lunedì 21 gennaio 2019

Santa profezia di distruzione del cammino

La testimonianza cristiana, grazie alla rete, può raggiungere le periferie esistenziali; ma anche le astuzie neocatecumanali possono prendere piede con altrettanta capacità e lestezza. 
Per tale ragione risulta interessante ragionare sugli eventi ambigui per ricavarne la verità, la quale ha i suoi tempi ma che indubbiamente sempre emerge. 
Che il cammino sia ammalato di autoreferenzialità è cosa nota, ed i principali fornitori di tale consapevolezza sono proprio i neocatecumanali; l' aver provveduto a pubblicare con estrema tempestività la (probabile) lettera privata d' auguri del Papa corrisponde ad una grave caduta di stile da parte di kiko e suoi sostenitori di ogni livello. 

Non bisogna essere esegeti di professione per intendere le semplici parole che il Pontefice ha pronunciato il giorno precedente al tanto divulgato saluto ad argüello a Santa Marta:

L' invito del Papa è "imparare a discernere le cose concrete che il Signore vuole rispetto alle fantasie e alle illusioni dei falsi profeti. La vita del cristiano è concretezza nella fede in Gesù Cristo e nella carità, ma è anche vigilanza spirituale, perché ti vengono sempre idee o falsi profeti... si finisce per dire: "sì, questi sì che sono dalla mia parte ma quelli, no". Quindi il Papa esorta a stare in guardia da chi richiama l' attenzione ammaliando con strategie umane distogliendo dalla Chiesa di Cristo.

Ma estremamente interessante è il quesito necessario da porsi che il Pontefice ha divulgato proprio ad inizio anno:
"La domanda da porsi è: "Questa idea, questo sentimento, questa voglia è di Dio? E come faccio?". La risposta sta sempre nella concretezza. E ancora: Questo mi porta a credere che Dio è venuto in carne, in Gesù Cristo? Questo mi porta ad amare più i fratelli?. Se la risposta è sì, significa che è di Dio. Ma se, invece, la risposta è no, vuol dire che non è del Signore: è un falso profeta".
Nella CONCRETEZZA kiko non conduce a "sentimenti di Dio", la sua oramai risaputa e certificata dottrina alterata parla chiaro e due parole di augurio inviate dal Papa non mutano le circostanze. Lo scompiglio che kiko ha portato nella Chiesa ha indotto un tale disordine da provocare attrito tra fratelli! Il risultato del test papale di inizio anno, se ricondotto al cammino, ha responso negativo.

Passiamo quindi all' omelia del giorno 8 gennaio, "fatidico" per l' augurio ad argüello. Solo un breve riferimento che contiene per intero il senso dell' omelia, che possiede come fulcro sostanziale "la cultura dell' indifferenza".
Il Pontefice spiega l' immagine ritratta in una foto: "E’ una notte di inverno, si vedeva per il modo di vestire della gente che usciva da un ristorante. Gente tutta ben coperta e soddisfatta. Avevano mangiato, erano fra amici. E lì c’era una senzatetto, sul pavimento, che fa così…” e mima il gesto della mano tesa a chiedere l’elemosina. "Il fotografo", racconta ancora il Pontefice “è stato capace di scattare nel momento nel quale la gente guarda da un’altra parte, perché gli sguardi non si incrocino” Questa è la CULTURA DELL' INDIFFERENZA.
Nell' inquadrare le foto del compleanno e dei vari ingordi episodi in cui kiko, attorniato dai suoi accoliti benestanti, si appresta a soddisfare i propri vizi, vedo esattamente la cultura dell' indifferenza di cui il Papa discute. Ed io, che sono spettatore di grandi drammi e di povertà di gente neocatecumena "qualsiasi", la quale fatica a trovare i soldi necessari anche per una visita medica, provo disgusto e disprezzo per kiko e compagni fanatici, i quali passano indifferenti dinanzi alle tragedie. Drammi a volte provocati e a volte accentuati addirittura da loro stessi.


Udienza generale del 9 gennaio. Giorno dell' 80esimo compleanno di kiko. Possiamo dedurre sia questo il vero messaggio di compleanno che il Pontefice ha dedicato a kiko per ricordargli una sacrosanta realtà. Contrariamente alle righe propagate dal cammino, esso è stato pronunciato con certezza e nel giorno corrispondente. Leggiamolo:
"Dice Gesù: “Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?”. Sì, farà giustizia, ci ascolterà. Che giorno di gloria e di risurrezione sarà mai quello!"
 Sono queste le vere parole a cui destare attenzione cari neocatecumeni, non quelle (sempre probabili) 4 esposizioni di dovere papale svolto.

Per completezza riportiamo l' omelia di Papa Francesco a Santa Marta corrispondente al giorno seguente il genetliaco; tempo di riposo per le equipe più importanti e partecipanti ai lauti pasti kikiani:
"Coloro che sono generati da Dio, sono capaci di vincere il mondo. È la lotta di tutti i giorni, la lotta contro la mondanità, lo spirito del mondo. Infatti, lo spirito del mondo che è bugiardo, è uno spirito di apparenze, senza consistenza, non è veritiero mentre lo Spirito di Dio è veritiero. Lo spirito del mondo — ha proseguito il Papa con immagini fortemente evocative — è lo spirito della vanità, delle cose che non hanno forza, che non hanno fondamento e che cadranno! Infatti lo spirito del mondo può offrire soltanto bugie, le cose senza forza".
Il cammino sostiene lo spirito del mondo. Produce "le opere della carne", come fornicazione, idolatria, superstizione, gelosia, eccessi d’ira, violenza, abusi... Incoraggia discorsi apostati che violano ciò che è santo. È inevitabile neocatecumeni, più ci si lascia influenzare dallo spirito del mondo più si è destinati a crollare, come dichiara profeticamente il Pontefice.

33 commenti:

  1. I paterni consigli di Papa Francesco sono preziosi, ma a mio parere difficilmente potranno essere recepiti da chi si è relegato in un'esperienza chiusa.
    Per esempio:
    «La domanda da porsi è: "Questa idea, questo sentimento, questa voglia è di Dio? E come faccio?". La risposta sta sempre nella concretezza. E ancora: Questo mi porta a credere che Dio è venuto in carne, in Gesù Cristo? Questo mi porta ad amare più i fratelli?. Se la risposta è sì, significa che è di Dio. Ma se, invece, la risposta è no, vuol dire che non è del Signore: è un falso profeta».
    Questo consiglio può servire a chi ha la mente libera. Ma chi è in cammino ha già le risposte, ha in sé un catechista piccolo piccolo, un kiko interiore che risponde per lui.
    Vede che c'è chi non ce la fa ad arrivare a metà mese ma deve dare lo stesso la decima? Non ravvisa che sia scandaloso, che non sia secondo carità cristiana, ha il catechista interiore che risponde invece che Dio provvederà, che è necessario fidarsi, che riceverà il centuplo.
    Assiste ad uno scrutinio in cui una persona che racconta la propria esperienza spirituale viene dileggiata perchè non torna a gloria del Cammino? Il catechista interiore lo rassicura anche lì che Cristo ha trattato duramente farisei e pubblicani. E via discorrendo.
    Il problema è che per ogni domanda c'è già una risposta, ed è così convincente da non far cogliere nessun richiamo, neppure un solo piccolo ronzío di moscerino.

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  2. C'è anche da aggiungere che la fanatica esibizione di papismo da parte dei kikos è dovuta solo al voler adoperare la figura del Papa come oggetto contundente da scagliare addosso agli interlocutori, infischiandosene della verità dei fatti e del Papa stesso.

    L'ipocrisia neocatecumenale infatti loda il Papa non come custode del deposito della fede, non come capo visibile della Chiesa, ma solo come sponsor involontario dell'eresia kikista-carmenista. Quando il Papa dice o fa qualcosa di sgradito al prestigio del Cammino, fanno finta di non aver sentito, oppure dicono "il Papa non è ben informato, non capisce che i vescovi hanno bisogno del carisma di Kiko nelle parrocchie".

    Quando il Papa ha vietato gli strafalcioni liturgici, i kikos - salvo un brevissimo momento di sbandamento perché non si aspettavano che il Papa contraddicesse la propaganda kikiana - hanno sempre fatto alla maniera di Kiko e Carmen, anche se ciò significa disubbidire.

    Il sabato mattina esibivano in piazza san Pietro lo striscione Tu es Petrus, "tu sei Pietro", e il sabato sera disubbidiscono a Pietro mediante celebrazione di carnevalate liturgiche che offendono Dio indipendentemente dalle "approvazioni" vere o presunte che possano essere.

    "Ma la nostra liturgia è più bella e più vissuta...": come se la liturgia fosse uno spettacolino da "abbellire" anziché il culto a Dio gradito che viene precisamente descritto e certificato dall'autorità della Chiesa ed è già stato vissuto con frutto da una vastissima schiera di santi attraverso i secoli.

    "Nostra", poi, è vero: i kikos hanno una liturgia completamente loro, che non è quella della Chiesa, nonostante i loro falsi e ipocriti proclami. La liturgia neocatecumenale è una patetica parodia di quella della Chiesa, su misura di ciò che Carmen e Kiko consideravano "piccola comunità".

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  3. Non ci avevo pensato a questo intreccio di eventi. Il Papa gli ha augurato una bella profezia. Io me lo domando: "ma questo cammino è di Dio?"
    Comprendere la Sua volontà si basa innanzitutto sull’ascolto. Ascolto della Parola di Dio e la sua risonanza nella parte più profonda di noi stessi, la coscienza. Questo nel cammino è utopia, la coscienza e la Parola di Dio sono comandati da regole fisse dettate dal katekista.

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  4. SENZA CAMMINO NEOCATECUMENALE, KIKO E GLI ALTRI DOVREBBERO ANDARE A LAVORARE!

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  5. "Questo mi porta ad amare più i fratelli?" si chiede il Papa.
    Giusta domanda per chi non ha pregiudizi. Chi ha pregiudizi, però, "sentirà" sempre la sua umanità che gli darà l'ok.
    In questo caso non è discernimento.
    Occorre perciò un raffronto imparziale, e cioè la dottrina della Chiesa, che è imparziale proprio perché non è parziale, in quanto guarda all'uomo intero, integrando il corpo all'anima.

    Come aiutare materialmente i poveri per un fine politico che danneggia la loro anima non è amore, ma egoismo, così "predicare" una salvezza che si disinteressa del corpo è ipocrisia.
    Occorre aiutare i poveri perché in essi c'è Cristo, come faceva Madre Teresa. Altrimenti si fa come le ONG, che con una mano offrono un panino e con l'altra comprano l'anima.

    Così quel camminante che ha augurato la morte e poi l'inferno a Tripudio potrebbe "sentire" che lo ha fatto per amore della giustizia, per salvare quelli che il Cammino potrebbe salvare se non avesse tanti ostacoli, ecc.
    Anche i farisei non aiutavano i genitori anziani perché quello che sarebbe spettato loro lo consacravano a Dio.
    Per amor di Dio, condannavano i propri genitori. Un po' come nel Cammino che si abbandonano i famigliari e le cognate ammalate per andare a ricevere insulti o a insultare in convivenza.

    Le parole del Papa sono di grande aiuto, purché non vengano ridotte a sentimentalismo opurché non vengano usate contro qualcuno.
    Se i camminati hanno travisato perfino i rimproveri, quanto più queste parole, se non vengono ancorate al Catechismo della Chiesa preso INTEGRALMENTE?

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  6. Se non facciamo, loro e noi, gli gnorri si capisce quello che il Papa dice, compresi i rimproveri. È facile fare orekkie da mercante quando conviene però qualcosa il papa la dice e pure chiara. I falsi profeti vanno evitati e Kiko è un falso profeta

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  7. Conosciamo bene lo stile della predicazione bergogliana. Sempre a favore dei poveri, degli ultimi troppo spesso dimenticati o ignorati. Questo il tema caro a Papa Francesco fin dal primo giorno di pontificato:
    Ecco coloro che sono sazi non li vedono proprio quelli che sono nel bisogno, passano loro vicino ma non li vedono proprio. Come il ricco epulone il povero Lazzaro.
    La tragedia è che il Papa stesso - per poter dire quello che ha detto facendo gli auguri a Kiko per i suoi ottant'anni - è vittima della CULTURA DELL' INDIFFERENZA che tanto ardantemente denuncia!
    Egli, in questa circostanza, sta avendo riguardo per chi conta, per chi comanda, per chi ha mietuto allori dappertutto e si unisce al coro adulante e al corteo trionfale che lo acclama.
    Per poter fare questo ha dovuto per forza mettere da parte, dimenticare, ignorare tutti quelli che sono stati, lungo gli anni, sacrificati sull'altare dell'unico sacrificio neocatecumenale offerto al Io - Io - Io del signor Arguello detto Kiko.

    Pax

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  8. ATTENZIONE ATTENZIONE! UDITE UDITE! MR DONNINI CHIEDE SOLDI PER LA DOMUS MAMBRE. IN PARROCCHIA DAI MIEI A ROMA GIÀ E`PASSATO COL SUO SACCO NERO. PARE CI SIA FRETTA...

    SCAPPATE
    CIAO
    MARCO

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    1. Servono soldi per un'altra DOMUS ABUSIVA?

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  9. Perchè non li chiedono al Papa Bergoglio?
    Potrebbe dare a loro le monete della Fontana di Trevi destinate alla Charitas, servono per la DOMUS MAMBRE!!!!

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  10. https://www.youtube.com/watch?v=AvZtDVwyLcU

    triste video di kiko asun mario e nicanor (catechista madrilegno , prete, catecumeno di kiko nonchè ultimamente suo inserviente diretto, è responsabile della zona sud della spagna secondo fonti amiche spagnole) che si vede passano il capodanno in un villino che affaccia sul mare (dall'audio credo dica qualcosa di murcia , appunto sud della spagna).

    i presenti, in primis il giovin prete red mat che fa da capogruppo, fanno pena.

    non aggiungo altro

    saluti

    gigi

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    1. Bello vedere Kiko dietro le sbarre. Ma è un video 100% cringe, che mostra significativamente la claque strimpellante di disperati che vorrebbero "toccare il mantello" di Kiko e che lo trattengono per interminabili minuti di sdìng-sdìng-sdìng clap-clap-clap, messinscena che prosegue anche dopo che il divin Kiko rientra negli augusti palazzi.

      Kiko non ha nulla da ridire sul modo in cui gli straziano il suo canto, già brutto e ridicolo di suo. Anzi, si mette a fare il direttore d'orchestra, come se avesse di fronte dei ritardati da assecondare, e con la faccia che evidentemente non vede l'ora di tornare alle aragoste, ai sigari, e al bicchierozzo di whisky. Tragicomico che i kikos siano così fastidiosi e invadenti, eh, Don Kikolone? Ma tanto, finché pagano le Decime, son sempre buoni...

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    2. Tripudio può paragonare i neocat a dei "ritardati" mentali (quasi fossero dei subumani indegni di apparttenere alla specie umana ) ma con lui nessuno si adombra

      Tripudio viene mandato all'inferno e "tutti" si adontano, "perchè non è da cristiani", contrariamente Tripudio ha spedito all'inferno legioni di uomini , secondo il suo intimo sentire, compresa Carmen e il vivente Kiko ma nessuno si adonta

      Tripudio va maldestramente buccinando di mistica naturale (quella degli altri) e soprannaturale e nessuno rileva la cotraddizione con le conclusioni del Concilio Vaticano II (con le quali personalmente potevo fare a benissimo a meno) con le seguenti parole: " Ora, ABBIAMO PRESSO I NON CRISTIANI TALI TESTIMONIANZE CHE SIAMO COSTRETTI AD AMMETTERE (notare)... un'unione di amore nella quale l'anima attende la grazia"

      Comoda la posizione dominante sul mercato che ha il soggetto de quo? Egli se la canta e se la suona in anonimo e se lo si contraddice ...SPAM

      Ma i bugiardi, i maldicenti e gli istigatori a quale girone sono destinati?

      Tripudio sei lo specchio fedele della religione cui appartieni, il piccolo kapò del campo di concentramento cui d'autorità sarebbe stato conferito ius vitae necisque. Ma io non ti auguro un processo di Norimberga, vivi nel pollaio delle tue quattro idee dogmatiche e morirai nel pollaio dei peripatetici - tomisti (il più tardi possibile se lo desideri) senza mai volare.

      Il che è giù una condanna piuttosto pesante

      Simorgh

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    3. Grazie, avevamo proprio bisogno di sapere che uno "zombificato" qualsiasi passa le sue giornate a leggere questo blog e a compulsarne avidamente ogni singolo commento (ma il suo confessore non ha nulla in contrario? e i suoi cosiddetti "catechisti" non hanno da ridire?).

      Il motivo per cui esiste questo blog è che il Cammino Neocatecumenale non è cattolico. Si spaccia per tale grazie all'ambiguità, all'ipocrisia, alla menzogna, grazie alle bustarelle, alle promesse di far carriera o soldi, alle velate ma consistenti minacce riguardo a famiglia, carriera, quieto vivere, grazie al fatto che i nemici della Chiesa sono molto soddisfatti di un movimento idolatrico (perciò lo aiutano) che calpesta il Santissimo Sacramento (perciò sono soddisfatti), che banalizza la Presenza Reale (perciò sono contenti), che mantiene i fratelli nell'ignoranza delle cose della fede insegnando emerite corbellerie, il tutto condito da una bruttissima nueva estetica e dall'inossidabile disprezzo per l'arte sacra tradizionale. Siamo al punto che tutti gli ultimi pontefici, pur di diversissima indole, hanno tentato in ogni modo - inutilmente - di riportare la pecorella all'ovile, facendo leva sul buon cuore dei singoli. Lo sanno benissimo che se Kiko fa un cenno deciso, tutte le comunità rinnegherebbero immediatamente la Chiesa, trascinando con loro i poveri fratelli di buon cuore che chiedevano solo di vivere meglio la fede.

      Che i neocatecumenali siano dei "subumani indegni" è lo stesso Kiko (e i suoi pretoriani insieme a lui) a comandarlo, quando esige che i fratelli delle comunità debbano "circoncidere la ragione". Chiunque abbia tentato di far ragionare i neocatecumenali si è scontrato con gente che mette in atto ogni trucchetto e ogni astuzia retorica pur di dar ragione a Kiko, anche quando Kiko comanda qualcosa che va contro la Chiesa. Per esempio, quando Kiko proclama ai giovani della GMG che la confessione dei peccati mortali (della sfera sessuale, come da solita ossessione kikesca-carmenesca) è facoltativa e rinviabile a piacere, nessuno prorompe in sonori pernacchi, nessuno ride e va via, nessuno batte ciglio. Tutti zitti, lì, incantati, ipnotizzati, lobotomizzati, a sorbirsi gli eretici deliri dell'autonominato "iniziatore", senza un minimo spirito critico, senza mai domandarsi perché diavolo sarebbe fruttuoso ascoltare scemenze che vanno esplicitamente contro la Chiesa e contro il Vangelo stesso.

      "Circoncidere la ragione", nel gergo neocatecumenale, significa che per i kikos la volontà deve sottomettere la ragione e l'intelligenza. Di conseguenza significa che l'ubbidienza è una banale esecuzione di ordini: fa' come dice il catechistone "e non farti domande, altrimenti non hai fede". Come vanno ereticamente insegnando i cosiddetti "catechisti" neocat, bisogna ubbidire anche quando in coscienza sei convinto del contrario, anche quando la ragione ti dimostra il contrario, bisogna sotterrare il talento, poiché come dice Kiko «l'ubbidienza al catechista è tutto». Tale scempio è così grosso che i normali "cristiani della domenica" spesso si rifiutano di credere che le cose stiano messe così male.

      Chi augura a qualcuno di finire all'inferno sta implicitamente desiderando che il demonio (quello vero) prevalga contro Dio. E questo basterebbe già per far capire a tutti cosa diavolo avevano in corpo i kikos che a me e ad altri, su questo blog e altrove, hanno augurato di "finire all'inferno". Nostro Signore ci ha detto che a causa del suo nome si sarebbe verificato perfino "padre contro figlio, nuora contro suocera..." (cfr. Lc 12,53), per cui è statisticamente normale che un pizzico di idolatria cresca fino ad augurare "l'inferno" al prossimo che ti sta dicendo la verità.

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    4. Ed è esattamente lì il punto. Le verità di fede sono qualcosa di oggettivo. I documenti liturgici sono un dato oggettivo, così come il Magistero, le vite dei santi, la Tradizione, il Vangelo... Non si tratta di opinioni di un emerito signor nessuno come il sottoscritto. Quelle cose sono vere e verificabili anche se il sottoscritto svanisse nel nulla. Anche se questo blog venisse spazzato via da un momento all'altro, anche se i collaboratori tacessero, anche se i lettori dimenticassero, la verità non si può cancellare perché la verità non coincide con le tue opinioni. Si può discutere sulle sfumature, si può dibattere sui pro e sui contro, ma non si può ragionare con chi ha deciso di "circoncidere la ragione". Non si può ragionare con un drogato. Non si può ragionare di scacchi con uno che proclama che la regola di muovere l'alfiere in diagonale vale solo finché gli fa comodo.

      Prendersela con il sottoscritto, peraltro, è l'ennesima testimonianza del vizietto neocat di "personalizzare le accuse". Quando uno fa presente i difetti del Cammino, subito l'idolatra neocat deve zittirlo con argomenti ad hominem ("sei solo un ex arrabbiato, mi hai chiamato ritardato, ecc.") e altre fallacie ("voi non conoscete il Cammino, siamo approvati, ecc.").

      Riguardo all'anima di Carmen, non sono stato io a mandarla a bruciare all'inferno. Ho semplicemente considerato che per una vita intera lei ha pubblicamente insegnato eresie e pubblicamente banalizzato la liturgia e i sacramenti. Benché il Signore offra a tutti una possibilità di salvezza fino alla morte, l'ostinarsi nel peccato per una vita intera - parlo del gravissimo ostinarsi nel peccato contro la fede, scandalizzando i fratelli più piccoli e inculcando loro carnevalate liturgiche e false convinzioni sulla morale e sui sacramenti - riduce drammaticamente la disponibilità sincera al ravvedimento. L'aver dato di matto negli ultimi anni della sua vita non è un'attenuante per tutto ciò che ha fatto prima. C'è un popolo di anime che da lei e dal Cammino hanno ricevuto del male - incluse quelle portate alla depressione e perfino al suicidio - e Nostro Signore sa leggere benissimo nei cuori e vedere chi è l'innocente che desiderava crescere nella fede venendo turlupinato e chi è che con perfidia induceva i fratelli più piccoli a sbagliare e a celebrare carnevalate e a pagare decime e tutto il resto.

      Peraltro, come c'insegnano i santi, si può finire all'inferno anche per un solo peccato mortale di cui non ci si è pentiti. Carmen ha pubblicamente e ostinatamente peccato, può forse cavarsela con un privato e rapido "pentimento"? Quindi chiunque storpi la liturgia e la dottrina e trascini i fratelli nell'eresia, finisce comodamente per guadagnare il paradiso dopo aver devastato senza rimedio la fede e la vita altrui?

      Kiko è un altro candidato all'inferno, e pure lo abbiamo già detto spesso. Far notare onestamente i suoi errori alla luce della Tradizione, delle Scritture, del Magistero, dei documenti liturgici, ecc., significa "mandarlo all'inferno"? È lui che sta facendo di tutto per andare a far compagnia tra le fiamme agli eretici di tutti i tempi. Qui parliamo di lui solo perché desideriamo la salvezza di coloro che sono caduti nella sua trappola.

      Così, quando qualcuno va ragliando: «Ma i bugiardi, i maldicenti e gli istigatori a quale girone sono destinati?» dovrebbe anzitutto riferirlo a sé stesso, ai suoi cosiddetti "catechisti", e al sommo supercatechistone Kiko (per Carmen è già troppo tardi: e non sarà una bella tomba o i Diari o i santini su Facebook a cambiarne l'irreversibile sorte).

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    5. Faccio notare che l'espressione "subumani indegni" l'ho citata dal commento delle 18:20.

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  11. Messaggio per gli Apostoli della Resurrezione.

    a. Questo messaggio è per chi ha aderito , in piena libertà, agli Apostoli della Resurrezione. E' per chi ha aderito ed è, in questo momento, dentro ( meglio dire di passaggio) ad un percorso di fede e in altro ambito ( come il Cammino, Focolari, CL ecc), ed è rivolto, in particolare, a chi ha subito vessazioni, umiliazioni, prepotenze, ingiustizie e cose simili. E' rivolto anche ad altri, che si sentono di aderire in piena libertà, ed è un messaggio per chi non ha trovato il suo percorso. Non è rivolto a chi si sente bene nel suo ambito, e non ha bisogno di altro, cioè a chi ha trovato il suo posto in un movimento, percorso, gruppo, e lì si sente che è a Casa del Padre, ovvro con Gesù Cristo. Nessuno vuole coercizzare alcuno, e fare danni spirituali a chicchessia. Nessuno deve aderire per forza e inconsapevolmente.
    Carissimi, voi non siete dei Neocatecumenali ( parlo dei Neocatecumenali, perchè ho avuto un passaggio tra di loro, ma potete metterci qualsiasi movimento e altro), voi siete in mezzo a loro, ma non siete appartenenti al Cammino. Il Cammino non vi serve, e per voi Dio ha scelto un altro percorso: la Resurrezione. Voi appartenete a Gesù e volete fare la Volontà Sua nella Resurrezione. Noi ci conformeremo in tutto alla Parola di Dio, cioè la Parola di Dio diventerà il sangue che ci scorre nelle vene. Perchè senza la Parola del Signore, non c'è la Vita in noi, in quanto saremmo degli schiavi degli elementi di questo mondo. Per aderire agli Apostoli della Resurrezione è necessario essere inviati dalla Chiesa Cattolica Romana , per cui dovete chiedere l’autorizzazione apostolica. Non serve andare dal Papa, perché l’autorizzazione la riceviamo anche da un sacerdote, perché dietro al sacerdote, sappiamo, che c’è il Papa, e dietro al Papa, sappiamo, che c’è Cristo. Noi siamo umili, e facciamo azioni umili, non ci servono le azioni eclatanti davanti a Pietro, noi nel silenzio e nel nascondimento seguiamo Pietro e la Chiesa, perchè sappiamo che Gesù vuole così, e Gesù ha stabilito così. Ma è bene sapere, anche, che ci sono venti contrari nell’ambito, anche nella Chiesa, ovvero le menti fossilizzate, per cui non da tutti è conveniente andare per chiedere l'autorizzazione, Dio è oltre ogni immaginazione umana, per cui alcuni non vi capirebbero e non potrebbero, salvo se Dio non rivela ciò a loro per vie soprannaturali. Per cui non andrete a chiederla al primo che vi capita, e specialmente nell’ambito neocatecumenale, vi bloccherebbero per invidia e presunzione. Voi dovete, sempre, considerare che avete un tesoro tra le mani, e che lo dovete custodire gelosamente. Noi non siamo contro questi movimenti e percorsi di formazione, il contrario, noi siamno tra di loro per aumentare la fede in Dio.

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  12. Noi non aderiremo mai a ciò che fanno loro ( esempio il Cammino ) perchè noi siamo oltre, infatti non abbiamo nessun vincolo di obbedienza come l'hanno loro, e non ci faremo mai inglobare e assoggettare ai loro metodi, e non cercheremo nulla del loro ambito ( Il Signore mi disse: [3] Avete girato abbastanza intorno a questa montagna; volgetevi verso settentrione. [4] Dà quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di Esaù, vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi; state bene in guardia: [5] non muovete loro guerra, perché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato il monte di Seir in proprietà a Esaù. [6] Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da loro con denaro anche l'acqua da bere. ) perché già abbiamo aderito a Cristo e alla Chiesa in piena fedeltà al Papa. Non siamo vincolati a dei catechisti e altri, che non hanno nessun potere su di noi (Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato), e non lo potrebbero avere, perché Dio non l’ha dato a loro, infatti i fatti ,che vi sono accaduti, dimostrano la realtà.

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  13. Noi abbiamo Gesù come guida e Gesù seguiamo.Noi non siamo vincolati alle decime, nel dire i nostri peccati davanti alle persone che non hanno nessun titolo, obbedienza a dei responsabili, soldi per dipinti alle pareti, e altro di simile. Noi adoperiamo i nostri soldi, sudati onestamente, per altri scopi, buoni, ma senza dare conto agli uomini. Non siamo sottoposti a giudizi terreni, Dio conosce il nostro cuore; ed a Lui dobbiamo rendere conto. Noi adoperiamo le nostre fatiche, per aiutare il prossimo in base a ciò che ci suggerisce il cuore, cioè in base a quanto lo Spirito ci dice di fare (Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».) Noi evangelizziamo con le nostre possibilità, ci mettiamo del nostro e ci adoperiamo con ogni possibilità, nella libertà dei figli di Dio. Infatti porteremo Gesù in ogni luogo dove andremo, adoperandoci in ogni ambito, come nell'ambito online cioè sui vari siti, Blog, FB, ma anche sul posto di lavoro, in famiglia, per strada, durante la spesa, e altro. Basta anche una piccola parola, detta con il cuore, e una preghiera e altro, ed ecco che siamo nella Volontà del Signore. Si evangelizza soprattutto con l’esempio.
    Per chi è nel Cammino, e sa che non è lì il suo percorso, e non ha modo di svincolarsi, per dei motivi che lo obbligano, è autorizzato a fare come Abramo in Egitto ( Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese. [11] Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: "Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.
    [12] Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita. [13] Dì dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te". [14] Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente.
    [15] La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone ), con rispetto nell’ambito nel quale vi trovate, ma nel rispetto della sacralità della vita e di Dio, in quel momento rispetterete la persona, che vi sta davanti, come figlio di Dio, ma sapendo che non potrebbe capire, per cui si evita per evitare un danno certo e per non cadere nei lacci terreni. Solo davanti al Papa e al confessore, ed a altro di certo, siamo tenuti a dire tutto, ma nel Signore ( Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno». ). Noi rispettiamo tutte le religioni e le scelte del prossimo, ma nel rispetto della Verità che è Gesù Cristo, per cui nell’assoluto rispetto del prossimo rispondiamo con Verità, senza mai cedere, sapendo non siamo noi la Verità, ma è la Verità che si è manifestata in noi e ci dice di vivere in Essa. Per cui, noi non imponiamo la Verità, la indichiamo e la manifestiamo con i fatti.

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  14. Ricordatevi sempre, che voi siete oltre, non migliori, non superiori, non avete ottenuto per propri meriti, ma tutto questo si ha perché poggiamo sullo Spirito della Resurrezione . Non pensate che farete una passeggiata, la Resurrezione è venuta dopo la Croce, per cui si passa attraverso la croce, nella misura in cui vi vorrà far passare il Signore. Sotto il peso della croce, chiedete, sempre, aiuto alla Madonna e a Gesù, riuscirete a portarla ed a superare le difficoltà. Delle volte vi sembrerà che Dio vi abbia abbandonati, per il troppo peso, che umanamente vi schiaccia, sappiate che la verità è che Dio non vi abbandonerà mai ( Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato".Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a mei). Vi capiterà, il più delle volte, di non essere compresi, e verrete, anche, traditi, rimanete calmi, è Dio che lo permette (Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.13 Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14 Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15 io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 16 Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi;17 sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 18 Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”. ). Una volta che sarete andati avanti, a tutto questo, a quel punto si farà palese il vostro nemico. Le studierà tutte, cercherà di tentativi in ogni modo, e proverà di tutto, rimanete in preghiera e in dialogo con Dio, il Signore non vi abbandonerà nelle mani del Nemico, e non vi turbate e impaurite.Pregate in quel momento, intensamente, non permettete che entri e che in un qualche modo riesca ad aprire una breccia.
    Per ora mi fermo qui.


    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  15. SIMORGH: da che pianeta vieni? Da ORK? Come MORK l'amico di Mindy?

    In ogni caso io non adonto.
    Anche perché lo capisce pure un bambino che una cosa è dire che probabilmente Carmen sta all'inferno, visto lo scandalo che ha dato per tutta la vita, pur augurandosi che non ci sia finita, magari perché si è pentita in zona Cesarini, e un conto è AUGURARE a qualcuno di andare all'inferno, come ha fatto il tuo compagno di merende.

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    1. Il fatto è che il tipico pasqualonius de' pasqualoniis ha letto il titolo di questa pagina e gli è salita la pressione a diciottomila megasuoni e le narici gli sbuffavano più di una fabbrica di locomotive a vapore a pieno regime.

      Il Cammino è opera di mani d'uomo, e come tale è destinato a perire. Un neocatecumenale onesto potrebbe al più provare un po' di dispiacere per la rovina del Cammino, ma se il proprio obiettivo era santificare sé stesso e possibilmente anche i propri cari allora il problema non è "evitare che il Cammino venga distrutto" ma solo "evitare - sé e i propri cari - di prendere una cattiva strada con o senza il Cammino", evitare che uno strumento di salvezza (presunto tale) diventi invece ostacolo alla propria conoscenza delle verità di fede e al proprio vivere santamente i sacramenti.

      Se il Cammino è uno strumento del Signore, allora tutte le volte che direttamente o indirettamente promuove qualcosa di contrario al Signore è uno strumento che funziona male e che va immediatamente aggiustato o rottamato. Invece i facinorosi kikos credono che lo strumento sia superiore a chi lo utilizza e a chi lo critica, cioè credono che il "Cammino" abbia la dignità di un sacramento, si comportano come se Kiko e Carmen fossero praticamente Dio. Questo è un peccato contro il primo comandamento: non avrai altro Dio al di fuori di me. Kiko e Carmen hanno insegnato emerite corbellerie, hanno persino contraddetto il Vangelo: sono forse superiori alla verità insegnata da venti secoli dalla Chiesa? Sono forse superiori al Vangelo di Nostro Signore?

      L'ispiratore del Cammino, a giudicare dai frutti, non può che essere il demonio (quello vero, non la comica mascotte "portasfortuna" del Cammino che ti fa trovare traffico in autostrada mentre vai in convivenza). Il Signore non ispira menzogne, idolatrie, inganni, astuzie verbali, ipocrisie, oppressione dei fratelli, tartassamento - specialmente dei più poveri - a suon di collette, gadget obbligatori e decime...

      Riguardo ai contributi dei fedeli, nella Chiesa Cattolica cosa vedi? Libere offerte, senza pretesa, segrete per davvero. Vi hanno mai obbligato a lasciare qualcosa in dono ad un monastero, un santuario, una parrocchia? E le loro bollette, chi le paga? La pulizia, la manutenzione, il decoro: anche nella più squinternata delle parrocchie noterete che c'è ordine (ben diverso dal fiscalismo neocatekiko) e che in caso di scandali i parrocchiani sono i primi a ribellarsi (contrariamente al Cammino, dove vi comandano per ubbidienza di far finta di niente, e quando i fratelli delle comunità vengono truffati dai loro catechistoni chi lo fa notare viene massacrato ed etichettato "schiavo di mammona").

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  16. Piccolo off-topic: a proposito della vera bellezza che salverà il mondo.

    Ecco un altro vero esempio di canto sacro: Caligaverunt oculi mei, della liturgia del mattino del sabato santo (dai "responsori delle tenebre") del triduo pasquale.

    Un canto di pochi minuti che fin dall'inizio ti trascina il cuore e la mente nel mistero della morte di Gesù senza rendertela "un funerale" ma preparandoti a riconoscere e gustare il mistero pasquale. Solo voci, niente strumenti musicali.

    Composta oltre quattro secoli fa, ancor oggi validissima (l'ho notata anche in diverse liturgie di movimenti ecclesiali non classificabili come "tradizionalisti"): una musica sacra che resiste tranquillamente ai secoli e che trasuda bellezza anche per chi non è cristiano, anche per chi è di cultura diversissima dalla nostra. Altro che l'orrenda grattugiata di chitarrelle con cantori urlanti come indemoniati, altro che i "canti biblici" kikiani che con la scusa del "biblici" riduce tutto a una chiassata da cafoni spagnoli ubriachi di whiskey, destinati ad essere inesorabilmente dimenticati dopo la loro morte non appena lo sciacquone della storia comincerà a sommergerli.

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    1. p.s.: c'è musica per "subumani indegni" come quella tribale o quella fatta di grattugiata di chitarrelle, e c'è invece musica cattolica che trascina non solo i cuori ma anche le menti verso i divini misteri.

      Un famoso sindacalista neocatecumenale disse che per lui «i canti di Kiko valgono più del gregoriano», e c'è da sperare che cambi idea poiché i cori celesti non eseguono certo la chiassosa strimpellata di chitarrelle bonghetti nacchere charangos e tamburelli.

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  17. Il commentatore Simorgh scrive come un ufologo...

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  18. Avviso tecnico - specialmente per chi segue questo blog da tablet o cellulare:

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  19. L'80 ° anniversario di Kiko il Papa si è congratulato con lui. Il Vangelo e l'omelia di Papa Francesco: amore per il nemico. Fare l'opposto che il nemico fa con noi. Un buon ascoltatore, poche parole sono sufficienti.

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    1. A me personalmente, Cesare Battisti non mi ha fatto nulla di male,
      ma non mi congratulerei con lui per nessun motivo perché sarebbe 1 offesa a tutte le sue vittime.
      Buon intenditor capisce il paragone.

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  20. @Anonimo Simorgh,
    ecco di nuovo la tua visione del mondo dove la religione cattolica è "il cattivo" che mette "in campo di concentramento" i non cristiani, i soli ad avere diritto di essere difesi e rispettati.
    Secondo me è 1 visione fuori dalla realtà e dal presente, ma è la tua opinione e hai tutto il diritto di esprimerla e la esprimi.

    Infatti, vorrei farti notare che questo blog non è 1 organizzazione tipo CN, by Tripudio non è Kiko o il "catechista", non ci sono prescrizioni a cui attenersi, (se non quelle di 1 civile buon senso), ognuno che interviene ha 1 sua sensibilità diversa da quella di 1 altro ed è libero di intervenire col suo punto di vista, modo di esprimersi ecc.
    Non ci sono "discorsi fotocopia" come nei giri d'esperienza NC.

    Perciò sì, mi sono "adontata" (ho cercato la parola sul dizionario, come sempre devo fare quando voglio capire qualcosa dei tuoi commenti .. d'altra parte non hai colpa tu se io non sono colta par tuo) per il fatto che dai del bugiardo, maldicente e istigatore a chi sta esponendo
    1- semplicemente la VERITÀ dei fatti riguardanti il CN;
    2- la DOTTRINA cattolica COME È;
    3 - la sua opinione sul destino di Carmen.
    Apparentemente è questo ultimo pto che ti fa imbestialire .. ma in realtà credo proprio siano i primi due .. perché, che ne viene a te se Carmen è all'inferno o al purgatorio?

    Personalmente, penso che solo Dio sa cosa c'è nel cuore di 1 persona e può cogliere 1 attimo di lucido pentimento anche all'estremo momento dell'esistenza, ma anche l'opinione di by Tripudio è di tutto rispetto e soprattutto NON offende nessuno, a differenza - come ha detto @Pietro - di uno che ti AUGURA l'inferno e, aggiungo, non con "vai all'inferno", che potrebbe essere anche solo 1 modo di dire, ma augurando sofferenza, cosa che non si fa neanche con 1 animale.
    E tu, che appoggi 1 commento simile, non ti vergogni a fare la morale agli altri?

    Pensi che siano i dogmi del cattolicesimo a impedire di "volare"?
    No, al contrario, essi sono il trampolino di lancio per lasciarsi portare dallo Spirito Santo in un mondo che "non è di questo mondo" ma "È in questo mondo", per poter distinguere ciò che è eterno da ciò che passa, ciò che vale da ciò che deve essere disprezzato .. E invece qualcuno che fa? Qualcuno che si dice cattolico - come i NC - DISPREZZA la PERSONA umana, disprezzando la RAGIONE ed anche la REALTÀ.
    Qualcuno pensa che non ci sia differenza tra VERITÀ e opinione (cioè FANTASIA) , per cui, chi è più bravo a IMPORLA (la sua opinione) vince.
    Chi FANTASTICA di più, "vola" più in alto .. FALSO!
    Puoi anche immaginare 1 mondo dove gli oggetti vanno all'insù, ma per quanto FANTASTICHI, non cambierai la forza di gravità.

    Mi pare molto chiaro a riguardo il Vangelo del paralitico: "è più facile dire ... o dire prendi il tuo lettuccio e vai a casa tua? E quello si ALZÒ".

    La "forza di gravità" è Gesù, Lui ha il POTERE, non Kiko, non i ricchi che governano, non le mafie. ☆

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    1. ☆Gesù non ha "sorvolato" sull'umanità, non ci ha invitato a sperimentare fantasie, quasi la vita fosse 1 "laboratorio teatrale", ma si è incarnato, è diventato Uno di noi e con noi PERMANE, proprio attraverso quelle "quattro idee dogmatiche" che LUI ha voluto, cioè la Sua Chiesa.

      Come ti ho detto 1 volta, la tanta cultura può essere 1 arma a doppio taglio, dipende da come la usi ..
      a che serve immagazzinare conoscenze ed esperienze se poi uno non le usa per fare del bene alla propria anima?
      Serve in tal caso solo a costruirsi una gabbia (o "pollaio") dentro la quale continuare a SOGNARE mentre FUORI, Gesù ti offre la CONCRETEZZA, la VERITÀ, la realtà (da non confondere con l'apparenza) .. e la più piccola REALTÀ vale più della più grande delle FANTASIE.

      Ti consiglio di mettere da parte per 1 attimo i tuoi libri storici, filosofici, l'inquisizione, le crociate, i conquistadores, i roghi ecc. e di dare 1 sguardo (1 sguardo attento però! ) a questa statistica:

      https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/

      non sono numeri, sono lacrime, sangue, speranze, vita .. sono il PRESENTE, sono il CRISTIANESIMO.

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  21. Sento il bisogno forte di rispondere una cosa a questo post. Sono neocatecumenale, e forse sarò ancora molto ingenua e troppo piccola, ma è anche vero che ad un anno dall'ingresso in comunità sono cambiate parecchie cose nella mia vita, e non per imposizione dei catechisti o altro. Forse in tutto questo ha inciso molto il fatto di non provenire da una famiglia cristiana: ho ricevuto i sacramenti, ma sin da piccola cercavo una fede a cui i miei genitori non trovavano risposta perché semplicemente non credono. Vorrebbero, ma non ci credono. Diciamo che il Signore si è fatto presente in modo irruente, ancor prima di sapere minimamente cosa fosse il cammino neocatecumenale. Era tutto molto confuso e non stavo capendo bene cosa stesse succedendo, quando poi sono entrata ho cominciato piano piano a chiarire quelle tante cose aggrovigliate che non distinguevo, e ad un anno a questa parte sento voglio imparare ad amare gli altri, come sto imparando ad amare Dio, come non ho mai fatto per via di un naturale egoismo che ogni uomo prova. Poteva succedere tutto in un'altra maniera, poteva non esserci il cammino, poteva esserci qualunque altro tipo di movimento, sì, ma il Signore mi ha messo in una comunità neocatecumenale. Non dico che è stata la comunità a farmi maturare, ma è stato Dio, durante il dialogo che ho incominciato ad avere con Lui, e per tenermi vicina e non farmi dimenticare cosa avessi appena imparato ci sono stati (e continuano ad esserci) gli incontri in comunità, che sono stati un grande sostegno. Da quando il Signore mi ha donato la fede, che spero di non perdere, ho capito che non importa dove ti chiama fintanto che senti davvero la Sua presenza e la spinta ad uscire da te stesso verso gli altri. Se qualcuno sbaglia, come faccio io d'altronde, perché devo giudicarlo? Che diritto ho di fare il giudice quando il Signore mi ha lasciato sbagliare per farmi capire dove dovevo effettivamente andare? E queste sono cose banali, sì, ma sono cose che non avevo mai provato a fare. Per cui, magari è vero che per qualcuno il cammino non sia una strada verso veri sentimenti cristiani, ma per altri lo è, tutto qui. Come credo per ogni tipo di fede: c'è chi la usa per pulirsi la coscienza e chi la usa per guardare in faccia chi si è davvero.

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    1. Carissima,
      lo scopo di questo blog è dimostrare che il Cammino - e soprattutto i suoi autoeletti "iniziatori" e tutta la gerarchia di "catechisti" e "responsabili" - promuove certi madornali errori liturgici e dottrinali che incidono negativamente sulla vita di fede.

      Questo non è un giudizio sulle tue buone intenzioni di crescere nella fede, anzi! È invece un metterti in guardia perché quel tuo sincero desiderio viene sfruttato con l'inganno dal Cammino per portarti ad un cristianesimo che sotto sotto è diverso dall'unica vera fede proclamata dall'unica vera Chiesa.

      Mi spiego: anche i protestanti amano il prossimo e proclamano Gesù Risorto - ma sono eretici -, anche i testimoni di geova leggono le Scritture e lodano le opere di Dio - e però sono una religione non cristiana. Allora cos'è che qualifica come cattolico un cattolico? Si può forse amare Dio mentre si disconosce il suo insegnamento? Si può forse amare il Signore mentre si celebrano carnevalate?

      Ciò che qui ci sforziamo di dimostrare è che quando ami veramente Dio, desideri conoscerLo di più, desideri celebrarLo di più, desideri appartenere di più alla Sua Chiesa. Il Cammino, nonostante i tanti grandi proclami, sostanzialmente te lo impedisce. Te lo impedisce per tre motivi:

      1) motivo dottrinale: non ti insegna appieno le verità di fede, anzi, a poco a poco, in modo subdolo e astuto, ti insegna a minimizzarle, banalizzarle, addirittura negarle. Per esempio l'autonominato "iniziatore" Kiko Argüello ha predicato ai giovani neocat che riguardo ai peccati mortali sessuali la confessione sacramentale sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere. Ciò contraddice nettamente il Vangelo (cfr. Gv 20,23), eppure nessuno dei kikos che lo ascoltavano ha avuto da ridire. Tanti anni di esperienza della comunità neocat, tanti anni di preparazioni e letture bibliche, e alla fine non battono ciglio di fronte ad un eretico che contraddice il Vangelo e la Chiesa.

      2) motivo liturgico: il Cammino porta avanti una liturgia carnevalesca che nonostante i tanti proclami è vietata dal suo Statuto, contraddice i libri liturgici, è stata vietata anche dal Papa (cfr. articolo 13 dello Statuto del Cammino, nota 49, lettera del 1° dicembre 2005 tuttora in vigore). Il modo con cui celebri la liturgia mostra sempre quale fede vivi: la liturgia delle carnevalate (con girotondino idiota, "comunione seduti", alzatina ipocrita, ecc.) è specchio di una fede ridotta a carnevalata. Non serve a niente ripetere "Signore, il Signore", se poi si disubbidisce alla Chiesa e - mentendo - si proclama giulivi di aver ubbidito. Il Cammino ha bisogno di una liturgia diversa da quella della Chiesa poiché porta avanti (con astuzia e ambiguità) una fede diversa da quella della Chiesa. E tutta la buona volontà, tutti quegli slogan, tutti quei fervorini, non servono a nulla.

      3) motivo ecclesiale: nonostante il Cammino possa vantare uno Statuto (che non è un certificato di santità passata, presente e futura) e lodi anche dai Pontefici (che non hanno mai lodato le ambiguità dottrinali, le carnevalate liturgiche, le abitudini dei cosiddetti "catechisti", ma hanno piuttosto tentato di far leva sul buon cuore dei singoli, di anime come te, desiderose di crescere nella fede anziché di crogiolarsi in un costoso e defatigante hobby religioso per giunta eretico), il Cammino da oltre 50 anni sta promuovendo dei velenosissimi errori sulla fede e sui sacramenti, che avvelenano lentamente ma assiduamente ogni fratello/sorella di ogni comunità.

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    2. Visto che il primo slogan che ci hai scaraventato addosso è il solito "non giudicare", permettimi anche di farti notare che nel Cammino vige una vera ossessione sul «non giudicare», che ambiguamente confonde il "giudicare" dettato da pura malvagità, dal farsi un giudizio, esprimere un giudizio dettato dalla verità, dal Vangelo, da Dio.

      Quando la Chiesa condanna le eresie, sta forse giudicando? Quando uno condanna la droga, sta forse agendo per malvagità? La vittima di uno stupro deve forse chiedere perdono al suo aggressore? Un pedofilo (anche se vescovo) e i suoi protettori? Il Signore ci ha insegnato che per costoro sarebbe meglio avere una macina al collo ed essere gettati nel lago, mentre il Cammino ci urla che non dobbiamo giudicarli?

      E adesso permettimi di chiederti come mai di fronte alle testimonianze sfavorevoli al Cammino hai voluto sparare il solito "non giudicare" per mettere a tacere ogni discussione. È forse vietato far notare gli errori del Cammino e della sua gerarchia? Ti è forse impossibile ammettere almeno come ipotesi che il Cammino sia imperfetto? Forse che il Cammino è un superdogma di fede che può mettere in ombra tutti gli altri?

      Vedi, una delle principali bidonate del Cammino consiste nell'enfatizzare eccessivamente l'esperienza personale... a scapito dei contenuti della fede. Ti inducono sottilmente a credere che il tuo provare gioia per la risurrezione del Signore ti esoneri dall'approfondire, secondo le tue capacità intellettive, quei misteri e quelle verità.

      Ti inducono subdolamente a credere che la tua sensazione di aver tanto "partecipato" alla liturgia ti esoneri dal dover celebrare così come la Chiesa comanda. Ti riducono la celebrazione ad uno spettacolino sacro che deve "riuscire" col contributo di tutti, per cui tu a poco a poco smetti di chiederti come mai per lodare il Signore occorra fare chiassate, occorra fare il girotondino col passetto da ritardati, occorra adoperare tavolinetti smontabili e seggiole pieghevoli e pagnottone sbriciolose e insalatiere-beveroni anziché il sacro altare consacrato pochi metri più in là.

      E addirittura insinuano che la partecipazione sarebbe misurabile dal numero di battimani, di tamburelli agitati, di grattugiate di chitarrelle, di gadget ufficiali neocatecumenali comprati ed esibiti.

      Ti chiederanno quanto hai di "tesoro in cielo", cioè quanti soldi hai versato nelle casse del Cammino. Che ufficialmente sono per i poveri ma a poco a poco col passare degli anni vengono invariabilmente destinati ad obiettivi neocatecumenali.

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