domenica 21 gennaio 2018

Il Sacro Dogma del Cammino Neocatecumenale

UFO di Kiko a Porto San Giorgio (Italia):
notare l'illuminazione multi-color kitsch
Fermiamoci un secondo a riflettere brevemente su questo commento di un neocatecumenale americano a un articolo del blog Jungle Watch:
«Actually, when you place a moratorium on evangelization and missionary work, that is proof enough that you are outside the Catholic church. When you choose to shut down a seminary, that is proof that you are outside the Catholic church. When you don't support what the Popes have said, to be valid for our society and for our times, then you are outside the Catholic church. When you don't believe the Pope who acknowledged that THE Way is one of the first fruits of Vat II, you are outside of the Catholic church.
So you go ahead and list all your accusations of The Way with all your supporting documents but just know that this blog and its content is enough proof that you are outside of the Catholic church.»
 Traduzione:
«In verità, quando decidi di mettere una moratoria all'evangelizzazione e al lavoro missionario, è prova sufficiente che sei fuori dalla Chiesa Cattolica. Quando scegli di chiudere un seminario, è prova che sei fuori dalla Chiesa Cattolica. Quando non supporti ciò che i Papi hanno detto essere valido per la nostra società e per i tempi odierni, allora sei fuori dalla Chiesa Cattolica. Quando non credi che nel Papa che ha riconosciuto che IL Cammino è uno dei primi frutti del Vaticano II, sei fuori dalla Chiesa Cattolica. 
Perciò, andate pure avanti a elencare tutte le vostre accuse al Cammino con tutti i vostri documenti  ma sappiate che questo blog e il suo contenuto provano a sufficienza che siete fuori dalla Chiesa Cattolica.
Quante volte abbiamo sentito anche noi rivolgerci queste accuse dai ben noti pasqualoni nostrani? È la loro mentalità, secondo cui chi critica il Cammino sarebbe automaticamente fuori dalla Chiesa. Il Cammino agli occhi dei neocatecumenali zombificati è un dogma, anzi è Il Dogma che supera tutti gli altri, è il discrimine fra chi è fuori e chi è dentro la Chiesa Cattolica.

Il fatto più comico è che il neocatezombi, nella sua ridicola invettiva, si rivolge al Vescovo, al Vescovo di Guam! Il Pasqualone di Guam ha messo fuori della Chiesa nientemeno che un Vescovo: Michael Jude Byrnes è colpevole di "lesa maestà" kikia, per aver osato contrastare il santissimo cammino, per aver fatto quello che ogni Vescovo dovrebbe fare cioè guidare, insegnare e santificare. Nello Statuto del Cammino, all'articolo 1, c'è scritto che il Cammino è al servizio del Vescovo: ma questo ai pasqualoni zombificati non importa, perché secondo loro l'articolo 1 vale solo finché il vescovo è complice dei kikos... Vantano di essere cattolici ma sono ribelli, insensati, nemici del buon senso, nemici della carità, nemici di Dio! Bell'esempio, non c'è che dire.

34 commenti:

  1. L'ipocrisia dei neocatecumenali è tale che se un Vescovo non è d'accordo con il loro metodo e gli pone dei vincoli o condizioni, loro reagiscono chiudendo il Cammino nelle Parrocchie di quella diocesi e le trasferiscono in una diocesi vicina. E questa sarebbe obbedienza umile al Vescovo? E questo sarebbe il loro mettersi al servizio del Vescovo (come prevederebbe lo Statuto!).
    La stessa cosa fanno in più piccolo anche nelle Parrocchie: appena arriva un Parroco che ha il carattere e la forza di imporsi affinchè seguano la Chiesa e non Kiko loro emigrano totalmente in un'altra Parrocchia. In fondo non è una perdita, ma un guadagno per la Diocesi o per la Parrocchia... perchè tanto in realtà loro si sentono "altro" e non ne fanno parte, infatti vivono in realtà parallele agli "altri" "cristiani della domenica".

    Annalisa

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  2. ......prima di tutto direi che sono arroganti.

    Lupi vestiti da agnelli, si presentano umili nelle parrocchie come gli ultimi, poi ben presto dismettono il travestimento e si mostrano, senza alcun pudore, per quelli che sono.
    Prepotenti con i Parroci appena questi osano dire qualcosa, prepotenti con i fratelli.

    Non accettano che qualcuno si metta di traverso, una volta entrati prendono possesso e desiderano solo espandersi.

    Poi per loro le parole significano altro, per esempio cosa c'è in comune tra un seminario R.M. e un qualunque altro seminario cattolico?
    E tra l'evangelizzazione così come è intesa nella cammino e l'evangelizzazione nella Chiesa cattolica? Quando il Papa ha dato delle linee per correggere il tiro, dalla priorità da dare alla comunione con le altre esperienze cattoliche, a costo di rinunciare ad aspetti propri del cammino, al rispetto per i contesti culturali e le diverse tradizioni in cui si opera con le "missioni" neocatecumenali. Ne vogliamo parlare?

    Il solito "primo"tra tutti i frutti del Vaticano II.....ma se non rispetti neanche tutte le correzioni che la Chiesa ti ha imposto per poterti definire anche semplicemente un itinerario cattolico?

    Oltre tutto questo chi ha messo a Guam quel Vescovo se non il Papa stesso? Ve lo chiedete?

    Pax

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  3. Fa proprio parte del DNA kikiano questo voler buttare fuori dalla porta la gente! Basta leggere la famosa frase di Kiko, venerata dai suoi fedeli al punto di farne un vero e proprio santino "chi non obbedisce, che se ne vada".
    E vabbè, non avrebbero diritto, da cristiani cattolici, ad essere così intolleranti e soprattutto a richiedere un genere di obbedienza che neppure gli ordini religiosi pretendono, però, passi.
    Ma che pretendano di buttare fuori le persone dalla Chiesa Cattolica perché sollevano dei documentati dubbi su alcuni aspetti critici del loro "itinerario", questo è pura follia!
    Ma, ancor peggio: addirittura, sulla base di alcune generiche espressioni laudatorie dei papi, credono di poter buttare fuori dalla Chiesa un vescovo (che agisce direttamente su mandato del papa) al quale il loro Statuto promette obbedienza!
    Quindi: chi non obbedisce vada fuori, dice Kiko. Fuori da dove? Non dalla Chiesa, non dal Cammino in quanto frutto del CVII, che è il Cammino degli Statuti, ma fuori da Kikolandia, che non è la Chiesa, non è il Cammino, non è proprio nulla!

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  4. Piccolo promemoria tecnico: se uno è "patentato" dalla motorizzazione civile, la patente non è l'autorizzazione a fare quel che gli pare (per questo esistono le multe, il ritiro patente, e il carcere).

    Allo stesso modo, se uno è "approvato" dalla Santa Sede...

    Intanto, segnalo anche un'utilissimo promemoria a domande e risposte che i fratelli del Cammino Neocatecumenale dovrebbero leggere e meditare.

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  5. Molto importante, per tutti, quanto segnalato da Tripudio ..
    È il cuore della nostra fede ..

    È il significato della Messa DENTRO la Chiesa;

    la domanda che tutti dobbiamo farci (NC, fedeli cattolici e Pastori) è:

    la "Messa" NC viene celebrata con qste modalità e soprattutto con qsta intenzionalita'?

    In parole povere, vorrei chiedere a un fedele NC, e ancora di più ad un "presbitero" NC .. cos'è per te la Messa? Cosa intendi che stai facendo quando vi partecipi o la celebri?

    .. perché non è affatto chiaro.. anzi, ti sei accertato che quello che stai facendo sia "DENTRO" la Chiesa?

    Aggiungo 1 altra segnalazione, dalla patria di Kiko, un vescovo che, grazie a Dio, le idee chiare le ha:

    http://lanuovabq.it/it/chiese-proibite-per-usi-profani-firmato-un-vescovo

    Roberta

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  6. Interessante quanto dice Annalisa e profondamente vero, questo il loro modo di fare, anche io lo ho visto tante volte. A volte con ricadute terribili, come al solito procurando spaccature insanabili tra fedeli di una stessa parrocchia perché si creano due gruppi: i fedelissimi al cammino che vanno via, obbedendo ai catechisti e quelli che sentono forte l'appartenenza parrocchiale e non ci stanno, non accettano di lasciare la loro casa e anche il loro Parroco che esce dall'esperienza di chiusura del cammino nella sua parrocchia molto provato.
    Così, come sempre, portano divisione, mai unità, mai amore.

    Cara Annalisa tu dici, meglio che se ne vanno, più che una perdita è un guadagno, ma rifletto che sarebbe così se se ne andassero loro, i catechisti, e basta. Ma il fatto di portare via i fratelli, di trasferirli in un'altra Parrocchia o addirittura in un'altra Diocesi, significa che questi fanno ciò che vogliono.
    Questo non dovrebbe essere consentito loro, troppo comodo.
    Il male si diffonde, invece di circoscriversi, come sarebbe se fossero costretti a sottostare alle indicazioni "indigeste" del Parroco o Vescovo che li stringe all'obbedienza.
    Invece vanno di qua e di là, minacciando che potrebbero continuare a chiudere Parrocchie, per cui i Sacerdoti fanno bene a stare docili.
    Ho visto nascere rivalità, in seguito a questi trasferimenti, rivalità tra Parroci che si rubano le pecore gli uni agli altri.
    Ho visto mariti in discordia con la moglie, uno voleva seguire i catechisti, l'altra il Parroco, fratelli e sorelle (di carne), figli e genitori, ecc.
    Il diavolo è colui che divide, mette guerra, giudizi, uccide.

    Pax

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  7. È esattamente quanto è successo qua da me e in cui sono rimasta coinvolta in modo devastante.

    Con un' "aggravante": nn tutti coloro che sono rimasti lo hanno fatto x fedeltà al Parroco o al vescovo ma solo x nn dover essere aggregati ad altre comunità in cui sarebbero stati l'ultima ruota del carro ... Infatti hanno pazientato ed ottenuto dal vescovo un "nuovo" CN .. ed ora stanno continuando ad esercitare il loro "potere" ..

    Mi chiedo come danno significato a qsta situazione nelle occasioni di "raduno" generale con Kiko .. nn si sopportano a vicenda eppure hanno lo stesso "padrone" .. al quale nulla importa di questa "discomunione" interna al CN ; infatti sollecitato personalmente a intervenire dal parroco (che andò a Roma a parlargli) disse che per lui, nella nostra città, non c'era nessun problema..

    Roberta

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  8. E che problema c'era, Roberta? Per uno che non si pone mai il problema della sofferenza delle persone, dei loro legittimi desideri, dell'integrità delle parrocchie, ma l'unico, sempiterno problema della sopravvivenza della sua creatura, del cammino, non c'era nessun problema!
    L'operazione era riuscita, peccato che, nel frattempo, il paziente fosse morto.

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  9. E' talmente idiota quello che dice il camminate americano, che mi meraviglio come non abbia iniziato il discorso con "in verità, in verità vi dico...".

    1) se la cosiddetta evangelizzazione è zeppa di eresie non è chi la mette in moratoria a essere fuori dalla Chiesa, ma, se mai, chi DISUBBIDISCE alla moratoria.

    2) Nella storia della Chiesa di seminari se ne sono chiusi a iosa. Chiudere un seminario dipende dal Vescovo e non da Kiko. Se poi il seminario sforna preti eretici e con problemi psicologici devastanti, chiuderlo è un dovere.

    3) E' valido per la nostra società ciò che il Papa ha detto che DEVE ESSERE e ciò che il Papa si aspetta che sia. Non ciò che DEVIA dal volere del Papa. Non, ad esempio, se si disubbidisce ai Vescovi locali come ha fatto e FA ANCHE OGGI, il Cammino in Giappone. Il Papa, quel Papa, si era espressamente raccomandato di ubbidire ai Vescovi locali. E questa era una condizione essenziale del riconoscimento.

    4) A non credere nel Papa che ha riconosciuto il Cammino è il Cammino che DISUBBIDISCE a quanto riconosciuto. Ad esempio: il Papa voleva un Cammino che durasse 7 (SETTE) anni e non 30, e che dopo confluisse nelle parrocchie senza continuare a fare comunità proprie.

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    1. Scusa ma dov'è scritto che il Papa voleva che il Cammino durasse 7 anni? È importantissimo conoscere queste cose!GRAZIE

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  10. @ Roberta

    "infatti sollecitato personalmente a intervenire dal parroco (che andò a Roma a parlargli) disse che per lui, nella nostra città, non c'era nessun problema."
    -----------------

    Bella fotografia del loro modo di fare.
    Il povero Parroco va a Roma per parlare con i grandi catechisti.
    Non ottiene nulla, ovvio, perché il grande catechista comanda tutto lui, in una Parrocchia o in un'altra, che gliene frega....
    Questo dimostra che il Parroco non vale un bel nulla, deve subire e basta.
    Questo dimostra che comandano tutto loro.
    Allora, vorrei far osservare che la responsabilità finale È SEMPRE DI KIKO perché?
    Ma perché, quando i catechisti si trovano davanti a questo tipo di problemi, NULLA RISOLVONO SE NON CHIEDONO A KIKO COSA FARE. È chiaro che è Kiko stesso che dice loro di trattare i Parroci così. Perché devono capire come funziona. Nessuna indulgenza, dunque. Mai ho visto un'equipe cambiare idea perché il Parroco lo chiede.
    Ma dietro tutto questo c'è una cosa ancora più inquietante. La volontà di Dio per loro dovrebbe passare per il Parroco, per il Vescovo. Lo dice lo Statuto, ma prima lo dice la logica.
    Dio parla nella storia, Parroci e Vescovi sono i suoi ministri. Prima che Kiko catechista insieme ai suoi.
    Ma loro della Volontà di Dio se ne fregano, appassionati solo del loro potere, abituati ad avere mano libera in tutto.

    Un'altra cosa metti in evidenza, il problema grosso delle fusioni, tutte le competizioni e contrasti che si generano in seguito ad esse, imposte tante volte dai catechisti senza alcun discernimento sulle situazioni concrete, neanche rendendosi conto che si tirano la zappa sui piedi, perché queste fusioni, che portano tanti ad allontanarsi dal cammino ( ben per loro) tanti altri a continuare rodendosi il fegato......ma nulla, nulla muove a pietà i crudeli catechisti.

    Riparleremo presto di questi e altri frutti marci del cammino.

    Intanto ringrazio Pietro, nel suo precedente commento ha smontato Anonimo pezzo per pezzo...della serie "le tue stesse parole ti condannano".

    Pax

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  11. Bello il racconto del parroco di Roberta che va a Roma a parlare con Kiko per cercare una soluzione!
    Ha cercato di farsi "mediatore", come ha ricordato papa Francesco il 9 dicembre scorso ai seminaristi, come cioè dovrebbero comportarsi i bravi sacerdoti, o chiunque abbia una responsabilità nella comunità cristiana: si è scontrato invece con la mentalità neocat, quella di essere degli intermediari, di non saper e non voler "essere vicini" alle persone, accogliere, aiutare.
    Sentite la descrizione che ne fa il papa:
    “l’intermediario è triste, sempre con quella faccia triste o troppo seria, faccia scura. L’intermediario ha lo sguardo scuro, molto scuro! Il mediatore è invece aperto: il sorriso, l’accoglienza, la comprensione, le carezze”.
    Niente sorriso, niente carezze, nessuna flessibilità, sono il marchio degli intermediari di Kiko.

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  12. E dai col ritornello: "Siamo approvati..."!
    Faccio un esempio semplice semplice che anche il più addomesticato dei camminanti può capire (spero).

    Il Papa, in aereo, ha sposato una hostess e uno steward. Ha "approvato" la loro unione.
    Possiamo considerare 3 casi:

    1) i coniugi erano consapevoli di cosa significa il matrimonio, dunque il matrimonio è valido, e si comporteranno sempre secondo l'insegnamento della Chiesa. Nulla da dire.

    2) Erano consapevoli di cosa è il matrimonio, dunque il matrimonio è valido, ma un giorno decideranno di chiudersi alla vita.
    Se quel giorno qualcuno dicesse loro che sbagliano, che fanno del MALE e loro rispondessero che sono stati "approvati", che penseremmo? Che la risposta è un'idiozia, perché l'"approvazione" della loro unione non significa l'approvazione dei loro comportamenti. Anzi, evidenzia il TRADIMENTO dei loro comportamenti.

    3) Ma c'è di peggio: i coniugi si sono sposati senza essere aperti alla vita. Allora, Papa o no, il matrimonio è NULLO. L'"approvazione" è nulla perché mancano le condizioni.

    Ovvero: se quando il Papa ha approvato il Cammino come durasse 7 anni Kiko, COME PENSO, già sapeva che il Cammino sarebbe durato di più, forse per sempre, l'APPROVAZIONE E' NULLA.

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  13. Su Crux Sancta il decreto del vescovo Byrnes che ha chiuso il 9 gennaio 2018 la facoltà farlocca di teologia kikiana-carmeniana Blessed Diego Institute che era legata all'ex seminario neocatecumenale di Guam, chiuso d'autorità anch'esso.

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  14. Ho sentito che la prossima settimana Kiko rifarà la convivenza degli itineranti che aveva interrotto.
    Qualcuno ne sa qualcosa?
    Grazie

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    1. No. La convivenza degli itineranti è stata rimandata al 23 Febbraio perché Kiko sarà ricevuto dal Papa durante la prossima settimana.
      Ex.

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    2. Sarebbe interessante, se la notizia è vera, sapere se è kiko che ha chiesto l'incontro o il Papa che vuole parlare con kiko.

      Frilù

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  15. segretario leghista sta trattando per l'ingresso nelle liste del Carroccio di esponenti di primo piano del Family Day, l'organizzazione cattolica guidata da Massimo Gandolfini che si era battuta fortemente contro l'approvazione della legge sulle unioni civili, passata in via definitiva alla Camera l'11 maggio 2016, voluta dal governo guidato da Matteo Renzi.

    L'annuncio dell'accordo potrebbe esserci nei prossimi giorni. Candidato nella Lega, nella parte proporzionale, o direttamente Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, o un paio dei suoi più stretti collaboratori. Questa mossa del leader leghista ha un chiaro senso politico. Nel momento in cui Salvini e il Carroccio si scontrano quasi quotidianamente con Papa Francesco sul tema immigrazione-accoglienza, l'obiettivo è quello di recuparare un parte dell'elettorato cattolico e in particolare quello più tradizionalista e legato alle posizione del Papa emerito Benedetto XVI.

    Non a caso più volte Salvini ha twittato e postato su Facebook espressioni del tipo 'il mio Papa è Ratzinger'.

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    1. Purtroppo la politica italiana è solo un patetico teatrino. Le decisioni "europee" vanno ratificate e basta, per cui al governo e al parlamento spettano di fatto solo compiti amministrativi. E comunque un politico che avesse detto "il mio papa è Ratzinger" dal 2013 ad oggi, sarebbe più credibile di uno che se ne ricorda solo in campagna elettorale.

      I kikos che bramano di assicurarsi una poltroncina (cioè un lauto stipendio a fronte di un impegno insignificante: il mestiere del politico) sono solo gente che tenta di far fruttare il proprio potere all'interno della setta prima del suo inesorabile declino. Un po' come i manager che tentano di sbolognare il proprio pacchetto azionario perché hanno capito che l'azienda è prossima al fallimento. Naturalmente tutto questo non c'entra niente con Nostro Signore, che è l'ultimo dei loro pensieri (sebbene sia spesso il primo dei loro proclami).

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    2. Intanto segnalo un articolo di A.Gnocchi che probabilmente si è ritrovato un parroco neocatecumenale in parrocchia...

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    3. Il testo è molto forte, specie nell'asserto: "un esercito diabolico di Architetti e Muratori, dal vertice della gerarchia alla base del popolodidio, ha progettato e quasi finito di costruire una chiesa senza sacramenti, vale a dire un non-chiesa, un luogo di perdizione invece che un luogo di salvezza". Architetti e Muratori, con le debite maiuscole, sono appellativi normalmente riferiti alla Massoneria.

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  16. Metto qui un link sulla seconda convivenza fatta da kiko (il rabbino) con gli ebrei alla domus Galilea da notare come al solito l'assenza di croci. Un ebreo travestito da cristiano
    https://m.youtube.com/watch?v=0bf5mheefD4

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  17. Qualcuno sa qual è la situazione in Perù del cammino. È interessante leggere ciò che Papa Francesco ha detto ai sacerdoti peruviani.
    Ci sono molti punti in cui sembra rivolgersi proprio al Cammino.
    Con il cellulare mi viene difficile fare copia-incolla di più frasi, dunque a voi la lettura.
    http://ilsismografo.blogspot.it/2018/01/papa-in-peru-papa-francesco-ai.html?m=1

    Frilù

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    1. Cara Frilù, grazie per la segnalazione! Nulla di strano che papa Francesco si rivolga al Cammino, saldamente presente in Perù e responsabile di gravi dissapori nelle diocesi, vedi il caso emblematico del Callao di cui ci siamo occupati più volte sul blog.
      Incollo qui l'ultimo articolo che riporta, tramite i vari link presenti nell'introduzione, ai thread precedenti.

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  18. Ex No. La convivenza degli itineranti è stata rimandata al 23 Febbraio perché Kiko sarà ricevuto dal Papa durante la prossima settimana.

    E' una notizia sicura? A me risultava che la convivenza dovesse iniziare domenica prossima 28 gennaio e andare avanti per dieci giorni. La fonte sono fratelli di un'altra comunità che devono andare con cui ho psrlato sabato. Quindi se ci fosse stato uno spostamento avrebbero già dovuto saperlo

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    1. Magari è stata rinviata per dare tempo a Kiko di digerire il cazziatone che gli farà papa Francesco.

      La questione del vescovo pedofilo neocatecumenale certamente crea diversi motivi di allarme per il Papa, e il fatto che i kikos hanno l'assoluta urgenza di nascondere la polvere solo il tappeto aggrava ancora di più la situazione. Infatti, se il vescovo pedofilo neocatecumenale viene punito i capibastone della setta capiranno che la loro stessa impunità non è più garantita (e non solo per quel che riguarda le molestie sessuali, ma tutto il loro piccolo impero costruito all'ombra di Kiko; ogni mafia ha come legge non scritta il difendere i suoi membri prominenti).

      Il loro vantaggio, finora, è che probabilmente il Papa teme lo scoppio di un nuovo scandalo di proporzioni immani - quello dei "vescovi pedofili". Visto che Apuron è arrivato ad essere vescovo per trent'anni, durante i quali ne ha fatte chissà di quanti colori (tentando di stuprare anche suo nipote), ed ha cominciato a trastullarsi molestando chierichetti fin da quando era diciannovenne, è statisticamente possibile che qualcun altro dei quattromila vescovi cattolici nel mondo sia nella stessa situazione (coscienza sporca ma impunità garantita... finora).

      Purtroppo, dato che per i media "accusato" significa "colpevole", e "allontanato" significa "doppiamente colpevole", il Papa ha una brutta gatta da pelare. Questo, secondo me, spiegherebbe il suo atteggiamento ambiguo. Non mi piace questo Papa, ma chiunque si voglia mettere per un attimo nei suoi panni di fronte all'imminenza di uno scandalo pazzesco e con un nugolo di collaboratori bravissimi ad adulare e altrettanto bravissimi nel nascondere le magagne dei loro amiconi, non riuscirebbe facilmente ad avere e adoperare tutto il "pugno di ferro" indispensabile a fare una buona ripulita e a compiere giustizia prima che sia troppo tardi. Il mondo tenterà di colpire la Chiesa nel modo in cui la può danneggiare meglio, e certe mosse - come difendere un vescovo pedofilo a scapito delle vittime (cosa che ha allarmato anche il cardinale neocatecumenale O'Malley) - sono di brevissimo respiro, sono tentativi di prendere tempo.

      Dico tutto questo alla luce del fatto che le linee guida ecclesiastiche per combattere la pedofilia nel clero parlano appunto del clero, indicando il vescovo come responsabile, vigile, giudice, ecc. Non si allude mai al caso ipotetico di un "vescovo pedofilo", e sarebbe pure legalmente complicato farlo visto che i vescovi non sono dipendenti di un'azienda-Chiesa, nemmeno in quegli Stati dove vigono concordati o dove clero e vescovi vedono in qualche modo riconosciuto il loro status dalla legge.

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  19. Non vedo pubblicato un commento da me postato questa mattina.
    Scrivevo che sarebbe interessante sapere se è stato kiko a chiedere l'incontro con il Papa o il Papa a far chiamare kiko. Suppongo più la seconda ipotesi, visto che in programma c'era la convivenza.

    Frilù

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  20. "A me risultava che la convivenza dovesse iniziare domenica prossima 28 gennaio e andare avanti per dieci giorni"

    Dieci giorni? Incredibile!
    Molti anni fa ho lavorato alle dipendenze di una multinazionale americana dell'elettronica e dell'informatica, la Texas Instruments. Le "convention" al massimo duravano tre giorni. Poi giunse da Dallas l'ordine di risparmiare e furono ridotte a due se non a uno, non ricordo bene.
    Questo è un segno che nel Cammino non si pongono problemi di quattrini. Tanto pagano i poveri pasqualoni delle comunità.

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    Risposte
    1. E neanche si può prendere in considerazione la video conferenza...perché TUTTI dopo dieci minuti lo mollerebbero in malo modo..essendo fuori dall'ambiente "ipnotico" e vedendo con occhi necessariamente diversi

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  21. Si, le convivenze di itineranti storicamente durano dieci giorni. Sono eventi importanti per il governo del cammino e servono a Kiko per affermare il suo potere

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  22. Frilù, visto che i tuoi commenti, si vede per qualche motivo tecnico, spesso non passano, forse ti conviene farti un utente Google.

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  23. Grazie Valentina, me lo aveva già suggerito Tripudio. Effettivamente, ultimamente, sono molti quelli che non passano. Ma ripeto sono abbastanza negata e ho paura di fare pasticci. Comunque ora, con l'aiuto di una persona, che non può essere di casa, mi farò aiutare e spiegare bene come fare.

    Frilù

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