sabato 11 marzo 2023

Ascensiòn a Trieste per parlare della più improbabile candidata alla santità di tutti i tempi

La Chiesa ha vinto le eresie, ma ha ben più difficoltà a vincere le confusioni.
(Card. Giuseppe Siri)

Nel periodo quaresimale  la Diocesi di Trieste riparte con la "Cattedra di San Giusto", tradizionale appuntamento voluto dall'arcivescovo monsignor Giampaolo Crepaldi per aprire alla cittadinanza le porte della Cattedrale di San Giusto quale luogo di condivisione su tematiche religiose e culturali.Il ciclo di incontri ruota attorno al tema "Testimoni di Dio" 
Il primo di questi incontri è dedicato a don Luigi Giussani, il secondo a Carmen Hernàndez, il terzo a Papa Benedetto XVI.
D'altronde monsignor Crepaldi, ormai in uscita dalla Diocesi per sopraggiunti limiti di età, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il Cammino neocatecumenale, avendo ospitato più  volte Kiko Argüello, avendo pure aperto un Seminario Redemptoris Mater ed essendo stato più  volte agli incontri dei vescovi promossi presso la fastosa Domus Galilaeae, il "nuevo Vaticano" dei kikos sul lago di Genezareth, in Israele. Nonostante questo, nella Diocesi di Trieste il Cammino neocatecumenale si può definire come imbalsamato, a dimostrazione del fatto che, anche laddove il vescovo non è  "faraone" -come i neocatecumenali chiamano i vescovi da cui si sentono "perseguitati"- ormai abbiano raggiunto il limite della propria espansione: poche parrocchie con alcune comunità per ciascuna.
L'incontro dedicato a Carmen Hernàndez, tenutosi mercoledì  scorso 8 marzo 2023, ha avuto come relatrice  Maria Ascensiòn Romero, colei che, da segretaria di don Pezzi, è assurta a membro della equipe internazionale, massimo organo di governo del Cammino Neocatecumenale, destando invero non pochi malumori fra le catechiste itineranti nubili e agguerrite con assai più titoli ed anzianità di servizio della sconosciuta Romero, proprio in sostituzione della defunta Carmen Hernàndez.


La presentazione viene letta da Stefano Gennarini, responsabile itinerante di Trieste e del Triveneto con Silvana Venditti e il presbitero Diego Martinez. Stefano, fratello del più  celebre Giuseppe, tra i primi adepti di Kiko e Carmen nella parrocchia "borghese" di San Luigi Gonzaga di Roma già dal 1970, sembra non del tutto lucido e ormai più che pensionabile, assai oltre al numero massimo di 5-10 anni stabilito da papa Francesco per gli incarichi all'interno dei movimenti ecclesiali.
Ascensiòn ha in mano una certa quantità di fogli da cui leggerà il proprio intervento, con qualche difficoltà comprensibile visto che non conosce perfettamente l'italiano.
Meno comprensibile è  che colei che è succeduta a Carmen, e che è stata itinerante in Bielorussia per 25 anni (ma sappiamo che i catechisti itineranti fanno spesso convivenze e riunioni con gli iniziatori) non possegga o comunque non voglia offrire nessun ricordo personale della fondatrice del Cammino Neocatecumenale.
Inizia già  male chiedendo "chi è  questa donna che al compiersi del 7° anniversario della sua morte avrà  visto più di 80mila persone visitare la sua tomba e che dopo 6 anni (esattamente dopo 6 anni e mezzo) dalla sua morte già è una Serva di Dio?"
La nostra risposta è che il Cammino neocatecumenale, organizzazione ormai esperta nel marketing interno, cioè  nei confronti dei propri adepti, ed esterno, sta organizzando pellegrinaggi a spron battuto a Madrid presso il Seminario nel cui giardino Carmen è  stata sepolta e con altrettanto impegno si pretendono segnalazioni di grazie da tutti gli adepti; è stata scritta una biografia con il chiaro intento di voler affibbiare alla defunta qualità cristiane che ella non aveva nè desiderava possedere, sono stati mossi sicuramente tutti i passi possibili presso la Diocesi di Madrid e presso il Vaticano per far partire una causa di canonizzazione per colei che abbiamo definito "la più improbabile candidata alla santità di tutti i tempi".

L'equipe di itineranti Gennarini- Venditti

Anche nei fogli di Ascensiòn, che lei leggerà con l'applicazione di una scolaretta e la devozione di una chierichetta, o meglio, di una vestale, c'è la ricostruzione di una Carmen Hernàndez che non è  mai esistita.
Legge per esempio che si sarebbe "spesa e consumata" per la realizzazione del Concilio Vaticano II (e non per la diffusione del Cammino Neocatecumenale come invece a noi pare) "nelle parrocchie viaggiando i 5 continenti"; la verità  è  che Kiko e Carmen hanno catechizzato direttamente in pochissime parrocchie e per poche comunità, solamente  nei primi anni, seguendo poi le stesse  comunità iniziali e sottoponendole ai vari passaggi. Le loro "predicazioni" sono state religiosamente trascritte e riversate nei famosi libri blu, che i loro catechizzati, promossi sul campo catechisti, dovevano imparare a memoria, fingendo di essere ispirati sul momento dallo Spirito Santo, per poi, loro sì, viaggiare in tutto il mondo per portare la parola dei propri iniziatori. Chi ha letto, furtivamente, queste prime raccolte di catechesi, sacerdoti e teologi come padre Zoffoli, don Conti, don Marighetto, padre DiMatteo, le hanno definite un'accozzaglia di eresie, in cui le poche affermazioni corrette erano sepolte da quelle confuse o del tutto erronee. Come confuse e abusive erano le liturgie fatte celebrare nelle comunità in questo modo fondate e diffuse nelle parrocchie di mezzo mondo.
Quindi Kiko e Carmen non sono stati missionari del Vangelo, ma organizzatori e propagatori di una "ricetta" che hanno diffuso tramite un'organizzazione multi-level, di cui loro sono sempre stati saldamente  al vertice.
Come non è  vero che "migliaia di giovani la acclamavano e le chiedevano una parola perché la verità  e la originalità  con cui predicava conquistavano  tutti"; è  vero invece che la Hernàndez, pur avendo molte idee provenienti da letture personali e non dallo studio della dottrina della Chiesa, ha sempre fatto molta difficoltà ad esprimersi, soprattutto in lingue diverse dalla propria, come l'italiano, che mai sarà in grado di imparare a parlare con una certa proprietà. Motivo per cui i suoi interventi erano spesso incomprensibili, accolti da risate, soprattutto per i siparietti con Kiko, che lei trattava a pesci in faccia e che a sua volta cercava di toglierle la parola. Anche nelle convivenze con gli itineranti a Porto San Giorgio faceva i capricci, non scendeva, oppure faceva delle scenatacce che facevano rimpiangere che si fosse decisa a partecipare. Allo stesso modo si comportò nel corso di un incontro nazionale di una giornata dei cantori che Carmen pretendeva non venisse fatto (questo di fronte a tutti i cantori già  convenuti).

Sorvoliamo sul lunghissimo racconto dell'infanzia di Carmen a Tudela, sul suo desiderio fin da bambina di partire in missione contrastato dal padre, un industriale per accontentare i progetti del quale si laureò in Chimica con il massimo dei voti.
Ma a 21 anni era già  scappata di casa, alla volta di un convento della congregazione Missionarie di Gesù, dove diede i primi voti dopo due anni, e successivamente si trasferì nella sede di Valencia per altri cinque anni, due dei quali passati a lavare biancheria nelle case e tre a studiare teologia in un Istituto aperto alla frequentazione delle suore. In seguito andò in Inghilterra  a studiare l'inglese per prepararsi alla missione in India, e da lì  fu richiamata a Barcellona e, con un telegramma, cacciata dall'ordine con altre tre compagne.

A questo proposito, Ascensiòn contribuisce a diradare le ombre sui motivi dell'espulsione. Dice infatti che la congregazione aveva subito una sterzata un po' più  conservatrice, e che "Carmen, con un piccolo gruppo, credeva che le missioni debbano essere formate per far fronte ai problemi degli uomini nel momento attuale" e che "le superiori non comprendevano le riforme che le suore giovani volevano proporre".
In sintesi, Carmen voleva imporre le proprie idee: quali fossero non lo sappiamo, ma la tesina di teologia che, vanta Ascensiòn, ha ricevuto un voto encomiabile, rivela già un atteggiamento di Carmen insofferente verso la devozione popolare, la preghiera del rosario, la dimensione sacrificale della Santa Messa, idee che probabilmente non parevano opportune per una suora missionaria appartenente a quella congregazione.
Possiamo comprendere che la cacciata dal convento dopo tanti anni abbia scombussolato Carmen, ma non l'importanza addirittura messianica che viene attribuito a questa, del resto comprensibile alla luce di quanto detto sopra, espulsione dall'ordine religioso.
Legge Ascensiòn queste dichiarazioni di Carmen: "Il Signore mi fece approdare lì per farmi partecipe della Passione di Gesù  Cristo... Barcellona fu entrare non in qualcosa della Passione, ma nella Passione stessa di Gesù  Cristo: il che vuol dire essere giudicato dal proprio popolo in nome della Legge che Egli aveva dato e essere cacciato fuori dal Suo popolo ed essere crocifisso fuori dalle mura"


Quindi, nella visione di Carmen, lei era come Gesù  Cristo, all'interno del proprio ordine religioso, la detentrice della rivelazione e Verbo di Dio ella stessa; le religiose invece, come il popolo di Gerusalemme, non hanno saputo riconoscere che ella era il Messia e in nome della stessa Legge di cui lei era la massima rappresentante (qui la cosa si fa davvero delirante)  l'avevano crocifissa cacciandola fuori dalle mura del convento.

Ci viene da pensare a un principio basilare della nostra coscienza cristiana: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Ebbene, se Carmen ha tanto sofferto per l'esclusione dal proprio ordine religioso, come è possibile che abbia comminato la stessa "Passione" a tanti, come i catechisti itineranti che, avendo perso il lavoro, ormai sono totalmente dipendenti dalle provvigioni del Cammino? Mentre lei, figlia di industriale, era così facoltosa che avrebbe potuto comperarselo, un convento, come a suo dire il padre le propose.
Pensiamo a Daniel Lifschitz, cacciato dal Cammino e sottoposto alla damnatio memoriae, pensiamo a don Rosini, reo di non far confluire i giovani attirati dalle sue catechesi nelle comunità neocatecumenali, pensiamo a quella famiglia di catechisti cacciata per aver adottato troppi bambini e non averli lasciati morire nei fossi... e a tante, troppe storie che Osservatorio ha raccolto negli anni. Il Cammino Neocatecumenale ha cacciato molte persone, alcune le ha portate al suicidio, altre le ha "solo" messe sul lastrico, distruggendo famiglie e matrimoni; e il Cammino neocatecumenale è in primo luogo Carmen Hernandez, che ritenne d'essere come Gesù Cristo crocifisso per aver subito ciò che, in misura molto maggiore e a volte con vero e proprio sadismo, lei ha fatto subire a moltissime famiglie e persone che hanno commesso l'errore di fidarsi di lei e del suo compagno Kiko Argüello.

Sta di fatto che questo delirio di auto commiserazione occupa varie pagine del pacchetto di fogli in mano ad Ascensiòn.
Riporta anche una dichiarazione di Kiko fatta in una convivenza: "Se Carmen non avesse passato quella Kenosi terribile che ti sentenzino in nome della Legge, non avrebbe capito il senso del mistero Pasquale che poi porterà a me e sarà  portato al Cammino Neocatecumenale."
Conclude Ascensiòn, che "le sofferenze di Carmen sono state feconde per Kiko, per il Cammino e senza dubbio per tutta la Chiesa".
Non riporta invece un'altra dichiarazione di Kiko, e cioè che lo Spirito  Santo aveva abbandonato la congregazione delle suore Missionarie dopo l'espulsione di Carmen per seguire appunto l'iniziatrice  neocatecumenale

Come volutamente non riporta in modo letterale la "locuzione" avuta da Carmen a Ain Karem, a suo dire direttamente dalla Vergine, durante il viaggio che decise di fare in Israele, invece che andare senz'altro in Bolivia seguendo il suo richiamo alla missionarietà. Carmen infatti raccontava in proposito:
"È stata per me come una visione, una visione del futuro; ho sentito la Madonna che mi diceva - io che forse pensavo che dovevo creare un movimento, un'associazione, qualcosa - ho sentito la voce della Madonna che mi diceva
"No, benedetta tu fra le donne, sarà la Chiesa".
Ecco come invece l'autore del panegirico di Carmen letto da Ascension pensa di rigirare la frittata:
"Ad Ain Karem ebbe la certezza assoluta come in una visione che si voleva qualcosa da lei per la Chiesa universale, che non si trattava di fondare una congregazione come pensava di fare con le sue compagne perché  il vangelo si poteva incarnare in una donna qualunque, come lei."
Congratulazioni, bel salto mortale carpiato e con piroetta finale! "Benedetta tu fra le donne, sarà  la Chiesa" aveva immaginato di sentirsi dire Carmen, non altro...
Immaginiamo che sarà questo che viene raccontato alla commissione diocesana per la sua canonizzazione; la frase sentita da Carmen, che pur lei riteneva tanto importante soprattutto nella sua eterna lotta con Kiko per stabilire chi avesse veramente ispirato il Cammino, non viene neppure riportata nella sua biografia ufficiale vergata da Aquilino Cayuela.

E così  riscrivono la storia: con un lavorio intenso e continuo, come la raccolta delle grazie così  necessarie per stabilire la fama di santità della Hernàndez.
Comunque, continua la lettura della Romero,  la visita in Israele aiutò  Carmen "vedendo nel ritorno alle origini cristiane e alle radici ebraiche i pilastri più  importanti  per il rinnovamento della Chiesa".
E la successiva esperienza nelle baracche di Madrid con Kiko e gli zingari fu "come un terreno di coltivazione per iniziare il Cammino neocatecumenale tutto quello che Dio ci fece sperimentare in mezzo a un mondo povero, Dio lo aveva preparato  per la sua Chiesa".
Persino lo stesso fatto che abbiano collaborato  Kiko e Carmen, un uomo e una donna, alla fondazione di una realtà  ecclesiale, viene esaltato  come un evento unico nella storia della Chiesa che "Dio ha reso possibile per dare inizio al Cammino neocatecumenale per rinnovare la Chiesa".
Ma il fatto è  che la Chiesa, per nostra fortuna, non si è  fatta "rinnovare" da Kiko e Carmen, anzi, laddove ha potuto, ha abbassato le loro pretese e spuntato le loro ali. Eppure i tronfi epigoni del Cammino neocatecumenale  continuano a sostenere di aver "salvato la Chiesa" quando invece purtroppo hanno contribuito ad aumentare la confusione e il disagio di molti fedeli che, per breve o per lungo tempo, si sono lasciati coinvolgere dal Cammino  neocatecumenale.
Anche i continui litigi e i rabbuffi tra Kiko e Carmen, due persone troppo narcisiste e troppo centrate su di sé per poter veramente  collaborare in modo generoso, vengono attribuiti ad un'elezione divina.
"Kiko e Carmen sono rimasti fedeli alla loro elezione senza scendere dalla croce perché  noi, i fratelli del Cammino, ricevessimo una fede adulta. Loro morivano a se stessi perché i fratelli ricevessero la resurrezione".

No comment.

E per quanto riguarda la patologia nervosa di Carmen, sfociata nella demenza già  vari anni prima del suo ritiro dalla scena pubblica che l'ha immersa nel silenzio fino alla morte?
La Romero legge la versione ufficiale: "Tutti noi che abbiamo conosciuto Carmen ci rendevamo  conto della sua sofferenza" e per forza, Carmen non era una che nascondesse il disagio: urlava, sbraitava, metteva il muso, alzava le mani "ma fino a quando non abbiamo letto i suoi diari non potevamo nemmeno immaginare fino a che punto. Dio le ha fatto vivere momenti di grande depressione che l'hanno fatta passare per la notte oscura dell'anima com'è successo a tanti grandi santi".
Peccato che questi santi, come Madre Teresa, pur vivendo la notte oscura mantenevano il sorriso, il servizio al prossimo, nell'umiltà e nella apparente serenità: non facevano scontare agli altri le proprie infelicità come la signorina Hernàndez Barrera. Che tanto era aggressiva e odiosa durante il giorno, quanto poi faceva "la mistica" nei suoi Diari, scrivendo "Gesù  mio, ti amo, vieni, dolcissimo" mentre invece sappiamo che il vero amore per Gesù è inscindibile dall'amore per i fratelli.

In conclusione, il vescovo Crepaldi fa una piccola rivelazione. "Io l'ho conosciuta, Carmen.  Quando lavoravo in curia romana durante il mese di dicembre noi curiali, prefetti, segretari, andavamo a fare gli auguri al Papa. Dopo si scendeva nel cortile di San Damaso. E chi c'era? Kiko e Carmen. Alcuni andavano a salutarli, altri ridacchiavano un po' così...non è  che sia stata una donna molto amata...e avevano sempre in mano una torta, perché  lei faceva una torta e la portavano a san Giovanni Paolo II. Era incartata, non si sapeva cosa c'era dentro. Segreto neocatecumenale!
Io non sapevo niente del Cammino e dico... ma guarda questa ...
Ho conosciuto il Cammino quando sono arrivato qui a Trieste, avevo la testolina impregnata di tanti pregiudizi ma insomma poi mi sono conv...mi sono lasciato convertire, mi sono convertito
".


Eh sì lo sappiamo come si è  convertito... con lo stesso sistema della torta, si è  lasciato convertire.



 

74 commenti:

  1. Le parole testuali di Carmen per descrivere la sua pretesa visione, che la Romero si guarda bene dal riportare, sono le seguenti:

    "È stata per me come una visione, una visione del futuro; ho sentito la Madonna che mi diceva - io che forse pensavo che dovevo creare un movimento, un'associazione, qualcosa - ho sentito la voce della Madonna che mi diceva:
    "No, benedetta sei tu fra le donne sarà la Chiesa".

    Da ciò si può dedurre, la Madonna avrebbe detto a Carmen di rifondare la Chiesa.
    Come la Madonna è la Madre della Chiesa che durata, per Kiko e Carmen, fino ai tempi di Costantino, così Carmen sarebbe dovuta essere la madre della nuova chiesa.
    Ogni altra interpretazione a me sembra un po' forzata.

    Se partiamo dalla eventuale pretesa di rifondare la Chiesa, allora possiamo dire che, nonostante i problemi che il Cammino crea nella Chiesa, il progetto è totalmente fallito, tanto che gli stessi camminanti cominciano ad accontentarsi, anche se forse ci credono poco, del riconoscimento della Chiesa, cioè ad essere limitati da uno statuto e ad essere sottoposti al controllo della Chiesa, che ha sempre il potere di revocarlo.
    Cioè, almeno a parole, si è passati dal presentarsi come la "vera chiesa", al movimento d'elite della Chiesa. D'elite, ma pur sempre un semplice e "volgare" movimento.

    Probabilmente Carmen si riteneva la nuova madre della Chiesa e riteneva Kiko solo come funzionale al suo progetto, mentre anche Kiko ha voluto ritagliarsi il ruolo di rifondatore, che si traduce in lingua catecumena, in "iniziatore", e da questo nasce il disprezzo che Carmen manifestava a Kiko, di cui, però, non ha potuto fare a meno, perché, da sola, non avrebbe fondato nemmeno un'associazione.

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  2. Promemoria: neppure il don Abbondio di Manzoni si azzardò ad elogiare la fede del Don Rodrigo e la testimonianza dei Bravi.

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    1. A noi risulta che Carmen è andata via dal convento, non il convento che l'ha cacciata: E questo perchè? Perchè ha incontrato il sommo Kiko con il quale ha fondato l'ottimo, magnifico, meraviglioso nonchè opportuno Cammino...........................................................................................................................

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    2. Ma quanta asineria.
      Sono stati gli stessi Carmen e Kiko a dire che Carmen fu mandata via dalle Misioneras de Christo Jesús (Kiko commentò poi la cosa dicendo che lo Spirito Santo aveva abbandonato le suore Misioneras...) ma a quanto pare anche nel tuo caso si applica il fintotontismo neocatecumenale.

      Carmen era stata destinata in missione ad Oruro, in Bolivia, e non ci volle andare; quindi destinata in un altro posto (lontano dalla Spagna), e nemmeno ci volle andare; le piaceva fare la "missionaria" fra i baraccati di Madrid, praticamente a pochi chilometri da casa. Sono tutte notizie date da lei stessa: «...Cominciarono a cacciare: una, due tre e la quarta sono stata io...».

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    3. L'ignoranza neocatecumenale a proposito della storia del Cammino e dei due foschi personaggi venuti dal nulla dalla Spagna, è riconducibile al battage continuo che chi li critica è un persecutore.

      I camminanti quindi non si informano, prendono per oro colato quello che viene loro detto e, se per puro caso leggono qualcosa di contrario, subito si innesca il pensiero della persecuzione.
      Non possono e non vogliono sentire altro che neocatecumenalesimo.

      Avrei molti episodi che dimostrano questo, come le voci che circolavano i primissimi anni della visione che Kiko avrebbe avuto della presunta madonna. Si bisbigliava, si diceva che non andava divulgato, che Kiko non voleva per modestia... Poi è uscito tutto con grande grancassa, forse perché non avevano più molto altro da dire.
      Oppure di quel pretino totalmente neocatecumenale, formato agli RM, che non sapeva nulla di Apuron. E non lo sapeva davvero, si capiva dal comportamento.

      I neocatecumenali non sanno, sia perché è subliminalmente vietato loro sapere, sia perché non hanno interesse a sapere, sia perché non vogliono sapere.
      Ne sapete molto di più qui sul blog che un neocatecumenale medio.

      Arrivano i catechisti e dicono che da ora in poi si recita/canta l'Agnus Dei, che non si deve più cantare a Jahwé, che Kiko ha visto la madonna, che era un pittore affermato e danaroso... Tutto come lo vogliono far passare, e i neocatecumeni ci credono e basta. Non si informano, non si fanno domande. Non sanno nulla di nulla.
      Marco

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  3. A questo ennesimo clone di Carmen manca solo la maglietta Adidas

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  4. Fate 30 e 31 : ci date la ricetta della torta? A guardare la foto sembra buonissima............................................

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    1. Chiedete piuttosto gli ingredienti, cari Puntini....... non avete appreso niente dal Kiko?

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  5. Immettere il tema inerente Carmen Hernández accanto a quello concernente l'anima santa - tangibile ed evidente - di Benedetto XVI, disorienta, sembra quasi una beffa. Io non comprendo e mai troverò logica in questi strani miscugli che ultimamente sembrano prassi in un mondo ecclesiale irriconoscibile.
    Non dimentichiamo che il pensiero di Carmen era un tutt'uno con quello di Kiko e che quest'ultimo fu l'autore del noto discorso in cui si auspicava, con ilarità e severità al contempo, il silenzio eterno di Papa Benedetto XVI. Si che i tempi sono quelli che sono, e che quindi la ragionevolezza e la sensatezza non sono pienamente contemplate, ma la situazione circa Carmen sta letteralmente e palesemente sfuggendo di mano.
    Leggere gli scritti di Carmen, i suoi pensieri svolazzanti intrisi di angustia e timore capaci di coinvolgere soltanto le anime plagiate del cammino, le quali sono ormai persuase che "depressione" sia sinonimo di "santità", è un chiaro segnale della falsità che i vertici del cammino, accompagnati dalle comunità, stanno esponendo sulla persona della Hernández.
    Ma non gioissero perchè, ahimè per loro, per poter realmente discernere la Chiesa (che ha il compito di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome) si occuperà di leggere la dottrina dei due profeti fasulli e malfattori. Ed è proprio studiando gli scritti di Carmen e confrontandoli con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica che bisognerà forzatamente prendere atto che quanto si professa nel cammino neocatecumenale è pura eresia.
    Il fatto che il tema dominante di questa occasione sia "Testimoni di Dio" è assai bizzarro, ancor più se si pensa che Carmen affermò con parole chiare e inconfondibili che seguire le orme di Cristo è vano. Certo, asseriva assieme a Kiko, riprendendo i passi del Vangelo e armandosi di costanza: "Vendi tutto, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi". Peccato che l'esortazione uscita dalle sue labbra non riguardi Gesù, tutt'altro: "dai tutto ciò che possiedi al cammino, segui il cammino ed evangelizza per esso". Sono i frutti a parlare, nulla di più. Le conseguenze dell'agire di Carmen sono indiscutibilmente sotto gli occhi di tutti, basta soffiare via quella coltre illusoria di cui i nc hanno ricoperto le sue opere per poter vedere limpidamente i danni spirituali e umani causati da questa donna che un certo popolo settario vuol far passare per santa.

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  6. Mons. Crepaldi, se n'è accorto che dal 24 febbraio u.s., ha preso possesso un Nuovo Vescovo a Trieste e che lui, ha solo il titolo onorifico di "emerito"?
    Tra l'altro, cosa ti vuoi aspettare da un Vescovo che aveva e proteggeva comunità neocatecumenali; addirittura incistate in Cattedrale? Avendo di conseguenza sposato il Cammino, vorrà con tutti i mezzi, continuare a gestirne il potere ad esso correlato a cominciare dall' incontro dedicato a Carmen, in collaborazione con alti papaveri del Cammino.
    Ruben.
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  7. Scusate sono off topic, volevo presentare questo blog alla mia psicologa per fargli capire come funziona il cammino di cui ho fatto parte tanti anni. Io trovo che la visione dell'uomo che inculca il cammino abbia difatto distrutto la mia autostima essendo io entrata in cammino all'età di 13 anni obbligata dai miei genitori. Per arrivare al sodo, c'è un post che possa dare una prima infarinatura di come funziona il cammino, ho paura che presentandogli il blog così non capisca molto.

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    1. Secondo me puoi iniziare segnalando alla psicologa un articolo che non parla specificamente di Cammino neocatecumenale ma delle caratteristiche dei gruppi settari, ed è tratto da uno studio commissionato dalla CEF, la Conferenza dei vescovi francesi, sulle derive settarie nella Chiesa Cattolica.
      All'interno di questo articolo, per ogni argomento toccato, ci sono numerosi link ad altrettanti articoli più specifici per il Cammino neocatecumenale.
      Ti segnalo inoltre vari articoli raggruppati sotto etichette come psicologia, figli del cammino, fidanzati, giovani, abusi.
      Naturalmente ti conviene leggerli prima, per segnalare alla psicologa gli articoli che ritieni possano avvicinarsi di più alla tua esperienza.
      Comunque il primo articolo, quello sulle derive settarie, ritengo dia una buona impostazione di base e sia sufficientemente autorevole. Da lì poi, è possibile approfondire le tematiche specifiche seguendo i link o le etichette.

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    2. Grazie gentilissima, per me ovviamente qualunque articolo è ben comprensibile ma per chi non conosce assolutamente nulla magari è più difficile. State facendo comunque un buon lavoro, lo apprezzo molto.

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    3. Alla già nutrita lista di Valentina vorrei aggiungere qualche altra categoria utile per presentare il Cammino ad una psicologa:

      sotto l'etichetta panoramica sono radunati molti articoli che riassumono un gran numero di aspetti del Cammino.

      Tra questi articoli, segnalo in particolare una recensione del libro Quando Mosè diventa Faraone di Antonio Lombardi ex-catechista del Cammino - qui la seconda parte.

      Nella categoria mitologia sono classificati i post che intendono districare la propaganda storica del Cammino Neocatecumenale dalla realtà dei fatti.

      Per quanto riguarda aspetti più specifici della pressione mentale ed emotiva esercitate dal Cammino, abbiamo le categorie dinamiche settarie e plagio.

      C'è anche un articolo in tre parti che riordina numerosi post del blog secondo gli aspetti di personalità di triade oscura dei fondatori: machiavellismo, psicopatia e narcisismo.

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    4. Ci sono anche i post riassuntivi Il "Bignami" del Cammino Neokat e Il Cammino è una setta?

      Ad ogni modo, dato l'alto numero di fuoriusciti (e prevedendone l'aumento) un lavoro di approfondimento da parte degli psicologi mi pare ormai ineludibile.

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  8. Con Ascensiòn è davvero difficile prendersela. Sembra essere del tutto estranea dalle peggiori nefandezze di cui sappiamo essere responsabile o compartecipe "santa" Carmen. Chi la conosce, la descrive come una vocazione autentica, almeno in età giovanile. E ho apprezzato che non si sia sbilanciata né su ricordi personali che potessero beatificare la Hernàndez, né sulla richiesta di grazie, fatta invece dalla catechista itinerante di lungo corso, fornita certo di maggior pelo sullo stomaco, al termine della conferenza.
    Detto questo, il suo intervento, probabilmente "saccheggiato" dalla positio preparata dal postulatore della causa o da altri collaboratori, è un ammasso maleodorante di menzogne che non può non fare ribrezzo, ripreso dal racconto delle proprie avventure fatto dalla stessa Carmen, con un accento incredibilmente compiaciuto e prolungato sul fatto che le sue sofferenze alla cacciata dal suo ordine non fossero una semplice partecipazione alla passione di Cristo (cosa anche questa discutibile, visto che la espulsione dal convento la Carmen se l'era proprio voluta, contando sul fatto che, avendo espresso i primi voti, non potessero più buttarla fuori, lei e compagne insubordinate) ma fossero proprio LA passione di Cristo e LA sua resurrezione. Da notare: tutte le mistiche a cui lei certamente si ispirava, non si sono mai auto attribuite l'autenticità delle proprie esperienze di intimità con Gesù, ma sempre si sono sottoposte alla valutazione di un padre spirituale. Chi è il padre spirituale che certifica la "mistica" Carmen? Senza dubbio all'interno del faticoso processo di santificazione provvederanno a individuare tale figura, possibilmente nella persona di qualche sacerdote morto e quindi non più in grado di testimoniare.
    In attesa di questo tassello, possiamo affermare che Kiko e Carmen si sono sempre auto certificati santità e autenticità.
    Fa specie che Monsignor Crepaldi presti la propria credibilità a far sponda a iniziative di questo genere, e poi si lamenti della crisi attuale della Chiesa, trasformando, come un abile prestigiatore, gli insegnamenti modernistici di Carmen da causa della confusione attuale nei credenti e nelle loro coscienze, a rimedio. Ma in fondo in fondo lo dice, il motivo per cui lo fa, e se ne prenderà anche la responsabilità, di fronte a Dio e al suo gregge, che certo non si limita al gruppo di convenuti a quella conferenza, tutti con le loro brave metaforiche torte ben confezionate nelle mani.

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    1. Crepaldi è l'acronimo di :

      Certe Ridicole Eresie Possono Annunciare Larvate Demenziali Ideologie

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più dolciario

    Il card. Semeraro, Prefetto per la Congregazione della Causa dei Santi, ha letto in un certo blog del web che ai tempi di Giovanni Paolo II Carmen avrebbe avuto un'udienza dal Papa insieme a Kiko e don Mario, in occasione della quale avrebbe portato un pacco con dentro una torta. Il Papa aperse il pacco in loro presenza e, fatto portare un coltello e dei piatti, fece delle porzioni e la distribuì ai presenti e dopo averla mangiata la trovò semplicemente squisita, tanto da fargli dire : "solo per questa torta meriteresti di essere santa". Semeraro avvisò il Papa che disse : "hermano cardenal, se esta cosa es vera, bisogna dire a Kiko di farci avere la ricetta della torta. In cambio, in onore di Giovanni Paolo II, la beatificasion es segura. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha subito inviato al Santo Padre, per ringraziarlo, un pacco contenente la torta più due fogli : nel primo c'era la ricetta segretissima della torta e nel secondo una frase : "esta torta, Sancto Padre, es la fine del mundo. Buena degustasion. Saludos Kiko".

    e la causa continua...

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  10. il nuovo vescovo di Trieste è don Enrico Trevisi, lo dice wikipedia, perciò.....................................................

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    1. ....Perciò bisognerà vedere, se sarà disposto a tollerare le Comunità Neocatecumenali, all'interno della Sua Cattedrale.
      Ruben.

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  11. Sant'Agostino afferma: Le parole non furono create per permettere agli uomini di ingannarsi tra loro ma per permettere a ciascuno di trasmettere all'altro la bontà dei propri pensieri.

    Ascensión evita di esporre un qualsivoglia ricordo o concetto personale su Carmen perchè il suo compito, unico e assoluto, è quello di riportare dei discorsi già confezionati e soppesati da chi di dovere. Dunque creati a tavolino. Non dimentichiamoci che il cammino bandisce la libertà e l'autonomia delle idee per ottenere la sudditanza dei sottoposti, ed Ascensión, malgrado l'apparente "privilegio", è una affiliata tra le più sfruttate.
    "Carmen si è spesa e consumata", certo, ma prettamente per sé stessa, per il suo orgoglio. Invero è grazie a lei se oggi abbiamo dei presbiteri (kikiani) che vogliono cambiare la Chiesa Cattolica (sentii personalmente un presbikiko affermare ciò). Dei sacerdoti scontenti che perseguono un intento sorto dalla superbia (si, mi permetto di utilizzare questo termine che ben soddisfa la palese realtà) di Carmen. Altro che "spesa e consumata" per la realizzazione del Concilio Vaticano II.

    Ciò che traspare dall'infanzia di Carmen, letta alla luce delle esperienze anche future, quindi guardando in senso globale la sua storia, è che era una viziata senza eguali che pretendeva di percorrere una via che non le si addiceva. Probabilmente il padre - che Carmen ha mortificato presentandolo, da perfetta neocatecumenale quale fu, come un tentatore che le ha prodotto delle sofferenze e degli ostacoli che lei ha valorosamente affrontato e superato con merito (creandosi così "un curriculum kikiano di tutto rispetto") - conosceva l'indole inconcludente della figlia. Un carattere focoso, prepotente, propenso all'egoismo, che l'ha poi condotta a scappare di casa, a vagabondare qui e lì come un'anima in pena, a prendere i voti e poi a perderli per caparbietà nella disobbedienza e a formare un movimento instabile che fa del disordine e della caoticità uno stile di vita.

    Sant'Agostino esorta alla sincerità e alla bontà, senza dimenticare la libertà, ma il cammino non può accogliere questa esortazione poiché in esso l'inganno è norma ed ogni parola proferita è pensata unicamente per giovare al contesto e riempire le tasche dei soliti. Sarebbe meglio che se ne stessero zitti, inclusa Ascensión.

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    1. Hai perfettamente ragione. Infatti molta credibilità il Cammino l'ha ottenuta proprio attraverso la buona fede o comunque l'apparente o reale pulizia morale o l'entusiasmo di tanti, troppi cattolici. E pochi di loro, troppo pochi, sono tornati sui propri passi a riparare, o a cercare di riparare, alla propaganda fatta ad un Cammino di menzogna.

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  12. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Ebbene, se Carmen ha tanto sofferto per l'esclusione dal proprio ordine, come è possibile che abbia comminato la stessa "Passione" a tanti, come i catechisti itineranti che, avendo perso il lavoro, ormai sono totalmente dipendenti dalle provvigioni del Cammino? Pensiamo a Daniel Lifschitz, cacciato dal Cammino e sottoposto alla damnatio memoriae, pensiamo a don Rosini, reo di non far confluire i giovani attirati dalle sue catechesi nelle comunità neocatecumenali, pensiamo a quella famiglia di catechisti cacciata per aver adottato troppi bambini e non averli lasciati morire nei fossi... e a tante, troppe storie che Osservatorio ha raccolto negli anni. Il Cammino Neocatecumenale ha cacciato molte persone, alcune le ha portate al suicidio, altre le ha "solo" messe sul lastrico, distruggendo famiglie e matrimoni; e il Cammino neocatecumenale è in primo luogo Carmen Hernandez, che ritenne d'essere come Gesù Cristo crocifisso per aver subito ciò che, in misura molto maggiore e a volte con vero e proprio sadismo, lei ha fatto subire a moltissime famiglie e persone che hanno commesso l'errore di fidarsi di lei.

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  13. Ad un certo punto, Cantalamessa ha parlato di frutti marci dei movimenti, e di non buttare l'acqua sporca con tutto il bambino ( 2a predica di Quaresima 2023). Questo davanti al Papa e il Vaticano. Se dovesse entrarci in qualche modo il CN, penso che stia accadendo qualcosa. Ma si vedrà. Forse è una mia impressione, che potrebbe essere errata. Da 36:00 in poi. Ovviamente ha parlato anche bene dei movimenti sorti dopo il Concilio. Penso che s'inizierà una potatura. Ma si vedrà, se sarà, come e quando e in cosa.

    https://www.youtube.com/watch?v=TcMtjkjGJfg

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  14. Cantalamessa cerca rogna, molta rogna, e rogna avrà.........................................................................................

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    1. Immaginate di essere neocatecumenali, svegliarvi alle 7:40 della domenica mattina, collegarvi al blog e fare una minaccia mafiosa ad un sacerdote... Ragazzi, questa sì che è fede adulta.

      Fede in Kikoredentore, s'intende, mica fede cattolica.

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    2. Kiko Redentore e fede cattolica per noi pari sono....

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    3. sono l'autore del commento anonimo11 marzo 2023 alle ore 19:43.
      Purtroppo, dovete capire, che avete davanti dei pagliacci, ma non lo dico per offendere, lo dico seriamente. E i pagliacci vanno trattati come sono.
      Affermano di credere in Dio, siamo la Chiesa ecc ( sapete la pappardella che si ripetono).
      Poi, appena esce un qualcosa, esce la loro reale faccia dipinta da pagliacci, quello che sono realmente. La loro è solamente una facciata, realmente sono mossi dal peccato e dallo spirito di contrarietà.
      Questo soggetto che scrive, è un degno rappresentante di chi l'ha ammaestrato ( sapete chi), di chi è collegato ( tutti i compari di brigata), di chi gli crede ( tutti coloro che vogliono sottomettersi alle loro fantasie).
      Cantalamessa, in realtà, è un Cardinale della Chiesa Cattolicca Romana Apostolica, è predicatore della Casa Pontificia, cioè predica, diciamo così, al Papa. E' frate Cappuccino. Uno che dice di essere sottomesso al Papa, e vi porta il Papa quando gli fate capire i suoi errori, cioè usano il Papa come ariete per piegare il prossimo e per mettere a tacere le proprie nefandezze per farle passare come opera della Chiesa e in accordo con il Ponteficie, ma realmente odia il Papa e tutti quelli a lui collegati, cioè quando vede una predica che non gli sta bene, ecco che minaccia guerra, chiedetevi: è un pagliaccio ( ripeto non lo scrivo per offendere) o non lo è?
      Io la risposta me la sono data tanti anni fa, e ad oggi non arriva smentita alcune. Infatti! Credo che l'avete capita che risposta mi sono dato?!
      Chiedo ai moderatori di pubblicare, in quanto pagliaccio è un pò duro come termine, ma fa capire bene chi stiamo trattando, mettendo le dovute spiegazioni del caso.

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    4. Puntini, non sarai mica un frutto marcio a cui allude il Cardinale col saio ?????????????????????

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    5. @GIUDITTA12 marzo 2023 alle ore 11:25
      Puntini, non sarai mica un frutto marcio a cui allude il Cardinale col saio ?????????????????????
      ---
      Per fare quella minaccia, si è sentito molto ferito e, riconoscendosi nell'affermazione del Cardinale, ha reagito come un animale braccato in pericolo, ovvero di istinto, senza ragionare.
      Cantalamessa, ha comunque parlato di movimenti quindi, al di là delle comprovate eresie e distorsioni liturgiche
      del Cammino Neocatecumenale, bisognerebbe guardare anche altrove; non è questo però, compito del blog.
      Ruben.
      ---

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    6. Puntini Puntini,
      un po'co' guelfi e un po'co' ghibellini,
      un po' con la Chiesa e un po' con Gennarini
      un po' a piedi, un po' a motore
      un po' per ridere, un po' per far rumore,
      ai neocatecumenali non fai un gran favore.

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  15. Il Papa ha detto che i preti forse si sposeranno. Ci sarà lo zampino del Cammino, per caso???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    1. Certamente il Cammino gradirebbe moltissimo una cosa del genere. È noto che il sogno di Kiko e Carmen è di sostituire il sacerdozio ordinato con i cosiddetti "catechisti" laici sposati.

      Il concetto di sacerdozio, infatti, implica quello di sacrificio a Dio, di cui Kiko e Carmen sono sempre stati nemici giurati.

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    2. Puntini ha detto: "Il Papa ha detto che i preti forse si sposeranno."
      Quando ed in quale contesto?
      Il sentito dire non costituisce prova.
      Ruben.
      ---

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    3. in un intervista in tv.


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    4. @Anonimo12 marzo 2023 alle ore 15:35
      in un intervista in tv.
      ---
      Estremamente vago.
      Ruben.
      ---

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    5. Queste le parole del Papa:
      “Non sono ancora pronto a rivedere il celibato per i preti ma è una questione di disciplina” ha spiegato Bergoglio, aggiungendo: “Niente a che vedere con il dogma, ma una cosa che oggi c’è e domani può non esserci”.

      https://www.fanpage.it/esteri/celibato-e-preti-papa-francesco-chiarisce-non-sono-pronto-a-rivederlo-ma-non-e-un-dogma/
      https://www.fanpage.it/

      Dunque nessuna apertura.

      Frilù

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  16. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più spagnolesco

    Kiko ha saputo che in un certo blog del web lo si accusava, insieme ad Ascension, di non parlare bene l'italiano dopo anni che è in Italia. Ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha fatto parlare, da ieri in poi, sia Kiko che Ascension in un perfetto italiano. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "ottimo, hermano cardenal, finalmiente quando li chiamerò in udiensa capirò quello che dicono, fino a oggi non si capiva ben che una mazza. Quindi? Beatificasion. " Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro un libro dal titolo : "grammatica spagnola in 24 lezioni".

    e la causa continua...

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    1. Mah, veramente anche il Papa è di madrelingua spagnola...
      Porto

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  17. Se non fosse stato già sufficientemente chiaro, la biografia di Carmen letta da Ascensiòn evidenzia che, da quando è entrata nell'ordine delle Missionarie, e in particolare da quando ha conosciuto la teologia di Farnès, in realtà ha cominciato a pensare che la Chiesa fosse da riformare e la liturgia da riscrivere. Un po' come Martin Lutero, che cominciò a incubare il germe della Riforma Protestante da professore dell'ordine agostiniano. Non a caso Carmen è stata proprio cacciata dall'ordine, e, come ricorda Ascensiòn, era una cosa gravissima, che succedeva solo per motivi morali; ma oltre ai motivi morali dimentica di ricordare i motivi religiosi: Carmen e compagne avevano delle idee "diverse" su come portare la fede all'uomo moderno... e questo può voler dire tutto.
    Fatto sta che Carmen, che prima di entrare in monastero andava a Messa tutti i giorni, persino in Marocco in viaggio con il padre, a Barcellona, in attesa d'essere cacciata, va ovunque, tranne che in Chiesa davanti al Santissimo. Mi baso sul suo racconto, naturalmente. E quando incontra Kiko nelle baracche di Madrid, che andava a Messa tutti I giorni, lo definisce un bigotto e si appresta a convertirlo. Da lei nascerà la Messa comunitaria elitaria del sabato sera con focaccia e coppa ebraica e la confessione di gruppo; per questo ha sempre rivendicato d essere la vera autentica ideologa del Cammino, non Kiko con le sue zingarate.
    Poi naturalmente lo ha convinto, porgendogli su un vassoio il Concilio Vaticano II, cioè ciò che i suoi teologi di riferimento si aspettavano da quell'assise, la protestantizzazione della Chiesa Cattolica.
    Qualcuno potrebbe eccepire che fossero idee di allora, che risentivano della stagione culturale: ma allora, perché non le hanno mai relativizzate, le hanno sempre trasmesse nei propri confusi discorsi e tramite gli abusi liturgici, e ora nel processo di canonizzazione di Carmen la si vuol far passare da figlia di Maria, colei che andava a Messa tutti i giorni?
    Eppure, continuano a sostenere d'aver riformato la Chiesa, con una prepotenza ed una costanza che nessun rapporto ha con la realtà dei fatti al di fuori delle salette. Hanno solo contribuito ad aumentare un clima di confusione e di ignoranza unita a superbia spirituale, difficile pensare a qualcosa di peggiore.

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  18. E chissà perché nel discorso di Ascensiòn si riprende il fatto che Carmen avesse perdonato le superiore che la cacciarono, ma non esattamente le parole che scrisse? Per fortuna le ha ricordate lei stessa.

    "Mi ricordo della Superiora - che era molto dell'Azione Cattolica... e che ascoltava Farnés, tanto che mi mandò con Farnés - mi diceva: "A volte quando parli mi pare che tu abbia ragione in tutto quello che dici, però non so perché devo esserti contro." Per questo quando me ne andai le mandai un bigliettino "Lo so che hai operato per ignoranza... perché così si compia ciò che Dio ha profetizzato per me". Le ho mandato altre parti del Kerigma con la faccia di Cristo di El Greco."

    Da quanto riportato sopra, tratto dalle dichiarazioni stesse di Carmen, si comprende che lo scontro con le suore derivante proprio dalle idee della novizia, mutuate da Farnès, determinò la cacciata dal convento. E che lei perdonò la superiora certo... perché ignorante. E si sentì investita dalla stessa Passione di Cristo, come fosse portatrice non di idee teologiche più o meno giuste (ma soprattutto meno, direi) ma dello stesso Verbo di Dio.
    Convinzione che mantenne per tutta la vita, trattando chi le si opponeva, appunto da ignorante. Con una coerenza nel suo fanatismo che non è certo riconducibile a una virtù degna di santificazione.

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    1. in parole povere, perché Carmen é stata cacciata?????

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    2. In parole povere questo non si può dire Puntinibus, lo sapete pure voi.

      Si può invece dire che Carmen è stata cacciata perché era usa sfaccettare, con precisione d'orefice, l'anatomia di tutti coloro i quali hanno avuto il piacere di fare la di lei conoscenza.

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    3. Non abbiamo capito la risposta, ma rifare la domanda è inutile. In sostanza, non sapremo mai perchè Carmen è stata cacciata, forse perchè non è vero, se n'è andata lei per seguire Kiko nel suo nuovo progetto, il fulgido Cammino.................................................................................................................

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    4. Quando il cardinale col saio parla di frutti marci, siete ormai nel mirino, e anche Papa Francesco dice che la corruzione gli fa schifo.
      Vi conviene tornare all'ovile o siete spacciati come altri già messi fuori gioco.

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    5. Immaginate di dire con onestà, nelle cosiddette "catechesi iniziali", che il movimento neocatecumenalizio è stato fondato da una che era incapace di ubbidire (ma che pretendeva massima ubbidienza)...

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  19. Volevo solo precisare che, se ricordo bene, i Gennarini erano della parrocchia di San Luigi Gonzaga, che si trova al quartiere Parioli. Ovviamente alta borghesia romana, anche "più alta" dei Martiri Canadesi...
    Porto

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    1. Sì, giusta precisazione! Dal quartiere latino ai Parioli in un lampo...

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    2. Come romano, preferisco la zona dei Martiri Canadesi, i Parioli sono
      infatti un quartiere di "parvenu".
      In ogni caso a San Luigi Gonzaga,
      si ritrova il gotha del Cammino della Capitale.
      La Parrocchia non ha sito web.
      In una Cappella laterale vi è un
      dipinto di Kiko; chissà se una volta
      finito tutto questo, la si potrà "purificare", con la celebrazione di una bella Messa Tridentina.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  20. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più solare

    Durante la GMG del 2016 a Cracovia nel mese di luglio, coincidente con la morte di Carmen, un gruppo di giovani del Cammino si sono appartati da soli, come da prassi, suscitando i mugugni dei giovani degli altri gruppi. Era presente Kiko che ha telefonato a Carmen che stava per andarsene, e lei con uno schiocco di dita ha fatto roteare il Sole nel cielo, poi il Sole si è avvicinato alla Terra,con il pericolo di bruciarla. I ragazzi spaventati si inginocchiarono e chiesero perdono ad alta voce per aver mugugnato contro i ragazzi del Cammino. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "sublime, hermano cardenal, Carmensita si è comportada como Lucia dei pastorellos di Fatima, es claro que es intervenida la Madonna che ha usato lei come intermediaria, quindi non ci sono dubbi : beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con l'ennesimo DVD di Arenzulla che modifica le immagini. Il Papa ha cosi commentato : "hermano cardenal, ancora con esto DVD, ne sto facendo la collesion. Se Kiko non ha altro da regalar, la beatificasion se la scorda."

    e la causa continua...

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  21. Dall'intervista ad Ascension dopo la conferenza:
    Domanda: Penso che in tanti siano stati contenti di questa occasione per approfondire
    la figura di Carmen, ma credo anche che in moltissimi siano stati contenti di poterla conoscere personalmente. Ci può raccontare qualcosa di sè, anche in relazione a Carmen. Quando l’ha conosciuta?
    Ascension: La conosco posso dire da sempre. O diciamo meglio dall’inizio della mia espe-
    rienza con il Cammino. Soprattutto durante la mia esperienza di catechista itinerante l’ho potuta conoscere in tante occasioni.
    Mi ricordo in particolare quando venne a trovare le comunità a Mosca. Mi impressionava molto. Aveva degli occhi verdi che avevano una brillantezza speciale da cui si vedeva che viveva in un’intimità con il Signore. È stata grande! Ogni volta che si scoprono cose nuove sulla sua figura si vede che era unita al Signore in una dimensione mistica. Carmen era una grande mistica.
    Domanda: Quanto è stata importante per lei Carmen? E per la sua fede personale?
    Ascension: sono grata al Signore perché Carmen, con Kiko, mi ha portato il Cammino perché è così che la mia vita ha trovato senso, mi ha dato la voglia di vivere, di amare me stessa, di amare Dio. Ascoltare il Kerigma è stato il momento più importante della mia vita.

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    1. Carmen aveva gli occhi verdi...mi pare un motivo sufficiente per santificarla.

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    2. È più che evidente che Ascen è in assoluta difficoltà a parlare bene di Carmen, a dire cose positive di lei. Evidentemente, nonostante sia di fatto costretta dal suo ruolo a promuovere la figura di Carmen ai fini della beatificazione, ha una certa difficoltà a mentire spudoratamente, come invece ha sempre fatto con grande naturalezza il sig. Kiko Arguello. Da qui derivano affermazioni che sono chiaramente forzate e irrealistiche, come il misticismo di Carmen che traspariva dagli occhi verdi... . Evidentemente non ha nessun ricordo personale positivo di Carmen.
      Porto

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    3. Anche mia moglie ha gli occhi verdi, ma tutto è tranne che mistica!
      Ruben.
      ---

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    4. positivo..................

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    5. Rileggendo le parole di Ascen nell'intervista e soprattutto l'affermazione che gli occhi verdi di Carmen la impressionavano, mi è venuta in mente un'altra ipotesi: chissà che non sia stata terrorizzata da quello sguardo "verde" e gelido. Infatti, lo sguardo di una persona santa, qualunque sia il colore dei suoi occhi, non impressiona mai, perché è uno sguardo benevolo, uno sguardo di amore verso il prossimo, uno sguardo di pace con se stessi e con Dio e il prossimo. Lo sguardo di Carmen invece impressionava perché era freddo, era espressione di una persona non benevola, dalla quale ci si poteva aspettare di tutto, sfuriate comprese, a seconda dell'umore della giornata e senza nessuna colpa dei malcapitati che si trovavano a tiro ...
      Porto

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    6. Tutti e due verdi? Perché mi ricordo che uno glielo aveva fatto nero Kiko?

      FungKu. Anche gli artisti del make-up sanno fare miracoli, mica solo Carmen

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  22. Ricordiamo ai gentili lettori che su questo blog ci limitiamo ai "fatti concreti". E che gran parte del materiale che commentiamo proviene dai pubblici post sui pubblici social dei neocatecumenali. Non ci inventiamo niente.

    Per chi conosce la Chiesa cattolica e l'ambientino dei cosiddetti "movimenti ecclesiali", non c'è dubbio che figure come don Giussani, Chiara Lubich, ecc., anche con tutte le loro possibili pecche, hanno dato comunque un contributo alla vita della Chiesa. I loro seguaci, anche a fronte di discorsetti e atteggiamenti opinabili (come l'insinuare che la Chiesa per rinnovarsi dovrebbe fare come il proprio movimento: credenza tipica di ogni "movimentista"), in ultima analisi desiderano appartenere alla Chiesa cattolica, desiderano vivere la fede cattolica, e quando lontani dai propri colleghi del movimento e da strutture del movimento, si fidano comunque della Chiesa cattolica presente sul territorio. È come se dicessero a sé stessi: ehi, il mio movimento vuole che io faccia parte della Chiesa (e se non lo volesse così esplicitamente, si porrebbe immediatamente una questione di coscienza: ma allora perché il mio movimento esiste?).

    Con quella disposizione d'animo non ostacolano la missione della Chiesa e, se venisse meno il movimento, resterebbero nella Chiesa perché così è stato loro insegnato. Anche in presenza dell'atteggiamento arrogante di chi crede di aver qualcosa da insegnare alla Chiesa, sanno che la loro legittimazione come movimento viene dalla Chiesa, non dalle eventuali "novità" e "riscoperte" che vanno dando; sanno che la validità dei loro argomenti dipende dal fatto che la Chiesa li aveva già proposti. Sanno che la missione fondamentale è stata affidata alla Chiesa - nella persona di Pietro e gli Apostoli, e dunque dei loro successori - per cui capiscono bene che se la loro appartenenza al movimento li pone in qualche modo "contro il vescovo", significa che stanno sbagliando qualcosa, che devono correggersi.

    Nella mentalità neocatecumenale, invece, vige l'uniforme e totalitaria arroganza del "noi abbiamo parecchie cose da insegnare alla Chiesa, la Chiesa ci deve riconoscere e approvare altrimenti sbaglia, noi abbiamo il Carisma e siamo approvati e chi non ci loda sbaglia, ci odia, non riconosce i segni dei tempi, Kiko è un profeta, Carmen è una santa, e chi dubita sbaglia, ci odia, non ci capisce, non capisce il Cammino, rifiuta lo Spirito...".

    Ora, in tutti i movimenti - chi più, chi meno - il sottofondo (a volte detto persino a chiare lettere) è "noi siamo i migliori", "noi facciamo quel che è giusto per la Chiesa", "noi stiamo sostenendo la Chiesa", "noi siamo la vera Chiesa". Ma dietro tali convinzioni c'è sempre la Chiesa come riferimento ultimo per la propria vita di fede. Per esempio, quando le circostanze di studio e lavoro portano il "movimentista" lontano dal suo safe space, cosa fa? Si fida della Chiesa locale, del parroco locale, della realtà ecclesiale locale. Perché così gli è stato insegnato. Al contrario, nel Cammino, i kikolatri ragionano in termini di conquista (installare il Cammino dovunque vadano, anche partendo come dilettanti allo sbaraglio, si veda ad esempio gli Hunger Games neocat e anche col brivido in più, ma anche tutto il variopinto cringe delle Famiglie in Missione, Comunità in Missione, e altri altisonanti nomi dati al proselitismo kikolatrico).

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    1. Condivido come focolarino quanto ha scritto da by Tripudio in questo intervento. Vi racconto un episodio che forse conoscete : quando Chiara Lubich nei primi anni 50 subì il processo in Vaticano per verificare cosa fosse questo movimento dei focolari, di cui parla anche la fiction con Cristina Capotondi, c'è stato il serio pericolo che il movimento venisse sciolto. Era pontefice Pio XII e il Sant'Ufficio era diretto dal card. Ottaviani, per intenderci, e c'erano 3 accuse : 1) essere protestanti, perchè quelle ragazze leggevano la Sacra Scrittura da sole, allora non si poteva fare, era necessaria la presenza di un prete, lo facevano solo i protestanti, in effetti ; 2) essere comunisti, perchè le ragazze facevano vita in comune senza ancora alcuna autorizzazione; il fratello di Chiara, Gino, medico, era comunista, aveva fatto il partigiano con le Brigate Garibaldi e nel dopo guerra scriveva su l'Unità, si è convertito anni dopo ed è diventato anche lui focolarino; 3) sospetta eresia. Su questo la fiction non ha detto niente, tanto che ho chiesto al mio capo focolare come stavano le cose, e lui mi disse che non sapeva rispondermi perchè non conosceva bene la storia delle origini del movimento. Non ci ho creduto, però non sapevo dargli torto perchè lui, in quel ruolo, forse ha avuto l'input dalla direzione centrale di Rocca di Papa di non dire certe cose. Poi le cose sono andate diversamente : il movimento ha ricevuto l'approvazione dello Statuto provvisoria ad experimentum nel 1962, eravamo già in era di Concilio, e quella definitiva nel 1990. Chiara ha sempre detto che il movimento era fedele alla Chiesa e avrebbe obbedito qualunque fosse la decisione del Vaticano . In caso di scioglimento, chi era già consacrato poteva fare un passo in più e diventare prete o suora o ritornare allo stato laicale. Questo è quanto, e cosi dovrebbe essere per tutti i movimenti e gruppi vari. Poi, se il Cammino agisce diversamente, se la vedranno loro. Aldo dei focolarini di Cagliari

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    2. quindi, se non è chiaro da 12 anni a questa parte.... è SOLO Tripudio a essere il migliore.... capitoooooo?

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    3. A sono anche di piu di 12? Scusate!!

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    4. Di sfasati nei movimenti ne ho visti vari, ma, a differenza del Cammino, in genere non erano i responsabili e, soprattutto, i sacerdoti. A volte anche loro, ma in quel caso erano proprio fuori di testa.
      Nel Cammino invece sembra accadere il contrario: ad essere sfasati (rispetto alla Chiesa) sono i capi, quasi al 100%.
      Lo sono anche i semplici camminanti, ma se dovessi scommettere chi, in caso di "disapprovazione" del Cammino, rimarrebbe nella Chiesa, scommetterei sui tartassati dalla decima piuttosto su chi, con la decima, vive nel lusso.

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    5. Pare proprio così, Pietro, "deformazione professionale" la dovrebbero chiamare.

      FungKu. Dice la saggezza della fattoria: più un somaro trotta nelle scarpe deformate che Kiko gli ha messo addosso, più gli si storcono le zampe!

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  23. Avere così tate persecuzioni vuol dire essere sulla giusta strada.
    Grazie.

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    1. Sei testimone di geova? Sai, anche loro si vantano di avere tante persecuzioni.

      Oppure sei fascista? Sai, anche Mussolini diceva «molti nemici molto onore».

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    2. Vabbè, voi siete sempre sulla giusta strada, che vi perseguitino, che vi lodino, che vi critichino, che vi stilino una lista di reati ed abusi perpetrati dal Cammino, che si trattengano a stento dal lapidare i vostri pedofili... voi tirate dritto e fate quel che il Kiko ha detto e scritto (cit.)

      In effetti essere neocatecumenale è come essere fan di una squadra di calcio che perde sempre: cambia l'allenatore, cambiano i giocatori, ma i tifosi son sempre là, a gridare forzakiko!

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    3. @tripudio, hai ragione, ma le realtà che hai elencato come esempio non sono nella Chiesa cattolica, infatti subire persecuzioni è una delle virtù del Cristiano.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. E ancora una volta abbiamo la conferma che il Fallace Asino, in qualità di Asino, ama ragliare a più non posso.

      Non esiste alcuna "virtù" dell'essere perseguitati.

      La persecuzione dei cristiani a causa di Nostro Signore è un titolo di merito ("beati voi..."), perché può anche darsi che uno non venga perseguitato a causa del Signore, ma venga perseguitato per altri motivi.

      Dal Vangelo di Luca, capitolo 6, versetto 23: «Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo».

      Dunque se venite perseguitati per le fandonie proclamate da Kiko e Carmen, non è titolo di merito davanti a Dio, ma è solo il disonore di appartenere a una ridicola setta che presto si dissolverà.

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  24. Niente di tutto questo, sono aspirante cristiano. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi”

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    Risposte
    1. Oh, ma che strano: il fratello neocatekiko delle 11:53 non conosce il Vangelo... oppure cita solo la parte che gli fa comodo.

      Lc 6,23: «Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo».

      Chiaro? Le persecuzioni che santificano sono quelle subite a causa di Nostro Signore, non a causa di Kikosignore.

      Bisogna essere proprio devoti del Padre della menzogna per utilizzare parzialmente le parole del Redentore eliminando il Redentore dal discorso.

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    2. https://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=C.E.I.&riferimento=Matteo5

      Sempre a ritagliare ed ambiguare i concetti. Cos'è che dice la Scrittura: "diranno ogni sorta di male contro di voi", per causa di chi?

      1. per causa mia (di Gesù),
      oppure
      2. per causa di Kiko, delle sue malefatte e delle malefatte dei suoi servi?

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    3. Riformulato pro pasqualonibus:

      1. Se il comunistone (o la comunistona) incontinente ti sbraita contro perché tu, in quanto cristiano, rispetti la castità prematrimoniale, quella è persecuzione (tanto peggiore quanto più è sgrammaticato e vaniloquente il comunistone).

      2. Se il cattolico della domenica viene a sapere che nel Cammino Neocatecumenale, per ordini di scuderia confortati da eresie spacciate per dogmi, si proteggono pedofili ed altri depravati e, sapendo questo, si prodiga per avvisare ulteriori possibili vittime, quella non è persecuzione.

      Se invece pensi che il punto 2. sia persecuzione, allora sei un servo del padrone cattivo e quindi sei peggiore di lui.

      A. Non.

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