giovedì 20 settembre 2018

Sul concetto di "comunità" all'interno del Cammino Neocatecumenale

Crocifisso-sogliola designed by Kiko.
Sullo sfondo, la moschea d'oro di Omar
Il Cammino Neocatecumenale ha come sua caratteristica fondamentale (almeno il Cammino delle origini, perché l’attuale può essere solo considerato “quello che resta” di una cosa nata con uno scopo, trasformato in corso d’opera, ed oggi sussistente con altri scopi e parte delle vecchie strutture: un edificio in stato di decadenza) la sostituzione della teologia della redenzione classica, operata da Cristo, con una teologia della redenzione in cui il ruolo attivo è svolto dalla comunità. Cioè, sostanzialmente il centro del Cammino è l’idea di comunità, la quale assorbe in sé prerogative divine e cristologiche: se la Chiesa è il corpo di Cristo, il Cammino si identifica come la vera chiesa, e quindi la comunità neocatecumenale è Cristo. Con tutto quello che ne consegue, di categorie teologiche tradizionali travisate e reinterpretate alla nuova bisogna: fuori dalla comunità neocatecumenale non c’è salvezza; la comunità ha il potere di rimettere i peccati; la comunità salva.

Credo che l’origine di una simile teoria sia incentrata nella mentalità anni ‘60, quel comunitarismo che nel mondo ha prodotto comuni, hippies, lotta armata ecc. Il senso del Cammino è quello di trasferire gli attributi di Cristo alla comunità, pertanto occorre da un lato destrutturare la tradizione e tutto ciò che essa attribuisce a Cristo (la liturgia, la sacralità del culto, l’idea di sacrificio: tutti “retaggi pagani”, di religiosità “verticale”); dall’altro ricoprire la comunità di tutti gli attributi di Cristo, usando anche tecniche di fidelizzazione dell’appartenenza comunitaria.

Il catechista non è un esperto di fede, ma un guardiano della comunità, che vigila affinché i membri stiano alle regole e non ci siano deviazioni; la liturgia è svuotata di fini e caratteristiche soprannaturali, ma serve a istituire-rinforzare-ricompattare la comunità (è un rito collettivo in cui sentirsi membri di una sola cosa: ecco che non puoi sostituirla con una celebrazione qualsiasi, non è uguale alle altre messe perché è un privilegio della tua sola comunità di cui tu sei un eletto membro; ha canti che altri non cantano, ma tutti li cantano insieme; idem per i balli e le altre cose che cementano l’appartenenza al gruppo, al vertice c’è il pane azzimo, volutamente distinto dalle tradizionali ostie, svuotato del senso sacramentale, diventa un pane di condivisione comunitaria).

Guappo concertone kikiano per celebrare
Kiko, "autore" delle vocazioni neocat
La confessione dei peccati alla comunità è basata sull’idea che sia la comunità a redimere e a garantire la salvezza, non un atto di clemenza sovrana di un Dio altissimo. Pensiamo anche a tutte quelle caratteristiche che sono simili ai partiti di massa (anche se più squallide): uso di simboli comuni per riconoscersi e cementare l’unità (icone e merchandising di Kiko); si leggono le stesse letture, si ascolta la stessa musica, si usa la stessa uniforme (la barba sfatta, le Lucky Strike, il clergyman, i camici con lo stesso pizzo, le casule con le stesse righine d’oro, ma pure la giacca e cravatta a messa ecc.).

Ora, senza il presupposto di una comunità divinizzata, che ruba attributi soteriologici a Cristo, tutto ciò non ha senso. E senza il ribaltamento della dottrina su redenzione e peccato, tutto ciò non ha senso. Kiko ha svuotato il Cammino del suo presupposto originario, ed ora c’è una balena abnorme che continua ad esistere, con mille seminari e centomilioni di chitarristi, ma senza più la sua “mission” originaria. Il fatto che Kiko abbia ricondotto la teologia su alcuni punti alla visione tradizionale (sto preparando una riflessione sul “cambio di rotta” interno al Cammino circa la teologia della soddisfazione vicaria, la natura sacrificale della Messa, l’offertorio e la Presenza reale.


Ora non sappiamo se Kiko se si sia pentito o cosa: certamente l’orgoglio gli impedisce di fare ammenda e di ritenere che la sua creatura sia un gigantesco equivoco nato per sbaglio), fa sì che si celebri la “messa” per niente, che ci si umili di fronte ai catechisti per niente, che ci si riempia la casa di icone per niente: lo si faceva perché era il gruppo a dare la salvezza in quanto unico; era la sola vera chiesa cattolica, dato che il presupposto logico del Cammino è una crisi della chiesa (dal 313) talmente grave che essa ha smesso di essere salvifica e utile spiritualmente, laddove non addirittura dannosa e complice di dannazione dei suoi fedeli, educati al paganesimo e al disprezzo della bibbia e della comunitarietà; in pratica il Cammino è una sorta di sedevacantismo, dove si ritengono la sola vera chiesa, pure all’interno del contenitore formale cattolico con vescovi e cardinali e papi (immagino che i più zelanti abbiano sempre pensato che i vescovi stessi non neocatecumenali che li accoglievano in diocesi sarebbero finiti nel girone dei pagani), dove soprattutto tutti i sacrifici sono giustificabili da quel presupposto. Pago le decime altrimenti sono fuori dalla sola comunità che salva. Confesso le oscenità altrimenti sono dannato. Ecc.

Clone di Kiko che clona gli sgorbi di Kiko
Io credo che conti moltissimo in questo processo anche il passare del tempo e la modernità. Una volta non ci si conosceva, non ci si parlava, trovare testi e informazioni era difficile. Con internet tutto è cambiato e sono circolate le informazioni e pure l’accesso all’informazione. La comunità come sola fonte di istruzione religiosa non ha senso oggi, quando col cellulare ti leggi quello che vuoi ovunque. Poi su internet la comunitarietà è diversa: non ci si incontra o chatta insieme solo tra membri del gruppo. Scopri che esistono altri che si interessano delle stesse cose e dicono le stesse cose. Pensavi di essere l’unico che avesse interesse per la liturgia e scopri mille blog e forum liturgici con gente più competente di te. Pensavi di essere l’unico a tutelare la famiglia o la procreazione e scopri che ce ne sono a milioni anche fuori dal Cammino. Il Cammino era l’unico posto in cui c’erano certi valori e scopri che tutti li possono avere e anche meglio, pure fuori. Secondo me è questo che ha spaventato Kiko, più che il pericolo di leggere i blog. Il pericolo di scoprire che la specificità unica del Cammino non ha fondamento, perché è solo una goccia in un mare. Che quindi tutte le croci fatte portare ai membri in nome del privilegio di appartenere alla sola comunità degli eletti, non hanno senso perché ci sono altri che riescono ad essere cattolici ottimamente anche senza Cammino. Essere un gruppo della vasta chiesa è inconcepibile per chi si riteneva la sola chiesa. Probabilmente Kiko sta cercando in extremis di salvare il Cammino, dandogli una teologia “tradizionale” (che sia effettivamente tale poi mi sembra discutibile) per farlo diventare una delle stampelle tradizionali della chiesa, ma questa operazione gli si ritorce contro.

(da: Tomista ex NC)

103 commenti:

  1. Prima pagare, poi pregare!(cit.cammino neocatecumenale)

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  2. "...Ora, senza il presupposto di una comunità divinizzata, che ruba attributi soteriologici a Cristo, tutto ciò non ha senso..."

    Già, e infatti a riprova di questa mentalità basta pensare al gruppo neocatecumenale su Facebook dal blasfemo nome "Il Cammino neocatecumenale tramite Cristo salvera' il mondo e la famiglia".

    Ovvero il Cammino (soggetto) utilizza Cristo (mezzo) per salvare il mondo.

    In altre parole il "salvator mundi" (s minuscola) è il cosiddetto Cammino, del quale Cristo è un mero strumento.

    Lo proclama sulla propria pagina, del resto: il Cammino salvatore

    Tra l'altro il loro corto circuito mentale è dimostrato dal fatto che da bravi neocat pur credendosi i "salvatori del mondo", la "vera chiesa", la "luce del mondo" e il "sale della terra", appena si sono accorti che li leggevamo hanno immediatamente chiuso il gruppo.

    Insomma, si proclamano i veri cristiani e poi considerano Cristo un loro strumento.

    Pensano di essere gli unici evangelizzatori, vanno su Facebook e poi si asserragliano in un gruppo chiuso, come le loro salette del resto.

    Molto logico, come sempre.

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    1. Mi pare di ricordare che "tramite Cristo" sia stato aggiunto dopo, proprio perché qualcuno qua aveva fatto notare l'incredibile arroganza di quel titolo.

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  3. Per noi che siamo abituati a considerare il Cammino anzitutto dal punto di vista dell'idolatria per Kiko, la chiave interpretativa del "Kiko svuota il Cammino intaccandone il comunitarismo" suona abbastanza nuova.

    Eppure, a pensarci bene, il comunitarismo era esattamente il motivo per cui i "potenti appoggi" massoni del Cammino avevano interesse a lodarlo e promuoverlo (e paradossalmente il santone "io sono Giovanni Battista in mezzo a voi" era l'utile marionetta per tenere insieme il movimento), tanto più alla luce del fatto che quell'ideologia era un po' troppo spesso sottintesa nelle affermazioni conciliari di sapore sessantottino ("avvicinare la gente alla liturgia", ecc.).

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  4. "Il Cammino era l’unico posto in cui c’erano certi valori e scopri che tutti li possono avere e anche meglio, pure fuori. Secondo me è questo che ha spaventato Kiko, più che il pericolo di leggere i blog. Il pericolo di scoprire che la specificità unica del Cammino non ha fondamento, perché è solo una goccia in un mare"

    Prima di arrivare al proibizionismo di internet ne esisteva un altro, a questo punto probabilmente con lo stesso scopo, che era quello di non avere mai a che fare con altri gruppi, le direttive dall'alto erano sempre di snobbare qualsiasi incontro con la scusa che "noi abbiamo il nostro cammino da fare".

    Una cosa su cui devo ancora "indagare" sono le prime catechesi, le ho sentite ripetere pari pari in altri ambiti, e mi viene il sospetto che alla fine neanche quelle siano originali, come altre cose vedi il disegno del crocifisso.

    Insomma credo che sia dura per molti prendere atto di essere un puntino nel mare, cosa che peraltro doveva essere naturale, la Chiesa è più grande di qualsiasi gruppetto, ma l'uomo, animale mimetico e sociale, si appoggia tantissimo nel senso di appartenenza, è un problema anche degli ordini religiosi, figuratevi cosa può diventare in un gruppo di laici ignoranti nel senso proprio di ignorare.

    Tra l'altro l'assioma del target kikkiano sono proprio i lontani, ignoranti per definizione, che possono essere plasmati a piacimento, i problemi Kiko li ha sempre avuti con chi veniva da una precedente esperienza di Chiesa, ed oggi li ha con quelli, pochi, che nonostante tutto hanno sviluppato un senso di Chiesa e di conseguenza mettono in discussione molte sue affermazioni e/o metodi. Per capirci ultimamente ha ribadito il concetto che la parrocchia non è di istituzione divina per aprire le porte alla "fuga" da queste ultime.

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  5. poveretto kiko che ha bisogno di esaltare e insistere sulle definizioni del suo cammino. contento lui.... la verità la sa bene ma lui preferisce inventarne una al giorno e i poveretti del sabato sera abboccano. Chissa se farà in tempo a scoprire e vedere che ha passato 50 inutili anni a costruire il nulla..poveretto

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  6. Interessante questo articolo (come il precedente dello stesso autore) .. sintetizza in modo chiaro i "punti base" del CN ma allo stesso tempo offre 1 punto di vista originale che apre (almeno a me) a diversi interrogativi.
    Pur nella mia periferica realtà, avevo notato il "trasformismo" NC e lo avevo considerato inizialmente come semplice ipocrisia, poi ho pensato che le persone avessero ricevuto delle direttive "dall'alto" di comportarsi in 1 certo modo (ossia di inserirsi, non come comunità, ma come singole persone o famiglie nelle realtà parrocchiali, facendo servizi al parroco, presenziando a qualche ricorrenza, servendo Messa, il corso di accolito ecc. come manovra pubblicitaria del CN) conservando il loro vero "credo" per le proprie riunioni segrete.
    Ma alla luce di quanto dice il post mi chiedo se invece queste persone non siano in "crisi d'identità", della loro identità NC.
    Se ho ben capito, il CN attraeva di più quando era "più diverso" dalla Chiesa, ora che è più "addolcito" e smussato attira di meno ..
    In ogni caso, continuo a pensare che allora come ora la motivazione "religiosa" conti poco (se non per essere "usata") .. quella che prevale è la motivazione psicologica, per la gente comune che vi entra, e quella economica per i capi che lì dentro hanno fatto carriera.
    Ma se Kiko stesso non "crede" più alla Comunità (forse non ci ha mai creduto, d'altra parte le comunità le ha sempre solo comandate dall'esterno) e la Comunità ha il suo fondamento in Kiko, come può continuare a reggersi l'organizzazione NC?
    Ciò è fonte di speranza :).
    Comunque mi pare sempre più che il "fenomeno" NC sia molto complesso, almeno per me che non ho molti strumenti di conoscenza ed esperienza per valutare, .. è come se vi fosse un "terzo" elemento che mi sfugge ..
    Perciò penso sarà utile la riflessione, che l'autore ha promesso, sul "cambio di rotta" nel Cammino.
    Intanto grazie per i presenti contributi.

    Roberta

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    1. "Se ho ben capito, il CN attraeva di più quando era "più diverso" dalla Chiesa, ora che è più "addolcito" e smussato attira di meno .. "

      Avevo fatto una mia personalissima analisi tempo fa al riguardo, in estrema sintesi sono i membri del cnc che non attraggono più, perchè sono i primi che si sono disamorati alla cosa per tutta una serie di concause, gli unici adesso sono i figli del cammino, ma anche quelli fra un po li manderanno a cagare. Post Cresima + cnc per un adolescente vuol dire vivere fuori dalla realtà e non avere relazioni esterne, alla fine prima o poi fuggono, non fosse altro per relazionarsi con altra gente.

      Per concludere quello che sta accadendo è in parte la conseguenza della impostazione iniziale, e molto di più delle storture postume "formazione permanente" etc etc, tutte "invenzioni" per tenere chiuse le comunità dentro se stesse ed impedendo loro di "sciogliersi" in mezzo al resto. Un modo abbastanza subdolo per tenere tutto sotto controllo. Il famigerato "matrimonio spirituale" è un vero e proprio contratto sponsale tra l'adepto e la propria comunità indissolubile ed a vita, mica tra l'adepto e Dio.

      n.b. per la cronaca quel passaggio insieme al viaggio di nozze in Terra Santa a fine cammino non sono mai stati presentati alla Santa Sede, ne è prova il fatto che li vendono come edizioni provvisorie mentre tutti gli altri mamotreti li vendono come "conformi a quanto depositato presso...."

      p.s.
      Sai Roberta, quando per decenni si sbandiera che i matrimoni cnc, i preti cnc, i figli cnc etc etc, sono i più fighi di tutti ed invece alla fine sono come, se non peggio degli altri, allora si fa strada il dubbio che il cnc non sia garanzia di niente, come dovrebbe essere, ma quando invece si è instillato l'esatto contrario il tonfo è pesante, e rimangono solo riti che nel tempo si sono svuotati. Ci sono ancora persone che ripetono che i catechisti gli hanno assicurato che avrebbero avuto la garanzia della vita eterna frequentando il cnc.

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    2. "...Probabilmente Kiko sta cercando in extremis di salvare il Cammino, dandogli una teologia “tradizionale”..."

      Una operazione impossibile, a meno di non eliminare il direttorio catechetico e riconvertire i catechisti che solo quello conoscono.
      Il Cammino è un movimento rituale-simbolico, con dei fondamenti insostituibili: il catechista che in persona di Cristo mostra il fango- peccato all'adepto affinché questi conosca se stesso e si salvi al primo punto. I correttivi di Kiko sono elementi sovrastrutturali - dal loro punto di vista - rispetto all'edificio CNC.
      Mutare la struttura rituale simbolica del Cammino è come mutare i simboli e i rituali dei primi tre gradi della Massoneria, dalla liberazione dei metalli (gli idoli nel CNC) all'uscita dalla bara di Hiram (dalla tomba di Lazzaro nel CNC): non sarebbe più Massoneria.

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    3. L'autore dell'articolo di oggi è un lettore del blog che si firma Tomista ex NC.

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    4. Trasformismo e crisi di identità.
      Il terzo elemento potrebbe essere la connivenza della Gerarchia?
      LUCA

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    5. Non dimentichiamoci comunque, che la Chiesa post-conciliare si sta disgregando in centinaia di movimenti e quasi tutti non completamente "ortosossi"; un "divide et impera", vera pacchia per il Demonio(quello vero)!

      La caratteristica di tutti questi movimenti, attraverso i "santoni ad acta", promettono a tutti, a suon di quattrini, la garanzia della vita ultraterrena: la Chiesa, da duemila anni fa altrettanto e gratuitamente.

      Viviamo pero' in un periodo dove cio' che non costa in denaro e' svalutante o svalutato.
      Ruben.
      ---


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    6. il "demonio" è descritto come un tipo colto, elegante, dialettico che se fa di un tale squallore.
      E' una nemesi storica. Bande di fanatici tagliagole hanno distrutto il mondo classico e i suoi splendori e ora sono i lori figli a distruggere i distruttori.

      Eppoi non scordiamoci del "pesce" quello che porta il cappello a forma di bocca di tinca di cui si scrive.
      "Ormai lo dicono apertamente i suoi stessi collaboratori, come appare evidente dalle recenti parole di uno di essi: «Papa Francesco rompe le tradizioni cattoliche quando vuole, perché è ‘libero da attaccamenti disordinati’. La nostra Chiesa è effettivamente entrata in una nuova fase: con l’avvento di questo primo papa gesuita, è apertamente governata da un individuo piuttosto che dall’autorità della Scrittura da sola o anche della Tradizione più la Scrittura» (https://rorate-caeli.blogspot.com/2018/08/member-of-francis-inner-circle-in.html?m=1. Citato a sua volta dal sito Zenit, che ha poi rimosso – ma non smentito – l’incredibile frase).

      Sono parole di Padre Thomas Rosica, pubblicate lo scorso 31 luglio, come meditazione in occasione della celebrazione della festa di S. Ignazio di Loyola, dove l’autore vuole illustrarci «le qualità ignaziane del ministero petrino di Papa Francesco». Neanche a farlo apposta, pronunciate neanche un mese prima del dossier Viganò, lo commentano egregiamente in anticipo, illuminando perfettamente tanto l’atmosfera dottrinale di questo pontificato quanto le esternazioni degli altri “amici” del circolo degli illuminati sul memoriale dell’ex Nunzio.

      Sono parole che certo non hanno bisogno di commento alcuno. Esse bastano da sole per farci scorgere in tutta la sua crudezza, quasi momentaneamente scorrendo il tenue velo della mistificazione retorica e mediatica, la vera e sinistra natura di questo pontificato. Tuttavia, anche in un panorama tanto desolante, noi speriamo e crediamo che il coraggio di un uomo e della sua Testimonianza sarà un punto di svolta che non potrà essere dimenticato e, con l’aiuto di Dio, comincerà a fare breccia in questo muro di corruzione e di omertà.
      (Claudio Pierantoni)

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  7. Articolo molto interessante di Tomista ex NC! La mia opinione è che i fondatori Kiko e Carmen visto l'apprezzamento e il relativo successo della inoculazione nelle parrocchie della loro formula di cattolicesimo deprivato di sacralità e di dimensione verticale (che, sappiamo, ha potuto resistere e addirittura essere considerato ecclesiale solo perché mai ufficialmente esplicitato), si siano convinti di avere una sorta di ruolo messianico, di essere il germe di una rinascita della Chiesa, l'anima del mondo a cavallo, come Goethe disse di Napoleone.
    Fin dall'inizio però i compromessi con i loro amici e patroni della gerarchia ecclesiastica per continuare a svolgere la propria missione, sono stati molto dolorosi, Kiko lo ammette in un mamotreto degli anni 80, purtroppo al momento non posso citare le frasi precise, lo farò in seguito.
    Fin da subito quindi il Cammino della comunità che salva ha "perso dei pezzi", e ha dovuto acquisirne altri, pur svuotandoli il più possibile di valore e contenuto, caratteristici della devozione cattolica, come il rosario, l'adorazione. Gli stessi seminari del cammino, sarebbero stati inconcepibili, nei primi tempi in cui il prete era solo una figura più pallida e destinata all'estinzione rispetto al vero leader della comunità, il catechista, rigorosamente laico, come neppure le ragazze inviate in convento per diventare delle suore, così esecrate da Carmen a causa della sua cacciata da parte delle Suore Missionarie in Spagna.
    Attendo con interesse la seconda parte dello studio di Tomista sui cambiamenti del Cammino. La mia idea è che in realtà la visione del Cammino sia cambiata solamente negli occhi e nel cuore di tutti coloro che, magari ancora all'interno di esso oppure fuoriusciti ma ancora legati ad esso, stanno cercando disperatamente di contemperare anti-Chiesa con Chiesa, diavolo con acqua santa, convinti che si possa continuare a mantenere le molte adesioni dovute all'appeal di uno stile anti clericale e fondamentalmente protestante, calando solo in seguito su tutti un vestitino cattolico che si strappa da tutte le parti.
    Il nucleo, l'idea fondante del Cammino, molto ben illustrata da Tomista ex NC, non è mai cambiato né potrà farlo.

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  8. "Essere un gruppo della vasta chiesa è inconcepibile per chi si riteneva la sola chiesa."

    E' una riflessione molto interessante. Effettivamente, l'unico senso d'essere di un gruppo chiuso è quello di credere di essere "gli unici" ad avere certi valori, a pensarla in un certo modo, ecc. Cosa ancora più vera per il Cammino, che da sempre sbandiera ai quattro venti di essere un percorso che vuole riscoprire l'essenza del cristianesimo, e che si pone come oasi di "salvezza" all'interno di un modo orribile e corrotto al midollo.
    La comunicazione esterna: la grande bestia nera dei fanatici religiosi. Il loro vero nemico è quello: la possibilità di poter accedere al mondo esterno, di capire che non si è poi così speciali, di capire che non si è gli unici ad avere certi valori. Se arriva questa possibilità, allora si estingue il senso d'essere della comunità chiusa: non sono più i custodi esclusivi di qualcosa, perché questo qualcosa è condiviso anche da altri. E, soprattutto, la scoperta più terribile che possa fare un adepto è che la salvezza è possibile ANCHE al di fuori del gruppo: perché questo fa crollare la convinzione che il mondo esterno sia una specie di landa desolata piena solo di anime perdute.

    E quando questa convinzione viene meno, come dice giustamente l'autore dell'articolo, viene meno anche il motivo per sopportare tutte le privazioni e le sofferenze del Cammino: perché sottostare agli scrutini? Perché pagare la decima? Perchè indebitarsi? Perché fare figli senza cognizione di causa?
    Per fare un paragone, è come appartenere a un gruppo che sostiene che l'unico modo per salire su una collina sia camminare tenendo un macigno sulle spalle: nel momento in cui i portatori del macigno vedono altre persone che salgono sulla collina tranquillamente, senza nessun macigno, magari godendosi il panorama e la passeggiata, allora che motivo hanno per portare quel macigno? La cosa più sensata è farlo rotolare giù, e proseguire il percorso con leggerezza, come gli altri. E la comunità dei "macignanti" si estingue nel giro di poco.

    Ottimo articolo, complimenti all'autore.

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  9. Caro Nicola, belle parole ma ti assicuro che la realta' e' ben altra. Sicuramente ci sara' qualche fratello che rientra nella casistica da te stilata ma la maggior parte e' li perché ha fatto esperienza di Cristo. Attenzione, prima che fuoriesca da te tutto il tuo sapere derivante non so da che, volevo sottolineare che chi fa il cammino fa l'esperienza in esso, altri la fanno da qualche altra parte. Quindi nessuno sta dicendo "solo cammino" anche perché esiste solo da 50 anni.Un suggerimento, molti interventi sono difficili da comprendere. Per chi non ha fatto studi teologici e va solo a messa la domenica risulta impossibile starvi dietro. Io penso che tutti ci possiamo salvare e non solo gli eruditi, per questo sottolineavo il fatto che sperimentare il cristianesimo e' fondamentalmente quello che dice il discorso della montagna, non c'e' bisogno di fare esegesi della parola. Se odio mio fratello e la parola mi invita ad andargli incontro, non c'e' bisogno che Lino mi stia ad indottrinare con parole a me sconosciute, ma devo pregare affinché il Signore mi doni lo Spirito per andare all'altro. Semplice? E' cosi che funziona. Se voi conoscete altri sistemi fatemelo sapere. Giacinto

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    1. Perché, Giacinto, secondo te un protestante o un Testimone di Geova traggono conclusioni diverse, leggendo il Sermone della Montagna? È quando devi spiegare perché sei cattolico, e non un membro della setta cinese del Dio Onnipotente, che i discorsi si complicano.

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    3. A prescindere dal fatto che tu, Giacinto, ti sei fatto indottrinare da parole come shekinah, merkabah, midrash, haggadah (all'ascoltare le quali qualsiasi persona normale strabuzzerebbe gli occhi), se al mio commento delle 12 e 27 ti riferisci credo proprio che il problema sia il tuo, non il mio che parlo in italiano corrente. Se non riesci a intendere il concetto, fatti prestare un mamotreto con il rito del sale (pardon, con il simbolo della pietruzza dell'Apocalisse). Sforzati, altrimenti non potrò "indottrinarti". Sei tu che che prima devi imparare un po' di termini, visto che "rito" e "simbolo" fanno parte del vocabolario di ogni cristiano appena un po' erudito.

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    4. Caro Giacinto, io non ho fatto studi teologici, e non sono nemmeno quello che si definisce un "cristiano perfetto". Non ho esperienza di esegesi, non ho esperienza di interpretazione del messaggio evangelico, non mi intendo di liturgie né di gerarchie ecclesiastiche. In conseguenza di ciò, non pretendo di dire che ciò che fate è "teologicamente" o "dottrinalmente" sbagliato.
      Però c'è una cosa della quale, purtroppo, ho una certa cultura: le sette e i gruppi religiosi chiusi. Dico "purtroppo" perché, oltre che aver letto molto sull'argomento, ne ho fatto esperienza personale per molto tempo.

      Se ti prendessi la briga di leggere meglio il mio commento, ti accorgeresti che le mie critiche sono rivolte alle "dinamiche sociali" del gruppo CNC, a come trattano membri ed ex-membri, a come si è cercato (con poco successo) di limitare l'informazione esterna. E ti posso assicurare che il CNC, purtroppo, ha tutti i connotati della setta religiosa.

      Sono d'accordo con te, non si salvano solo gli eruditi: il messaggio di Cristo è stato espresso in modo semplice, in modo che tutti, nessuno escluso, potessero impararlo ed applicarlo. Ma allora, la domanda è: se non si salvano solo gli "eruditi", a che serve un percorso che dura trent'anni? Il percorso scolastico dalla prima elementare alla fine dell'università dura in media 18 anni: il Cammino ne richiede dodici in più!
      Ti faccio notare che ti contraddici: da un lato dici che non si salvano solo gli eruditi e non c'è bisogno di fare esegesi, dall'altro dici che "molti interventi sono difficili da comprendere". Non credo che siano difficili da comprendere: la realtà, parere mio, è che sono "interventi" che sono difficili da digerire per chi è all'esterno, cioè per chi non è stato addestrato a credere ciecamente a tutto ciò che dice un catechista, perché "lo Spirito Santo parla attraverso lui".

      Il discorso sull'odiare tuo fratello e la non-necessità del libro di Lino è fuorviante. Lino ha messo su carta quelli che sono i comportamenti del cammino, e non fa la predica a nessuno. Più che altro ci interesserebbe sapere come mai tanti ex-fratelli del CNC vengono abbandonati a se stessi perché i catechisti della comunità invitano i "fratelli" a non rivolgergli più la parola. Potrai rispondere a questa domanda con tutte le acrobazie retoriche che vuoi, spacciarmela come un qualcosa "fatto per il loro bene", ma agli occhi di chi è fuori dal CNC la risposta è chiara ed evidente: è una tattica intimidatoria per spingere le persone a non abbandonare il percorso, pena l'isolamento sociale, e per spingere gli ex-fratelli a tornare per poter recuperare tutte le loro amicizie.

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    5. Purtroppo il fratello Giacinto non si rende conto di cadere nella trappola retorica del termine "esperienza".

      L'esperienza che si fa nel Cammino è indiscutibilmente esperienza di strafalcioni liturgici, corbellerie dottrinali, oppressione dalla gerarchia dei cosiddetti "catechisti"... tutto ciò comporta non una crescita spirituale, ma un peggioramento.

      Esistono alcuni fratelli - purtroppo sono una netta minoranza - che si sforzano di prendere sul serio la parola di Dio e pertanto parrebbe che portino frutto. In realtà il frutto è dovuto al loro sano desiderio di convertirsi che ha resistito al pessimo mezzo spirituale che è il Cammino. Quel frutto, essendo sincero, li porterà non solo ad abbandonare il Cammino, ma a rendersi conto della falsa spiritualità neocatecumenale e criticarla.

      Alla fine dei conti, il Cammino o ti spegne la vita spirituale oppure ne viene sconfitto. Basti pensare a coloro che uscendo dal Cammino o hanno rinnegato la fede (illudendosi che il Cammino rappresentasse davvero la Chiesa), oppure hanno testimoniato di averla riscoperta, vissuta, approfondita, esattamente le cose che il Cammino aveva loro sempre negato.

      I neocatecumenali spiritualmente messi peggio sono quelli che hanno accettato il dogma kikista-carmenista del parlare della fede come se fosse un elenco di attività: "io faccio le Lodi, voi no, io faccio la liturgia, voi vi limitate ad andare a Messa la domenica, io faccio le famiglie numerose, voi no, io faccio la GMG, voi no, io faccio l'evangelizzazione, voi no..." Parole, parole, parole! Lo stesso vizietto dei farisei che credevano di essere ascoltati moltiplicando le parole.

      Infine, riguardo al termine esperienza, bisogna distinguere tra esperienza ed "esperienza". L'esperienza vera è quella che ti segna la vita. Prendi diecimila volte il treno e fai esperienza "di treno" in tutti i modi, vi incontri tantissime donne di cui già dopo qualche giorno non ricordi più niente, e l'unica che ti segna è quando in treno incontrasti la persona che sarebbe diventata tua moglie. Lo stesso vale sul piano spirituale: blateri diecimila volte di "incontro con Cristo", ma tali parole nel tuo caso sono solo il solito gergo ampolloso e pomposo da sbattere in faccia a chi parla di vero incontro con Cristo.

      Chi davvero incontra Cristo cambia radicalmente e te ne accorgi dal modo in cui desidera conoscere le verità di fede e vivere degnamente i sacramenti. Voialtri, avendo il DNA dei farisei, vi illudete che uno che incontra Cristo si riconoscerebbe invece da quanto sembrano cristiani i suoi discorsi e le sue attività. Poveri idioti. Eppure, a furia di leggere il Vangelo, almeno qualche volta avreste dovuto chiedervelo: com'è possibile che nel giorno del giudizio ci sarà gente che tenterà di rinfacciare al Signore di aver fatto il proprio dovere di cristiano?

      Su, domandatevelo: com'è possibile che c'è gente che fino al giorno del giudizio si sarà illusa di aver compiuto l'opera di Dio? Che errore fondamentale hanno compiuto durante tutta la propria vita? Sarà mica l'errore di aver confuso l'esperienza di Cristo con un elenco di discorsi e una lista di attività? Sarà mica che hanno accettato il Cammino acriticamente senza mai interrogarsi su che rapporto c'è tra la giustizia divina e le ingiustizie di cui è riccamente tappezzato il Cammino? Su, non dovrebbe essere difficile: non crederete mica che il talento dell'intelligenza vada sotterrato per paura di non saperlo far fruttare? (ah, già, nel Cammino dovete circoncidere la ragione...).

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    6. Giacinto: leggi bene e vedrai che tutto è chiaro.
      Non nego che tanti camminanti in buona fede siano convinti di essere un cammino tra i tanti, il fatto è che fanno ESPERIENZA di superiorità. Un'esperienza però falsa non dovuta all'incontro con Cristo, ma è pur sempre un'esperienza, nel senso che sperimentate la menzogna.

      Mi spiego: a parole, forse, come nota a margine, i catechisti vi dicono che siete una esperienza nella Chiesa tra le tante, ma nei FATTI i catechisti vi inculcano che siete l'ELITE della Chiesa.
      Vivete così da alienati.
      Anche questa deve essere una grossa fatica (almeno per chi è in buona fede): conciliare il complesso di superiorità che la vostra psiche è convinta di SPERIMENTARE con le vostre idee che vi impongono che siete come tanti.

      Che quello che sentite dentro di voi è un senso di superiorità lo si percepisce dalle vostre affermazioni senza mezze misure, dal dover spiegare ogni cosa quando si parla di religione risultando, più che testimoni, noiosissimi, dalla vostra aggressività...), la vostra umiltà la si percepisce solo nelle vostre dichiarazioni.
      Per noi è più facile perché dal di fuori distinguiamo bene le dichiarazioni dai fatti. Come quando dite di ubbidire alla Chiesa per poi, un attimo dopo, disubbidire, come quando nelle vostre celebrazioni viene consacrato del pane non azzimo,
      Un comportamento schizofrenico.

      Il fatto è che Kiko NON si crede proprio come gli altri. E' un megalomane: è santo, pittore, fondatore, musicista, perfino di musica sinfonica. Voi, almeno quelli in buona fede, siete vittime.

      Infine: dici che non ci sia bisogno di fare esegesi. Ti rispondo: dillo al Papa e vediamo cosa ti risponde.
      Ti comunico però che Kiko le esegesi le fa. Anzi, se le fa da solo.
      Perché non illuderti perciò che fai a meno dell'esegesi: l'esegesi che apprendi è quella di Kiko.
      Te la fanno bere attraverso i mamotreti ripetuti a pappagallo, come nelle madrasse islamiche si impara il Corano.

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  10. Post di spessore con analisi molto interessanti e originali.
    Spero che i camminanti di passaggio se lo leggano tutto

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    1. Non amano leggere, e ancor meno riflettere. È già tanto se leggono il titolo del blog e -forse- la didascalia di qualcuna delle foto, cosa che comporta contorcimenti dei loro organi interni e travasi di bile a volontà.

      Poi invece succede che un cattolico intelligente cerca tutt'altro sul web e finisce per caso su qualche vecchia pagina (la gran maggioranza di cliccate proviene da Google), e ci si ferma per un minuto, due, cinque, dieci... poi la sera ci torna di proposito, e ci passa mezz'ora, un'ora... poi scrive un commento ma non lo invia, però il mattino dopo torna a rileggere... Quindi in giornata incontra lo zio neocatecumenale, un pezzo grosso della comunità locale, e gli lancia una frecciatina leggermente corrosiva. Suo zio risponde come un robot, proprio come era stato anticipato su queste pagine. E lo lascia perplesso: vuoi vedere che quel blog ha proprio ragione?

      Poi non importa se non torna più su queste pagine. L'importante è che abbia potuto riflettere e verificare di persona. Il passaparola farà il resto.

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  11. Eccola qua, mi aspettavo l'intervento di qualcuno che sta in alto. Valentina, non saro' dotto e sapiente come te pero' un po' di cristianesimo lo conosco. Certo, in quanto cattolico, che tu ci creda o no, seguo quello che dice la Chiesa e so, per esperienza, che la parola si compie con l'intervento dello Spirito Santo che prendo dai sacramenti, chiedo con la preghiera etc.etc. Nel mio precedente intervento sottolineavo il fatto che molti interventi sono complicati da capire per chi non e' andato alla facolta' di teologia o cose del genere. In fondo, da quando mi risulta, gli apostoli erano dei poveracci e non credo che nella predicazione facessero uso di paroloni o facessero esegesi. Giacinto

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    1. Se affermi di conoscere «un po' di cristianesimo» come mai non critichi le ambiguità e le eresie del Cammino? Come mai non hai nulla da ridire sulle carnevalate liturgiche inventate dai due autonominati "iniziatori" spagnoli?

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    2. Giacinto, non sono colta e probabilmente è la mia ignoranza che mi porta ad esprimermi in modo non comprensibile. Comunque, a proposito di apostoli incolti, la lettura di San Paolo per me è davvero ostica, come anche quella del Vangelo di Giovanni. Ciò, secondo me, è dovuto al fatto che, più di altri, stavano rispondendo e confutando delle eresie. E qui non posso che ritornare alla domanda che ti ho già fatto ed alla quale non hai risposto: credi che un protestante, un TdG, un membro della setta del Dio Onnipotente si esprima un modo diverso dal tuo, non creda di aver fatto esperienza si Dio e di essere ispirato dallo Spirito Santo, come te? Come già ti ho detto, è quando devi cogliere la differenza fra ciò che credi tu e ciò che crede una persona rispettabilissima caduta nell'eresia, che i discorsi si fanno necessariamente un po'più complicati, ma non troppo se si affrontano con pazienza.
      Per esempio, cosa ti risulta poco chiaro nell'articolo di Tomista NC? Parliamone... Buona serata.

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  12. O.T.

    Gli scorsi giorni parlavo con un mio amico che per molti anni è stato in equipe con una coppia di itineranti molto importanti. Lui, ha lasciato giurisprudenza con 3 esami alla fine, per partire come itinerante. Alla fine, dopo parecchi anni passati in giro per il mondo, lo hanno rimandato a casa, e ora attraversa una profonda depressione.

    Ci confrontavamo su Kiko e sulla sua recente malattia. Mi ha riferito poi di come ha avuto modo, durante gli ultimi anni di vita di Carmen (grazie all'importanza dell'equipe in cui era inserito), di vedere come non fosse tanto la malattia fisica a tenerla lontana dagli eventi, ma principalmente quella che affliggeva la sua anima. Infatti, per quanto mi ha riferito, la ha sentita personalmente abiurare la sua "fede", e maledire Kiko per il cammino.

    Ragion per cui, lui dice, non avrebbe più partecipato a convivenze ecc. ecc.

    Samuel Beckett

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    1. Accidenti! Leggo solo ora. Non stento a crederti. Ho conosciuto Carmen e, col passare del tempo, la vedevi come in un processo degenerativo. Conoscerla da vicino, devo dire, è stata cosa sconvolgente dalla prima volta. Ma impieghi un poco. Prima pensi che le persone geniali sono tutte un poco strane. Poi che è così perché una donna veramente libera....nel senso positivo del termine...infine ti pieghi all'evidenza....alla fine, frequentandola più assiduamente, la scopri un vero disastro è una contraddizione vivente.
      Mi fa pena immaginarla negli ultimi anni della sua vita così come la descrive il tuo amico, che fine spaventosa anche per una donna normale, figuriamoci una canonizzabile! Assurdo. Credo che anche per questo Kiko abbia iniziato, subito dopo, a sublimarla, negli scritti, nelle icone, in tutto. Cancellando la vera Carmen anche dalla sua memoria. Altrimenti è proprio un cialtrone, che simili non c'è ne sono.

      Pax

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    2. "la ha sentita personalmente abiurare la sua "fede", e maledire Kiko per il cammino"

      Lei "poverina" nelle ultime apparizioni pubbliche ci dava giù pesante su Kiko e il kikkianesimo, peccato che suscitava solo ilarità nei presenti, rimane un fatto, le idee "brillanti" ( leggi catechesi e "intuizioni" liturgiche ) sono farina del suo sacco ( da dimostrare nel senso che anche lei parlava in conto terzi ) per cui mi chiedo per cosa realmente maledire Kiko, per essersi appropriato della sua idea? Per averla "snaturata" con le opere? Per averla sempre sovrastata e umiliata e derisa pubblicamente? Il siparietto tra i due è sempre stato venduto come estrema libertà nei rapporti e portato ad esempio ( infatti pululano i misogeni e gli arroganti insieme alle "zitelle" acide ) ma alla fine forse realmente non si sopportavano, allora cosa gli univa? Forse il fallimento, perchè l'uno senza l'altro non sarebbe arrivato da nessuna parte, ma insieme hanno costruito la "bestia", una miscela esplosiva tipica del 68, che è potuta fiorire proprio perchè c'era una tale confusione in quegli anni che si contestava tutto ed il contrario di tutto, e ancora oggi se ne pagano le conseguenze, non solo nella Chiesa. Forse è un pensiero troppo qualunquista non so, comunque alla fine penso che il prodotto sia di altri, e non avrebbe avuto "fortuna" se non "venduto" da un rappresentante capace di venderlo, vediamo come se la caveranno i "piazzisti" delle sotto aree senza le indicazioni del capo area.

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  13. Samuel Beckett:
    interessante quello che dici. Grande testimonianza.

    Giacinto:
    Ti ho risposto poco sopra. Qui aggiungo solo che se sei un figlio ubbidiente della Chiesa, come affermi, lòa Comunione alla prossima celebrazione la devi fare IN PIEDI e SUBITO dopo averla ricevuta.
    Altrimenti, come ti dicevo, sono chiacchiere

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  14. Nooo! E chi lo ha mai detto che gli Apostoli (e gli Evangelisti) hanno dovuto fare esegesi (cioé interpretare) l'Annuncio di Cristo alla luce del Mistero pasquale, visto che prima avevano capito poco o niente?
    Guarda, Giacinto, che per imparare un po' di cose non c'è bisogno di andare alla facoltà di teologia. Leggiti http://www.fondazioneratzinger.va/content/fondazioneratzinger/it/joseph-ratzinger/gesu-di-nazareth.html La trilogia è facilmente comprensibile, così potrai tornare qui a commentare senza dire balordaggini.

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    1. P.S.
      Sui "parloni", poi, anche hai ragione. Infatti leggere l'Apostolo delle genti, san Paolo, è facile come leggere "la vispa Teresa".
      Ma smettetela! "Fare esperienza" è diventato la soluzione di tutto! Duemila anni di Magistero della Chiesa non contano niente, "fare esperienza" basta e risolve ogni questione.

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  15. Ho apprezzato moltissimo l'analisi di Tomista ex Nc che ha il pregio di andare all'essenza del problema, una riduzione ai minimi termini molto illuminante.
    San Tommaso d'Aquino docente!

    Sfrondati tutti gli orpelli, ammennicoli e travestimenti, ora tutto si comprende.
    La frase ricorrente nel cammino, non una semplice espressione comune e tipica di una data esperienza, ma una vera e propria "professione di fede" del neocatecumenale doc:

    "Il Cammino mi ha salvato"
    (Non si è soliti dire Cristo o la Chiesa tra i camminanti!)

    Ecco che:
    "Il catechista non è un esperto di fede, ma un guardiano della comunità"

    Si cessa di annunciare Cristo - morto e risuscitato - nel Kerigma e, da quel momento in poi, si parla solo di comunità e tutto è scandito dalle obbedienze alle "consegne del cammino".

    Dal tuo rapporto col cammino e con la tua comunità si misurano e pesano i tuoi progressi nell'itinerario di fede e dal tuo rispettare TUTTI gli obblighi che ne derivano e che si moltiplicano nel tempo.
    Tutto è per la comunità e attraverso la comunità, senza di essa nulla, ecco perché - anche dopo anni e anni di cammino - anche dopo aver finito il cammino da venti o trenta anni, se ti allontani dalla comunità, vai nel regno della morte e delle tenebre....la benedizione si trasforma in maledizione!
    Arma che usano per trattenere e irretire i dubbiosi.

    Ecco la prova della divinizzazione del C.N. che, insieme al suo fondatore, prende il posto di Dio.
    Per esso vale, in forma blasfema, "tu, o neocatecumeno, NON avrai altro dio all'infuori di me"

    Verissima la lettura che propone Tomista.
    Ecco perché, per essere kikatechista accreditato, ossia uno di quelli che possa ambire a ruoli sempre più prestigiosi, gli Iniziatori devono da sempre riconoscere in lui:

    Lo "spirito del cammino" (non semplicemente lo Spirito Santo!)

    Il "dovete essere legati a noi" (non fedeli alla Chiesa)

    Il "essere obbedienti a noi" (non al Parroco o al Vescovo o al Papa), ma A NOI....
    ...e tutto così.

    Il kikatechista neocat. è colui che deve garantire l'instaurarsi e il perdurare nel tempo di tutto questo.

    Da qui si comprende quanto detto nel post che "i più zelanti" ( ma non solo loro!) considerano infondo i vescovi non neocatecumenali dei "pagani" e, in particolare, i vescovi che, nel loro discernimento, non ritengono il cammino da Dio, vescovi che non sono assistiti dallo Spirito Santo. Un discernimento all'incontrario, insomma. Come tutto nel cammino è capovolto!

    CONTINUA

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  16. CONTINUAZIONE

    Nella versione originale il Cammino si volgeva come "chiamata" a TUTTI, senza eccezioni.
    Ossia destinatari del Kerigma erano, in primis, i Parroci che gli Itineranti andavano "a visitare" per aprire il cammino nelle loro Parrocchie ma a cui, in realtà, si portava l'annuncio alla loro vita, chiamandoli a conversione.
    Quante volte ho sentito dire, a tal proposito, che "SE IL PARROCO NON ACCETTA IL CAMMINO PER LA SUA STESSA VITA, MEGLIO NON APRIRE IL CAMMINO NELLA SUA PARROCCHIA"!
    Certo, se non si mettevano prima sotto i parroci e i preti in generale gli itineranti sapevano di non poter andare lontano, poiché non si dimostravano idonei alla realizzazione dell'ambizioso progetto di Kiko e Carmen di colonizzazione della Chiesa. Essi alle convivenze dovevano portare i trofei delle loro conquiste e, se non assoggettavano i principi della Chiesa, a Kiko i sudditi non bastavano certo, come premio di consolazione.
    (Poi anche questo si sono rimangiati perché, visto che con il tempo i Parroci e i Vescovi erano sempre più mal disposti a farsi conquistare dal canto delle sirene degli itineranti, o i kikatechisti cambiavano registro ammorbidendosi, lasciandoli un poco da parte, o non avrebbero concluso più nulla.
    Certo all'intento non hanno mai rinunciato del tutto, ma avrebbero pensato in seguito a metterli in riga in altri modi - come? Attraverso i loro catechizzati, ad esempio, una volta divenuti talebani peggio di loro, essi stessi avrebbero provveduto a lavorare ai fianchi i pastori della loro diocesi e parrocchia di appartenenza! - intanto il risultato primario da raggiungere era di estendere il cammino dovunque si aprisse anche solo un piccolo spiraglio.

    Questo spiega il gran numero di sacerdoti e alcuni Vescovi entrati in cammino loro stessi agli albori dell'esperienza e portati ad esempio per gli altri da Kiko e Carmen che li ostentavano nelle convivenze di itineranti come trofei, alcuni si vantavano in assemblea di essersi sottoposti loro stessi a scrutinio, come tutti i "fratelli della loro comunità". Ricordo un vecchio vescovo ultra settantenne ormai in pensione che aveva dato la disponibilità per l'evangelizzazione una volta a riposo e che, per vari anni, stette nell'equipe responsabile della Liguria di Carlone e Mariangela, responsabili anche, fino alla malattia di Carlone, del sud della Francia, passata poi a Michelangelo e moglie. (Perdonate ma alcuni nomi non li ricordo più.)

    Da qui la radice della obbedienza cieca pubblicamente professata a Kiko e Carmen, a loro vergogna, da tanti sacerdoti di Santa Madre Chiesa provenienti dalle più svariate Congregazioni o anche diocesani che, RICONOSCENDO NELLA PAROLA DI KIKO E CARMEN LA VOLONTÀ DI DIO PER LORO, se venivano ostacolati nel loro desiderio di seguire l'invio all'itineranza dei due autoproclamati "profeti", chiedevano senza tentennamenti l'esclaustrazione dal loro ordine o si mettevano contro i loro Vescovi ostili; fino a che tutta una generazione di preti è uscita dagli ordini religiosi di appartenenza - moltissimi dai Salesiani e dai Francescani e Cappuccini - oppure ha chiesto l'incardinazione nella Diocesi di Roma lasciando i paesi o le regioni d'origine, potendo godere lì di un regime speciale per gli accordi intercorsi tra Kiko/Carmen e il Cardinal Ruini, con la mediazione di don Claudiano Strazzari, Rettore del R.M. di Roma e molto accreditato in Diocesi.

    Anche io aspetto con ansia quanto Tomista ha annunciato: ossia una "riflessione sul “cambio di rotta” interno al Cammino" con annessa definitiva trasformazione del Neocatecumenalo in "una delle stampelle tradizionali della chiesa" operazione che Kiko ha in mente e che, come Tomista dice, gli si ritorcerà contro.
    Probabilmente perché, se dovesse riuscire a portarla a termine come ultima spiaggia, della kiko/carmeniana creatura non resterebbe più neanche la verniciatura.

    Pax

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  17. San Tommaso d'Aquino docet!

    Scusate!
    Correggo il secondo capoverso della prima parte....correttore che va per conto suo.

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  18. .... "Per chi non ha fatto studi teologici e va solo a messa la domenica risulta impossibile starvi dietro"...

    per giacinto :
    ti assicuro che ,essendo cristiano della domenica e di tutte le altre feste comandate (quando posso) , capisco perfettamente gli argomenti che si trattano in questo blog e figurati che ho solo la terza media.
    Non capisco allora cosa vuoi dire .
    forse ti definisci anche tu "cristiano della domenica"?
    se la risposta è affermativa , cioè che ti definisci cristiano della domenica allora cosa sei ?
    Vai nella saletta con le sedie di plastica il sabato ?
    Forse voi difendere i Cristiani della domenica a tuo uso e consumo e indirettamente lasci interdere che non capiamo una mazza?
    senti caro Giacinto
    fatti i fatti tuoi .
    Noi "cristiani della domenica" sappiamo difenderci da soli
    e se una cosa non la capiamo ,
    alziamo la mano e chiediamo.
    non abbiamo bisogno di te.

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  19. @ Giacinto delle 18:13

    Sei straordinario davvero:
    Tu dici "Per chi non ha fatto studi teologici e va solo a messa la domenica risulta impossibile starvi dietro"
    Ma ti accorgi di come parli? Dunque tu vai a messa la domenica? Ma ti hanno sentito i tuoi catechisti? Così parli agli scrutini? Non fai l'eucarestia della comunità il sabato?
    Mi lasci proprio basita!

    Poi tu dici:
    Io penso che tutti ci possiamo salvare e non solo gli eruditi,
    E io ti chiedo, cosa ne pensi di Kiko e dei suoi catechisti tanto saputelli, tutti io io io e voi neanche potete fare domande? Perché in cammino non contante il cavolo di niente?

    Qui si vede tutta la tua pasta di neocatecumeno doc, questa la perla:
    per questo sottolineavo il fatto che sperimentare il cristianesimo e' fondamentalmente quello che dice il discorso della montagna, non c'e' bisogno di fare esegesi della parola. Se odio mio fratello e la parola mi invita ad andargli incontro, non c'e' bisogno che Lino mi stia ad indottrinare con parole a me sconosciute, ma devo pregare affinché il Signore mi doni lo Spirito per andare all'altro. Semplice?

    Semplicissimo, direi, elementare. Parli come loro uguale uguale, peccato che questa parola l'ho vista attualizzare tante volte nei FATTI CONCRETI ad opera degli unici che contano lì dentro, (mica come voi che vi fate trattare da servi sciocchi). usandola per imporre il permanere di gente odiosa, violenta e approfittatrice che mai ha chiesto perdono a nessuno né si è mai ravveduta perché scopo del cammino è farti scoprire lo schifo che sei.
    Se mentre il fratello eletto lo scopre, tu che, perché lo scopra meglio, invece vieni eletto per fare la vittima designata...non accada che ti ribelli, buono zitto e quieto ama il nemico, chiedigli perdono del tuo giudizio che ti credi uno buono e taci in un angolo....fino alla prossima. Questo è il destino riservato a te.

    E poi dici che Lino ti indottrina con parole sconosciute. Ti hanno proprio lasciato metà cervello, anche meno.

    Pax

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  20. @Anonimo Giacinto 20/09;
    • 18:13 • 20:05

    se tenti di sostenere che qui scrivono solo gli "eruditi" caschi male, se tenti di insinuare che qui si fa solo "teoria" (i "paroloni") , mentre voi NC sareste quelli che mettono in pratica facendo "esperienza" caschi male, infatti questo blog è pieno zeppo di testimonianze di persone che hanno fatto ESPERIENZA dentro e fuori il CN, prova a leggere quelle, non occorre la laurea in teologia ma solo di essere in BUONA fede, qualcosa che forse a te manca a giudicare dalle tue critiche, non solo ingiustificate ma anche ridicole.
    Infatti, prima accusi Nicola di vantarsi del suo "sapere" senza che lui abbia detto niente di "teologico" o "esegetico" (ti è forse difficile comprendere la "teologia del macigno"?) poi, neanche ti degni di considerare la sua risposta (chiarissima e che condivido) e sposti il tiro su altra persona.

    Nemmeno io sono "dotta", perciò sono contenta quando Lino o altri spiegano qualcosa sulla Parola di Dio o la dottrina della Chiesa:

    perché se si ama si desidera conoscere, e si desidera CONOSCERE per AMARE; l'ignoranza "ricercata", perseguita ad ogni costo, NON è 1 virtù cristiana.

    Poi, se non conosco il significato di qualche parola, lo cerco sul dizionario .. prova a farlo anche tu, richiede pochi secondi e nutre l'anima ancor più che la mente;

    se poi la tua contestazione nasce dal commento di Lino sulla Massoneria, allora ho ragione di dire che è ridicola: non c'è bisogno di conoscere la storia della Massoneria per capire il paragone, chiarissimo, che fa con i rituali NC .. di quelli sei edotto vero?

    Perché invece di trovare difetti nei commenti degli altri (come sono capace anch'io .. infatti ne sto trovando tanti nei tuoi) non lo fai un commento TUO sull'argomento del post? Usando non "paroloni" ma parole TUE, che escano dalla tua mente e dal tuo cuore e non dall'archivio delle frasi fatte NC.

    Ho letto più volte i tuoi commenti e, parlando terra-terra come piace a te, ne ho dedotto che la tua è 1 recita, tu ti ATTEGGI ..
    • ti atteggi ad "esperto" di rapporto con Cristo senza rispettare l'esperienza degli altri (essere esegeti o teologi non è certo garanzia di fede autentica - lo dimostrano le lauree hc di Kiko - ma neanche la esclude);
    • ti atteggi a "semplice" perché ti VANTI di non comprendere, volendo far passare l'ignoranza come UMILTÀ (quando, come già ti hanno fatto notare, tu sei immerso in 1 gergo di "parolone" ebraiche che i cristiani NORMALI non sono TENUTI a conoscere se non gli interessa);
    • ti atteggi a "mite" citando il discorso della montagna, facendo la morale sull'andare "incontro" al fratello .. quando tu non fai il MINIMO sforzo per capire il punto di vista degli altri, né accetti il dialogo che Valentina educatamente ti ha proposto;
    • ti atteggi a "orante" che riceve dallo Spirito senza bisogno dell' "indottrinamento" di nessuno, dimenticando che da tutti c'è da imparare (ad es. io da discorsi come i tuoi imparo a distinguere sempre meglio la differenza tra fede cattolica e fede NC) mentre tu (quando dico che è ridicolo!) stai in una associazione che si sostenta proprio dell 'INDOTTRINAMENTO di un uomo qualunque come Kiko.

    Insomma, mi pare che qui l'unico "erudito" nel senso dispregiativo che tu dai a questa parola, sia tu.

    Roberta

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  21. Pax Ricordo un vecchio vescovo ultra settantenne ormai in pensione che aveva dato la disponibilità per l'evangelizzazione una volta a riposo e che, per vari anni, stette nell'equipe responsabile della Liguria di Carlone e Mariangela, responsabili anche, fino alla malattia di Carlone, del sud della Francia, passata poi a Michelangelo e moglie. (Perdonate ma alcuni nomi non li ricordo più.)

    Quasi tutto vero ma non era il sud della Francia ma Belgio e Olanda.

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  22. E in Belgio Olanda furono sostituiti dal compianto Toni Spandri già itinerante della Germania

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  23. Infine il vescovo in pensione si chiamava Crisostomo in Italiano.

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  24. Giacinto, quanta pena ho per te, per tutte quelle locuzioni kikiane, finte cattoliche, con cui riempi i tuoi interventi!
    Ma che diamine significa "la parola si compie con l'intervento dello Spirito Santo che prendo nei Sacramenti, che chiedo nella preghiera"... ?
    Almeno ti rendi conto che Lo Spirito Santo è la terza persona divina e non si può "prendere", cosa inventata da protestanti pentecostali e sette e ovviamente ripresa da Kiko?
    Qui non si tratta di essere colti ma di leggersi almeno le basi elementari del catechismo!
    E sugli Apostoli che erano dei poveracci non ti rendi conto di ripetere solo il tuo ridicolo santone: non sai che loro hanno ammaestrato tutte le genti insegnando le verità di fede e la dottrina, spiegando il Vangelo e riflettendo di teologia?
    Non sai che san Giovanni è detto il teologo?
    Non ti rendi conto che nemmeno una parola tua è originale ma è ripetute come un robot da Kiko?

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  25. Grazie Anonimo.
    Ora ricordo, hai ragione. Ho fatto confusione. Si vede che ho rimosso parecchi ricordi! Chiedo venia.
    Il nome del Vescovo non lo ricordo proprio, neanche ora che mi dici fosse Crisostomo in italiano!
    Michelangelo è stato sempre lui responsabile del sud della Francia, il nome della moglie neanche lo ricordo. Solo che erano originari del sud Italia.

    Pax

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  26. Qualcuno ha notizie sulla salute di Kiko?
    Nelle comunità non gira alcuna voce. Solo sono partite le convocazioni per le convivenze di Inizio Corso.

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  27. Non mi sorprende che sia tutto secretato, hanno paura di scatenare il panico, infatti nessuno ha parlato neanche della "pausa" di due giorni alla convivenza dei rettori

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  28. Che invidia la mia. Invidio il fatto che abbiate tanto tempo libero da stare appresso ai camminanti tanto tempo, invidio il vs spirito di solidarieta' nel preoccuparvi della salute di Kiko, invidio il vs prendere sotto le vs ali i poveri e derelitti fratelli usciti dal cammino. Grazie a tutte le donne (Giusti, Beati..... Donna Carson etc.) che invece di pensare ai figli e alla famiglia, donano il loro tempo ad estirpare questo male, l'unico male, che attanaglia la Chiesa, grazie a tutti gli uomini che intervengono sul blog (Tripudio, Pietro, apostata, Lino, C, Ruben) che invece di guadagnarsi il pane con il sudore della fronte combattono questo male incurabile (CN) nascosti dietro una tastiera. Grazie amici. Giacinto

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    1. Mille grazie a te, caro Giacinto! Ad ogni commento riveli in modo sempre più evidente la visione tutta neocatecumenale (ma non solo), di come va vissuta la vita: lavorando, obbedendo, tacendo.
      O almeno, di come deve viverla un catecumeno piccolo piccolo, che si è scelto un padrone molto ingombrante e saccente.

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    2. Dimenticavo: lavorando, obbedendo, pagando, tacendo.

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    3. Infatti, non sei stato in grado di commentare una sola delle affermazioni dell'articolo, non parliamo poi di controbatterle.
      Prova a leggere e metti il capo al pensatoio, per una volta! Male non ti farà...

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    4. Piuttosto che continuare a giudicare le intenzioni e ad insinuare cattiverie (dovresti sapere che il giudizio è un peccato grave) perché non provi a confutare il contenuto dell'articolo?
      "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male". Se ciò che ho scritto non corrisponde alla realtà, dimostralo, e sappi che solo la Verità può stare a cuore al cattolico. Se la mia analisi è scorretta, sono pronto a correggerne il tiro, non ho nulla da difendere.
      Con carità
      Tomista ex NC

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    5. Giacinto ma in che mondo vivi? Qui nessuno non si guadagna il pane per fare la guerra al cnc, ognuno di noi ha la sua vita e parte, e sottolineo parte, del tempo libero lo possiamo dedicare tranquillamente a scrivere, tu soltanto a leggere, perchè il tuo non lo si può considerare certo scrivere, o forse preferisci usare il verbo parlare. Lasciamo stra il nascondersi dietro la tastiera, perchè mi sembra che tu nella tua infinita saccenza faccia altrettanto. E poi caro mio, cosa è peggio, un nick in internet o la infinita ipocrisia nei giri di esperienze e risonanze "corpore presenti"?
      Lascia perdere l'invidia, non mi sembra un sentimento cristiano, fai le tue scelte in libertà, così come nessuno di noi costringe altri a pensarla come noi tu fai altrettanto. Usa la dialettica vera, cioè argomentando, per portare avanti le tue tesi, non parlare per slogan preconfezionati, e non casca il mondo se non siamo d'accordo. In ogni caso stai sereno se ti è possibile.

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    6. Un'aspetto mi sembra molto grave: il fatto che i neocatecumenali manchino di logica (soprattutto del principio di non contraddizione) e la loro diffusa ignoranza e incultura (le due cose sono legate). Non capiscono che dire una cosa e poi l’opposto non ha senso. Non sanno cosa sia il culto e perchè si fa in un modo o in un altro: arriva uno con la voce grossa che dice che è così perchè lo dice la madonna, e pensano che sia così. Oppure “si faceva nei primi secoli”, ma nessuno saprebbe verificare se è vero. Stessa cosa per teologia e tutto il resto.

      Tomista ex NC

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    7. Ma guarda guarda , che dettagliata conoscenza che hai di questo blog e di coloro che vi scrivono, da lunga data poi (infatti ad es. Donna Carson non mi pare abbia fatto commenti negli ultimi post eppure la nomini) .. che fai, TRASCURI la famiglia per leggere questo blog? Trascuri il tuo lavoro? Oppure sei uno di quelli che non hanno bisogno di guadagnarsi il pane col sudore della fronte perché ALTRI lo guadagnano per loro?

      Gli unici per cui occuparsi delle cose di Dio è in alternativa o addirittura in opposizione alle attività quotidiane (famiglia, lavoro, interessi ..) siete voi NC..
      che fate dell' "annuncio" della parola di Kiko un vero e proprio "lavoro" che va retribuito dalla "comunità" .. lavoro non socialmente utile ma DANNOSO, in primo luogo a chi lo svolge.

      Ecco che non reciti più ma ti sveli per quello che veramente sei, una delle varie marionette con cui Kiko mette in scena i suoi spettacoli .. malefici Sì, che attanagliano la Chiesa Sì .. e tu ci sguazzi insinuando che non è l' UNICO male?
      È così che vai "incontro al fratello"?
      È di far così che ti suggerisce di fare lo Spirito che "prendi" nella preghiera?

      Guarda che il Signore non ti chiederà conto del male che hanno fatto gli altri, ma solo di quello che hai fatto tu.

      Roberta

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    8. "ma nessuno saprebbe verificare se è vero"
      Esattamente!! Mai una citazione puntuale da rileggersi, nel cnc ciò che esce dalla bocca di Kiko è automaticamente un "dogma", nessuno si prende la briga di controllare a nessun livello, compresi i prelati. E' talmente convinto delle sue affermazioni, che sicuramente sono sue elaborazioni di quello che ha letto, che non ritiene opportuno fornire la fonte. Nei mamotreti è pieno di citazioni del "padri della chiesa" in qualche occasione anche trascritti, ma senza nessun riferimento, eppure ormai i mamotreti sono pieni di note e noticine ma queste informazioni mancano in toto. La domanda sorge spontanea: perchè? Da qui nasce l'impossibilità per tutti di argomentare certe affermazioni, e pertanto si finisce con il dire si fa così, è così, punto. La maggior parte dei cnc non sanno spiegare niente di quello che fanno, se non dire: "me lo hanno detto i catechisti"

      Questo è il frutto di una generazione pigra, cresciuta con il bignami e il 6 politico, incapace di informarsi in proprio. Non ci credete, provate a "interrogare" un cnc su alcuni documenti del Magistero, vi sapranno ripetere solo quello che hanno sentito da Kiko & Co. non li hanno mai letti.

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    9. Caro Giacinto, noi non abbiamo bisogno di guadagnarci il pane: i lettori di questo blog (a parte te e pochi altri che la date al Cammino) ci versano ogni mese la decima. Quando siamo in bolletta gli amministratori contattano tutti i lettori. Ora, per esempio, per andare avanti abbiamo bisogno di un milione di euro altrimenti dovremo bloccare la (contro)evangelizzazione di Kiko.
      Ma non ti umili a inviare simili commenti?

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    10. Lino: miticoooo!!! 👏👏👏😂😂😂

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    11. Che invidia la mia. Invidio il fatto che abbiate tanto tempo libero da stare appresso ai camminanti tanto tempo, invidio il vs spirito di solidarieta' nel preoccuparvi della salute di Kiko, invidio il vs prendere sotto le vs ali i poveri e derelitti fratelli usciti dal cammino.

      Come si può notare, tutto descritto da queste frasi, che contengono il loro pensiero, tutto ciò che non rientra nel loro modo di vedere è da condannare. E' tutto sbagliato, ogni cosa è errata, giudicano con malizia, con perversione, con cattiveria. Questo è il Loro Cammino, altra cosa è la Madonna Nostra Madre, La Quale ci ama e ci vuole bene. Il loro Cammino, cioè ciò che credono costoro sia il Cammino, è rinchiuso nel loro pensiero. Se tu mi vai contro, cioè mi fai notare che sto sbagliando, io non mi ravvedo, ti combatto e ti distruggo. Perchè? Perchè io sono la verità! Io sono! Non so se vi ricorda qualcosa?
      Giudicano come devi impiegare il tempo, se sbagli ad impiegarlo in un certo modo, ti indirizzano a fare ciò che pensano loro.
      Ma queste, cari tutti, sono le situazioni che abbiamo già incontrato, di cui abbiamo capito l'IPOCRISIA, e che stiamo combattendo. Perchè le combattiamo? Perchè vogliamo fare la Volontà di Dio. Questo cerchiamo di fare, non altro.
      Ma carissimi, abbiamo davanti i Catec/convinti, come gli Apostoli che avevano davanti i Farisei. Vi dico che non sarà facile, ma con l'aiuto del Signore ci proveremo e ci adopereremo.
      Carissimi Catec/convinti un messaggio diretto a tutti voi: fino a quando siete dentro la Casa di Mio Padre non vi permetterò mai, dico mai, di fare ciò che vi pare e piace! Mai! Mettetevi l'anima in Pace. Per cui, se capite: OK! Altrimenti...

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    12. E i nc mi fecero donna! Questa mi mancava! 😂
      Ma che te li sei appuntati sul foglio i nomi?
      Uno pensa che avete toccato il fondo, e invece...

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  29. Pax Il nome del Vescovo non lo ricordo proprio, neanche ora che mi dici fosse Crisostomo in italiano!

    krysou=oro + stoma=bocca => bocca d'oro => Boccadoro già arcivescovo di Viterbo

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  30. 'Sta storia dei "primi secoli" andrebbe opportunamente meditata. Nei primi secoli non esisteva un'ortodossia basata su fonti scritturali consolidate. Ogni comunità aveva in deposito dei testi che riteneva ortodossi e su quelli si basava per la catechesi e la liturgia. Solo ex post, stabilito il canone, si è potuto definire ciò che era ortodosso , da ciò che non lo era. Sotto certi aspetti si può dire che il cristianesimo è nato "dopo" Costantino e quindi c'è quel lungo periodo che va dalla Resurrezione di Cristo fini a questo imperatore che è attraversato da varie violentissime dispute dottrinali che hanno trovato in parte soluzione solo dopo Nicea Calcedonia e Efeso.
    Dispute ancora non esaurite perche sono sub judice alcune lettere di Paolo, nonchè la seconda Pietro e quella di Giacomo (a memoria).
    Per conseguenza quando si parla di primi secoli si dice tutto e non si dice niente. Tutto quello che oggi è apocrifo era considerato canonico e moltissimi cristiani sono morti convintissimi d'essere veri cristiani ancorché oggi li consideriamo marcioniti.
    Non so quindi come kiko abbia interpreatto la locuzione "primi cristiani" èmia ignoranza prima che critica.

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    1. Infatti qualsiasi questione dei "primi secoli" si può capire serenamente a partire da un singolo dato di fatto: ogni comunità cristiana era una "discendenza" di uno degli Apostoli. Cioè uno poteva dire qualcosa del tipo: sono sicuro di stare dal lato giusto perché colui che guida la mia comunità è un vescovo che è stato ordinato da uno che a sua volta era stato ordinato da uno degli Apostoli...

      Essendo affidabile ogni singolo anello di tale "catena di fiducia" (e i vescovi non venivano scelti tra i lapsi che in un momento di terrore e di persecuzione avevano temporaneamente sacrificato agli idoli per salvarsi la vita), la questione della conferma delle altre fonti scritturali poteva non essere considerata urgentissima. Non dimentichiamoci che la diffusione del cristianesimo è stata "virale", come diremmo oggi, cioè per passaparola, per fiducia su fiducia, non è che la gente si convertiva al cristianesimo a causa di documentazione sulle fonti e di disquisizioni teologiche ineccepibili (col risultato che le accanite persecuzioni anticristiane hanno contribuito a diffondere il cristianesimo perché se fosse stato un fenomeno di cultura teologica e morale, sarebbero bastati pochi aggiustamenti sulle fonti e sulle espressioni per tirare a campare senza problemi).

      Per questo sono passati secoli prima di certi "consolidamenti" come quello relativo al Canone delle Scritture (cioè i libri da considerare effettivamente ispirati e significativi per la nostra fede, distinguendoli da altri che possono anche essere preziosi dal punto di vista spirituale ma non essenziali).

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  31. Grazie, ora si. Ricordo finalmente!
    Boccadoro! Da Viterbo! Spero non sia un inizio di Alzheimer!

    A proposito, leggendo Mav, mi viene in mente San Giovanni Crisostomo, tante volte citato da Kiko a sproposito, perché, come Mav dice "nei mamotreti è pieno di citazioni del "padri della chiesa" in qualche occasione anche trascritti, ma senza nessun riferimento", cosicché le stupidate che Kiko dice nessuno le può verificare e, se ti prendi la briga di fare una accurata ricerca, ti accorgi che egli mette in bocca ai Padrei della Chiesa cose inventate da lui di sana pianta e funzionali al suo progetto.

    "quante volte devo ripetervi che nessuno che non compia la virtù senza sforzo può essere battezzato!"
    Kiko attribuisce questa affermazione a San Giovanni Crisostomo appunto, ma se fai uno studio accurato dei suoi scritti QUESTA AFFERMAZIONE, e neppure qualcosa che le somigli, NON LA TROVI DA NESSUNA PARTE NELLE SUE OPERE. Su questo facemmo anche un post.

    No, scrivere qui non è perdere tempo. Con i nostri poveri mezzi, non certo con i mezzi potenti a disposizione del Cammino grazie ai traffici di Kiko, Carmen e Itineranti!
    Ma a noi le battaglie impari piacciono. Poi stando tanti anni con loro, dopo aver sprecato anni e anni ad ascoltarli, questo servizio alla verità è dovuto. Dobbiamo raccontare la nostra esperienza. Un modo per ricambiare quanto abbiamo ricevuto!
    Quello che li frega è l'esagerazione e l'eccesso. Per quanto mi riguarda, se non mettevano in mezzo la folle storia della canonizzazione della Santa/subito Carmen Hernandez che, purtroppo, ho conosciuto troppo bene, io personalmente, come ero stata in silenzio per ben 13 anni dopo essere uscita dal cammino, avrei continuato così. Ma di fronte a una simile aberrante notizia non ho resistito. La colpa è sempre di Kiko, mi dispiace.

    Pax

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  32. michelangelo ghilberti, resp francia, non è del sud italia bensì di perugia o zona limitrofa ...credo... vabbe era solo per dare un dettaglio in più saluti

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  33. ps a roma donninus ancora non ha detto nulla ai miei che sono della prima ora pure loro porelli sull eventuale convivenza d i nizio anno se ho notizie vi dico buon lavoro

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  34. Pax "quante volte devo ripetervi che nessuno che non compia la virtù senza sforzo può essere battezzato!"
    Kiko attribuisce questa affermazione a San Giovanni Crisostomo appunto, ma se fai uno studio accurato dei suoi scritti QUESTA AFFERMAZIONE, e neppure qualcosa che le somigli, NON LA TROVI DA NESSUNA PARTE NELLE SUE OPERE.


    In un'altra pagina di questo blog qualcuno aveva scritto che sarebbe tratta dal Secondo Sermone agli eletti di S. Giovanni Crisostomo

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    1. Questo il post in questione

      https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/06/traditio-symboli-la-dottrina-della-sola.html

      Per dimostrare anche il rigore che segue chi si incarica di scrivere su questo Blog.
      In cambio vorremmo almeno uno straccio di argomentazioni sensate da parte di chi ci sbeffeggia. Si vede che il nostro lavoro dà fastidio molto molto dalle vostre parti, che non amate essere messi alla luce.
      Se dite cose vere di che avete paura. Rispondete, dimostrate, tanto noi qui stiamo, non abbiamo un tubo da fare nella vita!

      Pax

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    2. Nel blog abbiamo riportato le parole di Kiko, che attribuisce a Crisostomo un'opera non sua ed affermazioni non sue.
      Incollo qui dall' articolo di Beati Pauperes Spiritu:

      Falso anche questo! Non esiste qualcosa che si possa chiamare "secondo sermone agli eletti" attribuito al Santo (al quale peraltro nel corso del Medioevo furono attribuiti falsamente numerosi scritti di altri autori di origine siriaca...), Kiko si è completamente inventato questo "scritto". Esiste una "Seconda Istruzione ai Catecumeni", nella quale però non è riportato niente di quello che dice il mistificatore Arguello: al contrario, proprio San Giovanni esorta i catecumeni a liberarsi dei vizi, delle colpe, delle cattive abitudini, del lusso e chiede loro di praticare invece le sante virtù.
      E' quantomeno ambiguo e menzognero sostenere che la fede consista nell'esercitare la virtù senza impegno, è falso che San Giovanni Crisostomo abbia mai richiesto come segno che i catecumeni "praticassero le virtù senza sforzo", è falso che fosse necessaria una "prova" di fede per ottenere il battesimo.

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  35. Kiko soffre di tachicardia e ha avuto fibrillazione atriale. I neocatecumenali a lui vicini sono critici verso gli spagnoli che hanno diffuso notizie sulla sua salute. Anonimo che ben sa

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    1. Come dicevo prima, non vogliono che si sappia, hanno paura del panico.

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    2. E dai, cominciano presto presto a litigare.
      L'anima Romana e l'anima Spagnola, Madrilena, del Cammino!
      Stanno messi proprio bene.
      I più trafficoni sono e sono stati sempre quelli della cricca romana.
      Penso che gli spagnoli da mo' che hanno le scatole piene!

      Pax

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    3. Magari resteranno nella Chiesa, con gli amiconi che hanno, ma uno scisma tra la chiesa kikiana spagnola e quella romana ci sarà di sicuro.

      Pax

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    4. Kiko a marzo compirà ottant'anni e "tachicardia" e "fibrillazione atriale" sono in fin dei conti considerabili come tipici acciacchi dell'età, neanche troppo preoccupanti. Potrebbe anche darsi che qualche medico spagnolo vicino a Kiko abbia fatto filtrare tali dettagli proprio allo scopo di far intendere (a chi può) che Kiko non sarebbe in pericolo di vita.

      Il panico, comunque, è diretto figlio della tipica mancanza di trasparenza del Cammino.

      Nel caso di fondatori di altri movimenti, invece, ci mancava solo che trasmettessero il bollettino medico dettagliato. Chi viene abituato all'onestà e alla trasparenza, non finisce nel panico alla prima occasione.

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    5. "ma uno scisma tra la chiesa kikiana spagnola e quella romana ci sarà di sicuro"

      Credo anch'io, ma solo come un antipasto della disfatta totale, aiutami tu Pax per le considerazioni che seguono legate all'organigramma del cnc.

      Se non erro circa l' 80% degli itineranti delle nazioni sono italiani, sotto di loro ci sono oltre agli itineranti delle varie regioni, le famiglie in missione e le missio ad gentes, in queste ultime ci sono sicuramente spagnoli. Bene in caso di scisma tra gli spagnoli e gli italiani tutto quello che stà sotto le zone ad influenza mista ( 98 % ) si autodistruggerebbe per le beghe trasversali. L'argomento di tali beghe sarebbe derimere chi è il custode più fedele dello "spirito del cammino" e nel mentre che loro decidono si pianta tutto, perchè non so quanti abbiano voglia di prendere posizione e "combattere" ma in ogni caso tutto il marchingegno gripperà fino a fare entrare in orbita i pistoni. Ammesso che rimanga qualcosa sarà un puntino ancora più insignificate in spagna ed in italia, l'età degli aderenti farà il resto e sparirà tutto in ogni dove. Le conseguenze le abbiamo già accennate e non ci ritorno. Così per mettere un po di sale sulla guerra fratricida vi faccio notare come gli spagnoli abbiano boicottato la celebrazione dei 50 anni a Tor Vergata ( i numeri parlano chiaro )

      Ai posteri l'ardua sentenza

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    6. by Tripudio 21 settembre 2018 13:40
      Kiko a marzo compirà ottant'anni e "tachicardia" e "fibrillazione atriale" sono in fin dei conti considerabili come tipici acciacchi dell'età, neanche troppo preoccupanti.
      ---
      In un ottantenne sano e morigerato,
      posso capire la tachicardia, che e' piu' o meno fisiologica, ma non la fibrillazione.
      L'uomo di cui parliamo ha ed ha sempre avuto tre vizi: gola, Bacco,
      e tabacco. Venere?
      non lo sappiamo.
      Ruben.
      ---

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  36. Anche dalle mie parti nessuna notizia su Kiko.
    Convivenza di settore (ROMA) 4-5-6-7 Ottobre (solo i catechisti).
    Riporto in comunità, metà ottobre.
    Una data fissata per i primi di novembre per un passaggio.
    Ovviamente dovranno essere tutti presenti.
    Poveri miei ex fratelli tra decime e convivenze dovranno fare tanti straordinari a lavoro.
    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Basterà qualche giorno e cominceranno i tam-tam neocatecumenali tra whatsapp (proibito da Kiko) e chat (proibite da Kiko) e facebook (proibito da Kiko) e la notizia si ingigantirà fino al punto di dichiarare che Kiko è morto e risorto ben tre volte in una sola settimana, superando in ciò persino Chuck Norris.

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  37. GIACINTO: alcune precisazioni.

    Puoi essere certo che nessuno di noi che combattiamo gli ERRORI del Cammino (se il Cammino si attenesse esclusivamente agli statuti approvati nessuno lo combatterebbe) sta nascosto dietro una tastiera.
    Dietro una tastiera, sì, ci stiamo (o la tastiera è davanti a noi a seconda della prospettiva) ma non ci nascondiamo. Nessun nascondiglio, nessun complotto, nessuna persecuzione, nessuna invidia, ma, forse, solo un po' di paranoia di voi camminanti.
    Dietro la nostra tastiera combattiamo la buona battaglia e, in più, possiamo leggere dei post e dei commenti interessanti e istruttivi.
    Quanto al lavoro, ognuno ha il suo e rimando la tua obiezione a chi vi sfrutta, ai fannulloni che stanno ai vertici del Cammino e che fanno la bella vita senza lavorare.

    Riguardo all'esegesi che tu affermi non essere necessaria perché gli Apostoli non ne hanno avuto bisogno, ti sbagli.
    Innanzi tutto gli Apostoli non avevano bisogno di contestualizzare il Vangelo: parlavano la stessa lingua di Gesù e conoscevano bene sia la Scrittura che la società in cui Gesù ha operato. E poi dal Vangelo stesso sappiamo che quando non capivano qualcosa lo chiedevano al Signore.

    Certo che c'è stata l'opera dello Spirito Santo, ma la grazia presuppone la natura, per cui la grazia del Vangelo presuppone la sua comprensione naturale. La grazia agisce meglio se la natura comprende meglio il significato del Vengelo, cioè quello che Gesù stesso vuole che capiamo anche con la mente e che si apprende grazie all'esegesi.

    Inoltre i Vangeli, scritti dopo la Risurrezione e che noi conosciamo in greco, contengono anche spiegazioni esegetiche, ad esempio il Vangelo di Matteo spiega cose adatte ai giudeo cristiani, ascoltatori della predicazione dell'Apostolo.

    Se avessi letto un po' di Catechismo non avresti mai la bestialità assoluta che non c'è bisogno dell'esegesi (non mi meraviglierei se tu la considerassi non solo inutile, ma anche dannosa).
    Il problema del troppo studio (lo dico da non teologo e perciò non per tirare acqua al mio mulino) è solo la mancanza di preghiera. Se si studia deve essere a gloria di Dio e lo studio deve essere accompagnato da molta preghiera

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  38. I Protestanti, come i camminanti, dicono che non c'è bisogno di interpretare la Scrittura.
    Ma se non ci fosse stato questo bisogno non si sarebbero frantumati in migliaia di "chiesuole", comunità e sette.

    Anche Kiko come i protestanti interpreta la Scrittura a modo suo. E la prova è che esiste anche una CASISTICA DEL CAMMINO, che contrasta spesso con quella della Chiesa.

    Ad esempio, se una ragazza del Cammino viene stuprata da qualche altro camminante, magari catechista, deve tacere, non denunciare e addirittura chiedere scusa!
    Oppure se i catechisti umiliano, insultano, giudicano, forzano le coscienze, occorre sempre sopportare perché Gesù ha sopportato!

    Ma la Scrittura dice anche tante altre cose. Gesù, ad esempio, ha anche detto di amare gli altri come SE STESSI. Cioè l'amore che si deve a se stessi è il termine di paragone dell'amore da dare agli altri.
    Se amare significa donarsi, amare se stessi è l'opposto dell'egoismo, perché si preserva il dono di se stessi a Dio e gli altri, di cui ognuno è responsabile a cominciare da se stesso.

    Non a caso la Chiesa ammette la legittima difesa: come ci si può difendere in caso di vita o di morte, così si può fare, proporzionalmente, in tanti altri casi.
    Ad esempio: se i catechisti umiliano senza tenere conto della dignità della persona fino a rendere insopportabile la vita di qualcuno, magari fino quasi a farlo impazzire, ci si può, e spesso ci si deve, difendere.

    Per quanto riguarda lo stupro mi pare di aver letto in un testo di morale che ci si può difendere anche con un'arma: non che si debba desiderare la morte dell'aggressore, ma solo fermarlo facendo quel che si può perché non muoia ma neanche possa nuocere. Se però muore, pazienza. Si pregherà per lui.

    Leggere direttamente la scrittura è molto bello, ma occorre anche leggere il Catechismo della CHIESA (non i mamotreti). Se è stato scritto un motivo ci sarà

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  39. Scusa, una domanda. A tuo avviso, quanti dei cattolici conosco il significato della parola "esegesi". Giacinto

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    1. Chi ha letto la Dei Verbum sì, la conopsce: provaci, non fu scritta per essere segretata: http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_councildocuments/vat-ii_const_19651118_dei-verbum_it.html

      Ti rigiro la domanda: è bene che i cattolici conoscano il significato della parola esegesi oppure è peccato mortale?

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    2. http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651118_dei-verbum_it.html

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    3. Quanti cattolici conoscono la parola esegesi? Sempre più di quanti capiscono cosa intenda fare un kikiano quando si appresta a "spezzare la parola" 😉.

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    4. Hai chiesto davvero:quanti dei cattolici ? Quindi tu cosa sei ?

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    5. Quella di Giacinto non è una domanda, ma è solo la testimonianza della sua imperitura arroganza.

      È ovvio che se mi rivolgo a dei bambini, invece di usare "esegesi" semplifico in "capire e spiegare il significato delle Scritture".

      La mentalità bacata del fratello Giacinto (bacata in quanto neocatecumenale) parte peraltro dal presupposto che la fede sia un elenco di discorsi e una lista di attività. Questo è mostruosamente sbagliato.

      Abbiamo in effetti tanti santi che pur essendo analfabeti (santa Bernadette non aveva mai sentito parlare di «Immacolata Concezione») capivano benissimo le questioni della fede (santa Bernadette praticamente era analfabeta e parlava solo dialetto, eppure da ragazzina aveva conoscenza delle verità di fede molto più profonde del più "adulto" dei neocatecumenali di oggi).

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    6. Giacinto,

      la tua domanda retorica, che suppone l'ignoranza della maggior parte dei cattolici ( io penso in realtà siano meno di quelli che tu ritieni) a che conclusione ti porta?

      Che va bene così e la Parola non va spiegata e capita perché "ignoranza comune mezzo gaudio" ?
      Allora perché Kiko la fa l'interpretazione della scrittura in quelle che chiama "catechesi"?
      E (contenuto a parte) ha ragione di farla perché "evangelizzare" vuol dire non solo "proclamarla" la Parola, ma anche spiegarla perché sia compresa, è Gesù che in tal modo ci parla.
      È quello che dice anche la Chiesa:

      riporto alcuni passi dalla
      "Dei Verbum" che Lino ha segnalato.

      Cap. Il
      "10 L'ufficio poi d'interpretare
      autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa (15), è affidato al solo magistero vivo della Chiesa (16), la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Il quale magistero però non è superiore alla parola di Dio ma la serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso"

      Cap.III
      " 12 Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana (22), l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire ..
      secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso (23). ..
      per ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura, tenuto debito conto della viva tradizione di tutta la Chiesa ..
      Quanto, infatti, è stato qui detto sul modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio (26)."

      Cap.VI
      24. La sacra teologia si basa come su un fondamento perenne sulla parola di Dio scritta, inseparabile dalla sacra Tradizione ..

      25. Perciò è necessario che tutti i chierici, principalmente i sacerdoti e quanti, come i diaconi o i catechisti, attendono legittimamente al ministero della parola, conservino un contatto continuo con le Scritture mediante una lettura spirituale assidua e uno studio accurato, affinché non diventi 'un vano predicatore della parola di Dio all'esterno colui che non l'ascolta dentro di sé' ..
      'L'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo' ".
      ----------------
      Il problema sta nel fatto che l'interpretazione di Kiko non è quella del magistero vivo della Chiesa, a cui egli, senza autorità si sostituisce; il problema è che la teologia di Kiko si separa dalla "sacra Tradizione".
      Tu che ne dici? Hai mai fatto un confronto?
      Non c'è bisogno che frequenti corsi di scienze religiose .. è sufficiente che ogni tanto tu ascolti qualche semplice omelia di un buon sacerdote NON neocatecumenale su una lettura del Vangelo e la confronti con quanto ti spiega Kiko a proposito dello stesso Vangelo ..
      È una cosa alla portata di tutti , non solo dei "dotti" , proprio perché, come hai detto anche tu, Dio vuole che tutti si salvino.

      Roberta

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  40. Qui in Abruzzo nessuna notizia di Kiko ricoverato. Nessun camminante lo sa . In nessuna delle 4 provincie (fonti ben addentrate). Strano assai ! Nemmeno chiedono di pregare !

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    1. Chiederanno di pregare ma anzitutto chiederanno soldi perché bisognerà pagare le cure mediche di Kiko... la famosa "provvidenza" neocatecumenale: «mano al portafoglio, fratelli! colletta straordinaria!»

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  41. Carissimi tutti, Blog e Catec/convinti e Cat/normali e altri. Ho notato un metodo che usano alcuni in mezzo a noi che è menzognero e tendente a manipolare con disonesta la situazione. Ora ve lo sottolineo. Costoro ogniqualvolta che vengono ripresi con argomenti validi non rispondono concretamente a quanto posto davanti a loro, ma si celano dietro a situazioni passate. Vi faccio un esempio. Ogni volta che si evidenzia un errore di alcuni, cioè quando vengono denunciati atteggiamenti che vanno a fare del male a delle persone inermi, come l'estorsione dei soldi, come il condannare il prossimo ingiustamente ( parlano di amore al nemico, ma condannano il fratello con odio e sopraffazione, questo il grado di cristianità che hanno) e tante altre cose ( non serve fare l'eleco, le sappiamo in grandi linee), alcuni di questi convinti tirano fuori gli incontri avuti con il Papa, come se questi incontri potessero annullare il male fatto. Vi dico di più, vengono utilizzate le parole del Papa per far capire agli altri che ciò che viene detto non è reale. Vi faccio un esempio. E' come se un poliziotto venisse a casa vostra a stuprare e derubare la vostra famiglia (davanti a tutti, davanti alle telecamere, per cui prove concrete), e una volta denunciato, e una volta acciuffato, costui tirasse fuori il distintivo dimostrando che è impossibile l'aver fatto quelle cose. Perchè si è appartenenti alla Polizia. Così costoro fanno nel CN, cioè fanno del male a delle persone, queste persone che hanno ottenuto il male lo denunciano apertamente, costoro in risposta tirano fuori il Papa che è venuto tra di noi. Bella mossa! Cari tutti domenica, è un consiglio, andate in Vaticano, OK! Vi fate fotografare in Piazza San Pietro, mentre ascoltate il Papa. OK! Tornate a casa, prendete fucili e mitragliatori, andate a viso scoperto ( dopo vi spiego il perchè) in una banca, e vi fate consegnare tutti i soldi. Perchè a viso scoperto? Perchè quando verrà la polizia ad arrestarvi , tirerete fuori le fotografie di Piazza San Pietro e direte ai poliziotti: caro amico, io sono approvato! Il Papa mi ha ricevuto a San Pietro, vedi! Vedi con i tuoi occhi! OK! Ora caro amico poliziotto stai attento che ti posso denunciare per calunnia! Hai capito!?
    Cari tutti ho messo tutto questo per dimostrarvi la grande "stupidità" di costoro, purtroppo sono persone che hanno tale intelletto, non vanno oltre.
    Costoro non sanno questo:


    Ezechiele 3,17-21
    17 Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18 Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19 Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
    20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21 Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  42. Mi fai pena Trippone, e' vero sono un Nc ma non sono un falso. Non avevo dubbi sul vs conto e il tuo atteggiamento non fa altro che avvalorare la mia tesi. E' facile gestire un blog come fai tu. Comunque mi sento di dare un consiglio a te e i tuoi amici....cominciate le catechesi in qualche parrocchia perché non vi vedo molto bene. Giacinto

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    1. Tu non sei un falso, ma il Cammino sì. Cambiano i termini, ma il risultato finale è lo stesso

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    2. [4] Impossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto:
      Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato.

      Amico mio è scritto: ogni uomo è falso. Salvo un eccezione, cioè quando l'uomo fa la Volontà di Dio.
      Ricordati una cosa: nessuno deve fare la tua volontà. Ma Quella di Dio.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. Perchè cosa ha fatto? Non ha caricato i tuoi commenti? Così come fate voi con chi non è d'accordo su quanto fate? Ora devo spezzare una lancia per Tripudio. Lui non ti carica i commenti, e scrive ciò che pensa.OK! Voi distruggete le persone sia psicologicamente, sia moralmente,sia economicamente, distruggete le famiglie, distruggete la Fede di molti, mettete cartelloni attirando a voi le persone, dicendo Gesù Ti Ama, e poi? Calunnie, sopraffazioni, giudizi, ruberie di decime,ipocrisie, puntate chi ritenete scomo e lo volete distruggere, vi fate pagare le convivenze dentro gli Hotel, e tanto altro. Come puoi vedere, caro amicone, siamo sempre lì, gira e gira, sempre lì siamo: L'IPOCRISIA. Ti ripeto, e vi ripeto, se è vero che siete dei cristiani: PRIMA LA TRAVE, POI LA PAGLIUZZA.
      E non vi nascondete dietro a Gesù e la Chiesa vi conosciamo: IPOCRITI. Andate a lavorare e pagatevi voi le convivenze. Non che chiedete i soldi a chi lavora: IPOCRITI.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    4. Giacinto,

      ho appena risposto al tuo commento precedente e non mi ero accorta di questo ..

      1 ennesimo attacco alle persone , ma è l'unica cosa che sai fare?

      Almeno li giustificassi poi questi attacchi .. qual'è questa "tua tesi"?
      Mica l'hai detto sai !

      Evito di dire il sentimento che mi susciti tu .. ma non è esattamente "pena" ..

      Io invece ti consiglio di recarti al più presto da uno specialista in disturbi cognitivi, comunicativi e relazionali.

      Roberta

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  43. GIACINTO:

    ti abbiamo fatto 100 obiezioni, le hai baipassate tutte senza fare un frizzo, e fai domande?
    Risponderò solo dopo che tu mi dici perché, secondo te, l'esegesi non è necessaria, mentre l'esperienza soggettiva, senza alcun confronto con ciò che oggettivamente dicono le Scritture interpretate dalla Chiesa, lo è.
    Poi, ti garantisco, risponderò

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    1. Posso dare un suggerimento ai moderatori? Al prossimo post non pubblicate Giacinto. L'impressione è che, con le sue insulsaggini, intenda bloccare le discussioni sull'articolo. Sono maestri in disinformazione, depistaggi e fallacie varie, solo questo sanno fare.

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  44. GIACINTO: ti devo fare un altro appunto.

    La domanda che ci hai fatto, su quanti cattolici conoscono il significato di esegesi, è SBAGLIATA.
    E sai perché? Perché la dovevi fare a TE STESSO.
    Infatti a introdurre il termine "esegesi" sei stato TU, ieri, nel tuo intervento delle 18 e 13.

    Tu adesso ci fai la domanda come se fosse stato qualcuno di noi a parlare di esegesi.Come se noi pretendessimo chissà quali astrusità
    Esegesi significa semplicemente SPIEGAZIONE. TUTTI lo sanno.
    E tu dici che NON HAI BISOGNO di nessuna spiegazione. Ma questa è una ERESIA.
    Anzi è una delle 10 idiozie più grandi che ho udito in questo 2018 tanto che la candido al premio finale di "Idiozia dell'anno". Complimenti

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  45. @ Mav 15:29

    "ma uno scisma tra la chiesa kikiana spagnola e quella romana ci sarà di sicuro"

    Caro Mav, se ho affermato questo è perché già tanti anni fa nelle convivenze con Kiko plenarie, dove erano convocati italiani e spagnoli assieme, l'incompatibilità delle due anime era palese a tutti.

    Specie alla convivenza di Alicante, fatta proprio per ragionare assieme e fingere di interpellare tutti sulle linee da indicare negli incontri alla Santa Sede sugli Statuti. Una specie di Pentecoste in cui tutti riuniti si manifestasse lo Spirito Santo ad indicare le vie imperscrutabili di Dio, guarda un poco!
    Poi la sensazione che si aveva era che tutto per la gran parte fosse già discusso abbondantemente e deciso nelle riunioni ristrette e riservate del cerchio magico che anche lì non mancavano. Kiko e Carmen non intrattenevano con tutti lo stesso rapporto, tutti itineranti, sì, ma anche lì per alcuni erano inavvicinabili e in assemblea prendevano la parola sempre gli stessi che ripetevano sempre le stesse cose. Gli spagnoli stavano per conto loro. Non li ho mai visti mischiarsi con il gota romano, era evidente la diffidenza reciproca. Ma tra gli spagnoli serpeggiava anche un malumore palpabile, derivante dal sentirsi bistrattati, figli e figliastri, insomma. Questo si percepiva. Poi in alcune esperienze in particolare venne anche fuori. Kiko e Carmen in più di un'occasione rimarcarono la centralità romana. Volenti o nolenti tutti dovevano sottomettersi ad essa. Questo appariva ben chiaro. Discussioni infinite riguardarono in particolare la redistribuzione dei soldi che da ogni dove confluivano nella "Fondazione Famiglia di Nazareth", tutto camuffato dal dover fare comunione e unità, e da essa venivano "redistribuiti". Evidentemente non con equità, a giudicare dagli aspri giudizi serpeggianti.
    È di questa convivenza l'espressione con cui un itinerante spagnolo, dopo aver contrastato le linee di Kiko a muso duro a lungo, a un certo punto si tace......Kiko lo incalza, neanche il suo silenzio gli sta bene, dopo che lo ha accusato ferocemente e di fronte al prolungarsi del suo silenzio lo accusa in più di essere un superbo, uno col collo di ferro. A quel punto il catechista spagnolo conclude chinandosi e togliendosi il cappello con un sonoro e ironico "chapeau".
    Altro non gli uscì di bocca. Kiko faceva il padre incompreso e tradito. Bravissimo nel mettere sensi di colpa addosso agli altri. Ma lo spagnolo, purtroppo per lui, lo trattava come carta letta. Mi interrogai molto dopo aver assistito a una simile sceneggiata, che umiliava, davanti agli itineranti italiani, la maggioranza come tu dici e nei posti migliori (Europa e America del Nord), che umiliava un itinerante che si vedeva aveva uno spirito sincero ed era responsabile in America Latina di una delle Nazioni più povere e bistrattate. Alla fine dovette piegarsi, oppure avrebbe dovuto andare via mandando Kiko e tutti a farsi friggere!
    Accanto a Kiko - inutile dire - l'immancabile cane da guardia, segretario, consigliere Donnini che ben possiamo immaginare come sia benvisto dagli spagnoli, insieme all'immancabile Mattia del Prete, e nei dintorni la tribù Gennarini, ramo maschile e femminile, Voltaggio ( che ho visto sempre non perfido come gli altri) Manzari ....e per carità mi fermo qui.

    Defilato e sempre per i fatti suoi Jose' Agudo e la sua moglie Rosario. Anche quando Kiko lo pregava di parlare preferiva stare in silenzio , gli rispondeva a gesti o con pochissime parole. Mi sono chiesta cosa avesse veramente nella testa e nel cuore. Ma era sempre lì, al suo posto, impassibile, taciturno, tranquillo.

    Pax

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  46. Kiko da bravo megalomane, giustamente va prevalere il lato romano, esattamente come tra i Vescovi prevalse il Vescovo di Roma in quanto successore diretto di Pietro.

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