mercoledì 20 giugno 2018

Neppure a Foligno ci si salva dalla nuova estetica neocat

QUANDO LA CHIESA NON TROVA PACE:
IL CASO DI SANTA MARIA INFRAPORTAS A FOLIGNO


Che a Foligno amassero i cubi lo potevamo dedurre dal cubo cementizio di Fuksas, costato svariati milioni di euro nonostante l'indiscutibile orrore che ne promana.

Non potevamo immaginare, però, che i cubi venissero anche installati al posto degli altari, come è accaduto recentemente nella chiesa più antica della cittadina umbra, quella di Santa Maria Infraportas.

Eretta nell'XI secolo, Santa Maria Infraportas può vantare uno straordinario numero di rimaneggiamenti e ripensamenti, soprattutto nel corso dell'ultimo secolo.

Vediamo un po' di far luce sul perché delle modifiche che ne hanno lentamente cambiato i connotati, sino al più recente adeguamento liturgico.


Ecco come si presenta il presbiterio della chiesetta nel secondo dopoguerra. Le balaustre sono al loro posto, sulle pareti si notano affreschi probabilmente di epoca settecentesca. Un coro ligneo circonda il presbiterio, mentre le finestre dello pseudo abside sono poste ai lati di una grande pala raffigurante la Vergine Santissima. Una piccola bifora fa entrare la luce dalla lunetta superiore dell'abside. Sull'altare un piccolo tabernacolo sormontato dalla croce e i candelabri con reliquiari incorporati. Notate anche la presenza di due candelabri affissi alle pareti, dai quali pendono due lanterne. Si intravvede sulla sinistra il pulpito ligneo.

Passiamo quindi agli anni '80 ca.:


La chiesa è completamente spoglia, grazie a ripetuti interventi che partono dal restauro del 1957. Il presbiterio è completamente mutato. Non c'è più traccia del coro né tantomeno della pala d'altare. Le balaustre sono state abbattute. Si è scoperta una bifora singola che sale sino alla volta dell'abside. I due solenni candelabri con le lanterne sono stati sostituiti da colonnine con due ceri rossi da camposanto... L'altare sembra ancora mantenere un po' di solennità. Per il resto sembra di essere in un bianco trullo di Alberobello...

Arriviamo dunque al 2000, quando la chiesa diventa anche luogo di incontro di gruppi neocatecumenali:


Ecco apparire un ambone con tanto di trinità kikiana (un rifacimento di quella famosa di Rublev). Le sedi dei celebranti sono messe dinanzi all'altare. Una Madonna e un Crocifisso appaiono misteriosamente a visitare questo luogo spoglio e violentato dall'uomo. Due vasi di fiori, al posto delle due colonnine con i lumini rossi, abbelliscono un presbiterio ormai privo della sua solennità. Tappeti persiani servono a dare decoro ad un luogo che ormai ha perso le ragioni del suo decoro. La bifora dell'abside è coperta da una tela priva di cornice, secondo la prassi sciatta e archeologistica particolarmente in voga negli ultimi vent'anni. All'intonaco bianco trullesco si sostituisce la scoperta della pietra viva.

Veniamo quindi ai giorni nostri. Il presbiterio ha ancora una volta cambiato volto! Sui lati sono state aperte due arcate che lo mettono in comunicazione con le piccole navate laterali, secondo il principio della "comunicazione democratica" fra presbiterio e luogo dell'assemblea. Le sedi sono passate dietro l'altare che questa volta ha preso la forma di un cubo di pietra. Ancora una volta riappare una finestra istoriata sull'abside che prende il posto della precedente pala d'altare. Tre candelabri palesemente kitsch sono deposti ai piedi dell'altare. Due statue nelle nicchie dell'abside sono testimoni silenziosi dell'ennesimo cambiamento...


Da quest'altra foto possiamo poi vedere come siano comparsi nuovi banchi dal design moderno, privi di inginocchiatoio...


P.s. il Tabernacolo non si sa che fine abbia fatto... Pare che alcuni cittadini abbiano indetto una caccia al tesoro... ma la Diocesi ha fatto sapere che di quel tesoro non gliene importa proprio un fico secco!

(articolo di Francesco Colafemmina,
originariamente pubblicato a luglio 2010
su Fides et Forma)

17 commenti:

  1. Intanto, su Crux Sancta, le foto del seder giudeo-neocatecumenale... con tanto di foto alle "erbe amare", alla bislacca lavanda dei piedi, e all'immancabile girotondo idiota.

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  2. semplicemente basta non andare più in quella chiesa.

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    1. Quando una chiesa viene deturpata, siamo noi cattolici ad essere danneggiati.

      E sono danneggiati specialmente i cattolici più deboli, che non possono permettersi di andare a Messa in una parrocchia più lontana, anche solo per una banale pioggia o per un banale ritardo.

      Le parrocchie, infatti, esistono per garantire dottrina e sacramenti ai cattolici. Se la parrocchia viene deturpata e il fedele cattolico trova motivo per andare altrove (o peggio è costretto a subire lo scempio - neocatecumenale o modernista che sia), è una vittoria del demonio contro la Chiesa.

      Alla radice del problema c'è una mancanza di fede, specialmente da parte del clero. Quando il clero crede veramente in ciò che celebra, le parrocchie trasmettono quella fede al popolo anche sotto forma di arte (non è arte quella di un Fuksas o di un Argüello).

      Perciò non fa meraviglia che un parroco che crede più in Kiko che in Cristo, si dia alacremente da fare per neocatecumenalizzare la parrocchia (come ad esempio abbiamo visto ieri nel caso di Foggia).

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Fanno TUTTO diverso e questo non è normale.
    Perché si può esigere di rivedere certe forme, ci può stare che la sensibilità possa mutare anche col tempo, ma non è normale ribaltare tutto come si fa quando si vuol fare piazza pulita degli oggetti ammuffiti di una soffitta e dire che ci si riallaccia alla tradizione precedente.
    Non si può abbattere una monarchia e sostituirla con una Repubblica e poi continuare a dirsi monarchici.

    Per questo penso che anche i pezzi forti del Cammino, e cioè la (presunta) fedeltà all'Humanae vitae di Papa Paolo VI e l'amore (presunto) per il Papa, più che dei "cavalli di battaglia" sono dei "cavalli di Troia" all'interno della Chiesa.
    Perché a ben vedere anche l'apertura alla vita e l'amore per il Papa hanno qualcosa di DIVERSO nel Cammino. Cioè di eretico.

    Infatti i Papi, parlando dell'apertura alla vita, hanno sottolineato l'importanza della genitorietà RESPONSABILE ed esaltato, come un vero percorso di formazione cristiana, i metodi naturali, cose che nel Cammino sono DISPREZZATE.
    Dell'amore del Cammino per il Papa è ridicolo solo parlarne.
    E' vero, ad ogni Angelus il Cammino fa la claque al Papa, ma il significato dei loro battimani potrebbe essere tranquillamente sostituito con tanti schiocchi di lingua. Lecchinaggio e diabolica ADULAZIONE.
    Infatti non ubbidiscono mai. Ad esempio: più il Papa dice di testimoniare Cristo con gentilezza, più sono aggressivi. E quando il Papa dice qualcosa che a loro non garba, le loro critiche si fanno feroci.
    Solo all'interno, perché all'esterno il bicchiere deve apparire pulito.

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  5. Accidenti! Che orrida metamorfosi! Sembra "icona" della metamorfosi più dolorosa e devastante che subiscono le anime finite nelle mani della combriccola kiko/carmeniana!

    Signore pietà!

    Pax

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  6. Per prendere in giro le persone stupide è quasi sempre sufficiente lanciare nel discorso una parola che stimola le loro reazioni automatiche, come i cani di Pavlov (che, abituati a vedersi servire il cibo ogni volta che Pavlov suonava il fischietto, restarono col riflesso condizionato di sbavare ogni volta che sentivano il fischietto, anche dopo molto tempo che Pavlov smise di servire il pasto limitandosi a fischiare).

    Il tipico neocatecumenale è un idolatra. Per essere idolatri occorre cancellare ogni traccia di ragionamento e di spirito critico. L'idolatra vive di slogan preconfezionati e indiscutibili, da scagliare addosso automaticamente a chi non adora il suo stesso idolo.

    Per esempio: quando fischiate "evangelizzazione", i neocatecumenali pensano immediatamente alla loro carnevalata nelle piazze e ai loro raduni nel chiuso delle salette e nelle sale da pranzo degli alberghi, oltre che alla loro frenesia di stabilire nuove comunità di pagatori di decima, e si sentono del tutto obbligati (persino in buona fede, talvolta) a chiamarla "evangelizzazione", anche se si tratta solo di autocelebrazione.

    Riguardo ai banchi in chiesa al posto delle sedie, è lo stesso problema: quando il saggio indica la luna, lo stolto concentra tutta la propria attenzione sul dito. Quando un parroco fa togliere gli inginocchiatoi significa che vuole vietare di inginocchiarsi. Cioè sta insinuando che l'Eucarestia è una sorta di "sacro snack" anziché il Corpo e Sangue di Cristo sotto le specie del pane e del vino. Non ha senso inginocchiarsi di fronte ad un "sacro snack" - al contrario, ha senso inginocchiarsi davanti al Re dei Re, realmente presente nel Santissimo Sacramento. Invece il tipico kikos va blaterando che gli inginocchiatoi i primi cristiani non li avevano, e si illude così di averci dato una fondamentale lezione di teologia sacramentaria. Ha invece testimoniato la sua suprema asineria, e confermato il riflesso condizionato da cane di Pavlov.

    Un'altra questione relativa allo scempio postconciliare è che nella foga di "applicare il Concilio" gli altari sono stati sostituiti da tavoloni (ma il Concilio non ha comandato di deturpare l'arte sacra), e sono stati girati verso il popolo (ma il Concilio non ha comandato di girarli). Sono due abusi consolidati, abusivamente difesi in nome del Concilio, commessi per imporre qualche "novità" nella fede, qualcosa di nuovo che prima non c'era.

    Infine dobbiamo ribadire che il Cammino tenta di neocatecumenalizzare tutto, poiché odia l'arte sacra, odia la vita di fede tradizionale, odia a morte la liturgia cattolica, e vuole imporre ad ogni costo l'idolo Kiko e le sue fetide deiezioni. Dagli anni '50 quella chiesa di Foligno è stata più volte rimaneggiata, abbruttendola, e quando vi si è installato il Cammino Neocatecumenale lo scempio è continuato in maniera anche più grave.

    Come abbiamo già detto in tante altre occasioni, l'arte sacra è uno degli strumenti per trasmettere la fede: se perciò vediamo che qualcuno deturpa una chiesa (eliminandone immagini tradizionali su cui hanno pregato per parecchie generazioni - quando non secoli - tanti cristiani) per imporvi delle brutture moderne (kikiane o meno), dobbiamo necessariamente dedurre che vuole alterare la fede.

    L'imbottire una parrocchia di sgorbi kikiani e gadget kikiani veicola un solo messaggio: "per noi la fede è vera solo se è fede in Kiko".

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  7. Segnalo altro caso di furbizia neocatecumenale: il parroco della chiesa di spoltore Villa raspa in provincia di Pescara é stato condannato per abusi su minorenne e come per magia tutto Il suo passato da neocatecumenale sparisce su internet... Porgo una domanda ai piu esperti, a chi andrebbero denunciati I catechisti? E see il vescovo non ha tempo/voglia/coraggio per fare il sup dovere, come e a chi rivolgersi?
    Grazie in anticipo e come sempre grazie infinute per il lavoro di informazione che rendete!

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    1. Sicuramente la prima cosa da fare è rivolgerti al tuo Vescovo diocesano, ma nel caso in cui lui non voglia ascoltarti (o non abbia il coraggio di fare qualcosa) puoi rivolgerti ad una delle Congregazioni competenti (dipende da che cosa devi raccontare) della Santa Sede che sono gli organi ecclesiastici con funzioni superiori al Vescovo. Qui puoi trovare l'elenco: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/index_it.htm
      Ovviamente, se lo scavalchi, il Vescovo potrebbe diventare molto suscettibile...

      Annalisa

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    2. Questo prete ha sbagliato tutto: avrebbe dovuto rimanere solo in ambiente neocatecumenale e l'avrebbe passata liscia.

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  8. ho letto l articolo del Messaggero e dice che il Vescovo è stato il primo a condannarlo e a prendere provvedimenti

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    1. Tutto qua? Solo pochi anni e un risarcimento? Se un prete abusa di un ragazzo, significa che la vocazione non l'ha mai avuta...

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  9. OT: il cardinale McCarrick è stato censurato dalla Santa Sede. Portò Gennarini e la CN a Newark, New Jersey USA. Ha anche vissuto nel Seminario Redemptoris Mater ...

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  10. Il parroco pedofilo di spoltore non mi risulta fosse neocat, ma apparteneva alla numerosa schiera dei preti "a disposizione". A titolo di merito di solito ai preti nc piace la gn... Possibilmente di seconda mano.

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    1. Si ma nella sua parrocchia dalla lista ufficiale del cnc, delle comunità in Italia, risulta esserci il cnc


      AH AH AH ......

      Non sparare caxxate,un prete nc una volta in una convivenza all'Hotel Adriatico di Montesilvano secondo me si portò la "sposa", viste le loro effusioni, da veri innamorati, niente di scandaloso ma sempre appiccicati e scambi di occhiate continue,un altro che sapevamo pedofilo condannato per "balletti rosa" venne a trovarci a notte fonda nella cameretta piena di giovani nel caso che:"Qualcuno ha bisogno di qualcosa"?

      Tutto il mondo è paese

      Questi mostri sono in ogni luogo ed in ogni situazione

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  11. Ho consultato gli articoli dei quotidiani online locali, ma non sono riuscito a capire se tale Don Vito Cantò fosse neocat. Cercando su google non escono risultati associati che facciano pensare a che provenga da qualche RM. Mi sembra più di ambiente scout, pare fosse appunto capo scout.
    È una faccenda comunque triste. Trovo più grave il caso di McCarrick

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    1. Elenco delle Parrocchie in cui è presente il
      Cammino Neocatecumenale
      a cura di: Cammino.info e Ciro Carrieri
      da una lista originariamente compilata da Vincenzo Topa



      9 PE SPOLTORE SAN CAMILLO DE LELLIS Via Parigi, 101

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