venerdì 24 maggio 2019

CI SONO SEGNI DI UN LUSSO ECCESSIVO, E IL LUSSO PUÒ ESSERE UN ANTISEGNO. Parole di Kiko nelle catechesi del 1° scrutinio

Veniva dai poveri nelle baracche, questo Kiko, voleva una vita alla Charles de Foucauld, e don Dino Torreggiani agli inizi lo aiutò perché sembrava che si volesse dedicare agli ultimi, specialmente agli zingari, che don Dino, Fondatore dei Servi della Chiesa, ha seguito fino alla fine.

Oggi il Cammino Neocatecumenale è un impero, più finanziario che catechetico. Si costruiscono seminari costosissimi nel mondo per accogliere un numero insignificante di seminaristi, perché non si vogliono formare ai già esistenti seminari diocesani, dovendo rispondere a ben altro “carisma”.

Il seminario Redemptoris Mater di Avignone, per citarne uno, è costato circa 15 milioni di euro ed ha ospitato, almeno in un determinato momento storico, soltanto 8 seminaristi.

Se si fa il paragone con una classe scolastica, formata al massimo da 25-28 alunni, si evidenzia come gli "alunni" di una classe dei Redemptoris Mater riempiano da soli tutto l'edificio di un'intera scuola che di classi ne può contenere fino ad almeno 25-30, cioè oltre 600 soggetti, con le debite proporzioni relative alle necessità abitative.

Ci sono poi il fastoso Centro Neocatecumenale di Porto San Giorgio, la facoltà teologica neocatecumenale del Callao in Perù, la Domus Galileae in Israele, il progetto per la Domus Jerusalem, sempre in Israele, la controversa università spagnola UCAM di Murcia, i cui scandali relativi al presidente José Luis Mendoza, super alter ego di Kiko, non cessano nemmeno negli ultimi mesi di riempire le pagine dell’informazione spagnola…

L'ex Presidente spagnolo José Maria Aznar
e José Luis Mendoza, Presidente dell'UCAM
al conferimento della laurea Honoris Causa
Il Presidente di Panama Juan Carlos Varela
con Kiko, Pezzi e Maria Ascension,
i BIG della scena politico-religiosa attuale

Bisognerebbe ri-catechizzare Kiko con le sue stesse parole: CI SONO SEGNI DI UN LUSSO ECCESSIVO, E IL LUSSO PUÒ ESSERE UN ANTI-SEGNO”.

Alcuni esempi di super edifici costruiti ex novo a partire almeno da 15 milioni di euro l’uno ed oltre (consideriamo che i Redemptoris Mater sono circa 120 nel mondo, facile fare un calcolo matematico per ottenere il totale approssimativo soltanto in relazione ai seminari). Il numero dei seminaristi citato si riferisce ad un preciso momento storico, variabile ne tempo. Ma di quanto variabile?:

Seminario neocatecumenale R.M. della Murcia,
una ventina di seminaristi
Seminario neocatecumenale R.M. di Brasilia
Seminario neocatecumenale R.M. di Managua,
in Nicaragua: dieci seminaristi
Seminario neocatecumenale R.M. di Pamplona,
in Spagna: otto seminaristi


Seminario neocatecumenale R.M. di Varsavia,
in Polonia, 25 seminaristi, famoso per certi scandali


Seminario neocatecumenale R.M.
di Granada, in Spagna, undici seminaristi

Seminario R.M di Santo Domingo

Seminario neocatecumenale R.M. di Newark, in USA
(istituito dallo scandaloso ex cardinale McCarrick)


Facoltà teologica neocatecumenale del seminario R.M.
del Callao, in Perù

Seminario neocatecumenale R.M. di Avignone,
in Francia - otto seminaristi

Seminario neocatecumenale R.M. di Beja,
in Portogallo, con cinque seminaristi

Seminario neocatecumenale R.M. di Lezhe,
in Albania, con undici seminaristi

Seminario neocatecumenale R.M. di Sepino,
in Molise (Italia), otto seminaristi
Seminario neocatecumenale R.M. di Denver,
in USA, trenta seminaristi
Complesso della Domus Galilaeae, in Israele
Sala del regno del Centro Neocatecumenale
a Porto San Giorgio, Italia, che prima della
ristrutturazione veniva chiamata "tenda della riunione"

O Kiko credeva di riempire questi Redemptoris Mater con un numero molto più alto di seminaristi, che poi non c'è stato, oppure dietro al lusso, all'opulenza e alla fastosità di tutte queste costruzioni inutili c'è dell'altro che per ora non è dato conoscere. Un impero finanziario, una potenza economica, per esempio?
Ma dove sono i poveri, i baraccati, le periferie territoriali ed esistenziali? Dove sono gli zingari?

31 commenti:

  1. Da lungo tempo dimenticati. I poveri non portano soldi, non portano prebende, non possono fare favori, non intercedono presso i potenti. I poveri portano solo povertà, ma sono amati da Dio. Ma Dio porta soldi e gloria al cammino? No, e allora chi se ne importa di Dio, a cosa mi serve Dio? Come comoda copertura... Figli del demonio...

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  2. Grazie Libera per questo articolo che, corredato da immagini, non può non lasciare perplessi.
    È evidente che questi edifici, lussuosi all'esterno, ma sappiamo che lo sono anche all'interno (pavimenti di marmo, arredi esclusivi a livello di alberghi di prima categoria) assolvono a varie funzioni.

    Sono un segno tangibile dell'esistenza e della capacità economica del Cammino Neocatecumenale. Certo, Kiko avrebbe preferito imporre la propria estetica alle chiese cattoliche, ma, non potendo farlo se non in qualche cubo di cemento in periferia, ha deciso di farlo con i suoi seminari.

    Sono un luogo di riunione e di aggregazione esclusivo: lo abbiamo potuto constatare quando i semplici fedeli della domenica a Guam non hanno avuto accesso all'interno del locale seminario (un albergo scippato con astuzia alla diocesi).

    Sono un ottimo cimitero temporaneo per le salme dei potenti neocat che non possono essere inumati (orrore!) come persone comuni.

    Sono altresì un perfetto luogo di rifugio per catechisti, presbiteri (anche vescovi e cardinali) con qualche vizietto particolare (McCarrick, Apuron eccetera).
    Essendo diffusi in tutto il mondo, il gioco delle tre carte diventa molto, troppo facile.

    Sono un collegio correzionale per molti ragazzi difficili del cammino che lasciar liberi nel proprio paese di origine potrebbe creare disdoro alle loro potenti famiglie.

    Di converso, hanno il problema d'essere molto costosi, anche solo per la loro manutenzione, e per questo, oltre alle collette dei neocatecumenali, sempre più frequenti, si ricorre senza alcun pudore ai donativi dei fedeli della domenica e al 5 per mille.

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    1. Aggiungo: i seminari lussuosi, pur semivuoti, danno lavoro e guadagno a professionisti neocatecumenali (architetti ecc.) e alla galassia di aziende che forniscono arredi kikiani, sempre in mano a impresari neocatecumenali.
      Un po' come gli hotel per convivenze gestiti da albergatori del cammino di cui abbiamo già parlato.

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  3. Il seminario di Avignon non è ancora stato costruito, e credo che alla fine costruiranno solo il "conventino" per la modica cifra di 2/3 milioni di euro.
    Dopo anni di "diatribe" forse sono scesi a più miti consigli, e forse anche dall'alto il "sommo" Kiko ha iniziato a dare disposizioni per non costruire più "mausolei" giganteschi....ma solo perchè visti gli sviluppi di Guam teme che glieli portino via, perchè fino a ieri lui ed il suo architetto spingevano eccome, anche contro il buon senso, infatti tutti quei bei progetti hanno fatto la fortuna del Del Prete che si fa pagare subito per i progetti che comunque vanno presentati anche se poi non si costruiscono affatto vedi appunto Avignon.

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  4. Tripudio e la sua banda sono alle solite... Molte foto sono plastici di seminari ancora da realizzare... I dati sono inesatti e volutamente limitati... Vedi ad esempio Managua, dove ci sono più di 25 seminaristi o Avignone, più di 15... Oro colato per la crisi vocazionale dellachiesa... Più volte la foto ritrae il plastico o l'immagine del seminario di Macerata... Che ridicoli..

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    1. molti = 1 ?

      il disegno in 3D del seminario albanese è finto anche su google maps? ma vai e controlla, invece di entrare in trance subitanea.

      e già che ci sei, vediti pure "Scientology, buying a town", ti facesse bene.

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    2. Fermo restando che il Cammino fa il gioco delle tre carte (esempio: ha tre seminaristi in totale, li manda continuamente di qua e di là in due seminari, in modo che i due seminari sembrino avere tre seminaristi ciascuno), ti ringraziamo per aver precisato che quei plastici corrispondono veramente alle intenzioni dei vertici del Cammino. (Mano al portafoglio, fratelli! servono i MILIOOONI per realizzare un nuovo mega-seminario di Kiko!)

      Infatti ci chiediamo: a che pro realizzare dei mega-seminari se le "alzate" sono sempre più scarse? E come mai devono essere mastodontici, come se avessero un secondo fine rispetto alla "formazione" dei presbikikos?

      (Infatti in qualità di cattolici ci si dovrebbe chiedere: a che pro realizzare i seminari "di Kiko", quando esistono tanti istituti ecclesiali - congregazioni missionarie, società sacerdotali, perfino le missioni di breve durata "Fidei Donum" per sacerdoti diocesani - che già evangelizzano e già fanno veramente missione?)

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    3. Bravo lo stellone ..... occhio di falco . Non ti scappa niente ! Ma la dimanda era :"dove sono finiti i poveri e gli zingari ?"

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    4. Caro anonimo delle 8.35,

      Ti alzi presto la mattina per consultare questo blog!
      Grazie per l'attenzione che gli dedichi, evidentemente è uno dei tuoi primi pensieri del mattino...

      E' un po' patetico come vi arrampicate sugli specchi per difendere l'indifendibile.
      Già era stato detto che i numeri si riferivano SOLO ad un certo momento storico, quindi le tue precisazioni sono inutili, oltre che meschine.

      Io conosco bene il R.M. della mia città, l'ho frequentato diverse volte come catechista di diversi seminaristi.
      Ma lo sai? Diversi sono pure usciti dal seminario e, sinceramente, nutrivano forti perplessità e problematiche mentre stavano dentro.

      I numeri degli R.M. sono del tutto rappresentativi, sono soggetti a calo fisiologico.
      Esattamente come i numeri delle alzate: lo sai che è stato stimato che all'incirca solo il 5% arriva a prendere i voti?
      Nel mio piccolo, ne conosco tanti anch'io che si sono alzati e poi non se n'è fatto di nulla.
      Anzi, sono la maggioranza e ti assicuro che di "vocazione" non avevano proprio un bel niente.

      I plastici poi, ben pochi per la verità, sono già realtà nell'immaginario di Kiko, che altrimenti non farebbe costruire un plastico per rappresentarli.

      Se non li costruisce o ritarda nella costruzione, i motivi sono altri.
      Economici per esempio, oppure perché gli sono imposte limitazioni, com'è avvenuto di recente in Spagna.

      Ora vado di fretta, ma dopo posterò il link degli articoli recenti che riportano di come dalla Santa Sede si siano invitati i vescovi spagnoli a "riassettare" i seminari e a ridurne il numero per la scarsità di seminaristi.

      Anonimo, ti capisco, un giorno avrei fatto come te.
      Ma poi si cresce, le illusioni fanno posto alla realtà e la realtà, credimi, non è quella che tenti di vedere tu con gli occhiali neocatecumenali.

      Libera

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    5. Brava Libera.
      Intervengo solo per confermare tutto quello che hai descritto, punto per punto.
      Esperienza diretta pluridecennale. Abbiano almeno il pudore di tacere.

      Pax

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  5. Kiko evangelizza con speculazioni edilizie LEGO..

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  6. 25 o 10. 15 o 8. Ma cosa cambia? Ma li hai guardati bene? Che spropositata esagerazione. Bastava il seminario di Roma e quello di Madrid. Kiko è un megalomane con idee di grandezza. Una vergogna, uno schiaffo alla miseria. E chiede solo soldi! soldi! Poi hai letto del capo architetto del cammino? Il Del Prete? Ebbene. In tanti anni non gli ho visto mai fare gratis una cosa. E Kiko lo ha sempre difeso. Se gli itineranti si lamentavano perchè dovevano pagare le sue salate parcelle, oltre tutto il resto. Ridicoli siete voi, se non ci fosse da piangere per tanta gente letteralmente truffata dalla vostra falsa predicazione.

    Pax

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    1. L'unica motivazione "logica" di tale suddivisione è che vengono ordinati in quelle diocesi, con tutte le conseguenze del caso. Comunque credo che prima o poi il Vaticano metterà le mani dentro questi seminari e ne vedremo delle belle.

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    2. Hanno accumulato talmente tanti soldi da dover per forza edificare dei mastodonti, oltre che essere in grado di mantenerli. Come pagano acqua, luce, gas, tasse, riparazioni, etc di mostri del genere?

      Sappiano comunque, che a chiunque segue la cronaca almeno un po', viene subito in mente una lunga lista di idee, sulle loro speculazioni. Idee che non è prudente scrivere in pubblico.
      E se viene in mente a noi, figuriamoci alle autorità preposte.

      A.Non

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  7. @Anonimo delle 8:53:
    "Managua, più di 25 seminaristi.... Avignone, più di 15..."
    Ma hai presente che stiamo parlando di strutture costruite in modo da ospitarne almeno 600 o più? E che stare a cercare il pelo nell'uovo per cifre così irrisorie è ridicolo? Quei seminari sono un fallimento, punto. Una pura e semplice dimostrazione di forza del Cammino sotto forma di cemento, vetro e altri materiali. Fatti non per ospitare gente, ma per incombere sui paraggi. Un'ignobile spreco di soldi, che avrebbero potuti essere spesi molto meglio per chi veramente ne ha bisogno (normalmente non faccio i conti in tasca alla gente, ma quando qualcuno sbandiera di essere buono, che la carità viene prima di tutto, che è vicino agli ultimi, ecc., e poi invece di aiutarli in concreto costruisce eco-mostri come mausolei del suo narcisismo, due domande me le faccio).
    Potremmo stare qui a precisare il numero dei seminaristi all'infinito (non sono 8, sono più di 15! non sono 10, sono oltre 25!), ma considerate queste cifre irrisorie, tieni conto di questo: ognuno di questi seminari è fatto per ospitare CENTINAIA di seminaristi, non una ventina. Potremmo radunare TUTTI i seminaristi neocat e farli stare in UN SOLO seminario, e starebbero pure larghi. Trai tu le dovute conclusioni.

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    1. P.s. e per quanto riguarda la "manna per la Chiesa" a causa delle crisi vocazionali, tieni presente che i normali sacerdoti si sono avvicinati al sacerdozio dopo molte riflessioni, pensando bene a cosa avrebbero rinunciato compiendo quella scelta, ma hanno deciso di diventare sacerdoti per seguire qualcosa più grande di loro. I seminaristi kikiani sono entrati in seminario perché infervorati dal carisma di Kiko, quindi in preda a un'eccitazione emotiva. Eccitazione spesso non supportata da un'adeguata riflessione su ciò che stavano per fare: di conseguenza, quando l'eccitazione emotiva finisce, finisce anche la voglia di starci. Ho letto un sacco di esperienze di ex-seminaristi che sono corsi a testa bassa in seminario infiammati dalla dialettica di Kiko, per poi tornarsene a casa con la coda tra le gambe qualche mese dopo. Questa non è "vocazione al sacerdozio", questa è semplice eccitazione adolescenziale, non diversa da quando, a un concerto, il cantante del tuo gruppo preferito ti fomenta incitando la folla dal microfono. Nulla di male nel fomentarsi a un concerto, ma quella è un'emozione passeggera (per quanto intensa), e non può essere utilizzata come base per una decisione importante come l'entrata in seminario.

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  8. Promemoria molto tecnico:

    1) un annetto fa, basandoci sui dati ufficiali della Conferenza Episcopale Spagnola, rilevavamo l'irrilevanza dei seminari Redemkikos Mater in Spagna, con la sola eccezione di quello di Madrid, che peraltro non splende nemmeno così tanto come una volta (68 seminaristi nel 2017, rispetto agli 80 di cinque anni prima, in Spagna il numero di seminaristi kikiani è rimasto praticamente lo stesso dal 2012 ad oggi, e nonostante il "gioco delle tre carte" kikiano gli ingressi continuano a non coprire più le uscite e le ordinazioni).

    2) chiunque può fare una semplice misurazione negli eventi kikiani delle "alzate":
    - stimare personalmente e per eccesso il numero dei presenti alla cerimonia kikesca;
    - notare che Kiko proclama un valore sempre molto maggiore del doppio della cifra già stimata per eccesso;
    - notare che Kiko proclama un numero di "alzati" sempre compreso fra l'1,5% e il 3% dei presenti (segnatevelo: dall'uno virgola cinque per cento al tre per cento);
    - dimezzando tale numero si otterrebbe la stima di quante presunte "vocazioni" sarebbero e, assumendo molto generosamente che metà di tali "alzati" effettivi giunga all'ordinazione sacerdotale o alla consacrazione perpetua, si otterrà il presunto numero di vocazioni che il Cammino dovrebbe guadagnare nel giro di alcuni anni.

    Esempio: ci sono 900 presenti alla cerimonia, Kiko proclama "2000 chicos", di cui dirà un 2% si "alzano", cioè 40 persone, in realtà una ventina (come ammesso da un facinoroso giornalista kikiano dodici anni fa, si "alzano" perfino bambini e gente che ha voglia di scherzare), e di quella ventina - dopo aver stralciato coloro che non termineranno il percorso di formazione, coloro che si sono "rialzati" dopo essersi "alzati" in altra occasione, e coloro che non facevano sul serio, resteranno - sempre ottimisticamente per il Cammino - una decina di soggetti di cui 4-5 presbiteri.

    Insomma, anche facendo ottimisticamente tutti i calcoli a favore del Cammino, la "tara" da fare a Kiko è grossa, bisogna dividere per dieci - e non abbiamo ancora considerato il numero di "presbiteri" che abbandonano il Cammino per passare alla diocesi o, peggio, lasciano il sacerdozio perché in realtà la vocazione non l'avevano mai avuta.

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    1. Supplemento di promemoria tecnico:

      3) secondo gli stessi Statuti dei seminari Redemkikos Mater, vi si formano presbiteri «secondo le esigenze e la spiritualità del Cammino».

      Secondo la «spiritualità»: cioè celebrano gli strafalcioni liturgici del Cammino, insegnano le ambiguità e le eresie del Cammino, e soprattutto vengono vagliati dai capicosca del Cammino.

      Secondo le «esigenze»: cioè ubbidiscono alla gerarchia del Cammino. Specialmente quando le esigenze del vescovo sono diverse ddalle esigenze del Cammino. Se ssembrano ubbidire al vescovo, è perché stanno facendo buon viso a cattivo gioco (per esempio, se il vescovo non ti ha ancora iscritto al Sostentamento Clero - lo "stipendio" dei preti derivato dall'otto per mille - il presbiteronzolo fingerà di essere ubbidiente e perfino disponibile alle richieste della diocesi).

      Senza contare il fatto che le strutture stesse del seminario sono gestite autonomamente dai capibastone del Cammino (diventando così un'enclave autonoma all'interno della diocesi, alla faccia del vescovo). La scandalosa rete di "fondazioni" intesa a maneggiare il fiume di denaro (sempre più rinsecchito, ma ancora capace di fare speculazioni immobiliari multimilionarie) completa il quadro.

      Dunque tutti gli slogan secondo cui tali seminari R.M. sarebbero "di proprietà dei vescovi" e che vi si formerebbero presbiteri "diocesani missionari", sono letteralmente una presa per il sedere. Come dice quel proverbio napoletano, "Enzuccio, è inutile che aggiungi rum, nù strunz nun addevènta babbà".

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    2. Di quei quaranta che si alzano nel tuo esempio, la metà almeno è costituita da ragazzi che si sono già alzati in occasioni precedenti ed anche da seminaristi, presenti alla kermesse proprio per "alzarsi davanti a Kiko".

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    3. Il cardinale Antonio Cañizares, ex prefetto della Sacra Congregazione della Fede, implora in ginocchio il "viandante neocatecumenale" presbiteri, itineranti, intere comunità, giovani single, per andare nei vicariati che la diocesi del cardinale (Valencia, Spagna) ha in Perù ... e il CNC non ha risposto.
      Il Kiko dà libertà. alla presenza di Dio, ognuno vede "a cui deve obbedire: sì a un altro o a lui".
      Un cardinale nomina in modo specifico il CNC. Un cardinale implora in ginocchio "andare in Galilea" in Perù. Il CNC lo ha punito con il silenzio perché il cardinale non permette di aprire un Clonatoris Mater.

      Il sigillo del capo Argüello: se sostieni il Cammino Neocatecumenale, ti promuoviamo. Se non ci sostieni, proverai a calci in culo finchè non ti avremo perdonato.

      Lettera Cardenal Cañizares. Il punto quattro parla del CNC
      http://paraula.org/noticias/ocho-prioridades-para-la-diocesis/

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  9. Altro dato che dovrebbe far riflettere chi vantasse il numero delle ordinazioni provenienti dai RMS, è l'ammissione di un fatto che conoscono perfettamente ma che si guardano bene dal pubblicizzare, cioè che quasi la metà dei presbiteri usciti dai seminari neocatecumenali abbandona il sacerdozio entro i primi due anni.

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  10. Come è abbastanza evidente, molti vengono mandati in seminario senza un'autentica vocazione. Per di più lì, invece che formati vengono "deformati": cosa può venirne fuori? Ricordo almeno un paio di ragazzi della parrocchia dove ho camminato con l'ultima comunità, che erano stati mandati in seminario perché considerati (non a torto) problematici, tendenti a combinare guai e a mettersi nei guai; entrambi, guarda caso, figli di famiglie kikofedeli numerose e abbastanza "disfunzionali", a mio modo di vedere. Dubito fortemente che avessero una vera vocazione... Però chissà quante volte si saranno alzati e avranno fatto numero...

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  11. Come si premura di farci sapere l'ineffabile VitoLuigi, il vescovo neocatecumenale Del Palacio ha talmente "tante" vocazioni che ha "mandato in missione" 5 presbiteri di cui uno in Giappone (senza dubbio i vescovi giapponesi non gradiranno quest'ennesimo intruso, sempreché siano a conoscenza che tale "missionario" kikiano straniero sia in arrivo), e ha dovuto «costruire un seminario più grande»... per cui naturalmente non manca di parlare di "donazioni".

    Il pomposo articolo dice che tale vescovo «ha messo al primo posto l’Evangelizzazione senza dimenticare l’impegno sociale». Che tradotto in italiano significa: "tale vescovo ha messo al primo posto il Cammino, senza dimenticare le attività del Cammino".

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  12. Non sono riuscita a ritrovare i link esatti agli articoli sulla stampa spagnola che avevo letto un po' di tempo fa, riportanti la lettera del Card. Stella alla Conferenza Episcopale Spagnola.

    Segnalo comunque due link dai quali si evince chiaramente la posizione del neocatecumenalissimo vescovo Blazquez riguardo all'invito di ridurre il numero dei seminari spagnoli, specialmente Redemptoris Mater, considerati nella lettera di Stella "eccessivi in ​​numero e dubbi circa la necessità per la loro esistenza in alcune diocesi":

    https://religion.elconfidencialdigital.com/articulo/conferencia_episcopal/obispos-seminarios-afectaria-Redemptoris-Mater/20180422224100016306.html

    https://religionlavozlibre.blogspot.com/2018/04/quieren-cerrar-los-seminarios-ortodoxos.html

    I vescovi rivendicano la loro autorità nei confronti della Santa Sede e non ottemperano alle richieste.
    E' questo il frutto della decentralizzazione dei poteri alle Conferenze Episcopali locali?

    Libera

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    1. Come il "parlare a suocera affinché nuora intenda": magari c'è da chiudere un seminario diocesano (un "seminario minore", cioè quelli per preparare gli adolescenti a entrare nel seminario vero), più i seminari kikiani che hanno poche decine di seminaristi...

      Prepariamoci a due scenari: da un lato i kikos canteranno vittoria ("ci perseguitano! anzi, no: ci lodano!") e dall'altro Don Kikolone esalerà la novità delle comunidades in formationem (spagnolo, italiano e latino nella stessa frase)... E sotto sotto i suoi pretoriani cercheranno di correggere - o meglio, di approfittare - degli investimenti immobiliari sbagliati.

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  13. Il Cammino più che una realtà ecclesiale sembra un'ideologia, come le dottrine di tutti quelli che perlano di poveri e a nome dei poveri, ma non vivono la povertà.
    Perfino il Vangelo può essere trasformato in un'ideologia quando si è incoerenti e non si vuole cambiare.

    Quando c'è incoerenza, infatti, le cose sono due: o la dottrina e la GRAZIA tendono
    a rendere coerente la vita, o la vita incoerente tende a rendere incoerente la dottrina (da qui tante eresie). Molto dipende dalla VOLONTA' personale.
    Rimanere nell'incoerenza sapendo di essere incoerenti è molto doloroso e si rischia di impazzire, ma alla fine obbliga a scegliere di tornare alla casa del Padre.

    Kiko si dice tanto spirituale ma è un uomo di mondo. Come tutti desiderebbe la botte piena e la moglie ubriaca. Cioè: avere i privilegi dei poveri pur vivendo da ricchi, avere attribuità la virtù della castità pur vivendo nell'impudicizia, ecc.
    Kiko la fa facile: basta che il cuore è staccato dalle ricchezze, se non lo è il corpo, pazienza. Per lui conta il cuore, quasi come non ci fosse un legame, anzi un'unità, tra cuore e corpo.
    La PROVA del distacco0 la chiede agli altri.
    In questo sembra proprio il leader di una setta che gozzoviglia a scapito degli adepti.

    Vedendo tanto lusso, mi è venuto il sospetto che potrebbe essere una forma di riciclaggio di denaro sporco, ma non mi azzardo ad affermarlo.
    Una cosa però è certa: il Cammino è una multinazionale spirituale, nel senso che produce e vende una sorta di spiritualità a caro prezzo.

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  14. È proprio così: penso che se ognuno di noi ex-camminanti si guardasse indietro e facesse il conto anche approssimativo dei soldi che ha speso negli anni fra decime, collette, pellegrinaggi, convivenze, passaggi e chi più ne ha più ne metta, cadrebbe in depressione. Meglio non pensarci e ringraziare Dio di averci tratto fuori da quello che per molti di noi era divenuto un infernale girone dantesco....

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  15. Di fronte allo scandaloso sperpero di milioni perpetrato dal luterano Kiko, giova ricordare che un vero santo cattolico, San Massimiliano Kolbe, costruì di proposito il monastero poi diventato la Città dell'Immacolata in legno e umilissimo, spoglio, carbon coke. Egli infatti rifiutava ogni lusso ritenendo che nulla valesse niente che non fosse propagare il Vangelo e che per fare ciò non fosse necessario niente di più. I suoi frati dormivano su miseri tavoli di legno con materassi di paglia, lui compreso. Il santo non volle neppure stare alla guida dell'ordine da lui fondato. Altro che iniziatore a vita!
    Pensateci, stolti, quando Kiko vi chiederà la solita gabella per costruire un altro edificio placcato oro.

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  16. Certo che Kiko ne ha fatta di strada dalle baracche, direi che ha scalato come un vero arrampicatore ed é pienamente nel mondo e del mondo. Le baracche é una carta che tira fuori quando gli fa comodo e vuole fare l umile, anche se alcuni di quei seminari fossero solo plastici, sono comunque progetti frutto di una mente di un megalomane. Purtroppo i neocatecumenali hanno crocifisso la loro ragione e il buon senso e non riescono più ad avere una capacità di valutazione su tutto l operato del cammino, triste ma é così!

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  18. ...sicuramente il ragionamento dell'Arguello è il seguente...."se permettete, io ho già dato venendo da Palomeras....ora i poveri fateli voi....io mi voglio sollazzare con sigari cubani e aragoste!!!"

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