lunedì 31 agosto 2020

DAYENU-DAJENU

Quante volte l’abbiamo cantato!

Uno dei cavalli di battaglia del Movimento Neocatecumenale, rigorosamente cantato alla Veglia di Pasqua (ma non solo) da cantori scelti, quasi sempre come canto finale, per poter ballare all’infinito il balletto di estrazione ebraica intorno alla mensa “cristiana”.

Alle riunioni dei cantori, sempre una belligeranza per l’assegnazione dei canti “migliori”: se lo potevano accaparrare solo cantori navigati, notori per le loro qualità canore o semplicemente più avanzati nel camminare.

Per i cantori maschi, la concorrenza si accendeva anche intorno al Preconio pasquale e tacitamente l’assegnazione rappresentava un alto riconoscimento, tanto che per sottrarlo al “solito capo-cantore della prima comunità”, si necessitava l’intervento duro di qualche intercessore, stufo dell’egemonia in base al grado di anzianità o alla nomea-popolarità del solito prescelto.

Cantare il Preconio è un onore, una sorta di riconoscimento e una delle domande ricorrenti ai cantori alla fine della loro “preparazione” alla Pasqua il sabato mattina, era doverosamente: “Chi lo canta il Preconio quest’anno?” E se usciva il nome di un nuovo “prescelto”, spesso si avviavano i commenti (giudizi), sulla sua persona o sul fatto che finalmente era riuscito a strapparlo al “legittimo” possessore di sempre.

Vignetta umoristica diffusa dai kikos

Stessa cosa è sempre avvenuta per il Dayenu, canto finale della Veglia pasquale, perché anche quello doveva essere affidato ad un cantore bravo, rodato, accreditato, che lo cantasse in modo coinvolgente.
A questo concorso erano ammesse anche le donne, non essendo canto liturgico, e ci sono voluti anni ed anni affinché iniziasse ad essere sottratto ai “soliti noti” di sempre.

Il DAYENU è un canto tradizionale ebraico per la PASQUA EBRAICA, nemmeno risalente ai tempi antichi.
Pagina di Dayenu da Bird's Head Haggadah
Primo testo integrale della canzone ebraica, 1300 d.C.

Di certo non lo cantavano nelle “prime comunità CRISTIANE”, composte sia di giudei che di pagani, perché la sua prima stesura risale alla prima haggadah medievale contenuta negli scritti di “Sua Eccellenza” Amram Gaon, capo della Jewish Talmud Academy di Sura che, durante il IX secolo, fu il primo ad organizzare una liturgia completa per la sinagoga.
Il suo “libro di preghiere” costituisce la base sia delle liturgie spagnolo-portoghesi che tedesco-polacche e ha esercitato una grande influenza sulla pratica religiosa e cerimoniale ebraica per più di mille anni. Fu pubblicato completo per la prima volta a Varsavia, nell'anno 1865.

In Spagna producono anche il vino da Messa "Dayenu".
Ne esiste anche la versione "moscato rosso".
Guardando l'immagine del calice
e il font utilizzato per la scritta,
secondo voi chi lo produrrà?…





Come si vede, il “cercatore d’oro” Argüello, per quanto riguarda la Chiesa proclama di rifarsi ai primi secoli, alla “chiesa primitiva”, ma per quanto riguarda l’ebraismo attinge anche liturgie più moderne, tanto i cattolici che ne sanno…

Per trasportare il “SUO” DAYENU dalla liturgia ebraica alla Chiesa, naturalmente ha dovuto operare degli adattamenti, a partire dal modo di scrivere la parola da Dayenu a Dajenu (forse non poteva accaparrarsi un canto moderno dell’attuale liturgia ebraica senza cambiarne il “marchio”?).


Comunque, quello che conta è la sostanza e la sostanza per gli Ebrei è che Jahwe ha fatto una storia con loro, rammentata in questo canto, ovviamente senza il riconoscimento della divinità di Gesù, quindi nemmeno della Chiesa.

Il Dayenu ebraico si ferma “all’entrata nella Terra Promessa” da parte del popolo d’Israele, dove “per loro” è stato costruito il Tempio (la sinagoga).

"The Maccabeats", un gruppo a cappella ebraico-ortodosso americano,
che canta testi a tema ebraico.
Per ascoltare il loro Dayenu, rivisitato, clicca QUI

L’Argüello, rubando alla liturgia ebraica questo canto, ha apportato arbitrariamente delle modifiche, partendo proprio dall’inizio, quando ATTRIBUISCE A CRISTO L’USCITA DALL’ EGITTO E LA GIUSTIZIA SUL FARAONE:

“Se CRISTO ci avesse fatto uscire dall' Egitto e non avesse fatto giustizia del faraone”

Dall’ebraico, Dayenu significa “ci sarebbe bastato” ed in effetti nel canto di Kiko, come in quello della liturgia ebraica moderna, questa strofa viene ripetuta alla fine di ogni “stanza”.

Le “stanze” sono 15 nella liturgia ebraica, ma nel canto dell’Argüello diventano 12, debitamente modificate.

"I loro idoli" diventa surrettiziamente "i nostri idoli"...

Famiglia ebrea al canto del dayenu,
dal video dei Maccabeats

Poi l’Argüello, copione di professione ed inventore per hobby, aggiunge del suo, come sempre, introducendo un’ulteriore “memoria” delle opere di Jahwe, chiamato Cristo, nel riassunto di tutte le STANZE, che si conclude… proviamo ad indovinare?

COL PERDONO DEI PECCATI!:

“… Che ha costruito in noi il suo tempio… e lo ha riempito del suo Spirito Santo NEL PERDONO DEI PECCATI.

“PERDONO DEI PECCATI” viene gridato a squarciagola, mentre tutta l’assemblea attende il momento preciso per alzarsi all’unisono in piedi ed iniziare il “balletto ebraico attorno alla “mensa” cristiana”…, che deve avvenire nell’istante esatto in cui si pronuncia:

“Cristo nostra Pasqua è risorto per noi!”

Come la “ola” allo stadio in costanza di un goal.

Molto scenografico, devo dire.

Dayenu neocatecumenale (immagine ebraica)
cantato da Giorgio Filippucci

Video QUI su youtube
Ma c’è un ma…

Se fosse vivente, che ne direbbe il rabbino Amram Gaon, nel sentire che un signore barbuto, proveniente dalla Spagna senza arte né parte insieme ad una ex suora multimilionaria, ha aggiunto in finale del canto liturgico ebraico medievale, appositamente confezionato per la Pasqua ebraica, che Gesù è risorto ed è divenuto la Pasqua dei cristiani?

La rozza e rudimentale commistione tra ebraismo e cristianesimo, che nessun neocatecumenale nota come ibrido, arriva addirittura a modificare un medievale canto ebraico per definizione, imponendo la resurrezione di Gesù Cristo a chi in Gesù Cristo non riconosce il Messia, il Figlio di Dio.

Ci deve essere un’amicizia davvero speciale tra gli Ebrei praticanti oggi e lo sprovveduto copiatore spagnolo, altrimenti ci sarebbero ben stati motivi di discussione e rivendicazione a proposito di una liturgia ebraica trasformata per una singola setta della Chiesa cattolica in una celebrazione al disconosciuto Messia.

Veramente "QUESTO CI SAREBBE BASTATO!"

59 commenti:

  1. E' veroo. Lo chiamano Dajenu. Come mai se invece la parola giusta è Dayenu? Allora non vuol dire "questo ci sarebbe bastato". Che vorrà dire allora?

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    1. Vuol dire solo che il neocatecumenalismo è una religione inventata.

      È una nuova religione, inventata in modo da scimmiottare il cattolicesimo, religione in cui il redentore è il signor Kiko Argüello (infatti è ciò che si nota esaminando la nueva estetica), religione parassita delle parrocchie e insaziabile sanguisuga dei soldi degli adepti.

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  2. Non sono esperta di ebraismo, ma di problemi legati alla traslitterazione delle lingue che usano altri alfabeti.
    Ho trovato sia dayenu che dajenu in pubblicazioni assolutamente non legate ai nc.
    Forse sono legate a diversi ambiti linguistici, così come la traslitterazione dal russo è diversa in ambito anglosassone e in ambito, ad esempio, francese o italiano (esiste poi una traslitterazione scientifica che molti si ostinano a non voler usare, ma qui esuliamo dal tema).
    Resta vero che questi pastrocchi kikiani lasciano perplessi, a dir poco, a prescindere da y o j.

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  3. ASCOLTANDO I CANTORI SI CURA LA STITICHEZZA...

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    1. Ho trovato la forma con j soprattutto in pubblicazioni ebraiche di ambito tedesco.
      Anche in una svedese.
      Molto probabilmente (sicuramente in svedese) lì non esiste la possibile confusione con il suono zh (tipo jour francese).
      Gli ebrei medievali usavano l'alfabeto ebraico anche pet scrivere in jidisch, quindi il problema non si pone.
      Non so quale alfabeto usassero i sefarditi per scrivere in ladino, mi informerò.
      Il problema è di noi "moderni", ebrei o meno.
      Poche cose suscitano discussioni infinite come la traslitterazione. Direi che siamo d'accordo che questi sincretismi kikiani non hanno senso, e va bene così.

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  5. Altro canto Kikiano, plagiato e modificato da Kiko e rivelato da Libera.
    E si, ci deve essere per forza un rapporto stretto tra Kiko e gli Ebrei.
    Lo ricordo bene quel periodo in cui non si poteva cantare "Grazie a Yahvé", modificato in "Grazie a Gesù".
    Questo Kiko, copione e plagiatore, deve necessariamente essere coperto dalla comunità Ebraica.
    La stessa comunione di intenti, dimostrata dagli scritti del delfino di Kiko, Giuseppe Gennarini, ed i Chabad-Lubavitch è sintomatica di qualcosa di più di una semplice simpatia genetica tra una setta Cristiana ed una setta Ebraica.
    Soldi, potere e fanatismo questo è il comune denominatore tra i due "movimenti".
    Sul discorso canti, su questo blog è stato dimostrato ampiamente il gioco sporco di Kiko che prende i salmi della Bibbia e li modifica ad arte per farli rientrare nella predicazione della sua dottrina distorta.
    Ho sempre pensato che i canti neocatecumenali sono il modo migliore di fare catechesi.
    C'è sempre un cantore nelle equipe de catechisti neocatecumenali ed è evidente, già dalle catechesi iniziali, l'importante assegnata all'insegnamento dei canti neocatecumenali.
    I canti coinvolgono e vanno a toccare corde profonde della emotività delle persone più di mille catechesi neocatecumenali.
    Ricordo una testimonianza di un ragazzo tornato da una GMG, la cosa che più lo aveva colpito era cantare i stessi canti di ragazzi che venivano da paesi mi molto lontani e molto diversi tra loro.
    Per Kiko i canti sono fondamentali, infatti c'è una scaletta precisa di canti legati e consegnati ai vari passaggi/scrutini neocatecumenali.
    I canti sono il collante che unisce e coinvolge le comunità neocatecumenali.
    Ecco perché per Kiko è fondamentale il compito di capo-cantore.
    Vengono fatte delle convivenze specifiche per i cantori neocatecumenali, seguiti ed addestrati dai cantori più anziani di cammino.
    Ed i canti vanno cantati come dice Kiko, è come per i "mamotreti", Kiko ed il suo CN vogliono dei pappagalli, dei fedeli ripetitori dell'arte musicale e dell'invenzione dottrinale Kikiana.
    Non serve altro, anzi, non và assolutamente inserito altro, bisogna attenersi al copione prefissato.
    Chi lo fà viene accettato e innalzato dal gruppo, chi non si attiene al copione e non si adegua viene visto male, separato ed attaccato dal gruppo.
    Forse l'ho già raccontato, ma è successo che durante un pellegrinaggio parrocchiale un ragazzo non NC ha intonato un canto NC di quelli "consegnati" da Kiko ai "passaggi".
    Un neocatecumenale di lunga data, pretendeva che quel ragazzo smettere di suonare quel canto, perché era un canto NC consegnato alla fine del CN.

    Questo è il cammino neocatecumenale.

    LUCA

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    1. ciao Luca,perchè non si è potuto cantare più "Grazie a Yahvé?
      anche "Yahvé tu sei il mio Dio"è stato abolito? ( un canto talmente palloso) che ti propinavano nei primi anni di cammino.
      Libera mente semper confermi quello che avevo scritto anni fa sulla mafia dei cantori nella notte di Pasqua,
      Tutti fatti con lo stampino by" Kiko designer club"

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  7. Ritengo Dayenu un canto fuorviante anche solo come canto ebraico.
    Un canto in cui non si aspetta il Messia ma ci si sarebbe accontentati di qualcosa di meno del Messia NONOSTANTE Dio lo ha promesso fin dai tempi di Mosè, non sembra un canto capace di esprimere pienamente la fede ebraica.
    Se all'ebraismo si toglie l'attesa di un superamento dell'ebraismo stesso, non è più ebraismo, almeno non lo è in senso pieno.

    La prima parte del Dajenu di Kiko è una copiatura del canto ebraico con delle vistose forzature. Non ha ragione di essere se non che, evidentemente, a Kiko è piaciuto.

    La seconda parte è un pastrocchio.
    Che significato ha per un cristiano cattolico cantare che ci si sarebbe potuti accontentare di un cammino nel deserto anche senza il Pane della vita?
    E che senso ha scollegare il Pane della vita dal giorno del Signore, dalla Nuova alleanza, dalla Chiesa, dallo Spirito Santo, come fossero consequenziali ma non parte di un'unica realtà salvifica?
    L'Eucaristia non è stata forse istituita nella Nuova alleanza? Non era forse lo Spirito Santo a soffiare sul pane e sul vino?

    Kiko pensa la successione temporale degli eventi della salvezza significhi passare da un mistero ad un altro ancora più grande, invece tutto è parte dell'unico mistero della Redenzione.
    Già il Giovedì santo Cristo celebra il memoriale del suo Sacrificio e dona il suo Corpo risorto.

    Anche se teologicamente mi esprimo in male, quello che voglio dire è che è assurdo dire che ci si poteva accontentare del Giorno del Signore anche se non ci avesse dato la Nuova alleanza, perché il giorno del Signore celebra proprio la Nuova alleanza!

    Posso sbagliare, ma a me il canti kikiano sembra una pagliacciata.

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  8. Il problema non è che Kiko abbia utilizzato un canto ebraico: sappiamo che ha copiato quasi tutto dalle musiche sefardite, dalla Misa Criolla, dagli spirituals...qualcuno che se ne intende di musica ha trovato che la 'sinfonia' sulla sofferenza degli innocenti è costruita interamente su jingle pubblicitari.
    Purtroppo non è un genio della musica, non è un grande compositore, ma uno che si ispira a musiche e testi già noti (o li plagia).
    Il problema non è neppure che abbia modificato il testo di Dayenu attribuendo a Cristo gli eventi di salvezza in Israele; sappiamo che "il Padre è tutto nel Figlio, tutto nello Spirito Santo; il Figlio è tutto nel Padre, tutto nello Spirito Santo; lo Spirito Santo è tutto nel Padre, tutto nel Figlio", abbiamo sentito parlare della communicatio idiomatum per la quale ciò che si dice del Padre si può dire anche del Figlio e viceversa, e Sant'Ireneo in 'Contra Haeresos', di cui consiglio la lettura, attribuiva al Figlio, il Verbo di Dio, la voce sentita da Mosè nel roveto ardente.
    Il vero scandalo sta proprio nel titolo stesso del canto che diviene un ritornello ipnotico: "questo ci sarebbe bastato".
    Credo di averlo scritto più volte, e mi scuso se lo ripeto, ma lo ritengo di grande importanza: se il Nostro Signore Gesù Cristo non avesse effuso il suo sangue sulla Croce pagando per noi il debito di Adamo, nessun essere vivente nel passato, nel presente e nel futuro avrebbe potuto aspirare alla salvezza: quindi no, caro kiko: a noi sarebbe bastato! Non so a te...forse tu hai la salvezza incorporata?
    Ritengo addirittura blasfemo questo canto ed evidente il fatto che tutti, nel Cammino, siano convinti di celebrare una Pasqua ebraica con un po' di 'Cristo' aggiunto sullo sfondo.

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  10. Il Salmo preferito dei catechisti è quello scritto da Santa Carmen. Io l'ho adattato per i catechisti: ganaré mi diezmo, ganaré mi diezmo me voy a todas partes!!!

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  11. Ho ascoltato con calma,parola per parola il canto del dajenù,e ho pensato che per tutte le volte che l' ho cantato e ballato in comunità,non ci avevo mai fatto caso che Kiko stava confondendo Cristo con il vecchio testamento.
    È vero pure che come dice Valentina che il Padre è tutto nel Figlio e nello Spirito Santo e che Noi cattolici comunque ci riteniamo sia al vecchio che al nuovo testamento,infatti la domenica in chiesa,quando si leggono le letture,sono sempre una del vecchio e una del nuovo testamento.
    Ma da qui a dire che Cristo ci ha fatto attraversare il mar rosso,e ci ha fatto uscire dall' Egitto!!!.....
    Non c è nulla da fare,Kiko ha creato un minestrone,ha mischiato capre e cavoli,il demonio in carne ed ossa,un mistificatore che è capace di non farti accorgere delle eresie che ha escogitato la sua mente malata.

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  12. ...tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.

    Parola di Dio.

    Giacomo

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    1. "...tutti berranno dallo stesso boccalone: berranno infatti da un costoso gadget che si compra solo nei kiko-shop, e quel gadget l'ho progettato io, il Vostro Catechista".

      Parola di Kiko.

      Rendiamo grazie a Kiko.

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    2. E anche se l'ha copiato dall'enorme calice delle Sante Cene delle chiese protestanti dei Fratelli... sempre sia lodato il Kiko che ha così ben copiato!

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    4. Il punto, caro Giacomo è che voi percorrete il cammino in senso contrario: anziché prendere i fatti dell'AT per quello che sono, cioè prefigurazioni di ciò che il Cristo ha poi compiuto, prendete la REALTÀ di Cristo, PRESENTE, e ne fate solo 1 simbolo di quegli avvenimenti passati, che, chissà perché, amate esaltare e rivestire di ogni più assurda coreografia.

      Ma d'altra parte, lo dite cantando: questo vi basta ..
      vi basta la sicurezza, tutta materiale, di una vita nel recinto del CN che provvede a tutto .. dalle decisioni, alla compagnia, all'autoesaltazione tramite frastuono canoro per provare 1 po' di emozione e sfuggire alla monotonia firmata Kiko.

      Altro che "spirituale" .. è 1 aggettivo che col CN non ci azzecca proprio!

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  13. Fratel Giacomo è la dimostrazione che il Cammino è irrecuperabile, almeno così come è, cioè guidato da Kiko che si ostina a non smuoversi dalle sue posizioni eretiche nemmeno di un millimetro.

    Tanti movimenti manifestano lati equivoci e tendenze prevaricatrici e irrispettose della libertà tipiche selle sette ma, a differenza del Cammino, quei movimenti che vogliono davvero sottomettersi alla Chiesa, non mettono in discussione la fede (se fanno errori e lo si fa notare, si correggono), non mettono in discussione neanche il loro carisma riconosciuto dalla Chiesa (che, essendo appunto riconosciuto, è sottoposto alla gerarchia ecclesiastica che ne delimita e relativizza la portata), ma mettono sempre in discussione il loro METODO di proporsi, che non è perfetto e, inoltre, non essendo un articolo di fede, ma solo un modo di proporla, può rivelarsi in certe parti sbagliato o comunque bisognoso di adattamenti.

    Nel Cammino invece accade tutto il contrario: si mette in discussione la fede della Tradizione (che viene spesso derisa dagli pseudo catechisti), si mette in discussione il carisma riconosciuto perché sta stretto o, peggio, si dice che il Cammino non ha un suo carisma quasi fosse una clonazione della Chiesa, ma non si mette in discussione il metodo inventato da Kiko e Carmen, come fosse un dogma.

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    1. Il metodo di evangelizzazione del Cammino è sempre uguale in ogni tempo e in ogni cultura, sia nelle catechesi e nelle tappe, che nel tono arrogante e provocatorio, qualunque sia la personalità del "catechista".

      E' come fosse il Vangelo, che non cambia, invece è solo un metodo (sbagliato).
      In un certo senso è vero che il Cammino non è un movimento ecclesiale, né ha un carisma: è, infatti, solo un metodo. Niente di spirituale, ma solo forma.

      E' un metodo di presentare il vangelo da "duri" (di cuore), atto a forgiare dei duri, con le teste dure come biglie d'acciaio.
      Tutto il contrario di Gesù, la cui intransigenza non era dovuta alla durezza e allo sprezzo, ma semplicemente alla VERITA' che è quello che è e perciò non è adattabile a piacimento.

      A differenza di Kiko, di Carmen e dei "catechisti" del Cammino, tutto l'operare di Gesù e tutte le sue parole, anche le più dure, erano una manifestazione della sua COMPASSIONE.

      La compassione di Gesù permea tutto il Vangelo come la radiazione fossile che testimonia il Big Bang permea tutto l'universo.
      Il Vangelo infatti ci testimonia come Gesù abbia manifestato la sua compassione fino alle lacrime, cosa che Kiko e Carmen non hanno mai fatto e, se lo hanno fatto, scommetto che erano lacrime di rabbia e di stizza, e non di compassione.
      Chi può testimoniare la compassione di Kiko e Carmen? Penso nessuno.

      Il metodo di evangelizzare del Cammino, in realtà, più che essere parte integrante del Vangelo, come credono i camminanti, sembra piuttosto essere, di per se, un anti-vangelo.

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  14. Ciao ragazzi e ragazze.
    Ho letto l'articolo e i commenti.

    Faccio un paio di osservazioni:

    1) non mi risulta che il balletto finale dei neocat sia di "estrazione ebraica". Se loro dicono che è ebraica lo potranno anche dire... e raccontare agli ignoranti, ma non mi risulta che sia ebraica. Nella liturgia ebraica non c'è una cosa simile.
    Se c'è, mi dite in quale liturgia si trova?
    Di sicuro esistono tanti balli ebraici popolari chassidici che ci possono assomigliare, ma dagli stessi ebrei chassidici non sarebbero ammessi in una loro liturgia...

    2) in un vostro commento ho anche letto che qualcuno "sospetta" un accordo dei neocat con gli Chabad-Lubavitch. Io penso di no.
    Gli Chabad generalmente non sono "settari" (la parola "ultraortodosso" in italiano rende male il concetto). A parte qualche isolata eccezione.
    Gli ultraortodossi vengono invitati dai neocat a qualche famoso raduno in Israele alla famosa Domus, e alcuni di loro accettano l'invito (non è che tutti accettano). Se poi gli ebrei leggessero quello che viene dichiarato su di loro, dopo questi incontri, da Kiko o dai neocat... probabilmente non ci andrebbero più.
    Voi dite che sono perfino in accordo con certi scritti di Gennarini... Invece secondo me alla maggioranza degli Chabad-Lubavitch verrebbe l'orticaria a leggere certe cose.
    Inoltre, uno dei motivi per cui alcuni ebrei vanno là ad assistere a qualche "cerimonia", è probablmente (oltre che per gentilezza) per osservare cosa fanno "i pagani"... E purtroppo tra i neocat possono trovare molti esempi di paganesimo - visto che li prendono come esempio "autorevole" di cristianesimo. Motivo in più, ahimè, per non credere al Messia cristiano.
    Tutte le (discretamente numerose) storie di ebrei che si sono convertiti al cristianesimo... Non provengono certo dal Cammino Neocatecumenale (come sapete, l'unico che l'aveva fatto ha poi rifiutato le teorie di Kiko). Detta in parole semplici: ad un ebreo non quadra niente del Messia in versione riveduta neocatecumenale.

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  15. Altra osservazione: penso che la vostra modalità di azione/protesta verso i neocat, seppure per certi versi comprensibile, e a volte utile a qualche povero disgraziato fuoriuscito... Non sia fatta nel modo giusto.
    Ci sono eccessi da parte vostra (ripeto: magari comprensibili da chi conosce il problema) che fanno sembrare che vi inventate troppe cose oppure che esagerate i fatti.
    Oppure che fate parte del "partito dei merletti".
    E allora una persona che casualmente passasse a leggere può pensare che siete l'altro lato della medaglia dei neocat. Come due strane sètte che si combattono tra loro, e che poco hanno a che fare con la Chiesa.
    Anzi potete anche fare l'effetto opposto.
    Un cristiano "normale" potrebbe domandarsi perché ce l'avete con quelle persone tanto simpatiche che hanno incontrato in qualche parrocchia o a qualche raduno cattolico. Infatti i neocat si presentano a tutti come "simpatici" e "perseguitati". Finché un povero disgraziato/a non arriva a 2-3 anni di Cammino Neocatecumenale non capisce cosa state dicendo... Purtroppo.
    Il problema è grosso, da molti punti di vista. ...e forse hanno ragione quelli che hanno deciso che l'unica arma è la preghiera perché vengano illuminate le menti di tante povere vittime. E della Chiesa ai vertici. (che non capisce perché certe parrocchie descritte come piene di "nuova evangelizzazione"... in realtà, nei fatti, sono vuote, anche numericamente... e fungono da deleteria pubblicità per il resto del territorio circostante che sa "cosa accade lì" e che "la chiesa lo permette").

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  16. Infine.
    Non saprei...
    Non saprei dirvi cosa è meglio fare.
    Però mi convincono poco le vostre argomentazioni con scritti kilometrici, molto ripetitivi, con l'evidenziatore giallo e con lo stile molto simile a quello dei siti anti-Papa Francesco che estrapolano qualche frase isolata dal contesto per incolparlo di eresia.
    Facilmente potete essere scambiati con quelli.
    Dispiace, perché state facendo presente un problema che esiste nella Chiesa, ma è poco percepito.
    Alcuni personaggi importanti nella comunicazione di oggi (solo due esempi: don Livio Fanzaga e Costanza Miriano) sono dei sostenitori dei neocatecumenali, conoscendoli solo superficialmente, dall'esterno. Se voi ascoltate o leggete le posizioni (cattoliche e dottrinali/liturgiche) di padre Livio o di Costanza Miriano vi chiedete come fanno poi a sostenere i neocatecumenali.
    È semplice: li difendono perché non li conoscono e perché i neocatecumenali si sono presentati a loro in modo diverso (truffaldino. Anche se... una madre di 10 figli, vittima di plagio mentale che la obbliga a sesso sfrenato anche quando non ha voglia, per fare numero, io non la definisco propriamente truffaldina... Povera. Le inculcano che non è una forma di lussuria del marito, ma che si chiama cattolicamente "apertura alla vita").
    Se voi chiedete a don Livio o a Costanza perché i neocat non obbediscono alla Madre Chiesa oppure perché profanano l'Eucaristia... don Livio e Costanza vi risponderanno che vi state inventando tutto di sana pianta, perché voi odiate il Cammino. Gente come la Costanza Miriano non hanno mai partecipato alle loro liturgie. Ad esempio la sig.ra Miriano ha scritto parole di fuoco contro chi non s'inginicchia e contro le schitarrate urlate. Ma quando i gruppi neocatecumenali vanno a certi raduni con personaggi importanti (come la signora Miriano) si conformano tranquillamente alla liturgia cattolica. Non chiedono mai una Messa neocatecumenale. Solo all'interno del gruppo chiuso viene detto agli adepti che la vera liturgia, riservata agli eletti, è quella kikiana... e che solo quelli in Cammino possono capire.
    E che in un futuro molto vicino sarà la nuova liturgia cattolica, imposta a tutti gli attuali ignoranti che vanno alla Messa della domenica... senza sapere che vale poco o nulla.

    E non dimenticate che oggi tanta gente nella Chiesa compie abusi liturgici molto simili a quelli neocatecumenali. Molto simili. Ad esempio: andare a prendersi il pane consacrato direttamente da un vassoio comune. Generalmente il cristiano "normale", molto secolarizzato, non li nota neanche... anzi spesso li apprezza perché sembrano un simpatico diversivo, qualcosa di più "familiare" durante una Messa che giudicano finalmente più "originale". Perciò chiunque critica il simpatico diversivo è giudicato un bigotto.

    Ciao.

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  17. Grazie Lishmash per i commenti ragionati e per i consigli che ho molto apprezzato.
    Ti dirò che neppure io credo ad una qualche comunanza tra Lubavitcher e neocatecumenali, però appunto sicuramente c'è da parte di Kiko & co. un forte desiderio di trovare delle radici che vadano 'oltre' alla Chiesa cattolica e che siano impregnate di messianicità.
    L'interesse si Gennarini non ce lo siamo inventati noi, ha scritto pure un libro e rilasciato interviste sull'argomento.
    La Chiesa sta vivendo momenti un po'difficili e credo che il blog Osservatorio raccolga cattolici amanti dei merletti, tradizionalisti, moderati, fan di papa Francesco, Medjugorjani, in crisi neocon la fede eccetera.
    Ciò che ci interessa è svelare il più possibile i retroscena di questo movimento che altrimenti, chi racconterebbe?
    Chi ha bisogno di notizie non ha necessità di essere catturato da lustrini e paillets o particolari vesti tipografiche.
    Se alcune testimonianze sembrano esagerate è forse perché ancora non si è capito che il Cammino è una grave deriva della Chiesa Cattolica che si comporta spesso come una setta abusante, al punto tale che chi ne esce si sente ed e un sopravvissuto.
    Ricambio i saluti.

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    1. Ti consiglio, se non l'hai ancora fatto, di leggere l'articolo sulle derive settarie all'interno della Chiesa cattolica, che fa parte di una pubblicazione francese molto interessante, derivante da uno studio che la stessa conferenza episcopale francese ha promosso, istituendo anche una specifica commissione di studio, raccogliendo testimonianze e così via.
      Ebbene, l'articolo non tratta specificamente della realtà del Cammino, poco diffusa in Francia, ma che risulta possedere TUTTE le caratteristiche riscontrate, in parte e non cumulativamente, in altre realtà settarie.
      E sia chiaro: si tratta di derive antropologiche e NON liturgiche.
      Quelle sono in più, magari interessano meno i cattolici più 'spigliati' e di più i conservatori che constatano, non a torto, che una fede sbagliata non può che condurre ad errori nei comportamenti , mentre al contrario troveremo sempre perfetta consonanza nel trinomio ortodossia, ortoprassi ed ortopatia.

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    2. Ciao Valentina, grazie per la risposta :) e per la segnalazione dell'articolo. Anch'io seguo abbastanza il tema delle psicosètte e di come si insinuano dappertutto, leggo parecchio al riguardo. Infatti mi sembra di aver già letto quello studio, ...comunque adesso lo rileggo.

      Gennarini.
      Forse mi sono spiegata male.
      Non metto in dubbio che lui abbia scritto qualcosa sull'ebraismo (io ho letto quello che si trova online e sono abbastanza dubbiosa sulle sue conclusioni. Superficiali e banali). Quello che metto in dubbio è che un qualsiasi lubavitcher gli possa mai dar ragione in qualche modo (sui temi ebraici). Se lo dice, se l'è inventato (Gennarini).
      Saprai che è tipico dei neocat affermare "gli ebrei dicono che...", evvai con le invenzioni sull'ebraismo, passato e presente.
      Non rivelo qui come e quando sono venuta in contatto (diretto) coi neocat, ma ne so abbastanza, purtroppo. Diciamo che ho assistito alla distruzione di una parrocchia che la diocesi non sa più come gestire... se non lasciandola in qualche modo andare "al suo destino".
      Comunque spero che presto il Signore faccia fiorire il deserto, dopo tutte le fughe di fedeli... Fughe non casuali e non superficiali, ma molto sofferte, perché i cristiani solitamente si fanno anche il problema di come non scandalizzare (le povere vittime della sètta) o di come non colpire un povero parroco succube dei "catechisti".
      Ma penso che su queste cose ne sapete abbastanza...

      Scrivi:
      "Ciò che ci interessa è svelare il più possibile i retroscena di questo movimento che altrimenti, chi racconterebbe?"

      Su questo concordo.

      "Chi ha bisogno di notizie non ha necessità di essere catturato da lustrini e paillets o particolari vesti tipografiche.
      Se alcune testimonianze sembrano esagerate è forse perché ancora non si è capito che il Cammino è una grave deriva della Chiesa Cattolica che si comporta spesso come una setta abusante, al punto tale che chi ne esce si sente ed e un sopravvissuto".

      D'accordo.
      Non intendevo dire che dovreste attirare la gente coi lustrini o le vesti grafiche.
      Dicevo il contrario.
      Secondo me la grafica (degli articoli) è troppo aggressiva, e anche certe foto. A tanti può sembrare la tipica grafica dei complottisti.
      In generale, personalmente, io ci vedrei meglio delle semplici testimonianze, nero su bianco. Nude e crude. Forse anche fondare una qualche associazione di vittime degli abusi. Credo che molti neocat sentano che nel loro gruppo "qualcosa non va", ma che non sappiano bene da dove iniziare a capirci qualcosa. Anche la questione economica è grave: se uno con 5 o 7 figli (con la moglie casalinga per ordine del catechista) volesse uscire dal gruppo che lo sta mantenendo: semplicemente NON può. E deve continuare a perpetrare il modello di schiavitù nei confronti di altre vittime dalle quali raccoglie soldini. Al confronto i TdG sono dei principianti.

      Se pensiamo che tutta questa gente voleva incontrare Cristo e invece si trova intrappolata in una sètta che la sfrutta... È terribile. A mio parere, più persone riescono a parlare chiaramente e meglio è.
      Spesso leggo tanta confusione, e questo il tentativo di sottolineare, sottolineare, evidenziare... E vi capisco: è la reazione delle vittime di abusi che ancora oggi temono di non essere ascoltate.
      Tuttavia, probabilmente, dei brevi testi, scritti dai fuoriusciti, semplici da capire, anche per chi ne sa poco di teologia... forse sarebbero più efficaci. Dico forse.
      Non è critica, eh. O meglio: è critica costruttiva, perché anch'io ho visto e toccato con mano la sofferenza e tutti gli scandali provocati a povera gente che si rivolgeva alla Chiesa per incontrare il Signore. Non Kiko o il capo-catechista paesano.

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    3. Ti ringrazio Lishmah. Ti dirò la verità: io ormai sto diventando diffidente proprio nei confronti di quei siti molto stilosi con le foto sobrie, le parole contate, come le riviste patinate.
      Ormai in quelle pagine annuso la fregatura. Oltre al fatto che accennare ad un un argomento senza approfondirlo è come trovarsi a tavola con una pietanza tutta bella ravversata tipo 'nouvelle cousine': bella, ma ti lascia con la fame! Ormai io leggo con piacere solo le pagine piene di informazioni e di link utili, quelle artigianali come quelle di questo blog.
      Noi non siamo degli influencer della fede come la Miriano, tutta fiorellini babà e bijoux: vogliamo solo dare tutti gli spunti possibili in ogni articolo e la maggior parte delle informazioni anche agli utenti che ci visitano per caso per qualche strano algoritmo del motore di ricerca.
      Naturalmente possiamo migliorare e personalmente terrò conto dei tuoi consigli. Spero che tu continui a seguirci, soprattutto visto il tuo interesse per l'argomento che trattiamo e per la conoscenza personale e ravvicinata con il fenomeno neocat.

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. Ciao Libera, grazie a te.

    ""In questa convivenza insegnai ai fratelli il ballo tradizionale ebraico, la Horrà, una danza circolare molto semplice di origine esteuropea, che divenne la danza con la quale nel Cammino si conclude l'Eucarestia"." - Daniel Lifschitz
    "In effetti la Hora è considerata la più tipica delle danze israeliane e somiglia moltissimo al balletto neocatecumenale.
    Anch'io, quando stavo in comunità, sapevo per tradizione orale che si trattava di una danza ebraica, non meglio specificata."


    Oh, ma io non metto assolutamente in dubbio che la Hora, e molte altre, siano delle danze tipiche israeliane e/o ebraiche. (Sarebbe importante anche distinguere queste due cose... Ad esempio, proprio nel caso della Hora, si inserisce più nella categoria sociale-popolare che in quella tipicamente religiosa. La Hora è abbastanza legata a motivi socio-politici, alla formazione dello Stato di Israele, e trova le sue prime origini intorno all'anno 1920).
    Comunque, appunto, confermo io stessa che la cultura ebraica è ricchissima di danze religiose! Non c'è dubbio che loro hanno una grande tradizione di balli religiosi e noi invece (generalmente) no. Il punto è che le danze vengono fatte IN ABBONDANZA durante i periodi di festa, e anche in molte occasioni di socialità "quotidiana", e anche per esprimere lode a Dio... PERÒ tali momenti di danza si collocano in momenti PRIMA oppure DOPO la funzione religiosa che si svolge in sinagoga. (o nel Tempio finché c'era il Tempio).
    Al momento mi viene in mente soltanto una cerimonia (la Simchat Torah) in cui c'è una specie di danzetta all'interno della funzione sinagogale... ed è perché è stata concessa dai rabbini circa dal XV sec. Oppure mi vengono in mente alcune feste casalinghe (come i festeggiamenti per una circoncisione) in cui gli invitati potrebbero mettersi a ballare. A casa loro. Lo stesso per i matrimoni: gli ebrei ballano quando vanno al ristorante, praticamente come noi cattolici. La differenza (rispetto a noi) è appunto che gli ebrei fanno al 90% delle danze religiose anche se si trovano al ristorante. Cioè prolungano - prima e dopo - l'atteggiamento religioso durante il giorno di festa. Come se noi, dopo essere usciti da Messa, ci mettessimo a fare un canto di lode o un balletto di lode sul cortile della chiesa. O nel giardino di casa nostra, o sul terrazzo.
    Non mi risulta che nelle funzioni religiose più importanti (come Yom Kippur) svolte in sinagoga, oppure in liturgie domestiche (come Pesach/Pasqua) gli ebrei si mettano a fare balletti come parte del momento liturgico...
    Per quanto ci riguarda la Messa è un momento liturgico abbastanza importante (direi!) e il canto finale sarebbe appunto un momento liturgico mentre continuiamo a meditare e a pregare a seguito della liturgia eucaristica... Perciò la giustificazione del ballare IN QUEL MOMENTO non la trovo giustificata né in ambito cattolico né come "radice ebraica".
    Ma se qualcuno mi offre un qualche "perché" (proveniente dalla liturgia ebraica) magari lo valuto.
    Da molti anni sono un'appassionata della nostra radice ebraica. Perciò quando - negli anni - ho udito dai neocat le più grandi boiate sull'ebraismo... sono sempre rimasta molto basìta (e un pochetto arrabbiata per tante balle... Sono tutte distorsioni, sia dell'ebraismo che del cristianesimo)...

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  20. @ Valentina
    @ Libera

    Grazie per tutte le spiegazioni.
    I miei "suggerimenti" (se così si possono chiamare) erano solo proposti (umilmente e senza pretese, ci mancherebbe!!) perché il vostro impegno possa raggiungere più persone possibili.

    Valentina:
    No, non intendevo dire che dovessi ridurre tutto a poche parole patinate e generiche che alla fine non dicono niente. Ma volevo dire (se era possibile) offrire ANCHE un accesso più semplificato a chi desidera orientarsi in mezzo alla confusione in cui si trova.
    Anch'io sono il tipo che studia centinaia di pagine su ogni argomento... Però so anche che c'è gente che ha poco tempo e poca cultura: e tenete presente che proprio quelle persone sono le vittime preferite dalle sètte abusanti.
    Rileggendo lo studio francese che mi avevi linkato, ho trovato poi altri scritti online, tradotti dallo stesso studio, e si parlava dell'importanza delle associazioni di vittime per far emergere il problema. Queste associazioni offrono (tra le altre cose) anche le testimonianze personali, cioè le storie pure e semplici.
    Perché certo ci vorrebbe un'enciclopedia con mille dettagli per ogni storia, ed è fondamentale il dettaglio... ma è importante anche raggiungere le persone in difficoltà con parole semplici, proprio perché si tratta di persone in FORTE confusione mentale a causa degli abusi psicologici subìti.
    Comunque, grazie per il vostro ascolto.

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. @ Lishmah.

    Anche io ti ringrazio per i tuoi interventi.
    Questo mi ha impressionata e mi trova totalmente d'accordo quando scrivi:

    "Se pensiamo che tutta questa gente voleva incontrare Cristo e invece si trova intrappolata in una sètta che la sfrutta... È terribile."

    Questo equivoco che nelle loro mani, dei kikatekisti intendo, diventa un'esca sorprendente è cosa davvero orribile. Non richiede altre considerazioni.
    Ma siamo sempre allo stesso punto. Di chi la colpa se non della Chiesa che lascia liberamente pascolare costoro in sconfinate praterie? Senza mettere confini o paletti. O meglio, se pure li ha fissati timidamente poi quando vengono sistematicamente ignorati, scavalcati o abbattuti e divelti TACE e LASCIA FARE. Anche su questo nessuna considerazione da aggiungere.

    A proposito poi di quelli che tu definisci "personaggi importanti nella comunicazione di oggi" nelle persone di padre Livio Fanzaga e della signora Costanza Miriano hanno entrambi una grossissima responsabilità.
    Non puoi , usando la credibilità che hai guadagnato negli anni, avallare a cuor leggero e senza documentarti a sufficienza una realtà a così forte incidenza sulla vita e la coscienza delle persone. Puramente e semplicemente NON PUOI. Sei giornalista? Sei giornalista e sacerdote? È tuo dovere informarti e poi parlare. La Miriano non so se per scelta o vocazione. Su lei non mi soffermo. Certo non è osservatrice esterna ma personalmente coinvolta nell'esperienza e lei stessa si considera e professa fedele seguace del'Iniziatore Arguello "per la sua vita" e cerca di ricambiare con la sua "credibilità" nel mondo dell'informazione essendo del campo. Ma padre Livio, che pure con Radio Maria ha molti indiscussi meriti nel campo del l'evangelizzazione ed educazione alla fede e in particolare della diffusione della devozione mariana, lo trovo inescusabile in quel suo difendere il c.n. a spada tratta. Ha avuto modo di conoscere le voci discordanti, è stato innumerevoli volte contattato da testimoni diretti di cui, mi dispiace molto doverlo dire, da sacerdote qual è non doveva e poteva mai disinteressarsi come ha fatto. Ripeto innumerevoli e documentate testimonianze. Niente. Padre Livio continua ad essere convinto paladino del cammino.
    Torniamo a quanto detto sopra.
    Vero mistero, unico arcano, rebus irrisolvibile con i mezzi a nostra disposizione. Quale il rebus? Questo che pone una domanda basilare: Come faccia il cammino da una vita a raccattare e mantenere appoggi, coperture, complicità fin nei vertici della Santa Sede?

    Ultimo tuo rilievo che richiamo:

    "mi convincono poco le vostre argomentazioni con scritti kilometrici, molto ripetitivi, con l'evidenziatore giallo...
    Spesso leggo tanta confusione, e questo il tentativo di sottolineare, sottolineare, evidenziare... "

    Grazie per la tua schiettezza. Anche io dico che si può sempre migliorare, facendo frutto dei consigli di chi, guardando dall'esterno sa essere obiettivo.
    Non vale tanto sottolineare quando gli argomenti sono ben sviluppati con rigore e rispetto di chi legge. Anche di base è, senza dubbio, la capacità di semplificazione che tante volte è un dono, come la capacità di sintesi.
    Sappi che non siamo professionisti né del mestiere. Poi quello che resta è la sostanza alla fine, se sostanza c'è!

    Pax

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    1. Ciao Pax, grazie per le tue risposte.

      Su padre Livio, sulla sig.ra Miriano e sulla Chiesa in generale di fronte al fenomeno del CNC... diciamo che io "oscillo". Nel senso che da una parte provo la tua stessa (evangelica) arrabbiatura verso chi non fa neanche il minimo tentativo di informarsi, per difendere i più deboli, e tutti i "piccoli nella fede" che sono stati lasciati in pasto alle peggiori vessazioni operate usando il Nome di Dio.
      Dall'altro lato, la mia lunga esperienza in contatto diretto col gruppo NC mi dice di quanto subdoli essi siano... di come riescano a spacciare menzogne, non solo alle povere vittime interne ma anche per come si presentano all'esterno, alle autorità della Chiesa. Ti assicuro (beh, già lo sai) che i capi neocat sono in grado di raccontare e di sostenere delle evidenti balle, sia al vescovo che a tanti altri responsabili diocesani... Perciò se anche una persona sente raccontare quello che avviene DAVVERO all'interno delle comunità, è veramente difficile che venga creduta. L'unico modo sarebbe quello di entrare in una comunità e fare l'esperienza. E sempre ammesso che un personaggio famoso possa fare la stessa esperienza della "truppa"... Mah. Infatti non è insolito che il livello di schiavitù di ogni partecipante sia ben differenziato e ben nascosto agli altri. Per dire: una sig.ra Miriano non verrebbe di certo vessata psicologicamente come una neocat qualsiasi. Il finto "sentimento di comunità" e la mancanza di tempo (psicotecnica delle psicosètte) impedisce quasi a chiunque di capire che cosa avviene nell'insieme e spesso anche ai suoi stessi compagni di comunità.
      Per quanto riguarda l'atteggiamento della Chiesa, ho letto delle possibili spiegazioni (sul non-intervento) in quello studio francese (sulle derive settarie) di cui parlavate... E in effetti, oltre agli stratagemmi nc per nascondere ciò che fanno davvero, ci sono anche delle valutazioni della Chiesa che cerca il "male minore" quando interviene nei casìni dei movimenti ecclesiali. E a volte può capitare che sbagli, cioè magari interviene in ritardo o troppo poco, come nel caso dei Legionari di Cristo e in tanti altri casi di gruppi abusanti.
      (i quali partono comunque da un carisma, sebbene modificato e in gran parte distrutto dagli uomini che l'avevano ricevuto).

      Continua nel prossimo commento...

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    2. (Continua dal precedente commento)

      A volte, ad esempio, si cerca di non scandalizzare tanti fedeli neocat che forse (se la Chiesa improvvisamente chiudesse il Cammino) abbandonerebbero definitivamente il cristianesimo... e cose del genere. E allora magari si decide per interventi più "soft" o addirittura il non-intervento (come temo sia il caso della mia ex parrocchia), aspettando che il fenomeno vada a scemare da solo.
      Non dico che fare così sia la cosa più giusta. Semplicemente rilevo ciò che osservo e... prendo atto che il Signore dice che ci sarà sempre la zizzania...
      (l'importante è che noi coltiviamo il grano. Non la zizzania).

      Di certo, anch'io continuo a chiedermi come si fa ad accettare che tante buone persone subiscano tanto scandalo da un movimento ecclesiale, e che nessuno muova un dito. Io stessa, con altri parrocchiani, abbiamo fatto dei tentativi, nel rispetto di tutti, parlando direttamente coi neocat, e con altri sacerdoti... ma in genere abbiamo ottenuto solo un'accusa implicita (verso di noi) di fare della maldicenza... E allora, uno si stufa e dice: ok ciao, vi saluto, e fate quello che vi pare.
      Non resta altro da fare se non levare le tende e portare altrove la nostra collaborazione di cristiani.
      Spesso la Chiesa (istituzionale) "si lamenta" che c'è sempre meno gente che vuole collaborare o avviare iniziative nelle parrocchie... Ma se le parrocchie sono ostaggio di certi gruppetti feudali oppure sono chiuse nel loro conservatorismo dello status quo... Che cosa possono fare i cattolici di buona volontà?
      Certo possiamo pregare e restare al servizio del parroco di turno che organizza il catechismo, i turni di pulizia della chiesa e le sagre paesane. Oltre a lasciare (se ci sono) i soliti gruppi chiusi di cosiddetta "nuova evangelizzazione", paralleli a autonomi rispetto alla Chiesa... Più simili a club privati che ad altro.
      Se si continua così, non se ne esce. E infatti, ... la pandemia ha dimostrato ancora meglio (a molti cattolici) che non cambia tantissimo se uno collabora "attivamente" con la propria parrocchia oppure no. Le relazioni stabilite in parrocchia non sono sembrate così vitali come dovrebbero essere tra cristiani praticanti... (e magari durante il lockdown abbiamo vissuto più fratellanza in altri ambienti).
      Speriamo che da tutto questo buio emerga finalmente una luce... ad indicarci la direzione.

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    3. Cara Lishmah: la tua esperienza e il modo in cui l'hai vissuta ed elaborata potrebbe essere d'aiuto a tanti che consultano il blog proprio perch6 si trovano con una situazione simile in parrocchia e cercano di capirne di più.
      Mi farebbe piacere quindi pubblicare ciò che ci hai raccontato finora. Oppure, se desideri, ci puoi inviare una tua memoria alla nostra casella mail
      redazione.osservatorioncn@gmail.com
      Naturalmente senza impegno.

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  23. Ciao, ti ringrazio dell'interessamento... Sono cresciuta in una delle parrocchie più "colpite" d'Italia. Se da lì ci si sposta solo di qualche chilometro nelle altre parrocchie a malapena sanno cosa sia il Cammino Neocatecumenale. (Anzi mi sono resa conto che molta gente non li ha proprio mai sentiti nominare, mentre difficilmente un cattolico non ha mai sentito nominare l'Azione Cattolica o gli Scout...).
    Mi dispiace che non posso prendermi l'impegno in questo momento... Già qualche volta sto sveglia fino a notte fonda perché mi piace studiare di notte, studio parecchio, e al momento farei troppa fatica a ritagliarmi altro tempo. Anche perché la mia esperienza di molti anni è vasta... anche troppo, in continuo contatto e frequentazione della chiesa parrocchiale (cioè del fabbricato edilizio) neocatecumenale che mi ha permesso di sapere molte cose anche sull'uso dei simboli, eccetera. Ne dico una per tutte: per decenni ai parrocchiani non-neocat è stato raccontato che stavano costruendo una "chiesa con architettura moderna", per tutta la parrocchia, con criteri del Concilio Vaticano II, eccetera.
    (In realtà, poi, proprio la notte di Pasqua, anno dopo anno, i parrocchiani sono stati di fatto espulsi dalla chiesa parrocchiale perché era occupata da orde neocat da tutta la diocesi e anche da altre diocesi. I parrocchiani "della domenica" potevano andare alla Messa di Pasqua solo il mattino di Pasqua. In anni più recenti si è optato per altra soluzione ma comunque la mega-chiesa la notte di Pasqua è solo ed esclusivamente dei neocatecumenali).

    Continua...

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  24. Per decenni sono state fatte raccolte di soldi parrocchiali eccezionali, straordinarie, non usuali, per costruire quella chiesa e solo pochi anni fa è stato saldato il colossale mutuo (di una chiesa piena di difetti costruttivi, tra le altre cose). Io stessa, che conoscevo le storture dottrinali e comportamentali neocat perché molti miei conoscenti e anche qualche compagno/a di scuola è diventato neocat, io stessa ho scoperto solo all'incirca 10 anni fa che quella era una tipica costruzione kikiana, uguale a tutte le altre. Non mi piaceva l'architettura né la pittura, ma non immaginavo che fosse "tipica neocat" !... perché ai tempi della progettazione fu fatto passare che era una decisione del Consiglio Parrocchiale. Credo che ancora oggi molti parrocchiani lì non sappiano che è una chiesa neocat. Credono che sia una "chiesa moderna". Una giovane dottoressa (medico) non neocat con la quale ho parlato circa 2 anni fa mi ha detto che il parroco le ha spiegato tutti i "simboli voluti dal Vaticano II" - la "pancia", il sistema digerente e tutta quella storia ridicola... Quando le ho detto che era un'invenzione di Kiko (e non del Vat2), pur essendo mia diciamo "amica" da diverso tempo, era evidente che non mi credeva... Continuava a dire "ma no, il parroco mi ha spiegato le regole costruttive per le nuove chiese del Vaticano II".
    Storie come questa ne ho vissute parecchie perché i parrocchiani stessi - con l'ignoranza che c'è oggi - non immaginano fino a dove arriva l'infiltrazione. Molte persone in parrocchia sono "scafate" e vedono bene tutte le ingiustizie subìte per decenni (e non le sopportano) ma spesso neanche loro immaginano che molte cose fatte in parrocchia sono distorsioni abusive del cattolicesimo e non dei normali rinnovamenti voluti dalla Chiesa Cattolica.
    Ecco, questo per dirti che avrei bisogno di troppo tempo per scrivere una memoria. Soprattutto perché ci terrei a scriverla come suggerivo/criticavo a voi: molto semplice e molto sintetica. Mi sono resa conto che le persone oggi hanno tanto bisogno di capire soprattutto le basi... e "dove sta il problema". E per fare uno scritto ben fatto, al momento non avrei il tempo necessario.
    Però ok, se vuoi, puoi utilizzare i miei commenti... Scritti così "al volo". Ma se ti sembrano interessanti, ok. Solo un appunto che gradirei molto per utilità di chi legge: cerca di trovare sempre un punto chiaro che spieghi ai lettori "cosa c'è che non va" in modo semplice. Perché in effetti, ad esempio nel caso della chiesa parrocchiale che ho raccontato: ciò che non va è che un "movimento" ha costruito il SUO fabbricato (quando il Cammino non era ancora approvato dalla Chiesa Cattolica, ed era in dubbio se sarebbe mai stato approvato) raccogliendo una somma immensa di soldi da tutti i parrocchiani facendo credere che stavano la loro chiesa parrocchiale con tanti sacrifici e donazioni a pioggia... per una chiesa cattolica all'interno della Chiesa Cattolica. Non trovo altre parole se non: inganno.

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    1. Grazie Lishmah. Se desideri posso sottoporti il testo prima della pubblicazione (sempre via mail).
      Naturalmente assicuro una formattazione il più ossibile sobria ed una immagine adeguata 😉.
      La raccolta dei soldi dai parrocchiani per costruire degli stabili solo ad uso dei neocatecumenali non è un caso isolato, successo solo nella tua parrocchia, ma la normalità, ovunque il Cammino si sia insediato.

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    2. "Se desideri posso sottoporti il testo prima della pubblicazione (sempre via mail)"

      Non serve, mi fido ��
      Grazie

      Rimaniamo in Cristo e aiutiamo gli altri a fare lo stesso.
      Quando lo scopo è chiaro i dettagli poi li vedrà Lui ��

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    3. Nota. Avevo messo le faccine sorridenti...
      Ma dal mio telefono vedo la grafica coi punti di domanda.
      Sono faccine. Nessun punto di domanda.

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    4. Giusto, le faccine erano appunto...i dettagli! Grazie per la disponibilità e fiducia.

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  25. Lishmah (10 settembre 2020 ore 10:44)

    Grazie a te Lishmah per questo scambio di idee fruttuoso.

    Confrontarsi è sempre importante.

    Sento il dovere di precisare qualcosa del mio pensiero, a completamento, maturato in anni e anni dentro l’esperienza e in tanti altri ancora fuori.

    Copio dal tuo commento:

    “Perciò se anche una persona sente raccontare quello che avviene DAVVERO all'interno delle comunità, è veramente difficile che venga creduta. L'unico modo sarebbe quello di entrare in una comunità e fare l'esperienza.”

    Io non sono tanto convinta di questo.
    Quando i racconti diventano tanti e concludenti, sovrapponibili quasi da far paura: casi simili trattati alla stessa identica maniera dappertutto (per cui non si può parlare di catechisti sbagliati, attenzione!!!) non si ha difficoltà a convincersi che, se così è, significa che i succitati “trattamenti” sono nel c.n. “prassi” consolidata e OBBEDIENZA a precise consegne di come vanno gestite certe faccende dai kikatekisti.

    Esempio inconfutabile di questo, lo ripetiamo spesso, è la gestione degli abusi nel cammino.

    Se dovunque sono successi e - cosa che purtroppo neanche sempre accade - coraggiosamente sono stati portati alla luce da vittime coraggiose (poiché se fosse per loro il destino segnato sarebbe l’”insabbiamento”, con contestuale seppellimento viva della vittima) sono state SEMPRE le vittime a subire la “chiamata a conversione” di questi falsi profeti. Perché esse vittime DEVONO perdonare al carnefice qualunque cosa e NON DEVONO giudicarlo solo perché “pensano di essere migliori di lui”!!!! Mentre il peccatore deve essere amato COSI’ COM’E’: incarnazione perfetta della catechesi del “fango del cieco nato” e della sua efficacia salvatrice.

    ...beh, cosa c’è di tanto complicato da credere che si stenta tanto a credere al di fuori?

    Di conseguenza, davvero non credo che l’unica cosa per capire sia entrare in comunità e fare esperienza. Anche perché questa affermazione mi dà fastidio per quante volte l’ho sentita ripetere da loro proprio quando a qualcuno DI FUORI non tornavano i conti… e allora “il cammino si capisce vivendolo, vieni e vedi!” “unica cosa è ascoltare le catechesi e fare il cammino” per cui, bando a dubbi e domande.

    Perdonami Lishmah ma ne ho viste e sentite e subite troppe.

    Per cui il mio ragionare è più scarno e rifuggo i distinguo. Forse è un mio limite. Non amo i ni: o sì o no. Almeno in simili casi.

    In più, umilmente devo ammettere che ho constatato che ha compreso del cammino molto di più gente che non lo ha fatto per niente né mai ha frequentato le catechesi che chi ha vissuto l’esperienza “per la sua vita”. Peggio se, come me, per lunghi anni, subendo il plagio che vi si pratica e sottoponendosi al cambiamento genetico che inevitabilmente comporta per chiunque stazioni a lungo.
    Bella presa per i fondelli.

    Andando da principio penso a padre Zoffoli e padre Marighetto, a Lino Lista e a padre Ariel di Gualdo, ma anche al nostro Tripudio e Pietro (NON del Cammino), ad esempio.

    Io ho sentito puzza di bruciato dopo 30 anni e me ne sono andata, avevo anche fatto una mia elaborazione abbastanza esaustiva. Ma le vere chiavi di lettura e la chiusura del cerchio me l’hanno data questi “amici” di ieri e di oggi, con il loro distacco emotivo e onestà di giudizio e le loro indiscusse competenze. Mentre ho potuto constatare che l’esperienza inevitabilmente lascia i suoi strascichi penosi. Ci vuole molto tempo per la disinfestazione. Poi per disintossicarsi e per bonificarsi e… infine per la “sanificazione totale.
    Quando si rientra nell’umano consesso sono consigliate oltre l’umiltà, necessaria a tutti, una buona dose di capacità di ascolto unita alla capacità di mettersi in discussione. Su questo terreno quotidianamente il mio impegno, non so con quali risultati.

    Continua…..

    Pax

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  26. Altra cosa vorrei riflettere con te nuovamente ed è questa:

    “”E sempre ammesso che un personaggio famoso possa fare la stessa esperienza della "truppa"... Mah. Infatti non è insolito che il livello di schiavitù di ogni partecipante sia ben differenziato e ben nascosto agli altri.””

    Questo l’ho proprio constatato anche io. Era desolante assistere alle differenze di trattamento di quelli che definisci genericamente “personaggi famosi”. Ma astava essere un super professionista o imprenditore o il primario di… o l’avvocato e notaio tal altro che solo i “ciechi nati” non notavano la parzialità sfacciata degli scrutini, delle correzioni, della tolleranza. Di tutto.

    A meno che non siano tutti “ciechi nati” incurabili nella stessa comunità si notava eccome la differenza, ed era motivo di mormorazioni, invidie, sensi di inferiorità e frustrazioni.
    Bella comunità cristiana che creano questi bastardi. Senza fare differenze di persona…
    E, ti assicuro, anche la Miriano di turno, come l’Adelchi Chinaglia o altri di cui ora non mi sovviene il nome, sono ben consapevoli dei privilegi che godono e… ne approfittano, ovvio!

    Pax

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  27. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. @Libera
      A quello che hai già ben descritto aggiungo il comportamento verso gli "esterni". In tanti anni mi sono resa conto che il tipico seguace neocatecumenale (che si ritiene sempre un eletto/illuminato rispetto a te) può anche raccontarti il contrario di ciò che professa in comunità.
      Oppure, se gli sfugge qualcosa per sbaglio, si affretta a correggersi dicendo "ah sì sì, mi sono sbagliato nel dire la frase" (col sottinteso e con un certo tono della voce che io ho sempre percepito come: "ops, sto parlando con una povera ignorante che non può capire quello che si capisce solo nel Cammino").
      Un esempio tipico?
      Una mia conoscente neocat, mentre parlavamo di un certo episodio evangelico, afferma convinta "eh, sì! Perché, pensa!, Gesù in quel momento avrebbe potuto scegliere di peccare! E invece non lo ha fatto".
      ... Io risposi velocemente riassumendo la dottrina "beh no, non ricordi? Uguale a noi in tutto fuorché nel peccato" ?
      E lei: "ah sì, sì, va bene, mi ero sbagliata".

      Ma siccome personalmente ho avuto diverse occasioni di constatare la dottrina neocat del "Gesù peccatore" o "che poteva peccare"... sapevo benissimo la dottrina kikiana alla quale si riferiva. Anche se non ho idea se è scritta ufficialmente da qualche parte nei catechismi neocatecumenali. So solo che l'ho sentita affermare, esplicitamente o implicitamente, un sacco di volte.

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  28. @Pax
    Macché "perdonanze"!
    Guarda che praticamente concordo con tutto quello che hai scritto. È solo che stiamo facendo delle descrizioni da prospettive leggermente diverse: sì, perché da un certo punto di vista una persona non può capire veramente il fenomeno se non lo prova di persona, ma da altro punto di vista l'abuso spirituale-psicologico avviene sempre, in tutte le psicosètte, con determinate caratteristiche che sono riconoscibili dappertutto da chiunque abbia un po' di sensibilità (e magari una persona fuori dal Cammino, a volte, può vederle anche meglio della vittima. Ancora oggi io conosco e vedo e parlo con persone in piena sofferenza morale/psicologica... e soffro per loro mentre ci parlo... e mi rendo conto che NON sanno perché stanno patendo in quel modo, e se faccio con loro una piccola critica al cnc "scattano" in modo quasi violento con tutte le frasi fatte, ripetute a pappagallo, a favore e a scusante degli abusi che subiscono. Non vedono gli abusi, non vedono le ingiustizie, non vedono che NON sono in un gruppo cristiano. Vedono il male in quelli che cercano di far loro vedere gli abusi).
    Perciò, non per mia compiacenza... ma abbiamo ragione entrambe. E questo non è un "nì" o mezze misure.
    Comunque tendenzialmente io tendo a scusare chi non conosco bene, come la Costanza Miriano o padre Livio Fanzaga. I motivi per i quali non si rendono conto del problema potrebbero essere molteplici, e non necessariamente "colpevoli".
    C'è anche da dire che quando scrivo sono più pacata di quello che sono di persona. Di persona sono più decisa perché vedo in faccia l'interlocutore... e perché ci sono FATTI che se raccontassi per iscritto mi rendo conto che (in internet) farebbero tendenzialmente l'effetto bufala, perché sono troppo terribili e pazzesche. Solo chi mi conosce bene e sa che non racconto balle mi può credere. Tutti gli altri ... possono pensare che io sia una specie di lefebvriana che predica contro i neocatecumenali. (e invece non sono neanche mai andata ad una Messa in latino. Però detesto le carnevalate improvvisate di chi usa il Novus Ordo per fare le proprie personali "liturgie creative". E difendo Papa Francesco tanto quanto difendo padre Benedetto. Però il Papa adesso è Francesco. L'ho scritto per evitare fraintendimenti sulle mie posizioni).

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  29. Ma il Vangelo che dai frutti si vede se un albero è buono o no, non vi dice nulla?
    Guardate quanto è espanso il cammino e voi credete che se non venisse da Dio, il buon Dio avrebbe permesso una tale espansione? Andate nelle parrocchie, andate nei paesi sperduti e chiedete ai poveri e agli ultimi come sono trattati dal Cammino, che non è una chiesa, ma è innestata in essa. Io ne faccio parte,ma se il cammino o Kiko o i miei catechisti finissero o morissero, non mi cambia, perché quello che importa è ciò che mi hanno lasciato: Annunziare Gesù Cristo morto e risorto per tutti e la Preghiera. Questo è ciò che si fa, nessun "Kiko sei Unikoooo".
    Occhio che i giudizi sono la malattia della Chiesa, il Dialogo come dice il Papa è la salvezza. Come fa una Chiesa spaccata come la nostra a portare l'unità al mondo. Ognuno non si trova nel cammino degli altri, per questo la Chiesa ha dato questa possibilità, anzi, alcuni Papi che ora sono santi hanno permesso tutto questo. Chi può essere consigliere di Dio? Io no sicuro,
    Se il Cammino non viene da Dio, Dio provvederà a sistemare tutto. Ma se non è così non combattete una guerra che è contro la Chiesa stessa.
    Vorrei incontrarvi e sapere veramente il perché di questi problemi. Mi chiamo Giacomo ho 23 anni, buona giornata a tutti

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    Risposte
    1. Questo blog esiste proprio perché abbiamo preso sul serio le parole di Nostro Signore: «Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero» (Mt 12,33).

      I frutti del Cammino?
      - dottrinali: ambiguità, strafalcioni, vere e proprie eresie
      - liturgici: carnevalate e kikocentrismo assoluto, idolatria, dissacrazione
      - disciplinari: guerra ai vescovi e al clero che non si fanno corrompere
      - morali: "ferrovia sotterranea per predatori sessuali", addirittura insultando le vittime
      - familiari: endogamia, sfornare figli come conigli, paternità irresponsabile
      - ecclesiali: credersi superiori ai "cristiani della domenica", credere che il Cammino sarebbe la vera Chiesa
      - e non parliamo dei cosiddetti "catechisti" che senza alcuna autorità (se non l'essere kiko-compatibili) scarnificano le coscienze con domande che nessun confessore farebbe, "dirigono" famiglie e vocazioni e missioni, "insegnano" dall'alto della loro suprema arroganza e ignoranza...
      - e non parliamo dei giri di denaro, delle vendette trasversali, dell'infiltrare curie, redazioni, istituti di scienze religiose...

      Questi frutti non possono che venire dal demonio.

      Ti chiami Giacomo, hai 23 anni, e ancora non hai capito tutto ciò.

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    2. 1) Sono tutte dispense e statuti visti e rivisti dalla Santa Sede e approvati e firmati da 2 grandi e santi papi: Benedetto e Giovanni Paolo II
      2) In comunità non si parla mai di Kiko, si parla della vita delle persone, delle loro difficoltà e si prega. Kiko non è il centro di nulla. Facciamo una volta al mese penitenziale e adorazione eucaristica e scrutatio, messe tutte le settimane, dove sarebbe la dissacrazione? Se parli dell'altare c'è scritto sullo statuto,sempre firmato dai Santi Papi, precedentemente citati.
      Si sfornavano figli quando l'Italia dava la possibilità di farlo, ora sono diminuiti e nessuno viene lì e ti dice "fai sesso e fai figli" siamo tutti liberi come il Signore ci ha fatto.
      Sicuro che si tratti di senso di superiorità? la nostra parrocchia ha tutti i giovani del cammino inseriti nel catechismo parrocchiale, e guarda un po', siamo a servizio del parroco (congregazione, non diocesi) senza nessun senso di superiorità.
      Pensa che nei vari passaggi, come voi sicuramente ben sapete, vengono anche chiesti dei gesti che, guarda un po', finiscono sempre per la chiesa e non nella banca di Kiko, o come volete chiamarla.
      Tutto questo non ha senso, se anche Kiko fosse indemoniato come dite, meglio perché sarebbe l'Anticristo e sarebbe il segno che questo mondo passa.
      Smettete di guardare alla trave negli occhi dell'altro. Non state difendendo Dio, ma la vostra ragione, state facendo di Dio un giustiziere. Lui farà giustizia, non noi.
      Io con la mia ragione vado all'inferno, perché se devo ragionare su cio che stiamo facendo dell'amore di Dio, dovrei smettere di credere.
      Io accetto la vostra visione, voi accettate la mia. Usate le vostre forze non per sprecare tempo su questo blog, ad aizzare le vostre polemiche. Usate il tempo per annunciare Gesù cristo agli ultimi, per amare dentro la vostra famiglia, i vostri figli, accompagnate i vostri genitori verso il'ultimo giorno. Queste sono le opere gradite a Dio.

      Se avete fatto l'ora media, San Paolo dice che rimarranno fede, speranza e carità, ma la più grande è la carità.
      Non ho mai visto Gesù rimproverare senza carità, se siamo suoi discepoli dobbiamo fare come Lui.
      Il Cammino sicuramente ha sbagliato, non sono estremista, ma se avete qualcosa da dire, fatelo con carità, perché la lotta non è contro le creature di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male, che abitano questo mondo di tenebra.

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    3. Notizia importantissima per i troll!!!

      Quando un commento anonimo comincia con "Non siete ben informati; dalle mie parti..." merita solo di essere cestinato. Dalle anonime parti di un anonimo? Su, non fateci perdere tempo.

      Quando un commento comincia con "le parrocchie sono deserte bla bla bla" merita solo di essere cestinato. Nostro Signore ha comandato di fare discepole tutte le genti annunciando la buona novella, non di "riempire parrocchie". La quantità di persone non è una misura della fede. Ma ai kikos piace tanto illudersi che Nostro Signore guarda i numeroni delle attività umane anziché il cuore dei singoli.

      Quando un kikos comincia a blaterare "Abbiamo gli Statuti Approvati dalla Santa Sede da Giovanni Paolo II bla bla bla" significa solo che vuole farci perdere tempo e merita di essere cestinato. Infatti lo Statuto del Cammino non è un certificato di santità passata, presente e futura - e non autorizza ambiguità, eresie, strafalcioni liturgici (che anzi vieta, alla nota 49).

      Inoltre lo Statuto del Cammino è stato approvato da mons. Ryłko per il (soppresso) Pontificio Consiglio per i Laici, non da Giovanni Paolo II, non da Benedetto XVI, ma da Ryłko, amicone del Cammino. Perciò piantatela di ripetere sempre le stesse cretinate, che qui non abbiamo mica la sveglia al collo e l'anello al naso. Quello Statuto non porta la firma del Papa, ma ne contiene le «decisioni del Santo Padre» (articolo 13, nota 49) che vietano le carnevalate liturgiche, vietano la "comunione seduti", vietano le omelie laicali, eccetera. Ma naturalmente i kikos disubbidiscono al Papa, ai documenti liturgici, e al loro stesso Statuto.

      p.s.: nel Cammino vige la mentalità secondo cui mentire e ingannare sono azioni sante, qualora compiute per difendere il prestigio del Cammino.

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    4. Nessun Papa ha mai "dispensato" il Cammino dall'ubbidire alle norme liturgiche valide per tutta la Chiesa. Al contrario, nella nota 49 dello Statuto, riguardo alla liturgia, vengono elencate tutte le restrizioni valide per tutta la Chiesa - ed in particolare la lettera del 1° dicembre 2005, contenente le «decisioni del Santo Padre» (pienamente integrate nello Statuto) contro la "comunione seduti", le omelie laicali, eccetera.

      Ma a quanto pare tu lo Statuto e i documenti che menziona, non li hai mai letti...

      Il fatto che nelle comunità non si parla di Kiko, non cambia le carte in tavola.

      Kiko è al centro di tutto: suoi i canti, sue le icone, suoi i design delle suppellettili sacre, sue (e di Carmen) le invenzioni liturgiche (comunione "seduti", "Padre! Padre! Padre!" alla consacrazione, eccetera. Le liturgie del Cammino Neocatecumenale costituiscono una vera e propria kikolatria.

      Il tavolinetto smontabile non è un "altare". Lo Statuto non consente le vaccate che si fanno nelle comunità.

      Nelle convivenze c'è gente che si vanta di avere "20 figli di cui 12 in cielo", e robe simili. Kiko presenta le famiglie prolifiche: "Agudo, 15 figli!". Nel Cammino è una moda avere "tanti figli" e poi affibbiarli a didàscali e babysitter perché gli impegni in comunità non devono prevalere sul sacro dovere di genitori: non sia mai che l'unico vero Dio prenda il posto dei dettami di Kiko Argüello e Carmen Hernández. Perfino papa Francesco ha sgridato il "far figli come conigli" (e in un caso, dopo che una gli si presentò come "del Cammino" vantandosi di aver avuto 7 parti cesarei, papa Francesco sbottò di nuovo contro lo sfornare figli come conigli).

      I kikos si sentono superiori ai "cristiani della domenica" e "religiosi naturali" ed è lo stesso Kiko che blatera che la liturgia della parrocchia vale 20 mentre quella (inventata da lui) vale 100.

      I neocatecumenali sono al servizio solo di Kiko: quando il vescovo comanda qualcosa di sgradito al Cammino, i kikos ubbidiscono al Cammino e vanno contro il vescovo. Abbiamo documentato tantissime volte questa "guerra ai vescovi" fatta dal Cammino (si veda il caso esemplare del Giappone).

      Il Cammino fa "gesti" per la Chiesa solo quando conviene. Nel frattempo protegge i suoi membri pedofili - come il vescovo Apuron condannato anche dalla Santa Sede, e che aveva derubato la diocesi di Guam di una proprietà multimilionaria per regalarla al Cammino (nelle mani di Gennarini). E non parliamo delle ingenti somme di riciclaggio di denaro sporco nei paradisi fiscali...

      Kiko "indemoniato"? Chissà. Intanto sono note le sue eresie, la sua arroganza, e alcuni scheletri nell'armadio (sì, anche di natura sessuale). Ha condotto un intero popolo di neocat a celebrare carnevalate liturgiche, a professare «un'eresia protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione», e nel frattempo li ha fatti salassare economicamente. Se è anche indemoniato, non cambia molto.

      Nostro Signore non ispira ambiguità né eresie. Non ispira carnevalate liturgiche che offendono Dio oltre che gli uomini. Non ispira cose contrarie alla ragione, poiché la retta ragione sostiene la fede (mentre Kiko ereticamente vi fa pensare che la ragione sarebbe diabolica). Non ispira disubbidienza alla Chiesa mascherata da ipocrisie, corruzioni, furberie, "prassi invalse" e trucchetti vari.

      Per questo la tua visione è inaccettabile: perché va contro Dio.


      p.s.: hai detto testualmente: «Smettete di guardare alla trave negli occhi dell'altro».

      Ottimo lapsus. Complimenti anche per l'esserti sottilmente vantato di aver fatto l'Ora Media: hai già ricevuto la tua ricompensa.

      «Razza di vipere! Ipocriti! Sepolcri imbiancati! Voi avete per padre il diavolo!»

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    5. Giacomo,
      1) la Carità non passa attraverso i pezzi di carta e la burocrazia, si attesta da se' e se non c'è, vuol dire che qualcuno sta commettendo ingiustizia.

      2) Io non posso dar lezioni sulla Carità per via dei miei difetti, ma tu, non puoi dar lezioni sulla Carità perché sei neocatecumenale; nel CN semplicemente NON c'è Carità, se tu affidi la tua formazione morale al CN a poco a poco vedrai (anzi, non lo vedrai, perché quando uno è assuefatto ad una spiritualità malata gli sembra bene ciò che è male) vedrai che la Carità te la toglieranno tutta .. e se, all'inizio, ti dovevi 1 po' forzare per ritenere giuste certe cose ASCOLTATE o VISTE fare, nella VITA delle PERSONE, dai "catechisti", poi ti scivolano addosso e l'ingiustizia non la vedi più.

      Tu che leggi tutte le "ore" piccole-medie-max .. lo sai che

      NON c'è CARITÀ senza GIUSTIZIA?

      Ricordi 1^ lettura e Vangelo della Messa di S.Francesco, pochi giorni fa?
      Egli [Dio] si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi
      (Isaia5)
      Non è difficile capire quello che il Signore vuole, vuole INNANZITUTTO Giustizia, la PRIMA Carità è agire con giustizia.
      A cominciare da chi hai vicino .. i cosiritenuti "fratelli" sono abbastanza vicini per te?
      E voi volete "andare" ad "annunciare Gesù Cristo agli ultimi" quando PRATICATE l'INGIUSTIZIA tra voi "fratelli", "fratelli" e "catechisti" ecc.?

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    6. Hai idea delle sofferenze che il tuo Cammino ha inflitto, per VOLONTARIA ingiustizia (insegnata e imparata dai "catechisti") a tanti che dovevano essere "dei vostri"? Questi sono gli ultimi verso cui avete mancato di Carità.. non devi andarli a cercare in Patagonia.
      E mai, avete ammesso e mai avete rimediato.

      3) Sono santamente orgogliosa di difendere la mia "ragione" perché è Dio che me l'ha donata, insieme alla fede, e mi ha comandato di USARLE senza disgiungere l'una dall'altra.
      Tu non vedi carità in quelli che chiami "rimproveri" .. come fai a non vederla? I "rimproveri" non sono fatti a te, persona da rispettare e figlio di Dio (in quanto battezzato) ma sono le affermazioni della Verità riguardo alla menzogna.
      E mi spiace per il tuo "quieto vivere" ma la Verità NON ammette "visioni", non è questione di opinioni, la Verità, per sua natura non può che essere uguale per tutti! È una sola o Cristo o Beliaal .

      4) Ci risiamo con
      " Il Cammino sicuramente ha sbagliato"
      ---
      senza che dici in COSA.. vuoi dare 1 "contentino" a noi dicendo così? e che ne viene a noi e a te facendo così?
      A me non basta il contentino, la Verità la voglio TUTTA.
      Non comprendi che finché non sei tu, in prima persona, a renderti conto e ad affermare ad alta voce, davanti ai tuoi catechisti, quali sono questi sbagli e perché li consideri sbagli, a te, alla tua persona non servirà a niente?
      Devi metterti in gioco, devi ascoltare la tua coscienza, devi scegliere, devi cercare aiuto dal Dio vero e da persone che la Carità ce l'abbiano veramente ma la parte principale la devi METTERE TU.

      Elimina
    7. 4) "se anche Kiko fosse indemoniato come dite, meglio perché sarebbe l'Anticristo e sarebbe il segno che questo mondo passa."
      ----
      Non credo che Kiko sia l'anticristo (ce ne sarebbero altri, se fosse qsto il tempo, con requisiti migliori per esserlo) e non so se è indemoniato ma, se lo è, è 1 indemoniato CONSENZIENTE, lui, a differenza di quello che insinua in voi, la ragione l'ha sempre usata, se sta col demonio ci sta di sua spontanea volontà.. facendo le cose che a quello sono gradite (infatti con chi nn si prostra davanti a lui il demonio nn può fare niente).
      E poi, non ti farebbe rabbrividire di essere alla sequela dell'anticristo?

      No, tanto ritieni il Paradiso già prenotato, indipendentemente dalle tue scelte ed azioni.

      Questo discorso su Kiko si collega all'altra frase SCARICABARILE che hai scritto:
      "la lotta non è contro le creature di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male, che abitano questo mondo di tenebra."
      ----
      Eh no caro! Questo è piegare le Scritture al proprio comodo .. "scaricabarile" perché, i diavoli hanno le loro colpe ma gli uomini hanno le LORO, che i diavoli NON possono in alcun modo costringere a commettere SENZA una VOLONTARIA ADESIONE della persona al male.

      Prova! Una di quelle cose che tu ritieni "sbagliate" nel CN .. prova a uscire e, forse con stupore, vedrai che NON sarai più OBBLIGATO a praticarle ..

      Vedi che sei tu che, con l'aiuto di Dio e la tua ragione puoi DECIDERE?
      E NON sono i DIAVOLI che decidono al posto tuo, non sei 1 ameba, sei 1 uomo e in più figlio di Dio.

      Temo per te, Giacomo, soprattutto per quest'altro che hai scritto che mi spaventa perché sembri vicino al punto di non ritorno:
      "Io con la mia ragione vado all'inferno, perché se devo ragionare su cio che stiamo facendo dell'amore di Dio, dovrei smettere di credere."
      --------
      Ma che idee anticristiane ti fai inculcare in testa?
      Sembra 1 frase che avrebbe potuto dire Giuda prima di uccidersi.
      Dio non vuole la tua disperazione, il CN SÌ, perché quando tu manifesti loro ("catechisti") il tuo disagio, essi ti propongono il CN come UNICA soluzione ..
      Te lo dico col cuore (come hai chiesto tu) , il CN ti fornisce la corda come a Giuda, la vera Fede Cattolica, cioè Gesù , ti offre lo sguardo di tenerezza, compassione, immedesimazione nel tuo dolore, che Gesù offrì a Pietro PENTITO.

      Per usare il tuo linguaggio .. scappa da quei demoni .. sono dentro, non fuori.

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