sabato 11 maggio 2019

Grande Missione nelle Piazze: cosa succede a chi ascolta Kiko

Anche quest'anno siamo arrivati alla "Gran Missione" neocatecumenale nelle piazze con la formula rinnovata dei cinque incontri di catechesi con un condensato "on the road" delle ormai famose catechesi iniziali di Kiko.

Esse, come sappiamo, sono tratte dai mamotreti, letteralmente degli "scartafacci" su cui venivano riportate le registrazioni delle lezioni  dei due guru Kiko & Carmen dal vivo.
Tali mamotreti sono così zeppi di errori da aver messo a dura prova i teologi incaricati della loro correzione i quali alla fine hanno cercato di risolvere il problema mettendo delle note correttive più lunghe del testo stesso.

Peccato che i catechisti neocatecumenali le note non le leggano mai e che, addirittura, continuino a predicare usando i vecchi testi convinti dalla menzogna disinvolta del loro guru Kiko secondo la quale i teologi vaticani non hanno corretto nulla del testo e si sono limitati ad aggiungere (per bellezza???) qualche nota tratta dal CCC.

Quindi, un avviso per chi si trovasse a passare, di domenica, per qualche piazza italiana: quelle "strane" catechesi sono un formidabile miscuglio di errori, ne sia prova la diversità di concetti e di argomenti del Catechismo della Chiesa Cattolica.



Quest'oggi vogliamo proporvi il cartellone della "Gran Missione" dei fratelli neocatecumenali di Cagliari, che si merita il primo premio del torneo dei kikos che più kikos non si può.

Il testo è il seguente:
"GRANDE MISSIONE NELLE PIAZZE
LA FEDE VIENE PER L'ASCOLTO
CHIUNQUE INCONTRI DURANTE LE DOMENICHE DI PASQUA
PER AIUTARE LA NOSTRA FEDE"

Che vorrà dire questo guazzabuglio?
Ma, è italiano?
Seguiteci con pazienza e faremo per voi la traduzione dalla neo-lingua kikiana all'italiano.

"GRANDE MISSIONE NELLE PIAZZE"
è comprensibile, per quanto inutilmente altisonante

"LA FEDE VIENE PER L'ASCOLTO"
In realtà la frase, di Paolo ai Romani 10,17, nella Bibbia di Gerusalemme è tradotta: la fede viene dall'ascolto ed in spagnolo, sempre la Bibbia di Gerusalemme scrive "la fe viene de la predicación".
Questo "la fede viene per l'ascolto" è una invenzione di Kiko, anche se, come molte sue apparenti invenzioni, la fonte è nelle traduzioni protestanti della Bibbia, come quella di King James.

Naturalmente, i neocatecumenali di Cagliari, il problema di cosa abbia scritto veramente san Paolo non se lo sono posti: se Kiko dice che la fede viene "per l'ascolto" così deve essere.

Qualcuno ci dirà: siete veramente di una pignoleria esasperante! Per l'ascolto, dall'ascolto...in fondo, che differenza fa?

Eh no, fa una grande differenza, ribattiamo noi! Perché questo vuol dire che qualunque strafalcione dica Kiko, questo, nei manifesti ma soprattutto nella mente dei Neocatecumenali, surclassa addirittura San Paolo, che è Parola di Dio.

A questo punto sempre quel qualcuno potrebbe rispondere:
Ma assolutamente no! Ci mancherebbe! In fondo una preposizione che differenza fa...con tutte le diverse traduzioni bibliche, di Gerusalemme, CEI 2008, qualche piccola incertezza ci sta.
Non è vero che qualsiasi parola esca dalla bocca di Kiko sia sacrosanta, proprio no! Basta con le malignità!

Però... però... c'è un però!
Leggiamo la terza e quarta riga dello striscione (che stimiamo della lunghezza di vari metri, quindi abbastanza impegnativo, anche dal punto di vista economico):

"CHIUNQUE INCONTRI DURANTE LE DOMENICHE DI PASQUA
PER AIUTARE LA NOSTRA FEDE"

Il significato che ci affiora spontaneo è che chiunque incontriamo in queste domeniche di Pasqua aiuta la nostra fede più dei Neocatecumenali, ma... no, molto probabilmente non è questo ciò che i fratelli della Sardegna volevano esprimere.

Ebbene, leggere i manifestini della "Gran Mision" con le scritte vergate con la grafia di Kiko, ci illumina.
Ritroviamo infatti:

"la fè ven por el oido" (che diventa: la fede viene per l'ascolto") e poi:

"5 encontros" che in spagnolo si legge "quinque encontros"... e che, evidentemente, per i kikos cagliaritani è diventato: "chiunque incontri".

Ed ecco svelato l'arcano!
5 encontros ------> quinque encontros ------> chiunque incontri
Nessuno che si chieda che cosa voglia dire: è parola di Kiko!

Così vediamo dimostrato in pratica come, qualunque parola esca (o si pensi che esca) dalla bocca di Kiko è sacra al punto da essere riportata a lettere cubitali sui manifesti, messa a sigillo sul cuore e sul braccio di tanti fedeli credenti in lui, a causa della sua "sacra" provenienza.

Se tanto ci dà tanto, capiamo il perché per cinquant'anni i gravissimi strafalcioni della coppia di iniziatori sono stati riportati di bocca in bocca senza alcuna correzione, senza l'analisi di nessuna coscienza, senza nessun senso critico, sempre identici nella loro grossolana erroneità, fino ad oggi.

Buona Missione e... chiunque vi incontri... speriamo ci pensi bene prima di prestarvi fede e ascolto!

21 commenti:

  1. trinaciuti guareschiani in salsa "teologica" (!)

    da "La polvere del branco" di Franco Battiato

    "Ci crediamo liberi ma siamo schiavi
    Milioni di milioni di ombre sperdute
    Rumorosi andiamo per le strade
    Alzando solo polvere"

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  2. Già solo pronunciare la frase in uso nel cammino, come giustamente si mette in evidenza nel post:

    "LA FEDE VIENE PER L'ASCOLTO" evoca e rende viva, qui e ora, la presenza di Kiko.

    Quel PER molto più del DALL' è forte e incisivo.
    Sta a significare che la fede è come una piantina che si genera in chi "ascolta" e solo per il fatto di ascoltare. Mi tornano in mente tutte le catechesi - dal Seminatore in poi - che vengono fatte nel cammino, specie nei primi anni durante la cosiddetta "fase dell'ascolto" quando si enfatizza il fatto che il catecumeno "colui che ascolta" in modo preminente in questa prima fase, appunto, DEVE SOLO ASCOLTARE.
    Un modo per preparare il terreno, spazzare via tutto il resto per ancorare saldamente le persone all'unico fulcro della loro vita da quel giorno in poi: Kiko e tutto il mondo in cui si vanno a rinchiudere sempre più, tutto imbevuto di lui. La predicazione i canti SOLO SUOI entrano per le orecchie, i dipinti le architetture e arredi delle sale DA LUI CONCEPITI entrano per gli occhi, ed è tutto così lì dentro!

    Infatti....
    Cosa ascolta e chi colui che è stato adescato? Chi si impone lentamente come Unico nella sua mente e nel suo cuore dopo essere penetrato prepotentemente PER l'udito?
    Ma certo, avete indovinato! Lui, sempre lui, solo lui: Kiko Arguello.

    Escucha me bien ahora.
    Ascoltami, ascoltami!
    Il Signore ti ha portato qui perché tu ascolti!
    Il Signore mi ha inviato a te...per dirti...e tu ora ascolta! Oggi ne va della tua vita...la tua vita va a cambiare se tu ascolti e credi a quanto "io" ti annuncio.
    Il Signore ti sta parlando per me. Non sono io ma il Signore.


    Questo vanno a fare nelle piazze. Trovare nuovi gonzi da portare all'approfittatore. Poi fateci caso, chi come me siete stati dentro, chi fa il catechista e predica anche lui continua a ripetere: Kiko ha detto, Carmen diceva.......

    Pax

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  3. Qualche chiosa per i fedeli cattolici:

    - "Grande": col sottinteso che gli altri, se fanno qualcosa del genere, sono "piccoli" o al massimo "normali". Se poche decine di kikos in una piazza meritano l'aggettivo "grande", cosa dovremmo dire del corteo di trecento tifosi di una squadra di calcio che scorrazza per le strade festeggiando la promozione in serie C ?

    - "Missione": l'etimologia indica un mandare. C'è qualcuno che manda. È una missione di Kiko, perché è Kiko a mandarli nelle piazze, non la Chiesa. Le autorità della Chiesa non hanno richiesto questo spot pubblicitario neocatecumenale. Si tratta solo di uno show ad uso interno, che poggia su un'espressione di papa Francesco che hanno interpretato in senso letteralista a loro uso e consumo...

    - "La fede viene per l'ascolto": il termine latino (fides ex auditu) significa che la fede ordinariamente si trasmette per contagio, personalmente, attraverso un annuncio. Ma cos'altro annunciano i kikos a parte il neocatecumenalismo e l'idolo Kiko? Questi vogliono promuovere la fede in Kiko a costo di abusare continuamente del tre volte santo nome di Nostro Signore!

    - "...per aiutare la nostra fede": perbacco, questi proclamano di voler essere aiutati (capite il controsenso? vanno in missione ad annunciare... di aver bisogno di essere aiutati!), e poi invece se ti avvicini ti vogliono subito convertire a Kiko?! Ma allora sono dei mentitori e ingannatori! Se volessero essere aiutati, non ti manderebbero a quel paese quando proponi loro un aiuto serio - padre Zoffoli, il Catechismo della Chiesa Cattolica, la liturgia tridentina, il santo Rosario anche per chi non ha superato la tappa kikiana apposita...

    Ora, fratelli del Cammino, permettetemi di dare la mia testimonianza.

    Il sottoscritto non si è convertito in piazza durante una sfilata carnevalesca come la vostra, ma durante una visita ad un convento, perché ha visto gente che pregava sul serio, ha udito insegnamenti sulla fede che in venti secoli non sono mai cambiati, ha visto persone in ginocchio davanti al Re dei Re (gente che si inginocchia davanti al Santissimo anche se nessuno le vede). Sì, la fede viene attraverso l'ascolto, ma si tratta dell'ascolto delle immutabili verità di fede, non delle ridicole e imbarazzanti "catechesi" (metto le virgolette perché non c'entrano niente col Catechismo).

    La gente del posto ricorda con gratitudine la grande missione popolare di un gruppo di frati avvenuta diversi decenni fa. Quella sì che fu una grande missione (senza virgolette e senza alcuna ironia), perché ha consolidato per generazioni la fede popolare. Nessuno ha più rivisto quei frati, e a distanza di tanto tempo ancora li ricordano per aver portato la Parola di Dio anziché la letturina biblica piegata ad uso e consumo di qualche autoeletto "iniziatore". Hanno portato le immutabili verità di fede, sottolineando che ciò che era vero per padre Pio, padre Kolbe, santa Teresina, e giù giù fino agli Apostoli, è vero anche per noi e voi e per figli e nipoti e pronipoti in futuro. E scommetto che un giorno il parroco di qui celebrerà una Messa di ringraziamento per il centennale di quella vera evangelizzazione, fatta da umili frati che si limitarono ad insegnare le cose della fede, a confessare, a celebrare degnamente la Messa (senza strafalcioni né spettacolarismi), per poi tornarsene a pregare nel silenzio e nel nascondimento.

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  4. Io la definirei: "GRANDE OMISSIONE NEUROCATECUMENALE"..

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  5. Kiko farà oggi a Kiev la MISSIONE DELLE MISSIONI in Palazzo Ucraina a Kiev. Prevista la presenza del primo segretario della Nunziatura apostolica del Paese, che mi risulta essere Mons. Joseph Grech, proveniente da Malta (nota fucina neocatecumenale), ordinato sacerdote nel 2001 e già segretario della nunziatura apostolica in Ucraina.
    Ci saranno anche alcuni ministri ucraini e l'ambasciatrice di Spagna.
    Ci si potrebbe chiedere: ma che ci fa l'ambasciatrice di Spagna in un contesto prettamente religioso? Cosa rappresenta la sua presenza "inutile" ad un incontro kikiano?
    La risposta è semplice: leggendo tra le righe dell'informazione spagnola, si apprende che il presidente spagnolo Aznar è dottore honoris causa e professore del corso di "Etica, politica e scienze umane "dell'UCAM, a braccetto col famigerato Mendoza, propaggine eminente di Kiko.
    Religione e potere politico, a braccetto ancora insieme.
    In Spagna Kiko gode dell'appoggio non solo di buona parte del clero, ma anche del più alto potere politico.
    Si rinnovano allora i dubbi sulla "potenza" neocatecumenale, oggi più politica e finanziaria che religiosa.
    Non dimentichiamoci poi la grande figuraccia pubblica fatta da Kiko nel 2006 col Patriarcato di Mosca, quando affermò pubblicamente che era stato raggiunto un accordo per l'insegnamento della predicazione neocatecumenale ai sacerdoti ortodossi, seguita il giorno successivo da una clamorosa smentita pubblica da parte del Dipartimento per i Rapporti Esterni del Patriarcato di Mosca, cosa che obbligò Kiko alla ritrattazione.
    Il popolo di Dio si è già accorto da tempo delle manovre del cammino a tutti i più alti livelli ed il Signore sta intervenendo per seccare quell'albero selvatico ma, di fronte a tanto potenti sostegni, menzogne, omertà, raggiri economici colossali e connivenze varie, che ci dovremo aspettare?

    Link sull'incontro di oggi: https://www.lastampa.it/2019/05/11/vaticaninsider/neocatecumenali-a-kiev-un-incontro-internazionale-delle-comunit-dellex-unione-sovietica-IsAKGsM9yfYQwF7J5f6GOM/pagina.html

    Link sui mantrugi di Mendoza, presidente dell'UCAM: https://www.eldiario.es/murcia/educacion/gobierno-murciano-Universidad-Catolica-Murcia_0_767474260.html

    Sono solo due link, dietro c'è un mondo, sporco, truffaldino e impunito. Guardatevi sulla stampa spagnola le vicende dell'UCAM, sono molto simili a quelle di Guam.

    Libera

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    1. Correggo, scusate il refuso: l'ex presidente spagnolo, ora presidente della FAES, legata al Partito Popolare spagnolo

      Libera

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  6. Mi raccontano un interessante aspetto della vita di don Giussani.

    Fin dalla gioventù era sempre stato molto malato - addirittura gli avevano anticipato l'ordinazione sacerdotale perché temevano che avesse poco da vivere, e quindi si dissero: che muoia almeno da sacerdote. A quei tempi non esistevano i neocatecumenali e gli altri topi di sagrestia ossessionati da una presunta "fede adulta", per cui il Sacrificio Eucaristico era ancora considerato avere valore infinito, per cui un sacerdote morto dopo aver celebrato anche soltanto una singola Messa in tutta la sua vita era riconosciuto come uno che va in cielo avendo realizzato appieno la sua vocazione.

    Per combattere la malattia (un problema ai polmoni), durante gli anni in cui il movimento da lui involontariamente fondato continuava a crescere, ogni volta che lo accompagnavano in giro per l'Italia e in altri paesi, soleva sempre fermarsi un po' in preghiera nel più vicino santuario mariano. Sulla cosa c'era sempre stata la massima discrezione, per evitare che incontrasse folle e claque plaudenti: voleva proprio andare a pregare e basta, senza essere disturbato. Proprio come un qualsiasi "cristiano della domenica" che sa che per evangelizzare veramente deve anzitutto curare la salute della propria anima (e ciò si fa anche quando si prega per la propria salute fisica, perché anche quella è un dono di Dio). Questa sua abitudine divenne nota solo anni dopo che la sua salute si era stabilizzata (dicono che fosse proprio "guarito", ma non conosco i dettagli).

    Ora, io non mi meraviglierei di scoprire che qualsiasi altro importante personaggio ecclesiale abbia fatto qualcosa del genere. Mi raccontavano di un vescovo, in una difficile terra di missione, oberato da impegni e accuratamente perseguitato, che era riuscito a superare il momentaccio. Un collaboratore gli chiese come avesse fatto, e lui rispose: "ho aggiunto un'ora di preghiera al giorno".

    Vedete, il cattolicesimo è qualcosa di completamente diverso da quella religione-parodia denominata "Cammino Neocatecumenale". Nel cattolicesimo uno sa che la propria salvezza dipende esclusivamente da sé stesso, non dal numero di convivenze, non dalla quantità di paroloni (più o meno urlati, più o meno volgari) vomitati fuori in comunità e altrove, non dai soldi versati alle collette, non dalla quantità di gravidanze e di "figli in cielo", non dalla puntualità a partecipare alle sacrileghe e ridicole chiassate del sabato sera e a mollare "Decime" che non sono menzionate in alcuno Statuto, non negli imbarazzanti girotondini in piazza accompagnati dalla grattugiata di chitarrella...

    Ed il famoso Kiko che fa? Tra un whiskino a colazione e un sigaro per digerire le aragoste, quando non sta contemplando il suo mappamondo cercando posti dove infilzare altre bandierine o sbraitando e calpestando la dignità di coloro che gli stanno intorno, si limita a supervisionare la gestione del proprio impero. Altro che la preghiera - ancor meno la preghiera che sgorga dal cuore: lui, al massimo, si fa fotografare in posa mentre finge di meditare le sue stesse Anotaciones (un guazzabuglio di idiozie infiocchettate e aggiustate da altri; ma, come dicono i napoletani, per quanto rhum tu aggiunga a quella cacca, non diventerà mai un babà).

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  7. In questo momento nel vialetto davanti casa sta passando la processione mariana recitando il rosario. Pfui, questi cristiani della domenica religiosi naturali senza la tappa di Loreto e non si sente nemmeno una chitarra o almeno un tamburo: i fratelli di comunità si stanno chiudendo dietro le persiane e tappando le orecchie così non rischiano di contaminarsi.

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  8. Ricordo che in occasione della tappa di Loreto, al Colosseo, in una mattinata piovosa, Kiko faceva la sua catechesi e gli scappò, per routine: “ in questa bella giornata di sole”. Beh, naturalmente i presenti chiusero gli ombrelli! Per me fu l’inizio del cammino verso l’uscita dall’esperienza neocatecumenale,. Anonimo che ben sa

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    1. Bellissima anche questa!!! Oh, se il leader dice che c'è il sole, chi sei tu per non fidarti solo perché senti le gocce d'acqua sulla tua capoccia ?! Paolo

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  9. Tutto questo sfoggio di appoggi politici sembra essere indice della debolezza "religiosa" del cammino, sempre più percepita da tutti. Del resto, 3000 camminanti per un paese di 47-48 milioni di abitanti (l'Ucraina) dove il CN è presente da almeno 20 anni, non è gran cosa... Ma forse la presenza di ministri e dell'ambasciatrice spagnola convinceranno altri ad entrare in comunità...

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  10. Carissimi dell'Osservatorio sento il dovere di lasciare un messaggio sulla mia ultima situazione.
    Arrivo subito al dunque, senza giri di parole, anche perchè non fanno parte del mio stile di vita.
    Per un pò di tempo non mi vedrete commentare perchè ho ricevuto una direttiva spirituale che va in questo senso, devo dire a malicuore, ma reputo l'obbedire importante, perchè credo che Dio mi stia mettendo su un altro sentiero. Quindi non interagirò più come prima, mi prenderò una pausa di riflessione, ma potrà accadere che si ritorni: può darsi che la direttiva cambi nuovamente.
    Vi vorrei dire questo, vi lascio come un piccolo testamento.
    Io ho conosciuto i nc, specialmente la presunzione dei catechisti ( per catechisti intendo tutti, anche quelli regionali), devo dire alcuni, cioè non tutti sono presuntuosi,ma sicuramente la maggioranza lo è, perchè da come ho capito è la fonte ad essere presuntuosa, cioè il loro padre Kiko, che è il mandante. Ho conosciuto sacerdoti nc, che rispetto per il vincolo sacerdotale, perchè sono legato a Gesù, altrimenti per quello che hanno fatto e detto me li metterei sotto i piedi senza battere ciglio, no per mia cattiveria, ma per loro merito, persone arroganti, che giudicano senza sapere, che cercano di portare l'acqua al proprio mulino, senza tenere conto della vita degli altri e della sensibilità e umanità, persone che usano la Parola di Dio per tornaconto e per arma e per piegare il prossimo. Sacerdoti attaccati al denaro più che a Dio, sacerdoti che abusano della loro posizione per offendere le anime, che abusano del foro interno, perchè comlici di catechisti, di cui ho parlato precedentemente. E poi ho conosciuto i fratelli, cioè gli pseudofratelli, una cozzaglia di giudicatori, di calunniatori, di manipolatori, di presuntuosi, di arroganti, ecc, ecc. Davanti ti fanno sorrisi e belle parole, dietro pugnalate, pregiudizi, coltellate, accuse e condanne.Ripeto non tutti, tanto chi fa queste cose sa di averle fatte.

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  11. L'ultimo catechista che ho rivisto, per farvi capire, ha provato ad attaccarmi personalmente sia me e sia la mia famiglia, io per misericordia, l'ho lasciato perdere, perchè se raccontassi ciò che ha la sua famiglia, sia in cose passate e presenti, riderebbe tutta Italia nel sapere che razza di persone si permettono di giudicare. Il bue che dice cornuto all'asino. Per il resto lascio perdere, perchè non voglio distruggere le famiglie, io a Dio ci credo, a differenza di chi fa teatrini dentro Hotel e sparla e si atteggia, ma realmente ha la testa vuota. Ma sappiate che l'obbiettivo era altro, perchè stavo operando in mezzo a loro, cioè operando in ciò che Dio mi aveva fatto capire di dover fare, ma hanno iniziato ad attuare ogni mezzo per bloccare l'azione. Per cui ho capito fino in fondo il messaggio che Dio mi aveva dato. Vi do una traccia, leggetevi la parabola del ricco epulone, cosa risponde Abramo al ricco, sui suoi famigliari, lì troverete ciò che mi ha fatto capire Dio.
    Questo mio ultimo episodio, è ciò che ho sempre visto lì in mezzo a costoro, per cui sperare di un cambiamento è inutile, la fonte è inquinata, vi dico che non c'è nessuna speranza, per cui, chi già sta vedendo queste cose, mi sento di dirgli: taglia subito la corda, è inutile continuare, non c'è nessuna speranza, solo Dio ci può mettere le mani, per cui se senti che la cosa non va, vai via senza mezzi termini. E' inutile provare a rimediare, il vestito si strapperà sempre, è solo un'illusione.
    Infatti, dpo tanti anni, pensavo che la cosa era cambiata, appunto per cui ci scontrammo io e voi dell'Osservatorio, non so se vi ricordate. Credevo che erano cambiati, ma avevano messo la facciata imbiancata, poi dentro il putridume continuava a marcire ed a mandare tanfo intorno, infatti aperta la bara, è uscita tutta la puzza. Pensavo ad una nuova alba, invece era già il tramonto, purtroppo ci mettiamo tempo per capire ciò che Dio ci vuole dire. Appunto per questo ho sentito il dovere di venire a chiervi scusa, per il mio atteggiamento, perchè vi davo la colpa. Passando da questa vostra parte, perchè questa è la mia posizione, ed era questa, non la capivo, ho potuto capire come è brutto che una persona di accusi di colpe inesistenti il prossimo: per cui vi rinnovo, nuovamente, le mie scuse per quanto ho detto e scritto. So di essere perdonato e assicuro il mio perdono, perchè negli scontri volano parole da entrambe le posizioni. Ovviamente parliamo di un perdono da nulla, perchè ci siamo scambiati delle parole, ed è finita lì, non vi è stato altro, a differenza di persone che ti abusano in tutti i sensi, sia spiritualmente e sia economicamente.

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  12. Ritornando ai nc mi sento di dirvi la situazione attuale. Costoro si stanno muovendo, meglio dire strisciando, sotto sotto, li ho percepiti, perchè mi sono arrivate delle situazioni strane, evidentemente stanno temendo qualcosa, per cui stanno cercando di riportare l'acqua al proprio mulino. Ma non sanno che Dio già si è pronunciato, per cui è inutile che si cerchi di cambiare il TERMINE FISSATO DA DIO, nessuna forza ci potrà riuscire, solo Dio ne ha la forza. Per cui mettersi a fare la lotta contro le persone non ha senso, perchè non ottieni nulla, perchè non è la persona che determina le riuscita della tua azione, ma è Dio, e se Dio ha scelto altro, ecco che non ce la farai mai.
    Quindi, in conclusione, vedrete una mia assenza, ma sarà nei commenti, sappiate che leggerò sempre il blog e pregherò per voi, affinchè il Signore vi custodisca e vi conservi. Per il resto, tutto ciò che vi ho scritto corrisponde a verità, forse ho esagerato in alcune circostanze, avrò messo qualche giudizio dovuto dal rancore, ma in grandi linee quella è la situazione e quella è stata, per cui non ritiro nulla di quanto ho scritto, salvo gli errori dovuti dalla mia umanità, se ci sono. Ciò che è da Dio, perchè noi siamo figli di Dio, per cui il Signore opera attraverso le sue creature, non lo ritiro, non lo ritirerò mai. Dico ciò per gli oppositori, così si mettono l'anima il Pace, almeno spero.
    Per cui un saluto a tutti, non è definitivo, sia alla redazione e sia i lettori. E saluto anche gli spagnoli di Crux Sancta e Jungle Watch e altri.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    1. Caro Isaia,
      ti ringrazio perché hai la sensibilità di preavvisarci di questa tua possibile prossima assenza.
      Come abbiamo sempre detto, questo blog è una piccola insenatura nella tempesta, chiunque può venire qui per riflettere e riposare un po', per ridere talvolta, più spesso per pensare, informarsi, rattristarsi un po' per poi rinfrancarsi, magari per arrabbiarsi o per far sbollire l'ansia o il senso di ingiustizia.
      È uno spazio per il tanto "non detto" del cammino neocatecumenale, che a volte è addirittura un "non pensato".
      Ebbene, qui parliamo, qui pensiamo, qui combattiamo le arcigne parole di chi crede di poter gabbare tutti, i sacerdoti, la Chiesa, il Papa, con menzogne, infingimenti, ricatti.
      Non scusarti per il temperamento e l'irruenza e per i fraintendimenti passati, quando c'è l'onestà e la buona fede diventano alla fin fine dei pregi.
      Sentiti libero di esserci e non esserci, di scrivere o di leggere soltanto o anche di mettere da parte il blog per un tratto di strada o per sempre, come del resto possiamo fare tutti noi; negli anni su queste pagine c'è stata una staffetta di nomi, e finché il cammino neocatecumenale continuerà ad essere un problema per la vita e le coscienze delle persone, la staffetta continuerà.
      Un abbraccio affettuoso da parte mia.

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    2. Mi unisco a quanto Valentina ti ha scritto.
      Carissimo Isaia Paolo Geremia, grazie del tuo contributo e grazie della tua condivisione.
      Uniti nella preghiera.

      Pax

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  13. Buone notizie da Guam: tra un mese e mezzo, il 26 giugno 2019, l'arcivescovo di Guam, mons. Byrnes, riceverà il "pallio" da papa Francesco - l'antichissimo paramento, speciale simbolo di comunione col Papa, concesso solo ad alcuni vescovi e arcivescovi e determinate sedi.

    Con l'occasione di partecipare alla Messa di imposizione del pallio, molti cattolici di Guam verranno in Italia in quella settimana e visiteranno anche Roma e Assisi.

    Avete notato la differenza col Cammino? I cattolici vanno perché il loro vescovo è in comunione col Papa, e vanno a visitare i luoghi storicamente significativi per la loro fede.

    I neocatecumenali, invece, ci vanno solo per l'idolo Kiko, con la scusa della GMG o di qualche altra guapparia kikiana. Magari fanno pure il giro di Roma e Assisi, ma non perché pensino che Kiko abbia qualcosa da imparare dalla tradizione cattolica nella Città Eterna e nella città dove l'immenso carisma francescano vide i suoi inizi. I kikos fanno il giretto turistico, non vanno mica per conoscere qualcosa dei venti secoli di cattolicesimo e confrontare con le squinternate elucubrazioni kikiste-carmeniste.

    Per quei cattolici di Guam - che dall'altra parte del mondo condividono con noi la stessa unica vera fede cattolica - il vescovo pedofilo neocatecumenale è ormai solo un vergognoso e doloroso capitolo del passato. Quest'evento del pallio, dopo decenni in cui tale pedofilo neocatecumenale aveva potere sulla chiesa locale a Guam, rappresenta pubblicamente il legame diretto tra il Papa, il vescovo, e il gregge, senza metterci in mezzo alcun laico autonominatosi "iniziatore". Il Cammino e i suoi pedofili e i loro complici, a Guam, avevano offuscato e negato quel legame - come ad esempio quando il pedofilo neocatecumenale, su ordine dei suoi cosiddetti "catechisti", aveva osato criticare (unico vescovo al mondo) le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI del 1° dicembre 2005 contro gli strafalcioni liturgici del Cammino (quelli celebrati sacrilegamente anche ieri sera).

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    1. I kikos quando vanno dal Papa ci vanno con questa mentalità:

      - se ci pone delle "correzioni", possono essere solo quelle che ci avevano già fatto i cosiddetti "catechisti"; altrimenti significa che abbiamo capito male (oppure che il Papa si è espresso male) e quindi dobbiamo chiedere ai cosiddetti "catechisti" di interpretare quello che le nostre orecchie avevano udito;

      - qualsiasi altra cosa il Papa dica, deve per forza essere un incoraggiamento a fare solo quello che già facciamo per ordine di Kiko e dei cosiddetti "catechisti";

      - in ogni caso, il fatto stesso che noi si va dal Papa, è automaticamente un trionfo per il Cammino; applaudendolo e lodandolo stiamo solo confermandogli che fa bene a lodare il Cammino. Non sia mai che andiamo dal Papa per rendere genuinamente onore al Papa! Il centro della nostra attenzione è solo Kiko, e se il Papa non loda Kiko allora noi ci stacchiamo dal Papa. Mica siamo dei "cristiani della dokmenica"!

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  14. Auguro a tutti una Santa Domenica.
    Spero di fare cosa gradita a tutti i collaboratori del Blog, pubblicando il Vero Kerigma, ossia l'esatto opposto dello pseudo-kerigma esistenzialista NC , che tante anime ha contribuito a dannare. Ascoltiamolo dalle parole del più grande Teologo che la Chiesa abbia mai avuto tra i suoi figli. Possa San Tommaso intercedere per la Sposa di Cristo in questo tempo in cui appare sfigurata dai peccati di tanti suoi ministri, di cattivi maestri e di falsi profeti. Il Kerigma tomista, a differenza della sua deformazione kikiana, insiste molto sulla Grazia Divina e sulla cooperazione dell'uomo, usando proprio quei verbi ("dobbiamo", "sforziamoci") che il CN rigetta quasi fossero il demonio in persona.

    "Da quanto si è detto della risurrezione di Cristo possiamo ricavare a nostra erudizione quattro insegnamenti.

    1 – Dobbiamo impegnarci per risorgere spiritualmente dalla morte dell’anima, in cui incorre l’uomo col peccato, alla vita di grazia che si riacquista mediante la penitenza. Dice infatti l’Apostolo: “Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà” (Ef 5,14). È questa quella prima risurrezione cui allude l’Apocalisse quando dice: “Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione” (Ap 20,6).

    2 – Non dobbiamo differire questa nostra risurrezione al momento della morte, ma dobbiamo attuarla subito, perché Cristo è risorto al terzo giorno. A tanto ci invita anche il Siracide: “Non aspettare a convertirti al Signore, e non rimandare di giorno in giorno” (Sir 5,8). Come potresti, infatti, pensare alla salvezza dell’anima quando sarai oppresso dalla malattia? Inoltre, perché perseverando nel peccato, vorresti privarti della partecipazione di tanti beni che si fanno nella Chiesa e incorrere in tanti mali? Il diavolo, inoltre, – come dice Beda quanto più a lungo possiede un’anima, tanto più difficilmente la lascia.

    3 – Dobbiamo risorgere a una vita incorruttibile, per non morire di nuovo, cioè col proposito di non peccare più, come Cristo che “risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui” (Rm 6,9). Perciò, “Anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti” (Rm 6,11-13).

    4 – Sforziamoci di risorgere a una vita nuova e gloriosa, tale cioè da evitare tutte quelle cose che prima ci erano state occasione e causa di morte e di peccato. “Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4), e questa vita nuova è una vita di grazia che rinnova l’anima e porta alla vita di gloria.
    Alla quale dobbiamo tutti aspirare."

    Tomista ex NC

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  15. qualsiasi cosa facciano i kikos hanno sempre la stessa mentalità, ad es. quando vanno a Loreto non visitano nemmeno la basilica,entrano in processione in Santa Casa, stanno il tempo strettamente necessario al passaggio e poi scappano verso Porto San Giorgio.Se ne infischiano di tutto ciò che trasmette spiritualmente il luogo dove ai trovano, il luogo dove il Verbo si è fatto carne.

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