lunedì 4 settembre 2023

"Era tutto un sentirsi SEMPRE COLPEVOLE di qualcosa"

Quando conquistano una parrocchia,
"marcano il territorio" con una kikona...
Riceviamo questa testimonianza da un ex fratello del Cammino Neocatecumenale.

Io sono uno di quelli che ci ha creduto e che poi è rimasto fregato. Per troppo, troppo tempo. Ma quando sei dentro ti si deforma il pensiero e non puoi capire.

Pensa che quando mi venivano in mente idee su come certe famiglie numerose, col solo padre lavoratore, potessero vivere a mille, poi mi sentivo in colpa perché non credevo alla provvidenza.
Quando i "catechisti" prendevano sonore cantonate e non ero d'accordo, mi sentivo giudicatore.
Quando facevano preferenze di persone, trattando gli uni coi guanti e gli altri come dementi ed io reagivo, mi sentivo disobbediente.
Quando predicavano l'apertura alla vita ed io faticavo a seguire i miei (numerosi) figli, mi sentivo difettoso. Quando li seguivo e mi occupavo di loro mi facevano sentire nevrotico ed affettivo.

Erano riusciti ad azzerare la mia libertà di pensare, era tutto un sentirsi sempre colpevole di qualcosa.
Allora cercavo di obbedire, ma non andava bene nemmeno quello, perché mi rendeva "superbo".

Ad un certo punto tutti intorno a me mi sembravano robotizzati: stesse frasi, stessi occhi verso il cielo, stessi concetti ripetuti fino alla nausea, sottomissione (falsa) ai "catechisti" regnanti, servilismo, tanta ipocrisia.
Non so cosa sia successo esattamente, ma ad un certo punto ho sentito che quel posto seriale e falso, dove si respirava ipocrisia ad ogni incontro, non era più il posto per me e me ne sono andato.
Sapevo a cosa andavo incontro, sapevo che la mia famiglia sarebbe rimasta sola, che tanti falsi fratelli nemmeno mi avrebbero salutato più, perché già avevano cominciato a farlo quando negli ultimi tempi ancora stavo dentro.

Ammetto che è stato doloroso, abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo, ma l'affrancamento da quel mondo mi ha aperto l'accesso alla Chiesa, altro rispetto al Cammino.
Però capisco che quando uno sta dentro non riesca a comprendere, il pensiero e la ragione diventano man mano così compressi che tutto il resto sembra banale e sbagliato. Lì dentro ti senti chiamato ad una missione, speciale, eletto, uno che approfondisce, ed ingoi tutto dietro a questo miraggio.
Ti senti amato? Anche no. Come nel mondo ti amano se corrispondi ai loro schemi sbandati, altrimenti ti giudicano e ti espellono, come tu fossi una cosa spuria. Inoltre c'è molta competizione e molta invidia, per non parlare del chiacchiericcio.

Nel Cammino l'altro una volta è Cristo, una volta è il nemico, dipende dalle circostanze.
Si decidano, perché Cristo non può essere nemico e il nemico non può essere Cristo.
Mi pare proprio che nella Chiesa valga il comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso" e non "ama l'altro perché è Cristo". Perché se l'altro è come me, siamo tutti e due uomini e siamo esortati ad amarci perché prima abbiamo amato Dio.
Che l'altro è il prossimo lo disse Gesù parlando del samaritano. Non disse che l'altro era Cristo, cioè Lui stesso, ma il prossimo, quello che anche il comandamento ci dice di amare.
Il prossimo, uno che diversamente da Cristo può sbagliare e commettere peccato.
Infatti il buon samaritano amò il suo prossimo e siccome Cristo era ancora vivo, non amò di certo l'altro perché era Cristo.

35 commenti:

  1. Ricordiamo ai nuovi lettori che è proprio della mentalità neocatecumenale il doverti sentire "sempre colpevole di qualcosa".

    Per schiavizzare le persone occorre convincerle che sono sempre e solo loro il problema. Come ad esempio quando ti dicono "il demonio ti inganna" in modo che tu sia costretto a ripensare drasticamente le tue scelte. Come se fosse sempre colpa tua che anziché ubbidire ciecamente come un robot, ti fai ingannare da un presunto "demonio".

    Solo così, solo alimentando paure e sentimenti di eterna colpevolezza, non avrai mai tempo di riflettere sulle porcherie fatte dai capi del Cammino, sui madornali errori teologici e liturgici propalati dal Cammino, sulla sostanziale disubbidienza alla Chiesa (ipocrisia descritta anche nel Vangelo, cfr. Mt 21,28-31: "...lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò...": prima si vantano di essere "parte della Chiesa", "ubbidienti alla Chiesa", ma poi disubbidiscono e agiscono a modo loro, inventandosi che il vescovo è "faraone", che il cardinale "non ci capisce", che il Papa "non ha fatto esperienza del Cammino", eccetera).

    Questo eterno autoflagellarsi, questa visione cupa e funerea delle cose della vita, quest'odio a sé stessi portato avanti ossessivamente, è di fatto un uccidere la cristiana virtù della speranza al punto che abbiamo un popolo di neocatecumenali in depressione, in cura dallo psicologo (quasi sempre neocat anche lui, e quindi parte del problema), e in certi casi anche finiti in suicidio (come ad esempio il caso di Luciano oppure il polacco a Odessa).

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  2. Il comportamento descritto in questa testimonianza è proprio quello tipico delle sette, che tolgono la facoltà di pensare e perciò di giudizio, o, meglio, inculcano dei criteri per cui la facoltà di pensare viene inibita e frustrata, ma se uno si libera dai pregiudizi, questa può tornare fuori, come nel caso del protagonosta di questa testimonianza.

    La facoltà di giudizio viene frustrata quando si vuole incucare che tutto quello che si fa è sbagliato perché siamo peccatori. Ma non è vero.
    Cioè: è vero che siamo peccatori, ma non è vero che facciamo sempre cose sbagliate.
    Gesù stesso ha detto: "Voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli".
    Occuparsi dei figli perciò è giusto, mentre disinteressarsi è negargli le cose buone che spettano loro.

    Spero che nel frattempo, o per convinzione, o perché altrimenti il Cammino avrebbe perso molti più membri di quanti ne ha persi (e ne ha persi molti), le cose siano un po' cambiate.
    Ma se sono cambiate si ammette, anche se a collo torto, che quelle cose che sono cambiate, prima erano sbagliate.
    Cioè si ammette che soprattutto agli inizi, i mitici inizi, il Cammino aveva molte cose sbagliate, cioè "vendeva", a prezzo della decima, delle patacche spirituali fatte passare per autentici doni divini.

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    1. Per quel che mi risulta, il Cammino vende sempre le stesse cose allo stesso prezzo.
      Sono i camminanti ad essere cambiati.

      Quelli della prima ora erano più entusiasti, più obbedienti, più talebani, e poi sono quelli che di massima hanno fatto maggiore "carriera". Guai a mettere in discussione un neocatecumenale della prim'ora.
      I neocatecumenali di oggi, invece, sono molto meno "osservanti" (tranne alcuni casi), per cui se il Cammino non vuol perdere ancora adepti, deve per forza allentare la presa.
      Eleggono le équipes di catechisti ma rimangono inattive perché non c'è più richiesta e quindi, per far fare qualcosa, si sono inventati i padrini, gli accompagnatori dei pellegrinaggi, le équipes per la scrutatio...

      Questo lassismo, un po' penso che sia perché per la maggiore sono figli del Cammino e quindi sanno benissimo come muoversi per "sembrare" e non "essere".
      Un po' perché l'entusiasmo è finito, come per tutte le cose umane, e si va in comunità per socializzare e mantenersi il posticino acquisito.
      Oggigiorno, avere un posto di socialità non è una cosa scontata e "appartenere" a quella che viene spacciata come élite fa gola, anche se le comunità ciondolano di qua e di là.

      Oggi, per esempio, è consentito anche arrivare alle convivenze fuori porta il giorno dopo, o andare via prima.
      Agli inizi, se lo facevi, venivi rivoltato come un calzino o ti veniva proprio impedito di partecipare.
      Ma non è perché il Cammino "ha capito", le consegne sono sempre le stesse.
      È perché altrimenti corrono il rischio forte di dimezzare le presenze.

      Almeno questo è quanto già iniziava a succedere prima che io lasciassi, ma so per fonti dirette che adesso è ancora peggio.

      Si potrebbe quindi pensare che sia una cosa buona, questa maggiore libertà, ma invece penso che non lo sia affatto perché la dottrina insegnata è la stessa, con l'aggiunta che in fin dei conti si può crederla (e difenderla) anche vivendo fuori dagli schemi neocatecumenali.
      Non c'è soggetto peggiore di quello che propaga eresie a costo zero, nemmeno più adeguandosi alle severe regole interne.
      Marco

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  3. Questa testimonianza mi fa ringraziare DIO di essere uscito dal Cammino neocatecumenale prima di trovare una fidanzata e moglie!
    Adesso mi ritroverei anche Io con tanti figli fatti SOLO per obbedire ai catechisti.
    Non so chi sia l'autore di questa testimonianza, ma vorrei ringraziarlo con tutto il cuore per averla scritta!
    Spero che anche altri si facciano avanti

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    1. Una delle cose che più dolorose per i facinorosi kikolatri è venire a sapere casualmente che gli "ex" hanno ritrovato la serenità. (Sottolineo "casualmente" perché se uno tornasse da loro a dire "ora fuori dal Cammino sto bene", loro, abituati a mentire, penserebbero che tutti mentono, e che anche lui starebbe mentendo e quindi si son dati un alibi per non credergli).

      Ogni "ex" che ritrova la serenità nella vita, nella fede, nel lavoro, nella famiglia, è una gravissima picconata inferta al castelletto di menzogne neocatecumenali. Perché lì dentro si continua a dire che fuori c'è la perdizione, fuori ci sono solo droghe discoteche ubriachezze e ateismo, fuori c'è solo lo sfascio della famiglia e della vita, ecc., e probabilmente hanno anche avuto ordine di togliere il saluto all' "ex".

      Il Cammino è fondato sulla menzogna. E una delle menzogne preferite del Cammino è "tutti quelli che criticano il Cammino, tutti ma proprio tutti, devono per forza essere in errore o in malafede".

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  4. Da quando sono uscito dalla comunità anche a me i cosiddetti "fratelli" hanno tolto il saluto.
    Per tutta risposta l'ho tolto anche io a loro.
    Non sanno che adesso lì compatisco

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  5. Il 18 ottobre 1988 Kiko Argüello raccontò di una presunta profezia di padre Pio riguardo all'immobile che avrebbe ospitato il primo seminario Redemkikos Mater a Roma. La fonte sarebbe una certa suor Cristina Witmer, di un ordine religioso della vasta famiglia francescana. Il grande immobile era stato costruito negli anni '60 con l'intenzione di farne la casa generalizia per il suo ordine (che, se ho capito bene, si tratta delle suore di Salzkotten, più note col nome di Francescane Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, dedite alla cura dei malati, fondate nel 1859 in Germania). Le suore avrebbero chiesto a padre Pio di spendere una parola per confortarle. Il quale avrebbe clamorosamente risposto che la casa in futuro sarebbe stata "di grande aiuto per la Chiesa e per la gloria di Dio".

    Così, nella seconda metà degli anni '80, quando la casa risultò troppo grande per l'ormai decimata famiglia religiosa l'edificio fu posto in vendita, trovando subito un possibile acquirente, privato, che intendeva trasformarlo in una casa di riposo, ma senza legame con la Chiesa.

    Nel 1985, secondo la leggenda neocatecumenale, Giovanni Paolo II avrebbe dato semaforo verde per l'apertura del seminario neocatecumenale Redemkikos Mater a Roma. Nel 1987 il Cammino contava 12 seminaristi di varie parti del mondo che studiavano al Collegio Caprànica a Roma (un prestigioso seminario romano dalla "regola" piuttosto rilassata, a cui le diocesi a volte inviano i seminaristi più adulti e meritevoli ai quali starebbe troppo stretta la normale vita del seminario diocesano), ma senza risiedervi (probabilmente per evitare la Messa quotidiana, fumo negli occhi per il Cammino): risiedevano infatti presso le abitazioni delle vedove del Cammino. Mons. Luciano Pacomio, che all'epoca era il rettore del Capranica, non avrebbe avuto da ridire. (Pacomio nel 1993 fu promosso a vescovo di Mondovì - c'era ancora l'usanza di far vescovi i rettori di seminario, con l'idea che conoscevano i sacerdoti e gli aspiranti tali - ma la sua carriera si è conclusa lì).

    Il 26 agosto 1987 mons. Joseph Cordes (quello implicato nella scandalosa lettera Ogniqualvolta), in una cena con Giovanni Paolo II in cui sarebbero stati presenti Kiko e Carmen, avrebbe - secondo la leggenda neocatecumenale, che sarebbe stata confermata dal cardinal massone Poletti nel 1990 - approvato il progetto di acquisire quell'immobile per farne un seminario neocatecumenale. Il 15 settembre successivo, appena venti giorni dopo, l'immobile fu acquisito da un imprecisato equipo neocatecumenale con imprecisati soldi (il neocatecumenalismo è tradizionalmente sempre stato speculazione immobiliare).

    E torniamo dunque al 18 ottobre 1988, quando Kiko annunciò anche che molti altri seminari come quello sarebbero stati aperti in futuro (senza precisare che a parte Madrid, sarebbero stati tutti assolutamente minuscoli).

    Intanto i semplici cattolici si chiedono come diavolo sarebbero "di grande aiuto per la Chiesa e per la gloria di Dio" i presbikikos che, in quanto tali:
    - considerano "liturgia" le pagliacciate neocatecumenali
    - ubbidiscono ai propri cosiddetti "catechisti" anziché al vescovo
    - diffondono gli errori dottrinali di Kiko e Carmen
    - tentano di "neocatecumenalizzare" le parrocchie, spazzando via ciò che c'era prima per far posto alle brutture made in Kiko

    Tutto questo non poteva esser certo gradito a padre Pio. Che aveva una pessima stima per i sacerdoti che non celebravano con la massima dignità l'Eucarestia, per coloro che banalizzavano il Sacramento, per coloro che insegnavano madornali errori e ambiguità, ecc.

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    1. e noi abbiamo una pessima stima di P. Pio

      Tiè!!!!!!!!!

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    2. nel rimando ad un vecchio post linkato da Tripudio tra le prime affermazioni c'è il fatto che "santo" non significa "infallibile in ogni momento della sua vita", scritto a caratteri cubitali, concordiamo in pieno infatti quell'unica (presunta) affermazione di P.Pio che tanto sbandierata sarà classificata così (oppure con P.Pio non vale il vostro modo di ragionare?), a differenza delle vostre illazioni invece Giovanni Paolo II ha apprezzato, sostenuto e incoraggiato il cammino così tante volte che solo chi è in mala fede può sostenere che si sia sbagliato.

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    3. È possibile che quella suorina sia stata furbescamente malintesa da Kiko, o che sia una kikolatra bramosa di compiacere Kiko. Dopotutto nella mentalità neocatecumenale le menzogne e gli inganni sono strumenti santi, qualora adoperati per difendere il prestigio e i soldi della setta e dei suoi autoeletti "iniziatori".

      Anche nell'isola di Guàm le suore di clausura erano state ingannate dal Cammino.

      Donarono milioni di dollari alla diocesi perché il vescovo pedofilo neocatecumenale aveva fatto circolare la voce che acquisendo un certo immobile in località Yona, avrebbe attivato un seminario. Le suore, all'idea di poter donare alla Chiesa una struttura per formare i futuri sacerdoti, fecero la grossa donazione "anonima" (tramite un intermediario, perché non vollero prendersene il merito davanti agli uomini ma solo davanti a Dio), affinché la diocesi potesse comprare la Yona property (gesto di generosità che Nostro Signore ha visto benissimo), senza sapere che il tanto vantato "seminario per Guam per sacerdoti per la Chiesa" era invece un "seminario per il Cammino" (nello statuto dei seminari Redemkikos Mater si dice espressamente che i presbiteri ivi ordinati sono per le esigenze del Cammino).

      Venne fuori non solo lo scandalo, ma anche uno "scandalo nello scandalo", cioè il fatto che quella property dipendeva da un Board of Guarantors con diritto di veto, Board formato dal vescovo pedofilo neocatecumenale, dai coniugi Gennarini, e dal presbikiko Pochetti (Poschetti?), cioè la diocesi di fatto non era più libera di usare quella struttura. Gennarini, anche intervistato su radio e tv di Guam, astutamente aveva taciuto il fatto, che spuntò per caso per una faccenda di documenti insieme all'altro scandalo neocatecumenale del "certificato di proprietà" ripetutamente taroccato...

      Più, ciliegina sulla torta, il vescovo pedofilo neocatecumenale che osò chiedere alle suore di mentire per iscritto per difendere la proprietà del seminario.

      È la tipica tracotante faccia di bronzo neocatecumenale: sono talmente abituati a mentire che per loro è naturalissimo che un vescovo chieda alle suore di mentire, proprio quelle stesse suore da cui con la menzogna lo stesso vescovo pedofilo neocatecumenale aveva estorto una donazione multimilionaria. Il neocatecumenalismo è fondato sulla menzogna e l'inganno, proprio come se il suo unico ispiratore fosse il demonio, quello vero.

      p.s.: il kikolatra delle 9:50 ha sentito "padre Pio" e ha avuto la tipica reazione pavloviana neocatecumenale, senza nemmeno leggere o contestualizzare. Il Cammino ti riduce a un robot, e non per modo di dire.

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    4. @Anonimo 5 settembre 2023 alle ore 09:51
      Nessuno mette in dubbio, che
      Giovanni Paolo ll, possa aver avuto
      una qualche parte nell' affermazione del Cammino; ciò non toglie che lo stesso, aveva una grandissima stima verso Padre Pio(che voi odiate).
      Già da Presbitero infatti, si recava
      molto spesso, nei suoi soggiorni italiani, a San Giovanni Rotondo.
      ---

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    5. Questa che il cammino non apprezza P. Pio è una convinzione tutta vostra!

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  6. Ma perché non si crea una petizione da fare arrivare direttamente al Papa per chiudere questi seminari Redentoris Mater che sono una vera minaccia alla chiesa cattolica portiamo avanti questa richiesta al santo Padrie

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    1. Molti di noi, nel nostro piccolo, abbiamo denunciato e documentato le storture neocatecumenali a parroci, vescovi, e sommi pontefici.

      Molte di queste denunce sono cadute direttamente nel cestino. O perché c'era un segretario "oliato" dai neocat, o perché il soggetto in questione (parroco o vescovo) aveva il terrore di perdere le ricche mazzette neocat, o perché qualche collaboratore del Papa temeva le vendette neocatecumenali.

      Nostro Signore conosce benissimo le responsabilità dei singoli, e conosce benissimo che le nostre intenzioni nel denunciare non erano né vendicative né perditempo, ma solo richieste di giustizia. Oggi abbiamo sete di giustizia, un domani verremo saziati. Sono i kikolatri - e specialmente quelli che sanno bene delle porcate compiute dal Cammino e dai suoi VIP - a dover temere la giustizia divina e la Geenna.

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    2. @Federico Di Pasquale 4 settembre 2023 alle ore 23:00
      Ma perché non si crea una petizione da fare arrivare direttamente al Papa per chiudere questi seminari Redentoris Mater che sono una vera minaccia alla chiesa cattolica portiamo avanti questa richiesta al santo Padrie
      ---
      Quale petizione si potrà mai fare ad
      un "Papa", che in conferenza stampa sul volo di ritorno dalla Mongolia, ha definito la Dottrina,
      come "acqua distillata"?
      ---

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  7. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello delle Frecce Tricolori

    Alcuni giorni fa le ottime Frecce Tricolori sono venute a Porto San Giorgio dove si sono esibite nel cielo sovrastante il Centro Ufo del Cammino. Dopo aver liberato le tre strisce colorate dai loro aerei, queste strisce si sono raccolte assumendo la forma della faccia di Carmen. Uno spettatore ha ripreso tutto su Whatsupp e l'ha inviato a Kiko, che lo ha inviato a Semeraro che l'ha fatto vedere al Papa che ha detto : "Ottimo, hermano cardenal, esto interviento de Carmensita es mas simbolico : es evidiente que sta esortando el Vaticano ad accelerar la causa de beatificasion, cosa che faremo prontamiente. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un DVD con un filmato di Youtube delle Frecce Tricolori, e un secondo filmato dove c'è la modifica delle strisce con il programma di Arenzulla ma questo non l'ha detto al Papa se no si incavola.

    e la causa continua...

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  8. Da porto.sangiorgio partira' la merkaba' dei kikos quest'anno? Kiko l'ho hanno pensionato visto che non parla piu' a braccio ?

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  9. Dice bene l'articolo, i kikos vanno su tutte le furie se esci di li, e trovi il vero Cristo...
    Per ingannare se stessi vanno dicendo che stai mentendo. Che di sicuro la tua vita va male fuori dal cammino, che il tuo matrimonio soffre e cose cosi. Giusto per sentirsi meglio.
    Mia suocera che e' priva di qualsiasi pensiero autonomo (lei non pensa di per se, ma solo per cose dette dai catechisti), ogni tanto porta uno dei miei figli alla euca. Ogni volta che ritorna, dice allegramente che tizio e caio ci mandano tanti saluti a me e mia moglie e perche non non andiamo piu alla euca il sabato... quasi come per convincerci a ritornare.
    Ma chi li vuole piu vede a sti ipocriti, per carita!!!

    Mi sa che il prossimo passo sara vietare a mia suocera di portare i miei figli alla euca... meglio non inquinargli la fede sin da piccoli.

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    1. @Anonimo Texas
      Se posso permettermi, mi sembra che dietro potrebbe esserci una precisa strategia dei catechisti con i quali magari tua suocera si è confidata...
      È un modo tipico, infido e pericoloso dei neocat di infiltrarsi nelle famiglie, con la speranza che magari i bambini si facciano degli amichetti in comunità, e crescendo poi vogliano entrare nella comunità con loro... E il gioco è fatto, hanno bypassato i genitori senza nessun rispetto per la loro funzione genitoriale... Sono tremendi, non si lasciano sfuggire nulla. Ho visto casi simili in comunità, purtroppo.
      Porto

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  10. Meno male che ci sono le Decime , dopo che hanno tolto il reddito di cittadinanza, si rischiava di secendere di tenore di vita.

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  11. Anche questa del "nemico" è una bella questione da trattare a proposito del Cammino Neocatecumenale, che usa la parola "nemico" dieci volte sì e una no.

    Guardando un po' i mamotreti alla ricerca di qualche definizione di "nemico" data dallo spagnolo, ne cito alcune:

    "Nemico è tutto quello che attenta alla tua personalità"

    "l'uomo si è separato da Dio, conosce la morte e, per colpa della paura che ha della morte, rimane incapace di comunicare e di amare l'altro; l'altro si converte in un nemico per lui"

    "Il nemico è tuo marito, tua moglie, il tuo compagno, che non ti comprende, che ti uccide, che ti giudica, che distrugge qualcosa di molto intimo, che è la tua sensibilità, il tuo rispetto, lì quando è del tutto ingiusto con te."

    "Allora Gesù la prima cosa che vuole è illuminare la nostra realtà di peccato, la nostra situazione di uomo della carne, venduto in potere del peccato, che non può amare, che sente la sua impotenza, che non tende la mano al nemico, all'altro, quando l'altro è diverso, non può amare l'altro, il nemico"

    "Da domani ti proporrai di amare tua moglie e i suoi difetti, perché domani quando vedrai il difetto di tua moglie o di tuo marito o dei tuoi figli o di altri, una cosa in cui vedi il tuo nemico, non lo puoi sopportare."

    Se prendiamo per buone queste definizioni, tutti sono nemici, perché nella loro diversità e nei loro difetti prima o poi ti disturbano, anche la moglie e i figli.

    L'uomo ha davanti a sé solo nemici.
    Gli altri sono nemici.
    L'altro è nemico per definizione.

    Ma lo spagnolo afferma che il Cammino sia stato ispirato direttamente dalla madonna nella sua camera degli orrori e dei deliri, quando dice che gli disse tutta la pappardella che citano sempre e che finisce con: "L'ALTRO È CRISTO".

    Allora sentiamo come lo spagnolo definisce l' "altro", sempre da mamotreti:

    "La legge dice che bisogna amare l'altro, ma se amiamo l'altro moriamo, perché ci distrugge"

    "Chi non si lascia distruggere, chi non prende su di sè il peccato dell'altro, non ha la vita eterna"

    "nessuno se la sente di caricarsi del peccato dell'altro:"

    "L'altro ci distrugge e ci uccide e non possiamo amarlo perchè non vogliamo morire."

    "Come posso caricarmi del peccato dell'altro se ciò mi uccide?"

    "Non serve a nulla dire alla gente che si deve amare. Nessuno può amare l'altro"

    "possiamo lasciarci uccidere dall'altro"

    " questo è quello che fa l'uomo nuovo: accetta L'altro, lo comprende, lo ama così com'è, benchè sia suo nemico."

    "tu passi attraverso la morte, lasciandoti uccidere dal difetto dell'altro che ti distrugge"

    “L'altro chi è? Quello completamente diverso da me, perché quello che è diverso da me mi distrugge, mi uccide ed io mi rendo conto che non posso amare l'altro quando mi uccide”

    Allora questo “altro” è il nemico, quello che ti fa soffrire, che ti distrugge col suo peccato.
    E questo sarebbe Cristo?
    L’altro che ti uccide e ti distrugge, è Cristo?

    Anche volendo cercare di andare al di là delle parole, per comprendere i concetti, le cose non tornano.

    L’altro è Cristo o il nemico?

    Sopra era il nemico, ma lo spagnolo dice che la madonna gli ha detto che l’altro è Cristo, infatti insegna:

    “l'altro nella comunità è Cristo, perché ciascuno è membro del corpo visibile di Gesù Cristo, perché quello che ti distrugge nella comunità è Cristo."

    Quello che ti distrugge nella comunità È CRISTO…
    No comment.

    La Chiesa invece insegna che l’altro è il prossimo, un uomo come te.
    I Comandamenti ci dicono “ama il prossimo tuo come te stesso”
    Papa Francesco dice che l’altro è un dono.

    A chi credereste voi?
    Marco

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    1. Kiko è imbevuto di esistenzialismo (che di cattolico ha ben poco): Sartre diceva appunto "l'enfer sont les autres"

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    2. Infatti.
      Lo spagnolo ha rimesso insieme una paccottiglia di informazioni raccattate qua e là.
      Studiò Sartre?
      Sartre diceva che "l'inferno sono gli altri?"
      Bene, Kiko farà dire alla madonna che "gli altri sono Cristo".

      Poi ha ripreso certe cose organizzative dai Cursillos, che frequentò per qualche tempo, non so nemmeno se in veste di "professore", oggi "cameriere" (il tripode, le convivenze, i rollos (mamotreti), i professori-catechisti laici...).

      Poi ha cambiato e si è lasciato istruire da Farnes, dovendo imparare tutto daccapo dal 1965.
      Non sapeva nulla di nulla del Concilio Vaticano II, né dell'ebraismo, né della liturgia.

      Questo spagnolo, che non aveva mai frequentato nemmeno una parrocchia, non sapeva proprio nulla, se non quel poco appreso in pochi anni di Cursillos.
      Eppure si mise a fare l'evangelizzatore in proprio, senza alcun mandato, tra le persone più facili perché meno preparate a contraddirlo e più disposte a fare "cose strane", come una veglia di tutta la notte al buio (con la luce di un solo cero, racconta lo spagnolo) in una chiesa abbandonata fuori dalle normali parrocchie (Fuentes de Carbonero).

      Io lo penso davvero, quel parvenu improvvisatosi evangelizzatore era quello dell' "Evangelio de los miserables", non uno in grado di scrivere mamotreti che spaziano dalla storia della Chiesa al Concilio Vaticano II, all'ebraismo, alla liturgia e chi più ne ha più ne metta.
      Lo stesso o gli stessi che hanno scritto per lui i mamotreti, penso siano anche quelli che hanno lanciato senza paracadute questo sconosciuto nella Chiesa Cattolica, forse riconoscendo l'occhio massonico che figurava nel libercolo sconclusionato dei Miserables.
      Per essere utilizzato come uomo di paglia era perfetto: un narciso con smanie di visibilità.
      Marco

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  12. La Vergine Maria non può contraddire i Vangeli o la Chiesa cattolica, se quel messaggio proveniva dalla Vergine Maria

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    1. Ma infatti i cattolici dovrebbero considerare con enorme cautela questioni tipo "messaggi dalla Vergine Maria". Ciò di cui abbiamo bisogno ci è stato già tutto rivelato, direttamente e personalmente ad un gruppo preciso: Pietro e gli Apostoli. La Rivelazione storicamente termina con la morte dell'ultimo Apostolo. Tutto ciò che è venuto dopo - apparizioni, messaggi, ecc. - non vincola la fede. Per esempio, paradossalmente uno potrebbe non credere per niente a ciò che è avvenuto a Lourdes e Fatima, e nonostante questo essere ancora cattolico. (Al contrario, se un kikos non crede alle "apparizioni intellettuali" di Don Kikolone e alle presunte locuzioni di Sora Sancarmen Santhernandez, verrà massacrato dai cosiddetti "catechisti").

      Nel vastissimo sottobosco "apparizionista", fra messaggi, "segreti", locuzioni, "apparizioni intellettuali", c'è un'infinità di ciarlatani, che spesso era pure gente in buona fede, cioè davvero convinta di aver vissuto qualcosa di soprannaturale. Ma se uno è genuinamente convinto di aver fatto esperienze mistiche, percepirà come massima urgenza personale il farsi vagliare dall'autorità della Chiesa, in modo da poter rispondere a chiunque: "non sono io a dovervi dimostrare questa cosa, ma è stata l'autorità della Chiesa a stabilire ciò che c'è di vero e ciò che c'è di inaffidabile o falso".
      È incredibilmente liberante poter togliersi dalle spalle il grosso peso di "certificare" le proprie esperienze mistiche, e lasciare che le vagli la Chiesa, fare in modo che la Chiesa si prenda tutta la responsabilità (e tutto il tempo necessario) di chiarire, di valutare, di delineare. Don Bosco lo sapeva benissimo, e le sue esperienze mistiche le raccontò come "sogni" innocui, senza mai pretendere di certificarle come esperienze soprannaturali, senza neppure far perdere tempo all'autorità della Chiesa, visto che ciò che contava in quel caso era il contenuto simbolico e catechetico, non il fatto di aver avuto esperienze mistiche. Don Bosco voleva la salvezza delle anime, non la gloria terrena e il prestigio fra gli uomini.

      Invece storicamente abbiamo visto non solo la ritrosia a farsi vagliare (ad esempio Kiko con le sue "apparizioni" che vantava al bar, che 50 anni dopo sono state vantate come "apparizioni intellettuali" autocertificate), ma anche l'opposizione ai vescovi che non danno il responso "previsto" (e dunque la fondazione di chiesuole protestanti per poter conservare la propria "clientela"). Ricordiamoci che per il demonio l'importante è farvi inquinare un po' la fede, obiettivo per il quale è disposto perfino ad ammannirvi un sacco di cose teologicamente ineccepibili, purché su almeno un punto della vostra fede vi fidiate di "un uomo" più che di Dio.

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    2. E allora, perchè la Chiesa non vaglia le "apparizioni" di Kiko???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    3. Deve essere Kiko a sottoporsi al giudizio della Chiesa.
      L'autorità della Chiesa non ha mica il tempo di rincorrere tutti quelli che parlano di apparizioni.

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    4. @Anonimo 7 settembre 2023 alle ore 16:31
      ---
      Caro Puntini, quelle di Kiko, più che apparizioni sono "voci di corridoio".
      In ogni caso le apparizioni anche quelle più autorevoli, vengono demandate dalla Chiesa, alla devozione popolare, cosa che voi
      detestate, nonostante i pellegrinaggi che fate, sulla tomba
      della pseudo-santa Carmen.
      ---

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  13. Il cammino è diventato un rantolo lagnoso con le metafore sulla spazzatura ecc ecc ecc

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  14. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Trevignano

    Kiko ha visto il recente filmato di un drone che trasportava la statua della Madonna di Trevignano. Ha chiesto lumi a Carmen e elei, da Lassù, con uno schiocco di dita, ha trasformato la faccia della statua in quella di Carmen. I presenti hanno filmato la cosa con WhatsApp e l'hanno inviata a Kiko che l'ha inviata a Semeraro che l'ha fatta vedere al Papa che ha detto : "hermano cardenal, es claro que la Madonna ha permesso a Carmensita di far questo, esta es la demonstrasion que Carmensita es sancta, ordunque procedamos con la beatificasion": Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un piccolissimo e simpatico drone, del modico valore di 800000 euro, più un biglietto : "Sancto Padre, anque los dronos contribuiscono a santificar. Saludos Kiko"

    e la causa continua....

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  15. Purtroppo nonostante sia fuori ormai da anni e non vedo e sento nessuno del gruppo di fanatici che frequentavo, prima per scelta mia che, per il loro non salutare neanche, non ne voglio sapere di nessuno, ancora pensando di aver buttato i migliori anni della mia vita, nei catecumeni e con quella gente, mi sale ancora una rabbia verso me stesso. Una vita sprecata e rovinata. E sinceramente auguro a quella gente, tutti, una vita di sofferenze, ma purtroppo dio li ama troppo e li fa essere anche fortunati e li gira sempre tutto bene. Anche per questo non credo più a dio. Della vita dell'aldilà non mi interessa, voglio giustizia ora, non dopo,quando semmai poi li manda anche in paradiso, bella vita qui e dopo. No grazie dio. Ex fratello.

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  16. O.T.
    Piccolo/grande consiglio, a chi vuole
    uscire dal Cammino: tenteranno di recuperarvi e se non ci riusciranno, vi
    toglieranno il saluto e le pseudo-amicizie;
    di conseguenza, fatelo voi per primi!
    Capisco che possa essere doloroso,
    ma le cose buone, vanno conquistate con
    un po' di sacrificio quindi, contestualmente ad un' eventuale vostra
    uscita, il Cammino Neocatecumenale per
    voi, non è mai esistito o, tuttalpiù, sarà solo un brutto ricordo, ma sarete liberi!
    ---

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  17. Credevo ciecamente a questa organizzazione, ho sprecato tante energie , soldi , tempo! Con gli anni ho cominciato a dubitare, non comprendevo perche" il sacco di spazzatura per raccogliere soldi, una trovata a mio avviso un po'" kitch, però" certo e vada contro Mammona .Buffo e" che dopo un po'" il sacco diventa di velluto! E gira gira e rigira! I. Fratelli..
    .si finché sei lì dentro a farti fare il lavaggio del cervello!Quando assegnavano i Carismi a me non mi convocavano per timore che gli rovinavo la festa!Non regna la sincerità" lealtà" e verità"!Posso solo dire che se non sei abbastanza forte finirai per essere una marionetta, non entrate nel CN!!!!

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    1. Ottima definizione!
      Il Cammino è solo un'organizzazione a......
      E qui mi fermo, per non scadere nel
      penale.
      ---

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