domenica 27 giugno 2021

Sacerdoti del Cammino: leggete più la Bibbia e meno Kiko

Prossimi sacerdoti: di Kiko o della Chiesa?
Qualcuno dovrebbe avvisare certi 'presbiteroni' che il libro del Risuscitò, raccolta di canti per il Cammino Neocatecumenale, non è la Sacra Bibbia.

Ascoltando distrattamente infatti i video di questo presbitero pubblicati  su un blog di ispirazione cattolico - kikiana (perché in questi tempi di pandemia, molti, anche i più inadatti, si sono scoperti una vocazione da youtuber), gli ho sentito citare Efesini 6,12 ("La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti") assai disinvoltamente con la storpiatura di Kiko nel canto "Rivestitevi sull'armatura di Dio" in cui gli spiriti del male "abitano in questo mondo di tenebra".

Al di là del fatto che da un sacerdote che si mette a fare i video catechetici ci si aspetterebbe se non altro una citazione corretta della Sacra Scrittura, proprio Lino Lista ci ha spiegato come il far abitare gli spiriti del male in questo mondo invece che nelle regioni celesti, è un grave errore non casuale, ma derivante da un pessimismo nella capacità di riscatto della natura umana tipico della visione luterana di Kiko.

Sempre nello stesso video, altra citazione dal Resuscitò "La croce gloriosa del Signore Risorto", attribuita all'inno, contenuto nel trattato sulla Santa Pasqua dello Pseudo-Ippolito, da cui Kiko ha tratto il canto.

La croce "gloriosa"
Ebbene, nell'inno, questa espressione "croce gloriosa" non c'è. Altra topica del presbitero che dimostra di fidarsi di Kiko a tal punto da non aver mai letto, o da ritenere meno importanti o sgnificativi, i testi originali.

Perché, se li avesse letti, avrebbe trovato scritta non la furbesca traduzione kikiana, riferita alla croce, "nel timore la difesa" ma, esattamente, "quest'albero é la mia protezione quando temo Dio".

Anche questa alterazione non è casuale per un personaggio, Kiko, che ritiene di dover essere protetto anche se peccatore e che il santo timor di Dio l'ha abolito da bel principio. 

Visto che questo presbitero è nostro attento lettore, spero che per il futuro si corregga: più Sacra Scrittura, meno Risuscitò. Più Gesù, meno Kiko. Più fede in Dio, meno idolatria al Cammino.

Auguriamo anche a tutti gli altri presbiteri del Cammino di rispolverare i propri studi e di evitare di fare le proprie catechesi sulla base delle invenzioni del pittore Kiko Argüello.


43 commenti:

  1. All'anonimo del Cammino, che nel post precedente chiedeva conto del perché di questo blog, si può rispondere anche qui, perché un sacerdote che cita la Scrittura riscritta da Kiko e non quella della Chiesa, spiega bene la funzione del Blog.

    Il blog non esiste per distruggere il Cammino, e nemmeno per distruggere Kiko che, come Mourinho, è simpatico ai tifosi delle squadre che allena e antipatico a tutti gli altri.
    Sarebbe come ridurre Giovanni Battista a un anti erodiano.
    Giovanni Battista non ha detto a Erode di andarsene, ma che non era lecito che convivesse con Erodiade.

    Così questo blog vuole dire che non è lecito che chi si dice cattolico e non lo è, o, almeno, non lo fa, inganni le persone proponendosi addirittura come provvidenziale per riportare lo spirito della Chiesa delle origini!

    Il blog vuole semplicemente dire che gli "alieni" non è vero che sono amici, come dicono, ma sono sbarcati per assimilarci o distruggerci!
    E vuol dire agli "alieni" quello che Giovanni Paolo II disse ai mafiosi: "Convertitevi!".

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  2. Impressionante. Bisogna ricontrollargli pure tutti i canti, oltre alle catechesi. Se consideriamo che i concetti cantati rimangono più impressi di quelli ascoltati, capite cantori perché chi ha provato a "metter sulla bocca un canto nuovo" è stato "rimandato indietro a mani vuote"?
    E invece nel Cammino solo i canti storpiati di Kiko sono ammessi.

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  3. Dal commento sull'Apocalisse di padre Landucci si capiscono cose importanti, sostenute anche da altri commentatori qualificati.

    In effetti parrebbe esserci un tempo in cui gli spiriti del male abitano il mondo, e sarebbe quello degli ultimi tempi, i simbolici 1260 giorni dell'Apocalisse.
    È il tempo della Grande Apostasia, quando la bestia verrà sciolta e Gog e Magog tenteranno l'attacco finale alla Chiesa, per essere però definitivamente sconfitti.
    Un famoso esegeta vede in Magog, che significa "‘ciò che sta nascosto sotto qualcosa", "satana e i sui seguaci segreti, le forze occulte della sovversione e della guerra contro Dio, che getteranno la maschera nel momento dell’ultimo assalto, in cui si troveranno fianco a fianco tutti i nemici della Chiesa: quelli che lottano alla luce del sole e quelli che lottano nelle tenebre".
    L'Argϋello, da perfetto Magog, potrebbe auspicarsi o addirittura intuire che siamo già in questi ultimi tempi in cui le forze del male sono già sciolte sulla terra.
    Ciò è inquietante al solo pensiero.
    È molto interessante il Commento di Landucci, specialmente quando parla delle lettere di Gesù alle 7 Chiese, cioè da intendersi a tutta la Chiesa intera, e loda il vescovo di Efeso dicendo che "ha messo alla prova coloro che dicono di essere Apostoli, e non lo sono. E li hai trovati bugiardi": lupi vestiti da pecore, eretici sotto sembianze di apostoli di Cristo.

    Esiste quindi un tempo, l'ultimo, in cui le forze del male saranno sciolte dai legami dell'inferno per poter far guerra alla vera Chiesa di Cristo con veemenza. L'accusatore, il diavolo, "ha il ruolo di accusare gli uomini di fronte a Dio, agli altri uomini e di fronte alle loro coscienze, con calunnie, di essere dei malvagi come lui, imprigionati senza speranza di uscire dal peccato".

    Questo è ciò che si predica nel Cammino e la strada che si indica per uscirne è ricolma di eresie e dissacrazioni, in modo da non poterne uscire realmente.

    Neocatecumenali, leggete bene l'Apocalisse e le corrette esegesi fatte da santi su di essa, ne potreste rimanere sorpresi e potreste scoprire, anche solo per serendipità, qual è la vera via della verità cristiana.

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    1. Solo voi potevate paragonare Kiko a Magog. E Gog chi sarebbe, Padre Mario, per caso?

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    2. Questo tuo intervento mostra in modo chiaro quanto poco ne sapete a proposito di dottrina, al di là delle battute di spirito.
      Gog (che non è una singola entità, ma una figura) sono coloro che vanno apertamente contro la Chiesa.
      Magog (sempre riferibile a una tipologia di persone) sono coloro che vanno contro la Chiesa nascostamente e mostreranno il loro vero volto solo all'ultimo.
      È quindi impossibile che Mario Pezzi sia ciò che suggerisci. Come anche è chiaro che non si paragona Kiko a Magog, ma a tutte quelle persone che nascostamente attentano alla Chiesa, figure di Magog.
      Forse così è più chiaro.
      Del resto, che "il mondo sia di tenebra" lo vede solo l'Argϋello e non è un buon apprezzamento per una creazione che ha fatto Dio. Non è a quello che si riferisce la Scrittura.

      La visione che suscita la frase "La nostra lotta non è contro le creature di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male che abitano questo mondo di tenebra", non specificando quale sia il mondo di tenebra, rimanda all'errata percezione che noi uomini dobbiamo lottare contro spiriti maligni che abitano in questo nostro mondo tenebroso.
      In realtà il mondo di tenebra è quello abitato dagli spiriti maligni, non il nostro.
      Ti ricordo in proposito il combattimento spirituale, di cui spesso parla Papa Francesco, che non è contro la storia che Dio ti manda, come predica l'Argϋello parlando di Giacobbe.

      Uno che predica che i cristiani non sono cristiani, ma anch'essi inesorabilmente dominati dal peccato invincibile, va di certo contro alla dottrina cattolica e a Papa Francesco quando dice che "ci vogliono forza e coraggio per resistere alle tentazioni del diavolo... perché non si può pensare a una vita spirituale, a una vita cristiana senza resistere alle tentazioni, senza lottare contro il diavolo".

      Voi intanto continuate pure a credere che il peccato sia necessario per conoscersi, che la colpa di tutti i giorni sia "felice" perché si sperimenta la misericordia, che combattere la tentazione sia moralismo, che contro il demonio nulla si può perché è più forte di noi, che l'unico che ha vinto le tentazioni è stato Gesù ma noi non possiamo (dimenticandovi o non sapendo proprio che è il Signore che riporta vittoria nella nostra battaglia)... vedrete poi in braccio a chi riposerete, anche se il Signore vi ama.

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  4. AleCT 25 giugno 2021, 16:53: Ps. Il cammino è simil protestante anche solo per un motivo. Perchè si dice chiaramente che tu NON DEVI RESISTERE AL PECCATO perchè ne siamo IRRIMEDIABILMENTE rovinati. Questo lo diceva Lutero...

    Kiko Argüello, convivenza inizio corso 2018, 19:

    <>
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. AleCT 25 giugno 2021, 16:53: Ps. Il cammino è simil protestante anche solo per un motivo. Perchè si dice chiaramente che tu NON DEVI RESISTERE AL PECCATO perchè ne siamo IRRIMEDIABILMENTE rovinati. Questo lo diceva Lutero...

      Kiko Argüello, convivenza inizio corso 2018, 19:

      <>
      Fallacio Asino Vinicio

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  5. I nostri lettori neocatecumenali insistono spesso sulla necessità di un battesimo consapevole, di una fede adulta, di una conoscenza biblica, che loro ritengono di avere mentre gli altri cattolici sarebbero più o meno dei pagani.
    Invece non si rendono conto che la loro supposta consapevolezza è data dall'aver introitato alcuni concetti incompleti o errati. Quelli che ricordano meglio naturalmente sono quelli dei canti, che imparano a memoria e che non sono mai fedeli al testo biblico ma pesantemente manipolati.
    Così succede che addirittura dei sacerdoti citino quelli che vogliono far credere testi biblici o dei Padri della Chiesa ed invece sono dei falsi: i sacerdoti, che dovrebbero correggere gli errori in comunità succede invece che li apprendano e li ripetano con grande leggerezza.
    Abbiamo citato molti canti fortemente manipolati da Kiko Argüello, addirittura alcuni canti liturgici come la benedizione degli sposi o la stessa Preghiera eucaristica, per cui non c'è che l'imbarazzo della scelta.
    Ecco lo scopo dei canti 'biblici' di cui si vantano i neocatecumenali: 'le nostre non sono canzonette' eccetera. Non sono canzonette, ma molto peggio: sono slogan della religione kikiana, che rimangono conficcati nella memoria e non si tolgono più. Ecco perché quando un neocatecumenale apre bocca, se pur sacerdote, va ascoltato con attenzione e le sue affermazioni controllate, perché se non vengono da qualche mamotreto, stanno nel Risuscitò e il baco c'è sempre, è garantito.

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  6. Baco è l'acronimo di :

    Bello Ascoltare Catecumeni Ora

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  7. Curatevi perche' occuparsi anche dei canti di Kiko e'sintomo di una malattia mentale che si chiama "paranoia del nemico".
    ARIC

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    1. Invece un sacerdote che non legge la Bibbia e cita beatamente la versione cantata di Kiko (anche mentre consacra il Corpo e il Sangue di Cristo) che genere di malattia ha?

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    2. Si chiama kikofobia. Mi chiedo, ma quando non ci sarà più kiko chi sarà il vostro nemico?
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. @Anonimo delle 18.23
      Altro che paranoia. È legittima, anzi doverosa informazione: dovreste ringraziarci. Il fatto che il vostro guru sia arrivato a stravolgere il senso di diversi canti, che sono quasi sempre salmi, per fare passare la sua concezione del peccato e di una sorta di tolleranza di Dio verso i peccatori, la dice lunga sul suo rapporto col peccato. Io, se fossi ancora nel Cammino, mi arrabbierei non poco. E poi andrei dai catechisti con i canti e i relativi salmi e chiederei spiegazione di tutte le alterazioni. Qualcuno dovrebbe proprio darvela una spiegazione.

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    4. È affetto da eresia. Una brutta malattia che, non a caso, la Chiesa cura con le pene "medicinali". Ted.

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    5. Non è kikofobia ma immunità alla kikofilia, che invece è una parafilia e si propaga per ipnosi. E chi lo nega, è perché qualcosa ci guadagna, fosse anche qualcosa di male, visto che di una parafilia si tratta.

      A. Non.

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    6. Kikofobia? A me pare che quando si "spezza"(altro termine che può interessare a Fungku) un canto nel cammino, quando lo si "consegna" alla comunità, quando lo si "ammonisce"...etc, altro non si dice che quello che la comunità sta ricevendo e che poi canterà, trattasi di "parola di dio" (tutto in minuscolo non a caso). Per cui, pur volendo bypassare il fatto che qual canto ha quasi sempre per autore (solo nei versi, poiché per la parte musicale è tutto plagio) il signor Kikolone, resta il fatto che nessuno poi si interessa di andare a capire se quello che il Sommo dichiara essere parola di dio non sia in realtà che parola di kiko (cioè la sua). Per cui, caro ARIC o semplicemente cristiano adulto, tu e tutti i tuoi cari fratelli siete altresì corresponsabili della traduzione arbitraria che del testo biblico kiko vi propone e voi beatamente accogliere come unico "deposito della fede.....(in kiko)".

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    7. @ Anonimo 27 giugno 2021 20:01
      Si chiama kikofobia. Mi chiedo, ma quando non ci sarà più kiko chi sarà il vostro nemico?
      Fallacio Asino Vinicio
      ---
      Non ci sarà problema; il peggio non è(e non sarà)mai morto.

      Ruben.

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    8. ARIC è l'acronimo di :

      Adesso Ridete Inverecondi Catecumeni

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  8. Occuparsi di canti di Kiko e cioè delle proprie orecchie, si chiama otorinolaringoiatria, che non è una malattia ma una cura.

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    1. @Valentina Giusti

      Non è che noi insistiamo e' la Chiesa che insiste leggi catechesi tradendae per esempio Che i cattolici ignorano la Bibbia e' un dato di fatto non lo abbiamo inventato noi, fai un corso biblico e lo sentirai. Che molti praticanti sono semipagani lo dice G. P. II in Catechesi Tradendae. Vuoi spiegare quali sarebbero questi concetti errati che avremmo introitato? I canti sono fedeli al senso del testo biblico ovviamente bisogna adattare le parole alla musica.
      Quali sarebbero questi falsi vuoi farceli vedere per cortesia? Hai fatto studi biblici, di Sacra Scrittura per fare queste dissertazioni? I testi non sono manipolati ma adattati al canto mi sembra ovvio ora sei anche liturgista?I canti che senti in Chiesa sono più fedeli alla Bibbia? Ma a me sembra che sia tu a fare affermazioni del tutto gratuite senza prove, come al solito.



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    2. Ogni tanto interviene qualche pompiere del Cammino per negare anche l'evidenza. I canti del Cammino non sono 'solo canzonette' e neppure sono 'solo biblici': sono invece vere e proprie catechesi di Kiko da 'consegnare' in determinate tappe con il commento adeguato che li illustra.
      Questo ce lo dite sempre voi...per poi negarlo quando non fa comodo o inventarvi i motivi musicali (se di musica si può parlare nel caso delle composizioni di Kiko) e metrici per cui alcune parole scompaiono, altre vengono aggiunte.
      Infatti, come tutte le catechesi di Kiko, i suoi canti operano una vera e propria rilettura alla propria maniera dei testi sacri, con opportune aggiunte, tagli e modifiche per conformarsi alla propria personale e non ortodossa interpretazione dei testi sacri.
      Come nel salmo 138, che viene cantato in occasione degli scrutini del secondo passaggio, il cui il versetto 5 'alle spalle e di fronte mi circondi
      e poni su di me la tua mano' diventa un 'mi STRINGI alle spalle, mi ATTACCHI di fronte MA nello stesso tempo hai posto su di me la tua mano': naturalmente per giustificare le indebite pressioni dei catechisti per farti ottenere una resa psicologica totale dell'adepto facendole passare come volontà di Dio nel corso degli interrogatori.
      Oppure il canto 'Dite agli smarriti di cuore' tratto da Isaia 35, in cui i poveri, ciechi e zoppi che saranno riscattati dal Signore sono per Kiko i peccatori: ed infatti lo aggiunge di propria iniziativa e lo fa cantare con enfasi. Oppure ancora mistifica le parole di San Paolo in 1ª Corinzi 4 'omettendo' il fatti che egli esortasse gli apostoli a lavorare mantenendosi con il lavoro delle proprie mani. Per non parlare della trascrizione ad opera di Kiko della sequenza del Corpus Domini di san Tommaso d'Aquino, in cui vengono tralasciate le strofe nucleo dell'inno, quelle sul dogma della Transustanziazione. Poi naturalmente ha modificato la Preghiera Eucaristica, basterebbe quello per capire le vere intenzioni del guru spagnolo.
      Ti bastano le prove o devo continuare?

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    3. Errata corrige: E nello stesso tempo

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  9. Che tristezza quei pastori protestanti in giacchetta e cravattino pronti a servire Kiko Argüello Wirtz e la sua setta.

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  10. Questo blog è da studiare, da sottoporre a qualche psichiatra.

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    1. Sottoponilo pure! Soprattutto, studia e tieni allenato il senso critico.
      P.S.: se lo psichiatra dovesse chiederti se è vero che il tuo guru ti 'consegna' occasionalmente dei canti proibendoti di cantarli prima della sua spiegazione, menti naturalmente, digli che non è vero, se no la perizia la fa a te!

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    2. carissimo come vedo trasmetti carita' ed umilta' segni inconfondibili che si trovano nella tua SETTA...

      dom

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    3. La solita storia di tutti i regimi dittatoriali ovvero: chi dissente è pazzo.

      Ruben.

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  11. Mi pare di ricordare un canto delle catechesi nc che ispirandosi al Vangelo recitava più o meno così:

    Date a Kiko tutti beni
    Date a Dio quel che avanza
    Ma se ancora siete pieni
    Lasciate tutto nella stanza
    Prima di uscireeeeeeeeee

    Sulla "eeee" finale grande trionfo di chitarre e tamburelli con buccine ed eroica pestata di piedi perché magari il Signore è in viaggio e non li sente da lontano.

    Irene

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  12. Fallacio: ha ragione aleCT.

    Non lo si deduce solo dal "kerigma" kikiano, ma anche dall'atteggiamento con cui i camminanti si relazionano al peccato.

    Tipico atteggiamento dei camminanti, infatti, è quello di sbandierare al mondo la propria abiezione (come i farisei, che suonavano la tromba quando facevano l'elemosina).
    Lo fanno, però, con un certo orgoglio, perché nonostante i loro vizi (sono loro a manifestarli, non io ad accusarli) essi si credono dei privilegiati, in quanto l'appartenenza al Cammino li salverebbe, secondo Kiko, "a grappoli", come automaticamente.

    In pratica: i camminanti sembrano vantarsi della propria abiezione nei riguardi della morale della Chiesa perché per la morale del Cammino, fatta di incontri e decime, sono irreprensibili.
    Ma questo non è un sintomo di apostasia, anche se molti potrebbero non averne coscienza?

    I sensi di colpa che hanno nello sbandierare le proprie mancanze verso la morale cattolica denota la forza della legge morale, ma il vantarsi che non ci si deve impegnare a sforzarsi perché, con l'auito della GRAZIA, si possa abbandonare il peccato, sembra proprio un atto che attesta un'apostasia a livello interiore.

    Spero che questa la scelta non avvenga a livello della coscienza, ma solo a livello psicologico, ma comunque il sintomo è inquietante, perché tra coscienza e psicologia ci sono delle corrispondenze.

    Molto più sicuro affidarsi alla pastorale tradizionale, quella dei Sacramenti: Confessione frequente e Comunione ogni volta che si può. E poi preghiera, fioretti e offerta attraverso atti di amore, opere buone, ecc.
    Siamo peccatori, ma la salvezza la dà la Chiesa, non il Cammino, e poiché non siamo buoni, allora occorre cercare di riempire la nostra vita con tanti atti di carità, per amor di Dio.
    Esattamente come dice la Chiesa, ed esattamente come Kiko dice che NON si deve fare.

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  13. AleCT 25 giugno 2021, 16:53: Ps. "Il cammino è simil protestante anche solo per un motivo. Perchè si dice chiaramente che tu NON DEVI RESISTERE AL PECCATO perchè ne siamo IRRIMEDIABILMENTE rovinati. Questo lo diceva Lutero..."

    Kiko Argüello, convivenza inizio corso 2018, 19: "Questo è un testo bellissimo, il capitolo ottavo della lettera ai Romani: la vita del Cristiano nello Spirito e il capitolo settimo che parla della vita dei pagani, che fanno il male che non vorrebbero fare, perché sono schiavi dei desideri della carne, del corpo. ABBIAMO RICEVUTO UN CORPO CHE È FERITO - COME DICE IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA -, È FERITO DAL PECCATO ORIGINALE, per questo nelle decisioni che gli uomini prendono sempre c'è questa ferita dell'egoismo, della realtà che l'uomo non è perfettamente libero, perché è ferito dal peccato originale, e il suo frutto si vede in tutto quello che ci attornia. Ma noi siamo stati chiamati dal Signore per essere liberi dalla legge, dalla schiavitù del peccato e della morte, per essere liberati e vivere non secondo le concupiscenze della carne..."
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Forse anche Kiko legge questo blog e, finalmente, è stato convinto: dopo oltre 50 anni ha capito che non è vero quello che lui diceva. Che, cioè, non si può non peccare.
      Ha capito che, con l'aiuto della grazia, si può non peccare.
      Onestà intellettuale avrebbe voluto un'autocritica, ma comunque benvenuto a Kiko tra le fila dei non luterani.

      Poiché non è vero quello che dicono i camminanti, cioè che noi l'abbiamo contro Kiko per principio, accogliamo volentieri un Kiko ravveduto, se è veramente tale. Cioè se non ripeterà MAI PIU'l'eresia luterana con cui ha rovinato spiritualmente dei suoi adepti.

      Naturalmente non basta questa conversione a U di Kiko.
      Occorrerebbe che Fallacio ci proponesse altre citazioni.
      Ad esempio quella in cui Kiko ammette che la Chiesa del passato, quella che va da dopo Costantino fino al Vaticano II, era non solo capace di salvare le anime attraverso la grazia, ma era anche, in virtù Cristo sorgente della grazia, la fonte della grazia. Anzi l'unica fonte della grazia.

      E Fallacio dovre, ad esempio, proporci anche una citazione in cui finalmente Kiko ammette che il Cammino è, semplicemente, un'aggregazione ecclesiale, visto che per essere approvato ha avuto bisogno, come tutte le aggregazioni ecclesiali di qualunque ordine e tipo, di uno statuto.

      Forza Fallacio, datti da fare, sfoglia e sbobina. Comincia a trovare queste due citazioni che ti propongo, poi noi controlleremo.
      Se ci riesci ci rallegreremo con Kiko che, dopo 50 anni, finalmente da segni di ravvedimento.
      Tanti eretici e libertini nella vecchiaia sono tornati alla casa del Padre che è la Chiesa.

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    2. @Fallacio
      COme dice Pietro: ben venga se Kiko capisce come stanno le cose. Guardiamo ai fatti concreti però; nel cammino si insegna a "fuggire le occasioni di peccato"? Si insegna che esistono peccati veniali e mortali (ovvero che uccidono l'anima) e che una delle differenze FONDAMENTALI tra queste due tipologie è che il peccato mortale prevede la VOLONTARIETA'?
      Quindi sapere di peccare, farlo consapevolmente e purtruttavia farlo perchè tanto "Dio mi ama come sono" come si definisce? Peccato veniale o mortale? E dire pubblicamente ad una torma di giovani che i peccati mortali sono perdonati automaticamente basta "credere che Dio ti ama" (Lutero non avrebbe saputo dire di meglio) e che la confessione sacramentale è un optional forse è cattolico? Per me no? Per te, Fallacio?

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    3. @pietro non del cammino, oppure c'è un'altra possibilità, quella più ovvia ma che non potrete mai accettare (poi chi sarà il mio nemico?) . Che voi non avete mai capito nulla sulle catechesi di Kiko, in quanto tagliuzzando qua e là le sue parole avete sempre mostrato un Kiko che non esiste. La differenza tra il capitolo settimo che parla della vita dei pagani e del mondo e del capitolo ottavo rivolto ai cristiani è fatta da sempre, io me la ricordo da sempre, fin dalle catechesi iniziali. Ma il trucchetto è mostrare solo la prima parte e il gioco è fatto. Spesso su questo blog si legge di persone scandalizzate che la Chiesa non interviene... Eppure sono così evidenti le eresie... Dov'è la Chiesa? Perché non lo scomunica? Semplice, perché la Chiesa ha letto tutte le catechesi e non usa i vostri trucchetti.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Ho già postato i vari inizio corso, che dimostrano purtroppo una pervicacia nel non riconoscere per esempio nell'uomo le virtù naturali naturalmente ispirate da Dio. Quel che dice Kiko purtroppo lo conosciamo molto bene perché lo leggiamo, mentre i poveri catecumeni di livello inferiore possono solo ascoltare, e le eventuali idee cattoliche, essendo in proporzione uno a cento, diventano appunto quella decorazione esterna di cui parlava il vescovo Schneider. Al nostro stesso livello possono essere i catechisti e tutti coloro che sono in possesso dei mamotreti. Solo loro possono forse optare con libertà per una visione più ortodossa della predicazione di Kiko.
      Spesso però, troppo spesso, vediamo accadere esattamente il contrario, come a Porto Rico per l'inizio corso 2020-21 dove i responsabili di nazione Isabel e Julio addirittura hanno dichiarato che chi non va in comunità non ha la resurrezione dentro e se qualcuno dovesse morire per Covid...beh, vuol dire che era il suo destino.
      Date i mamotreti ai vostri adepti, lasciate che li leggano, li analizzino e li confrontino con la dottrina cattolica, se non avete nulla da temere...ma è esattamente il contrario, purtroppo.

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    5. @fallacio
      Tu ci giri sempre intorno. Parli di mamotreti citati a metà o interpretati male. La cosa si potrebbe risolvere subito pubblicando i mamotreti approvati. Non lo fate perché, Kiko dixit, per voi "sarebbe un male". Quindi come giustificazione non funziona dato che è una situazione che avete creato voi.
      Detto questo io ti avevo fatto domande molto più semplici: nel cammino certe cose si insegnano? La risposta è SÌ o No. E se la risposta è NO ... PERCHÉ non si insegnano?

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    6. @alect, la risposta è ovviamente si. Ma tanto non cambierà nulla. Se non credete alla Chiesa perché dovreste credere a me? Buonanotte.
      Fallacio Asino Vinicio

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  14. Kiko non legge questo blog

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  15. Con l'occasione, riporto parte di un articolo di BPS in cui si analizzano le diverse edizioni della dottrina kikiana spaziando su più annunci:

    - L'umanità è schiava del peccato,
    l'uomo è obbligato a peccare -

    Inizio corso 2016 Venerdì "Kerygma":

    (...) Noi, che un tempo eravamo gentili, prigionieri del principe dell’aria, del demonio, seguendo gli appetiti della carne, le voglie della concupiscenza, schiavi, tutti, seguendo i cattivi pensieri. Noi, che eravamo oggetto dell’ira divina, perché ogni peccato porta l’ira di Dio contro di lui, ogni peccato sarà giudicato e annientato, noi eravamo tutti oggetto dell’ira divina, ma Dio ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatto rivivere in Cristo. Eravamo morti, sapete che tutti gli uomini sono morti: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” perché la vita divina, la vita eterna è morta nell'uomo per il peccato che uccide la vita eterna e tutti gli uomini sono condannati alla morte e all'inferno.

    Inizio corso 2017 Venerdì "Kerygma":

    ... il diavolo che tiene tutti gli uomini schiavi per la paura che hanno della morte, durante tutta la loro vita. Ossia tutti gli uomini (...) sono schiavi del demonio (...) gli uomini sono schiavi del demonio durante tutta la vita per la paura che hanno di soffrire. Scappando dalla sofferenza si drogano, sono alcolizzati, abortiscono, hanno un’amante, si fanno omosessuali, rubano, mentono, la corruzione è generalizzata dappertutto (...) È così: rubano, mentono, abortiscono, uccidono, sempre scappando dalla sofferenza per la paura della morte (...) sono diventati schiavi del demonio. (...) Nel mondo è così, tutti o quasi hanno un’amante; non così tra di noi, non siamo obbligati, non siamo schiavi del demonio in questo senso. (...) La Scrittura dice che l’uomo è schiavo, non che l’uomo è cattivo, non dà un giudizio sulla volontà, che l’uomo è cattivo, adultero, fornicatore, ladro; no, non fa così. Dice che l’uomo è schiavo delle concupiscenze della carne a causa del peccato che abita in lui, che abbiamo ereditato tutti dal nostro padre Adamo, quello che si chiama il peccato delle origini, peccato originale che abita nell'uomo e fa sì che l’uomo in tutto cerchi sé stesso, di passarsela bene, di essere felice in tutto.

    Inizio corso 2018 Venerdì "Kerygma":

    (...) parla della vita dei pagani, che fanno il male che non vorrebbero fare, perché sono schiavi dei desideri della carne, del corpo. Abbiamo ricevuto un corpo che è ferito – come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica –, è ferito dal peccato originale, per questo nelle decisioni che gli uomini prendono sempre c’è questa ferita dell’egoismo, della realtà che l’uomo non è perfettamente libero per il bene, perché è ferito dal peccato originale, e il suo frutto si vede in tutto quello che ci attornia. Guardate cosa dice S. Paolo: Cristo è morto perché l’uomo non viva più per se stesso. Tutti vivono per se stessi, tutti: all'università tutti i giovani stanno studiando diritto, hanno una fidanzata, stanno cercando lavoro, tutti vivono per se stessi, in tutto cercano la propria felicità, se stessi. Questa è la cosa normale, vivere per se stessi; ma questa è la ferita del peccato originale che invade il mondo.

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    1. (Continua) Qui troviamo un'interessantissima evoluzione, mai sentita prima, riguardo alla dottrina del peccato originale: come da inossidabile copione Kiko enuncia il suo "kerygma" luterano nel 2016 e 2017, ossia che l'uomo è schiavo totalmente del peccato originale che in pratica non è stato annullato dal Battesimo ma continua ad abitare nell'uomo rendendolo obbligato a fare il male. Quelli che invece sono stati liberati sono evidentemente i neocatecumenali che hanno ascoltato la predicazione kikiana, perché la fede "viene dall'ascolto" e se credi (a lui, sottinteso) sei immediatamente uno con lo "spirito" e sei salvato e liberato dalla concupiscenza. Nel 2018, al contrario, Kiko corregge questa versione eretica e parla di "ferita" del peccato originale nell'uomo e nel creato, benché compia uno scivolone pauroso inventandosi una "libertà imperfetta" inesistente nella dottrina.
      Forse qualcuno lassù nell'empireo dei dodici cefali legge questo blog? Forse i continui strilli quotidiani contro l'eretico Kiko hanno sortito l'effetto di fargli dire (o scrivere) un timido afflato cattolico?
      (SPOILER: in verità è solo una pezza a colori, poche pagine dopo si rimangia tutto...)

      Infatti. Una pezza a colori. Come tante ne mette Kiko (ma soprattutto i suoi revisori di bozze). Resta il fatto che mai ha detto di dover chiarire meglio il suo pensiero o correggerlo. Non sia mai! Sarebbe troppo 'umile' troppo 'cattolico'.
      Infatti nello stesso inizio corso il guru Kiko dichiara:

      …Ho fatto un inno allo Spirito Santo per questa convivenza. L’ho fatto qualche anno fa e qualcuno lo ha conservato, me lo ha fatto vedere e l’ho messo in musica… inno che ho fatto nel 1989. In una convivenza l’ho regalato a tutti e uno l’ha conservato nella Bibbia e lo teneva lì dall’89.
      [Indicando il dipinto] Questo è l’arcangelo S. Michele. Qui c’è scritto: caritas, humilitas. Sullo scudo dell’arcangelo S. Michele, con la spada, c’è scritto “caritas, humilitas”. Su quest’altro non c’è scritto nulla. Guardatelo perché questo è l’originale e presto andrà in un museo. Stanno preparando un museo con tutte le mie opere, perché morirò presto. Manca S. Raffaele che ho regalato a un medico che mi ha curato e che si chiama Raffaele. Gli ho chiesto una scrittura che dica che alla sua morte l’icona sia data al museo. Questo museo sarà importante perché oggi non c’è quasi arte sacra nelle chiese, niente o pochissimo. Mario dice che l’opera più importante, fra tutte queste, siamo noi: la vera opera d’arte! L’arte è un dono…”

      Santa umiltà...

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    2. E d'altronde, un mese dopo le frasi citate dall'inizio corso 2018, nell'annuncio di avvento Kiko afferma:
      "Io sono un'opera del Signore. Parlo qui mosso dallo Spirito del Signore, come tutto ciò che ho fatto è stato per l'azione dello Spirito Santo."
      È chiaro che non intende ritrattare le proprie eresie, anzi, le riconferma tutte, anzi, le attribuisce a Dio.

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    3. empireo dei dodici cefali. Incredibile. Ed è solo l'inizio, continuiamo, continuiamo...........

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