sabato 7 gennaio 2023

Blaterano di "posizione dei salvati", cioè si inginocchiano solo davanti a Kiko

Premessa: i fratelli del Cammino si comportano come se non credessero alla presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento. Detestano profondamente ogni gesto di devozione - salvo poi esibirsi in devozionalismi kikizzati, specialmente quando i capicosca comandano di fare sceneggiate farisaiche - e giudicano severamente i gesti da "cristiani della domenica".

Eppure la gente semplice - semplice come i pastorelli di Fatima che recitavano insieme il rosario - sa benissimo che Nostro Signore è presente nel Santissimo Sacramento. Nel Cammino pretendono di sradicare il "devozionalismo" e finiscono come nel proverbiale "buttar via con l'acqua sporca anche il bambino".

Le seguenti immagini sono state scattate nella primavera del 2021, quando impazzavano ancora i lockdown, le mascherine, le chiese chiuse.
Esempio 1: quest'uomo non era tenuto a inginocchiarsi, ma non riusciva a non percepire con tanta forza la presenza del Signore nel Santissimo Sacramento:


Esempio 2: la fede delle persone semplici, che riconoscono quella Presenza, quei piccoli gesti di affetto:


Esempio 3: ragazzino su sedia a rotelle, in ginocchio perché ci crede, lo sa Chi sta andando a ricevere:
E invece cosa succede nel Cammino Neocatecumenale? Ecco un esempio di "liturgia eucaristica" dei fratelli di comunità al momento della Comunione:


Ecco un esempio di "prima Comunione neocatecumenale": letteralmente una distribuzione di "sacro snack" in una saletta che non ha nulla di sacro:


Nota: nel santuario di Pompei una delle cappelle laterali è dedicata a san Tommaso d'Aquino. Vi è raffigurato il doctor angelicus in ginocchio in preghiera mentre due angeli lo rivestono col cingolo della castità:


Il dipinto è del 1938. Possiamo chiamarla "arte moderna"? O è "moderna" solo quella di Kiko del 1968 e dintorni?

Nel 1938, completando il santuario, non immaginavano che nel giro di trent'anni sarebbero arrivati degli imbrattamuri come Kiko e una legione di modernisti - sedicenti cristiani "dalla fede adulta" - che con l'Aquinate non volevano avere nulla a che spartire.

Vediamo un dipinto di Kiko Argüello che in teoria vorrebbe rappresentare il Redentore ma in pratica rappresenta sé stesso (il dipinto è quello sulla sinistra):
 

La nueva estetica di Kiko produce rapidamente i suoi frutti: ora sono i preti a chiedere la "benedizione" dei laici (eretici). Un'inversione dei ruoli. I kikolatri non si inginocchiano più davanti al Santissimo: si inginocchiano solo davanti a Kiko, autonominatosi «il Vostro Catechista»:

42 commenti:

  1. Si los catequistas ven a alguien del camino como el hombre de la imagen enseguida es expulsado por beato y religioso
    https://twitter.com/Sachinettiyil/status/1375624108373733379

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  2. Fatto 1: dal 2008, sul monte delle beatitudini, presso la domus galilaleae, c'è una cappella dove si adora il santissimo ininterrottamente. Un desiderio realizzato del santo Charles De Foucauld.
    Fatto 2: In occasione di un incontro riguardo l'itinerario di postcresima, il responsabile internazionale, don Gianvito, ha ripetuto piu volte di essere stato in adorazione al santissimo sacramento e per svariate ore, ogni volta che ha avuto bisogno di prendere decisioni importanti.
    Fatto 3: la preghiera notturna in ginocchio o in prostrazione.
    Fatti 4: Genuflessione penitenziale nel confesso, prima del sacramento della riconciliazione.
    Da GinoRe

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    1. Il caro fratello che si firmava Leonardo, e che da qualche giorno si firma anche firma GinoRe, menziona quattro fatti che non cambiano la situazione.

      Fatto 1: l'esistenza di una cappella dell'adorazione sita a diverse migliaia di chilometri da qui non implica affatto che i neocatecumenali vengano educati a fare adorazione eucaristica.

      Fatto 2: se il Gianvito si vanta di aver adorato, nulla cambia nel Cammino riguardo al fatto che l'adorazione eucaristica non è né promossa, né incentivata; inoltre i kikos sono sempre convinti che l'adorazione eucaristica sia anzitutto occasione di esibire i gadget kikiani e gratture le chitarrelle alla maniera kikizzata.

      Fatto 3: menzionare la preghiera "notturna" o in "prostrazione", è un tipico esagerare la forma per compensare la mancanza di sostanza - e per sviare il discorso dalla questione dell'inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento, cosa che i kikolatri vedono peggio del fumo negli occhi.

      Fatto 4: la "genuflessione penitenziale" pure è un tentativo di cambiar discorso. Come si vede dall'ultima foto di questa pagina, i neocatecumenali - anche se preti - si inginocchiano davanti al laico Kiko per implorarne una "benedizione". Letteralmente idolatri.

      Ricordiamo che il Cammino Neocatecumenale di cattolico ha solo la decorazione.

      Se il Cammino avesse qualche minima traccia di cattolicità, tanto per cominciare educherebbe i suoi membri a:
      - a non inginocchiarsi davanti a un laico, nemmeno se si tratta di Kiko
      - a genuflettersi/inginocchiarsi davanti al Santissimo sempre, anche quando nessuno li vede, perché il Signore è lì presente
      - a considerare l'adorazione eucaristica anche quando non la organizza il Cammino
      - a fare adorazione eucaristica silenziosa senza spettacolarizzazioni e senza grattugiate di chitarrella
      - a considerare l'adorazione un vantaggio per la propria anima anziché un'attività da eseguire per riempire una casellina del foglio Excel per guadagnare punteggio nella classifica di "chi sembra più cristiano dei cristiani della domenica".

      Fatto 5: il fratello che si firmava Leonardo, e che recentemente aveva preso a firmarsi Gino Re, si sarà già attrezzato a crearsi un nuovo account per poter ricominciare col fintotontismo neocatecumenale - cioè a fingere di essere uno che ha appena scoperto l'esistenza di questo blog e che vorrebbe dire la sua. Riproporrà le solite domande, ripeterà le solite apodittiche affermazioni, lamenterà di venir censurato, fingerà di non capire le spiegazioni che gli verranno date, eccetera. Tutto è pronto a fare - anche ingannare e mentire - pur di difendere il suo triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino.

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    2. Facciamo notare il solito metodo neocatecumenale:

      - tu critichi i nostri canti?
      - ma i nostri sono Canti Biblici!
      - tu dunque critichi la Bibbia!!

      - tu dici che non facciamo adorazione eucaristica?
      - ma noi abbiamo una Cappella dell'Adorazione a 2260 km qui vicino!
      - tu dunque critichi l'adorazione!!

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    3. Fatto 6
      Il Giovedì Santo mentre tutta la Chiesa si inginocchia davanti al SS, i cnc si rifugiano nelle loro salette per la lavanda dei piedi privata e li si inginocchiano per il confesso.

      Per quanto riguarda l'adorazione perpetua alla Domus avrei da ridire in quanto il SS è realmente sempre esposto, ma non è vero che ci sia sempre qualcuno. Abbiamo un differente concetto di adorazione perpetua. GinoRe ci devono essere i turni h24 per non lasciare mai la cappella vuota.
      Per le altre affermazioni ti ha gia risposto Trip, in buona sostanza sono semplicemente fuori contesto.

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    4. Aggiungiamoci pure che certi gesti (inginocchiarsi, prostrarsi, aprire le braccia al cielo...) sono di tradizione antichissima, anche precristiana, anche in certi ambienti pagani. Non è strano che quei gesti siano stati comuni anche nell'ebraismo prima e nel cristianesimo poi.

      La percezione di questi gesti può cambiare po' nel corso del tempo e degli ambienti (per esempio: ancor oggi in Giappone ci si aspetta un chieder scusa prostrandosi, da chi ha commesso qualche grosso errore o che sta implorando un enorme favore; ma in Italia non esiste nulla del genere). Ma il loro valore storico e significato attuale sono indiscutibili.

      Per quanto riguarda l'inginocchiarsi, nella Chiesa cattolica può assumere sia significato penitenziale (esempio: inginocchiarsi al ricevere l'assoluzione sacramentale), sia significato di umiliarsi davanti a Dio (esempio: inginocchiarsi alla consacrazione e alla Comunione).

      Certi furbetti, ispirati dal "non serviam!" di Lucifero, rifiutano di inginocchiarsi alla Comunione, e lo fanno confondendo deliberatamente il significato "penitenziale" con quello dell'umiliarsi davanti a Dio. Fingono di credere che l'inginocchiarsi sarebbe come un "battersi il petto" (gesto del peccatore che si pente, ma non è un gesto adatto al momento della Comunione o della recita del Gloria).

      Fingono di non aver mai letto nella lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (Fil 2,10): «nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra».

      "Ogni ginocchio si pieghi": l'umiliarsi davanti a Dio è anzitutto un riconoscersi creature, è un riconoscere l'infinita grandezza del Signore, in quel momento della Comunione è un gesto verso il Signore molto più che un gesto verso il proprio stato di peccatori.

      Per questo noi cattolici ci inginocchiamo solo quando ha senso. Potremmo persino inginocchiarci davanti alla statua di un santo, in preghiera, per rimarcare la nostra piccolezza e per implorare intercessione dal santo di cui vediamo la raffigurazione. Ci inginocchiamo, nella settimana santa, baciando "il legno della croce", in quanto dopo le celebrazioni del Venerdì santo e fino alla Messa della notte di Pasqua, siamo simbolicamente "senza il Signore". Naturalmente non c'è motivo di inginocchiarsi davanti ai laici, nemmeno se molto importanti, anche se fino a qualche secolo fa era di moda inginocchiarsi davanti a un re o imperatore.

      Noi cattolici ci inginocchiamo nel ricevere l'assoluzione sacramentale (un dono infinitamente grande, pur essendo noi peccatori immeritevoli), e anche nel ricevere il Pane di Vita Eterna, un dono infinitamente grande, Dio che si dona a noi: riconosciamo il Signore lì veramente presente nel Santissimo Sacramento, "pieghiamo ogni ginocchio" perché lì c'è Dio. Certo, c'è anche il fatto che siamo peccatori, ma Dio in quel momento si sta donando a noi nonostante la nostra vita non abbia accettato tutti i suoi doni. In quel momento il centro è il dono che Dio ci fa, non il nostro misero stato. Siamo in ginocchio ad accogliere un dono, più che a fare un proclama riguardante i nostri peccati.

      Ricordatevi che il demonio - quello vero, non la simpatica mascotte portasfortuna dei neocatecumenali - non vuole che "ogni ginocchio si pieghi", e tenterà ogni trucchetto per convincervi a banalizzare la presenza del Signore nel Santissimo Sacramento, a considerarla tutto sommato una roba scontata, a ridurla ad un'abitudine (o peggio a qualcosa di cui vantarsi, cosicché i kikos fanno la Comunione anche in stato di peccato mortale perché hanno paura di essere giudicati dalle malelingue dei fratelli e dei cosiddetti "catechisti"), ecc. Per il demonio non è importante trasformarti in un Hitler o Stalin: è sufficiente annacquare la tua fede quel tanto che basta da fartela diventare un elenco di cose da sembrare, un elenco di frasi fatte da sciorinare, un elenco di attività da eseguire solo per farti vedere dagli altri, eccetera.

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    5. Non sappiamo se Leonardo è GinoRe, sappiamo che non devono scrivere sul blog, come FAV, Martello et company, anche perchè le risposte del blog sono sempre le stesse....................................................

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    6. E poi si lamentano di essere chiamati asini raglianti.

      Suggerimento: leggi molto, molto, molto attentamente il commento delle 9:44, dalla firma iniziale a quella finale.

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    7. Io eviterei di accostare San Charles de Foucauld al Cammino neocatecumenale e a Kiko. Ricordiamo che furono degli stessi Piccoli Fratelli a prendere le distanze da Kiko. L’ispirazione iniziale nelle baracche potrebbe essere nato con la stessa intuizione, ma sparito dopo ben poco e adesso totalmente assente, anzi entrerebbe proprio in contrasto. Io ero uno ex del cammino e dopo 18 anni me ne sono andato proprio per la chiusura e per la mancata accoglienza. Sono stato anche in Terra Santa ben 3 volte e per tutte quelle volte alla Domus la fantomatica cappella dell’adorazione, quella con la statua di cristo e i discepoli, era sempre chiusa.
      Dopo il cammino indovinare dove sono stato?! sono stato accolto proprio dai Piccoli Fratelli dell’Accoglienza, dove
      veramente di fa adorazione e spirito di comunità.

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  3. @Neo

    Siete dei bugiardi, ignoranti, prima perché noi partecipiamo alle liturgia parrocchiale del Giovedì santo, come tutti e anche all'adorazione successiva, poi perché la celebrazione nella piccola comunità ha un significato prettamente penitenziale, dato che, nel primo millennio, il giovedì santo, era un giorno penitenziale e non faceva parte del triduo pasquale.Anzi ancora oggi il giovedì santo non fa parte del triduo pasquale, e non è nemmeno di precetto, il vescovo riammeteva i penitenti della comunità, quando la disciplina della penitenza è riconciliazione era più severa e diversa da oggi. Siete ignoranti e falsi,,dei poveri stupidi. Ripetere sempre le stesse cose, avete annoiato tutti con queste bugie.

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    1. Eh no, Anonimo.
      Voi non partecipate "come tutti" alla liturgia parrocchiale del Giovedì Santo.
      Vi partecipano solo i principianti, quelli che non hanno ancora fatto il I° o il II° passaggio (non ricordo bene quale) e quindi non fanno la lavanda dei piedi privata.
      Tu sei un principiante?
      Da quel passaggio in poi, solo chi vuole va alla liturgia parrocchiale, che non viene nemmeno raccomandata. Chi lo fa, quei pochissimi, lo fa di iniziativa.

      Voi fate solo quell'assurda lavata di piedi tra di voi, spesso e volentieri senza nemmeno il presbitero.
      La fate nelle salette e non c'è cosa peggiore che poteste fare, quando la comunità quasi intera prende d'assalto i rieietti, che si ritrovano "lavati" praticamente da tutti.
      Non dico altro, ma l'ho vissuto in prima persona ed è una cosa sgradevolissima, anche perché non cambia nulla: nessuno dà seguito all'intenzione dichiarata di considerarsi servo.

      E poi non stare a guardare cosa significavano le cose nel primo millennio.
      Se la Chiesa, per mandato di Gesù, ha deciso cambiamenti, l'ha fatto legittimamente e per motivi la cui comprensione ti sorpassa.
      Ormai siamo nel terzo millennio e la Chiesa, sempre su mandato di Gesù, ha avuto adeguamenti legittimi e leciti al passo dei tempi.
      Uno è anche il Concilio Vaticano II, che voi amate sopra ogni altra cosa.
      Altrimenti potrei dirti che se torniamo ai primi secoli della Chiesa primitiva, le associazioni i movimenti laicali come il vostro non esistevano e quindi non dovreste esistere nemmeno voi.

      Perciò non accusare di bugie chi c'è passato nel vostro sentiero.
      Sappiamo le cose non "per sentito dire", ma per esperienza diretta.
      Esperienza che, nel suo complesso, ci ha fatto veramente disgusto.

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    2. Il Giovedì Santo ancora oggi non fa parte del Triduo ?
      Ma dove vivi? Chi ti ha formato?
      IL TRIDUO È UNA SOLA CELEBRAZIONE CHE INIZIA IL GIOVEDÌ IN CENA DIMINI E SI CONCLUDE AL TERMINE DELLA VEGLIA DI PASQUA.

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    3. La tua credibilità, caro anonimo,dopo questa affermazione è pari a zero.
      E dimmi un po' quando la fate l'adorazione il Giovedì Santo?

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    4. Il riferimento era ovviamente all'anonimo delle 13:41

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    5. Gli asini raglianti cercano solo un appiglio qualsiasi per poter dire "vi sbagliate".

      Credono così di riuscire a salvare il Cammino.

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    6. @Anonimo
      "Ancora oggi il giovedì santo non fa parte del triduo pasquale"
      E poi saremmo noi gli ignoranti?

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  4. Anche fra Biagio sta morendo di malattia. Dio sta raccogliendo tutti i buoni, è un periodo storico difficile per noi che rimaniamo

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  5. É passata l'Epifania
    che le feste si è portata via
    se portasse via anche il Cammino
    finirebbe tutto questo casino
    e magari pure Kiko Arguello
    che dei figli di Adam è il più bello
    a questo punto anche il blog sparirà
    perché niente più da scrivere avrà
    aspettiamo come andrà a finire
    e per ora non c'è altro da dire

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  6. In un thread di qualche giorno fa ci testimoniano che:

    «...Sono stato anche in Terra Santa ben 3 volte e per tutte quelle volte alla Domus la fantomatica cappella dell’adorazione, quella con la statua di cristo e i discepoli, era sempre chiusa...»

    Oh, ma guarda. "Color me surprised", come direbbero gli americani: immaginatemi tutto sorpreso di fronte a una notizia del genere. Chi l'avrebbe mai detto che per il Cammino la cosiddetta "adorazione perpetua" non consiste nell'adorazione e non è nemmeno perpetua, ma è solo una specie di attrazione turistica da far risultare "aperta" solo ogni tanto, quando ci sono determinati visitatori.

    Signore e signori, ecco a voi l'adorazione perpetua del Cammino Neocatecumenale: «...era sempre chiusa...»

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    1. e apriamola allora, no ????????

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    2. Sì, la possono aprire solo se assicurano che ci sia sempre almeno una persona in preghiera, e perché questo succeda vanno stabiliti dei turni coperti da persone che stabilmente risiedono lì. Cosa che alla Domus mi sembra sia abbastanza difficile, dato il continuo via vai, non solo di ospiti ma soprattutto di personale "volontario". Ma tutto si potrebbe fare... basterebbe volerlo. Come sempre nel Cammino, devono essere obbligati a fare le cose, deve essere su iniziativa di Kiko. E così di solito sfuma la validità dell'iniziativa, che deve sempre essere volontaria e partire dal cuore.

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  7. Dice @tripudio: "Credono così di riuscire a salvare il Cammino.". No caro @tripudio, non c'è nessun bisogno di salvare il cammino e mai potremmo dire qualcosa che possa essere utile a questo scopo, perché è la Chiesa stessa che lo sta proteggendo dal demonio, che come "leone ruggente" sempre insidia le opere buone e che vengono dallo Spirito Santo. Che il cammino Neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa cattolica lo ha detto la Chiesa stessa per bocca di tutti i Papi, da Paolo VI a Papa Francesco e noi non potremmo aggiungere nulla di più a suo sostegno. Questo è il pilastro di cemento armato che lo sostiene e voi 4 "leoncelli miagolanti" non potete nulla contro di esso. Con o senza di noi.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Siete dei superbi. E questo vi condanna già da ora.

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    2. Il Cammino è un dono quando fa del bene alle persone e alla Chiesa. È un danno quando invece delude, chiude le prospettive, appesantisce le famiglie, crea inutili pesi ed allontana. Noi speriamo che tramonti per sempre il cammino del danno e possa rivelarsi solo quello del dono, e i primi ad attivarsi e a pregare perché questo succeda dovrebbero essere proprio coloro che ne sono all'interno.
      Nel frattempo, vedo che c'è un corso di formazione per le realtà ecclesiastiche per la tutela dei bambini e dei fragili: possono cominciare a dimostrare la buona volontà di cambiamento proprio a partire da lì.

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    3. I Papi che citi caro FAV vi hanno difeso in un modo che a voi non piace, provando a correggere le cise che trovi scritte in questo blog, ma voi, o meglio Kiko si ostina nella sua testardaggine.
      La Chiesa vi vuole difendere, ma si scontra cin voi che non volete essere difesi.
      Vedremo dove andrete cintinuando così.
      Lunga vita al Re.

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    4. Un'altra cosa FAV, non hai trovato alto su cui commentare, eppure materiale ce n'era. Potevi anche correggere il tuo amico ed insegnargli qualcosa visto che i suoi catechisti sono piuttosto carenti.

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    5. Ma che strano però questo «dono dello Spirito Santo» che promuove eresie, strafalcioni liturgici, protezione dei pedofili impenitenti, oppressione dei fratelli delle Comunità...

      Che dire? O quei Pontefici non capivano niente di cos'è lo Spirito Santo, oppure parlavano di un Cammino Neocatecumenale che esisteva solo nelle loro speranze ed era completamente diverso dalla realtà. (E lo è ancora).

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  8. Da un ricordo su Papa Benedetto del card.Sarah:
    "Ricordo il giorno in cui gli dissi che intendevo scrivere un libro sulla crisi della Chiesa. Quel giorno era stanco, ma i suoi occhi si illuminarono. Bisogna aver conosciuto lo sguardo di Benedetto XVI per capire. Era lo sguardo di un bambino, gioioso, luminoso, pieno di gentilezza e delicatezza, eppure pieno di forza e incoraggiamento. Non avrei mai scritto senza questo incoraggiamento. Poco dopo, abbiamo collaborato strettamente alla pubblicazione della nostra riflessione sul celibato sacerdotale. Conserverò nel segreto del mio cuore i dettagli di quei giorni indimenticabili. Conserverò nel profondo della mia memoria la sua profonda sofferenza e le sue lacrime, ma anche la sua feroce e intatta volontà di non cedere alla menzogna.
    Che immagine dipingono questi ricordi? Penso che convergano sull'immagine del Buon Pastore che Benedetto XVI amava tanto. Voleva che nessuna delle sue pecore andasse perduta. Voleva nutrirli della verità e non abbandonarli ai lupi e agli errori. Ma soprattutto li amava. Amava le anime. Li amava perché gli erano stati affidati da Cristo. E più di ogni altra cosa, amava appassionatamente questo Gesù a cui volle dedicare i tre volumi del suo capolavoro Gesù di Nazareth. Benedetto XVI ha amato colui che è la vita, la via e la verità."

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  9. Ci segnalano da Cagliari che dopo oltre dieci anni che i neocat hanno rimosso la croce dalla parrocchia (con la scusa di "restaurare"), non l'hanno più rimessa.

    "È l'unica chiesa di Cagliari senza la croce".

    Il demonio - quello vero - è molto soddisfatto dei kikolatri.

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    1. Se Aldo dei Focolarini ci legge, può forse darci notizie in merito.

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    2. Purtroppo è vero. La parrocchia Vergine della Salute, dopo il restauro in stile kikiano, non ha più la croce.
      F.

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    3. Si, Valentina confermo, quella Croce è sparita e non sappiamo perché non la rimettono, con tutto che i lavori di restauro al Poetto sono finiti

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    4. Ho dimenticato di fermarmi, sono Aldo. Ho chiesto delucidazioni al mio parroco, ma non sa niente neppure lui, pur essendo della stessa congregazione

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    5. Grazie F. e grazie Aldo per le vostre conferme. Vedo che nella nueva estetica neocatecumenale la croce nuda viene piantata fuori dall'edificio, sul viale d'ingresso, come a Porto San Giorgio; al Poetto invece neppure quella...

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    6. Non solo non hanno rimesso la croce, ma hanno nascosto Nostro Signore. È praticamente impossibile trovarlo:

      https://www.verginedellasalute.com/nuova-estetica/item/39-cappella-ss-sacramento.html

      E come da prassi kikiana il tabernacolo è a due piazze:

      https://www.verginedellasalute.com/nuova-estetica/item/40-tabernacolo.html

      F.

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    7. Al Poetto il tabernacolo si trova dietro il muro dove ci sono le icone disegnate d all'equipe di Kiko, in una cappellina dove fanno le messe feriali quando c'è poca gente dalla chieda non si vede. Aldo

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  10. Ricordiamo agli asini raglianti che il sottoscritto non è don Ariel, e che i commenti riguardanti l'articolo di don Ariel li potete comodamente lasciare nella sezione Lascia un commento in basso nella pagina articolo.

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  11. Oggi, 9 gennaio 2023, Kiko compie 84 anni. Se potessi parlargli, gli direi che non è mai troppo tardi, che questi anni gli sono regalati forse perché possa ripensare a molto di ciò che ha fatto e detto.
    Ricordo la lettera che gli scrisse il suo amico Daniel Lifschitz, nella quale gli riconosceva molteplici doni che però aveva commesso l'errore di accaparrarsi, costruendosi un movimento come un monumento a propria gloria e immagine.
    E aggiungeva:
    "Il “tuo” cammino è ormai incapsulato in una Kiko-gabbia. Lascia che gli uccellini spicchino il volo."
    Parole molto sentite in cui si udiva echeggiare l'affetto dell'antica amicizia che nutriva per lui, e che costituiscono ancora oggi una valida riflessione ed un ottimo consiglio.

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    1. Figuriamoci se Kiko segue i consigli di Lifschitz, ormai acerrimo nemico

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  12. Un durissimo articolo di Don Ariel?Dunque tuo By Tripudio, cosa pensi che non lo abbiamo capito che By Tripudio e Don Ariel sono la stessa persona?

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    1. Hahahaha! Gran finale da telenovela sudamericana!
      Seriamente: temo che tu non abbia letto né l'uno, nè l'altro. O non ci hai capito nulla... più probabilmente.

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    2. "E questo è tutto, amici!" (segue sigla Looney Toons)

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