domenica 20 febbraio 2011

I neocat 'camminano' per conto loro

Nostra traduzione di un articolo pubblicato il 17 febbraio 2011 su UCAnews, che pubblichiamo notando come metta in risalto osservazioni e critiche convergenti da tutto il mondo, che la tenacia dei vescovi giapponesi ha portato all'attenzione di tutti. Abbiamo evidenziato in neretto alcuni passaggi significativi.
Per i precedenti: [vedi] - [vedi] - [vedi] - [vedi ] - [vedi] - [vedi] - [vedi]

I NEOCAT 'CAMMINANO' PER CONTO LORO

Un sacerdote giapponese contribuisce al dibattito con le sue impressioni sul movimento laicale cattolico

Le attività del Cammino Neocatecumenale in Giappone sono finite recentemente sotto i riflettori poiché parecchi vescovi giapponesi hanno espresso la loro apprensione su tale movimento e hanno lamentato che è stato talvolta fonte di divisioni nelle loro chiese particolari.

Riportiamo qui un riassunto dei commenti sul Cammino espressi personalmente da don Eijiro Suwa, 63 anni, sacerdote dell'arcidiocesi di Osaka e parroco ad Enoguchi, nella prefettura di Kochi, nella diocesi di Takamatsu, a circa 600km a sud-est di Tokyo.


I preti del Cammino vengono ordinati come "sacerdoti diocesani" allo scopo di servire il Cammino stesso, e in verità non capiscono cosa significhi impegnarsi nella pastorale dell'evangelizzazione in obbedienza al loro vescovo. Proclamano ripetutamente: "siamo inviati in missione dal Vaticano", ed agli incontri del clero diocesano dicono in faccia al vescovo: "noi obbediamo al Vaticano".

Forse che non sono capaci di capire le direttive della diocesi per quanto riguarda la collaborazione nel ministero sacerdotale? Ai raduni dei preti della diocesi dicono: "quelle direttive non hanno niente a che vedere con noi". Non è un'esagerazione dire che la diocesi di Takamatsu viene utilizzata dal Cammino.

Nel periodo in cui in parrocchia c'erano le Prime Comunioni, un prete del Cammino chiese di poter essere lui ad amministrare la Prima Comunione ai figli dei neocatecumenali.

Quando morì un membro del Cammino, non fecero sapere nulla al parroco fino al giorno dopo il funerale (che avevano celebrato del tutto autonomamente).

Alla parrocchia di Enoguchi risultava esserci un prete in più: chi lo aveva nominato a tale incarico? Con qualche manovra segreta un prete del Cammino era stato inviato in parrocchia per seguire le liturgie e gli incontri dei neocatecumenali lì presenti. Venivano organizzati segretamente molti incontri ed eventi allo scopo di aumentare il numero di seguaci del Cammino.

SEMINARIO REDEMPTORIS

Ad oggi il Seminario Diocesano Internazionale "Redemptoris Mater" di Takamatsu è stato chiuso in diocesi e spostato a Roma col nuovo nome di Seminario "Redemptoris Mater" per il Giappone.

Al momento della fondazione del seminario, dato che il loro procedere non appariva né legalmente né finanziariamente corretto, e dato che non erano state prese in considerazione le esigenze della gente, sorsero molti problemi. Il seminario era stato stabilito nella diocesi di Takamatsu sotto la giurisdizione del vescovo, ma era evidente che era indipendente dalla diocesi e che tutto ciò che riguardasse formazione e amministrazione era gestito dal Cammino.

Il seminario era sostenuto da donazioni ma dal momento che non c'era nessun rendiconto alla diocesi, né economico né sulla formazione, non c'è mai stata trasparenza. Al vescovo non venivano neppure presentati i nuovi seminaristi che entravano ogni anno.

Per più di vent'anni molti dei fedeli della diocesi hanno acutamente sofferto questa situazione. Ma sebbene il dolore dei fedeli della diocesi e l'instancabile direzione del vescovo fossero ben udibili alle orecchie dei neocatecumenali, l'atteggiamento di questi ultimi era di pensare: "veniamo perseguitati".

FAMIGLIE MISSIONARIE

Ci sono due famiglie missionarie italiane presenti nella parrocchia di Enoguchi. Sono ottime persone.

La loro missione era di aiutare i preti del "Cammino". Hanno detto di essere state mandate in missione dal Vaticano per essere sottomesse completamente a quei preti. Sono state gentili con la gente della parrocchia di Enoguchi ma, quando il prete del Cammino non è più venuto in parrocchia per sue difficoltà con la lingua giapponese, è stato difficile per loro proseguire la loro missione.

LITURGIE

I membri del Cammino celebrano una messa speciale, organizzata secondo le loro catechesi, che non segue le linee guida sulla liturgia promulgate dalla Conferenza Episcopale Giapponese.

Questo è vero anche per la liturgia della Settimana Santa. Celebrano liturgie che ignorano la sensibilità dei giapponesi e sono considerate bizzarre (ad esempio i funerali).

C'è anche il problema della questua durante la messa, che non viene versata alla parrocchia ed il suo utilizzo non è chiaro.

Il vescovo, per rispetto ai membri del Cammino, aveva tentato di trattare questi problemi senza prendere pubblicamente posizione. Purtroppo i membri del Cammino non hanno compreso le intenzioni del Vescovo ed hanno continuato ad ignorarlo. Ogni volta che veniva fuori qualche problema la loro risposta era sempre enfaticamente: "noi obbediamo al Vaticano".

Nel lavorare per l'unità della nostra Diocesi il nostro Vescovo si è appellato al Vaticano più volte, ma ogni volta realizzava che a Roma non era mai ben compreso lo stato delle cose in Giappone.

Note sulla traduzione:
  1. nell'incipit in corsivo si dice che i vescovi hanno osservato che "talvolta" (sometimes) il Cammino ha creato divisioni. In realtà i vescovi giapponesi (come verificabile dai numerosi articoli pubblicati da qualche anno a questa parte) hanno detto che il Cammino è sempre stato fonte di divisioni.
  2. la questua è destinata alla parrocchia, mentre l'offerta per la messa è destinata al sacerdote. Possiamo immaginare lo sdegno dei fedeli di una diocesi povera (come quella di Takamatsu) nello scoprire che il Cammino si appropria indebitamente della questua.
  3. è significativo che si usi il termine "Vaticano" anziché "il Papa". I neocatecumenali si fanno vanto di essere inviati dal Papa, ma il parroco giapponese preferisce usare il termine "Vaticano" per sottolineare il suo rispetto al Papa piuttosto che a certi prelati "amici del Cammino" che stanno in Vaticano...

14 commenti:

  1. neocatecumenali si fanno vanto di essere inviati dal Papa, ma il parroco giapponese preferisce usare il termine "Vaticano" per sottolineare il suo rispetto al Papa piuttosto che a certi prelati "amici del Cammino" che stanno in Vaticano...

    E' osservazione acutissima e non certo marginale nel contesto del thread.
    Stesse espressioni usate dai Neocatecumenali nelle comunità italiane.

    ..Inviati dal Vaticano...

    Quando il Vaticano prenderà posizione chiara ANCHE contro tale falsità???

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  2. Ma toh, guarda,in Giappone come a Taiwan, come in Europa e come nel mondo...Evidentemente la regìa è unica ed obbediscono allo stesso modo! Già questo è indicativo della obbedienza alle linee direttive del "capo" e "capessa" e della arroganza nel trattare con altri cattolici. Infatti un commento in inglese sul sito indica proprio l'arroganza come caratteristica evidente di questi neocatecumenal-cristiani (cattolici?). "Poverini" loro,(i neocatecumenali), si stanno accorgendo persino in Giappone del loro atteggiamento. Bisogna rendersi conto anche della riservatezza insita nei giapponesi. SE SONO ARRIVATI A PARLARNE E' PERCHE' LA MISURA ERA PROPRIO COLMA !!! Chiunque viaggi in oriente ed in Giappone sa che quanto scrivo è vero!

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  3. in fondo non è nemmeno una falsità, ma una inquietante realtà, perché ormai il Vaticano è sempre più identificabile con il superpotere di Filoni & C., passando da Rylko, più una serie di vescovi e anche cardinali double face, che celebrano indifferentemente (come fosse la stessa cosa) il rito kikiano e la Messa, spesso persino quella Tridentina!

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  4. Dice il sacerdote di Takamatsu:
    Non è un'esagerazione dire che la diocesi di Takamatsu viene utilizzata dal Cammino.

    è esattamente quello che avviene in tutte le diocesi e in tutte le parrocchie.

    E il comportamento dei presbiteri di kiko non è esattamente quello descritto, subìto e lamentato in Giappone?

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  5. "C'è anche il problema della questua durante la messa, che non viene versata alla parrocchia ed il suo utilizzo non è chiaro."

    Che vuol dire? In Italia durante le celebrazioni NC non si fa la questua, oppure li nella celebrazione normale la questua non si sa che fine fa?"

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  6. Maranatha,
    nelle Eucarestie ncn viene sempre data una busta al celebrante, quando viene da un'altra parrocchia.

    E' vero che non si raccolgono offerte durante la celebrazione, ma ci sono i soldi delle decime che servono a questo.

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  7. ma e' occasionale però, o sbaglio?

    P.S. Gentilmente mi potete spiegare brevemente il primo passaggio e cosa c'e' di sbagliato, o magari un link con gia scritto questo?

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  8. qualcuno ha riduttivamente spostato l'attenzione sulla questua, che mi pare marginale quando, della liturgia, fonte e culmine della fede, si dice:

    I membri del Cammino celebrano una messa speciale, organizzata secondo le loro catechesi, che non segue le linee guida sulla liturgia promulgate dalla Conferenza Episcopale Giapponese.

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  9. per Maranatha

    se ti scarichi questo documento, ci trovi in sintesi tutto l'iter del cammino. Non ci sono commenti.
    C'è solo da sottolineare la prevalenza dell'impostazione veterotestamentaria giudaizzante delle catechesi, con accenti luterani (formalmente approvati ed anche 'emendati', ma è tutto da verificare) ed anche il clima coinvolgente (canti) e martellante e compulsivo (questionari e domande che non rispettano il 'foro interno', cioè l'intimità della persona e sollecitazioni dei catechisti)

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  10. La questione della questua non è marginale, perché è indice di una mentalità.

    Appropriarsi della questua è uno dei gesti di più significativo disprezzo per la comunità parrocchiale che ti ha ospitato.

    Ma questo è proprio un gesto da neocatecumenali "avanzati", cioè di quelli che dividono il mondo tra buoni e cattivi, dove i buoni sono i seguaci di Kiko e i cattivi sono tutti gli altri.

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  11. Scusate l’OT, ma volevo ringraziare per aver inserito il banner dell’appello per il SP. Che ho firmato, perché noi che nel cnc abbiamo conosciuto le peggiori offese alla liturgia della Chiesa, abbiamo una ragione di più per unirci a quella accorata supplica.

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  12. Grazie Jo, mi è venuto in mente un po' tardi; ma la cosa sta avendo un inatteso scalpore in tutto il mondo e mi sembra importante esserne partecipi, coinvolgendo chi lo desiderasse.

    Inserirò un articolo, con maggior cognizione di causa di che aria tira, quando avremo notizia ufficiale dell'Istruzione di cui si parla in questi giorni e usciremo definitivamente dall'incertezza.

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  13. Uno dei soliti individui che tentano di difendere il Cammino a oltranza solo seminando offese gratuite e attacchi volgari, ha osato postare un commento ( che ho immediatamente cancellato poco fa) contro Padre Zoffoli, sostenendo che le tesi di questi nei riguardi del Cammino sono state smentite con l'approvazione d recente del "Direttorio".

    Egregio amico, le tesi di Don Zoffoli da oltre unh ventennio rimangono inconfutate e inconfutabili: fosse bastata una frettolosa ( per non dire altro)letterina di Mr. Rylko indirizzata a Kiko a smentire Don Zoffoli, allora la Chiesa ( non noi) sarebbe veramente alla frutta!

    Comunque i post di questa persona che continua a scrivere sciocchezze in questo blog non hanno mai fatto e non faranno mai storia.

    Fanno storia invece i mille contatti giornalieri registrati da questo blog.

    Ieri,tra gli altri, ad esempio:

    Italia 782
    Regno Uniti 12
    Brasile 9
    Stati Uniti 6
    Svizzera 5
    Germania 3
    Giappone 3
    Croazia 2
    Madagascar 2
    Perù 2

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  14. Mons. Giovanni Eijiro Suwa alcuni mesi dopo è stato nominato nuovo vescovo di Takamatsu.

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