sabato 1 giugno 2019

Il Vero Kerigma.

Riprendiamo da un commento di Tomista ex NC:


Spero di fare cosa gradita a tutti i collaboratori del Blog, pubblicando il Vero Kerigma, ossia l'esatto opposto dello pseudo-kerigma esistenzialista NC , che tante anime ha contribuito a dannare.

Ascoltiamolo dalle parole del più grande Teologo che la Chiesa abbia mai avuto tra i suoi figli. Possa San Tommaso intercedere per la Sposa di Cristo in questo tempo in cui appare sfigurata dai peccati di tanti suoi ministri, di cattivi maestri e di falsi profeti. Il Kerigma tomista, a differenza della sua deformazione kikiana, insiste molto sulla Grazia Divina e sulla cooperazione dell'uomo, usando proprio quei verbi ("dobbiamo", "sforziamoci") che il CN rigetta quasi fossero il demonio in persona.


"Da quanto si è detto della risurrezione di Cristo possiamo ricavare a nostra erudizione quattro insegnamenti.

1 – Dobbiamo impegnarci per risorgere spiritualmente dalla morte dell’anima, in cui incorre l’uomo col peccato, alla vita di grazia che si riacquista mediante la penitenza. Dice infatti l’Apostolo: “Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà” (Ef 5,14). È questa quella prima risurrezione cui allude l’Apocalisse quando dice: “Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione” (Ap 20,6).

2 – Non dobbiamo differire questa nostra risurrezione al momento della morte, ma dobbiamo attuarla subito, perché Cristo è risorto al terzo giorno. A tanto ci invita anche il Siracide: “Non aspettare a convertirti al Signore, e non rimandare di giorno in giorno” (Sir 5,8). Come potresti, infatti, pensare alla salvezza dell’anima quando sarai oppresso dalla malattia? Inoltre, perché perseverando nel peccato, vorresti privarti della partecipazione di tanti beni che si fanno nella Chiesa e incorrere in tanti mali? Il diavolo, inoltre, – come dice Beda – quanto più a lungo possiede un’anima, tanto più difficilmente la lascia.

3 – Dobbiamo risorgere a una vita incorruttibile, per non morire di nuovo, cioè col proposito di non peccare più, come Cristo che “risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui” (Rm 6,9). Perciò, “Anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti” (Rm 6,11-13).

4 – Sforziamoci di risorgere a una vita nuova e gloriosa, tale cioè da evitare tutte quelle cose che prima ci erano state occasione e causa di morte e di peccato. “Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4), e questa vita nuova è una vita di grazia che rinnova l’anima e porta alla vita di gloria.
Alla quale dobbiamo tutti aspirare.

12 commenti:

  1. Ricordiamo ai nostri fratelli realmente appartenenti alla Chiesa Cattolica che nella setta eretica del Cammino Neocatecumenale si adoperano molti termini del lessico cristiano cambiandoli di significato.

    Per esempio, per gli adoratori del triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino, il termine "evangelizzazione" consiste nel portare il kikismo-carmenismo, non la fede cattolica, e consiste anche nel fondare nuove comunità neocatecumenali, non il sostenere le opere della fede cattolica.

    Tali adoratori chiamano erroneamente "kerygma" le deiezioni di Don Kikolone: "ha fatto il kerigma!", coi miasmi che ne conseguono e l'inquinamento della vita spirituale (e di conseguenza anche materiale) delle anime che abboccano alla trappola kikiana-carmeniana.

    Ricordiamo anche che il pesce puzza dalla testa: l'immane catasta di menzogne neocat comincia fin dal mentitore Kiko (si consideri ad esempio quando Kiko disse che il Papa avrebbe detto che i vescovi avrebbero dovuto obbedire "a un laico e una donna", cioè a lui e a Carmen). Nella mentalità neocatecumenale, la menzogna e l'inganno sono gesti santi se usati per difendere il Cammino.

    Per cui non meravigliatevi quando qualche kikos, posto di fronte alla realtà, "circoncide tutta la ragione" e applica i soliti metodi che gli hanno trasmesso i cosiddetti "catechisti": cambiare discorso, aggredire l'interlocutore, fingere di non aver capito, scappare senza proferir parola, mentire, ingannare.

    I frutti del Cammino - una liturgia carnevalesca e contraria ai documenti della Chiesa, un insegnamento zeppo di ambiguità, mistificazioni, errori, vere e proprie eresie, un'ubbidienza e un ossequio alla gerarchia che valgono a seconda delle comodità della setta, l'ossessione nell'estrarre soldi dalle tasche dei fratelli, ecc. - fanno chiaramente capire che il Cammino viene dal demonio (quello vero): non c'è niente di meglio, per il Padre della Menzogna, che di sedicenti "fede adulta" che considerano lecito e doveroso ingannare, derubare, mentire, calunniare, in nome del proprio idolo "iniziatore". Specialmente quando calpestano (anche materialmente!) il Corpo di Cristo: oggi è sabato e stasera nelle salette delle comunità si celebrerà la solita pagliacciata sacrilega.

    RispondiElimina
  2. Ringrazio tanto Tomista ex NC per questo suo contributo.
    Grazia divina e cooperazione dell'uomo: questo il segreto.
    Gesù ci ha mostrato la via. A noi impegnarci a percorrerla con la certezza che la vita di grazia, la vita nuova è una via in cui possiamo camminare, poiché Cristo l'ha guadagnata per noi, che non dobbiamo rendere vano il Suo sacrificio sulla Croce continuando a crogiolarci nei nostri peccati.

    Non offrite le vostre membra al peccato ma offrite voi stessi a Dio.
    Se l'Apostolo dice questo a tutti coloro che si sono convertiti per la sua predicazione, significa che il Signore lo rende possibile per tutti coloro che ascoltano con cuore retto.
    Non c'è molto da aggiungere. Basta mettere a confronto la limpida dottrina di San Tommaso con gli sproloqui kikiani, che demoliscono ogni speranza in coloro che ascoltano lasciandoli con una sola certezza: per fare il Neocatecumenato devono obbedire al Cammino e ai kikatechisti (per la propria rovina!).

    Grazie, Tomista, una boccata di ossigeno sul Blog.

    Pax

    RispondiElimina
  3. KIKO PUÓ COMUNICARE SOLTANTO L'ENIGMA DEI PARADISI FISCALI DEI SUOI COMPLICI..

    RispondiElimina
  4. In obbedienza alla Madonna, che invita a testimoniare ciò che ho ricevuto, il Fuoco della Resurrezione è entrato in me, per una notte sono stato immerso in questo Fuoco Divino, e al mattino è arrivata la Ressurrezione, non si può tacere l'Opera del Signore, per cui si deve testimoniare. Il Demonio ha cercato di abbattermi, mi ha assalito, prima negli altri, che mi attaccarono, poi ha provato ad entrare in me, per rendermi schiavo della maledizione, ma è Divampato il Fuoco, il Fuoco ardeva e bruciava tutto, ed ha sconfitto il Nemico.Dio è Amore e Resurrezione. Preghiamo e lottiamo contro la Maledizione che vorrebbe appropriarsi della nostra volontà, c'è bisogno di una preghiera continua, la Tenebre non cessano di attaccare i figli di Dio. Da quello che vediamo intorno a noi, possiamo vedere l'opera delle Tenebre, ma non scoraggiamoci, il Signore è il Creatore, non le Tenebre, è Dio che ha in mano il Tutto.

    Ecco perchè oggi commento in questo Blog, non posso tacere:

    "Cari figli! Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli,
    non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi,
    figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il
    disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per
    ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli,
    testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

    Questo mio è in aggiunta ed è per gli altri:

    Carissimi tutti quanti, compreso i Musulmani. Rimaniamo uniti al Nostro Dio, la Trinità, e cerchiamo di non seguire altro, perchè il Demonio è molto astuto e vuole farci cadere nel Peccato. La Trinità è Amore, Amore Eterno, è ci sostiene con il Suo Spirito, se noi ci chiudiamo allo Spirito del Signore, ecco che ci mettiamo nelle mani dei demoni. Noi tutti siamo riconoscenti a Gesù, che è Dio, di averci creati, e la sua opera ha uno scopo, non è un caso e non è una rovina per noi. E' il Demonio che si è voluto staccare da Dio e ha iniziato a diffondere la perversione nel mondo. Noi dobbiamo accostarci al Nostro Dio, umilmente e con amore, e poi farà tutto Lui con il Suo Spirito, lo Spirito della Resurrezione. Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    Pace ai figli della Pace. Il Fuoco Dvino della Resurrezione di Nostro Signore è la Pace.

    (da IPG)

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Ricordo che, quando mi sono riavvicinato alla Chiesa, una delle cose che mi ha colpito di più era il suo EQUILIBRIO, che il mio confessore e direttore spirituale mi esponeva. Un equilibrio e una sicurezza che per la mia anima era sinonimo di pace.

    Fede e ragione. Ma non un po' di fede e un po' di ragione in egual misura, ma fede totale e ragione totale. Insieme.
    Il mio confessore usava sempre parlare di RAGIONE ILLUMINATA DALLA FEDE. E faceva l'esempio degli occhiali che non mortificano la vista ma la potenziano, facendo vedere dove altrimenti non si potrebbe.
    Cioè la ragione, al contrario di quello che dice Kiko, non è nemica della fede, tanto che la fede rafforza la ragione.

    E un'altra cosa che mi dava una grande pace era la casistica.
    Sentivo la Chiesa come una madre che mi dava una verità sicura e l'equilibrio che non avevo. Mi sentivo sicuro grazie alla verità e accolto attraverso la confessione e l'Eucaristia.

    San Paolo esorta spesso i cristiani a condurre una vita TRANQUILLA, cioè tutto il contrario dell'esagitazione che propone il Cammino.
    La tranquillità in Dio non contrasta con la tensione spirituale: è l'esagitazione di Kiko a mettere solo insicurezza e dubbi.
    Così tanti dubbi che solo un'ubbidienza CIECA nel senso di IRRAGIONEVOLE può mettere a tacere soffocandoli.

    Non sono un esperto di San Tommaso, ma leggere qualcosa della sua teologia è veramente un balsamo spirituale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bellissimo quello che dici, Pietro, davvero invidiabile la tua exp. .. purtroppo non è di tutti ..

      Elimina
    2. Pietro, scrivi:"San Paolo esorta spesso i cristiani a condurre una vita Tranquilla".
      E come si può davanti a tante ingiustizie terrene e divine, aggrapparsi al mistero di dio, il quale da là colpa al libero arbitrio. Si è quando cerchi di seguire le "regole" ma subisci il libero arbitrio altrui, con violenze, umiliazioni, dolore, che bisogna fare, credere in dio buono che permette la sofferenza, perché così ha deciso, che la sofferenza é un dono, come la vita non richiesta. Io non credo più a dio, c'è chi é fortunato in tutto e chi non ha neanche il pane, che bel dio. Ah già, é colpa dell'uomo. La storia del libero arbitrio è una cavolata, soprattutto quando la subisci e non dipende da te. E la comunità è l'esempio pratico che non esiste nessun dio, se permette a chiunque di abusare dei più deboli.
      Scusate di essere uscito fuori tema,beato chi crede a dio, al mistero della sofferenza, etc, quanto tempo perso a cercare di essere un buon cristiano, ad avere mille sensi di colpa, di avere pudore e rispetto, ma chi me lo ha fatto fare, era meglio che buttavo la mia vita, in donne, divertimento e trasgressioni, tanto la vita non ha senso.
      ex fratello

      Elimina
    3. Ex fratello:

      la vita tranquilla auspicata da san Paolo non ha nulla a che vedere col nirvana orientale.
      San Paolo parla di una vita semplice, essenziale, che non si disperde in mille cose inutili.
      Ciò non toglie che l'amore rendeva Paolo partecipe delle sofferenze e delle difficoltà di tutte le chiese, come lui stesso scrive.

      Se non ci fosse il libero arbitrio non solo l'universo, ma l'uomo stesso, si ridurrebbe a un automi (una specie di fatalismo moderno).
      Ma se così fosse, il tuo dolore, il nostro dolore, non avrebbe un senso. Anzi, non sarebbe autentico dolore, né la gioia sarebbe vera gioia, perché, appunto, saremmo automi. Senza la partecipazione dell'anima non saremmo in grado né di amare, né di soffrire, né di giore, né di odiare.
      Nessuno sarebbe responsabile delle tue ferite.

      Se fosse come dici, tutto sarebbe assurdo, la stessa esistenza dell'universo.
      Perché poi dovrebbe esistere un universo che, non solo senza alcun motivo, ma, per di più, assurdo?
      Ammetti l'esistenza di una realtà assurda (come sarebbe la realtà senza Dio) e non ammetti l'esistenza Dio?
      Eppure nella tua vita tu stai attento a non commettere cose assurde e irrazionali.

      Il libero arbitrio esiste, ma, semplicemente, non è onnipotente né onniscente. E' limitato, ma entro i suoi limiti è "padrone" del destino di ognuno.
      Il libero arbitrio, infatti, ha una capacità fondamentale: può scegliere tra bene e male di cui siamo a conoscenza.

      Dio è amore, e capisco che chi ha visto dai figli di Dio solo disprezzo e prepotenza non possa fare esperienza di Cristo. Per cui capisco il tuo senso esteriore di rifiuto.
      Hai confuso il Cammino con Dio e non certo per colpa tua.

      Ma in questo post stiamo parlando anche di Dio come sapienza.
      Anche accostarsi alla sapienza della Chiesa è una forma di esperienza e di esperienza dell'amore di Dio, perché nell'uomo, come in Dio, cuore e ragione non sono separati, anche se l'amore di Dio supera sempre la nostra ragione. Sono spesso non equilibrati, corrotti dal peccato, ma, con l'aiuto della grazia, Dio si può conoscere attraverso di essi.

      Dio non lo puoi escludere.
      Se ritieni di avere anche una sola probabilità che esiste (sarebbe irragionevole il contrario), hai il dovere morale di cercarlo. Sarebbe innaturale non farlo.
      Come? Con la preghiera. Se Dio esiste (ed esiste) è amore, ma un'amore onnipotente. Se tu ci "parli" col cuore in mano, lui ti ascolta.

      Ti posso dire solo questo: pregalo ogni giorno anche se non "vedi" niente. Questa preghiera è già una forma di speranza e di "esperienza" perché coinvolge la tua vita, il tuo sentimento e la tua ragione.
      Diceva sant'Alfonso Maria de' Liguori, dottore della Chiesa: "Chi prega (col cuore in mano, cioè sinceramente) certamente si salva...". Una frase riprotata perfino dal Catechismo della Chiesa Cattolica.

      Elimina
  7. Oggi Kiko a Bari ha trionfato ancora una volta col suo mega-concerto e il Palaflorio strapieno e i fratelli esaltati. Ne è prova la solita pagina su fb con video completo e annessi commenti:

    https://www.facebook.com/365192590249932/posts/1800488020053708?s=1247345560&sfns=mo

    - Che il Signore ci conservi Kiko a lungo
    - Che Carmen preghi dal cielo
    - Kiko ha salvato il matrimonio dei miei genitori e ha creato il mio
    ecc... ecc...

    A me intanto fa venire il voltastomaco sentire Kiko parlare con tanta enfasi dei poveri, dei piccoli condannati al "suffrimiento" mentre introduce, ipocrita e falso, il suo "canto" agli Innocenti.
    Perchè lui - ne sono testimone - come catechista MAI si è messo dalla loro parte nel cammino, ma li ha condannati a subire ogni genere di angheria e violenza SENZA FIATARE e questo ha insegnato ai suoi schimmiottanti itineranti e questo si è riprodotto nelle comunità giù giù, a tutti i livelli. Chi ha osato agire diversamente è stato bandito. Le vittime sono state condannate a un desolante abbandono con mille espedienti per creare in loro i peggiori sensi di colpa.

    Ha raccontato ancora una volta la storia della donna di servizio nella sua casa che da una vita subiva ogni sorta di ingiustizia e iniquità che sarebbe stata all'origine della sua conversione e del suo trasferimento nelle Baracche. Per chi lo ha conosciuto davvero per l'essere cinico e insensibile che è non si può sentire.

    .......

    RispondiElimina
  8. Ma un piccolo conforto scorrendo di fila i numerosi commenti è arrivato insperato quando ho letto questo commento che copio:

    "Sicuramente meglio come musicista che esperto in liturgia"

    uno gli chiede

    "cioè!"

    e lui spiega:

    "La celebrazione dell'eucarestia nel cnc è piena di abusi liturgici...che traggono origine dalla concezione protestante di Carmen (leggi la sua catechesi sull'eucarestia nella convivenza dell'amen) secondo cui la mensa è un banchetto dove predomina l'assemblea rifiutando così il sacrificio eucaristico."

    (Forse legge il Blog. Comunque non siamo i soli a dire certe cose)

    Ma quello del cioè incalza, gli argomenti gli stessi che conosciamo a memoria, un disco rotto:

    "4 papi la pensano diversamente il sacrificio del Signore nell'Eucarestia e al centro poi statuti e modalità di celebrazione sono approvate dalla santa sede."

    Pax

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.