giovedì 21 aprile 2022

Canti deprimenti, inadatti, eseguiti senza alcuna tecnica vocale, quindi calanti e inascoltabili: lo scempio neocatekiko a Loreto

Ringraziamo un giovane Sacerdote che ha segnalato il video, che abbiamo postato sotto, accompagnandolo con queste parole: "Com'è stata possibile una cosa simile nella Basilica della Santa Casa di Loreto? Grottesca, imbarazzante, abietta".

Rimaniamo anche noi allibiti sia per le "variazioni creative" al Messale Romano (guardare il video dal min. 13,54... con il canto Il Signore è la luce...) che soprattutto per la scelta adottata per il canto del Preconio Pasquale. 

Invano cerchiamo, pur con tantissima nostra buona volontà, di comprendere le "manovre " con le quali l' Arcivescovo Delegato Pontificio S.E.Mons. Fabio Dal Cin cerca di reagire alla consistente diminuzione dei fedeli che si recano nel celebre Santuario della Santa Casa.

Avendo invitato alla Veglia Pasquale un gruppo ecclesiale molto ben organizzato, con cantori, chitarristi, espressioni di tante famiglie "numerose" con bambini e giovani, il numero dei fedeli presenti in Basilica è considerevolmente aumentato.

L'esecuzione tuttavia del Preconio Pasquale nella versione di Kiko Argüello, icona-simbolo di quel compatto gruppo ecclesiale, eseguita all'ambone da un laico che si accompagnava con la chitarra è stata la "sorpresa" che ha sconvolto un po' tutti...

Il testo, la musica e quel modo di cantare hanno indubbiamente un significato fortemente emotivo per un gruppo omogeneo nel contesto di un'azione liturgica "particolare" (approvata per la sua limitata specificità) uno "stile" che non può essere tuttavia esteso, senza provocare disorientamento, traumi e disgusto, ai fedeli "normali" che non appartengono cioè ad un determinato gruppo.

Stiamo parlando di un Pontificio Santuario che, come tale, dovrebbe essere rispettoso delle indicazioni liturgiche che inneggiano e sottolineano l'elegante compostezza dell'Exultet: "Forse non esiste altro esempio di un discorso teologico così esatto, sostenuto da un’onda così alta e potente di poesia, dove l’immagine e l’idea siano così perfettamente legate alla corrente di gioia e d’amore che il canto eleva.Teologia, poesia, musica sono allora una sola cosa al servizio della preghiera sacramentale." (Cfr. Romualdica Exultet, o beata nox! QUI)

Purtroppo l'incredibile recente distruzione dell'antica eredità gregoriana e polifonica della Cappella Musicale della Santa Casa (leggere MiL QUI ) ha rotto i margini facendo in modo che il cattivo gusto abbia prevalso a sulla devota compostezza della Musica Sacra.

E' inammissibile che il ricchissimo patrimonio, antico, moderno e contemporaneo, della Cappella Musicale Lauretana non trovi posto nelle attuali celebrazioni liturgiche: quel che è accaduto la notte di Pasqua ne è la conseguenza!

Gli altri canti del video sono deprimenti, inadatti, eseguiti senza alcuna tecnica vocale, quindi calanti e inascoltabili: un compiacimento solo per la suora che "dirige" mentre i fedeli rimangono muti e scocertati che rispondono alle invocazioni solo se fortemente sollecitati (min.1:55:53). Ascoltate ad esempio il lungo canto del Gloria... al min.55:13, da rimanere allibiti!!!

Un'accordatina all'Organo monumentale Mascioni (soprattutto alle ance e ai ripieni...) sarà possibile? Qualcuno può insegnare al talentuoso ragazzo-organista che alla fine della Messa si suona con i Ripieni e non con la Voce Celeste?

La pandemia del Covid19, con le continue limitazioni del culto, ha  accellerato ed evidenziato un processo che purtroppo era in corso da anni: i pellegrini si sono allontanati da Loreto.

Fra le cause della disaffezione dei fedeli ci sono le disastrose, menzognere ed antistoriche "variazioni sul tema" del miracoloso trasporto angelico della Casetta della Beata Vergine Maria di Nazaret che hanno poi provocato le negligenze devozionali che costituivano l'ossatura e l'impalcatura della Felix Civitas Lauretana. (Cfr. MiL QUI)

Viene spontanea la considerazione: migliaia di pellegrini, nonostate il timore per la pandemia, si recano puntualmente nell'altra parte del mare Adriatico in una "spoglia" e "disadorna" cittadina per fare penitenza, con quelle forme della tradizione cattolica che l'esegesi moderna aveva cercato di cancellare: pellegrini della penitenza e della preghiera così come lo furono per secoli i fedeli che si recavano da ogni parte del mondo a Loreto, nel più importante Santuario Mariano, che per volere divino conserva miracolosamente la Casa dell'Incarnazione del Verbo.
Non temiamo: la devozione lauretana risorgerà!

(articolo pubblicato da AC
ieri 20-4-2022 sul blog Messainlatino)

 

 
 
Sulle tante vicende lauretane e sulla rimozione dalla Santa Casa del Tabernacolo (la Madre separata dal Figlio) leggere su MiL QUI e QUI
 
Degno di nota, per la competente professionalità con cui è gestito, lo splendido Museo Pontificio della Santa Casa QUI.

65 commenti:

  1. Su Loreto è atterrato l'ufo di Porto s.Giorgio, carico di cloni lobotomizzati di kiko.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente il demonio - quello vero, non il simpatico portasfortuna neocatecumenale che ti fa trovar pioggia quando vai alla convivenza - sarà molto soddisfatto di aver portato scempio e disonore persino nel santuario che ospita la Santa Casa.

      Il demonio odia la bellezza e l'armonia (che sono riflessi dell'amore di Dio), e vuole sostituirle con bruttezza e rumore, frastuono, urla da ossessi, pessimismo in tono calante (che sono riflessi dell'inferno).

      Elimina
  2. "dal blog messainlatino".... e niente... fa già ridere così...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, sì. È una risata amara, perché ormai lo scempio nella liturgia lo notano solo i cosiddetti "tradizionalisti".

      Nel mondo cattolico si è diffuso un "virus" spirituale, la convinzione che la liturgia sarebbe dopotutto solo una specie di sacro spettacolino, e che quindi se qualcuno fa una carnevalata non ci sarebbe troppo da lamentarsi poiché "spettacolino" inevitabilmente degrada a "carnevalata".

      Chi ama davvero il Signore, desidera celebrarlo senza carnevalate, senza approssimazioni, senza spettacolini, senza urlate né barbare grattugiate di chitarrella. Non basta dire "ilsignore-ilsignore" per rendere culto gradito a Dio, ma i neocatecumenali sono stati addestrati a pensare che solo una rumorosa chiassata kikolatrica sarebbe "liturgia" (basterebbe già solo questo a far capire che sono eretici).

      Da notare che Andrea, l'autore dell'articolo, lamenta - come abbiamo evidenziato nel titolo - che i canti del Cammino sono deprimenti (è lo stile kikiano, necessario a consolidare la visione funerea e pessimista della vita, necessaria a rendere più docili a Kiko gli adepti della setta neocat), inadatti alla liturgia (non basta ripetere "ilsignore-ilsignore" per fare un "canto biblico"; e comunque il neocatecumenalismo si distingue per il suo odio alla Tradizione della Chiesa, anche tradizione artistica, odio ingiustificato perché è impossibile che canti e opere che hanno sciolto il cuore di tantissimi santi, oggi sarebbero da considerare assurdamente "obsoleti" e tragicomicamente superabili da grattugiata di chitarrella-charango kikiani), canti eseguiti con quel funereo tono calante ed inascoltabili (sei costretto a "cantarli" - o bere o affogare - altrimenti ti deprimi ancor di più; esattamente il contrario del canto gregoriano, in cui cantarlo o ascoltarlo produce sempre beneficio spirituale).

      Rimarcherei soprattutto il fatto che i canti neocat sono eseguiti senza alcuna tecnica vocale. Cioè non vogliono rendere gloria a Dio attraverso la bellezza e l'armonia, ma vogliono solo rendere gloria a Kiko attraveso la caciara e l'urlo da ossessi. Per i kikolatri l'importante non è la gloria di Dio, ma l'affermare di essere devoti dei «nuovi falsi profeti» (come li definì padre Pio), gli eretici Kiko Argüello Wirtz e Carmen Hernández Barrera. Si applica davvero quella parola di Isaia secondo cui i neocatecumenali onorano il Signore "con le labbra", solo a parole, "ilsignore-ilsignoreeeh", con gran trambusto da ubriachi in osteria di campagna, ma in realtà il loro cuore è lontano dal Signore (cfr. Mc 7,6).

      Elimina
    2. @anonimo
      perchè pensi che la messa in latino abbia meno valore di una messa in italiano?

      Elimina
    3. Da quant'è che Kiko ha smesso di svillaneggiare tradizione e lingua sacra? Da molto. È da un bel po' che Kiko e i vertici del Cammino fanno l'occhiolino ai tradizionalisti (forse pure a Viganò? Non dimentichiamo che Pezzi ha sdoganato il grande reset in salsa neocatecumenale!).
      Eppure, nonostante le nuove influenti amicizie del guru, i suoi 'figli spirituali' sono fermi ai suoi autentici insegnamenti delle origini, ce l'hanno con le parrocchie, con la Dottrina cattolica, con la devozione per la Vergine e i santi e sulla santa Messa in latino, la Messa universale della Chiesa Cattolica, ci ridono su.
      Poveretti. Schiavi di una subcultura anticlericale modernista e vetero sessantottina.

      Elimina
    4. Anonimo delle 8:51, se sei un neocatecumenale hai poco da ridere. La mattina che Kiko si sveglia latino e gregoriano, quella sera stessa i catechisti vi portano tutti in una chiesa con l'organo, ognuno con la sua grammatica latina sotto il braccio. E voi giù buoni a recitare rosa, rosæ, rosæ, e tutto quanto il resto, e a dire a tutti che il latino è bello, che il Papa vi ha detto di studiare il latino e che nel Cammino lo si studia dal '68, quando tutti lo odiavano.

      Mamma cumanna... eccetera.

      A. Non.

      Elimina
    5. Giusto A. Non! La famosa grammatica Hernàndez-Argüello-Pezzi con esercizi tratti dagli atti del Concilio di Trento 😍

      Elimina
  3. Nota importante: come sempre, i kikolatri giudicano il contenitore anziché il contenuto.

    Invece di leggere l'articolo hanno letto solo la riga dove si indica la fonte e vanno giudicando furentissimi, convinti che per aver ragione basterebbe odiare chi dice le cose sgradite alla setta neocatecumenale.

    RispondiElimina
  4. Sto ascoltando. Devo dire che il cantore è stonato: addirittura imbarazzante la sua prova canora e sotto il livello standard di una veglia neocat qualsiasi di paese; inoltre grattugia la chitarra in modo terribile. Capisco che siano rimasti tutti a bocca aperta. Chi è? Qualche super catechista che doveva avere il suo momento di gloria? Spero che loro stessi si siano vergognati di offrire questa pessima esibizione, per nulla all'altezza del luogo sacro e del contesto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente i cantori decenti se li sono tenuti per la loro veglia elitaria. Questo è uno di quelli di terza scelta che mandano a fare il servizio in parrocchia.

      Elimina
    2. Se il cantore è stonato o intonato, che differenza c'è? Si vuole fare teatro o no? Dio non guarda a queste cose................................................................................................................................................................................................................

      Elimina
    3. In sostanza : il Preconio di Kiko è ottimo, magnifico, meraviglioso nonchè opportuno, e nessuno lo può negar...............................................................................................................................................................................................................

      Elimina
    4. Ecco quell'altra che guarda l esterno del bicchiere...

      Elimina
    5. Eh ma infatti. Chi ritiene che sia indecente far cantare uno stonato che suona la chitarra a livello base in una celebrazione solenne, guarda l'esterno del bicchiere. Chi invece pretende che si comprino fiori da coprire l'altare maggiorato a tavolone, e che il copriambone sia ricamato in quel modo, la Hannukiah ben piazzata al centro, sullo sfondo l'affresco in foglia d'oro se la comunità è di Eletti, tutto perché bisogna dar gloria al Signore (io penso si tratti piuttosto del signor Kiko): quello no, non è guardare l'esterno del bicchiere! Mentre se ne infischia dell'immondezza all'interno, come il mancato rispetto del Messale oppure la mancata reverenza di fronte al Sacrificio di Gesù.

      Elimina
    6. Io stavolta non ascolto proprio, mi fido delle recensioni che ho letto fin qui e già voglio scalciare.

      FungKu. La fede passa dalle orecchie, eh? E infatti.

      PS per Puntini: Co tutte ste semibrevi minime e semiminime che hai sparso in tutto il blog, un po'di gratitudine e rispetto per la musica, se non proprio amore...

      Elimina
  5. Ho guardato un po' il video, ma mi pare che l'unico canto neocatecumenale sia l'Exsultet.

    Anche il coro è diverso negli altri canti, non ci sono i chitarristi come nell'Exsultet. C'è stato un cambio di cantori.

    A me pare di più un compromesso come avviene a volte, quando i membri del Cammino partecipano a celebrazioni non condotte da loro. Qualche canto glielo lasciano fare.

    Magari, far cantare ai neocatecumenali proprio l'Exsultet non è una scelta felice, visto che è un emblema pasquale.

    Per quel che ne so, in determinate occasioni, sono i neocatecumenali a chiedere ospitalità anche a Loreto.
    Magari hanno chiesto ospitalità per la Veglia Pasquale, che però non è in stile neocatecumenale ed è iniziata alle 21.

    So per certo che i francescani di Loreto e le suore si danno molto da fare, specialmente con i giovani, ma non ha a che fare col neocatecumenalesimo.

    In youtube ho reperito un video della Veglia Pasquale di due anni fa, dove l'Exsultet neocatecumenale è stato cantato mi pare da un seminarista, poi anche il canto "cavallo e cavaliere" dopo i battesimi avvenuti però per infusione.

    Nel 2021, invece, niente Preconio neocatecumenale.

    A me non pare una Veglia assaltata e condotta dai neocatecumenali, mi pare piuttosto che i neocatecumenali siano stati ospiti anche se, un fatto è certo, verso il Santuario di Loreto fanno i loro tentativi, non solo in occasione della tappa di Loreto.

    Ho letto in Wikipedia che all'inizio i capi pensavano a un centro a Loreto, ma poi fecero quartier generale a Porto San Giorgio a gratis.

    Mi pare comunque, a dispetto di tutto, che il Santuario di Loreto ancora resista agli assalti pluridecennali della neocatecumenalizzazione.

    RispondiElimina
  6. @blog,
    però se cliccando su uno dei link inseriti nell'articolo, si arriva ad un post del 10 dicembre 2019, intitolato "novus horror missae..." dove si criticano furiosamente i canti di Frisina, direi che quelli espressi nei confronti dei canti del cammino sono complimenti.
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su questo ti do ragione! Protestano per Frisina? Ecco che una buona dose di Kiko fa loro capire che non c'è limite al peggio!
      A parte gli scherzi: abbiamo dei meravigliosi cori e delle Messe cantate e musicate che davvero elevano l'anima a Dio. Che soprattutto nei santuari e nelle cattedrali si mantenga tradizione e bellezza almeno il giorno di Pasqua e nelle festività più solenni sarebbe del tutto auspicabile, anche da chi apprezza altri generi di musica e di canto.

      Elimina
  7. Ma non c’era la regola che i cani in chiesa non possono entrare?
    Mo’ hanno cambiato pure questa?!Non bastava Blanco?
    Non vorrei dire una frase fatta, ma è così: non c’è più religione!

    RispondiElimina
  8. D'altronde se il Prelato pontificio, profondamente spaventato per la navata paurosamente vuota di questi ultimi due anni (e non è certo colpa del covid), ha pensato di riempire i banchi del santuario chiamando questa banda di scappati di casa, riempifila buoni solo a far numero per poi far a gara a chi ne fa di più, di cosa vogliamo parlare. A Loreto hanno distrutto una schola musicale con 500 anni di tradizione, e non riescono nemmeno a far accordare e suonare in maniera decente uno degli organi più importanti della Penisola. Ted.

    RispondiElimina
  9. Riprendo dai commenti in coda al precedente post.
    ________

    Perdonami cara Frilu' se mi permetto di copiare questo tuo intrigante commento al post di oggi a cui chiaramente si riferisce.

    Magari poi te ne saresti accorta, ma intanto accelero i tempi.

    Approfitto per ringraziarti sempre per le tue ispirate scoperte.

    Pax



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo20 aprile 2022 21:36
      Indovinate a chi si riferisce questa frase:
      " Com'è stata possibile una cosa simile nella Basilica della Santa Casa di Loreto? Grottesca, imbarazzante, abietta".

      http://blog.messainlatino.it/2022/04/loreto-pontificia-basilica-della-santa.html?m=1

      Leggete l'articolo e lo scoprirete 🧐
      Oggi ho voglia di giocare un po' 🤗

      Frilù

      Grazie ancora

      Elimina
    2. Grazie a Frilù, la nostra sentinella sul mondo dell'informazione cattolica!🥰

      Elimina
    3. Grazie a tutti voi che ogni giorno avete la pazienza di rispondere ai ragli. Tutti i giorni leggo i post e i relativi commenti ma, per questioni di tempo e per la paura che mi scappi qualcosa che possa far capire chi sono (come è successo altre volte), non intervengo. Ma ne avrei veramente tante di cose da dire. Una la voglio dire anche se fuori tema a tutti quelli che sostengono che la parrocchia è finita. Venite nella mia ma organuzzatevi per arrivare almeno 30 minuti prima per trovare posto. Il parroco celebra Messa dignitosamente e questo attrae molte persone, compresi tanti giovani e
      moltissimi ex neocatecumenali.
      Durante la settimana ci sono attività per tutte le esigenze.
      Un abbraccio grande a tutti 🤗
      Frilù

      Elimina
    4. Grazie a te Frilù, la tua presensa assidua è di conforto, esci in avanscoperta e ci copri le spalle, potremmo dire.

      Pax

      Elimina
    5. Approfitto della occasione fornita da Frilù per ringraziare tutti coloro che commentano, neocatecumenali o meno. Non c'è nel blog una gerarchia di importanza dei commenti dovuta all'identità di chi li posta, o al suo essere in cammino, ex del cammino o mai stato in cammino: sono tutti graditi quando utili a approfondire gli argomenti che ci stanno a cuore.

      Elimina
  10. @blog, Certo il fratello che canta il preconio è stonato e non c'è dubbio, comunque quando sant Agostino ha detto che chi canta prega due volte non ha detto "chi canta bene prega...". Per me l'importante è pregare due volte e comunque non ha preteso nessun rimborso spese per farlo, lo ha fatto come volontariato.
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per fortuna non chiede il rimborso spese! Perché, per saper cantare e suonare così 'bene', non deve sopportare l'impegno economico di un misero coro liturgico, ma, per essere un 'cantore del Cammino', deve pagare la decima parte dello stipendio più innumerevoli contribuzioni per 30 anni e più. Cantare bene poi è del tutto un optional, lo sappiamo.
      Dovesse davvero chiedere un rimborso spese, la cifra sarebbe astronomica.

      Elimina
    2. Fallacio ti sbagli, quando camminavo c'era la moglie del responsabile che era la piu stoanata di tutte ed al passo del 2ndo scrutinio la moglie del megacatechista le disse di stare zitta se non era capace di cantare...

      Elimina
    3. @valentina, sicuramente è più generoso chi paga (ai poveri della comunità), di chi pretende il rimborso della benzina per andare a messa a cantare.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    4. @FAV
      la cultura sulla estetica comprende anche i canti come hanno detto gli altri.
      I canti ( qualsiasi canto non è un problema dei canti cnc ) DEVONO essere fatti bene....altrimenti prega il cantore e l'assemblea "bestemmia" con la scusa del servizio e del carisma ci si improvvisa e ci si espone. Poi se nella gerarchia il più anziano è il più stonato vince la gerarchia fidati, non ho mai visto un "capocantore" ( responsabile dei canti ) che ceda il posto a l'ultimo arrivato per fare un servizio migliore.
      Viceversa per l'assemblea...che cantino tutti anche gli stonati ed è tutt'altra cosa.
      Le cose vanno fatte bene per il decoro di tutta la liturgia. E adesso non mi tirare fuori la storia che è meglio che preghi piuttosto che canti bene.
      Perché allora ti dico impara prima a cantare e suonare e la preghiera verrà spontanea. Non basta alzare gli occhi al cielo mentre canti per dire che stai pregando.
      E stai bene attento Kiko ha passato due ore e mezza di orologio al palaeur per una nota sbagliata, quindi il gran capo è un bel perfezionista al riguardo, vorrà dire qualcosa?
      Morale il bello è bello il brutto rimane brutto anche se fatto con le migliori intenzioni.
      Insomma...ci vuole sudore...provare provare..e studiare...studiare.
      In saletta per una celebrazione puoi anche glissare...ma a una veglia NO, è pure una pessima pubblicità

      Elimina
    5. La tua è una particolare abilità ad attaccarsi al fumo della pipa, come si dice dalle mie parti. “Cantare bene” è implicito nel “cantare” senza tergiversazioni possibili
      Che poi, generosamente, non abbia chiesto compensi, è giusto. Chi educatamente lo ascoltava avrebbe dovuto essere risarcito per il disturbo alle orecchie
      I presenti hanno subito una “piccola passione” a sconto dei loro eventuali peccati.

      Elimina
    6. Fav che dice 'sicuramente è più generoso chi paga (ai poveri della comunità), di chi pretende il rimborso della benzina per andare a messa a cantare' mi dovrebbe spiegare com'è che non si bada a spese per Dio quando si deve pagare l'albergo delle convivenze o il pranzo e l'albergo ai catechisti o comprare le suppellettili kikiane; ed invece quando di tratta proprio di dar gloria al Signore, si ammettono performance sciatte, basta che non si debba fare un'offerta.
      Ma, come dice Neo, sappiamo che in Cammino non è così...non si bada a spese né a profondere tempo e impegno quando si ritiene sia il caso.
      Ma, al di là di tutte le altre considerazioni, qui, confermo proprio l'impressione iniziale, pare che alla veglia dei cattolici della domenica abbiano mandato il cantore meno preparato. Non che un cantore bravissimo avrebbe ben figurato nel contesto, sempre di cantare Kiko si tratta, in fondo.

      Elimina
    7. @FAllacio
      Sant'Agostino questa frase non l'ha mai detta.(ebbene sì). Piuttosto diceva: "il cantare è proprio di chi ama" (sermo 336). LA frase sempre citata è più una interpolazione del suo commento al salmo 72 in cui commentando il verso "Sono finiti gli inni di David, figlio di Iesse" dice "Nella lode c'è la voce esultante di chi elogia, nel canto c'è l'affetto di colui che ama"

      Detto questo basterebbe solo citare il salmo 47: "Cantate inni a Dio, cantate inni; *
      cantate inni al nostro re, cantate inni;
      perché Dio è re di tutta la terra, *
      cantate inni con arte.

      Quindi al massimo si dovrebbe dire: "chi canta BENE prega due volte"

      Elimina
    8. per capire la differenza FAV ascolta le registrazioni di Filipucci...anche Kiko cantato bene ha il suo perché.
      Compreso il Preconio, se fatto bene senza urla è musicalmente molto bello

      Elimina
    9. Intonato, o ci nasci o non ci diventi; dipende tutto dall'"orecchio musicale", un dono
      di natura.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    10. L'ottimo, magnifico, meraviglioso Filippucci...............................................................

      Elimina
    11. Ben detto Ruben. Motivo per cui, non potendo imbavagliare i neocatecumenali e non essendo ancora approvato il progetto di legge che vieta i loro canti, chi ha orecchie da salvare, se le tappi.

      Elimina
  11. L’ambone è uno spazio liturgico, un luogo definito, quindi non ha nulla a che vedere con il leggio utilizzato dai nc, che è un elemento puramente funzionale.
    L’ambone, che è il luogo proprio della proclamazione della parola di Dio - e non uno sgangherato leggio dal quale poter dichiarare tutto ciò che passa per la mente o dal quale stonare come se non ci fosse un domani - è utilizzato anche per l’omelia e il canto del preconio pasquale, ed eccezionalmente per altri atti di importanza ecclesiale. Dal video pare che i nc non ne siano al corrente dato che vi si alternano per strimpellare e urlare come ossessi. Inoltre sono così invadenti e impositivi da oscurare lo svolgimento della celebrazione.
    L'Exultet, l'antichissimo testo con il quale la Chiesa nella notte santa della Veglia pasquale canta la gloria del Signore risorto, dovrebbe essere un ufficio proprio del diacono o del sacerdote. Solo in caso di reale e motivata necessità può essere ceduto ad un cantore laico capace e formato nell’arte del canto liturgico. Cosa assolutamente lontana dalla formazione del cantore nc che ha eseguito il preconio nella Basilica della Santa Casa di Loreto (e lontana da tutti gli improvvisati cantori di Kiko, egli compreso). Comunque l'annuncio pasquale dovrebbe esser dato da chi nella Chiesa ha un mandato speciale per predicare la "bella notizia"!
    Inoltre, i presuntuosi per eccellenza, cioè i kikos, hanno cantato anche le parti del testo virgolettate, vale a dire "le parti esclusivamente riservate al Diacono o al Sacerdote", e la questione non è assolutamente sottovalutabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cogli un elemento che taglia la testa al toro, senza dubbio.
      Basterebbe questo.
      Per il resto, ciò che li rovina è la vanità e lo spirito esibizionista che tutti i cantori neocatecumenali hanno mutuato da Kiko. Chi più, chi meno. Ci sono senza dubbio le eccezioni, anche io ne ho conosciute, ma sono eccezioni e basta. Il carisma di cantore è molto considerato nel cammino e prestigioso, e il ruolo di capocantore ha la sua rilevanza.
      Non so come il cantore dell'Exultet si sia preparato, ma certo poteva far meglio con un pizzico di umiltà e moderazione in più.
      Il resto lo ha fatto un vezzo che forse poteva risparmiarsi, visto che mancavano proprio le basi, ma tant'è! Il vezzo comune - presi da un sacro fuoco - di fare addirittura la seconda voce mentre l'assemblea avrebbe dovuto seguitare a fare la prima e creare così un'angelica armonia. Peccato che tutti hanno fatto una n. voce che non si è capito.

      Pax

      Elimina
    2. Esatto, quello che è un inno che dovrebbe essere cantato da un diacono o dal sacerdote, è stato inserito come un canto, con dei ritornelli fra l'altro che vengono fatti cantare dall'assemblea (come, in modo improprio e martellante, il 'felice colpa').

      Elimina
    3. Valentina ci sono altre versioni del Preconio non cnc che hanno la strssa dinamica, non mi fossilizzerei si questo.
      Le due questioni per me rimamgono:
      Esecuzione penosa, e il testo nella parte finale che ne stravolge il senso.

      Elimina
    4. Capisco e condivido ciò che dici, Neo. Ma la mia idea è che il preconio così come musicato da Kiko, se anche fosse cantato in modo più sommesso e lineare, introducendo i ritornelli dell'assemblea in qualche modo sbilancia e deforma il messaggio. Sarebbe come far recitare a tutta l'assemblea la formula consacratoria ripetendone in coro addirittura alcune parti -con intervento di bonghi e cembali, magari- per enfatizzarle a discapito di altre (cosa che Kiko fa anche per la preghiera eucaristica, l'abbiamo analizzato di recente).
      Questo per me si chiama abuso liturgico, mi colpisce molto di più dello strazio canoro, e lo condanno anche se non fosse kiko a farlo.
      Poi sono d'accordissimo sull'esecuzione penosa. Mi dispiace se ci dovesse leggere il cantore che sicuramente si è messo in gioco con spirito di servizio, la mia disapprovazione è rivolta più a chi ha organizzato la veglia che a lui, visto che ha sicuramente fatto del suo meglio ed era pure visibilmente emozionato.

      Elimina
    5. quindi, in sostanza : il Preconio come dev'essere cantatoooo????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

      Elimina
    6. Giusto!!!
      Nella circostanza vale l'aurea regola non sparare sul pianista

      Elimina
    7. ...................ma in questo caso, la regola aurea conta come atto eroico!

      Elimina
  12. Luce Sulle Parole Amare

    Molte volte ci arrivano parole che hanno un contenuto pieno di veleno, e queste partono da cuori che sono caduti nel peccato dell'odio verso il prossimo, quel prossimo che non fa come la volontà umana nel loro cuore decaduto comanda.
    Infatti il loro prossimo viene bersagliato dalla lingua velenosa che parla per mezzo del cuore decaduto in questa volontà umana, e le parole più comuni sono: sei un demonio, dite sciocchezze, cristianuccio della domenica, pontofolaio, sei un religioso naturale, sei contro il Papa, sei contro lo Spirito Santo, ecc, ecc.
    Tutte parole amare che arrivano come dardi infuocati, e se il malcapitato non ha una sua fede robusta ecco che potrà cadere nel laccio velenoso.
    Che fare in quei momenti?
    Bisogna portare il nostro cuore nelle mani di Gesù, e con Gesù specchiarsi, ed ecco che scopriremo che anche a Lui hanno fatto così, onestamente dovremmo dire di peggio, e per cui in quel caso la nostra anima ecco che ritornerà nella pace del Signore perché sarà il Fuoco Divino che brucerà quelle parole e non permetterà che il veleno entri più di tanto.
    E dobbiamo dire in quei momenti a Gesù: Gesù Confido in Te!

    Pace a figli di Dio. Pace.

    CDD.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me, Kiko e Carmen, inventando un sistema piramidale di
      obbedienza, ne e' scaturito di conseguenza, anche un sistema di potere a tutti i livelli: volerndo tralasciare un detto di Giulio Andreotti, ed un proverbio siciliano
      un po' volgare, il potere, umanamente piace a tutti.
      Quindi anche l'ultimo dei Neocatecumenali alla base della "piramide", convinto di appartenere alla "vera chiesa", si sentira un eletto e superiore a tutti i Cattolici, Papa compreso.
      Ruben.

      PS:Per essere coerente al trend, osservo, che quanto sopra detto, si estrinseca, soprattutto nella lotta intestina, per chi deve cantare e chi no.
      ---

      Elimina
  13. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello del compleanno

    La Regina Elisabetta ha compito 96 anni e Kiko ha ritenuto opportuno inviarle un telegramma di auguri. la Regina si è commossa e ha ringraziato Kiko, dicendogli che lei, come capo supremo della Chiesa Anglicana, metterà una buona parola con il Papa per la beatificazione di cCrmen. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se la Regina que es anglicana vuole la beatificasion de Carmensita, a maggior ragione la volemos nos que siamo cattolicos, quindi procedamos con la causa". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con un articolo di Avvenire, dal titolo : "come i Re possono influire sui processi di beatificazione".

    e la causa continua....

    RispondiElimina
  14. Anche se per alcune cose il Cammino può sembrare legato alla tradizione cattolica, come ad esempio quando si parla di apertura alla vita (anche se in passato, contraddicendo il Magistero pontificio, il Cammino ha considerato illeciti anche i metodi naturali), in realtà è frutto del progressismo teologico più spinto.
    La prova? Che quando i camminanti sentono parlare del Concilio di Trento, che è attualissimo, viene l'orticaria.

    Il fatto è che negli ambiti in cui la tradizione del Cammino sembra quasi coincidere con quella della Chiesa, Kiko e Carmen non si sono ispirati alla Chiesa, ma all'ebraismo e, in parte, anche all'ebraismo antico (non in tutto, altrimenti sarebbero poligami, ma se lo fossero, non potrebbero avere nessuna ambizione nei riguardi della Chiesa).

    Non dico che questo processo sia stato cosciente, almeno non del tutto, ma a me sembra evidente.
    Per questo sarebbe opportuno che la Chiesa mandasse a seguire il Cammino da "osservatori" della Santa Sede, non legati al Cammino ma solo alla retta dottrina, e perciò imparziali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per farlo sciogliere, scommettiamo.........................................................................

      Elimina
    2. Concordo con te, ma ti garantisco che qualsiasi persona di Chiesa, anche a livello medio alto, con cui ho parlato da venti anni a questa parte, ovvero, da quando mi occupo del "problema", è sempre stata vaga o ha glissato, come se il problema, non solo non esistesse, ma non dovesse, per ordini superiori, esistere.
      Ruben.
      ---

      Elimina
  15. Il Concilio di Trentpo è attualissimo? Ma se è del 1500, cioè ha 500 anni. Mentre il Concilio Vaticano II ha solo 50 anni. Il Concilio di Trento è superatissimo, vetusto, antiquatissimo, e a noi più che l'orticaria fa venire i brividi...........................................................................

    RispondiElimina
  16. Hai ragione, caro Puntini, cominciamo da oggi ad attenerci al Concilio del futuro (tra 5 anni, nuovissimo, insuperabile) in cui: il Cammino è sciolto, Kiko, Carmen e Mario sono scomunicati più o meno retroattivamente, i sacramenti amministrati nel Cammino vanno ripetuti in una sanatoria generale previa ri-catechizzazione e i mamotreti finiscono all'indice. Anzi, sul fuoco, insieme a tutte le copie di kikone. Un falò mondiale di 15 giorni. È un concilio nuovo, quindi, giusto!

    RispondiElimina
  17. @anonimo
    i Concili non hanno scadenza, ognuno è valido e attuale anche se i temi affrontati riflettavano una società diversa; la Chiesa ha duemila anni ma i suoi insegnamenti sono validissimi

    RispondiElimina
  18. @Puntini 14,50
    Se tanto mi da tanto, per te e' anche obsoleto Nostro Signor Gesu' Cristo, che nonostante i suoi 2022 anni di eta', essendo resuscitato,
    e' ancora vivo e vegeto.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  19. Anonimo 22 aprile 2022 14:50
    Ma ne scrivi stupidaggini!
    La Verità della Chiesa è una è immutabile nei secoli, mai invecchia, e nessuno Concilio smentisce il precedente in questo campo.
    Piuttosto, del Concilio Vaticano II avete fatto ciò che avete voluto.
    Avete estrapolato dal contesto ciò che vi conviene.
    Né più né meno di ciò che avete fatto e fate dei Vangeli e del Vecchio e Nuovo Testamento come in innumerevoli articoli del Blog vi abbiamo dimostrato, partendo dal cieco nato della Traditio e il fango neocatecumenale di Lino Lista.

    Pax

    RispondiElimina
  20. @Anonimo 22 aprile 2022 14:50
    Penso inoltre, che per il tuo post, tu abbia applicato il teorema Kikiano del "vuoto ecclesiastico", ovvero, dall'Editto di Milano di Costantino, 312 d.c. al Concilio Vaticano II 1962-1965, per 1.650 anni, nella Chiesa, nonostante 21 Concilii e 266 Papi, oltre alle fonti ed alle prove storiche, non è successo assolutamente nulla!
    Anche dal punto meramente umano, soltanto un pazzo, potrebbe negare l'evidenza ed affermare una cosa simile!
    Ruben.
    ---












    RispondiElimina
  21. Se mister "punteggiato" sapesse di cosa parla quando utilizza il termine Concilio, forse gli passerebbe anche la voglia di nominarli.
    Caro "interpunzionato", tu, insieme a tutti quelli che come te hanno fatto del CVII quello che hanno voluto (cit. Pax), non fanno altro che confermare, semmai ancora ce ne fosse bisogno, che il Cammino è una delle più grandi eresie che mai sono esistite in tutti i 2000 anni ed oltre di cristianesimo.
    Se tu almeno conoscessi il fatto che tutta la nostra fede, nel suo "depositum", lega indissolubilmente Rivelazione e Tradizione, non azzarderesti a dire che un Concilio è vecchio e l'antro è nuovo poiché, così facendo, stai semplicemente dicendo che in questi 2000 anni, lo Spirito di Cristo, ha semplicemente smesso di parlare attraverso la sua Chiesa e poiché anche il CVII, insieme agli altri 20 concili, rientrano nella Tradizione della Chiesa, mi verrebbe da chiederti: qual è il credo che professi? Sarà mica quello di Kiko che ha cancellato ben 17 secoli di storia (dalla pace di Costatino al CVII) per far dire, appunto, al CVII quello che sostanzialmente non è stato mai proferito?
    Cos'è per te la Tradizione (quella con la "T" maiuscola")?

    RispondiElimina
  22. Anonimo camminante:
    se il Concilio di Trento è obsoleto perché ha 500 anni, figurati la Chiesa primitiva!
    E con la stessa logica tra qualche anno sarà obsoleto il Vaticano II, con Kiko e tutto il Cammino.

    Se i tuoi catechisti sapessero i danni che fai al Cammino coi tuoi interventi, se non sono del tutto narcotizzati ti terrebbero a catena a cuccia.

    Per noi invece rappresenti materiale di studio: non per le idiozie che dici, ma perché le dici convinto.
    Uno spaccato di quello che si dice in segreto nelle salette, suppongo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... ma perché le dici convinto.

      Pietro, ti sei superato.

      Pax

      Elimina
  23. Questi neocatecumenali tra poco arriveranno a sostenere la tesi ebraica secondo cui Gesù Cristo voleva dire tutta un'altra cosa e che sono stati San Paolo e compari a stravolgerne il messaggio.
    La Chiesa primitiva, infatti, era composta anche da un gran numero di giudei, soprattutto a Gerusalemme, e l'ebraismo si confondeva col nascente cristianesimo.
    Solo più tardi il cristianesimo si differenziò dalla legge ebraica talmudica, mantenendo le parole della Torah nel Vecchio Testamento.
    Quando i neocatecumenali parlano di Chiesa primitiva, quindi, a quale Chiesa si riferiscono? A quella infarcita di ebraismo talmudico o a quella successiva?
    A sentir loro parrebbe si riferissero a quella giudeo-cristiana, visto che sostengono la Pasqua ebraica.

    Quello che non hanno mai capito è che Gesù Cristo fu una totale novità, che sull'antico portò il nuovo.
    Dire che Gesù Cristo celebrò la Pasqua ebraica perché era ebreo (tra l'altro le ultime convinzioni teologiche sono dubbiose sul giorno esatto dell'Ultima Cena, che potrebbe anche essere una delle cene celebrate nella settimana della Pasqua ebraica e non propriamente a Pasqua), non significa che ciò che fece non fosse una cosa del tutto nuova. L'Eucarestia non è ebraica.

    Questi qui vorrebbero riportare il cristianesimo ad un'epoca confusa, non ancora ben delineata, colma di eresie da depurare e commista con l'ebraismo.

    Sfido che non credono nella Chiesa post Costantino.
    A loro non va bene una Chiesa che, per opera della Spirito Santo che detiene, si è affrancata dalle eresie e dall'ebraismo come religione.

    Il ritorno alle radici (ebraiche) è per una miglior comprensione del cristianesimo, non certo perché si debbano deputare dall'ebraismo costumi e norme come se fossero entrati nel cristianesimo.

    Il sincretismo neocatecumenale, invece, è più che evidente.
    Loro non si approcciano alla Pasqua ebraica per comprendere quella cristiana, ma per riproporre la Pasqua ebraica, sostituendo a schiavitù (in Egitto) la morte, e a libertà (dall'Egitto) la Resurrezione. Per loro sono concetti intercambiabili.
    Il passaggio dalla schiavitù alla libertà del popolo ebraico, invece, è solo prefigurazione della Pasqua cristiana e, anche se va conosciuto, non va celebrato.

    RispondiElimina
  24. A proposito di Filippucci:

    Merita complimenti Giorgio Filippucci, uno dei migliori lì in mezzo. Morto troppo presto. Aveva 40 anni.
    Ricordo come Kiko non perdeva occasione per umiliarlo sempre.
    Non ha mai sopportato i bravi. Per timore che lo oscurassero. Il narciso.
    Gli ha rubato lo Shema'. Non voleva sentir dire che lo aveva composto lui.
    Tutte le opere di Kiko devono portare la sua etichetta, icone comprese, che è pure vietato firmare.
    Ma Kiko non riconosceva nulla a nessuno. Altrimenti- diceva - diventava vanagloria. Proprio lui!!!

    Dopo la sua morte neanche alla moglie incinta hanno risparmiato mortificazioni.

    Campioni di carità fraterna e gratitudine!

    Pax

    RispondiElimina
  25. E comunque anche nel preconio pasquale Kiko si è preso l'arbitrio di cancellare interi capoversi del testo originale, oltre a praticare altre modifiche di minore entità.
    Ne riporto di seguito alcuni:

    "Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
    dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,
    li consacra all'amore del Padre
    e li unisce nella comunione dei santi.

    (Il santo mistero di questa notte) restituisce l'innocenza ai peccatori,
    la gioia agli afflitti.
    Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti,
    promuove la concordia e la pace.

    Davvero era necessario il peccato di Adamo,
    che è stato distrutto con la morte del Cristo.

    Riconosciamo nella colonna dell'Esodo
    gli antichi presagi di questo lume pasquale
    che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio.
    Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore,
    ma si accresce nel consumarsi della cera
    che l'ape madre ha prodotto
    per alimentare questa preziosa lampada."

    Colpisce che anche qui, come nell'inno Lauda Sion del Corpus Domini, elimini delle parti fondamentali, come quella relativa alla salvezza offerta a tutti gli uomini e alla loro unione nella comunione dei santi, una volta sconfitto il peccato e restituita l'innocenza a chi aveva peccato.
    È un'altra prova del fatto che nel neocatecumenato si predica il trionfo del l'uomo così com'è, peccatore, senza prima passare per la purificazione dal peccato che restituisce l'innocenza e riunisce ai credenti in grazia nella comunione dei santi.
    Non è un caso che proprio questi fondamentali versetti siano stati estirpati dal preconio versione neocatecumenale.
    Troppo lungo? Eh no...fosse stato troppo lungo, non avrebbe inserito inutili ed impropri ritornelli fatti cantare all'assemblea.
    Identica operazione abbiamo riscontrato in altri canti neocatecumenali, come quello tratto da Isaia in cui identifica nei poveri, ciechi e zoppi riscattati dal Signore, proprio e solo i peccatori, travisando il testo del profeta.
    In conclusione, anche nel preconio pasquale Kiko continua nella sua lamentevole opera di mistificazione della dottrina cattolica.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.