giovedì 14 settembre 2006

Riprendiamo da qui!

Anche l'ultima pagina è diventata pesante. Possiamo continuare da questa la nostra discussione.

Proprio ieri il Papa è tornato a condannare severamente il "fanatismo". Ma anche stavolta il bersaglio non sono solo i musulmani: c’è pure il fanatismo della scienza o quello che si pretende cristiano e cattolico. Così da chiamare tutti a una conversione e da scontentare tutti.

E noi andiamo avanti contro ogni tipo di fanatismo.

Buon proseguimento della discussione, che non è tanto una discussione, - a parte certi inevitabili distinguo - quanto un dialogo e un confronto, speriamo fruttuosi...

257 commenti:

  1. Le notizie riportate da molti in questo blog,che smascherano varie falsità,la propaganda smaccata che alcuni siti in internet fanno sulle "conquiste" del cammino neocatecumenale,le voci che provengono dalla propaganda interna agli stessi gruppi ncn ci fanno ancora una volta comprendere come sia subdola e radicata la distorsione della realtà,e soprattutto della vera realtà ecclesiale,da parte dei neocatecumenali.

    Molto puntuali e stringenti, ad esempio, i ragionamenti di Tripudio sui "documenti" pontifici concernenti il NCN,ma soprattutto sui "silenzi" pontifici susseguenti all'approvazione ad experimentum degli statuti NCN.

    I dieci mesi che ci dividono dal tempo di conclusione dell'experimentum saranno per tutti periodo di preghiera affinchè prevalga sempre e comunque la Verità,ma anche tempo di allerta e di attenzione affinchè nessuno,per interessi di parte,possa continuare a seminare altro fumo per illudere i vertici vaticani o comunque tentare di frastornarli.

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  2. Caro Francesco,

    ho grande fiducia che i vertici vaticani non siano molto 'affumicabili'. Mi preoccupano un po' i tanti che entrano nel cammino o lo proseguono, senza poter riconoscerne le storture e gli sviamenti.

    Il fatto che continuiamo ad indagare ed a parlarne, sicuramente gioverà alla Verità per il bene di molti...

    Mesi fa, quando abbiamo cominciato il nostro percorso, non avremmo mai potuto immaginare di trovare tante conferme al nostro 'sentire' e di scoprire tante altre cose che non conoscevamo! E, soprattutto, di aver avuto, al servizio della Verità, l'opportunità di condividerle e di esplicitarle con i nostri poveri mezzi, ma con tutta la nostra buona volontà

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  3. Per la pulce,

    le tue nuove 'cronache' sono state inserite (II puntata) nel sito!

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  4. BUFALE E MOZZARELLE ATTRITI E PAZZARIELLI
    Mister Repe,intervistato a Napoli, ha avuto a rammaricarsi di non meglio specificati “attriti” tra o con le cimici neocat.
    Abbiamo ritenuto cosa utile fare un salto nella città del Vesuvio e abbiamo scoperto che
    sul grande calendario con le cifre a caratteri cubitali sul quale Mister Repe segna tutti gli appunti gli impegni e le preoccupazioni pastorali che gli danno le cimici neocat ci sono moltissime annotazioni che riguardano le varie comunità della diocesi partenopea.

    Il calendario è attaccato proprio sopra il basso stipo nel quale lo stesso mister Repe conserva la sua scorta settimanale di mozzarelle di bufala:il tutto dentro un recondito stanzino del palazzo.
    Ad ogni annotazione sul calendario viene spontano a Mister Repe aprire discretamente lo stipo ed addentare un mozzarella pensando tra sè: "Ecco un'altra bufala".
    . . .
    Racconta Pascalone 'O Guercio, con le lacrime agli occhi per la nostalgia ,che circa un anno fa el senor Kirikus,accompagnato da Mister Repe(all'epoca ancora notabile curiale nell'Urbe ) fece un giro trionfale a Napoli,concluso con una stupenda catechesi tenuta in uno slargo dei quartieri spagnoli.
    Su un palchetto quella sera el senor Kirikus parlò per ore,mentre al suo fianco un sorridente Mister Repe annuiva approvando tutte le virgole con la mente lontana da ogni idea di attrito o di altre leggi della Fisica.
    Fu al termine della catechesi che el senor Kirikus agguantò la chitarra e si mise a suonare accennando qualche passo di danza,subito imitato da tutto l'uditorio presente.
    Il che gli valse per sempre da parte di Mister Repe il simpatico soprannome "'O PAZZERIELLO",che a Napoli è diventato leggendario.
    Mister Repe tuttavia oggi rettifica la cosa dicendo che egli all’epoca non soprannominò “PAZZARIELLO” el senor Kirikus,bensì “PIZZARIELLO”, perché quest’ultimo gradì moltissimo la pizza loro offerta in un localino tipico partenopeo in quell’occasione.
    Riferisce anche che egli allora non accompagnava el senor Kirikus,ma si trovava colà quale semplice tuirista,sorpreso dal folgore neocat.
    . . .
    La migliore soluzione al problema degli attriti che sorgono qua e là,come dice Mister Repe, comunque l'ha trovata in un baleno Dona Cermenita,inviando a Napoli insieme con una confezione regalo di acqua Jordan anche una pomata costituita per il 50% dal liquido vischioso che trasuda dal mantello della statua del senor Kirikus nella Domus Aurea e per il 50% da un concentrato di melassa neocat.

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  5. Veritatis, splendor, grazie della segnalazione.

    Come vedi, i conti tornano ancora una volta!

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  6. CORSI PREMATRIMONIALI

    Ieri dona Carmenita e Mister Presbiterus han tenuto un corso-lampo prematrimoniale nel provvisorio catacumbenium maximum dell'Urbe.

    Dona Carmenita si è dilungata molto sul significato del legame nuziale e sulll'allestimento dell'agape nuziale tra fratelli,raccomandando vivamente l'uso della paella anche in questa importante circostanza.

    La tranche del corso relativa alla regolazione delle nascite è stata affidata a Mister Presbiterus,che si è ritagliato un spazio di un'oretta per la sua lucida riflessione,durante la quale tutti hanno potuto rilevare momento per momento il volo di due mosce dentro la sala.

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  7. L'ESULTANZA DI DINA GRILLI

    Rimasta sola nell'eremo femminile sulla Maiella dove si era ritirata per una pausa di riflessione(le monache erano scappate tutte a causa delle sue dettagliatissime autoaccuse ad alta voce davanti a loro),ha deciso di trasferirsi a vivere in una casetta in affitto a ridosso di un noto catacumbenium di Porto San Giorgio nelle Marche.

    Quivi ella si è dotata di binocolo e appena vede che le cimici neocat si riuniscono all'interno del grande salone geoide per le loro celebrazioni della Parola,imbraccia il microfono a tromba,sale sulla terrazza e dall'alto inizia la sua autoaccusa a volume altissimo,scandendo le parole con le quali descrive fin nei dettagli più intimi tutti i suoi peccati.

    Al termine lei crolla esausta sulla terrazza.

    Le cimici neocat invece crollano esauste e scandalizzate sul pavimento del neocatacumbenium.

    Due giorni fa Dona Carmenita ha voluto assistere personalmente al fenomeno,che si è regolarmente ripetuto come da copione.

    Ha deciso allora di bussare alla porta della Grilli per cercare di convincerla a desistere dalle sue contnue autoaccuse pubbliche,ma appena si è aperta la porta è stata sommersa da un fiume altisonante di strilli che le hanno fatto accapponare la pelle,costringedola a battere in ritirata dentro il catacumbenium,dove ha subito organizzato una veglia di preghiera,mentre la stessa Grilli dall'alto della sua terrazza continuava ad autoaccusarsi per tutta la nottata.

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  8. Scusate,i neocatecumenali a voi personalmente hanno arrecato qualche male?
    Perchè dunque tanto veleno contro di loro?

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  9. Perchè a loro i sacerdoti,i vescovi,il Papa,la Chiesa tutta hanno arrecato qualche male?

    Perchè dunque tanto veleno da parte loro contro la Chiesa gerarchica?

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  10. Pasqualis,

    veleno o verità scomoda che non volete o non siete in grado di 'vedere'?

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  11. Caro Pascalis, se leggi le testimonianze, ti accorgi che del male è stato fatto dal cosiddetto cammino, e non poco.

    E siccome le testimonianze sono tante e siccome concordano... e noi non parliamo per sentito dire, ma di quello che abbiamo visto e udito... possibile che arriva uno come te, candido candido e parla di veleno e non si interroga su qualcuna delle tante realtà messe in evidenza?

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  12. Per Pascalis
    Non parlare di veleno, per amor del cielo! I bocconi amari ce li fanno mangiare i neocatecumenali con il loro comportamento settario e con le divisioni che creano nelle parrocchie dove si inseriscono per ridurle in poltiglia!

    Bisogna essere ciechi e sordi per non sapere come i neocat. rovinino le comunità parrocchiali e quale clima irrespirabile ci sia dove essi sono presenti.

    Caro Pascalis, con la mia esperienza personale posso solo dirti che in questo momento mi vengono in mente queste parole: "non entrano loro, e impediscono agli altri di entrare"!
    Ti ricordano qualcosa?

    Ma lo sai tu che alcuni neocat. di mia conoscenza - che per anni hanno dettato legge in parrocchia -ora che hanno terminato il Cammino, sono solo delle persone altezzose e incapaci di rapportarsi con chi del Cammino non è? Ma c'era bisogno di fare mille convivenze e passaggi, di sottoporre sé stessi e i loro familiari a stressanti e interminabili catechesi per giungere a questo risultato?
    Per quanto mi risulta, dopo anni di Cammino, non sono altro che persone scostanti e seriose, sembra che dipenda da loro anche il sorgere del sole! Ma fatemi il piacere!

    Conosco molte dolcissime vecchiette che recitano con fede il Rosario e sono vivi esempi di fedeltà a Cristo e alla Chiesa.
    Persone semplici e sincere che sanno amare e diffondono amore e gioia cristiana in famiglia e fuori. Capaci di sacrifici per Cristo e non per Kiko!

    A Cogito...vorrei dire tante cose, essendo un affossatore della mia parrocchia, come si è potuto capire da alcuni post precedenti.Lo trovo così simile a Kiko che sembra fatto col suo stesso stampo.Me lo immagino col pizzetto e la chitarra incorporata.
    Povero Cogito! Vuoi fare il tosto, ma sei solo patetico!

    A te, Cogito, posso solo invitarti a ritornare al fiume Giordano d'inverno per darti una bella lavata al capoccione! Chissà che non ti si rinfreschino le idee!

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  13. GIALLO ALLA DOMUS AUREA

    Un vero e proprio giallo sta tenendo tutti col fiato sospeso alla Domus Aurea:alcuni inginocchiatoi che stazionavano nella cappella interna sono scomparsi!

    La polizia locale ha interrogato le cimici responsabili della stessa Domus,le quali hanno detto che trattavasi di inginocchiatoi intarsiati d'ebano di grande valore,oltre che decorativo anche intrinseco.

    Per giorni e giorni le ricerche sono andate avanti senza esito.

    Solo stamane un addetto alle pulizie li ha trovati in cantina in mezzo a mille cianfrusaglie.

    Interrogata, una cimice ostiaria ha candidamente risposto che ella ha portato nel deposito in cantina gli inginocchiatoi per disposizione di Dona Carmenita,stufa di vedere quelle anticaglie inutili dentro la Cappella.

    Una volta svelato il mistero,il poliziotto incaricato ,dopo aver faticosamente redatto il verbale,incautamente si è bagnata la destra nel canale interno Jordan e si è dato una rinfrescata alla nuca e ai capelli,ma un altissimo grido si è subito levato dagli astanti scandalizzati del suo gesto sacrilego e dell'uso da lui fatto delle sacre acque.

    La tensione è salita alle stelle poi quando gli inginocchiatoi sono stati riportati in cappella e la cimice ostiaria ha urlato che gli ordini di Dona Carmenita non dovevano essere discussi.

    La TV locale,nel dare la notizia,ha parlato di "Scandalo alla Domus Aurea ,sede di una setta religiosa panebraica,insinuando essersi trattato di un losco complotto sventato abilmente dalla polizia di Korazym.

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  14. DINA GRILLI ACCOLTA DA MISTER PRESBITERUS

    La celebre e celebrata peccatrice neocat d'Abruzzo Dina Grilli finalmente stasera ha accettato di conversare con Mister Presbiterus in una saletta riservata del Neocatecumbenium di Porto San Giorgio.

    E' entrata col fazzoletto in testa e per alcuni minuti non si è udito nulla.

    Di poi dall'esterno si sono chiaramente rilevati i seguenti rumori provenienti dall'interno:

    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..
    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..
    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..

    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..
    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..

    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS.....zzz..


    VOCE DI DINA GRILLI:sono una grandissima peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    VOCE DI MISTER PRESBITERUS: SO' CA.....TUA....!!!!

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  15. 1465 Celebrando il sacramento della Penitenza, il sacerdote compie il ministero del buon pastore che cerca la pecora perduta, quello del buon Samaritano che medica le ferite, del padre che attende il figlio prodigo e lo accoglie al suo ritorno, del giusto giudice che non fa distinzione di persone e il cui giudizio è ad un tempo giusto e misericordioso. Insomma, il sacerdote è il segno e lo strumento dell'amore misericordioso di Dio verso il peccatore.

    1466 Il confessore non è il padrone, ma il servitore del perdono di Dio. Il ministro di questo sacramento deve unirsi all'intenzione e alla carità di Cristo. Deve avere una provata conoscenza del comportamento cristiano, l'esperienza delle realtà umane, il rispetto e la delicatezza nei confronti di colui che è caduto; deve amare la verità, essere fedele al Magistero della Chiesa e condurre con pazienza il penitente verso la guarigione e la piena maturità. Deve pregare e fare penitenza per lui, affidandolo alla misericordia del Signore.

    1467 Data la delicatezza e la grandezza di questo ministero e il rispetto dovuto alle persone, la Chiesa dichiara che ogni sacerdote che ascolta le confessioni è obbligato, sotto pene molto severe, a mantenere un segreto assoluto riguardo ai peccati che i suoi penitenti gli hanno confessato. Non gli è lecito parlare neppure di quanto viene a conoscere, attraverso la confessione, della vita dei penitenti. Questo segreto, che non ammette eccezioni, si chiama il « sigillo sacramentale », poiché ciò che il penitente ha manifestato al sacerdote rimane « sigillato » dal sacramento.

    1468 « Tutto il valore della Penitenza consiste nel restituirci alla grazia di Dio stringendoci a lui in intima e grande amicizia ». Il fine e l'effetto di questo sacramento sono dunque la riconciliazione con Dio. Coloro che ricevono il sacramento della Penitenza con cuore contrito e in una disposizione religiosa conseguono « la pace e la serenità della coscienza insieme a una vivissima consolazione dello spirito ». Infatti, il sacramento della Riconciliazione con Dio opera una autentica « risurrezione spirituale », restituisce la dignità e i beni della vita dei figli di Dio, di cui il più prezioso è l'amicizia di Dio.

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  16. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie,
    rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.

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  17. Grazie a quest'ultima testimonianza, che ci ha consentito di integrare adeguatamente, sul sito, il punto dedicato alla riconosciliazione nella pagina
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/testimonianze_ex_2.html

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  18. Oggi, 16 settembre 2006, il Presidente iraniano replica alle parole del Papa: «La nostra fede è la migliore per l'umanità, l'unica via per la salvezza».

    Ma sono anni che i catechisti del Cammino ripetono più o meno le stesse parole circa la bontà del loro annuncio!
    E' nota l'affermazione: "Fuori dal Cammino non c'è salvezza", tante volte ripetuta dai responsabili neocat.

    Non sarà che tutti i fondamentalismi, in fondo, siano uguali?

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  19. Sono due i versanti che il Papa stigatizza:
    1. non uso della ragione nel fondamentalismo islamico (ma potremmo metterci anche quello cristiano: ha ragione Fabrizio nel pensare anche ai neocat)
    2. uso di una ragione a una sola dimensione (tecnica, empirica) dell'occidente secolarizzato che, rifiutando il cattolicesimo con la scusa dei dogmi, impone tuttavia i suoi.

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  20. Che il fondamentalismo neocatecumenale abbia tutte le stigmate dei peggiori fondamentalismi mi pare cosa chiarissima e documentata dalle ormai innumerevoli testimonianze circolanti anche su internet e recentemente sul sito

    www.internetica.it/neocatecumenali/index.html

    Le riprove?

    . fuori dal cammino non c'è C hiesa e non c'è salvezza;

    .fuori dal cammino c'è il mondo,irriducibile sentina di peccato e di perdizione;

    .la fede in sè (cioè la fedeltà al Cammino)e non le opere nel mondo possono salvare.

    E cosi via.

    Con questo blog e il sito sopèra citato si può aggiungere qualcosa alla grande ondata di protesta verso una realtà "ecclesiale" cosi pericolosa e fuorviante.

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  21. La reazione del fondamento islamico alle parole del Papa(peraltro fraintese) è stata immediata,ma comunque chiara perchè frontale.

    La reazione del fondamentalismo cattolico,se ci sarà,sarà purtroppo sempre viscida e strisciante e da essa sarà difficle difendersi,come lo è sempre stato.

    Signore abbi pietà di noi e soccorri il Tuo vicario su questa terra

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  22. Scusato tanto

    noi cimici neocat siamo superiori alle vostre criticho. Poi in nostro cardinalo Repe si trova bene con noi e spesso mangiamme insieme le mozzarelle di bufala che compriamo a Caserta.Iero siamo andati insieme in macchina e ci siamo fermato a mirare il panoramo e lui mi ha fatto una foto del viso mentre miravo e poi io glielo fatto a lui.
    Quindi smettetelo di diro sciocchezzo.

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  23. 44. Fra i gesti sono comprese anche le azioni e le processioni: quella del sacerdote che, insieme al diacono e ai ministri, si reca all'altare; quella del diacono che porta all'ambone l'Evangeliario o il Libro dei Vangeli prima della proclamazione del Vangelo; quella con la quale i fedeli presentano i doni o si recano a ricevere la Comunione. Conviene che tali azioni e processioni siano fatte in modo decoroso, mentre si eseguono canti appropriati, secondo le norme stabilite per ognuna di esse.
    ...
    86. Mentre il sacerdote assume il Sacramento, si inizia il canto di Comunione: con esso si esprime, mediante l'accordo delle voci, l'unione spirituale di coloro che si comunicano, si manifesta la gioia del cuore e si pone maggiormente in luce il carattere «comunitario» della processione di coloro che si accostano a ricevere l'Eucaristia. Il canto si protrae durante la distribuzione del Sacramento ai fedeli. Se però è previsto che dopo la Comunione si esegua un inno, il canto di Comunione s'interrompa al momento opportuno.
    Si faccia in modo che anche i cantori possano ricevere agevolmente la Comunione.
    ...
    160. Poi il sacerdote prende la patena o la pisside e si reca dai comunicandi, che normalmente si avvicinano processionalmente.
    Non è permesso ai fedeli prendere da se stessi il pane consacrato o il sacro calice, tanto meno passarselo di mano in mano. I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme.

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  24. Grazie a chi ha postato l'ordinamento del Messale romano!

    Quello indicato (è in fondo uno dei richiami della lettera di Arinze) mi sembra un comportamento consono con il significato GRANDE di quel che si sta facendo: l'accostarsi, per riceverlo, al Signore in corpo, sangue, anima e divinità...
    Vi rendete conto della banalizzazione o peggio della profanazione conseguente alla prassi neocatecumenale?

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  25. Questo blog è prezioso anche come strumento per l' 'alimentazione' e gli aggiornamenti del sito. I punti dell'ordinamento generale del messale romano mi sono serviti per adeguatamente integrare la pagina dell'Eucaristia.

    In più sono felice di avere, proprio grazie a questa esperienza, l'opportunità di colmare le mie lacune e di conoscere sempre più e sempre meglio gli insegnamenti della Chiesa e di riscontrare che tassello per tassello si va delineando un 'mosaico' davvero interessante. Te lo aspettavi, Francesco?

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  26. Decisamente no,Miriam.
    Anzi,ti dirò di più,all'inizio - fermi restando l'esagerazione rituale,la chiusura,il fondamentalismo del Cammino,già conosciuti e spesso stigmatizzati da più parti - mai avrei pensato che il cammino neocatecumenale fosse tanto "distante" (per non dire deviante) dai canoni ecclesiali veri e propri,

    Strada facendo ne stiamo sscoprendo a iosa di deviazioni macroscopiche fino a questo momento tenute in sordina da chi suppongo aveva ed ha il compito di controllarle.

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  27. IL PARTY DI CASTELMARCOLFO

    Subito dopo il party tenuto a Villa Barberini,una delle residenze pontificie di Castlgandolfo,per festeggiare l'inizio dell'attività del cardinale Tarcisio Bertone alla Segreteria di Stato Vaticana, el senor Kirikus,Dona Carmenita e Mister Presbiterus hanno dato nella stessa giornata un ricevimento nei giardini di castelmarcolfo,con la presenza dei più alti catequisti neocat del mondo e di alcuni alti pelati di ritorno dalle loro recenti ferie al mare.

    El senor Kirikus e Dona Carmenita hanno illustrato agli intervenuti il progetto del grande catacumbenium romano che hanno intenzione di far sorgere nell'area dell'Urbe delimitata dal doppio colonnato berniniano. Si sono profusi nell'illustrazione di molti dettagli tecnici e archetittonici ed hanno avuto parole di elogio per tutti gli architetti neocat che hanno lavorato instancabilmente al progetto per ben due settimane senza fermarsi.

    Mister Presbiterus ha relazionato sul fumo che andrà a riempire il grandissimo cupolone in plexiglass che coprirà l'intero catacumbenium,sovrastando in altezza il vicino cupolone in muratura.

    El senor Kirikus si è augurato che i lavori,se si otterranno tutti i visti necessari,possano partire subito e concludersi entro il prossimo giugno,data per la quale lo giubilo neocat salirà alle stelle con l'approvazione definitiva di quanto resta da approvare e,cosi dicendo, si è lisciato più volte i baffetti e il pizzetto.

    Dona Carmenita durante tutta la relazione ha ostentato uno smagliante sorriso,somigliantissimo a quello di Moira Orfei,anche lei per l'occasione presente tra il folto pubblico.

    Al termine della relazione hanno avuto il via le danze e le consumazioni ai tavoli,allietate da un originalissimo spettacolino di scimmiette con chitarrine,offerto graziosamente dalla detta signora Orfei.

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  28. 1373 « Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi » (Rm 8,34), è presente in molti modi alla sua Chiesa: [Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 48: AAS 57 (1965) 53.] nella sua parola, nella preghiera della Chiesa, « dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro » (Mt 18,20), nei poveri, nei malati, nei prigionieri, [Cf Mt 25,31-46.] nei sacramenti di cui egli è l'autore, nel sacrificio della Messa e nella persona del ministro. Ma « soprattutto [è presente] sotto le specie eucaristiche ». [Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 7: AAS 56 (1964) 100-101.]

    1374 Il modo della presenza di Cristo sotto le specie eucaristiche è unico. Esso pone l'Eucaristia al di sopra di tutti i sacramenti e ne fa « quasi il coronamento della vita spirituale e il fine al quale tendono tutti i sacramenti ». [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, q. 73, a. 3, c: Ed. Leon. 12, 140.]
    Nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con l'anima e la divinità e, quindi, il Cristo tutto intero. [Cf Concilio di Trento, Sess. 13a, Decretum de ss. Eucharistia, canone 1: DS 1651.]
    « Tale presenza si dice "reale" non per esclusione, quasi che le altre non siano "reali", ma per antonomasia, perché è sostanziale, e in forza di essa Cristo, Dio e uomo, tutto intero si fa presente ». [Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei: AAS 57 (1965) 764.]

    1375 È per la conversione del pane e del vino nel suo Corpo e nel suo Sangue che Cristo diviene presente in questo sacramento. I Padri della Chiesa hanno sempre espresso con fermezza la fede della Chiesa nell'efficacia della parola di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo per operare questa conversione. San Giovanni Crisostomo, ad esempio, afferma:
    « Non è l'uomo che fa diventare le cose offerte Corpo e Sangue di Cristo, ma è Cristo stesso, che è stato crocifisso per noi. Il sacerdote, figura di Cristo, pronunzia quelle parole, ma la virtù e la grazia sono di Dio. Questo è il mio Corpo, dice. Questa parola trasforma le cose offerte ». [San Giovanni Crisostomo, De proditione Iudae homilia, 1, 6: PG 49, 380.]
    E sant'Ambrogio, parlando della conversione eucaristica, dice:
    Dobbiamo essere convinti che « non si tratta dell'elemento formato dalla natura, ma della sostanza prodotta dalla formula della consacrazione, ed è maggiore l'efficacia della consacrazione di quella della natura, perché, per l'effetto della consacrazione, la stessa natura viene trasformata ». [Sant'Ambrogio, De mysteriis, 9, 50: CSEL 73, 110 (PL 16, 405).] « La parola di Cristo, che poté creare dal nulla ciò che non esisteva, non può trasformare in una sostanza diversa ciò che esiste? Non è minore impresa dare una nuova natura alle cose che trasformarla ». [Ibid., 9, 52: CSEL 73, 112 (PL 16, 407).]

    1376 Il Concilio di Trento riassume la fede cattolica dichiarando: « Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la convinzione, e questo santo Concilio lo dichiara ora di nuovo, che con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione, quindi, in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione ». [Concilio di Trento, Sess. 13a, Decretum de ss. Eucharistia, c. 4: DS 1642.]

    1377 La presenza eucaristica di Cristo ha inizio al momento della consacrazione e continua finché sussistono le specie eucaristiche. Cristo è tutto e integro presente in ciascuna specie e in ciascuna sua parte; perciò la frazione del pane non divide Cristo. [Cf Concilio di Trento, Sess. 13a, Decretum de ss. Eucharistia, c. 3: DS 1641.]

    1378 Il culto dell'Eucaristia. Nella liturgia della Messa esprimiamo la nostra fede nella presenza reale di Cristo sotto le specie del pane e del vino, tra l'altro, con la genuflessione, o con un profondo inchino in segno di adorazione verso il Signore. « La Chiesa cattolica professa questo culto latreutico al sacramento eucaristico non solo durante la Messa, ma anche fuori della sua celebrazione, conservando con la massima diligenza le ostie consacrate, presentandole alla solenne venerazione dei fedeli cristiani, portandole in processione con gaudio della folla cristiana ». [Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei: AAS 57 (1965) 769.]

    1379 La santa riserva (tabernacolo) era inizialmente destinata a custodire in modo degno l'Eucaristia perché potesse essere portata agli infermi e agli assenti, al di fuori della Messa. Approfondendo la fede nella presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, la Chiesa ha preso coscienza del significato dell'adorazione silenziosa del Signore presente sotto le specie eucaristiche. Perciò il tabernacolo deve essere situato in un luogo particolarmente degno della chiesa, e deve essere costruito in modo da evidenziare e manifestare la verità della presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento.

    1380 È oltremodo conveniente che Cristo abbia voluto rimanere presente alla sua Chiesa in questa forma davvero unica. Poiché stava per lasciare i suoi nel suo aspetto visibile, ha voluto donarci la sua presenza sacramentale; poiché stava per offrirsi sulla croce per la nostra salvezza, ha voluto che noi avessimo il memoriale dell'amore con il quale ci ha amati « sino alla fine » (Gv 13,1), fino al dono della propria vita. Nella sua presenza eucaristica, infatti, egli rimane misteriosamente in mezzo a noi come colui che ci ha amati e che ha dato se stesso per noi, [Cf Gal 2,20.] e vi rimane sotto i segni che esprimono e comunicano questo amore:
    « La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo sacramento dell'amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andare ad incontrarlo nell'adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione ». [Giovanni Paolo II, Epist. Dominicae Cenae, 3: AAS 72 (1980) 119.]

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  29. E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.
    Questo affinchè non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore.

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  30. Grazie ancora a chi ha postato i punti del CCC. La pagina dell'Eucaristia è stata ulteriormente e adeguatamente arricchita!

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  31. Mi acconsigghiate di comprare il Catechismo della Chiesa Cattolica o il Catequismo della nuova chiesa cattolica neocat? Il prezzo è lo istesso.
    Se compro il secondo regalano una igona di Kikko in fotocrafia.Inppiù si partecipa a un concorso per un viaggio premio alla domussareagalilellelelee.Ma chi ca...è sta domussareagalilllalllee?
    Ma io ora sono dei Caminettini.Vale lo istesso il catequismo di Kikko?

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  32. L'unico vero catechismo è quello firmato dal Papa,cara Nunziatina.Ciao.

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  33. Da ricordare sempre il sito aggiornato,che tutti possono arricchire con i loro interventi da questo blog:

    www.internetica.it/neocatecumenali/index.html

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  34. Estrapolare delle frasi dal contesto di un discorso e' una cosa sbagliata,abbiamo visto che cosa e' accaduta al Santo Padre in questi giorni,ma vi riporto uno stralcio della testimonianza apparsa oggi su Catechumenium del responsabile del cammino in Lombardia, Piacenza e Verona che nell'insieme e' anche una bella testimonianza di fede ma come tutti i neocatecumenali soprattutto nei "responsabili" viene fuori quello che pensano della Chiesa della Domenica.Leggete

    "Che cosa vuol dire essere cristiani oggi?

    Pregare non basta. Anche i musulmani pregano e lo fanno meglio di noi. Ciò che caratterizza il cristiano è l’amore al nemico. Kiko una volta ha raccontato questo episodio realmente accaduto: in una fabbrica di gas, si ruppe una conduttura. La gente rimaneva asfissiata dalle esalazioni di gas. Arrivarono le ambulanze e portarono via i malati, ma ci volle qualcuno che a rischio della vita andasse a tappare la falla.
    Nella società, sindacalisti, politici…..tutti hanno la loro missione; quella del cristiano è di andare a tappare la falla da dove nasce il male ed entra in circolazione. Se a me fanno un’offesa, io vado a casa e me la prendo con mia moglie, mia moglie con suo figlio…..insomma il più debole paga per tutti. Se uno invece ferma il male, questo non va in circolazione.
    Faccio un esempio: a un fratello di comunità, un amico di famiglia aveva violentato il figlio piccolo. Lui gli è andato a chiedere perdono perché l’aveva giudicato. Chi ci riuscirebbe……..

    Oggi la Chiesa è una minoranza……….

    Sì, dopo la Chiesa di massa nata con l’editto di Costantino, con il Concilio Vaticano II siamo tornati alla Chiesa delle origini. Oggi c’è bisogno di una fede radicale, una fede che nasce dal battesimo.
    E per questo che c’è bisogno di un itinerario che aiuti a riscoprire il battesimo.
    Paolo VI nel 1974 disse pubblicamente che la Chiesa primitiva faceva il catecumenato prima del battesimo, il Cammino Neocatecumenale lo propone dopo il battesimo ma ha lo stesso obbiettivo: rendere viva la fede. In un mondo che si rifaceva ai valori cristiani, il battesimo dava i suoi frutti, ma oggi la società non è più cristiana. La Chiesa di massa è terminata. Se io vado a una messa in parrocchia, se entro che sto male esco che sto ancora male; se entro che sto bene esco che sempre bene. La messa in parrocchia e quella nella comunità Neocatecumenale è la stessa grazia. La differenza è nel recipiente. Se io vado a prendere la grazia con un colabrodo la perdo tutta. Se io vado in comunità e ho il muso ho sempre un fratello e una sorella che mi dicono: “Marco che hai?”. Io gli posso anche rispondere: “fatti gli affari tuoi”, ma questo “Marco che hai?” mi dà un’identità: io esisto. Sei io vado in parrocchia, chi mi dice “Marco che hai?”.
    La gente non può rimanere massa. La messa domenicale non basta più. Io dico sempre ai parroci: “fate proposte pastorali, non lasciate la gente nella massa”.

    Qual è l’obbiettivo del Cammino?

    Il catecumenato và all’essenziale: all’iniziazione cristiana. Se non torni alla sorgente il mondo ti risucchia. Tutti sappiamo di essere peccatori, ma tutti tendiamo a difenderci. Le persone sono corazzate, perciò ci vogliono anni per combattere contro il nostro orgoglio e la nostra superbia e accettare di essere amati gratuitamente da Cristo!"


    Come vedete la sinfonia e' sempre quella !!!!!

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  35. "La Chiesa di massa è terminata. Se io vado a una messa in parrocchia, se entro che sto male esco che sto ancora male; se entro che sto bene esco che sempre bene".

    Questo si afferma in quanto riportato nel post precedente.
    Ed è aberrante oltre che falso e stucchevole.

    Intanto la chiesa "di massa" non è terminata affatto,e meno male! Non siamo per la Chiesa d'élite.Lo sono forse i neocatecumenali,ma non capiamo bene a quale chiesa essi si riferiscono.
    Noi ci riferiamo alla Chiesa di Cristo,aperta a tutti e senza schemi,sotto l'unico vero governo che è quello del Magistero.
    Entrare ed uscire dalla chiesa o dalla messa cosi come si è o si era:chi può giudicare gli effluvi della Grazia?

    Non certo gli untorelli che vivono di chitarre e pennacchi!

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  36. Soliti metodi, solita propaganda neocat alla mulino bianco, la tragedia è che molti ci credono pure...

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  37. ...e solita morale neocat di fondo: "il fine giustifica i mezzi"

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  38. Cosa vuoi dire, con newcat, anonimo?

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  39. Chiedilo a "veritatis splendor"... era per lui.
    (Il mio messaggio era casualmente contemporaneo a quello di Francesco)

    RispondiElimina
  40. IL PUNTO DI VISTA DI MISTER PRESBITERUS SULLA QUESTIONE

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  41. Mi piacerebbe sapere, con qualche argomentazione, che ne pensa veritatis splendor dello spot riportato da Catechumenium

    RispondiElimina
  42. Quoto dal post di Veritatis splendor che ripporta parole di Kiko:

    "La Chiesa di massa è terminata. Se io vado a una messa in parrocchia, se entro che sto male esco che sto ancora male; se entro che sto bene esco che sempre bene. La messa in parrocchia e quella nella comunità Neocatecumenale è la stessa grazia. La differenza è nel recipiente."

    Esempio tra l'altro che assolutizza una realtà soggettiva. In ogni caso non si va in Chiesa per star bene ma per ricevere il 'pane vivo disceso dal cielo' vero nutrimento della nostra fede...

    Capite? Poi sostengono a spada tratta che non hanno mai sentito parlar male della Chiesa!

    Le cose che ho ascoltato io nelle catechesi cui ho partecipato molti anni fa erano ben più gravi di questo che giustamente Mic ha definito 'spot', perché tale lo considero anch'io.

    Comunque, a ben riflettere, 'Recipiente' è ciò che contiene, quindi secondo Kiko essere 'dentro' la Chiesa non è come essere nel cammino!

    L'affermazione è molto più grave e meno innocua di quanto non si possa pensare a prima vista :(

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  43. Caro Emanuelino,

    bellina l'immagine di un Dio che riempie i bicchieri,serve a tavola,se necessario asciuga le labbruzze,imbecca i disappetenti.
    Magari in giacca bianca da cameriere.
    E ,perchè no?,tra una portata e l'altra suona il violino.

    RispondiElimina
  44. Hai tratto il tuo ultimo intervento pari pari dalla lettera di Kiko & Co al Papa del 17 gennaio scorso.Bravino che sei!

    Ci vuol molto tempo per cambiare il modo di ricevere la comunione...è giusto è troppo scomodo farlo in piedi processionalmente. Meglio seduti...in attesa che passino i due annetti e...magari cambi qualcosa nel frattempo...nevvero?

    RispondiElimina
  45. Pare che Mister Presbiterus riceva la comunione stando seduto col capoccione canuto e barbuto appoggiato a un soffice cuscino.......yaaaaaahhhwwwnnnnn che faticaccia aprire le labbruzze.

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  46. Caro Emanuele,

    il tuo 'serafico' messaggio dimostra che non hai letto niente di quel che abbiamo scritto o, se l'hai letto, non hai capito e non hai VOLUTO capire, anche perché sicuramente quel che dice Kiko o i catechisti è più attendibile di quel che diciamo noi, che non è altro che quel che dice la Chiesa.

    Potrei confutarti parola per parola quel che hai detto soprattutto sull'Eucaristia e, se sei in buona fede, come spero, scusami, ma mi dispiace tantissimo per quello che non puoi recepire dei 'tesori di grazia' che i VERI insegnamenti della Chiesa potrebbero donarti.

    In ogni caso, mi viene spontaneo invitarti ad usare la ragione (il logos, ricordi il nostro Papa come si è sgolato in questi giorni; ma chi l'ha capito?).

    Dimmi tu se il Signore 'non viene a servirvi' lo stesso (e non sai quanto altro ti perdi oltre a questo) se lo ricevi in piedi processionalmente o seduto a mensa?
    Credi proprio che Lui sia così SCHIAVO delle invenzioni di Kiko e che la zua Azione e il nostro rapporto VIVO con Lui sia condizionato da certe prassi tutte vostre che nulla hanno a che vedere con la Tradizione prima di tutto Apostolica e poi anche Cattolica e Romana

    Ma vah! Vallo a raccontare a qualcun altro!

    RispondiElimina
  47. Strano ,Emanuele,che per dettarvi le disposizioni di Arinze i vostri catechisti abbiano atteso 10 mesi.
    Ma forse capisco era più urgenti i contenuti delle altre catechesi "ordinarie".

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  48. E' una continua ripetizione degli stessi slogan, questi neocat puzzano di propaganda a chilometri di distanza, e fanno veramente spavento a chiunque sia abituato a ragionare con la propria testa. Per non parlare di come suonano espressioni come "la pace" o peggio "con un forte abbraccio di pace", (in sè pregevoli), in bocca a queste macchinette per la propaganda, per le quali il fine (Kiko) giustifica i mezzi...

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  49. Grazie Antonio.
    Sei un formidabile esempio di tolleranza e di buona educazione.

    RispondiElimina
  50. Il nostro blog è aperto a tutti,compresi i neocatecumenali che vogliano dialogare o discutere.
    Non mi risulta esistano del pari altri luoghi di confronto gestiti dai neocatecumenali ed aperti a tutti.

    Quanto al dialogo con chi è"preposto al loro controllo" me ne sai indicare qualcuno?

    RispondiElimina
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  54. Rispondo ad anonimo sinceramente non capisco perche' dovrei lasciare VERITATIS SPLENDOR per NEWCAT preferisco lo splendore della verita'all'oscurantismo newcat .Forse pensi che io sia newcat perche' leggo Catechumenium ma per combattere qualcosa la devi prima conoscere in quanto ad essere neocatecumenale come ho sempre detto lo sono stato per ben otto anni quando ringrazio Dio che mi ha dato la forza per uscire.Otto anni in cui ho cercato di trovare dei lati positivi illudendo la mia ragione con "qualcosa di positivo ci sara'" ma al secondo passaggio non ce l'ho piu' fatta le abberrazioni che vedevo erano troppe.Quindi VERITATIS SPLENDOR mi calza a pennello. Per MIC :
    Sinceramente io non ho la proprieta' di esporre che ha Tripudio che e' un grande,io penso che ormai chi fa parte del cammino a la testa talmente plagiata che non riesce a vedere dove sta il plagio.C'e' da dire che tanta gente non conosce l'amore di Cristo e questa gente che ne ha visto un barlume nel cammino si aggrappa a questo come ancora di salvezza .Delle storture che ne sa' se non ha conosciuto solo il cammino di Kiko.Su quello che ho postato oggi penso che una delle ragione perche' ho lasciato il cammino e' proprio perche' non sopportavo il disprezzo per quelli che andavano e che vanno a messa la domenica.Li' ho capito che il cammino si avvicina alla setta.Se io faccio il cammino sono di serie A altrimenti sono un cristianuccio qualunque. Ma De che !!!! direbbero a Roma.Sono contento che in questo blog intervenga Emanuele cerchiamo di avere un dialogo costruttivo e di fargli capire le nostre ragioni e vedrete che se non e' stupido cosa che non mi sembra alla fine dovra' per forza aprire gli occhi.Vorrei dire tante altre cose purtroppo non ho tanto tempo perche' ho tre figli che mi assorbono totalmente.Ricordiamoci che il Signore ci ha insegnato "ama il prossimo tuo come te stesso" . Che il Signore ci illumini e ci conceda un buon riposo.

    RispondiElimina
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    RispondiElimina
  56. ANTONIO
    onestà vorrebbe che tu dicessi chiaramente di essere neocatecumenale e non ti nascondessi dietro il tuo dito mignolo che trema come le tue "logiche" osservazioni.
    Non c'è sugo a controbbattere le tue stucchevoli osservazioni serali.
    Notte.

    RispondiElimina
  57. Alt Antonio!

    chi sei tu per poter soltanto ipotizzare che qualcuno pecchi contro lo Spirito Santo?

    Sei consapevole della responsabilità che ti stai prendendo qui e che ti prendi nell'ambito della tua comunità(perché questo è un linguaggio inequivolcabilmente neocatecumenale) quando dici certe cose a creature del Signore?

    E' molto grave quello che hai detto. Questo tipo di terrorismo psicologico può addirittura torturare o distruggere psicologicamente e spiritualmente quelli che non conoscono il Signore e non hanno ricevuto il Suo Spirito.

    Non entro neppure nel merito di quello che hai detto successivamente, perché il semplice fatto che ti sei presentato con la menzogna, asserendo di non essere neocatecumenale, ma rivelandolo in ogni tua parola, già si qualifica da sé...

    Adesso ci vado giù io un po' pesante: sai chi è il padre della menzogna?

    Non ti sei accorto che non facciamo altro che parlare degli insegnamenti della Chiesa, quella VERA, del Signore Gesù, non quella di Kiko?

    RispondiElimina
  58. @Antonio

    trovi molto livore e poca logica nei nostri commenti?

    Ma li hai letti davvero?
    Vuoi dire che gli insegnamenti della chiesa mancano di logica?
    L'impegno e la serità nel tuo vocabolario si chiamano 'livore'?

    Mi stupisce la tua cosiddetta semplice curiosità sul cammino come fenomeno liturgico. Ebbene, noi lo consideriamo una stortura; un'accozzaglia di simboli arcaicizzanti immaginifici e alludenti ad una vostra peculiare fuznione di vera chiesa, spudoratamente inventati e introdotti da Kiko; catechesi di sapore protestante contrabbandate come insegnamenti ecclesiali; metodi rigidi e coercitivi (su questo punto mi contengo e poi mi fermo qui, ma c'è ancora dell'altro)

    Perché non leggi con attenzione i documenti del sito? Ci sono anche documenti di vescovi e sacerdoti, non è che noi siamo spuntati come funghi. Abbiamo un lungo background di esprienza prima, di studio, ricerca e confronto poi, ma sempre ancorati alla Chiesa e quindi guidati dai nostri pastori e non da un laico mascherato da vescovo che brandisce una strana croce astile simbolo del potere vescovile, che nessuno gli ha conferito e del quale si è autoinvestito.

    E' livore questo? O è una verità, certo un po' dura, che non volete riconoscere altrimenti il vostro idolo vi crolla?

    RispondiElimina
  59. 771 « Cristo, unico mediatore, ha costituito sulla terra la sua Chiesa santa, comunità di fede, di speranza e di carità, come un organismo visibile; incessantemente la sostenta e per essa diffonde su tutti la verità e la grazia ». La Chiesa è ad un tempo:
    — « la società costituita di organi gerarchici e il corpo mistico di Cristo »;
    — « l'assemblea visibile e la comunità spirituale »;
    — « la Chiesa della terra e la Chiesa ormai in possesso dei beni celesti ».
    Queste dimensioni « formano una sola complessa realtà risultante di un elemento umano e di un elemento divino (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8: AAS 57 (1965) 11.)
    La Chiesa « ha la caratteristica di essere nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibili, fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e, tuttavia, pellegrina; tutto questo in modo che quanto in lei è umano sia ordinato e subordinato al divino, il visibile all'invisibile, l'azione alla contemplazione, la realtà presente alla città futura verso la quale siamo incamminati ».( Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 2: AAS 56 (1964) 98.)
    « O umiltà! O sublimità! Tabernacolo di Cedar, santuario di Dio; abitazione terrena, celeste reggia; dimora di fango, sala regale; corpo di morte, tempio di luce; infine, rifiuto per i superbi, ma sposa di Cristo! Bruna sei, ma bella, o figlia di Gerusalemme: se anche la fatica e il dolore del lungo esilio ti sfigurano, ti adorna tuttavia la bellezza celeste ».( San Bernardo di Chiaravalle, In Canticum sermo, 27, 7, 14: Opera, ed. J. Leclercq-C.H. Talbot-H. Rochais, v. 1 (Roma 1957) p. 191.)
    ...
    814 Fin dal principio, questa Chiesa « una » si presenta tuttavia con una grande diversità, che proviene sia dalla varietà dei doni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono. Nell'unità del popolo di Dio si radunano le diversità dei popoli e delle culture. Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni, di funzioni, di condizioni e modi di vita; « nella comunione ecclesiastica vi sono legittimamente delle Chiese particolari, che godono di proprie tradizioni ». (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 13: AAS 57 (1965) 18.
    La grande ricchezza di tale diversità non si oppone all'unità della Chiesa. Tuttavia, il peccato e il peso delle sue conseguenze minacciano continuamente il dono dell'unità. Anche l'Apostolo deve esortare a « conservare l'unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace » (Ef 4,3).

    815 Quali sono i vincoli dell'unità? Al di sopra di tutto la carità, che « è il vincolo di perfezione » (Col 3,14). Ma l'unità della Chiesa nel tempo è assicurata anche da legami visibili di comunione:
    — la professione di una sola fede ricevuta dagli Apostoli;
    — la celebrazione comune del culto divino, soprattutto dei sacramenti;
    — la successione apostolica mediante il sacramento dell'Ordine, che custodisce la concordia fraterna della famiglia di Dio. ( Cf Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, 2: AAS 57 (1965) 91-92; Id., Cost. dogm. Lumen gentium, 14: AAS 57 (1965) 18-19; CIC canone 205.)

    816 « L'unica Chiesa di Cristo... » è quella « che il Salvatore nostro, dopo la sua risurrezione, diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e agli altri Apostoli la diffusione e la guida [...]. Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come una società, sussiste ["subsistit in"] nella Chiesa cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui ». ( Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 8: AAS 57 (1965) 11-12.)
    Il decreto sull'ecumenismo del Concilio Vaticano II esplicita: « Solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è lo strumento generale della salvezza, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza. In realtà al solo collegio apostolico con a capo Pietro crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza, per costituire l'unico corpo di Cristo sulla terra, al quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già in qualche modo appartengono al popolo di Dio ». ( Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, 3: AAS 57 (1965) 94.)
    ...
    836 « Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del popolo di Dio [...], alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza». ( Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 13: AAS 57 (1965) 18.)

    837 « Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo – che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi – dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane, sì, in seno alla Chiesa col "corpo" ma non col "cuore"». ( Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 14: AAS 57 (1965) 18-19.)

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  60. Vorrei tanto che chi ha citato i brani del Catechismo - e lo ringrazio infinitamente per questo - ci spezzasse un po' questo pane in relazione alla nostra vicenda.

    Insomma, sinceramente, io mi sento umanamente indignata di fronte alla storture che vedo: è mancanza di carità questa?

    E altrettanto sinceramente, amici miei, quel 'peccato contro lo Spirito Santo' mi ha molto turbata, anche se nel mio cuore trovo desiderio di verità e amore per la Chiesa...

    Io non ce l'ho con i neocatecumenali; ho preso le distanze e sto mettendo in guardia da quel che loro rappresentano e dal male che mi sembra stiano facendo alla Chiesa, i più senza rendersene conto...

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  61. Come pensi che "stiano insieme" le comunità neocat? Bastone (e carota)!
    Con la paura: sanno i tuoi peccati gravi (sei in stato..."kenotico" ovvero ricattabile...), se ti opponi sei demonio, sei dannato, "pecchi contro lo Spirito Santo", bisogna essere cristiani molto ben strutturati per sostenere questo "attacco terroristico psicologico".
    Così si ottengono i "frutti" del cammino neocatecumenale...

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  62. Per Antonio:
    Perche' dici che noi " ridacchiamo gratuitamente di un qualcosa che nel bene e nel male,merita un attenzione seria".Quando ci hai visto ridacchiare? Forse parli della pulce,ma quello e'una satira che nel contesto e' molto esplicativa dell'aggire del movimento neocatecumenale.Non so se tu sia o meno neocat ma se tu non lo sei e' ben piu' grave quello che dici perche' parli di cose che non conosci.Secondo te noi ce la soniamo e ce la cantiamo ma non e' cosi'.L'intento di questo blog e' quello di mettere in guardia gente come te dei pericoli in cui va incontro una persona che entra a far parte o che gia' fa parte del cammino neocat.Dici che siamo livorosi,forse dal di fuori potrebbe sembrare ma lo sai perche'?Perche'la maggior parte di noi quello che scrive la sperimentato sulla propria pelle ed il nostro accoramento sul mettere in guardia dei pericoli lo puoi scambiare per livore.Comunque su di noi ti sei espresso bene o male che sia ora, pero', facci sapere la tua sui neocat.Cosa sai di loro? Perche' pensi che non facciano male a nessuno?Vedi caro Antonio, il dialogo e' sempre una buona cosa perche'uno esprime le proprie idee,nel rispetto dell'altro.Poi uno puo' essere piu' o meno daccordo ma se c'e' rispetto il dialogo e' costruttivo.Spero vorrai intervenire di nuovo per dirci la tua, stavolta senza acredine.

    RispondiElimina
  63. Legami visibili di comunione nella Chiesa cattolica (CCC 815):
    — la professione di una sola fede ricevuta dagli Apostoli;
    — la celebrazione comune del culto divino, soprattutto dei sacramenti;
    — la successione apostolica mediante il sacramento dell'Ordine, che custodisce la concordia fraterna della famiglia di Dio.

    Nel cammino neocatecumenale:
    -le catechesi di Kiko non sono state approvate dagli organi ecclesiastici competenti
    -la celebrazione dei sacramenti è rigorosamente separata e con caratteristiche proprie non approvate dagli organi competenti
    - si nota il disprezzo per la gerarchia ecclesiastica ed il sacerdozio ministeriale è posposto all'autorità dei catechisti laici.

    RispondiElimina
  64. Grazie, Anonimo, per la tua prontezza e la tua chiarezza!

    RispondiElimina
  65. Come definiresti ANTONIO,il discorso di Kiki davanti al Papa il 3 giugno scorso quando ha lamentato,davanti al supremo pastore della Chiesa,che i vescovi non accettano i doni dello Spirito Santo in quanto non accettano il Cammino Neocatecumenale.

    Questo non è peccato contro lo Spirito Santo vero? Buttare addosso al Papa (in quanto garante dell'operato di tutti i vescovi)una responsabilità inesistente non è nemmeno peccato veniale vero?

    RispondiElimina
  66. E non è nemmeno peccato contro lo Spirito Santo contrabbandare i doni di quest'ultimo come frutti del Cammino Neocatecumenale.Vero?

    Com e evidentemente per Kiko e Carmen e Company non è peccato contro lo Spirito Santo scimmiottare la liturgia cattolica in modo separato e separatisco?

    E non è nemmeno peccato contro lo Spirito Santo soppiantare il vero Catechismo della Chiesa Cattolica con i famosi e fumosi Orientamenti di Kiko?

    E non lo nemmeno sostituirsi alla Chiesa Costituita con la propria visione organizzativa della nuova cristianità!

    EGREGIO ANTONIO,neocatecumenale o meno che tu sia, prima di lanciare accuse cosi grasse e roboanti agli altri,medita molto - ma molto sul serio - su queste cose.

    RispondiElimina
  67. Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Ditelo,ditelo a Kiko:
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee
    Sono una peccatriceeeeeeeeeeeeeeeeee

    Mi può assumere alla Domus Galilaeae per le congessioni davanti a tutti?

    RispondiElimina
  68. Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    Kikooooooooooooooooo.............
    ...........quanto sono peccatrice!!!!!
    Solo il Cammino mi salvaaaa...........................................

    RispondiElimina
  69. Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    Emanueleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    quanto sono peccatriceeeeee.........!!!!
    Buhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!
    buhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!
    behhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh?
    beh?

    RispondiElimina
  70. Emanuele...
    Che bello...
    Come il mulino bianco...
    Ma davvero non è propaganda?

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  71. sai mi piacciono gli abbracci d'amicizia ma solo quelli veri... ho anche un Illustre Predecessore in questo...

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  72. Noooooooo....
    Emanuele non fa propaganda....cerca solo di conoscere i peccati altrui per approfittarne......

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  73. ORA FACCIO UNA SFURIATA A TUTTI

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  74. Caro Emanuele,

    il tuo post merita una risposta più lunga e completa e, appena riuscirò a trovare il tempo lo farò.

    Comunque con te succede una cosa strana: mi ricordi un nostro interlocutore sul vecchio blog che, alle nostre affermazioni (non voglio chiamarle né critiche né contestazioni, perché non mi (ci)interessa criticare né contestare, ma 'affermare' la verità) non faceva altro che minimizzare e azzerare i problemi come fai tu.

    Mi fermo su due soli punti. Dici di aver letto tutto quel che abbiamo scritto e ti chiedo: hai letto quel che abbiamo sottolineato sull'eucaristia e sul senso del peccato?
    Come fai a parlare di modalità che sarebbero ininfluenti, quando abbiamo dimostrato in tutte le lingue che non di forma, si tratta, ma di sostanza? Se non hai capito questo, e ti ripresenti con il menzognero 'apprezzare meglio le meraviglie che la Chiesa ci dona', su cosa possiamo discutere?

    Con l'occasione ci propini immagini che potrebbero essere accattivanti (chiesa profiterole, cammino cucchiaino...) scusa, ma con quallo che abbiamo dimostrato dovremo berla?

    Se tu l'hai bevuta e ti trovi forse in un momento in cui tante delle cose da noi stigmatizzate non le hai conosciute (è ben nota la rigorosa gradualità di certe esperienze,come è ben noto che non può riconoscere la difformità degli insegnamenti con quelli della Chiesa chi non ha mai conosciuto questi ultimi) non so cosa dirti, vai avanti e che il Signore ti assista...

    un'ultima cosa: NESSUNO è POSSESSORE dei 'tesori di Grazia': l'Unico è il Signore, la Chiesa ne è il Sacramento, la dispensatrice Mater et Magistra, Sposa del Suo Signore Gesù, piena di limiti ma animata dal Suo Spirito.

    Voi vi riempite tanto la bocca del termine 'gesta', riferito alla Chiesa o alla comunità neocat non mi interessa, ma l'unico 'luogo' in cui avviene la gestazione del nostro nuovo essere sono le 'viscere di misericordia' del Signore (rachamim in ebraico tanto per agganciarci alle nostre radici, ma a quelle autentiche!). Tutt'al più potremmo prefigurare questo 'luogo' nel grembo della Vergine Maria e nella vita 'in seno alla Chiesa', ma non certo in una comunità neocatecumenale!

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  75. Sempre per Emanule. Mi fa ridere (ci sarebbe magari da piangere) il fatto che vengono fissati (da chi? da Kiko & C. naturalmete) dieci mesi per la conversione!

    Lo trovo semplicemente ridicolo. La vera conversione può essere anche la risposta di un istante, che poi richiede un cammino che dura tutta la vita nella Chiesa e un riorientamento continuo, ma questi tempi fissi e uguali per tutti, queste tappe forzate, questi arbitri (i catechisti) dei moti dell'animo che sono un fatto inalienabile e da circondare di pudore e rispetto, che riguarda il rapporto unico e insostituibile di un'anima con il Signore...

    Ma vah!

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  76. No Miriam,
    Emanuele intendeva che sono necessari dieci mesi per informare le comunità neocatecumenali della lettera di Arinze.
    E che? Non l'avevamo capito che i tempi nel Cammino sono lunghissimi?

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  77. Caro Emanuele
    avete fatto già in comunità lo stage autunnale?

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  78. TEMPO DI CASTAGNE E DI RICCI

    Nelle lunghe catechesi di inizio corso el senor Kirikus e Dona Carmenita quest'anno hanno offerto ai catequisti maiores neocat una parabola che ha commosso tutti.Eccola:

    - C'era un uomo ingenuo vestito quasi sempre di bianco che presentava alla gente un bel prodotto lucido del suo albero di castagne e dal balcone del palazzo di Ratisbona lo presentava a tutti sbucciato e pronto per essere consumato,decantandone le qualità utili alla buona salute di tutti.

    C'era un uomo più scaltro,vestito quasi sempre di nero ,baffetti e pizzetto sul viso,che presentava la sua piccola castagna saporita e luccicante,ma raccomandava di tenerla sempre chiusa dentro il riccio lontano da bocche e occhi indiscreti.

    Avvenne che bocche fameliche si avventarono sulla castagna dell'uomo vestito di bianco,cercando di divorarla e con essa anche l'uomo che la teneva in mano.Ma egli seppe difenderla e,per salvarla,non esitò a mettere anche a rischio la propria vita.

    Nessuna bocca famelica invece si avventò sulla castagna protetta dal riccio.

    Cosi è il cammino delle cimici neocat,deve rimanere protetto dal riccio in modo che nessuno lo comprometta.

    Uno dei catequisti neocat che ascoltavano ha domandato al senor Kirikus e a Dona Carmenita:

    - ma dobbiamo esprimere solidarietà all'uomo vestito di bianco?

    Nessuna risposta!

    Al termine delle catequesi el senor Kirikus ha insegnato ai catequisti un nuovo canto,perchè essi lo diffondano alle comunità di cimici neocat sparse per il mondo.
    Il titolo è emblematico: "AR.. AR..ARI'... ARE'....EL CAMINO REWSTA COM'E'....!"

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  79. L'ultima corrispondenza era mia

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  80. Inutile continuare ad analizzare i contenuti del cammino neocatecumenale.Loro non accetteranno mai un confronto.E' tempo perso credetemi.

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  81. CARO MIC

    credo urga aprire una nuova pagina di discussione sul tema della CLAMOROSA ASSENZA TOTALE DEI MOVIMENTI ECCLESIALI E DEL LORO FRAGOROSO SILENZIO in questo momento cruciale della storia,quando una cultura di scalmanati fanatici giunge a minacciare il Santo Padre,giunto persino,per la prima volta nella storia pontificia,a chiedere scusa per il suo discorso di Ratisbona,strumentalmente frainteso.

    NOI CONFERMIAMO NEL NOSTRO PICCOLO,DA CATTOLICI COMUNI E SENZA ETICHETTE E FRONZOLI,LA NOSTRA ASSOLUTA E INCONDIZIONATA SOLIDARIETA' AL SANTO PADRE E ASSICURIAMO LE NOSTRE COSTANTI PREGHIERE.

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  82. Hai ragione Francesco.

    Comunque a me sembra che il Papa, da uomo di Dio, abbia fornito ulteriori chiarimenti e non ha escpresso SCUSE ma RAMMARICO per essere stato fraineteso.
    Che poi alcuni media, con la solita informazione distorta, abbiano parlato ti scuse; il che gli fa perdere autorevolezza e dà l'estro all'islam di continuare e definirci deboli e decadenti, è un sintomo di quel deficit di logos di cui soffre anche l'occidente...

    Certo troppi, sia tra i politici che tra gli intellettuali e sia in campo nazionale che internazionale, soprattutto europeo, lo hanno lasciato solo.

    Anche i responsabili dei movimenti, per quanto risulti anche a me non sono brillati nel far sentire la loro voce, tranne Riccardi, della Comunità di S. Egidio, che come al solito invece di chiacchiere ha mostrato fatti, incontrando in Campidolglio il rabbino capo, l'Imam di Roma e il cardinale Poupard...

    Ora le acque sembrano essersi calmate, ma è come se fosse scoppiato un bubbone che doveva scoppiare perché molte coscienze dormienti o indifferenti prendessero consapevolezza del serio problema rappresentato dal fondamentalismo islamico e delle indegne strumentalizzazioni di cui è capace aizzato dai molti (troppi) predicatori dell'odio...

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  83. Per Aldo,

    capisco il tuo sconforto che sa un po' di resa, ma noi continuiamo a parlare e anche ad aggiornare il sito ormai non più per un confronto (magari! sarebbe utile, ma è irrealistico come dici tu) ma per coloro che ancora conservano un po' di uso di ragione e per chi non conosce il cammino.

    Anche perché abbiamo scoperto che nella Chiesa, purtroppo anche molti sacerdoti, ne conoscono solo gli esploit altisonanti che i NC sbandierano all'esterno e molte cose non si possono sapere se non vivendole dal di dentro come abbiamo fatto noi... e molti altri...

    Ma parlando forte e chiaro, anche dall'esterno qualcosa dovrà pur cominciare ad essere vista!

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  84. Quoto da segnideitempi.net

    ""Inoltre si è poi dato vita al seminario "misto" di Venezia, già preannunciato l'anno scorso, ma che il Patriarca Cardinal Ettore Scola ha avviato solo quest'anno (come quello sperimentato a Firenze) dove cioè i fratelli (per ora un paio) vivono e partecipano alla vita del seminario diocesano pre-esistente, con il permesso però di proseguire il Cammino nelle comunità locali, partecipare alle convivenze, fare il periodo di itineranza preparandosi alla missione come tutti gli altri seminaristi RM.

    Anche questa è una ottima notizia che testimonia, ancora una volta se non fosse stato già sufficiente per il passato, come il Cammino è aperto alla collaborazione con le Diocesi senza vedere snaturate le sue pecularità di formazione dei ragazzi candidati al sacerdozio provenienti dall'esperienza neocatecumenale.""

    'Il Cammino è aperto alla collaborazione con le diocesi', come dicono, o sono queste ultime che collaborano con il cammino, accettando seminaristi alle condizioni del cammino che continuano la loro formazione NC.
    Vi sembra esatta la dizione 'è stato aperto un seminario misto'? per la semplice immissione di due seminaristi NC? Non è la solita coniugazione dei fatti dal punto di vista neocatecumenale, che va anche contro ogni logica?

    Adesso andranno ad 'inquinare' anche i seminari diocesani? Forse il Vescovo ha pensato di averli sotto controllo, ma in realtà si è sbracato perché lui li ospita e dà insegnamenti (a spese delle diocesi) e loro continuano nella loro formazione NC...!!!!

    Inoltre è stata annunciata l'apertura di un nuovo seminario NC in Pakistan!!!

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  85. ...vardame ne l'ocio!!

    (traduzione veneziana del famoso detto di pascalone o'guercio: "guardami nell'uocchio!!")

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  86. Vabbeh che il Papa ha altri problemi, ma insomma, in Vaticano, SVEGLIA!!!!

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  87. Il problema più serio è che la spacciano per 'iniziazione cristiana' e per questo molti ci cascano e poi restano invischiati. Invece, non è altro che 'iniziazione kikiana'!!!!

    Ha ragione Erasmus, (il grande confutatore di Lutero eh eh!!) quanto ci metteranno ad accorgersene in Vaticano???

    RispondiElimina
  88. zzzzzzzzzzzz
    eh?
    Ah.
    Chi?
    Beh,
    boh,
    mah!
    zzzzzzzzzzzzz

    RispondiElimina
  89. LA LETTERA APERTA DI NUNZIATINA SCUNCIA AL SANTO PADRE


    Pubblichiamo di buon grado la commovente e ingenua lettera aperta di solidarietà al Santo Padre che Nunziatina Scuncia,exneocat sicula,ha diramato alle agenzie di stampa e che el senor Kirikus ha chiesto venga ritirata dalla circolazione.

    CARU PAPA

    aggiungo a vvoi con gueste pochi riche per dirve che io sono con voi.E vi lo dice una che era cimice neocat e che ora si nni fu.... di Kirikus e di Donna Cammenita. E si nni fu... puru di il cavaleri Pipìa che si consitera un santu,ma esti sulu nu mbriacuni.

    Ora addonque io vi dico no vi fate il sangu acqua per guello che dicono quelli scostumatuni di musurmani che fannu finta di non capisciri le vostre parole ditti a Rantigaspona e amminazzano cose cuntra di Vui.

    Io Vi dico fut.....ndi di loro!

    Vi cerco la Santa benedizioni e sono la vostra afezzionatisima

    Nunziatina Scuncia

    RispondiElimina
  90. Come e' vero, caro Francesco,quello che dici.Ormai noi cristiani siamo come Alberto Sordi nel Marchese del Grillo che diceva " Ho dato il sangue per il Santo Padre " mentre se ne stava tranquillo a farsi gli affari suoi.In Italia non solo i movimenti non hanno levato la voce in difesa di Benedetto XVI ,loro che si vantano tanto di essere sempre al fianco del successore di Pietro,ma addirittura il presidente del consiglio si diletta nel dire che l'incolumita' del Santo Padre e' un problema delle guardie svizzere.A ragione Gesu' nel dire chissa' se il Figlio dell'uomo trovera' la fede quando tornera' sulla terra.

    RispondiElimina
  91. Avete letto 'Nunzia sconsola' sui seminari?

    La notizia non mi lascia indifferente. Direi anzi che è preoccupante.

    Mi chiedo, se è vera la notizia, come possa essere stato aperto un seminario, che certamente si spaccia per cattolico, in un paese islamico come il Pakistan!!!!

    RispondiElimina
  92. Non per fare le pulci (basta "La" pulce per questo) alle fonti neocatecumenali,ma per amore di corretteza,sento il dovere di sottolinearvi l'espressione di fonte neocatecumenale a proposito dei seminari Redemptoris Mater, apparsa su "Segnideitempi" e qui riportata da Nunzia:

    "...il Cammino è aperto alla collaborazione con le Diocesi senza vedere snaturate le sue pecularità di formazione dei ragazzi candidati al sacerdozio provenienti dall'esperienza neocatecumenale..."

    Dobbiamo arguire che ,secondo i neocatecumenali,dei seminaristi neocat che seguissero il normale iter formativo vedrebbero "SNATURARE" le loro peculiarità di formazione.

    E' IL COLMO!

    CI SCUSINO TANTO I VESCOVI,MA STANNO DORMENDO O FINGONO DI NON VEDERE E SENTIRE?

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  93. Ho cercato ma non trovato l'articolo in questione. Potete mettermi il link? Grazie

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  94. ...no, non c'è. E' una bufala...

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  95. Per Anonimo.
    Ti riferisci all'articolo sui seminari R.M.?
    Eccolo:

    http://www.segnideitempi.net/2006/modules.php?name=News&file=article&sid=787

    RispondiElimina
  96. Si, grazie, l'ho trovato.

    Se fosse vero l'RM del Pakistan, sarebbe un enorme colpo pubblicitario, il fatto che poi in realtà funzioni sarebbe comunque tutto da verificare.
    Fosse verità, Kiko cadrebbe in ogni caso sempre in piedi:
    - se non succedesse nulla, bene, un fiore all'occhiello per lui;
    - dovesse mettersi male per quei poveretti in Pakistan... provate un po' a pensare cosa purtroppo ne ricaverebbe la propaganda del CNC?

    RispondiElimina
  97. ...se poi uno fa tintinnare tanti, tanti soldini, magari anche il mullah si commuove...

    RispondiElimina
  98. Caro anonimo,

    mi sembra che hai dedotto bene!

    Ma tu approvi questo comportamento, ad usum cammini e non certo per la maggior gloria di Dio?

    RispondiElimina
  99. Caro kikitano,

    forse è l'unico modo per far esistere una realtà 'cattolica' in un paese musulmano!

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  100. questo comportamento, ad usum cammini, mi fa vomitare

    RispondiElimina
  101. GRAZIOSO OMAGGIO A MISTER REPE DAL SENOR KIRIKUS

    E' giunto stamani davanti al cancello dell'arcivescovado di Napoli un furgoncino frigorifero che ha scaricato un freschissimo pacco dono per Mister Repe.

    Quest'ultimo,impaziente,l'ha aperto subito e vi ha trovato in un fresco contenitore ben trecento mozzarelle di bufala e 10 caciocavalli.

    Il tutto accompagnato da un biglietto del senor Kirikus,che vcolentieri riproduciamo:

    "Carissimo Mister Repe,

    gradisca la genuinità e la freschezza di questi prodotti,provenienti dalle nostre fattorie catacumbeniali della provincia di Caserta e di Napoli.

    Le mozzarelle le usi quando le vien voglia di dire delle ca....:ne ingoi subito una.

    I caciocavalli quando l'assalgono brutti pensieri contro le cimici neocat e vuole superare gli "attriti" di cui recentemente ha detto.

    Se vuole,le mandiamo anche del siero di capra per lenire il bruciore delle sue mucose orali dopo il suo lungo parlare al vento.

    Ci abbia,come sempre, suoi

    Senor Kirikus e Dona Carmenita

    con una benedizione eloquente di Mister Presbiterus,che la ricorda sempre."

    RispondiElimina
  102. se è l'unico modo lo vedremo coi nostri occhi, fra poco purtroppo vedremo sventolare la mezzaluna proprio qui da noi...

    RispondiElimina
  103. Far esistere una realtà cattolica pagando un
    ri(s)catto mi fa vomitare

    RispondiElimina
  104. però questo commento

    "forse è l'unico modo per far esistere una realtà 'cattolica' in un paese musulmano!"

    mi lascia perplesso.
    Lo pensi veramente?

    RispondiElimina
  105. vabbe grazie per il link
    ciao

    RispondiElimina
  106. Devo chiedere scusa a 'Nunziatina scuncia' e a kikitano se ho cancellato la loro minichat gustosa e simpaticissima, ma credo che dobbiamo tenere il filo conduttore di un discorso serio che si è aperto con il post sui Seminari R.M. e sui cosiddetti 'Seminari misti'

    Chiedo scusa anche a 'Veritatis splendor' per aver cancellato i suoi post, di cui lo ringrazio e che manderò a Miriam perché li pubblichi adeguatamente commentati sul sito. Anche perché messi dentro così senza commento facevano da 'cassa di risonanza' alle aberrazioni dette da Kiko e non mi sembra né il caso né questo il luogo più adatto. Ne hanno già tanti...

    Piuttosto mi interessa conoscere il vostro parere su quanto abbiamo letto sui seminari.

    Per quanto mi riguarda, credo che la situazione è pesante e non può essere ulteriormente tollerata...

    RispondiElimina
  107. Per Emanuele:

    Chi cerca onestamente la verità sul Cammino non può limitarsi a vederne solo gli elogi. Specialmente nel momento in cui cominciano ad essere numerose le voci critiche (che vengono dall'interno della Chiesa, anzitutto dalla gerarchia ecclesiale! Non vengono da atei o da anticattolici! Non è come l'Opus Dei o i Legionari di Cristo, criticati solo dai cattocomunisti e dai comunisti).

    Se uno appartiene al Cammino, ed il Cammino viene accusato di eresie e di abusi liturgici, cosa farà? Si straccerà le vesti (come sempre avviene), o più onestamente cercherà di capirci qualcosa di più?

    Lo scopo del nostro lavoro è aiutare questi ultimi a capire di più (poiché per i primi vale purtroppo il detto "non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere").

    Ciò che facciamo non abbisogna di dodici lauree in teologia. Ci basta il Catechismo. Ci basta la fede dei semplici. Ci basta la tradizione plurimillenaria della Chiesa. Ci basta ricordare che la liturgia cristiana ha sempre avuto quel particolare fascino, quella particolare sublimità del «fare questo in memoria di Lui».

    Perciò facciamo appello almeno alla tua onestà intellettuale, e ti provochiamo con delle domande serissime, alle quali si può sfuggire solo barando o mentendo.


    I testi delle "catechesi segrete" pubblicate dai cosiddetti "nemici" del Cammino (che ne hanno evidenziato le storture e le eresie), corrispondono a quanto ti è stato trasmesso dai catechisti, o no? i catechisti ti hanno insegnato il Catechismo della Chiesa, o ti hanno "testimoniato" i contenuti delle "catechesi segrete"?

    E se i testi corrispondono, allora il commento che ne hanno fatto padre Zoffoli e gli altri, il confronto con la dottrina della Chiesa, il Catechismo, ecc., regge in piedi o no? sbaglia davvero chi dice che tra il Catechismo della Chiesa Cattolica e le catechesi del Cammino ci sono gravi contraddizioni? e se le contraddizioni appartengono solo al passato, perché costa tanta fatica condannarle esplicitamente?

    Quanto agli abusi liturgici, le Messe sono ancora "messinscene", oppure dopo la lettera di Arinze sono diventate messe normali come quelle di tutta la Chiesa? perché mai ci vuole tanto tempo per obbedire? perché mai è passata la consegna di continuare come prima (sia pure per questi soli due anni) quando è evidente che le decisioni del Papa non erano di rinviare la soluzione del problema ma di affrettarla?

    E quelle acrobazie verbali di Kiko e Gennarini ti chiediamo, indipendentemente da quanto tu li voglia bene, se siano davvero giustificabili, o piuttosto hanno ragione coloro che vedono che i vertici del Cammino vi ingannano? è forse giusto che chi vi guida abbia la facoltà di ingannarvi sia pure "a fin di bene"? i santi hanno mai ingannato "sia pure a fin di bene" coloro che li seguivano?

    La lettera di Arinze è una frenata drastica agli abusi liturgici del Cammino, moderata solo da un prolungamento di un permesso temporaneo per lo scambio della pace. Il Papa ha detto ai neocatecumenali che possono avvalersi di tutto ciò che era stato permesso a tutta la Chiesa già da tempo, ad eccezione dello scambio della pace (e quest'eccezione vale solo temporaneamente). E il Papa, ancor più magnanimo di quanto non meritereste, indica un tempo limite "entro due anni" per chiudere definitivamente la questione: ma è ovvio che in questi termini è una richiesta urgente, del tipo "prima concludiamo e meglio sarà".

    E invece Kiko cosa fa? "Entro due anni" lo fa diventare "due anni". Una richiesta esplicita e urgente del Papa, la fa diventare un prolungamento degli abusi appena condannati. Perché nessun neocatecumenale si è mai domandato il significato di questi stratagemmi di Kiko? Perché mai nel rapporto col Papa occorre usare trucchetti astuti come questo? I neocatecumenali debbono obbedienza filiale anzitutto al Papa, o anzitutto a Kiko?

    Possiamo forse noi pensare che Kiko si permetta piccinerie del genere e poi ciononostante i neocatecumenali riescano, di fronte a tanto augusto esempio, ad essere più santi di lui obbedendo da subito al Papa?

    Se proprio non ti piace questo ragionamento, dimentica le mie parole, e rileggiti a mente fredda la lettera di Arinze e poi le interpretazioni di Gennarini prima e di Kiko poi: il tuo adorato Kiko si permette simili astuzie col Papa.

    E il rapporto di Kiko col Papa non è solo questo; rileggiti le parole di Kiko del 3 giugno 2006, di fronte a mezzo milione di testimoni (a cominciare dal Papa e numerosi ecclesiastici), quando Kiko si lamenta che i vescovi sarebbero talmente stupidi da non "capire" di aver bisogno del Cammino Neocatecumenale («ma quanto è difficile, Santo Padre, che le istituzioni capiscano che hanno necessità dei carismi!»)

    Le mie parole possono finire tranquillamente nell'oblio. Ma le parole di Kiko restano lì, a tua disposizione. Non è un'interpretazione, è un fatto.


    Ti prego di non considerare "dialogo" il reciproco annacquamento delle proprie posizioni (un esercizio che consente, al più furbo degli interlocutori, di non arretrare di una virgola: ed è un esercizio in cui primeggiano i neocatecumenali, a giudicare dagli interventi di Kiko Argüello e Giuseppe Gennarini a proposito della lettera del cardinal Francis Arinze).

    Le nostre divergenze nascono per le due nostre diverse esperienze:

    1) io ho considerato il Cammino con simpatia per lungo tempo, anche quando i sempre più numerosi indizi poco piacevoli mi suggerivano di cambiare idea; anch'io, per un po', mi sono ostinato a credere agli slogan martellanti di questo Cammino "approvato", che in qualche modo produceva frutti che io non "capivo"... e alla fine mi sono dovuto arrendere all'evidenza, anzitutto a causa di due seminaristi neocatecumenali che ho avuto nella mia parrocchia, grazie ai quali ho conosciuto per bene il "sottobosco" del Cammino, fino a scoprire le osservazioni di padre Zoffoli (sì, quel padre passionista che ha speso una vita intera per i sacramenti, la direzione spirituale, la predicazione e gli scritti in difesa della sana fede cattolica), restandone stupito poiché corrispondevano con quanto avevo già dedotto io;

    2) tu sei nel Cammino, e quindi in teoria avresti una conoscenza migliore della mia. Ma in pratica banalizzate qualsiasi argomento serio, annullate ogni critica, nascondete dietro tante gentili parole tutti i problemi, in nome di un irenismo ambiguo e pernicioso anzitutto per voi stessi. Dite che il Cammino vi porta alla fede della Chiesa, e nel frattempo professate eresie dicendovi (e gridandoci) che non sono tali; dite che il Cammino vi porta ad una maggior comunione alla Chiesa, e poi partecipate a liturgie straziate e ci considerate i "babbani" della fede; dite che il Cammino è un dono dello Spirito alla Chiesa, e non condannate (e forse neppure vi accorgete) di quell'obbedienza al Papa fatta solo di parole, parole e ancora esclusivamente parole, come nel Vangelo il figlio che dice "sì padre" e poi non va nei campi a lavorare: allo stesso modo Kiko e Carmen e Pezzi che dicono al Papa "siamo contentissimi delle norme che ci avete impartito" e poi lo ringraziano per la rilassatezza de "i due anni" (travisando l'urgenza degli "entro due anni") per la distribuzione della Comunione, e dichiarano addirittura che il loro errore sarebbe servito a portare gente "dalla tristezza all'allegria, dalla morte alla vita", ecc... Ecco qui, abbiamo "informato" il Papa che obbediremo a modo nostro (bel modo di essere cattolici, eh?)


    Siamo davvero nella stessa fede cattolica? Lex orandi, lex credendi: il modo di pregare è indicativo di cosa credi e come credi. Ed il Cammino è ampiamente qualificato da quelle liturgie-cabaret neocatecumenali (dico "cabaret" poiché Kiko, Carmen e Pezzi hanno scritto al Papa che le proprie stravaganze liturgiche sono servite a portare la gente "dalla tristezza all'allegria") organizzate per tanti decenni dal visionario Kiko (dico "visionario" poiché Carmen nel giugno 2002 alla presentazione dello Statuto ha dichiarato che Kiko le disse di aver avuto una visione della Madonna: Kiko è come i veggenti di Fatima? oppure Kiko o Carmen ha inventato tutto?)

    Dov'era (e dov'è) l'adorazione eucaristica tra i neocatecumenali? Dov'era (e dov'è) il rosario? Che fine hanno fatto la deprecazione delle processioni, della tradizione ecclesiastica tra Costantino e il Concilio Vaticano II, della genuflessione, delle preghiere in latino, del canto gregoriano? Vi hanno mai detto, nel Cammino, che il documento Sacrosanctum Concilium del Vaticano II insiste che il gregoriano abbia il primo posto?


    Leggo il tuo intervento ed anzitutto prendo atto che oggi, settembre 2006, dieci mesi dopo la lettera di Arinze, sei il primo neocatecumenale che afferma che il "contenuto" vi è stato "anticipato" appena uscita (voglio sperare che si tratti di dicembre 2005, e comunque prima di quando il solito Sandro Magister abbia spiattellato in rete il testo della lettera, e prima di quando il solito Andrea Tornielli l'abbia spiegata su un quotidiano nazionale: c'erano almeno tre settimane di tempo, no?)

    Se vi erano dunque delle "correzioni" (come vi sarebbe stato detto), c'è stato mai qualche catechista che abbia precisato che si "corregge" solo ciò che è sbagliato?

    Parli della "riduzione" delle monizioni: ma davvero? tale "riduzione" ha tenuto conto dei seri vincoli imposti dai documenti citati nella lettera di Arinze? Oltre che "brevi", sono diventate anche "eventuali", oppure sono ancora "frequenti" (o peggio "sempre presenti")? l'avete capito che la lettera intende riportare ad "occasionale" e "breve" ciò che avete trasformato in "onnipresente" e "lungaggine"?

    Quanto alle testimonianze (che vi pavoneggiate a chiamare "risonanze" come se aveste tutti una laurea in ingegneria), mi stai forse dicendo che pur ridimensionate non sono né diventate occasionali né spostate al di fuori della Messa? (cfr. Redemptionis Sacramentum, nr. 74; cfr. Ecclesiae de Mysterium art. 3.2 e 3.3; ecc.)


    Lex orandi, lex credendi: la liturgia «per noi ha un significato molto forte», mi dici, come se ciò non fosse vero anche per noialtri non-neocatecumenali. Ma con quell'affermazione mi confermi che la tua fede non è quella della Chiesa, ma è una fede nel kikismo, che non tollera ingerenze del Papa sulle proprie liturgie.

    Ciò mi rattrista particolarmente, perché il perseverare nell'errore è davvero diabolico.


    Poi, vi prego, smettetela di fare confusione tra il "carisma" e la persona che lo ha portato. Le due cose sono inscindibili. Se si limitassero ad applicare l'esempio di san Francesco d'Assisi, i francescani non sarebbero francescani, ma sarebbero gente che tenta di vivere in povertà in nome di un regolamento. I benedettini non sarebbero tali se si limitassero alla Regola. I salesiani non sarebbero salesiani se si limitassero a eseguire ciò che ha prescritto don Bosco. L'errore tipico dei protestanti è ridurre il cristianesimo a una serie di regole (da calibrare a misura delle mode del momento).

    È una sottile astuzia quella di separare il "carisma" neocatecumenale da Kiko Argüello e seguaci.

    Significherebbe "brevettare" come intoccabile il metodo kikiano ("l'itinerario"), con la scusa che è un dono dello Spirito, ma i neocatecumenali sanno che finché Kiko è vivo, è da lui che si attinge il metodo.

    Pertanto la sottile astuzia serve a dichiarare infallibile il metodo in modo da far risultare infallibile Kiko.


    Il trucco ha avuto una parziale riuscita con l'approvazione dello Statuto nel 2002.

    Lo Statuto definisce la "natura" del Cammino estrapolando una frase di papa Giovanni Paolo II.

    Per giunta, pur essendo un "itinerario", è dotato di responsabili internazionali nominati a vita (come se fosse un'associazione), è dotato di una struttura gerarchica che ha da accordarsi coi vescovi (come se fosse un'associazione), non ha un patrimonio proprio ma devia le offerte alla Fondazione Famiglia di Nazareth per l'Evangelizzazione Itinerante (che ha finanziato la Domus Galilaeae) e pertanto è come se fosse dotata di un patrimonio proprio (come se fosse un'associazione). Si vuole far approvare come un "itinerario" (un concetto), ma ha tutti i tratti dell'associazione privata di fedeli fondata da Kiko e Carmen.

    Vantate sempre il "Riconosco" di Giovanni Paolo II nel 1990. Ma paradossalmente, a fine giugno 2002, Kiko ringrazia il Papa per l'approvazione dello Statuto, e il Papa non c'è. E nei giorni successivi il Papa (che tanto avrebbe "voluto" questa regolazione statutaria) non menziona neppure lontanamente l'evento.


    Allora, a questo punto, nei panni di un neocatecumenale, mi sentirei tremendamente preso per il sedere da Kiko e Carmen in giù.

    Nei panni di uno che ama Kiko, mi sentirei imbarazzato del sapere che Kiko mi sta ingannando.

    Nei panni di uno che ha sempre stimato Kiko, mi sentirei nauseato dal vedere utilizzati mezzucci e trucchetti per carpire un'autorizzazione di un "itinerario" in modo da presentare una infallibilità di Kiko (vuoi vedere che hanno ragione quelli che impropriamente parlano di «una chiesa nella Chiesa»?)

    Nei panni di uno che ha dato tanto per il Cammino (tempo, soldi, pazienza, fatiche, ecc.) mi sentirei ben poco allegro a sapere che tante mie risorse sono state investite nella direzione sbagliata: diamine, ero entrato nel Cammino per riscoprire la fede in Cristo ed appartenere di più alla Chiesa cattolica, ed invece scopro che Kiko anziché mendicare dalla Chiesa di essere corretto e guidato, va a sindacare dal Papa in difesa delle proprie idee su Cristo e sulla Chiesa (quelle stesse idee che attraverso i catechisti ha propinato a me). Diamine, vuoi vedere che il Cammino, dietro tanta grancassa, è in realtà una presa in giro? (mi interessa di più appartenere all'unica vera Chiesa, o m'interessa permanere nel Cammino?)

    Certo, non ho troppo da ridire contro me stesso. Sono stato abilmente ingannato, continuamente ingannato, sono caduto nella tipica trappola emozionale, perché mi sentivo circondato da tante persone come me, perché pensavo sempre "qui tutti mi accolgono, qui i catechisti sono così bravi e generosi, hanno sempre la risposta a tutti i miei dubbi, qui tutti danno tanto tempo e tanti soldi e tanta fatica e tanta pazienza per quest'opera... potevo mai fare il bastian contrario?"


    La nostra insistenza è perché sono in gioco le nostre anime. A cominciare dalla tua.

    Durante tutta la storia della Chiesa, molti, in buona fede, sono stati ingannati da eretici ed anticristiani, ed hanno dato la vita per delle stupidaggini che ai loro occhi sembravano così eleganti e giuste.

    Molti hanno deviato dalla retta via (l'unica garantita di persona da Gesù Cristo: «le porte degli inferi non prevarranno») per andare su una stradina secondaria ma emozionante ed attraente.

    Anche Martin Lutero e i suoi seguaci ed emuli, di fronte ad una Chiesa oggettivamente in crisi, segurono le proprie geniali idee, riducendo il sublime Sacrificio Eucaristico ad una "cena", togliendo di mezzo ciò che non garbava (per esempio la confessione auricolare, il latino, ecc.), ridisegnando Gesù a propria immagine e somiglianza, esasperando e assolutizzando la lettura della Bibbia (dalla quale magicamente aspettarsi chissà cosa, come se l'intelligenza della fede fosse una banale lettura di un formulario).


    In tutto questo non ci dilungheremo a chiederci: cui prodest? (a chi giova?)

    A chi fanno veramente comodo le "variazioni" liturgiche del Cammino?

    A chi fanno veramente comodo le "interpretazioni" dottrinali del Cammino?

    A chi fanno veramente comodo i metodi del Cammino? (decenni di durata, spezzettamento in gruppetti, "neocatecumenalizzazione" delle parrocchie, cooptazione e "aggancio" della gerarchia ecclesiale, ecc.)

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  108. PENSIERINO DELLA SERA DI MISTER PRESBITERUS SUI SEPINARI ERREDI

    Hic........uffffff....zzz..zz

    RispondiElimina
  109. Grazie Tripudio,
    mi lasci sempre senza parole.
    Se mi permetti voglio farti una domanda.Secondo te come finira' tutta questa faccenda? Hai il timore che ho io che ormai si e' troppo avanti per ridimenzionare Kiko e Carmen?
    Prego lo Spirito Santo perche' sani cio' che e' malato.

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  110. Per Veritatis splendor.

    Hai fatto la domanda a Tripudio, ma mi interesssa sapere perché fai l'ipotesi che sia troppo tardi fermare Kiko e Carmen.

    Si potrebbe cercare di non distruggere il cammino, prendere quel che è buono e purificare il resto, con l'aiuto di sacerdoti doc magari fondendo alcune comunità.

    E' un'idea, non so se è valida, ma per ridurre i possibili danni alle persone forse potrebbe essere praticabile.

    Il rischio è che i due iniziatori, che sono andati così avanti con la loro 'costruzione' e hanno accumulato un grande potere economico ed hanno così grande ascendente suoi kikos, non riescano a rientare nei ranghi...

    Ma credo che la verità ha le sue esigenze e, siccome stanno veramente debordando, sia arrivato il momento comunque di fermarli.

    RispondiElimina
  111. I seminari RM servono a sfornare "presbiteri" fedeli al kikismo, i quali andranno a far parte in un prossimo futuro di quella gerarchia ecclesiastica, (nel cnc quella attuale è contraddistinta pittoricamente dalla croce rovesciata), che sarebbe in questo modo piegata dall'interno ai voleri dei vertici neocat. Capirete la differenza fra alti prelati ora favorevoli al cammino e quelli che saranno alti prelati fanatici del cammino e completamente dipendenti da Kiko/Carmen (dalla loro prassi, dalla loro teologia e liturgia, delle quali ora abbiamo solo un "piccolo assaggio") e dai loro discendenti legalmente costituiti.
    Lo so, è uno scenario che fa paura, ma è per comprendere a fondo quanto sia necessario porre un freno a questo fenomeno che rischia di snaturare l'essenza stessa della Chiesa cattolica apostolica romana.
    Ringraziamo il Signore che ci ha dato Papa Benedetto XVI, appoggiamolo anche nella preghiera e restiamo fedeli al suo Magistero.

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  112. A proposito dell'iperattivismo neocatecumenale, ricordiamoci sempre delle parole di santa Francesca Cabrini (che si meravigliava perché "i ministri di satana sono sempre più zelanti dei ministri di Dio": sul piroscafo verso gli Stati Uniti, lei aveva pensato di organizzare una raccolta fondi per i poveri, e ancor prima di poter cominciare, già vide un pastore protestante che aveva appena iniziato la stessa cosa e in grande stile).

    Se bastano due seminaristi neocatecumenali nel seminario diocesano per farlo diventare "misto", immagina cosa possono mai essere questi "oltre 63 seminari R.M." nella stragrande maggioranza dei casi.

    Per quanto riguarda il Pakistan, non basta annunciare la nascita di un seminario: finché non ne escono da lì dei preti per il Pakistan, sarà solo una residenza in una località geografica qualsiasi (solo, più pericolosa delle altre).

    Quanto al seminario "misto", mi sembra molto più lineare ipotizzare una sorta di punizione di Scola inflitta ai seminaristi R.M. piuttosto che ad un inquinamento neocatecumenale del seminario diocesano (sappiamo già che i neocatecumenali sono in grado di presentare le «bastonature» ricevute come se fossero altissimi premi: ho ancora stampata sul volto l'espressione di stupore per le interpretazioni acrobatiche di Gennarini e di Kiko dell'inizio di quest'anno).

    A proposito: se cercate nell'internet Ettore Scola troverete che è un regista di commedie all'italiana, proprio come l'annuncio dei tre nuovi "seminari" R.M.

    Se invece cercate nell'internet Angelo Scola troverete finalmente il patriarca di Venezia.

    Evidentemente, al neocatecumenale redattore della notizia (e al ripetitore copia-e-incolla del sito Segnideitempi) sono più familiari i film trasmessi in TV ("Se permettete parliamo di donne", "L'arcidiavolo", "Ballando ballando", "Il viaggio di Capitan Fracassa", "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?", "Brutti sporchi e cattivi", "I nuovi mostri", ecc.: tutti titoli che sembrano comicamente indirizzati ai neocatecumenali) piuttosto che il cardinale patriarca di Venezia.

    by Tripudio

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  113. Un vecchio adagio diceva: "non detestare gli adulatori, poiché sono utilissimi: infatti sanno identificare bene i tuoi difetti e segnalarteli in modo delicato".

    Ecco, questo si applica perfettamente al comunicato stampa propagandistico neocatecumenale:
    "Anche questa è una ottima notizia che testimonia, ancora una volta se non fosse stato già sufficiente per il passato, come il Cammino è aperto alla collaborazione con le Diocesi senza vedere snaturate le sue pecularità di formazione dei ragazzi candidati al sacerdozio provenienti dall'esperienza neocatecumenale."

    Traduzione in italiano:

    «anche questa notizia (che siamo come al solito obbligati a presentarla come ottima) testimonia ancora una volta che i candidati al sacerdozio provenienti dall'esperienza neocatecumenale non vogliono formarsi in un seminario normale per non averne snaturate le peculiarità.

    «Esatto, avete letto bene: "snaturate"; non ha detto "poco valorizzate" o "ignorate", ma addirittura "snaturate": evidentemente la "natura" del Cammino è particolarmente in contrasto con le più elementari caratteristiche richieste alla formazione sacerdotale.

    «Ciò contraddice nettamente quanto affermato mezzo secondo prima, poiché se il Cammino «collaborasse» con le diocesi, non ci sarebbe bisogno di aprire seminari neocatecumenali: un giovane che voglia diventare prete missionario andrebbe lì e basta (ma questo può succedere solo se il Cammino facesse le stesse cose che fa tutta la Chiesa, il che finora non è mai avvenuto).

    «L'apertura di un seminario R.M. è un'ottima notizia per il Cammino, poiché significa la possibilità di propagare il kikismo in altri posti del mondo e, possibilmente, avere dei candidati vescovi per il futuro (fermo restando il problema che per diventare vescovi non basta affetto essere preti).



    Scusatemi, ma sto ancora ridendo per quel "cardinale patriarca Ettore Scola" che dice ai neocatecumenali: "Brutti, Sporchi e Cattivi!"; celebrano le liturgie "Ballando Ballando"; sono capeggiati da "L'arcidiavolo"; volevano aprire un seminario R.M. ma il loro itinerante si è perso nella giungla: "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?"; nella catechesi sul matrimonio (intitolata "Se permettete parliamo di donne") si dice che bisogna sposare solo le «figlie di Israele»; Kiko vola a Madrid per tenere un'altra convivenza: "Il viaggio di Capitan Fracassa"; incontro del cardinale Scola con i neocatecumenali: "I nuovi mostri".

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  114. Fermare Kiko e Carmen si può, certo che si può, anzi si deve.
    E' è che la lettera di Arinze non ha avuto effetto, non basta, la terapia deve essere purtroppo più radicale, deve mettere in discussione i principi e le figure basilari del cnc, deve distruggere 'l'incantesimo' che tiene legato il tutto (guardate con che abilità Kiko si è posto al riparo 'sacrificando' una delle sue pedine di spicco, il sig. Gennarini).
    Il vero problema è: si possono salvare 'capra e cavoli'?
    Se davvero il cnc fosse un'iniziazione cristiana, i singoli aderenti sarebbero per lo più al sicuro anche se venisse meno la gerarchia neocat, sarebbero protetti dalla tradizione cattolica e dal primato di Pietro. Se davvero fossero inseriti nelle parrocchie, il venir meno della gerarchia neocat non avrebbe grosse conseguenze.
    Il fatto è che nel cnc tutte queste caratteristiche sono solo millantate, fumo negli occhi per i pastori e i fedeli.
    Io credo che la Santa Sede continuerà i suoi richiami per gradi, nella speranza di un ravvedimento di là a venire e che se per alcuni verrà sarà un processo lungo e difficile.

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  115. Non solo la lettera di Arinze non è bastata, non basta, ma mi sembra che il loro 'attivismo' si sia centuplicato.

    Almeno su questo dato 'grave' dei seminari, dovrebbe intervenire qualcosa di chiaro e di fermo. Come minimo un vero e proprio stop ad aprirne di nuovi, tanto per cominiciare.

    Avrete notato che, soprattutto all'estero, nellecosiddette 'terre di missione' anche in nord Europa si stanno moltiplicando anche i catechumenium e i vari 'centri' veri e propri punti di riferimento spacciati per 'cattolici'.

    Altro che Chiesa parallela, continuando così sarà questa la Chiesa e basta...

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  116. Concordo Erasmus, il cammino infatti è fine a se stesso.

    Che dire di quelle famiglie e di tutti i seminaristi sparsi per il mondo a fare la cosiddetta IMPLANTATIO ECCLAESIAE, ma in realtà a far proliferare il verbo e i metodi kikiani?

    RispondiElimina
  117. Dagli statuti:

    "I Seminari diocesani e missionari "Redemptoris Mater" sono eretti dai Vescovi diocesani, in accordo con l'Equipe Responsabile internazionale del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l'incardinazione dei chierici diocesani e secondo statuti propri, in attuazione della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. In essi i candidati al sacerdozio trovano nella partecipazione al Cammino Neocatecumenale un elemento specifico e basilare dell'iter formativo e, al contempo, sono preparati alla "genuina scelta presbiterale di servizio all'intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio".

    notate il 'secondo statuti propri'. Ora è chiaro perché ci sono tanti sacerdoti che non conoscono gli insegnamenti della Chiesa! trovano nel cammino un elemento formativo decisivo e basilare! Ecco dov'è piombata la Chiesa...

    Sono sempre più sconcertato. Dovete credermi, non so più cosa pensare!
    Ma com'è stato possibile un inganno così sottile, così insinuato nel tessuto ecclesiale? Ecco perché poi non sono in grado di riconoscere le 'difformita' delle catechesi rispetto agli insegnamenti della Chiesa!

    Tra la secolarizzazione e un movimento così subdolo e sempre più potente ... i veri cristiani sono rimasti davvero pochi

    Non vorrei sembrare apocalittico, ma giuro che un po' mi ci sento!

    Sono consapevole che seguirà il coro di quelli che sottolineeranno eretti dai Vescovi diocesani sì MA IN ACCORDO CON I FONDATORI DEL CAMMINO ai quali la Chiesa ha dato lo stesso potere dei vescovi diocesani senza aver loro conferito alcuna ordinazione. Ma dove siamo?

    RispondiElimina
  118. Non vi siete fatti un'altra domanda:
    perché portare il CNC in seno ai Monasteri di Clausura? Che senso ha? Loro hanno già un "Cammino di fede", hanno già delle regole monastiche da rispettare. Perché sconvolgere tutto? Forse Kiko vuole stravolgere o impossessarsi di tutta la Chiesa? Non lo so. È proprio buffo: il CNC era nato per avvicinare alla fede i lontani ed ora invece si prefigge di aprire delle Comunità anche in seno ai Monasteri Benedettini di Clausura, là dove ci sono delle Monache che certamente non sono lontane dalla Parola di Dio.
    Quanta presunzione!
    Negli "Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione", a pag. 330, Kiko dice: "In molti conventi di monache si dice la messa per riempire il tabernacolo. Abbiamo trasformato l’Eucarestia che era un canto al Cristo glorioso, nel divino prigioniero del tabernacolo"

    Ora ha le 'sue' monache di clausura, che adoreranno solo la 'croce gloriosa'!

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  119. Chiedo scusa a Mic e a tutti se i miei post che riportano le notizie neocatecumenali sono lunghi e sembra che in questo blog si penda da quello che loro fanno o dicono.Capisco che dargli risalto e' conferire loro una importanza o una grandezza che non hanno,ma essere informati e' molto importante perche' come ci insegna Tripudio tra le righe si riesce a comprendere meglio le loro " verita'".Siccome stiamo affrontando il tema Redentoris Mater ecco l'articolo di oggi di Catechumenium. Se ritieni opportuno Mic togli il post quando vuoi.Ecco cosa dicono:

    La nascita dei nuovi Seminari Redemptoris Mater è un evento che conferma ancora una volta il significato profetico del Decreto sul ministero e la vita sacerdotale " Presbyterorum Ordinis" scaturito dal Concilio Vaticano II, che così recita al paragrafo 10 :

    "Il dono spirituale che i presbiteri hanno ricevuto nell'ordinazione non li prepara a una missione limitata e ristretta, bensì a una vastissima e universale missione di salvezza," fino agli ultimi confini della terra " (At 1,8), dato che qualunque ministero sacerdotale partecipa della stessa ampiezza universale della missione affidata da Cristo agli apostoli.
    Infatti il sacerdozio di Cristo, di cui i presbiteri sono resi realmente partecipi, si dirige necessariamente a tutti i popoli e a tutti i tempi, né può subire limite alcuno di stirpe, nazione o età, come già veniva prefigurato in modo arcano con Melchisedec. Ricordino quindi i presbiteri che a essi incombe la sollecitudine di tutte le Chiese. Pertanto, i presbiteri di quelle diocesi, che hanno maggior abbondanza di vocazioni si mostrino disposti ad esercitare volentieri il proprio ministero, previo il consenso o l'invito del proprio ordinario, in quelle regioni, missioni o attività che soffrano di scarsezza di clero. (…) a questo scopo potrà essere utile la creazione di seminari internazionali…"
    (Concilio Vaticano II, Presbyterorum ordinis, 10)

    Giovanni Paolo II, ricordando sempre il punto 10 della Presbyterorum ordinis, richiamava l'invito del Concilio rivolto ai sacerdoti di rispondere generosamente ai bisogni della Chiesa universale:

    "Di fronte all'inquietante mancanza di sacerdoti in alcune parti del mondo queste parole divengono attuali, forse come non mai. Desidererei che, soprattutto nelle diocesi più ricche di sacerdoti, questo diventasse oggetto di riflessione e venisse effettuato in modo veramente generoso."
    (Lettera ai sacerdoti di Giovanni Paolo II, Giovedì Santo del 1991)

    e ancora:

    "Questa concezione (del Concilio) ha trovato la propria realizzazione nei seminari "Redemptoris Mater", che preparano presbiteri diocesani per la nuova evangelizzazione, secondo la formazione del Cammino Neocatecumenale. (…) Si può dire che si realizza così una nuova forma di servizio: il missionario diocesano."
    (L'Osservatore Romano, 22.03.1991)

    Ora risulta veramente di grande consolazione e speranza ciò che la recente convivenza dei seminaristi e degli aspiranti seminaristi presso il Centro "Servo di Iahvè"di Porto San Giorgio, ha visto realizzarsi concretamente.
    Infatti il numero dei nuovi ragazzi entrati nei seminari dopo questa convivenza, è di 207 dei quali 8 dall'Africa, 96 dall'Europa (dei quali 36 solo dall'Italia) e 103 dall'America.

    Un'altro fatto significativo ha marcato la giornata conclusiva della convivenza: la celebrazione Eucaristica di Domenica mattina è stata presieduta dal Card.Rylko (Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici) che , con grande sorpresa e "in esclusiva", ha cantato tutta la Liturgia con le modalità del Cammino.

    Possiamo quindi affermare, parafarsando il versetto di Matteo che titola l'articolo, che, ancora una volta, il Padrone della messe, ha provveduto operai per la sua messe , operai che siamo invitati a sostenere con la preghiera personale e comunitaria nel loro percorso di formazione all'interno dei nuovi e dei "vecchi" Seminari Redemptoris Mater sparsi su tutta la terra.

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  120. Caro Veritatis Splendor,
    ti ringrazio anche per questo post, che non mi sogno di cancellare, perché dobbiamo insieme analizzarne il contenuto.

    La prima rimarchevole cosa che noto già da diverso tempo è che la 'mascherata' di eccclesialità cattolica da parte del cammino, si vada facendo sempre più netta e anche più sfacciata, citando in maniera strumentale, come se fossero scritti per il cammino, documenti ufficiali della Chiesa o come se questi potessero attagliarsi benissimo al cammino stesso. Sappiamo bene come questo non sia assolutamente vero.

    Se noi non fossimo così informati e così 'vaccinati' e così 'smaliziati', contenuti come quello qui sopra, dall'apparenza attendibile, salvo poi a sapere cosa c'è sotto, avrebbero indotto in inganno anche noi e, purtroppo traggono in inganno troppi nella Chiesa!

    Quello che mi preoccupa è la portata di questo inganno, che si fa facendo sempre più sottile e sepre più subdolo e sempre più abile...

    Era proprio S. Francesca Cabrini che si stupiva di quanto sono attivi ed efficienti i servitori del male...

    Inviterei Tripudio, Francesco e gli altri ad effettuare una lucida analisi su questo testo e Maria a raccogliere tutti i dati sui seminari elaborandoli per una pagina ad hoc per il sito!

    Io faccio una sola piccola notazione, apparentamente banale, ma che conferma quanto già affermato sull'aspetto del filoebraismo ignorante e strumentale:

    il solo dire o veder scritto "servo di Jahvè" farebbe inorridire i nostri fratelli ebrei. Essi infatti, per il grande e ineludibile rispetto che hanno per il Nome del Signore espresso col tetragramma sacro, così 'sfacciatamente' riportato dai NC, non lo traslittererebbero né pronuncerebbero mai in questo modo barbaro (come invece avviene nel ritmato "Santo è Santo..." e in altri canti che certo tutti conoscete). Gli ebrei lo leggono e pronunciano sempre: "Adonai" (il mio Signore) preso dal linguaggio più comune...

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  121. Mi piange il cuore a vedere strumentalizzata e piegata alla loro realtà la parola del Magistero, che poi nelle catechesi non solo è ignorata e disattesa, ma anche contraddetta!!!

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  122. E' bello anche vedere come per dare un certo senso di ufficialita' si cita il Card. Rylko che , con grande sorpresa e "in esclusiva", ha cantato tutta la Liturgia con le modalità del Cammino.
    Questo oltre che ad essere materiale per LA PULCE mi fa pensare che se neanche i Cardinali prendono in considerazione i richiami Del Santo Padre sulla liturgia,stiamo freschi.I romani direbbero " Mala tempora currunt "

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  123. Dice Antonio:
    "Riguardo la questione del peccato contro lo Spirito Santo, ho posto e pongo un dilemma fondamentale... Se solo i neocatecumali fossero un minimo nella verità, tutti coloro che lo criticano con qusti toni sarebbero in quel peccato. Non è una mia opinione, è un dato di fatto"

    Si, ma...prendiamo lo stesso assioma con una piccola variazione di termini:
    Se solo i cattolici che criticano il cammino fossero un minimo nella verità, tutti coloro che li criticano con questi toni (indemoniati, faraoni, giuda...) sarebbero in quel peccato.

    Funziona anche così, Antonio?

    RispondiElimina
  124. Per Antonio,

    da quel che dici sembra tu conosca i neocatecumanali quasi solo attraverso il nostro blog e non hai recepito che noi non formuliamo accuse e non siamo dei Torquemada, ma parliamo dalla nostra esperienza e da quanto conosciamo del cammino: predicazione, struttura, modalità ecc, di cui si è ampiamente dibattuto ed esaurientemente illustrate nel sito con dati basati sul magistero della Chiesa. Ma non per mettere a raffronto 'dottrina versus carisma', ma 'verità versus menzogna'.

    Abbiamo infatti affermato ripetutamente - e credo tu ne convenga - che, secondo come si vivono i sacramenti (riconciliazione ed eucaristia in primis), avviene la nostra trasformazione interiore e si sviluppa in noi una 'fede retta' o meno.

    Una volta constatato e dimostrato che sulle VERITA' DELLA FEDE i neocatecumenali sono in errore, perché tiri ancora in ballo lo Spirito Santo che invoco su di te, su di noi e su di loro?

    Riesci a dialogare con chi torna e ritorna sugli stessi punti con le cose che dici che gli scivolano addosso e non lo scalfiscono neppure un po'?

    Può sembrare cha anche noi facciamo lo stesso. Ma ho già detto e ripetuto che abbiamo un percorso di anni e di ricerche e di esperienze e di verifiche fatte con Sacerdoti di santa romana Chiesa. Qui pensi che lo Spirito del nostro Signore Gesù non c'entri?

    Il dialogo con loro che tu giustamente invochi (perché il principio è sacrosanto) l'abbiamo tentato. Dovresti conoscere le 700 pagine (oltre 2000 post) del vecchio blog palazzoapostolico.it che non è più sulla rete.
    Ebbene, ci abbiamo provato per mesi e siamo stati accusati di tutto, messi a tacere con gli spot pubblicitari e non con argomenti raffrontati i nostri... parla più quell'esperienza di un manuale teorico, perché vi abbiamo rivissuto tutte le tipologie di esperienze e di 'non dialogo' e di terrorismo psicologico già incontrate nell'ambito del cammino ed altro ancora... approfondendo ulteriormente le nostre conoscenze e le nostre valutazioni.

    Se sei così 'equidistante' o 'equivicino' come va tanto di moda, perché non entri nel cammino e non fai l'esperienza direttamente?
    Quello che non capisco è: se davvero sei così equidenstante o equivicino, perché kilometri di ragioni e considerazioni serie che abbiamo fatto non ti hanno scalfito neppure un po' e perché non ci confuti quelle con la tua intelligenza e il tuo raziocinio, usando il logos, come ci invita il nostro Papa, invece che tirare di nuovo in ballo l'ipotesi 'tremenda' del peccato contro lo Spirito Santo?

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  125. Ancora per Antonio,

    tu che parli tanto di dialogo, su questo blog hai potuto e potrai dire quel che volevi, perché è il confronto quello che davvero cerchiamo, oltre alla ricerca e l'approfondimento.

    Prova invece ad andare sul Forum Catechumenium e prova a intervenire: per iscriverti manca solo che tu debba indicare il gruppo sanguigno (se non sei neocatecumenale, non entri!) e hai provato a leggere i post? Nessun argomento 'polposo', ingessati, omologati, spesso cancellati... è indice di crescita spirituale, ma anche umana e psicologica, tutto questo?

    RispondiElimina
  126. Io direi che se c'è questa chiusura in un Forum, che è la stessa che si vive nelle parocchie, con chi dialoghi?
    Noi veramente i muri abbiamo cercato di abbatterli non di costruirli, ma non ce lo consentono, perché gente che pensa con la sua testa, nel cammino non dura...

    Pensi riusciresti mai a dialogare con i talebani?

    Sto raccogliendo il materiale sui Seminari RM

    Perché Antonio non ci dice qualcosa su questi?

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  127. Già, Antonio, perchè non ci parli del "clima pluralistico, di dialogo e di apertura" che contribuisce al formarsi delle vocazioni al "presbiterato" nel cammino neocatecumenale?
    Pare che tu possa parlare con cognizione di causa, si arguisce da come ti esprimi...

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  128. Vorrei far rilevare ad ANTONIO che se criticare un cammino teologale almeno "distante" se non contrapposto del tutto al Cattolicesimo significa peccare contro lo Spirito Santo,tutti gli artefici della Controriforma Cattoli,ad iniziare da S.Ignazio de Loyola,per non parlare di S.Domenico Guzman(che contro la Riforma protestante ne hanno detto di tutti i colori) di tali peccati ne hanno accumulato a dozzine.

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  129. INDISCREZIONI SULLA PERMANENZA DI DINA GRILLI NELLA CLAUSURA DELLA MAIELLA

    Sono trapelati varie notizie sulle modalità di "purificazione" di Dina Grilli,la celebre neocat abruzzese fissata dell'autoaccusa pubblica,nel monastero di clausura sulla Maiella,dove,nelle settimane scorse era stata caldamente invitata a ritirarsi dai suoi catequisti.

    La fanciulla ha obbedito e si è presentata nottetempo,come consigliatole,alla suora guardiana.Le è stata subito assegnata una cella,dove ha trascorso alcune ore di sonno(si suppone).
    Alle 5 di mattina è scesa autonomamente in cappella e si è messa a suonare la chitarra,dando vita a un canto altissimo,che ha richiamato tutte le monache dietro le grate loro riservate.
    Appena ella le ha viste e ha realizzato dentro di sè di avere un uditorio bastevole,ha imbracciato un microfono e si è messa a confessare i suoi peccati,dilungandosi in descrizioni minuziosissime delle sue gesta peccaminose.
    Le monache scandalizzate,con un fruscio di sottane,si sono subito ritirate nelle loro celle tappandosi le orecchie.
    Due ore dopo,alle Lodi in cappella,stessa scena terrificante per le povere monache,costrette loro malgrado,ad ascoltare descrizioni anatomiche non consone al sacro luogo.Altra precipitosa ritirata nelle celle.
    A colazione in refettorio Dina sembrava molto più calma e colloquiale con una silenziosissima monaca che aveva avuto il permesso speciale di sedersi vicino a lei per controllarla.
    Ma appena giunte alla recita dell'ora media,la matura fanciulla abruzzese ha ripreso con la solita verve,addentrandosi in parrticolari scabrosissimi,che hanno falcidiato il pudore di tutte le monache presenti.
    Nuova pausa a pranzo.
    La goccia che ha fattro traboccare il vaso è però caduta durante la recita dei Vespri. L'ineffabile Dina,appena le è venuto a tiro il microfono ,ha inondato la cappella di urla disumane professandosi peccatrice,stracciandosi le vesti e indicando nelle sue carni le zone più peccaminose.
    Le monache non ce l'hanno fatta più e,quasi si fossero messe d'accordo,sono balzate fuori dai cancelli non si sa come,sciamando con malcelate urla di spavento fuori dal convento e indi giù a perdifiato per la scarpata sottostante,inseguite da una Dina Grilli più accesa che mai,la quale insisteva a voce elevatissima essere suo preciso dovere emendarsi confessando pubblicamente i suoi trascorsi.

    Solo dopo che la Dina è andata via dal convento le monache sono gradualmente rientrare,previe le opportune rassicurazioni,ma ancora oggi ne mancano tre all'appello.

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  130. IL COMMENTO DI MISTER PRESBITERUS SUI FATTI DELLA MAIELLA

    ..zz....las......sù...sul....le.....mon...tagneee...zz.zz.z.

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  131. Per Antonio che dice

    "E' la stessa cosa di quelli che dicono che il Vaticano è il centro di potere di tutto il monopolio politico e dei poteri forti. Non so se mi faccio intendere."

    Ti fai intendere benissimo, solo che NON E' LA STESSA COSA, perché sai bene che questo discorso sul Vaticano parte da preconcetti ideologici e anticlericali. Noi, invece, non abbiamo nessuna ideologia o nessun interesse da difendere. Stiamo solo 'mostrando' la Verità... poi c'è chi la vuole riconoscere e chi no... e qui credo che possa entrarci lo Spirito Santo...

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  132. Sempre Antonio:

    "Mi rendo conto che spesso noi cattolici parliamo dei neocatecumenali come gli atei parlano di noi cattolici. E questo mi rende molto triste."

    Povero !!!! :(((

    Hai fatto un'equazione imprecisa e chiaramente costruita ad hoc per rendere più efficace la tua dialettica filo-necat mascherata da 'semplice interesse'.

    Il tuo post trasuda falsità da ogni virgola!!

    Non hai risposto a Miriam che, se non sbaglio, ti chiedeva se sai chi è il padre della menzogna

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  133. Decisamente Antonio non è una persona di spirito; il che è proprio dei temperamenti rigidi, che secondo me sono i soli a poter sopportare i metodi neocatecumenali.
    E è strano che abbia dato tanto peso ad una mia banale battuta e abbia abbandonato il campo a causa di questa senza rispondere alle più consistenti argomentazioni di Anonimo, Francesco, Mic e Miriam!

    Inoltre la sua ultima affermazione sembra più una minaccia che una preghiera ... che il Signore ci liberi da ogni male (ricordate la maledizione lanciata sull'altro blog)?

    Conoscono i nostri Pastori questa abitudine delle maledizioni?

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  134. Tante volte mi chiedo se non faremmo meglio, io per prima, a non lasciarci 'prendere la mano' nelle discussioni e riuscire a parlare con più serenità e senza contrapposizione.

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  135. CARO ANTONIO

    dichiari di lavorare in campo scientifico.E ti credo.
    Il tuo sistema di discussione e di valutazione del problema ha un taglio concreto e lucido,improntato all'analisi.
    Ascoltami.
    Quando il metodo scientifico è applicato alla valutazione delle cose dello Spirito procura brutti scherzi.
    Dobbiamo usare la ragione nella fede - dice Benedetto XVI - non dobbiamo idolatrarla a oltranza.
    Altrimenti facciamo lo stesso errore di Kiko e Carmen,che hanno costruito il loro teorema neocatecumenale sui seguenti falsi assiomi:

    - la Chiesa è in crisi(crisi di vocazioni,di costumi,di pratica religiosa);
    - è in crisi perchè arroccata sui propri privilegi terreni e soffocata da una gerarchia asfissiante;
    -il popolo di Dio ha abbandonato la casa di Dio perchè il mondo(tutto negativo) lo trascina con sè nel baratro;
    -il cammino neocatecumenale può ricostruire la Chiesa con: sovvertimento del concetto di Chiesa-Gerarchia e sostituzione della Chiesa -Carisma;
    -il Cammino neocatecumenale,inventando liturgie nuove e avvincenti può richiamare il popolo di Dio;
    -proviamo a costruire una nuova Chiesa superi lo stato di crisi in cui versa quella attuale.

    Questo in parole poverissime il concetto.
    Da qui il grande falso teorema:il cammino neocatecumenale ,essendo iniziazione nuova ,è Chiesa,non è movimento ecclesiale.

    Un paradosso da menti contorte o comunque offuscate dall'incapacità di interagire e dalla volontà di imporre e basta.

    Anche io ti ho riten uto neocatecumenale in background.E sai perchè? Perchè anche tu hai tacciato le nostre discussioni franche e chiare come "peccati contro lo Spirito Santo":una posizione,la tua,che richiama il metodo scientifico,o,più semplicemente il famoso adagio:"Chi non è con me o con i neocatecumenali è contro di me o comunque contro i neocatecumenali.

    Sii saggio, fratello:se non sei neocatecumenale,ma solo simpatizzante,informati,conoscili,vivi almeno qualche esperienza con loro e poi valuta.

    Noi siamo sempre pronti a discutere con te,come e quando vorrai.

    Pace a te.

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  136. Cara Miriam,la contrapposizione (civile e cordiale,comunque positivamente articolata) è inevitabile in una discussione.Qualunque essa sia.
    Se non ci fosse,non ci sarebbe nemmeno discussione,ma solo sterile comparazione di opinioni stucchevoli.

    Per animare e/o alleggerire la discussione del resto ci pensa la pulce.:-))

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  137. DINA GRILLI ALLA DOMUS AUREA

    Onde por rimedio alla pessima abitudine della celebre peccatrice neocat Dina Grilli d'Abruzzo di strombazzare ai quattro venti davanti a tutti i suoi peccati per purificarsi,secondo l'uso insegnatole dal senor Kirikus, Dona Carmenita ha deciso di portarla oggi con sè alla Domus Aurea Galilaeae per un breve periodo di riposo e di purificazione vera.

    Il viaggio in aereo sembrava destinato all'anonima quiete di un normale volo,quando Dina,essendo entrata nella cabina di pilotaggio s'è appropriata del microfono e ha iniziato a riferire con alte strida a tutti i passeggeri attoniti i suoi peccati,con grave imbarazzo di Dona Carmenita,che è stata costretta ad aprire il suo più grande ventaglio al fine di nascondervi dietro le sue rosse sembianze.

    Altro tantativo della donna all'aeroporto di Tel Aviv,oggi particolarmente affollato,ma stavolta Dona Carmenita con uno strattone erculeo l'ha zittita subito.

    Finalmente alla Domus Aurea,dove Dina ,dopo una breve accoglienza è stata sottoposta nell'ordine:

    - all'assunzione di una tisana aromatica a base di camomilla e genziana arricchita da 200 cl di Valium e da 300 cl di Serenase;

    - a una seduta psicoanalitica consistente nel fissare,legata mani e piedi a una sedia,per ben 40 minuti una gigantografia del viso di Pascalone 'O Guiercio;

    -a due esorcismi officiati direttamente dal senor Kirikus.

    Indi,dopo un abbondante pasto è stata fatta mettere a letto.

    Dieci minuti dopo alla Domus si è scatenato il putiferio: Dina Grilli,scappata proditoriamente dalla sua camera ,ha raggiunto urlando un branco foltissimo di Alti Pelati,Tacchi e Pavoni bordati di rosso in visita alla Domus che stavano ammirando la grande statua in plexiglass del senor Kirikus posta al centro della grande piscina interna.

    Indi urlando all'impazzata tutti i suoi peccati,si è semidenudata e tuffata all'interno della piscina purificatrice da dove ha continuato ad autoaccusarsi battendosi il petto,con gravissimo scandalo e imbarazzo degli alti pelati presenti che hanno abbassato pudicamente gli occhi guardandosi le punte delle scarpe.

    E' sopraggiunta Dona Carmenita,che con un candido sorriso sulla bocca ha spiegato a tutti gli ospiti presenti che la matura signorina abruzzese è l'emblema dell'efficacia della terapia spirituale del senor Kirikus.

    Applausi di tutti i presenti.

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  138. DINA GRILLI ALLA DOMUS AUREA

    Onde por rimedio alla pessima abitudine della celebre peccatrice neocat Dina Grilli d'Abruzzo di strombazzare ai quattro venti davanti a tutti i suoi peccati per purificarsi,secondo l'uso insegnatole dal senor Kirikus, Dona Carmenita ha deciso di portarla oggi con sè alla Domus Aurea Galilaeae per un breve periodo di riposo e di purificazione vera.

    Il viaggio in aereo sembrava destinato all'anonima quiete di un normale volo,quando Dina,essendo entrata nella cabina di pilotaggio s'è appropriata del microfono e ha iniziato a riferire con alte strida a tutti i passeggeri attoniti i suoi peccati,con grave imbarazzo di Dona Carmenita,che è stata costretta ad aprire il suo più grande ventaglio al fine di nascondervi dietro le sue rosse sembianze.

    Altro tantativo della donna all'aeroporto di Tel Aviv,oggi particolarmente affollato,ma stavolta Dona Carmenita con uno strattone erculeo l'ha zittita subito.

    Finalmente alla Domus Aurea,dove Dina ,dopo una breve accoglienza è stata sottoposta nell'ordine:

    - all'assunzione di una tisana aromatica a base di camomilla e genziana arricchita da 200 cl di Valium e da 300 cl di Serenase;

    - a una seduta psicoanalitica consistente nel fissare,legata mani e piedi a una sedia,per ben 40 minuti una gigantografia del viso di Pascalone 'O Guiercio;

    -a due esorcismi officiati direttamente dal senor Kirikus.

    Indi,dopo un abbondante pasto è stata fatta mettere a letto.

    Dieci minuti dopo alla Domus si è scatenato il putiferio: Dina Grilli,scappata proditoriamente dalla sua camera ,ha raggiunto urlando un branco foltissimo di Alti Pelati,Tacchi e Pavoni bordati di rosso in visita alla Domus che stavano ammirando la grande statua in plexiglass del senor Kirikus posta al centro della grande piscina interna.

    Indi urlando all'impazzata tutti i suoi peccati,si è semidenudata e tuffata all'interno della piscina purificatrice da dove ha continuato ad autoaccusarsi battendosi il petto,con gravissimo scandalo e imbarazzo degli alti pelati presenti che hanno abbassato pudicamente gli occhi guardandosi le punte delle scarpe.

    E' sopraggiunta Dona Carmenita,che con un candido sorriso sulla bocca ha spiegato a tutti gli ospiti presenti che la matura signorina abruzzese è l'emblema dell'efficacia della terapia spirituale del senor Kirikus.

    Applausi di tutti i presenti.

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  139. Vediamo alcuni passi dagli interventi di Antonio:

    "Credo che rigirarvi notizie tra di voi non serva a nulla"

    " vorrei premettere che non faccio parte del cammino neocatecumenale, tuttavia ciò non mi impedisce di essere fortemente critico con questo blog, di cui, ribadisco, non vedo l'utilità."

    "credo che vi stiate delegittimando da soli"

    "P.S.: comunque, ad ogni modo, non sarebbe possibile eliminare quei commenti con le z, gli uffa, i "che palle", ecc....? Ripeto, quelli vi delegittimano. "

    " Mi riprometto che questo sarà il mio ultimo intervento sul vostro blog, "


    Lo infastidisce proprio tanto questo blog?

    Vorrebbe chiuderlo?

    Vorrebbe dimostrarne l'inutilità?

    Vorrebbe dire che è controproducente?
    ...


    Cui prodest?????????

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  140. Vi interessa sapere che ne pensava Giovanni Paolo II, riferendosi ai sacerdoti nell'ambito delle comunità neocatecumenali?

    "La prima esigenza che vi s’impone è di sapere mantener fede, all’interno delle Comunità, alla vostra identità sacerdotale. In virtù della sacra Ordinazione voi siete stati segnati con uno speciale carattere che vi configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter agire in suo nome (cf. Presbyterorum ordinis, 2). Il ministro sacro quindi dovrà essere accolto non solo come fratello che condivide il cammino della Comunità stessa, ma soprattutto come colui che, agendo “in persona Christi”, porta in sé la responsabilità insostituibile di Maestro, Santificatore e Guida delle anime, responsabilità a cui non può in nessun modo rinunciare. I laici devono poter cogliere queste realtà dal comportamento responsabile che voi mantenete. Sarebbe un’illusione credere di servire il Vangelo, diluendo il vostro carisma in un falso senso di umiltà o in una malintesa manifestazione di fraternità. Ripeterò quanto già ebbi occasione di dire agli assistenti ecclesiastici delle associazioni internazionali cattoliche: “Non lasciatevi ingannare! La Chiesa vi vuole sacerdoti, e i laici che incontrate vi vogliono sacerdoti e niente altro che sacerdoti. La confusione dei carismi impoverisce la Chiesa, non la arricchisce” (Giovanni Paolo II, Allocutio, 4, 13 dicembre 1979: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, II/2 [1979] 1391).

    Pensate ne abbiano tenuto conto, mentre sbandierano e si fanno forti di tutte le sue parole di approvazione e di incoraggiamento. Ma di queste, molto eloquenti e significative, cosa ne hanno fatto? Andateglielo a dire, se ci riuscite!

    Nello spot ripreso da segnideitempi tutto è stato citato tranne che queste parole, rivolte dal Papa espressamente a loro e subito gettate nel dimenticatotio perché non corrispondono alle mire di kiko!!!

    RispondiElimina
  141. E' in rete, sul sito la pagina dedicata ai seminari, tra i titoli di destra.
    Attendo osservazioni, suggerimenti, integrazioni quant'altro nella vostra buona volontà e desiderio di fare chiarezza ...

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  142. 1562 “Cristo, consacrato e mandato nel mondo dal Padre, per mezzo dei suoi Apostoli ha reso partecipi della sua consacrazione e della sua missione i loro successori, cioè i vescovi, i quali hanno legittimamente affidato, secondo diversi gradi, l'ufficio del loro ministero a vari soggetti nella Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 28]. “La [loro] funzione ministeriale fu trasmessa in grado subordinato ai presbiteri, affinché questi, costituiti nell'Ordine del presbiterato, fossero cooperatori dell'Ordine episcopale, per il retto assolvimento della missione apostolica affidata da Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 2].

    1563 “La funzione dei presbiteri, in quanto strettamente unita all'Ordine episcopale, partecipa dell'autorità con la quale Cristo stesso fa crescere, santifica e governa il proprio Corpo. Per questo motivo, il sacerdozio dei presbiteri, pur presupponendo i sacramenti dell'iniziazione cristiana, viene conferito da quel particolare sacramento per il quale i presbiteri, in virtù dell'unzione dello Spirito Santo, sono segnati da uno speciale carattere che li configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter agire in nome e nella persona di Cristo Capo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 2].
    ...

    1567 “I presbiteri, saggi collaboratori dell'ordine episcopale e suoi aiuto e strumento, chiamati al servizio del Popolo di Dio, costituiscono col loro vescovo un unico presbiterio, sebbene destinato a uffici diversi. Nelle singole comunità locali di fedeli rendono, per così dire, presente il vescovo, cui sono uniti con animo fiducioso e grande, condividono in parte le sue funzioni e la sua sollecitudine e le esercitano con dedizione quotidiana” [ Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 28]. I sacerdoti non possono esercitare il loro ministero se non in dipendenza dal vescovo e in comunione con lui. La promessa di obbedienza che fanno al vescovo al momento dell'ordinazione e il bacio di pace del vescovo al termine della liturgia dell'ordinazione significano che il vescovo li considera come suoi collaboratori, suoi figli, suoi fratelli e suoi amici, e che, in cambio, essi gli devono amore e obbedienza.

    1568 “I presbiteri, costituiti nell'ordine del presbiterato mediante l'ordinazione, sono tutti tra loro uniti da intima fraternità sacramentale; ma in modo speciale essi formano un unico presbiterio nella diocesi al cui servizio sono assegnati sotto il proprio vescovo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 8]. L'unità del presbiterio trova un'espressione liturgica nella consuetudine secondo la quale, durante il rito dell'ordinazione, i presbiteri, dopo il vescovo, impongono anch'essi le mani.

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  143. Grazie a Catechismo... ma sono tutte cose alle quali, al momento dell'ordinazione, sia pure solo 'formalmente', i seminaristi RM aderiscono anche loro. Il problema è che poi anziché obbedire ai Vescovi obbediscono a Kiko e alla loro strutturata organizzazione.

    Quel che c'è da chiedersi, cosa dicono i vescovi di tutto questo? Perché hanno consentito il proliferare e il perpretuarsi di questo 'minestrone indigesto'?

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  144. Per Giuseppe, che ha detto:

    "Sta di fatto che i seminari R.M. servono a sfornare "presbiteri" fedeli al kikismo, i quali andranno a far parte in un prossimo futuro di quella gerarchia ecclesiastica, (nel cammino quella attuale è contraddistinta pittoricamente dalla croce rovesciata), che sarebbe in questo modo piegata dall'interno ai voleri dei vertici neocat."

    Grazie del tuo contributo. Puoi chiarirci meglio, per favore, il riferimento alla croce rovesciata?

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  145. LA SECONDA GIORNATA DI PERMANENZA DI DINA GRILLI ALLA DOMUS AUREA

    Sta trascorrendo in sana armonia la seconda giornata di permanenza di Dina Grilli alla Domus Aurea.

    Ieri sera dopo il suo tutto nella piscina probatica davanti a tutti gli alti pelati presenti e la conseguente autoaccusa pubblica dei suoi peccati,è stata rimessa a letto ed ha dormito per 16 ore di filato,salvo una breve interruzione tecnica.

    Si è svegliata giusto in tempo per il pranzo ed è scesa subito nelle cucine,dove ha tentato una pubblica autoaccusa davanti ai cuochi e agli sguatteri che non l'hanno degnata di uno sguardo.

    Indi si è approssimata alla porta a vetri che divide le cucine dalla grandissima sala del ristorante "Venite e mangiate" dove già una grande folla di alti pelati e delle rispettive corti aveva già preso posto ai tavoli.

    Non le è parso vero poter disporre di un uditorio tanto importante e vasto.

    E' quindi montata su un carrello portavivande e ha iniziato un rapido giro di tutti i tavoli autoscrutinandosi a voce altissima e battendosi il petto.

    L'uditorio è rimasto perplesso,ma all'arrivo degli antipasti,non l'ha degnata più di uno sguardo.

    La cosa l'ha indispettita alquanto per cui ha notevolmente aumentato il volume dell'autoaccusa,inondando di saliva i commensali.

    L'intervento discreto di Dona Carmenita ha fatto si che ella venisse alloggiata in una saletta riservata,nella quale ha trovato sul tavolo oltre al pasto un piccolo registratore per fissarvi le sue autoaccuse.Impegno,questo,che la sta tenendo occupata anche in questo momento.

    L'idea brillantissima di Dona Carmenita è quella di sfruttare tali confessioni spontanee per un altro DVD shock : "IL GRANDE CHIASSO 5 :la voce dell'innocenza".

    Intanto nella sala del ristorante si è già passati ai secondi piatti tra un amabile conversare e l'altro.

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  146. Per Mic:

    guarda il numero 3 dei documenti del cnc sul sito. Nella pagina a destra trovi nello scritto "ancla" inscritto in un rettangolo, a fianco è disegnata l'ancora, la croce del cammino, che poi Kiko evolve successivamente in una variante del crismon o monogramma di costantino (composto dalle lettere X e P, le iniziali di Cristo, ma in questo caso c'è solo la croce e mancano alfa e omega ai lati). Attenzione al fatto che esiste una derivazione di ankh (simbolo egizio della vita eterna) che rappresenta il pianeta Venere (e la donna), è una croce greca con alla sommità un circolo, sotto certi aspetti molto somigliante.

    Questo dell'ancora è il simbolo iniziale della croce del cammino, forse potremmo dire un albero con le radici che partono da terra (no hay vida cristiana sin comunidad), la "comunità di chi viene dall'inferno pieno di ferite e di disprezzo", tramite la quale per Kiko si arriva al cielo ed alla vita eterna.

    La croce che simboleggia la parrocchia e quella posta sul seggio del servo di Dio Giovanni
    Paolo II sono invece rovesciate: mentre il cammino prenderebbe dalla terra e porterebbe al
    cielo la gerarchia ecclesiastica prenderebbe dal cielo e porterebbe alla terra, esalterebbe la carne a detrimento dello spirito.

    Dato che un simbolo fa sempre riferimento ad un sostrato culturale condiviso, è molto
    difficile da sostenere che la croce rovesciata di Kiko sia un simbolo medievale
    dell'apostolo Pietro, dato che Kiko rifiuta questo periodo della storia della Chiesa e dato
    che oggi questo significato è irrimediabilmente perduto anche perchè attualmente il
    simbolo possiede un significato denotativo fortemente negativo che anche gli atei conoscono:
    chi lo avesse nel proprio stemma (che non fosse satanista) si affretterebbe a toglierlo.
    Il simbolo kikiano ha un suo sostrato condiviso, ma è solo per una sua ristrettissima cerchia. I comuni mortali ne sono esclusi, come in ogni setta che si rispetti.

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  147. Caro Giuseppe, ti ringrazio infinitamente insieme a Mic che ha sollecitato la tua precisazione.

    Ho adeguatamente integrato le pagine delle 'stranezze liturgiche' e della croce rovesciata'.

    La nostra analisi si va facendo sempre più 'chiara e distinta', per scomodare anche un filosofo...

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  148. Ho scoperto che nel seminario Redemptoris Mater di Macerata, come nella domus galileae, è stata realizzata una bimah (il pulpito presente nelle sinagoghe da cui viene letta la Torah). Altro pseuo-ebraismo da aggiungere ai tanti già annotati e studiati sul sito e in questo blog.
    Ho però collegato questi inquietanti dettagli alle deliranti parole di Kiko sull'incontro tra ebraismo e cristianesimo e il 'luogo' messianico costituito dlala Domus Galileae che ora non trovo,ma sono in un'altra pagina del blog. Appena ho tempole ripeschiamo.

    Ora sono molto stanca perché oggi ho lavorato duro: alla pagina sui "Redemptoris Mater" e agli aggiornamenti di quella sulle 'stranezze liturgiche'... e altro...

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  149. Un'altra analogia con le sinagoghe sono i lucernari realizzati con materiali trasparenti che si trovano in tutte le costruzioni neocatecumenali compresa la Domus.
    Dovrebbero rappresentare il 'cielo stellato' che è su quelli che studiano la Torah...
    Strano che poi il così detto "lucernario" contempli invece l' "oscurità totale" ...

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  150. Avete notato la sensibilità dei neocat sulla “Galilea delle genti”? Ne parla Mt. 4, 12-16, che si riferisce ad Is. 9 Se volete, potete comparare il brano precedente, Is. 8, 19-23 con la seguente (peraltro rispettabilissima) testimonianza pubblica di conversione di Kiko:
    "Un día entró en su cuarto y comenzó a gritar a ese Dios: «¡Si existes, ayúdame, no sé quién eres, ayúdame! Y en aquel momento Dios tuvo piedad de mí, pues tuve una experiencia profunda de encuentro con el Señor que me sobrecogió. Recuerdo que comencé a llorar. Sorprendido, me preguntaba, ¿por qué lloro? Me sentía como agraciado, como uno a quien delante de la muerte, cuando le van a disparar, le dijesen: "Quedas libre, gratuitamente quedas libre"»."

    E comparare ciò che segue, Is 9, 1-3(4) con l'esperienza del cnc ed il suo futuro nella “Galilea delle genti”.

    Con la croce rovesciata viene verosimilmente indicata la “grande prostituta che siede sui sette colli”, la città grande che regna su tutti i re della terra vedi Ap. 17, 1-18 ed Ap. 18, 1-8, in assoluto contrasto con la “Galilea delle genti” del cnc e probabilmente con la città santa, Gerusalemme, di Ap. 21, 10-27, che sarebbe prefigurata dal precedente testo di Isaia.

    Naturalmente tutte queste interpretazioni sono fondamentaliste ed errate, tuttavia darebbero ragione della Domus e della basilare importanza della “Galilea delle genti” neocat.

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  151. LE BANDIERE

    Garriscono al vento sui tetti della Domus Aurea Galilaeae due bandiere moltiplicate all'infinito:quella bianca e gialla e quella dello stato di Israle:il che produce visibili fastidi in chi passa e le osserva per uno stridore estetico che appare inconcepibile vista la meticolosa cura con cui el senor Kirikus sa associare i colori e le forme.

    Intervistato in proposito,egli ha asserito che invece è proprio per un fatto estetico che sono stati associati i colori delle due bandiere e ai giornalisti che gli muovevano in tal senso obiezioni egli ha ribadito che tutte le cimici neocat del mondo hanno esultato sempre dei suoi accostamenti cromatici e delle sue soluzioni architettoniche.

    Egli ha infatti spiegato che in Terra Santa la sovrapposizione estetico-architettonica di secoli di dominazioni parcellizzate ha creato un pasticcio di forme, costruzioni, ricostruzioni: la costruzione della Domus Aurea Galilaeae è solo un primo esempio del ritorno alle origini ed alla purezza necessaria di forme.Presto ne seguiranno altri,fino ad un completo rinnovamento degli stili.

    La domus cosi diventerà il vero centro della fede cristiana,proprio nel luogo da cui essa ha preso le mosse duemila anni fa.

    Alla conferenza stampa hanno assistito decine e decine di alti pelati in viksita alla Domus Aurea che hanno applaudito con le lacrime agli occhi.

    Al successivo pranzo servito in una sala riservata della stessa Domus,in segno di esultanza,Dona Carmenita è apparsa maravigliosamente abbigliata con la bandiera bianca e gialla dai fianchi in giù e con l'altra bandiera dalla vita in su.

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  152. Caro Giuseppe,

    nel mio recente lavoro di documentazione e di ricerca, mi ha molto stupito trovare quel coacervo di simboli ebraici introdotti da Kiko, che io invece ho imparato a conoscere e ad amare nel loro habitat naturale (studio l'ebraico biblico) per di più usati a strumentalizzati in una maniera che trovo addirittura 'materialista' e che, per effetto di un falso ritorno alle origini, stravolge sia l'ebraismo, ma ancor più il cristianesimo!

    Prendiamo ad esempio la bimah di cui ho parlato sia qui che nel sito: non ricorda anche il 'pulpito', su cui salivano i predicatori presente in tutte le chiese critiane a memoria dei meno giovani di noi e che, insieme a tanti altri aspetti del passato non viene più utilizzato?
    Mi chiedo che bisogno c'è, oggi, di ricorrere a tutti quei 'segni' esteriori se poi ti perdi il vero Volto del Signore?

    Comunque il senso dato alla Domus, che hai indicato molto bene nel tuo post, e che anche noi avevamo in qualche modo intuito e segnalato in altre pagine del blog e sul sito è davvero delirante!!!

    Ma guarda - lo saprai certo meglio di me che lo sto scoprendo adesso - che la Domus Galileae con quel che contiene e che rappresenta è davvero un coacervo allucinante di una simbologia ebraica (sono sempre piùesterrefatta, perché èpiù guardo più ne vedo), che non ci appartiene, perché abbiamo il Corpo e il Sangue di Cristo Signore, e in qualche modo assume aspetti sinistramente qabbalistici (dico sinistramente perché naturalmente l'autentica Qabbala è un'altra cosa!)

    Mi fa specie per i sacerdoti e Vescovi che NON LO VEDONO!!!

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  153. IL PREAIOSO INTERVENTO DI MISTER PRESBITERUS

    Presente all'incontro col Sommo Pontgefice,Mister Presbiterus ha più volte assentito con lunghi,lenti e molto eloquenti segni del capo,dando a tutti i numerosi intervenuti un ulteriore segno della sua facondia e della sua ricchezza comunicativa.

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  154. Caro Veritatis Splendor,

    vorrei pregarti di non buttar più dentro documenti, oltretutto ad usum cammini in maniera così selvaggia, perché continuerò a cancellarli!

    Scusami, ma ci vuole tanto a quotare il pezzo su cui vuoi riflettere e ragionarci su, come facciamo normalmente?

    Avevamo mezzo kilometro di spot neocatecumenale, che oltretutto interrompeva un dialogo interessante tra Giuseppe e Miriam !:)

    La prossima volta ti prego di fare come ti ho detto: dicci il fatto e cosa ne pensi, senza sommergerci di parole non tue

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  155. L'ARRIVO DEL SENOR KIRIKUS A CASTELGANDOLFO...

    ...è stato salutato da un nutritissimo gruppo di cimici neocat appostate all'ingresso con il travolgente canto "..TU ES HERMOSO", ache ha strappato calde lacrime di commozione a tutti i presenti e persino al Santo Padre, che ha addebitato diplomaticamente il suo momentaneo stato di irritazione oculare al fumo presente nella sala.

    Vincendo anche noi la nostra irrefrenabile voglia di piangere,riportiamo uno stralcio dell'intervento del senor Kirikus..."La iglesia est toda da crear...la inglessia est toda da riformar...la Iglesssia est toda da neocatomizar......"

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  156. VERITATIS SPLENDOR dice

    "Scusate se pedissequamente riporto articoli di Catechumenium, ma è troppo esilarante vedere come riescano sempre a stravolgere le cose. Oggi si mette in evidenza come le idee del Santo Padre sul quello che deve essere una parrocchia collimano quasi perfettamente con quello che propone il cammino. Se leggete bene i due intendimenti sono all'antitesi ma per loro l'idea di parrocchia è simile. Giudicate voi!!!!!!

    [...] seguivano 2 copie del testo dell'intero discorso del Papa

    e queste parole del redattore neocatecumenale

    ""Colpisce, in particolare, il richiamo del Santo Padre al modello della comunità parrocchiale come
    "famiglia di famiglie cristiane", così vicino, quantomeno nei termini, all'ideale propugnato dal Cammino neocatecumenale che vede la parrocchia futura come "comunità di comunità".""

    A me colpiceilfatto che lo stesso redattore catecumenale dica "così vicino, almeno nei termini..." all'ideale del cammino che vede laparrocchia come comunità di comunità.

    Nemmeno i termini sono gli stessi, perché la 'famiglia' è una comunità aperta e accogliente, la 'comunità' di cui stiamo parlando è blindata, chiusa, settaria...

    RispondiElimina
  157. VERITATIS SPLENDOR, ti chiedo scusa, ma credo che tu mi capisca, come vedi non ho censurato il tuo intervento, ma ho solo tolto il mare magnum che ne seguiva...

    Volevo aggiungere che avevo notato che in quel contesto c'è anche una discorso di Rylko che, sposando in pieno il cammino, dice che nelle parrocchie è irrinunciabile un 'cammino di iniziazione cristiana'.

    E' un termine di cui ho cominciato a diffidare da un pezzo!

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  158. Caro mic
    tu puoi fare quello ritieni opportuno, ci mancherebbe,non sono permaloso e capisco benissimo e me ne scuso.Le cose pero', e' bene conoscerle in toto,perche' estrapolare e' pericoloso. La prossima volta segnalero'la cosa postando solo il link.Vi auguro una buona domenica.

    P.S. : Siamo tutti romani o c'e' qualcuno di altre regioni.Se si, sarebbe bello leggere quello che succede al di fuori del Lazio.

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  159. Cara Miriam,

    credo sia utile un'altra osservazione, sempre sullo stesso documento dell'"àncora" che è sul sito:
    A fianco dell'àncora vi è una citazione da Eb. 6 ( 18-20). Se la leggiamo con ciò che immediatamente precede, cioè Eb.5, 11-14 e Eb. 6, 1-20, vediamo che si parla dell'apostasia come di una catastrofe irreparabile, in contrapposizione agli "eredi della promessa, che appunto hanno "l'àncora... sicura e salda".
    Se leggiamo il brano nel modo fondamentalistico ed errato di cui stiamo parlando, otteniamo che la croce rovesciata, la gerarchia ecclesiastica che avrebbe apostatato, è irrimediabilmente perduta e che solo il cnc è erede della promessa.

    La citazione è seguita da "luz del mundo sal de la tierra fermento, e dalla "cartina" con la freccia anche sul settore dei "cattolici" che ormai conosciamo.

    Questa chiave di lettura (tragicamente erronea) apre molte porte chiuse del cnc...

    Restiamo fedeli al Papa ed al suo Magistero!!!

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  160. Fuori dal Lazio succede anche e molto di peggio!

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  161. Sul pericolo dell'estrapolazione concordo con te, VERITATIS SPLENDOR

    Grazie e alla prossima!

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  162. Caro Giuseppe,

    per gradi, ci stai facendo scoprire meglio ed 'entrare' con più chiarezza in quello che ritengo un contorsionismo mentale e di chiaro e lineare ha soltanto, una volta smascherata, la contrapposizione alla Chiesa...

    Grazie infinite :)

    Tra breve vedrai le tue 'sapienti' considerazioni integrare le pagine del sito...

    RispondiElimina
  163. scusatemi ma ho visto la "Vergine del Cammino" - icona di Kiko per il Cammino neocateucmenale...

    ...e il bambino è STEMPIATO pressappoco quanto una persona anziana, praticamente quanto Kiko (ma io non ho mai visto bambini stempiati!!!) e infatti gli manca solo la barbetta e il pizzetto!

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  164. Veritatis splendor mi ha fatto riflettere e penso che per evitare i rischi dell'estrapolazione, si può quotare, commentare, ma dare il link della fonte.

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  165. Caro anonimo,

    hai provato a grattare un po' sotto il mento del bambino o sopra il suo labbro?I baffetti e il pizzetto ci sono eccome!

    E non hai visto i dipinti di volti maturi!

    RispondiElimina
  166. LA TERAPIA NEOCAT

    Con la terapia d'urto usata alla Domus Aurea Galilaeae ormai ,appena nel giro di due giorni Dina Grilli ha ritrovato il suo equlibrio:non urla più;le sue autoaccuse di peccato le fa solo se interpellata;ingoia senza alcuna resistenza le sue tre tisane quotidiane di camomilla,genziana ,valium forte e serenase;si sottopone di buon grado alle terapie analitiche di osservazione fissa del grande ritratto di Pascalone O Guiercio.
    La novità non è passata in silenzio.Nel giro di poche ore essa si è diffusa in tutti i catacumbenia del mondo dove non si fa altro che dacantare in pubblicge catequesi l'efficacia della terapia neocat.

    Appreso ciò,in Sicilia il Cav. Giovanni Pipìa,responsabile di una bella comunità dell'entroterra,ha deciso di ricorrere alla stessa terapia pewr riconquistare al cammino una cimice ribelle,tale Nunziatina Scuncia,che ha abbandonato le cimici neocat sbattendo la porta.

    Poche ore fa egli si è presentato a casa di Nunziatina,ha bussato discretamente e quando ella è apparsa sulla porta sovrastando il suo metro e cinquanta di statura con la sua maestosa pinguedine femminea,ha sfoderato un ampio sorrisao,ha chiesto perdono e le ha offerto un mazzo di fiori e in regalo il Nuevo Compendio del Nuevo catequismo de la Nueva Iglesia cotolica neocat nonchè un bottiglione di "Liquore della Pace",appositamente confezionato su ricetta della tisana preparata per Dina Grilli alla Domus Aurea.

    Nunziatina sorridente di cortesia e di ospitalità lo ha fatto accomodare.Ne è seguito un amabile colloqui rappacificatore,durante il quale al cavalier Pipìa scendevano copiose dalla fronte enormi perle di sudore.

    Indi Nunziatina ,secondo le sacre cosuetudini sicule di ospitalità, ha tolto il tappo al liquore ricevuto in dono e ne ha riempito due bicchierini,offrendone uno subito al cavaliere.

    QWuesti,subito paonazzo in viso,si è schermito a lungo dicendo che non poteva bere,ma Nunziatina ,avendo mangiato la foglia,ha insistito a lungo,senza vincere le resistenze del Pipìa,che,messo alle strette, ha detto preferire un bicchiere di vino.

    E qui scoppiò l'inverosimile.Nell'ordine Nunziatina:

    .afferrò il bastone della scopa;
    .lo brandi sul cavaliere Pipià che si dava a fuga precipitosa;
    .si affacciò alla porta urlandogli dietro: " Ammia?!!! Ammia??!!!!Bruttu scustumatu e fitusu,mi vulivi vellenari.Ma non vveniri cchiù pe ccà ca ti rrumpo l'ossa".

    Sipario!

    RispondiElimina
  167. Ci hanno chiesto di riportare,per comodità di consultazione, l'indice della III edizione del Nuovissimo Compendio del Nuevo Catequismo della Nueva Iglesia Catolica Neocat.

    Di buon grado lo postiamo,conoscendone la grande utilità per tutti.

    Pregasi prenderne attenta nota:

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  168. L'affermazione:

    "Estrapolare delle frasi dal contesto di un discorso e' una cosa sbagliata,abbiamo visto che cosa e' accaduta al Santo Padre in questi giorni"

    non è corretta. Il concetto va semmai formulato nel modo seguente:
    "Estrapolare STRUMENTALMENTE delle frasi dal contesto di un discorso e' una cosa sbagliata"

    La prima forma, sbagliata, darebbe torto al Santo Padre, che per l'appunto ha fatto una "citazione" quella che tutti conosciamo.
    La seconda forma invece gli dà ragione, dato che tiene conto del contesto del discorso e del suo fine, un contesto nel quale tra l'altro le citazioni sono all'ordine del giorno.
    La citazione della "citazione fatta dal Santo Padre" è stata invece fortemente strumentale.

    Se così non fosse, dovremmo ammettere che nessuno può più citare nessuno a meno di non citare per esteso la fonte, tutti i suoi riferimenti, e farne l'esegesi completa.

    Non è una sottigliezza: si tratta dell'ennesimo mezzuccio per ridurre al silenzio le voci critiche, e per sostituirle con quelle ... di chi afferma per esempio che "Ettore" Scola è il Patriarca di Venezia.

    RispondiElimina
  169. Hai perfettamente ragione anonimo ,sono io ,che come mio solito ,mi esprimo male.Buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
  170. Scusatemi, il link di wikipedia esatto era questo: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Cammino_neocatecumenale/revisione_testo


    Ancora una volta sono logorroico ed interminabile, ma ciò è dovuto a quel benedetto corso di dattilografia che mi permette di esprimere su una tastiera di computer tante cose in poco tempo. E poi avevo alcuni giorni di silenzio da recuperare!


    "La Chiesa è in crisi": è vero. Ma la Chiesa non ha mai umanamente goduto di ottima salute. Antipapi, scismi, eresie, ecc.: niente di nuovo sotto il sole.

    "Gerarchia ecclesiastica asfissiante": purtroppo è in parte vero, non tutti i vescovi sono santi, non tutti i preti sono santi. Ma se hai mal di testa, il rimedio non può essere la decapitazione.

    "Il popolo di Dio ha abbandonato la Chiesa blah blah blah": non commento le elucubrazioni kikiane, non vale la pena. Voglio solo dire che si tratta di mitizzazioni funzionali all'espansione del Cammino. Ci torno più avanti.


    Sul CNC incastrato nei monasteri di clausura, l'argomento è delicato e purtroppo non ho abbastanza dati per capirne di più. Per cui chiederei anzitutto di sapere "quali" monasteri di clausura, e se tali vocazioni alla clausura si adeguano alla tradizione cattolica del monastero o fanno il "canto glorioso di lode (a Kiko)" anziché l'adorazione eucaristica e le cose normali e cattoliche che si fanno in tutti i monasteri di clausura.

    Mi lascia comunque assai perplesso il fatto che le nuove vocazioni del Cammino siano perfettamente inquadrate in tre categorie: seminari R.M. per i maschi, clausura per le femmine, e qualche prete nelle diocesi. Le famiglie in missione non sono una vocazione vera e propria: è qualcosa di più del semplice matrimonio, ma è una vocazione "interrompibile" a piacere, per cui non è una vocazione. E poi al momento sono cinquecento famiglie, neanche tantissime: una media di una famiglia in missione ogni trentacinque comunità neocatecumenali (esatto, ho calcolato 17500 diviso 500).

    Tre categorie, di cui una scarsina e di valore puramente d'immagine. E delle prime due categorie (anzi, solo della prima) si vantano e stravantano sempre numeroni super-giganti. Possibile che la "produzione" vocazionale del Cammino sia così limitata? Possibile che siano solo eccezioni (e forse decisamente rare o addirittura inesistenti) le persone che dicano "grazie al Cammino ho scoperto la mia vocazione da suora salesiana" o da "frate cappuccino" o da "suora paolina" o da "monaco cistercense" o da "suora brigidina"?

    Possibile, possibilissimo. Uno che sta nel Cammino, cercherà anzitutto di garantirsi quella liturgia e quella dottrina. E dubito che perfino un ordine alquanto rilassatuccio e a corto di vocazioni come quello paolino accetterebbe a occhi chiusi una vocazione che pone come condizione il "restare neocatecumenale". Mi chiedo perciò in che "clausura" finiscano le vocazioni femminili, e come queste ultime si regolino di fronte allo stridente contrasto tra kikismo e vita ordinaria di clausura.


    Quanto alla questione "peccato contro lo Spirito Santo", "dialogica", "critica distruttiva", cerchiamo sempre di non perderci dietro le parole.

    Anche nella critica più feroce, teniamo rigorosamente presenti tutte le fonti (documenti, affermazioni kikiane, Catechismo della Chiesa Cattolica, ecc.): anche sant'Ireneo di Lione insultava gli eretici, e perfino con parole volgari (così come se le meritavano), poiché era disperatamente aggrappato all'unica vera fede e conosceva bene (e descriveva altrettanto bene) tutti gli errori e le insulsaggini degli eretici che condannava.

    Ora, il punto è chiaro: nelle dottrine neocatecumenali c'è una tale quantità di errori, che l'opera dello Spirito Santo è stata il prendersi gioco del Cammino, generando in via eccezionale qualche frutto non completamente marcio. Quindi, non è affatto detto che "pecca contro lo Spirito" chi ha documentatamente qualcosa da ridire sul Cammino (del resto basta conoscere il Catechismo per avere molto da ridire sul Cammino).

    Questo vale anche quanto alla "intenzione dialogica" (che parolone complicato!) da tenere nei confronti del Cammino.

    Noi non cerchiamo il dialogo a tutti i costi, ma la verità. Abbiamo il criterio (l'insegnamento della Chiesa), abbiamo il materiale (i discorsi di Kiko, i discorsi del Papa, i testi delle catechesi segrete, i testi del Catechismo, i documenti riguardanti il Cammino, i documenti della Santa Sede).

    E soprattutto, siamo consci dell'attitudine neocatecumenale ad utilizzare i più vergognosi trucchetti e stratagemmi verbali. "Quelli ci delegittimano"? Mah, io direi che loro tendono a delegittimare qualsiasi critica (cfr. cosa ne pensa Gennarini della lettera del cardinale Arinze con le "decisioni del Santo Padre"). E ciò non avviene certamente in buona fede, visto ciò che dicono di padre Zoffoli (se padre Zoffoli fosse stato un ignorante qualsiasi ed avesse scritto le stesse identiche cose, avremmo tutti avuto il dubbio che fosse un invasato esaltato: ma la vita di padre Zoffoli e le sue numerosissime pubblicazioni in difesa della fede sono un fatto innegabile... un fatto innegabile che i neocatecumenali ovviamente negano).

    Inoltre, può ben sussistere una persona "non neocatecumenale ma ugualmente filo-neocatecumenale". Io stesso ero una di queste persone, un tempo. Mi mancavano solo due cose: un contatto diretto coi neocatecumenali (che purtroppo ho avuto) e la descrizione dettagliata dei loro errori e relativa confutazione (che per fortuna ho avuto).

    Insomma, il problema non è la "critica distruttiva", ma la "critica non documentata".



    Mons. Bommarito, vescovo emerito di Catania, parlava del rischio di "fondamentalismo integralista" nei neocatecumenali (testuali parole: "fondamentalismo integralista"). Questa, secondo voi, è una critica costruttiva che serve a favorire il dialogo? O piuttosto era un vescovo esasperato dal comportamento dei neocatecumenali nel gregge a lui affidato?



    Anch'io penso che il Cammino avrà ancora parecchio da camminare, e che la «bastonatura» sulla liturgia è solo l'inizio. Voi dite che la lettera di Arinze non è bastata, ma temo che la questione sia più complessa e sia perfettamente intrecciata con la faccenda dello Statuto (peraltro, questo scade nel giugno 2007 e la lettera "scade" a dicembre 2007: il prossimo anno sarà un anno di fuoco e fiamme).

    Non azzardo previsioni particolareggiate poiché non so cosa abbia esattamente a disposizione il Papa, e non possiamo prevedere cosa faranno i papi successivi. Certamente, per l'assistenza dello Spirito Santo, non dobbiamo temere neppure un eventuale Papa pro-neocatecumenali.

    Inoltre sappiamo bene che papa Ratzinger è attentissimo alle questioni liturgiche e dottrinali, che sono proprio i due punti più straziati dal Cammino.

    Ma papa Ratzinger è anche quello che tenterà l'impossibile pur di limitare i danni alle anime dei poveracci ignoranti che si sono fidati del Cammino, a costo di lasciare perplesse novantanove pecore per salvarne una (ciò però non significa che autorizzerebbe le eresie o lo strazio liturgico pur di tener dentro qualche riottoso schitarrante che prima o poi creerà altri gravi problemi).


    Primo scenario: l'ipotesi di un "non rinnovo" degli Statuti e un riavvio completo dell'intero iter di riconoscimento. Non posso prendere seriamente in considerazione questa ipotesi, poiché significherebbe una condanna esplicita del Cammino: meritatissima, ma succederebbe il finimondo. I neocatecumenali da un lato scatenerebbero una guerra esplicita alla Chiesa (rivelando con ciò la loro vera natura), dall'altro tenterebbero l'impossibile pur di dare a vedere, per il tempo che basta, di essere più cattolici dei cattolici stessi. Queste congetture sono sostenute dal comportamento degli eretici di tutti i secoli, e dal comportamento pluridecennale dei neocatecumenali nei confronti dei vescovi.

    Anche a Lutero, infatti, vennero date tutte le opportunità di una conciliazione con la Chiesa che non suonasse per lui come una umiliazione. Fu Lutero stesso a cercarsi ogni occasione di scontro con la Chiesa, dalla quale aveva già deciso in cuor suo di separarsi. L'effige di Lutero che dà alle fiamme la bolla di scomunica è motivo di orgoglio per ogni protestante.

    E poi, il Barbarossa mandava al rogo gli eretici per dare a vedere di essere più "cattolico" dei cattolici anche se era schierato contro il Papa.

    Queste cose somigliano in modo preoccupante alla situazione di Kiko e dei neocatecumenali: da un lato la pretesa che la Chiesa riconosca il Cammino (adattando la propria purimillenaria dottrina alle estemporanee elucubrazioni di Kiko e Carmen), magari a costo di fingere temporaneamente un po' di "ortodossia" (come sospetto avvenga in modo particolare nel tempo presente), dall'altro il considerare "di serie B" i cristiani che non si adeguano al kikismo.


    Secondo scenario, più realistico: un rinnovo dello Statuto senza la clausola "ad experimentum", forse un rinnovo addirittura definitivo (senza data di scadenza), a partire da giugno 2007, rimarcando però ancora più nettamente la questione del direttorio catechetico e della liturgia. Dunque, anche se fosse "definitivo", sarà ugualmente monco; sarà incompleto, ma dirà ancora al Cammino cosa deve fare (adorazione eucaristica, rosario, rapporto coi vescovi, ecc.) Per i neocatecumenali sarà l'ennesima occasione di mistificare, dicendo che non si tratta di una «bastonata» ma di un grandissimo premio.

    Nota bene: l'eventuale "approvazione definitiva" sarebbe comunque un illecito giuridico per qualsiasi Diritto (non solo per il Diritto Canonico), tollerabile solo per urgenti motivi "pastorali". Un illecito perché non è concepibile l'approvazione definitiva di un documento che dice "su XYZ ti comporterai secondo il documento ABC", con il documento ABC ancora non pubblicato e, peggio, senza dare idea della data di pubblicazione.

    Nel dicembre 2007, scaduti gli "entro due anni" concessi da papa Benedetto XVI, ogni Messinscena neocatecumenale con tavola imbandita e Comunione seduti, sarà una grave e chiara disobbedienza (oltre che un'indicazione altrettanto grave e chiara dello spirito settario).

    Certo, non oso immaginare quali trucchetti, sotterfugi e stratagemmi useranno i neocatecumenali pur di conservare ciò che hanno professato per tanti decenni.

    Lo stesso fatto di celebrare le loro Messinscene a porte chiuse sarà indizio di "tavola imbandita". Probabilmente il Cammino si articolerà in due livelli, un livello "ecclesialmente compatibile", per i babbani, per gli stupidi, per le masse non ancora indottrinate, abbastanza in linea con le richieste del Papa. Ed un livello "segreto", da setta segreta, in stile massonico, a cui far accedere i neocatecumenali più convinti, più avanzati (un po' quel che già succede oggi quando i catechisti programmano XYZ vocazioni per poter far quadrare le statistiche). Agli esterni si dà in pasto una Messa abbastanza decente, e al livello più interno si celebra, per i soli adepti di prima classe, la Messinscena con tavola imbandita, camerieri eucaristici, balletti e cabaret come avviene attualmente.

    A quel punto, anziché usare il termine improprio «una chiesa nella Chiesa», potremo usare quello un po' più adatto di «una massoneria nella Chiesa» (la differenza sta nel fatto che i massoni sono persone più intelligenti).


    Terzo scenario, un po' meno probabile: rinnovo, per altri 5 o 10 anni, dell'ad experimentum per lo Statuto. Per i neocatecumenali sarà considerabile non come una «bastonata» ma come un premio. Inutile precisare che in realtà significherebbe solo aver messo nero su bianco che durante questi ultimi cinque non è cambiato nel Cammino neppure una minima parte di ciò che doveva cambiare.

    Ricordiamoci che gli Statuti non sono approvati "dal Papa" ma dal Pontificio Consiglio per i Laici che in linea di principio potrebbe anche non interpretare perfettamente le intenzioni del Papa. È esattamente quello che è successo nel 2002 con l'approvazione stessa degli Statuti e con l'assordante silenzio di Giovanni Paolo II, che è intervenuto solo qualche mese dopo e solo per ricordare, tra i tanti incoraggiamenti, che le questioni dottrinali e liturgiche sono ancora sul tappeto.


    Alcuni ambienti religiosi (anche non cattolici) considerano "educativo" il frustrare le attese di chi è in formazione e non dà i risultati previsti, in modo da verificare se la formazione è seguita con spirito di obbedienza e docilità oppure se c'è la finzione e la pretesa sindacale. Io non amo per nulla questo metodo, e pertanto non saprei cos'altro fare per cercare di convincere Kiko a tornare sui suoi passi, a mettere da parte almeno per una volta la sua superbia, a considerare l'assurdità della sua pretesa, a ricordarsi cosa ha combinato in tutti questi anni e quanta responsabilità ha di fronte al Signore per le anime coinvolte nel Cammino. Basterebbe cominciare a chiedersi come mai le critiche al Cammino non vengono praticamente mai da persone esterne o da nemici della chiesa.

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  171. DICHIARAZIONE
    DIGNITATIS HUMANAE
    SULLA LIBERTA' RELIGIOSA

    ...

    Oggetto e fondamento della libertà religiosa
    2. Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa. Il contenuto di una tale libertà è che gli esseri umani devono essere immuni dalla coercizione da parte dei singoli individui, di gruppi sociali e di qualsivoglia potere umano, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di agire in conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata. Inoltre dichiara che il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana quale l'hanno fatta conoscere la parola di Dio rivelata e la stessa ragione. Questo diritto della persona umana alla libertà religiosa deve essere riconosciuto e sancito come diritto civile nell'ordinamento giuridico della società.
    A motivo della loro dignità, tutti gli esseri umani, in quanto sono persone, dotate cioè di ragione e di libera volontà e perciò investiti di personale responsabilità, sono dalla loro stessa natura e per obbligo morale tenuti a cercare la verità, in primo luogo quella concernente la religione. E sono pure tenuti ad aderire alla verità una volta conosciuta e ad ordinare tutta la loro vita secondo le sue esigenze. Ad un tale obbligo, però, gli esseri umani non sono in grado di soddisfare, in modo rispondente alla loro natura, se non godono della libertà psicologica e nello stesso tempo dell'immunità dalla coercizione esterna. Il diritto alla libertà religiosa non si fonda quindi su una disposizione soggettiva della persona, ma sulla sua stessa natura. Per cui il diritto ad una tale immunità perdura anche in coloro che non soddisfano l'obbligo di cercare la verità e di aderire ad essa, e il suo esercizio, qualora sia rispettato l'ordine pubblico informato a giustizia, non può essere impedito.

    ...

    Libertà dell'atto di fede
    10. Un elemento fondamentale della dottrina cattolica, contenuto nella parola di Dio e costantemente predicato dai Padri, è che gli esseri umani sono tenuti a rispondere a Dio credendo volontariamente; nessuno, quindi, può essere costretto ad abbracciare la fede contro la sua volontà. Infatti, l'atto di fede è per sua stessa natura un atto volontario, giacché gli essere umani, redenti da Cristo Salvatore e chiamati in Cristo Gesù ad essere figli adottivi, non possono aderire a Dio che ad essi si rivela, se il Padre non li trae e se non prestano a Dio un ossequio di fede ragionevole e libero. È quindi pienamente rispondente alla natura della fede che in materia religiosa si escluda ogni forma di coercizione da parte degli esseri umani. E perciò un regime di libertà religiosa contribuisce non poco a creare quell'ambiente sociale nel quale gli esseri umani possono essere invitati senza alcuna difficoltà alla fede cristiana, e possono abbracciarla liberamente e professarla con vigore in tutte le manifestazioni della vita.

    RispondiElimina
  172. Laddove non è rispettata la dignità della persona umana tutto è distorto, e anche in ambito cristiano purtroppo perfino l'umiltà e la stessa carità diventano una tragica parodia se manca la libertà psicologica e nello stesso tempo l'immunità dalla coercizione esterna.

    RispondiElimina
  173. Caro Giuseppe,

    guardando ancora la lettera agli Ebrei, hai notato nel cap.7 l'allusione alla decima e al 'sacerdozio'? E, se la leggono in maniera così a loro allusiva, 7,18-20?

    Ma anche se quello che ho appena detto non contasse nulla, è davvero una cosa folle!

    RispondiElimina
  174. Si, Miriam, ho letto, è molto, molto attinente.

    Certo, è folle ma segue le regole del gioco.
    La Bibbia si spiega da se stessa.
    Da un insieme di letture si deve far fuoriuscire una parola che "parla profondamente alla tua vita, quella di adesso", e che funge da trait d'union delle parti. Il processo è ricorsivo, avrebbe una natura per così dire creativa, ed è per lo più slegato dal contesto e dall'esegesi dei testi, il valore della "profezia" così ottenuta è funzione del presunto carisma personale...

    Potremmo chiamarlo un fondamentalismo biblico con aspetti "carismatici".
    Non c'è assolutamente nulla di cattolico in questo procedimento.

    RispondiElimina
  175. Caro Tripudio,

    avverto il bisgono di ringraziarti per la tua lucida,esaustiva ,chiarissima analisi dei possibili sviluppi della quaestio neocatecumenale.

    Dei tre scenari che tu prefiguri,il terzo,molto improbabile - come tu osservi - cioè il rinvio dellapprovazione definitiva degli statuti per un altro periodo di tempo sarebbe una grave iattura per tutti,non solo per i neocatecumenali.Esso metterebbe in dubbio e in stato di debolezza l'immagine stessa della chiesa davanti a tutti.

    Più probabile che si realizzi,almeno in parte,il secondo degli scenari da te prefigurati:un'approvazione solo formale e generica degli statuti irta di paletti,rimandi(uno dei quali peraltro già esistente:la lettera di Arinze che sposta alcuni termini della questione di sei mesi rispetto alla scadenza naturale dell'experimentum quinquennale), clausole,prescrizioni.

    Anche quest'ultima soluzione sarebbe comunque indice di debolezza e di accomodamento,anche se meno pericolosa delle altre,sotto tutti gli aspetti.

    Potrebbe,forse,esserci un'altra soluzione - non voglio esagerare - cioè l'avocazione di tutto il Cammino Neocatecumenale a sè da parte del Papa,magari attraverso la costituzione di un'altra prelatura personale sul modello dell'Opus Dei.
    Ciò consentirebbe al Sommo Pontefice di dirigere,organizzare e "sistemare" il Cammino sia sul piano dottrinale sia su quello pratico,senmza lacerazioni di sorta,ma con una garanzia di fondo di ortodossia e correttezza. Giovanni Paolo II,a torto accusato da tanta retorica massmediale come "amico" o "connivente" dell'Opus Dei,in fondo ha riportato nel suo giusto alveo quello che stava divenendo un caso grave per l'intera chiesa.
    Certo il Cammino neocatecumenale non è l'Opus Dei,ma gli somiglia molto (propri sacerdoti,prorpi vescovi,proprie organizzazioni interne..ecc).

    Immaginiamoci quale trionfalismo scatetenerebbe questa soluzione,qualora fosse praticata sia pure parzialmente,tra il popolo di Kiko!

    Come osservi tu comunque,il trionfalismo da parte neocatecumenale ci sarà sempre,qualunque sia la soluzione che si intenderà adottare per affrontare un problema che tuttavia è stato ed è ingigantito a dismisura:stiamo parlando in fondo solo di circa 800.000 neocatecumenali nel mondo(se sono vere le cifre fornite dagli stessi neocatecumenali),vale a dire di uno 0,07% del popolo cristiano.E tuttavia,di là delle cifre,sostanzialmente irrilevanti,la presenza ormai consolidata di tanti seminari R.D.,l'rdinazione ormai incontrollata di tantissimi presbiteri e forse anche di vescovi NC,l'importanza abnorme che è stata attribuita dalle congregazioni romane e da alcuni personaggi curiali di spicco a Kiko e alla sua fantasiosa invenzione han no reso il problema incredibilmente grave e spinoso.

    E più tempo passerà più esso è destinato ad aggrovigliarsi.

    C he il Signore aiuti il Santo Padre e chi di dovere a trovare la soluzione più giusta per tutti!

    RispondiElimina
  176. Caro Giuseppe,

    a proposito dell'interpretazione della scrittura così scriveva un nostro interlocutore, Aldo:

    ""se ci si nutre solo dell'interpretazione personale si corre il rischio, anzi si incorre con certezza nell'errore di un confronto con la Parola estremamente individualista o narcisista, esposto a pericoli enormi di fraintendimento. E se la predicazione si fonda su questa abitudine rischia a sua volta di vendere fumo.
    Inoltre, se il discorso è riferito al comune credente, la situazione può essere pericolosa (perché sganciata dall'insegnamento della chiesa), ma i 'danni' per cosi dire sono limitati al singolo individuo.
    Se invece tale metodologia è seguita dal predicatore laico (mi pare si usi la definizione di Catechista) allora la metodologia diventa assolutamente più pericolosa perché la predicazione fondata su convinzioni personali maturate su uno studio soltanto "umano" della Scrittura, può sicuramente deviare dal solco entro cui fa stare la chiesa.""

    Ma ciò di cui parli tu è proprio una 'forma mentis', un vizio di fondo a monte degli iniziatori, oltretutto una strumentalizzazione della Parola ad usum cammini.
    E' una cosa molto molto più grave!

    RispondiElimina
  177. IL CALENDARIO DEL SENOR KIRIKUS

    In occasione del suo incontro nei giorni scorsi a Castelgandolfo con il Papa,el senor Kirikus,al termine dei lavori cui ha preso parte,ha consegnato al Sommo Pontefice un grazioso regalo: un calendario pastorale neocat che va da ottobre 2006 a giugno 2007, detto "IL CALENDARIO DELLA GESTAZIONE".

    I nove mesi riportati sul calendario sono contrassegnati ciascuno dalla riproduzione di un'icona dipinta del senor Kirikus:quella relativa al mkese di ottobre e quella relativa al mese di giugno sono molto simili e rappresentano verosimilmente la prima un personaggio del Vecchio Testamento col viso guarnito da baffetti e pizzetto;la seconda un personaggio del Nuovo Testamento col viso guarnito di baffetti e pizzetto.

    Ciascun foglio mensile ,da ottobre a febbraio inoltre è arricchito da una mappa dei catacumbenia esistenti in ogni continente e dalla citazione di una delle frasi più celebri di Dona Carmenita.

    Ciascun foglio mensile ,da marzo a maggio invece è arricchito dalla mappa dei catacumbenia che dovranno sorgere rispettivamente a Madrid,a New York e a Roma. Il foglio relativo al mese di giugno riporta invece la mappa della Domus Aurea Galilaeae.

    Anche negli ultimi quattro fogli mensili altre citazioni tratte dalle Epistole di Dona Carmenita.

    Non manca in ogni foglio l'angolino destinato all'almanacco del mese,con le fasi lunari neocat,le ricette di Dona Carmenita,gli adagi popolari neocat.
    Il foglio di giugno riporta invece trionfalmente l'annuncio di un'eclissi neocat di sole e la ricetta della Paella alla Carmenita.

    In ogni foglio i numeri relativi ai giorni sono in cifre arabe ed in cifre ebraiche. In rosso le cifre riguardanti tutti i sabati di ciascun mese.

    Il Santo Padre ha accolto sorridente l'omaggio del senor Kirikus,lo ha sfogliato brevemente e ha chiesto come mai manchino nell'almanacco i mesi successivi al giugno 2007.

    El senor Kirikus ha risposto che per i mesi successivi al giugno 2007,trattandosi di una nuova era nella storia, gli astronomi neocat stanno pensando a un calendario completamente nuovo,che per il momento deve restare una sorpresa per tutti.

    Il Santo Padre quindi,dopo aver superato un convulso attacco di tosse che lo ha colto proprio mentre el senor Kirikus dava le ultime spiegazioni,ha congedato quest'ultimo porgendogi l'anello.

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  178. Tra poco avrò la Messa. Ho appena dato un ultimo sguardo al sito "Verità sui neocatecumenali commenti notizie", e devo trattenere un po' l'orgoglio per aver collaborato alla sua crescita.

    Tra poco avrò la Messa, con l'intenzione esplicita per tutte le pecorelle riottose del gregge del Signore (e purtroppo ne sono tante, a cominciare dai neocatecumenali e da Milingo).

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  179. Tra poco avrò la Messa. Ho appena dato un ultimo sguardo al sito "Verità sui neocatecumenali commenti notizie", e devo trattenere un po' l'orgoglio per aver collaborato alla sua crescita.

    Tra poco avrò la Messa, con l'intenzione esplicita per tutte le pecorelle riottose del gregge del Signore (e purtroppo ne sono tante, a cominciare dai neocatecumenali e da Milingo).

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  180. Scusatemi le ripetizioni, ma stamattina il collegamento internet fa le bizze.

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  181. Per Mic:

    Aldo pensa forse a una realtà di tipo carismatico, (dove il rischio di lettura fondamentalista c'è) ma forse qui c'è perfino qualcosa di diverso e di più, molto di più. Il procedimento di cui ti parlavo è un riflesso di quello originario, usato dal fondatore ed applicato nelle comunità a causa della sua "efficacia". Naturalmente la riuscita, il "frutto", dipende dalla quantità di "carisma" personale, come ti dicevo. Sempre riguardo al procedimento, l'insieme di letture va interpretato, le fronde di un albero ad esempio sono diverse fra loro nella forma ma sono nutrite da una stessa linfa. E' questa linfa che dà il significato e fonda l'interpretazione, è così che nasce il frutto, che si nutre della linfa e del quale si nutrirà poi a sua volta lo stesso lettore della parola (uso il termine minuscolo per evitare fraintendimenti). Israele esce dall'Egitto? E' il cnc che esce dal regno del male, con a capo un profeta e un presbitero, in marcia per purificare il cuore nelle ristrettezze del deserto. Dio provvede la manna al suo popolo affamato? E' il cnc che si nutre della parola e della mensa. Guarda il Levitico: le tende, Balak e Balaam... (scusate le banalità ma è per dare l'idea). Ma forse non è da credere che l'interpretazione sia libera, o basi su un sostrato comune dal quale attingere con libertà., sarebbe troppo semplice.
    Fuor di metafora: il fondatore del cnc è molto sensibile ai "segni" ed ai "simboli", il segno è composto da un significato ed un significante, il simbolo è un tipo speciale di segno: tra il segno (es. la parola) e ciò che esso significa vi è un rapporto di convenzionalità; nel simbolo invece il contenuto non è indifferente, poiché tra simbolo e oggetto simbolizzato si pongono relazioni di somiglianza o analogia. Del concetto di simbolo si avvale la riflessione teologica cristiana, non mi dilungo sul suo rapporto con l'allegoria nella storia del pensiero teologico medievale e barocco. Il simbolo nel pensiero moderno passa poi ... nella riflessione estetica (ma guarda un po'...)
    Per il kikismo nella dimensione del simbolo è probabilmente racchiuso uno sfondo metafisico che presuppone segrete affinità, quasi una mistica compenetrazione reciproca, tra il mondo visibile e il divino invisibile. Il simbolo qui non ha un contesto di tipo storico, non attinge ad immagini in qualche modo socialmente condivise sfociando nell'allegoria (la quale appartiene sempre alla sfera del logos), ma sarebbe un mezzo atto a penetrare l'infinita ricchezza dell'unità divina.
    Il cnc, almeno ad un certo livello, non vuole essere fondamentalismo biblico (lo è probabilmente solo per i quadri inferiori) ma una vera e propria "gnosi", le parole avrebbero infiniti significati, sarebbero segni senza un significato univoco, privi di denotazione ma con infinite connotazioni, le parole assumerebbero un senso estetico, come i movimenti in una danza: che importano le parole quando tu "sai", hai la chiave per l'interpretazione, hai la "linfa" che scorre in te, ti nutre, ti trasforma...
    Guarda che si dice di fare nel cnc: ritrovare i significati dei simboli che sarebbero stati perduti e/o che nessuno conosce né vive più. Vale per i simboli cristiani, e vale anche per quelli ebraici. Ma questi simboli sono scelti non casualmente e non tanto in rapporto al significato che il loro contesto offre (ammesso e non concesso che il simbolo in questione abbia perduto il suo contesto o lo abbia snaturato), ma in rapporto al significato originario della "rivelazione kikiana". Ecco perché da fuori viene spontaneo dire che certi simboli sono fuori dal loro contesto: certo, ma sarebbero entrati in un contesto "altro", "nuovo", quello di Kiko, avrebbero un significato che è lo stesso ma nello stesso tempo "altro".

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  182. Carissimo Giuseppe,

    hai esposto in maniera chiara e sistematica, quel che noi abbiamo frammentariamente 'visto', 'espresso' e inserito qua e là nei vari punti in cui criticavamo, ad esempio, l'uso maniacale e improprio dei simboli ebraici...
    Ed è un'intuizione cui tu dai piena conferma, con adeguati elementi ermenenutici in più...
    Grazie davvero!

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  183. Giuseppe, se dovessi definire i tuoi messaggi non potrei non usare i termini chiarezza e conoscenza.
    E' per questo che sono spinto a farti un'altra domanda.

    Che ne pensi del 'pallino' kikiano dell' 'estetica' e, soprattutto della sua abitudine di raffigurare il suo volto al posto di quello di Cristo nei suoi dipinti, nonché quello degli altri due corresponsabili nella Trinità, ad esempio?

    E, sempre a proposito di simboli, certo avrai notato sul sito il nostro esame della 'croce astile' da lui disegnata e della sua catechesi sulla stessa. Ma c'è un dettaglio che so che è importante, ma al quale non riesco a dare un significato: il 'tripode' formato da tre serpenti...

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  184. Caro Tripudio,

    davvero il tuo contributo è stato ed è preziosissimo! Mi associo al tuo 'orgoglio', che è sana soddisfazione per aver fatto un lavoro appassionato serio e speriamo fruttuoso nella vigna del Signore.
    Anche perché mi rendo conto che il nostro sito, un tassello per volta, è diventato un po' la 'summa' di tutto quello che avevamo scoperto, ma che non finiamo di scoprire sul cammino... e, fino a questo momento, mi sembra sia l'unica sistematizzazione così approfondita e documentata...

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  185. Così la vedono loro:
    se qualcuno può ritenerla un'estrapolazione può trovare l'originale su Catechmenium:

    ""Ricordiamo come il rapporto tra Il Cammino neocatecumenale e il Pontificio Consiglio “Pro laicis” si è progressivamente intensificato dopo che il rimpianto Papa Giovanni Paolo II aveva affidato a questo Dicastero Vaticano il compito di portare a termine la stesura e l’approvazione degli Statuti (il Presidente era il Card. James Francis Stafford) nella forma “ad experimentum” per cinque anni (che tra l’altro scadranno il prossimo Giugno 2007). Dopo un periodo di reciproca conoscenza con il nuovo Presidente Mons. Stanislaw Rylko permesso, tra l’altro, dai recenti incontri di Amsterdam a fine Aprile 2005 ,la successiva Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia e il memorabile incontro di Bonn il 21 Agosto 2005, questo rapporto si è fortificato al punto di vedere Mons.Rylko presiedere l’Eucarestia di conclusione della convivenza dei seminaristi tenutasi a Porto San Giorgio pochi giorni fa.""

    Una chiave di lettura peraltro che può reggere, anche se nefasta per la Chiesa, finché Rylko sarà il responsabile del Pontificio consiglio per i laici.

    Sapete nulla al riguardo?

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  186. Anzitutto chiedo scusa a tutti per l'errore del mio post precedente: l'episodio di Balak e Balaam non si trova ovviamente nel Levitico ma nel libro dei Numeri.

    Per Mic:
    A proposito della croce astile, ne ho visto almeno tre o quattro varianti, rispetto alla descrizione della catechesi solo una aveva un particolare curioso, ma è troppo presto per parlarne.
    Per quanto riguarda i serpenti, tre e disposti a forma di esse, non ho per ora nulla da aggiungere. Quello che invece mi colpisce è la caratteristica di essere "portatile": fa probabilmente riferimento al bastone di Mosè vedi Es 4 (soprattutto vv 20), ed in questo senso viene anche "impugnato".

    Il problema dell'estetica è complesso, penso che ne riparleremo più avanti.

    RispondiElimina
  187. ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!

    DA ALCUNI GIORNI,COME VI SARETE ACCORTI TUTTI, E' DIVENTATO ESTREMAMENTE DIFFICILE POSTARE COMMENTI PERCHE' IL BLOG E' DIVENTATO INSPIEGABILMENTE LENTO E TRABALLANTE.

    OGGI HO LA SORPRESA DI NOTARE QUANTO SEGUE:

    APPENA SI SCRIVE NELLA STRISCIA DEGLI INDIRIZZI: http://neocatecumenali.blogspot com,
    SI VIENE REINDIRIZZATI AUTOMATICAMENTE AL SITO UFFICIALE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE.

    E' EVIDENTE CHE S'E' STATA UNA MANIPOLAZIONE TECNICA,E POSSIAMO CAPIRE DA CHI PROVENGA.

    MIC,PUOI PROVVEDERE? SE NECESSARIO PROCEDIAMO CON UNA DENUNCIA ALLA POLIZIA INFORMATICA.

    PER ENTRARE NEL BLOG HO DOVUTO AGGIRARE L'OSTACOLO CON QUESTI ACCORGIMENTI:

    . andare su google;
    .digitare "Verità sui Neocatecumenali";
    .entrare nel blog attraverso una pagina vecchia.

    TENIAMOCI IN CONTATTO ED INFORMATI

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  188. Alla luce di Esodo 4, caro Giuseppe, sai come vedo i tre serpenti? Coloro che hanno il 'bastone del Signore': il Tripode del cammino! L'avevo già intuito, ma non riuscivo a trovarne la correlazione giusta.

    Mi chiedo perché questo ossessivo ricorrere a figure e situazioni dell'Antico Testamento, che si rispecchia anche nel loro linguaggio esoterico: ad esempio, l'assegnazione di 'ruoli' come 'Mosè' e 'Aronne', i 'Cefa', la 'riscostruzione di Gerusalemme' e molti altri ambienti e aspetti veterotestamentari che cercano di riprodurre nell'esperienza graduale del 'cammino'... che non è allora un cammino di 'iniziazione cristiana' ma di 'rinascita ebraica'???
    E, Cristo, è venuto solo per 'servirli'?

    Scusa, ma sta divenendo tutte sempre più chiaro ed evidente ma palesemente contorto e sempre più diverso e 'altro' dalla vera Chiesa cattolica Apostolica!

    RispondiElimina
  189. Francesco, caro,
    non ho la competenza tecnica per intervenire.
    Attendo suggerimenti da Tripudio o da chi di voi ne sa di più.
    Quel che è certo è che stiamo dando molto fastidio.

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  190. Miriam,contatta mic per quanto ho scritto nel post precedente.Occorre controllare che non vi siano intrusioni e manipolazioni anche qui.

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  191. Francesco,

    forse il tuo è un falso allarme, perché in quel che hai digitato noto che al posto di (.) prima di com c'è uno spazio e allora prevale la parola neocatecumenali che ti rimanda al loro sito.
    Ho fatto poco fa la prova con l'indirizzo giusto e sono entrato regolarmente.

    Ogni tanto si notano lentezze e difficoltà momentanee ma credo siano imputabili al server di blogspot (manutenzioni, eccessi di visite, ecce.)

    RispondiElimina
  192. DIFFIDIAMO CHIUNQUE DALLA MANIPOLAZIONE TECNICA DI QUESTO BLOG E SOPRATTUTO DAL REINDIRIZZARNE GLI UTENTI IN ALTRI SITI!

    HO GIA' FORNITO AD UN AMICO DELLA POLIZIA POSTALE GLI ELEMENTI PER EFFETTUARE SUBITO UN CONTROLLO!!

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  193. NO,MIC,DIGITANDO SENZA IL PUNTINO PRIMA DI COM,TI ESCE SUB ITO LA SCRITTA CHE L'INDIRIZZO NON E' VALIDO.
    ANCHE IO ADESSO ENTRO REGOLARMENTE
    MA HO RAGIONE DI PENSARE CHE A TRATTI LA MANIPOLAZIONE CI SIA.

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  194. Caro Francesco, grazie. Hai fatto bene a rivolgerti al tuo amico!

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  195. FERVORINO DI MISTER PRESBITERUS...


    ....Vuoi....parlare....male....del Cammino?....non te ...lo...permettiamo....ammirat...il...nostro bel...sito....zzz..

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