lunedì 7 dicembre 2020

La Bellezza levata

San Gregorio Nazianzeno sosteneva in una sua Orazione che il bello, la via pulchritudinis, è un modo e un’arte di essere con Dio e di annunciare Dio. Per sant’Agostino «non è possibile amare ciò che non è bello» (Confessioni, IV,13.20). San Francesco d’Assisi, nella sua preghiera Lodi di Dio Altissimo, composta alla Verna nel 1224, arriva a dire che Dio non è solo verità, santità, giustizia, sapienza, letizia, speranza e dolcezza, il «sommo bene». È anche «bellezza».

La bellezza, che termine evocativo. Già il suo suono è presagio di bene e di verità. Una melodia che si espande ponendo i cuori in una relazione che si risolve in un unico abbraccio con il Creatore.

'San Luca dipinge un
ritratto della Vergine'
(Giorgio Vasari)


Sappiamo che la Bellezza è Una: Cristo!
Quindi Essa è Verità che conduce sulle tracce di Dio.

Su tale argomento, Joseph Ratzinger, commentando il Salmo 44, invita a riflettere sul rapporto tra bellezza e verità:
«La bellezza è una forma superiore di conoscenza poiché colpisce l’uomo con tutta la grandezza della verità. La vera conoscenza è essere colpiti dal dardo della bellezza che ferisce l’uomo. L’essere colpiti e conquistati attraverso la bellezza di Cristo è conoscenza più reale e più profonda della mera deduzione razionale»
(J. Ratzinger, La bellezza. La Chiesa, LEV-Itaca, 2005).

Nel mondo d’oggi, dunque, seminare bellezza e fiducia in una vita buona è una più che mai necessaria opera di evangelizzazione. Una missione che ha origine, centro ed apice in Cristo Nostro Signore.

È quasi un peccato accostare a questi concetti elevati, suscitati da cuori belli perché santi, le brutture dell' Argüello, ma lo esige il confronto delineante il thread, affinché l'oscenità kikiana trovi maggiore risalto nel paragone.

~~~~~~~~~~

"La bellezza salverà il mondo" dice il principe Miškin nel romanzo "L' idiota" di Dostoevskij. Frase citata in svariate occasioni da Kiko alludendo, con il termine "bellezza", alle sue sgradevoli e astiose opere. Antinomia, per realizzare questo suo intento ha deciso di eliminare la verità evangelica, l'arte, la poesia; la Vergine Maria!
Ma la verità si contrappone alla concezione kikiana, perché la bellezza che salva il mondo è legata intrinsecamente alla bontà e alla verità, quindi all' armonia e alla luce.
Dostoevskij, nel suo romanzo fa risuonare la domanda che l' ateo diciottenne Ippolito (malato terminale di tisi) pone al principe Myskin: “È vero, principe, che voi affermate che è la bellezza che salverà il mondo?”. Il principe non risponde alla domanda.
Il silenzio di Myskin, seduto con infinita compassione accanto al giovane che sta morendo, sembra dire che la bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore.

Diceva Carmen:
'Questo manda i ragazzi a
pitturare, poi va lui e firma'
Un concetto che concerne la carità mistificato dal cammino e scartato dalla filosofia kikiana, che non vuol intraprendere né il santo silenzio né l' amore al prossimo, ma soltanto il fracasso ed il "bene" volto al Cammino che si risolve in cospicue elargizioni monetarie, oltre che nella prostrazione a dei riti mortificanti. Nessuna vicinanza o carità tra le anime; non esiste Bellezza alcuna in quei meandri inquinati di eterodossia.

~~~~~~~~~~

La Bellezza di Cristo rifulge soprattutto nei cristiani e nei fedeli di ogni epoca, ma non bisogna sottostimare - il valore spirituale delle opere d’arte che la fede cristiana ha saputo produrre per metterle a servizio del culto divino. La bellezza della liturgia si manifesta concretamente attraverso oggetti materiali e gesti corporei, di cui l’uomo – unità di anima e di corpo – ha bisogno per elevarsi alle realtà invisibili e rafforzarsi nella fede. Il Concilio di Trento ha insegnato:

«La natura umana è tale che non può facilmente elevarsi alla meditazione delle cose divine senza aiuti esterni: per questa ragione la Chiesa, come pia madre, ha stabilito alcuni riti […] per rendere più evidente la maestà di un sacrificio così grande [l’Eucaristia] e introdurre le menti dei fedeli, con questi segni visibili della religione e della pietà, alla contemplazione delle sublimi realtà nascoste in questo sacrificio» (DS 1746). -

Kiko pur di innalzare se stesso esclude la bellezza, questo poiché non possiede opportunità di primeggiare superbamente se non quella di annullare tutto ciò che di edificante esiste. Ha reso l'altare del sacrificio di Cristo una tavola imbandita di fiori, pizzette e calici di vino traboccanti, sconvolgendo il vero significato della santa Messa trasformandola in un banchetto pietoso.

All' opposto di ciò che l' abominevole dottrina eucaristica di Carmen H. prevede, sottolineiamo che: - Il sacerdote si comunica per primo, ci sia o non ci sia l'assemblea. L'Eucarestia non sgorga dall'assemblea umana fisicamente presente nella saletta, gli 11 ebrei come gruppo familiare non ci interessano, è un'altra fede. Al Sacramento ci si accosta individualmente, i banchetti comunitari dove tutti mangiano e bevono insieme sono un'altra cosa. -

~~~~~~~~~~

L’arte sacra, le sacre vesti e suppellettili, l’architettura sacra: tutto deve concorrere a far consolidare il senso di maestà e di bellezza, a far trasparire la «nobile semplicità» (cf. Sacrosanctum Concilium, n. 34) della liturgia cristiana, che è liturgia della vera Bellezza.

Kiko attribuisce alla Vergine
il volto di S.Anna, cioè di un'anziana



La Madre del Signore è icona splendente di Bellezza e manifestazione visibile del bene, ma conosciamo tutti l' affronto indegno e offensivo che Kiko Le riserva. Il culto della Vergine Maria Madre di Gesù Salvatore viene offuscato dalle orrende visioni neocatecumenali, ma essendo che l'arte sacra possiede una sua specifica lettura non si può accogliere una pittura che strumentalizzi in modo osceno la Vergine Maria. La bellezza di Maria è caratteristica divina, i grandi artisti nel modellare il volto della Vergine spesso richiedevano il soccorso degli Angeli! Per tale si deduce che le opere non solo pittoriche, ma anche catechetiche di Kiko sono frutto di un' ispirazione avversa.

~~~~~~~~~~

Il cammino non può essere catalogato sotto l' intestazione di "bellezza" - caratteristica che Kiko si auto-applica per narcisismo imperante - ,poiché il guru ha scartato la Vergine Santissima, vale a dire l'Amore.

"Come l’Amore cresce dentro di te, così cresce la bellezza.
Perché l’Amore è la bellezza dell’anima”.
(S. Agostino)

17 commenti:

  1. "La Bellezza salverà il mondo"

    Un altro dei mantra ossessivamente ripetuti nelle assemblee kikiane.
    E' dato per scontato che ciò che Kiko e Carmen hanno messo in opera sia "il bello". E ancor più belle le esplicitazioni di questa "bellezza" nella musica, nell'arte, nell'architettura di cui ovviamente SOLO Kiko è padre.

    E sì, tutto Kiko ha dovuto rifare, nulla di quanto esisteva già nella Chiesa prima del suo "avvento" è anche solo lontanamente degno di accogliere questo "messia", di fargli da contorno, di rappresentarlo.

    Ecco che, investito dall'alto della sublime missione di rifondare la Chiesa, non ha "potuto" dedicarsi solo alla predicazione. Egli ha "dovuto" fare una doppia rinuncia:
    ha dovuto rinunciare a quanto aveva rinunciato (per amore a Cristo, sic!).
    Kiko pittore sopraffino, insignito di premi speciali (che solo lui ricorda) ha "rinunciato" all'arte. Ma poi ha dovuto tornare ad essa perchè - come tutti vedono da se stessi - oggi non esiste arte sacra nella Chiesa! Come non esiste alcun'altra iniziazione alla fede all'infuori di lui.
    Neanche S.Pietro a Roma, con tutti i suoi capolavori, poteva essere all'altezza. (Molti raccontano, per averlo ascoltato dalla sua bocca con le proprie orecchie, che quando Kiko entra in S.Pietro esprime di frequente tutto il suo disappunto per quanto contempla intorno, incredibile ma vero!). E, ancor più, uno in particolare gli è stato sempre inviso, fino a provocare al suo fine palato artistico un grande disgusto: l'inguardabile Michelangelo Buonarroti).

    A prescindere dalla filiazione diabolica evidente di un simile illustre rampollo, c'è da dubitare fortemente del suo profilo psicologico/psichiatrico. Un eventuale riscontro a livello scientifico sarebbe forse anche da augurarglielo, come unica, ipotetica attenuante a cui appellarsi.

    Parlare estremo il nostro?
    In realtà la storia dell'umanità è piena di grandi trascinatori di popolo dall'equilibrio instabile e quasi sempre dotati di una scarsa intelligenza e scarse qualità. Spesso marcati da un'infanzia infelice perchè, ancora in fasce, tormentati dalla smania di voler essere i primi, i migliori: dei leader. Non avendo la stoffa, sono afflitti dolorosamente da un complesso di inferiorità mai sanato e da turbe varie.
    Grandi e folli condottieri che hanno lasciato al loro passaggio - triste retaggio - più vittime tra i propri seguaci che tra gli stessi nemici.

    Pax

    RispondiElimina
  2. Post molto "bello", non solo perché con la bellezza della verità fa luce sul Cammino, ma anche perché la verità, anche quando si parla di Cammino, rende testimonianza a Dio, Somma bellezza e Somma verità.

    Un concetto molto interessante proposto da Rebel è quello che la bellezza si manifesta soprattutto attraverso la liturgia della Chiesa.
    Di conseguenza il Cammino, cambiando la liturgia, cambia i parametri stessi di percezione della bellezza.
    Perciò cambia il volto di Cristo, cambia il volto della Madre di Cristo, cambia significato allo stesso amore di Dio, che attraverso Cristo (e la cooperazione di sua Madre) si è manifestato.
    Di conseguenza, cambia la dottrina della Chiesa.

    RispondiElimina
  3. Orribile è, poi, la ricaduta di cotanto scempio sulla più Bella tra le belle, Colei che è paragonata al Sole, più candida della Luna, Creatura più meravigliosa delle più belle Stelle.

    Kiko è stato capace di raffigurare la Madonna come, forse, nessun'altro mai prima di lui aveva osato fare.
    Pittori non credenti, atei addirittura e dai costumi dissoluti hanno reso onore alla Beata Vergine Maria molto più di lui.

    Preghiamo che presto si ponga fine allo scempio neocatecumenale in tutti i campi. Kiko, al colmo della mistificazione, millanta infine che la famosa "ispirazione mariana" gli sia stata concessa proprio il giorno della Festa dell'Immacolata. Come don Bosco. Uno scimpanzè di professione copione.

    Pax

    RispondiElimina
  4. La bellezza viene da Dio, la bruttezza indubitabilmente dal demonio.
    Le brutture "artistiche" di Kiko sono una grande dimostrazione dell'eresia neocatecumenale. Se Kiko avesse desiderato la fede cattolica - per sé e per i suoi seguaci - non avrebbe imposto i suoi sgorbi autocelebrativi, tanto meno in esclusiva obbligatoria a tutte le comunità e tutti i seminari farlocchi Redemkikos Mater.

    Ma a questi argomenti gli idolatri sono sordi. Non sia mai che la logica, la bellezza, la giustizia, la verità, interferiscano con le attività del Cammino. Non sia mai che facciano qualcosa che dispiace al Padre della Menzogna.

    RispondiElimina
  5. Il principe Myškin, vedendo per la prima volta il ritratto del volto della bellissima Nastas'ja Filippovna, esclama:
    “Ah, se fosse buona! Tutto sarebbe salvo!”.
    Perchè la bellezza sia salvifica è necessario che si accompagni alla bontà, e di certo la bontà è una delle qualità più vilipese dal Cammino, tant'è che il ritornello che Dio non vuole che tu sia 'buonino' è diventato un mantra inserito persino nei memes dai giovani neocat.
    È del tutto inutile che il guru si affanni a raccomandare a tutti l'umiltà (che in realtà è sinonimo di sottomissione ai catechisti), quando ha in sommo spregio la bontà e soprattutto dal momento che non tiene in nessun conto la verità: senza la compresenza di tutti questi elementi, incarnati nella Vergine Maria, non si avrà mai vera bellezza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Valentina, molto opportuna la tua precisazione.

      La bellezza senza la bontà non è Vera Bellezza (che salva) nel pieno senso della parola. Essa è attributo di Dio Solo, della Santa Vergine, degli Angeli e di tutti i Santi, che sono a pieno titolo figli dell'Altissimo.
      Il resto è bellezza caduca e fatua, pura e semplice "seduzione".

      Pax

      Elimina
  6. Per questo in Ebraico Bello e Buono si scrivono e si leggono alla stessa maniera. Quando è scritto che Dio creò tutte le cose e vide che "Buono era", si può anche leggere che "Bello era".
    Veterano

    RispondiElimina
  7. Uomo Libero!!!!!!!!!!!7 dicembre 2020 alle ore 20:55

    IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

    RispondiElimina
  8. Val la pena rileggere il post di oggi. Concentrato di verità svelate sul c.n.. Luce che ai talebani, difensori dell'indifendibile a prescindere, risulta insopportabile. Questo post è un fascio di luce.

    O voi che desiderate mettervi in contatto col vostro Creatore, entrare in preghiera e ascolto, ecco cosa Kiko vi offre, come trasforma le vostre Chiese, alcune bellissime nella nostra Italia, le cui pareti e altari trasudano della devozione e dell'amore di secoli.

    Così scrive efficacemente Rebel:
    "Ha reso l'altare del sacrificio di Cristo una tavola imbandita di fiori, pizzette e calici di vino traboccanti, sconvolgendo il vero significato della santa Messa trasformandola in un banchetto pietoso"
    ___

    Entri nelle Chiese kikizzate, vedi Scandicci (per decenni portata a modello da riproporre ovunque con quei canoni) e tutte le altre, l'Altare se non è scomparso del tutto non è più il cuore e centro della Chiesa. L'assemblea con la disposizione circolare è il centro, la tavola da imbandire dimostra il predominio della comunità dei kikizzati che vengono abituati e pretendono di essere sempre e solo serviti e riveriti. L'ambone per la Parola da proclamare ma prima ancora sede su cui stazionano i catechisti predicanti e oranti e cantanti durante le liturgie interminabili più di quanto stazioni il Sacerdote celebrante, anche lui offuscato come l'Altare. La Croce a stile, stile sogliola coi simboli kiki svetta, pronta ad essere brandita con veemenza per dare forza al Kerigma. Forse intravedi l'Altare, senza il Santissimo Tabernacolo molto spesso messo ancor più da parte, in un angolo della Chiesa che devi andare a cercare. In esso le Sacre Specie, l'Ostia Santa custodita è quasi defilata, sotto l'esposizione predominante della preminente Bibbia preziosa, offerta agli sguardi e all'adorazione dei fedeli camminanti. Che tengano sempre nelle orecchie e nel cuore tutte le parole e consegne ricevute prima di ogni altra cosa; senza le quali nulla per un neocatecumenale ha senso nè esiste.
    A questo è ridotta la Chiesa nelle loro mani. Immagine di come ancor più Kiko fa scempio delle anime, più care a Dio di qualunque altra cosa.

    Pax

    RispondiElimina
  9. Ringrazio vivamente per aver marcato l'assonanza imprescindibile sussistente, in termini spirituali, tra Bellezza e Bontà. Tale benevola e giusta realtà è perfettamente sussistente nella Vergine Maria, l' Immacolata Concezione che quest'oggi si festeggia. Ella è l’opera più perfetta dopo Gesù che sia uscita dalle mani del Creatore, la purezza in persona, per tale la Bellezza per eccellenza. Chi bello vuol essere a Lei deve rivolgersi, osservandoLa con occhi contristati per il proprio peccato (non si sguazza nel peccato come il cammino induce a fare, ma ci si deve pentire e riparare) ma fiduciosi perché Ella è Mamma, nostra Mamma.
    Quando ci si innamora della vera Bellezza non si può concedere che il proprio occhio si intrattenga su rappresentazioni blasfeme della stessa. Poiché seppur non sia fattibile riferire con mezzi umani l'infinita beltà della Vergine, il Buon Dio ci ha dotato della facoltà di dipingere, quindi descrivere, in modo dignitoso e bello il sacro. Chi come Kiko si discosta dal sublime, ma lo sfrutta come soggetto per degradarlo con occhi neri come la pece, forati e vuoti; pelle raggrinzita, colori oscuri, simboli sinistri e quant altro, non fa altro che imprecare, unendo a questa bestemmia tutti coloro che dinanzi alla bruttezza pregano.

    Preghiamo molto in riparazione dell'azzardo provocatorio di Kiko, che ispirato da forze avverse sollecita i suoi "figlioli" a celebrare la nascita del cammino dalla genesi falsamente mariana. Quindi oggi, in sovrapposizione alla festa dell' Immacolata Concezione, il cammino celebre la fittizia apparizione rappresentata da Kiko nel quadro simbolo del cammino (oggi sostituito da quello di Carmen che si è definita, con il consenso di Kiko e delle comunità, "beata tra le donne") al quale è riservato un posto centrale nelle case dei neocatecumeni.
    L' oscenità è il simbolo di appartenenza alla setta.

    RispondiElimina
  10. È giusto quanto dice Rebel, perché anche quest'anno, al termine dell'annuncio di Avvento, Kiko non ha ricordato ciò che oggi si festeggia, cioè la Santa Vergine concepita senza peccato originale, ma "l'apparizione della Madonna" e la sua frase con il mandato a formare le comunità, dando indicazioni alle comunità di "riunirsi" per ricordare questo evento.
    Come già detto in passato, questa pretesa del guru ispanico qualifica ancora una volta la sua disobbedienza alla Chiesa, alla quale si guarda bene di fare vagliare la credibilità di tale evento.
    Infatti il primo elemento che viene considerato è la coerenza del veggente nel raccontare l'apparizione, e noi sappiamo che Kiko ne ha dato diverse versioni, sostenendo di aver visto la Madonna con il bambino in braccio oppure di non averla vista perché apparsa alle sue spalle, oppure ancora che non fosse visibile perché si trattava di una visione intellettuale.

    A proposito dell'idea che Kiko e Carmen hanno trasmesso ai propri seguaci sulla Madonna e sulla posticcia devozione mariana che ostentano in diverse occasioni, cito alcuni articoli di Osservatorio.

    Le balordaggini di Kiko sulla Madonna
    La maternità divina
    Kiko e i suoi eretici indecifrabili sgorbi
    La devozione mariana, una tappa da superare
    Il falso storico della devozione mariana degli iniziatori del Cammino
    Il Cammino e la Madonna
    Kiko ha qualcosa contro la Beatissima Vergine
    Farloccheide kikiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sa che hai dimenticato l'apparizione della Madonna alla defunta Carmen dove le dice "beata te tra le donne, devi ricostruire la Chiesa "

      Frilù

      Elimina
    2. Grazie Valentina per questo prezioso elenco tematico di articoli del Blog.

      Elimina
    3. Sicuramente ne ho tralasciati molti.
      Ecco uno degli articoli sulla 'audizione' di Carmen della Madonna che mi ha segnalato Frilù.

      Elimina
  11. Mai come dopo questo post ho capito la perversità del Cammino.
    Mi rimane difficile da spiegare, ma voler cambiare la percezione di bellezza, e stiamo parlando della bellezza somma che coincide con la verità soprannaturale e con la stesso amore soprannaturale di Dio, di cui Maria è la massima espressione che si possa avere in una persona creata, è annunciare un altro vangelo.
    Snaturare Dio è snaturare l'uomo e tutta la natura.
    Neanche Lutero voleva arrivare a questo.

    Lutero ha proclamato come verità degli errori, e, infatti, si è staccato dalla Chiesa.
    Kiko no, non si stacca, lui vuole agire sulle stesse leggi divine e naturali.
    Lutero non era daccordo su alcune verità, Kiko e Carmen non si limitano a questo, altrimenti fonderebbero una loro "chiesa". Loro vogliono, o almeno così sembra, cambiare la natura delle cose dall'interno.
    Quello che dice la Tradizione è tutto vero solo che, per loro, nessuno ha capito, perché la percezione dei custodi della fede era distorta.
    Ma Kiko, pretendo di correggere la percezione della fede da parte della Chiesa, in realtà pretende di correggere la natura delle cose e perfino la stessa Natura divina.

    Mi rendo conto che potrei esagerare, ma uno che dice che prima di lui non esisteva l'arte sacra non è solo un mitomane e narcisista, ma molto di più, perché arte sacra, liturgia e fede sono in relazione.
    Uno che dice che è l'inventore dell'arte sacra, è narcisista, megalomane e anche perverso. O forse è solo perverso e, di conseguenza, anche magalomane e narcisista.

    Tempo fa conobbi un esperto di fisica autodidatta, ma tutt'altro che sprovveduto, che però pretendeva di contraddire la relatività di Einstein. Per lui la velocità della luce ere infinita e dava le sue motivazioni.
    Forse era un megalomane, non lo so, ma in ogni caso non ha mai detto che prima di lui la fisica non esisteva.
    Se l'avesse detto l'avrei preso per una sorta di apprendista stregone.
    Kiko perciò mi sembra un apprendista stregone al soldo del demonio.

    Se qualcuno a che dovesse leggere sembra che ho scritto cose esagerate, rispondo che può essere, ma che i miei sono dei sospetti che, però, non nascono dal nulla, ma da dichiarazioni folli di Kiko, per cui potrebbero essere verosimili.
    Dichiarazioni in cui Kiko si presenta come il reinventore dell'arte sacra e l'iniziatore della "nuova estetica", che altro non sembra essere che una nuova percezione della realtà, in cui il male è considerato bene, la cattiveria è considerata bontà e la bruttezza è considerata bellezza.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.