giovedì 14 dicembre 2023

Il Cammino non educa alla vita cristiana, ma alla disperazione

Cristo schiaccia Satana e trae i giusti fuori dagli Inferi

Mettiamo in evidenza la testimonianza di uno storico lettore e commentatore del blog. Lasciamo spazio alle sue parole. Tengo a sottolineare che il suo dolore, che traspare chiaramente dallo scritto, è anche il nostro e siamo in comunione con lui. Tante, troppe persone hanno avuto esperienze simili, compreso chi scrive. 

In calce aggiungeremo alcune brevi considerazioni.

"Salve a tutti, è da un bel po' di tempo che non riscrivo sul blog anche se in tutti questi anni gli ho sempre dato un'occhio... sono un figlio di genitori neocat...

Ricordo quando m'imbattei in questo blog una decina di anni fa quando avevo 20 anni, il quale mi confermò tutte le mie sensazioni e paure, ed uscii quindi dal cammino dopo che i catechisti intervennero in maniera molto pesante nella mia vita, delegati in parte dalla mia famiglia, nel cercare di risolvere alcune problematiche psicosomatiche che mi portavo dietro ed anche però alcune dinamiche familiari sul quale non avevo molto potere... Certo che mettere in dubbio, da solo contro la famiglia ecc., tutto quello a cui avevo creduto nell'adolescenza, non fu una passeggiata.. 

La mia "missione" divenne quella di portare fuori dal cammino gli altri miei coetanei finendo per rovinarmi un po' tutti i rapporti... dopo di che non son riuscito a trovare un percorso alternativo valido che mi potesse fare crescere nella Fede ma anzi mi sono buttato a capofitto in cose di cui ora mi vergogno molto cercando però di tener tranquilli i genitori, per far loro capire che non avevo bisogno del cammino per stare bene... A lungo andare mi arresi e ripresi un po' a pezzetti e bocconi, anche se dopo un po' mi fermavo sempre poiché non riuscivo a sopportare tutta quella teatralità che c'è nel CNC con sempre il solito copione che va in scena senza neanche un po' di spontaneità...

Finii, magari anche ipocritamente (da parte mia), anche per alzarmi al palco di Kiko in occasione di una GMG poiché con le ragazze l'ultima storia risaliva ai tempi delle scuole medie... Ma il percorso si interruppe dopo il primo incontro poiché non mi richiamarono. Successivamente iniziai a lavorare nella ristorazione quindi lasciai di nuovo la comunità e son andato avanti diversi anni senza di loro, andando soltanto ai matrimoni o alla Veglia. Nel frattempo non ho quasi più curato la parte spirituale, son finito nel fare delle cose riprovevoli, ho cercato di mettere la soddisfazione in un lavoro che mi piaceva senza però riuscire a mettermi i soldi da parte poiché ero pagato poco e male, ho sfruttato al volo un occasione di lavoro fuori regione pensando che fosse la volta buona la quale poi si è rivelata una truffa, ho perso le speranze nel trovare la ragazza, mi sono affidato eccessivamente a varie compagnie di amici senza neanche conoscerli così bene, mi sono ammalato di una malattia che si prende nei rapporti sessuali, il rapporto con il Signore è stato fermo nell'andare in Chiesa a pregare, e a fare foto, nelle vacanze in solitaria che ho fatto in questi anni stile Pellegrinaggio ma da solo... 

La mia ultima storia con le ragazze è ancora quella delle medie, son stato lasciato e ho lasciato le varie compagnie di amicizie che ho frequentato, ad eccezione degli amici con i quali sono cresciuto da ragazzino, sono ancora a casa con i miei genitori, faccio un lavoro molto meno soddisfacente ma perlomeno pagato meglio e per finire non riuscendo più a fingere con la mamma soprattutto, di stare bene.. sono rientrato in comunità con enormi sofferenze poiché mi chiedo se non avessi fatto meglio a pregare un po' di più e star più tranquillo negli anni scorsi o perlomeno nel trovare davvero un percorso valido alternativo prima di buttarsi in un tunnel di peccati dal quale poi diventa durissima uscirne.. 

Certo anche loro non lì vedo così progrediti nella Fede e continuo ancora a non accettare di buon grado il ruolo dei catechisti oltre al controllo sui soldi... alla fine ho fallito in tutti i miei ideali e valori che pensavo di rappresentare anni fa e debbo dire che per come va il mondo ora, l'avere un gruppo di persone (soprattutto i coetanei della stessa età) con i quali almeno provi ad essere Cristiano e condividi la sofferenza non è poi una cosa da disprezzare così tanto anche se rimangono gli enormi problemi da voi ben riportati in questo blog ma purtroppo anche da soli ci si può fare molto male... Non lo so, questo è quello che mi sento di scrivere stanotte, ognuno ha la sua storia ed è importante che ognuno scelga liberamente ciò che è meglio per sé stesso..."

Nostre osservazioni:

  1. Il CNC ha fallito in modo plateale riguardo alla sua prima dichiarata missione, ovvero formare "adulti nella fede" (qualunque cosa significhi ciò). Dopo anni di Cammino - che implicano scrutatio, passaggi, preghiere, pellegrinaggi, celebrazioni, preparazioni.... - in Simich, come in tanti altri, me compreso, il seme non solo non attecchisce nella buona terra ma produce frutti malati. Nel Cammino naturalmente, principale dogma del kikianesimo, si attribuisce la responsabilità al malcapitato: è lui a non aver capito o non aver "fatto bene il cammino" (ricordate, il cammino è tutto un "fare"), con il sottinteso che la colpa è sua. Né i catechisti né l'insegnamento impartito sono criticabili.
  2. Nel CNC si vive un rapporto con il peccato basato esclusivamente sul senso di colpa. Non si indaga sulle cause, non si insegnano modi per curarne le radici, in sintesi non si fa nessuna direzione spirituale. Tutto è vissuto in modo schizofrenico, ovvero: da una parte non si può non peccare perché "il peccato abita" nell'uomo (quindi come te ne liberi?) ma se pecchi sei un traditore malato e subisci pesantissime reprimende quando ti trovi costretto a parlarne in pubblico, cioè nella comunità, anziché solo ed esclusivamente nel segreto del confessionale dove solo Dio può entrare.
  3. Nel CNC non c'è nessuna vera conoscenza di Dio e il legame con Lui è mediato attraverso il Cammino che ne diventa l'unico interprete. Poiché il rapporto personale con il Creatore e con il Signore Gesù è nei fatti sminuito e sostituito con un invasivo e granitico senso di appartenenza comunitaria, è logico che stando al di fuori si perda rapidamente il contatto con il trascendente, il divino e quindi la pratica cristiana. La rovinosa caduta nel peccato comune a quasi tutti quelli che sono nati in famiglie neocat e che decidono di allontanarsene, è causata dall'insegnamento di Kiko che sostituisce l'immagine di Dio con la Comunità (ricordate: Dio è Parola, Liturgia, Comunità, il sacro "tripode", senza il quale il camminante è annientato). Per loro, allontanarsi dalla comunità equivale a lasciare Dio.
  4. In aggiunta a quanto espresso nel punto 3, voglio sottolineare quanto possa essere pernicioso un meccanismo del genere. La psiche e l'anima sono intimamente collegate, i danni subiti dall'una possono influire anche sull'altra in modo molto serio. Il Cammino causa anche danni alla psiche, per gli insegnamenti sballati di Kiko e la psicologia d'accatto che praticano regolarmente i catechisti, immaginate cosa può accadere se una persona viene convinta di essere rifiutata da Dio poiché non va più in comunità. Quanto può essere doloroso e dannoso arrivare a pensare che non stare in comunità significa aver tradito il proprio Creatore ed essersi allontanati dalla Sua volontà? Questo dolore avvelena l'anima e lo so bene perché l'ho provato anche io per molti anni. Riuscire a capire che quella è una menzogna richiede tempo e lavoro su se stessi.
  5. Molti dei problemi che Simich ha avuto e che tanti altri come lui vissuti in Cammino hanno sperimentato (ad esempio timidezza, difficoltà nelle relazioni sociali, ecc.), sono perfettamente risolvibili con una buona combinazione di terapia psicanalitica e vita spirituale, con la seconda prevalente. Tuttavia il Cammino fallisce in entrambe, perché non raccomanda la cura della mente e peggio fornisce strumenti spirituali che attingono a un immaginario protestante/gnostico, quindi la cura è peggiore della malattia.
  6. Dopo anni di Cammino molti ne diventano schiavi, letteralmente. Non sono più in grado di pensare indipendentemente dal Cammino e dalla Comunità, non credono sia possibile vivere senza e stare bene, meno che mai avere una vita spirituale vivificante. I neocat scambiano questa sensazione di adesione irrinunciabile al CNC come attaccamento a Dio, ma se davvero fosse così potrebbero allontanarsi dal Cammino senza problemi, perché Dio è ovunque nella Chiesa. A differenza di quanto succede in altri movimenti "intensi" come Opus Dei, Equipes Notre Dame, ecc., dove all'abbandono in genere non corrisponde un'allontanamento dalla Chiesa (tranne casi rari), nel Cammino la maggioranza delle persone che si allontanano dopo molti anni di frequentazione finiscono per abbandonare la Chiesa.
Nota finale: Come uscire dal CNC con meno traumi possibile.

Se ci si trova in una condizione di fragilità caratteriale o spirituale, per quanto il Cammino possa essere deprecabile, il mio consiglio personale è di non troncare di netto con la setta. Essendo appunto tale, è meglio uscirne dopo essersi rafforzati e corazzati, utilizzando strumenti umani e soprannaturali. Forse anche un buon esorcismo minore o preghiera di liberazione potrebbero aiutare. Raccomandarsi all'intercessione dei Santi, e della Vergine, acerrima nemica di tutte le eresie, è pratica di sicura efficacia. Solo dopo aver costruito rapporti alternativi stabili, aver ripreso i contatti con amici e parenti non neocat ed essersi inseriti nella comunità parrocchiale di riferimento, è possibile gradualmente ridurre la frequenza alle celebrazioni della parola e alla loro "messa", e a tutti gli altri impegni (convivenze, scrutini, catechesi, incontri, pellegrinaggi...) staccando i lacci uno alla volta e sostituendoli con ponti (la parola legami non mi piace molto) solidi verso il mondo che ci circonda e in particolare con il resto del popolo cattolico. Pian piano inizieranno a cadere tutte le costrizioni, i pregiudizi e le ferite potranno guarire. 

Ci vorrà tempo, e tanta, tanta pazienza.

32 commenti:

  1. Alcune precisazioni utili per i lettori occasionali del blog.

    Il marciume del Cammino è dovuto al fatto che propala un falso cristianesimo, propina ambiguità e vere e proprie eresie, fa celebrare strafalcioni e carnevalate, il tutto in barba a qualsiasi indicazione dell'autorità della Chiesa. Purtroppo non c'è da meravigliarsi: ogni errore morale, sociale, familiare, ecc., ha sempre fra le sue radici qualche inquinamento della dottrina o dei sacramenti.

    Molti movimenti ecclesiali offrono il benefit di un po' di vita sociale: è come se il loro spot pubblicitario fosse "ehi, se partecipi alle nostre [costose ed estenuanti] attività avrai anche nuovi amici, magari anche una fidanzata!". Molti, pur conoscendo l'inganno, sono così assetati di "vita sociale" e di "fidanzamento", che purtroppo vogliono cascarci ugualmente.

    E quando ci cascano, piove loro addosso la love bomb: nella "comunità" tanti si interessano di te, ti presentano tanti altri, ti invitano con fervore alle prossime riunioni, se hai un negozio vengono a spendere da te... È un meccanismo tipico di ogni setta, quello di far sentire speciale ogni ultimo arrivato (e funziona molto similmente anche in tanti movimenti ecclesiali, anche perché è una botta di autostima: "il nostro movimento cresce, dunque avevamo ragione!"). E funziona così soprattutto della setta neocatecumenale. È tipico di ogni setta - e dunque anche del Cammino - far di tutto per azzerarti a poco a poco ogni amicizia "esterna", e possibilmente ogni attività non influenzabile dal Cammino, in modo che quando sarai tentato di abbandonare la setta ti ritrarrai indietro perché rimarresti senza amici e senza compagnia (e possibilmente senza fidanzata) da un giorno all'altro.

    Solo che la vita della Chiesa non è un passatempo, non è un dopolavoro ferroviario, non è un circolo sociale, non è una "piattaforma di dating". In una società cristiana la vita sociale nasce spontanea, non come sforzo volontaristico, non come attività di gruppi e di parrocchie (anche se nelle parrocchie si organizzano talvolta gite, giochi estivi, sagre... lo scopo della parrocchia è solo quello di garantire l'insegnamento della fede, l'amministrazione dei sacramenti, la guida spirituale). In una società cristiana, il matrimonio è tenuto in grande considerazione (e perciò il fidanzamento è l'anticamera del matrimonio, non è un fingersi sposini in viaggio di nozze, non è un farsi compagnia agli aperibrunchena, non è un pianificare regali, divertimenti e viaggetti).

    Dunque, dobbiamo dare a Dio ciò che è di Dio: Dio non ci chiede contorsionismi mentali (tanto meno di ridurre le questioni della vita a psicologismi), ma di nutrirci di quel vero cibo spirituale che ci ha preparato e donato e che ci è assolutamente necessario alla salvezza (cioè alla felicità eterna e ad un anticipo già nel tempo presente), che dà un nuovo sguardo su tutte le cose, una nuova capacità di affrontare i problemi della vita quotidiana, di resistere alla frustrante sensazione di solitudine e alle sue decisioni avventate (come ad esempio il decidere di "tornare in comunità" per ritrovarvi facce conosciute e opportunità di amicizie e fidanzamenti... pur sapendo che il Cammino è spiritualmente e psicologicamente tossico).

    Per diciotto secoli innumerevoli anime si son salvate senza psicologi né psichiatri, sono giunte alla santità nonostante quelli che oggi chiameremmo "seri problemi" (fisici o psicologici): per quanto si voglia credere che la psicologia (o la psichiatria) sia uno strumento di aiuto, in quanto cattolici sappiamo che non sostituisce né rafforza i doni che riceviamo nella fede, non è necessaria, non è garantita neppure che funzioni.

    Mentre sulla fede possiamo suggerire metodi e contenuti (perché sono noti, pubblici, oggettivamente verificabili, garantiti dall'autorità della Chiesa, verificati dall'esperienza dei santi), per i disagi psicologici non abbiamo strumenti: se esistesse una ricetta funzionante, nessuno andrebbe più da psicologi e psichiatri.

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  2. Sono il ragazzo dell'esperienza riportata sul blog.. oltre a quello che ho scritto c'è da aggiungere che ho una mamma con gravi problemi psichiatrici ed un babbo che è sempre stato poco presente soprattutto nel cercare un rapporto personale con i suoi figli piuttosto che delegare la nostra crescita sotto vari aspetti, anche banali o di tipo pratico, ai catechisti.. son anche stato minacciato varie volte di dover lasciare la casa se non avessi voluto fare parte del movimento.. anni fa infatti scappai davvero ma tornai dopo due giorni fuori.. nell'adolescenza ho rischiato di finire in un centro per ragazzi tossico dipendenti mentre in realtà i problemi enormi c'è l'avevano i miei genitori.. io mi stavo solo ribellando con tutte le mie forze, poi ho rischiato un tso dal dottore, dopo di che mi spedirono in una famiglia sempre del CNC e da altri parenti miei sempre del cn.. insomma alla fine non so neanche come ho fatto ad arrivare fino a qua.. per tanti anni ho resistito alle pressioni familiari per tornare al cn ma l'ho fatto con molta rabbia perché sapevo che da adolescente finché non ne esce la famiglia è come se fossi sempre dentro.. non so ancora se son arrabbiato di più con i miei genitori o con il movimento per come hanno chiuso gli occhi quando descrivevo i problemi che avevo in casa.. ora ho riniziato un percorso psicoterapeutico ma non riesco più a respingere gli attacchi che mi fa la mia mamma per non tornare lì dentro ed allora per tenerla buona e per non impazzire ho ripreso un po' ad andare al cn ma all'ultima celebrazione non mi hanno neanche fatto preparare nonostante mi fossi reso disponibile forse perché anche loro vedano la mia disperazione e magari hanno anche paura di quello che direi al microfono.. sicuramente non parlerei come un robottino comandato come tutti loro..

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  3. Coraggio, ti capisco. Pregherò per te. So che puoi essere arrabbiato con i tuoi, ma non è tutta colpa loro. Anche loro sono stati ingannati. Cerca una buona parrocchia, un buon prete non favorevole al CN, confessati, spiega tutto e chiedigli un esorcismo minore. Abbi fede, prega la Madonna, ogni giorno, basta un Ave Maria.
    Inserisciti nella parrocchia, frequenta i gruppi, ti aiuteranno a ricostruire una vita fuori dal CN. Non sei tu ad essere sbagliato, ma loro.

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  4. sì hai ragione, quando penso che anche loro sono stati ingannati mi metto un po' in pace, mia mamma poi viene già da un adolescenza ancora più pesante della mia ed ha trovato un rifugio lì.. sto cercando di fare il Rosario tutti i giorni, devo trovare un buon parroco fuori dal cn, ritrovando un po' di serenità mi lascerebbero in pace anche i miei magari, si spera.. l'idea dell'esorcismo minore lo devo prendere in seria considerazione.. buona giornata a voi e che la Madonna mi/ci prenda in braccio

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  5. Come si fà a prendere a priori le difese di questo ragazzo, senza avere dati certi sulle sue problematiche e sopratutto senza conoscere i consigli dategli dai catechisti?

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    1. Sai quale è il motivo per cui considero attendibile quanto scritto da Simich? È il fatto che i problemi che descrive, per quanto riguarda il Cammino, sono già stati testimoniati numerosissime volte. Oltre al fatto che i problemi più prettamente umani che descrive, quando altrove sono stati affrontati con i metodi del Cammino, non si risolvono. Quello che ha vissuto, non è (purtroppo!) né unico, né raro.

      Per un certo periodo c'è stata nel Cammino la moda di mandare i figli disastrati da qualche psicologo neocatecumenalizzato. Uno di quelli che anche volendo, non avrebbe mai osato dire al ragazzo di togliere tempo e risorse al Cammino per dedicarli a qualcosa di più fruttuoso (non necessariamente di preghiera, non necessariamente di attività in parrocchia). Non so se la moda sia ancora in vigore nelle comunità neocatecumenali, perché dopo i prevedibilissimi e inesorabili fallimenti, potrebbe darsi che sia stata ridimensionata.

      Riguardo ai cosiddetti "catechisti" del Cammino e ai loro diabolici "consigli", ricordiamo ai lettori che costoro non hanno alcuna autorità su di te: né spirituale, né materiale, né sociale, né familiare, né scolastica, né lavorativa, né altro.

      Lo ripeto, qualora non fosse chiaro: i cosiddetti "catechisti" non hanno alcuna autorità spirituale sulla tua vita, e se hanno l'arroganza di "consigliarti" qualcosa, ne risponderanno in modo gravissimo davanti a Dio. Dio solo sa quanti cosiddetti "catechisti" neocatecumenali stanno bruciando tra le fiamme dell'inferno (nonostante i kikolatri li spaccino per praticamente santi), perché hanno condotto all'eresia tante anime che avevano fiducia in loro, hanno portato al peccato e all'errore tante anime che avevano voluto ubbidire loro, hanno lasciato nell'ignoranza della fede tutti quei fratelli che erano entrati in Cammino con l'idea di crescere nella fede, hanno fatto scempio dei sacramenti e della spiritualità cattolica, inducendo quei fratelli delle comunità a fare altrettanto.

      Davanti a Dio e davanti alla Chiesa, i cosiddetti "catechisti" del Cammino non hanno autorità in campo spirituale in quanto il loro ruolo implica esclusivamente l'appartenere alla gerarchia kikolatrica. Kiko è solo un laico, arrogante, ignorante, soprattutto eretico, che millanta "apparizioni", "carisma", ecc., senza che la Chiesa gli abbia mai riconosciuto alcun valore. Kiko si è autonominato «il Vostro Catechista», e ha affermato che «l'ubbidienza al "catechista" è tutto», col sottinteso che voi fratelli delle comunità dovete essere ciecamente ubbidienti a lui e ai suoi scagnozzi. È un'ottima strada per andar dritti all'inferno mentre ci si convince di essere migliori degli altri cattolici solo perché fate "convivenze", "decime", centopiazzate e altre emerite chiassate.

      Il Cammino, davanti a Dio e davanti alla Chiesa, è una mera associazione privata di fedeli. "Privata", in senso giuridico, significa che i neocatecumenali non sono iscritti, non hanno una tessera, non ha legami stabiliti in modo chiaro. Lo Statuto del Cammino, con mille giravolte e voli pindarici, evita accuratamente di definire una maniera visibile e verificabile di stabilire chi è neocatecumenale e chi no. Lo Statuto evita anche di chiarire i contenuti interni - per esempio parla di liturgia, ma senza precisare che è quella sbagliata di Kiko e Carmen anziché quella giusta della Chiesa Cattolica. (E, in particolare, lo Statuto non menziona le "Decime": dunque, davanti alla Chiesa, si può essere neocatecumenali senza mai «mollare il malloppo»... eppure... se non «molli il malloppo», ti individuano e te la fanno pagare cara! il Cammino è praticamente Mammona).

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    2. senza voler guardare le colpe di quello o di quell'altro la mia situazione di base era già molto, molto pesante di suo essendo cresciuto con una mamma con gravi problemi psichiatrici, peccato che quando ne parlavo a 14/16/18 anni sembrava più di essere in un tribunale in cui dovessi portare le prove (forse perché magari credere un po' a me voleva dire mettere in dubbio il modello di famiglia neocat) piuttosto che in un posto in cui sarei stato ascoltato e sostenuto.. infatti nel periodo in cui persi molto peso (non certo equiparabile ai ragazzi tossico dipendenti dove sarei dovuto andare) nessuno venne a trovarmi, tranne un fratello che poi uscì anche lui, per rendersi conto quanto questa Croce era pesante da sopportare.. tutti i tentativi di cercare indipendenza ed autonomia erano sempre visti come un tentativo di scappare dalla Croce, salvo poi essere spedito da loro a destra e a sinistra.. anch'io pagherò per i miei peccati, non sono in una posizione tale da ergermi come puro anzi.. ma lo so già da me tutto quello che ho passato e tanti hanno timore a parlare con me, glielo vedo in faccia.. simich

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  6. Come ho già accennato in un altro commento poco tempo fa, non solo portano alla disperazione chi magari entra proprio in cerca di una luce e di una speranza per la propria vita, ma addirittura, forse a causa della scarsità di " manodopera " ormai innegabile , eleggono catechista persone esse stesse con grossi problemi di depressione, persone che dal loro divano inzuppato di pensieri cupi e dormiveglia imbottiti di medicine dovrebbero dare consigli e direzione spirituale a chi nel cammino sperava di trovare la gioia di Cristo che non riesce a trovare altrove.Questa cosa francamente mi spaventa assai. Che differenza con i sorrisi luminosi e i volti bellissimi illuminati dalla vera Fede che vedi quando entri in un monastero di suore di clausura ! Elena

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  7. Come si fa a prendere a priori le difese del Cammino senza conoscere la vera storia di Kiko (non quella che racconta lui), il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Magistero ed il Messale Romano?

    Tu stai chiedendo cose impossibili, perché sai che nessuno potrà mai conoscere i dettagli delle problematiche di questo ragazzo.
    Ma i dettagli dell'eresia neocatecumenale sono risaputi e riscontrabili, possibilissimi da conoscere, e dunque come mai lo difendete sempre a priori?

    Io credo a questo ragazzo perché ho prove certe che il Cammino provoca disperazione in chi lo riconosce per quello che è: un derivato malefico.
    A me non frega niente se tu ci credi o meno. Io lo so. Ne ho visti i frutti, anche nella mia famiglia.

    Il demonio, quello vero (come dice spesso Tripudio), quando viene smascherato si arrabbia.
    Non gli importa nulla di quelli che lasciando il Cammino lasciano anche definitivamente la fede. Ha già assolto il suo compito.
    Gli importa molto, invece, di quelli che lasciano ma ancora cercano. Quelli li attacca su tutti i fronti, perché come con Giobbe li tenta in tutti i modi affinché maledicano Dio.

    La mia esperienza più recente e più forte, con due figli ancora nel Cammino, me lo conferma senza ombra di dubbio.
    Di fronte ad una pesante situazione relativa ad un membro della famiglia, quei due hanno subito iniziato a ricercare le colpe da attribuire a noi genitori, com'è uso nel Cammino e dell'accusatore.
    Ma "per caso", dopo un po' di tempo, sono stati trovati scritti in cui invece si rivelava un amore grande per noi e un'accusa proprio al Cammino, definito addirittura la "setta" che ha procurato quei dolori.
    Non entro nello specifico, perché sono cose troppo private e troppo dolorose.
    Ma io so.

    Per cui, perché non dovrei credere a questo ragazzo?
    Quello che racconta l'ho visto molte volte e l'ho anche provato su di me.
    I danni del Cammino sono incalcolabili e non riguardano solo la singola persona, ma si espandono a macchia d'olio ripercuotendosi su intere famiglie, proprio come descritto.
    Marco

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    1. Marco è l'acronimo di :

      Mamotreti Assurdi Ridicolizzano Catecumeni Orridi

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  8. I catechisti generalmente non aiutano a risolvere i problemi, ma fanno solo finta, dando consigli generici, tipo "prega su questo", "fai del volontariato", "fai un regalo alla persona che hai 'giudicato'" (termine neocat., leggasi "alla persona che ti ha fatto un torto, o molti torti") e simili. Quando poi ci sono situazioni complesse di famiglie in Cammino, famiglie problematiche o disastrate, si guardano bene dall'intervenire. Anche in questi casi generalmente fanno finta di affrontare il problema, rimandando poi l'eventuale soluzione ad un futuro incerto, che si allontana sempre più e di fatto non arriva mai. Infatti lo scopo del Cammino è tenere le persone in Cammino, e quale migliore modo di farlo che lasciarti con i tuoi problemi, che nel frattempo sono diventati 'strutturali', e nel contempo dirti che proprio per questo Dio ti ha chiamato nel Cammino e devi essergliene grato. Quindi, lungi dal risolversi, i tuoi problemi nel Cammino finiscono per approfondirsi fino a che, dopo anni e anni di lavaggio del cervello, finisci per convincerti che puoi solo rimanere lì.
    Porto

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  9. Ragazzi,
    nell'attuale Chiesa, che continua a dissertare su temi che esulano completamenete dalla retta Dottrina, prediligendo una pseudo politica sociale ed ambientalista, cosa volete che gliene importi delle eresie liturgiche e dottrinali della Cammino?
    Non avete notato che da un po' di tempo i N C, tranne qualche raro coraggioso fuoriuscito o dissenziente, non intervengono più o molto raramente sul presente blog, in quanto si sentono intoccabili dalle Autorità Ecclesiastiche allo sfascio?
    Non nascondiamoci dietro a un dito: il blog da qualche tempo stancamente langue; ha ancora ragione di esistere?
    Nonostante le oggettive contrarie contingenze, penso di si e commentando
    da ben 11 anni sul blog, non intendo mollare!
    Sempre,
    il vostro Ruben.
    ---

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    1. Ruben, io non penso che il blog stia languendo.
      Non si tratta della mole di commenti, ma della divulgazione.

      Per quello che ho capito, per vari motivi, qui c'è chi viene e chi va, ma lo scopo rimane immutato ed è quello che conta.

      Per quello che può valere, io penso che faccia un ottimo servizio alle persone.
      Se le autorità ecclesiastiche non si muovono, o si muovono troppo lentamente, dire la verità su ciò che succede nel Cammino ha aiutato ed aiuta molti ad aprire gli occhi, a trovare conferme, a non sentirsi solo.

      Chi se ne frega se i neocatecumenali non commentano. Non sono indispensabili.
      Io sono con te. Commento da poco tempo, ma per il momento mi sento di continuare a farlo, di tanto in tanto.
      Marco

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    2. Gli asini kikolatri continuano a ragliare furenti ma da un po' di tempo quei loro commenti finiscono dritti nella cartella "spam" per i soliti motivi:

      1) non vale la pena pubblicare commenti a cui è stato già risposto mille volte; se proprio ci tengono ad avere una risposta, possono benissimo usare la casellina di ricerca in alto a sinistra sulla pagina principale... e scoprire che in tante altre pagine blog quella risposta è stata data molte volte e da molte persone;

      2) non vale la pena imbrattare lo spazio commenti con idiozie intese eclusivamente a disturbare le discussioni, i lettori, e gli altri che partecipano al blog; scusate, ma questo è uno spazio commenti, non un muro da graffitare a disposizione di ogni vandalo che passa;

      3) non vale la pena consentire la pubblicazione di trite banalità, come ad esempio quando tentano di buttarla a tarallucci e vino ("suvvia, il Signore ci ama tutti!", verissimo, ma lo dicono per banalizzare e annacquare le discussioni, non perché ci credano davvero; altrimenti crederebbero che il Signore ama anche chi critica il Cammino, e dunque si domanderebbero quanto siano fondate tali critiche).

      Qui riteniamo pubblicabili perfino i commenti in netta malafede, purché pongano una questione - come quello del fratello Leonardo delle 9:37, che pur di difendere le malefatte della categoria dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, giudica temerariamente Simich.

      Come tante volte già ricordato, non è importante il numero di commenti, il numero di visitatori, il numero di pagine pubblicate ogni anno. È importante invece che chi rintraccia questo blog dai motori di ricerca, possa cominciare a farsi un'idea del Cammino che non sia il melenso stereotipo kikolatrico fatto delle panzane della "propaganda kikiana". Anche se disapprovasse del tutto ciò che legge su queste pagine, anche se non vedesse le immagini a corredo degli articoli, gli resterà comunque uno spunto di riflessione. Il vero nemico del Cammino è la verità. Per questo temono (e combattono e perseguitano) chiunque non si beva acriticamente la propaganda kikiana.

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  10. Oggi è sabato e dunque nelle comunità kikolatriche si svolgerà la carnevalata liturgica neocatecumenale, che offende Nostro Signore e la sua Chiesa (poiché spettacolarizza la liturgia cattolica, ne fa una parodia parolaia e chiassosa, e per di più è stata esplicitamente vietata dallo Statuto del Cammino per decisione di Benedetto XVI del 1° dicembre 2005).

    Ne approfittiamo per ricordare ai nuovi lettori alcune questioni (link ad altri articoli di questo blog):

    - piccolo promemoria per i nuovi lettori di questo blog

    - vedove salassate dal Cammino Neocatecumenale

    - ora come allora - nel 1994 padre Zoffoli aveva già compreso tutto

    - di quando il Papa "fulminò" il vescovo kikolatrico Del Palacio (a proposito, che fine avrà fatto? ha 73 anni, da tre anni e mezzo non ha incarichi... "chissà perché"...)

    - risposta motivata: "sì, il Cammino è un movimento; sì, il Cammino è un'associazione di fedeli; sì, davanti alla Chiesa il Cammino è un'associazione privata di fedeli.

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  11. Spero di essere utile a qualcuno, almeno a questo ragazzo di cui si legge l'esperienza nell'articolo.
    Siccome purtroppo ho a che fare con questa situazione e ne vedo gli effetti devastanti sulla persona, consiglio la lettura di questi articoli che parlano del trauma religioso in termini psicologici:

    https://osservatoreteocratico2.blogspot.com/2019/08/sindrome-da-trauma-religioso.html

    https://www.opendemocracy.net/en/transformation/why-does-religion-turn-from-beauty-into-beast/

    Il primo si riferisce ai TdG, ma può tranquillamente riferirsi anche al Cammino Neocatecumenale.
    Gli effetti descritti, infatti, io li vedo non solo nell'esperienza del ragazzo in articolo, ma direttamente su una persona a me vicinissima.

    Io sono tuttora credente, nonostante tutto, ma non disdegno l'informazione psicologica, anche se può provenire da non credenti.
    Infatti si parla di comunità fondamentaliste, che ti occupano totalmente la mente, il pensiero e la vita, come TdG, Neocatecumenali, Evangelici ed altro, non della Chiesa Cattolica in generale.
    Si parla della trasformazione della religione da "bellezza" a "bestia" e si riconosce che la fede liberamente vissuta senza castrazioni, imposizioni o abusi psicologici è cosa buona per le persone.
    Non si demonizza la fede, ma il modo in cui viene vissuta in determinati contesti chiusi e psicologicamente abusanti.

    Si parla dell'obbedienza alle gerarchie interne, dell'abbandono come minaccia, di dominio e sottomissione, abusi di potere ed emotivi, demonizzazione del pensiero critico, dell'insegnamento del "sé cattivo", colpevolizzazione della vittima, senso di perdita (come il lutto) all'atto dell'abbandono...

    Le conseguenze dell'abbandono possono essere molteplici, come descritto da questo ragazzo:
    disagio psicologico, perdite sociali e culturali (famiglia e rete sociale), stress finanziario, identità confusionale, ansia, depressione, dolore, vergogna, abuso di sostanze, disfunzioni sessuali...

    Addirittura si ritrova un esempio tipico presente nel neocatecumenalesimo:

    "Considera come gli stessi membri della famiglia reagirebbero in seguito ad una violenza sessuale all'esterno della chiesa. Nessun genitore direbbe mai al proprio figlio di cercare il colpevole e chiedere perdono per il suo peccato".

    Non è quindi un attacco alla fede e alla religione, ma una lucida e chiara analisi dei devastanti problemi a livello psicologico che possono essere provocati dall'abbandono di contesti religiosi controllanti, oppressivi ed abusanti, come il Cammino Neocatecumenale.
    Se il Cammino non fosse tra questi, non si sentirebbero storie come quelle di questo ragazzo e della persona con cui ho a che fare io, più mille mila altre testimonianze tutte concordanti da ogni parte del mondo.

    Proporrei di fare un articolo su questo tema, potrebbe aiutare molti che si sentono in difficoltà.
    Marco

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  12. Ti ringrazio molto Marco.. leggerò senz'altro i due articoli.. credo che lascerò di nuovo la comunità sì perché son arrivato ad un livello tale d'angoscia che hanno paura anche loro a rapportarsi con me, glielo vedo negli occhi.. l'umiliazione poi di non farmi preparare perché forse non sono una storiella bella da raccontare che non ho tutta questa gratitudine al cammino da ricordare all'ammonizione.. devo smettere di fingere che in fondo mi va bene così, che il cammino mi ha salvato, mi ha protetto quando è l'esatto contrario.. l'unico Salvatore è Cristo ed io lo devo ancora incontrare e conoscere realmente.. anche se senz'altro per me ha scelto un Angelo Custode molto potente.. tanto se devo andare lì solo per evitare che la famiglia mi minacci di buttarmi fuori di casa (l'ultima volta nei mesi scorsi oltre agli anni passati) è veramente deprimente, sarà la volta buona che lascio la casa almeno sì coglie due piccioni con una fava.. ecco a che livelli di disperazione porta il cammino e menomale che è un percorso che porta alla Fede figuriamoci se portava ad altro dove si arrivava.. vi ringrazio molto per i vostri consigli ed il vostro lavoro di questi anni.. buona serata a tutti.. simich

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  13. Mi dispiace tantissimo per il ragazzo che ha scritto l'articolo, soprattutto per il fatto che dimostra di non avere la forza di uscire definitivamente dall'inganno del CN.
    Sappi comunque che tanta gente ha avuto le sue stesse difficoltà ed uscirne si può, senza necessariamente pensare di uscire alla Chiesa.
    I catechisti faranno di tutto per farti venire in sensi di colpa, una delle più potenti armi in loro possesso, aggiungendo poi che i sensi di colpa vengono dal demonio. In realtà sono loro a farteli venire poi trovano la scusa che se ti vengono è colpa del demonio e per curarti devi fare il cammino.
    Attenzione, sono subdoli e sfruttano qualunque arma per tenerti dentro (i numeri per loro contano tantissimo), perchè del resto altri catechisti a suo tempo hanno fatto così ugualmente con loro.
    Uscirne fuori non è assolutamente facile, ancor di più per persone sensibili e psicologicamente fragili (come forse la madre dell'autore dell'articolo, che chissà quante volte avrà sentito il desiderio di liberarsi dalle catene dell'oppressione del cammino non riuscendo nell'opera.
    Dopo tanti anni di cammino uscirne da solo è quasi impossibile (io 25 anni...). Vai in un'altra parrocchia e chiedi un colloquio con un sacerdote: in genere è un buon modo per fare il primo passo.
    Coraggio fratelli in crisi, non siete soli, ma dovete partire facendo vostra una consapevolezza, ossia che il cammino è un inganno e non sono persone "sbagliate" quelle che escono fuori: sarete liberi finalmente e riuscirete anche a provare compassione per chi rimane dentro avvolto da quelle catene.

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  14. Chi è l'eunuco di Kiko?

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  15. Nel frattempo segnaliamo ai lettori qualche utile articolo da leggere:

    - la cerimonia casalinga delle Lodi Domestiche a Kiko è intesa a evitare che qualche fratello di comunità abbia voglia di andare alla Messa della parrocchia la domenica mattina

    - indissolubilità del matrimonio e ipocrisia neocatecumenale: abbandonata dal marito kikolatra dopo 35 anni di matrimonio, con i cosiddetti "catechisti" del Cammino che prendono le parti di lui perché lei non è docile al kikismo-carmenismo

    - testimonianza: i cosiddetti "catechisti" volevano «che lasciassi mio marito»: quando il marito non è propenso al Cammino, il Cammino ti "salva" il matrimonio con separazione e divorzio... proprio il Cammino dell'ipocrisia e della malvagità.

    - state attenti in parrocchia quando il catechista parrocchiale è anche un cosiddetto "catechista" neocatecumenale... tenterà di kikizzare le sue vittime e l'intera parrocchia

    - lettera aperta di p. Enrico Zoffoli ai neocatecumenali, purtroppo ancor oggi attualissima, perché in tanti decenni il Cammino ha conservato sempre il suo stesso marciume iniziale.

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  16. il mio problema purtroppo, come ho già scritto è che non mi basta uscire dal cn ma dovrò lottare durissimamente per fare in modo che soprattutto la mia mamma, perché il babbo mi lascia più libero, si metta l'anima in pace ed accetti che io lì dentro non rimetta piede.. sono stanco di sobbarcarmi le minacce dall'una e dall'altra parte, mentre allo stesso tempo devo anche assistere mia madre nelle sue mansioni quotidiane e se la situazione si farà grave non escludo l'idea di scappare in senso letterale non metaforico visto che anche nei mesi scorsi mi è stato detto esplicitamente che se non avessi voluto andare alla gmg sarei anche potuto non tornare a casa.. stasera ho un incontro con un Padre Passionista Esorcista della mia Diocesi e spero mi dia un aiuto serio e concreto.. il bello è che se vado ma mi lamento del cn mi dice anche che sono io che non sono deciso che potevo anche non tornare lì dentro se non volevo invece di prendere in giro tutti.. insomma qui siamo ai limiti della legalità e del sacro diritto inviolabile di una persona che è anche il figlio tra l'altro.. spero che questo Padre mi aiuti davvero e che tutti gli altri mi lascino in Pace.. mio fratello non ha la mia stessa forza di lottare ma spero che anche lui trovi la sua strada e si liberi da questa situazione

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    1. TI ricordo nella preghiera.
      Domani pomeriggio vado a messa e faccio la comunione per TE!
      UN ABBRACCIO FORTE

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  17. Come non rispondere a tale grido di aiuto e a tale sofferenza!
    Io la capisco profondamente perché ho trascorso due anni d'inferno e anche se oggi va un po meglio...domani non si sa!! Un giorno per volta..e piano piano!!
    Purtroppo ci ho fatto parte per 28 anni,arrivata quasi alla fine, mancava Gerusalemme.
    Ci siamo ritrovati di fronte a dei problemi di famiglia che poi in parte creati proprio dalla comunità e dai catechisti,e siamo stati lasciati SOLI SOLI SOLI.
    NON UNA VISITA,UNA CHIAMATA UN ATTO DI CARITÀ O UNA PAROLA DI CONFORTO...CE NE SIAMO ANDATI SCHIFATI E IN DEPRESSIONE ACUTA!!
    IL PRESBITERO DELLA COMUNITÀ CHE TRA L'ALTRO RETTORE DEL SEMINARIO REDEMTORIS MATER KIKIANO ERA DI UN LERCIUME E DI UNA MALIGNITA' INDESCRIVIBILE ,UN MANIPOLATORE DI AFFETTI MALATO FINO ALL'OSSO!!
    I MIEI FIGLI AVENDO LASCIATO PER PRIMI,IO ALLA FINE NON SONO PIU ANDATA E SAPEVO CHE ME LI AVREBBERO MESSI CONTRO ,GIUDICANDOLI PER AVER ANNANDONATONON VANNO PIU IN CHIESA,MA MEGLIO PER ORA FUORI CHE IN QUELLA MALEDETTA SETTA!!
    IO PREGO PER LORO CHE POSSANO RITORNARE NELLE BRACCIA DEL PADRE CELESTE CHE LI AMA DI UN AMORE IMMENSO, NO COME I CARECHISTI O I FINTI FRATELLI!! LORO SONO SOLO DEI MANIPOLATORI DI MENTE E SPIRITO,E FINIRANNO NELLE FIAMME ETERNE SE NON SI PENTIRANNO!!
    VIVO ALL'ESTERO E AVETE PUBBLICATO ANCHE UNA MIA ESPERIENZA.
    GRAZIE DEL VOSTRO IMPEGNO E MISSIONE PER AIUTARE CHI ANCORA NON SA O VUOLE USCIRNE.
    TRAMITE UN VIDEO DI KIKO CHE PREGAVA PBXVI MORISSE,E SITI COME QUESTO CON TANTE ESPERIENZAE,HO CAPITO LA VERITÀ
    A QUESTO RAGAZZO VOGLIO DIRE DA CUORE DI MAMMA:
    NON TI SCORAGGIARE,SE NO FAI IL GIOCO DEL DEMONIO!!
    ORA DEVI COMBATTERE PER LA TUA VITA!! DEVI PREGARE PREGARE PREGARE
    IO NON FACCIO CHE PIANGERE,E QUANDO VADO IN CHIESA ALLA MESSA,PIANGO DI GIOIA PER LA BELLEZZA E L'INTENSITA'DELLA MESSA COSI BELLA E VERA!! POI ESPONGONO IL SANTISSIMO...E IN GINOCCHIO PREGO PREGO PER I MIEI FIGLI,PER ME STESSA,PER CHI ANCORA È DENTRO E NON VEDE....
    PREGA S LUCIA CHE GLI APRA GLI OCCHI DEL CUORE....PER VEDERE COME NON VEDEVO IO...MA L'AMORE VINCE...L'AMORE DI UNA MADRE...L'AMORE DI UN FIGLIO PER I GENITORI,L'AMORE DI UN BRAVO PRETE PER LE SUE PECORE SMARRITE...L'AMORE DI GESÙ PER TUTTI COLORO CHE LO CERCANO...
    PREGA...
    Grazie

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  18. Questo è l'ultimo commento da parte mia dopo di che è bene che prenda in mano la mia vita e cominci seriamente a lavorare su me stesso.. ho parlato con questo Sacerdote il quale mi ha detto che nei miei confronti sono stati perpetrati una serie di reati ed ingiustizie senza fine, che avrei diritto di parlare con il Vescovo e di chiedere anche i danni alle autorità per tutto quello che.. simich ho dovuto passare.. l'unico che può porre rimedio a questa situazione sono io stesso andando il prima possibile via di casa e staccando ogni rapporto con le comunità.. è bene che questo rimanga scritto per fare memoria e per le persone come Leonardo che si permettono di giudicare senza neanche cercare di capire quello che ho scritto.. mi ha detto anche di non fare guerra e di non scappare ma di iniziare a vivere per conto mio, potendo ritornare da lui quando voglio.. proverò ad andare via da casa e prendermi cura di me stesso.. spero di poter trovare un po' di serenità, chiedo scusa per avervi invaso con tutta la mia situazione ma siete gli unici in grado di capirmi realmente.. buona serata a tutti e che la Madonna ci assista.. Simich

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  19. Simich non mollare, ti sono vicino con la preghiera e come dice una canzone di Bennato " qui la lotta è più dura ma tu se le prendi di santa ragione, INSISTI DI PIÙ ". Quando ti trovi in difficoltà e non sai come uscirne vai dallo stesso sacerdote che conosce già la tua storia e gli sarà più semplice aiutarti.

    Frilù

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  20. se la situazione si farà ancora più grave, andrò da un avvocato ed inizierò a denunciare un po' di persone perché il gioco è bello quando dura poco, e per me è durato 30 anni.. è giusto non fare la guerra ma devo assolutamente difendere la mia persona, il mio corpo e il mio spirito.. non ho paura di nessuno perché ancora non sanno la forza che ho..ognuno si assumerà le proprie responsabilità e ne risponderà, se non davanti a un Giudice, sicuramente davanti a Dio.. Simich

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  21. Tu sei il più bellooooo
    o Kiko Arguelloooooo
    dei Figli di Adam
    e noi ti adoriam.......

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  22. Segnaliamo ai lettori qualche utile articolo da leggere:

    - I "nuovi cattolici", cioè la setta neocatecumenale: quando finalmente anche la stampa mondana si accorge dell'essenza della setta di Kiko e Carmen

    - Kiko, il narcisista pieno di sé e delle proprie manie di grandezza: "pensi che mi canonizzeranno?" - sottotitolo d'obbligo: "cervelli bolliti"

    - "Siamo andati a vescovi!" - come a dire, "siamo andati a far shopping"

    - La "sindrome di Nerone": quando un artista fallito decide di diventare un leader supremo, perché ha sempre voglia di una platea plaudente

    - Il formalismo neocatecumenale: come al solito, quando i neocatecumenali accusano i cattolici di qualcosa (imborghesimento, clericalismo, formalismo...), è solo perché stanno "proiettando" sugli altri i propri stessi vizi, problemi e limiti.

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  23. O.T.
    Cari amici,
    vedo un'indifferenza totale del blog, su quanto è accaduto da un paio di giorni, sulle risoluzioni
    Fernandez/Bergoglio in materia di benedizioni su coppie omosessuali o eterosessuali non regolari; capisco che qui ci si occupi solo delle eresie Neocatecumenali però, non si possono ignorate neanche le eresie sottoscritte
    dal Vicario di Cristo in terra.
    Tutto questo infatti, si ripercuoterà molto positivamente sugli usi e costumi del Cammino; cosa volete infatti che sia
    una liturgia un pò bizzarra ed altro, rispetto all'assoluzione benedicente di chi in modo conclamato viola reiteratamente il VI e IX comandamento?
    Ruben.
    ---

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    1. Piccolo off-topic: pochi giorni fa il blog il Sismografo ha concluso le sue pubblicazioni. Ne dà nota l'anziano direttore, Luis Badilla, nell'ultimo post. Su questo nostro blog, come fonte di certe notizie sul Cammino abbiamo spesso indicato il Sismografo perché aveva tutta l'aria di essere una voce "ufficiosa" dei sacri corridoi, anche quando si limitava a citare specifici articoli di altre fonti.

      La motivazione della chiusura, al di là di anzianità e salute del direttore, è «una modalità singolare dell'esercizio del potere da parte di Papa Francesco». Dove l'aggettivo "singolare" non è usato in maniera positiva e neppure neutra. Nelle pagine precedenti il tema è spiegato altrettanto gentilmente ma chiarendo che nel caso dell'ottantasettenne Bergoglio «ogni decisione, importante e dirimente, viene affidata al segreto più ermetico possibile senza vera trasparenza».

      Ora, anche noi semplici fedeli, fin dalla prima pagina di questo blog nel 2006, ci siamo chiesti per quale ermetico arcano segreto non sia stato ancora scomunicato il Cammino (e i suoi autonominati "iniziatori" e i loro scagnozzi cosiddetti "catechisti", "itineranti", ecc.). Ed infatti i più - a cominciare dallo stesso padre Enrico Zoffoli - dovevano necessariamente dedurre che gli ultimi papi (sì, anche e specialmente Giovanni Paolo II) venissero costantemente male informati (eppure lo stesso Giovanni Paolo II poté vedere con i suoi occhi quel malcelato strazio liturgico e sacramentale, oltre che vedersi silenziato il microfono nel momento in cui Kiko attaccava a cantare con la chitarrella). L'alternativa al male informato, infatti, è il connivente o ricattato, e Dio solo sa quale terribile condanna aspetta coloro che acconsentono allo scempio della dottrina e dei sacramenti.

      Badilla ha fatto appena in tempo ad annunciare la chiusura delle pubblicazioni, da non dover riportare l'epico pastrocchio del Fiducia Supplicans (firmato dal Bergoglio), per giunta coi tipici toni entusiastici che caratterizzavano il Sismografo. Per chiarirci: "il fatto che il documento non dia il permesso al “matrimonio” di coppie dello stesso sesso non dovrebbe accecare pastori e fedeli di fronte al grande inganno e al male che risiede nel permesso stesso di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso. Una tale benedizione contraddice direttamente e seriamente la Divina Rivelazione e la dottrina e la pratica ininterrotta e bimillenaria della Chiesa Cattolica. Benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, poiché tale nome è invocato su un'unione oggettivamente peccaminosa di adulterio o di pratica omosessuale".

      Ora, in qualità di fedeli cattolici, per quanto possiamo ritenere grave quella «modalità singolare», ci rattristiamo di più per il fatto molto più grave che anche stavolta un intervento ufficiale sia così comodamente equivocabile (come già commentato su JungleWatch: inutile dire che "il Papa non intendeva quello", visto che ovunque viene interpretato proprio come "quello": voi state mica a studiarvi tutte le clausole in carattere piccolo quando firmate i terms e conditions di un qualsiasi servizio?). L'intero pontificato bergogliano è costellato di punti sufficientemente ambigui da essere facilmente interpretabili contro la fede. Nostro Signore disse a Pietro: «che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (cfr. Lc 22,32). Siamo ancora in paziente attesa che papa Bergoglio si ravveda.

      Intanto, riguardo a quelle particolari "coppie", cosa faranno i presbikikos che avevano sempre accusato gli altri di essere contro il Papa?

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    2. Per le discussioni riguardo alla dichiarazione Fiducia Supplicans e alla rivolta generale ecclesiale che si è scatenata, rinviamo all'elenco di articoli su Chiesa e postconcilio.

      Come sinteticamente spiegato dalla redazione di Disputationes Theologicae: «è vero, possono essere benedette, con l'esorcismo».

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  24. Ringrazio byTripudio,
    per le esaurienti considerazioni in merito.
    Ravvedimento di Bergoglio?
    Tutto è possibile a Dio.
    Auguro a tutti un sereno Natale, lasciandoci "prendere per mano", dal Bambino della culla di Betlemme; parole di Benedetto XVI.
    Ruben.
    ---

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