martedì 29 gennaio 2019

"Fino a quando durerà questo scandalo?"

Nella seguente testimonianza, non confondete il ruolo di catechista parrocchiale con la figura del "catechista" neocatecumenale (purtroppo il Cammino abusa il lessico cattolico dando significati molto diversi: il vero catechista è colui che insegna il Catechismo, non colui che insegna il kikismo-carmenismo che è una cosa completamente diversa e zeppa di errori).

La lettera, inviata all'oliatissimo Ryłko in qualità di Prefetto del Pontificio Consiglio per i Laici, "stranamente" non ricevette alcuna risposta.

Notate in particolare la vendetta neocatecumenale: derisioni, annullamento degli incarichi, addirittura cacciato suo figlio dall'oratorio.


Ecc.za Rev.ma,

mi chiamo Giuseppina F. e Le scrivo da Cicognara, in provincia di Mantova. Ho 43 anni. Sono sposata e madre di 3 ragazzi. Per 8 anni ho fatto la catechista nella parrocchia di Cicognara e per 6 ho frequentato il Cammino necatecumenale dove ero entrata su invito del parroco don Luigi Pietta (anch'egli del Cammino) che ci aveva presentato dei catechisti che dicevano d'essere stati inviati dal Vescovo di Cremona.

Fiduciosa in don Luigi, con altri parrocchiani accettai di partecipare alle catechesi, terminate le quali, fummo invitati a partecipare ad una Convivenza di tre giorni in un lussuoso albergo sul lago di Garda. Lì ci istruirono su come proseguire il Cammino fino al Primo Passaggio che, in seguito, facemmo sempre nello stesso albergo sul lago di Garda.

Per due mesi, dalle 21 a mezzanotte, ascoltammo una serie di catechesi massacranti. Ci venne detto in maniera ossessiva e martellante, che eravamo delle nullità, dei peccatori che facevano schifo. Arrivati al rito conclusivo ci chiusero in un salone e dopo una intensa catechesi ci dissero che eravamo stati scelti dal Signore, che stava passando in quel momento. Ci chiesero se eravamo disposti a vendere i nostri beni per aderire alla Sua chiamata e che dietro la porta c'erano tanti demoni scatenati perché lì si stava compiendo un'opera di conversione. Ci fecero scrivere i nostri nomi sulla Bibbia e tutto si concluse con il Rito dell'Esorcismo, fatto su ognuno di noi da parte dei catechisti e del parroco.

Io mi sentii così male che chiesi aiuto ai miei responsabili, una coppia che come me aveva aderito a questo Cammino. Tornai a casa psicologicamente distrutta. Non potevo parlare con i miei, perché avevo ricevuto l'ordine dai catechisti di non parlare a nessuno. I catechisti ci dicevano in continuazione che erano stati mandati da Dio e che noi dovevamo loro una totale obbedienza. Chiamai così don Luigi. Lui mi consolò dicendomi di fidarmi e di proseguire. Così feci, nonostante i miei "perché e per come", ma solo perché don Luigi mi invitava ad avere fiducia.

Arrivammo allo Shemà, durante il quale ci fu ribadito con insistenza di staccarci dai beni. Chiedemmo spiegazioni in merito e ci risposero: "Hai un conto in banca? Svuotalo! Hai la macchina? Vendila! Hai beni immobili? Vendili! Hai preziosi o qualcosa a cui tieni molto? Staccati! Vendili e il ricavato mettilo nella cassetta dei poveri della parrocchia. Con tutto questo ci dovevamo sentire strappare il cuore, altrimenti non potevamo fare alleanza con Cristo, che poi ci avrebbe reso il centuplo.

Arrivammo al Secondo Passaggio, quello degli Scrutini. Uno alla volta ci hanno portati al centro della stanza, facendoci sedere al fianco della Croce, di fronte ai catechisti e al parroco. E' cominciato così l'interrogatorio da parte del capo catechista. In quei momenti chi non è abbastanza forte, con quel interrogatorio viene svuotato della sua vita o, per meglio dire, della gioia di vivere e della propria dignità e identità. Per ben due volte noi non "passammo"!

A loro dire, non ci eravamo provati abbastanza sui beni; non avevamo detto tutto della nostra vita; avevamo fregato i fratelli, ma non Dio! Io mi ero "provata" sui beni, offrendo del danaro, nella maniera più discreta possibile, ad una famiglia bisognosa, ma mi dissero che ciò non valeva, perché quella famiglia mi sarebbe stata riconoscente per tutta la vita.

Così dovetti rifare la prova.

Faccio notare che sono casalinga e non percepisco alcun stipendio, ma tra riti, prove ed altre richieste, in breve tempo mi si sono volatizzati otto anni di risparmi. Arrivammo per la terza volta allo Scrutinio. Dopo aver assistito con sofferenza agli Scrutini dei fratelli, arrivò il mio turno. Mi fecero la fatidica domanda: "Che cosa non hai accettato della tua vita?" Mi risultava difficile capire.

Risposi che non avevo accettato le decisioni che i miei genitori avevano preso sulla mia vita, quali lo studio e l'arte, alla quale tenevo molto. Il catechista mi chiese se queste scelte riguardassero anche il mio matrimonio. Io non volevo rispondere perché in precedenza privatamente avevo detto loro che queste scelte riguardavano il mio fidanzamento e che in seguito il mio matrimonio era riuscito bene.

Mia madre non aveva voluto che interrompessi il mio fidanzamento e forse, proprio per questo, lei era stata lo strumento di Dio perché il matrimonio si realizzasse. Io non ne volevo parlare, per rispetto a mio marito che amo molto, e per rispetto a mia madre, cui voglio altrettanto bene. Mi trovai in una situazione psicologica difficile perché essi mi dicevano che di fronte alla Croce non potevo mentire. Così parlai. Lei non può immaginare come mi sentissi male. Incominciò un interrogatorio allucinante che non finiva più. Venni accusata di avere giudicato mia madre e per questo dovevo inginocchiarmi e chiederle perdono.
Anche a mio marito dovevo chiedere perdono. Risposi che allora avevo solo sedici anni e che non avevo l'età per poter giudicare mia madre. Il capo catechista mi disse che sicuramente avevo pensato: Che razza di uomo mi sta rifilando mia madre, e molte altre cose.

Quella grossa insalatiera la chiamano "calice"...
A questo punto mi sono sentita morire. Mi avevano distrutta: non solo avevano lesa la mia dignità, ma anche quella di mio marito. Mi sentii terribilmente in colpa con mio marito, con mia madre e, addirittura, con i miei figli.

Quella era una storia che riguardava solo me e mio marito. Che diritto avevano quei laici a interferire così nella mia vita, mentre il parroco, lì presente, non proferiva parola? Andai a casa disperata e non dormii per tutta la notte. Verso le cinque del mattino svegliai mio marito e gli raccontai tutto, ma continuai a stare male. Per più di un mese presi dei tranquillanti, anche perché non potevo parlare con nessuno.

Andai da don Luigi che quasi mi cacciò. Ritornai da lui per confessarmi e gli dissi la mia sofferenza, ma lui mi rispose che ciò era un bene, perché voleva dire che il Passaggio era stato valido e che il Cammino andava bene per me.

Tanto mi sentivo male che avrei voluto rispondergli che stavo camminando verso una struttura psichiatrica. Il Passaggio si concluse dopo alcuni giorni con il Rito del Sale. Altre offerte in danaro e di oggetti vari. Con il dito puntato verso la porta della chiesetta delle suore di Viadana, anch'io come gli altri rinunciai a satana e a tutte le sue opere perché, a detta dei catechisti, il demonio si trovava dietro quella porta. Il sacerdote ci esorcizzò ancora una volta e tutto si concluse con la cena.

I catechisti tornarono nelle sere successive per istruirci sulla questione delle decime. Praticamente ognuno doveva detrarre ogni mese la decima parte dal suo stipendio, e metterla in una cesta per essere devoluta in opere di carità, non ben specificate.

A chi, come me, era solo, è stato detto di pretendere dal marito la metà del suo guadagno e di detrarre da questa il 10%. Pian piano mi accorsi come questo Cammino stava rovinando la mia vita. Venni a conoscenza di altri Passaggi a dir poco terrificanti. Mi consultai con un Padre francescano che mi consigliò di mollare tutto, perché ciò non poteva venire da Dio che non mette mai nessuno nell'angoscia e nella disperazione. Credo che la conversione sia un fatto personale e graduale. Per ognuno di noi, i tempi sono diversi. Solo Dio li conosce.

Ora che sono uscita da questo incubo soffro ancora per le migliaia di "fratelli" finiti in questa rete, ma soprattutto per i tanti consacrati. Come noi sposati ci fondiamo nel matrimonio in un cammino di salvezza per mezzo dell'amore, vissuto nella fedeltà e nel dono reciproco, così i consacrati nella Chiesa dovrebbero cercare in essa, e non altrove, quelle grazie e quelle virtù che Gesù, nostro Signore, è venuto a portarci.

Ringrazio Iddio per avermi aperto in tempo gli occhi. Ora posso finalmente respirare quella libertà che Lui ci ha procurato morendo in croce per noi. Prego sempre per quanti si trovano ancora in questa organizzazione (o, per meglio dire, setta).

Spero tanto che gli organismi preposti nella Chiesa predano in seria considerazione questa mia testimonianza, per far sì che Dio sia glorificato e trionfi presto la Sua giustizia.

Ora che sono uscita dal Cammino sono stata esonerata dall'incarico di catechista. Ciò ha procurato un grande dispiacere ai bambini che hanno lottato tanto per riavermi, ma non c'è stato nulla da fare. Oltre a me hanno colpito anche mio figlio che è stato cacciato dall'oratorio e dalle opere parrocchiali, perché aveva la stessa colpa della madre, quella di aver abbandonato il Cammino neocatecumenale.

Quanto è successo a me è toccato pure ad un'altra catechista, lei pure uscita dal Cammino. Speravo che con la venuta del nuovo parroco qualcosa cambiasse, ma con mio grande rammarico ho constatato che non è cambiato nulla. Oltre al dolore che ho provato nell'uscire da questa setta, ora devo subire anche le derisioni che il nuovo parroco riserva a coloro che hanno abbandonato il Cammino.

Al suo arrivo molti erano andati da lui per avere una parola di conforto, per essere accolti, ascoltati e amati, come ci si aspetterebbe da un buon discepolo del Signore. Lui però si è schierato subito dalla parte di chi frequentava assiduamente il Cammino. Ora la parrocchia è stata completamente trasformata in un ghetto: l'oratorio è stato definitivamente chiuso ai bambini e ai ragazzi che sono stati accusati d'aver commesso chissà quali crimini; gli anziani
non vengono ascoltati e si lamentano per l'assenteismo del parroco. La parrocchia è gestita solo da persone che frequentano il Cammino, che pensano d'essere i soli veri cristiani e trattano tutti gli altri con aria di superiorità, chiamandoli pagani e additano noi che abbiamo lasciato il Cammino come indemoniati.

Come è possibile che accada tutto ciò? Fino a quando durerà questo scandalo? Cosa devono fare costoro per toccare il fondo dell'illegalità? Non è questo il volere di Dio e nemmeno l'esempio che ci ha dato Gesù, nostro Signore. Prego Iddio che faccia finire al più presto questo incubo, che faccia tornare la pace ed il sorriso sul volto dei ragazzi, degli anziani, degli uomini e delle donne, e che l'oratorio torni ad essere la casa di tutti.

Faccio appello alla Vostra coscienza perché serva fedelmente la Santa Chiesa.

Mi benedica.
Grazie.
Giuseppina F.

Cicognara, lì 13.11.2005

(il testo della lettera aperta fu pubblicato sul
sito web Alterinfo e quindi ripubblicato
sul forum Usenet: it.cultura.religioni)

43 commenti:

  1. Questa "lettera aperta" è stata scritta più di tredici anni fa ma terribilmente attuale. I cosiddetti "catechisti", nel frattempo, hanno imparato nuove tecniche per occultare meglio la propria perfidia, come ad esempio il tipico sorrisetto di plastica esibito solo per poter gridare agli interlocutori "ma ti stai alterando?".

    Nel corso di questi anni l'autrice della lettera ha certamente voltato pagina nella sua vita e ha capito che anche gli amici del demonio (quello vero) sono capacissimi di blaterare "il Signore, il Signore" come copertura delle loro nefandezze, specialmente quelle riguardanti la vita di fede e la vita morale, particolarmente quelle perpetrate contro coloro che non si sono «allineati» al kikismo-carmenismo.

    Il Cammino è senza dubbio molto gradito al demonio (quello vero, non il simpatico portasfortuna dei camminanti che fa loro trovare il traffico in autostrada mentre vanno alla convivenza).

    Ricordiamoci sempre che dal punto di vista del demonio (quello vero), vale più un cristiano tiepido (borghesotto, superficiale, accasato, approssimativo, pressapochista) che un ateo. L'ateo potrebbe infatti convertirsi; il cristiano tiepido, invece, perfino quando proclama di dover convertirsi, in realtà si illude di non aver bisogno di conversione, cioè di non aver bisogno di migliorare nella vita morale, di non aver bisogno di sforzarsi. Si illude che basti marcare presenza il sabato sera, che basti fingere allegria ed effettuare i gesti prescritti dai perfidi Kiko e Carmen (compreso l'infantile e ridicolo "girotondo col passetto"), ed è tutto a posto: tanto "siamo approvati", e addirittura "il Papa ci loda"...

    Per di più, con la ridicola "teologia" kikista-carmenista secondo cui il Signore salverebbe "a grappoli", il neocatekiko può persino permettersi qualche comodo peccatuccio, specialmente se la comunità procede puntuale nei pagamenti delle assurde "Decime" e delle infinite collette, e nel marcare presenza alle convivenze, versando l'obolo (in dineros e possibilmente in presenze umane) alla GMG kikiana, alle Domus, ai Redemkikos Mater, alle Centopiazzate...

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    1. L'aspetto tragicomico della questione è che nulla di quelle diavolerie kikiane-carmeniane gode di "lode dal Papa" o di "approvazione nello Statuto".

      Aprite gli occhi, fratelli del Cammino! Nessun Papa ha mai elogiato la liturgia neocatecumenale e tanto meno celebrata: quando vi dicono la menzogna de "il Papa ha celebrato con noi", vogliono che crediate che il Papa per compiacere Kiko e i suoi adoratori avrebbe celebrato gli strafalcioni liturgici andando contro il Messale... vi fanno vedere la foto del Papa con l'ostia formato gigante per illudervi che ciò sarebbe un'approvazione delle vostre carnevalate liturgiche! (approvazione che avete tentato di fabbricarvi tutto all'insaputa del Papa).

      Aprite gli occhi, fratelli del Cammino! Lo Statuto non menziona le "decime" né alcuna delle altre vergognose porcherie commesse dai cosiddetti "catechisti" per ingabbiarvi e salassarvi e programmarvi ogni aspetto della vita!

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  2. PRIMO: SCRIVERE UN POST
    SECONDO RISPONDERSI DA SOLO
    TERZO: RISPONDERE ALLA TUA RISPOSTA CON UN'ALTRA RISPOSTA...SEMPRE TUA....

    TRIPUDIO??? MA STAI MALE?????

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    1. O ti si è incastrato il tastino delle maiuscole, oppure il contenuto di questa pagina ha centrato il bersaglio. Sono personalmente convinto che è proprio quest'ultimo caso.

      Ciò che il fratello delle 9:50 chiama "un post" è in realtà una testimonianza sul Cammino messa per iscritto al Ryłko e che non ebbe risposta, e quindi pubblicata come lettera aperta.

      Essendo il fratello delle 9:50 un convinto adoratore del Tripode Kiko-Carmen-Cammino, non tollera nemmeno come ipotesi il fatto che qualcuno vada testimoniando le storture dell'idolo. Ed infatti cosa va contestando? Nientemeno che la "risposta ad un'altra risposta". Povero imbecille, che crede che ragliando più forte (e in maiuscolo) riesce a far dimenticare le terribili storture neocatecumenali testimoniate da quella lettera.

      Ma soprattutto ha involontariamente rivelato - per l'ennesima volta - il trucchetto neocatecumenale del "personalizzare" le accuse, cioè adoperando la fallacia ad hominem - come se l'espressione "due più due fa quattro" fosse accettabile solo se pronunciata dal congresso internazionale di matematica.

      Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Lo stolto in questione crede che questo blog coincida con "Tripudio", perché non ha ancora capito che tale "Tripudio" - un emerito signor nessuno - è solo uno dei collaboratori del blog che scrive più velocemente sul computer (e sul tablet, e sul cellulare, ecc.) e che questo blog ha ragione di esistere proprio perché il Cammino è gradito al demonio (quello vero). Strutturalmente, il Cammino è gradito al demonio, poiché ciò che porta avanti è un fortissimo e inesorabile inquinamento della fede e dei sacramenti - che comporta di conseguenza un inquinamento della vita morale, sociale, familiare, lavorativa, ecc.

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    2. Scusate, ma a "voi" con tutti I lacci e lacciuoli che c'avete, vi viene mai la "sindroome di Gulliver"?
      Guardate che e' brutta!
      Non a caso e' una delle anticamere della depressione.
      Ruben.
      ---

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    3. Anonimo, sei comico!
      - primo: scrivere 1 commento che non contiene nessun commento;
      - secondo: ritenere il post come qualcosa a cui "rispondere" e non dare nessuna "risposta";
      - terzo: dimostrare di saper contare (quante volte la parola "Tripudio" è contenuta nelle righe precedenti) come fosse cosa pertinente all'argomento trattato.

      Oltre che preoccuparti della salute di Tripudio, non avresti qualcosa da dire e condividere con noi riguardo alla lettera pubblicata?

      Cosa ti infastidisce esattamente dei commenti precedenti?

      Dovresti essere grato a Dio per questo blog, che offre GRATIS ripetizioni di sostegno per i "diversamente cattolici" come voi NC.

      Approfitta di questo spazio per esporre i tuoi dubbi!

      Pensi di riuscire a farlo da SOLO?
      Capisco che è difficile per chi è abituato a pensare coi pensieri di Kiko, parlare con le parole di Kiko, rispondere solo alle domande per cui devi solo "aprire la busta" e dentro trovi la risposta che Kiko già ha preparato per te.

      Per questo le poche righe che hai scritto sopra contengono il NULLA .. non te lo ha ordinato Kiko di scrivere qui.
      E se la bocca parla della "pienezza" del cuore, fossi in te, mi preoccuperei della tua di salute, soprattutto quella SPIRITUALE.

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  3. I NEUROCATECUMENALI CERCANO IL DIAVOLO NEGLI OCCHI DEGLI ALTRI

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  4. "non potevo parlare con nessuno.
    Andai da don Luigi che quasi mi cacciò."


    "Spero tanto che gli organismi preposti nella Chiesa predano in seria considerazione questa mia testimonianza"

    "Che diritto avevano quei laici a interferire così nella mia vita, mentre il parroco, lì presente, non proferiva parola?"

    "sono stata esonerata dall'incarico di catechista"

    "Oltre a me hanno colpito anche mio figlio che è stato cacciato dall'oratorio .. perché aveva la stessa colpa della madre, quella di aver abbandonato il Cammino neocatecumenale."

    "Speravo che con la venuta del nuovo parroco qualcosa cambiasse, ma con mio grande rammarico ho constatato che non è cambiato nulla."

    "ora devo subire anche le derisioni che il nuovo parroco riserva a coloro che hanno abbandonato il Cammino."

    "Lui però si è schierato subito dalla parte di chi frequentava assiduamente il Cammino"

    "gli anziani
    non vengono ascoltati e si lamentano per l'assenteismo del parroco."


    "La parrocchia è gestita solo da persone che frequentano il
    Cammino"


    "Faccio appello alla Vostra coscienza perché serva fedelmente la Santa Chiesa."
    ------------------------
    In 14 anni sono stati riparati questi peccati commessi da ministri della Chiesa?

    "Eccellenze Reverendissime" e
    "don Luigi" vari - poiché il Papa dice che la vergogna è segno di pentimento -

    Vergognatevi!

    Finché siete in tempo.

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    1. L'anziano sacerdote citato è ancora in servizio in diocesi con incarichi di collaboratore. Il tempo per pentirsi l'ha avuto.

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  5. Ricevere una lettera di questo genere e non rispondere e, soprattutto, non verificare e prendere precauzioni perché certe cose non accadano più, se non fosse coinvolto un monsignore, direi che è qualcosa che rasenta, a livello morale, il crimine.
    So, per conoscenza personale, che il Vaticano è intervenuto perché una ragazza fu plagiata e costretta a entrare in un convento di clausura, e per questo la madre superiora del convento fu trasferita. Questo doveva accadere anche con Giuseppina perché il suo caso è altrettanto grave.

    La cosa più impressionante della testimonianza di Giuseppina è che fa la descrizione di una SETTA in modo così evidente che la Chiesa DOVEVA accertarsi.
    Non solo tra i cattolici, ma neanche tra i protestanti esistono comunità del genere.
    Solo tra i protestanti più estremisti si trovano casi simili, ma queste sette sono state ripudiate perfino dalle comunità protestanti estreme, quelle che credono ancora che la terra è piatta.

    Grazie a Dio la "vecchia" fede di Giuseppina, quella AUTENTICA, le ha fatto capire che qualcosa non andava. Ed è ricorsa al Cappuccino che, con molto buon senso illuminato dalla fede, che è la prima forma di discernimento, le ha detto che quello che stava vivendo NON VENIVA DA DIO.
    Giuseppina è stata ingannata. Le avevano detto che i demoni erano fuori la porta, ma in realtà erano DENTRO!

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    1. Da un lato abbiamo i "filtri neocatecumenali", come quelli nel vicariato di Roma, che cestinano le lettere che hanno come mittente qualche nome già detestato dal Cammino, o le fanno sparire qualora si rendano conto di ciò che dicono. Ne abbiamo testimonianze da dentro e da fuori il vicariato.
      Dall'altro abbiamo i filtri "indiretti", cioè il metodo del bastone e della carota. Cosicché uno dei preti più potenti della mia diocesi era incredibilmente favorevole ai seminaristi kikiani, pur sapendo benissimo che erano una manica di cialtroni e di ritardati. Probabilmente per timore delle rappresaglie neocatecumenali e per le comode "bustarelle" versategli dalle comunità con cui aveva a che fare...

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    2. Il tipico neocatecumenale non sapendo dove attaccarsi va sul sicuro con insulti e soldi. Voi kikos siete la rovina della chiesa, con la vostra ipocrisia e il vostro odio. Il cristiano dovrebbe essere colui che ama il prossimo anche se critica il Cammino, che accetta l'altro anche se l'altro fa notare i problemi del Cammino, invece nelle comunità e nei gruppi neocat su facebook si sentono solo insulti e odio nei confronti di chi non è contento del Cammino. Questa setta così misteriosa, votata a rubare tutti i soldi dei fratelli delle comunità e a devastarne la fede e i sacramenti e la vita, doveva essere soppressa fin dal primo giorno. I fratelli del Cammino dovrebbero provare ad uscire dal loro piccolo mondo tetro e provare a sorridere un po' di più.

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    3. Intanto mi piacerebbe sapere che fine ha fatto il mio vecchio commento lol
      A quanto pare questo blog non è in grado di accettare un confronto in modo sereno senza dover ricorrere a parolacce e insulti. Vabbè.
      Ma a parole tue non riesce ad argomentare una risposta? No perché prendere il mio commento e usare le stesse parole mi sembra una cosa parecchio triste.
      La verità è che grazie al Cammino tante realtà oggi sono state salvate dalla desolazione. Sapete qual è la cosa veramente assurda? Questa "guerra" interna tra cristiani che non porta a nulla di buono. Come se credessimo a un Dio diverso, come se avessimo valori diversi. Mi dispiace perché anziché focalizzarci su ciò che c'è di buono in tutte le realtà all'interno della Chiesa, dai Focolari ai Neocatecumeni, tutti puntano il dito contro tutti. Dovremmo invece indirizzare le energie sull'evangelizzazione, oggi più che mai necessaria.

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    4. Chiara ma ci sei o ci fai?

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    5. Benissimo, lol.

      Evangelizzazione: portare il Vangelo di Gesù Cristo, non quello di Kiko e Carmen. Un esempio clamoroso fra i tanti: alla GMG di Rio de Janeiro il signor Kiko Argüello insinuò sfacciatamente che la confessione dei peccati mortali sessuali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere. Invece nel Vangelo - quello vero - leggiamo che il Signore ha stabilito che i peccati «...che non rimetterete, resteranno non rimessi» (cfr. Gv 20,23).

      Domandina: ha sbagliato il Signore, oppure ha sbagliato Kiko? E come mai i giovani kikos non hanno dato dell'eretico a Kiko, o almeno fargli qualche sonora pernacchia? Come mai l'evangelizzazione neocatecumenale, dietro tanti grossi paroloni, infila ambiguità e vere e proprie eresie come quella?

      Riguardo alla "guerra interna tra cristiani", può succedere solo se c'è di mezzo il Signore che - ricordiamolo - è venuto a portare «non la pace ma la spada» (cfr Mt 10,34). I cristiani che riconoscono la verità non hanno bisogno di astuzie per coprire ambiguità, eresie e ingiustizie perpetrate dai cosiddetti "catechisti" e dai due autonominati "iniziatori" spagnoli.

      Se uno è convinto della bontà del Cammino, invece di andare in giro a vantare i presunti buoni frutti andrà nel Cammino a cercare di correggere i frutti marci. Ed il Cammino ne è zeppo, a cominciare dall'idolatria per i due eretici spagnoli, dalle carnevalate liturgiche che offendono il Signore e calpestano (anche materialmente) il Santissimo Sacramento, dall'oppressione di "scrutini" e "decime", dalla mentalità settaria e ipocrita che considera sacrosanto adoperare l'inganno e la menzogna pur di difendere il prestigio del Cammino... e, ciliegina sulla torta, il famigerato vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron, contro il quale nessun kikos ha mai osato almeno esprimere dubbi.

      Quanto alla "desolazione", il Cammino non l'ha eliminata ma l'ha prodotta. Tantissimi fratelli che aderendo al Cammino chiedevano solo di crescere nella fede, sono stati torchiati senza pietà a suon di "giri d'esperienze" e "scrutini", collette e sacchi neri, "gadget" obbligatori Made in Kiko... Esistono numerosissime testimonianze (e continuano a pervenirne) su famiglie distrutte dal neocatecumenalismo, sui "divorzi alla maniera neocatecumenale", sullo sfornare figli come conigli (paternità irresponsabile) e poi rifilarli alla babysitter mentre alla solita inutilissima e costosissima "convivenza" ci si vanta dei numeri... più i numerosissimi casi di depressione e suicidio.

      Fingersi puritani perbenisti proclamando di scandalizzarsi di fronte a presunte "parolacce e insulti", è davvero patetico. In qualità di fedeli cristiani ci dà enorme dolore la presenza di una setta come il Cammino, che non ha nulla da ridire sui suoi catechistoni molestatori sessuali e pedofili, sulle sue false vocazioni, sui clamorosi fallimenti delle "famiglie in missione" spedite alla maniera di "dilettanti allo sbaraglio", sulle porcherie fatte ovunque in nome del Tripode Kiko-Carmen-Cammino (immaginati uno che ha qualche riserva sul Cammino ma il suo datore di lavoro o capoufficio è un neocatecumenale)...

      Insomma, affinché si possa parlare di "confronto", occorre da entrambi i lati almeno il desiderio di riconoscere la realtà. E la realtà è che il Cammino è molto gradito al demonio, poiché nel nome del Cammino e dei suoi autoeletti "iniziatori" sono state compiute un'infinità di ingiustizie, oltre ad insegnare ambiguità ed eresie (i fratelli delle comunità sono spettacolarmente famosi per l'ignoranza delle verità di fede) e a calpestare materialmente il Santissimo Sacramento.

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    6. Perciò, lol, se vuoi "confrontarti", prendi prima posizione sulle tante e gravi storture del Cammino, e chiediti onestamente se la cosa che tanto ti scandalizza di noialtri (buu-huu! parolacce e insulti!) non sia fondata su "fatti concreti" che se fingi che non ci sono (o se dici "non spetta a me bla bla bla") te ne stai inesorabilmente rendendo complice.

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  6. Quando preti e vescovi sono palesemente dalla parte dei neocat. bisogna mandarli a c....e per non dire quello che penso. Quel don luigi quando lo incontrate usategli lo stesso disprezzo che ha usato con voi in fondo lui si che se lo merita.Diteli la verità che è un fallito.

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    1. La testimonianza di Giuseppina è credibile quantomeno perché nel Cammino quelle cosacce sono sempre, sempre, sempre successe. Con piccole variazioni secondarie -forse-, ma l'andazzo è sempre stato quello fin da quando il tumore neocatecumenale si incistò nella diocesi di Roma a novembre 1968.

      E quando scrivi ad un cardinale, certamente non ti vai inventando cose irrealistiche o cose che solo tu potresti riuscire a dimostrare.

      Dunque, sì, per i fatti riferiti ai sei anni di neocatecumenato che lei ebbe a subire, dobbiamo dedurre che il prete neocatecumenalizzato è stato davvero un fallito. Dato che sono passati molti anni, potremmo ipotizzare che si sia pentito e abbia trovato modo di porre qualche rimedio. Vogliamo sperarlo. Vogliamo sperare che abbia capito che il neocatecumenalismo è un'eresia e un'idolatria, e che abbia fatto qualcosa per le anime da lui danneggiate - particolarmente danneggiate poiché a farlo è un sacerdote - e per l'aver messo per tanti anni la volontà dei cosiddetti "catechisti" sopra la volontà di Dio. Vogliamo sperarlo, perché altrimenti è un'altra anima - per di più sacerdotale - che il Cammino sta accompagnando alle fiamme dell'inferno, indipendentemente dai meriti "pastorali" e "diocesani" che potrebbe aver accumulato nel frattempo.

      Questo vale per qualsiasi soggetto - laico, sacerdote, vescovo, addirittura Pontefice - che davanti a Dio non abbia realmente fatto di tutto per rimediare ai danni prodotti dagli eretici Kiko e Carmen e dagli eretici seguaci. Se un'anima sporca di peccato (anche solo un pochino sporca) guadagnasse il Paradiso, bisognerebbe dedurre che Dio è complice del male. E cioè che tale "dio" non è il vero Dio.

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  7. leggendo le tante storie in questo blog e delle infinite che qui non sono scritte ma che sono state vissute tragicamente, mi veniva in mente una cosa, ed è questa.Se tutti noi denunciassimo quelle persone che ci hanno causato danni esistenziali chiedendo risarcimenti milionari, immagino 10 milioni a persona,credo cheper il futuro agirebbero in modo diverso.E' l'unico modo che anche certi vescovi capiscono. Visto che il reato di plagio lo hanno eliminato ci rimane solo questa soluzione.

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    1. I 10 milioni a persona finiremmo per doverli pagare noi!
      Denunciare di che?

      Ci hanno forse puntato 1 fucile per versare la decima?
      Per vendere dei beni e farne "donazione" al Cammino?
      Al Cammino, nella persona di chi poi?
      Io ho forse delle prove documentabili che la mia separazione è stata innescata dai NC e non "libera" decisione di me e mio marito?

      Purtroppo, come hai giustamente ricordato:
      IL PLAGIO NON È REATO, quindi neanche il
      PLAGIO che i NEOCATECUMENALI FANNO

      I figli delle tenebre vincono in scaltrezza.

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  8. La lettera, inviata all'oliatissimo Ryłko in qualità di Prefetto del Pontificio Consiglio per i Laici, "stranamente" non ricevette alcuna risposta.

    Purtroppo quello "stranamente" si può tranquillamente omettere poichè a simili lettere non si dà mai uno straccio di risposta. Almeno questo io posso testimoniare per mia esperienza se per "stranamente" si intende "diversamente dal solito".

    Se per "stranamente" si intende, invece, "cosa incomprensibile" vista la gravità della situazione descritta e sofferta, allora ci sta bene.

    In ogni caso è uno schifo.
    Pensare solo quanto costa mettere per iscritto una simile esperienza per chi l'ha sofferta nella sua stessa carne!

    Tempo perso, tutto si risolve in un tacito "Lascia perdere! Non darti pena! Dimentica tutto. Non vedi che ricordando e ricordando ti fai solo del male? Guarda avanti e non rivangare...tu non perdoni, non superi, ti fissi, tu giudichi!...ecc."
    Che orrore!
    Tormentati prima, dopo e durante. Questo il destino degli "ex che hanno aperto gli occhi", meglio restar ciechi tutta la vita, come oche giulive.

    Provare a parlare, poi, di persona con qualcuno di questi oliatissimi - vi assicuro sono molto più numerosi di quanto possiate immaginare e alcuni insospettabili - è anche peggio. Poichè li costringi (sei davanti a loro, perbacco, e parli e li guardi negli occhi!) ad assumere uno straccio di posizione.
    Allora ti becchi, nella migliore delle ipotesi, la risposta che mi sono sentita dare una volta: "Non pensare che cambi tu il c.n.!"

    Vi confesso che a lungo mi sono chiesta che diavolo volesse dirmi (per pietà non faccio nomi) mi sono tormentata con questa risposta, anche perchè non era accompagnata da un minimo di compassione e neanche di comprensione.
    Piuttosto avevo davanti un Mons. "imporporato" di cinismo allo stato puro.
    Neanche mi rivolse uno sguardo mai più dopo di allora!

    Similis cum similibus. Che dire! Oltre non sono riuscita ad andare.

    Poi dite che è Tripudio che vi spedisce all'inferno!
    Ma se ci andate da soli e con i vostri piedi. Da chi lo volete?

    Pax

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    1. "guarda avanti e non rivangare"
      --
      è tipico dei preti che non vogliono problemi.

      Un altro tipo di sacerdote invece, che pur conoscendo il CN solo indirettamente "lo conosce", quando gli ho detto che avrei voluto "fare qlcsa per farli smettere", mi ha risposto:
      "non puoi,sono troppo potenti";
      si tratta di 1 sacerdote esorcista .. che le sue parole si riferissero a qualcosa di più che 1 semplice potere "umano"?

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    2. Trattasi di potere finanziario, col quale si comprano favori, giornalisti, posti di lavoro, ecc..

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    3. Vedi? Ci confermiamo gli uni con gli altri.

      Incredibile ritrovare la stessa risposta:
      "non puoi,sono troppo potenti"
      "Non pensare che cambi tu il c.n.!"

      Chi saranno mai? Io non li ho temuti e non li temo. Continuerò ancora e ancora.
      Possono contarci.

      Pax

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  9. La lettera rappresenta la fotografia del comportamento mafioso dei Katekistoni del genere S.M. style e suoi degni skagnozzi.
    La metodologia descritta nel post viene attualmente applicata in maniera ferrea in tutte le sfumature, malgrado la "vecchia" lettera ufficiale fatta dall'Arcivescovo Bommarito e trasmessa alle Komunità nell'Avvento 2001.
    Cfr. paragrafo 6 e cito testualmente il paragrafo 7) "Non vorrei parlare degli scrutini che, spesso, scarnificano le coscienze con domande che nessun confessore farebbe. Ma come ciò può essere permesso a un laico, sia pure catechista?
    Non vorrei parlare neppure delle confessioni pubbliche... Ma chi può autorizzare uno stile che la Chiesa, nella sua saggezza e materna prudenza, ha abolito da secoli?"
    A seguito di quella Pesantissima lettera ci fu solo un assordante silenzio. Da allora cosa è cambiato? Niente, NIENTE, NIENTE!!
    In siciliano si dice " Di n'aricchia ci trasiu e di l'autra ci nisciu e tiraru o rittu",tradotto significa "Da un'orecchia gli è entrata e dall'altra gli è uscita continuando a tirare dritto".
    Con i loro interrogatori stile gestapo si qualificavano ed ancor oggi si qualificano per quello che a suo tempo disse l’Arcivescovo: MACELLAI DI COSCIENZE!
    Sono solo degli stupratori di anime, in origine vittime, dopo diventano più spietati dei loro originari carnefici e continuando in questo modo finiranno la loro vita tutt’insieme consumandosi tra gli infiniti girotondi con passeto, del desertico Kammino, indicato dal loro ispirato ed idolatrato iniziatore, che nel frattempo viaggia comodamente, sulle loro spalle all’ombra di una portantina.

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  10. Anche io tanti tanti anni fa ebbi l'idea di mettermi in contatto prima con Cordes e poi con Rylko. Cordes mi fece sapere di fargli pervenire una nota sintetica di quanto volevo comunicare, Rylko imvece lo lasciai perdere perché la segretaria al telefono mi chiese il nome e l'argomento del colloquio, ma io ne riconobbi l'identità ( nota catechista dei martiri canadesi di Roma) e lasciai perdere
    Anche io rimasi e rimango scandalizzata.ma il signor Kiko sostiene ( l'ho sentito io personalmente in una convivenza di catechisti):"guai a chi si scandalizza" perciò il torto è sempre di chi ha subito. E anche io sono vittima e testimone di analoghi abusi
    Anonimo che ben sa

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    1. Toh, chi l'avrebbe mai detto: una katekistona. Non c'è nessun conflitto d'interesse, proprio no: "mi chiamo Nome e Cognome, vorrei parlargli della mia esperienza col Cammino Neocatecumenale".

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  11. Cara sorella GIUSEPPINA SICURAMENTE IL NUOVO PARROCO è STATO UNTO ( LA CARAMELLA PIACE A TUTTI)

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  12. Giuseppina ha scritto una lettera troppo educata, cioè come normalmente si scrive a un Padre dal quale ci si aspetta comprensione , ma essendo sostenitore del cammino andava scritta nel loro stesso linguaggio. potrebbe essere così. Signor rylco ti scrivo perchè so che ti piace il c.n. e mi domando come mai un Pastore della chiesa sia diventato un caprone agli ordini di un laico. Tidomando da piccolo hai avuto problemi con tuo padre? ti picchiava? hai subito violenze per diventare cosi cinico da accettare quello che fanno nel cn? Ora dimmi ti sei mai masturbato o hai esperienze particolare con qualche seminarista? Se sei così acido tanto da amare il cn.è perchè qualche superiore ti ostacola? E poi che ne sai tu se non ci sei dentro? Sottoponiti prima ai 30 e più in questa setta poi parla e se del caso la difendi.Il tuo lauto stipendio lo dai ai poveri? o sei attaccato al denaro? Ti piace essere riverito e servito o metti in pratica la parola di Gesù che è venuto a servire e non a essere servito? Ti vorrei dire tante altre cose ma una ancora te la dico. Ricordati che quando sarai nell'aldilà (forse non lo sai più) non sarai giudicato da kiko ma da Dio.

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  13. Quindi la segretaria di Rylko, catechista del Cammino Neocatecumenale, chissà che bel falò avrà fatto della lettera di Giuseppina, insieme a molte altre di ex del Cammino.
    Ma non è detto, non possiamo accusarla. Anche se Rylko avesse letto decine di queste lettere, non avrebbe mosso un dito, come fatto più di un parroco, molti vescovi e cardinali.
    Non voglio mettere di mezzo anche il papa, anche se, umilmente, e forse realisticamente, nella conferenza stampa del viaggio di ritorno da Panama, si è messo anche lui nel novero di coloro che, per mancata testimonianza, causano l'allontanamento dei giovani dalla Chiesa.
    Ma noi siamo un po' stufi dell'umile ammissione delle proprie inefficienze, perché per anni ci hanno ripetuto che Kiko e i catechisti sono peccatori, ma, non si sa come, non si sa perché, pure santi, e certi discorsi luteran-qualunquisti ci sono venuti francamente a noia.

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  14. Quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito.
    Il dito è il Cammino, la luna il Concilio Vaticano II.
    E' tempo perso sperare nell'intervento della gerarchia modernista, il vero antidoto al veleno neocatecumenale è il ritorno alla Tradizione Cattolica, da vivere quotidianamente.

    Tomista ex NC

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  15. Sono curioso di sapere quanti siamo noi ex neocatecumenali.
    Se fossimo organizzati daremmo molto più fastidio di quello che diamo ora.
    Siamo troppo occupati a leccarci le ferite riportate nel cammino e lasciamo questi signori ai loro giochini per portate altra gente nella loro setta.
    Certi giorni mi sento in colpa di permettere lo scempio che fanno questi fanatici.
    Possibile che non possiamo fare nulla?
    Possibile che dobbiamo chiudere gli occhi sulle cose sbagliate che combinano nelle salette?
    Come possiamo permettere tutto questo?
    Possibile che non ci riguarda più?
    Se ci penso mi prende male.
    Se non ci penso mi sento come uno che vede commettere un reato e si gira dall'altra parte.
    Sto fuori da cammino da 2 anni e non riesco proprio a dimenticare.
    Quanto tempo ci vorrà per riprendermi la mia vita?
    Ex arrabbiato

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    1. È facile rispondere alla domanda "quanti sono gli ex neocatecumenali": visto che nel corso degli anni le comunità che hanno terminato ("terminato" per modo di dire...) erano cominciate in 50 e finite in 10, significa che statisticamente per ogni neocatekiko "in Cammino" ce ne sono quattro che abbandonano. Gli "ex" sono almeno il quadruplo dei "camminanti", se non si conta la tragicomica crisi degli ultimi anni, dove le comunità sono state raffazzonate coi figli dei kikos - anche minorenni, in modo che appena diciottenni scatti l'obbligo della Decima - esaurendone in un lampo tutta la preziosa scorta (e quindi oggi i capicosca della setta kikiana-carmeniana letteralmente non sanno più come fare per fabbricare nuove comunità: sono molte più quelle che si chiudono/accorpano che quelle che si aprono, e il fiume delle decime - una volta rigoglioso e in piena - si è ridotto ad un magro torrentello sempre più rinsecchito...).

      Probabilmente non ci sarà mai un movimento organizzato di "ex", poiché -giustamente- la maggioranza di loro ha voltato pagina nella propria vita, seppellendo l'esperienza delle comunità neocatecumenali nel dimenticatoio dei brutti ricordi.

      A titolo di curiosità storica, la proposta di fare un'associazione di "ex neocatecumenali" - col duplice scopo di informare chi è ancora dentro la gabbia di Kiko e di sostenere chi per grazia di Dio è riuscito a scapparne o ne è stato scacciato - c'è stata molte volte, anche tra i collaboratori di questo blog.

      La proposta, però, non è mai decollata, per vari motivi, tra cui il diabolico stalking neocatecumenale disperatamente voglioso di vendicarsi degli "ex" e di portare in pubblica piazza ciò che questi ultimi erano stati costretti a "confessare pubblicamente", vere o false che siano tali informazioni, oltre che di scoprire l'identità di coloro che partecipano (per esempio: l'esistenza del sottoscritto ha provocato una valanga di travasi di bile a tutta una congrega di pasqualoni, anche di quelli che non hanno mai scritto nulla qui sul blog).

      Infatti nella mentalità prettamente neocatecumenale la menzogna e l'inganno sono leciti e doverosi, se servono per difendere il prestigio del Cammino e dei suoi illustri capicosca. Dal momento che quegli indiavolati neocatekikos credono necessario dover render lode al dio Kiko attraverso molestie e stalking e mobbing a danno degli "ex", vale la pena esporsi? (immaginate poi uno che vorrebbe uscire dal Cammino ma il suo capoufficio è un kikos...)

      Quando Nostro Signore nel Vangelo ci ha detto che verremo perseguitati da gentaglia che si illude di glorificare Dio aggredendoci, parlava certamente anche degli zelatori del sommo Kiko. I quali vanno riempiendosi la bocca di "il Signore, il Signore" (ma il loro cuore è ben lontano da Lui), vanno comandando "non giudicate!" (mentre giudicano con temerarietà chiunque non lodi il Cammino), vanno blaterando di "amorediddìo, amorediddìo, amare, perdonare, amare il nemico" (e poi invece considerano nemico da odiare e da distruggere chiunque abbia da ridire sugli errori del kikismo-carmenismo e sulle schifezze perpetrate dai loro capibastone).

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. @ Anonnimo che ben sa - delle 14:47

    Kiko stravolge la parola.
    Dice
    "Guai a chi si scandalizza"

    Ma il Signore dice
    "guai a chi scandalizza"
    e per essere più precisi
    "uno di questi miei fratelli PIÙ PICCOLI".

    Il solito asino seguito da teste d'asino.

    Chi era la Martiri Canadesi spiona, controllora infiltrata?
    Forse una certa Letizia Segretaria Generale di tutti gli affari Donniniani per conto di Kiko?

    Pax

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    1. E' vero, lo SCANDALO è un'altra prova che il Cammino non sta percorrendo la strada giusta.
      San Paolo si diceva disposto perfino a diventare vegetariano per sempre per non dare scandalo! E di quale scandalo parlava? Di un peccato? No, di un'azione giusta che però poteva non essere capita dai deboli nella fede, dai neofiti e dagli scrupolosi o dubbiosi.
      La confessione pubblica invece si configura come PECCATO perché forza le coscienze, cosa PROIBITA per la Chiesa.
      E in ogni caso, anche la Chiesa non l'avesse proibito e anche se il Codice di Diritto Canonico parlasse dell'inviolabilità del foro interno, è una vera forma di PORNOGRAFIA in quanto le parole e l'angoscia dei torturati stimolano la fantasia soprattutto dei giovani.
      Sono troppe le testimonianze su questo.
      Questo il dato OGGETTIVO. Se qualcuno dice che però i Vescovi lo accettano, dice solo un altro dato oggettivo che non annulla il primo

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  18. Fino a quando ci sarà questo Papa mettiamoci il cuore in pace perché tutto andra avanti così perché nessuno interverrà, i cinghialoni continueranno ad ingrassare, le menti deboli e soggiogate continueranno a pagare fino a quando
    "non sorgerà l'aurora", cioè fino a quando non ci sarà un nuovo Papa che tornerà a fare IL CUSTODE DELLA FEDE CATTOLICA si che la LOBBI "pedofila-pederasta" possa finalmente essere pensionata.
    Credetemi, non volevo rovinarvi la giornata.
    Sia lodato Gesù Cristo.

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    1. Sono pienamente d'accordo con anonimo delle 10:19...questo papa è la vera rappresentazione della Chiesa di oggi, tante parole, ma mai una presa di posizione! Non si dice che chi davvero ha fede e crede in Dio non ha paura di esporsi ed andare contro il perbenismo e moralismo? invece mi sa che dal Papa ai sacerdoti passando per vescovi sono più interessati ad accumulare voti come i politici per avere più consensi.
      E naturalmente il cammino fa da sponsor con i propri soldi...
      Poi è normale che la gente si allontana dalla chiesa e da Dio!
      ex fratello.

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  19. Che cosa dire dinanzi a questa testimonianza?

    Che cosa ancora ci vuole,alle alte sfere,per comprendere che il C.N.C.è una setta,e non viene da Dio???

    Dinanzi a tutto ciò,per quanto ancora si farà finta di nulla?Per quanto ancora avremo persone psicologicamente distrutte,matrimoni spezzati ecc.ecc.???

    Vorrei chiedere a qualcuno esperto al riguardo:ma secondo voi,con questo modo di fare (leggasi e dicesi scrutini) non si potrebbe configurare il reato di violenza privata,a norma dell'articolo 610 del Codice Penale?

    "Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni. La pena è aumentata se concorrono le condizioni prevedute dall'articolo 339."

    Allora,in base a quanto è scritto qui sopra,non si configura una violenza di natura psicologica nei confronti di chi viene scrutinato?

    Chi mi saprebbe rispondere al riguardo?

    RispondiElimina
  20. https://www.youtube.com/watch?v=188htwkPv1Y

    https://www.youtube.com/watch?v=YJKHBnQXyRI

    https://www.youtube.com/watch?v=QjrWv5E42Cw

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  21. https://www.youtube.com/watch?v=E1P7ZIiAVE0

    https://www.youtube.com/watch?v=EFeLzJi_6uY

    https://www.youtube.com/watch?v=9PkmotWV5Wk

    https://www.youtube.com/watch?v=-CwavkNe0Ck

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  22. Leggo questa testimonianza e mi assale il terrore. Terrore perchè vivo in famiglia una situazione analoga Terrore perchè questa setta ha distrutto la mia famiglia e il mio matrimonio. Terrore perchè ogni volta che provo ad affrontare l'argomento vengo additato come il demonio che vuole allontanare la moglie dal cammino con il risultato opposto a quello che volevo ottenere. Sconforto perchè ogni volta che provo a criticare il cammino mia moglie si consola, rifugia e conforta con la sua parentela (tutti in cammino) e alla fine passo come il malato da comprendere ed aiutare. Sconforto perchè se ho ancora una famiglia è solamente perchè spero, restando, di poter essere un piccolo argine per i miei figli. Sconforto perchè non riesco a comprendere perchè quelli del cammino ci tengano così tanto al matrimonio e alla famiglia se poi la famiglia, in verità, viene dopo il cammino e i fratelli di comunità. Rabbia perchè non concepisco come si possa abbandonare una famiglia per 2-3 sere a settimana ed interi week-end per le convivenze ed avere il coraggio di dire che lo fanno per la famiglia. Rabbia perchè non capisco per quale motivo se un sabato non c'è appuntamento per il cammino si finisce lo stesso con l'organizzare qualcosa da fare con i fratelli di comunità e perchè si finisce con l'andare a cena o uscire per una passeggiata solo con loro. Sconforto perchè per tutto quanto appena detto ultimamente ho rinunciato pure ad affrontare l'argomento, subisco nel silenzio e basta. Sconforto perchè io la luce in fondo al tunnel non la vedo e ho smesso di crederci. Rabbia, terrore e sconforto perchè... perchè non ce la faccio più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quanto ti capisco. Cambia i ruoli tra marito e moglie e viviamo la la stessa vita e anch'io come te finisco con Sconforto perchè io la luce in fondo al tunnel non la vedo e ho smesso di crederci. Rabbia, terrore e sconforto perchè... perchè non ce la faccio più.

      Frilù

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