domenica 11 febbraio 2007

Nuovi Sacerdoti , che annunciano quale Vangelo?


Risulta che i neocatecumenali, parlando di frutti, riescano a sollecitare diverse vocazioni al sacerdozio, che poi vengono puntualmente portate a compimento nei loro seminari; il che - posto come condizione - significa che saranno sottoposti alla "iniziazione" neocatecumenale: tappe, passaggi, scrutini, ecc. con interiorizzazione di prassi e contenuti diversi da quelli della chiesa.

Questo comporta anche che si moltiplicheranno pastori non più in grado di diffondere il Verbo di Cristo, ma portatori invece di quello di kiko.

E' meglio correre il rischio di avere meno sacerdoti, pochi ma buoni, o puntare 'ai numeri' e continuare a inquinare pesantemente la Chiesa con 'presbiteri' che anziché guidare le anime sono soggetti anch'essi all'autorità dei catechisti, venendo così snaturata la loro missione di Sacerdoti?

Non sarebbe ora che qualcuno obbligasse i NC, forse proprio QUESTO è uno dei primi provvedimenti da prendere, a entrare nei VERI seminari diocesani per ricevere e formarsi agli insegnamenti della Chiesa e non a quelli di kiko e carmen?
Per documentarsi: Seminari neocatecumenali o anche:

Questa non sono semplici anomalie, sono aberrazioni e sarebbe ora che chi di dovere aprisse gli occhi o si togliesse i paraocchi!!!!

141 commenti:

  1. ho chiesto al presbitero neocat della mia comunità perché avevo sentito dire da mia nonna che specialmente in Quaresima non bisognava mangiare carne il venerdì. Non mi ha saputo rispondere

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  2. bè se è per questo cantano "risuscitò" in quaresima ke è un Alleluja...

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  3. Il problema non è tanto il Vangelo che letteralmente è quello... il fatto sta nell'interpretazione fondamentalista della Parola, il chè da luogo a parecchi fraintendimenti sui veri significati segli insegnamenti del Signore... Riguardo ai sacerdoti neocat: cosa pensano di fare con le loro omelie propagandistiche? Avvicinare i Cristiani della domenica? Se fossero tutti come mio padre le chiese si svuoterebbero...

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  4. In effetti la Chiesa, dopo l’ultimo Concilio Vaticano, ha sostituito questo divieto con un invito a compiere opere di misericordia.
    Apparentemente sembra un passo avanti: il digiuno riguarda solo chi lo pratica, un’opera pia ha un significato sociale: è compiuta verso chi ha bisogno.
    Non meraviglia che un presbitero neocat cui è stato insegnato che la vera Chiesa rinasce solo dopo il Concilio non abbia sentito mai parlare della vecchia prescrizione.

    Viene passato in secondo piano il rapporto personale con Dio e il significato non rituale prescrittivo del digiuno totale o parziale perché si perde la consapevolezza che non è concepibile la 'separazione' della nostra realtà spirituale dalla 'corporeità' e che quindi una volontaria rinuncia in tempo di Quaresima - che è un periodo 'forte' dell'anno liturgico, in preparazione alla Pasqua - è uno dei benefici che si possono trarre da questo tempo penitenziale, che permette una particolare interiorizzazione e purificazione dalle proprie mancanze.

    Il pericolo è che evitare le carni il venerdì o praticare il digiuno diventi un rito, un comando e perda la sua realtà di espiazione, purificazione del corpo e dell'anima.

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  5. A proposito dei seminari neocat, non smetterò di meravigliarmi e di indignarmi del fatto che a kiko si sia potuto dare - e di fatto ancora si riconosca - il potere di un vescovo...

    A parte l'organizzazione dei seminari così come lui l'ha voluta con le conseguenze che abbiamo già evidenziato, e l'obbedienza che i 'presbiteri' di fatto danno a lui anziché al Vescovo, nonostante gli statuti stabiliscano il contrario, kiko ha esercitato poteri di vescovo anche nelle innovazioni che ha apportato alla liturgia... e, ignorando i richiami, non sta facendo nulla per eliminarle!

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  6. Mi meraviglia don Abbondio, che oltre a parlare con disinvoltura della sua comunità (se non sbaglio l'ho incontrato anche nell'altra pagina),oltre a essere presente sulla rete comunica così con noi come niente fosse...

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  7. Veramente è da poco che sono nel cammino e mi è capitato di riconoscere tante cose
    che avevo letto qui sulla chiesa e sull'eucarestia.

    Ho fatto una prima convivenza in cui i catechisti
    mangiavano da soli,
    stavano sempre in disparte,
    non parlavano con noi,
    sembravano invasati.

    Non credo che continuerò anche se penso che sentirò la mancanza della comunità perché ci sono persone con cui sto bene insieme

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  8. e poi c'è sempre nell'aria l'attesa di qualcosa di meraviglioso preparato per te se sai aspettare... però sono combattuto

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  9. Sai, Felice, nella mia parrocchia c'è un nuovo coro che ha tutte le caratteristiche neocat, che all'offertorio ha cantato "Su ali d'aquila" e sono tre domeniche che ci delizia con quel canto del cavallo e cavaliere, ritmandolo fino all'esasperazione :(((

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  10. Non so cosa dirti, Con Abbondio, ne abbiamo dette tante... Penso che dovresti cercati l'aiuto di un sacerdote non RM

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  11. Mic ti faccio una tiratina d'orecchie. ;-))))))
    Me lo permetti? :-)

    Vorrei focalizzare l'attenzione sulla incredibile importanza del Digiuno come recupero della dimensione Personale, insieme a quella "comunitaria", di cui si parlava pocanzi.

    Inoltre mi rifaccio alle parole di una Profeta (o profetessa) che, se mi permettete, gode di una fiducia leggermente maggiore anche dei Papi! Non sono impazzito! Mi riferisco alla Madre dei Papi! Alla Beata Vergine Benedetta!

    A Fatima come a Medjugorje, la Santa Madre del Cristo supplica l'umanità peccatrice di riscoprire le vie per la santità: DIGIUNO, Preghiera e PENITENZA! Esse esprimono l'insieme della dimensione Cristiana in modo esemplare! Digiuno e Preghiera la crescita PERSONALE! La Penitenza (da vedere in senso stretto e LATO) quella COMUNITARIA!

    Ogni cosa Mic (sottolineo OGNI), se fatta con "meccanicità", senza partecipazione e senza FEDE, PERDE OGNI VALORE SALVIFICO! Il Signore va al di là e al di sopra del mero "gesto"! Che in sè può essere anche BUONO ma che senza la Fede in Lui e Per Lui NON GIOVA A NULLA alla persona che lo compie. Coloro che ne beneficiano, in quel caso, sono la prova che il Signore fa uscire cose buone per chi ha bisogno da persone imperfette, con la sua potenza!
    L' "opera buona", infatti, perde tutto il suo senso se fatta "senza Cristo". Lo stesso il Digiuno e la Penitenza. Tutto perde di senso, senza l'intimo donarsi al Signore, per mezzo della sua Santa Madre. Tutto diventa "burocratico". Tutto perde il significato Cristiano profondo. Per cui per fare "opere sociali" basterebbe un comitato cittatidno. Mentre l' "opera di Carità Cristiana" non lascia mai non proclamato il Vangelo di Cristo! Fede e Opere.

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  12. anche io confermo il potere impressionante del digiuno anche se difficile. Onestamente mi mette anche un po' pensiero (umanamente parlando) di iniziare la quaresima che ormai è alle porte perchè so' che sarò tentato in maniera pesante come da tanti anni a questa parte e sarà dura. Senza il digiuno finirei a fare danni pesanti. L'anno scorso le tentazioni si sono rivelate diuna finezza che un paio di volte mi hanno fatto anche paura. Preghiamo perchè sia per tutti noi una quaresima di conversione. Vi consiglio di fare digiuno anche per tutta la quaresima, la cosa è splendidamente dura e di grande conversione. Sarebbe bello anche poter andare a messa ogni giorno.

    Vi estendo personalmente anche l'invito, per chi vuole di unirsi a me in un prossimo pellegrinaggio a Santiago de Compostela.

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  13. La preoccupazione, comunque, è grande.
    I colpi dati al Sacerdozio e il grande dramma che segue questi, compresa la perdita della guida del Popolo di Dio (che non è poco!!), mi preoccupano tantissimo..
    La "Barca" sta sbandando pesantemente. La "superficialità" con cui ci rapportiamo (TUTTI) con questi problemi mi impensierisce di più.
    Incredibile il modo "arrogante" con cui i "fondatori" del Cammino si comportano a danno di tutti noi. In testa i frequentatori del Cammino stesso.

    La "formazione" ed il Ruolo (cosa più decisiva) dei Sacerdoti RM (ma dei sacerdoti in genere secondo il Cammino) possono creare problemi più grandi a loro stessi e a coloro che sono sotto la loro teorica giurisdizione. Soprattutto in casi di Vescovi o peggio CARDINALI formati da Kiko!!
    L' ci sarebbe proprio da divertirsi...Ovviamente in senso ironico..

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  14. Un Cardinale può diventare Papa!!!!!!

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  15. Caro Steph, forse nella fretta mi sono espresso in maniera un po' confusa, ma nel mio post intendevo rivalutare la dimensione personale e non esclusivamente rituale del digiuno, che coinvolge la nostra corporeità per purificare, alla fine, sia il corpo che lo spirito e va visto proprio in un rapporto personale col Signore, inquanto 'offerto' a Lui e non semplicemente in quanto prescrizione, che di per sé ci dà solo un orientamento, ma come scelta consapevole di rinunciare a qualcosa per il Signore e perché attraverso questo Lui possa operare in noi...

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  16. Per Steph e i cardinali NC

    Credo che il rischio di un antipapa, per chiamare le cose con il loro nome, non sia da escludere per quanto è sotto i nostri occhi oggi. Forse la Chiesa resterà davvero solo un piccolo gregge.

    Ma siccome la storia è nelle mani del Signore, ho fatto più di una volta la scelta di non essere apocalittico e di dire andiamo avanti giorno per giorno, pregando e facendo del nostro meglio nel 'posto' in cui il Signore ci ha collocati... il resto lo mettiamo nelle sue mani, tempi e modi della ormai necessaria evoluzione compresi... Anche se dovessimo assistere, Dio non voglia, ad un ulteriore degrado,
    sono certo che alla fine Lui e la Sua e nostra Madre ci guideranno...

    Tre parole mi risuonano forte nel cuore: PRUDENZA, SEMPLICITA' FEDELTA' ma in un orizzonte di grande SPERANZA, che è certezza dell'avverarsi delle promesse del Signore

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  17. Per Steph che dice
    "la "superficialità" con cui ci rapportiamo (TUTTI) con questi problemi mi impensierisce di più."

    penso che, se siamo arrivati a questo punto TUTTI, non ci ha guidato la superficialità... per quanto riguarda la possibile superficialità nei Sacri Palazzi - che è quella che potrebbe impensierirci di più -personalmente non ho riscontri sufficientemente attendibili... vedremo!

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  18. Volevo richiamare l'attenzione, che ne dici Nicola, su diversi tipi di digiuno, senza escludere quello dal cibo e nei tempi e nei modi indicati dalla Chiesa, senza velleitarismi!
    Forse il digiuno (non totale, il tutto sempre cum grano salis) dal computer, dalla televisione, da certe dispersioni (ognuno conosce le sue), ci aiuterebbero a liberarci da tanti attaccamenti eccessivi...

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  19. Tingrazio tutti ho imparato qualcosa sul digiuno!

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  20. certo che è bellissimo digiunare cosi'. E molto piu' di aiuto! Non mangiare carne è abbastanza ridicolo se fatto cosi' tanto per fare o perche' lo ha detto qualcuno senza spiegarlo

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  21. http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-st.htm

    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-mist.htm

    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-pr.htm


    Nicola

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  22. Per Nicola
    "Non mangiare carne è abbastanza ridicolo se fatto cosi' tanto per fare o perche' lo ha detto qualcuno senza spiegarlo"

    Hai ragione, ma nella Chiesa - se non resti in superficie - viene ampiamente spiegato

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  23. La Chiesa c'impone in conformità dell'esempio e della dottrina di Gesù Cristo, astinenze e digiuni, per penitenza dei peccati, per mortificazione della gola e delle passioni, e per altre necessità particolari.

    Come viene vissuto nel cammino, lo chiedo a Stepanos e a Nicola, per favore, l'aspetto della penitenza dai peccati?

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  24. Per Mic.

    La superficialità a cui mi riferivo era generalizzando il discorso riferita al popolo di Dio che sembra inerte nella grande maggioranza a temi come quello qui trattato. Ovvio che ci sono eccezioni ma mi riferisco alla totalità dei Cattolici. E tutti noi (intesi come cattolici) non siamo esenti, chi più chi meno (chi, in eccezione, per nulla) dalla superficialità. Io stesso a volte liquido troppo frettolosamente realtà che andrebbero prese MOOOOLTO sul serio...

    Riguardo il discorso sul digiuno, Mic, ho frainteso io. CHiedo venia. ;-)
    Ma è stato bene che tutt'e due abbiamo sottolineato parti dello stesso aspetto buone per la nostra riflessione.

    Riguardo la possibile "caduta" nel millenarismo... Beh... Anche questo è da vedere.
    Millenarista è chi in modo fatalista e "ottuso", pregiudiziale e avulso dalla realtà, crede nel disastro come sicuro sbocco del mondo a breve periodo o in concomitanza con date storiche come la fine dei millenni.

    REALISTICO è invece chi legge i SEGNI e i periodi, soprattutto confrontandosi con l'irruzione di Dio nella recente storia, con la Sua Parola e con l'insegnamento della Chiesa.

    Fatima e Medjugorje non sono millenarismo; e la "messa in guardia" della Madre di Dio è anzi l'opposto per la nostra salvezza.
    La realtà relativistica nella CHiesa è una concreta. Come è vero che i fautori di questa realtà possano diventare Papi.
    L' "ala protestante" nel Cattolicesimo è stata presente durante il Concilio anche se "imbrigliata". Ma ha dato devastanti segnali per l' "interpretazione" del Concilio stesso e il suo presunto "spirito" a dispetto dei documenti stessi! Per questo sono potute accadere tante cose, anche contrarie e fuori dalla comunione della Chiesa. Perchè il Concilio è "relativo". Interpretabile "ad personam". E il suo "spirito" (ovvero la cedibilità della Chiesa al mondo e non il suo ri-evangelizzarlo!) è sempre chiamato in causa!

    Queste sono realtà. Non millenarismo. Così come realtà è l'eventualità (concretissima) di un antipapa. D'altro canto ne è PIENA la storia del Cattolicesimo di anti-papi.
    Certo all'epoca più per questioni politiche. Oggi sarebbe più grave perchè si metterebbe in questione la Fede.
    Che ne dici?

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  25. Alcuni insegnamenti che "Kiko" impartisce ai suoi seguaci in oltre 30 anni di catechesi:
    tutti i preti sono dei tarati mentalmente, che hanno dei complessi sessuali terribili perché non sono sposati (Or, pag. 86);
    i catechisti del Cammino sono dei rappresentanti del Vescovo (I Scrut, pag. 34-35), ai quali si deve obbedienza perfetta (Or, pag. 353), essendo essi i giudici della fede degli altri fratelli (I Scrut, pag. 45);
    Cristo, di cui non si è mai provata la Divinità, ha dato a Kiko - fondatore del Cammino neocatecumenale - il dono di fondare la Chiesa (I Scrut, pag. 49; II Scrut, pag. 100). Per entrare in essa si deve iniziar un cammino catecumenale. in compagnia di altri e per mano di un catechista, quello del Cammino, a cui sarà sottomesso in tutto (I Scrut, pag. 58-59);
    Dio, col Cammino neocatecumanale vuol fare "la Chiesa nuova", la "Chiesa segno", non essendolo più quella esistente (I Scrut, pag. 59-60);
    Kiko, ha il compito di fondare la Chiesa (I Scrut, pag. 49);
    i catechisti del Cammino danno la grazia per aiutare gli aderenti a proseguire. ( I Scrut, pag. 67-68);
    ma nel Cammino non si sa che cosa sia la grazia santificante. La definizione che di casa si da a pag. 190 del primo volume di "Orientamenti" è peggiore di quella dello stesso Lutero: "non più un dono di Dio, ma una conquista personale.";
    la spiritualità del Cammino neocatecumenale non è quella di essere in grazia di Dio. (I Scrut, pag. 112- 118);
    vivere cristianamente, secondo Kiko, è vivere nella precarietà (II Scrut, pag. 142);
    e vivere nella precarietà è vivere senza la sicurezza spirituale (II Scrut, pag. 142), e cioè con la certezza che potrà continuare a peccare (II Scrut, pag. 143);
    il peccato non è offesa di Dio (Or, pag. 182);
    il peccato ha solo una dimensione sociale, mai personale o individuale. (Or, pag. 167);
    l'uomo non può non fare il peccato perchè è schiavo di Satana, che ne è il solo responsabile (Or, pag. 129);
    l'uomo non essendo libero non è neppure colpevole del peccato (Or, pag. 138; I Scrut, pag. 93);
    il sacramento della Penitenza è solo riconciliazione con la Chiesa (Or, pag. 173);
    e quindi non c'è bisogno di assoluzione ma basta sentirsi in pace e in comunione coi fratelli, per cui la confessione sacramentale è destinata a scomparire (Or, pag. 177);
    chi leggerà il Direttorio di Kiko non sentirà mai parlare di Gesù come fondatore della Chiesa, né del Capo che Egli avrebbe eletto, scegliendo Pietro e dotandolo di carismi e doni particolari;
    si dirà che condizione essenziale per entrare nel Cammino, e quindi nella vera Chiesa, è quella di vendere i Beni (I Scrut, pag.8; 105 ss; Shemà pag. 24, 34-35, 42-43, 96-97;ecc.);

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  26. Caro Steph,

    quello che dici coincide esattamente con quello che penso e sono felice tu lo abbia esplicitato. Significa essere realisti e consapevoli.

    Tuttavia in questo contesto e per quello che è il nostro scopo, mi sono sforzato più di una volta di non mettere l'accento su questo aspetto per non sviare l'attenzione dall'informazione corretta che è in nostro obiettivo primario per il bene di molti e della Chiesa in primis.

    Per questo, stiamo cercando di fare del nostro meglio nel 'posto' in cui il Signore ci ha collocati e continuiamo a farlo nella preghiera semplicità prudenza e fedeltà (al Signore a alla Sua Chiesa) come dicevo qualche post fa...

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  27. mi sto stufando di tante cose se devo essere sincero di tutto sto giro di problemi che si crea attorno al cammino. Ad esempio ricordo che quelli della mia comunita' mentre il Papa era lungo il reno erano ad evangelizzare a Amburgo. Il nostro Vescovo ha chiamato tutte le realtà della chiesa perugina a partecipare tutti insieme nella stessa carovana per colonia e il responsabile del cammino gli ha detto di no perche' il cammino faceva un pellegrinaggio e la diocesi un viaggio turistico. Al rotorno da Colonia, in un giro di esperienze a livello regionale si è alzata una del cammino e disse: "col Papa è stato bello, ma da Kiko è tutta un'altra cosa".
    Io onestamente mi chiedo pero' se i Vescovi siano veramente ciechi a tali cose oppure ci sono altre paure o legami che ovviamente e direi anche per fortuna non si vedono. Secondo me ci sono troppi interessi e paure in gioco che legano la lingua a tanti che dovrebbero esprimersi in tal senso. La lettera dei Vescovi in Umbria è un esempio che c'e' chi ci vede bene ma non succede mai nulla. E la gente tribola tanto di queste cose. Il problema grosso e' che il cammino da' tanti frutti anche in campo vocazionale ed e' ovvio perche' Dio chiama tanti e nelle diocesi a livello vocazionale c'e' piu' poco o nulla per i ragazzi e ragazze chiamati che oltre ad avere difficolta' nella risposta, non sanno neanche dove cominciare. Non ci sono sacerdoti neanche disposti a fare discernimento con qualche ragazzo perche' hanno tante parrocchie e cose da fare. Conosco sacerdoti che gestiscono decine di conti correnti per i motivi piu' disparati e intanto fedeli muoiono senza il conforto religioso. Queste cose sono brutte a vedersi e fanno perdere tanta fiducia nella Chiesa che appare inesistente spesso o comunque non presente. E' facile a quel punto legarsi ad un movimento e affettivamente alle persone e quando poi vedi che anche li' ci sono tante storture ti ritrovi solo e violentato. Ricordiamoci sempre che una persona lasciata sola è facilmente attaccabile dal demonio. Succede anche in natura con i branchi. I piccoli e indifesi lasciati da soli o che si staccano dal branco, sono i primi adocchiati. E di sbranati ne ho visti tanti. Tanti amici giovani che dopo un primo annuncio, scandalizzati dagli scrutini o dagli esaltati se ne sono andati e sono finiti davvero male. E a me, vedere queste cose fa male tanto. All'oratorio che frequento per dare una mano da circa 24 anni, prima il sacerdote invitava i ragazzi alla messa o a momenti di preghiera. Adesso il sacerdote dov'è? Boh. E poi se li fai andare alla messa ogni tanto poi si stufano e i ragazzi non vanno piu', tanto a casa c'e' chi gli regge il gioco, tanto fra poco non dovranno piu' parlare con mamma e papà ma con papà Mario e papà Luca. Poi vediamo su internet foto raccapriccianti di minori con altri minori dello stesso sesso. Esattamente come i genitori, del resto cosa potrebbero fare?
    Ma scusate, c'e' ancora qualcuno che pensa che andando alla messa si risolva tutto? Chi propone, approva o elegge rappresentanti in grado di fare scelte del genere, si accosti a Dio e faccia penitenza come siamo chiamati a farla noi, poveri peccatori magari piu' in colpa di loro perche' piu' vicini alla fonte della vita, che per me è Cristo.

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  28. Caro Nicola
    hai detto delle grandi verità?
    Meglio vivere comunitariamente la fede anzichè soli!
    Ne sono convinto!
    Ma è pur vero che tra la scelta di un cammino eterodosso e quella di restare soli(ammesso che non ci siano altre possibilità di fare comunione nella Chiesa) io preferisco e consiglio quest'ultima ipotesi.

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  29. dice Nicola:

    "Ma scusate, c'e' ancora qualcuno che pensa che andando alla messa si risolva tutto? "

    Penso che non è 'andando alla messa' che si risolve tutto, ma nutrendosi del Signore che, nella Messa, ci dona la Sua vita e ci dà l'occasione per renderci presenti alla sua Presenza, offrire in Lui e con Lui la nostra vita e operare in noi quello che serve al nostro bene, sia il fulcro di ogni possibile soluzione...

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  30. Certo,Nicola,non basta la messa,anche se è la cosa più importante fra tutte.
    Ma non bastano nemmeno,anzi sono assolutamente cotroproducenti le "riunioni" neocatecumenali in cui si assimila il contrario di quanto sistetizzato dalla messa.

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  31. Nicola:

    "Adesso il sacerdote dov'è?"

    per caso non è a fare il 'presbitero'?

    Comunque, a parte la battuta, è un dramma il fatto che le difficoltà che vive la Chiesa - che sono anche quelle di tutta la società del nostro tempo - possano servire da giustificazione ad una realtà come il cammino che diventa un rimedio peggiore del male, perché le coscienze le sveglia pure, ma poi anziché formarle le deforma...

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  32. E' UN'ABERRAZIONE ECLATANTE L'ESISTENZA,SE NON ALTRO,DA ALMENO 25 ANNI DEI SEMINARI REDEMPTORIS MATER.
    TANTI ORDINI RELIGIOSI E MOVIMENTI CE LI HANNO - E' VERO - MA NESSUNO E' STATO MAI AUTORIZZATO AD APRIRNE DI PROPRI PRIMA DELLA PIENA APPROVAZIONE DELLA REGOLA O DELLO STATUTO,CHE PER I NEOCATECUMENALI E' ANCORA DI LA' DA VENIRE.

    CI HANNO FATTO CASO I VESCOVI E I SACERDOTI CHE LI APPOGGIANO?

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  33. La forza di tanti "movimenti" non solo religiosi, sta porprio nel basarsi su una realtà di fatto disarmante per le persone che cercano il SENSO della Vita!

    La realtà di fatto genera la ricerca della "risposta". E da questo si creano le "risposte" più assurde. Insieme a quelle "giuste", che per loro stessa natura non vengono precedute dalle trombe e dalle "legioni"... Il nostro discernimento, aiutato dalla Sacra Scrittura e dalla Chiesa, ha il compito di scegliere le trombe e le grancasse brillanti delle une oppure la discrezione e delicatezza delle altre..

    Ma voi capite che tutti quelli che stigmatizzano l'incredibile degenerazione di questi tempi e sono dotati di buona oratoria demagogica stanno già un pezzo avanti per "ingrossare" le fila...

    Il panorame si fa più drammatico perchè la "Voce della Verità", ovvero la Chiesa Cattolica, è in un periodo di "annichilimento". Di paura.
    Eccetto il Santo Padre, attuale e precedente, la Chiesa ha PAURA.
    E forse è anche fondata.
    Ma questo genera ancora più scompiglio nelle sue SILENTI e DISCRETE fila.. Perchè l'arroganza delle "altre" genera la tacitazione delle une!
    Se non c'è la Voce della Madre che conferma, quella dei figli che farà?
    Ma io credo che la forse eccessiva prudenza ecclesiale attuale sia determinata da timori ben più grandi. E immagino di che tipo. Timori per il popolo di Dio e la sua stessa compattezza!
    Si da il caso infatti che ai "movimenti" sono legati considerevoli gruppi di fedeli, anche se minoritari nel Cattolicesimo.
    Cosa ne sarà di loro?
    Per questo, io credo, la Chiesa sta tentando in ogni modo (contando anche i veri INTRALCI da superare in queste prove) di riformare i movimenti. Di renderli Cattolici. Perchè i maggiori di essi non lo sono. I fatti parlano purtroppo.

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  34. Purtroppo in questo momento sta mancando, in questi "tentativi", la verifica dell'applicazione delle norme...
    Se si rimane solo nell'ambito della "richiesta", essa rimarrà a discrezione di chi la voglia applicare o meno...

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  35. Gli utlimi due post,Stephanos,sono veramente capolavori di analisi:li condivido in pieno.Grazie.

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  36. Per stephanos:

    sull'autenticita' delle apparizioni di Medjugorie, mi pare che la Chiesa si sia espressa dicendo che nessuna prova di evento soprannaturale esiste (non constat de supernaturalitate),
    quindi forse citarle con cautela conviene

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  37. "Se non c'è la Voce della Madre che conferma, quella dei figli che farà?"

    Vero Stephanòs, però la conferma per due grandi movimenti, mi sembra ci sia stata. E non possiamo mettere il cammino sullo stesso piano degli altri movimenti: in primo luogo per sua stessa ammissione quando non cerca, come ora, di mimetizzarsi...

    Conosco il contesto e anche molti scritti (davvero nutrienti) dei Focolarini e la loro visione del 'Gesù abbandonato'; conosco molte persone e ho lavorato con loro della Comunità di S. Egidio; ho amici e partecipato a riunioni di CL... in ognuno di loro riconosco un carisma e vedo la Chiesa. Quanto all'Opus Dei, lo trovo un po' elitario e dicerto potente, ma non eretico! Ho fatto esperienza del cammino, ne ho conosciuto aspetti e persone e non ho potuto che prenderne le distanze e non posso in alcun modo definirlo realtà cattolica...

    Poi dici
    "la Chiesa sta tentando in ogni modo (contando anche i veri INTRALCI da superare in queste prove) di riformare i movimenti. Di renderli Cattolici."

    L'unico movimento veramente da riformare e da rendere cattolico, ammesso che sia possibile e ci si riesca, è il cammino. Se qualche altra realtà poco chiara c'è in giro non assume certo dimensioni così rilevanti e influenze così allargate e potenti.

    Credo che dobbiamo uscire da questo equivoco, altrimenti cadiamo nell'inganno

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  38. Stephanos
    come sta andando fuori dal Cammino?

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  39. Su questo blog ci sono i paradossi più eclatanti: un neocatecumenale che porta ad esempio Medjugorie e un non neocat che unvita alla prudenza su questa realtà che all'interno del cammino quando lo frequentavo io era messa assolutamente in ridicolo!!!

    Io penso che, se davvero bisogna guardare ai frutti, da Medjugorie non sono venuti che frutti buoni e i veggenti sono persone credibili, continuano ad essere semplici, nonché cristiani autentici!

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  40. Concordo Miriam....sebbene abbia molte riserve mantali anche su qualche altro movimento e non per il suo rispetto dell'ortodossia(sono troppo furbi per non rispettarla) quanto per la commercializzazione sfacciata della fede o della religiosità degli aderenti.

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  41. Si dà il Caso comunque che Medjugorie non sia affatto un movimento,bensì un "luogo" della fede comune,che vive nella semplicità della venerazione della Madonna e nell'adorazione di Dio.
    Non risulta che i veggenti abbianomai predicato qualche altro verbo all'infuori dell'amore per Dio e per la Madonna.

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  42. Ho ricevuto notizia che un vescovo della Penisola si è visto recapitare una circostanziata e documentata lettera di denuncia contro due catechisti neocatecumenali.Ma non conosco il motivo.

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  43. "Il panorama si fa più drammatico perchè la "Voce della Verità", ovvero la Chiesa Cattolica, è in un periodo di "annichilimento". Di paura."

    A giudicare dai politici non direi, dicono che parla troppo!

    In ogni caso questo è il quadro che vogliono far passare all'interno del cammino, per giustificare la propria vitalità ed esistenza.
    Che la Chiesa viva delle difficoltà sono d'accordo, ma starei bene attenta a non parlare di "annichilimento"... dov'è se no, la speranza cristiana? Io so per certo, perché lo ha detto il Signore, che anche se vedessi l'abominio della desolazione, non sarebbe questa l'ultima parola...

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  44. Il punto critico segnalato da "La Civiltà Cattolica" merita d´essere riportato per intero:

    "La sfida più delicata è quella della partecipazione dei sacerdoti ai movimenti. Si deve ricordare, anzitutto, che alcuni movimenti hanno creato seminari propri, nei quali gli studenti vengono formati secondo il carisma del movimento e vengono preparati per essere sacerdoti a servizio del movimento stesso. Rimane aperto allora l´interrogativo canonico circa l´incardinazione di questi sacerdoti: se il movimento ha come nota propria l´universalità e l´attività missionaria, che è riconosciuta e approvata con l´erezione ad associazione pubblica dalla Santa Sede, chi deve incardinarli? Generalmente si ricorre a una incardinazione strumentale, per la quale un vescovo benevolo verso il movimento incardina il sacerdote nella propria diocesi, lasciandolo però a disposizione - in genere a tempo pieno e con piena possibilità di mobilità - per il movimento stesso, mediante un accordo scritto. Ciò significa che un sacerdote così incardinato è a servizio del movimento, ovunque questo abbia bisogno di lui. Ma può subentrare una difficoltà, se al vescovo ne succede un altro che non concorda con questo tipo di incardinazione, o se urgenti e gravi necessità pastorali richiedano la presenza di quel sacerdote nella diocesi: in questo caso può avvenire che il vescovo tenda a restringere la libertà del sacerdote e ad ignorare l´accordo scritto. D´altronde tale accordo ha più un valore formale che giuridico, in quanto non è previsto dal diritto".

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  45. A quando risale questo articolo, Francesco? E' interessante perché la Civiltà Cattolica è un po' la cassa di risonanza del Papa...

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  46. Problema molto serio,la gestione amministrativa dei sacerdoti RM.
    Piu di quanto forse noi possiamo pensare.
    Il fatto che si continuino ad aprire seminari RM,con l'incauto beneplacito dei vescovi,è ulteriore motivo di preoccupazione.

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  47. Altri “pericoli” ( sempre secondo La Civiltà Cattolica) si possono così sintetizzare:

    1. "La tendenza ad assolutizzare la propria esperienza cristiana ritenendola la sola valida, per cui i ´veri´ cristiani sarebbero coloro che fanno parte del proprio movimento".

    2. "La tendenza a chiudersi in se stessi, cioè a seguire i propri piani pastorali e i propri metodi di formazione dei membri del movimento, a perseguire le proprie attività apostoliche, rifiutando di collaborare con le altre organizzazioni ecclesiali oppure chiedendo di occupare da soli tutto lo spazio, lasciando scarsi margini alle attività di altre associazioni".

    3. "La tendenza a estraniarsi dalla Chiesa locale, facendo riferimento, nella propria azione apostolica, più ai metodi del proprio movimento e alle direttive dei propri dirigenti che alle direttive e ai programmi pastorali delle diocesi e delle parrocchie.

    Di qui le tensioni, talvolta aspre, che si possono creare tra i movimenti ecclesiali da una parete e i vescovi e i parroci dall´altra"

    In ogni caso, ciascuno dovrebbe avere in mente che la Chiesa cattolica è tale perché universale: nelle sue capaci braccia c’è posto per tutti e con lo spirito fraterno derivato dal Vangelo di Gesù, il salvatore dell’umanità (e Benedetto XVI ha ferme intenzioni di far rispettare questa “regola”).

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  48. Sai Francesco, il problema più serio, a parte la gestione amministrativa è cosa insegnano di cattolico quei sacerdoti...

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  49. Ne sono convinto anche io,Miriam.
    Cercavo però di immedesimarmi nell'imbarazzo "gestionale" di molti vescovi,che non hanno il coraggio di chiedere una regolamentazione di tutta la materia.

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  50. Certo, Francesco che, una volta che si sono lasciati aprire dei varchi così profondi, è più difficile tornare indietro; ma è necessario e urgente farlo se davvero si vuole il bene della Chiesa... vedrai che troveranno della soluzioni praticabili.
    L'unico rischio è che gli iniziatori si irrigidiscano. Perché in realtà, se loro davvero si adeguassero, i NC sono abituati ad obbedire come soldatini.
    Il fatto è che, per adeguarsi, devono rinunciare alla loro 'costruzione' ormai così consolidata e così 'altra' dalla Chiesa con articolazioni e significati così particolari, almeno ai gradi più alti...e al loro potere anche economico; il che non è poco. E' obiettivamente difficile, ma non mettiamo limiti alla Provvidenza...

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  51. Rspondo a Francesco. Come sta andando? Beh... In realtà sono ancora in una zona grigia.

    E' più di un mese che non frequentiamo più ma ne abbiamo parlato (PER SCELTA) solo con il Sacerdote che presiede la Comunità.
    Il quale ci ha "rimandato" ai catechisti con i quali non siamo per nulla sicuri di conferire.

    Abbiamo espresso le motivazioni per la nostra scelta solo con il Sacerdote.

    Ma sembra che sia molto caldeggiato il "passaggio " dai catechisti. Nè io nè mia moglie siamo convinti di fare questo passaggio, come dicevo, ma se uno di noi due dovesse decidersi per il no, siamo d'accordo che l'altro si allineerà.

    Siamo consapevoli di quello che potrebbe succedere da questo colloquio. Per questo non siamo sicuri di farlo.

    Per Miriam.

    Sono d'accordo a metà con quello che dici sui "movimenti".
    Francesco dice molto bene. Sono istrionici, nella migliore delle ipotesi.
    Sono consapevole che bisogna essere equilibrati, perchè altrimenti sconfino nel preconcetto e nella sfiducia. Proprio quello che vorrei evitare.
    Ma è anche vero che spesso i fatti parlano. Vale per RNS, per RCC, per altri gruppi "carismatici". Vale anche per CL, da cui lo stesso AMICO DI DON GIUSSANI, Antonio Socci, si staccò! Proprio per questioni di Fede!
    CL, era un esempio di splendore per la Chiesa (almeno per me). Fino alla morte di Don Giussani! SACERDOTE VERAMENTE CARISMATICO.
    Vedi Miriam, per come vanno le cose con i "movimenti", io uso ora come "fattore di sicurezza" (passami il termine) il fatto stesso che siano guidati da SACERDOTI! DEVONO ESSERE GUIDATI DA SACERDOTI! Il Pastore è pastore. Il gregge è gregge!!
    Questo nei movimenti invece è relativo! Quasi tutti sono GUIDATI (non fondati ma GUIDATI) da discepoli Laici! E non va bene. Non perchè abbia qualcosa contro i laici (io lo sono), ma perchè OGNUNO HA IL SUO RUOLO. Non credo che per una falsa umiltà si debba appiattire i ruoli, così da non capirci più un fico secco!

    La chiesa approva, ok. MA COSA APPROVA? LE REGOLE dei movimenti. Se tu vai a guardarle TUTTE (ANCHE IL CAMMINO) sono pienamente CATTOLICHE!
    Bisogna vedere queste regole che fine fanno! Se sono solo burocrazia! E in molti casi (provati anche da me) sono burocrazia. Anche se la Chiesa da ad esse una importanza immensa.
    Relativismo, cara Miriam.
    Ecco perchè dico che manca la parte di VERIFICA. Ecco perchè noto un "annichilimento" della Chiesa.
    Non c'è una sola Parrocchia dove il decreto del Vaticano II sulla musica sacra sia rispettato.
    Moltissime Chiese non vengono costruite secondo le norme CEI ma secondo le norme "caserme sovietiche"! La dignità eucaristica va a farsi benedire ed arrivano i Kiko's a fare liturgie sbirluccicanti!

    Ora, se il Cammino dovesse rimanere fermo nella sua prassi, bisognerebbe solo constatare la mancanza di Comunione con la Chiesa in cui si è posto da solo! Ma per evitare di arrivare alla scomunica si potrebbe parlare a voce alta e forte! Rimproverare anche! Correggere con Amore! CHiedere comunione.
    Invece la pastorale sembra non tenere conto che l'ortodossia Cattolica, quando è preservata e diffusa, non nella morale ma nella FEDE, fa discendere tutte le scelte anche morali e pratiche del popolo di DIO!

    Visto che la Chiesa conosce perfettamente la situazione del Cammino e degli altri movimenti, aspettarsi passi ufficiali e dichiarazioni chiare è troppo?

    Questo eliminerebbe tutti i dubbi!
    Capisci che se si discute ancora fra noi è perchè i dubbi ci sono! E il Cammino si giova del dubbio!

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  52. messaggio di newgold69

    per stefanos

    conosco molti che hanno fatto la tua scelta, convinti e decisi, ma dopo che hanno comunicato le loro decisioni ai catechisti, sono stati letteralmente persequitati, ovviamente in modo subdolo, fino ad essere costretti a ritornare nel cammino. il mio consiglio, se volete tenerlo in considerazione, è quello di comunicare ai catechisti la vostra decisione di lasciare il cammino con un semplice biglietto. poche parole, senza esprimere alcuna motivazione, ma chiarendo bene e senza equivoci, che desiderate non essere più coinvolti, cercati e contattati da loro, perché la vostra decisione è irrevocabile.

    ho visto, che chi è titubante, viene circonfuso con molte promesse, con atteggiamenti ambigui, carichi di buona volontà, promesse fasulle, discorsi mielosi. poi quando si rientra nel cammino parte la rappresaglia psicologica e il pieno di sensi di colpa per aver tentato di lasciare ilo cammino.

    dite no ad ogni incontro. e basta. tagliate i ponti. anche se all'inizio vi sentite soli, non temete.
    il prete ha fatto il furbone dirottandovi dai catechisti. vi ha come presi in giro.
    state in guardia.
    ora vi siete staccati dalla tela del ragno, loro faranno di tutto per avvolgervi un'altra volta, ma prendendo però le dovute precauzioni.

    ciao

    newgold69

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  53. Stephanòs:
    "il fatto stesso che siano guidati da SACERDOTI! DEVONO ESSERE GUIDATI DA SACERDOTI! Il Pastore è pastore. Il gregge è gregge!!"

    sono d'accordo con te, per il resto sono consapevole che dopo la grazia dello 'stato nascente' ogni esprienza umana è soggetta a errori e inquinamenti vari. Così vale per tutti i movimenti. Tuttavia è la nostra maturità e il nostro senso di responsabilità, insieme alla Grazia, che possono a aiutarci a discernere in ogni situazione.

    Coraggio, avanti, siamo con voi nella preghiera! Vi voglio bene, davvero; ma ve lo volevo anche prima ;-)

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  54. Quanto alla Chiesa, Stephanòs, stiamo gridando così forte e da un bel po' di tempo... credi proprio che non si siano accorti di nulla?
    Non ne ho riscontro, ma spero proprio di non essere voci che gridano nel deserto!!!

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  55. CONCORDO CON STEPHANOS circa la necessità che il movimento debba avere una guida siocura in un sacerdote piuttosto che in un laico(è il solo modo per evitare devianze).In tale ottica non tutto il RCC è da buttare,perchè molti dei gruppi carismaici che ad esso fanno capo(Vedi quello fondato da Padre Tardif) sono guidati attentamente da ottimi sacerdoti.A differenza di quanto sta avvenendo da alcuni anni nel RnS.

    DISSENTO da newgold(con tutta la stima per le sue luciode,abituali dissertazioni):Stephanos e consorte farebbero bene a presentarsi ai catechisti,se convocati,e ad esporre serenamente le loro ragioni.

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  56. Comunque, ricordiamoci che a chi sa e non dice nulla o non si muove per la verità e a causa del proprio operato causa difficoltà e sofferenze ai piccoli nella fede sarà chiesto conto da Dio. Occhio fratelli che non dovesse finire improvvisamente il tempo della salvezza per iniziare quello della giustizia. Ognuno si sente responsabile della salvezza dell'anima e della salute spirituale di ognuno.

    CATECHISTI RICORDATE CHE NON SIETE PASTORI. PASTORI, VIGILATE SUI CATECHISTI POICHE' LE ANIME DEI CATECUMENI SONO COMUNQUE AFFIDATE ALLA VOSTRA RESPONSABILITA' IN QUANTO VOSTRI PARROCCHIANI E COMUNQUE FRATELLI. TORNATE SACERDOTI AD OCCUPARVI DELLA PORZIONE DEL GREGGE A VOI AFFIDATA E DATE UNA RINFRESCATINA AL RITO DELLA VOSTRA ORDINAZIONE SACERDOTALE. COME HO LETTO IN GIRO, VI AUGURO DI CELEBRARE OGNI MESSA COME SE FOSSE LA VOSTRA PRIMA MESSA, ULTIMA MESSA, UNICA MESSA.

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  57. NOOOO Francesco!!!
    Non è un buon consiglio quello di andare dai catechisti!!!
    Credi che non abbiano strumenti di persuasione o se non altro lacapacitàdi metterli in crisi???

    Il mio timore non è che tornino indietro, questo fa parte della loro libertà, ma che restino seriamente turbati e più di quanto non nsai necessario!!!

    Toglietevi la polvere dai vostri calzari, ragazzi! Non è per fare un uso arbitrario della Parola, ma è quello che mi è venuto in mente adesso, prendetelo così com'è!!!

    Scusa, Francesco, se non sono d'accordo con te ma credo che tu abbia usato categorie razionalissime che vanno bene con chiunque ma non con chi manipola le persone!

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  58. "farebbero bene a presentarsi ai catechisti, se convocati, e ad esporre serenamente le loro ragioni. "

    l'unica cosa che fa presa sui catechisti sono le direttive kikiane, che peso possono avere le loro umanissime ragioni?

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  59. Quoto tutto quanto ha detto Nicola!

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  60. E poi ki è sro prete che fa come Pilato e dice di andare dai catechisti? ha forse anke lui paura, quando dovrebbe preoccuparsi di stephanos e consorte????

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  61. No,Miriam,perdonami.

    Sono convinto che Stephanos e moglie rimarrebbero ancora piu turbati e afflitti dagli scrupoli se non si presentassero ai catechisti,qualora questi ultimi dovessere chiedere di incontrarli.

    So per esperienza diretta che un colloquio di chiarimento è fondamentale.E Stephanos non mi sembra ,quanto a raziocinio ed autocontrollo,l'ultimo arrivato!

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  62. Scusami Francesco, ci stiamo confrontando su una cosa che riguarda i nostri amici e credo che ognuno di noi filtri in base al suo modo di essere: tu pensi che il mancato confronto possa dare origine a scrupoli, io sinceramente penso che quando non si fugge una cosa per vigliaccheria ma per prudenza, sgli scrupoli non hanno ragione di venire...
    Io, come te, ho una grande stima di Stephanòs, ma non sottovaluto -come ha efficacemente detto newgold - la 'terribile' abilità di certe persone di manipolarti, blandirti e, se non riesce, di farti sentire una cacca o peggio!

    Lo stesso Don Marighetto in certe occasioni si è rifiutato di parlare con dei neocatecumenali da solo, e non soltanto per avere dei testimoni a scanso possibili tranelli...

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  63. Da quel che leggo, ricavo la dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che nel cammino il sacerdote non conta nulla e pensiamo alla sua sudditanza psicologica, se non è capace di prendersi una responsabilità personale, prima ancora che inerente al suo ministero sacerdotale!

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  64. Secondo me Stephanos farebbe bene a parlare con i catechisti perche' potrebbe con le sue argomentazioni far aprire gli occhi a qualcuno.Sarebbe bello se lo facesse davanti alla sua comunita' in modo da far sorgere delle domande dentro ognuno di loro.

    à la guerre aimer à la guerre

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  65. Steph dice:
    "Invece la pastorale sembra non tenere conto che l'ortodossia Cattolica, quando è preservata e diffusa, non nella morale ma nella FEDE, fa discendere tutte le scelte anche morali e pratiche del popolo di DIO!"

    è sacrosantamente VERO!!!!

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  66. Per esserre umiliato davanti alla sua comunità Anonimo e mettere sua moglie nella stessa situazione?

    io cambio un po':
    à la guerre aimez la paix

    e lasciate che la guerra la facciano gli altri!!!

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  67. Ragazzi. Vi ringrazio ancora per i vostri consigli e perchè mi accompagnate in questo momento delicato. Anche Emanuele, che voi conoscete e che rimane neocat ha dimostrato un grande rispetto nei miei confronti e mi ha dato ascolto.
    Rendo grazie a Dio, per questo. Perchè mi ha messo davanti persone come voi.

    Ho appena finito di parlare con mia moglie, perchè l'incontro si pensava per stasera.
    Ma mi ha detto che preferisce non farlo.
    Quindi il problema si risolve da solo. Io non la contraddico e mi allineo.

    Credo che sia Francesco che Miriam abbiano ragione in ambiti diversi.
    Per come sono fatto farei quello che abbiamo fatto con il Sacerdote elencando una per una quelle che lui stesso ha definito "eresie" giustificandole però come "errori" che lui non vedeva come vedevo io.

    Ma per me il Sacerdote è Sacerdote! A lui devo confidarmi! I catechisti che c'entrano?
    O meglio, c'entrano secondo la gerarchia del Cammino! Ma normalmente un catechista è solo un fratello che può darti un consiglio. NON UN RESPONSABILE DELLA PASTORALE! NON UN VESCOVO.

    Io effettivamente me la sentirei di affrontarli. Anche se sono consapevole che è possibilissimo il "parlare sottile" e la pressione psicologica. Mia Moglie questa pressione capisco che no la voglia subire. Genera in una persona sensibile ulteriori sofferenze..

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  68. Il fatto che Steph esca, sommato a tutto quanto avrà già testimoniato, parla da solo per la sua comunità...

    Ma a questo punto dovrammo smetterla di dargli consigli e lasciar fare a lui e a sua moglie (insieme ai loro Angeli Custodi)

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  69. Alleluia! ci hanno ascoltato (gli Angeli, intanto)!!!

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  70. Cari ragazzi, poi volevo sottolineare una cosa: non ho nessuna intenzione di ritornare sui miei passi perchè a questa decisione ci siamo arrivati con una sofferenza indicibile (che vi immaginate) e poggiandoci su basi di Fede chiare che fanno a pugni con quelle che vivevamo, almeno in questi ultimi tempi di chiusura totale, nel cammino.

    Anche se il Cammino cambiasse (e lo spero) l'esperienza fatta non credo che rimarrebbe senza segno nei nostri cuori.

    In ogni caso credo che io e mia Moglie chiederemo al Sacerdote di Santo SPirito in Sassia di consigliarci (come ha già fatto) se inserirci a pieno titolo nelle FA(miglie)DI(vina)M(isericordia) che si riuniscono per la comune devozione e culto della Divina MIsericordia..
    Pregate per questo

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  71. Stephanos parlerai al momento opportuno con i catechisti... è da un anno ke aspetto io, il mio confronto diretto... lasciamo ke la storia faccia il suo corso

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  72. "con il Sacerdote elencando una per una quelle che lui stesso ha definito "eresie" giustificandole però come "errori" che lui non vedeva come vedevo io."

    Sai spiegarti perché, nonostante "veda" degli "errori" tace?
    Preghiamo per lui e per tutti i sacerdoti in queste orride difficoltà

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  73. Per tornare alla discussione, sarebbe ora di
    cominciare a tirare fuori la testa, perchè la propaganda è enorme: stanno invadendo anke la RAI (A Sua Immagine...). Voi siete a Roma e potete fare di
    più rispetto a noi senza sollevare inutili scandali ke porterebbero solo a creare casini di ogni genere... Ma la nostra voce va ascoltata perkè la
    Chiesa non è solo dei carismi e tantomeno dei Neocatecumenali che sanno solo propagandare i "frutti" ma non sanno ubbidire... Vedete voi... Che si può fare? Preghiamo...

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  74. MA sì, Stephanos, va' pure.
    Che c'entrano i catechisti? Non hanno forse mai deto: "Noi abbiamo l'autorità che tu ci riconosci". Gliene riconosci? No? E allora dov'è il problema? Veramente, va', in pace. E mica dobbiamo martellarci gli zebedei per godere quando smettiamo, o portare scarpe strette così quando ce le togliamo sentiamo sollievo.
    Va', davvero, in pace.
    Che è qs. indugio? A che "passaggio" si sta appropinquando la tua comunità?

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  75. A Felice:
    Perchè, cosa c'è stato a Sua Immagine?

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  76. Non glielo dire Stephanos il passaggio, così non può sapere cosa 'sai' e cosa no...

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  77. non glielo dire, non glielo dire, .. gnè gnè gnè gnè,
    ,.
    Eeh, ma Silas, l'albino, è una mezza cartuccia al ns. confronto, che credi?

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  78. Carissimo "povero scemo". Come pretendere da te un messaggio che non fosse ironico?

    Hai la minima idea della sofferenza passata da noi?

    No. Il Cammino e i Catechisti sono IDDIO. Quindi dire no a loro è dire no a Dio. Dire no al Cammino è dire no allo SPirito Santo. Dare autorità "limitata" al loro ruolo di Catechisti vuol dire ribellarsi al Signore.

    Ebbene sì. Sono un ribelle. Sono un diseredato. Sono un "traditore" della comunità. Sono un traditore del Cammino.
    Pazienza. Continuerò a vivere con questa onta e con l'assurda convinzione che la gente possa sbagliare, così come il Cammino e Kiko, e che la correzione possa essere RECIPROCA, e a volte possa venire da persone PICCOLE E NULLE, che però hanno anche loro un promessa: sono Tempio di Dio e consacrati con l'unzione della confermazione...

    Auguro al Cammino degli infallibili e degli dèi i migliori auguri da rimanere sempre infallibili e allo stesso tempo umili...

    Vado, "povero scemo", vado, vado. Sta tranquillo. Un rompi palle di meno sulla "via dritta dell'esercito di Kiko"!

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  79. No, no no, non ci siamo capiti, ma nemmeno di lontano!
    (Sempre che la discussione possa essere seria/serena)
    Io l'ho detto in piena coscienza. Non ho 3 mesi e 10 giorni di cammino, ti ho già detto una volta, mi pare, di aver speso ormai più della metà della mia vita in comunità (dal che si dovrebbe capire almeno almeno che non ho più di 80 anni!), ma non è questo il punto.
    Il fatto è che, non si capisce davvero se si entra "nel tunnel", quando si conosce il cammino. .. no,peggio, perchè terapie di recupero per i tossci ci sono. Ma pare proprio che per chi ha incontrato il cammino non ci sia più possibilità di ripresa, di guarigione, di recupero della propria indipendenza di giudizio, autostima, ecc. ecc. Coraggio, mica c'è bisogno di fare il cammino per andare in Paradiso, anzi...
    Però, non riesco francamente a capire il messaggio profondo: avverti un disagio oppure no? No, e allora vorresti avvertirlo? Sì, ma non vorresti? E' questo che mi lascia nel pensiero, per te, per te e la tua famiglia (che poi fossimo noi il problema,.. è di quelli che ci portiamo dietro con le nostre reazioni, perchè a noi guardano: amici, mogli, mariti, figli, ..)
    Sì, io rido, scherzo, sono un dissacratore, un cog.. vabbè, sì, ma cosa pensi che, vabbè, che la sofferenza non sappiamo cosa sia?

    Però una cosa voglio dirtela: mi pare che tu abbia le spalle abbastanza robuste, almeno per il tono con cui ti presenti qui nel blog. Coraggio, allora. Mica si deve fare il cammino per forza, io mi ritrovo volentieri, sì, con persone che sono uscite, per svariati motivi, svariati, svariati (che vuol dire moltissime cose, da quelle contingenti a quelle profonde). ma, ebbi a dire una volta: siamo uniti dal cammino o dall'andare dietro a Cristo?

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  80. E comunque, lasciatemi dire una cosa: era evidente che Stephanos avrebbe lasciato il cammino. O continuava a frequentare qs. blog o lasciava il cammino. Deve essere per questo che non si resiste qui altro che per pochi minuti. per riprendersi ci vogliono 20 giorni, più o meno (un po' come in una stanza piena di gas).
    Saluti a tutti

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  81. Ma c'è chi obbliga qualcuno a frequentare questo blog?
    Chi lo frequenta evidentemente ha qualcosa da dire o da ascoltare... il resto sono chiacchiere vuote.

    Mi spiace che lo scemo (ma guarda che nick!) se ne sia andato così

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  82. dice "loscemo"

    "siamo uniti dal cammino o dall'andare dietro a Cristo? "

    si può essere sicuri di andare dietro a Cristo nel cammino? Molti in buona fede posso crederlo, ma noi in altrettanta buona fede pensiamo di no!

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  83. Lo scemovavia e mi spiace.

    Perchè io credo una cosa. La vita non è categorica e irrimediabile coma la descrivi. Non è assolutamente vero che o rimanevo qui o rimanevo in Cammino.

    Non siamo nel KGB e la coerenza non è con questo o con quello ma con la verità delle cose! Io sono rimasto in Cammino finchè credevo di poterci rimanere e finchè le mie speranze, anche delle mia sola Comunità, erano alimentate.

    La situazione invece da timido adattamento alal CHiesa è ristagnata in modo nettamente temporeggiatore. E questo con mia grandissima e prima sofferenza.
    Non il blog che mi ha aperto ad un dialogo fraterno che prima non conoscevo (e questo è un suo merito) mi ha "condizionato" ma le azioni di Kiko Arguello e compagnia e le chiusure sempre più serrate! CHiusure che mi hanno terrorizzato perchè sembra che credere negli errori degli iniziatori sia una bestemmia peggiore che quella contro lo Spirito Santo!
    Un'azione dietro l'altra cato povero scemo, che anche se con critiche, sono state eseguite in modo pedissequo da tutti! In internet anche il tuo Catechumenium è diventato un anodino portale. E questo può essere vittoria? Maddechè! Può essere segno di grandezza nell'umiltà? E io che ho bisogno di saldi UMILI PERCHE' IO NON LO SONO, posso farmi guidare da ciechi che guidano ciechi? BOH!
    Ma come si fa a non riconoscersi fallibili? Quello che già ti dissi te lo ripeto: il Cammino poteva far passare tutto come ordinaria amministrazione ecclesiale... E invece si è trasformato in un caso grande.
    E noi, noi "camminanti" (ormai io ex) che fine facciamo?
    Lo Statuto andrebbe venerato, invece è considerato carta. Se te lo leggessi sarebbe chiaro il ruolo dei catechisti. Che non sono vescovi. E la mia esperienza ha avuto brutta constatazione di invadenza che nessun "carisma" può considerare possibile! La delicatezza invocata da San Pietro dove sta?
    Ma provaci tu, fratello! Provaci tu ad alzarti durante il passaggio e dire al Catechista: "fratello sbagli! Così dice la Chiesa! Correggiamoci!" Sai, non l'ho fatto ma avrei voluto! Chissà che sarebbe successo!
    Chissà che sarebbe successo se avessi tolto la Hannukkiah dalla "mensa", invece di metterla! E cosa sarebbe successo se avessi messo l'altare in presbiterio? E cosa sarebbe successo se avessi tolto il talled dall'ambone? E cosa sarebbe successo se mi fossi rifiutato di rispondere al catechista?
    Queste domande non hano risposta. Anche se io me la sono data. Facendo delle analogie e guardando i fatti. Sarà sbagliata...

    Mi dici che o stavo qui o in Cammino... Mi confermi ancora una volta che il Cammino è esclusivista e che si comporta non da diffusore evangelico anche a chi non lo sopporta, ma come setta.
    Preferisco stare in mezzo alla "massa", in mezzo ai poveracci che non stanno in Cammino ed elemosinare misericordia da chi me la vorrà dare...

    Io spero che Kiko la pianterà di dare questo modello. Chissà se un giorno scenderà dal "palco" e si metterà all'ombra del silenzio e non dei microfoni.... a diventare umano..

    Lo spero. Perchè io lo sono. Purtroppo in tutti i miei errori. E cerco un altro umano che cresca con me.. E mi faccia crescere...Sotto Cristo e la Chiesa.
    Speriamo...

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  84. Non speriamo, Steph, ma AMEN! e sottovoce aggiungo anche Alleluia!

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  85. Qualcuno di voi sa tradurre in maniera comprensibile il senso del messaggio di "loscemo" delle 16:07?

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  86. Quel messaggio, Viator, tende a "sdrammatizzare" la posizione del Cammino e a ridimensionarla. Almeno mi è parso di averlo capito così.
    E lo "scemo" si chiede se il Cammino possa essere così determinante le "crisi" di chi lo frequenta.... Secondo me sì.

    E si chiede perchè non essere uniti tutti in Cristo. Camminanti e non. Io la risposta la do così: per responsabilità di uni e degli altri. Ma questo non diminuisce le responsabilità del Cammino. Che dice sempre di essere una "vittima". E non lo è!

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  87. Grazie Stephanos, OK mi pare così, ma mi sembrava di aver colto anche sofferenza in quella confusione

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  88. Apprendo da Catechumenium:

    "Il Movimento di Comunione e Liberazione ha invitato i suoi membri a partecipare all’Udienza particolare concessa loro da Benedetto XVI il prossimo 24 marzo.
    La convocazione è stata presentata attraverso una lettera, datata 30 gennaio 2007 e indirizzata da don Julián Carrón, Superiore di questa nuova realtà ecclesiale fondata da monsignor Luigi Giussani.
    L’udienza avrà luogo in occasione del XXV anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione avvenuto con un decreto del Pontificio Consiglio per i Laici dell’11 febbraio 1982."

    Non è che il Papa se sta ricevendo i movimenti e non il Cammino, indirettamente ci fa capire qualcosa?

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  89. Però secondo me dovrebbe parlare o far parlare forte e chiaro

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  90. Caro Stephanos
    la tua scelta sofferta ti fa onore
    e ti siamo tutti vicini. Purtroppo scegliere di uscire non da' nessuna convenienza, se non quella di riacquisire la facolta' di un "si'" libero al Signore.
    E purtroppo sappiamo qui che tale processo
    costa molta sofferenza, ma credo che quella liberta' valga la sofferenza.
    Perche' io credo che il Signore se ne faccia poco del "si'" di persone che temeno di essere rimandate indietro negli scrutini o di non corrispondere alle proiezioni dei catechisti.
    Perche' alla fine quel si' e' forse un si' a qualcosaltro, a una schiavitu'.

    Per questo ci ha dato il libero arbitrio perche' il nostro "si'" fosse libero,
    come ogni persona puo' solo intuire se ha veramente mai amato qualcuno senza cercare di possederlo.

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  91. Notizie dai sacerdoti in quarantena alla Domus Galilaee?

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  92. Ciao Gherardo, per favore, vuoi mandarmi via mail un altro indirizzo di posta elettronica, se lo hai, perché mi tornano indietro tutti le mail che ti invio?

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  93. Rispondo all'anonimo delle 15,45:

    Ho citato "A Sua Immagine" perchè stanno sempre lì... come se in RAI avessero i loro agganci propagandistici: poi in vari TG si lasciano riprendere apposta, manco fossero Leone di Lernia (Hihihihi)

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  94. ieri in porziuncola ad Assisi in confessione un padre mi parlava del cammino in questi termini.
    Ricordava quando era uno studente al S. Antonio di Roma e c'era li'vicino il seminario redemptoris Mater con alcuni diaconi del seminario che dovevano ordinarsi giorni dopo. Andarono allora dal cardinale della vicina san giovanni in Laterano e gli chiesero che presiedesse lui la cerimonia di ordinazione e chiesero se potevano occuparsi loro della preparazione della cattedrale....

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  95. dopo qualche ora il rettore della cattedrale e gli inservienti che erano al lavoro nei piani sopra la cattedrale, chiusa al pubblico in quelle ore, sentivano una gran lavorazione.... trapani, tavole di ogni specie e numero, decine di persone a scaricare materiale....
    Allora andarono dal cardinale a chiedere spiegazioni perche' neanche riuscivano a riposare la sera... il cardinale scese e vide la chiesa praticamente ricostruita... l'altare che era piu' alto di quasi un mestro e mezzo dal pavimento delle navate era stato raggiunto da una pavimentazione immensa per tutte le navate, ora rialzate dalle pedane, un trono immenso che copriva il santissimo sacramento lasciato dietro. Il cardinale, allucinato disse al capo dei lavori.... ora sono le due vero? Alle quattro voglio vedere queste cose fuori da qua e considerate di trovare un altro vescovo che vi ordini.
    Il cardinale fu comunque invitato ma non ando'. Il frate che mi raccontava ando'alla cerimonia e confesso' tante persone anche durante le ordinazioni e alla fine usci e incontro' delle signore che stavano parlando tutte trafelate...

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  96. fermarono il frate chiedendogli che avevano visto dei pezzi di pane consacrati che erano caduti in terra e altri finiti sotto il tavolo di servizio e gli inservienti erano usciti per il pranzo insieme agli ordinati ed era avanzato qualche calice mezzo pieno di vino. Ovviamente le signore non erano neanche a conoscenza di cosa fosse quel pane, ormai abituate alle ostie... e nessuno aveva loro spiegato nulla. Mi chiedo io ora, quel 'pane' e quel 'vino' che fine avrebbero fatto? E che brutta esperienza con quel cardinale ad andare a modificare san giovanni in laterano che e' stupenda davvero. La Chiesa, di mattoni o di tradizioni, a quanto pare non va piu' bene.

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  97. La tua testimonianza, Nicola, si integra con questa, inviata al card Ruini e firmata Paola Travaglino:

    "... Il 5/XI/2002 a S. Giovanni in Laterano Ella ha intonato il "Te Deum" di ringraziamento per l'approvazione degli Statuti insieme a Vescovi, Cardinali, numerosi Sacerdoti, Kiko e Carmen, e il giorno seguente ha ordinato dieci diaconi dei seminari Redemptoris Mater. Quelli del seminario del Laterano appartengono forse ad un'altra Diocesi per essere ordinati con cerimonie separate e con diversa liturgia? Anche se i N.C. sostengono il contrario, pare proprio che si tratti di due chiese parallele in cui le funzioni vengono officiate con diversa liturgia. È stato scartato l'altare della Confessione e si è fatto l'altare con tavole poste su cavalletti. Per partecipare a questa cerimonia era necessario esibire il biglietto di invito. Anche il giorno dell' Ordinazione dei Diaconi erano presenti cardinali. Vescovi, Sacerdoti, Kiko e Carmen. Kiko ha parlato, ha cantato e suonato. Questa volta non si è ballato. Un articolo del mensile di formazione e cultura "Chiesa Viva", alla pagina 14, n°344 novembre, riporta che nell'Ottobre-Novembre 1991 è stata celebrata in S. Giovanni in Laterano "una liturgia senza ritegno, nel corso della quale si è anche ballato "suscitando" proteste di vari sacerdoti e laici. Ancora una volta abbiamo constatato che non è stato recitato il Credo ed è stato consacrato pane azzimo che, al momento della Comunione è stato dato ai Neocatecumenali seduti nella navata centrale e negato con fermezza ai fedeli non Neocatecumenali che stavano ai lati. A questi da un catechista fu detto: "Non offendetevi, a voi porteranno le ostie". E così è stato. I Neocatecumenali hanno consumato tutti il primo boccone assieme all'Eminenza Vostra stando seduti, poi hanno bevuto tutti alla coppa. Terminata la funzione si sono precipitati in massa a prendere i fiori che ornano la tavola. Uno di noi li ha inseguiti e, come al solito, per terra è stato trovato pane consacrato. L'ha raccolto in una scatoletta di plastica che, per ben dodici volte è servita per compiere questo servizio nel corso di celebrazioni Neocatecumenali in S. Giovanni in Laterano, e l'ha consegnata ad un sacerdote di sua conoscenza.
    ... "
    sembra che, almeno per quanto può risultare da ciò che appare, al card non abbia fatto alcun effetto

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  98. Se è stata profanata alla presenza del cardinale la "Chiesa Madre" del cristianesimo, cos'altro dovranno fare per essere fermati?

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  99. E come possiamo essere uniti in Cristo con chi profana il corpo e sangue del Signore? Molti sicuramente non ne sono consapevoli, ma il fatto avviene... è ancora tollerabile?

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  100. Cito dal post di Nicola:

    "il cardinale scese e vide la chiesa praticamente ricostruita... l'altare che era piu' alto di quasi un mestro e mezzo dal pavimento delle navate era stato raggiunto da una pavimentazione immensa per tutte le navate, ora rialzate dalle pedane, un trono immenso che copriva il santissimo sacramento lasciato dietro ."
    ...
    "avevano visto dei pezzi di pane consacrati che erano caduti in terra e altri finiti sotto il tavolo di servizio e gli inservienti erano usciti per il pranzo insieme agli ordinati ed era avanzato qualche calice mezzo pieno di vino."

    Capite dove si va a finire?

    Che Dio ci perdoni!!!

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  101. Vedi "?", finché non conosci queste cose non ne sei responsabile, ma se conoscendole non le denunciassimo, ricadrebbero anche su di noi... Non voglio neppure pensarci!

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  102. Intervista al card indiano, Toppo, di ritorno da un incontro in Terra Santa sul tema dell'evangelizzazione in Asia e Australia.

    In un'intervista ad AsiaNews, il card. Toppo racconta dell'incontro svoltosi presso il Centro Internazionale "Domus Galilaeae" di Korazim: "In questa occasione abbiamo tutti rinnovato il rispettivo impegno missionario, come dono e servizio da rendere alla Chiesa nei nostri Paesi e diocesi". Al convegno, promosso dagli iniziatori del "Cammino": Kiko Arguello, Carmen Hernandez e padre Mario Pezzi, hanno partecipato, tra gli altri, circa 150 presuli provenienti da India, Pakistan, Bangladesh, Nepal, Vietnam, Taiwan, Sud Corea, Indonesia, Singapore, Giappone, Filippine e Australia. L'appuntamento era concentrato su temi quali l'iniziazione cristiana, la "missio ad gentes" e le sfide della secolarizzazione in Asia e Australia.
    Infine il cardinale anticipa: "Alla Sessione plenaria della Cbci parlerò della mia esperienza circa la 'missio ad gentes' e inviterò i mie fratelli vescovi a seguire questo cammino nell'evangelizzazione".

    La visita ad limina in Terra Santa ha funzionato!

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  103. Ho letto adesso il tuo post. E' per questo che siamo qui, Viator!

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  104. La testimonianza sulla celebrazione presieduta dal cardinale Ruini, se vera,
    mi rattrista molto.
    A me sembra a questo punto chiarissimo
    chi protegga il movimento Neocatecumenale,
    "tertium non datur".
    In tutta coscienza mi sento di dire
    che il nostro lavoro di denuncia e informazione sia irrinunciabile, pero'
    a quanto leggo ho spesso la sensazione che vada a sbattere contro un muro di gomma (vedi risposta del card. alle lettere di padre Zoffoli).

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  105. Gherardo, mi hai scritto?

    Andate a guardarvi la pagina delle news, aggiornata...

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  106. cioe' , ho ricevuto la tua risposta
    ciao

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  107. "I suoi guardiani sono tutti ciechi, non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi.
    Ma tali cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori incapaci di comprendere. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.
    "Venite, io prenderò vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi; ce n'è una riserva molto grande".

    (Is. 56)

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  108. "La parola di Dio li rimprovera di vedere cose false, perché, per timore di riprendere le colpe, lusingano i colpevoli con promesse di sicurezza, e non svelano l’iniquità dei peccatori ai quali mai rivolgono una parola di riprensione. Il rimprovero è una chiave. Apre infatti la coscienza a vedere la colpa che spesso è ignorata anche da quello che l’ha commessa. ..." (San Gregorio Magno, Reg. past. 2,4)

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  109. vedendo come si sta comportando la Chiesa credo che siamo arrivati ad un punto che mi spinge a certe conclusioni: sarà forse il caso, parlo a livello personale di cominciare a parlare come quel sacerdote ebreo che disse: 'se questa dottrina non viene da Dio finira' da sola'? io le ho provate tutte, anche dal vescovo sono andato. Rimane il papa e il padre eterno. Poi ognuno avra' le proprie responsabilità. Sta di fatto che entro il dicembre di quest'anno dovra' accadere qualcosa. Mi sono rotto le scatole anche di parlarne.
    Ciao a tutti.

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  110. "Il rimprovero è una chiave. Apre infatti la coscienza a vedere la colpa che spesso è ignorata anche da quello che l’ha commessa. ..."
    (San Gregorio Magno, Reg. past. 2,4)

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  111. Carissimi, quando ho un attimo di tempo vado a darmi una spulciata (ma la pulce dov'è?) alle statistiche del sito e, guardando tra le parole chiave più frequenti che consentono di accedervi, ho trovato questa: "liturgia delle lodi neocatecumenali" . Ecidentemente qualche neocat che ne voleva sapere di più sulla liturgia delle ore (la preghiera universale della Chiesa cattolica) che hanno introdotto nelle loro preghiere...
    Mi colpisce perché già sono diventate "lodi neocatecumenali"!!!
    A meno che non si tratti di qualche altra loro invenzione che non ci è dato conoscere.

    Nell'un caso e nell'altro, la Chiesa cattolica dov'è?

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  112. Anche noi Nicola ci siamo stancati di parlarne, ma il fatto è che lo abbiamo finalizzato a tener desta l'attenzione e speriamo almeno che a qualcuno possa servire!

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  113. Scriviamo agli iniziatori e per co. al Papa?

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  114. la "Liturgia delle Ore", che ogni cristiano della domenica, se vuole, prega e se ne nutre, viene "consegnata" ai neocat soltanto ad un certo punto del cammino ai sensi dell'art.20 dello Statuto...
    Una delle tante prassi che rendono "speciale" quello che nella Chiesa è "normale".

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  115. Steph io scriverei direttamente al Papa... quei due si mettono a ridere se gli arriva la lettera e nn esiteranno a mostrarla alle comunità come atto persecutorio

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  116. Non demordete...continuate con serenità ad analizzare le storture e i limiti(voluti) del cammino Neocatecumenale.
    E' importante che tutti sappiano e che la Chiesa sappia.

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  117. E non scrivete a nessuno se non avete la certezza che ciò che spedirete sarà preso in considerazione.Meno che mai a Kiko e Carmen:loro hanno già ricevutro miglia di denunce da parte di tanti neocatecumenali che scoprono ogni giorno delle ottusità nel Cammino,ma non le hanno mai nè mostrate nè citate.
    In compenso parlano e fanno parlare tanto delle più piccole e banali lettere di elogio e di ossequio.
    Questa è la loro serietà!

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  118. ... la serietà di chi non fa nulla per smorzare il culto della personalità di cui sono circondati,anzi fa di tutto per accrescerlo.
    Solo questo segno basterebbe a indicarci la qualità di Cristiani cui essi appartengono...

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  119. Tutto ciò che dite in questo blog non passa inosservato...Continuate

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  120. Anonimo said...
    la "Liturgia delle Ore", che ogni cristiano della domenica, se vuole, prega e se ne nutre, viene "consegnata" ai neocat soltanto ad un certo punto del cammino ai sensi dell'art.20 dello Statuto... Una delle tante prassi che rendono "speciale" quello che nella Chiesa è "normale".

    Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
    1229 Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli Apostoli, un cammino e una iniziazione con diverse tappe. Questo itinerario può essere percorso rapidamente o lentamente. Dovrà in ogni caso comportare alcuni elementi essenziali: l'annunzio della Parola, l'accoglienza del Vangelo che provoca una conversione, la professione di fede, il Battesimo, l'effusione dello Spirito Santo, l'accesso alla Comunione eucaristica.

    1230 Questa iniziazione ha assunto forme molto diverse nel corso dei secoli e secondo le circostanze. Nei primi secoli della Chiesa l'iniziazione cristiana ha conosciuto un grande sviluppo, con un lungo periodo di catecumenato e una serie di riti preparatori che scandivano liturgicamente il cammino della preparazione catecumenale per concludersi con la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana.

    1231 Dove il Battesimo dei bambini è diventato largamente la forma abituale della celebrazione del sacramento, questa è divenuta un atto unico che, in modo molto abbreviato, integra le tappe preparatorie dell'iniziazione cristiana. Per la sua stessa natura il Battesimo dei bambini richiede un catecumenato post-battesimale. Non si tratta soltanto della necessità di una istruzione posteriore al Battesimo, ma del necessario sviluppo della grazia battesimale nella crescita della persona. È l'ambito proprio del catechismo.

    ----------------------------------

    Caro anonimo,
    se quello di Kiko è un catecumenato post-battesimale (attenzione: non il catecumenato post-battesimale, ma uno dei catecumenati post-battesimali....) c'è da immaginarsi che ci sia una istruzione graduale e per tappe.
    E se è una catechesi rivolta a "post-catecumeni" (siamo già battezzati) è logico attendersi che sarà costellata da consegne, approfondimenti, catechesi etc.
    (confronta l' OICA o Rito dell'Iniziazione dei Cristiani Adulti http://www.liturgia.maranatha.it/Iniziazione/indexpage.htm)
    Un cammino, per così dire, speciale, non per cristiani adulti e consapevoli, ma per battezzati bisognosi di una formazione cristiana.
    La normalità è camminare, ma nessuno si scandalizzerebbe nel vedere un bimbo in un girello e, di certo, non invidierebbe al bimbo l'uso del girello. Ora molti infermi per la riabilitazione degli artidevono ricorrere ad esso .
    Tu, da cristiano convinto non ritieni "speciale" ciò che per te è ordinario; i neocatecumeni si, perché lo stanno riscoprendo.

    Io credo che un cristiano ha almeno una idea, sia pur minima,di cosa deve fare e come deve farlo...
    Chi invece vuole diventare cristiano, per quanto battezzato, mi sa che ha bisogno di spiegazioni, esercizi graduali, di iniziare poco per volta: prima la lettura della Bibbia, poi, che so, la preghiera delle Lodi la Domenica etc. etc..
    Non ti scandalizzare dell'aria da super-cristiani che si danno....Se son da Dio, rimarranno, se no, paglia al vento....
    In conclusione, caro anonimo, quelle che chiami prassi speciali sono il frutto di quelle consegne graduali del neocatecumenato (quello di kiko)che si ispira alla gradualità degli insegnamenti e delle istruzioni del catecumenato per adulti (quello della Chiesa Cattolica).
    Comprendi, quindi, l'entusiasmo dei "principianti", tollera le loro esuberanze, denuncia apertamente gli abusi dialogando con loro.
    Se poi ti da fastidio che preghino...

    RispondiElimina
  121. ultimo anonimo tendenzioso. A chi può dar fastidio che qulcusno preghi? In questa pagina, come sulle altre sono state messe in risalto tante storure del cammino e, tra le altre, la perculiarità di ritenere "speciale" e motivo do "distinzione" dagli altri qualunque cosa vi si faccia, compresa la "consegna" della Liturgia delle Ore alla portata di qualunque cristiano...

    Il fatto che sia un cammino 'a tappe'... forzate, direi, e stabilite non da guide spirituali ma da catechisti non formati dalla Chiesa e con metodi che di cattolico o di cristiano non hanno proprio nulla, mi sembra che non sia per nulla rassicurante!

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  122. Anonimo tendenzioso a Viator:
    Forse hai risposto di getto e non sei andato a verificare quanto ho citato...Le tappe "forzate" ci sono anche nel catecumenato della Chiesa Cattolica oggi (confronta l' OICA o Rito dell'Iniziazione dei Cristiani Adulti http://www.liturgia.maranatha.it/Iniziazione/indexpage.htm.
    Ci sono gli scrutini, le consegne etc. etc. nello stesso ordine in cui si susseguono nel neocatecumenato.
    Un catecumeno non è un battezzato ! Un neo-catecumeno, intendo di KIko, lo è. Quindi, ecco perché ti pare strano o "speciale" che sia oggetto di una enfatica consegna quello che è normale per un cristiano (cioè andare alle Paoline a comprare il libro delle Lodi o dei Vespri, se non li ha a casa, e recitarle in chiesa da solo o con altri in parrocchia o in famiglia). Ma se un battezzato si accorge di non aver mai vissuto da cristiano, può mai ri-battezzarsi? Lo convinci tu a venire a Messa, quando è pieno di dubbi, incertezze, luoghi comuni della propaganda laica?...
    In questo, bisogna ammettere che la riproposizione di un cammino o di un percorso di fede come catecumenato post-battesimale, in accordo al Catechismo della Chiesa Cattolica art.1231, è una soluzione che, almeno nella versione kikiana, trova riscontro in numerose adesioni iniziali, anche se con vistosi cali "fisiologici" lungo il cammino.

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  123. Caro Anonimo,

    conosco bene la differenza tra le tappe del RICA (catecumenato della Cheisa per i non battezzati) che si conclude in due anni e quelle intessute di metodi rigidi (bada bene, non rigorosi) introdotti non dalla Chiesa ma dell'iniziatore del cammino, con la farcitura di simboli e contenuti e prassi che nulla hanno di ecclesiale.
    Questo neocatecumenato per battezzati, invece, come giustamente specifichi, se tutto va bene (il che significa se si corrisponde al modello prefabbricato avallato da catechisti totipotenti), si conclude in un arco di 20 e più anni.
    Quel che è più grave è che il cammino NC non trasmette gli insegnamenti della chiesa, ma il verbo le regole e le immaginifiche invenzioni del suo iniziatore e una delle sue pecche, non la più seria, è che non rispetta il foro interno delle persone, dal momento che per 'foro interno' i catechisti non intendono quello che riguarda la sfera intima personale inalienabile delle creature di Dio, ma quello che accade nell'ambito della comunità (!?)

    Allora puoi dire tutto quello che vuoi, ma le vistose adesioni iniziali sono determinate dal fatto che le catechesi esistenziali anche provocatorie svegliano le coscienze (il che è positivo), ma poi con cosa le nutrono successivamente? Questo è il punto.
    Parli di cali fisiologici (come se stessimo parlando di un grafico aaziendale): sono quei fortunati che si rendono conto delle storture, ma delle altre persone che non rientrano nel 'calo fisiologico', cosa ne fate?

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  124. Anonimo tendenzioso a MIC:
    a) Perché scrivi :"ma delle altre persone che non rientrano nel 'calo fisiologico', cosa ne fate?" Mi dai sottilmente del neocatecumeno?....Lasciami la mia tendenziosità che è frutto di ponderata ricerca e sereno dialogo con l'oggetto della Vs. ricerca (il sito non è "la verità sui neocatecumeni"?)
    Il fondatore dei missionari Saveriani, per quanto ardesse di zelo per partire per la missione, veniva sempre invitato a desistere. Persino,S. Giovanni Bosco gli disse che non era cosa per lui...Lui in missione non ci andò mai,grazie a Dio!, ma aiutò altri a partire motivati e preparati in tutti i sensi.
    Perché dico questo?
    Perché se una persona se ne va dal cammino neocat perché lo vede non consono alla propria sensibilità e spiritualità, davanti a sè si aprono le porte di una Chiesa che ha forme varie per esprimere la sua fedeltà a Cristo...Ma MIC pensi che tutti debbbano pensarla alla stessa maniera? Non ci arriva manco kiko a questo pensiero estremo.....
    Orsù, si può sbagliare, ma ci si rialza e si cambia strada.
    Non so, ma personalmente sono insofferente verso i piagnucolosi.
    E' un mio difetto.
    Ma se uno "va per questi mari"....
    Indipendentemente dall'ortodossia del Cammino, se il cammino neocat, in qualche maniera e non voglio approfondire i modi, è un cammino di conversione e io non voglio convertirmi radicalmente, che pretendo? Ci sei entrato di tua volontà? E adesso te ne esci, se ti piace una vita spirituale più soft...Cioè, e scusami per il sarcasmo che non mi è congeniale, sorvolando le eresie presunte e no, basta leggere il primo libro delle registrazioni delle catechesi iniziali di entrata al pre-catecumenato di kiko per capire che dopo il ciclo di catechesi si apre un catecumenato alquanto sanguigno e non privo di impegni...
    Te lo ripetono in varie salse e in vario modo e il risultato qual è ? Che si arriva ad un punto in cui si richiedono prove radicali di vita cristiana: dare prova di povertà cristiana, abbandonare uno stato di vita o un lavoro in opposizione al cristianesimo, etc, etc Insomma, è vero che nel cammino neocat non ci sono tessere e non si firmano cambiali, ma prima di accettare di iniziare un certo tipo di percorso, si possono aprire le orecchie e gli occhi....
    b)Sui vent'anni di cammino, penso che, nonostante S. Agostino abbia impiegato parecchio a terminare il suo catecumenato con il battesimo a causa dei suoi dubbi , è pur vero che solo nell'ultima fase lo ha vissuto intensamente. I neo-catecumeni mi risulta che lo vivano diluito in pochi decenni (vent'anni? può essere...). Senza dubbio il catecumenato antico era più breve, ma anche più radicale ed esigente rispetto al neo-catecumenato e al catecumenato odierno. Si chiedeva di compiere "la virtù senza sforzo" prima di accedere al battesimo...
    Quindi, vent'anni di cammino sono sicuramente una selezione alquanto dura. Ma oggi, mi chiedo, dove è possibile trovare una formazione per gli adulti se non in questi movimenti che lo Spirito Santo ha suscitato?
    Quanto agli insegnamenti della Chiesa, mi risulta (forse ho più libri di te....) che i testi base della formazione dei neocatecumeni sono:
    1)Bibbia nella traduzione CEI (in italiano non c'è la traduzione della Bible de Jerusalem) con le note della BJ ;
    2)Dizionario Liturgico a cura di Leon Dufour;
    3)Catechismo della Chiesa Cattolica (sì, proprio così...);
    4)Testi patristici (S.Cirillo di Gerusalemme; Didaché; Passiones)
    5)Testi di storia della Chiesa
    Non ci sono testi di kiko e carmen eccettuati le catechesi registrate, trascritte e non corrette (da qualche anno corredate da apparato di note dal catechismo della chiesa cattolica).
    Se può interessare ogni anno tengono una convivenza "straordinaria" (sic!; ma forse perché è sganciata dal cammino "catecumenale") in cui padre Mario Pezzi prepara un'ampia catechesi dal Magistero della Chiesa (di alcune mi sono procurato le copie: sono sintesi ed estratti di documenti della Chiesa, per nulla farneticanti e, per certi versi, utili vademecum).
    Per voi che siete stati nel cammino, non è una novità che la base della loro formazione è uno studio-riflessione di circa due ore settimanali su temi biblici, sul credo, sui salmi, sul Padre Nostro che poi viene vissuta in assemblea in forma para-liturgica, come una liturgia della Parola della Messa, per intenderci.
    Non mi risulta (e qui non posso portare fonti dirette) che essi interpretino la Parola al di fuori del Magistero della Chiesa, o meglio non intendono interpretarla (l'omelia la fa sempre e solo un presbitero). La loro "risonanza" è come una adesione esistenziale alla Parola ascoltata. Il problema è che spesso i preti non sono disponibili per altri impegni a presenziare alle loro riunioni e a svolgere il loro ruolo di depositari del Magistero.
    Ho l'impressione che questo sia fonte di tante storture, abusi.
    Non so nei vertici, ma nella base del neocatecumenato, cioè nella vita degli esponenti delle singole comunità (passano gli anni e li riconosci, potresti fare l'organigramma di ogni comunità della parrocchia) ho potuto vedere molto buon senso e fedeltà vera alla Chiesa: è commuovente il loro presenzialismo stakanovista in tante attività parrocchiali e diocesane in cui, in realtà, sono strumentalizzati ed emarginati dalle logiche di un certo clericalismo nepotistico più che da un giudizio sulla ortodossia delle loro tesi...
    Quanto al foro interno, ricordo quei preti di una volta che quasi ti estorcevano i peccati....Non sai quante persone riavvicinandosi alla Chiesa, mi hanno riferito di questo modo di procedere dei confessori, veri attentati alla libertà del foro interno...
    Lo scrutinio catecumenale è altra cosa.
    Voi che siete più zelanti, provate a collocare in aree geografiche le testimonianze di violazioni durante gli scrutini...Se non altro possiamo aiutare Kiko a scovare super-catechisti con il manuale del perfetto inquisitore...
    Ribadisco: se ci fosse un prete a seguire pedissequamente il cammino di una o più comunità, tanti abusi non ci sarebbero e non staremmo qui a dibatterne.
    Quanto al ruolo dei preti nel cammino neocat, non so perché ma penso a Don Abbondio e Fra Cristoforo...Un fra Cristoforo si fa mettere i piedi in testa da due catechisti di fresco pelo in vena di kikianesimi o si tira indietro quando deve chiamare a conversione una sua pecorella? No, di certo! Ora ho l'impressione che Don Abbondio sia un modello molto attuale nel clero di oggi...
    Ricordiamoci che i primi avversari del Concilio di Trento furono proprio i parroci: dovevano versare una tassa per la costituzione dei seminari per la formazione dei futuri preti....

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  125. "E adesso te ne esci, se ti piace una vita spirituale più soft"

    Trita e ritrita tiritera... che ne sai della mia vita spirituale? Chi sei tu per giudicarmi?
    Dove ti sono apparso 'piagnucoloso'?
    Credi che io stia qui a spendere il mio tempo perché ho fatto un'esperienza che non mi è piaciuta?
    Non ti sei accorto che, insieme a tanti altri fratelli, tra cui diversi sacerdoti, sto smascherando le storture di quella realtà con la quale sei in dialogo?
    E non ti fa problema che se questa realtà provoca conversioni perché è accattivante, poi nutra le persone con frutti avvelenati oltre che coartarne le coscienze? E che avvicini le persone qualificandosi chiesa cattolica ed essendo tutto tranne che questo?
    E che celebri eucaristie che gridano vendetta al cospetto di Dio?

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  126. Hai tirato fuori fra Cristoforo e Don Abbondio, dando tutta la responsabilità ai sacerdoti! Si vede che non hai mai avuto a che fare con i catechisti della realtà con cui sei in dialogo e non sei mai stato un sacerdote (uno dei tantissimi) rimosso solo perché era scomodo, e prima dileggiato e spesso anche calunniato!

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  127. Anonimo tendenzioso a MIC
    Non intendevo riferirmi certamente a te...Non ti conosco ancora bene. Nella mia vita ho avuto modo di conoscere alcuni persone che riferivano fatti e cose alterate (aumentate o diminuite) dalla loro sensibilità.
    Nella fattispecie, cioè ricercando notizie e cose del neocat, ho incontrato spesso persone che riferivano fatti e cose filtrati dalla loro "sensibilità", pur non essendo competenti di liturgia o di teologia. Spesso vivevano la vita della loro associazione marginalmente o in perenne equivoco o fraintendimento con le linee e finalità del movimento neocat.
    Alcuni poi davano sfogo a un profondo astio verso un qualcuno (laico/religioso,neocat o no) che aveva messo in dubbio le proprie certezze, i suoi interessi, la propria immagine durante uno scrutinio o un incontro con i catechisti o i confratelli (si può dire dei neocat?).
    A questo aggiungi ragazzi che per seguire una ragazza frequentavale catechesi iniziali e che della Chiesa Cattolica e del cammino neocat. importa poco.
    Come si possono valutare allo stesso modo tutte le testimonianze?
    Hai mai visto il film di Akira Kurosawa Rashomon (http://www.kataweb.it/cinema/scheda_film.jsp?idContent=134349)?
    Beh, stiamo lì.
    Il tuo post cmq mi lascia perplesso: sto forse parlando con una persona che irride gli atti della Chiesa Cattolica di cui si dichiara fedele? E allora mi sai dire che differenza c'è tra te e le persone che stai cercando di smascherare?
    Gran bel lavoro! Far passare la Chiesa Cattolica per un ospizio di vecchietti rincitrulliti cui kiko fa firmare qualunque cosa, pur di smascherare presunte trame di colpevolezza.....
    Ti sono vicino come sono vicino a quanti realmente sono stati offesi e villipesi dai modi e dalle parole di presuntuosi super-catechisti neocat.
    Tuttavia, a distruggere una realtà ecclesiale riconosciuta dalla Chiesa Cattolica con più documenti e in più occasioni non ci sto.
    Una volta un sacerdote salesiano mi rifiutò la tessera dell'oratorio, di fatto emarginandomi dal gruppo di compagni che avevo...Persi i compagni di gioco con i quali andavo a scuola e giocavo. Rimasi emarginato per anni...Dovrei parlare male dei salesiani, verificare i loro abusi, la politica di vendita di immobili?...
    Un assurdo:un salesiano che allontana un ragazzino dall'oratorio. E' come parlare dell'anti-materia... Eppure mi è capitato. E con un sacerdote salesiano notoriamente conosciuto per la sua umanità e correttezza...
    Non mi far dire quello non voglio dire. Ma certo bisogna vagliare bene le notizie, le testimonianza...Accettare l'idea che che posizioni come il filo-ebraismo sono tollerabilissime in una Chiesa Cattolica che celebra la festa della Circoncisione di Gesù e nei suoi canti è piena di amen, maranathà, sabaoth da sempre...
    Per quanto mi riguarda, finché acceterai i miei interventi "tendenziosi" nel tuo blog e se ti va di dialogare con persone più moderate di te, troverai i miei post sul blog.
    Se no, troverò certo qualcuno che ami discutere con equità e amore alla verità...
    Tuo Anonimo tendenzioso
    PS Per quanto riguarda i sacerdoti, loro lo sanno bene che hanno l'autorità e il discernimento per agire. E se non lo fanno, conoscono benissimo le loro paure, i loro compromessi.
    Se i neocat. catechizzano è con il permesso del parroco e del Vescovo
    Ribadisco: un santo parroco autorizza, media, corregge, aiuta.
    Se è in balia di qualche gruppuscolo, non mi dire che non ha nessuna responsabilità davanti alla Chiesa e a Cristo.

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  128. Anonimo tendenzioso a Mic:
    Mic ha scritto:E che avvicini le persone qualificandosi chiesa cattolica ed essendo tutto tranne che questo?
    E che celebri eucaristie che gridano vendetta al cospetto di Dio?
    Io ribadisco perplesso:
    I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono: 1) Omicidio volontario (beh kiko è un pittore, forse un millantatore ma un assassino.....non credo)
    2) Peccato impuro contro natura (glissiamo)
    3) Oppressione dei poveri (parroci..mmmmhhh)
    4)Defraudare la giusta mercede a chi lavora (non credo...)
    Ora mi spieghi perché le messe dei neocat gridano al cospetto di Dio?
    Perché sono stonati?
    Dai, mic, una ripassata al catechismo ogni tanto fa bene....
    Nel periodo della "traditio symboli" i neocat vanno per le case, ma solo se il parroco concede il permesso...Vedi ritorniamo sempre alla vexata quaestio della responsabilità del parroco....
    Inoltre, vanno a nome della Chiesa e non del cammino. Non mi risulta che facciano proseliti in queste occasioni...A volte fanno volantinaggio per atttività parrocchiali...So che hanno accompagnato parroci/diaconi per la benedizione pasquale delle case...
    Pare che viva in una realtà territoriale diversa dalla tua, caro mic.
    Chissà se riusciamo a definire territorialmente questa realtà, in modo da presentare denunce di abusi ben documentate...
    Forse, kiko un giorno potrebbe essercene grato, per aver salvato il suo cammino e sul letto di morte ci porterà una sua icona, che per quanto scopiazzata, è pur sempre fatta a mano..Vuoi mettere con quelle stampate in serie....
    Mic,mi piaci!(ma non fraintendermi...)
    Ricordati "Servite il Signore nella gioia"
    PS: Ultimissima!Da una catechesi pervenutami sul cantico paolino quello per intenderci che dice "per essere a lode della sua gloria", risulta che i neocat credono nella redenzione in termini ortodossi....Ciò ribalterebbe altre testimonianze contrarie...Pare che sia addirittura un canto "consegnato" in qualche occasione evidentemente esclusiva e poco frequente.
    Bisogna capire a che periodo risale....
    Indagate, indagate: qualcosa si scoprirà!
    Buona domenica, mic!

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  129. Caro anonimo tendenzioso,

    hai scritto tante di quelle cose che ci vorrebbe un libro per risponderti... vado a naso sulla scia dell'impressione generale del tuo penultimo post (l'ultimo lo devo ancora leggere)
    Primo io non sto vivendo una "reazione" a qualcosa che potrebbe avermi ferito, ma un'"azione consapevole" nei confronti di una realtà che ho scoperto eretica e ingannevole, sulla base oltre che della mia esperienza (cose viste e udite), dei miei studi, del confronto e del discernimento fatto con fedeli e sacerdoti di Santa Romana Chiesa.
    Secondo. Io non ho intenzione (e poi che razza di velleità sarebbe!!) di distruggere nulla e nessuno, non sono contro i neocatecumenali né contro il cammino; ma ritengo in coscienza che sia pieno di storture e di inganni che non sto qui a ripetere perché conosci, suppongo, gli argomenti e i documenti portati per dimostrarlo. Inoltre contribuisco, insieme ad altri, a dare un'informazione corretta per denunciarli e, se possibile, per evitare che molti - proprio per disinformazione - ci caschino.
    Terzo La realtà ecclesiale (certo chiesa in qualche modo lo è ma non cattolica!) di cui stiamo parlando non è stata affatto approvata dalla Chiesa. Per ragioni ben note Giovanni Paolo II è riuscito provvidenzialmente e faticosamente a farne definire gli statuti, peraltro approvati ad experimentum, con l'indicazione che si dovranno approvare anche i direttori tuttora sub iudice (tranne la liturgia che come sai è stata richiamata da Arinze). Non so perché i NC abbiano contagiato anche te con questa affermazione quanto meno inesatta.
    Quarto Non mi sogno neppure di pensare che la Chiesa cattolica sia un ospizio di vecchietti rincitrulliti...
    Quinto I richiami all'ebraismo sono musica per le mie orecchie spirituali e pane per i miei denti (sempre spiritualmente parlando) perché conosco bene l'ebraico e gli ebrei e l'ebraismo e quindi riconosco le cose autentiche dai surrogati strumentali
    Sesto Ancora la baggianata (perdona mi è scappata) del permesso del parroco e del vescovo? Conosco realtà in cui parroci contrari sono stati fatti rinuovere e quanto ad alcuni vescovi sinceramente non so cosa pensare (forse sono molto sensibili - anche questo è un certo tipo di sensibilità - ai 'frutti', ai numeri e ai rutilanti sbandieramenti dei nostri...)

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  130. Ed eccoci al tuo ultimo post

    Quanto al catechismo, credi bene che lo conosco, solo che intendevo "vendetta" nel senso biblico di "ripristino della giustizia" e non perché mi baso su cristallizzazioni dottrinali (Mosè avrebbe infranto invano le tavole della legge, allora!), ma per due motivi:
    1. Dicono i rabbini che la giustizia è il massimo dell'amore
    2. Credo che la santa e divina liturgia sia qualcosa di troppo grande e quindi di troppo serio per essere manipolata da un kiko per quanto carismatico possa essere

    "per essere a lode della sua gloria"
    grazie per avermelo donato
    salutiamoci, sinceramente, così :)

    RispondiElimina
  131. Piccolo arretrato che quoto:

    "Per voi che siete stati nel cammino, non è una novità che la base della loro formazione è uno studio-riflessione di circa due ore settimanali su temi biblici, sul credo, sui salmi, sul Padre Nostro che poi viene vissuta in assemblea in forma para-liturgica, come una liturgia della Parola della Messa, per intenderci.
    Non mi risulta (e qui non posso portare fonti dirette) che essi interpretino la Parola al di fuori del Magistero della Chiesa, o meglio non intendono interpretarla (l'omelia la fa sempre e solo un presbitero). La loro "risonanza" è come una adesione esistenziale alla Parola ascoltata. Il problema è che spesso i preti non sono disponibili per altri impegni a presenziare alle loro riunioni e a svolgere il loro ruolo di depositari del Magistero."

    La dimestichezza con la Parola è una delle cose positive del cammino.

    Quanto alla fedeltà o meno al Magistero, si vede che non hai mai ascoltato catechesi di kiko o di carmen!
    E dovresti finirla di dare la responsabilità di tutto ai sacerdoti! Anche qui si vede che non sei un presbitero NC, perché avresti potuto sentirli rederguire dai catechisti. O, se si tratta di un presbitero RM, la cui "partecipazione al Cammino Neocatecumenale è un elemento specifico e basilare dell'iter formativo", come fa a riconoscere la difformità dagli insegnamenti della Chiesa cattolica?

    RispondiElimina
  132. Caro anonimo tendenzioso
    ti dici "in dialogo col cammino", e non fai che magnificarlo e mi dici che ti hanno fatto pervenire (sei un sacerdote?) una catechesi che dimostrerebbe la perfetta ortodossia NC riguardo alla Redenzione... e il suo uso in qualche modo "mistagogico", riferito a un canto "consegnato" ad una tappa particolare, esclusiva...

    Non ho motivi per mettere in dubbio la perfetta ortodossia di quella catechesi, ma come possiamo focalizzare un elemento ignorando totalmente tutto il resto?
    E questa valenza "iniziatica" così particolare e così avulsa dalla prassi ecclesiale, che negli approfondimenti non manca di momenti mistagogici senza dover ricorrere alle immaginifiche suggestioni kikiane che rendono tutto 'speciale' e in qualche modo 'esclusivo', non ti lascia perplesso?
    Io ho la sensazione che anche tu ne sia affascinato...

    RispondiElimina
  133. Anonimo tendenzioso a MIC
    Finalmente! ho trovato qualcuno che la pensa come me!! (non ci speravo, però...)
    fonte:http://chiesa.espresso.repubblica.it/dettaglio.jsp?id=124623

    Le parole di Benedetto XVI

    Dalla conversazione con il clero di Roma del 22 febbraio 2007


    [...] In questi mesi ricevo i vescovi italiani in visita "ad limina". [...] Alcuni sono critici e dicono che i movimenti non si inseriscono. [...] Mi sembra che abbiamo due regole fondamentali. La prima regola ce l'ha data San Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi: non spegnere i carismi. Se il Signore ci dà nuovi doni dobbiamo essere grati, anche se a volte sono scomodi. Ed è una bella cosa che nascano nuove forme di vita nella Chiesa, come del resto sono nate in tutti i secoli.

    Inizialmente erano sempre scomode: anche san Francesco era molto scomodo e per il papa era molto difficile dare una forma canonica a una realtà che era molto più grande dei regolamenti giuridici. Per san Francesco era un grandissimo sacrificio lasciarsi incastrare in questo scheletro giuridico, ma alla fine è nata una realtà che vive ancor oggi e che vivrà in futuro: essa dà forza e nuovi elementi alla vita della Chiesa.

    In tutti i secoli sono nati movimenti. [...] Si inseriscono nella vita della Chiesa non senza sofferenze, non senza difficoltà. San Benedetto stesso ha dovuto correggere l’iniziale direzione del monachesimo. E così anche nel nostro secolo il Signore, lo Spirito Santo, ci ha dato nuove iniziative con nuovi aspetti della vita cristiana. Vissuti da persone umane con i loro limiti, esse creano anche difficoltà.

    Prima regola dunque: non spegnere i carismi, essere grati anche se sono scomodi. La seconda regola è questa: la Chiesa è una; se i movimenti sono realmente doni dello Spirito Santo, si inseriscono e servono la Chiesa e nel dialogo paziente tra pastori e movimenti nasce una forma [...] edificante per la Chiesa di oggi e di domani.

    Questo dialogo è a tutti i livelli. Dal parroco, dal vescovo e dal successore di Pietro è in corso la ricerca delle opportune strutture. In molti casi la ricerca ha già dato i suoi frutti. In altri si sta ancora studiando: ad esempio, ci si domanda se dopo cinque anni di esperimento, si debbano confermare in modo definitivo gli statuti per il Cammino Neocatecumenale o se ancora ci voglia un tempo di esperimento o se si debbano forse un po' ritoccare alcuni elementi di questa struttura.

    In ogni caso, io ho conosciuto i Neocatecumenali dall'inizio. È stato un cammino lungo, con molte complicazioni che esistono anche oggi, ma abbiamo trovato una forma ecclesiale che ha già molto migliorato il rapporto tra i pastori e il Cammino. E andiamo avanti così! Lo stesso vale per gli altri movimenti.

    Come sintesi delle due regole fondamentali direi: gratitudine, pazienza e accettazione anche delle sofferenze che sono inevitabili. Anche in un matrimonio ci sono sempre sofferenze e tensioni. E tuttavia [gli sposi] vanno avanti e così matura il vero amore. Lo stesso avviene nella comunità della Chiesa: portiamo pazienza insieme! Anche i diversi livelli della gerarchia – dal parroco, al vescovo, al sommo pontefice – devono avere insieme un continuo scambio di idee, devono promuovere il colloquio per trovare insieme la strada migliore. Le esperienze dei parroci sono fondamentali, ma anche le esperienze del vescovo e la prospettiva universale del papa hanno un proprio luogo teologico e pastorale nella Chiesa. [...]

    Caspita, Pietro è sempre Pietro...anche se si chiama Benedetto.

    Alla prossima, Mic!

    RispondiElimina
  134. Anonimo tendenzioso a Mic

    Non avevo assimilato ancora i tuoi ultimi post.
    Mi accorgo con piacere che noti che qualcosa di positivo c'è nel cammino. Mi riferisco alla Parola.
    Ci sono molti aspetti positivi del cammino che impongono una attenzione e un rispetto di tale realtà. Tuttavia, il cammino va aiutato ad "interfacciarsi" con la Chiesa. A livello di base il "mediatore" è il parroco.
    Bene, aiutiamo i parroci a conoscere il cammino nel positivo e nel negativo. Che non si sentano soli quando si tratta di reprimere abusi e soprusi di piccoli e grandi catechisti del cammino. Sappiano "domare" il cammino come Cristo "doma" i suoi montoni, cioè amandoli e correggendoli.
    So che ci sono stati più incontri tra parroci di varie regioni con i responsabili e preti "a vario titolo" del cammino. Addirittura le registrazioni degli interventi sono state stampate. Beh, procuriamocele! E rendiamole pubbliche non tanto per servirsene come una accusa di eresie, ma come strumento di informazione di un clero che ahinoi, è più pronto all'ascolto di un tam-tam clericale che ad una attenta lettura dei documenti del Magistero e ad un discernimento sulle realtà della propria parrocchia.
    Ribadisco: la figura del presbitero è fondamentale nel cammino. Perché i neocatecumeni effonderebbero tanti sforzi, in risorse umane e in risorse economiche, per la formazione di sacerdoti? Solo per inondare la Chiesa di preti rm?

    RispondiElimina
  135. Anonimo tendenzioso a Mic

    Ho una lenta digestione..Sarà l'età..
    Mic, ti faccio notare una cosa che pochi notano.
    In generale le catechesi di Kiko che si leggono relative alle varie tappe non sono nate per essere lette. Sono, in genere delle registrazioni degli interventi catechetici durante i loro ritiri per le tappe o convivenze varie. Prima degli interventi della Congregazione della Fede, non avevano i riferimenti al Catechismo, com'è risaputo. Ma, tranne qualche eccezione, nessuno dei catechisti, di cui ho registrazioni, ha utilizzato queste trascrizioni come se si trattasse di studi teologici definitivi da riportare a memoria. Da registrazioni delle medesime catechesi riportate da catechisti diversi ho osservato che essi utilizzano una medesima scaletta di argomenti tratta dalle registrazioni trascritte di kiko & co., ma con una libertà di argomentazione: chi riportava esempi tratti dalla vita dei santi o proprie esperienze, chi citava il catechismo o il papa...Insomma, gli stessi neocatecumeni con molta probabilità non hanno mai realmente considerato i testi trascritti come un testo definitico da ripetere a memoria. Ho registrazioni di catechesi tenute da preti che pur avendo presente sullo sfondo la traccia kikiana, tengono la catechesi secondo uno "stile" personale e corretto dal punto di vista dei contenuti.
    L'enfasi delle catechesi trascritte dei fondatori è frutto dell'estemporaneità della catechesi. Ho l'impressione che Kiko o Carmen non oserebbero pubblicare nulla pubblicare nulla di teologico: tanto più che le loro catechesi sono solo trascrizioni di registrazioni di catechesi estemporanee, senza alcuna pretesa di sistematicità.
    La formazione dei neocatecumeni si basa sul Catechismo e sui documenti del Magistero. Evidentemente, soprattutto se indirizzati da un clero attento, sensibile e presente (un prete nel cammino "è chiamato" a faticare più degli altri...),i neocatecumeni evitano di intendere in senso "eretico" (cfr. Zoffoli B.M.)le espressioni sintetiche o enfatiche di kiko e carmen.
    La fiducia dell'azione dello Spirito Santo nei cuori e nella vita degli uditori (voi che siete stati nel Cammino ben sapete quante volte e in quante occasioni si invoca lo Spirito nel cammino con le parole del salmo, "O Signor manda il tuo Spirito che rinnovi la faccia della terra"), ha fatto si che né kiko, né carmen si interessassero dell'aspetto fisico delle loro catechesi: sono fogli dattiloscritti senza nessuna apparenza...Ben altra veste grafica hanno le presentazioni fotografiche della domus galileae!
    Lo stesso kiko quando organizza qualche incontro definisce ironicamente il suo intervento uno "show": evidentemente amerebbe più stare a dipingere che a gestire masse di catecumeni.
    MIc, so che ti intendi di arte sacra: il candelabro a nove braccia di kiko rappresenta i sette giorni della creazione + l'ottavo giorno e al centro la figura escatologica del Figlio dell'uomo. Quindi niente hannukah, niente menorah etc.etc. né tantomeno i massoni...
    Buona domenica e buona quaresima (forse dovrei rinunciare ad internet in questo tempo...)

    RispondiElimina
  136. Hello,

    Thanks for sharing the link - but unfortunately it seems to be down? Does anybody here at neocatecumenali.blogspot.com have a mirror or another source?


    Cheers,
    Jack

    RispondiElimina
  137. I like this weblog very much so much wonderful info.

    RispondiElimina

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