter burocratico per la realizzazione della “Corona misterica” con la "sola conseguenza dello spostamento del crocifisso e non con la sua rimozione, come erroneamente continua a dirsi. Tutte le autorizzazioni delle autorità interessate e competenti in materia sono state regolarmente acquisite sono in possesso dell’Arcivescovo di Foggia, oltre che del sottoscritto. Nonostante ciò alcune persone hanno manifestato la loro contrarietà insieme al comitato spontaneo appositamente costituito sotto il nome 'Giù le mani dal crocifisso'.

Fra Roberto Nesta si smarca dal contendere: "Lungi da me agire contro qualcuno, né tantomeno compromettere la comunione tanto invocata in queste ore. Non è neppure intenzione del sottoscritto neocatecumenalizzare la parrocchia, come pure è stato ripetuto più volte. Quest’opera artistica, in definitiva, ha un duplice scopo: l’evangelizzazione e aiutare il popolo santo di Dio a partecipare attivamente, pienamente e consapevolmente alla celebrazione dei Santi misteri". […]
"Icone simili sono state realizzate nella Cattedrale di Madrid e ciò non ha avuto come conseguenza una neocatecumenalizzazione della Cattedrale!"

Abbiamo serie perplessità sulle reali intenzioni del parroco. Essendosi reso conto già due anni fa che tale costosissima installazione crea divisioni nella parrocchia, perché diavolo ha riproposto l'opera? Avrebbe potuto al massimo proporre un'opera diversa, non neocatecumenale, se proprio voleva abbellire la parrocchia spostando il crocifisso.

Dunque, non si difenda col solito "latinorum" donabbondiesco e con le "tregue" intese solo a narcotizzare chi non accetta che la parrocchia "di tutti" venga neocatecumenalizzata con la forza, con gli inganni, e con chissà quali altri mezzucci.

Siamo piuttosto certi che la faccenda non è finita qui. Nella loro profonda idolatria, i neocatecumenali possono fare buon viso a cattivo gioco ma non rinunceranno mai a "kikizzare" i luoghi che infestano.

49 commenti:

  1. Il profumo del denaro attira gli affamati per ingurgitare ciò che l'appetito dentro di loro spinge a fare, la gola. Ovviamente sette sono i vizi, e per cui vi è anche altro sotto, come l'idolatria di mettere un dipinto fazioso, in quanto fatto e proveniente da un gruppo, la lussuria degli occhi di volersi vedere quel dipinto nella chiesa, però pagato dagli altri, e quindi subentra l'avarizia. La superbia di imporlo a tutti, anche se non lo vogliono. L'accidia di non voler trovare altro, altra opera non neocatecumenale, in modo che vada bene a tutti, senza rimuovere il crocifisso. L'invidia di vedere altri che vivono in parrocchia e che non sentono il minimo bisogno di fare il Cammino, e per cui li vedono in Santa Pace. L'ira di non riuscire nel mettere quella opera alla faccia di tutti, e per cui sentirsi i meglio. Ecc,ecc,ecc.
    Così, giusto per farci due pensieri sul fatto.
    (da IPG)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottimo commento IPG! Non c'è solo l'avarizia, a determinare questa reazione violenta, ma l'ira, l'accidia, la superbia, la lussuria, l'invidia.
      E, a ben vedere, pure la gola, perché c'è dietro una ricerca di sazietà, come se quei metri incombenti di scarabocchi kikiani potessero togliere la fame inappagata di verità e di senso.

      Elimina
  2. La storia si ripete:

    “Dalla Lettera dell'Arcivescovo di Tokio - Anno 2011

    Negli ultimi vent'anni , la Conferenza dei vescovi cattolici giapponesi ha speso molto tempo ed energia sui problemi che riguardano il Cammino neocatecumenale.
    Con nostro grande disappunto questi sforzi non hanno migliorato la situazione.
    ....La Chiesa in Giappone è una piccola minoranza che rappresenta appena lo 0.3% della popolazione e io sono profondamente rattristato nel vedere le divisioni, i conflitti e il caos che sono seguiti all'arrivo del Cammino tra noi.”

    Guam, Filippine, Inghilterra e moltissime diocesi Italiane.
    I problemi con il cammino neocatecumenale sono sempre i stessi in tutto il mondo.

    Ora mi domando perchè a Foggia debba essere diverso?
    Un gruppo di parrocchiani vuole tenere in Chiesa, al suo posto, sopra l’altare un Crocifisso, opera artistica UNICA e simbolo di quella parrocchia.
    Un altro gruppo di parrocchiani, che fanno capo ad un “movimento” laico, vogliono mettere al posto del Crocifisso una corona misterica che è una riproduzione di un opera (cioè una copia) di un opera del fondatore di un “movimento” laico.
    Sono convinto che il problema non sia nel significato della corona misterica, che sicuramente rappresenta un trasposizione più completa della vita di Gesù, ma il problema vero è il significato simbolico e di appartenenza che si vuole dare a QUELLA corona misterica.
    Non voglio e non posso entrare nel merito dell’opera puramente artistica, ma, come ho detto anche prima, nel caso del Crocifisso si tratta di un “pezzo unico nel suo genere” mentre la corona è una riproduzione già presente in altre Chiese e Cattedrali.
    Come dice chiaramente l’articolo, è la seconda volta che si tenta di sostituire quel Crocifisso e io mi domando perché?
    Perché questa ostinazione ?
    Perché per qualcuno è così importante mettere li, in quella Chiesa, proprio quell’opera?
    Perché si sta rischiando l’unità parrocchiale e la comunione cristiana per un’opera artistica tutto sommato dozzinale e già presente in altri luoghi?
    E non ho tenuto conto del costo, veramente esorbitante, di 60.000 euro più la mano d’opera.
    È veramente “indispensabile” quell’opera ?
    Possibile che non si può usare in un modo più “utile” ,quel denaro, a favore della comunità parrocchiale?
    Sembra più una questione di principio che una disputa “artistica”.
    Sembra più un “puntiglio” personale di qualcuno che una esigenza puramente “pastorale”.
    Qualcuno afferma che quella corona è un esempio di evangelizzazione, ma io mi domando, che esempio di evangelizzazione si è dato, in tutta Italia, nel mostrare dei cristiani che litigano tra di loro per dei motivi che sembrano “assurdi”?
    Che esempio si è dato, nel sentire dei pastori diocesani che vogliono imporre la loro volontà, in barba al pensiero espresso dal consiglio pastorale ed al malumore suscitato in tutta la comunità parrocchiale?
    Penso sia giusto chiedere di mettersi in preghiera, ma penso sia giusto mettersi TUTTI in preghiera per COMPRENDERE con Carità e Misericordia il “vero significato” di quello che sta succedendo a Foggia.
    LUCA

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Trovo un legame logico tra il post odierno e il precedente.

    Sempre la stessa storia.
    Nel piccolo come nel grande, non si smentiscono mai.
    Chi "ha incontrato Gesù Cristo", come loro dicono, come fa a perdere il suo tempo dietro questi squallidi traffici? Gli uni traffici e gli altri:
    I primi:
    inseguire ossessivamente la canonizzazione della cofondatrice, da perderci il sonno, da inventarne "una più del diavolo", da costruire letteralmente ed ad arte il "fanta-miracolo" dell'anno 2019;
    I secondi:
    pretendere di istallare la loro orrida "corona misterica" passando a pie' pari sulla sensibilità di un'intera parrocchia, perché Kiko il condottiero deve alzare il suo stendardo e le sue insegne sulle terre di conquista, come lui considera le Parrocchie, le Diocesi, la Chiesa e il mondo intero.
    Un megalomane malato e pericoloso.

    60.000 euro, oltre tutto, ma a che pro! Col bel risultato di scavare un fosso incolmabile fra se stessi e gli altri. Già sono un ghetto, così ancora di più..

    E il Parroco che aspetta? Una volta che avrà portato a termine lo scempio? Resterà lui solo nella sua Parrocchia di Sant'Antonio, che ha reso irriconoscibile, insieme a quei quattro invasati dei neocatecumeni, che si ridurranno di numero sempre più. Chi vuoi che vada alle loro catechesi, se ancora qualcuno ci andava negli ultimi anni. I Parrocchiani storici intanto, fidatevi, dopo questo tradimento e questa discriminazione, se ne andranno in un'altra Parrocchia, come tanti di noi siamo stati costretti a fare.
    Tanto per far risse e prendersi a mazzate possono sempre sfogarsi tra di loro.
    Carmen diceva: "sono in guerra con Kiko...sono stata a lottare in Vaticano....ho combattuto con il tal Cardinale/Faraone..."

    Il C.N. è tutta una guerra. Questi la guerra " a tenen 'ncapa ...come dicono a Napoli.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Pax,non solo la chiesa di Santa Antonio a Foggia é irriconoscibile,nel mio paese,una delle parrocchie che ospita il cammino,ë capitanata da un presbikiko,che,come ho giâ detto una volta,ha tolto tutti gli incarichi da mano ai parrocchiani,e proprio oggi ho saputo che tale presbikiko,ha tolto il mandato ai catechisti della parrocchia,per darlo ai kikos,che secondo la sua teologia sono piû preparati a insegnare la dottrina.
      Ahahahah,scusate mi viene da ridere anche solo scrivendo.
      Purtroppo il pesce puzza dalla testa,in questo caso il Vescovo come permette tale assurditā?
      Só che un gruppo di parrocchiani hanno preso appuntamento con il Vescovo per denunciare tutte le scempiaggini che stanno accadendo in questa parrocchia,ma Io giâ só che non concludono un gran ché,tempo fâ anche Io ci sono andata a parlare per denunciare tutte le storture del cammino,e prima di Me tanti altri ingannati hanno urlato al Vescovo tutto quello succede nelle parrocchie dove ci sono i kikos,ma fino ad ora non si é visto nessun cambiamento,oltre a quello di vedere la parrocchia vuota.
      Si deve fare più baldoria,si devono contattare i giornali e le TV,affinché questo scandalo possa essere reso di dominio pubblico.
      Un Signore urlando un giorno disse al vice parroco,ASPETTATEVI CHE VENGA STRISCIA LA NOTIZIA.

      Elimina
  5. Ma al signor parroco hanno detto che la Corona Misterica nella cattedrale di Madrid è un pugno in un occhio? (e non lo dico io). A parte questo, tralasciando tutti i problemi pastorali che già sono stati evidenziati, mi chiedo: perchè dopo 2 anni si è tornati alla carica? Solo per un puntiglio? O c'è qualcosa sotto? Questi 60 mila euro (+ manodopera) servono a qualcosa? Il cammino ha bisogno di soldi?

    RispondiElimina
  6. "Maestri d’Arte pittori dell’Opera"
    Ne vogliamo parlare?....una manica di "scrocconi" spagnoli che ti invadono per mesi con delle pretese assurde, ai quali si sono aggiunti anche italiani, le famose equipe dei pittori. La Chiesa rimarrebbe ostaggio di questa gente per mesi, poi verrebbe addirittura il sommo Kiko a far finta di dare l'ultimo tocco con grande spolvero e grandi invitati, con catechesi annessa.

    RispondiElimina
  7. Attenzione: la questione non è "difendere quel bel crocifisso artistico", perché quel crocifisso non è poi così bello e artistico.

    La questione, invece, è evitare la neocatecumenalizzazione delle parrocchie, visto che avviene in modo ingannevole, forzoso, surrettizio, e per di più a spese dei fedeli cattolici. (Guardate ad esempio nella foto le "croste dorate" kikiane già spalmate qua e là)

    Spiego con un esempio: sarò anche devoto di padre Pio, ma se gente esterna alla parrocchia viene ad impormi una pur bella immagine di padre Pio, per giunta al costo di "Sessantamila Euro Montaggio Escluso", io rifiuto. Rifiuto perché sarebbe un commercio da mafiosi: importi una cosa di cui non hai bisogno, e che non volevi, e ad un costo esorbitante, insinuando attirittura che se non la vuoi vuol dire che non capisci niente di fede e di arte religiosa, beh, io rifiuto.

    La questione, in quella parrocchia di Foggia, è che un gruppetto che non rappresenta la parrocchia si è messo in testa (istigato da chi?...) di "aggiustare" la prrocchia secondo i propri idoli. Hanno guadagnato il parroco alla loro causa (come avranno fatto?...) e vantano permessi e approvazioni (su cosa esattamente? e sono scritte o solo verbali?...) per fare come vogliono loro.

    Ebbene, se quei soldi venissero investiti per una qualsiasi opera di arte religiosa (quella neocatecumenale non è arte religiosa ma arte idolatrica: sempre uguale dappertutto, sempre quella del fondatore del Cammino), il parroco e i suoi amiconi neocatecumenali avrebbero avuto altrettanta solerzia e altrettanto zelo?

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Così vorrebbero assicurare l'UNIFORMITA' di "Z la formica" e SPAZZARE VIA ogni impulso artistico-religioso che non sia il loro."

      Verissimo, e questo nei canti, nelle icone, nelle preghiere, nel linguaggio. Kiko, kiko solo kiko...tutto ruota intorno a te, in funzione di te. E dopo un po' il gusto delle persone si modifica, per cui non si riesce ad apprezzare niente di quello che esce dagli schemi.


      Comunque, che ne so...un bel mosaico del centro Aletti no?

      Paolo


      Elimina
  9. Le parole del parroco: "Non c'è democrazia nella Chiesa" sono fuori contesto, perché la democrazia è propria della società civile e la Chiesa non è la società civile. Sono perciò una provocazione.

    Ma se si volesse trasporre il termine "democrazia" in ambito ecclesiale, e se per democrazia non si intende tanto un sistema politico che prevede delle elezioni, quantq partecipazione del popolo di Dio alla vita della Chiesa, io invece dico che la Chiesa in realtà è la società più "democratica" che c'è.
    Non, naturalmente, nel senso che il popolo partecipa alle decisioni, che appartengono ai Pastori, ma che il popolo CONTA e che le decisioni devono essere prese per il bene comune, per il bene di tutti, e non esclusivamente di una SETTA!

    RispondiElimina
  10. per me la colpa è della chiesa, nelle sue istituzioni, che permette a questi eretici ancora di fare danni.Ormai è risaputo e palese che sono un danno per le anime delle persone e anche per la chiesa,che già perde per se stessa fedeli, se poi continua a chidere gli occhi davanti a tanto scempio, vuol dire che la chiesa è da rifondare dalle fondamenta. Ormai,se non ci sarà un vero cambiamento e ritorno al vero compito della chiesa, essere madre e mettere al primo posto l'uomo e la sua anima, sarà destinata a finire. La chiesa ormai è diventata un'associazione dove i "falliti" della vita cercano di imporsi e comandare e credersi superiori agli altri. Non c'è empatia, amore all'altro e nemmeno vero aiuto, un luogo che io personalmente, a parte la messa domenicale,evito di frequentare e di cui non ho fiducia, la chiesa oggi è diventata peggio dei farisei, sepolcri imbiancati.
    ex fratello

    RispondiElimina
  11. Mi è venuta una idea bizzarra....
    ....se l'intento del Parroco è sincero...allora..magari...facciamo la corona misterica ma... con riproduzioni delle originali icone ortodosse invece delle riproduzioni di quelle neomoderne di Kiko che sono appunto scopiazzate dalle originali. E visto che ci sono sostituiscano anche quelle già messe vicino al fonte e in altri punti della chiesa.

    Lo so...non si può fare...e sapete perché...perché non sono "Maestri D'Arte" sanno solo ricalcare le immagini proiettate su un muro...non sanno disegnare nel senso più alto del termine....sono tutti leccapiedi di questa follia così come i famosi musicisti dell'orchestra... giramondo a sbafo o quasi...che pur di scappare dalle loro numerosissime famiglie si alienano in cose "sante" per mesi e mesi lontano da casa.

    RispondiElimina
  12. Ho appena finito di vedere il video dove una signora facente parte da Giù le mani dal crocifisso,dice che il parroco ha già iniziato una raccolta fondi per la kikoikona per la sala del regno dei Testimoni di Kiko,la storia non cambia.
    Questi parroci prima fanno un mare di debiti per sconvolgere gli arredi interni delle parrocchie con kikoikone kikoleggio kikokroce kikotabernacolo e poi chiedono aiuto ai tanto disprezzati cristiani della domenica perché non hanno i fondi
    Non so quante comunità ci sono in questa parrocchia,che li pagassero loro i 60milaeuro.

    Chiedete ai parrocchiani di Teramo quelli della domenica che si sono ritrovati con un Tempio dei Testimoni di Kiko e tanti debiti

    RispondiElimina
  13. Mi chiedo cosa ne pensa Kiko dello scandalo che il Cammino sta dando a Foggia, di cui certamente è a conoscenza.
    Se tace, vuol dire che è favorevole. Anzi, forse porta la comunità di Foggia ad esempio.

    Eppure il Papa aveva chiesto al Cammino di rinunciare ad alcune cose pur di costruire la comunione con gli altri cristiani.
    Se non fosse una SETTA il Cammino ubbidirebbe.

    Negli Atti degli Apostoli vengono riportate le decisioni di quello che è considerato il primo Concilio della storia.
    Tra queste anche la norma pratica che ordina di astenersi dal mangiare gli animali soffocati, non perché la morale cristiana comanda questo, ma semplicemente per non urtare la sensibilità dei cristiani provenienti dal giudaismo che erano da sempre abituati a seguire certe norme rituali.
    E san Paolo si disse disposto ad astenersi dal mangiare la carne per tutta la vita, se questo avesse scandalizzato qualcuno.

    Ai camminanti, invece, non importa nulla dello scandalo che danno.
    E hanno doppiamente torto, perché quella dei parrocchiani non appartenenti al Cammino, non è una consuetudine superata, come potevano essere i riti giudaici al tempo degli Atti.

    Se i camminanti le considerano pratiche superate, e i FATTI sembrano dimostrarlo (le parole in certi casi NON contano) allora il Cammino è una SETTA.

    RispondiElimina
  14. Le parole del parroco: "Non c'è democrazia nella Chiesa" lo qualificano.
    Poiché questa affermazione ricorre frequentemente nel cammino per iniziativa di Kiko ovviamente, come tutte le cose. Forse è superfluo specificarlo ogni volta, non importa. Meglio essere chiari.
    Per questo dico che lo qualificano. Potrebbe anche essere una pura coincidenza, ossia potrebbe essere farina del suo sacco. In questo caso non credo.
    E come lo qualificano?
    Come un venduto al cammino. È uno di quei preti che si è messo totalmente sotto il cammino,così è fatto indottrinare, si è fatto convertire. Povero lui e poveri parrocchiani. Povera Chiesa.
    Kiko ripeteva spesso questa frase è così molti itineranti. Ogni volta che sorgevano problemi con l'obbedienza. Ogni volta che si profilava la possibilità o il bisogno da parte di qualcuno anche solo di ragionare su qualcosa. Si ergeva il catechista che tagliava la testa al toro affermando: "caro fratello, non hai compreso: IL CAMMINO NON È UNA DEMOCRAZIA".
    Il Parroco ha imparato bene la lezione e la applica nella Parrocchia PER IL BENE DEL CAMMINO.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non c'è democrazia quando si tratta di incamerare e avere a proprio vantaggio. Quando si tratta del contrario, ecco che la democrazia c'è, e se non c'è,a quel punto, è persecuzione. Dipende dal tipo di posto che si sta occupando al momento, e da quanto sta accadendo. In base al vento che tira mi piego come una canna.
      ( da IPG)

      Elimina
    2. Grazie Pax, ottima sintesi sull'obbedienza del cammino.
      È una vita che nascondono i problemi, anche quelli più che risolvibili con un po' di buon senso e di comprensione, dietro alla maschera dell'obbedienza.
      Di quel tipo di obbedienza che li porterà al disastro totale.
      LUCA

      Elimina
    3. I catechisti per tappare la bocca a qualcuno dicono che la Chiesa non prevede la democrazia?
      Cioè si arrogano i poteri della GERARCHIA? Come fossero ordinati?
      Chi gli ha conferito il potere assoluto?

      Elimina
  15. il movimento nc vive con tante regole ..
    dom

    RispondiElimina
  16. https://www.youtube.com/watch?v=1yDhL7p-JPU

    RispondiElimina
  17. Leggete qui, c'è il documento della commissione che attesta che i parrocchiani hanno ragione www.diocesifoggiabovino.it/?pag=documentazione&sub_pag=vita Anno 2018 numero 2 da pagina 150 a pag. 153

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, si tratta della rivista diocesana Vita Ecclesiale (il file PDF del numero 2 / 2018 è disponibile direttamente a questo [link]).

      Alle pagine 150-153 riporta un intervento della Commissione di Arte Sacra e di Beni Culturali della diocesi di Foggia-Bovino, protocollato 128-PR-2018 / 72-UL-2018, in cui descrive la riunione del 7 dicembre 2017 riguardo alla possibilità di realizzare la cosiddetta "Corona Misterica" per l'abside della chiesa S. Antonio di Padova a Foggia.

      I passaggi salienti sono quelli già citati dagli articoli di FoggiaToday, dove si evidenzia che «nel tempo sono stati realizzati numerosi interventi occasionali, molti dei quali compiuti a gusto personale, senza richiedere né il permesso, né tantomeno il parere a questa Commissione e all'Ordinario Diocesano. Si pensi al ciclo di icone (battistero, tabernacolo, san Francesco, santa Chiara) e alla collocazione della statua della Vergine Maria in una nicchia...».

      In parole meno gentili: neocatecumenalizzazione abusiva della chiesa. Che non può essere avvenuta certo all'insaputa del parroco, ma solo con la sua complicità, diretta o indiretta. In cima a questa pagina, nella foto, anche un "cristiano della domenica" si accorge da solo di quali siano le aggiunte neocatecumenali abusive, anche se non avesse mai visto prima qualche deprimente "crosta" di Kiko.

      Facciamo anche notare che data l'ufficialità della pubblicazione, il vescovo mons.Pelvi è al corrente di queste cose ed è altamente improbabile che abbia dato approvazioni (che verrebbero sventolate a destra e a manca dai kikos, se fossero scritte), specialmente di fronte alla maggior perplessità espressa dalla Commissione:

      «Bisogna allora domandarsi se il grande dipinto (10 mt × 12 mt) non distolga l’attenzione dal naturale centro della celebrazione che è l’altare. Inoltre va considerato che lo sfondo dorato dell’icona, diventerebbe il colore predominante dell’abside. Il rischio maggiore potrebbe essere quello di far cadere in secondo piano l’altare che, costruito con materiali semplici, rischierebbe di non essere più «il centro verso il quale spontaneamente converge l’attenzione dei fedeli». Inevitabilmente, chiunque entrasse in chiesa verrebbe attratto maggiormente dal riflesso della parete affrescata. Invece il ruolo di “centro focale” dell’area presbiteriale e dell’intera aula liturgica deve sempre essere garantito all’altare.»

      In parole meno gentili: kikizzazione idolatrica della chiesa, poiché gli autoritratti di Kiko (detti "corona misterica") prevalgono sulla centralità dell'altare.

      La commissione conclude che gli sgorbi di Kiko sono solo un riempitivo che non aiuta alla comprensione del mistero eucaristico e che gli eventuali interventi di modifica di una chiesa devono prima essere «valutati e ripensati in stretta relazione con la chiesa, nel suo complesso unitario e in relazione con la specificità degli spazi liturgici ai quali essi fanno riferimento»:

      «Il criterio guida principale di ogni scelta è che l’aula liturgica non costituisce un open space in cui collocare opere d’arte per riempire spazi vuoti».

      In parole meno gentili: i fedeli cattolici non hanno alcun bisogno dei riempitivi di Kiko. Tanto meno di quelli infilati di soppiatto, senza approvazioni né richiesta di pareri, da parte dei fratelli del Cammino Neocatecumenale - i quali notoriamente non conoscono alcuna espressione di arte sacra al di là delle squallide deiezioni del loro autonominato "iniziatore" Kiko Argüello.

      Elimina
  18. Crocifisso chiesa Sant'Antonio di Padova a Foggia, Fra Roberto Nesta: "La corona misterica non verrà realizzata"

    E pace fu, "con forte rammarico" il parroco blocca la 'corona misterica': non si farà. La spuntano quelli del 'Crocifisso'

    Presso la chiesa Sant'Antonio di via Smaldone, qualche sera fa, si era sfiorata addirittura la rissa. Fra Roberto Nesta ritira "con forte rammarico" l'idea dell'opera ecatecumenale

    Redazione
    19 febbraio 2020 17:41

    E pace fu. L'ha spuntata il comitato 'Giù le mani dal crofifisso'. La 'Corona Misterica' neocatecumenale non verrà realizzata e la rappresentazione della figura di Gesù Cristo messo in croce resterà lì, alle spalle dell'altare.

    Lo comunica Fra Roberto Nesta, che ritira "con forte rammarico" l'idea dell'opera ecatecumenale "consapevole di aver prodotto una poco piacevole contrapposizione nella vicenda in questione" ma "nella convinta considerazione della utilità e della bontà del progetto" e "vista la contrarietà sviluppatasi".

    Presso la chiesa Sant'Antonio di via Smaldone, qualche sera fa, si era sfiorata addirittura la rissa. Ed è così, che dopo la tregua, "al fine di ripristinare un corretto rapporto tra le parti e non vanificare il clima di autentica e piena comunione raggiunto in questi anni, dopo attenta disamina e illuminata riflessione" il parroco, in relazione alla comunicazione di conclusione dell'iter burocratico per la realizzazione della cosiddetta 'Coronna Misterica'', "confortato dalla saggia indicazione del ministro provinciale Alessandro Mastromatteo", annuncia la sua volontà di soprassedere ad ogni impedimento proposto.

    Fra Roberto Nesta confida "in un recupero dell'armonia che sin qui ha dato molteplici frutti e benefici. Rinnovando i sensi di rispetto nei confronti di ognuno, si è pronti a riprendere immediatamente il cammino con totale entusiasmo e con immensa gioia. Affido al signore e all'intercessione della Vergine Maria quanto esposto" chiosa il sacerdote.


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho qualche dubbio sul "clima di autentica e piena comunione raggiunto in questi anni" nella parrocchia suddetta... Probabilmente la storia della corona misterica è solo la punta dell'iceberg di un rapporto tutt'altro che idilliaco...

      Elimina
  19. Guardate su YouTube,CORONA MISTERICA NEOCATECUMENALE.

    RispondiElimina
  20. Fra Roberto Nesta se ne deve fare una ragione. Sono proprio contenta che sia finita così. Speriamo sia finita davvero. Con questi soggetti non si sa mai. Intanto per ora ha dovuto cedere. Il Crocifisso resta lì con buona pace dei neocatecumeni. Si scambiano sempre la pace, ma questi non hanno pace e non la fanno trovare al prossimo.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contenta che sia finita cosi,ma secondo me rimane il problema del rapporto con il parroco nc,il mio nella fattispecie a suon di omelie nelle quali la panacea di tutti i mali dell'uomo si trova nella frequentazione delle catechesi ha di fatto allontanato molti dalla frequentazione anche della Messa domenicale,io stessa non mi confesso piu'da lui e mi ritrovo spesso ad evitare quella feriale a causa di piccole frizioni dovute all'impostazione ideologica nc,perche' di questo si tratta.Nella zona dove abito molte chiese sono chiuse durante la settimana,devo spostarmi con l'autobus per andare a Messa e il piu' delle volte non posso per impegni familiari.Per la Quaresima chiedo al Signore di aiutarmi a soprassedere ad ogni contrasto con il mio parroco per poter frequentare la Messa quotidiana con reale profitto per la mia anima Grazie a tutti voi,buona giornata in unione con Cristo

      Elimina
  21. Caro Tripudio, come solito mi trovo a costatare che questo blog pubblica solo quel che reputa a proprio vantaggio... Il mio post firmato, privo di offese (come se voi nn ne scrivete mai una... Ipocriti), in cui contestavo per punti l'argomento, NON È STATO PUBBLICATO.... Sei solo un Cialtrone, ridicolo.
    fratello del cn

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Suggerisco di leggere su Chiesa e Postconcilio l'articolo: Promemoria: moderazione dei commenti, per capire cosa significa che i commenti vengono "moderati". Son cose che valgono anche qui, anche per i "fratelli del CN", specialmente quelli disperatamente decisi a contraddire questo blog ad ogni costo, anche a costo di sofismi, inganni, menzogne.

      Chiunque può commentare qui per "contestare". Ma, come evidenziato nell'articolo di cui sopra, è una cosa che si può fare civilmente oppure in modo da "intossicare" le discussioni. E in questo secondo modo non va bene. Questo blog intende informare sui veri aspetti del Cammino, quelli che la propaganda kikiana nasconde e mistifica; non è un blog di scontri fra opposte tifoserie, poiché la verità non è riducibile ad una opinione fra le altre. Pensate un po' che quattordici anni fa questo blog si chiamava "Verità sul Cammino Neocatecumenale", sia in onore dell'omonimo libro di padre Zoffoli (validissimo ancor oggi perché il Cammino contiene ancora le stesse eresie), sia perché le discussioni che avvenivano sul blog di Tornielli erano imbottite di menzogne neocat (cosa che indusse Mic e altri frequentatori di quelle discussioni ad aprire un blog dove si potesse parlare senza essere censurati quando non si rispetta fedelmente la propaganda kikiana). Qualche anno dopo, nel 2008, l'intestazione di questo blog fu cambiata in Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità, nel senso che chiunque è invitato a verificare personalmente queste "osservazioni" e a prendere atto di fatti, documenti e testimonianze riguardanti la setta eretica di coloro che amano il prestigio personale di Kiko, così come l'eretico Kiko ama il proprio prestigio personale.

      Fra l'altro il sottoscritto non è l'unico moderatore del blog (sono solo quello che interviene più spesso, e solo perché scrivo piuttosto velocemente con la tastiera e col cellulare e col tablet; prendersela con me è come scalciare il televisore quando la tua squadra del cuore si becca in diretta televisiva un autogoal, come se ciò annullasse almeno la figuraccia azzeccata dalla squadra); ho controllato nella casella "Spam" e non risulta alcun "commento firmato" con dei "punti" di discussione, men che meno uno firmato da "fratello del cn".

      Ora, molti "pasqualoni / baccalà" (etichettati così per la loro ruspante stupidità che correda la loro incrollabile idolatria per Kiko) hanno scelto di aprire i loro blog, siti web, gruppi facebook, ecc., a favore del Cammino. E vi hanno talvolta dedicato considerevole impegno e risorse. Ma non è servito a niente: la crisi del Cammino continua irrefrenabile poiché la verità sul Cammino viene comunque a galla - sono sempre meno quelli che abboccano alle "catechesi iniziali" e sono sempre più quelli che abbandonano, talvolta portandosi fuori dal Cammino l'intera famiglia. Ormai le uniche notizie sulle comunità riguardano solo accorpamenti e soppressioni. Ormai l'esibizione di appartenenza - le "palme alte" sui balconi, le "kikone" anche sui quaderni di scuola, i tamburelli nelle liturgie e negli eventi ecclesiali, le fascette reggi-chitarra kikiane, i copribibbia col marchio aziendale di Kiko, i "tronetti" per la Bibbia installati nell'ingresso di casa insieme alle mezuzà, il taglio della barba "alla maniera di Kiko", ecc., persino la combinazione pantalone nero e maglietta blu notte ti fanno beccare dal parroco la battutina: "ma che sei, delle comunità?" - scatena ovunque una reazione equivalente ad "ah, sappiamo dove vai a parare tu col tuo Kiko" anche se stavi solo invitando ad una festa di compleanno.

      Elimina
    2. Per Anonimo delle 9.52: veramente sono i post di neocatecumenali che contengono nella stragrande maggioranza offese e parolacce, e quasi sempre solo quelle. Magari leggessimo ogni tanto qualche argomento serio, qualche spunto per una discussione. Niente di niente. Te ne sei accorto?

      Elimina
  22. Comunque, preghiamo tutti, sono cose che non dovrebbero accadere. È molto brutto vedere queste cose dentro una comunità cristiana. Speriamo che ritorni la luce e ci sia la pace in ogni cuore.

    ( da IPG)

    RispondiElimina
  23. Nota tecnica: la cosiddetta "corona misterica" non è arte sacra, ma arte idolatrica.

    Infatti, se per ipotesi oggi il parroco francescano a Foggia decidesse di affidare la realizzazione dell'opera ad un soggetto diverso, lasciandogli libertà d'azione per quanto riguarda i dettagli nei disegni, i kikos andrebbero su tutte le furie. Infatti per loro "deve" essere per forza la Kikorona Isterica, e "deve" essere per forza quella di Kiko, progettata da Kiko, ideata da Kiko, disegnata come la disegnerebbe Kiko.

    La Kikorona Isterica fu originariamente imbrattata in quel di Scandicci dal sommo Kiko in persona, lungo una ventina d'anni - Don Kikolone credeva così di rimpiazzare Raffaello e Michelangelo nella loro stessa terra -, e subito dopo ricopiata in tutte le altre sedi neocatecumenalizie. Con chissà quali assurdi mezzucci neocatecumenali, oltre che i potenti appoggi dell'ambiguo Rouco Varela, vescovo di Madrid, del suo predecessore Suquía Goicoechea, e del vescovo neocatecumenale Blazquez, Kiko è riuscito a imbrattare la nuova cattedrale di Madrid (la cattedrale dell'Almudena) coi suoi autoritratti e sgorbi vari, complessivamente denominati "corona isterica".

    Infatti Kiko vuole convertire l'Almudena a proprio mausoleo: «sono suoi i contestati affreschi, le vetrate e anche una cappella».

    Esatto: subito dopo che Giovanni Paolo II consacrò tale cattedrale (nel 1993, visto che per oltre un secolo Madrid aveva avuto come cattedrale provvisoria la collegiata di sant'Isidoro), Kiko comprò dal Suquía Goicoechea una cappella della cattedrale alla modica cifra di 40 milioni di pesetas (oggi diremmo "circa 300.000 euro": così poco vale un pezzo di cattedrale?), subito divenuta luogo di pellegrinaggio dei suoi seguaci - ma pensate un po' che lungimiranza e pianificazione per la propria futura canonizzazione: la cappella all'Almudena, la sacra cella di SanKiko, le Domus, i Seminari... sta costruendo (a spese vostre) una quantità di monumenti a sé stesso.

    Dieci anni fa un lettore di questo blog ci scrisse di aver visitato l'Almudena e di non essere riuscito a pregare «a causa di quel Kiko gigante al centro» e relativi simboli massonici.

    Stranamente (sicuri?) i funerali di SanCarmen SanHernàndez a luglio 2016, tenuti nella cattedrale dell'Almudena, furono svolti con la liturgia dei "cristiani della domenica" anziché la liturgia neocatecumenale (cioè quella carnevalesca e sacrilega).

    RispondiElimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  25. E il tempo passa, e nulla cambia….Ho superato i 50 anni e leggo ormai da tempo che il cammino è in declino e lo vedo con i miei occhi. Ma la sua morte è ancora lontana e sto cominciando a temere che non farò nemmeno in tempo a vederla. Forese arriverò al funerale di Kiko, ma poi quali altre sorprese ci attendono? Quali colpi di coda? Recentemente ho partecipato ad una messa del Cardinale Parolin a Roma, che alla fine ha detto di essere a conoscenza del percorso di Post Cresima (Neocat) di quella parrocchia (Neocatecumenalizzata in tutto). Ha fatto i complimenti ai catechisti, chiedendo loro di perseverare…. Le menzogne e le mistificazioni hanno raggiunto le gerarchie che approvano ormai la qualunque.
    La vicenda della santificazione di Carmen è ridicola, se non fosse che dove non può la verità potrebbe la menzogna e la mistificazione. Da anni nella mia comunità ci chiedono di pregare per intercessione di Carmen e di scrivere email ogniqualvolta la preghiera venga esaudita (da Carmen). Immagino le migliaia di Email che si stanno accumulando e che diventeranno sicuramente un libro che saremo costretti a comperare.
    Storie come quella di un ragazzo che anni fa raccontò che stava andando a pagare la quota per la gita alla GMG e gli mancavano 70€ e non sapeva come fare, ma qualcuno gli aveva detto di confidare nel signore (??) e così lui era andato e stada facendo abbassò lo sguardo e vide a terra non 50, non 20 non 100 ma esattamente 70(!!!!)€ MIRAAAACOLOOOOOO!!
    Finisco con un commento alle opere Kikiane... A casa mia ho DOVUTO appendere due croste di Kiko su una colonna da me rinominata la colonna infame.
    La madonna col bambino (tutto minuscolo per scelta) che tutti noi conosciamo poichè mostrata in OGNI manifestazione del cammino, è l'opera più blasfema che sia mai stata concepita ed esposta in una chiesa: Sul margine alto a sinistra si legge il nome del personaggio di sinistra (Madonna) mentre sulla parte destra si legge il nome del personaggio sulla destra (Kiko). Kiko in braccio alla madonna come un novello cristo che ascolta (notare l'espressione) le parole che la madonna gli sussurra all'orecchio (fai piccole comunità come la sacra famiglia...). Come si fa ad accettare una cosa del genere??

    M.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro M.A.,da quello che scrivi, deduco che sei ancora in comunità (dici infatti del prossimo libro di preghiere a carmen "che saremo costretti a comprare"). Non so quale sia la tua situazione, forse sei sposato e hai tutta la famiglia in cammino, ma volevo farti una domanda: perché non lasci il Cammino? Giustamente sei stufo di sentire e vedere eresie su eresie, una stupidità dopo l'altra, baggianate e menzogne a iosa, cattiverie gratuite e disprezzo dei cristiani "della domenica", persone che da tempo hanno circonciso la ragione e spesso anche il cuore, e immagino neanche l'ombra dell'amore cristiano... Perché continuare a fare numero nel cammino? Perché continuare a dare soldi al cammino? Tu magari sei solo uno, ma uno più uno fa due e ancora uno fa tre, e così via. Sono i camminano che fanno il cammino. Senza camminanti che cammino ci sarebbe? Nessuno. E tu puoi dare il tuo contributo lasciandolo. Pensaci! Un abbraccio fraterno.

      Elimina
    2. Il commento di M.A ci fâ capire chiaramente come si riduce in questa setta una persona,un essere umano,che per paura di qualcuno o qualcosa,o per amore di qualcuno o qualcosa(inteso come quieto vivere),subisce contro la sua volontâ.
      Tutto questo non é religione,o meglio, non é la religione cattolica.
      Il cammino é peggio dell' islam,chi sâ quante persone come M.A. ci sono, che per vari motivi sono costretti a rimanere in questa prigione,e poi i preti mi vengono a dire che il cammino aiuta chi stava lontano dalla chiesa?Non sentono i CARI PRETI le richieste di aiuto che la gente che stâ lì dentro urla ai quattro venti?Quando una persona che si trova nelle condizioni di M.A.riesce un giorno ad uscire da questa setta,come la chiesa puó pensare che costui possa frequentarla senza rancore?
      Questa persona sta gridando AIUTO!!! ALLA CHIESA!!!,perché sâ che solo Lei se vuole puó mettere la parola fine a questo suo dolore,solo Lei puó accelerare i tempi e fare ritornare in vita chi in questo cammino si trova legato mani e piedi.
      Questo commento di M.A. mi ha turbata,angosciata e disgustata,mi ha fatto venire in mente a quanti innocenti stanno in prigione,senza aver commesso alcun reato.
      Caro/a M.A. non Ti aspettare nulla dalla Chiesa che ti ha,e ci ha ingannati,ora che hai capito che quello non ë il posto giusto per la tua anima!!cerca di prendere forza nella preghiera,grida a Dio tutta la Tua sofferenza,con l intercessione di Santa Rita,la Santa dell' impossibile,Noi fuorisciti ci uniamo a Te e a tutti quelli che si trovano nella Tua stessa condizione.
      Ti auguro che un giorno Tu possa liberarti dalle catene.

      P.S Spero che almeno qualche prete legga in questo blog e si faccia portavoce di tutto questo dolore che affligge chi in buona fede si é fidato della Chiesa.
      Ė UNA VERGOGNA SENZA PRECEDENTI.

      Elimina
    3. Grazie a tutti per la comprensione e le preghiere, di cui ho assolutamente bisogno. La mia condizione l'ho in passato scritta su questo blog ( Vedi https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/06/noi-incastrati-dal-cammino.html). Riguardo al mio contributo, anche da dentro si possono fare grandi danni, cercando di far ragionare le persone, rispondendo a tono ai catechisti, aprendo gli occhi ai preti non sottomessi... Naturalmente questo mi costa grande sacrificio, ma quante persone sono riuscito a salvare... Basti pensare che nell'ultima votazione per eleggere i "Garanti", nonostante tutti sappiano quanto io sia lontano dal Cammino, ho rischiato di essere eletto. Quante persone che non hanno il coraggio di parlare la pensano come me?
      NON MOLLIAMO!! Forse un giorno potremo chiudere questo blog e ballare sulla tomba di Kiko, magari una tarantella!

      M.A.

      Elimina
    4. M.A.stai sicuro che il compitino che volevano assegnarti,non era per puro caso,Loro sono astuti come la volpe,quando sanno o avvertono odore di contrasto che una persona ha verso il cammino,allora cercano in tutti i modi di assegnarti un ruolo affinché Tu ti senta importante e responsabile del compito che devi assolvere,ma soprattutto per distoglierti dal Tuo malsano pensiero.
      Sai quante persone tra responsabili e catechisti farebbero a meno del ruolo che hanno?Ma i catechisti insistono,dicendoti che il Signore Ti ha chiamato per guidare il gregge,e ha chiamato proprio Te,perché sâ che se non lo fai,Tu lasci il cammino,per questo per Te deve essere un onore occupare un posto di responsabilitâ,perché é il Signore che l' ha voluto.
      Per questo,ora sarei tanto curiosa di sapere come hai fatto a scampare questo fosso.
      Per quando poi, riguarda il fatto che resti dentro per fare ragionare le persone,posso assicurarti,che ci ho provato anche io,ma il risultato,é stato quello di mettermeli contro.
      Perciō,meglio farli cuocere nel loro brodo e acquistare da subito la propria libertâ.

      Elimina
  26. Corona Misterica-Giudizio Universale di Kiko sembra non originale ma Copia di un opera che si trova attualmente nella Galleria Tretyakov di Mosca?Qualcuno può confermare? Quante opere di Kiko sono copie?Quante originali?Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il soggetto di TUTTE le icone simil-bizzantino è copiato, così anche per quasi tutti i particolari, normalmente in quelle di Kiko manca sempre qualcosa.

      Elimina
    2. Il Giudizio Universsle di Kiko ricalca un'opera del quindicesimo o sedicesimo secolo della scuola iconografica russa di Novgorod che si trova attualmente nella Galleria Tretyakov di Mosca.
      Per approfondire puoi leggere questo articolo.
      Per me il problema non è che copia da altri perché anzi, sarebbe pregevole che si attenesse alle regole della iconografia ma le innovazioni che inserisce, come spiegato nell'articolo linkato.

      Elimina

  27. Perchè i Neocatecumenali non potrebbero partecipare al Family Day:

    1. Perchè la struttura di riferimento del Cammino non è la famiglia tradizionale, creata da Dio e basata sul matrimonio, ma la "comunità" creata da Kiko e basata spesso sulla rottura del matrimonio.

    2.Perchè la famiglia tradizionale è formata da una coppia stabile di coniugi liberamente uniti dall'amore e sposati dalla Chiesa (o dallo Stato), mentre la comunità neocatecumenale è formata da una grande famiglia instabile di individui, sposati o no, artificiosamente uniti fra loro da una dottrina .

    3. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorità riconosciuta è il capofamiglia, normalmente rappresentato dal padre, mentre nella comunità neocatecumenale l'autorità è il catechista, il quale si sostituisce al padre, sminuendone il ruolo.

    4. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorevolezza del padre proviene da un ruolo riconosciuto quasi universalmente, mentre nel cammino neocatecumenale l'autorevolezza del catechista proviene dall'esercizio arbitrario di un potere riconosciuto solo dai fondatori e responsabili di tale movimento.

    5. Perchè nella famiglia tradizionale la diversità tra i coniugi è condizione ricorrente e fattore vitale, mentre nella comunità neocatecumenale la diversità tra coniugi è fattore di rottura e separazione tra loro, sollecitate ed imposte dagli stessi responsabili.

    6. Perchè nella famiglia tradizionale vi è libero confronto nel rispetto dei ruoli contemplati dal vincolo matrimoniale, mentre nella comunità neocatecumenale non vi è confronto ma solo l'obbedienza cieca ed assoluta dovuta al catechista.

    7. Perchè la famiglia tradizionale vive del dialogo con gli altri e con il mondo nella sua complessità, mentre nella comunità noecatecumenale ci si chiude al mondo e si parla solo al proprio interno.

    8. Perchè la famiglia tradizionale è un istituto dinamico che nella soluzione di eventuali problematiche si affida normalmente ad aiuti esterni, mentre la comunità neocatecumenale è un'istituzione totale che tende a risolvere tutti i problemi al suo interno, e non consentendo il libero sviluppo dell'individuo, si configura come sistema patologico.

    9 Perchè dalla famiglia tradizionale, in caso di gravi e conclamate problematiche, si può anche uscire, mentre dalla comunità neocatecumenale, perfino in presenza di patologie, risulta difficile uscire, se non a prezzo di ulteriori sofferenze..

    RispondiElimina
  28. Dieci anni fa un lettore di questo blog ci scrisse di aver visitato l'Almudena e di non essere riuscito a pregare «a causa di quel Kiko gigante al centro» e relativi simboli massonici.
    Non bisogna andare a Madrid per sentirsi a disagio davanti ad un kikogesu'
    Io e mia moglie lo abbiamo provato recandosi nella parrocchia di Santa Rita di Teramo
    Entrando si ha di fronte un enorme dipinto di "un Cristo risorto" inquietante e "diverso"
    Sembra quasi che sia stato fatto un copia incolla sul volto del Risorto
    L iconografia cristiana raffigura Gesù con capelli occhi e barba chiari,qui abbiamo un Gesù con capelli barba e occhi scuri in poche parole Kiko da giovane,si vede chiaramente che sopra al volto originale è stato incollato il volto di Kiko un vero obbrobrio,io mi sono irrigidito e non sono riuscito ad inginocchiarmi durante la funzione

    Io tecnicamente non sono capace di mettere qull immagine su questa pagina qualcuno può farlo per devere se anche voi la pensate come me
    Grazie

    RispondiElimina
  29. Nota:
    «Dunque, come per la Confessione l’età della discrezione s’intende quella in cui si arriva a distinguere il bene dal male, così per la Comunione convien dire sia quella in cui si sappia distinguere il Pane eucaristico dal pane comune»
    (san Pio X, decreto Quam Singulari)

    Per una definizione di clericalismo:
    «Io non voglio convincervi delle mie idee, ma voglio darvi un metodo attraverso il quale voi possiate verificare se le mie idee, e le idee di tutti gli altri, sono giuste o sbagliate». Il metodo, imparato anche da noi, è appunto il vaglio dell’esperienza elementare; è l’opposto del clericalismo, che vuole convincere in nome di una autorità non verificata. Il clericalismo è: «Mi devi credere perché sono prete, oppure più frequentemente perché sono professore, sono giudice o sono scienziato», non perché ti testimonio qualcosa che risulterà vero anche a te.

    RispondiElimina
  30. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  32. Trascrivo il mio commento fatto su messainlatino. Secondo me vale la pena di notare come queste situazioni pratiche rispecchiano perfettamente il neokatekumenalismo:

    Ecco che leggo commenti del tipico troll nekatatoniko.
    Non e' che perche' le chiese di una volta erano tutte affrescate che noi dobbiamo riempire le chiese di schifezze. Le ormai famose 'icone' di kiko fanno schifo assai. Gli ignoranti rimangono colpiti dall'oro e da quella parvenza di ordine che viene dalla ripetizione leziosa dei modelli russi. Sono tutte tragicamente uguali con faccie da kretini con espressioni tra l'esaltazione kikiana e il babbeismo neokatekiko. Non c'e' da parte di kiko ne' dei suoi numerosi collaboratori alcuna intenzione visibile di creare immagini integrandole con un ambiente particolare come quello di tale chiesa e cio' rispecchia perfettamente il kikianesimo: i neokatekiki non si integrano in nessuna parrocchia, si incistano. L' unico dialogo che i katekisti conoscono e quello del: noi parliamo, voi ascoltate. Mi sembra che anche questo affare della chiesa di Foggia dimostri ampiamente tutto cio'.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.