sabato 28 gennaio 2023

Carmen, modello ed esempio di vita neocatecumenale; Carmen e le pecore perdute (riflessioni dal "Supplex Libellus").

 Carlos Metola, postulatore della causa di Carmen il 4 dicembre 2022  nel corso della cerimonia di apertura  della causa di beatificazione - nella grande sala del Polisportivo della Università Francisco de Vitoria di Madrid (***), addobbata come per le grandi occasioni con una  enorme tribuna rossa e sullo sfondo una gigantografia di una icona neobizantina di Kiko Argüello -  dà lettura del "Supplex Libellus".
Continuiamo con l'esame cominciato nell'articolo precedente.  

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"Carmen sapeva che il CN non si poteva vivere senza dei solidi pilastri che lei stessa viveva e trasmetteva ai fratelli delle comunità."

Carmen, santa di categoria superiore

Questa la poco convincente affermazione contenuta nel "Supplex Libellus" adulatorio per due motivi:

Che Carmen si offrisse come esempio, vivendo lei per prima (ma questo vale anche per Kiko) quanto richiesto ai fratelli per 'fare il cammino neocatecumenale'. Niente di più falso! Tutti sappiamo che Kiko e Carmen non hanno mai fatto il cammino per la loro vita. Non ne avevano bisogno, e non hanno avuto mai catechisti o maestri (in verità non hanno mai obbedito a nessuno e nemmeno erano sottomessi l'una all'altro o l'una all'altro - fate voi);

La descrizione che segue, degli esempi di santità di Carmen, sono quanto di più falso e travisato si possa immaginare. Basta scorrere gli enunciati di Metola e confrontarli con le abitudini e i modi della Carmen vivente per veder crollare miseramente il castello di fandonie che si sono ostinati a costruire da un minuto dopo la sua dipartita fino ad oggi.


Metola procede con l'elenco puntuale (min. 54:29) dei fondamentali neocatecumenali, riferendoli alla esperienza personale di Carmen:


Scenografia neocatecumenale


Primo:
"L'amore e la necessità della preghiera. Carmen pregava ogni ora del Salterio, le piaceva pregare e lo faceva le prime ore del mattino, sempre"

(Bah!) Ma noi sappiamo che a volte 'faceva lodi' anche alle due del pomeriggio (Carmen adattava tutto a sé anche gli orari liturgici, mentre lei non si adattava a niente e a nessuno).

Due:
"L'amore per i Sacramenti e soprattutto per l'eucarestia che frequentava ogni giorno e l'amore per la penitenza (breve pausa)... per la celebrazione penitenziale"

(N.B. qui Metola si affretta a precisare: penitenza intesa come penitenziale/a modo loro).

Basta guardare il video per cogliere tutto il disagio del postulatore davanti alla sua stessa inverosimile affermazione. Al punto che si premura di precisare, per scongiurare equivoci imbarazzanti!
Il postulatore parla di "penitenza", ma chiarisce subito che sta facendo riferimento alla celebrazione neocatecumenale detta "Penitenziale". Unica penitenza che conosca, essendo sommamente invisa a Carmen la "penitenza" intesa in senso stretto; quella penitenza tanto praticata dai santi veri per correggere il proprio carattere ribelle o le inclinazioni al male e al peccato, come la Chiesa insegna. Carmen da queste pratiche si è sempre tenuta alla larga, disprezzandole profondamente per la supina acquiescenza alle sue cattive inclinazioni, per le quali mai ha mostrato disagio o vergogna, men che meno pentimento.
Si guardano bene i suoi adulatori/falsi testimoni dal millantare simili pratiche da parte di Carmen! Niente di più lontano da lei. Sarebbe sfacciataggine sconfinata e lo sanno anche loro fin troppo bene! Tanto è indifendibile sotto questo aspetto, che lo tralasciano del tutto. Anche perché Carmen le penitenze, le mortificazioni, le discreditava apertamente sempre, essendo a suo dire inutili, false e bigotte. Utili al massimo a nutrire la pessima "superbia spirituale". Una bella scusa neocatecumenale per giustificare il loro progressivo diventare, con il passare degli anni, peggiori di quando avevano iniziato il cammino (e ne erano pure orgogliosi, era evidente). Si ammantavano di falsa umiltà: "sono un peccatore, il peggiore di tutti" (Kiko docet), umiltà pelosa. Tanto essere peggiori e gli ultimi che poi erano superbi lo stesso (i migliori!) superbi spirituali e materiali, altro che!

L'eucarestia, poi! (E' il colmo!) Che frequentava ogni giorno!
Ma quando? Ci chiediamo. Forse quando era giovane!?
Ricordo bene come l'eucarestia quotidiana non veniva inculcata neppure ai presbiteri R.M. che avrebbero dovuto celebrarla con zelo sacerdotale ogni giorno, per tutti i giorni della loro vita. (*)

E poi, che rispetto dimostrava Carmen per l'eucarestia?
Se usciva subito prima dell'offertorio, fuori dalla Tenda della Riunione, per fumarsi una sigaretta, approfittando dell'abbraccio di pace che puntualmente disertava? Prendendo due piccioni con una fava. Detestava il contatto con gli altri, salvo coi 'grossi' degni di lei.

Metola così continua:
"A questi due sacramenti Carmen ha dedicato molti anni di studio con i migliori libri cattolici e i teologi più preparati"
(Qui un sonoro BUUUM ci vuole proprio! Conosciamo le fonti della preparazione carmeniana e quali siano stati i suoi "maestri").
"Ha anche approfondito le radici ebraiche del cristianesimo... le feste ebraiche che sono le radici dei nostri sacramenti..."
(Anche questo sappiamo e fin dove si è spinta nella indebita contaminazione).

Tre:
"L'amore per le sacre scritture che conosceva perfettamente e leggeva per ore e ore... le sue bibbie tutte sottolineate".

Quattro:
"Costante studiosa della fede cattolica coi padri della Chiesa e magistero".

(Sempre a modo suo, selezionando e estrapolando anche dalle Sacre Scritture per il proprio tornaconto solo quanto poteva tornarle utile, come abbiam detto e dimostrato tante volte). Carmen non voleva essere ammaestrata, ma cercava conferme, allontanandosi sempre più dalla dottrina retta e perfetta. Presunzione smisurata, ancora una volta, e grande superbia alla base di tutto questo scempio!

Ci avviciniamo alla fine.


Maestra di dolcezza col prossimo



Metola tiene a testimoniare:
"l'amore speciale per le pecore perdute, Carmen chiamava i fratelli in crisi e li incoraggiava a incontrare nuovamente Gesù Cristo nei Sacramenti nella Parola e nella Preghiera, gli diceva di chiedere perdono" (58:40).

Conosceva tutti e si ricordava di tutti. Eh già! Carmen teneva tutti e tutto sotto stretto controllo. Non riconosco vere le parole del postulatore, ancora una volta. Il richiamo di Carmen (e di Kiko) per coloro che erano in crisi e si erano allontanati dal Cammino non era mai rivolto a ricercare Cristo nei Sacramenti, ma a "Fare il Cammino" e a sottomettersi all'"Obbedienza neocatecumenale" che è OBBEDIENZA cieca e assoluta a loro, gli iniziatori, itineranti e catechisti.
Questo ha insegnato Carmen ossessivamente: "Obbedienza e Stare Legati a NOI".(**) Questi i parametri di giudizio, questa la via e infine il recinto in cui dovevano rassegnarsi a vivere tutta la vita in perpetua cattività le pecore che erano andate fuori strada insieme alle pecore che mai avevano osato allontanarsi.
Stare Legati a NOI. "Voi dovete essere LEGATI A NOI". Bisogna forse averlo sentito dalla loro bocca per comprendere tutto il peso e la gravità assoluta di questa terribile asserzione che non conosceva eccezioni per nessuno e non faceva sconti. Ancor più grave perchè poggiata sulla totale rinuncia ad una pur minima indipendenza economica per coloro che decidevano di seguirli senza riserve (parlo degli itineranti che dovevano aver lasciato il lavoro, pur portandosi dietro 6 8 10 12 figli). Ti precludi ogni possibilità di ripensarci, di tornare alla tua vita che non esiste più.
Essere legati a loro significava aver tagliato i ponti definitivamente dietro di sè.
Per questo il Cammino è idolatria, perché mette "la creatura al posto del Creatore" e questo insegna. Perché non ti porta a Cristo, nonostante se ne riempiano la bocca. Perché, come la tua fede si rinsalda in Cristo sentono tremare la terra sotto i loro piedi, sentono di perdere il controllo; e sono dolori per gli adepti indisciplinati.
Non somigliano affatto ai veri santi e ai veri maestri nella fede che staccano da sé chi li segue - come Giovanni il Battista che ripete "Lui deve crescere ed io diminuire", che indica ai suoi discepoli il Cristo "Ecco l'Agnello di Dio!" e lui si fa totalmente da parte; come Sant'Agostino che conduce a scoprire in se stessi il "Maestro interiore" parlante nel profondo dell'anima di ogni uomo, in un rapporto intimo, personale, unico con ogni battezzato - che si rallegrano di vedere chi li segue camminare sulle loro gambe, progredire speditamente sulla via della perfezione (orrida espressione per Carmen!), della "santificazione personale", fino anche a diventare, magari, migliori di loro (questo più di ogni altra cosa era intollerabile per Carmen e per Kiko. Per questa malattia hanno lasciato al loro passaggio morti e feriti). (**)
Per chi fa il cammino il rapporto con il Signore ha sempre bisogno di un solo "mediatore" che sono loro, quando l'Unico Mediatore fra Dio e gli uomini è Cristo. Blaterano di "cristiano adulto" ma ti lasciano eterno infante; con loro sarai sempre un bambino e come tale sarai trattato. E neanche una volta finito il cammino si può prescindere da loro.
"Senza obbedienza il cammino non esiste"
ma poi questo vale anche per la Vita Cristiana, posta come traguardo di un itinerario neocatecumenale che mai finisce nella sostanza. Il Cammino dura per sempre.

Anche a Washington si sono laureati ma…

Che io mi ricordi tra loro, non c’era neanche un dottore”



Metola caro, diccelo tu! Che cosa ha studiato Carmen nella sua "vasta biblioteca di testi dei più cattolici"?

Università Francisco de Vitoria di Madrid (***)

sempre si ritorna sul luogo del delitto!



Qui i conti non tornano più. Le bugie hanno le gambe cortissime e non vi consentiranno di arrivare da nessuna parte!

Al finale Carlos Metola descrive il terribile quadro clinico di Carmen negli ultimi tempi, la descrizione del suo totale disfacimento (veniamo a conoscenza di cose che, finché Carmen era in vita, si sono guardati bene dal rendere di dominio pubblico e ci chiediamo il perché). Tutto solo per enfatizzare oggi una eroica e rassegnata sofferenza ignota a tutti fino a ieri, ma tanto necessaria perché l'agognata canonizzazione proceda spedita. Altre sono infatti le notizie trapelate sugli ultimi anni di Carmen e sugli ultimi momenti della sua vita. Notizie abilmente secretate, sperando scivolassero nell'oblio, insieme ai veri comportamenti di Carmen Hernandez. Come sempre!

Siamo davvero alla fine di questo penoso excursus e non possiamo non segnalare (dal 1:21:00 in poi) la chiusura in bellezza del Cardinal Osoro di Madrid, pietra incastonata sul diadema con cui hanno adornato Carmen.

Osoro fa di Carmen un ultimo elogio davvero rimarchevole.

Si vede che la conosceva bene anche lui la Carmen, se si sente in dovere di premettere che, a volte, era "politicamente scorretta", come suol dirsi! Un segnale, a mio modesto avviso, come a dire: Guardate che anche io ben la conoscevo!... Questo l'apripista di ciò che si appresta a dire all'assemblea.
E - dopo una rapida carrellata del rapporto di Carmen coi Papi che si sono succeduti, per dire che lei non ha amato questo o quel papa ma li ha amati tutti indistintamente perché lei era papalina a prescindere (altro carattere che potrebbe aiutare a proclamarla beata e poi santa, è chiaro) - racconta (da 1:24:21 in poi) che quando Carmen era già molto grave e stava a Madrid, il Papa Francesco le fece una telefonata e, per darle coraggio, le disse:
"Tranquilla Carmen, che l'erba mala non muore mai! Ora ti porto una sigaretta!".
A volte Papa Francesco è di una schiettezza unica.
Osoro - squallidamente e per dare la sua chiave di lettura - aggiunge:
"Fino a questo punto arrivava la sua confidenza col Successore di Pietro!".
Stendiamo, senza altri commenti, un manto pietoso su questa penosa pezza a colore peggiore dello strappo!
Fino a tal segno! Tanto in basso son disposti a scendere i Pastori! Per cosa? Ci chiediamo prima di chiudere il sipario su questa squallida sceneggiata.

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(*) Il Codice di diritto canonico al Can. 904 dispone:
“Memori che nel mistero del Sacrificio eucaristico viene esercitata ininterrottamente l’opera della redenzione, i sacerdoti celebrino frequentemente; anzi se ne raccomanda caldamente la celebrazione quotidiana, la quale, anche quando non si possa avere la presenza dei fedeli, è sempre un atto di Cristo e della Chiesa, nel quale i sacerdoti adempiono il loro principale compito”.

(**) Papa Francesco. Angelus -Piazza San Pietro- Domenica, 15 gennaio 2023:

Giovanni Battista "non lega nessuno a sé".
"Giovanni il Battista ci insegna una cosa importante: la libertà dagli attaccamenti. Sì, perché è facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati. E questo, pur essendo naturale, non è una cosa buona, perché il servizio comporta la gratuità, il prendersi cura degli altri senza vantaggi per sé, senza secondi fini, senza aspettare il contraccambio. Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Farsi da parte, imparare a congedarsi: ho fatto questa missione, ho fatto questo incontro, mi faccio da parte e lascio posto al Signore. Imparare a farsi da parte, non prendere qualcosa come un contraccambio per noi."

67 commenti:

  1. "Questo ha insegnato Carmen ossessivamente: "Obbedienza e Stare Legati a NOI".(**) Questi i parametri di giudizio, questa la via e infine il recinto in cui dovevano rassegnarsi a vivere tutta la vita in perpetua cattività le pecore che erano andate fuori strada insieme alle pecore che mai avevano osato allontanarsi.
    Stare Legati a NOI. "Voi dovete essere LEGATI A NOI". Bisogna forse averlo sentito dalla loro bocca per comprendere tutto il peso e la gravità assoluta di questa terribile asserzione che non conosceva eccezioni per nessuno e non faceva sconti. Ancor più grave perchè poggiata sulla totale rinuncia ad una pur minima indipendenza economica per coloro che decidevano di seguirli senza riserve (parlo degli itineranti che dovevano aver lasciato il lavoro, pur portandosi dietro 6 8 10 12 figli). Ti precludi ogni possibilità di ripensarci, di tornare alla tua vita che non esiste più.
    Essere legati a loro significava aver tagliato i ponti definitivamente dietro di sè."

    Ed ecco qui esplicitata l'obbedienza che don Dino Rossi, presbitero direttore della Domus Galilaeae, dice che deve essere prestata agli iniziatori. Non è certamente una obbedienza libera, perché, dopo aver lasciato impiego e a volte abitazione (fermo restando che molte famiglie-giustamente!- non tagliano tutti i ponti dietro a sè e che le loro comunità di origine spesso si svenano per mantenere loro una casa a cui tornare) al cammino così come inteso dai fondatori si è legati mani e piedi. Legami economici, relazionali, psicologici, religiosi: che vengono fatti valere tutti al momento opportuno!
    Al punto tale che, a quei livelli, decidere di seguire invece la propria vocazione di battezzati e recidere i vincoli con i fondatori e il cammino diventa una scelta traumatica ed eroica, molto più eroica della scelta iniziale di dare inizio alla missione.
    Naturalmente non vale per tutti. Alcuni hanno invece saputo sfruttare economicamente la situazione: ma tutti hanno dovuto accettare d'essere asserviti a Kiko, Carmen e gerarchia neocatecumenale, seguendo indicazioni in contrasto con i propri doveri di stato ed anche con il rispetto delle indicazioni della Chiesa.
    Ricordiamo le parole di Carmen: non dovete obbedire al vescovo, ma a noi! Gravi quando rivolte a dei laici, gravissime quando imposte a presbiteri.
    Ecco uno degli aspetti del "carisma" di Carmen che fa acqua visibilmente: come poteva raccomandare obbedienza a sé quando lei per prima non era mai stata obbediente a nessuno?
    Fatevi miei imitatori, raccomanda San Paolo: certo nè Carmen nè Kiko sono stati degli esempi da imitare. Per questo il libellus stride come un'impalcatura agganciata al nulla anche quando soffia un semplice soffio di vento: figurarsi cosa potrebbe succedere se venisse sottoposto ad una seria verifica!

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  2. Dopo questa vagonata di menzogne ora capisco perchè questa "cerimonia" è stata fatta all'interno di una università privata e non in cattedrale a Madrid. Almeno si è avuto il pudore di non mentire spudoratamente davanti a Gesù Sacramentato.

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    1. mentire spudoratamente.............................................................................................................................

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    2. Il numero di puntini che aggiunge è proporzionale al suo essere triggered.

      Gli ricordiamo comunque che i neocatecumenali davvero sono capaci di mentire ripetutamente davanti al Santissimo Sacramento.

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    3. triggered.....................................................................................................................................................

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    4. Ricordiamo ai gentili lettori che il tipico mentitore è disposto anche a usare grossi pezzi di verità pur di indurvi a credere in un pezzetto di menzogna o a nascondervi qualcosa che invece per onestà andava detta e precisata subito.

      Per esempio, se casa tua sta andando a fuoco, e chi osserva l'incendio ti dice: "quella è una casa", non sta dicendo nulla di falso. Ma è una verità gravemente incompleta, perché sta ignorando deliberatamente l'incendio che sta rendendo casa tua un rudere inabitabile. Nel dire "quella è una casa", ti sta dicendo una mezza verità. Ti sta nascondendo qualcosa che doveva assolutamente dire.

      Così, allo stesso modo, quando qualcuno dice: "Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli", sta dicendo una cosa vera. Ma dovrebbe anche precisare le circostanze. Siamo figli di Dio in virtù del Battesimo. E se è vero che Dio non ci rinnega, è anche vero che il peccatore non pentito di fatto rinnega Dio. Dio ci ha donato la libertà, Dio non si rimangia i doni che ci ha fatto, dunque sta a noi usare quella libertà per riavvicinarci a Dio.

      Perciò le frasette da omelia ("Dio non rinnega nessuno") non devono essere usate fuori contesto e senza precisazioni, altrimenti si finisce subito per giustificare l'ingiustificabile, per dire il contrario della verità, cioè la menzogna.

      Stesso discorso per i tipici slogan kikiani: "Dio perdona sempre, il Signore ti ha già perdonato". Ora, sì, è vero che il Signore è dispostissimo a usare misericordia, sempre. Ma vale per coloro che si sono sinceramente pentiti. Se per assurdo il Signore perdonasse chi non si è pentito, non solo commetterebbe un'ingiustizia verso le vittime del soggetto che non si è pentito, ma lo starebbe di fatto invogliando a peccare ancora.

      Perciò gli slogan di Kiko e Carmen sono fondamentalmente sbagliati: dicono mezze verità per farvi transitare in testa complete menzogne.

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  3. Kiko e Carmen non hanno mai fatto il Cammino.
    Ricordate quel modo di dire spagnolo? il maestro Ciruela non sapeva leggere e fondò una scuola.

    "Ma Kiko e Carmen sono ispirati dallo Spirito", obietteranno i kikolatri insinuando che lo Spirito ispirerebbe arroganza, eresie, menzogne, ambiguità, inganni, disubbidienze alla Chiesa...

    Coerentemente col millantare le cosiddette "catechesi" come se fossero "ispirate dallo Spirito", i due spagnoli le fecero ripetere a pappagallo dai cosiddetti "catechisti". I quali, fino a non molti anni fa, venivano esaminati dallo stesso Kiko, come a una sorta di esame universitario, per vedere se sapessero recitare come pappagalli alla perfezione la pappardella a memoria, anche le "battute spiritose" e gli aneddoti. Perfino dopo che padre Innocenti e padre Zoffoli e altri portarono alla luce l'esistenza dei segretissimi "mamotreti" (Orientamenti, ecc.).

    Dopotutto parliamo di gente che inserisce nel canto liturgico anche le sacre parole kikiane: «Ham ham, scusate, me s'è seccata la gola. Kiko dixit, dunque pappagallo repeats, e fratelli di comunità pagano.

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    1. Una piccola nota di metodo.

      Quando parliamo di autorità della Chiesa stiamo parlando delle autorità legittime che agiscono nel campo che a loro compete.

      Esempio di autorità illegittima perché ha agito nel campo che non le compete: il salesiano Bertone che (di sua iniziativa?) intervenne nella questione dei vescovi giapponesi e del (poi felicemente soppresso) seminario neocatecumenale di Takamatsu. Ebbene, Bertone non aveva alcuna autorità poiché il Giappone ricade sotto il dicastero per l'evangelizzazione dei popoli, e Bertone era invece in forze alla segreteria di Stato. I neocatekikos avevano tentato il colpaccio - che consisteva nel combinare "qualcosa" per far rimangiare a Benedetto XVI la parola data, e movimentare Bertone e altri cardinali per dare al tutto una parvenza di inappellabilità ma il loro piano fallì e da quindici anni a questa parte il Cammino non ha più un seminario kikiano in terra giapponese.

      I vescovi giapponesi (che pure lamentavano che il dicastero per l'evengelizzazione dei popoli era troppo "kikizzato", a partire da Filoni) avevano capito benissimo che Bertone non aveva autorità sul caso. Alcuni anni dopo, nel caso di Guam, sono stati i laici a riconoscere la differenza fra la legge di Dio e certe furbate autoritaristiche degli uomini (uomini di Chiesa), tanto più che a Guam il clero gode tradizionalmente di grande stima dal popolo. Ed anche a Guam hanno avuto la grazia di sopprimere il farlocco seminario kikiano, provocando a Kiko la vista perpetua di un altro insopportabile buco nel mappamondo del suo salotto.

      Purtroppo molti cattolici vengono gabbati perché viene agitato davanti a loro lo spettro della possibile disubbidienza all'autorità, solo perché non sanno fino a che punto è "autoritativa" la figura che sta apparentemente "decidendo" o li sta "rimproverando".

      I neocatecumenali hanno sempre sfruttato questo trucco, attraverso la menzogna del "ci manda il vescovo, ci manda il Papa". La menzogna è davvero il pilastro fondamentale del Cammino.

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    2. Purtroppo non sono ancora riuscito a trovare gli "originali" dei mamotreti, nel senso che le stesse catechesi iniziali sono state illustrate da RnS. Questo ha instillato in me un ragionevole dubbio che neanche le catechesi siano farina del loro sacco, questo spiegherebbe il fatto che non escono mai da due concetti due che hanno "imparato", riducendo così tutta la loro predicazione a un continuo ripetere dando quell'unica visione che conoscono come assoluto e così la vendono. La parola ha mille sfaccettature e loro una sola ne trafficano. Si vantano di conoscere la scrittura, ma in realtà conoscono solo i versetti, non il contesto, non l'esegesi corretta, hanno avuto l'occasione per aprire un mondo alle persone, ma non avendolo loro, alla fine lo hanno chiuso anche agli altri. E in alcuni casi hanno anche travisato il vero significato delle scritture.

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    3. Le catechesi per intero non saprei, ma gli schizzi di Kiko sono stati usati in testi protestanti. Rimane da chiedersi: chi ha copiato da chi? Oppure c'è una fonte Q da cui hanno preso un po' tutti?

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  4. Cosa? Copiato dal RnS?????????????

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    1. non è detto che sia dal RnS...ma probabilmente copiato

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    2. Il tipico kikolatra, essendo asino ragliante, è campione di fintotontismo.

      Nel commento delle 13:01 c'è scritto «nel senso che le stesse catechesi iniziali sono state illustrate da RnS».
      L'asino, essendo asino, subito raglia fortissimo: "copiato". C'è scritto "illustrato" ma l'asino ci legge "copiato". Per questo è un asino. (Senza offesa per i quadrupedi veri, che dopotutto sono animali intelligenti e laboriosi)

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  5. È più facile impedire a Zelensky di non andare a Sanremo che impedire a by Tripudio di non dire più asini raglianti ai camminanti

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    1. Certo che se il vostro problema è solo la definizione che vi hanno appioppato e non la sostanza

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    2. Tradotto in italiano: «è più facile tentare di cambiar discorso, che affrontare con onestà gli argomenti proposti».

      E allora vai, asino, raglia più forte, fortissimo, finché non riuscirai ad azzittire anche la tua coscienza.

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  6. Io starei attento nel fare simili pubblicazioni......Carmen sarà fatta santa! Ciò nonostante le vostre tesi ignoranti alle quali nemmeno la Chiesa ha mai creduto.
    Siete un gruppetto di ignoranti inconsapevoli del bene che dal CV2 sta facendo nella Chiesa Cammino compreso...
    Lista ne è la prova! Ed a ciliegina della vostra torta marcia metterei Tom Rohr motivo per cui (ovviamente) non pubblicherete il mio post...
    (ma quanto godo....)
    Non fa nulla...tanto vi leggete in tre....l'importante è ricordarvi che non ci avete mai fatto nulla nemmeno scalfito perchè a noi chi ci difende è Maria....non lino lista....
    Non dimentico nemmeno tutta la merda che avete rovesciato sul Cardinal Pell (ASSOLTO...LUI SI NON COME TIM!!) sul quale non avete pubblicato alcuna smentita....
    A dimostrazione di quanto siete merda...merda pura...null'altro.

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    1. gne gne gne...hai visto che ti hanno pubblicato?....sicuro che ti abbiano fatto un favore?

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    2. L'anonimo non legge, non si informa, non ha nulla da ribattere sul merito dell'argomento. Non ha letto le Note Biografiche, non ha letto i Diari, né la biografia di Cuppini, neppure il supplex libellus né nulla di nulla; gli rimane l'odio incontrollato nei confronti di persone abituate invece ad approfondire le tematiche di cui si occupano, a studiarle e poi a parlarne, ma soprattutto che hanno sostenuto a viso aperto le proprie tesi.
      E non si firma neppure con un alias, l'anonimo, perché non vuole rendere conto di ciò che afferma. Peggio di così, non è possibile fare: la sua volgarità, velletareità e incompetenza danno un pessimo riscontro a quel Cammino che vorrebbe difendere.

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    3. Dilemma. Anzi, esalemma. L'anonimo delle 11:43 è:

      1. Pasqualon de' Pasqualonibus
      2. La trascrizione di un esorcismo di un neocatecumenale che ha guardato troppo a lungo e con troppa attenzione le kikone di kiko
      3. Un fratello di comunità particolarmente fanatico perché precedentemente tifoso di una squadra che perde sempre, e allora proviamo con questo cammino e speriamo vada meglio
      4. Un fratello di comunità particolarmente frustrato perché non solo il cammino va morendo ma anche perché, nonostante il lecchinaggio, i megacatechisti non gli accordano i privilegi sperati
      5. La parodia di un fratello di comunità particolarmente fanatico o particolarmente frustrato
      6. Tutte queste cose 1-5 insieme

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    4. Ma poi è ridicolo: vorrebbe che pubblicassimo una smentita sul cardinal Pell quando mai lo abbiamo condannato e invece dal suo Kiko che parlava pubblicamente di persecuzione a Guam e che profittava dell'appoggio del vescovo pedofilo per spodestare tutti i preti non neocatecumenali dalle parrocchie e fare proprio un bene della diocesi, non si aspetta una parola di chiarimento, una richiesta di scuse, un ammissione di colpevolezza. Due pesi e due misure.

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    5. Vale,
      è il classico travisamento della Parola,
      prendi la lettura di S.Paolo di oggi e capisci il perché loro continueranno a difenderlo

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    6. Senza contare che se ci leggiamo in tre come lui afferma, che senso avrebbe perdere tempo per scrivere qui, evidentemente le cose non stanno esattamente come dice lui.
      n.b.
      Caro anonimo ti faccio notare che il sito ufficiale del cammino apportò una modifica in tempo reale a una notizia a seguito di un intervento in questo blog. Quindi siamo almeno in quattro che leggiamo e il quarto evidentemente è ben introdotto nelle alte sfere del cnc.

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    7. Ariecco il solito fintotontismo neocatecumenale, che oggi alle 11:43 invece di andare a Messa è furentissimo (nonostante le Lodi Domestiche a Kiko) e finge di non sapere che il "processo di canonizzazione" è a tutti gli effetti un "processo", cioè il suo esito positivo non è affatto scontato, e - come largamente dimostrato da processi di canonizzazione come quello di Giovanna d'Arco -, possono durare anche un bel po' di secoli.

      Comunque sappiamo tutti (anche l'asino ragliante che fa il finto tonto) che Carmen non è santa, e che le "prove" farlocche servono solo a far girare la giostra dei soldi (dalle tasche neocatecumenali a quelle dei VIP del Cammino). No, non mi riferivo all'ennesimo libro che tenta di riscrivere la storia fabbricando mirabolanti esperienze israeliane della Carmen '63 (nel Cammino gli iniziatori la sparano grossa, e i boccaloni che li idolatrano la sparano ancora più grossa, per cui si crea un circolo vizioso e menzognero che si ingrandisce all'infinito).

      Quanto al Concilio Vaticano II, ricordiamo ai gentili lettori che i Concili della Chiesa sono ventuno, non uno solo. Coloro che danno troppa importanza al ventunesimo (non solo i kikolatri, che peraltro lo mistificano a favor di Kiko e Carmen), è perché rifiutano tutti e 20 i precedenti. Cioè odiano la Tradizione. Cioè vogliono una Chiesa "di oggi" completamente estranea alla Chiesa "di sempre".

      Per chi non ci leggesse da tempo, ricordiamo per la centesima volta che su Pell ci limitammo a dire che essendo stato amicone del Cammino (al punto da prestarsi allo show delle "alzate" davanti a Kiko) gli avrebbe fatto bene "un po' di persecuzione", fondata o infondata che fosse. Normalmente tendiamo a non credere subito a certe notiziole scandalistiche, poiché sappiamo che i nemici della Chiesa (non solo i neocatecumenali) hanno molto piacere ad agitare finti scandali in pubblica piazza. Ma l'epoca delle accuse a Pell stava crescendo anche lo scandalo del vescovo pedofilo neocatecumenale...

      Quanto a Tim, per chi non lo sapesse, è il principale autore del blog Jungle Watch, che ha portato a scoperchiare il calderone delle porcate neocatecumenali - finanziarie e pedofile - e quindi i kikos lo odiano cento volte più di questo blog. Grazie a Tim si è conclusa vergognosamente la carriera del vescovo pedofilo neocatecumenale ed è stato soppresso il seminario kikiano a Guam. Ma naturalmente i kikolatri come quello delle 11:43 fingono di non ricordare il caso del vescovo pedofilo neocatecumenale sul quale non hanno mai osato aprir bocca, pur essendo stato giudicato colpevole in via definitiva anche dalla Santa Sede.

      Dato che i kikos sono tenuti a proclamarsi "figli del diavolo" all'apposita tappa, non sorprenderà che abbiano agito da veri "figli del diavolo" montando a Guam contro Tim una vendetta trasversale per mettergli contro moglie e figli (sì, proprio il Cammino che si vanta di "salvare i matrimoni", è espertissimo nel distruggerli). Ma a dispetto di ciò che dice l'asino ragliante delle 11:43, non c'è stato alcun processo, tanto meno una condanna. Ma il tipico neocat ha da essere mitomane, deve inventarsi storielle a cui decidere di credere, storielle che giustifichino le porcherie del vitello d'oro di categoria superiore, il tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      Quanto a Lino, ha scritto un intero libro che svela gli arcani della nueva estetica di Kiko. Partendo da un punto di vista inusuale - quello dell'arte e dei simbolismi - ineluttabilmente conferma ciò che avevano già documentato sacerdoti e teologi.

      Il tipico neocatekiko, insomma, è come quei bambini capricciosi che sbattono i piedini furentemente: "gnòòòò! gnòòòòò! non è come dite voi! deve essere per forza come dico io! gneeee! gneeee! gneeeeee!"

      Infine, la Beatissima Vergine è anche la debellatrice di tutte le eresie, e debellerà anche il Cammino. (Peraltro quando un kikos dice "Maria", intende in realtà solo gli sgorbi di Kiko)

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    8. Gerardo 1.
      Sono farisei laureati. Questo è il loro giochino diabolico. Un blog astioso e rancoroso. Conoscono la liturgia a memoria ma se Gesù Cristo resuscitasse davanti ai loro occhi griderebbero all'eresia perchè il tabernacolo prima di tutto...cioè roba da matti seri. Meglio riderci sopra va. Poi sto tizio che vede asini ovunque, ma non è che l'asinello raglia nella sua scatola? Una comica. Provo a commentare e vediamo se il circo convalida

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    9. Bene, noi siamo astiosi e rancorosi, sappiamo la liturgia a memoria e non crediamo ai miracoli che fa il cammino neocatecumenale.
      Però Gerardo 1 dovrebbe spiegarci perché allora nel supplex libellus non hanno scritto la verità su Carmen: sul fatto che credesse inutili i tabernacoli, sul suo aver amputato la liturgia per decenni, sull'aver umiliato i sacerdoti con pubblici interrogatori sulla loro sessualità o aver detto alle famiglie in missione che dovevano lasciare i bambini a morire nei fossi...
      Se credete nei miracoli, la Chiesa subito, per illuminazione divina, si affretterà a canonizzazione Carmen come santa di categoria superiore!
      Perché non lo fanno? Perché strisciano per terra e fingono che Carmen fosse una figlia di Maria?
      Noi potremmo pure non giudicare il loro modo di intendere il cattolicesimo: ma loro, perché si nascondono? Non sarà per caso che sono degli ipocriti mentitori?

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    10. Gerardo,
      guarda ai farisei vicino a te, tutto per voi è modificabile adattabile e "discutibile", tranne TUTTE le vostre leggi e leggine, dalla disposizione della sala in su, TUTTO non modificabile e irrinunciabile, neanche da due anni di Covid avete imparato che ciò che per voi è indispensabile e irrinunciabile in realtà è solo accessorio.
      Voi siete farisei e pure ignoranti, e lo dimostrate ad ogni angolo.
      Mi risparmio commenti su tutto quello che voi sapete e ripetete a memoria.
      A casa mia c'è un detto...scherza coi fanti ma lascia stare i santi..
      Gesù Cristo noi lo stiamo aspettando come tutta la Chiesa, ma ti faccio presente che è già risorto, aspettiamo che torni nella Gloria ma nel frattempo nel tabernacolo è già presente Risorto.

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  7. Sempre più penso che sia stato un errore di metodo anticipare la pubblicazione di quei tre anni di Diari di Carmen.
    Come si concilia infatti l'ammissione della Hernandez in una delle sue annotazioni giornaliere, evidentemente non riferita ad un giorno particolare ma a una situazione purtroppo ripetuta quotidianamente: "mi alzo impossibile e rendo impossibile la vita" con quanto riportato nel Supplex libellus:
    "L'amore e la necessità della preghiera. Carmen pregava ogni ora del Salterio, le piaceva pregare e lo faceva le prime ore del mattino, sempre"?
    Possiamo immaginare che, dopo aver pregato santamente di prima mattina si alzasse "impossibile"? E se anche avesse pregato dopo essersi alzata così di malumore, come si spiega che poi, subito dopo, rendesse "la vita impossibile" agli altri e a se stessa?
    I casi sono due: o non pregava, o la preghiera non aveva nessun effetto su di lei, sul suo umore, sulle sue cattive inclinazioni.
    In ambedue i casi, a che sarebbe valsa la sua dedizione quotidiana al breviario?
    Un'altra cosa che colpisce, sempre tratta dai Diari, è che fosse inviperita con Kiko perchè, per poter stare con i propri genitori venuti a trovarlo mentre erano a loro volta entrambi ospiti di una famiglia neocatecumenale veneta in montagna, non pregava il breviario con lei.
    Cosa che amaramente faceva concludere a colei che mandava famiglie intere in missione all'altro capo del mondo che "la famiglia non si concilia con la evangelizzazione" (sic!)
    Una persona che prega il breviario, lo fa da sola, regolarmente, non pretende di coinvolgere anche altri (in questo caso Kiko: che fra l'altro, quando non erano in ferie insieme, non abitava con lei, quindi al mattino -o al pomeriggio, quando si alzavano- non pregava certo con lei) e neppure si imbizzarisce con loro se non riescono a farlo. Questo, unito alla domanda fatta a bruciapelo ai vescovi faraoni "lei prega?" fa capire che per Carmen quella preghiera non fosse un'oasi di intimità con Gesù, ma un obbligo da imporre a destra e a manca (primi fra tutti, i neocatecumenali a cui viene posta la famosa domanda a bruciapelo "fai le Lodi???").
    E come mai, se si alzava alla mattina, non andava a Messa?
    In un suo racconto di come si ruppe una gamba (per una pallonata di un bambino di cinque anni che giocava in strada, secondo lei) dice che il sabato era andata in parrocchia a seguire la Messa perché l'indomani doveva viaggiare. Ebbene, perchè in tre anni di appunti quotidiani sui diari non racconta mai d'essere andata alla Santa Messa feriale, nè di sera nè di mattina?
    Quanto le avrebbe fatto bene seguirla anche se solo episodicamente, per curare e vincere la propria depressione, invece della Eucarestia neocatecumenale, che favoriva invece l'altalenarsi di esaltazione e di depressione tipica del suo stato nervoso!
    Insomma, abbiamo nelle mani pochissimi dati sulla vita quotidiana di Carmen, e già questi non sono coerenti tra loro, e in particolare non sono coerenti con il libellus che evidentemente opera una ricostruzione pilotata per far credere che Carmen fosse la persona che non era.

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    1. P.S. per dire quanto per lei fosse un evento eccezionale fare le Lodi alla mattina o andare in chiesa alla mattina: un giorno in cui fa le Lodi insieme alle comunità (secondo quanto da loro stessi consigliato-imposto) in periodo quaresimale alle 7.15, se lo annota sul diario.

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    2. @grazie anonimo delle 11.43
      Sei un vero fratello di comunità la tua parlata non ti smentisce...

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    3. Quando facevo le lodi in Avvento e in Quaresima ricordo che cominciavano ben prima delle 7.15, ora in cui si tornava a casa, o si andava al lavoro. Generalmente l'inizio era alle 6.30. Una vera tortura e uno scombussolamento totale della vita soprattutto per chi aveva figli... Anche lì, nessun riguardo per la famiglia, nessuno. Magari la sera prima c'era stata celebrazione e si era fatto tardi. Magari si dovevano accudire i figli e poi andare al lavoro... Guardando dalla distanza, viene da pensare che anche questa pratica delle lodi in Chiesa la mattina presto sia un mezzo di asservimento psicologico, come la preghiera notturna, le convivenze, la rinuncia ai beni, gli scrutini, ecc. ecc. (sostanzialmente ogni pratica nel Cammino).
      Porto

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    4. Giusta osservazione. Considerando che era a Roma poi (ai Martiri Canadesi), con la difficoltà degli spostamenti, quella era un'ora decisamente tarda per fare le Lodi e poi andare al lavoro!
      Forse allora, anche quel giorno le lodi non le ha fatte ed è arrivata (con Kiko e Pezzi) verso la fine. Anche perché avevano l'obbiettivo di incontrare le "pecore perdute": che non erano i poveretti con problemi personali, come dice Metola, ma persone che avevano i loro buoni motivi per allontanarsi dal Cammino e per contestarne gli iniziatori.

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  8. Intanto, notizie da Guam: smentita per l'ennesima volta la bufala neocatecumenale secondo cui Tim avrebbe avuto un qualche interesse economico nella vendita degli asset diocesani dovuta allo scandalo del vescovo pedofilo neocatecumenale, al punto che la panzana era arrivata anche in Italia su La Stampa (i neocat sanno calunniare a livello internazionale).

    Sul giornale GuamPDN vengono infatti riportate notizie sulla vendita di altri due immobili dell'arcidiocesi, anche stavolta per tramite di agenzie che nulla hanno a che fare con Tim. Il Cammino Neocatecumenale si difende calunniando gli altri. Hanno proprio ragione, i kikos nell'apposita tappa, a proclamarsi "figli del demonio": sono proprio nemici giurati della verità.

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    1. Per gli smemorati ricordiamo che la bancarotta dell'arcidiocesi a Guam è dovuta al risarcire le vittime del vescovo pedofilo neocatecumenale e quelle dei preti pedofili (anche non neocatecumenali) protetti dal sullodato vescovo pedofilo neocatecumenale. Purtroppo - com'era prevedibile - finora gli unici ad aver visto soldi sono gli avvocati (signori, è la legge civile che funziona così...), ed anche di questo i kikos hanno colpa.

      E pensare che tutto il drammatico scandalo non sarebbe saltato fuori se a suo tempo il vescovo pedofilo neocatecumenale non avesse trattato con estrema ingiustizia un parroco che aveva condizionato l'accoglienza ai neocatecumenali al loro rispetto delle norme liturgiche. È stata l'arroganza dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali il motore d'avviamento dello scandalo.

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    2. L'arcidiocesi è in bancarotta?
      Chiamino il mago O'Malley.
      Nel 2003 fu fatto vescovo di Boston per sistemare una diocesi tra le più provate a livello di pedofilia e al giugno 2015 aveva già sborsato 127,4 milioni di dollari, senza contare le milionate di dollari per le terapie, per la prevenzione, spese legali, ecc. per un totale di 150 milioni di dollari.
      I soldi sono pervenuti dalla vendita di 15 immobili, da proventi di assicurazioni, donazioni e fondo assicurativo della diocesi.
      Così ha evitato la bancarotta.
      Nel 2011 il bilancio era già stato pareggiato (un mago, si diceva!), nonostante un terzo delle parrocchie fosse in rosso e i contributi da raccolta fondi fossero diminuiti.
      Nel 2013 è stato pubblicato un articolo sulla retribuzione eccessiva dei dirigenti laici dell'arcidiocesi.
      Già altri milioni di dollari tornati disponibili. Però, dando aumenti salariali ai dirigenti già strapagati, accumula debiti.

      "Gli eccessivi stipendi inibiscono la capacità dell'arcidiocesi di Boston di svolgere la sua missione, vale a dire la salvezza delle anime e la continuazione del ministero salvifico di Gesù Cristo."

      "Quasi un terzo dei massimi dirigenti dell'arcidiocesi di Boston si è classificato tra le persone più pagate nel loro campo"

      "Cinque dei 16 dirigenti laici che guadagnano più di $ 150.000 sono pagati al di sopra del 75° percentile rispetto a quelli con lavori simili, mentre altri sei fanno tra il 50° e il 75° percentile."

      "Il consiglio generale dell'arcidiocesi, ad esempio, ha guadagnato più di 340.000 dollari nel 2011, il suo segretario all'istruzione più di 360.000 dollari e altri otto hanno superato i 200.000 dollari.
      In termini assoluti, un'istituzione che si sta ridimensionando con il calo delle presenze in chiesa… non dovrebbe elargire denaro fino a questo punto”.

      Non è un mago?

      Chiamino O'Malley e farà crescere i soldi come l'albero di Pinocchio.
      Marco

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  9. Anonimo camminante delle 11 e 43 di ieri:

    1) Tu dici "Carmen sarà fatta santa!".
    Lascia decidere alla Chiesa. Tieni solo presente che quando si tratta di canonizzazione la Chiesa approfondisce e se gli presentate una Carmen adoratrice dell'Eucaristia, che fa le 40 ora, che prega con le mani giunte... quando ci sono testimonianze, compresi gli stessi mamotreti, a dimostrare che non è vero e, anzi, che detestava queste cose, Carmen non sarà fatta santa.
    Io vi consiglio di presentarla così com'era e poi aspettare... aspettare.. aspettare...
    Il tuo giudizio non conta nulla.

    2) Il cardinal Pell è stato difeso dal blog, nel senso che il blog ha messo in dubbio l'impianto accusatorio contro Pell.
    Anzi, mi pare di ricordare che in un'occasione fu proprio un camminante a rinfacciare al blog, che evidenziava come il Vescovo pedofilo del Cammino, Apuron, era stato condannato dalla Chiesa (lui si che non è stato assolto), che anche un coservatore come Pell (come se il blog fosse "conservatore" solo perché difende la Tradizione), era accusato di pedofilia.
    Ma il blog mise in forte dubbio le parole del camminante che gongolava per le accuse contro Pell.
    Per cui ho ragione di ritenere che tu ha DETTO IL FALSO e hai CALUNNIATO.
    Ti consiglio una buona confessione.

    3) Da ciò che ne so, tuo malgrado il blog conta migliaia di visualizzazioni al giorno. Fattene una ragione e approfitta dell'occasione per difendere il Cammino senza insulti e con argomentazioni, piuttosto che con accuse velleitarie e che perciò che non puoi riuscire a provare.

    4) Infine giova ricordare a te e ai camminanti che giornalmente vengono a farci visita, che noi sappiamo dell'approvazione della Chiesa riguardo al Cammino e, come figli della Chiesa la "approviamo" anche noi. Non è infatti questa approvazione il motivo per cui esiste questo blog, ma perché gli unici a non approvare il vostro statuto pare che siate voi. La prova?
    Lo statuto fa propria la lettera di Arinze, voluta dal Papa, che vi comenda di attenervi fedelmente al Messale romano (a parte le due concessioni fatte), cosa che voi non fate MAI e da NESSUNA PARTE.

    Nel tuo intervento noto comunque qualcosa di positivo, anche se non so se la dici perché ne sei convinto o per convenienza, cioè lo dici con l'intento di ingannare eventuali lettori: parli del "bene che il CV2 sta facendo nella Chiesa Cammino compreso...".
    Cioè equipari il Cammino ad un qualsiasi altro movimento o associazione ecclesiale nel dopo Vaticano II.

    Visto che per molti camminanti il Cammino è più di un movimento, anzi è la faccia della Chiesa stessa uscita dal Vaticano II, se le tue parole sono sincere, equipararlo, ad esempio, alla Gifra, è un bel passo in avanti. Fuochino...

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    1. Tengo a precisare che il blog non ha mai gioito del fatto che un Vescovo del Cammino fosse un pedofilo, anzi, ne è sempre stato molto dispèiaciuto. Il blog contestava e contensta il fatto che il Cammino, e Kiko su tutti, ha sempre DIFESO il pedofilo, calunniando le numerose vittime!

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    2. Quella degli asini raglianti è sempre un'accusa pretestuosa, perché nella loro mentalità bisogna sempre inventarsi qualsiasi panzana pur di difendere il Cammino. Nella loro mentalità, mentire, ingannare, calunniare, sono azioni sante se usate per difendere il Cammino. È la spiritualità delle menzogne, la spiritualità del Cammino: indovinate chi è il Padre della Menzogna.

      Quando letteralmente tutti i giornali parlavano delle accuse a Pell eravamo ai promettenti inizi dello scandalo del vescovo pedofilo neocatecumenale conclusosi - esattamente come previsto - con la condanna inappellabile della Santa Sede decisa dal Papa stesso. Dunque riguardo a Pell, e di fronte alle notizie sulla stampa, era abbastanza normale pensare "ecco un altro amicone del Cammino che viene beccato dalla giustizia". Specialmente di fronte al fatto che i kikolatri sono giustizialisti se si stratta di un "Faraone", sono garantisti se si tratta di un "amicone" del Cammino. E Pell era un amicone, uno che credeva che fossero vere vocazioni quelle che adorano un santone spagnolo laico arrogante e narcisista, quelle che si nutrono di carnevalate liturgiche, quelle che trovano moralmente legittimo (e addirittura doveroso) mentire e ingannare per difendere la propria setta.

      Lo stesso vale riguardo al Titolo Nobiliare che sperano di far guadagnare alla defunta Carmen illudendosi di aver trovato il modo definitivo di porla al di sopra delle critiche. Alti Voltaggi stanno esalando libercoli dove la storia di Carmen viene ricostruita in modo fantasioso. Stanno letteralmente imitando quelli di Comunione e Liberazione, che non hanno mai perso occasione di parlare degli episodi della vita del giovanissimo don Giussani. Con la differenza che gli episodi relativi alla vita di quest'ultimo gli hanno fatto capire certe cose della fede (passeggiando da solo si perde nel bosco di Tradate, si mette a gridare aiuto, poi smette di gridare perché riflette: "ma se grido aiuto, significa che so che qualcuno mi ascolterà", e via con tutta l'omelia sul significato della preghiera). Con la differenza che riguardo a Carmen, hanno l'urgenza di inventare un passato "da santa" per far avanzare il "processo". Carmen è talmente "non santa" che hanno una fretta indiavolata di fabbricare una "dimostrazione" contraria.

      Ricordiamo che se anche il processo diocesano andasse in porto, gli incartamenti verrebbero spediti a Roma per essere esaminati dal dicastero competente. Cioè nulla sarebbe deciso, nulla sarebbe scontato, nulla sarebbe certo: ma a loro piace gonfiare i propri numeroni e le proprie glorie, come quando per un loro seminarista diocesano, ammesso al rito di ammissione tra i candidati all'ordine sacro (una cosa che avviene verso il terzo anno di seminario), avevano invitato parenti e fratelli di comunità al grido di "prende Messa!". Per essere buoni neocatecumenali occorre essere mitomani, cioè credere alle proprie fantasie pro-Kiko.

      Ricordiamo infine che il Concilio Vaticano II è un concilio pastorale, non dogmatico. "Dogmatico" significa che esige l'assenso della fede (quello del "se non ci credi non sei cattolico"), mentre "pastorale" significa che riguarda una combinazione di circostanze attuali, una serie di scelte che non sono al di sopra delle critiche, che potrebbe essere benissimo abolito o superato o dimenticato (così come in una parrocchia il nuovo parroco non è tenuto a rispettare le scelte pastorali del predecessore). Chi si qualifica "frutto del Concilio", si sta già dichiarando criticabile, superabile, dimenticabile.

      In particolare ricordiamo che il Concilio Vaticano II non è una scusa per portare avanti le proprie idee strampalate. Questo va inteso specialmente riguardo alle "novità" neocatecumenali (comunione seduti, Decima obbligatoria a Kiko, "apertura alla vita" malintesa come sfornare irresponsabilmente figli come conigli, più l'equivalente delle "confessioni pubbliche", il separatismo delle "salette", le costose e ridicole "convivenze", eccetera).

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  10. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello più insonne

    Kiko ha letto sul Fatto Quotidiano che il vero motivo per cui Benedetto XVI ha dato le dimissioni è che soffriva di insonnia. Ritenendo la notizia altamente lesiva della memoria del defunto pontefice, ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha fatto sparire la notizia dai giornali, dal web e quanto altro, sostituendola con la versione ufficiale data a suo tempo. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, anche stavolta Carmensita ha fatto bingo, preservando la memoria del mio illustre predecessore. Quindi la premieremo con la beatificasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente 50 pastiglie di sonnifero, più un biglietto : "Sancto Padre, non siempre esta cosa funziona. Saludos Kiko".

    e la causa continua...

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  11. Riporta l'articolo dalla lettura di Matula del Supplex libellus:
    "L'amore per i Sacramenti e soprattutto per l'eucarestia che frequentava ogni giorno e l'amore per la penitenza (breve pausa)... per la celebrazione penitenziale".
    L'amore per i Sacramenti è tutto da discutere, e già abbiamo parlato del fatto che Carmen si sia vantata da giovane di aver frequentato la Messa (o più che altro di esserci andata al volo per fare la comunione, quando frequentava l'università) ma, successivamente, non aveva mantenuto questa buona abitudine, quella cioè di fare la comunione "con Gesù bambino" come i cattolici "religiosi naturali".
    Ma infatti, il libellus cosa dice? "Frequentava ogni giorno": l'imperfetto consente di non fare riferimento ad un tempo preciso. Sì la frequentava, ed abbiamo solo la sua parola in proposito, cinquanta anni prima! Probabilmente poi la frequentava anche in convento, ed è molto strano il fatto che neppure abbia voluto ricordarlo nei suoi sfoghi autobiografici.
    Riconosciamo lo stile tutto neocatecumenale di queste fallacie argomentative, cioè dire la parte per il tutto: esattamente come quando dicono di "fare la comunione" in piedi, ed in realtà la ricevono in piedi, per poi assumerla (masticandola) da seduti tutti assieme con il presbitero.
    Per quanto riguarda l'amore alla penitenza: mi sorge il dubbio che sul libellus sia scritto proprio così, e che Metola abbia precisato fuori testo che si intendeva parlare della celebrazione penitenziale così come studiata dai due iniziatori.
    Quindi, le parole del supplex libellus, sul quale si chiede di riconoscere la santità di Carmen, mentre in realtà intendevano: amore alla Eucarestia neocatecumenale e alla Penitenziale neocatecumenale, per come sono scritte vogliono far credere che Carmen amasse la Santa Messa e la Confessione!
    Si tratta del solito giochetto idoneo a pescare i gonzi su cui si sono specializzati da tempo immemore.

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  12. Metola è l'acronimo di :

    Mamotreti Eretici Terribilmente Osceni Largamente Assurdi

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  13. Scrive Pax: "Al finale Carlos Metola descrive il terribile quadro clinico di Carmen negli ultimi tempi, la descrizione del suo totale disfacimento (veniamo a conoscenza di cose che, finché Carmen era in vita, si sono guardati bene dal rendere di dominio pubblico e ci chiediamo il perché). Tutto solo per enfatizzare oggi una eroica e rassegnata sofferenza ignota a tutti fino a ieri, ma tanto necessaria perché l'agognata canonizzazione proceda spedita. Altre sono infatti le notizie trapelate sugli ultimi anni di Carmen e sugli ultimi momenti della sua vita. Notizie abilmente secretate, sperando scivolassero nell'oblio, insieme ai veri comportamenti di Carmen Hernandez."
    Infatti: se avesse sorvolato sulle notizie cliniche, si sarebbe potuto credere che, per comprensibili motivi, si voleva mantenere il riserbo sui reali problemi di salute di Carmen nell'ultimo scorcio della sua esistenza: ma il supplex libellus ne fa un elenco particolareggiato.
    E allora viene naturale chiedersi: perché mai si tace completamente sulla vera emergenza di salute della iniziatrice spagnola, il suo decadimento mentale? Basta ascoltare il "discorso" fatto a Fatima nel 2012: pur non conoscendo lo spagnolo, è chiaro che Carmen, che non fu mai molto chiara nell'eloquio, stesse velocemente scivolando verso l'afasia.
    Alcune sue frasi di allora:
    "seubisanmasclaro que terminando los papas eh desde Pío V hasta nosé todos… Pío XI, Pío XII, Pío hileboadandeso forforte hilepranpeisior".
    "Por que porque la serpiente tiene en si la fabrica de la vida".
    "mismo estupidas completamente puedes quien quiere in jemer en africa".
    Questo silenzio sull'aggravamento dei problemi mentali di Carmen, insieme alle affermazioni di Kiko alla presentazione dei Diari, che mai si era accorto dell'eaurimento nervoso della sua collega, altrimenti avrebbe chiamato un medico (!!!), li qualifica per quel che sono: mentitori all'ennesima potenza, seriali, patologici, irreversibili, maligni.

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    1. e basta??????????????

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    2. Basta che?
      Grazie Valentina per i tuoi preziosi approfondimenti.

      Pax

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    3. seriali,patologici,irreversibili, maligni, ecco....e basta???????

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  14. libellus della vergogna...............

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  15. Raglia più forte, che non si è sentito bene.

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  16. Voglio spendere prima una parola rivolgendomi agli Anonimi Neocatecumenali convinti che ci ingiuriano ormai tutte le volte appellandoci da farisei laureati fino a merda. Tanto per capirci.
    Volgari e sprucidi come siete.
    A voi vi difende Maria? Davvero? E attaccate Lino Lista (vi è rimasto ben impresso, eh? Non avevo dubbi).
    Neanche sapete il rapporto di Lino con la Vergine Maria! Come la Madonna lo ha condotto tutta la sua esistenza e come la sua opera di disvelamento del cammino e della sua vera natura sia stata guidata e illuminata dalla Mamma del cielo. Voi di quale madonna parlate? Guardate le raffigurazioni che Kiko ne ha fatto... l'artista!!! E come di lei ha parlato. E abbiate il pudore di fare silenzio.
    Tutto quanto esponiamo - Lino Lista, tanto per comprenderci, più di chiunque altro è stato zelante e pignolo nel suo lavoro, confrontando fonti e testimonianze come io stessa ho potuto constatare - è documentato e testimoniato ampiamente, le fonti verificate non si contano.
    Ma... nessun peggior sordo di chi non vuol sentire...
    Le vostre ingiurie per noi sono riconoscimenti e medaglie. E vi siamo grati. Siete la prova vivente di tutto quello che enumeriamo e raccontiamo.
    A volte sembrate indemoniati sotto esorcismo investiti dall'acqua santa e intimiditi dal Crocifisso.
    Si scatena la vostra violenza e le date sfogo nella maniera più bassa.
    Preferirei, sì, che vi poneste almeno ogni tanto qualche domanda. Eppure non parliamo di massimi sistemi, ma solo delle contraddizioni, incongruenze, vergognose menzogne di cui il cammino è pieno e lo facciamo nel dettaglio.
    Continuate così! Fedeli a Kiko fino alla fine. Complimenti!
    Non ne guadagnerete nulla.

    Pax

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  17. Da Porto 30 gennaio 2023 alle ore 07:33

    "Quando facevo le lodi in Avvento e in Quaresima ricordo che cominciavano ben prima delle 7.15, ora in cui si tornava a casa, o si andava al lavoro. Generalmente l'inizio era alle 6.30. Una vera tortura e uno scombussolamento totale della vita soprattutto per chi aveva figli... Anche lì, nessun riguardo per la famiglia, nessuno. Magari la sera prima c'era stata celebrazione e si era fatto tardi. Magari si dovevano accudire i figli e poi andare al lavoro... Guardando dalla distanza, viene da pensare che anche questa pratica delle lodi in Chiesa la mattina presto sia un mezzo di asservimento psicologico, come la preghiera notturna, le convivenze, la rinuncia ai beni, gli scrutini, ecc. ecc. (sostanzialmente ogni pratica nel Cammino)."
    _________________

    Ho riportato questo commento perchè c'è tutto. Soprattutto "guardando dalla distanza". Quando sei dentro non ti rendi conto, anche perchè ogni cosa ti pare di fare la volontà di Dio e che da Dio provenga. Lo spacciano così, te lo inculcano: "Per noi parla il Signore!". E ingoi ogni cosa, anzi la abbracci con dedizione, dalla decima alle lodi, tutte le obbedienze neocatecumenali.
    E' vero, le lodi si facevano alle 6:15 del mattino, max 6:30. Poi si andava a lavorare.

    Forse ai Martiri Canadesi in pochi lavoravano come comuni mortali...
    Poi ricordo che la visita dei catechisti era tale, una visita al mattino per celebrare lodi con alcune comunità dipendenti dall'equipe. Non era un condividere le lodi, celebrare stabilmente con loro.
    Vero è che gli stessi catechisti avevano la loro comunità con la quale partecipare regolarmente, solo se erano catechisti comuni di zona.
    Ma come sempre questo non valeva per gli itineranti in missione che avevano la comunità di appartenenza lontana e così non facevano neanche il cammino, se non ai passaggi per i quali rientravano nelle loro parrocchie.
    Una classe privilegiata, esentata da preparazioni e tutto il resto.
    Quindi facevano lodi solo quando andavano a far visita alle comunità dipendenti da loro.
    Kiko e Carmen ancor meno di tutti gli altri, visto che una comunità non l'hanno mai avuta.

    La visita aveva un'altra peculiarità. Non si avvisava la comunità, i fratelli non dovevano sapere quando alle lodi in Parrocchia alle 6:15 si sarebbe presentata l'equipe. Ma si arrivava senza preavviso. Tutti sapevano che una mattina i catechisti in pompa magna sarebbero arrivati, conducendo loro le lodi, ovviamente, con le salmodie. Ma il quando non lo sapeva nessuno. Effetto sorpresa! Anche per tenere i fratelli sulla corda, e invogliarli ad essere assidui. Non sia mai che qualcuno mancasse proprio il giorno del bliz... dopo tanti sacrifici. Così tutti erano di sicuro più zelanti.
    Trattati proprio come i bambini. E questo rinforza il sospetto fondato di trovarsi davanti a tattiche studiate per soggiogare psicologicamente le persone.
    Tutto ha il sapore amaro dell'obbligo, della legge. Il cammino è legge. Tutto deve esser fatto. Senza gratuità, senza benevolenza, senza misericordia, senza Amore.

    Pax

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    1. L'ottima parrocchia dei Martiri Canadesi, se le parrocchie fossero tutte come quella, la Chiesa sarebbe salva...............

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    2. C'è un refuso tipografico, hai scritto "la Chiesa" quando invece volevi dire "la ricchezza di Kiko e dei suoi pretoriani".

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    3. Quella parrocchia da dove è uscito l' ex eunuco di Kiko, che tutto fa per Kiko tranne il cammino? La stessa parrocchia che ha mandato comunità in missione in periferia e in queste comunità ci sono stati svariati annullamenti ( famiglie numerose )?
      E mi fermo qui.
      Non è oro tutto quello che luccica!

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    4. ex eunuco di Kiko...........

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    5. Gerardo1
      Gli itineranti classe privilegiata? Non fanno le lodi? Non fanno cammino?
      Bugie belle e buone, rabbiose invettive da una persona chiaramente risentita che ha perso il controllo

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    6. A me sembra che siano diversi "fratelli" a perdere il controllo quando insultano tutto il blog in maniera davvero pesante (vedi post recenti e meno recenti con insulti irripetibili). L'analisi di Pax è scevra di rancore, ma è una lucida constatazione della realtà del.Cammino neocatecumenale, dove ci sono mille e mille leggi e precetti, imposizioni su imposizioni per ogni cosa, financo sulla disposizione delle sedie, fardelli sempre più pesanti da portare, e dove non c'è amore, dove si è invitato a litigare e a tutrare fuori il peggio di sé stessi.

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    7. Dimenticato di firmare il commento.
      Porto

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    8. Non ho perso nessun controllo. Sono lucidissimo.
      E ripeto
      Gli itineranti non fanno il Cammino come gli altri e guardano i fratelli della loro stessa comunità dall'alto in basso.
      Kiko fa solo quel che vuole e non ha mai risposto a nessuno. Delle sue ispirazioni non rende conto. Sono vere e basta. Quando la Chiesa ha provato a dirgli qualcosa si è scagliato sempre.
      Carmen peggio che peggio.

      Pax

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    9. "eunuco di Kiko" definizione data da Carmen del personaggio in questione,
      quando non sapete le cose evitate di stracciarvi le vesti

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    10. Neo è l'acronimo di :

      Neocatecumenale Ereticamente Obbrobrioso

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    11. chi è l'eunuco di Kiko, ditecelo una volta per tutte ve lo chiederemo un miliardo di volte se non ci rispondete

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    12. inizia a chiedere, benedetto di un Puntini, un miliardo di volte sono tante, ci vuole tempo

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    13. Quale prurito avete per avere un nome?
      Non serve alla discussione, e lede la privacy del personaggio in questione.
      Quello che era ed è importante e che un personaggio del genere che si prodiga per Kiko e sia presente sempre o quasi alle sue adunanze oceaniche, stia sulla carta in una comunità ma NON fa il cammino da sempre, come gli itineranti. Alla faccia della formazione permanente, e della millantara aurea mitologica dei Martiri Canadesi

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    14. e Kiko ( il suo catechista ) non ha mai detto una parola al riguardo.

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  18. Se qualche camminante indovinerà
    chi è l'eunuco di Kiko, succederà
    che uno sconto sulla Decima avrà
    e la sua famiglia ne guadagnerà
    e saltando di gioia canterà
    trullallero trullallero e trullallà

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