giovedì 28 dicembre 2023

IN ALTRE PAROLE… "TRADUZIONE" DELL'ALLARMISMO DEI "CATECHISTI" IN EPOCA DI LOCKDOWN

Mi ha risvegliato molti ricordi e mi ha molto colpita la lettera (estate 2020, in tempi di pandemia) che certi cosiddetti "catechisti" del Cammino della zona di San Carlos avevano inviato ai fratelli delle comunità (sedicenti "catecumeni", sebbene il termine catecumeno nella Chiesa indichi il non battezzato che si sta preparando a ricevere il Battesimo).

È evidente che tali "catecumeni" (fratelli del Cammino) stavano sfuggendo dalle mani dei cosiddetti "catechisti", e gli eventi del 2020 (pandemia e lockdown) acceleravano e facilitavano quel voler sfuggire, quella ricerca di “scuse perfette” per sottrarsi alla tipica valanga di imposizioni del Cammino, valanga che dovette essere un po' frenata dai lockdown.

Ma succede ancor oggi. Succede anche nella mia zona. Alla grande. Proprio come trapela dal malcelato allarmismo dei cosiddetti "catechisti" in questa lettera, quel tono apparentemente ordinato ma perentorio di fronte a quel fuggi-fuggi di "camminanti", che il Cammino continua ancor oggi a vivere. Quel tono perentorio parla di una crisi che è tutt'altro che diminuita.

Ha già trovato la "scusa perfetta"
Ha già trovato
 la "scusa perfetta"


I fratelli delle comunità del Cammino, sedicenti "catecumeni" (nulla a che vedere coi catecumeni della “chiesa primitiva”, ai quali da sempre hanno millantato di aver fatto riferimento: quelli della chiesa primitiva si accostavano per il desiderio di diventare cristiani, quelli della chiesa kikiana si accostano credendo di trovare soluzione ai loro problemi (moto egoistico) vivevano il Cammino anzitutto come occasione di "allegra" socialità.

Quindi, appena la SOCIALITÀ diminuisce o si appiattisce, sparisce rapidamente anche il "gusto" di starci, e si cercano scuse per non partecipare. La buona scusa "plausibile", s'intende, per non farsi accusare di essersi allontanati dal "Signore".

Non così i catecumeni della chiesa primitiva, che spesso sapevano di andare incontro non ad un’allegra vita sociale, ma alla persecuzione.
L’accostamento quindi, in tempo di isolamento sociale da pandemia Covid, cadeva miseramente mostrando il vero volto di questa scimmiottatura della chiesa primitiva.

Per comprendere bene le pieghe della lettera che questi catechisti neocatecumenali inviarono ai loro adepti, bisogna conoscere a fondo il linguaggio neocatecumenale, nonché le intenzioni che si celano dietro a certe affermazioni, per cui chi non ha chiaro come funzionano le cose nel Cammino, oppure conosce poco lo slang neocatecumenale, necessita di traduzione in italiano, senza giri di parole e senza sottintesi. Altrimenti rischia di non comprendere totalmente e di dar meno rilevanza a frasi che invece svelano un mondo.

Questa “traduzione” quindi, condensato di molteplici commenti scritti nell’articolo dedicato, non è per coloro che già capiscono perché sanno, ma è a beneficio di quelli che hanno cominciato a dubitare, a intuire, a porsi qualche timida domandina.

Segue qui sotto nostra traduzione e commenti della
lettera dei cosiddetti "catechisti" del Cammino:

“La Madonna degli angeli vi conceda il dono dell’OBBEDIENZA A NOI, CATECHISTI LAICI, che non abbiamo nessun mandato personale e nessuna preparazione spirituale, se non quella che ci siamo fatti frequentando il Movimento Neocatecumenale, scelti dalla comunità in base a simpatie o parentele varie, quasi mai in base alla fede.

Dell’OBBEDIENZA VERA, che è quella alla Chiesa, al suo Magistero e al suo deposito di fede, molto diversa da quella che dovete tributare a noi, non ve ne dovete interessare.
I preti cattolici infatti, quando fanno direzione spirituale o organizzano appuntamenti parrocchiali, NON CHIEDONO MAI OBBEDIENZA A SE STESSI, ma lasciano LIBERI I FEDELI.
Sanno che esiste il libero arbitrio, dono prezioso di Dio ad ogni anima
, sanno che possono esistere legittimi motivi per non partecipare, sanno che forzare .

NOI CATECHISTI LAICI, INVECE, CHIEDIAMO TOTALE OBBEDIENZA SEMPRE, SU TUTTO, E NON LASCIAMO LIBERI I CATECUMENI, pena espulsione implicita o esplicita dalla comunità.

Stiamo attraversando [nel 2020] tempi difficili a causa della Pandemia (lettera maiuscola perché la consideriamo degna di nome proprio, come poi faremo col Diavolo) e non neghiamo che questa malattia ci preoccupa e ci appesantisce molto, ma non è quello il problema. Il vero problema è un altro: siamo MOLTO PIU’ PREOCCUPATI PER IL FATTO CHE ALCUNI NON STANNO ATTUANDO LE DISPOSIZIONI CHE NOI, LORO CATECHISTI, STIAMO INDICANDO.

I catecumeni fanno sciopero

Ciò che preoccupa maggiormente è che non si faccia come diciamo NOI.
DOVETE ATTUARE QUELLO CHE DICIAMO NOI  .

Il problema vero è che tra questi DISOBBEDIENTI ci sono anche CATECHISTI a loro volta, quelli che hanno delle responsabilità, cioè coloro che dovrebbero fungere da “maestri” di altri, e RESPONSABILI, che dovrebbero collaborare con noi "catechisti" per garantire che il cammino sia fatto secondo le regole e le disposizioni arrivate dall’alto.

Come potranno i CATECHISTI chiedere obbedienza, o come hanno potuto chiederla in passato, se sono i primi a DISOBBEDIRE ED A FREGARSENE dei frateli delle comunità e NON ATTUANO nostre disposizioni?
Che razza di "catechisti neocatecumenali" sono se non hanno a cuore la fede in Kiko dei propri cosiddetti "catecumeni", se ne disinteressano e sono loro per primi a disobbedirci? Come potremmo dichiarare che persone così parlano per bocca dello Spirito Santo? Come possiamo considerarli “maestri di fede” se basta un tempo di isolamento a farli disamorare e infiacchire? Come potranno i catecumeni, da ora in poi, dare loro credito?

Speriamo che l'intercessione di Maria Santissima aiuti tutti noi ad entrare con gioia nella Volontà di Dio perché, come ben sapete, noi sappiamo qual è la volontà di Dio PER VOI, non per nulla siamo i VOSTRI CATECHISTI: quelli che “dovrebbero” essere illuminati ma di cui molti con la pandemia hanno perso ogni zelo. 

La "volontà di Dio", secondo noi, è che voi RIMANIATE NEL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE, per giunta CON GIOIA. Non possono esserci altre volontà.
Se la gioia non ce l’avete, fatevela venire perché qui da noi È NECESSARIA per dimostrare l’allegria cristiana.

Allegria neocatecumenale
GMG Panama

Prima di tutto vi incoraggiamo a credere al GRANDE MIRACOLO che IN TUTTI QUESTI ANNI il Signore Gesù Cristo ha fatto con ciascuno di noi.
Beh un miracolo è un accadimento, un fatto, accade in un certo momento, non dovrebbe DURARE ANNI.
Invece da NOI il Signore fa MIRACOLI CONTINUATIVI, che durano anni.

Quindi il “miracolo” accadde quando foste chiamati, poi è continuato “in tutti questi anni”.
Fu quando venimmo chiamati a far parte del Corpo Santo di Gesù, cioè la sua Chiesa, altrimenti detta sua Sposa, espressione che rappresenta molto meno il corpo come comunità. Perciò la usiamo di meno.
Fummo chiamati attraverso UN DONO: una comunità CONCRETA. La comunità parrocchiale invece è ASTRATTA.

Ci sono anche quelli che questo DONO non l’hanno ricevuto, per esempio i cristiani della domenica, oppure l’hanno rifiutato.

Non ponetevi la domanda, voi già battezzati, se facevate parte della Chiesa anche da prima, attraverso il sacramento del Battesimo. La risposta richiederebbe uso dell’intelligenza e della ragione, e voi sapete che la “ragione va circoncisa”, non ne va fatto uso.
Se noi vi diciamo che la vostra entrata nella Chiesa risale alla chiamata che il Signore vi fece quando entraste in comunità e non ai tempi del vostro Battesimo, dovete crederci e basta.

Noi diciamo che la comunità è Santa come impropria estensione al fatto che LA CHIESA È SANTA e, finché ci tengono nella Chiesa, possiamo approfittare per dichiarare santa anche la comunità, per indebita estensione. Che è santa ce lo diciamo da noi stessi. NOI, che possiamo ragionare, ragioniamo così, per estensione.

I catechisti, cioè NOI, ti abbiamo fatto delle promesse. NON HA PROMESSO IL SIGNORE, ABBIAMO PROMESSO NOI.
Ma siccome noi, catechisti alla stessa stregua di quei catechisti disobbedienti e infiacchiti che non presenziano alle nostre celebrazioni, siamo comunque per definizione “inviati dallo spirito santo”, le promesse che facciamo noi è come se le avesse fatte il Signore.
Il difficile è distinguere tra catechisti convinti e catechisti disubbidienti. Meglio quindi obbedire a tutti, anche a quelli tiepidi e svogliati. Chi obbedisce non sbaglia mai, si dice in riferimento alla Chiesa, che RAPPRESENTIAMO NOI.

Diciamo questo perché [ad agosto 2020] sono passati 5 mesi da quando questa piaga globale ci ha circondato… ma FORSE PER ALCUNI È STATA LA SCUSA PERFETTA PER SVINCOLARSI DALLA PROPRIA COMUNITÀ.

Sono bastati solo 5 mesi per desiderare di accampare scuse e svincolarsi, proprio come quando le cose si fanno controvoglia, tipo i ragazzini che accampano scuse per non andare a scuola e manipolano il termometro per far credere di avere la febbre…

Questi “alcuni”, COMPRESI CATECHISTI E RESPONSABILI come dicevamo prima, aspettavano la SCUSA PERFETTA PER SVINCOLARSI DALLA COMUNITÀ

Forse non ci stavano bene? Forse non ci andavano volentieri? Forse non credevano più tanto a quello che NOI CATECHISTI MAGGIORI predicavamo? Forse erano iniziati i sani dubbi? Forse sentivano il peso dei 613 precetti della Torah?

NESSUNO, CHE AMI QUELLO CHE FA, ASPETTA SCUSE PERFETTE PER DIVINCOLARSI. 

Allora serpeggiava già un baco? Non era uscito finché non è arrivato il lockdown e la fine della SOCIALITA’, UNICO MOTIVO DI AGGREGAZIONE?

A noi non preoccupa tanto il coronavirus, nemmeno vi abbiamo chiesto come state e nemmeno l’hanno fatto i vostri catechisti disobbedienti ed infiacchiti: a noi preoccupa il lockdown, che non ci permette di portare avanti i 613 precetti della Torah Kikiana, che non ci fa godere dei bellissimi viaggi, dei bellissimi alberghi, delle mangerecce e continue agapi, dei “nostri” raduni e sinfonie, con i quali vi tenevamo accalappiati…
Il lockdown ci ha ostacolati NON nella fede, perché quella si può alimentare anche da casa propria, ma nella nostra SOCIALITÀ, che è evidentemente quello che ha attratto molti di voi, che accampate “scuse perfette” appena la SOCIALITÀ VIENE MENO.

Il Signore permette le cose per il bene di chi lo ama, e quindi forse avete scoperto in QUESTO TEMPO DI DESERTO, permesso dal Signore, che nel vostro cuore non c'è amore a Dio, e di conseguenza non c'è amore a tuo fratello e al tuo prossimo. 

Gesù PREGAVA nel deserto

Dobbiamo dire questo perché, qualora utilizzaste la ragione e scopriste che si sta meglio senza tutti i sovraccarichi della comunità, gli esborsi delle decime e gli strilli canori, nonché le tediose e lunghissime catechesi sempre uguali, vi dobbiamo manipolare e convincere che SIETE STATI NEL DESERTO e che NEL VOSTRO CUORE NON C’È AMORE A DIO NÉ AI FRATELLI.

Lasciatevi GIUDICARE DA NOI, che abbiamo il permesso per giudicare.

Giudicando intanto manipoliamo le vostre menti e vi induciamo a pensare e credere cose che potrebbero non essere vere, non per nulla noi siamo i catechisti, gli “illuminati permanentemente dallo spirito santo”.

Magari vi siete collegati col Vaticano, con la vostra parrocchia, avete pregato per conto vostro il rosario o altro, ma questo non vi conta niente: SICCOME NON VI SIETE COLLEGATI VIA ZOOM CON LA COMUNITÀ, VOI SIETE NEL DESERTO E NON AMATE DIO NÉ I FRATELLI.

Da cosa si vede? Che state facendo MALE le preghiere che la Chiesa, cioè NOI, vi ha consegnato.

Ve le abbiamo consegnate NOI e magari, se avevate ricevuto i sacramenti, ve le avevano consegnate anche altri prima di noi, ma quelle non contavano. Contano quelle che vi abbiamo consegnato nel Movimento Neocatecumenale.

LA COSA MOLTO PIÙ GRAVE, non è che tu possa aver pregato per conto tuo o ti sia collegato con altre iniziative, ma che TU TI SIA SEDUTO NON UNENDOTI ALLA TUA COMUNITÀ VIA ZOOM.

Il resto non conta, non è “roba nostra” e che tu possa scansare la “roba nostra” per collegarti con altri o pregare da solo è cosa MOLTO GRAVE, LA PIÙ GRAVE DI TUTTE perché, nel nostro gergo, significa che TI SEI SEDUTO E STAI NEL DESERTO. È GRAVISSIMO.

Noi non c’eravamo in casa tua a vedere se pregavi o ti collegavi con altri, ma il GIUDIZIO LO FACCIAMO UGUALMENTE.
NOI POSSIAMO, PERÒ LO CHIAMIAMO DISCERNIMENTO.

GIUDICHIAMO inoltre che ti sei disinteressato dei fratelli: non possiamo saperlo con certezza perché il responsabile-delatore non abita a casa tua e in questo caso non può sapere, e quindi riferirci, se ti sei sentito coi fratelli. Lo pensiamo noi, perché noi di te pensiamo sempre MALE.

E’ successo che se ti sei connesso con i nostri appuntamenti, non ti sei mostrato (quindi era una finta connessione come succedeva prima, quando facevi finta di obbedire e poi agivi diversamente), oppure eri addirittura in pigiama, sdraiato in poltrona o nel letto: ti devi addobbare a festa quando stai in casa tua per presentarti ai nostri collegamenti. Il collegamento È SACRO.

Da tutto ciò GIUDICHIAMO che non ti interessa trasmettere la fede ai figli, perché la fede si trasmette solo nel modo che diciamo noi, tu non puoi pensare o agire da solo.

GIUDICHIAMO ANCHE CHE I FIGLI TI DISTURBANO.
Come facciamo a saperlo? Perché disturbano anche noi: per questo usciamo tutte le sere (in tempo di non pandemia) e li lasciamo in continuazione con le baby sitters: fare il catechista edifica, badare ai figli è un disturbo. Noi li facciamo soltanto, i figli, poi li scarichiamo ad altri, nonni o baby sitters. Per la causa e per nostra buona comodità.
Magari hai figli ultra ventenni, che vanno all’università, ma non desideri trasmettere loro la fede perché A TORTO, li reputi già grandi.

Inoltre, quelli che potrebbero andare alle Eucarestie (neocatecumenali) di persona, preferiscono collegarsi con un mondo immaginario: il Michigan dell’Uganda.
Come mai questa preferenza?

GIUDICHIAMO che a te non importa nulla, che ti siedi (non cammini) e non sai che se non ti colleghi alla comunità via Zoom è il Signore che ti sta mostrando il TUO EGOISMO e la TUA APATIA verso le cose di comunità, che noi chiamiamo sante. 

GIUDICHIAMO che sperperi come il figliol prodigo, mentre magari hai assistito tutti i giorni alla Messa e hai pregato molto, cosa che il figliol prodigo non fece.

Ora, in questo lockdown [nel 2020], il Signore si mette a fare sul serio con te: vuole salvarti dal tuo OSCURO EGOISMO e dalla TUA SCHIAVITÙ DI VIVERE PER TE STESSO, che noi abbiamo già GIUDICATO su di te, anche se in realtà non possiamo sapere come stai vivendo.

Viene a scomodarti tramite il Movimento Neocatecumenale e tutto quello che permette è per il tuo bene: anche se lasci la comunità è per il tuo bene. Se TUTTO è per il nostro bene, quindi, potrebbe essere nostro bene anche lasciare la comunità. Ma noi non intendiamo affatto questo.

Non permettere al Diavolo, padre delle bugie, di interpretare ciò che stai vivendo come una punizione o una sofferenza senza senso, e di farti credere che questa è la prova che Dio non ti ama.
Scriviamo Diavolo con la maiuscola, dopotutto si merita l’onore della "maiuscola reverenziale", che è utilizzata ancora di frequente per i pronomi e aggettivi possessivi che si riferiscono a Dio, a persone o cose sacre, a persona di riguardo. 

Tu, che [in questo 2020] vivi la pandemia GLOBALE come tutti nel mondo, interpreti che questa sia PER TE una punizione o una sofferenza senza senso, anche se non si capisce perché ti dovresti considerare diverso da tutti gli altri che patiscono la tua stessa sorte e i tuoi stessi pericoli: NOI TI DICIAMO CHE TU PENSI QUESTO e che questa è l’interpretazione del diavolo.

Magari invece non l’hai nemmeno pensato, perché sai che non è una cosa che è capitata solo a te ma a tutti: comunque noi ti interpretiamo questa interpretazione del diavolo e la attribuiamo a te.
Se questa pandemia [del 2020], che fa soffrire TUTTI, fosse la prova che Dio non ti ama, dovremmo dire che Dio non ama nessuno, perché TUTTI soffrono della stessa calamità.

GIUDICHIAMO che tu, anche se con sorte uguale a tutti, hai creduto che Dio non ama proprio te, chissà perché. E GIUDICHIAMO che il diavolo vuole ingannarti, perciò ti invitiamo a non giocarti la TUA ELEZIONE per chissà quale piatto di lenticchie. 

Non sappiamo quali siano queste lenticchie. Qualcuno ti ha offerto cose diverse dal Movimento Neocatecumenale? Perché le lenticchie furono offerte da Giacobbe ad Esaù.
Probabilmente non ti è stato offerto nulla, ma noi parliamo per slogan e qui ci sembrava che stesse bene.

Tu non sei chiamato, sei proprio eletto, te lo diciamo noi che queste cose di Dio le sappiamo. A NOI Dio comunica chi è eletto e chi no.

Quindi, ricomincia a preparare i temi che I TUOI CATECHISTI TI HANNO DATO. OBBEDISCI AI TUOI CATECHISTI LAICI, ANCHE A QUELLI CHE SONO DISOBBEDIENTI LORO PER PRIMI E CHE SE NE FREGANO DI TE, come abbiamo avuto modo di evidenziare all’inizio quando tra i fannulloni disinteressati annoveravamo anche “CATECHISTI ILLUMINATI DALLO SPIRITO SANTO”.

OBBEDISCI AI CATECHISTI, ora che non ti interessa di fare bella figura perché non sei davanti a loro di persona: fallo perché preparando i temi ricevi una Parola.
La potresti ricevere anche in parrocchia da un buon sacerdote, ma NOI quella te la vietiamo.

Se possibile, ma non è detto perché i sacerdoti sono pochi, compresi quelli neocatecumenali, cercate un prete neocatecumenale che vi possa celebrare l’Eucarestia neocatecumenale, così che possiate fare le cose che facciamo noi neocatecumenali: monizioni e risonanze (anche se la Chiesa ci ha detto che devono essere brevi e solo in casi particolari), i NOSTRI canti, nel NOSTRO modo comunitario, come voi avete sempre visto fare a NOI, che facciamo scuola e dai quali dovete prendere l’esempio. 

Se non potete farlo il sabato sera, saltate assolutamente la Messa parrocchiale dei cristiani della domenica mattina e fate la “NOSTRA” la domenica pomeriggio.
Se non potete nemmeno domenica pomeriggio vi invitiamo alle NOSTRE EUCARESTIE alle 19,00 ogni sabato. Solo alle NOSTRE.

PER FAVORE NON UNITEVI AD ALTRI PER CELEBRARE L’EUCARESTIA.
Per “altri” si intende la parrocchia o comunità diverse dalla vostra. Solo con la vostra comunità o con NOI CATECHISTI.

Non unitevi a nessuno nemmeno per fare Lodi o Vespri: se siete soli o vedovi li dovete fare INDIVIDUALMENTE.
Col coniuge, se sposati.

Chi ci rimette in tutto questo sono le persone sole o i vedovi: non devono unirsi a nessuno per pregare, devono farlo in solitudine, aggiungendo questa solitudine a tutto il resto. Tanto a noi che ce ne importa: i soli o i vedovi servono per i servizi: i soli per aiutare le missioni, i vedovi per l’accoglienza. Non essendo possibile in questo tempo né l’una né l’altra, dei soli o dei vedovi non ce ne facciamo nulla.
Che preghino da soli, senza unirsi a nessuno.

Ve lo diciamo noi, che siamo i VOSTRI CATECHISTI. NESSUN ALTRO LO È, specialmente chi non appartiene al NOSTRO MOVIMENTO, per esempio i sacerdoti non neocatecumenali.
Non essendo VOSTRI CATECHISTI, non li dovete ascoltare. Dovete ascoltare SOLO NOI, nessun altro.

Il Signore, NEL SUO AMORE, TI HA DATO NOI. NOI SIAMO L’ESPRESSIONE DELL’AMORE DI DIO PER TE. Non fare caso se siamo stati eletti dalla comunità, non di certo in base alla fede, ma in base a parentele, amicizie e simpatie, dove il Signore non c’entra nulla. Oppure perché parlavamo bene davanti e razzolavamo male dietro (caso diffusissimo).

SE NON AMI NOI, FRATELLO, È SEGNO CHE TI DEVI CONVERTIRE, PERCHÉ DISPREZZI I CATECHISTI CHE DIO TI DÀ.
Noi lo diamo per scontato e su questo non si discute.

QUINDI, NON CI DISPREZZARE: CHI DISPREZZA I SUOI CATECHISTI LAICI, VOTATI DALLA COMUNITÀ IN BASE A SIMPATIE, AMICIZIE E PARENTELE, SPUTA NEL PIATTO IN CUI MANGIA ED È SEGNO DI MANCATA CONVERSIONE.

IL CONVERTITO AL CRISTIANESIMO GUARDA A DIO, IL CONVERTITO AL KIKIANESIMO GUARDA A NOI CATECHISTI, ESPRESSIONI-CLONE DEL DIO KIKO.

A volte ci chiamano per dirci che non sanno cosa fare poiché i loro catechisti non li hanno informati.
Non chiedetevi perché i catechisti non li hanno informati su cosa fare: rientrano sempre tra quelli tiepidi e disubbidienti ai quali ci riferivamo sopra, che non fanno quello che NOI diciamo.
Se ve lo chiedeste, la risposta vi allontanerebbe dal Movimento: chi vorrebbe “catechisti illuminati da Dio” che si disinteressano dei "catecumeni" e se ne fregano di partecipare alle riunioni online della comunità su Zoom, un po’ come ha fatto Kiko dall’inizio della pandemia [siamo nel 2020] non facendosi mai vedere, pandemia che noi stessi abbiamo detto essere iniziata ormai 5 mesi fa?

Per questo, sperando che stavolta ci obbediate, perché altrimenti perdiamo la presa su di voi, vi carichiamo di impegni.

Ti vogliamo riacchiappare...

Il sabato pomeriggio vi invitiamo ad unirvi alla celebrazione della parola CON LA VOSTRA COMUNITÀ, NON CON ALTRI. Ci deve essere un gruppo di fratelli che preparano la parola (via Zoom) e ci devono essere le solite monizioni, i canti, le risonanze, in un collegamento a distanza alquanto ridicolo quanto triste.

La cosa vi impegnerà circa due orette. Se siete pochi come ultimamente succede, anche meno.

Per cui, visto che per i neocatecumenali il sabato è il “giorno del Signore” come per gli ebrei, appena finito scollegatevi dalla celebrazione della Parola ed immediatamente collegatevi con l’Eucarestia delle 19,00. Se trovate un presbitero neocatecumenale, fatelo con la vostra comunità, altrimenti con NOI. NON CON ALTRI.

Riprendete via zoom la CONVIVENZA MENSILE: Lodi al mattino (stavolta i soli e i vedovi si possono collegare), scollegamento per pranzo e ricollegamento per due ore nel pomeriggio, così fate il giro d’esperienze telematico.

Riprendete le SCRUTATIO DEI GIOVANI, che hanno bisogno di essere incoraggiati e nutriti.
Ma non da persone o preti qualsiasi, bensì dai PROPRI CATECHISTI che, chissà perché, forse per svogliatezza e demotivazione, le avevano interrotte.

Vi sembra tanto celebrare la Parola di sabato pomeriggio, prepararla a turni, di seguito celebrare l’Eucarestia rigorosamente neocatecumenale, fare la convivenza mensile e la Scrutatio dei giovani, il tutto via Zoom?
Ma come, fino a inizio 2020 quando non c’era ancora la pandemia facevamo ben altro, ci divertivamo un sacco!
Viaggi, 100 piazze, sinfonie, raduni, pellegrinaggi con parola al caso per la vita, annunci vari, chiamate vocazionali a desta e a manca, fine cammino in Terra Santa, Matrimonio spirituale in Terra Santa, alberghi di lusso, King David a Gerusalemme, missioni a 2 a 2… ci davamo un gran daffare. Bei tempi!
La SOCIALITÀ era al massimo.

Ora, senza la SOCIALITÀ, NON VI INTERESSA PIÙ NULLA?
ALLORA ERA QUELLA CHE VI TENEVA UNITI!
ALTRO CHE FEDE E SIGNORE, SIGNORE…

Siccome voi non potete decidere nulla col vostro libero arbitrio, sia il Signore a concedervi di OBBEDIRE A NOI CATECHISTI, AUTORI DI QUESTE “POVERE” RIGHE ESIGENTI, MINACCIOSE E GIUDICATORIE.

NOI pensiamo infatti che IL SIGNORE abbia interesse a far sì che VOI obbediate a semplicissimi CATECHISTI LAICI, ripetitori della dottrina di Kiko ed inquisitori senza titolo delle vostre coscienze.

Ma ricordate, quello che vi abbiamo detto vale solo per la zona di San Carlos, di cui NOI SIAMO CATECHISTI.
Esiste infatti un PERICOLO: che vi CONFRONTIATE E CAPIATE COSE CHE NON VI RIGUARDANO.
Lo diciamo perché magari altrove fanno diversamente, sono seduti, o troppo avanti per voi. 

Da noi non è come nella Chiesa, dove le cose sante riguardano tutti allo stesso modo.
Da noi c’è l’”arcano” e i pivellini non si possono mischiare con gli Eletti.”

Slogan conclusivo: LA PACE

(Mai nessuno a cui sia fregato veramente che la PACE arrivasse su quel “fratello”. E’ un modo di dire. Utilizzare l’ebraico Shalom doveva sembrare troppo azzardato, sennò l’avrebbero adottato, come hanno fatto per la massonica menorah ebraica e molto altro)


Come si è potuto notare, la Chiesa è stata rammentata solo in funzione del Movimento Neocatecumenale, MAI come corpo UNITO dei figli di Dio. L'UNITÀ VALE SOLO ALL'INTERNO DEL LORO MOVIMENTO (qualora ci fosse).
Quando parlano di Chiesa, intendono la CHIESA GERARCHICA, perché il "popolo" sono solo loro ed il loro Movimento. 
Tutto il resto è da catechizzare da LORO, VERO POPOLO DI DIO CON LA FEDE ADULTA, che dipende direttamente dalla CHIESA GERARCHICA.

19 commenti:

  1. Traduzione è l'acronimo di :

    Troppe Ridicole Assurdità Demenzialmente Umane Zelantemente Indecenti Ormai Neocatecumenalmente Eretiche

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  2. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il meno consumistico

    Kiko ha letto in vari giornali che il Natale, con il consumismo ormai imperante da anni, fa si che la gente mangi troppo con aumenti di peso e relativi problemi di salute. Orrorizzato ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha fatto digerire tutta l'umanità in solo mezz'ora riacquistando il peso originale. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, ero seguro che esto interviento avrebbe resolto capra e cavolos. Anch'io ho fatto un cenone mica mal e non ho sentito men che nada. Se Carmensita tienes a la salud de los hombres, tienes pure a la salud della loro anima, quindi es sancta por definision, che fa rima con beatificasion. Ordunque procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente : una confezione di sigari Avana, una bottiglia di whisky Glenfiddich e una confezione di aragoste, del modico prezzo totale di 3500 euro, e un biglietto : "Sancto Padre, anch'io a Natal ho preso esta roba e me siento legero legero. Buon anno Kiko"

    e la causa continua

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  3. Il giro per prendere la decima per far girare un pò di liquidi nelle comunità nel primo mese del lock hard nè vogliamo parlare '??

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  4. Amici che vorrebbero passare il capodanno con qualche amico tranquilli, a vedere un film fare due chiacchiere e un gioco di società e invece si sentono in dovere di andare " in celebrazione ", sono in pochi, se manca qualcuno si nota troppo,anche perché stasera non celebrano, in comunità sono troppo pochi, due messe di seguito non riescono a " prepararle" ,più vado avanti più il tutto mi sembra squallido....

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    1. Ho a che fare spesso con persone neocatecumenali.
      Nonostante si lamentino di tutto non riescono a mollare.

      Anche questo è squallido.
      Rimanere in un contesto perché ti sei bruciato tutte le alternative, non è il massimo.

      D'altronde, nelle comunità si stanno tutti un po' arrangiando.
      Vanno quando vogliono, obbediscono ob torto collo quando proprio non c'è modo di evitare, si lamentano, hanno relazioni conflittuali... un po' come si legge anche nell'articolo.
      Eppure, anche se part-time, rimangono al laccio.

      Oggigiorno ci sono più "neocatecumenalucci del sabato" che cristianucci della domenica.
      Marco

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  5. Ci scrive Cecilia:

    Sono di Vicenza. Ho frequentato la comunità neocatecumenale per un anno quasi ormai e io posso dire solo una cosa: informatevi bene prima di aderire! In quanto ancora adesso sto cercando di "uscire" e mi contattano ogni volta per farmi cambiare idea...

    Non sono assolutamente d’accordo su come "pregano", in quanto se dovessero essere veramente cristiani le loro messe dovrebbero essere aperte a tutti (e invece non lo sono: c'è stato bisogno di chiedere il loro permesso per entrare a una celebrazione e già questo è assurdo, ma come si fa? chiedere il permesso per entrare in chiesa?!).

    Non ti dicono mai come si svolge il cammino: una volta entrati non se ne esce più e se tenti di lasciare devi andare da uno psicologo perché ti alimentano sensi di colpa dicendoti che il demonio ti sta tentando, ingannando, che è una cosa orribile da dire perché è come se la tua libertà fosse inesistente.

    Poi giudicano severamente la chiesa normale e non vanno alle messe cattoliche. E allora dico: il vero cristianesimo dove sta? Non devi mica frequentare una comunità per essere cristiano, Dio c’è sempre e non è vero che "passa una sola volta" come dicono loro.

    Trovo ingiusto che questi giovani siano costretti a continuare ad andare alle loro celebrazioni: uno deve essere libero delle proprio scelte e questi ragazzi non lo sono. Non sanno neanche il motivo per cui stanno lì in cammino. L’amore che ci ha insegnato Dio, se permettete, è tutt’altro: e loro a parer mio sono persone che giudicano più di altri per quelle che ho conosciuto io. State attenti. A me hanno sfissiato l’anima.

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  6. ora mi trovo a Medjugorje da ieri l'altro per ritrovare un po' di pace e serenità.. mi sento davvero lontano dai classici cattolici, avendo avuto un approccio alla Fede esclusivamente neocatecumenale.. purtroppo quando i genitori credono fermamente solo in quel movimento danno meno possibilità ai figli, l'allontanamento dalla comunità è solo sinonimo di perdizione e alla fine lo diventa davvero quando ti bombardano incessantemente.. speriamo di recuperare nella Fede ed anche di riconciliarmi con la famiglia perché in realtà non vorrei vivere con l'angoscia, il terrore e le velate minacce come è uso fare in una famiglia cn.. vi auguro un sereno e fruttuoso anno nuovo.. Simich

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    1. Lieto di sentire che ti stai muovendo e dando da fare.
      Sappiamo per esperienza che non è facile, come non è facile smettere dalle droghe.
      Smettere dalle dipendenze non è facile, e il Cammino rende dipendenti.

      Ma se tu guardi avanti e non indietro, ricercando la fede vera, ce la puoi fare tranquillamente.
      Non so quanti anni hai, ma penso che potrebbe essere un'opzione avvicinarsi al Gi.Fra, la Gioventù Francescana, dove puoi conoscere e incontrare coetanei camminando con San Francesco.
      L'importante, credo, è che non ti isoli, perché la solitudine poi crea altri problemi e forse anche le condizioni per non abbandonare mai definitivamente il posto da cui vuoi allontanarti.

      Ti auguro ogni bene e pregherò affinché tu possa avere un prossimo anno carico di buoni frutti.
      Marco

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  7. Crudamente dopo il secondo passaggio o servi o ti spremono come un limone a livello finanziario. Questo e' l'ideale di fratelli ,sorelle ,famiglia. !

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  8. A proposito di giovani, c'e' una realta',i figli dei fratelli appartenenti ad altre realta' che hanno oltre i 13 anni non vengono piu', le comunita, soprattutto le ultime, sono piene di ragazzi. Jack

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    1. Il fratello che oggi vuol firmarsi "Jack" viene a ragliare in modo sconnesso la teoria campata in aria (che erroneamente chiama "realtà") secondo cui negli altri movimenti ecclesiali i figli adolescenti non vanno più a Messa, mentre i figli del Cammino continuerebbero ad andare in comunità.

      Come vedete, per affermare il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino è sempre necessario adoperare inganni, menzogne, giudizi temerari, generalizzazioni alla carlona. Ma Jack, da tanti anni, imperterrito, prosegue sempre sullo stesso binario, perché lo sa bene che una menzogna ripetuta un milione di volte alla fine a qualcuno sembrerà vera.

      La realtà, invece, è che i figli dei neocatecumenali vengono obbligati in ogni modo a partecipare alle messinscene kikolatriche (inclusa la pagliacciata delle "lodi domestiche" della domenica mattina, cioè le lodi a Kiko per evitare di andare a Messa). E che più li si obbliga, e più si estranieranno dalla "celebrazione" kikolatrica, e più tenteranno di evitarla, e più andranno "in crisi", e più i genitori kikolatri si vanteranno "eh, i miei figli sono la mia croce", e via di questo passo, finzione dopo finzione, ipocrisia dopo ipocrisia, tutto è concesso se in nome del triplice idolo. Una minoranza di loro si adegua all'ipocrisia solo per conservarsi un ambiente sociale, ma fuggono via appena possibile.

      Riguardo agli adolescenti che "non vogliono andare a Messa", succede solo a quelli a cui non è stata trasmessa la fede, delegandola ad attività esterne (campi scuola, prediche noiose del parroco di poca fede, ecc.). E, contrariamente alle ragliate di Jack, nelle altre realtà ecclesiali - non necessariamente movimenti e associazioni - gli adolescenti che vanno a Messa sono molti più di quelli che Jack può temere. E per di più, in tempi preconciliari, gli adolescenti che non andavano a Messa erano una minoranza.

      Vedete, prima della rivoluzione comunemente chiamata "il Concilio", le manifestazioni oceaniche avvenivano solo tra cattolici. Nel 1953 si radunarono a Roma trecentomila aderenti dell'iniziativa Uomini Cattolici. Nel '53, quando non c'erano computer, cellulari, trasporti capillari ed efficienti. Sfido io che i comunisti rosicavano abbestia e copiarono la moda delle manifestazioni di massa (che perdura ancor oggi, e col tipico tratto mentitore dei comunisti, quello di ingigantire i propri numeroni riguardo alla partecipazione, proprio come fanno i neocatecumenali). Prima della rivoluzione conciliare, i veri punti di aggregazione dei giovani erano le parrocchie: era così naturale andare a Messa, che i comunisti per attrarre qualche giovane dovettero inventare circoli domenicali con biliardini e cineforum (tante parrocchie fecero altrettanto ma ad organizzare attività laiche ci riescono meglio i laicisti che i preti). E comunque pure i comunisti si lamentavano che i propri figli adolescenti non volevano partecipare alle assemblee locali del partito... sapete com'è, l'adolescente è tipicamente un po' ribelle, e non gradisce di fare attività "tanto per".

      Nella Chiesa prima della rivoluzione, la liturgia era vissuta sul serio, non era una pagliacciata a cui marcar presenza. La fede era descritta in modo chiaro, non un confuso nebbione di sospiri, di astrazioni, di paroloni e di numeroni. Il trasmetterla ai figli non era un infliggere loro dei pesi "perché sì e basta", ma un testimoniare - generalmente senza parole - qualcosa di già vissuto, che era già verificabilmente valido per sé e per i propri avi.

      E la fede non aveva bisogno di "itinerari di riscoperta", né delle inutili ed ipocritissime "convivenze", né delle messinscene (domestiche o nelle polverose salette con sbarramento d'ingresso) imbottite di gadget e chitarrelle. Di fronte alla crisi della fede, il Cammino è la risposta sbagliata, è il veleno al posto della medicina, e fallisce non solo riguardo allo scopo ("fede adulta", e invece ti dà solo eresie) ma perfino nei benefit aggiuntivi (ti promette un po' di socialità, di calore umano, e invece ti dà un branco di ipocriti).

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    2. Jack ragliante
      perfetto camminante

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    3. Anche qui mi pare l'occasione di tradurre lo sregolato messaggio di Jack:

      "Oltre i 13 anni i figli di coloro che appartengono ad altre realtà ecclesiali non vengono più (dove? Boh forse in Chiesa).
      Ma sappiate che c'è UNA SOLA REALTÀ, IL CAMMINO NEOCATECUMENALE, dove le ultime comunità sono piene di giovani!!
      NESSUNO È COME NOI, SIAMO UNICI E MIGLIORI NON SOLO DEI CRISTIANUCCI DELLA DOMENICA, MA ANCHE DI TUTTE LE ALTRE REALTÀ ECCLESIALI!!!"

      Questo il senso dello scritto di Jack.
      Denigra tutti.
      Ora anche gli altri movimenti ecclesiali, non bastava denigrare i parrocchiani semplici.
      Deliri di onnipotenza, come il suo padre-padrone.
      Si vede che la malattia psichica si attacca, o è ereditaria.

      Però si è dimenticato due dati importanti.
      Intanto le nuove generazioni sfornano meno figli, quindi il vivaio si riduce e gli effetti saranno visibili tra qualche anno.
      Inoltre non tiene conto che di questi tredicenni forzosamente obbligati, almeno la metà abbandona appena può.

      Anche le "comunità piene di giovani obbligati" scemeranno a vista d'occhio nei prossimi anni.
      Per esempio, ho saputo di una festa di fine anno con un bel numero di giovani neocatecumenali e me ne sono stupito.
      Poi ho saputo che per ottenere quel numero hanno dovuto riunire rampolli da diverse parrocchie, perché isolatamente ognuna ne disponeva pochi.
      L'epoca del declino è già avviata, ma i maggiori effetti devono ancora avvenire.
      Ci risentiamo tra nemmeno dieci anni, quando gli anziani non ci saranno più e i giovani saranno decimati.
      Marco

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    4. Jack è l'acronimo di :

      Jack Altro Catechista Kikiano

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  9. Mi scuso per il fuori tema, ma mi premeva informare sugli sviluppi dell'acquisto della casa in Giappone, dicasi a vantaggio della missione.

    Allora, pare che questa casa verrà comprata dai contribuenti (termine esatto) e non dalle Fondazioni.
    Ci sono ben 4 opzioni di versamento, tutte intestate ad Antonello Iapicca.
    I soldi finiranno sui suoi conti.
    Poi, l'intestazione della proprietà non si sa a chi verrà fatta, se al prete Iapicca o a una delle due famiglie in missione.

    Sborsate monoreddito, sborsate pensionati minimi, sborsate affittuari e non proprietari di casa...
    Per la missione ci vuole una casa IN PROPRIETÀ.
    In affitto non va bene. Spostarsi un po' più in là non va bene.
    Altrimenti il gruppuscolo minimale di giapponesi che li hanno seguiti in più di 20 anni si destabilizza...

    Eh... la SICUREZZA...
    Ma Abramo comprò casa?

    https://vangelodelgiorno.blogspot.com/2023/12/insieme-per-la-casa-della-missione-di.html?fbclid=IwAR3zhvPTR9MZigi6-l_GE9HrB_inepq2CSqYKrx-TDk_HGkWSEdF-IL28ok

    Stesso discorso pure nella pagina facebook del destinatario.

    Comprare casa con i soldi altrui è definita un'"affascinante avventura".
    Per questa affascinante avventura ci vogliono circa 100.000 euro.
    Il vescovo non compra. Lui non dispone degli stessi benefattori di cui dispone il Cammino.
    Quindi sborsate e comprategli casa.
    Marco

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  10. Mollate il maloppo che il (bello) della casa (spartisce?) il bottino

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  11. Ricordiamo ai gentili lettori che anche quando si tratta di eventi "vecchi" - come gli eventi durante i lockdown, come descritto in questa pagina -, di notare la mentalità neocatecumenale dell'epoca, e di riflettere se nel frattempo sia cambiato qualcosa.

    Vedete, anche ai tempi del "divorzio-neocatecumenale" - di cui Augusto Faustini ci documentò con dolorosa esattezza i contorni - i kikos andavano dicendo che "il Cammino salva i metrimoni", proprio mentre i capicosca del Cammino, per promuovere ogni piccineria del Cammino e dei suoi due idoli spagnoli, non esitavano a sfasciarli, i matrimoni. Così come non esitano oggi (agendo con ancor più ipocrisia perché sanno di essere stati già scoperti troppe volte). Il neocatecumenalismo si fonda su menzogne, inganni, ipocrisie.

    Allora come oggi, così come in quei tempi di lockdown del 2020, la mentalità degli adepti di Kiko e Carmen è quella di essere disposti a mentire e ingannare, pur di salvaguardare il prestigio e i soldi della loro setta, oltre che ovviamente andare contro tutte le regole e contro ogni buonsenso. E di fronte ad ogni scempio perpetrato dai capi del Cammino e dai fratelli del Cammino, i kikos non ammettono mai che "c'è qualcosa da correggere". Al massimo diranno che c'è qualche facinoroso che non rappresenta il Cammino e che ha agito "per conto suo" (ma in cuor loro vogliono solo punirlo per essersi fatto "sgamare"). Ordinariamente diranno con sprezzo che voi "non capite il Cammino", che non ne avete "fatto esperienza" (come se fosse necessario drogarsi prima di poter maturare convinzioni sulla droga), e che loro invece hanno fatto una qualche bellissimissima esperienza del Cammino che annullerebbe automaticamente ogni testimonianza sfavorevole, e ripeteranno ipocritamente (e invano) mille volte il nome del Signore, col diabolico sottinteso che se non credete loro, non credete nemmeno al Signore.

    Dunque, anche se siamo nel 2024, il parlare delle ipocrisie neocatecumenali dei tempi del lockdown (con scene assurde, dalla "comunione take-away" ai cosiddetti "catechisti" che vanno porta a porta a esigere la tangente delle "Decime") ci fa capire che nel Cammino non è cambiato niente, tranne qualche vago aspetto superficiale. Il che non ci sorprende, visto che il Cammino viene dal demonio: ipocrisie, menzogne, inganni, idolatrie, carnevalate liturgiche, oppressione dei fratelli più piccoli, perbenismi moralisti, imborghesimenti e clericalismi, sfasciare matrimoni, calpestare materialmente il Santissimo Sacramento... davvero, il Cammino viene dal demonio - e non per modo di dire, perché nessuna di quelle cose viene dal Signore, nulla di tutto ciò è "ispirato dallo Spirito".

    Ne approfittiamo per segnalare alcune "vecchie" pagine, "vecchie" solo come data di pubblicazione ma (purtroppo!) ancora attualissime, perché nel Cammino non è cambiato niente:

    - «non sono certo i neocatecumenali a rinvigorire le parrocchie» in crisi

    - testimonianza di una suora sugli abusi liturgici neocatecumenali

    - quando TG2 Dossier, undici anni fa, trasmise un grosso spot pubblicitario neocatecumenale

    - come tutte le eresie, il Cammino è mortifero

    - mentalità neocat: le "famiglie in missione" per il Cammino, armate solo di superbia e di eresia.

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  12. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Capodanno

    Il 31 dicembre è arrivato al Centro Ufo di Porto San Giorgio un pacco, dono delle svariate comunità delle Marche, contenente dei fuochi artificiali, comprati con le svariate decime del mese. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, Kiko e i suoi sono usciti fuori dal Centro e hanno acceso i fuochi. Le figure ottenute, peraltro bellissime, a un certo punto hanno assunto la faccia di Carmen. Kiko ha fotografato con lo smartphone il tutto e l'ha inviato a Semeraro che l'ha fatto vedere al Papa che ha detto : "hermano cardenal, sfido in todo el muendo a trovar de los fuocos cosi. Es claro che c'è l'interviento di una sancta de categoria superior, cioè la nuestra Carmensita, a cui faremo un dono di fine anno special : la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre spedendogli un pacco contenente un DVD di Arenzulla, che fa vedere come modificare le immagini dei fuochi artificiali, più un biglietto : "grasias de todos, Sancto Padre, e buen anno. Kiko".

    e la causa continua...

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  13. Confermo che il cammino viene dal demonio, tutte le persone che lo frequentano sono pessime persone, arroganti, presuntuose, maleducate, viscide e cattive. Tenetevi alla larga da quella setta di indemoniati. Ex fratello

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