domenica 26 maggio 2019

La lotta di Giacobbe, il contrario di quello che ti dice il Cammino

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Caro Jhonny,

certamente l'uomo è debole ma purtroppo nel cammino si predica molto male sul come vivere cristianamente questa debolezza, che poi in soldoni significa cadere nel peccato.

Proprio in questi giorni rileggo i mamotreti che tante volte ho predicato anch'io, con occhi nuovi e nuova consapevolezza.

L'errore gravissimo di questa predicazione, che poi ha distrutto tantissime persone sta, secondo me, nel modo di concepire il "combattimento per la fede".

Nel cammino il solo combattimento noto è quello di Giacobbe, che lotta con Dio quando scappa dai nemici.

Viene spiegato insistentemente che il combattimento, la lotta di tutti i giorni, è IL SIGNORE CHE LA CONDUCE attraverso i fatti di morte che LUI ti manda nella vita, per mostrarti che sei un mostro, un peccatore e farti così umile abbattendo il tuo orgoglio.

Ma la Chiesa non predica per nulla questo, al contrario! Leggiti bene la catechesi di Benedetto XVI su Giacobbe, dove dice:
«...la tradizione spirituale della Chiesa ha visto in questo racconto il simbolo della preghiera come combattimento della fede e vittoria della perseveranza... Per questo l’autore sacro utilizza il simbolo della lotta, che implica forza d’animo, perseveranza, tenacia nel raggiungere ciò che si desidera. E se l’oggetto del desiderio è il rapporto con Dio, la sua benedizione e il suo amore, allora la lotta non potrà che culminare nel dono di se stessi a Dio, nel riconoscere la propria debolezza, che vince proprio quando giunge a consegnarsi nelle mani misericordiose di Dio...»
Non mi pare proprio che qui si consideri il combattimento come la lotta condotta dal Signore CONTRO l'uomo per mostrargli un bel niente.

Nel cammino invece, oltre a predicare che il combattimento per la fede non lo fa l'uomo, ma Dio che lotta CONTRO di lui, si fa leva sulla debolezza umana per scoraggiare l'uomo da ogni forma di combattimento (preghiera), contro la tentazione ed il maligno.

L'uomo resta così totalmente inerme davanti al peccato, credendo che il libero arbitrio e il combattimento contro la tentazione, invocando la grazia di Dio attraverso la preghiera, sarebbe (assurdo!) "moralismo", "inutile volontarismo", "appoggiarsi sulle sue forze".

Nel Cammino, da questa mala interpretazione del combattimento per la fede, appellandosi alla totale deresponsabilizzazione dell'uomo, deriva l'atteggiamento di comprensione, scusa e addirittura incoraggiamento riguardo al peccato, che sarebbe l'unico modo per sperimentare la misericordia di Dio.

Si potrebbe continuare, ma mi fermo qui.

Sappi comunque che la "debolezza dell'uomo", come la chiami tu, procura morti e ferite profonde al prossimo, "proprio quello che Gesù dice di amare".

Con l'assurdo che il carnefice peccatore, poverino, viene accolto e compreso in quanto debole e la vittima di quella debolezza ne paga le conseguenze senza alcuna comprensione ed accoglienza.

Capisci che qui c'è un ribaltone non da poco rispetto all'insegnamento cristiano sulla debolezza dell'uomo, con conseguenze disastrose.

Che il Signore ispiri qualche buon uomo debole a mostrarti questa verità sulla tua carne, solo così potrai arrivare, forse, a comprendere. In fondo sarebbe la lotta che il Signore stesso opera CONTRO di te con i fatti della vita....

Libera

24 commenti:

  1. La lotta di Giacobbe, è proprio vero ciò che dice Libera, viene strumentalizzata, come altre vicende bibliche come i quarant'anni del popolo nel deserto e la sua mormorazione centro Dio, per dare veste "nobile" ad un disagio che si prova negli anni di cammino, alla mancanza di serenità, dovuta al continuo ritrovarsi di fronte ad imposizioni, a forzature, a "compiti ingrati".
    Si attribuisce cioè a Dio l'invenzione di tutte le trappole del cammino, come se attraverso di esse provasse la fede del neocatecumeno ingaggiando una vera e propria lotta per mettere a nudo la sua insufficienza; questa astuta strategia nasconde così il semplice, desolante fatto, che si tratta di vessazioni studiate e calibrate per asservire psicologicamente, materialmente, finanziariamente, le persone all'organizzazione denominata Cammino Neocatecumenale.
    Non è necessario studiare la Bibbia, basta leggerla con la mente sgombra da sovrapposizioni di catechesi dette, ripetute, confermate fino alla paranoia, per capirne il significato e trovare insopportabile la mistificazione che ne fanno i mamotreti.
    Un piccolo particolare comunque ricordo ai neocatecumenali: Giacobbe sostenne la lotta con l'angelo da solo, avendo già fatto passare oltre al fiume i propri accampamenti con bestiame, beni, servitori, mogli e figli.
    Cercate di fare lo stesso: se proprio volete continuare questo inutile corpo a corpo con la dottrina di Kiko per la curiosità di vedere "come va a finire", almeno cercate di mettere in salvo la vostra famiglia, i vostri figli, i vostri beni, in modo da ritrovarli intatti (o quasi) alla fine di questa amara esperienza.

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  2. ..CHI È SENZA KIKO, SCAGLI LA PRIMA PIETRA.. (da "Il Vangelo Secondo Carmen-Adidas)

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  3. Chi é senza aragoste, sigari cubani e jet privati scagli tutte le pietre addosso a "chicco"...😂😂😂

    Pier

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  4. Brava Libera! E' proprio così.

    Il problema è che la Parola di Dio si può sempre strumentalizzare per fargli dire ciò che si vuole, come ha fatto stana tentando Gesù e come fanno i protestanti che, non a caso, senza la guida della Chiesa, si cono frazionati e continuano a frazionarsi in migliaia di comunità e, anche, sette.

    La cosa che i camminanti non capiscono è che Kiko NON ha avuto nessun mandato di interpretare la Parola di Dio.
    Non solo: NON ha avuto neanche alcun riconoscimento dei mamotreti, che la Chiesa ha infatti CORRETTO usando l'aratro e riscritto facendo copia e incolla col Catechismo della Chiesa Cattolica, tanto per far capire che dei mamotreti può essere usata solo la copertina a cui vanno rilegate le pagine del Catechismo, così come sono.
    Come se dal quaderno ad anelli contenente i canti di Kiko si togliessero tutte le pagine e si inserissero altre pagine di tutti canti gregoriani. E, poi, si coprisse la copertina riproducente uno dei suoi sgorbi, con un adesivo del Cuore Immacolato di Maria.

    Kiko si è inventato tutto. E come una di quelle persone chiacchierone da cui è bene stare alla larga perché riferiscono tutto quello che si fa con un senso DIVERSO, spesso OPPOSTO alla realtà. E' un personaggio pericoloso.

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    1. Eh sì, Pietro, Kiko è MOLTO pericoloso per la Chiesa.
      Ma quanto ad essersi inventato le catechesi, comincio a nutrire qualche dubbio. Né lui né Carmen avevano la preparazione sufficiente per costruire un impianto catechetico così articolato e volto al sistematico stravolgimento della dottrina della Chiesa.
      Se ci facciamo caso la "dottrina di Kiko" ha un suo filo logico, una trama conduttrice: tutto tende a deturpare l'essenza dell'uomo, a renderlo impassibile di fronte alla sofferenza, a convincerlo che se pecca è per conoscere la misericordia di Dio, a sbeffeggiare le Chiesa tradizionale in ogni sua componente...
      No, io non credo che i parvenus Kiko e Carmen fossero neanche minimamente in grado di costruire un impianto così ben articolato, benchè malvagio.
      Farnes gli è servito per la liturgia, non tanto per la dottrina.
      Non voglio esprimermi di più, io ho una mia teoria, soprattutto pensando a chi furono i primi protettori vaticani quando arrivò a Roma.
      Non diamo troppa gloria a questo Kiko, non era nessuno, non aveva alcuna conoscenza della Chiesa, non avrebbe mai potuto sviluppare più che qualche canto.
      Bisogna svegliarsi, guardare oltre le apparenze, domandarsi perchè ha ricevuto così tanta protezione nonostante predichi evidenti eresie, domandarsi a che servono le bandierine sul mappamondo, oltre che alla sua vanagloria.
      Ci vedo un disegno che supera Kiko di molto, in tutto questo.

      Libera

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    2. Infatti, ne convengo, le catechesi usano delle tecniche di comunicazione assai raffinate, cosa che, per esempio, sosteneva Lino che era esperto nel campo della formazione.
      Basta ascoltare gli sproloqui Kikiani alle catechesi di inizio corso per accorgersi che non si tratta assolutamente di farina del sacco di Kiko né tantomeno di Carmen, addirittura incapace di esprimersi.
      Carmen poi lo dice chiaramente (è malignamente): Kiko ha il dono dell'assimilazione, cioè sa copiare e plagiare, ma non creare nulla di valido.
      Da tempo ho avanzato l'ipotesi che Kiko abbia messo le mani su un testo di altri, abbia "rubato" cioè un catechismo per qualche motivo inedito o poco conosciuto e che sia anche per questo motivo che non vuole pubblicare e diffondere il Direttorio: perché qualcuno potrebbe riconoscere l'ennesimo suo plagio. D'altronde, la stessa cosa fece Maciel (cioè plagiò opere altrui), ed è uno dei punti che avvicina il discusso fondatore del Cammino al discusso fondatore dei Legionari di Cristo.

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    3. Io vado ancora più oltre, a questo punto penso proprio che la "dottrina" stravolta possa non essere stata copiata, ma addirittura "elaborata" ad hoc da qualcuno che voleva far entrare il "fumo..." nella Chiesa, il disordine, l'eresia. E diffonderla nel mondo intero. Qualcuno che aveva il potere di farlo.
      Dal mio punto di vista, che più mi informo più si radicalizza, Kiko è soltanto un BURATTINO di forze superiori, uno che per megalomania si è prestato fin dall'inizio ad essere strumento di poteri forti, consapevolmente o no.
      E' indubbiamente buono e santo continuare a svelare le eresie neocatecumenali, ma a questo punto penso che il CN sia soltanto una goccia in un mare più grande, in un disegno più grande e potente, la goccia "dottrinale ed proselitica". Ma poi c'è la goccia finanziaria, politica, economica: tutte convergono nello stesso mare. Guam, McCarrick, Pell, UCAM... scandali legati al cammino a tutti i livelli.
      Non è solo predicazione, credo ci sia ben altro dietro al cammino. Una piovra.
      Il che spiegherebbe anche perchè, nonostante autorevoli "condanne", continua imperterrito ad esistere, protetto da vescovi potenti e di dubbia moralità.
      Bisogna iniziare a svelare quello che gira intorno al cammino, i poteri a cui è connesso, le forze che lo sostengono, politiche, finanziarie ed ecclesiali ed il quadro mondiale delle bandierine, presidi inutili di una misera presenza religiosa, acquisterà un senso.

      Libera

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    4. Pell e' innocente

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    5. C'eri tu alla lettura della sentenza di condanna del Tribunale di Melbourne il 13 marzo 2019?
      6 anni gli hanno dato: "giudicato colpevole da una giuria in dicembre di aver abusato sessualmente di due coristi di 13 anni dopo aver celebrato messa nella cattedrale e di aver aggredito sessualmente una seconda volta uno dei due minori, due mesi dopo".
      Eccoti il link:
      https://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2019/03/13/cardinale-pell-pedofilia-carcere/230035/

      Ma, caro Soave, lo sai che chi pratica la menzogna è figlio del demonio, come dice il tuo amico anonimo delle 15.50?

      Libera

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    6. Non c'era bisogno di essere presenti visto che la sentenza era trasmessa in streaming perche ' la vedessero da tutto il mondo.
      Cristo e' la verita', non il tribunale di Melbourne ( covo di komunisti)
      Ci sara' giustizia prima o poi

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    7. Allora riformulo la domanda:
      C'eri tu alla Messa in Cattedrale, potresti "testimoniare" che Pell non si trattenne coi coristi una volta finita la funzione?
      Lo sai che i pedofili non hanno colore politico?
      Se nemmeno le statuizioni di un tribunale, che si avvale di indagini, conoscenze e testimonianze dirette ti possono convincere, rimani pure nel mondo dell'immaginazione...
      Anch'io quando sono nel dormiveglia immagino tante cose, ma poi mi sveglio e vedo la realtà...

      Libera

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  5. Sarebbe divertente conoscere quanto all'interno del Cammino sono state date di nuovo indicazioni di voto come la volta scorsa (ricordate la strigliata neocatekika al neocat Gandolfini?).

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    1. Caro anonimo neocatekikos, non negare l'evidenza! Abbiamo perfino pubblicato gli screenshot da facebook! Clicca, clicca!

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  6. SENZA SOLDI NON SI CANTANO SALMI................

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  7. Nelle catechesi del Cammino Neocatecumenale si parla di Giacobbe solo nel senso della preghiera, non in quello che dice questo articolo.
    Attenti, chi pratica la menzogna è figlio del demonio

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    1. neanche se avessi fatto il cammino al CEPU potresti fare una affermazione tanto strampalata....Giacobbe nel cnc è tutto tranne la preghiera..

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    2. Ma se persino i miei neocatecumenalissimi catechisti che evangelizzavano dentro e fuori dalle comunità, insegnavano ai giovani che l'angelo aveva azzoppato Giacobbe per fargli capire che aveva da stare sottomesso a Dio.

      Tanto per preparare gli animi al passo successivo, l'ingresso in comunità, dove, imitando Giacobbe, avrebbero dovuto ubbidire ai catechisti stessi.

      La preghiera... con loro non si pregava quasi per niente.
      A meno di non considerare "preghiera" certi sfogoni estorti in modo sleale, privi del galateo liturgico che si deve alla Maestà Altissima di Nostro Signore.
      Quelli sì, ogni tanto purtroppo c'erano.

      L'amore alla preghiera della Chiesa Cattolica me l'hanno insegnato delle sante persone, che il Cammino l'hanno visto solo passare all'orizzonte e, beati loro, subito svanire.

      D.D.

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    3. Stai molto attento tu, fratello anonimo delle 15,50.
      Ho fatto la catechista per 25 anni, ho entrambi i mamotreti e seguivo diverse comunità.
      Questa catechesi l'ho fatta e sentita centinaia di volte.
      E' una catechesi a parte, che viene fatta dopo gli scrutini del II passaggio, in particolar modo se la comunità "passa". A volte, su ispirazione dei catechisti, la si può fare anche se la comunità "non passa".
      Fai bene a ricordare che la MENZOGNA rende figli del demonio, ma anche la tua ha lo stesso effetto, quella che stai profferendo proprio su questo blog.
      Ma già, nel cammino la menzogna è consentita ed anche consigliata, credete che tutti siano mentitori come voi...

      Libera

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  8. A chi dai del bugiardo tu? Leggi i mamotreti del tuo guru e scoprirai per esempio che dice (Orientamenti per il II Scrutinio):
    «Questo scrutinio è anche per cambiarvi il nome. Per questo io spero,
    fratelli, che in questi giorni stiate tutti lottando a braccio di ferro con
    il Signore. Con alcuni Dio non ha potuto far nulla, avete fatto resistenza come Giacobbe e Dio non ha voluto rompervi una gamba. Bene, avrete un poco più di tempo. Se continuate a resistere a Dio io spero che il Signore, in questa lotta, vi rompa una gamba o un braccio.»
    Non leggo che si parli di preghiera, ma di scrutinio, e un Dio asservito a Kiko che cambia nomi, spezza braccia e gambe.

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  9. È chiaro che l'anonimo non ha letto i mamotreti, o se li ha letti fa il finto tonto per vedere se qualcuno sul blog è in grado di rispondergli. Chiedi al tuo guru con quali soldi ha acquistato il terreno sul monte degli Ulivi e se ti dice che il Cammino non possiede nulla,capirai che èuun gran bugiardo perché il terreno è costato 5 milioni di euro. Chiedi ai tuoi catechisti se hanno rinunciato ai beni e se ti dicono di sì , capirai che sono bugiardi. Se hanno rinunciato ai beni, dove hanno preso i soldi per la BMW , per l'Harley Davidson, per la scuola privata dei figli, per i vestiti firmati di tutta la famiglia, per i gioielli della moglie...

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  10. Se non sbaglio secondo l'esegesi di Joseph ben Juda l'episodio è da interpretarsi come la lotta che l’anima intellettiva ingaggia per arrivare a congiungersi con l’Angelo che è l’intelligenza agente fino al primo chiarore dell’aurora (il momento della cognitio matutina ovvero conoscenza illuminata da una luce che proviene dall’esterno) ).
    Questo è il momento in cui l’anima emerge libera dalle tenebre che la rendono prigioniera. non si tratta di una lotta CON l’angelo ma di una lotta PER l’angelo perché questi “ ha bisogno che l’anima risponda affinché il suo essere sia ciò che deve essere ”.

    Na forse è troppo "gnostica" per le vostre orecchie improsciuttate

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    1. Eh sì, dici bene, è proprio troppo GNOSTICA.
      Infatti Joseph ben Judah (con la h) è un RABBINO ebreo marocchino.
      Si tratta di ebraismo, caro anonimo, questo è un sito cattolico.
      Hai forse sbagliato sito?
      Credevi di parlare con EBREI?
      LE NOSTRE ORECCHIE SONO SANTAMENTE "IMPROSCIUTTATE", dato che il cristianesimo (quello che ha riconosciuto Cristo come Dio, intendi?) è cosa ben diversa dall'ebraismo che praticate dentro le comunità neocatecumenali.

      Libera (cristiana)

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    2. Anche la lettura gnostica non manca di interpretare questa lotta con l'angelo come un momento di crescita personale, di contatto individuale con una superiore entità spirituale, nulla a che vedere con il bullismo organizzato da parte di un guru da quattro soldi che ti fa credere in un dio a sua immagine e somiglianza.

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  11. Gentile anonimo e libera
    Ti ringrazio per la precisazione. In effetti avevo questo passaggio tra i mei appunti e non ricordo da dove lo abbia precisamente tratto. Non so quindi se il rabbino Juda(h) abbia concepito i contenuti riferiti o li abbia riportati in un suo scritto da altra fonte.
    Poco importa. Ciò che mi sembra rilevante perà è il carattere operativo - quindi non puramente teologico - del brano. La lotta che Giacobbe conduce con l'Angelo esplicata nei termini riferiti produce la conversione, la metanoia. Oggi come ieri, giustamente, ci si interroga come mai tra le gerarchie ecclesiastiche "molti sono i portatori di tirso e pochi i bacchi" a significare che non sono le osservazioni teologiche che possono vincere l'insaziabilità dell'anima appetitiva i cui confini "mai li potrai conoscere così profondo è il suo logos", buttando malamente Eraclito nel discorso per come grossolanamente lo ricordo, essa è incontenibile. Non è quindi la "debolezza della carne" che conduce al peccato ma quella dell'anima che non viene rettificata da una acconcia disciplina e permante latente così come essa è magaro solo "repressa" nei suoi motio insaziabili. E conta poco se l'appetito che da essa si genera sia d'ordine sessuale (per restare alla cronaca), di potere, di denaro o santità. Anche la brama di santità, se discende dall'appetito, indica il dominio di questa sull'intelletto ("mi faranno beato?" pare dicesse qualcuno a voi ben noto)
    Diversamente accade che nel percoso davveri convertivo: "...Questa chiara visione è fondamentale , l'anima deve "aver visto" la Realtà , così come si radica nell'essere e costituisce la prima modestia (l'autore del brano non gradisce il termine umiltà preferendo quello di modestia). L'immediata fogorazione della luce della gnosi irrompe dal Dio nell'anima immanente e la costituisce in Lui, a tutto ciò segue la disposizione della presenza della PACE DIVINA nell'essere della anima..."
    Mi fermo qui anche se tutta la pagina è sommamente seducente. Sottolineo la presenza di due termini: "pace divina" che implica l'abbandono di ogni appetito e "gnosi" Per la gnosi non la faccio lunga, l'esorcizzo limitandomij a riprendere un passaggio di Massimo il confessore (San) raccolto nella Filocalia di Nicodemo Aghiorita e Macario di Corinto
    "La chiaroveggenza (cardiognosis n.d.r.) inizia una volta che, PURIFICATO IL NOUS, si rigettano il normale modo di pensare (forse circoncisione della ragione? n.d.r.) e le opinioni comuni, ALLORA CADE IL VELO E SI APRE LA VISTA INTERIORE. Contemporaneamente ad esso si apre LA GNOSI DELLE SCRITTURE (quella che nella gnosi dell'Iislam schi'ita si denomina tawil). In questo ambito i preconcetti da lasciare, CHE COME SQUAME OCCULTANO LA VERA PERCEZIONE, sono le nozioni attinenti la lettera della scrittura, ESSE SONO ANALOGHE ALLE CONSIDERAZIONI PASSIONALI SULLE COSE VISIBILI".
    "Chi ha orecchie per intendere intenda" mi par che dicesse "Qualcuno", consigliando così di togliere ogni fetta suina dalle orecchie che di santo ha davvero poco.

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