giovedì 23 luglio 2020

SCRUTINIO A KIKO ARGUELLO

SCRUTINIO DI KIKO ARGÜELLO

Scrutinio al Papa?
Avanti, chi è il primo che ci prova?
(Commento introduttivo stilato da Valentina Giusti).

L'argomento scrutinio è un punto dolente nella teologia e nella prassi neocatecumenale. Innanzitutto si è voluto accreditare al neocatecumenato antico la prassi dello scrutinio, quando sappiamo solo che vi era una valutazione della fede e del grado di preparazione dei catecumeni in vista del battesimo. Qualcosa di molto diverso dall'interrogatorio in comunità, di fronte a tutti, su fatti, questioni e pensieri del tutto personali e per nulla attinenti alla fede cattolica, del resto già professata con accesso a tutti i Sacramenti.

Inoltre l'interrogatorio è fatto a laici, che non appartengono a ordini religiosi e quindi non si sono impegnati al rispetto di  specifiche discipline, ad opera di altri laici, i catechisti, impreparati e volutamente ignoranti delle fondamentali nozioni del catechismo cattolico.
A parere di Kiko e Carmen, tutti devono essere sottoposti allo scrutinio dei loro chiaroveggenti "catechisti", senza differenza di persona, siano essi suore, preti o financo il Papa.

Si sono ribattezzati: ma chi li ha scrutinati?
Ci siamo chiesti però  più volte, vista la necessarietà  dello scrutinio, se Kiko e Carmen vi si siano mai sottoposti; la risposta è arrivata chiara e certa da parte dei due fondatori: Dio stesso li avrebbe sottoposti a scrutinio, evidentemente promuovendoli a pieni voti, come si può desumere dal fatto che si siano ribattezzati nel Giordano.

Un altro argomento di successo proposto ai neocatecumeni è che la vita stessa si incaricherà di fare loro gli ultimi scrutini con la vecchiaia, la malattia e la morte. A questi scrutini i due fondatori non hanno potuto sottrarsi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Per gli stessi motivi sarebbe chiaramente inutile lo scrutinio del catechista cattolico a Kiko Argüello.
Lino Lista ha voluto comunque immaginarlo, con il duetto che vi proponiamo di seguito, tessuto con fine ironia ma grande senso di realtà.

SCRUTINIO A KIKO ARGÜELLO

Per umiltà,
ha omesso 'uomo di spettacolo '

Catechista cattolico:
"Dunque, kiko, prima di frequentarci, quale falso concetto avevi di te?"

Kiko: "Io credevo di essere Giovanni Battista in mezzo a voi. Pensavo di dover salvare la Chiesa del terzo millennio sostituendo tutta l'arte cristiana con la mia Nueva Estetica. Anche credevo di essere un veggente, un esegeta illuminato, un musicista, un direttore di orchestra, il più grande iconografo dell'arte cristiana, un luminare della teologia post conciliare".

Catechista cattolico:
"E di Dio, avevi falsi concetti?".

Kiko: "Sì. Io credevo che Dio mandasse disgrazie ogni qualvolta qualcuno non risponde alle mie 'alzate' nelle adunate del Cammino, specialmente un cancro alle mamme. Io pensavo che Gesù Cristo fosse andato per le vie della Galilea, della Samaria e della Giudea trasportando un secchio di mota per insozzare i ciechi nati, che se qualcuna fosse andata a visitare una cognata ammalata invece di partecipare alle mie convivenze sarebbe finita nei guai, direttamente all'inferno. Io, come gli gnostici, pensavo che Giuda fosse stato il più intelligente degli Apostoli, necessario per il Mistero pasquale, che senza Giuda Dio non avrebbe potuto perseguire alcun disegno salvifico. Anche credevo che l'uomo fosse figlio del Demonio e non avesse responsabilità alcuna dei propri peccati".

Catechista cattolico:
"Bene fratello, coraggio! Noto che sei sulla via della guarigione, basta con i sufrimienti. E dimmi, se tu non sei Giovanni il Battista in mezzo a noi, chi sei allora?".

Kiko: "L'ho capito soltanto dopo la dipartita di Carmen, la quale frenava le mie visioni intellettuali: io sono il Messia".

24 commenti:

  1. Uomo Libero!!!!!!!!!!!23 luglio 2020 alle ore 08:45

    KIKO IN OSPIZIO SUBITO!

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  2. Il fatto che Kiko e Carmen (e, credo, per magnanima concessione dei due spagnoli, anche don Pezzi) non si siano mai sottoposti agli scrutini, può essere di fondamentale importanza per capire cosa realmente è il Cammino di Kiko.

    Qualunque fondatore di ordini religiosi, o di qualunque realtà ecclesiale, si è sempre sottoposto alle regole del proprio ordine o realtà e alle esigenze che comportavano. O, almeno, aveva l'OBBLIGO di farlo.

    L'unico "iniziatore" che non aveva bisogno di iniziazione fu Gesù, perché tutto il mistero e la grazia della Chiesa scaturivano da lui stesso, che non appartiene alla Chiesa, cioè al suo Corpo mistico, ma che di essa è il Capo. E' la Chiesa che appartiene a lui, secondo la dottrina di Papa Giovanni Paolo II per cui Cristo è più della Chiesa.
    E' lui che santifica.
    La stessa Madonna, che pure non ebbe bisogno del Battesimo, seguiva le esigenze della Chiesa. Sappiamo che era presente a Pentecoste e, credo, si comunicasse regolarmente al Corpo e al Sangue di suo figlio fin dall'inizio nelle Messe che gli Apostoli celebravano.

    Ma l'inizio del Cammino, da parte di Kiko e Carmen, sembra sia concepito con gli stessi criteri della nascita della Chiesa, cosicché i fondatori del Cammino non hanno alcun bisogno di sottoporsi alle esigenze che chiedono solo agli ALTRI.
    Quasi che, essendo loro i capi, il Cammino sia il loro corpo (non dico mistico, perché la mistica è ostica da digerire per il Cammino).
    Un corpo a loro completa e totale disposizione (ormai solo a disposizione di Kiko).

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  3. Oggi,
    Come ogni giorno feriale,fa 2 settimane a questa parte,mi reco in psichiatria....
    Intanto vi chiedo se scrivo o ragiono in modo tale da aver bisogno di tale ramo medico....
    Inoltre, conoscendo le mie abitudini,come delle sentinelle,sono capaci di fare ostruire vie,strade,pensieri,vivere normale...
    Ma secondo voi uno può amare,perdonare,lasciar fare quando ipotizza in ogni comune un caso simile da parte di persone più deboli....
    Bergoglio...se il cattolicesimo è questo arde di inquisizione,congetture,diavolerie in certe realtà ..per strappare soldi,legittimare loro superiorità o comunucaz6com motivata da una percezione da usare con la faciloneria degli altri...
    Arrivare al 5 agosto...
    Kiko e c... Cosa fa pensare uno scritto del genere?
    Esagerazione,calunnia,paura...
    Voi non sapete niente dell'amore cristiano e di Cristo...
    Come fate e fanno a farvi tenete ancora aperti è un bel mistero..
    Vigilare che quanto costa e quanto cambia nemnene gli specialisti immaginano...
    Buona giornata....

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  4. - Il grande inganno di kiko. Ha imposto agli altri una ferrea dottrina, ma lui se n'è guardato bene dal praticarla! Una guida sconclusionata che non ha dato l'esempio, ha solo sbraidato avendo come filo conduttore il potere e l'accumulo del malloppo. -

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  5. Secondo me in questo piccolo apologo 'scrutinio a Kiko Argüello', Lino ha colto effettivamente la parabola personale di un uomo che, nel corso della propria vita, è passato dalla propria intuizione religiosa personale al ritenere di doverla diffondere e farsene portatore (fase in cui si riteneva Giovanni il Battista o Mosè), per giungere infine a credere di essere un tutt'uno con questo messaggio, ad identificarsi con esso al punto da ritenersene infallibilmente ispirato (fase odierna, del Kiko-messia in mezzo a noi).
    Ma questo non sarebbe preoccupante, se non avesse trasfuso questa convinzione personale nel proprio movimento, infondendo in ciascuno dei propri catecumeni la convinzione di essere dei Battisti e dei Messia, focalizzando l'attenzione sul proprio ruolo ritenuto provvidenziale e distogliendola da ciò che trasmettono effettivamente, e cioè un verbo impoverito e mistificato.
    Il catecumeno viene infatti preparato come nelle società multilevel, cioè con una formazione che fa molta leva sulla motivazione personale e nessun interesse per la conoscenza approfondita del prodotto che si va a vendere; proprio perché l'obbiettivo non è la commercializzazione del prodotto, che potrebbe essere una scatola vuota, ma l'espansione dell'azienda.
    A questo serve lo scrutinio: a catalizzare l'attenzione sulla persona in quanto venditore del prodotto.
    Per questo Kiko non ha avuto bisogno di scrutini, essendo l'inventore della formula. Anzi, mi correggo, inventore è una parola grossa, trattandosi di uno che ha sempre copiato tutto da altri: diciamo detentore della formula.

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  6. Vi ringrazio perché siete illuminanti. Vi seguo sempre. Quello che fate aiuta a capire di più quello che è davvero il cammino. Non ce li vedo Kiko e compagnia bella a farsi scrutare....troppo ridicolizzante per loro che devono mantenere una dignità. A noi invece ce l'hanno tolta la dignità.

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  7. Basta guardare la foto pubblicata del battesimo nel Giordano dei due esaltati, penso sia chiaro a tutti, iniziatori della esilarante esperienza del neocatecumenato per adulti di epoca post conciliare.

    Si sono fatti sottoporre al rituale "magico" - che tanto gli artefici e inventori di stranezze sono sempre loro - da uno dei primi presbiteri accalappiati e caduti nelle loro grinfie di tutta la lunga storia del cammino. Uno dei tanti annichiliti e saldamente tenuti in obbediente e imperitura soggezione dai due prepotenti, amanti del comando e dell'esercizio dei pieni poteri a vita. Non vale neanche la pena farne il nome, tanto sono tutti uguali e tutti sono rimasti annientati dalla lunga frequentazione con i due autarchi, specie se in equipe con loro o al loro fianco per mettere in atto i loro piani.
    Si sono fatti battezzare come rito iniziatico dell'autoinvestitura. Quali scrutini o tappe? L'uno ha avuto visioni mariane di fare comunità, l'altra locuzioni interiori che la dichiaravano "la" benedetta fra tutte.
    E sono partiti per la loro missione. Due giovani irrequieti con un problema principale, i mille altri disturbi di ogni genere a quello strettamente correlati: sfuggire un'esistenza condannata all'anonimato, non dover obbedire alla storia nè ad alcun altra persona mai, assecondare tutte le cattive attitudini senza sottoporsi alla correzione di nessuno e farsi un nome sulla terra.
    Sono riusciti a dare vita al loro folle progetto e a portarlo avanti per 50 anni (ancora oggi non se ne vede la fine) seminando devastazione.
    Vi confesso una cosa, spesso lo chiedo a Dio perchè non trovo risposta a questa domanda, mi domando tristemente perchè il Signore lo ha permesso! Perchè così? Perchè per me?
    Non mi si dica che qualcuno ha ricevuto bene dal cammino. La conoscenza della Parola, il ritorno a Dio, l'entrata nella Chiesa, ecc. ognuno aggiunga. Non mi si dica questo. Io ho vissuto nel cammino 30 anni della mia vita. Sono sopravvissuta, ne sono uscita. Tutta la mia vita ha preso una direzione diversa che mai avrebbe preso, questo è indubbio. Io oggi dico che il Signore e la Vergine Maria mi hanno preservata, me e la mia famiglia. Ma porto nella carne e nell'anima tutto il male che hanno seminato in quegli anni. Quanto di bene oggi mi resta è stata pura misericordia di Dio. Che trae dal male il bene perchè Uno è Dio e ha cura delle sue pecorelle una ad una e non permette che vengano strappate dalla sua mano. Ma il cammino ha tentato, per mano dei suoi condottieri su su fino a Kiko, di annientarmi, me e i miei. Se fossi restata, se avessi ceduto ai loro ricatti, oggi sarei uno zombie. Come tanti miei ex fratelli che incontro ogni tanto. Mi basta guardarli da lontano. Sapete, una volta che sei fuori non è possibile neanche scambiare più due parole. Mi basta sapere della loro vita. Alcuni, che da decenni ormai indossano la veste bianca e celebrano la cinquantina, danno solo scandalo nel mondo, come persone, negli ambienti professionali o di lavoro, come imprenditori. Certo. Si può dire, che c'entra? Fai la moralista. Ma bisogna vedere anche la media di questi casi. Il cammino E' PIENO DI SCANDALI. Non c'è da meravigliarsi, perchè il cammino è la più grande fucina dell'ipocrisia che si possa immaginare. Sorto ad opera di ipocriti addestra all'ipocrisia. Il cammino, di questo ha un triste primato, genera mostri.

    Pax

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  8. Condivido in pieno e trovo illuminante il commento di Valentina.

    Se il cammino produce ipocrisia e ipocriti a bizzeffe è, semplicemente, perchè è un falso, paravento di una gigantesca operazione di marketing.
    Quello che dice Valentina a proposito degli scrutini ci fa comprendere molte cose altrimenti inspiegabili.
    Il rigido cliche degli scutini stessi e le loro devastanti conseguenze perchè non vengono portati avanti per amore all'uomo, le frasi fatte, l'imprinting impresso in serie, le obbedienze scandite negli anni uguali e ineludibili per tutti, i rituali ripetitivi e quel vivere ogni cosa sempre immersi in un ambiente fortemente identitario e unico. Queste sono tutte pratiche spersonalizzanti.
    Nulla favorisce lo sviluppo delle singole personalità, la valorizzazione dei talenti individuali e unici di ognuno. No.
    Tu superi gli scrutini solo se risulti sovrapponibile e omologabile a tutti gli altri; prodotti in serie negli stampini.
    Ma ci rendiamo conto? Nel cammino basta utilizzare un termine non in uso nel contesto. Ad esempio: provate a chiamare "la Messa" quella che nel cammino è "l'eucarestia" e vedete cosa succede. O dire "il sacerdote della mia comunità" invece che "il presbitero...". Oppure chiamate "ritiro spirituale" la "convivenza". O ancora "condivisione fraterna" il "giro di esperienza" delle convivenze mensili. Potrei continuare... Potete farlo da soli. Fatelo, poi vedete che succede.
    No, nel cammino la persona non conta un tubo. Conta incentivare la "motivazione personale" che ti coinvolge nel progetto megalomane di due esaltati e gli itineranti dietro a loro, per di più fuori dal mondo, volto a "l'espansione dell'azienda" come bene ci ha spiegato Valentina.

    Siamo pochi, inascoltati, siamo forse anche sempre di meno e a volte ci accusano di perder tempo.
    "Voce di uno che grida nel deserto". Mi pare che questo sia, a differenza di altro, il destino vero dei prescelti, degli eletti, ma quelli eletti per davvero! Coloro che Dio ha destinato ad una missione.

    Ma Kiko non ha capito neanche questo... 20.000 per la Cina, centinaia di Seminari, migliaia e migliaia di comunità, Domus e Costruzioni faraoniche varie e famiglie e vocazioni e lui stesso che è un concentrato di tutto. Pittore, cantore, poeta, scrittore, gran parlatore, teologo ispirato, padre di una nuova dottrina, biblista ed esegeta ed esperto di liturgia con l'alta consulenza di Carmen alla scuola di Farnes.

    E poi, Kiko ha sempre ragione.

    E' il più grande di tutti i profeti, infatti egli è Giovanni Battista in mezzo a voi... però, badate bene, senza indumenti di peli di cammello nè cintura di pelle attorno ai fianchi, nè si è mai sognato di cibarsi unicamente di locuste e miele selvatico.

    Egli è il Messia... ma senza Croce.

    Pax

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    1. Buahahahahah

      Kiko e i suoi seguaci in certe zone imparano cosa hanno "loro" fatto agli "altri"
      Buahahahahah...
      Immagino serva qualche numero x globalizzazione...
      Mica sono scemi o si fanno manipolare da un poco di buono...
      Almeno fosse un qualcosa di molto morale,inclusivo,permissivo e maturante ...invece è assistenzialismo e docenza mai esaudita o eseguita in fondo ...ma nemmeno a meta... perché altrimenti sai le perdite o le spiegazioni da dare....
      Bella la foto da "circo itinerante"...a tratti è esplicativa e sintetica....
      Di naturale...ben poco ..

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  9. La croce è pesante, scomoda, ingombrante, non è adatta a Kiko e compagni di merende.
    In compenso, Kiko ed i suoi catechisti laici neocatecumenali, amano mettere in croce gli altri.
    In tutti i modi possibili ed impossibili, probabili ed improbabili.
    Nel cammino c'è una cultura della croce da gettare sugli altri.
    I peggiori sono i primi a rifiutarla ma sono anche i primi a metterla sulle spalle del loro prossimo.
    A parole dicono che ognuno deve portare la propria croce, nei fatti ci sono migliaia di "piccoli" Cirenei incaricati di portare le croci degli altri.
    E devono essere anche felici di farlo, altrimenti le loro facce lunghe infastidiscono la gerarchia neocatecumenale.
    Ho pietà di tutti questi "piccoli" portatori di croci, perché loro neanche si rendono conto che quelle croci non sono le loro.
    Gesù Cristo parla di un giogo leggero, nel CN il giogo è pesante perché è legato ad una serie di croci, pesantissime che non ti appartengono.

    LUCA

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  10. A me invece Kiko e c sono riusciti a trovare il mio veicolo o mezzo di trasporto:

    Il carro funebre con possibilità se accomodarmi da vivo o da morto... Ammesso io possa scegliere....
    Per il resto,la psicosetta è fatta in modo tale che non si capisce perché uno debba procreare per l'Italia,il mo, Cristo,altri quando Kiko è tale da agonizzare e antagonizzare pure i santi...quelli che lui odia per invidia o inarrivabilita'...
    Qua c'è un punto che si chiama impatto esistenziale,etico,morale...ma vedo tutti molto ottimisti e informati....
    Bene così allora....

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  11. Genteeeeeeeee

    Sono stato minacciato "velatamente" ad andare a San Bartolo....
    Struttura psichiatrica e convento....mentre ieri un caro neocatecumenale li x caso mi faceva domande sulla abilità in bicicletta...forse x motivi "esistenziali" ed "essenziali"...
    Io ci trovo molto amore e fratellanza in questi "interessi"....
    E per fortuna che la pioggia attutisce lo sbattere delle porte dell'isolato come fosse un Dio cattivo....
    Oh ma leggete e rileggete gli stupri,divorzi e raggiri...
    Ogni giorno e non permettetevi l'indifferenza o minimizzare le percentuali dei casi e i vari effetti...e se fossero anche cloni di natura minore fatevi un bel esame di coscienza e un bel calcolo....
    Dai...su...non è difficile...

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  12. Gli scrutini neocatecumenali sono un orribile abuso che l Chiesa colpevolmente permette. Ed è una colpa più che grave. A laici spesso ignoranti e presuntuosi e arroganti, nominati da altri laici "catechisti" è stato dato il potere di scrutinare, cioè esaminare la "fede", o meglio esaminare e giudicare la "fedeltà" ai dettami della setta neocatecumenale e decidere chi passa e chi no. L'operato di questi "catechisti", gente senza nessun tipo di formazione umana o cristiana, non viene controllato da nessuno. I loro frequenti abusi vengono perpetrati nella massima impunità. Qualcuno dovrà rispondere di questo. Soprattutto dovranno risponderne quelli che avrebbero l'autorità per fermare questo scempio e non lo fanno.

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    1. Si ma non troverai i moschettieri o cavalieri,ma moschettoni per venire appeso...
      In fondo nc=pulizia o tortura sia dentro che fuori...

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  13. E' impressionante la somiglianza tra il Cammino e il Fariseismo.
    Ambedue le sette, con la scusa di seguire meglio la legge divina, hanno INVENTATO regole e norme che Gesù, riferendosi ai farisei, chiama "tradizione di uomini".
    Una tradizione umana che, in realtà, invece di rafforzare la fede, si sostituisce ad essa producendo una nuova morale, che non ha più il fine di far conoscere Dio, ma la setta.
    Del resto sono così tante le norme inventate, che reclamano una scelta: o le norme della Chiesa, o quelle del Cammino.

    Quando Gesù dice ai farisei "andate dunque e imparate cosa vuol dire misericordia voglio e non sacrificio", non vuole contrapporre la misericordia alle rinunce cristiane e ai fioretti, ma sta parlando del sacrificio cultuale, perciò della legge mosaica.
    Per cui: c'é formalismo, cioè fariseismo, quando le norme della legge, che andrebbero interpretate alla luce della misericordia, sono invece interpretate da norme inventate a loro piacimento dagli uomini.
    E la prova che sono inventate è che non c'entrano nulla con la Tradizione e la legge divina.

    Ad esempio la confessione pubblica del Cammino, che la Chiesa non ha MAI praticato e che il Cammino pratica perché interpreta in modo fondamentalistico il versetto di Giacomo che invita a confessare (a parte Kiko) i peccati gli uni gli altri.

    Ma Giacomo non vuol dire che bisogna rendere pubblici peccati segreti e che potrebbero scandalizzare, che vanno eventualmente riferiti al confessore, ma si riferisce ai peccati manifesti per cui è necessario chiedere assumendosi la responsabilità e chiedere scusa a chi è stato offeso.

    Nel Cammino sembra che tutto connduca all'eresia

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    1. Quindi chissà cosa voleva dire il prete quando dopo avermi dato dello "stronzetto" perché non andato in sinagoga per convivenza o imparare la base poi di cosa...?!
      Chissà quando v3ndera chiesa e rinuncerà a seguirmi in capo al mondo con veicoli è persone zeppe di simboli ostruzionistici e denigratori....
      Voi sapete vero quanto e facile impatAre le abitudini e con SMS muovere veicoli o persone x creare condizioni e motivi che ben pocojannpodi civile e tollerabile....
      Scusate se interrompo il silenzio ma rabbrividisco se penso a 300mila trombati da questa setta e 3milioni svezzati male o che non sono o non sanno cosa siano...
      Io provo almeno a sopportare avarizie e avidità umane sentimentali più di un cammello nel deserto....e di certe ingiustizie o rischi da parte di superiori inferiori priverpa capire i motivi,momenti,risorse....ma di loro sono certo cosa saranno e sapranno dire e fare a tempo debito...
      Auguri...

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  15. Gesù dice dei farisei: "Fate quello che dicono, non fate quello che fanno".
    Evidentemente quando parlavano in generale di Dio che deve essere messo al primo posto, e cose simili, i farisei dicevano, in genere, cose giuste.
    Come i catechisti del Cammino.
    Ma Gesù dice di non imitarli. Non solo perché molti di essi saranno stati incoerenti, ma anche perché (la mia è solo un'ipotesi che non do per certa) nel fariseismo il peccato di formalismo si era "materializzato" in un principio di errore che veniva tramandato, facendo in modo che anche i farisei coerenti, ammesso che ci fossero, non dovevano essere seguiti.

    Rapportato ai catechisti del Cammino potrebbe essere stilato questo principio: "Quando parlano in generale di Dio, è un conto, ma non fate assolutamente quello che fanno, cioè non fate il Cammino!"

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  16. Gesù dice che i farisei mettono sulle spalle degli altri pesi enormi che loro non vogliono spostare neanche con un dito. Come Kiko che non si fa scrutinare.
    Del resto le leggi del Cammino sono così pesanti che fanno coincidere il "sacrificio" inteso come (falso) culto a Dio, col "sacrificio" inteso come fatica (in se stessa senza merito) del camminare neocatecumenale.

    Ma Kiko non può entrare nella logica degli scrutini, oltre che per la loro pesantezza, anche per un altro motivo: perché evidenzierebbe le mille contraddizioni sue e del Cammino.

    Basti pensare che alla confessione pubblica Kiko dovrebbe parlare insistentemente sulla sua sessualità.
    Che dire? Che vive castamente e che lotta, con la grazia di Dio, per vincere le tentazioni della carne?
    Chi lo scrutina, se dovesse usare lo stesso metro di giudizio che usa con tutti i mortali, gli direbbe che è un superbo.
    Confessare allora che ha molto peccato in pensieri, parole e opere come un satiro incallito?
    Molti in buona fede del Cammino rimarrebbero forse sconvolti, ma probabilmente non sarebbe questa la cosa più importante per Kiko. Il problema è: come farebbe a proporsi come futuro santo? E santo di categoria superiore?

    Per il Cammino non ci sarebbe problema, perché non si può non peccare e, come diceva Lutero: "pecca fortemente, ma credi ancora più fortemente".
    Ma Kiko vuole la Chiesa. E nella Chiesa si squalificherebbe.

    Se dice che non pecca sessualmente, è superbo per il Cammino, se dice che pecca regolarmente contro il VI comandamento, perde punti nei confronti della Chiesa.
    E allora fa come i farisei che dovevano esprimere un giudizio se il battesimo di Giovanni il Battista veniva da Dio o dagli uomini: preferisce non rispondere.

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    1. Preciso che non intendo giudicare Kiko, ma ho solo fatto delle ricostruzioni che, al di là della buona fede di Kiko, credo siano verosimili-

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    2. Quando all'antevigilia di natale ti trovi dei maggiordomo veri o presunti con 40 tavoli e il sacerdote che ribadisce di essere una squadra mentre il sottoscritto perché non ha fatto il cammino nè altre ruffianata le ipotesi sono che:

      Loro possono anche fare questa cosa,ma non è chiesa ma teatro...
      Loro possono basta che non vada a discapito di altri o di Cristo...
      Ora si tratta di vedere chi lo nomina con giusta causa e magari lo rende felice e un minimo credibile in un mondo e modo ormai alieno,disintegrato e nickilista....

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  17. C'è un'intervista a mons. Viganò in cui si riepiloga il caso McCarrick e le ombre che permangono sulla faccenda.

    Lo spretato McCarrick era stato ospite d'onore del seminario neocatecumenale: il Cammino ha sempre questi illustri abusatori sessuali come ospiti d'onore e sostenitori. Viganò spiega che non solo i prelati che coprirono McCarrick non hanno avuto conseguenze, ma anche che l'abusatore, in qualità di laico, ha libertà di movimento e d'azione oltre che potenti appoggi in ambito ecclesiale (quindi, deduciamo, anche appoggi neocatecumenali), per cui l'abusatore sessuale è in grado di continuare la sua attività di predatore sessuale.

    Nessun neocatecumenale, finora, si è mai fatto notare a criticare McCarrick e l'appoggio che il Cammino ha dato a costui. Chissà, magari nel Cammino è vietato criticare "amici" come McCarrick perché per qualche "strano" motivo occorre ancora appoggiarli acriticamente. E magari ospitarli con tutti gli onori e perfino pagarli. Dopotutto anche sul vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron non hanno mai saputo dire neppure la frase di circostanza "se ha sbagliato deve pagare". Il Cammino è amico dei pedofili, i neocatecumenali lo sanno ma continuano a ubbidire ai cosiddetti "catechisti" del Cammino.

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    1. Complimenti
      Onore
      Obbedienza
      Nobilta...
      Applausi.....

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  18. Io ho militato nel CNC per piu di vent'anni sino al passaggio del Redditio Symboli con un severo scrutinio. Non ne ho potuto piu e davanti a tutta l'assemblea quando il catecista mi ha invitato a dire I miei peccati davanti a tutti ho rispisto che io I miei peccati li confesso al mio sacerdote.
    Naturalmente sono stato rimandato....e cosi fu che ho finalmente deciso di abbandonare quella setta.

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