venerdì 13 gennaio 2023

Cammino: quale grado di ubbidienza alla Chiesa?

Una volta il Cammino mi piaceva. Forse era perché non ne facevo parte e mi soffermavo solo su aspetti che ritenevo positivi.

Non che mi fossero simpatici i camminanti, a parte qualche amico con cui avevo rapporti alla pari, anzi, li giudicavo molesti, perché spesso rivelavano saccenza e arroganza. Semplicemente cercavo di guardare a ciò che consideravo essere la sostanza, trascurando ciò che consideravo solo dei difetti umani.

Ma allora non tenevo conto che, quando certi difetti sono generalizzati, significa che c’è qualche stortura o qualche errore che li ha generati.
Per questo, per riflettere sul Cammino con la massima obiettività possibile, occorre partire non tanto dai singoli episodi negativi, ma piuttosto dalla frequenza di alcune tipologie di difetti e di peccati che, se elevata, può sfociare in vere e proprie prassi negative, originate da vizi di forma che, come si diceva una volta, “stanno a monte”.

Tra i “vizi” che più mi hanno colpito del popolo di Kiko, è la riluttanza dei kikiani a mischiarsi con gli altri cattolici, un po’ come i giudei avevano riluttanza a mischiarsi coi gentili.

Infatti, nei ricordi che ho di incontri pubblici con la partecipazione di aderenti al Cammino, questi mi sono sempre apparsi come avessero un forte senso di superiorità.

Ricordo una giovane madre che per 3 o 4 volte venne a degli incontri che riguardavano l’accoglienza alla vita: qualunque cosa si dicesse non le andava bene ed aveva sempre un’aria disgustata o che sembrava tale.

E ricordo che a un incontro mariano, un camminante a un certo punto iniziò a urlare come un invasato che quello di cui la Chiesa aveva bisogno era un cammino di riscoperta del Battesimo: forse pensava che la Madonna potesse fare ombra al Cammino di Kiko e Carmen.

Col tempo, però, grazie soprattutto alla conoscenza di questo blog, ho cominciato a giudicare il Cammino non come una realtà buona in cui dei fratelli sbagliano, ma come una realtà viziata in cui i fratelli sono inclini a fare tutti gli stessi errori.

Ma è davvero così? Davvero i vizi gli errori dei camminanti non sono riconducibili a dei vizi ed errori teologici del Cammino?

Allo scopo mi piacerebbe condurre un “esperimento”, che è impossibile da attuarsi praticamente soprattutto perché i camminanti dovrebbero essere trasparenti e sinceri a cominciare da loro stessi, ma che ognuno, specie chi conosce il Cammino avendovi fatto parte, può, con un certo margine di errore, immaginare come potrebbe andare.

Vediamo.

Se davvero il Cammino è un percorso di fede cattolica, allora coloro che hanno iniziato il Cammino, cioè coloro che hanno partecipato alle catechesi iniziali e alla prima convivenza, si possono generalmente considerare più indietro nella fede e nell’amore verso la Chiesa di come lo saranno man mano che “avanzano”.

Per cui, se un giorno il Papa decidesse di chiude il Cammino, la percentuale di chi accetta la decisione papale dovrebbe aumentare man mano che si avanza nel percorso.

Perciò, in un eventuale diagramma, si dovrebbe notare come, più si avanza nel “cammino”, più la tendenza dei camminanti ad essere disposti a chiudere il Cammino ad un cenno del Papa, dovrebbe tendere al 100%.

Sarà così? Non lo so. Ma a volte, considerando casi specifici, come quello di don Rosini che fu cacciato dal Cammino, penso che più si avanza verso il vertice della piramide del potere neocatecumenale, più l’amore dei camminanti cresce per il Cammino, ma a discapito di quello per la Chiesa.

E l’atteggiamento di Kiko, il “faraone” di tutto il Cammino, verso la lettera di Arinze, e le sue parole in cui, ai tempi del pontificato di Benedetto XVI, diceva che se il Papa non fosse morto, per il Cammino sarebbe stata una catastrofe, mi fanno sospettare che il vertice più alto della piramide del potere del Cammino, che si riduce a una sola persona, cioè a Kiko, se messo alle strette, potrebbe facilmente scegliere di rompere la comunione ecclesiale piuttosto che rinunciare al “suo tesoro”.

In tal caso, il diagramma sulla tendenza ad essere disposti, se il Papa lo volesse, a chiudere il Cammino, al suo vertice, invece di raggiungere il 100%, risulterebbe ZERO.


50 commenti:

  1. I fratelli neocatecumenali di buon cuore, quelli che avevano il cuore disposto alla preghiera e alla carità, finiscono irrimediabilmente per dover scegliere: o adeguarsi all'andazzo, o venir prima emarginati e poi "lasciati cuocere nel loro brodo" cioè espulsi (con la scusa che "il Cammino non fa per loro", che insinua che non è mai colpa del Cammino ma sempre colpa di chi "non fa bene il Cammino").

    Facciamo notare a chiunque avesse cervello, che certi tratti caratteristici del Cammino sono necessari per tenere in piedi la setta:

    - l'annichilire il singolo ed esaltare la comunità (come con la panzana che "il Signore salva a grappoli, basterà far bene il Cammino": tradotto in italiano, "se paghi la Decima e vai alle convivenze, puoi peccare quanto ti pare; anzi, se pecchi, se vi disprezzate, se ve le suonate, significa che state facendo bene il Cammino"; ed infatti Kiko e Carmen hanno sempre insegnato che "il Signore ti ha già perdonato" e quindi puoi autoassolverti dicendo "ma tanto, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!": la setta ti autorizza ad essere lercio e immondo, purché tu "molli il malloppo" e partecipi alle attività: proprio come se la setta neocatecumenale fosse ispirata dal demonio);

    - il superbo senso di superiorità rispetto ai "cristiani della domenica" (altrimenti un fratello andrebbe là dove la fede è vissuta in modo più intenso, più semplice, più normale);

    - il superbo doversi "far riconoscere" nei raduni ecclesiali (con chitarrelle tamburelli nacchere charangos ed esibendo le "kikone" e magari pure il numero di comunità: Nona Canadesi);

    - il dover ogni tanto fare la sceneggiata urlando in modo sgangherato, come indemoniati, anche cose fuori luogo, per imitare evidentemente qualche uscitaccia kikiana o carmeniana; è una scenetta tipica vista in tantissimi contesti (vista anche dal sottoscritto durante una conferenza a carattere storico);

    - la stratosferica capacità di giudicare la pagliuzza altrui senza mai guardare la trave nel proprio occhio, per esempio in tema di abusi sessuali (ricordatevi che i kikos dicevano che un bambino vittima di un pedofilo sarebbe stato "consenziente": pur di difendere il pedofilo neocatecumenale sono pronti a sputare sulla vittima; ed esigono che le vittime di stupro chiedano perdono allo stupratore; e quando proprio qualche vittima decide di denunciare il pedofilo, ecco che ti piovono in casa i cosiddetti "catechisti" del Cammino a dirti che l'abuso era una "disegno santo del Signore" e che se lo denunci il Signore ti avrebbe mandato "un castigo superiore", [clicca qui], neocatekiko pigrone e incredulo, clicca e leggi e chiediti da quale legione di demoni è ispirato il Cammino, altro che "dono dello Spirito"!).

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  2. Il problema, come nelle sette, è che i capi si sono sempre mostrati diversi davanti alle autorità ecclesiastiche, tanto che i vari Papi potrebbero aver pensato che se c'era qualche svarione dottrinale o liturgico si sarebbe potuto assestare col tempo e con le correzioni.
    Proprio agli inizi, per farsi accreditare, fecero gli obbedienti anche con Morcillo che, poveretto, scrisse addirittura a Dell'Acqua che erano obbedienti alle correzioni.
    Tutte le celebrazioni e gli incontri davanti alle autorità ecclesiastiche sono sempre stati limati e non c'è mai stato un catechista urlante o sbeffeggiante o un catecumeno invasato che "dice la verità" tirando sedie al fratello.
    Non ci sono mai stati veri scrutini, dove violano il foro interno 10 volte sì e 1 no.
    Non ci sono mai state catechesi fatte da dilettanti allo sbaraglio che imparano a menadito solo i testi kikiani e non sanno null'altro.
    Non ci sono mai state le interpretazioni del catechista laico primo venuto sulla vita altrui.
    E così via.

    Insomma, la vera vita all'interno del Cammino non è mai emersa al di fuori e l'iposcrisia menzognera dei capi ha ingannato molti.
    L'ispirazione ingannevole che i capi hanno mostrato all'esterno, non è la vera realtà del Cammino, dove prosperano e continuano solo quelli che sgomitano, mentiscono, calunniano e sono affetti da cinismo cronico.
    Nella comunità che ho lasciato sono rimasti solo questi soggetti, insieme ad un pugnello irrisorio di fanalini di coda che senza il Cammino non saprebbero cosa fare della loro vita.
    Una tristezza, unica, un finale ignominioso.
    Marco

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    1. Marco è l'acronimo di :

      Mamotreti Assolutamente Ridicoli Catecumenalmente Ostentati

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  3. Confermiamo : il diagramma tenderà a ZERO, senza se e senza ma. La parola al Papa, adesso...........................

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  4. "Fatevi miei imitatori" raccomandava San Paolo: perché aspirava al successo personale? No, certo: ma perché sapeva di aver ricevuto ed espresso in sé il dono dell'imitazione di Gesù, così presente dall'essere il Cristo a vivere in lui.
    Questo dono lo esprimeva attraverso di sé e nonostante la sua debolezza umana; a tal punto che noi non sappiamo neppure cosa fosse quella "spina nella carne" cui accenna: dimostrazione che non era qualcosa che lo connotasse pubblicamente, come un caratteristica fisica o caratteriale insopprimibile ed evidente a tutti.
    Viceversa pare accadere per Kiko e i suoi seguaci, per i quali proprio il primissimo "biglietto da visita" sono per esempio saccenza e arroganza.
    Ciò fa riflettere su cosa sia in effetti il "carisma del fondatore".
    Scriveva padre Zoffoli nella sua opera dedicata a San Paolo della Croce, che "esso comprende quell'insieme di grazie volte a formare il fondatore in quanto tale e guidarlo nella genesi della sua opera, intesa principalmente come processo di trasmissione della sua anima".
    Se tanti anni di Cammino servono per conformarsi a Kiko e Carmen, comprendiamo come, secondo quanto ci suggerisce l'articolo, possa succedere che la disponibilità a essere tutt'uno con la Chiesa decresca nel tempo invece che aumentare, perché i due fondatori avevano ed hanno questa caratteristica fondamentale: voler dimostrare d'essere migliori e di essere diversi quando invece non sono mai stati, personalmente, esempi di virtù cristiane, né le hanno mai riconosciute e incentivate negli altri.
    Ciò che sta succedendo ora infatti, cioè l'improba fatica di creare un personaggio Carmen con tutte le virtù, non è solo una "operazione vanità" come tante altre, ma un tentativo di dimostrare che la fondatrice abbia avuto, e trasmesso, ciò che non aveva e che quindi non poteva trasmettere, o che, per essere più obbiettivi era del tutto minoritario rispetto invece a difetti e cattive inclinazioni.

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  5. ormai non avete altri argomenti se non ripetervi che il Cammino che conosce la Chiesa è una cammino fasullo e che non esiste... decine di Cardinali, centinaia di Vescovi, migliaia di preti, migliaia di fratelli... tutti ingannati secondo voi... per fortuna ci siete voi che conoscete tutto del cammino come Tripudio che non l'ha mai fatto ma "ci ha avuto a che fare" pensa te... continuate pure a ripetervi la storia che volete e sopratutto a pensare che la Chiesa e i Papi (TUTTI) fino ad ora sbagliano e sono ingannati/truffati, sminuite le approvazioni e gli attestati di stima come nulla fosse... sicuramente il Cammino, finché lo spirito santo vorrà, continuerà il suo percorso servizio della Chiesa e di Pietro come SEMPRE è stato e lo sarà, quanto Kiko salirà in cielo sicuramente qualcosa cambierà ma ciò che è stato seminato Dio lo farà fruttificare e il carisma sarà preservato... farvi il film del Papa che arriva e chiude tutto fa quasi tenerezza per il livello di disperazione che mostrate, come anche fa tenerezza come vi attaccate alle solite 4 cose smentite decine e decine di volte dalla realtà dei fatti (non certo nelle pagine di questo blog alimentato solo da pregiudizio, rancore e una buona dose di disperazione)
    La Pace
    Giuseppe

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    1. @giuseppe
      Beh, se appena c'è un vescovo fate la messa COME TUTTI (vedi funerale di Carmen) allora qlc da nascondere ce l'avete.
      Siete voi che, ogniqualvolta i papi TUTTI hanno avuto qlc da dirvi che non vi piaceva avete fatto spallucce. Giovanni Paolo II sapeva che il camino durava 5 anni. Benedetto XVI voleva il Direttorio pubblico ed accessibile. Lo avete fatto? Non mi risulta. A me risulta che avete tentato di IMBROGLIARLO ed ottenere l'approvazione della liturgia di straforo. Papa Francesco vi ha detto più e più volte come si fa ad "evangelizzare". Ve ne è mai importato qlc? No. Ve ne siete fregati. Poi, se vuoi parliamo dei preti che al massimo VI SOPPORTANO, dato che (9volte su 10) vi hanno ereditato. Sempre a dire che "ci voglio bene, ci proteggono"....Ti faccio una domanda, caro Giuseppe: VOI LA AMATE LA CHIESA? Perchè da come vi comportate sembrate dei parassiti. Ne prendete quello che conviene a voi e per il resto ne dite peste e corna.

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    2. Guarda Giuseppe, che se anche ci fossero persone che alimentano rancore e una buona dose di disperazione, sarebbe comunque il Cammino che gliela ha ingenerata.
      Quindi ti conviene cambiare accusa, perché questa si ritorce contro di voi.
      E poi, comunque, chi racconta fatti ed esperienze che ha vissuto (anche riguardanti la distorsione della dottrina), non è che per forza debba essere rancoroso o disperato.
      Questo è un maldestro tentativo di attribuire le vostre colpe agli altri.
      Se mi sgolo per avvisarti che dietro la curva c'è un burrone, non lo faccio per mia disperazione o rancore, ma perché tu non vi cada e ti salvi.
      Quindi sei tu che fai tenerezza, nei tuoi puerili tentativi di lanciare la tua palla bucata e sgonfia al "nemico", volendo far credere che sia la sua.
      É esattamente come quando i bambini vengono sgridati per aver rubato la cioccolata. Il primo istinto è sempre quello di negare e dire: "Ma lo fa anche lui, lui fa anche peggio! Mi accusa per farmi sgridare!"
      Potrebbe anche darsi, in certi casi, ma resta il fatto che comunque quel bambino la cioccolata l'ha rubata.
      Marco

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    3. @ Giuseppe dice:
      "per fortuna ci siete voi che conoscete tutto del cammino come Tripudio che non l'ha mai fatto ma "ci ha avuto a che fare" pensa te..."

      Caro fratello Giuseppe, ma tu, nell'era della globalizzazione, mondalizzazione, ancora vieni a farci il discorsino del "voi non lo conoscete, non l'avete mai fatto"? Ma tu, per caso, mica sei rimasto ancora ai mitici anni '90 nei quali, quello che hai scritto ed io riporto virgolettato, si sbandierava come il "liet" motiv di un linguaggio proprio del cammino, utilizzato all'occorrenza, ogni qual volta qualcuno, seppur in punta di piedi, si esprimeva in senso negativo sulla creatura di Arguello.
      Caro Giuseppe, se all'occorrenza non te ne sei accorto, quegli anni sono finiti da un bel pezzo e, centinaia, migliaia, milioni di ex camminanti sono usciti e, mettendo fine al sacro culto degli arcani, hanno "sputato il rospo". Per cui, caro Giuseppe, risparmia pure la famosa logico per la quale chi il cammino non l'ha fatto non può conoscerlo, non funziona più.
      P.s. se non te ne fossi reso conto, siamo nel 2023!

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    4. Aggiungo, per Giuseppe che dice "decine di Cardinali, centinaia di Vescovi, migliaia di preti..."

      Ma tu lo sai quanti cardinali, vescovi e preti ci sono al mondo?

      Attualmente ci sono:

      211 cardinali
      5.363 vescovi
      410.219 preti

      Che vuoi che siano una decina di cardinali, un centinaio di vescovi (e sono buono) e neanche 3.000 preti?

      Teniamo sempre a mente la statistica di parte che si trova sul sito ufficiale del Cammino Neocatecumenale, aggiornata a novembre 2022 (perché poi magari sparisce):

      Diocesi: 1.366 (nel 2016 erano 2.847 nel mondo)
      Parrocchie: 6.293 (solo in Italia ci sono 25.506 parrocchie)
      Seminari Redemptoris Mater: 121 (prima erano 126)
      Presbiteri formati in SRM: 2.950 (i preti nel mondo sono 410.219)

      https://neocatechumenaleiter.org/it/storia/

      All'interno della Chiesa Cattolica siete uno sputo nell'oceano, anche se economicamente e fondiariamente siete potenti.
      Evidentemente la maggioranza della Chiesa disdegna il vostro club.
      Marco

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    5. "Cammino" maiuscolo, "spirito santo" minuscolo. Bravo Beppe

      Tomista EX nc

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    6. FAV Martello Leonardo ed ora anche Giuseppe il prossimo chi sarà?

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    7. @anonimo autorizzato delle ore 12:59,
      I milioni, ma che dico... I miliardi di "camminanti" che sono "usciti dal cammino", probabilmente non ci sono mai entrati. È questo che non riuscite a capire su questo blog, il Cammino non è una associazione dalla quale ti "dimetti", o ti "disinscrivi", l'unica firma che metti è sulla bibbia, ma in virtù del battesimo e non ha nessun valore contrattuale. Nessun documento "certifica" che sei in cammino o ne sei uscito, perché è il Cristiano ad essere sempre in movimento verso Cristo, semplicemente sei libero di fermarti, e come succede quasi sempre a chi rinuncia al cammino Neocatecumenale, di uscire dalla Chiesa e dai sacramenti. Poi come diciamo sempre, il Cammino Neocatecumenale non è obbligatorio e soprattutto non tutti sono per il Cammino. Quelli che come dici tu escono dal cammino, io dico che rinunciano al Cammino (la Chiesa cattolica ha più volte dichiarato che il cammino Neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo e a un dono si può anche rinunciare), vanno via con la propria idea del cammino e con quello che hanno capito di esso, ma come abbiamo sempre detto, soprattutto in virtù di quello che si legge su questo blog, molto spesso non corrisponde alla verità. Le corbellerie che si leggono su queste pagine sono così tante che fanno sorridere, a dimostrazione che chi le dice non ha capito niente del cammino. La gente che legge non è stupida ed è per questo che nessuno vi dà retta.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. e poi siamo noi quelli fissati con i numeroni... perfettamente consapevoli che il cammino sia una goccia nell'oceano (già che dici sputo la dice lunga), ma come diceva una canzone dello Zecchino d'Oro del 94 "goccia dopo goccia"... a parte la battuta comunque guardando il tuo puntualissimo e dettagliato resoconto sui numeri del cammino, e di cui ti ringrazio, mi sento ancora di più di lodare il Signore perché è lampante che sia una Sua opera al servizio della Chiesa e non quella due semplici persone che volevano inventare chissà cosa e che e a detta vostra sono pure eretici, diabolici e assetati di chissà quale potere... sono questi i fatti che confermano il carisma del cammino che unita alla conferma della Chiesa è la garanzia che sia un opera dello SPIRITO SANTO (scusa Tomista). Il cammino che vi faccia piacere o meno fa parte della Chiesa ed è in comunione con il suo Magistero come più volte ribadito, invece la forza con cui voi affermate il contrario mette voi in non comunione con la Chiesa e lo certifica il fatto che nessuna delle vostre accuse ha mai avuto un seguito ufficiale perché fortunatamente la Chiesa ha un suo discernimento, voi e io sicuramente di meno.
      Giuseppe

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    9. Possibile che anche tu, come Giuseppe, studente, martello, barone ecc ecc (gli alias sono troppi perché li possa ricordare qui) dica una cosa così grave controbil Cammino come quella che "quasi sempre" chi esce dal Cammino si allontana dalla Chiesa e dai sacramenti?
      Non la contesto eh... sarà vera: ma allora, dal momento che quasi tutti coloro che storicamente sono entrati in Cammino frequentavano la parrocchia, e statisticamente hanno abbandonato le salette almeno i quattro quinti di coloro che hanno aderito al Cammino, allora il Cammino neocatecumenale è responsabile della apostasia della maggior parte di coloro che lo hanno frequentato e che prima erano praticanti, e cioè, secondo i miei calcoli, di circa 6 milioni di persone nel mondo, milione più milione meno!
      Se quanto dici viene confermato, ci troviamo di fronte al movimento più nocivo per la Chiesa Cattolica che sia mai esistito.

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    10. Non ci siamo capiti, caro Fallacio: inutile continuare a dire che il cammino non lo si conosce, non regge più questo.....adagio, come non regge quello secondo il quale chi è uscito poco ci ha capito e, pensa un pò, nemmeno regge quello per il quale, ti fa dire, come una campana stonata, che nessuno ci da seguito al questo blog (come se la sua finalità fosse quella del proselitismo........come fa il cammino). Quest'ultima fesseria che dici è un falso storico poiché sei tu stesso a renderlo tale, visto che non passa giorno se non vieni qua e non certamente ti limiti alla sola lettura. Come mai intervieni? Vuoi vedere che hai paura di 4/5 stupidi che continuano a scrivere e tu, apologeta, magari ti sei arrogato il compito di voler diventare il paladino di Kiko? Se non temi nessuno di questi, come mai ogni giorno sei da "queste parti"?

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    11. FAV, meno male che a voi invece danno retta. È tempo di catechesi vedremo quanti vi danno retta.
      p.s.
      La Chiesa vi ha riconosciuto unicamente come una modalità.

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    12. FAV,
      quindi siccome non date tessere allora non possiamo usare il termine "usciti".
      Ci sono gli elenchi per ogni comunità con tanto di recapiti che vengono aggiornati. Ogni anno poi a giugno vanno alla conta quante comunità, quanti fratelli "sulla carta", quanti "effettivi", quali passaggi.
      Non sono documenti pubblici, ma sono annoverabili a "registri".
      Tutto questo per dirti che contrariamente a quanto affermi c'è eccome una "tracciatura" degli aderenti.
      E sai benissimo come funziona l'iter di quando uno lascia il cammino, telefonate, visite, e le argomentazioni, mi dispiace per te non sono mai "stai rinunciando ad un dono".
      n.b.
      Se uno si trasfersce per motivi di lavoro e si presenta ad un'altra comunità la prima cosa che fa il responsabile è contattare il suo catechista o il suo vecchio responsabile, per verificare la reale appartenenza. Altro che se siete schedati, senza contare che gli elenchi di persè contengono dati sensibili e ci sarebbero norme giuridiche per la loro conservazione e divulgazione.

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    13. Comunque, e la pianto, puoi sempre confontare gli elenchi sulle targhe ( meglio chiamarle lapidi ) nel viale alla domus con gli attuali fratelli delle stesse comunità e hai l'evidenza di chi è uscito, se poi sei fortunato la stessa comunità fusa al ribasso ritorna e avrà una nuova lapide aggiornata e il cinfronto lo fai più agevolmente.
      Quelli che non trovi più non sono tutti morti, la maggior parte si è ( giustamente ) stufata.
      Non vi siete voluti sciogliere in parrocchia, vi scioglierete nel nulla.
      Almeno se non cambiano le cose,ma vedo che vi sta bene dove e come ci state andando.
      Scelte legittime, libere e insindacabili.

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    14. @neo, non dire stupidaggini, l'elenco telefonico di cui parli serve solo al responsabile per programmare i gruppi di preparazione e ai fratelli per comunicare tra loro. Questa è una delle corbellerie che dicevo prima e che la dice lunga su quanto hai capito del cammino.
      Fallacio Asino Vinicio

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    15. Secondo me chi sta facendo il cammino sa benissimo come stanno le cose. Quindi il fatto che tu venga qua a dire e ridire che non è vero vuol dire che sai benissimo che questa cosa non convince.

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    16. L'elenco ( peggio della lista di Schindler ) lo possiedono, come minimo, il responsabile, tutta la comunità, i catechisti della comunità, il responsabile della prrima comunità della parrocchia.
      Oltre ai nomi e ai telefoni, indirizzo, e un alcuni casi anche le date di nascita.
      Non discuto l'uso, tutto il mio discorso era per dire che ci sono elenchi dove ci sono i nomi di chi fa il cammino, e da tali elenchi si viene depennati quando non lo si fa più ( quando uno dice che non lo farà più perché fino a quel momento viene contato e inserito nei gruppi ), firma o non firma.
      Se invece uno fa la furbata di "sparire" a cavallo di un passaggio lo depennano d'ufficio e non deve neanche spiegazioni.

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    17. Mi corre l'obbligo di contraddirti, caro anonimo del 13 Gen 11.43: questo blog, più che da disperazione, è animato da speranza che la verità, per quanto dolorosa, si faccia strada nelle coscienze (anche la tua), rendendo le persone più libere. E si possono notare buoni frutti ogni volta che si alza una voce dicendo: "ho capito, è vero". Anche per una sola vita salvata dalle sue grinfie, grazie.

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    18. @Fav 13 gennaio ore 17:50 Altro che "iscrizioni", altro che " registri", altro che annotazione delle entrate mensili su cui calcolare al meglio la decima: ma alla tappa finale e aggiuntiva inventata del " matrimonio spirituale"fate firmare un vero e proprio documento di vincolo eterno con la comunità.
      IPOCRITI, mentite sapendo di mentire!

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    19. Hai ragione FAV io il cammino degli ultimi 15 anni non lo capisco più

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    20. @anonimo 14 gennaio 2023 alle ore 08:44,
      Un impegno spirituale dopo 35/40 anni di vita comunitaria con gli stessi fratelli, di cui conosci "vita morte e miracoli" (cit.) e con i quali hai condiviso momenti di gioia e dolori, sarebbe una iscrizione (iscrizione quando il cammino è già finito da almeno una decina di anni... ahah) o un registro? Confermo quanto già detto in precedenza, voi non avete la più pallida idea di cosa state parlando.
      Ps. Io mi sento già legato spiritualmente alla mia comunità e sono passati solo 33 anni e senza aver firmato niente.
      Fallacio Asino Vinicio

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    21. FAV ti ricordo che tutta questa "bega" sulle iscrizione l'hai generata tu cercando di classificare come persone che non erano mau entrate in cammino tutti coloro che nei fatti li hanno abbandonato.
      Può darsi che non capiamo il cammino, voi invece capite solo il cammino e non capite niente di altro.
      La linea di sminuire il fenomeno della gente che va via schifata addossandogli le responsabilità non vi sta portando giovamento, tutte occasioni sprecate per una seria analisi interna.
      La sistesi estrema dek vostro pensiero è: Kiko è perfetto, il cammino ee perfetto, e che gli altri si fottano ( visto che li considerate tutti nemici e/o faraoni )

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    22. @Giuseppe
      Nessuna disperazione in me, anzi. La disperazione mi stava venendo l'ultimo periodo in cui ho fatto il Cammino, essendomi reso definitivamente conto di quanto poco cattolico fosse l'insegnamento martellante lì ricevuto, e quanto malessere provavo insieme alla mia famiglia a stare lì dentro. Tieniti pure quindi la tua "tenerezza" e riservala a chi più ti aggrada.
      Porto

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  6. Scusate, ma non era stato lo stesso Kiko a dire che "se ne sarebbero andati dai protestanti" a mò di ricatto? Quindi, di che stiamo a parlare?

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    1. di che stiamo a parlare???????

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    2. Davvero? Come ha augurato la morte a BXVI?

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    3. Perché stiamo a parlare?

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    4. Sì esattamente: se citiamo queste immense castronerie kikiane è perché ne abbiamo le prove documentali.

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  7. Riporto dall'articolo sull'annuncio di inizio corso 2022-23:
    Dice don Pezzi: "Tutto questo nel rispetto di quanto abbiamo ricevuto dagli iniziatori del Cammino Kiko e Carmen, e trasmettendolo nella loro autenticità, non tanto come leggi ma come partecipazione allo stesso spirito che li ha animati. 
    Kiko e Carmen mai hanno voluto imporre regole, hanno fatto esortazioni, proposto, poi ciascuno è libero di fare il cammino o andarsene, ma coloro che lo fanno, devono essere fedeli a quello che ci hanno detto".  
    Chissà se partecipare allo stesso spirito che ha animato Kiko e Carmen deve voler dire scegliere tra la comunità neocatecumenale e la propria vocazione stessa e l'obbedienza al vescovo per i sacerdoti oppure ai propri doveri di stato per i laici!
    "Coloro che lo fanno (cioè che fanno il cammino) devono essere fedeli a quello che ci hanno detto".
    In primo luogo, viene da osservare, non si capisce da cosa discenda questo obbligo di fedeltà a Kiko e Carmen, forse "essere fedeli a quello che ci hanno detto" e un richiamo alle mille e mille volte in cui un adepto del Cammino è chiamato a rinnovare la sua dipendenza presente e futura all'impegno neocatecumenale. 
    Ma se anche uno desiderasse essere fedele a Kiko e Carmen, viene da chiedersi se loro invece sono stati fedeli a ciò che hanno promesso: per esempio sulla durata limitata del Cammino che si sarebbe sciolto nella parrocchia!
    Perché, cari Kiko e defunta Carmen, verrebbe da dire: se anche questi sacerdoti vi avessero giurato fedeltà (e non l'hanno fatto, nè lo potevano fare, visto che sono tenuti all'obbedienza alla Chiesa attraverso i propri superiori gerarchici) lo avrebbero fatto per un tempo determinato, in attesa di diventare quei cristiani migliori, adulti, che avrebbero salato l'impasto nella piena libertà dei figli di Dio! La stessa cosa valga per i laici, che hanno dei doveri prioritari nei confronti della famiglia. Voi invece non siete stati ai patti e avete cambiato le regole. Regole, non "esortazioni".

    Aggiungo, seguendo la riflessione dell'articolo odierno: perché mai un cattolico dovrebbe essere fedele a Kiko e Carmen se loro per primi non sono stati fedeli alla Chiesa e quindi a Cristo? E se dopo anni di fedeltà e ubbidienza scopro di essere "peggiore di quando ho cominciato il Cammino" (frase che di sente continuamente nelle salette neocat), che "carisma" mai è quello dei due iniziatori? E com'è veramente l'anima che hanno trasmesso?

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  8. Risposte
    1. Ms quale bis, Giuseppe non scrivere....





      .

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    2. Perché ha scritto così bene?

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    3. Nessuna ubbidienza. Nella diocesi di Albano siamo passati dal Vescovo Semeraro al vescovo Viva. Mentre il grande Semeraro li aveva fortemente arginati, il suo sostituto sembra gli voglia spalancare le porte. Pregate per la nostra diocesi….

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    4. Semeraro il famoso prefetto della Congregazione della Causa dei Santi, per caso?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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  9. Maggiore è il "livello di fede", maggiore è il tempo e l'energia investiti, maggiore è il grado di delusione se si scopre che si è sbagliato, maggiore è la paura di ascoltare qualcosa di diverso dal neo-discorso, e maggiore è lo sforzo che ha da fare per difendersi. Quindi, più una persona avanza nel neo-mondo, più difficile è cercare di ragionare con lui.

    Pensano che la loro vita senza l'idolo sarà una tragedia, e umanamente potrebbe esserlo all'inizio. Ma il colpo, essendo forte, non è insormontabile. Con l'aiuto di Dio puoi.

    A.

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    1. "Con l'aiuto di Dio puoi". Hai ragione! Per questo tanta insistenza sulle disgrazie che capitano a chi esce dal Cammino, materiali e spirituali, come l'apostasia e la perdita della fede. Quello di cui ti vogliono convincere è che decidere di lasciare le salette equivale a metterti contro Dio, a non accettare la tua vocazione, la chiamata divina eccetera. E devo dire che le minacce sono efficaci, se appunto non si crede che Dio possa e voglia sollevarti da questa trappola spirituale.

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    2. trappola spirituale..........

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  10. Fallacio e Giuseppe:
    le chiacchiere stanno a zero, andiamo ai fatti.

    Lo statuto si richiama alla lettera di Arinze. Questo richiamo è stato voluto dalla Santa Sede o da Kiko?
    Se per Kiko la lettera di Arinze era la catastrofe, è ovvio che a volerla inserire nello Statuto è stata la Santa Sede, e se Kiko ha accettato è perché altrimenti lo statuto non sarebbe stato approvato.

    Perché la Santa Sede ha imposto la lettera di Arinze che esigeva dal Cammino un adeguamento al Messale romano (a parte le due concessioni fatte)? Ovvio: per correggerlo.
    Se infatti la liturgia fosse andata bene la lettera non sarebbe stata fatta recapitare.

    Quello che mi colpisce è che i camminanti portano mille ragioni per dimostrare che, magari spostando una virgola o con un doppio senso, loro ubbidiscono alla lettera di Arinze, ma non sanno che così facendo l'ubbidienza rischia di essere come quella dei farisei alla Legge: ubbidivano formalmente, ma con finalità diversa da quella della Legge.

    La legge infatti, qualunque legge, è sì espressa letteralmente, ma la lettera deve condurre allo spirito che la anima e lo spirito deve coincidere con la lettera.
    La Legge mosaica doveva condurre a Gesù, ma moti per molti farisei è stata un "ostacolo", mentre la lettera di Arinze è stata scritta perché il modo di celebrare la Messa del Cammino cambiasse. Questo è evidente.

    Io non faccio parte del Cammino, ma voi sì. La domanda è: è cambiata la liturgia del Cammino dopo la lettera di Arinze? Se sì, in che cosa?
    La mia è una domanda senza pregiudizi, perché spero che in qualcosa sia cambiata, ma da qualche fonte mi arrivano segnali negativi.
    E in ogni caso se è cambiata è perché prima era sbagliata.

    Qui non si tratta di contare i Vescovi che vi guardano con simpatia: questo è un altro discorso. Qui si tratta di ubbidienza non solo allo statuto, ma alla volontà di Dio.

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    1. Il Cammino fa la volontà di Dio da sempre, quindi......................................................................................

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  11. Chissà, se il Papa volesse chiudere il Cammino, se i suoi vertici reagirebbero come San Francesco d'Assisi...

    incollo un paio di paragrafi dal Testamento del santo (si può trovare a questo link : https://www.cappucciniimmacolata.it/wp-content/uploads/2016/09/Testamento-di-San-Francesco.pdf)

    -------------------------

    112
    Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa romana, a motivo del loro ordine, che se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro.

    E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e trovassi dei sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà.

    E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come miei signori. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io discerno il Figlio di Dio e sono miei signori.

    E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo, che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri.


    123
    Comando fermamente per obbedienza a tutti i frati che, dovunque si trovino, non osino chiedere lettera alcuna [di privilegio] nella Curia romana, né personalmente né per interposta persona, né a favore di chiesa o di altro luogo, né sotto il pretesto della predicazione, né per la persecuzione dei loro corpi;

    ma, dovunque non saranno accolti, fuggano in altra terra a fare penitenza con la benedizione di Dio.

    E fermamente voglio obbedire al ministro generale di questa fraternità e ad altro guardiano che gli sarà piaciuto di assegnarmi. E così voglio essere prigioniero nelle sue mani, che io non possa andare o fare oltre l’obbedienza e la volontà sua, perché egli è mio signore.

    -------------------------

    È eclatante la differenza con il Cammino, nel rispetto al sacerdozio ed all'Eucaristia, nell' obbedienza, nel modo di reagire a rifiuti e persecuzioni, nella regola di non farsi raccomandare.

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  12. Io credo che ormai i catecumeni sono conosciuti dal clero e dal papa e che hanno tutto in mano per scomunicarlo e chiuderlo.Io non lo so perché non fanno, e non ditemi, per salvaguardare "i più deboli catecumeni", perché più saranno lì dentro più diventeranno brutte persone. Quindi meglio chiuderlo e salvare qualcuno.I più inceppati continueranno a fare il cammino parallelo, ma è un problema loro.Ma si deve fare smettere di permettere a sta gente di parlare a nome della chiesa. Quando il clero si sveglierà? Comunque lontano dal cammino e da chiunque ne fa parte o fatto parte è una liberazione che ora dopo 5 anni sento finalmente di essermi purificato. Le scorie stanno scomparendo ogni giro che passa,anzi ormai non è più un brutto ricordo, perché leggendo o sentendo del cammino non mi porta più rabbia o irritazione. Ma l'importante è starne lontano. Ex fratello

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    1. Ahhhhh, volete lo scioglimento del Cammino, eh? Provateci...............................................................

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    2. Per il bene della Chiesa e dei fedeli, il Cammino andrebbe dichiarato formalmente eretico. Ma questo è improbabile che avvenga oggi, in cui si tollerano tante eresie e tante ingiustizie, poiché la Sede di Pietro è essa stessa un po' in confusione (dopotutto l'apostolo Paolo fu costretto a sgridare Simon Pietro, quindi non ci meraviglia).

      Comunque ricordiamoci che se un Papa definisce il Cammino "dono dello Spirito", davanti a Dio quella è una maledizione al Cammino, giacché nel Cammino gli strafalcioni liturgici, "l'ubbidienza al catechista è tutto", le onnipresenti malversazioni su decime e collette varie, le ambiguità e vere e proprie eresie delle cosiddette "catechesi", l'idolatria per i fondatori, i sacrilegi eucaristici, non sono doni dello Spirito e pertanto il Signore ne terrà severissimamente conto.

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    3. severissimamente? Allora siamo preoccupati......
      .

      .

      ..

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  13. Da quando sono uscito alcuni non mi salutano, altri mi guardano con commiserazione umiliante, altri ancora mi invidiano perchè mi vedono libero dalle loro leggi. Ma è davvero un gruppo chiuso ossia una setta. Una cosa è sicura perchè l'ho vissuta da dentro: si dice sempre che si fa il cammino perchè si è i peggiori ma in realtà si sentono i migliori. E giudicano male e disprezzano gli altri. E non me ne sono accorto solo io...

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