domenica 13 dicembre 2020

Perché tanti neocat dicono: "Da me mai successo"

Quando vedo che sulle pagine di questo blog (e ce ne sono di ottime, come quelle delle ultime settimane) scritte da persone che il cammino lo hanno frequentato per anni, a volte per decenni e spesso in posizioni di responsabilità - quelle che danno accesso al "dietro le quinte" neocatecumenale, che permettono di ascoltare le affermazioni più pericolose e più scandalose - piovono kikos infuriati tuonando "da me mai successo!" accusandoci di inventare tutto, mi sorge una domanda.

 Mi chiedo perché così affermino, certi soggetti, che inventiamo, che diciamo frottole e soprattutto perché sostengano, con profonda convinzione, che nelle loro comunità non si verificano i fatti che descriviamo o non vengono dette le scempiaggini che riportiamo.

Le risposte possibili che mi sono dato sono le seguenti:

1. Gli stessi che ci accusano di mentire sono bugiardi e in malafede

Nel cammino - e abbiamo miriadi di fatti concreti a testimoniarlo, il sotterfugio, la menzogna, l'omissione della verità, sono strumenti santi e benedetti se si tratta di difendere il prestigio della setta, anche se ciò comportasse calpestare le vittime di certi odiosissimi e ripugnanti abusi, perché del resto Kiko ha il carisma! Chi sei tu per giudicarlo? quattro Papi, cinque Papi, Cento Papi hanno detto che il Cammino è benedetto, sei tu più del Papa? - par di sentire i farisei accusare Cristo: prima conventicola comunitaria di ipocriti biblici.

Questa categoria pasqualonica è senza cura, è necessario attendere un intervento divino a scuoterli dal sonno dell'anima che li ha tramutati in mostri: tutta la loro ragione è pervertita alla giustificazione del male, pur di difendere la loro religione e la fede in Kiko signore.

In generale costoro non si scandalizzano mai delle espressioni eterodosse, delle vere e proprie eresie, degli strafalcioni e dello sfascio liturgico portati avanti da Kiko, anzi sostengono e promuovono, preoccupandosi invece che del danno procurato dal Cammino e dalle "espressioni imprecise o non proprio ortodosse" e dai sacrilegi, del fatto che possediamo i mamotreti originali, che possiamo accedere ai video super-segreti dei balli con i Giudei, le catechesi occultate, i disegni massonici. 

Non ci dormono la notte, sono ossessionati dal conoscere le nostre identità, non perdono occasione per molestarci (nel caso uno di noi sia di sesso femminile anche in senso letterale), per fare delazione, bloccarci i profili social, insomma minacciare e zittire, come nella migliore tradizione catechistica neocat.

2. Quelli che ci accusano di mentire sono ingenui, ingannati da se stessi o da altri.

 Non sempre i camminanti sono consapevoli degli errori propalati dai loro catechisti e spesso molti catechisti non sono consapevoli di profferire eresie di ogni risma. E' importante ricordare che il cammino funziona come una piramide multilevel, sia in senso morale che materiale (chi sta più in cima ha più potere e privilegi di chi sta in basso ed è venerato di conseguenza): anche le informazioni viaggiano lungo i gradini di questa piramide alla cui cima siede Kiko (Mario Pezzi non lo considero nemmeno e Ascension... stendiamo il velo). 

Ciò che Kiko dice, non sempre viene riportato integralmente verso il basso, sia perché a volte è lui stesso a chiederlo, sia perché spesso e volentieri dice tante di quelle cretinate che alcuni catechisti low-level si rifiutano di riportarle per intero e addolciscono la pillola.

Con queste persone è difficile dialogare, perché avranno dalla loro sempre la propria esperienza edulcorata: il loro catechista non è così, all'annuncio di Kikoavvento non hanno dette quelle cose, il mio catechista è molto pio, noi facciamo l'adorazione, e via discorrendo.

A volte capita che la pietà cattolica autentica faccia breccia in qualche parrocchia neocat grazie a qualche catechista meno zelante, ma si tratta di eccezioni che confermano la regola.

Dalla nostra esperienza concreta, solo le persone di una certa età , almeno superiore ai 50 anni, coloro che hanno vissuto gli ultimi scampoli di cattolicità in quest'era decadente appestata dai movimenti, o che l'hanno appresa dai propri genitori cresciuti a ora pro nobis e Rosario, conservano ed esercitano la vera pietà cattolica, e spesso mal soffrono gli orrori kikiani. Il resto subisce l'influenza delle cosiddette catechesi ariane-giudeo-luterane di Kiko, e finisce per perdere del tutto cognizione della vera dottrina cattolica o non l'apprende affatto.

Queste persone si fidano di chi è messo a capo, che si presenta come inviato dal Vescovo, e perciò il risultato non cambia: commettono un errore di pari valore anche se in buona fede rispetto ai soggetti di cui al punto 1.
Nel fondo gli errori non smettono di esistere, semplicemente essi non li vedono perché ricoperti di una decorazione vagamente cattolica.

3. Quelli che ci accusano di mentire in verità non "fanno il cammino"

 In tutte le parrocchie neocat c'è sempre una nutrita percentuale di persone al margine della comunità. Si può descrivere la comunità neocatecumenale tipo come un cerchio, al centro del quale c'è il gruppetto dei fanatici che catalizza le attenzioni di tutti e occupa tutti i ruoli chiave (cantori, ostiari, responsabile, catechisti, faccendieri...) e tiene il collegamento con i catechisti capi, e poi ci sono i cerchi concentrici delle varie fasce di interesse, famiglie, single, vecchi, ragazzini. Una buona parte di questi vive al limite, partecipa saltuariamente, conserva altre esperienze ecclesiali che inevitabilmente sottraggono tempo al Cammino. 

Nella loro mente essi partecipano e si sentono a pieno titolo parte della macchina neocat, tuttavia non ricoprono ruoli e perciò non ne sono del tutto ingoiati. Essi non vedono gli errori perché non trascorrono abbastanza tempo nel cammino, perché non sono all'interno dei vari "cerchi magici" e perché filtrano quello che piace loro scartando quello che non piace.

Queste persone sono invise ai catechisti, e mal tollerate dagli altri componenti fanatizzati; in tempi di magra, tuttavia, devono tenerseli se non vogliono ridurre le comunità a 3 membri ciascuna -  un tempo li avrebbero cacciati in malo modo o rieducati a botte di minacce sovietiche, ma anche per Kiko sono tempi difficili!

In conclusione, quando un neocat ci dice "nonèveronientedamemaisuccesso" sappiamo il perché: chiudono gli occhi della mente e dell'anima, per non vedere dove sono finiti, rifiutando la mano che gli tendiamo perché escano dalle sabbie mobili del Cammino: è più comodo negare, che ammettere di aver buttato via decenni di vita!
Quelli che, grazie a Dio, si accorgono della fregatura, di fatto fuggono a gambe levate.

59 commenti:

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  3. Interessante post.

    La differenza delle tre posizioni a seconda del tipo di camminanti sopra descritta, penso sia favorita dall'ambiguità del Cammino come movimento cattolico (tanto che rifiuta di essere definito "movimento" e rifiuta di adeguarsi a tutte le "regole" della cattolicità).

    Il Cammino, rispetto al Luteranesimo e al protestantesimo in generale, ha un vantaggio e uno svantaggio.

    Il vantaggio consiste nel fatto che si presenta come cattolico e perciò, che i ras del Cammino ci credano o non ci credano, vengono usate le "forme" fondamentali della Chiesa che però, proprio perché sono del Corpo di Cristo, non si riducono solo a "forme" ma sono anche efficaci. Soprattutto i Sacramenti.

    Usano la Bibbia cattolica; anche se in molti casi la confessione è malvista, i "catechisti" non vi si oppongono (e comunque non potrebbero neanche se lo volessero senza rivelare la loro "natura" protestante), ecc.

    La stassa Comunione, sebbene ricevuta in modi che contrastano con le disposizioni della Chiesa, e perciò in modi nche feriscono il Corpo di Cristo e ne diminuiscono in tal senso l'efficacia, se è ricevuta in buona fede e in stato di grazia, produce i suoi effetti.
    Questo per tante anime sincere e buone, rispetto al Luteranesimo, questo è un vantaggio.

    Lo svantaggio è dovuto non solo al fatto che l'azione lenta di erosione di alcuni Misteri della Fede (lenta perché interna e in anonimato) permette di arrivare più a fondo, ma, per le anime, è causato proprio da ciò che, a certe condizioni, rappresenta anche un vantaggio: le "forme" della Chiesa sono ben più che di semplici "forme", perciò per chi le prende alla leggera, o addirittura le disprezza, i danni sono enormi.
    E la formazione che dà il Cammino spinge, più o meno discretamente, al disprezzo.

    L'esempio più grave è quello della Comunione ricevuta spesso non solo senza il rispetto formale che è dovuto al Signore, ma anche, è da supporre, in stato di peccato mortale, in quanto, come dicevo, la Confessione per il Cammino pare avere molta poca importanza (mi riferisco anche al famoso discorso di Kiko ai giovani del Cammino durante la GMG in Brasile).

    Di fatto nel Cammino tutti i partecipanti alla Messa ricevono sempre la Comunione, anche se non si confessano da chissà quanto tempo e anche se, magari, hanno compiuto peccati mortali.

    Un altro esempio è dato dal calpestare per noncuranza le briciole del Pane azzimo fatto in casa e poi consacrato alla Messa: un sacrilegio che tra i Luterani "ufficiali" non accade.

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  4. Delle mie vecchie conoscenze del Cammino quasi più nessuna ne fa parte, tranne tre eccezioni.

    Uno lo frequenta, anche se non sempre, perché ha sposato una "figlia del Cammino" di un certo "rango sociale", in quella società. Più che farlo, il Cammino lo subisce.

    Un altro lo frequenta con la moglie. E' convinto, ma penso che oltre alla Messa del sabato sera faccia ben poco di altro.

    Poi c'è una famiglia con vari figli: sono persone buone e generose solo che partono dal concetto che Kiko è il profeta e i mamatreti sono ispirati come il Corano, anche se non sono la Parola di Dio ma solo la sua vera interpretazione.

    Penso non abbiano mai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica, ma avendo ricevuto da giovani una solida formnazione cattolica, mantengono come istintivamente un equilibrio umano notevole.

    Non sono mai andati itineranti per via dei figli, anche se qualche senso di colpa lo hanno avuto, e mantengono contatti esterni con persone non del Cammino.
    Ultimamente mi è stato rivelato che con altri del Cammino, invece, i rapporti si sono raffreddati, perché si sono sentiti emarginati.
    Ma Kiko, ancora, non è in discussione.

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    1. Tutti luoghi comuni e cliche' irreali. Quanti parrocchiani o fedeli hanno letto il Catechismo della Chiesa Cattolica? Tu lo hai letto? Nemmeno i preti e forse i Vescovi leggono il Catechismo della Chiesa Cattolica. Quindi tu sei il migliore perché forse hai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica? Chissà se lo hai solo letto o anche compreso?

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    2. Ecco che rispunta il poveretto disposto a dare a tutta la Chiesa e a tutto il clero degli ignoranti pur di non ammettere che in comunità in 50 anni di cammino e una media al ribasso di 7500 ore di riunioni infrasettimanali cadauno non hanno mai letto né il catechismo e neppure il Compendio, che è un libretto per nulla ponderoso, se la sarebbero cavata in cinque anni, dedicando tre ore ad ogni paragrafo: avrebbero potuto impararlo a memoria!
      Ma no, preferiscono sparare le loro panzane pur di non dover rendere conto del fatto che si nutrono delle catechesi mistificare alla Kiko senza mai sottoporle al vaglio della retta dottrina. E nessuno di loro sa spiegare il perché...

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    3. @anonimo
      Senti un po'.. Il Papa secondo te il catechismo lo ha letto? Dicci, o fortunato membro dell'unico posto dove il CCC si insegna! Sicuramente lo saprai!
      Stai tranquillo che non tutti sono ignoranti patentati come voi. E stai tranquilli che non ho bisogno dello scrutinio di un millantato catechista per sapere se l'ho compreso o meno.

      Tanto per curiosità : ma nel cammino fate a gara a chi spala piú melma sugli altri cattolici? Vincete un premio per caso? O forse siete talmente meschini che non riuscite a fare a meno di sminuire gli altri per continuare a sentirvi degli "eletti"?

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    4. Anonimo delle 11 e 30:
      mi fai delle domande a cui rispondo volentieri.

      Quanti parrocchiani o fedeli hanno letto il Catechismo della Chiesa Cattolica?
      Risposta: NON LO SO.

      Tu lo hai letto?
      Risposta: Sì. Lìho letto sistematicamente, da cima a fondo, come si fa con un romanzo. E lo consulto ogni volta che è necessario.

      Quindi tu sei il migliore perché forse hai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica?
      Risposta: da dove lo deduci? Dimmi da dove lo deduci e poi ti rispondo. O sei in mala fede?

      Chissà se lo hai solo letto o anche compreso?
      Risposta: se non credi che l'ho letto il problema è tutto tuo.
      Per averlo compreso, l'ho compreso BENISSIMO, molto meglio di te che, evidentemente, non l'hai letto.

      L'ho compreso benissimo non perché sono intelligente, ma semplicemente perché nella CHIESA NON ESISTONO ARCANI.
      Gli ARCANI appartengono alle SETTE GNOSTICHE.

      La Scrittura e la teologia spesso devono essere spiegate e tradotte in un linguaggio semplice, per il popolo di Dio, di cui faccio parte.
      Il Catechsimo è QUESTA SPIEGAZIONE. Che altro c'è da spiegare?

      Vuoi forse spiegare tu la spiegazione della Chiesa?
      Non ti rendi conto che spiegare di nuovo ciò che la Chiesa ha già spiegato con un linguaggio comprensibile a TUTTI significa essere ERETICI?

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    5. Credo che ogni sacerdote abbia studiato il Catechismo della Chiesa Cattolica durante gli studi in seminario e ognuno può comprarlo tranquillamente in libreria e leggerlo a prescindere dal credo, non è un testo che viene tenuto segreto

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  5. Il fatto che cercano di scoprire le identità e minacciano azioni legali (anche se pensavo fosse proibito denunciare se sei del Cammino) lo dimostrava anche il video su YouTube di quel ragazzo che invitava a diffidare di questo blog, e che ora è stato rimosso; mi viene da pensare anche che molti dicano che da loro determinate cose non accadono perché magari sono ancora alle fase iniziali del Cammino, io stessa molte cose le ho sperimentaye andando avanti con le tappe

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  6. Nel mentre leggevo il trend a firma di Beati pauperes spiritu e pubblicato in data odierna, riflettevo sul fatto che lo stesso possa dischiudersi a molteplici e multiformi chiave di lettura e, tra queste, anche quella di carattere strettamente sociologica e, più precisamente, sto pensando al "darwinismo sociale" e al concetto di "stato etico" di hegeliana memoria: mi spiego meglio.
    L'esasperata ed infondata apologia ad oltranza del neocatecumenale che, ogni volta che viene su questo blog (masochisticamente) a leggere le "corbellerie" che a suo dire si pubblicherebbero e che di fatti non corrisponderebbero alla realtà di ciò che egli vive endemicamente nel cammino, apostrofando ogni tipologia di epiteto verso tutto e tutti poiché non reggente alcun tipo di dibattito su questioni relative a ciò che egli, con tali epiteti, pensa di difendere pur sapendo di non esserne assolutamente capace, smuove, di fatti, qualcosa che vuoi o non vuoi, lo inchioda a delle responsabilità che, pur non riconoscendo pubblicamente, nell'intimo della sua "sinderesi" (coscienza), non può eludere (contraddizione in termini). Motivo della difesa? Diventa solo ed esclusivamente preservazione della specie (neocatecumenale), anche usando la forza (degli epiteti), purché il cammino sia salvo, di darwiniana memoria.
    Ma c'è dell'altro: perfetto BPS nel disegnare la struttura piramidale del cammino che giunge al vertice nell'indiscussa figura di Kiko che, di fatti, è "incarnazione dello Spirito assoluto" proprio come lo incarnava lo Stato secondo visione di Hegel. Lo Stato, ossia kiko, in quanto depositario esclusivo di eticità, pretende per se monismo in ogni campo decisionale e sottraendo al singolo (il neocatecumenale) la necessità di potersi autodeterminare di fronte allo "Stato etico" di nome Kiko Arguello.
    Sintesi: apologia darwiniana (ad extra); stato etico - totalitario (ad intra)!

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  7. Nei confronto del Cammino il neocatecumenale nutre una sorta di riconoscenza che non gli permette, anche se non lo frequenta assiduamente, anche se è lui stesso in crisi nera, di parlarne liberamente e di riconoscerne gli errori. Se proprio li deve ammettere, lo fa a denti stretti e proclamando a gran voce che la parrocchia 'è peggio'. Insomma, per difendere il Cammino, è disposto ad utilizzare gli argomenti della più retriva campagna laicista contro la Chiesa stessa.
    Ma se abbiamo letto con attenzione l'annuncio di Avvento di Kiko, sappiamo perché. In comunità si subisce un vero e proprio bombardamento in proposito: Dio ti ha salvato attraverso il Cammino, nonostante tu non ne sia degno, ti ha eletto, ti ha dato dei catechisti, dei fratelli, ti ha parlato e si è reso presente solo nel Cammino, che è di origine divina, ti ha strappato dall'individualismo dei cattolici, dalla loro ipocrisia e religiosità naturale, fai un peccato grave se non lo frequenti, l'essere in cammino ti spalanca le porte del cielo dove ti ritroverai con i fratelli, la Messa del cammino è meravigliosa e così via.
    Si tratta di un vero e proprio leitmotiv al quale nessuno di coloro che frequenta il Cammino, e spesso pure dopo averlo abbandonato, per molti anni ancora, riesce a sottrarsi.
    Per questo, anche persone apparentemente equilibrate, quando l'argomento di discussione cade sulle anomalie del Cammino, sentono la necessità di difenderlo, di solito con i pochi e risibili argomenti che il Cammino offre per la propria difesa.
    Un problema poi è costituito dall'ignoranza grave che viene coltivata al suo interno. Dopo trent'anni di letture bibliche, il camminante medio in realtà ha delle idee assai confuse sulla dottrina cattolica, e non ha assolutamente la preparazione che ci si aspetterebbe.
    E quand'anche si impegni in studi personali, vede tutti sempre attraverso la lente deformata del Cammino.
    Attualmente i seguaci del Cammmino sono in una situazione ancor più confusa del solito: le loro idee in materia di morale li fanno naturalmente porre in area tradizionalista, ma la loro pratica del culto li situa invece al di là del peggior modernista. Stanno nella Chiesa sempre più a disagio e sempre più con una sensazione di estraneità: pare loro di saper tutto, ma se aprono bocca fuori dal proprio ambiente vengono subito 'messi al loro posto' anche dall'ultimo arrivato. Tempi duri per i neocat.

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  8. Ieri sera ho ricevuto un Audio di una convivenza di trasmissione dove il catechista profetizzata di un cambio nella chiesa dovuto al coronavirus e alla vittoria democratica negli Stati uniti. Io sono di accordo con lui che la chiesa cambierà per mancanza di fondi e fedeli dovuti dalla pndemia e alla minaccia del partito democratico. il suo punto, però, è che Dio Manda tutto questo e chiama le persone al cammino per combattere questo, perché lui è sicuro che il cammino uscirà vittorioso da tutto questo e che in comunità si combatte tutto questo meglio. Mentre io credo firmemente che l chiesa fondata da Gesù potrà pure soffrire da tutto questo,ma non cadrà mai perché è Dio stesso a sostenerla.

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    1. È la nuova missione che il Cammino si è auto attribuita, quella di formare un resto che incarnerebbe la vera Chiesa in questi tempi di crisi. Stanno cercando di assumere una identità nuova, proponendosi come paladini della fede e della tradizione cattolica: proprio loro che ne hanno fatto strame fin dalla loro prima comparsa! Anche questo elemento entrerà a far parte del loro immaginario e servirà a motivare chi rimane in Cammino. Prima, erano i veri cattolici, il sale, il lievito che avrebbe fatto fermentare l'impasto dei religiosi naturali all'interno della Chiesa, ora sono gli unici eroici araldi della fede in mezzo ai pagani. In ambedue i casi, si tratta di un ruolo che nessuno gli riconosce, all'esterno: serve solo a loro per confermare la propria supposta elezione da parte di Dio e ai loro leader per continuare a chiedere finanziamenti, risorse, vocazioni al servizio di Kiko.

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    2. È proprio questo che secondo gli psicologici fanno le sette, ti convincono di essere un gruppo rinnovatore del mondo e che tu sei super fortunato ad essere lì tra loro, a differenza di altri che non hanno questa opportunità; ricordo ancora la catechesi di un catechista che ci diceva che nella chiesa sono pochissimi quelli che oltre ad avere fede fanno anche un cammino in parrocchia, quindi noi eravamo da considerarci un piccolo gruppo di fortunati, come se stando lì avremmo avuto più probabilità di salvarci a differenza di altri cristiani

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  9. San Francesco ha vissuto la sua vita da convertito, insegnando con i fatti e chi lo ha seguito lo ha fatto perché affascinato dalla vita di questo santo. Così si può dire per ogni santo, da don bosco a San Filippo neri, passando per padre pio e tanti altri santi, che con i fatti hanno insegnato e avvicinato gli altri, non con le sole parole. Kiko invece non solo non ha mai fatto il cammino, quindi non ha dato l'esempio, ma si vanta di essere l'eletto, di parlare con la Madonna e che ha avuto l'ispirazione dal cielo e che non sbaglia mai. I veri santi al contrario non si sono mai auto eletti, ma anzi rifiutavano essere considerati speciali e si sentivano sempre sbagliati e davano sempre merito a Dio per il bene che facevano. Solo questo dovrebbe far capire, a chi a un minimo di intelletto, che Kiko con tutto il cammino è una grande truffa per plagiare la gente a fare ciò che vuole per il fine comune di spillare soldi.
    Libero dal cammino e dalla chiesa(per ora)

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    1. Aggiungerei anche che San Francesco si recava dal Papa scalzo, e che nonostante all'epoca avesse una grandissima influenza sul suo ordine, fondato in obbedienza al papa, decise di farsi seppellire nudo nella nuda terra, e soprattutto che si impegnò nella riforma della Chiesa senza creare divisioni e confusioni e che rimase così umile da rimanere un semplice frate; all'epoca erano frequenti i movimenti separatisti che puntavano a separarsi dalla Chiesa, come gli albigesi e i catari, per questo all'inizio i francescani furono guardati con diffidenza. Alla fine gli alberi si riconoscono dai frutti, e mentre quei gruppi separatisti ed eretici alla fine scomparvero, il francescanesimo continua a produrre frutti di opere buone a distanza di 800 anni; la Storia della Chiesa insegna molto..

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    2. Fratello carissimo, apprezzo e condivido ciò che scrivi ma, ancor di più, sono contento della specifica tra parentesi che hai aggiunto alla tua firma. Quella è la perfetta sintesi che manifesta il tuo travaglio ma anche la luce che ti si para in fondo al tuo percorso. Ne sono felice.
      M.i.B.

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    3. Anch'io sono contenta di leggere la frazione di firma chiusa fra parentesi. Non lasciamo che i danni causati dal cammino ci allontanino dalla Vita; che la delusione ci allontani dal nutrimento dell' anima. L' anima, come anche il corpo, ha bisogno di sostentamento per fortificarsi.

      San Francesco d'Assisi che pronunci al principio del tuo commento (e che Kiko invece impreca dipingendolo come un superbo) afferma:

      “L’ Uomo deve tremare, il Mondo deve fremere, il Cielo intero deve essere commosso, quando sull’Altare, tra le mani del Sacerdote, appare il Figlio di Dio”.

      Un abbraccio. Prego per te, tu prega per me se vuoi.

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    4. Grazie,spero di ritrovare il vero Dio, e superare le paure di affidarmi.Pregherò per questo e per voi tutti e le vostre famiglie.
      Libero dal cammino e dalla chiesa (per ora)

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  10. Piccolo off-topic: visto che ogni tanto ce lo chiedono, la questione della "rugiada" che ha tenuto banco nelle scorse settimane mettendo sconcerto fra i cattolici non fa problema dal punto di vista linguistico ma dal punto di vista della fede.

    Infatti storicamente l'autorità della Chiesa - l'unica che può pubblicare la liturgia valida, e dunque l'unica che può approvare "variazioni liturgiche", a differenza di ciò che hanno sempre pensato gli eretici Kiko e Carmen - ha sempre usato la massima cautela nel metter mano alla liturgia. Come ci fa notare il citato articolo di don Elia, «…al di là delle arbitrarie modifiche apportate a testi fondamentali come il Gloria e il Pater, le quali non faranno altro che indebolire ulteriormente il senso di continuità della preghiera pubblica della Chiesa, il danno più grave, a livello verbale, è già stato fatto fin dall’inizio e non vi si è ancora apposto rimedio: funzionari così solerti nell’emendare la versione in vernacolo non si scompongono affatto se "ut intres sub tectum meum" è reso con "partecipare alla tua mensa"…». Due pesi, due misure: sulle pagliuzze van facendo i professorini pignoli, sulle travi fingono di non notare nulla.

    La liturgia è un campo delicatissimo perché il modo in cui celebri "parla" della tua fede, e a lungo andare la plasma. Se un punto della liturgia contiene anche solo una sottilissima ambiguità, ci saranno presto due o più fazioni che la interpreteranno a modo loro, tutte convinte di avere ragione. L'ambiguità crea stupide e dolorose (e soprattutto inutili) divisioni nella Chiesa (le divisioni ci saranno sempre, ma le divisioni dovute ad ambiguità e stupidità sono le peggiori).

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    1. La lingua parlata si evolve con le mode, con i cambiamenti della società, nel corso degli anni. Lo vediamo spesso, quando un parolone offensivo diventa in pochi anni sinonimo onorevole di una qualche onorevole categoria di persone; o quando un termine del gergo musicale finisce per indicare un'arma militare e non più lo strumento musicale; o quando certi termini vengono accompagnati da verbi che a seconda della declinazione ne cambiano il significato... la lingua parlata, insomma, cambia spesso e "velocemente". Motivo che già di suo sarebbe sufficiente per tornare immediatamente al latino (lingua sacra) e abbandonare definitivamente la lingua parlata (dove termini importantissimi come ad esempio "amore" e "pace", sono talmente inflazionati e sbiaditi che usarli nella liturgia è davvero un invito a banalizzare la fede).

      Per 17 secoli la liturgia è stata sempre in latino. Quando qualche idiota si lamenta dicendo che il latino si è "fossilizzato", in realtà senza accorgersene sta dicendo che grazie all'obbligo del latino la lingua parlata non ha inquinato la liturgia. Il latino come lingua sacra, e la stabilità della liturgia (che dai tempi di papa san Damaso I morto nel 384 fino al Vaticano II è rimasta sostanzialmente uguale, salvo pochissime modifiche secondarie), hanno sostenuto la fede indipendentemente dall'evoluzione delle lingue parlate e dei tantissimi cambiamenti nelle società.

      Chi vuole inquinare la fede, inevitabilmente mette mano alla liturgia. Kiko e Carmen "dovevano a tutti i costi" inventarsi una liturgia personalizzata, poiché per introdurre le loro novità, per sentirsi superiori agli altri cattolici, c'era bisogno di fare qualcosa di diverso da ciò che ha sempre fatto la Chiesa. In quel famoso 1964 nel lussuoso bar della centralissima piazza Cibeles a Madrid, i due autonominati "iniziatori" erano ancora in un mondo in cui vigeva la Messa in latino (il Messale Romano con le ultimissime modifiche approvate da Giovanni XXIII nel 1962): "vollero a tutti i costi" inventarsi una nuova liturgia, seduti a tavola (Kiko e Carmen già pregustavano le tavolate imbandite dove mangiar gratis a spese di coloro a cui avevano venduto una ridicola serqua di chiacchiere), con la chitarrella ndrùng-ndrùng-ndrùng e tutto il resto degli ammennicoli del loro borghesissimo sogno di campar di rendita.

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  11. Respingere l' evidenza è un'arma che utilizza chi non possiede ulteriori mezzi di difesa.

    "Non è vero niente, da me non è mai successo"

    Questa espressione appartiene a quasi tutti i neocatecumenali, i quali l' acquisiscono proprio all' interno del contesto kikiano che, previdente e astuto, indottrina i propri partecipanti inculcandogli le risposte da riservare ai quesiti contestatori.

    Personalmente mi sono ritrovata molteplici volte a discutere con i neocatecumenali, a tentare di far ragionare quelle teste dure presentandogli documentazioni dalla veridicità inconfutabile, senza mai ottenere che perlomeno prendessero in considerazione il materiale.
    Costruire un dialogo sano e rispettoso con i cocciuti che negano la verità con asserzioni assurde come quella presentata in questo articolo ("non è vero niente") è pressoché impossibile, seppur si speri sempre che maturino un pò di cognizione.
    Per completezza aggiungo che quando si sentono messi con le spalle al muro il più delle volte scadono in insulti e offese da far rabbrividire, che scavalcano la gradualità e approdano direttamente sul privato. Insomma, sussiste uno strano rifiuto della consapevolezza che ho motivato in un dato modo: l' impressione è che questa gente si senta talmente coinvolta nel movimento da confonderlo con sé stessi. Equivocano, osservano la realtà in maniera distorta pensando che la contestazione al cammino equivalga ad una obiezione rivolta alla loro stessa vita, alla persona nel particolare. Una visione alterata anch'essa frutto di un certo plagio kikiano.

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    1. Purtroppo è così, tentare un dialogo è molto difficile, soprattutto con i più devoti al Cammino, io li posso anche capire perché un tempo ero come loro; ho come l'impressione che magari non si voglia ammettere la verità neanche davanti alle evidenze perché sarebbe come ammettere che si è stati ingannati per tutta la vita, ma allora che dire delle persone cresciute in famiglie ad esempio protestanti che poi si convertono? Pensano che la famiglia ha fatto del proprio meglio per trasmettergli la fede ma devono riconoscere la verità della Chiesa, e non è un fallimento personale; così come mi viene da pensare che non vogliano uscirne per non deludere la famiglia, ma Dio lascia sempre liberi

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    2. Si, il neocatecumenale incallito si fonde con il cammino e non riesce a scindersi da esso, per tale difende il contesto come difenderebbe la propria stessa vita e dignità. Solitamente questa tipologia di adepto è violento e offensivo, caparbio nelle sue farlocche idee che risultano irrevocabili anche dinanzi all' evidenza. Purtroppo abbiamo riscontrato molti "Pasqualoni" del genere.
      Tiro fuori da questa analisi quei camminanti che corrispondono all'eccezione che conferma la regola. Anime che dispiace siano incastrate nella setta, essendo ben disposte a comprendere e interloquire con rispetto e onestà.

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  12. Molti neocatecumenali dicono : "da me mai successo" perchè da loro non è successo mai niente

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    1. Certo, ci crediamo, come no? Verrebbero proprio a raccontare a noi ciò che i catechisti richiedono espressamente che rimanga segreto all'interno della comunità!
      La conferma viene dal modo in cui vengono gestite le riunioni di post cresima: anche su tutto ciò che succede in tale ambito il padrino e la madrina chiedono espressamente che venga mantenuto il segreto, anche in famiglia, anche con i genitori.
      L'omertà e il segreto fanno parte delle prime consegne del Cammino, a partire dalle cstechilesi iniziali, quando non si ammettano registrazioni né domande, né richieste di chiarimento.
      Tutto ciò che raccontiamo qui 'non è mai successo', magari è vero: è successo ben di peggio, ed è tutto coperto dall'arcano e dal condizionamento a sentirsi un giuda ed un traditore nel momento in cui si raccontasse la verità.

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    2. @anonimo
      Ammettiamo che sia così (e non è così): ma se succedesse come si comporterebbero?
      Prendiamo il caso più eclatante: un caso di molestia (magari da parte di qlc recidivo "spostato" d'ufficio). Come reagirebbero? Cosa direbbero ai catechisti che dicono NON FATE NULLA e TU SEI PEGGIO? Se fosse figlio loro?
      In realtà la domanda è puramente retorica. Si sa benissimo come reagirebbero perchè NESSUNO e sottolineo NESSUNO in questo blog nè altrove ha mai detto apertamente che APURON ERA COLPEVOLE nonostante due e dico DUE condanne da parte del PAPA in persona. E questo perchè KIKO fin dal primo momento e pure DOPO LE CONDANNE lo ha sempre definito INNOCENTE e vittima di una PERSECUZIONE.

      La realtà è semplice: I neocatecumenali dicono e fanno quello che gli dicono i catechisti. PUNTO. Evidentemente la pandemia ha abbassato il grado di "ubbidienza" della truppa (anche perchè KIKO si è rintanato vigliaccamente a Madrid...lui che invoca di morire martire ogni 5 minuti).

      Questo spiega il tono delle ultime uscite ufficiali. Essenzialmente: VOI SIETE DELLE MERDE, non vi meritate nulla, figuriamoci il Paradiso, ma DIO vi ha donato il CAMMINO E NOI CATECHISTI quindi voi continuate a restare delle merde, MA IN PARADISO ci andrete perchè io (kiko) dico così.

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    3. Anonimo delle 11 e 20: eppure qualcosa DEVE essere successo! Oppure non sei del Cammino.

      Possibile che da te non sia mai successo che qualcuno non mastichi la gomma durante la Messa fino a poco prima di ricevere la Comunione? Un ex del Cammino mi ha detto che a lui è successo. Anzi succedeva SEMPRE e mai una volta che qualcuno intervenisse! Finché non è intervenuto lui, che non era un "catechista".

      Da te nn è mai successo che il sacco nero delle offerte non sia ripassato più volte finché non è stata raggiunta la cifra desiderata dal "catechista"? In cui l'unica libertà non era quella degli offerenti, che DOVEVANO moralmente dare qualcosa ad ogni passata, ma quella del capo cosca, che liberamente decideva il pizzo da intescare?

      E da te non è mai successo di doverti sottoporre alla confessione pubblica davanti a centinaia di persone ed essere interrogato, con fare morboso e la faccia sudata, degli psico "catechisti", su ogni particolare riguardo alla tua sessualità, concentrandosi soprattutto, se non esclusivamente, su ciò che c'è di più turpe?
      E se non c'era niente, non ti sei sentito forse spinto a inventarti qualcosa, o a esagerare qualcos'altro, pur di finire quella tortura e pur di non passare per superbo e, di conseguenza, di "passare" lo SCRUTINIO ed essere PROMOSSO?
      Puoi davvero dire che da te questi ABUSI psicologici, che potrebbero anche essere denunciati alla magistratura,
      da te non ci sono mai stati?
      Perché se non ci sono stati, l'unica alternativa è che quello a cui ti riferisci non è il Cammino.

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  13. @valentina giusti, ottima la vostra ultima strategia. Non riuscendovi a spiegare come mai ben quattro Papi in 50 anni e più, abbiano dichiarato il cammino "un dono dello Spirito Santo alla Chiesa", le migliaia di conversioni, migliaia di preti, suore, famiglie in missione, apertura alla vita ecc, ora il motivo di tutto questo sarebbe il "plagio". Un misterioso incantesimo che kiko avrebbe fatto e a cui tutta la Chiesa sarebbe caduta. Papi, cardinali, vescovi, preti e centinaia di migliaia persone in tutto il mondo sarebbero cadute in questo sortilegio del grande "mago" kikolù. State tranquilli, non c'è nessun sortilegio o incantesimo. Nessuno si trova con gli occhi allucinati e imbambolati ad osservare kiko o chi per lui, dall'ultimo dei fedeli, al Papa in persona. Quello che voi chiamate "plagio", è semplicemente il frutto dello Spirito Santo che cambia le persone che cambia la loro vita e voi con tutto lo sforzo che potreste fare, potrete solo temporaneamente rallentare l'azione dello Spirito Santo, ma non lo fermerete. Restate nella pace, ovviamente non pubblicherete queste parole, ma a me basta che anche qualche amministratore le legga o te le invii in privato.

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    1. Gentile Anonimo, molto raramente credo di aver parlato di plagio, quindi non so a quale mio commento ti riferisca esattamente. Se ti agganci a quanto ho scritto sopra, cioè al condizionamento a sentirti un Giuda e un traditore se racconti all'esterno ciò che avviene in comunità o a ciò che viene detto nei passaggi, allora cerca di dimostrare che non è così, cosa molto difficile, perché abbiamo le catechesi di Kiko che confermano in proposito questa strategia.
      Quante volte afferma: se lo aveste saputo all'inizio, della decima e degli scrutini, ad esempio, sareste fuggiti a gambe levate? La pedagogia di Kiko ricorre fin dall'inizio all'inganno e all'omissione. Ai Cappuccini addirittura spiega che gli atei che secondo lui il Cammino richiama, non capirebbero Fatima e altri 'devozionismi': per questo non solo non li propone e, aggiungo io, li copre di ridicolo.
      Allo stesso modo in comunità si raccomanda di non raccontare all'esterno tutto ciò che potrebbe dare scandalo, ma non solo, anche di non pubblicizzare ciò di cui i neocatecumenali a parole vanno fieri, cioèla 'propria' alterata liturgia, quindi di togliere dai social le Eucarestie neocatecumenali, fino ad arrivare al video dei rabbino alla Domus che avrebbe addirittura fatto finire il Cammino, se pubblicato.
      Questo comportamento non è trasparente, sfido chiunque a definirlo tale!
      I Papi che hanno lodato il Cammino, lo hanno fatto perché evidentemente non conoscevano i mezzi rapinosi con cui vengono forzate certe 'conversioni'.
      Per arrivare allo Spirito Santo: è una bestemmia dire che sia Lui ad ispirare la frode e la menzogna; lo Spirito Santo non vuole che le anime siano mantenute nell'ignoranza e di certo non ispira la superbia spirituale che tiene in piedi e motiva le adesioni al Cammino.
      Se ci fosse un'ispirazione divina nel Cammino, la prima cosa che si desidererebbe ristabilire sarebbe la verità, quindi di ogni insegnamento scorretto, di ogni errore, si chiederebbe scusa.
      Io non ho mai sentito Kiko chiedere scusa, ha affermato di essere sempre ispirato da Dio, addirittura un profeta.
      Se in Cammino si cominciasse ad essere veramente umili, ad ascoltare tutti, a correggere gli errori, a rispettare i propri stessi Statuti, sicuramente esso diventerebbe ciò che i Papi vogliono che sia, cioè una strada sicura per accrescere e vivere la propria fede all'interno della Chiesa cattolica.

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    2. Sig. Anonimo, la verità va detta tutta intera, dite che ben 4 papi (o 5 secondo altri) parlano bene del Cammino non è la verità intera, perché di fatto gli ultimi papi hanno sempre rimproverato i neocatecumenali e invitato a fare delle correzioni,mai avvenute; papa Benedetto xvi invita le comunità a celebrare ALMENO una volta al mese in parrocchia, papa Francesco invita a non fare proselitismo in missione, a non fare figli come conigli, ha anche dichiarato che secondo le prove Apuron non è innocente (cosa che sostiene Kiko), senza menzionare le varie correzioni alla liturgia (ricordi la lettera di Arinze?); capitolo missioni e vocazioni: ci sono 700 000 sacerdoti nel mondo, 1600 del Cammino, di quale migliaia di vocazioni si parla? Poi queste vocazioni sono sempre vagliate da catechisti e nei seminari e nei conventi si continua a seguire il cammino e kiko e non la Chiesa, costruendo seminari immensi in paesi poveri come il Nicaragua quando ci sono già i seminari diocesani, e quei soldi potevano andare ai poveri visto che Kiko sostiene di essere partito tra i poveri;le famiglie in missione sono lì per portare il Cammino, e il papa non ha detto di fare così il 5 maggio a Roma, ma di portare Cristo; il plagio di cui parliamo è il plagio psicologico che avviene nelle comunità soprattutto negli scrutini, in cui si rivelano cose personali come in confessione, e questo per chi lo convince gli altri a farlo è peccato mortale secondo papa Benedetto xvi; voi sostenete che il Cammino è ispirato dallo Spirito Santo, ma questo deve dirlo un teologo, gli stessi teologi invitano a discernere tra le ispirazioni divine e quelle che provengono dal nemico di Dio sotto copertura; il fatto che si ripeta in continuazione come un movimento abbia cambiato vite, sanato matrimoni, ecc è uno slogan tipico dei gruppi settari, e tra l'altro ci sono molti altri movimenti e chiese che di fatto sono eretici e staccati dalla Chiesa, che promuovono attività sociali, promuovono l'apertura alla vita, aiutano i tossicodipendenti (Scientology è impegnata in questo), per cui tutte queste opere non fanno necessariamente di un movimento un movimento cristiano, perché altrimenti ci sarebbe l'obbedienza e l'unità con la Chiesa, che spesso invece si trasgredisce nel Cammino

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    3. Ultima osservazione: parli di vocazione alla vita consacrata femminile che il Cammino promuove, ma la realtà è che se una ragazza del Cammino sente la vocazione, una volta alzatasi alle chiamate vocazionali, in cui questa vocazione corre il rischio di nascere per l'emotività del momento o di essere spettacolarizzata, una volta vagliata dai catechesti (laici e senza preparazione per cui quello che fanno è direzione spirituale senza averne il mandato) la chiamata conduce sempre alla clausura in monasteri in cui il Cammino è accettato, altri ordini o la vita attiva non è contemplata come possibilità, perché? Una volta una ragazza che era in discernimento vocazionale (non nel Cammino) mi ha spiegato che una donna che vuole consacrarsi in un ordine deve seguire SOLO il carisma di quell'ordine e lasciarsi alle spalle il resto, qualunque gruppo avesse prima;mi ha raccontato anche di come nella mia regione delle novizie volevano continuare il Cammino una volta nell'ordine, e questi ha causato tanti problemi con la Superiora che alla fine le ha mandate via, nonostante le crisi vocazionali che ci sono; così come ci sono delle suore in Sud Italia che tutti i giorni pregano per la conversione dei neocatecumenali

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    4. @Gloria, che il cammino sia ispirato dallo Spirito Santo, non lo diciamo noi, e neppure "un teologo" (perché mai ce lo dovrebbe dire un teologo è un mistero...), ma lo dice la Chiesa, per bocca di "Pietro" (se provassi a postare i link dei discorsi li censurereste per cui evito, ma basta andare su "VATICAN.Va"). Comunque, se per voi la sua voce conta poco, continuate pure ad ignorarlo, tanto lo Spirito Santo soffia sulla Chiesa nonostante voi.

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    5. Mi riferivo al fatto che lo dicono molte persone che vengono a commentare qui sul blog, non parlavo del Papa; io non metto mai in dubbio le parole del Papa, mi fido e approvo i suoi discorsi; e per noi la voce del Papa conta più di quella di Kiko, mentre purtroppo ho notato che molti neocatecumenali obbediscono più a Kiko che al Papa, ci mancherebbe ognuno agisce secondo la sua coscienza e non li giudico, ma i fatti sono ovvi e sotto gli occhi di tutti; dici che per voi la voce del Papa conto, ma allora perché non mettete in pratica le sue correzioni? O quelle dei vescovi? Alcuni esempi: il Papa approva internet, Kiko dice che su internet non bisogna andarci, questa cosa genera solo sospetti; il Papa sostiene che per Apuron ci sono prove chiare della sua colpevolezza e che dovrà giudicarlo, Kiko dice che è innocente e lo invita in prima fila a Roma; sia chiaro, non sto giudicando Apuron o comdannandolo, solo Dio può farlo e può sapere come sono andati veramente le cose, mi limito ad analizzare i fatti e a parlare sulla base dei processi giuridici; i Papi hanno sempre corretto gli abusi liturgici e gli errori della dottrina ma nessuno nel Cammino lo ha mai ascoltato, anzi si è continuato a fare le cose a proprio piacimento; questi sono frutti della disobbedienza al Papa e la disobbedienza al Papa non viene da Dio, come non vengono da Dio le calunnie, le offese, e le violenze psicologiche del Cammino; ora se il Papa dice che il Cammino è ispirato dallo Spirito Santo io mi fido e ci credo, magari all'inizio l'intenzione era buona ma poi nel tempo si è assistito a tante cose davvero gravi a causa delle comunità, tra cui anche le divisioni, gli scandali, la perdita della fede e gravi conseguenze sulla psiche e sull'anima, e queste cose, compiute dagli uomini (l'intenzione iniziale non c'entra) non credo che vengano da Dio, anzi nel Vangelo si legge di non scandalizzare i piccoli nella fede

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    6. Nessuno censura niente quindi puoi mettere tutti i link che ritieni possano aiutare le persone a fare luce sui dubbi che abbiamo; a proposito di censura vorrei farti notare che i neocatecunemenali che vengono qui a commentare, spesso con modi poco educati, sono sempre anonimi mentre noi ci firmiamo ci mettiamo un nome, alcuni nome e cognome, altri dei nickname, ma siamo sempre riconoscibili per quanto possibile in internet

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    7. E in tutto questo mi scuso per aver scritto la parola Papa in minuscolo, un errore di svista di cui mi dispiace

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    8. A proposito delle parole di incoraggiamento dei Papi al CNC:
      è interessante leggere la lettera che 1700 professori e ricercatori polacchi hanno condiviso l'Appello alla verità e al rispetto in memoria di Giovanni Paolo II, viste le recenti accuse al Santo Pontefice di aver lasciato libera azione all'ex cardinale McCarrick.
      Nel documento si sottolinea la differenza tra l'approvazione di un crimine e le decisioni errate personali derivanti da una conoscenza incompleta o da informazioni false.
      Theodore McCarrick infatti godeva della fiducia di molte figure di spicco, riuscendo a nascondere profondamente il lato oscuro e criminale della sua vita.
      Così possiamo asserire sia successo anche per quanto riguarda il Cammino Neocatecumenale, che ha nascosto sempre abilmente la propria reale natura di fronte a vescovi e a pontefici.

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    9. Valentina hai ragione, anzi senza giudicare gli autori dei fatti, mi sento di dire che quando succedono scandali per colpa del Cammino, che sia per colpa di catechisti locali o di pezzi grossi, questi fatti causano un grosso danno, oltre che alle vittime, anche all'immagine del Papa e della Chiesa, perché giustamente le persone potrebbero domandarsi come mai i Papi parlino bene ed abbiano approvato il Cammino quando poi succedono queste cose proprio in un movimento approvato dal Papa; io mi sento di dire che mai bisogna giudicare il Papa e le sue approvazioni, bisogna indagare su cosa sia stato effettivamente informato il Papa al momento dell'approvazione; il Cammino ad esempio fu presentato come un programma di evangelizzazione di 7 anni per poi tornare in parrocchia, e il Papa ha approvato inizialmente solo questo, tutti i vari passaggi, riti, decime, scrutini, ecc sono stati aggiunti nel corso degli anni, ed approvati solo nel 2008 (anche se negli Statuti non c'è accenno alla Decima né ai mamotreti di cui si negava l'esistenza); per questo siamo così scandalizzati, perché gli scandali del Cammino gettano ombre anche sull'operato di Papi anche Santi, che invece hanno invitano sempre i neocatecunenali a fare delle correzioni e delle modifiche, mai avvenute, proprio perché da Santi Pastori amavano il loro gregge e temevano per il futuro della Chiesa e per la salvezza dei fedeli

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    10. Senti un po', anonimo vigliacco che non metti neanche un nick,
      Tu ti fai bello perchè "la Chiesa ha detto" che il cammino viene dallo Spirito Santo. Ora dimmi: di QUALE CAMMINO STAVA PARLANDO? Di quello degli Statuti? MA il cammino degli statuti semplicemente non esiste (secondo quello statuto le decime non si dovrebbero pagare affatto).

      Dimmi un poco: dato che la Chiesa ha detto questo...e che TUTTA LA CHIESA la pensa uguale perchè?

      1)avete avuto bisogno di mentirLe?
      2)avete detto a GPII che il cammino durava 7 anni?
      3)ve ne siete fregati quando lui stesso ha detto ai catechisti che DOVEVANO STUDIARE?
      4)avete fatto il diavolo a quattro quando è uscita la "lettera di Arinze"?
      5) avete provato ad imbrogliare Benedetto XVI sull'approvazione della Liturgia per farlo trovare davanti al fatto compiuto? (il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi)
      6) perchè avete sminuito pubblicamente le sue parole quando vi ha detto che "la messa era una sola e che dovevate tornare in parrocchia"?
      7)perchè quando è stato eletto Francesco la prima cosa che avete pensato è stata "ci ha salvato"? Salvato da cosa visto che vi vogliono tutti bene?
      8) perchè avete detto che "vi conosceva" e poi alla prima udienza pubblica gli avete portato tutto il prospetto stile lezione a scuola e per anni Kiko ha detto ad ogni udienza privata: "gli abbiamo spiegato cosa è il cammino"?
      9) vi siete sentiti presi in causa quando ha detto che i cattolici non fanno i figli come i conigli e che esiste la paternità responsabile?
      10) durante la pandemia invece che rispettare le regole DELLA CHIESA TUTTA avete continuato a fare i cavoli vostri causando la morte e la malattia di migliaia di persone in tutto il mondo?

      Se vi vogliono tutti bene ed obbedite ai vescovi (statuti vostri) perchè quando i vescovi del Giappone vi hanno buttato fuori dal paese siete andati a piangere dai vostri amichetti in curia ottenendo il contentino?

      Come vedi caro anonimo: tu ragioni per slogan...io ti dico fatti concreti. Così come è un fatto concreto che Kiko ha difeso e continua a difendere un PEDOFILO CONDANNATO COME APURON e nessuno osa dire pubblicamente che ha torto.

      Di fronte a tale abominio cosa pensi che valgano le vocazioni fasulle (a proposito: ROsini conta come vocazione oppure, dato che Kiko lo ha maledetto, per voi non esiste?), le famiglie "aperte alla vita"(ma che poi mollano i figli alla babysitter per la convivenza anche se hanno la febbre a 40), le domus mastodontiche?

      TE lo dico io, caro anonimo. Davanti agli uomini MOLTO, ma davanti a DIO assolutamente NULLA. NULLA. NADA DE NADA.

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    11. Aggiungo alle risposte già date all'Anonimo del 'siamo approvati', che l'Unico che lo Spirito Santo ispirava in modo connaturale era Gesù Cristo.
      Noi invece siamo ispirati dallo Spirito solo quando riconosciamo Gesù Cristo come nostro Signore, lo diceva san Paolo. Quindi, ogni volta che il cammino neocatecumenale riconosce Gesù in sintonia spirituale con la Sua Chiesa, è ispirato dallo Spirito Santo; ogni volta invece che dà gloria a se stesso, ai propri aderenti e a Kiko, calpestando anche fisicamente il Corpo di Cristo, dimostra d'essere idolatra ed è ispirato dal demonio.

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    12. Anonimo,se la parola plagio ti spaventa o ti fà andare su tutte le furie,allora chiamiamola diversamente.
      CONTROLLO MENTALE OK?

      Poi vai a vedere il video sul controllo mentale e vedi che ci trovi il cammino neocatecumenale.

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  15. L'intervento dell'anonimo di ieri delle 11 e 30 è molto interessante perché è la DIMOSTRAZIONE che per molti del Cammino è lo stesso concetto di "fede" ad essere diverso da quello della Chiesa.
    Di conseguenza, se loro pensano che la loro "fede" sia quella vera, è naturale che pensano che la fede dei cattolici "normali" sia una fede annacquata o, addirittura, naturale (cioè non soprannaturale e perciò non fede).

    La realtà, però, è esattamente l'opposto: è la loro fede ad essere infestata da elementi naturali e da credenze umane.
    Loro, separandosi dal "popolino" di Dio, in realtà si separano dalla Chiesa.
    Non è la Chiesa che li "taglia", ma sono loro stessi a farlo coi "fatti concreti".

    Di fatto prendono la Chiesa per una società naturale che, come tutte le società naturali, ha bisogno di elite e di corpi scelti, una sorta di Brigata Sassari, o dei paracadustisti della Folgore o del Col Moschin, in ambito ecclesiale.
    Ma nella società soprannaturale del Corpo di Cristo, prima di tutto conta la santitàò.
    L'elite della Chiesa sono innanzi tutto i santi.
    Le opere sono una coseguenza, tanto è vero che possono essere anche "piccole", ma per Dio sono grandi per quanto è grande la carità che le anima.

    I camminanti danno prova che di fede non capiscono nulla proprio quando domandano agli altri se hanno capito la dottrina di Cristo.

    La vera fede, al contrario di quanto credono, è SEMPLICE, per essendo profondissima.
    Pur essendo illimitata ha dei PUNTI FERMI chiarissimi a TUTTI, ma proprio tutti.
    Contempla i Misteri insondabili di Dio, ma non ha ARCANI. Anzi, gli arcani li condanna come opera gnostica.
    Per la fede si avanza attraverso l'amore, e non attraverso delle TAPPE, e la fede richiede la conversione, non gli SCRUTINI...

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  16. Il plagio ha cittadinanza nel cammino eccome! Basta considerare la loro strategia di segregare le persone che si sono lasciate accalappiare. Perchè temere il confronto? Se si lasciasse loro la libertà di sentire altre campane? Invece una delle regole del cammino è che se lo fai non puoi far parte di nessuna altra esperienza nella Chiesa. Il c.n. è esclusivista.
    Se questo non è plagio! Vogliamo chiamarlo condizionamento?
    Poi la mania di "pilotare" le persone è tutta loro.
    Quante volte abbiamo raccontato delle loro mirate strategie per rendere benevoli nei loro confronti gli alti prelati in Vaticano. Hanno coltivato amicizie con tutti quelli che potevano tornar loro utili. Fino al Segretario del Papa. Memorabile è rimasto il rapporto stretto di Carmen col Cardinale Stanisław Dziwisz. Molte ne abbiamo raccontate. Ma voi non apprendete le cose che non vi convengono.
    Poi, dove non arrivano e devono sottostare ad un diverso discernimento hanno l'arma della disobbedienza.

    A proposito dei discorsi dei Papi sul Cammino, invito te a leggerli per INTERO su Vatican.va, invece che sul libro edito dal cammino sui Discorsi dei Papi dove hanno abilmente estrapolato solo quello che gli fa comodo.

    Pax

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    1. A proposito di plagio, nel libro "Neocatecumenali sul viale del tramonto" si parla di un incontro a Roma in cui Kiko, parlando con un vescovo o comunque un uomo di Chiesa, ha preso un oggetto giallo e ha convinto quel vescovo a dire che in realtà era rosso (se questo non è controllo mentale)

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    2. Mi correggo, ecco il testo:
      "Nel corso di una convivenza di itineranti tenutasi a Roma, ad un sacerdote che gli chiedeva delle spiegazioni su certe decisioni che gli venivano imposte come" volontà di Dio", Kiko presentò un oggetto di colore rosso, dicendogli che era giallo. Gli chiese poi di che colore fosse. Alla risposta scontata del sacerdote, Kiko, fissandolo bene negli occhi, ripete' per tre volte la domanda finché il poveretto non rispose "giallo".. Sembra un aneddoto ma non lo è"
      Ecco il plagio psicologico di cui si parla

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  17. Promemoria per i cattolici distratti, che farà infuriare i fautori delle panzane kikiste-carmeniste.

    La liturgia della Chiesa è quella descritta dai documenti liturgici. Il Messale stabilisce tutto quel che c'è da dire e da fare. Il Messale è «prescrittivo». Cioè è proibito non solo ciò che proibisce esplicitamente, ma anche tutto quel che non dice. Sarebbe impossibile, infatti, che un Messale proibisca esplicitamente tutti gli errori possibili e immaginabili, presenti e futuri. Il Messale è "prescrittivo": dice quel che si deve dire e che si deve fare, certe volte precisa quel che non si deve dire e non si deve fare, talvolta indica la facoltà di dire e fare qualcosa, spiega in ogni momento le condizioni per cui certe cose si dicono e fanno al posto di certe altre. Tutto il resto è proibito.

    Questo significa che qualunque prete che osi spontaneamente alterare la liturgia, non solo sta disubbidendo alla Chiesa, ma sta anche peccando contro Dio, perché Dio ha detto «fate questo in memoria di Me» e lo ha detto a Pietro e agli Apostoli (cioè ha affidato esclusivamente a loro il compito di celebrare e di garantire a tutta la Chiesa come si celebra la liturgia).

    Sì, esistono diversi riti, ma il cosiddetto "rito latino" è quello della maggioranza assoluta dei cattolici (in Italia abbiamo il caso notevole dell'area di "rito ambrosiano", peraltro molto simile a quello latino; in alcuni posti il "rito greco", ecc.); perciò, nelle nostre discussioni su questo blog, abbiamo sempre fatto riferimento al rito latino ma solo per capirci meglio.

    Piccola parentesi: il segno della pace nel rito latino è indicato come facoltativo. Se c'è o se non c'è, la liturgia non cambia di valore. Quindi se il prete celebrante lo dimentica, o semplicemente decidei di farne a meno, non ha disubbidito alla Chiesa, né ha commesso peccato. Se però il prete cambia l'ordine di alcune formule, o cambia qualche parola, sta disubbidendo alla Chiesa e commettendo peccato di cui dovrà rendere conto a Dio (abbiamo già spiegato tante volte che questo genere di peccati è dovuto alla sbagliatissima idea secondo cui la liturgia sarebbe più uno "spettacolino autogestito" che vero "culto a Dio gradito"; chi è convinto che la liturgia è culto a Dio, non la vorrà mai spettacolarizzare né alterare).

    Le imbarazzanti ed aberranti liturgie del Cammino sono spettacolarizzatissime: fiumi di parole, monizioni, risonanze, omelie laicali, grattugiate di chitarrella, show dei gadget kikiani, "comunione seduti" con pagnottone sbriciolose e "tutti insieme contemporaneamente", più il boccalone-insalatiera designed by Kiko, più il girotondino idiota finale... È evidente che il Cammino, promuovendo una fede diversa da quella della Chiesa, promuove di conseguenza una liturgia diversa da quella della Chiesa.

    Lo Statuto che il Cammino si è autoapprovato a maggio 2008 per mano dell'amicone Ryłko, fa sua la lettera del 1° dicembre 2005 del cardinale Arinze con le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI che vietavano tutte le carnevalate liturgiche neocatecumenali, rinviando ogni volta ai documenti liturgici già validi per tutta la Chiesa.

    Mentendo, i kikos affermano che lo Statuto "approverebbe" le loro carnevalate. Ma è una menzogna colossale, perché chiunque abbia letto la lettera del 1° dicembre 2005 e l'articolo 13 dello Statuto inclusi i documenti citati in nota, sa bene che le liturgie del Cammino sono in completa disubbidienza all'autorità della Chiesa, al Papa, e a Dio.

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  18. OT
    Informazione di carattere tecnico
    da parte di Roberta Salerno

    Vorrei dare una informazione alla "gentile" (se esistessero le virgolette maiuscole le avrei messe) amministratrice unica di questo blog Valentina Giusti (&collaboratrici aggiunte).

    Un lettore di mia conoscenza mi ha detto che nei commenti dell'ultimo post che ho commentato (verso inizio novembre, non ricordo data precisa) al posto del mio nome compare un account con nome Pippi.

    Vorrei precisare che si è trattato di un errore tecnico dovuto alla mia ignoranza di tecnologia digitale:
    nel tentativo di eliminare il mio account originario dal vostro (di Valentina e "sorelle") non più apprezzato blog, mi sono trovata nel sito Blogger che non accettava l'eliminazione, ma solo delle modifiche, per cui ho inserito tale nuovo account non immaginando che avrebbe cambiato anche il nome all'inizio di ogni commento.

    Vorrei rassicurare le suddette signore che il mio nome non è cambiato ed è sempre stato quello vero e che, soprattutto, non rinnego nulla di quanto ho scritto, anzi, lo ribadisco e sottoscrivo di nuovo.

    Grazie per l'attenzione.

    Roberta Salerno

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    1. @anonimo per Roberta Salerno

      Un appunto davvero singolare questo della signora Pippi del tutto fuori tema riguardo gli articoli di fondo che campeggiano in questo blog. Un commento fuori luogo per le strane allusioni in esso contenuto. Poteva anche non venire pubblicato. A me personalmente ha dato molto fastidio. S.R.

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    2. Infatti la signora a inizio commento ha scritto OT=off topic=fuori tema, proprio per specificare che avrebbe parlato di un argomento che non riguardava questo post, tra l'altro in modo molto educato e gentile da cui bisogna prendere spunto

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  19. Il Cammino non plagia i Papi, ma i camminati. I Papi li imbroglia o cerca di imbrogliarli.
    Gli imbrogli del Cammino ai Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono elencati da AleCT nel commento delle 19 e 30 ai punti: 2.3.5.6. Incontestabili.

    Poiché i Papi non si fanno plagiare, per approvare il Cammino hanno preteso uno STATUTO.
    Kiko non voleva, ma ha capito bene che senza statuto l'approvazione se la sognava.
    La Chiesa perciò ha approvato il Cammino riconducibile allo Statuto.
    NON ha approvato gli errori liturgici, gli abusi psicologici a cominciare dalla confessione pubblica, ecc.

    Gli anonimi del Cammino delle 13 e 53 e delle 16 e 42 evidentemente leggono il blog per la prima volta, perchè non hanno capito che qui nessuno contesta l'approvazione dello statuto, ma le disubbidienze allo statuto e a tutto ciò che, pur non essendo nello statuto, rappresenta una norma ecclesiastica, a cominciare dalla Liturgia della Chiesa.

    Anonimi del Cammino: credete davvero che il Papa approva le confessioni pubbliche, la dottrina kikiana del "non si può non peccare" (cioè "si può peccare"), la richiesta ossessiva di denaro NON per i poveri, il Pane azzimo consacrato che si sbriciola senza controllo, ecc?
    Se credete che approvi queste cose TIPICHE DEL CAMMINO, allora, per dirla col camminante delle 16 e 42, mancate di rispetto a "Pietro... Comunque, se per voi la sua voce conta poco, continuate pure ad ignorarlo".

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    1. Difendersi con un elenco di presunte attività meritorie da critiche precise, non è affatto una difesa.
      E' come se un assassino si difendesse dalle accuse di omicidio dicendo che era in prima fila alla processione parrocchiale, che ha fatto tante elemosine, che a Natale pensava ai regali per i bambini poveri...

      Qui non vengono contestati gli eventuali meriti del Cammino (meriti comunque dubbi perché anche le cose buone che si fanno nel Cammino hanno come finalità solo la gloria del Cammino), ma gli errori.

      Mettiamo che tutte le vocazioni del Cammino fossero vere vocazioni (ma abbiamo visto che non è affatto così): bene. Ma non è questo il punto.
      Il punto è che questi preti del Cammino insegneranno che non si può non peccare (cioè che si può peccare) e altri errori. E' questo che si contesta, non l'approvazione dello statuto.

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  20. C'è una cosa che bisogna dire ai kikos che ci accusano (falsamente) di mentire, di infangare il Cammino, di attaccare, di giudicare, ecc.

    Ed è il fatto che su questo blog abbiamo detto la verità sul Cammino. Quella verità amarissima che loro possono sempre assaggiare. Ne conoscono il sapore, e perciò la rifiutano con tutta la forza che hanno in corpo.

    Per questo sono così furiosi nel gridare che avremmo torto, che avremmo mentito, che avremmo infangato. È perché quell'amarissima verità l'hanno già assaggiata tante volte e quindi la sanno riconoscere. Preferiscono vivere nella dolce favoletta kikiana-carmeniana, pur sapendo che più assaggiano quelle "dolci" eresie, e più troveranno amara e insopportabile la verità.

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  21. Chissà se con la nomina di Battaglia con il cammino si andrà meglio o peggio, e se le parrocchie verranno liberate dalla presunzione d'essere gli unici detentori della salvezza, dall'essere più dei sacerdoti e dei cristiani della domenica considerati di serie B. Non ci resta che pregare

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  22. Questo blog esiste dal 2006, cioè da 14 anni. Se ogni settimana in media si mettono due post, essendo le settimane 52in un anno si ha = 2 * 52 * 14 = 1456 post, diciamo 1500 post o anche di più. Se il Cammino vi avesse querelato ogni volta, avrebbe fatto 1500 querele, cioè avrebbe passato vita natural durante in tribunale. ma il cammino non vi querela, quindi.....

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    1. Quindi... Niente!
      Il cammino non querela perché 1) costa (e poi le domus come se le costruisce?) 2) salterebbe fuori una marea di magagne.
      Non denuncia perché NON GLI CONVIENE.

      Ps. Poi quando farete un commento SULL'ARGOMENTO del post stapperemo una bottiglia di spumante. Finora solo slogan triti e ritriti.

      Ma non vi scocciante anche voi? Formulare un pensiero vostro è troppo complicato? Di che avete paura? che vi sgamino i responsabili/catechisti?

      O che scoprite di avere un pensiero vostro che, forse forse, un pochino si discosta dalla propaganda?

      E questi sarebbero i frutti del cammino? Vi compatisco.

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    2. Mi fa tanta pena leggere di fratelli neocatecumenali che scrivono sull'Osservatorio. Primo, "anonimi" equivale ad indossare una maschera: che credibilità dimostra uno che si spaccia per "anonimo"? Secondo, il fatto di ergersi sul piedistallo, di presumere di possedere la verità, di essere per forza dalla parte della ragione, rifiutando il dialogo, il che rivela il plagio di cui sono affetti. Terzo, è ormai evidente che c'è un gruppo formato da fuoriusciti dal Cammino e rientrati nella Chiesa che sono in maggioranza rispetto a loro stessi. Loro si sono accorti di noi e sentono la nostra mancanza.

      Caro "anonimo" noi siamo figli vostri e il tuo post lo dimostra. Il Cammino non può e non deve rimanere indifferente all'Osservatorio. È evidente che se questo anonimo è passato di qui allora significa che qualcosa gli rode. Il padre non riesce ad accettare il proprio figlio ribelle. Non riesce ad accettare un ostacolo al proprio disegno criminale di Chiesa parallela. Non è riuscito prima a indottrinarlo e non ci riuscirà mai. Chi va con lo zoppo... Fate i bravi altrimenti chiamiamo gli assistenti sociali!😂

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  23. @ by Tripudio 14 dicembre 2020 23:23

    Grande Tripudio, come sempre.
    Ti leggo sempre con interesse. Tu che non hai fatto il cammino mai. Neanche di striscio lo hai incontrato nella tua vita e lo dipingi come pochi.
    Non ti ringrazieremo mai abbastanza per il fatto di aver accettato questo Blog dalle mani di mic ed aver portato avanti, da tanti anni ormai, il suo lascito prezioso.

    Questo dell'amarissima verità tanto indigesta per chi NON vuole abbandonare la via della menzogna è una triste realtò, ricorrente nella storia e inconfutabile.

    Anche di Gesù è detto nei Vangeli che era insopportabile anche la sua vista soltanto, per coloro che lo vedevano come un intralcio alla loro posizione di potere religioso acquisito sul popolo.
    Tutti si volgevano a Lui e lasciavano gli insegnamenti farisaici dei falsi maestri che "dicono e non fanno".

    Dunque gli interventi continui dei pasqualoni: "Non è vero" "Da noi mai successo" Voi mentite" ecc. sono piuttosto una conferma della bontà di questo Blog, nel suo umile e onesto e oscuro lavoro.

    Ci seguono molti o pochi? Ci commentano ancora di meno?
    Come sempre ripete Tripudio, questo ha poca importanza.
    I nostri articoli resteranno per sempre in rete, e qualcuno ci inciamperà dentro, prima o poi, volente o nolente. Questa la nostra speranza segreta!

    Anche mic, donna straordinaria che ammiro molto, è convinta di questo. E ancor oggi in "Chiesa e Post-Concilio" porta avanti una missione, dopo aver fondato lei questo Blog, ancora più minoritaria forse (voce di uno che grida nel deserto!). Ma della serie pochi ma buoni.

    Sempre si ripete, e anche nel cammino, che la Chiesa è un "resto", un piccolo gregge. Poi i pasqualoni, a noi che siamo pochi contestano che siamo "quattro INUTILI gatti" mentre loro... - ci oppongono - vedete i numeroni del cammino di orgoglio kikiano, le approvazioni, gli elogi dei Papi.... NOI Si' CHE SIAMO!!!!

    Inconcludenti, contraddittori, ma noi li esortiamo: continuate a seguire la via larga, larga perchè percorsa da folle....
    poichè stretta e angusta è la via che conduce alla vita e quanto pochi sono quelli che la trovano!!!!

    Con questo vi do il mio buongiorno, a tutti, e
    buona vita, ragazzi!!!

    Pax

    P.S. Noi siamo sereni e tranquilli poichè la buona coscienza ci è testimone.
    Fatevi una domanda, alla buon'ora: "Perchè siete sempre così inquieti? Di grazia?"
    Male non fare e paura non avere. Lo dice anche la comune saggezza popolare, da sempre.

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