lunedì 7 marzo 2022

Dal comunicarsi insieme al sacerdote al comunicarsi prima del sacerdote, il passo è breve, per gli eletti del Cammino

Abbiamo recentemente trattato della libertà  che il Cammino Neocatecumenale si prende nell'"interpretare" i Sacramenti della Chiesa, nonostante l'impegno, fissato solennemente negli Statuti, di seguire in modo fedele la liturgia della Chiesa così come espressa e contenuta nel Messale.
In particolare, per esempio parlando della Confessione, abbiamo notato come il ruolo del Sacerdote come agente in persona Christi venga sminuito per dare invece risalto al ruolo della Comunità nel perdono sacramentale del peccato dei singoli.

Nella Eucarestia questa propensione viene ancor più  enfatizzata dando luogo a veri e propri abusi eucaristici, in particolare forzando l'Eucarestia sotto le due specie anche in situazioni che la Chiesa non consiglia,  utilizzando il pane e non l'ostia in modo da spargere i frammenti del Corpo di Cristo, ma soprattutto eclissando l'atto della comunione del sacerdote per primo all'altare e sostituendola con la manducazione comunitaria da seduti.
Purtroppo questo abuso, esplicitamente condannato dalla Chiesa, viene ripetuto nelle salette parrocchiali occupate dalle comunità  neocatecumenali in tutto il mondo, ogni sabato sera.

Il Covid per un periodo ha imposto se non altro l'uso dell'ostia e impossibilitato la distribuzione del Sangue di Cristo nell'unico grande calice (detto coppone); ma ha fatto nello stesso tempo nascere altri e più  pericolosi abusi sacrileghi come la distribuzione 'per asporto' del corpo di Cristo ai fedeli delle Comunità nelle case perché  il capofamiglia potesse distribuirlo con comodo ai familiari durante la liturgia domestica.

Come spesso succede infatti, un errore non corretto e soprattutto una impostazione di fondo errata, non può  che provocare guai ed abusi a catena, soprattutto perché  gli errori neocatecumenali  non sono casuali o individuali, cioè  ad opera di un unico sacerdote, per esempio, ma sono estesi a tutte le comunità fondate dai catechisti di Kiko seguendo rigorosamente i testi di Kiko ed applicando altrettanto rigorosamente gli abusi liturgici da lui prescritti e tassativi per tutti coloro che appartengono al suo Cammino.

Il sacerdote si comunica per primo non per umano prestigio, ma a causa della dignità e natura del suo ministero. Egli agisce infatti nella persona di Cristo, per via dell'integrità del sacramento e poichè presiede alla congregazione del popolo: "Così i presbiteri, unendosi con l'atto di Cristo sacerdote, si offrono ogni giorno totalmente a Dio, e nutrendosi del Corpo di Cristo partecipano dal fondo di se stessi alla carità di colui che si dà come cibo ai fedeli" (Redemptionis Sacramentum, 70)

Nella celebrazione per i 30 anni  del Seminario Redemptoris Mater di Macerata del 6 ottobre 2021, visionabile su YouTube e segnalato da Cristiano Della Domenica, purtroppo anche il Vescovo che presiede l'Eucaristia si adegua ai dettami di Kiko e non a quelli della Chiesa. 
Vediamo infatti come  si distribuisce la comunione all'assemblea (in forma di pane azzimo alla neocatecumenale e non di ostia) e i fedeli si alzano in piedi per riceverla  ma nessuno la consuma: fanno tutti la comunione da seduti insieme al Vescovo e ai sacerdoti  concelebranti, sebbene nel video molto opportunamente non si inquadri l'assemblea.

In questo video, poco dopo, succede però  qualcosa di ancora più  increscioso.
Un diacono porta al celebrante il calice ed egli ne beve. Subito dopo di lui, i concelebranti vanno al tavolone-altare per bere dalle coppette (dalla forma di vere e proprie coppette di gelato) preparate per loro, dal momento che, riteniamo in ossequio alla normativa antiCovid, non possono bere da un unico calice.
Ma ecco che succede l'incredibile: due sacerdoti precedono tutti gli altri, prendono due coppette ciascuno e le portano alla equipe di catechisti regionali per far bere loro il sangue di Cristo: e questi ne bevono prima di tutti i sacerdoti concelebranti.

Si vedono bene i presbiteri concelebranti che si accostano all'altare per bere ai loro calici-coppette mentre i supercatechisti hanno già  bevuto.


Quindi i neocatecumenali, dalla comunione tutti insieme appassionatamente, invece di comunicarsi dopo il sacerdote all'altare, sono arrivati a comunicarsi PRIMA dei sacerdoti, visto che hanno bevuto prima dei sacerdoti concelebranti.
Certo, si tratta dei catechisti regionali, quindi praticamente di coloro che contano assai di più di qualunque sacerdote, e che agiscono al posto e in rappresentanza di Cristo non solo nelle salette, non solo nel Seminario per il discernimento delle vocazioni, ma addirittura all'altare!

Fa pensare a quanto risposero quei responsabili neocatecumenali dopo aver annunciato ai loro fratelli  di comunità che loro -e solo loro- avrebbero  ricevuto  nella notte di Pasqua la comunione: "ci dispiace ma è un'eccezione che Dio sta facendo con noi!"

Dall'abuso commesso per dare risalto alla comunità, si passa con grande facilità e come logica conseguenza all'abuso clericale, commesso per dare risalto a coloro che veramente  nel Cammino sono considerati i veri ed unici  tramiti con il divino, coloro che stanno al vertice della gerarchia, che, vivendo immersi nella loro superbia, mai si fanno uguali ai loro simili: gli itineranti, da sempre una casta profetico-sacerdotale a parte, gli apostoli del guru Kiko.

Sarebbe interessante  che qualche neocatecumenale  di passaggio su questo blog ci illuminasse su cosa tutto ciò  abbia a che fare con la Chiesa Cattolica.

Vogliamo condividere infine una accorata considerazione fatta da Cristiano Della Domenica che riteniamo più  che opportuna:

"Lì in mezzo vi saranno coloro che seguiranno, e vorranno seguire, il metodo impostato. E quindi, immaginatevi a una qualsiasi convivenza, numerosa o meno numerosa, dove tutti si portano la coppetta dietro, poi il barman che mesce il vino ad uno ad uno, e poi il "sacro barman" che benedice tutte le coppette e poi queste vengono o distribuite o prelevate (piccola parentesi per mostrarvi le bugie: non avevano detto che loro si rifacevano ai primi cristiani? Secondo voi i primi cristiani andavano in giro con le coppette gelato?). Ma si dovrà mettere sempre in conto il Covid, il periodo in cui ci troviamo è questo (è una realtà di fatto), e per cui dovete pensare tutto questo alla luce del Covid, e cioè ognuno deve bere alla propria coppetta (la paura d'infettarsi con coppette di altri), per cui, forse, vi metteranno delle scritte o altro, tipo: Pasquale 1a comunità Napoli, Vincenzo 2a comunità Catania, Caligola 3a Roma ecc, ecc. Oppure ognuno in fila andrà avanti al barman con la coppetta, il barman benedirà le bottiglie, e poi mescerà. Immaginate un pò la situazione. E poi,ovviamente, ciliegina sulla torta, ci saranno centinaia di coppette da lavare, diciamo così, con il Sangue di Dio dentro, cioè: come faranno secondo voi?
Capite cosa stanno facendo queste persone? Capite la portata del sacrilegio?"

 

55 commenti:

  1. No, non capiamo..................

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    1. Ma hai letto tutto?
      Abbiamo spiegato. Bello semplice semplice.
      Anche io dico alcune cose nei seguenti commenti.
      Non capite?
      Spiegatemi cosa!!!

      Pax

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    2. Puntini ora hai un mio commento sul post.
      Finalmente ti puoi scatenare. Vai! Forza! datti allo scatenamento! Non usare nessuna moderazione!

      CDD.

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    3. Se non ci arrivi vuol dire che gli ominidi non si sono estinti.
      Ma poiché non sono mai esistiti, in quanto sono solo un costrutto di comodo, dico che puoi farcela.
      Rileggi bene.
      A meno che la circoncisione del cervello a cui ti sei sottoposto non significhi "lobotomia".

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    4. il tuo

      No, non capiamo..................

      Mi pare più un intestardimento preconcetto.

      Non capiamo, NO. Perchè non vogliamo capire.

      Io ti rispondo: Peggio per te!

      Pax

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    5. Non c'è peggior asino di chi si rifiuta di capire...

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  2. Davvero con questa gente non c'è mai fine al peggio.

    Sono le premesse, se dopo cinquant'anni di premesse si può ancora parlare, che non fanno sperare niente di buono. Inventano e gli va sempre bene. Andandogli bene non la smettono di inventare.

    Questa cosa palesata dal video integrale dell'eucarestia celebrata nel R.M. di Macerata, a 30 anni dalla sua nascita, è sconvolgente. Confermano che considerano la Liturgia come cosa che possono usare a piacimento. E arrivano a usare e gestire come meglio credono le Sacre Specie.

    Qualcuno dirà: il Vescovo presiedeva.
    Si abbiamo visto.

    Chiediamo conto anche di questo e anche a lui personalmente - se, per avventura, dovesse leggerci o qualcuno mettergli sotto gli occhi questo articolo - e siamo costernati.

    Avete visto e notato lo scenario, il contesto?

    Molto sfarzo in questi Seminari costruiti senza risparmio, tutto parla di Kiko, come spesso ripetiamo, e si vede che anche il Vescovo si trova soggezionato e forse si ripeterà:
    "Se Roma non li ferma!..." (solita tiritera inascoltabile).

    Ma sono loro, i vescovi che dovrebbero prendere in mano situazioni come questa e informare e chiedere pareri. Ma è meglio fare come don Abbondio, si vede.

    Le cose analizzate ed espresse nel post meritano tutta la nostra attenzione; e quanto ipotizza in una prospettiva futura Cristiano Della Domenica ci fa ulteriormante riflettere.

    Perchè, c'è da giurarci, questi non si fermeranno neanche qui.

    Davvero con questa gente non c'è mai fine al peggio.
    ........

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    1. Scrivo la mia. Ovviamente è il mio punto di vista.
      Il Vescovo è come un piccolo Papa nella sua Diocesi, cioè è lui che deve controllare, diciamo così, cosa si svolge nella Chiesa del suo territorio. E per cui se è lì e non ha fatto nulla, anzi ha concelebrato, secondo me significa che è d'accordo. Ovviamente per quanto posso capire io.
      Evidentemente tra di noi, dobbiamo ammettere, ci sono punti di vista differenti, chi la vede in un modo, chi in un altro. E se diamo uno sguardo alla Storia, ecco che dobbiamo ammettere che è stato sempre così, infatti : Arianesimo,Albigesi, Catari ecc, ecc.
      Questo sulle eresie, cioè sulle situazioni pesanti, poi vi sono anchele situazioni meno pesanti,definiamole così, ovvero: chi è contro Papa Francesco, chi dice che Benedetto è il vero Papa o viceversa, Tradizionalisti vs Conciliari Vat. II; chi dice che la Comunione va presa sulla mano, chi sulla lingua, ecc, ecc. Conosciamo, bene o male, cosa c'è intorno a noi. Del resto il blog ne è un esempio palese.
      Siccome io non sono ne un Vescovo, ne un Sacerdote, ne il Papa, ecco che posso solamente scrivere quanto ho scritto e portarlo alla luce e dare il mio punto di vista da cristiano cattolico. Poi sarà Dio a giudicare e a far altro.
      Per cui, alla fine di tutto questo, vorrei mettervi un passo, che credo sia utile un po' a tutti:

      Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, 3e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo: 4se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. 5Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato. 6Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella.

      CDD.

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    2. .... ma della sua morte domanderò conto alla sentinella.

      esatto, CDD..

      Pax

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  3. ........

    A proposito dell'assurdo documentato oggi, della comunione al Vino tramite coppette monoporzione per tutti i concelebranti e per l'equipe itinerante responsabile di Marche, Abruzzo e Malta, è da dire che fanno queste cose senza pudore e senza vergogna.

    Mai gli itineranti sono stati omologati in alcun modo al popolo neocatecumenale, sono una casta a parte, elitaria, chiusa, autoreferenziale, a cui tutto è concesso e permesso.

    Non li voglio neanche immaginare quando gestiscono da soli, nei loro circoletti esclusivi la Liturgia; cosa siano capaci di combinare, con l'appoggio dei padre Mario di turno che definire don Abbondio è poco!

    I presbiteri, nelle equipe di itineranti, sono tenuti costantemente e saldamente sotto controllo e obbedienti/sottoposti ai capi laici dell'equipe di cui gli è toccato in sorte di far parte.

    Emblematica la giustificazione messa in campo in un'altra occasione, sempre a proposito di uso arbitrario e abuso del Santissimo Sacramento:

    "ci dispiace ma è un'eccezione che Dio sta facendo con noi!".

    Questo è quanto ostentano, questo è quanto sbandierano con convinzione, questo è quanto credono davvero.

    Loro sono altro, una spanna sull'umanità. E camminano boriosi e spavaldi. Sfidando il mondo.
    Nessuno li ferma e il Signore è con loro!

    Pax

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  4. Come Kiko ci insegna, l'importante è il "segno", e per favorire il segno è lecito forzare le norme liturgiche.
    Questo, come se la liturgia non avesse anch'essa qualcosa da trasmettere, o come se questo qualcosa fosse superato: e che sia superato lo decidono loro!
    Ora: assistiamo purtroppo molto spesso ad abusi e a strappi della liturgia, che purtroppo alcuni sacerdoti ritengono di poter usare come fosse cosa propria, nonostante la severa ammonizione ripetuta anche dal presidente della Conferenza Episcopale sul rispetto del Messale.
    Si tratta però di casi episodici, oppure riguardanti un solo sacerdote, che, nei casi estremi, possono addirittura invalidare un Sacramento, come purtroppo abbiamo visto, ma che sempre sono comunque una ferita alla comunione della Chiesa.
    Ma le ferite dei neocatecumenali sono estese a tutti, obbligatorie per potersi dichiarare tali, e addirittura sono istituzionalizzate e persino sacralizzate, come in questo video in cui l'errore viene ammantato di ieraticità e viene esposto alla "ammirazione" di tutto il mondo.
    Qual è il "segno" che tanto interessa a Kiko: dimostrare che la Messa viene celebrata da tutta la Comunità, di cui il sacerdote è solo un rappresentante. Dimostrare che la Messa è un banchetto, attorno ad un tavolo a cui ci si asside tutti assieme e si mangia tutti assieme.
    Abbassando la figura del sacerdote, trasformandolo in un cameriere, si abbassa la Persona di Gesù, il cui Corpo viene masticato da seduti come fosse un cibo qualsiasi senza riguardo per i frammenti. Qui il "segno" della divinità di Gesu Cristo (che esprime una prodigiosa realtà) non interessa per nulla, anzi: viene attivamente negato.
    Mentre si corre, addirittura in due, sacerdote e diacono, a "servire" con il Sangue di Cristo gli angeli scesi dal Cielo, i catechisti, prima addirittura che i sacerdoti concelebranti si siano comunicati.

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    1. Insistete molto sull'ordine con cui si deve prendere l'Eucaristia, prima il sacerdote e poi i fedeli, e non tutti insieme contemporaneamente, ma subito man mano che la ricevono. Domanda : ma voi siete davvero convinti che Dio faccia una questione di orologio? Cioè, il giorno del Giudizio Universale, quando compariremo davanti a lui, lui ci dirà : tu hai preso l'ostia prima del prete, all'inferno, tu invece dopo il prete in paradiso. Ma davvero questo pensate? Se è cosi, alla larga dalla Chiesa Cattolica, meglio davvero essere protestanti o ebrei, come dite voi, anzi, meglio niente, come dice De Sica in una pubblicità.Umberto Eco, ateo, diceva : Dio ha molta simpatia per gli atei, andranno tutti in paradiso, sono i credenti cheh Dio a mala pena sopporta. A noi Eco stava sui..ma crediamo avesse ragione.

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    2. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più attentato

      Siccome di questa guerra in Ucraina non se ne cavano i piedi, tra tentativi diplomatici, sanzioni e minacce larvate di guerra, mentre il primo ministro israeliano era a colloquio con Putin per cercare una soluzione soft, il Mossad, ottimo servizio segreto israeliano, in combutta con gli ottimi CIA e MI6 hanno deciso di far fuori Putin e farla finita cosi, e si sono organizzati cosi : una squadra di 30 uomini dei tre servizi segreti, travestiti da impresa delle pulizie, si è presentata al Cremlino per fare le pulizie routinarie, e si sono diretti nell'ufficio di Putin a colloquio con il premier israeliano. Putin, che non è tonto, ha avvertito il Kgb, che lo ha sostituito con un dissidente russo avente una maschera con la faccia di Putin. I servizi segreti sono entrati nell'ufficio e hanno ucciso il falso Putin, lo hanno fotografato e sono rientrati nei loro paesi, diffondendo la foto nei giornali, nelle tv e nei social, ma subito dopo è apparso in tv il vero Putin che ha detto : "Vi ho fregati, tiè" e ha fatto il gesto dell'ombrello. Carmen, che da Lassù ha visto tutto, senza aspettare la supplica di Kiko che stava guardando la tv, con uno schiocco di dita ha modificato il filmato, per cui si vedeva Putin che affabilmente diceva che con ilp remier aveva raggiunto un accordo, ancora da definire nei dettagli, e che il morto trovato era uno che si assomigliava a lui che passava li per caso. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, l'interviento di Carmensita es provvidensial. es claro che el muerto era uno che si era travestito da Putin perchè in Russia era ancora Carneval. Procedamos ordunque con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro una maschera di Putim, con un biglietto : "Sancto Padre, la utilizzi al meglio, può essere pericoloso".

      e la causa continua....

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    3. Su chi andrà meno in Paradiso, non ci possiamo esprimere, né crediamo lo possa fare Eco, che aveva tutto l'interesse a metterci prima lo zampino pur sostenendo di non credere. Piuttosto poi che chiedere a noi perché ci preoccupiamo del rispetto della sacra liturgia, chiedi ai tuoi catechisti perché per loro è così necessario violarla. L'hai mai fatto? Provaci.

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    4. Valentina è un'ipocrisia. Prova a spostare un loro dogma?! Ti mangiano vivo.
      Su questo punto è maestro Tripudio, la loro è un'idolatria al Cammino, il Cammino che ha e hanno dentro la loro testa è al di sopra di tutto.
      Ovviamente, ripeto, se la cantano e suonano tutta tra di loro. Fuori alla loro cerchia non è così.
      Pace. In questo periodo abbiamo tanto bisogno di Pace.

      CDD.

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    5. @Anonimo
      Quanto siete prevedibili. LO sapevo che qlc avrebbe tirato fuori la storia: "A DIo non importa"
      Sai che c'è? A Dio importa. Perchè quella che tu chiami "questione di orologio" è una questione teologica che è propria della Chiesa Cattolica. Il sacerdote non prende la comunione prima dell'assemblea per caso, ma c'è un motivo teologico.
      Motivo che nel cammino VIENE RIFIUTATO. Non vi piace? Andatevene dai protestanti...già avete una marea di punti in comune.

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    6. La liturgia è tutta un segno. Non solo è segno, ma è anche efficace, ma i segni non mancano.
      Voler interpretare i segni della Chiesa con altri segni, è come quando Avvenire vuole ammorbidire, in un senso o nell'altro, certe espressioni drastiche del Papa, o come quando il Cammino interpreta i rimproveri del Papa in modo da farli apparire come lodi.

      I segni della Chiesa non vanno "interpretati" attraverso altri segni (e facendo a meno di altri segni), ma spiegandoli.

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    7. In sostanza : Dio manderà all'inferno il Cammino al completo, un milione e passa di aderenti, solo perchè, per profondissimi significati teologici, fanno la comunione prima dei presbiteri. Protestanti, stiamo arrivandoooo.............................................................................................

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    8. Ecco, tu magari stai scherzando, caro Puntini, ma il problema del Cammino è proprio questo; dice di avvicinare alla Chiesa, ma ciò che cura con maggior attenzione è la mistificazione dei Sacramenti. Se per te è lo stesso che i fedeli si comunichino insieme o prima dei sacerdoti, allora stai affermando che le disposizioni liturgiche della Chiesa sono pura estetica, o superficialità o bigottismo. Oppure che sono 'antiche' e kiko le sta svecchiando.
      Invece non c'è nulla di quanto si fa o si dice nella liturgia che non abbia un collegamento diretto con Cristo. Il Sacerdote sull'altare non è né un attore che interpreta un ruolo, né un cameriere: è Gesù Cristo, agisce cioè in persona di Cristo. Per questo quel pane e quel vino, nelle sue mani, con le parole di Gesù da lui ripetute vengono mutate nel Corpo e Sangue di Cristo. Se tu pensassi a questo, non ti parrebbe inutile o indifferente che il sacerdote si comunichi per primo su quell'altare ove il Corpo di Gesù è spezzato per noi. E forse comprenderesti che il voler pervicacemente annullare quel momento, che nelle Messe di Padre Pio sembrava dilatarsi all'infinito, è un furto che viene operato ai tuoi danni.
      Non è questione di inferno o paradiso, ma di fare la volontà di Cristo e di fidarsi di Lui. Per capirlo devi cominciare a rivoltare le carte, e a pensare che la Chiesa non dispone nulla per caso o per artificio, mentre altri sì, lo fanno. E mentre ti instillano il disamore per la Chiesa o la convinzione che ti chiede cose inutili e cavillose, ti legano invece alle loro pratiche e ai loro riti. Comincia a dirigere la tua critica e la tua insofferenza verso di loro e cambierai prospettiva.

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    9. ma voi siete davvero convinti che Dio faccia una questione di orologio?

      Ma davvero? E allora perchè fare tutte queste battaglie per comunicarvi tutti contemporaneamente dopo che chi presiede dà il comando manducatorio?
      Chi ve lo fa fare? Passare tanti guai per una cosa irrilevante?
      Seguite il Messale, tanto tutto è uguale a tutto.

      Pax

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    10. Anonimo delle 11:16

      Purtroppo tutte le questioni che sembrano di lana caprina, quando si tratta di neocatecumenali, sono sempre e solo la punta di un iceberg.

      In questo caso infatti non si tratta proprio per niente di lana caprina: si tratta dei sacramenti e di come essi vengono strumentalizzati in modo barbarico per modellare la liturgia secondo il messaggio (eretico e subliminale) che i neocatecumenali vogliono trasmettere agli adepti, non del coro della parrocchia che parte intonato e finisce calante.


      A. Non.

      Quanto ad Umberto Eco, si sarebbe meglio chiamato Umberto Ego. Non lo decideva certo lui, chi sta simpatico a Dio e chi no. Il fatto che vomitando veleno sui fedeli abbia trovato un coro da stadio a fargli da supporto non cambia la realtà dei fatti: nessuno può andare in giro a dirsi sicuro di piacere a Dio.

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    11. Tanto è inutile.
      Questi pensano che basti credere a Gesù Cristo e poi ognuno può fare come vuole.
      Ognuno può aprire il suo circolo.
      Più che fede è ideologia, plasmabile a piacimento.
      Dunque, basta credere a Gesù Cristo e si può trasgredire alla Chiesa, perché Gesù non è della Chiesa cattolica, ma di chiunque voglia farne il proprio baluardo.

      Se ci si fa caso, infatti, i neocatecumenali non parlano mai di essere cattolici, ma di essere cristiani.

      Cristiani sono anche i protestanti, gli anglicani, gli avventisti, i pentecostali, i valdesi, gli evangelici... Moltissimi sono cristiani in quanto credono in Cristo, anche i Testimoni di Geova.

      La particolarità del piccolissimo gruppo dei neocatecumenali, che ha predisposto tante ricchissime strutture senza avere l'adeguato peso per l'indipendenza, è che vogliono restare nella Chiesa cattolica e, per ora, la Chiesa cattolica li fa rimanere.

      Certo che alla base dello stravolgimento delle norme eucaristiche cattoliche da parte del neocatecumenalesimo c'è l'ideologia protestante che il prete non serve.
      Nella Chiesa evangelica, come piacerebbe tanto fare ai neocatecumenali, il pastore viene eletto dall'assemblea per un tempo rinnovabile e basta che completi gli studi di teologia in una facoltà evangelica, con conseguente laurea.
      Se un qualsiasi responsabile o catechista neocatecumenale si laureasse, sarebbe equiparato al pastore evangelico. Un laico qualsiasi, senza voti, con famiglia e lavoro.

      La domanda di base è quindi: perché, se a loro basta essere cristiani e non sono interessati ad essere cattolici, continuano a rimanere nella Chiesa cattolica?

      Le risposte potrebbero essere molte: perché sono troppo pochi per costituire una chiesa a sé; perché fintanto che la Chiesa cattolica li tiene si risparmiano il disturbo di una separazione o perché, ed è l'ipotesi più pericolosa, intendono lentamente cambiare la Chiesa dall'interno.

      Perché, cari neocatecumenali, anche in ogni chiesa cristiana non cattolica ci sono le proprie regole.
      Se andaste dagli evangelici pentecostali dovreste sottostare alla loro disciplina, mica potreste fare come volete.
      Se quindi ora come ora appartenete alla Chiesa cattolica, è alla sua disciplina che vi dovete attenere.
      Altrimenti, se la sua disciplina non vi piace e volete celebrare con le coppette tutti insieme, ballare e far comandare i laici, organizzatevi e costituite una vostra chiesa con le vostre regole. Non è obbligatorio che vi dichiariate cattolici, se sentite diversamente.

      Le vostre regole, tra l'altro, assomigliano molto di più a quelle della chiesa evangelica pentecostale: bastano 30 membri per costituire la chiesa locale, si deve provvedere alle spese, si deve contribuire economicamente per i fini della propria chiesa, si fa evangelizzazione, si considerano chiese "in via di costituzione" quelle che fanno almeno due riunioni settimanali presiedute da "fratelli idonei", il responsabile o il pastore hanno giurisdizione sul gruppo...

      State certi che in quel caso nessuno vi dirà più nulla. Scelte vostre.
      Ma se pensate di rimanere nella Chiesa cattolica e fare come vi pare, allora sarete sempre sottoposti a denuncia e critica, perché non ne osservate le discipline ed applicate le vostre, sempre e ad ogni costo.
      Tanto, come dite voi, se è indifferente seguire le liturgie così come la Chiesa cattolica comanda, potete codificare le vostre (che ad oggi sono solo prassi non codificata) e sarete ugualmente cristiani come i protestanti o gli evangelici. È questo che vi interessa, no?

      Ma forse non l'avete chiaro, perché non ve l'hanno mai detto: un conto è essere cristiani, un conto è essere cattolici.
      Voi volete essere cristiani, ma non cattolici.
      Chi vuol essere cattolico obbedisce alla disciplina della Chiesa cattolica e non fa come gli pare.


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    12. Leggendo la biografia di Umberto Eco, si sa che fino al 1955 era cattolico, era un dirigente dell'Azione Cattolica di allora e faceva la comunione tutti i giorni. Nel libro di Vittorio Messori "Inchiesta sul Cristianesimo." c'è una lunga e interessante intervista a Eco, disse allora che nella Chiesa Cattolica non sarebbe ritornato mai più, e che non concepiva un Dio che lo mettesse all'Inferno solo perchè era diventato ateo, e se cosi era, preferiva andare all'Inferno dove secondo lui c'era brava gente. Il Dio che concepiva era quello filosofico di Tommaso d'Aquino. La battuta su Dio che preferisce gli atei ai credenti l'ha fatta Moni Ovadia ai funerali di Eco. Ovadia è come noto un ebreo non praticante, ateo anche lui. In quel funerale, che si può trovare su youtube, raccontò una barzelletta ebraica che Eco gli raccontò una volta, e concluse dicendo la battuta di prima. Pare che Eco, anche se non l'ha mai detto, sia diventato ateo perchè negli anni 50, pontefice Pio XII e con Luigi Gedda presidente dell'Azione Cattolica, la Chiesa fosse schierata troppo a destra mentre lui era di sinistra.

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  5. A proposito dei "segni" che la Chiesa ritiene importanti.
    La Redemptionis Sacramentum, istruzione firmata dal Cardinal Arinze di felice memoria, data la lettera scritta per volontà di papa Benedetto XVI ed ancora valida a cui i neocatecumenali non hanno obbedito, prevede che l'accesso al calice per la comunione -in caso per esempio di intinzione- non venga praticato quando non rivolto a tutto il popolo, perché farebbe venir meno, in qualche modo, il segno dell'unità.
    Che dire quindi della comunione sotto le due specie dei supercatechisti? Qualcuno si è forse preoccupato del segno dell'unità, a parole tanto caro ai neocatecumenali? O non piuttosto hanno voluto dare il segno del privilegio?

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    1. Il card. Arinze è un nemico del Cammino, come quasi tutti, del resto, tranne p. Livio Fanzaga di Radio Maria, quindi quello che dice lui non fa testo..........................................................

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    2. Non è che non fa testo. Abbiamo spesso spiegato la faccenda.
      Padre Livio come le Paoline.
      Si sostengono finanziariamente a vicenda. Il che non è apprezzabile.
      Di Padre Livio abbiamo parlato molte volte. Ha offerto Radio Maria come una passerella al C.N. molte volte:
      https://neocatecumenali.blogspot.com/2021/01/appello-ai-neocatecumenali-riottosi.html
      Nonostante molti abbiano provato ad allertarlo sulla pericolosità di questa pseudo-setta ammantata di cattolicesimo. Ma lui fa orecchie da mercante.
      A parte il fatto che in più occasioni Kiko e Carmen abbiano parlato con dispregio di Mejugorie, a padre Livio tanto cara.
      Ma tant'è.

      Il card. Arinze poi che vi ha fatto? Io penso che avreste dovuto apprezzare. Vi ha teso la mano. Siete voi a non aver raccolto. Mica vi ha cacciati a calci nel sedere! Siete voi che non volete ubbedire.
      Siete incredibili, vedete nemici dappertutto. I nemici li create voi. Quando avete un solo nemico: voi stessi.

      Pax

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  6. Visto che quello della bibliomanzia è un tema di cui si è dibattuto spesso a proposito del CNC, segnalo questo:
    https://it.aleteia.org/2022/03/07/la-bibbia-non-si-puo-utilizzare-come-una-sfera-di-cristallo/


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  7. Io ricorderò fin che vivo quella volta in cui il responsabile passò fra le sedie a distribuire la comunion, quando passò vicino ai cantori lasciò due pezzi al tipo accanto; quando il cantore fini di suonare e fece cenno che doveva ancora riceverla gli fecero capire di prendersela dal ragazzo vicino a lui che ne aveva due. Rimase perplesso anche il cantore! Elena

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    1. Elena, riporti una cosa che si verificava di frequente. Il fratello accanto al cantore riceveva il pane anche per lui. Finito il canto prendeva il suo pezzo dalle mani del vicino, deposta la chitarra.

      Pax

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    2. non di frequente Pax, ma ogni qual volta il cantore non aveva finito di cantare, come numero di casi può considerarsi lo stesso, ma come prassi ha un significato ben diverso.
      lo dico da cantore con tutta la cognizione di causa

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    3. Me la ricordo persino io, vagamente, questa cosa del pane affidato con tutta naturalezza al vicino del cantore. E poiché non ho partecipato a molte celebrazioni vedo bene ora come fosse cosa usuale e frequente.

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    4. Si, questa è una prassi in vigore da sempre. Il Pane viene affidato al vicino di posto del cantore il quale, poi, glielo passa come se si trattasse di una patatina. Non è un fatto isolato né sporadico purtroppo, e questo indigna. Grazie per aver riportato la vicenda, è importante riferire ogni nefandezza.

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    5. Ne ho viste di peggio. Qui alle volte quando erano a corto di pane azzimo, il laico di turno che lo trasportava cominciava a farlo a pezzi piu piccoli con l'aiuto di un altro responsabile per far si che onguno ne ricevesse un pezzo.
      Il tutto mentre il presbitero guardava dalla sua sedia, o a volte non se ne accorgeva nemmeno

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    6. Lo dico io che non c'è fine al peggio. Mai.

      Pax

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    7. Questi ultimi interventi mi hanno fatto venire in mente un episodio accaduto nella mia parrocchia di s. Bartolomeo a Cagliari dove sonoo come sapete un accolito. In una messa, non molto tempo fa, al momento della Comunione, un signore, che non è parrocchiano e che non ho mai più rivisto, forse era solo uno di passaggio, prese l'ostia in mano e si fece il segno della croce vicino alla fronte prima di metterla in bocca., e questo davanti a tutti. Finita la messa, eravamo in sacrestia a toglierci i paramenti, mi aspettavo un commento dal parroco, ma non disse nulla. Io non ho aperto bocca, volevo vedere se diceva qualcosa, invece niente. Atteggiamenti estemporanei nella messa ne ho notato altri. Un focolarino, che conosco bene, un giorno mi ha detto : "se dai la comunione tu, dammi un pezzo dell'ostia grande, che è più importante di quella piccola". Questo ragazzo è un ingegnere, quindi presumo abbia anche una certa cultura. Cosi ho fatto, quando viene a comunicarsi, in genere inchina la testa prima di porgere le mani, e mi dice sottovoce : "Grazie, Aldo". Che devo dire? Oppure quella nostra parrocchiana che alla recita del Padre Nostro sta in ginocchio mentre dovrebbe stare in piedi, e quando qualcuno glielo ha fatto notare, rispose : "E' una cosa mia". Non solo, ma prima del Covid prendeva l'ostia solo in bocca, e disse un giorno a uno dei nostri preti che faceva cosi perchè le mani non erano degne di toccare il corpo di Nostro Signore, al che il prete le rispose che era una pazza, che se sapeva cosa c'era dentro la bocca...almeno le mani erano pulite. Ho assistito a questi episodi, e mi sono fatto l'idea che nella gente, in generale, la cultura liturgica è a zero o quasi, forse tutti agiscono in buona fede, presumo, però...A volte penso che la Chiesa, è brutto dirlo e forse sto sbagliando, sia diventata una società di liberi professionisti, dove ognuno fa quello che gli pare, cercando di non scantonare più di tanto. Ecco perchè on mi meraviglia, anzi mi meraviglia e come, quando raccontate i strafalcioni dei neocatecumenali. Cosa ne pensate? Aldo dei focolari di Cagliari

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    8. X Aldo.
      Quelle persone che hai descritto hanno una loro scelta personale, su alcune cose, ma assistono alla Santa Messa, e fanno come prescrive la Chiesa. Infatti non vanno in giro a dire: DEVI FARE COSÌ PERCHÉ SARAI MIGLIORE, SI DEVE FARE COSÌ ECC,ECC. Per cui nulla di strano.
      Diversamente è chi insegna a migliaia di persone il fare in un certo modo, e in molti punti, fino a stravolgere quasi completamente la Santa Messa, infatti abbiamo: salette, pane, vino in boccali, sedie in plastica, kikone, kikoarredi, kikodipinti,kikocanti, kikopreghiere, kikoapplausi,kikoconfessioni,kikoletture,kikomonizioni,kikodiscernimenti,kikointerpretazioni della bibbia,kikoletture,kikosimpatie e antipatie, kikosanti e kikononsanti, ecc,ecc.
      Capisci la differenza?

      CDD.

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    9. Si, sono d'accordo, gli episodi narrati da me sono sporadici, quelli del Cammino sono, diciamo così, istituzionalizzati e quindi fatti da tutti, è questo il concetto? Aldo dei focolari di Cagliari

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    10. Bravo!
      Loro fanno una moltitudine di cose. Diversamente è un fedele che preferisce prendere la Comunione sulla lingua, o sulla mano. Diversamente è chi prega il Padre Nostro in piedi o in ginocchio o con le mani aperte o unite. Ovviamente vi è una forma alla quale ci dobbiamo attenere, ma in generale, bene o male, tutti rispettano la forma, ognuno ha in alcuni punti dei propri metodi, che secondo me sono secondari. Invece tra i neocat è altra cosa su una moltitudine di punti, e loro obbligano a fare così, perché se provi a fare in maniera diversa ti si mangiano vivo ( è per modo di dire).Loro non accettano chi fa diversamente secondo il "Pensiero Unico Neocatecumenale", ovvero di Kiko e company. Provare per credere.
      Infatti la loro IMMENSA IPOCRISIA è anche su questo punto, cioè: STRAVOLGONO TUTTO DELLA CHIESA, DICENDO CHE CHI FA NOTARE CIO' E' LEGATO A DEI DOGMI O METODI SUPERATI, MA MENTRE PROVI A TOCCARE CIO' CHE E' DI LORO INVENZIONE, ECCO CHE A QUEL PUNTO E' IL DEMONIO CHE STA AGENDO,E QUINDI SEI UN NEMICO DEL CAMMINO, SEI UN BLASFEMO ECC, ECC.
      Per cui, se fosse vero che chi fa notare loro delle cose è un indemoniato, cioè loro hanno dei propri metodi e nessuno li può toccare e criticare, secondo te: chi stravolge la Chiesa quasi completamente e critica ( cristianucci della domenica, patofolai, sciocchi, superati, siamo arrivati noi i veri, sono cose arcaiche, ecc, ecc) cosa è?
      Se permetti, credo che è la Chiesa che abbia ragione, non di certo Kiko e company che fanno passare tutte le loro cose dicendo : IL CAMMINO (come se il Cammino fosse la 4a persona della Trinità).

      CDD.

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  8. Questa questione dell'Eucaristia è stata la prima cosa che mi ha fatto avvertire puzza di bruciato, già dalla prima celebrazione sabbatica.
    Quando ho visto i capi comunità portare la Comunione come camerieri col vassoio ho detto dentro di me "dove siamo al ristorante?"
    Difatti a parte le prime volte mi sono sempre astenuto dal fare la Comunione cosi

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  9. Per quanto riguarda il sacerdote....mi dispiace per i NC,ma non è uguale ai laici:questi hanno dignità battesimale,il secondo ha dignità sacerdotale.
    Per quanto riguarda i catechisti del Cammino (che non hanno nessun mandato da parte della Chiesa) contano come il due di coppe quando la briscola è denaro.La loro parola vale come quella del mio macellaio

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  10. Il Sacerdote neocat., comunicandosi in concomitanza dei fedeli, sottolinea il protagonismo degli stessi. Il Sacerdote non è più “celebrante”, non è più “pontifex”...ma diventa un presidente che nel mondo kikiano assume una valenza quasi nulla. Basta vedere che valore infido e marginale ha nell'equipe responsabile internazionale p. Mario, lo spudorato adulatore di Kiko e Carmen.
    La trascuratezza che caratterizza la Messa presente nel video è scandalosa, eppure è la prassi del cammino che la perpetua uguale - con i medesimi errori - in ogni luogo esso si trovi. Queste celebrazioni eucaristiche kikiane sono incompatibili non soltanto con le norme liturgiche antiche e recenti, ma anche con lo spirito di preghiera e di adorazione. Si tratta di una profanazione bella e buona, ce lo confermano la Fede, la pietà cristiana e il Diritto Canonico. Non sanno piú chi è Dio. Celebrano un rito personale, dove la “comunità celebra se stessa, senza che ne valga la pena” (Card. Ratzinger, La mia vita).

    Il Corpo di Cristo ricevuto in piedi e manducato da seduti, il Sangue di Nostro Signore distribuito con l'utilizzo di molteplici bicchierini (pensavamo che di peggio non potessero fare e invece...) facilita la falsa convinzione che l’Eucaristia possa essere un semplice simbolo. La distribuzione della Comunione non è più riservata al Sacerdote o al Diacono come stabilito fin dall’epoca apostolica, ma affidata ai laici del cammino, con la dovuta precedenza a coloro che rivestono un ruolo principe nel contesto kikiano (catechisti in primis, poi responsabili e così a scendere): i famosi “auto-occupati in attività ecclesiali”, come ebbe a dire ironicamente l’allora cardinale Ratzinger. Si comunicano senza nessuna disciplina morale e spirituale, spesso in stato di peccato mortale (ma d'altronde Kiko afferma che non esiste).
    A questo punto, siccome è tutto così limpido e palese perché le segretezze passate sono state debellate, chi non vuol vedere è sleale. Poiché non interessa ciò che gusta o non gusta, non importa se attrae di più la carnevalata kikiana del santo rigore (circostanza che non riesco ad afferrare neanche volendo), l'unica cosa che conta è la Verità, cioè la comunione con Dio! Credere nel rito ingannevole ed eretico del cammino neoc. significa battere l'aria con l'illusione di impastare il pane. Il rito in oggetto (chiamato impropriamente rito, ma è soltanto un abuso) è ingiurioso verso Dio e un tradimento verso i fedeli cattolici.

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  11. L'ANONIMO delle 11 e 16 ci domanda:
    "ma voi siete davvero convinti che Dio faccia una questione di orologio? Cioè, il giorno del Giudizio Universale, quando compariremo davanti a lui, lui ci dirà : tu hai preso l'ostia prima del prete, all'inferno, tu invece dopo il prete in paradiso"?

    Non è una questione di "orologio", ma lo è per voi, visto che se non ubbidite ai "catechisti" come a Dio stesso, anche se dicono idiozie, credete che Dio vi maledica e vi danni, come fosse un idolo e non Dio!

    A fare andare in Paradiso è la carità: ma voi pensate davvero che l'ubbidienza alla Chiesa, il rispetto dell'Eucaristia nella liturgia, non hanno nulla a che fare con la carità?
    Se è questo quello che pensate, o che vivete, pensate o vivete come una setta gnostica.

    Tu citi le opere di misericordia, e fai bene, perché il giudizio avverrà su di esse.
    Ma sono opere di misericordia proprio perché provengono dalla carità, e perciò fatte come a Gesù.
    Se non vi fosse la carità, san Paolo direbbe che non giovano a nulla, perché non sono come fatte a Gesù e non sono opere di misericordia: "Se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova" (1Cor 13,13).

    Per cui vi consiglio di non vantarvi troppo delle opere che fate, che il vanto potrebbe essere sintomo che le opere, con la misericordia, hanno poco a che fare.
    Tanto più che le opere del Cammino non prevedono nessun aiuto verso i poveri e i deboli.

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  12. Semplicemente frequentando il Cammino neocatecumenale si coltiva l'illusione di avere qualcosa in più degli altri. Non solo all'interno con la diversificazione dei ruoli (responsabile, catechista, ordinario eccetera), ma anche e soprattutto nei confronti del cattolico non neocatecumenale, qualunque sia la sua posizione all'interno della Chiesa. E questo qualcosa in più è per la maggior parte frutto dell'abuso liturgico inveterato e istituzionalizzato, come la comunione con il pane tutti insieme e con il vino.
    L'impressione che ricavo dal vedere tutte queste "coppette gelato" (come le ha definite CDD) è che i camerieri liturgici potrebbero distribuirle una ciascuno ai fratelli della comunità, i quali potrebbero così finalmente bere tutti assieme al sacerdote, così come fanno con il pane.
    Per esempio, è strano che il Seminario abbia comprato decine di coppette (ad un prezzo abbastanza sostenuto) esclusivamente per l'occasione della presenza dei concelebranti. Più probabile è che le usino anche durante le Messe normali, quelle in cui 'concelebranti ' sono i fratelli del Cammino.

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  13. Parlando di sacramenti, alcuni NC quest'anno celbreranno la messa di Pascua negli alberghi e faranno anche battesimi in questi alberghi.

    E' questo valido secondo la chiesa cattolica?

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    1. Il problema non è tanto il "luogo" dove si celebra, ma il vero motivo per cui si celebra "lì anziché in parrocchia".

      La mentalità neocatecumenale è scismatica oltre che eretica. Credono di essere superiori agli altri cristiani e devono fare di tutto per distinguersi (cioè separarsi, e soprattutto "far vedere di essere ben separati") dai "cristiani della domenica", a cominciare dal celebrare separatamente (e a vantarsi di averlo fatto; naturalmente, vantarsi dopo averlo fatto, per evitare che qualcuno avvisi il vescovo e il vescovo riesca a proibire esplicitamente di farlo).

      Dato che per separarsi non troverebbero spazio nelle parrocchie - tutte occupate dalla veglia pasquale - e neanche nelle chiese non parrocchiali (dove si noterebbe troppo che i soggetti stanno approfittando della situazione per isolarsi ancora di più dalle parrocchie), allora i capi della setta comandano la furba furbata di celebrare "negli alberghi". Così nelle veglie della parrocchia non vedrete i kikos, tranne forse quelli intervenuti solo per fare qualche canto urlato (stile indemoniati) convinti che il marcare presenza in modo così arrogante sarebbe equivalente ad "evangelizzare".

      Negli scorsi anni le diocesi italiane avevano comandato che la veglia pasquale si celebrasse solo in parrocchia. Molti parroci avevano "ubbidito" solo per prendersi il gusto di cancellare le veglie "brevi" (per esempio presso certe suore di clausura che per incompatibilità di orari del monastero iniziavano la veglia alle 19 anziché alle 23) ma riuscendoci solo in parte (per esempio le suore hanno chiamato un sacerdote esterno alla diocesi e hanno celebrato a porte chiuse). Ora, il punto è che la celebrazione in quel monastero era di grande pietà e timor di Dio, quindi si poteva benissimo chiudere un occhio: il problema non era il luogo, e in fin dei conti nemmeno l'orario (le 19:00 sono comunque "dopo il tramonto").

      La celebrazione negli alberghi, come in qualsiasi altro luogo "troppo mondano", distrae. Gli spazi e gli arredi che fino a un minuto prima della celebrazione erano usati per distrarsi, divertirsi, abbuffarsi, ubriacarsi, vengono usati per i divini misteri, e un minuto dopo la fine della celebrazione ritornano ad essere distrazione, divertimento, abbuffata e ubriachezza. Inutile fare centomila inviti al raccoglimento e al silenzio: l'ambiente "ti parla", per questo sono state "inventate" le chiese e i monasteri, ambienti consacrati esclusivamente al Signore. L'etimologia del termine "profano" è "fuori dal tempio", i fratellidel Cammino detestano il tempio e detestano la sacralità del tempio (e infatti detestano anche il silenzio, detestano la liturgia della Chiesa, detestano qualsiasi cosa non provenga da Kiko e Carmen).

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    2. Certamente occorre il permesso del Vescovo Diocesano del luogo dove si celebra.

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  14. Miracoli di carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più remoto

    Nel 1946 Carmen, che aveva 10 anni, stava giocando con altri bambini del vicinato nella strada del suo paesino. La strada era bianca, allora non c'erano macchine, quando arrivò un contadino con un carretto trainato da un asinello. I bambini si avvicinarono ad accarezzare l'asinello, che era molto bellino, e l'asinello con un morso staccò la mano a una bambina. Carmen puntò un dito su di lei e la mano le ricrebbe. I bambini riferirono ai genitori l'accaduto, e questi lo dissero al parroco che avvisò il Vescovo che avvisò il Vaticano, che fece un documento che archiviò e venne tirato fuori quando è stata aperta la causa di beatificazione di Carmen. Semeraro, sentito Kiko che conosceva l'episodio perchè Carmen gliel'ha raccontato a suo tempo e lo ha confermato, ha avvisato ilPapa che ha detto : "hermanp cardenal, Carmensita es como Nuestro Segnor che ha fatto ricrescere l'orecchio di uno a cui un soldato romano con la spada l'aveva mozzato, es un signo evangelico mas importante, vuol dir que Carmensita es como Nuestro Segnor, una sancta, procedamos quindi con la beatificasion". Semmeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro, scritto da Silvan nel 1974, ed. Garzanti : "Manuale teorico pratico per prestigiatori dilettanti : come far ricrescere gli arti apparentemente mozzati".

    e la causa continua.....

    RispondiElimina
  15. Promemoria tecnico per i cattolici che ci leggono.

    Pensa un attimo a quei bambini ostinati e capricciosi. Dici loro di non fare XYZ altrimenti si faranno male, loro per dispetto lo fanno ugualmente, si fanno male, e alla fine secondo loro è colpa tua. Tenti di spiegare loro che li avevi avvisati e loro dicono che no, è proprio colpa tua perché esisti.

    Questo incapricciarsi spiega molte cose riguardo a coloro che professano false religioni, come i neocatecumenali, specialmente quelli che intervengono qui. Non importano loro le ragioni, non sono interessati a spiegazioni, esempi, chiarimenti, confronti. Soprattutto, non sono disposti ad accettare nulla che sia incompatibile con la loro kikolatria. È colpa vostra, degli "osservatori", dei "@blog", che esistete! I neocatecumenali ti accusano: è colpa tua se esisti!

    Lo sanno benissimo che ad accettare una singola critica aprirebbero il vaso di Pandora di tutte le altre critiche. "Se Kiko e Carmen hanno sbagliato su XYZ allora potrebbero aver sbagliato anche su ABC, DEF, GHI..." E loro lo sanno benissimo che Kiko e Carmen hanno commesso un'enorme quantità di errori madornali ma sono incapricciati e ostinati nel volerli idolatrare, per cui di fronte ad ogni critica - anche la più fondata - partono in difensiva accusando il resto del mondo di "non capire" che bisogna adorare il Vitello d'Oro di Categoria Superiore, cioè il Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

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  16. Guardando i due video, quello di questo post e l'altro riportato da CDD nel precedente articolo, mi chiedo soprattutto che fine fanno queste coppette poste da tutti i celebranti in processione (per quello già la riescono a fare la professione) dentro la "similsagrestia"? Non è che per caso, invece di fare la purificazione come la Chiesa comanda, vengono messe in un lavandino pronte a essere lavate come delle normali stoviglie? Questo mi spaventa e mi addolora ancora di più.

    Frilù

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    Risposte
    1. E.C.
      Non professione ma processione.

      Frilù

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    2. Eh sì, condivido. La degradazione della liturgia è impressionante in entrambi i video segnalati da CDD.

      Una cosa che appare sinistra già al primo sguardo è quella sedia del "presidente", oltre la quale si erge, rigido, sordo ed inanimato, il muro della sala.
      Là dove prima si trovava il Tabernacolo, la piccola Casa del Signore mediatore tra noi e Dio, ponte tra noi e l'infinito, ora c'è un muro. Più lontano di così non si va. Con la sedia del "presidente" che volge le spalle al sole oriens ex alto, a meglio mettere in chiaro che "tutto quel che vi serve si materializza nel circolo di questa stanza quando ci riuniamo".

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  17. Siete talmente “a rota” che manco le bombe frenano la vostra libidine. Il frutto marcio d’un guasto albero relitto d’una religione che ormai è come l’isotopo in stato di decadimento radioattivo

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    Risposte
    1. E invece sei solo tu, qui, il masochista sfrenato ed irrefrenabile.
      Falla finita con queste proiezioni, non è qui il colpevole che vai cercando.
      Fattene una ragione e prenditela finalmente con te stesso.

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    2. perchè a te ti hanno fermato? Ovviamente intendo le bombe.
      Evidentemente parli di libidine perché ne sai qualcosa, sicuramente stai parlando di te stesso, di quanto sei abituato a fare.
      Ma che ci vogliamo fare!? Nessuno può frenare quella testa che hai sulle spalle.Fatti ancora un altro paio di fantasie tra te e te, con quella testa proiettata a fantasie di un represso che se non si sente superiore a quel punto non sta bene, e credici anche.
      Pazienza!

      CDD.

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