venerdì 27 maggio 2011

"L'unico CNC che ammetteresti è un CNC che non esiste"....

Mi ha colpito molto la frase che fa da titolo a questo articolo.

In realtà è il "punto base" che segna la linea "divisoria" tra chi, come noi, ha constatato danni da parte del CnC, e chi invece lo "esalta" (sembrerà strano, ma non vi è un posizione "terza"..).

La realtà parla, dunque, di una "impermeabilità". Di una chiusura. Netta. Una chiusura netta a ciò che "molti" vorrebbero. E che è riassunto da un intervento di Emma, in risposta alla frase che titola l'articolo:

"Dunque un "itinerario di formazione cattolica" che sarebbe fedele alla Tradizione, alla Dottrina, alla Liturgia cattoliche, che non avrebbe l`arcano come norma ma che renderebbe pubblici tutti i testi, e che si chiamerebbe cammino neocatecumenale, non può esistere?"

ESATTO! Il punto, centrato in pieno, è proprio questo! In questa semplice, quanto cristallina frase di Emma, si può riassumere tutta la "richiesta" da parte di quel "mondo" che "critica" il CnC e che è abbandonato.

Alessio ha scritto che i punti che io riassumevo, riguardo le "richieste" che noi facciamo al CnC (ma in realtà ai movimenti in genere), potevano essere un buon punto di incontro da "approfondire". In realtà mi rammarico, perchè quei punti che io riassumevo sono stati sviscerati in abbondanza e per anni. Voler "ripartire" da quelli fa dolorosamente pensare che anche ri-approfondendoli, la possibilità che NULLA ACCADA sia più che pessimismo una realtà di fatto!
In ogni caso li re-inserisco, sperando che possano essere utili a far comprendere chi legge:
  1. La PRASSI del CnC non considera i CONTENUTI dell'Approvazione ricevuta, che viene definita arbitrariamente "approvazione del CnC come voluto da Kiko, a meno di qualche modifica". Ha apportato, infatti, solo alcune modifiche marginali (tipo Comunione in piedi/seduti o inserimento delle Messe del sabato nella lista delle Vespertine). Per il resto la prassi è rimasta immutata, a parte un uso più frequente delle citazioni al CCC, che però non esauriscono affatto il problema delle Catechesi segrete, che sono il fondamento del CnC, anche teologico e liturgico.
  2. I contenuti dell'approvazione forniscono delle regole di integrazione che il CnC, CONCRETAMENTE, non segue. O segue solo in certi casi. Ad esempio: il CnC è SOTTO LA DIREZIONE E LA VOLONTA' DEI VESCOVI... solo se i vescovi lo approvano. Viceversa, se non lo vogliono o lo vogliono allontanare, NON SI OBBEDISCE e ci si ribella, senza tener tanto conto dei METODI, come invece si continua a rimproverare alle persone ferite dal CnC stesso.
  3. Per dire che il CnC "si è adeguato alla Volontà della Chiesa", sarebbe necessario che:

    1. il Direttorio Catechetico fosse PUBBLICATO, come da volontà della Chiesa (invece si accampano mille "scuse teologiche", ma NON SI PUBBLICA!);
    2. la Santa Messa celebrata per il CnC obbedisse ai Libri liturgici Romani (Vetus e Novus ordo),senza aggiunte od omissioni. Il che, concretamente, vorrebbe dire l'abolizione delle suppellettili e dei SIMBOLISMI LITURGICI (che hanno un valore TEOLOGICO) presenti nelle "aule" o nelle Chiese Nc;
    • b.1 la collaborazione parrocchiale nel segno della RECIPROCITA' e della sottomissione alla Chiesa
    • b.2 l'adozione STABILE del CCC, fatta pubblicamente
    • b.3 la relativizzazione del "giorno di Sabato" come giorno per la Santa Messa per le Comunità. Il che vorrebbe dire far diventare il Sabato "eccezione", come nella volontà del Papa, e la Domenica la "regola".
  1. Il CnC RIPUDIA le persone che ne sono uscite avendone ricevuto il MALE e non la conversione e la "formazione cattolica", come recitano gli statuti! Sono classificate sommariamente, non sono ascoltate dai responsabili i quali, anche se si trattasse di casi "particolari", NON HANNO MAI FATTO NULLA PER CORREGGERLI. Il CnC, ad esempio, non considera che l'unione delle persone uscite dalla Comunità, è un diretto risultato dell'ABBANDONO che esse hanno subito. Non abbandono "affettivo" ma abbandono PASTORALE. Per questo si chiude gli occhi su queste responsabilità.

  2. A prescindere se in alcune Comunità si possa essere più o meno "fedeli" alle modifiche richieste, il problema di fondo permane. E la critica di chi non fa il CnC, o vi è uscito, è fondata A PRESCINDERE da queste particolarità. Perchè finchè non saranno pubblici i Direttori, finchè la Liturgia non subirà la modifica voluta dal Papa e dagli statuti (modifica di FORMA e di Sostanza, non accidentale), ogni altra parola risulterà insufficiente! Fare queste modifiche NON MI SEMBRA UN AFFRONTO AL CAMMINO! SE SI PENSA CHE LO SIA, C'E' QUALCOSA CHE NON VA!

20 commenti:

  1. Per punire il Cammino Neocatecumenale basta costringerlo a rispettare il suo stesso Statuto.

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  2. costringerlo a rispettare il suo stesso Statuto.

    ma chi è che lo fa?

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  3. Stefano, la frase che riporti a titolo del tread, aveva un senso preciso.

    Se anche tutti i tuoi punti fossero applicati (e su molti proprio non ne vedo motivo, ne discutiamo da tempo), il CNC non sarebbe comunque conforme all'idea di Chiesa Cattolica che voi volete.

    Ci sarebbe sempre in CNC con le tappe, il CNC con gli scrutini (con i testi approvati nel direttorio, quindi?), ci sarebbe sempre il forte legame comunitario familiare, che ne farebbe sempre comunità di comunità.

    Alla fine dei conti, lo Statuto ed il Direttorio legittimano un itinerario post-battesimale che molti di voi non condividono a prescindere.

    E leggi il commento di By Tripudio:
    "Per punire il Cammino Neocatecumenale...."

    Anche tu credi che debba essere punito un dono dello Spirito Santo, come descritto dal Papa?

    Su queste basi di partenza, ritieni davvero possibile che vi sia mai permeabilità?

    I tuoi sforzi, come i miei, sono inutili.

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  4. la 'permeabilità' si può avere tra realtà omogenee e non quando esiste una realtà che fagocita e uniforma a sé tutto il resto!

    Il Cnc non è tutto da buttare; ma il positivo: impegno, coinvolgimento, Scrittura, viene usato in maniera strumentale e massificante.

    Puoi dire quanto ti pare che quest'affermazione è falsa; ma chi lo ha conosciuto dal di dentro è proprio questo che ha rifiutato, oltre alle tanti distorsioni dottrinali... e questo non è giuridismo, ma consapevolezza che ad una fede diversa corrisponde un'antropologia e conseguente comportamento diversi...

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  5. Quoto anonimo delle 10:08

    Ho solo alcune curiosità:

    A quali simbolismi liturgici da abolire vi riferite a proposito della celebrazione della santa messa?

    Cosa intendi per l'adozione STABILE del CCC, fatta pubblicamente? Ma lo pensi solo per i cnc o per tutti i fedeli cattolici del mondo, compresi tutti i preti dalla chiesa cattolica?

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  6. Il Cnc non è tutto da buttare; ma il positivo: impegno, coinvolgimento, Scrittura, viene usato in maniera strumentale e massificante.

    Puoi dire quanto ti pare che quest'affermazione è falsa; ma chi lo ha conosciuto dal di dentro è proprio questo che ha rifiutato, oltre alle tanti distorsioni dottrinali... e questo non è giuridismo, ma consapevolezza che ad una fede diversa corrisponde un'antropologia e conseguente comportamento diversi...
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    Con sincerità, non capisco "maniera strumentale". Intendi che ha un altro fine rispetto a quello di giungere a Gesù Cristo? Di conformarsi a Lui? Questo è in sintesi il CNC (se poi lo ottenga, posso solo dire che nel mio caso almeno so che l'obiettivo della mia vita è questo, ma certo ancora sono ben lontano, e indipendentemente da tappe o non tappe, ma perchè lo riconosco da solo).

    Sulla massificazione (annullamento dell'individuo), ritengo che sia un rischio, che vale la pena rischiare. Mi spiego: se prevede l'annullamento della libertà individuale, allora non vale la pena, perchè solo "forchettone" vuole la nostra schiavitù. ma invece se si intende che la nostra salvezza debba essere ricercata attraverso un Corpo (fatto di tante membra, che è la Chiesa, ma che è strutturata in sottoinsiemi), allora vale la pena di cedere qualcosa, nei confronti della comunità (intesa in senso lato e senso stretto).

    E antropologicamente (lì sta il centro del concilio e dei suoi effetti) è vero che è un approccio diverso, che comporta comportamenti diversi, ma la fede (e qui posso solo parlare per me) se si fonda sulla stessa dottrina, non può che essere la stessa.

    Siamo sul livello della pastorale, parola abusata, ma che qui davvero è appropriata.

    Poi sul rischio del fagocitare, questo sai bene che è un rischio reale, che rigetto personalmente,e a cui la Chiesa ci richiama costantemente.
    Ma è vero che muovendoci in gruppo, sentendo un'appartenenza reciproca innegabile, spesso non appare Alessio, ma "il responsabile della comunità" e quindi il contributo può essere vanificato, perchè l'altro, singolarmente, vede un gruppo che invade.

    Se credete che questo aspetto non sia affrontato, ma credete che invece vi sia la deliberata intenzione di fagocitare, allora sbagliate.

    Alessio

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  7. Se credete che questo aspetto non sia affrontato, ma credete che invece vi sia la deliberata intenzione di fagocitare, allora sbagliate.

    forse non è un'intenzione deliberata (sta di fatto che Kiko da sempre insegna che le parrocchie andranno sostituite dalle nuove cellule comunitarie (c'è persino il disegnino con lo schema), ma è quel che succede inesorabilmente: quando arriva il cammino o ti adegui o te ne vai.

    Che tu dica di volerti conformare a Cristo, perché è un concetto che senti vero, ma poi alla fine dimostri di essere cammino-conforme, è la dimostrazione di quello che dico, nonostante i molti correttivi che hai incamerato... ma restano le prassi e i martellamenti a cui sei assoggettato ogni giorno e resta l'abominevole rito che non è una Santa e Divina Liturgia. E' da qui che non si schioda.
    Nessuno ti dice di cambiare strada se pensi di aver trovato la tua. Ma non si comprende l'accanimento nel continuare a sostenere l'insostenibile.

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  8. E antropologicamente (lì sta il centro del concilio e dei suoi effetti) è vero che è un approccio diverso, che comporta comportamenti diversi, ma la fede (e qui posso solo parlare per me) se si fonda sulla stessa dottrina, non può che essere la stessa.

    continui a sostenere che la fede si fonda sulla stessa dottrina.
    E allora, poiché il rito è la fonte e il culmine della fede, come spieghi l'abominevole rito, "altro", che sottende una teologia ed una dottrina "altra"?

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  9. (fatto di tante membra, che è la Chiesa, ma che è strutturata in sottoinsiemi)

    se i sottoinsiemi non comunicano fra loro, cioè se manca la famosa 'permeabilità', non è Chiesa -la cui caratteristica è la comunione in Cristo- ma realtà incistate, infiltrate ed estranee...

    Non ti rendi conto che persino quei 'sottoinsiemi' speciali che sono gli ordini religiosi vedono stravolto il loro carìsma di fondazione, perdono ogni loro peculiarità propria della Chiesa (Una pur nella diversità che in questi casi è davvero ricchezza e sempre volto di Dio) e diventano cammino-conformi, quando vi incontrano?

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  10. l'abominevole rito, "altro", che sottende una teologia ed una dottrina "altra"?
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    abominevole non lo avevi mai scritto.... ti eri limitata al sincretistico rito su una mensa ipertrofica in cui si celebra il convito con una pagnotta sbriciolosa insieme ad un simulacro di gesù Cristo....

    lasciandomi scivolare addosso (e questo ti mostra che non mi identifico con il CNC), ti sottolineo però che questa è un'offesa ad un'Eucaristia valida (sappiano tutti i 3 motivi che la rendono valida) e che pertanto non la puoi definire così. Chiamala rito del CNC, o come vuoi, ma ti pregherei di non usare appellativi irriverenti.

    Tu ritieni che quello sia irriverente per il Signore, ma per me e chi ti legge assolutamente no.

    L'Eucaristia fa la Chiesa. E' assolutamente vero.
    ma sai benissimo che il problema sta infatti nel sottointeso. Anche il Novus Ordo sottointende.

    Sintetizzerei così: predomina il senso conviviale del comuniarsi con il Corpo di Cristo sull'aspetto del Sacrificio incruento. ne abbiamo discusso molto che secondo me il primo è conseguente (anche temporalmente nel rito) al secondo che è necessario, ma che se non si realizza anche il convito intorno a Lui, non ha senso parlare di Assemblea Celebrante, nel senso conciliare.

    Nel Vetus Ordo infatti il concetto di Assemblea Celebrante è assolutamente assente ed inconcepibile, e da qui nasce la disputa in generale.

    Rinnovare il Novus Ordo, evitando qualunque possibilità di sottointendere, risolverebbe il caso anche nel "rito CNC" (lo scrivo così, ma è un Novus con aggiornamneti). Se ripeti una decina di volte la parola Sacrificio, vedrai che non ti puoi confondere....

    Da sempre la mia proposta in generale è tornare ad una sola preghiera eucaristica: il Canone Romano.

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  11. ultima cosa:
    il dibattito sulla pubblicazione e chi la deve fare non mi appassiona, e non vi interverrò (tanto per sgombrare dubbi....).

    Alessio

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  12. ti sottolineo però che questa è un'offesa ad un'Eucaristia valida (sappiano tutti i 3 motivi che la rendono valida)

    se ti riferisci al rito neocat, non li vedo...

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  13. al secondo che è necessario, ma che se non si realizza anche il convito intorno a Lui, non ha senso parlare di Assemblea Celebrante, nel senso conciliare.

    nella Messa usus Antiquior il sacro convito non è assente: è il culmine del Sacrificio! E' assente solo per chi si serve dei pregiudizi per giustificare le selvagge innovazioni -che diventano profanazioni- apportate alla Liturgia.
    L'assemblea, nel senso di convocati alla Presenza (che si fa Reale e non simbolica) del Signore, non è nata col concilio... solo che si è perso il senso dell'assemblea partecipante, perché il vero Celebrante è il Signore e il Sacerdote in persona Christi

    Il sacerdozio battesimale dei fedeli si esercita lo stesso senza bisogno di enfatizzarlo per sminuir equllo 'ordinato' dell'Alter Christus che, in qualità di Presidente, narratore e animatore, poco differisce dal pastore protestante...

    La Santa e Divina Liturgia è un FATTO umano-divino perpetuato nei secoli da Cristo Signore, non è né una narrazione né una rappresentazione!
    So che lo sai e lo accetti concettualmente, ma il controsenso è che pare che lo trovi anche nel rito nc. Questo francamente non lo capisco, perché il fatto che tu lo ritenga vero non dimostra che nel rito CnC si realizzi, anche avuto riguardo a quello che resalmente si insegna e a quello che ogni volta si vive!

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  14. Rinnovare il Novus Ordo, evitando qualunque possibilità di sottointendere, risolverebbe il caso anche nel "rito CNC" (lo scrivo così, ma è un Novus con aggiornamneti). Se ripeti una decina di volte la parola Sacrificio, vedrai che non ti puoi confondere...

    se ripeti una decina di volte la parola Sacrificio seduto attorno ad un tavolo, rimanendo in piedi anche nel momento più sacro e solenne, urlando canti invece di Adorare nel Sacro silenzio, aspettando Elia che passa a portarti sul "carro di fuoco" bevendo 'il vino dell'esultanza' e mangiando il 'pane dell'afflizione', credi che si compia l'Actio ineguagliabile di Cristo oppure qualche altra cosa?

    Infatti dimentichi che il rito nc parte dal NO ed è stato possibile proprio in virtù di esso, ma è uno stravolgimento persino nel NO (risonanze, emozionalità, canti martellanti e coinvolgenti, tallit sul leggio, channunkkiah sulla 'mensa' size=extralarge, danza davidica finale... e non è nemmeno tutto).

    "Aggiornamenti" de che? Si chiamano sincretismo ed abusi liturgici...

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  15. Dice Mic
    costringerlo a rispettare il suo stesso Statuto.

    ma chi è che lo fa?


    Intanto DIRLO è già qualcosa!

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  16. Intanto DIRLO è già qualcosa!

    infatti per molti è servito, anche questo è già qualcosa :)

    stamattina ci siamo accavallati con gli articoli. Non ho differito il mio per non fargli perdere attualità, in relazione anche al legame con la testimonianza di Alect.

    In ogni caso, a meno di qualche sorpresa, non credo potremo spremer nulla dai nostri interlocutori sui punti che hai posto, e con molta chiarezza, per approfondire.

    Ma la puntualizzazione era necessaria e resta utile in assoluto.

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  17. In ogni caso, a meno di qualche sorpresa, non credo potremo spremer nulla dai nostri interlocutori sui punti che hai posto, e con molta chiarezza, per approfondire.

    INTERESSANTE Mic il tuo modo d'intendere i rapporti su questo blog

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  18. non è un modo "di intendere", ma un modo "di constatare"...

    del resto, se non fosse come ho constatato, invece di fare la battuta tendenziosa, avresti dato il tuo contributo.

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  19. X Anonimo...

    Ti invito a rispondere alle mie domande...

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  20. Dice Alessio:

    Anche tu credi che debba essere punito un dono dello Spirito Santo, come descritto dal Papa?

    Su queste basi di partenza, ritieni davvero possibile che vi sia mai permeabilità?

    I tuoi sforzi, come i miei, sono inutili.


    Quello che "credo" l'ho scritto in apertura del Post. Ed è chiaro.

    La "base di partenza" per i molti ABBANDONATI pastoralmente e moralmente, sarebbe quella di riconoscere FALLIBILI i dirigenti del movimento neocat e, perdonandoci a vicenda, ANDARE AVANTI sulla linea Tradizionale della Chiesa.

    La risposta di Emma è un compendio perfetto di quello che è inteso come DONO DELLO SPIRITO SANTO per la Chiesa! Quello è il DONO! Invece l'uso che se ne fa è soggetto alla volontà deglio uomini! I quali non sono infallibili e non sono impeccabili! Considerare la definizione di "dono" per il CnC, come una specie di maglio perforante che dovrebbe azzerare ogni responsabilità UMANA è quanto di più terribile si possa credere! SIAMO PECCATORI! LO E' ANCHE KIKO! QUESTA CONSAPEVOLEZZA ralativizzerebbe l'OPERARE dei dirigenti del CnC!

    Che questa consapevolezza NON CI SIA, o valga solo per chi "fa il cammino" e non per chi lo attua come "dono", è radice di molti mali!

    Io SPERO in Dio. E, siccome può tutto, spero che possa convincere Kiko ad attuare, prima o poi, il CnC CHE E' DONO e non il CnC CHE E' IN MANO AGLI UOMINI !

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