mercoledì 24 settembre 2008

'Giudizio' e sana libertà di espressione

Noto che sia Uriel che Daquestosapranno usano lo stesso linguaggio neocat a proposito del 'giudizio'. [Sul "criticare" e "giudicare" vedi anche qui]

Desidero riflettere fraternamente con Uriel sul fatto che anche il suo riconoscere in questo blog un aspetto 'brutto e pericoloso' è un 'giudizio', peraltro del tutto legittimo perché basato sulla sua percezione della realtà e sul quale penso di possa discutere come pure si può discutere su tutte le nostre affermazioni... La ragione poi che l'aspetto 'brutto e pericoloso' si riduca al fatto che qui si esprimono 'giudizi' mi induce a chiarire

Ho già detto cosa intendo per 'giudizio'... infatti bisogna intendersi bene sul significato dei termini che si usano, per potersi davvero incontrare: se il linguaggio non è comune non ci si può comprendere. Ora a me sembra:

- i neocat intendono per 'giudizio' qualunque critica o obiezione mossa al cammino o espressa nei confronti di quel che accade nel reciproco incontro e danno al termine la connotazione negativa biblica "non giudicate per non essere giudicati"

Penso che sia diverso il giudizio in senso biblico rispetto al parere, opinione, testimonianza che vengono fuori dall'uso della ragione e dalla valutazione e interpretazione di realtà fatti, documenti, parole...

l'apodittico "non giudicate" che viene inculcato loro, e che vorrebbero applicare anche a noi e a tutto il resto del mondo, alla fine si riduce al divieto di fare uso del normale lume della ragione e questo non è né umano né cristiano, perché non credo che il Signore ci abbia fatto il dono della Ragione e dell'Intelletto per non usarli o per delegarli ad altri.

E' del tutto evidente che il nostro uso della ragione non pretende di porsi come un 'assoluto' incontestabile e cerchiamo di lasciarlo illuminare dalla luce della fede vissuta nella Chiesa e nessuno di noi pretende di dire cose infallibili.
Ma una 'pretesa' ritengo più che legittima l'abbiamo sempre accampata: che, se sbagliamo, lo si dica ma lo si argomenti anche

Io non temo il 'giudizio' nel senso di opinione, valutazione, confronto serio e sincero con i miei interlocutori perché da questo tipo di 'giudizio' ho tutto da imparare ed è per questo che non temo di esprimere 'giudizi' (lo ripeto, anche se dovrebbe essere chiaro, nel senso della logica umana e non nel senso biblico) nei confronti di qualcuno o di qualcosa, se parlo dal cuore e se conosco quello di cui parlo, altrimenti il rischio sarebbe quello di parlare a vanvera o di strumentalizzare.

- credo anche che nel Cammino si abbia molto timore del 'giudizio' anche non in senso biblico, perché il Cammino stesso è un assoluto incontestabile ed è impossibile e fortemente vietato metterlo in discussione.

E francamente io, come persona e come credente che cerca di vivere la sua fede nella libertà dei figli di Dio perché fortemente radicata nel Signore, mi sento molto a disagio in contesti e con persone del genere.... sono pastoie che anziché favorire la crescita umana e spirituale nella libertà, fagocitano e ingabbiano la persona in clichè prefabbricati da altri e non corrispondenti alla sua realtà profonda e vera che solo Dio conosce e che può rivelarsi e crescere unicamente in un rapporto sano e autentico con il Signore: rapporto personale, non mediato da altri, che per di più pretendono di parlare in nome di Dio.

Ma io mi chiedo e vi chiedo: chi può osare pretendere di parlare a nome di Dio? Solo il Signore Gesù ha potuto e può farlo; ma LUI E' Dio!!!

In molti neocat hanno sottolineato i 'rischi' derivanti dalle nostre affermazioni: sto ancora aspettando che Daquestosapranno gentilmente li chiarisca perché è importante per il mio e nostro senso di responsabilità

82 commenti:

  1. A proposito del rapporto sano e autentico col Signore:

    non è vero come si insegna nel cammino che il Signore salva "a grappoli", cioè comunità per comunità: il Signore vuole e cerca il rapporto personale con ogni singola anima, la quale è responsabile anche per gli altri, ma soprattutto per se stessa.

    Che poi il rapporto comunitario agevoli, sproni e aiuti la fede personale è un altro discorso, ma non può sostituirvisi e la 'Comunione dei Santi' non si esaurisce nella concreta e sola dinamica dei rapporti nell'ambito comunitario, ma è qualcusa di più e di altro ed ha uno spessore e un orizzonte ben più vasto... e soprattutto è contenuta nel Credo, ma va insegnata e interiorizzata secondo il Magistero della Chiesa e non secondo la 'nuova rivelazione' kikiana che bypassa totalmente l'autentica Rivelazione Biblica e Apostolica; il che abbiamo ampiamente documentato e dimostrato...
    Il Signore conduce fuori le sue pecore "una ad una", questo lo dice il Vangelo... e comunque la Salvezza personale la predica la Chiesa: che poi questa diventi 'sale' e 'luce' per la propria comunità (non necessariamente neocat) e per il mondo è la conseguenza; ma il punto di partenza è la salvezza del singolo...

    2.

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  2. Altra osservazione sulla riflessione proposta in questa pagina.

    Ho raccolto e condivido l'affermazione di Uriel che quando si contestano le idee non si può fare a meno di 'toccare' anche le persone, perché esse sono portatrici delle idee...

    Ebbene, questo 'toccarsi' reciproco non è negativo se contiene la Verità, perché questa non può che essere fonte di luce e di liberazione da errori e mistificazioni dei quali tutti possiamo rimenere vittime...

    Ebbene ancora, io non ho mai detto né preteso di 'possedere' la Verità, credo di aver sempre cercato di 'mostrare', esprimendo le mie idee ed esperienze, quello che ne 'conosco' (in senso biblico) e in base a ciò che ne ho assimilato nella mia esperienza e vita di fede nella Chiesa.

    E' una constatazione che ho già fatto e che ribadisco: ognuno di noi sta esprimendo, ma anche 'difendendo' ciò che nasce da un rapporto intimo e profondo: 'sponsale' con la realtà di cui parla e dà testimonianza.
    Questo implica una scelta fondamentale di affidamento e adesione TOTALE della propria persona a questa realtà: io parlo del Signore e della Sua Chiesa, voi parlate del Cammino... L'interrogativo fondamentale da porsi è questo: siete davvero sicuri che Cammino e Signore Gesù e Sua Chiesa, intendendo per essa quella Apostolica, possano coincidere?

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  3. A me pare che il cammino faccia parte della 'Nuova Chiesa' - che purtroppo non si esaurisce solo nel Cammino, che però ha delle peculiarità che ne fanno un 'unicum' nel contesto ecclesiale - nata dal Concilio ma che ha rotto con la Tradizione precedente... e questo non è cosa né sana né buona né giusta...

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  4. E' lo stesso Papa nella Spes Salvi che riprendendo la concezione di de Lubac propone il tema della salvezza comunitaria.

    Leggi su questo sito
    http://www.ripari.it/sisinono/.

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  5. Carissimo Mic. hai fatto un analisi molto lucida ed essenziale.. ho notato con quanta sofferenza scrivi e come scegli con accuratezza i termini e le frasi da usare per non "toccare" od "offendere" nessuno.. ma la sostanza è proprio qui.. nel cn non c'è, non perchè non lo si vuole, ma perchè tutto è gia "preconfezionato".. ad ogni affermazione o discorso.. c'è già la risposta.. basta scegliere la busta..n°1.. n°2.. n°3.. etc.etc.
    tutto è scritto.. tutto è stato già detto.. già fatto.. "l'io" è inserito in un comunitario che si sostituisce.. e senza accorgertene (oppure te ne accorgi, ma i compromessi sono più forti)cominci a "parlare neocatecumenale".. Tu Mic. sei alla ricerca della verità.. come molti di noi.. ciò significa, che non l abbiamo ancora trovata.. ci affidiamo alla Chiesa, a chi ne sa più di noi.. "loro" non ne hanno bisogno. l hanno "trovata".. quindi i gradini sono sfalsati.. loro non cercano, aspettano .. la prossima convivenza.. il prossimo passaggio.. il prossimo annuncio di quaresima.. questi sono i posti dove "si prende olio".. cosa centra l'Eucarestia.. cosa centra la Confessione.. roba vecchia..
    "io so di non sapere".. e continuo a cercare.. cerco il "mio Dio" che in questi anni mi è stato nascosto..

    Tu Mic.Noli errare.. noli redire.. noli rimanere (questo, penso, Ti avrebbe detto S.Agostino)

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  6. Copio-incollo dall'articolo citato da Uriel:

    "...Ciò dimostra che Nostro Signore non si è incarnato per ristabilire la perduta unità originaria del genere umano. Egli è venuto al mondo per salvare di tra esso i peccatori, convertendoli grazie all’opera della Chiesa da Lui fondata, unica Arca della Salvezza, unicamente nell’ambito della quale si può realizzare quell’unità che porge a ciascuno gli strumenti indispensabili per la sua salvezza personale. Nella Santa Chiesa, non nel genere umano. Il Giorno del Giudizio, il grano sarà separato dal loglio e nella vita eterna le due Città si separeranno: l’umanità resterà divisa per sempre, in Eletti e Reprobi, Paradiso e Inferno. Queste semplici verità di fede, che sembrano oggi dimenticate o che si vuole comunque passare sempre sotto silenzio in nome del falso ecumenismo dominante, dimostrano inequivocabilmente che attribuire alla Redenzione e quindi alla Chiesa il fine di “ristabilire l’unità del genere umano” in quanto tale, senza nemmeno convertirlo a Cristo, altro non significa che propugnare una versione aggiornata dell’utopia millenarista."...

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  7. per ora mi limito a questo, perchè sto aspettando un amico; ma mi riprometto di approfondire.

    Grazie Uriel e bentornato

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  8. propone il tema della salvezza comunitaria.

    ripeto non ho tempo, ne riparleremo... ma anche senza approfondire, cosa che mi riprometto di fare appena possibile, è chiaro che non possiamo non parlare anche di "salvezza comunitaria": come cristiani siamo "popolo di Dio, il popolo della Nuova ed Eterna Alleanza", ed è altrettanto chiaro che ognuno di noi, come 'pietra viva' della Chiesa, contribuisce anche alla salvezza comunitaria, ma solo in quanto pietra viva, in quanto radicato nel Signore e in quanto salvato a sua volta: se io non sono 'salvato' non posso 'contribuire a salvare' nessuno (ricordando sempre che chi salva non sono io ma è il Signore)

    nel senso che la 'Salvezza' che E' il Signore può passare anche attraverso di me, se riesco a diventare così trasparente, e piccolo...

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  9. Ottima la citazione alla Spe Salvi....facciamola diventare, questa Enciclica, il termometro di questi dialoghi......^___^

    Cercherò di aiutare il discorso di Mic sul senso di CHIESA E COMUNITA' perchè alcune sue affermazioni potrebbero essere fraintese^___^

    invito a leggere attentamente il seguente brano:

    Il legame fondante la comunione tra i fedeli è l'unica fede, virtù teologale ricevuta come dono di grazia nel battesimo, che, però, per la stessa struttura sacramentale della Chiesa, dev'essere manifestata esternamente nella professione di fede.
    La fede è il legame fondante la comunione tra i fedeli perché ha un contenuto che è creduto da tutti, il deposito della fede che ci viene dalla Rivelazione, autenticamente interpretata dal Magistero vivo della Chiesa (cfr. Dei verbum, 10a.b).

    Inoltre, poiché Dio si rivela per comunicare se stesso all'uomo, le verità rivelate, se credute con il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà, sono salvifiche per chi vi aderisce (cfr. Dei verbum, 5; 6a). La comunicazione della fede nell'integrità del suo contenuto è per questo essenziale al costituirsi della Chiesa come comunione di fedeli. Data la natura divina e umana della Chiesa, la professione della fede come fatto esterno e sociale nella Chiesa richiede delle strutture giuridiche, ma il criterio fondamentale nella loro configurazione è la missione data da Cristo alla Chiesa di annunciare e trasmettere la fede, come insieme di verità salvifiche, e di attuare la carità nella vita.



    La pienezza della comunione cattolica


    La comunione ecclesiastica, che costituisce la pienezza della comunione cattolica (cfr. Orientalium ecclesiarum, 4), regola, da una parte, le relazioni tra i fedeli e le strutture di mediazione umana della comunicazione delle verità di fede e dei mezzi sacramentali di salvezza, e, dall'altra, le relazioni tra le Chiese particolari, "nelle quali si fa presente la Chiesa universale con tutti i suoi elementi essenziali" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera Communionis notio, 7) e tra queste e la Chiesa di Roma, il cui vescovo è il Romano Pontefice, ed è manifestata dalla concelebrazione eucaristica (Unitatis redintegratio, 20; 4c; 15a).

    Prima di tutto
    la comunione ecclesiale

    di Gianfranco Ghirlanda
    Gesuita
    Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana
    dall'O.R. del 5.9.2008

    ^___^

    ****************

    Faccio solo osservare il punto 5 della famosa lettera del Card. Arinze nella quale l'invito e direi L'ORDINE ("sono a comunicarvi LE DECISIONI DEL SANTO PADRE") che rivolge al CN è proprio di RITORNARE AL "MODO COMUNE A TUTTA LA CHIESA" di fare Eucarestia, ossia COMUNIONE...
    ^__^

    qui non vi è alcun giudizio espresso nel riportare i fatti...

    Fraternamente CaterinaLD

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  10. Queste riflessioni, con il supporto di quella del Papa a cui noi guardiamo, sono state affrontate più e più volte proprio da queste pagine senza mai perdere di attualità. Il che è tutto dire.

    Il Giudizio della Ragione è un presidio della Cosienza ed è VOLUTO da Dio. E' parte della Persona Umana, creata ad Immagine e somiglianza di Dio.

    Il Giudizio della Ragione è RICHIESTO da Gesù Cristo, nel Santo Evangelo, come anche dalla Santa Chiesa.

    Il Criterio di Sequela Libera, non può essere slegato dal Giudizio PERSONALE della Ragione, che non è in nessun contrasto con la retta Fede, che anzi lo richiede.

    La Richiesta del Divino Maestro di Seguirlo e Riconoscerlo, soprattutto in mezzo agli Inganni, non può Umanamente essere soddisfatta se non si mette in gioco la nostra Coscienza Personale e la nostra Libera Scelta, basata sull'Amore di Cristo.

    Il "giudizio biblico" è la Condanna o l'Assoluzione dei Cuori che solo a Dio Spetta.

    Ma è chiaro come il sole che qui, come altrove, come anche nella Chiesa Romana tutta, non si esercita la Condanna Morale e Personale quando si testimonia o si dialoga del Magistero! In questo caso tutti i Sacri Pastori, Religiosi e Laici che hanno dedicato la loro vita all'approfondimento del Magistero identifiando cosa è ad Esso conosono e cosa no, sarebbero tutti pronti per bruciare all'INFERNO! E tra questi vi sono anche molti Santi dichiarati!

    O crediamo, quindi, che anche i Santi Dichairati sono all'Inferno per le loro Opere a riguardo, oppura la finiamo di dire scemenze che ottengono solo di sviarci, offenderci vicendevolmente o creare fraintendimenti anche quando non ci sono.

    Il Dialogo tra noi e i fratelli NC non è iniziato soprattutto perchè è stato messo a fondamento il giudizio morale vicendevole, la polemica sui limiti umani, piuttosto che il merito delle Testimonianze o del Magistero.

    E' estremamente strumentale ed assolutamente inutile iniziare milioni di polemiche sui limiti umani, sugli "stili", sui "presupposti dei sentimenti che ci animano" (siano più o meno nobili. Ambito non indagabile se non da DIO), piuttosto che dialogare nel MERITO e risopndere alle domande secondo Magistero.

    Essendo uomini cadiamo in questi problemi. Semplicemente (quando la semplicità è diventata una chimera!), si può andare avanti ammettendo gli errori dove ci sono o comuque SUPERANDOLI grazie alla COMPRENSIONE.

    Questo, prima ancora che eminentemente Cristiano è Umano (proprio perchè l'Uomo è creatura di Dio!)! Ma queste semplici regole vengono continuamente "dimenticate" da tutti noi.

    Ciò rientra nell' "affetto" che abbiamo per le nostre posizioni. Ed è anche questo "umano"... Ma se davvero siamo in "cerca" della Verità dovrebbe solo quella essere il nostro Fine e il nostro Inizio...

    Quindi la fonte del nostro interesse. Più dei nostri limiti umani...Sicuramente.

    Infatti ciò si lega al discorso della Responsabilità Individuale e del Rapporto primario tra l'Uomo e Dio che è richiesto per essere davvero Testimone... E non solo una specie di "rappresentante legale di una certa associazione"....

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  11. Per chiarezza
    l'articolo linkato e' uno studio critico verso la Spes Salvi.

    Credo sia inutile scrivere
    "la Chiesa... nata dal Concilio ma che ha rotto con la Tradizione precedente... e questo non è cosa né sana né buona né giusta..." e non riconoscere la responsabiltà del soglio di Pietro nei recenti 40 anni..


    Per quanto riguarda il giudizio, non puoi pensare di ridurre le relazioni tra le persone sempre e comunque a questioni neocatecumenali ed esprimere giudizi non consoni e sempre basati su presunte logiche nc. Lascia perdere il giudizio in senso biblico che nulla c'entra con la vicenda di ieri.
    La carità e' anche capire quando intervenire, ma la mannaia del boia
    e' sempre in agguato. Buon per te.

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  12. Per Aldo

    Ti chiedo, ma tu dove eri quando facevi gli scrutini, mettevi la decima.

    Non e' retorica, ma e' richiamo alla responsibilità individuale che dopo un certo periodo di cammino non puo' essere dimenticata. Vale per me, vale per tutti coloro che in scienza e coscienza escono dal cammino dopo la Redditio.

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  13. Ottima la citazione alla Spe Salvi....facciamola diventare, questa Enciclica, il termometro di questi dialoghi......^___^
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    Ed allora non potrai fare a mano di non elogiare il CN!!!

    Ottimo.

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  14. …” Ormai, Signore, io te solo amo, te solo seguo, te solo cerco e sono disposto ad essere soggetto a te soltanto, poiché tu solo con giustizia eserciti il dominio ed io desidero essere di tuo diritto. Comanda ed ordina ciò che vuoi, ti prego, ma guarisci ed apri le mie orecchie affinché possa udire la tua voce … Riammetti, ti prego, il tuo schiavo fuggitivo, o Signore e Padre clementissimo. Dovrei ormai aver sufficientemente scontato, abbastanza dovrei esser stato schiavo dei tuoi nemici che tu conculchi sotto i tuoi piedi, abbastanza dovrei esser stato ludibrio di cose ingannevoli. Ricevi me tuo servo che fugge da queste cose … Sento che devo ritornare a te; a me che picchio si apra la tua porta; insegnami come si può giungere fino a te … A te io anelo e proprio a te chiedo i mezzi con cui il mio anelito sia soddisfatto. Infatti se tu abbandoni, si va in rovina; ma tu non abbandoni perché sei il sommo bene che sempre si è raggiunto se si è rettamente cercato; ed ha rettamente cercato chiunque sia stato da te reso capace di cercare rettamente. Fa’, o Padre, che anche io ti cerchi, ma difendimi dall’errore affinché mentre io ti cerco, nessun’altra cosa mi venga incontro in vece tua. Se non desidero altra cosa che te, ti ritrovi al fine di grazia, o Padre “. (Sant’Agostino, I Soliloqui).

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  15. Mons. Malcolm Ranjith Segretario della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti :

    «rivedere e se, necessario, abbandonare la prassi della S.Comunione in mano accettata dopo una introduzione abusiva in alcuni Paesi»

    leggendo queste parole mi chiedo perchè in molte comunità che si dicono cattoliche si riportano solo i pezzi in cui il Papa o un vescovo elogia una comunità, ma si evitano di proposito pezzi che richiamano ALL'AOBBEDINEZA DI UNA PRASSI COMUNITARIA?
    ^___^


    dice ancora il Segretario della Congregazione del Culto Divino
    e della Disciplina dei Sacramenti :

    " Nel Libro dell'Apocalisse, San Giovanni racconta come avendo visto e udito ciò che gli fu rivelato, si prostrava in adorazione ai piedi dell'angelo di Dio (cf. Ap 22, 8). Prostrarsi o mettersi in ginocchio davanti, alla maestà della presenza di Dio, in umile adorazione, era un'abitudine di riverenza che Israele attuava sempre davanti alla presenza del Signore. Dice il primo libro dei Re: «quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Signore questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all'altare del Signore, dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo, si mise in piedi e benedisse tutta l'assemblea d'Israele» (1 Re 8, 54-55).

    La posizione della supplica del Re è chiara: Lui era in ginocchio davanti all'altare.

    La stessa tradizione è visibile anche nel Nuovo Testamento dove vediamo Pietro mettersi in ginocchio davanti a Gesù (cf Lc 5, 8); Giairo per chiedergli di guarire sua figlia (Lc 8, 41), il Samaritano tornato a ringraziarlo e Maria, sorella di Lazzaro per chiedere il favore della vita per il suo fratello (Gv 11, 32).

    Lo stesso atteggiamento di prostrazione davanti allo stupore della presenza e rivelazione divina si nota in genere nel Libro dell'Apocalisse (Ap 5, 8, 14 e 19, 4).

    Intimamente legato a questa tradizione, era la convinzione che il Tempio Santo di Gerusalemme era la dimora di Dio e perciò nel tempio bisognava disporsi in atteggiamenti corporali espressivi di un profondo senso di umiltà e riverenza alla presenza del Signore.

    Anche nella Chiesa, la convinzione profonda che nelle specie Eucaristiche il Signore è veramente e realmente presente e la crescente prassi di conservare la santa comunione nei tabernacoli, contribuì alla prassi di inginocchiarsi in atteggiamento di umile adorazione del Signore nell'Eucaristia.

    (...)

    Allo stesso tempo, parlando della comunione sulla mano bisogna riconoscere che fu una prassi introdotta abusivamente e in fretta in alcuni ambienti della Chiesa subito dopo il Concilio, cambiando la secolare prassi precedente e divenendo ora la prassi regolare per tutta la Chiesa. Si giustificava tale cambiamento dicendo che rifletteva meglio il Vangelo o la prassi antica della Chiesa.

    E' vero che se si riceve sulla lingua, si può ricevere anche sulla mano, essendo questo organo del corpo d'uguale dignità. Alcuni, per giustificare tale prassi, si riferiscono alle parole di Gesù: «prendi e mangia» (Mc 14, 22; Mt 26, 26). Quali siano le ragioni a sostegno di questa prassi, non possiamo non ignorare ciò che succede a livello mondiale dove tale pratica viene attuata. Questo gesto contribuisce ad un graduale e crescente indebolimento dell'atteggiamento di riverenza verso le sacre specie Eucaristiche. La prassi precedente invece salvaguardava meglio quel senso di riverenza.

    Sono subentrati invece, una allarmante mancanza di raccoglimento e uno spirito di generale disattenzione. Si vedono ora dei comunicandi che spesso tornano ai loro posti come se nulla di straordinario fosse accaduto. Maggiormente distratti sono i bambini e gli adolescenti. In molti casi non si nota quel senso di serietà e silenzio interiore che devono segnalare la presenza di Dio nell'anima."

    ***********

    Prefazione al libro: Mons. Athanasius Schneider, Dominus est - Riflessioni di un Vescovo dell'Asia Centrale sulla sacra Comunione, Libreria Editrice Vaticana, Gennaio 2008

    *************

    se questa è la PRASSI DELLA CHIESA LEGATA PROPRIO ALLA SANA CONTINUITA' CON LA FEDE EBRAICA DEI PADRI....che tanto appunto è invocata dal CN, PERCHE' HANNO ELIMINATO LA PROSTRAZIONE E L'INGINOCCHIATOIO?
    ^___^

    PERCHE' QUESTI LIBRI NON VENGONO FATTI CIRCOLARE TRA LE MANI DEI FEDELI???

    questo non è un giudicare...è un riportare i FATTI un fare domande alle quali attendiamo risposte PER COMPRENDERE che cosa ci sta dividendo...

    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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  16. In base all'esperienza fatta nei primi secoli, alla crescita organica nella comprensione teologica del mistero eucaristico e al conseguente sviluppo rituale, il modo di distribuire la Comunione sulla mano fu limitato alla fine dell'età patristica ad un gruppo qualificato, cioè al clero, come è finora nel caso dei riti orientali. Ai laici si cominciò pertanto a distribuire il pane eucaristico - intinto nel vino consacrato nei Riti orientali - direttamente in bocca.

    Sulla mano si distribuisce nei Riti orientali soltanto il pane non consacrato, il ciosiddetto antidoron. Così si mostra in maniera evidente anche la differenza tra Pane eucaristico e pane semplicemente benedetto.
    La più frequente ammonizione dei Padri della Chiesa sull'atteggiamento da avere durante la sacra Comunione suonava così: cum amore ac timore.


    Lo spirito autentico della devozione eucaristica dei Padri della Chiesa si sviluppò organicamente alla fine dell'antichità in tutta la Chiesa - Oriente e Occidente - nei corrispondenti gesti del modo di ricevere la sacra Comunione in bocca con la precedente prostrazione a terra - Oriente - o inginocchiati - Occidente.

    Non corrisponderebbe maggiormente all'intima realtà e verità del pane consacrato, se anche oggi il fedele per riceverlo si prostrasse a terra aprendo la bocca come il profeta che riceveva la parola di Dio (cfr Ezechiele, 2) e lasciandosi nutrire come un bambino - poiché la Comunione è un allattamento spirituale?

    Un tale gesto sarebbe anche un impressionante segno della professione di fede nella presenza reale di Dio in mezzo ai fedeli. Se sopraggiungesse qualche non credente e osservasse un tale atto di adorazione, forse anche lui "si prostrerebbe a terra e adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è tra voi" (1 Corinzi, 14, 24-25).

    Mons. Athanasius Schneider, Dominus est - Riflessioni di un Vescovo dell'Asia Centrale sulla sacra Comunione, Libreria Editrice Vaticana, Gennaio 2008

    *********************

    tutti ci poniamo delle DOMANDE....solo che molti o non rispondono, oppure interpretano delle legittime domande come un attentato alla propria persona...
    ^___^

    meditiamo gente, meditiamo....

    Fraternamente CaterinaLD

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  17. Altri nel blog lo sanno dire con 'stile',
    io lo dico terra-terra:
    mi dissocio dall'articolo citato da Uriel
    c'è già tanta confusione nella chiesa cattolica, che non vedo il bisogno di andare a cercare fuori altri elementi che aggiungono confusione a confusione.

    A meno che Uriel non mi spieghi il senso di quell'articolo che io non capisco.

    Le verità restano le stesse nei secoli, ma DEVONO cambiare le parole con cui vengono dette.
    una frase del genere:
    "l’umanità resterà divisa per sempre, in Eletti e Reprobi, Paradiso e Inferno. "
    che è vera, fa dire a una mia amica che il tal dei tali andrà all'inferno perchè si è risposato, e quindi non ha senso intrattenere rapporti con lui, nè pregare per e con lui.

    Adesso mi aspetto solo che qualcuno dica che non si deve fare il funerale religioso ad un suicida!!!

    ma è così difficile avere un po' di equilibrio?

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  18. ....mia cara Micaela....il funerale ad un suicida è contraddittorio ^___^

    Intanto distinguiamo il funerale con la Messa, dal funerale con la sola benedizione della salma ^___^
    nel primo caso no, non si può celebrare una Messa che significa LA VITA E L'AMORE PER LA VITA a chi l'ha odiata tanto da togliersela....
    nel secondo caso, un benedizionale si può fare, l'importante è che non venga interpretato come una resa da parte della Chiesa di fronte al dramma del suicidio
    ;-)


    quando poi dici:

    Le verità restano le stesse nei secoli, ma DEVONO cambiare le parole con cui vengono dette.

    *****

    è verissimo!!! e in questo CAMBIARE si vuole spesso intendere proprio una rottura con il significato precedente....

    La Chiesa NON ha MAI insegnato che i divorziati e risposati vanno all'Inferno ^___^
    la Chiesa ha sempre e solo insegnato che la loro posizione NON E' CATTOLICA e non è corretta...adulterio significa adulterare che significa FALSIFICARE essi dunque falsificano un rapporto...ma da qui ad essere condannati all'Inferno la Chiesa NON l'ha mai detto neppure in passato...

    Anche i divorziati POSSONO RISCATTARSI...vivendo la propria situazione come cognizione di uno stato adultero=FALSIFICATO offrendo a Dio la stessa loro IMPOSSIBILITA' di eliminare il problema soprattutto quando venuti a nuove nozze ci sono di mezzo anche ulteriori figli i quali NON pagano le colpe dei genitori...
    ^___^

    Fraternamente caterinaLD

    RispondiElimina
  19. dice Caterina
    .."nel primo caso no, non si può celebrare una Messa che significa LA VITA E L'AMORE PER LA VITA a chi l'ha odiata tanto da togliersela...."

    Non è così semplice, le conoscenze che abbiamo oggi sulla malattia mentale, ci impediscono di trattare i suicidi come persone che sanno quello che stanno facendo.
    Poi ci sono i rari casi di chi è consapevole, e la chiesa sa come comportarsi.

    Questo è un ulteriore esempio che la situazione cambia, cambiano le conoscenze, e non si può ritornare indietro come se il concilio non ci fosse stato, e parlare al mondo con un linguaggio che nessuno comprenderebbe più.

    RispondiElimina

  20. Questo è un ulteriore esempio che la situazione cambia, cambiano le conoscenze, e non si può ritornare indietro come se il concilio non ci fosse stato, e parlare al mondo con un linguaggio che nessuno comprenderebbe più.


    ?

    RispondiElimina
  21. continuo
    "adulterio significa adulterare che significa FALSIFICARE essi dunque falsificano un rapporto...ma da qui ad essere condannati all'Inferno la Chiesa NON l'ha mai detto neppure in passato..."

    continuo con questo esempio: l'adulterio è peccato mortale, e chi muore in questa situazione si perde definitivamente.

    Una persona dalla mente semplice, o cattivella, potrebbe dire che per quella persona non ci sono speranze, che non ha senso pregare per lei,
    mentre credo che la maggioranza di noi pensi che c'è una speranza anche per il lavoratore dell'ultima ora, e che l'istante della morte possa durare abbastanza per poter dire sì a Dio, come per potergli dire no.
    Come pure la città di Dio e la città dell'uomo non è formata da persone diverse, ma dalle stesse persone, non ci sono i buoni e i cattivi come nel far west, ben separati e individuabili dalla prima scena.
    per questo non posso parlare di inferno tout court, perchè ognuno di noi ha una sua pre-comprensione dell'inferno ( per es. nessuno di noi immagina sè stesso all'inferno, ma ci immagina più facilmente gli altri). Quindi anche se di inferno ne ha parlato Gesù stesso, oggi dobbiamo trovare le parole giuste per comunicare queste cose.

    Questo per dire, che oltre alle conoscenze, cambiano le sensibilità delle persone nelle varie epoche storiche.

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  22. In sostanza concordo con quello che dici Michela, come credo tutti qui e anche Caterina.

    Non mi è chiaro proprio questo. Ovvero, che visto che siamo tutti consapevoli che è bene che si usino MODI consoni ai tempi per diffondere la FEDE DI SEMPRE, non credo che siamo qui a dire che dobbiamo fare come se il Vaticano II non fosse mai avvenuto.

    Personalmente credo che ciò che si voelva affrontare, ciò che fece indire il Vaticano II, poteva benissimo essere affrontato SENZA il Vaticano II.

    L'intenzione e le attuazioni erano Pastorali.

    Non credo che per ciò che concerne i temi del Vaticano II fosse necessario un Concilio Ecumenico di quella entità! Se per ogni necessità Pastorale si indicesse un Concilio ad oggi ne sarebbero stati emanati 2000! Uno per ogni anno di vita della Chiesa!

    Il Vaticano II, si disse, fu la "parte Pastorale" del Vaticano I a cui si doveva "ricollegare"... Ma, a maggior ragione, si potevano emanare una serie di decreti Attuativi del Vaticano I, senza un Vaticano II.

    Comunque, queste sono considerazioni personali.

    Il vaticano II, però, non prevedeva e non PUO' prevedere cambiamenti in ciò che CREDIAMO.
    Bisogna chiarire una volta per tutte cosa si intende per "parlare in modi differenti". Anche i NC dicono che loro stanno solo "parlando in modi differenti"! Mentre la la differenza è nella Dottrina.

    In realtà l'esempio che hai fatto sul Suicidio mi fa tornare in mento proprio quello che ho sottolineato: Parlare con Verità con modi consoni oppure parlare come il Mondo ha più piacere che si faccia?

    RispondiElimina
  23. Guarda che del suicidio non si può parlarne se non in termini di disagio o malattia mentale.
    molti tentati o avvenuti suicidi avvengono in persone che hanno assunto farmaci, e spesso anche antidepressivi.

    il Mondo, come tu scrivi, spesso ha ha il volto di persone conosciute, che stanno soffrendo, che di tutto hanno bisogno meno che di una parola che potrebbe essere intesa come 'giudizio'.

    La parola chiara, detta con Verità, se ho capito bene il tuo discorso, spetta alla gerarchia, ai vescovi.
    Noi abbiamo il compito di stare vicino, accompagnare e condurre ai sacerdoti.

    RispondiElimina
  24. Michela ha detto...
    dice Caterina
    .."nel primo caso no, non si può celebrare una Messa che significa LA VITA E L'AMORE PER LA VITA a chi l'ha odiata tanto da togliersela...."

    Non è così semplice, le conoscenze che abbiamo oggi sulla malattia mentale, ci impediscono di trattare i suicidi come persone che sanno quello che stanno facendo.
    Poi ci sono i rari casi di chi è consapevole, e la chiesa sa come comportarsi.

    Questo è un ulteriore esempio che la situazione cambia, cambiano le conoscenze, e non si può ritornare indietro come se il concilio non ci fosse stato, e parlare al mondo con un linguaggio che nessuno comprenderebbe più.


    *********************

    Perdonami eh ma neppure il Concilio ha "cambiato idea" sul concetto della vita e della morte, sul rifiuti alla vita e sull'impedimento a vivere...

    A questo punto non ho capito dove tu voglia arrivare ;-)

    il suicidia è vero che una volta NON veniva sepolto neppure in terra consacrata, ma dal momento che oggi non frega più anessuno del TERRENO CONSACRATO, la Chiesa HA SENSIBILIZZATO dunque il rapporto con il defunto accostandosi CON MISEICORDIA anche verso colui che si è tolto la vita... ma un conto è la benedizione della salma e questa pratica, una volta impedita ai suicidi, è stata oggi acconsentita in quel potere di LEGARE E SCIOGLIERE che ha la Chiesa, ma altra cosa è LA MESSA...in essa vi sono CONDIZIONI E REGOLE DOTTRINALI che non possono mutare a seconda dei tempi....si può modificarne L'ASPETTO come è avvenuto, ma non L'ASSETTO...

    Fare una Messa per un suicida è una contraddizione ed è scandalo ai fedeli che interpretano in questo modo una misericordia che si estende anche su chi uccide la vita e questo a prescindere dalle motivazioni dei singoli casi, la Messa non è dei singoli,ma DELLA COMUNITA'.....è comunione a favore della VITA....

    Ci sono stati casi in cui i sacerdoti hanno celebrato messe per qualche suicida, puntualmente hanno disobbedito...e nessuno li giudica, ma hanno usato la Messa per un atto PERSONALE....

    La DOTTRINA e il Magistero ECCLESIALE servono proprio per evitare che situazioni di SENSIBILIZZAZIONE che cambia in ogni epoca, eviti di far entrare nella Chiesa LE NUOVE MODE E NUOVE DOTTRINE... ;-)

    Non credo proprio che il Concilio abbia modificato le dottrine... se qualcosa è stato cambiato in questo sono state le interpretazioni, SONO ABUSI, e con misericordia e pazienza la Chiesa continua a dire la Verità... solo che si fa finta di non ascoltare...

    Ripeto infine che la Chiesa in passato NON ha mai condannato NESSUNO all'Inferno...ha semplicemente insegnato ed insegna che se NON si applicano i Dieci comandamenti e ciò che insegna la Chiesa sull'etica e morale, si rischia veramente l'Inferno, lo ha detto la Vergine a Fatima: tanti peccatori finiscono all'inferno PERCHE' NON C'E' CHI PREGA PER LORO, PERCHE' NON SI CONVERTONO....
    NON ASCOLTANO IL PAPA....

    siamo avvisati che rischiamo l'inferno, ma la Chiesa non ha mai fatto nomi di persone o categorie che ci sarebbero finite....

    Per il resto, ripeto, non ho capito il tuo discorso ergo mi scuso per eventuali imprecisioni
    ^__^

    RispondiElimina
  25. stephanos78 ha detto...
    In sostanza concordo con quello che dici Michela, come credo tutti qui e anche Caterina.

    Non mi è chiaro proprio questo. Ovvero, che visto che siamo tutti consapevoli che è bene che si usino MODI consoni ai tempi per diffondere la FEDE DI SEMPRE, non credo che siamo qui a dire che dobbiamo fare come se il Vaticano II non fosse mai avvenuto.

    Personalmente credo che ciò che si voelva affrontare, ciò che fece indire il Vaticano II, poteva benissimo essere affrontato SENZA il Vaticano II.

    L'intenzione e le attuazioni erano Pastorali.


    *******************

    esatto!!!
    ^___^

    tra l'altro l'indizione del Concilio non fu solo una questione Pastorale ma anche un ATTO con il quale Giovanni XXIII voleva mostrare al mondo la POTENZA DELLA CHIESA, una forza SPIRITUALE NON ARMATA....in un tempo in cui era iniziata la guerra fredda, e si iniziava a sapere di una Chiesa DELLE CATACOMBE, QUELLA DELL'EST, nella quale non pochi vescovi, ai tempi del Concilio appena aperto, erano tenuti ostaggio e prigionieri dei comunisti....

    Infine il Papa voleva che i Vescovi SI PARLASSERO FRA DI LORO, CONFRONTANDOSI... l'unica soluzione era indire un Concilio....
    ^__^

    RispondiElimina
  26. Vedi, la Parola di Verità DETTA CON IMMENSO AMORE E DELICATEZZA, spetta a chi si sente di dirla con Schiettezza e Amore. In COSCIENZA E CONOSCENZA. Ogni Fedele, in forza del Battesimo e della Confermazione è "insignito" della facoltà e del "dovere" della Testimonianza Cristiana. Nella Parola e NELLA VITA. Nel SUO PROPRIO AMBITO! Il Fedele Laico agirà nel suo ambito e nel suo proprio ruolo. Il Sacro Pastore farà lo stesso.

    Il Suicidio, seguendo il tuo esempio, non sempre è conseguenza di Malattia o disagio Psicologico. Lo è nella stragrande maggioranza dei casi. Ma non sempre.

    Ma la Chiesa, SEMPRE, anche prima del Vaticano II, ha professato che il Suicida è affidato alla Misericordia di Dio! Soprattutto quando è CONCLAMATO che abbia avuto problemi personali e psicologici!

    Ma sempre ha anche affermato che il Suicidio si oppone al Dono della Vita fatto da Dio.

    In ogni caso, ogni situazione fa capo a sè!

    Il fatto di negare il Sacramento al Suicida, dipende da COME esso si sia Suicidato! Chi si Suicida per una SCELTA CONSAPEVOLE non viene accompagnato dal Sacramento PER RISPETTO. Se io sono convinto di quello che faccio e mi oppongo alla Chiesa, Perchè la Chiesa deve IMPORRE le Esequie?

    Questo vuol dire essere indifferentisti. Una cosa vale l'altra.

    Come ripeto: il Suicida per "malattia" NON E' MAI stato "condannato" da nessuno.

    E tra l'altro la Chiesa non ha mai emesso nessuna condanna Certa! Tant'è che i Santi si conoscono. I Dannati NO! Quindi...

    Parlare dell'Inferno, invece, sarebbe necessario e quanto bene! Bisogna parlarne nei termini giusti, certo! Ma Giusti significa Giusti!

    Bisogna dire che l'Inferno è una realtà che si vive per scelta. Certo questa possibilità dorebbe moltiplicare le nostre preghiere ed i nostri sacrifici proprio verso coloro che vi sono in bilico! Pensando che anche noi non siamo esenti dal pericolo!

    Infatti l'Immacolata ha insegnato questa preghiera:

    "Gesù perdonate le nostre Colpe, preservateci dal Fuoco dell'Inferno. Portate in Cielo tutte le Anime, specialmente le più bisognose della Vostra Misericordia"

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  27. riguardo al suicidio avevo già scritto prima:
    ...Poi ci sono i rari casi di chi è consapevole, e la chiesa sa come comportarsi....


    se 50 anni fa un sacerdote parlava del demonio a un bambino di 8 anni, non succedeva niente.
    Oggi, lo stesso bambino guarda Jack lo squartatore senza paura, ma rischia di avere incubi notturni se qualcuno gli parla del demonio o dell'inferno.
    E' cambiata la dottrina della chiesa?
    no, è cambiata la sensibilità dei nostri bambini che al demonio attribuiscono significati oscuri, da cui derivano paure ancestrali, e irrazionali.
    oggi non si può parlare di queste cose con lo stesso linguaggio di prima. Tutto qua.

    Oggi se usi la parola 'per sempre' con un ragazzo, non ti capisce.
    Eternità è sinonimo di noia,
    noi adulti pensiamo che eternità=pienezza, completezza, qualcosa di assoluto,
    un giovanissimo pensa che lo stai prendendo in giro, perchè per molti di loro non esiste qualcosa che possa durare.
    Il bene è solo qui e ora, il domani non importa, è un concetto troppo lontano.
    Potrei andare avanti, per es. su come l'emotività condiziona il pensiero razionale nei nostri ragazzi, per cui se dico 'bianco' con la faccia sorridente, loro pensano che sia una cosa bella.

    Questi sono solo esempi per dire cosa intendo per 'linguaggio'.

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  28. forse sarebbe bene riflettere su cosa intendi per 'rischi'. Possiamo parlarne

    carissimo Mic.
    con piacere cerco di spiegarmi meglio.
    Ti assicuro fratello mio che in ogni possibile incomprensione fra me e te, MOLTO prima dei "Perche' "e "Per chi" che oggettivamente pure ci saranno, arrivano i MIEI e i TUOI giudizi. Siamo soliti sottovalutare troppo il potere devastante dei nostri giudizi. Tutto qui. Il giudizio e' cacca del demonio, nessuno di noi ne e' immune, ma e' una cosa che andrebbe rifuggita con ORRORE ogni volta che ci sale addosso, non assecondata. Ecco il problema che io personalmente avverto, e mi sembra con piacere che qualcunaltro avverte: e' che oggi si sta molto in guardia su tanti punti, all'interno della Chiesa, si vigila su tutti gli sbandamenti dottrinali, sulle devianze liturgiche etc. Tutte battaglie sacrosante e lodevoli. Ma quello che sfracella la Chiesa, molto piu di un canto brutto, di un paramento sbagliato a anche di una vaccata detta da un prete o da un laico, e' il giudizio.
    Ecco a me sembra che non si combatta a sufficienza e con lo stesso ardore verso questo mostro.

    Ora mi spiego su cosa intendo per giudizio: inizio a dire cosa NON intendo. NON intendo per giudizio l'uso del cervello, di cui mi pregio, talvolta :) , di far uso anch'io. NON intendo giudizio la correzione fraterna. NON intendo giudizio una qualsiasi critica al cammino, ovviamente. NON intendo giudizio una qualsiasi critica alla mia persona o denuncia dei miei peccati. E ovviamenete quando parlo di giudizi non intendo che vengano a senso unico da una delle parti della discussione, ma da AMBO le parti. Quello infatti che mi sembra abbia avvertito Uriel e' un germe di giudizio in ENTRAMBI i siti. Questo lo ha fatto inorridire... e io credo che ci abbia dato una lezione. A tutti.

    Per giudizio non intendo "significati nc" (uffa...), intendo il senso che la Chiesa da al "Non Giudicate" di NSGC e sono in generale d'accordo sulla definizione di steph. Sono anche d'accordissimo che si tratti di qualcosa di eminentemente UMANO. Il problema e' su cosa focalizzare la nostra lotta. Se siamo d'accordo che dobbiamo combattere coi nostri peccati, allora siamo d'accordo che il giudizio va COMBATTUTO.
    Va combattuto strenuamente perche' aggiunge ALTRO alla legittima differenza fra due persone. Aggiunge ALTRO anche a una oggettiva Verita. E tutto questo ALTRO non ha molto a che vedere con la verita stessa.

    Il papa conosce bene questo mostro: pensate al Motu Proprio, emanato "per far comunione fra i fedeli", uno degli intenti principi del suo pontificato. Che risposta ha avuto? da una parte parroci e vescovi che GIUDICANDO questi fedeli hanno negato l'applicazione nelle loro diocesi. Dall'altra fedeli che GIUDICANDO i fedeli che celebrano nel NO hanno sbandierato il MP come un distintivo, come un segno di disprezzo della devozione di chi celebra diversamente da loro..
    Stessa cosa e' avvenuta con l'approvazione degli statuti. Da una parte esaltati che sbandierano l'approvazione come un elezione divina, dall'altra scandalizzati che non credono piu nel discernimento della chiesa perche non coincide con il loro... E via cosi. Alla base c'e da tutte le parti lo stesso mostro: il giudizio.
    E il giudizio non fa preferenze di persone, attacca i catecumeni come i tradizionali, i neoconvertiti come i cristiani di nascita...

    Per giudizio intendo semplicemente la negazione o la posticipazione della Carita' nel dire la verita', o quello che si ritiene tale. L'anteporre le proprie "ragioni" valide o invalide che siano, al bene comune. cioe' all'amore. Ovvero la sostituzione di quel "tutto copre, tutto scusa", con altro. Ove con quel tutto copre tutto scusa non si intende buttar tutto in caciara, fregarsene, ma una attitudine che mira a cercare sempre il bene nell'altro fino a PROVA CONTRARIA. Esattamente il contrario della polemica e la divisione ad ogni costo.
    Ti faccio un esempio: io leggo quello che scrivi sul cammino e non lo riconosco vero. davanti a questo fatto posso pormi in vari modi....posso cercare di capire le tue ragioni pensando che forse c'e' del vero, posso semplicemente pensare che ti sbagli ma sei in buona fede, e posso pensare che parli per rabbia e arroganza. Ecco il terzo atteggiamento e' un giudizio.

    L'altro sito aveva aperto con un giudizio verso questo ed altri siti. Ho fatto notare al gestore l'inopportunita della cosa e lui, che e' una persona seria e di fede, ha ammesso l'errore e ha subito corretto. Anche qui purtroppo i giudizi ci sono stati ...da entrambe le parti.
    Da una parte puo' essere giudizio quello di chi pensa che ogni forma di critica contro il CN sia dettata da ipocrisia, invidia e cattiveria. Chi pensa che i cattolici tradizionali siamo archelogisti della fede. Tante sparate deliranti di fratelli NC che vi hanno accusato pesantemente di essere fannulloni biliosi. Sentirsi gli unici depositari del miglior nuovo approccio alla fede, etc. Dall'altra bollare ogni cosa che viene dal cammino come spot, strumentalizzazione etc, senza nemmeno analizzarla, o viceversa far l'analisi logica di ogni parola di kiko per trovargli la vaccata, etc.

    Non voglio elencare un campionario di messaggi, perche' preferisco guardare ai miei peccati che a quelli altrui, ma se melo chiedete vi faccio un piccolo esempio:
    E'certamente giudizio quello che hanno avuto verso stephanos i suoi fratelli di comunita' se e' vero che lo hanno considerato, come dice, "un rinnegato", invece di domandarsi se magari la sua scelta fosse dettata da una ricerca personale di Verita'. Allo stesso tempo mi si permetta di dire che e' giudizio anche quello che il pur sempre amabile steph ha avuto nei miei confronti quando mi ha chiamato "razzista" per aver semplicemente marcato in bold una frase del papa, senza peraltro capire il perche'. Giudizio che nasceva dal sentirsi attaccato senza alcun motivo.. Giudizio e' il mio quando leggo un qualsiasi post di tripudio considerandolo spazzatura, qualunque cosa dica, perche' sono prevenuto su di lui...
    Giudizio sara' quello di chi magicamente riuscira a interpretare questo post come un attacco a qualcuno in particolare o una difesa di qualcuno in particolare e non un accorto invito a camminare INSIEME coi nostri LIMITI verso la tanto auspicata "comunione ecclesiale"...

    Per questo dico che il Giudizio cammina molto piu veloce e arriva molto piu lontano di quanto sia la distanza effettiva fra le posizioni di 2 persone.
    Avete visto quante incomprensioni assurde, quando entra il giudizio?
    Forse le nostre posizioni saranno davvero inconciliabili. Forse le distanze sono davvero incolmabili. Fatto sta che se non togliamo il giudizio non c'e' nessuna speranza di farcela..

    un caro saluto fraternamente in Cristo
    dqs

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  29. Ora comprendo cosa intende Micaela...(almeno spero ^___^) e condivido, come infatti lo spiegava sopra Stephanos....

    Il problema del linguaggio e di come usarlo quando parliamo di dottrina risale fin dai temi apostolici ;-) san Paolo nel momento in cui si converte CAMBIA LINGUAGGIO per parlare ai giudei, agli Ebrei.... egli che parlava la loro stessa lingua DEL DIO UNICO e difendeva la fede ebraica dal cristianesimo che vedeva come nemico, ora NON viene più compreso da coloro che erano i "suoi" nella fede di Abramo ^___^

    e così la Chiesa ha cominciato a fare i CONCILII PER SPIEGARE LA PROPRIA DOTTRINA....sappiamo cosa avvenne dopo tre secoli di confusione sulla santa Trinità... e ci volle un Concilio per ufficializzare CON UN LINGUAGGIO UNIVERSALE=CATTOLICO la difficile dottrina...e ancora oggi certo linguaggio ci appare comprensibile, noi infatti aderiamo PER FEDE, perchè CREDIAMO ...

    C'è un aspetto che ci può aiutare a capire:
    la Chiesa è SEGNO DI CONTRADDIZIONE NEL MONDO, questo dice il Cristo.... segno di contraddizione è anche il LINGUAGGIO, la PAROLA che la Chiesa usa non è di facile comprensione perchè chi deve percepirla deve MORIRE A SE STESSO ^___^ tuttavia è nell'evangelizzazione e dunque nella così detta PASTORALE che la Chiesa trova i mezzi per farsi capire... ed è ovvio che non può usare il medesimo linguaggio del mondo quando questo si esprimesse (come fa) CONTRO LA VERITA'...

    Spero di aver aiutato alla comprensione ^___^

    RispondiElimina
  30. Il Papa oggi, all'Udienza generale, ha parlato della COMUNIONE ECCLESIALE citando san Paolo nel suo rapporto con gli apostoli....
    ^___^
    leggiamo alcuni passi che ben si conciliano al tema che stiamo seguendo
    ;-)


    Nella Lettera ai Galati Paolo stila un importante resoconto sui contatti intrattenuti con alcuni dei Dodici: anzitutto con Pietro che era stato scelto come Kephas, la parola aramaica che significa roccia, su cui si stava edificando la Chiesa (cfr Gal 1,18), con Giacomo, "il fratello del Signore" (cfr Gal 1,19), e con Giovanni (cfr Gal 2,9): Paolo non esita a riconoscerli come "le colonne" della Chiesa. Particolarmente significativo è l'incontro con Cefa (Pietro), verificatosi a Gerusalemme: Paolo rimase presso di lui 15 giorni per "consultarlo" (cfr Gal 1,19), ossia per essere informato sulla vita terrena del Risorto, che lo aveva "ghermito" sulla strada di Damasco e gli stava cambiando, in modo radicale, l'esistenza: da persecutore nei confronti della Chiesa di Dio era diventato evangelizzatore di quella fede nel Messia crocifisso e Figlio di Dio, che in passato aveva cercato di distruggere (cfr Gal 1,23).

    Quale genere di informazioni Paolo ebbe su Gesù Cristo nei tre anni che succedettero all’incontro di Damasco? Nella prima Lettera ai Corinzi possiamo notare due brani, che Paolo ha conosciuto a Gerusalemme, e che erano stati già formulati come elementi centrali della tradizione cristiana, tradizione costitutiva. Egli li trasmette verbalmente, così come li ha ricevuti, con una formula molto solenne: "Vi trasmetto quanto anch’io ho ricevuto". Insiste cioè sulla fedeltà a quanto egli stesso ha ricevuto e che fedelmente trasmette ai nuovi cristiani.

    Sono elementi costitutivi e concernono l’Eucaristia e la Risurrezione; si tratta di brani già formulati negli anni trenta. Arriviamo così alla morte, sepoltura nel cuore della terra e alla risurrezione di Gesù. (cfr 1 Cor 15,3-4). Prendiamo l’uno e l’altro: le parole di Gesù nell’Ultima Cena (cfr 1 Cor 11,23-25) sono realmente per Paolo centro della vita della Chiesa: la Chiesa si edifica a partire da questo centro, diventando così se stessa.

    (...)
    L'altro testo, sulla Risurrezione, ci trasmette di nuovo la stessa formula di fedeltà. Scrive San Paolo: "Vi ho trasmesso dunque, anzitutto quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici" (1 Cor 15,3-5).

    (...)
    Pertanto l’affermarsi prepotente della grazia divina accomuna Paolo ai primi testimoni della risurrezione di Cristo: "Sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto" (1 Cor 15,11). È importante l'identità e l'unicità dell'annuncio del Vangelo: sia loro sia io predichiamo la stessa fede, lo stesso Vangelo di Gesù Cristo morto e risorto che si dona nella Santissima Eucaristia.


    ***************

    ^___^

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  31. Giudizio sara' quello di chi magicamente riuscira a interpretare questo post come un attacco a qualcuno in particolare o una difesa di qualcuno in particolare e non un accorto invito a camminare INSIEME coi nostri LIMITI verso la tanto auspicata "comunione ecclesiale"...

    è quello che vorremmo tutti, ma riusciremmo a farlo senza diventare neocatecumenali?

    Perché si dà il caso che qui non si parli per pregiudizi e senza conoscere né per mala fede né mi sembra con rabbia e arroganza, per rimanere alla tua casistica...né i nostri discorsi sono tutti frutto di una ricerca forzosa delle vaccate di Kiko, ma della conoscenza di quello che insegna paragonato con il Magistero della Chiesa.... e tutto questo non è per farne una questione dottrinale accademica o alla perdi tempo, ma nella consapevolezza che la nostra spiritualità matura e si 'forma' in base a quello che ci viene insegnato e che assimiliamo e anche che celebriamo...

    e sentiamo concretamente e gravemente minacciata la nostra identità di cattolici e la cosa non sarebbe così grave di per sé se si trattasse di un partito politico o di una questione più banale: ma nell'identità cattolica si gioca quello che per noi è l'autentico rapporto con il Signore e con la vera 'Configurazione' a Lui...

    RispondiElimina
  32. è quello che vorremmo tutti, ma riusciremmo a farlo senza diventare neocatecumenali?
    certo caro fratello, non mi sembra di aver mai chiesto questo.. :)

    Il senso del mio post non era rivolto poi a nessuno in particolare, se non a invitare tutti, me compreso, a una ESTREMA CAUTELA e alla coscienza dei rischi di cui sopra. Tutto qui. Semplicemente auspicherei che CIASCUNO, prima di premere invio di un messaggio si domandi seriamente se in quei 4 bit che condivide, mette insieme a tante cose belle e giuste anche un po' di giudizio. Poi ciascuno in sua coscienza sela veda.

    un caro saluto a tutti e buona notte
    dqs

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  33. "Ora comprendo cosa intende Micaela...(almeno spero ^___^) e condivido, come infatti lo spiegava sopra Stephanos...."

    in realtà non intendevo imbarcarmi in tutti questi post sul linguaggio:
    era tutto partito da una considerazione sulla difficoltà di restare ancorati al nostro presente, e sul desiderio di ritornare ad un passato preconciliare, che appunto è passato.
    I discorso sul suicidio era una specie di provocazione in questo senso:
    non si tratta di modificare la dottrina della chiesa che difende la dignità della vita di ogni persona e che respinge ogni attacco alla vita e al suo Autore.
    Semplicemente sta cambiando la nostra comprensione della mente umana,
    per cui un suicida, in genere, colpisce se stesso non in spregio del valore della vita, non per rifiutare pubblicamente Dio, o per sfuggire a un momento difficile della sua vita, ma per altri motivi che riguardano la sua sofferenza interiore, che diventa così forte da far perdere il controllo su se stessi e sulle proprie azioni.

    Un gesto così estremo, non ha più la stessa valenza morale che aveva anni fa.
    Probabilmente in un futuro molto vicino, coloro che rifiutano la vita come dono di Dio, e per i quali si porrà il problema dei funerali religiosi, saranno quelli che chiederanno l'eutanasia, cioè quelli
    che consapevolmente chiedono la morte,
    e non i nostri poveri fratelli con la mente alterata.
    Ecco perchè credo che ci saranno sempre più esequie religiose con la Messa anche per i suicidi.

    Non è cambiato l'insegnamento della chiesa, siamo cambiati noi e la nostra visione della malattia mentale.

    RispondiElimina
  34. @ Daquestosapranno


    Il giudizio, amico mio, è conoscenza, è azione dello spirito e della mente per relazionarsi con gli altri, per trovare un modus vivendi.
    Il giudizio è intelligenza, cioè capacità di adattarsi alle situazioni e cavarne il bene comunque.

    Quello che occorre aborrire è il PREGIUDIZIO nel quale voi neocatecumenali siete maestri per erigere barriere tra i vostri adepti e il mondo, cioè tutti coloro che non frequentano il Cammino.

    RispondiElimina
  35. Ho riletto i post di ieri e capisco che forse non è chiaro l'accenno che ho fatto alle posizioni pre-conciliari, che non apprezzo.
    Volevo dire solo che non è più possibile prescindere dalla dimensione comunitaria dell'esperienza religiosa, e che il discorso sui suicidi, si riferiva sempre a persone che comunque appartengono alla comunità cristiana, non ai nemici della chiesa.

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  36. Per quanto riguarda il dialogo e il giudizio con i nc, un grosso problema sta nel fatto che i nc danno l'impressione di sentirsi diversi, dei cristiani migliori degli altri.
    C'è un pre-giudizio che voi nc avete soprattutto su voi stessi, spesso vi considerate come coloro che conoscono meglio la bibbia, che fanno celebrazioni 'più ricche' (v. statuti), che sono più impegnati, rispetto agli altri cristiani.

    C'è una cosa che io non capisco, ed è perchè fare la processione delle palme con palme diverse da quelle degli altri fedeli?

    Dqs, tu parli di amore e carità: ntornando all'esempio delle palme, posso continuare ad amare un fratello che ha fatto la redditio e vuole farlo sapere a tutti, ma non capisco perchè vuole continuare a distinguersi da me, e da altri portando una palma diversa.
    Questi sono i veri ostacoli al dialogo, da cui nasce quello che i nc sentono come un giudizio, senza rendersi conto che sono stati loro a provocarlo, nel momento in cui non sono disponibili a dare spiegazione di ciò che fanno.

    RispondiElimina
  37. Il giudizio e' anche percezione del posto che ciascuno occupa nella Storia.

    E la Storia la conduce il Signore.

    Oggi la Chiesa, a torto o ragione, ha allargato il concetto di cattolicità, tendente all'ecumenismo (tra le varie correnti cristiane-cattoliche), e ciascuna di queste, nelle sue diversità, evolve all'interno dello stesso seno.

    Il Cn e' una di queste. Nella chiesa pre-conciliare non ci sarebbe stato posto: oggi c'e'.

    Ed allora si ritorna sempre al punto iniziale, si giudica il Cn e si giudica di conseguenza la Storia.

    Inoltre e' anche comprendere il posto che singolarmente occupiamo nella Storia, la nostra Missione.

    Combattere il CN? Significa combattere la Chiesa di Roma, il CVII. I seminaristi del RM a maggio (se ricordo bene) sono stati ordinati da Benedetto XVI, non da altri.

    Allora per semplice coerenza, i seminari RM preparano Sacerdoti che la Chiesa di Roma ritiene formati validamente.

    Non e' vero? Allora il Papa ha sbagliato nell'ordinarli.

    So che quando vado ad una celebrazione officiata da un sacerdote della San Pio X e' valida ma illecita.

    Un Nc, nella maggior parte dei casi, sa che il rito Nc oggi e' approvato nello Statuto, che cosi lo ha fatto rientrare nella Storia della Chiesa di Roma.

    Il Papa a proposito del MP ha espresso che trattasi di rito per pochi affezionati. Cosi facendo ha dato un corso alla Storia.

    Oggi, si puo' tranquillamente affermare che il Cn e' nella Storia a pieno titolo, per fatti concreti, mentre il VOM non lo e', o lo e', grazie a Dio, per l'anatema di San Pio V.
    Quindi si puo' vedere come la volonta divina di fatto abbia creato in tempi insospettabili un argine all'intervento dell'uomo nella Storia.

    Ciascuno di noi in questo ha una sua missione che e' quella di scegliere in quale Storia vivere.

    Nessuno puo' interferire in questo ed entrare nelle scelte personali, o peggio ancora dare di fatto un voto.

    Si puo' e si deve conoscere una realtà (esempio la San Pio X, il CN, Rinnovamento etc) ma chi decide il suo posto nella Storia e' la Chiesa di Roma, e il Signore lo conferma attraverso il tempo.

    RispondiElimina
  38. Ma io mi chiedo e vi chiedo: chi può osare pretendere di parlare a nome di Dio? Solo il Signore Gesù ha potuto e può farlo; ma LUI E' Dio!!!
    ----------------------------------

    La Chiesa di Roma, attraverso i fatti.

    Il Signore lo conferma o meno attraverso il tempo.

    RispondiElimina
  39. Michela ha detto...

    Questi sono i veri ostacoli al dialogo, da cui nasce quello che i nc sentono come un giudizio, senza rendersi conto che sono stati loro a provocarlo, nel momento in cui non sono disponibili a dare spiegazione di ciò che fanno.


    *********************

    ....infatti il problema stesso della concezione "settaria" nasce proprio quando alla base di un dialogo c'è il rifiuto a dare spiegazioni di ciò che si fa....
    E' l'esatto contrario di quanto dice l'apostolo Pietro: dare sempre ragione della speranza che è in noi....
    la SPERANZA e' la dottrina per eccellenza della nostra fede la quale non è spiegabile solo con un dialogo fatto di carezze, belle parole e narcisismo ^___^ ma è fatto di RAGIONE dice san Pietro "DARE RAGIONE" significa ESPORRE LA DOTTRINA e naturalmente dare TESTIMONIANZA concreta di questa RAGIONE.... ;-)

    Se si seguisse esclusivamente la fede dissociandola dalla RAGIONE che siamo chiamati a dare, ecco che abbiamo il fideismo, il narcisismo della fede interpretato in modo tale che NESSUNO estraneo del gruppo deve sapere....in tal modo il fedele estraneo INCURIOSITO DEVE ENTRARE NEL GIRO PER SAPERE....^___^

    Invece FEDE E RAGIONE che sono le parole dell'apostolo Pietro: date SEMPRE RAGIONE DELLA SPERANZA(=FEDE) CHE E' IN VOI accompagnate da quelle di Paolo: INSISTETE IN MOMEMENTI OPPORTUNI ED INOPPORTUNI....ci rammentano che NON esiste nella Chiesa alcuna GNOSI....tutto è alla luce del sole, tutto E' MESSO IN COMUNE...

    Ciò che io vedo mancare al CN, ma non solo a loro (è una tendenza dei Movimenti nati dopo il Concilio) è proprio questo METTERE IN COMUNE che viene applicato si, ma esclusivamente all'interno della LORO comunione....

    Per capire la differenza con l'insegnamento della Chiesa basti vedere un esempio: come hanno operato san Francesco, san Domenico con i loro GRUPPI....essi non hanno mai formato "piccole comunità nella comunità" al contrario, essi CONDIVIDONO TUTTO IL PROPRIO CARISMA CON E NELLA COMUNITA'..

    ..non vi sono "catechismi di 12mila pagine NASCOSTE PER 40 ANNI...." ^___^

    Ciò che chiedo io personalmente al NC è questo:
    alla luce di quanto sta facendo il Santo Padre NELLA LITURGIA E CON LA MESSA, in quale modo egli (il NC) si sente in "comunione con Pietro" quando celebra una liturgia diversa e dove la catechesi sulla Messa è diversa?

    ^___^

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  40. Cara Caterina, dovrebbero domandarselo i Nc e se lo domanda chi Nc non è !

    Liturgia diversa, cammino catechetico diverso, e da sempre, con la tolleranza dei vescovi, testi catechetici non ancora approvati .
    E tuttavia, ovunque nel mondo, continueranno le catechesi per adulti che attirano persone che finiscono poi per formare comunità e gonfiare i numeri del Cammino, entrano nel cammino e restano nel cammino, con il suo rito privato e testi catechetici particolari.
    Entrano nella Chiesa cattolica?
    Non ne seguono, e forse nemmeno conoscono, nè la Liturgia, nè i i testi .

    Sono neocatecumenali prima di essere cattolici.
    Perchè altrimenti avere rifiutato di obbedire al Papa e adottare il modo in uso nella Chiesa cattolica per comunicarsi ?
    Perchè la Liturgia celebrata dal Santo Padre , e dunque quella del Concilio Vaticano II, è inaccettabile per Arguello e il suo cammino?

    Come può dirsi in comunione con Pietro, una catechista neocatecumenale che su questo blog ebbe da dire di avere fatto una fatica da matti ad assistere alla Santa Messa celebrata nella Cappella Sistina dal Papa ?

    Ci sono le parole poi ci sono i gesti, quelli veri, non gli enormi striscioni che si sventolano al passaggio del Papa .

    RispondiElimina
  41. Ho letto qualcosa sul blog "camminare nella Chiesa" che reca come sottotitolo "La Verità sul Cammino Neocatecumenale".
    Già questo tpo di impostazione e di titolatura, al di là delle dichiarazioni di intenti dei suoi artefici, indica una forte contrapposizione con questo blog (mi sarei atteso che avessero subtitolato "La vera verità sul Cammino Neocatecumenale" e il gioco sarebbe stato più completo)

    Ad quid la dichiarazione pomposa che, come da copione, afferma che i neocatecumenali sono perseguitati (da Chi?) e che il loro scopo è quello di trovare punti di unione con chi non la pensa come loro (il 99,9 per cento dei cattolici) e di superamento di presunte divisioni che, a parer loro, sarebbero volutamente create da chi è critico verso l'ecclesiologia( se di ecclesiologia si tratta) creata da Kiko e amplificata da mille "catechisti" che ne predicano il verbo e la teologia, ancora al vaglio della Chiesa.

    A questi amici che caparbiamente (almeno quando intasavano questo blog con i loro acritici "Non è vero") si rifiutano di ragionare con la propria testa, che sparano a zero sulle "divisioni" e i "giudizi" creati dagli altri nei loro cobnfronti , vorrei far osservare - ed è il minimo - che la divisione portata dai Neocatecumenali nella Chiesa è gbrande,opprimente e subdola.

    Rileggano l'animazione che c'è sulla testata di questo blog: quando Kiko Arguello dichiara, riferendosi alla lettera di Arinze, che per loro tale lettera, tale voce diretta del Papa è una "catastrofe", cerca l'unità con la Chiesa o nella Chiesa o persegue ancora una volta - e in modo eclatante - solo divisioni?

    Ad ogni buon fine a questi fratelli che sistentono investiti dell'alta missione di dire la "Verità" sul Cammino neocatecumenale voglio rivolgere un plauso per essere usciti dalla fogna in cui erano precipitati creando il primo blog opposto a questo e in cui incredibilmente erano riusciti a creare un concentrato di sconcezze inqualificabile.
    E,perchè no?, anche un auguro di buon lavoro.

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  42. Ho cambiato il sottotitolo....
    Pace
    C.

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  43. Il sano giudizio, il retto giudizio, la capacità di dire: questo è bene, questo è male, questo mi piace, questo no, questo fa per me , questo no, è una funzione della nostra coscienza e come corollario ne consegue la libera scelta e anche, se necessario o utile, il dovere o responsbilità di testimoniare.
    Mi sembra un tratto comune di tutti i gruppi chiusi, e in particolare quelli nati dopo il CVII, di sentirsi degli eletti, di essere convinti di detenere LA verità, e di reagire davanti alle critiche assumendo le vesti delle povere vittime perseguitate, il che dà ancor più potere a chi li guida e rinforza ancora la chiusura a riccio.

    Esprimere le nostre perplessità, porre le domande inevitabili, che sono d`accordo, diventano ripetitive perchè non ricevono risposta, è l`espressione di un discernimento, di una riflessione sovente anche sofferta.

    Caterina ha posto una domanda, come lei vorrei conoscere la risposta .

    RispondiElimina
  44. "...dove la catechesi sulla Messa è diversa?..."

    ------

    Si fa prima a stabile dove la catechesi sulla Messa è conforme all'ecclesiologia e alla liturgia cattoliche.

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  45. dice Caterina:
    ....infatti il problema stesso della concezione "settaria" nasce proprio quando alla base di un dialogo c'è il rifiuto a dare spiegazioni di ciò che si fa....

    non ho 'passato' di "Daquesto..." un lungo post che afferma in maniera insistente e netta che la messa NOM è la STESSA della celebrazione del cammino NC

    Forse 'formalmente' ora non differiscono molto, ma la teologia e i simboli non si può affermare siano gli stessi, in presenza della dichiarazione testuale dell'iniziatore e conoscendo i suoi insegnamenti

    Di fronte ad una dichiarazione del genere e tenuto conto che mi si invita anche a stare attento prima di pronunciare giudizi, io sono consapevole di non pronunciare un giudizio, ma di evidenziare un FATTO!

    RispondiElimina
  46. @ Daquestosapranno

    Concordo con buona parte delle tue affermazioni. Ma ci sono alcuni periodi che tradiscono altri intenti. Poi, se vorrai, mi chiarirai. Intanto esprimo i miei dubbi:

    "Tutte battaglie sacrosante e lodevoli. Ma quello che sfracella la Chiesa, molto piu di un canto brutto, di un paramento sbagliato a anche di una vaccata detta da un prete o da un laico, e' il giudizio."

    Sono assolutamente in disaccordo. Se hai seguito i ragonamenti che facevo e che faccio, confrontandomi col Magistero, quello che concretamente più danneggia la Chiesa oggi è la pretesa di tendere solo a "Carte di Via", "Lasciapassare", per legittimare non tanto quello che è l'Intento della Chiesa, accompagnato a quella Carta, quanto le nostre personali posizioni. Il problema della Chiesa è sì l'accusa. Ma soprattutto quella fine a se stessa. Ovvero: invece di superare i nostri limiti umani e di comprendere l' "ovvietà" che siamo fallibili, distogliere lo sguardo da noi stessi e guardare alla Verità, siamo ancora qui a polemizzare. Questo che significa?
    Inoltre: non è affatto "un canto sbagliato"; "un paramento" o qualche "vaccata" la materia del discutere! E questo lo sai benissimo! Perchè hai scritto questo esempio? La gravità è molto ma molto più grande, purtroppo. E io sono sicurissimo di una cosa: non cerco (e nessuno di noi dovrebbe cercare) "unità A TUTTI I COSTI"! L'Unità può esistere (e lo vediamo concretamente) solo nella Condivisione della Stessa Fede! Altrimenti c'è divisione! E nessun appello, anche il più lodevole e meritorio, potrà ovviare alla Divisione che è generata da una Diversa Fede! E, ripeto, il Divino Maestro lo ha detto: "Sono venuto per Separare"! La "Separazione" è UN FATTO, quando si SCEGLIE di Seguire la Verità! Si tratta di Conoscere DOVE Stà! Una volta Riconosciuta, è inevitabile che ci sia Divisione!
    Il "giudizio" inteso come "COndanna Biblica", qui ti assicuro che non è mai esistito! Sono esistiti "sfoghi", "grida", perdita di pazienza, stanchezza, indignazione. Ma mai nessuna condanna! Nessuna accusa alle persone nel senso che conosciamo, nessuna "discriminazione"! L'unica discriminante è nella diversa Fede che seguiamo. E questo, carissimo, è EVIDENTE! E' evidente che abbiamo una diversa formazione di Fede e che il motivo della divisione E' QUESTO! Ma, finchè o l'una o l'altra parte non ritiene di aver "sbagliato Via", nessuna risoluzione della DIvisione sarà possibile, per quanto possiamo darci bacetti a volontà! Cosa sicuramente auspicabile.

    Quello infatti che mi sembra abbia avvertito Uriel e' un germe di giudizio in ENTRAMBI i siti. Questo lo ha fatto inorridire.

    Uriel "odia" maggiormente la Divisione. I "germi" sono nel nostro essere Uomini. Ma continuo a ripetere che non ha nessuno utilità creare un milione di siti dove si analizza lo stile comunicativo di un altro milione di persone, secondo quanto il nostro affetto alle idee decide!

    Certamente la retta Comunicazione vuol dire molto! Ma se a maggior ragione ci riconosciamo come Cattolici, allora si manca in una parte fondamentale: la Comprensione, il Superamento e lo SPOSTAMENTO del nostro sguardo DA NOI STESSI alla Verità che si vuole condividere!

    Ad Uriel ed a te ripeto: non si può ovviare alla Divisione, finchè permarranno due modi diversi di vedere e due "formazioni" diverse. Si potrà solo essere Comprensivi. Cosa auspicabile e giusta. Ma credo sempre che anche la COmprensione non possa essere imposta. COme nulla può essere imposto. Infatti anche a te lo CHIEDO: vuoi comprendere? E lo dico anche a me stesso.

    Se siamo d'accordo che dobbiamo combattere coi nostri peccati, allora siamo d'accordo che il giudizio va COMBATTUTO.


    Dobbiamo combattere contro i nostri peccati, rialzarci per mezzo della Grazia del Sacramento del Perdono, altrimenti rischiamo di diventare come quelle sit-com molto alla moda tipo "7° Cielo", dove il Perdono è qualcosa di morale, i peccati sono "errori" sempre morali. Questa non è riconciliazione: è moralismo! Il Combattimento prima di tutto è con l'Aiuto di Dio, quindi aiutandoci a vicenda ma non potendo fare a meno della Grazia che ci edifica! Solo quella è la nostra Vita!
    Poi: il nostro dover combattere contro il Peccato, non può "oscurare" la Verità! La nostra fallibilità e il nostro essere limitati non è un motivo per fermarci! La Verità SOVRASTA le nostre Persone, pur stando in Mezzo a noi! E' il "Totalmente Altro ma Veramente con Noi"!

    Per cui: Il Giudizio di condanna va sicuramente combattuto, con l'aiuto di Dio. Ma la Verità va CERCATA. Oserei dire "a prescindere"!

    Dall'altra fedeli che GIUDICANDO i fedeli che celebrano nel NO hanno sbandierato il MP come un distintivo, come un segno di disprezzo della devozione di chi celebra diversamente da loro..
    Stessa cosa e' avvenuta con l'approvazione degli statuti.


    Ti addentri in un campo minato e non si può certo risolvere la faccande con queste frasi secche.
    E' verissimo che vi sono gruppi di fedeli che fanno della propria posizione un distintivo, una clava. Che si chiudono a qualsiasi cosa, che non sia ciò che decidono.
    Ma ANCHE IN QUESTO CASO, la Verità SUPERA queste pregiudiziali!
    La Verità è che come ha affermato Giovanni Paolo prima e Benedetto ORA, la Messa ROmano-Gregoriana non è mai stata abolita o abrogata! Perchè la Tradizione della Chiesa non agisce in questo modo. Ora: se la Ragione umana ha un senso, i fedeli -isti perchè hanno reagito così? E' frutto di loro esclusiva cattiva volontà? Anche di quello. Ma una cosa E' CERTA! Da 40 anni e più è stata operata una ingiustizia stratosferica dalla quale sono nate le reazioni che vediamo. Alcune comprensibili, alcune meno. Per questo la Santa Messa, che non è proprietà di nessuno, non doveva essere "utilizzata" da nessuno! DOveva essere AMATA e Venerata, al limite, da tutti!
    Il Vaticano II non ha nemmeno mai chiesto l'avvento di un NOM! QUindi è troppo riduttivo dire che i "-isti" "giudicano" chi ha una devozione diversa! La questione è che negli abusi operati ad oggi, la devozione SPARISCE! E' facile dire che qualsiasi forma è in realtà "solo devozione diversa"! La Vera Devozione, come dice S. Francesco di Sales, è UNA! E si esprime, Liberamente, innanzi alla Tradizione Viva della Chiesa. Tutti si sperticano proclamando l'"amore" per la Chiesa, ma sembra che NESSUNO riesca ad Amarla davvero nel POCO, ovvero amando ciò che la Chiesa E', senza pretendere di cambiare "uno iota"!

    All'approvazione degli Statuti la situazione, come sopra, non può essere separata così rigidamente in gruppi di "esaltati" lato "A" e lato "B". Gli "A" in un modo e i "B" in un altro!
    Con queste "iniezioni" di generalizzazione oscuri un po' il buon intento di questo messaggio. Già qui ci sono spazi per incomprensioni. Ma ANDIAMO AVANTI.
    Gli Statuti arrivano dopo un periodo terribile dal punto di vista della pressione e dell'indifferenza dei 3 Fondatori del CNC.
    Si passa dalle negazioni dell'esistenza di Istruzioni PUBBLICHE, alle approvazioni "fantasma", alla totale indifferenza rispetto alle Richieste POntificie! Questo affermato anche chiaramente da Padre Mario, che ha specificato di fatto la volontà perseguita di non fare nulla fino alla emissione delgi Statuti. E, ovviamente, si dava per scontato: a) che gli Statuti si dovevano approvare per forza; b) che non era importante seguire le norme CHIARE contenute nella lettera DEL PAPA.
    Questi sotterfugi, LUNGI dal far ritenere la trasparenza del CNC! E sono solo gli utlimi in ordine di tempo!
    Con il nuovo statuto si arriva perfino ad un inciucio!
    Per non ignorare del tutto il Papa si chiede che i Riti rispondano ai Libri Liturgici Romani eccetto per i 3 "indulti": Sulla Pace, sulla S. Comunione alle due Specie e in Piedi sul Posto.
    Nonostante l'inciucio, e gli altri nodi non risolti, la risposta qual è stata? La Celebrazione di Porto S. Giorgio NON HA CAMBIATO NULLA se non il rimanere in Piedi, appunto. E ce ne sono le fotografie di indubbia provenienza.

    Ti faccio un esempio: io leggo quello che scrivi sul cammino e non lo riconosco vero.

    Beh. E chi ci ha mostrato che non è vero? Nonostante la realtà, nonostante le nostre Esperienze dirette, nonostante la VISTA ci mostri qualcosa di ben definito, perchè dovremmo fermarci al "non è vero, giudicate"? Oppure: "ci sono errori e abusi ma è nella normalità"? Oppure: "capiamo e non neghiamo le vostre sofferenze, ma sono solo vostri problemi e non riguardano il CNC"? Su queste "basi", come si dialoga?
    Si dovrebbe dialogare non sulle nostre basi o reciproche "concessioni" (ad es. "io dico che il CNC ha abusi, ma tu ammetti che non è il CNC ad essere responsabilie") ma il MAGISTERO.

    Allo stesso tempo mi si permetta di dire che e' giudizio anche quello che il pur sempre amabile steph ha avuto nei miei confronti quando mi ha chiamato "razzista" per aver semplicemente marcato in bold una frase del papa, senza peraltro capire il perche'

    Perchè riproporre un caso CHIUSO, tra l'altro come esempio?
    Quella frase messa lì così SENZA specificazioni (hai messo solo un virgolettato evidenziato E BASTA) era fraintendibile! A maggior ragione perchè in passato siamo stati insultati come antisemiti! Ho chiarito, pensavo. E il mio "sfogo", l'hai letto? Il "semplicemente", ovvio, vale anche per noi. Che "semplicemente" notiamo le differenze di Fede che insegna il CNC. Ma "semplicemente" vengono negate.

    camminare INSIEME coi nostri LIMITI verso la tanto auspicata "comunione ecclesiale"...


    L' auspicata Comunione non può avvenire se non ci basiamo sulla stessa Fede. Che è il FONDAMENTO della Comunione! Cercare la "Comunione ad ogni costo" è un MALE.

    Fraternamente.
    Stefano

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  47. Allora "Daquestosapranno", saprà (^__^) dimostrare l'uguaglianza tra Questa Litrugia e Questa. Sono queste le cose che non riesco a capire. Per non parlare, poi, della catechesi che FONDA la Messa NC, come dichiarata da Kiko.
    Ma forse, quando le dichiarazioni sono così chiare, si definiranno "vaccate" da non considerare?

    RispondiElimina
  48. L' auspicata Comunione non può avvenire se non ci basiamo sulla stessa Fede. Che è il FONDAMENTO della Comunione! Cercare la "Comunione ad ogni costo" è un MALE.
    -----------------------------------

    Detto cosi non fai altro che criticare l'operato della Chiesa di Roma.

    Divisioni di fede all'interno della Chiesa Cattolica non ce ne possono essere per definizione.

    E' la Chiesa che decide chi sta fuori o dentro: il CN con gli Statuti sta dentro, piaccia o non piaccia.

    Non si devono fare pesonalismi, ma guardare ai fatti.

    Nn si puo' andare contro la Storia, cioe' contro i fatti che produce l'operato della Chiesa,
    che il Signore confermerà o meno nel tempo

    Se dovessi andare contro la Storia (andare soltanto ad Albano) non dovrei piu' frequentare la Parrocchia: ma quanto e cosa perderebbero i miei figli nella vita quotidiana dal lunedi al sabato?

    La realtà non e' qualcosa che si puo' evitare, ma bisogna viverla ed affrontarla, non fuggirla.

    Oggi il CN e' nella realtà della Chiesa, e con questa realtà bisogna confrontarsi conoscendola ed amandola come fratelli nella fede che la Chiesa ci ha messo accanto.

    RispondiElimina
  49. Allora "Daquestosapranno", saprà (^__^) dimostrare l'uguaglianza tra Questa Litrugia e Questa. Sono queste le cose che non riesco a capire. Per non parlare, poi, della catechesi che FONDA la Messa NC, come dichiarata da Kiko.
    Ma forse, quando le dichiarazioni sono così chiare, si definiranno "vaccate" da non considerare?
    -----------------------------------

    Dovrebbe rispondere il Vaticano.

    RispondiElimina
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  51. Pretendere che fra il rituale nc e la Santa Messa non c`è differenza, può essere solo il frutto di uno spirito completamente condizionato .

    Effettivamente, nella Liturgia cattolica, e parlo del NOM, abbiamo le risonanze, restiamo seduti attorno all`altare sul quale figura un candelabro ebreo, ci alziamo al momento della Comunione, restando al nostro posto per esser serviti, non con un`Ostia consacrata ma con un pezzo di pane, e alla fine della Messa ci mettiamo a ballare attorno all`altare una danza ebrea.

    Effettivamente è cosi che celebra il Santo Padre,ma anche il mio parroco, non me ne ero resa conto!

    Che coloro che dicono che il rituale creato da Arguello per le sue comunità è uguale alla Santa Messa, vadano a leggersi, non oso dire, ri-leggersi, la Sacrosanctum Concilium, la Ecclesia de Eucharistia, la Redemptionis Sacramentum, e vedano se il culto che celebrano vi figura.

    E poi se le due Messe sono così uguali perchè Arguello si è talmente battuto per rifiutare ciò che voleva il Papa, perchè ha rifiutato il modo cattolico di comunicarsi?
    Se non c`è differenza perchè non accettare la volontà del Papa?

    Perchè non ha obbedito al Papa?
    La risposta è logica, e chiunque abbia un pò di buon senso e uno spirito libero può darla, se il modo di comunicarsi della Chiesa cattolica firmava la fine del cammino, ciò vuol dire che la "teologia" che sta alla base delle idee di Arguello è differente.

    Il suo rito è nato a tavolino e a tavolino è stato imposto alla Chiesa cattolica.
    Solo l`avvenire ci dirà le conseguenze di questo compromesso che resterà per me incomprensibile .

    25 settembre, 2008 18:56

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  52. Ho dimenticato la Sacramentum Caritatis!

    RispondiElimina
  53. Uriel ha detto...

    Il Papa a proposito del MP ha espresso che trattasi di rito per pochi affezionati. Cosi facendo ha dato un corso alla Storia.

    Oggi, si puo' tranquillamente affermare che il Cn e' nella Storia a pieno titolo, per fatti concreti, mentre il VOM non lo e', o lo e', grazie a Dio, per l'anatema di San Pio V.
    Quindi si puo' vedere come la volonta divina di fatto abbia creato in tempi insospettabili un argine all'intervento dell'uomo nella Storia.


    ************

    MA STIAMO SCHERZANDO???????????

    Probabilmente ti sei espresso MALISSIMO, ma ti prego non scrivere, non pensare e non dire queste sciocchezze.... il Papa NON E' OSTAGGIO DI NESSUN ANATEMA...
    IL VOM NON è A PIENO TITOLO NELLA CHIESA??? MA SCHERZIAMO? SENZA IL VOM TU NON AVRESTI PIU' NESSUNA MESSA....

    Vi supplico per l'Amor di Dio, non dite e non pensate queste corbellerie!!!!!


    VOLONTA' DIVINA LA DISTRUZIONE DELLA LITURGIA????
    Ma lo hai letto il MP Summorum Pontificum???
    Lascia perdere e NON strumentalizzare le parole del Papa sull'aereo, NON intendeva affatto sminuire il rito Antico egli sa bene che senza quel RITO TU, IO NOI, NESSUNO AVREBBE PIU' UNA MESSA e lo stesso NOM sarebbe UNA INVENZIONE DEGLI ANNI '70...

    NON esiste NESSUN RITO NC
    la Chiesa ha:

    UNA SOLA MESSA CON DIVERSI RITI quelli riconosciuti (parliamo di casa nostra lasciando i Riti Orientali riconosciuti) sono:
    - Rito Romano san Pio V, con il Messale aggiornato dal B. Giovanni XXIII, detto forma STRAORDINARIA;

    - Rito Romano Messale Paolo VI, E' IL RITO CHE STA FACENDO BENEDETTO XVI;

    - Rito Ambrosiano....

    PUNTO, STOP!!!

    Nello Statuto NC non c'è affatto COME LA MESSA DEBBA ESSERE CELEBRATA, SI PARLA DI LITURGIA CATTOLICA CON LA SOLA OPZIONE DI PRENDERE LA COMUNIONE IN UN DATO MODO....PUNTO, STOP...non si parla di spostare altari, nè di scassare le nostre Chiese....

    E per favore, per pudore, decenza, amore e rispetto, evitiamo di paragonare la sceneggiata liturgica NC con il balletto finale attorno all'altare (assente nello Statuto) con il Rito san Pio V....

    Il Papa HA RIPRISTINATO L'INGINOCCHIATOIO E LA COMUNIONE ALLA BOCCA....ho messo il testo, stampato DAL VATICANO sulla Comunione alla bocca...il segretario del Culto divino che chiede di ELIMINARE L'ERRONEA PRASSI DELLA COMUNIONE ALLA MANO....

    QUESTA è LA VERA CHIESA......e la vera Liturgia NOM è quella che sta facendo il SOMMO PONTEFICE, tutto il resto è SCIMMIOTTARE, IMITARE....soprattutto quando c'è ancora in ballo la Lettera del Card. Arinze che il decreto dei Laici NON ha annullato NON ESSENDO DI SUA COMPETENZA.....

    Vi prego, evitiamo di scrivere queste cose......

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  54. Ti ringrazio, Caterina, per la tua reazione !

    RispondiElimina
  55. mic ha detto...
    dice Caterina:
    ....infatti il problema stesso della concezione "settaria" nasce proprio quando alla base di un dialogo c'è il rifiuto a dare spiegazioni di ciò che si fa....

    non ho 'passato' di "Daquesto..." un lungo post che afferma in maniera insistente e netta che la messa NOM è la STESSA della celebrazione del cammino NC

    Forse 'formalmente' ora non differiscono molto, ma la teologia e i simboli non si può affermare siano gli stessi, in presenza della dichiarazione testuale dell'iniziatore e conoscendo i suoi insegnamenti

    Di fronte ad una dichiarazione del genere e tenuto conto che mi si invita anche a stare attento prima di pronunciare giudizi, io sono consapevole di non pronunciare un giudizio, ma di evidenziare un FATTO!


    **********************

    richiariamo questo punto....

    La Messa E' UNA SOLA ciò che celebra il CN è questa unica MESSA solo che è stata "condita" di ELEMENTI DISSOCIATI DALLA TRADIZIONE, legati ad una INTERPRETAZIONE DIVERSA DA QUELLA CHE VIENE COMUNEMENTE INSEGNATA NELLA CHIESA ATTRAVERSO LE CATECHESI DIOCESANE....
    ;-)

    Hanno ragione i NC quando dicono che celebrano anch'essi il NOM, ma hanno ragione anche gli altri (noi) quando dicono che E' QUEL CONDIMENTO AGGIUNTO ALLA MESSA CHE NON VA BENE....e non lo diciamo "noi" lo dice e lo scrive il card. Arine in quella Lettera al punto 5 quando sottolinea con queste parole: "NEL MODO INVALSO NEL CN DI CELEBRARE" calcando con le parentesi LA MENSA ADDOBBATA (PAROLE DEL CARD. ARINZE)^___^ e l'eliminazione DELL'ALTARE CONSACRATO....ergo, dice Arinze DI RITORNARE AL MODO COMUNE DI CELEBRARE COMUNE A TUTTA LA CHIESA....ripeto, parole del card. Arinze prefetto per il Culto Divino, non nostre....
    ^___^

    Ma questo NON invalida la Messa, per invalidare la Messa occorre che il celebrante NON sia legittimato a celebrare; occorre modificare le parole della Consacrazione; occorre NON AVERE LE STESSE intenzioni della Chiesa; occorre NON CREDERE IN CRISTO E CHE LI AVVIENE LA TRANSUSTANZIAZIONE....tuttavia i MIRACOLI EUCARISTICI hanno dimostrato che per quanto il prete non credesse, l'Ostia Consacrata con le medesime parole....e il prete comunque legittimato, PRENDEVANO VITA SANGUINANDO...è il caso di Lanciano e di Bolsena e tanti altri...
    ^___^

    Dunque il problema del CN è IL CONDIMENTO AGGIUNTO AL NOM....domanda facile: chie glielo ha ordinato di fare? ^___^

    Gli è stato CONCESSO, prima per anni hanno agito ABUSIVAMENTE, poi hanno chiuso un occhio, due e quattro..fino a ritornare alla Lettera di Arinze che, ripeto NON è stata annullata dal decreto di approvazione degli Statuti;-)

    ..tuttavia Benedetto XVI quando parla DELLA LITURGIA, ESCLUDE FORSE IL CN DALLE RICHIESTE CHE STA FACENDO?
    si o no, ci rispondano i NC....
    ^___^

    Grazie!
    Fraternamente CaterinaLD

    (P.S.
    Cara Emma... tu mi ringrazi per la mia reazione....comprendi a che livelli siamo arrivati? QUESTA è LA DISGREGAZIONE LITURGICA, pensare che il VOM sia una concessione e non sia a pieno titolo nella Chiesa SPEZZA LA TRADIZIONE e fa del NOM una MESSA INVENTATA DAL NULLA...questo è il dramma di chi pensa che il NOM sia superiore perchè non conoscendo il linguaggio della Chiesa pensa che dire STRAORDINARIO significa un aspetto INFERIORE all'Ordinario....^___^ c'è molta, molta, moltissima confusione!!!)

    RispondiElimina
  56. L'opportuna ed esaustiva disamina di Caterina sulle relazioni strettissime esistenti tra VOM e NOM , anzi sulla intrinseca continuità esistente tra i due ordines miasse, richiederebbe che, almeno qui, non si tornasse più sulla questione.

    Piccoli corollari, senza pretese:

    1)il NOM, perlomeno sostanzialmente, non può che essere la "naturale" evoluzione del VOM, come l'italiano è la naturale evoluzione del Latino (di quale Latino è discussione da affontare eventualmente in altra sede);

    2) il NOM, pur restando sostanziale evoluzione del VOM, ha stravolto di quest'ultimo vari aspetti, non solo liturgici,ma anche teologici ed ecclesiologici, provocando la dolorosa separazione dei fratelli della S. Pio X ( e scusate se è poco): vdns in proposito lo studio effettuato in merito da Don Pietro Cantoni (inizialmente aderente alla F.S.S.P.X e poi tornato all'obbedienza a Roma),che, pur prendendo sostanziale posizione verso la bontà del NOM, ne delinea,almeno in parte, limiti e falsificazioni. Si leggano però contestualmente almeno gli articoli e i testi pubblicati da Don Nicola Bux e, per gli aspetti "sociologici" della disputa, almeno i due leggeri libri editi da Piemme "La messa è finita" e "Il pianeta delle scimmie", che rendono bene l'idea;

    3) I neocatecumenali, che formalmente dichiarano di aderre al NOM e che liquidano alla stregua di ogni fondamentalista alla rovescia tutto il VOM, di fatto hanno inventato una Messa che non ha quasi nulla del VOM e che "elasticizza" e distrugge di fatto anche il NOM;ù

    4) il "giudizio" di cui al precedente punto 3) è di fatto un giudizio che chiunque può verificare assistendo a un rito neocatecumenale e che ben delinea quanto affermavo in un precedente post: quando il gudizio empaticamente e, direi, "scientificamente" disamina la realtà effettuale degli eventi non solo non è negativo e da rigettare, ma è addirittura imprescindibile e sano.

    RispondiElimina
  57. ...Tra l'altro, caro Francesco, basta vedere le fotografie!

    RispondiElimina
  58. Facciamo ora un altra considerazione sul CN CHE PUO' E CI DEVE VEDERE IN COMUNIONE
    ^___^

    Benedetto XVI, il nostro Sommo Pontefice e Vicario di Cristo in terra....che ha ricevuto il potere di LEGARE E SCIOGLIERE.... ha dato due anni fa IL MANDATO MISSIONARIO CON LA CONSEGNA DEL CROCEFISSO a 100 famiglie neocatecumenali....
    ^___^

    Questo gesto di MANDARE è un atto diretto dell'autorità apostolica spiegato anche dallo stesso Paolo nelle sue lettere...E IN QUESTO CASO SE NE PUO' PARLARE SENZA MISCHIARE LA LITURGIA...perchè?

    Perchè la missionarietà del Cristo NON è un nostro "monopolio"....
    Lo spiega Cristo ai Discepoli che dopo essere ritornati dalla predicazione avevano incontrato un gruppo di persone che scacciavano demoni NEL TUO NOME, "MA NON ERANO DEI NOSTRI"....e spiegano che glielo volevano impedire....Gesù allora li riprende: "NON GLIELO IMPEDITE! PERCHE' CHI NON E' CONTRO DI VOI, E' CON VOI!"
    ^___^

    Domenica il Vangelo ci rammentava che LA LOGICA DI DIO NON E' LA NOSTRA e che le sue vie NON sono le nostre vie....^___^
    ci sono dunque aspetti MISSIONARI che vanno al di là della Legge della Chiesa e vanno al di la della Liturgia....
    Attenzione, con questo non si vuole sminuire la Messa ma guardiamo come sta lavorando il Papa, usa anch'egli delle TAPPE....
    ^___^

    Guardiamo come sta lavorando per NOI, ma anche per il CN a meno che il CN non si senta escluso dal Magistero del Papa ^___^

    Tappe usate dal Pontefice:

    1) è l'allora card. Ratzinger che approva con gli altri Dicasteri gli Statuti ad experimentum;

    2) diventato Pontefice, Ratzinger RICONFERMA I MOVIMENTI E I GRUPPI NELLA CHIESA, ma fin dal suo primo discorso AMMONISCE GLI STESSI ALL'OBBEDIENZA AI VESCOVI E AL MAGISTERO DELLA CHIESA...

    3) manda in missione 100 famiglie del CN CONSEGNANDO AD ESSI IL CROCEFISSO;

    4) ATTRAVERSO il card. Arinze il Papa SPIEGA AL CN COME DEVE FARE LA MESSA: "RITORNANDO AL MODO DI CELEBRARE COMUNE A TUTTA LA CHIESA" (parole del card. Arinze)

    5) esattamente un anno dopo il Papa comincia A FAR VEDERE COME DEVE ESSERE CELBRATO IL NOM...

    6) scaturisce il MP Summorum Pontificum che non riguarda affatto solo il VOM, ma anche e soprattutto il NOM DEPURANDOLO DALLA "CREATIVITA'" CHE LO HA IMBASTARDITO....

    7) a MAGGIO di quest'anno il Papa RIPRISTINA L'INGINOCCHIATOIO E LA COMUNIONE ALLA BOCCA E CHIEDE CHE NELLE COMUNITA' PARROCCHIALI SI RINSEGNI QUESTO RISPETTO PER L'EUCARESTIA E QUESTA CATECHESI DELLA TRADIZIONE DI COME ADORARE IL CORPO DI NOSTRO SIGNORE....

    8) nel suo recente viaggio in Francia il Papa ha intessuto tutti i suoi discorsi SULLA LITRUGIA...E SULLA COMUNIONE ACCUSANDO IL PERICOLO IN CORSO DI UNA "DISGREGAZIONE LITURGICA" a tal proposito suggerisco di leggere il testo=preghiera del Papa alla Bnedizione Eucaristica a Lourdes....dove dice nel finale:

    "L’Eucaristia è anche Gesù Cristo futuro, il Gesù Cristo che verrà...per questo noi lo riceviamo con infinito rispetto"
    (...)
    Diletti fratelli e sorelle, (..) voi tutti che vedete davanti ai vostri occhi l’infinito abbassamento del Figlio di Dio e la gloria infinita della risurrezione, restate in silenzio e adorate il vostro Signore, il nostro Maestro e Signore Gesù Cristo. Restate in silenzio, poi parlate e dite al mondo: non possiamo più tacere ciò che sappiamo. (...). Amen.


    **************

    appare evidente che NESSUN CATTOLICO può e deve sentirsi escluso da queste TAPPE del Sommo Pontefice....^___^

    La consegna del Crocefisso e il mandato alla missione che chiunque può ricevere dal Santo Padre, DEVONO POI TROVARE UNA COMUNIONE NELL'EUCARESTIA perchè è qui che ogni cattolico sparso nel mondo DIVENTA UNA COSA SOLA CON LA CHIESA E NELLA CHIESA....

    Il Papa ha così voluto CONSEGNARE UN IMPEGNO AL CN che se tuttavia non rispetterà le richieste del Card. Arinze di RITORNARE AL MODO CELEBRANDI COMUNE A TUTTA LA CHIESA (il Papa lo dice anche nella Sacramentum Caritatis) rischierà di NON CELBRARE IN COMUNIONE, ma distaccata DAL COMUNE MODO CELEBRANDI COMUNE A TUTTA LA CHIESA...e soprattutto NON rispetterà le richieste che il Santo Padre sta facendo e che coinvolgono TUTTI I CATTOLICI, NC COMPRESI...
    ^___^

    da qui la domanda al CN:
    quanto il Papa dice e fa sulla Liturgia, riguarda anche il CN si o no ?


    Fraternamente CaterinaLD

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  59. dice Caterina
    "QUESTA è LA DISGREGAZIONE LITURGICA, pensare che il VOM sia una concessione e non sia a pieno titolo nella Chiesa SPEZZA LA TRADIZIONE e fa del NOM una MESSA INVENTATA DAL NULLA.."

    Credo che possiamo dire che in molte diocesi si sia fatta la Messa tradizionale già dagli anni '80, forse anche prima che GPII avesse dato un parere favorevole.
    Il Summorum pont..non è stato una 'novità', almeno per l'Italia.
    Vi risulta anche a voi?

    RispondiElimina
  60. Michela ha detto...
    dice Caterina
    "QUESTA è LA DISGREGAZIONE LITURGICA, pensare che il VOM sia una concessione e non sia a pieno titolo nella Chiesa SPEZZA LA TRADIZIONE e fa del NOM una MESSA INVENTATA DAL NULLA.."

    Credo che possiamo dire che in molte diocesi si sia fatta la Messa tradizionale già dagli anni '80, forse anche prima che GPII avesse dato un parere favorevole.
    Il Summorum pont..non è stato una 'novità', almeno per l'Italia.
    Vi risulta anche a voi?

    *******************

    esatto caro mic!
    Giovanni Paolo II DOVETTE concedere l'indulto per alcuni motivi:

    1) egli stesso sapeva che sulla questione Liturgica mons. Lefebvre AVEVA RAGIONE, lo dice in un comunicato dove afferma che nel Messale di san Pio V ci sono molte PREGHIERE DA RIPRENDERE E INSEGNARE, EFFICACI ED UNICHE...

    2)Già il cardinale Ratzinger lamentava nei riti susseguiti nel NOM, la perdita del senso del mistero.
    «Spesso la riforma conciliare è stata interpretata o considerata in modo non del tutto conforme alla mente del Vaticano II. Il Santo Padre definisce questa tendenza l'antispirito del Concilio».
    Intervista a monsignor Malcolm Ranjith, segretario della Congregazione per il Culto Divino 1.8.2008

    3) la Messa VOM VENNE ABUSIVAMENTE VIETATA (Benedetto XVI nel MP) non era dunque una novità che GRUPPI VERAMENTE ISPIRATI LA MANTENNERO VIVA E ATTIVA SUBENDO INGIURIE, ACCANTONAMENTI, ALLONTANAMENTI DALLE PARROCCHIE E DEFINITI NON IN COMUNIONE CON LA CHIESA...mentre appunto si dava spazio a NUOVE FORME DI CULTO NON APPROVATE E NON LEGATE ALLA TRADIZIONE
    ;-)

    4) il NOM NON E' LA SOSTITUZIONE DEL VOM....questa idea scaturita da ciò che definì lo stesso Ratzinger: "l'antispirito del Concilio" contagiò tuttavia gran parte dei vescovi....ma anche lo stesso Giovanni Paolo II e Ratzinger che celebrarono UNA MESSA con modi e metodi a dir poco DISCUTIBILI....metodo che nella Lettera poi del card. Arinze viene chiesto di rimuovere... ^___^

    Credo che ci sia stata una MATURAZIONE anche nello stesso Ratzinger....ed è sbagliato rilegare il MP esclusivamente e solo per tendere una mano ai lefebvriani....al contrario, il MP sulla Liturgia E' UN NUOVO MEA CULPA DI TUTTA LA CHIESA SULLA LITURGIA RINNOVATA per aver tentato di IMBASTARDIRLA...con la scusa del Concilio e di tanti "spiriti immondi"....

    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  61. Si ricorda di Giovanni Paolo II l'affetto al CN, ma si tralasciano i suoi richiami....

    MP un chiarimento dovuto......

    ------

    Molto interessante il richiamo di Giovanni Paolo II tre anni fa.......


    Giovanni Paolo II chiede ai sacerdoti di rispettare la liturgia

    Come ricorda il cardinal Castrillón presentando la lettera rivolta loro


    CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 18 marzo 2005 (ZENIT.org).- Giovanni Paolo II chiede ai sacerdoti di rispettare le norme liturgiche nella celebrazione dell’Eucaristia, ha spiegato questo venerdì il cardinal Darío Castrillón Hoyos presentando la lettera che il Papa ha rivolto loro in occasione del prossimo Giovedì Santo.

    Il Prefetto della Congregazione vaticana per il Clero ha spiegato che il voler utilizzare un linguaggio più popolare nella celebrazione della liturgia non sempre aiuta le persone a comprendere meglio il valore di ciò che si sta vivendo.

    In risposta ai giornalisti che gli domandavano a cosa si riferisca la lettera pontificia parlando della “obbedienza” alla quale il sacerdote si impegna nel giorno dell’Ordinazione, e che “è invitato a ribadire nella Messa crismale”, il porporato colombiano ha constatato che “dalla stampa si sa che non mancano abusi nel rito sacro dell'Eucaristia”.

    “Debbo dire che anche noi riceviamo delle lettere in cui ci si lamenta perché il rito è stato celebrato in una forma forse meno accurata. Dipende della sensibilità delle persone. Però il Santo Padre ci fa presente a noi sacerdoti che l'Eucaristia è l'azione più sacra che possiamo realizzare”.

    Il Cardinale ha quindi ricordato la lettera enciclica "Ecclesia de Eucharistia" recentemente pubblicata da Giovanni Paolo II e incentrata “sulla forma del rito” e “la santità del rito”.

    “Poi, la Congregazione per il Culto Divino e i Sacramenti ha scritto una istruzione [“Redemptionis sacramentum”], approvata anche in forma speciale dal Santo Padre, perché c'è il problema che qualche volta per far capire le cose si prende un modo di fare più popolare, perché si crede di capire che il popolo ha bisogno di un linguaggio molto semplice”.

    Il porporato colombiano ha quindi raccontato di ricordare alcuni ‘comics’ dove la bambina schernisce la mamma che le parla come se fosse stupida, quando invece non è per nulla così.

    “Sempre con grande rispetto alla gerarchia locale, ai Vescovi, che sono l'autorità nelle loro diocesi, il Santo Padre richiede ai sacerdoti di essere obbedienti alle norme che i Vescovi danno, specialmente con riguardo all'Eucaristia, in perfetta sintonia con il magistero di sempre”, ha aggiunto.

    In un passaggio della sua lettera, il Santo Padre nello spiegare come, nella celebrazione eucaristica e nel suo ministero, il sacerdote debba sentirsi coinvolto nella “auto-donazione di Cristo” sulla Croce, scrive: “Obbedendo per amore, rinunciando magari a legittimi spazi di libertà quando si tratta di aderire all’autorevole discernimento dei Vescovi, il sacerdote attua nella propria carne quel ‘prendete e mangiate’ con cui Cristo, nell’Ultima Cena, affidò se stesso alla Chiesa”.

    Il rito sacro, la santità del rito, l'immergersi nel mistero, è una cosa che dobbiamo fare con tutta la santità, anche esterna. Ed è di quello che ci parla il Santo Padre”, ha infine concluso il Cardinale.

    ^___^

    RispondiElimina
  62. Dice Uriel (intanto ti abbraccio):

    "Detto cosi non fai altro che criticare l'operato della Chiesa di Roma."

    Caro fratello, sei in errore. La Chiesa, nè prima nè dopo il famoso Vaticano II ha mai affermato che l'Unità Ecumenica fosse data dal "miscuglio" di diversità e da indifferentismo. Giova ri-leggere, alla luce anche dei chiarimenti sull'ambiguità del termine "subsit in", la UNITATIS REDINTEGRATIO:

    "Così dopo avere brevemente esposto le condizioni di esercizio dell'azione ecumenica e i principi con i quali regolarla, volgiamo fiduciosi gli occhi al futuro. Questo sacro Concilio esorta i fedeli ad astenersi da qualsiasi leggerezza o zelo imprudente, che potrebbero nuocere al vero progresso dell'unità. Infatti la loro azione ecumenica non può essere se non pienamente e sinceramente cattolica, cioè fedele alla verità che abbiamo ricevuto dagli apostoli e dai Padri, e conforme alla fede che la Chiesa cattolica ha sempre professato"

    Anche rileggere la Ut Unum Sint, specialmente al N. 97, può giovare.

    Se quindi l'unico Ecumenismo possibile (e non potrebbe essere altrimenti) è quello che deve ri-portare alla Madre Chiesa i figli dispersi, come si può dire che in quanto "ecumenista" la Chiesa di oggi mette tutto dentro un calderone..? E i fedeli o accettano o sono ribelli alla storia e a Dio? La Chiesa che si presenta con questa identità, pertanto, è falsa! Perchè ciò è affermato dalla Chiesa stessa!

    "Divisioni di fede all'interno della Chiesa Cattolica non ce ne possono essere per definizione."

    Uriel, perchè affermi cose di questo tipo? La Sacra Scrittura ti smrntisce insieme a tutta la tradizione dei Padri!
    Le Divisioni nella Chiesa sono sempre esistite in varia misura! La Pace e l'Unità della Chiesa non è nè automatica e nè per "definizione"! La Vera e incontestabile Assistenza dello Spirito Santo ai Sacri Pastori e primariamente al Santo Padre, NON IMPEDISCE che gli Uomini, Liberamente, agiscano in AUOTNOMIA. Facendosi dei!
    Poichè il Signore "sta alla porta e" bussa!
    Possibile che tu faccia l'equazione: se esiste un fatto è Voluto da Dio! Questo rischia di coinvolgere Dio anche in mali morali assoluti, come l'Apostasia o i disastri! POssibile che dobbiamo essere qui a ripetere cosa vuol dire "Dio permette" e "Dio vuole"?


    "E' la Chiesa che decide chi sta fuori o dentro: il CN con gli Statuti sta dentro, piaccia o non piaccia."

    E' la Chiesa Cattolica DI SEMPRE che decide chi sta "Fuori o Dentro", secondo la Fede Consegnata da Gesù, il Signore, la quale non è precetto di UOMINI!


    "Non si devono fare pesonalismi, ma guardare ai fatti."

    Appunto!


    "Nn si puo' andare contro la Storia, cioe' contro i fatti che produce l'operato della Chiesa,
    che il Signore confermerà o meno nel tempo"


    Andare "contro la Storia"? Ma che significa? Quindi che si deve fare? Come si fa a conciliare la Parola del Divino Maestro che ci spinge alla Responsabilità individuale, con questo tuo fatalismo maturato in questi ultimi tempi?

    "Se dovessi andare contro la Storia (andare soltanto ad Albano) non dovrei piu' frequentare la Parrocchia: ma quanto e cosa perderebbero i miei figli nella vita quotidiana dal lunedi al sabato?"


    Sono molto rammaricato di questo tuo ragionamento. Il Signore non ha mai detto che Seguirlo OVUNQUE (Salute, malattia, persecuzione, morte) sarebbe stato facile! Anzi! Io stesso, come te, ho paura. Spesso. Ma allo stesso tempo sono consapevole che la Verità non è "fuznionale".
    Frequentare i Sacri Riti e la Dottrina della Chiesa nella forma Gregoriana, credi che "equivalga" a far perdere qualcosa ai tuoi figli? Non entro nel merito delle tue decisioni, ma credo (esprimendo una mia OPINIONE) che la giusta socialità che essi trovano in Parrocchia non vada a cozzare contro la Fede di sempre!


    "La realtà non e' qualcosa che si puo' evitare, ma bisogna viverla ed affrontarla, non fuggirla.

    Certo. Proprio affrontarla equivale a prendere un decisione ed una posizione, come giustamente tu ci ricordavi tempo fa.
    Io l'ho presa. Sono un fedele Tradizionale (e non -ISTA!) radicato al Santo Pontefice!


    "Oggi il CN e' nella realtà della Chiesa, e con questa realtà bisogna confrontarsi conoscendola ed amandola come fratelli nella fede che la Chiesa ci ha messo accanto."

    Io amo i NC come fratelli, nonostante il dolore sia stato grande. Come una grande Amore deluso.
    Ma dire che dobbiamo amare la Dottrina NC è dire il falso! Io la dottrina NC NON LA AMO! Conoscere ed Amare equivale a dire le cose dando ad ognuna il suo nome.
    Come puoi affermare che siamo fratelli "nella Fede"? E' impossibile! E' quell'andare CONTRO la realtà a cui ti riferivi!
    Andiamo contro la realtà per cosa? Di quale "Comunione" parliamo?
    Non esiste nessuno Comunione se non in Cristo Signore nella Sua Santa ed Unica Chiesa di Roma di SEMPRE!

    Il Concilio Vaticano I così afferma:

    "La fede, quindi, in se stessa, anche se non opera per mezzo della carità, è un dono di Dio, e l’atto suo proprio è opera riguardante la salvezza, per cui l’uomo presta a Dio stesso la sua libera obbedienza, acconsentendo e cooperando alla sua grazia, cui potrebbe resistere."

    ...
    Quelli, infatti, che hanno ricevuto la fede sotto il magistero della chiesa non possono mai avere giustificato motivo di mutare o di dubitare della propria fede

    ...
    Per questo, i fedeli cristiani non solo non hanno il diritto di difendere opinioni contrarie alla dottrina della fede, specie se condannate dalla chiesa, come legittime conclusioni della scienza, ma sono tenuti assolutamente a considerarle come errori, che hanno solo una ingannevole apparenza di verità

    ...
    Dei sacri dogmi, quindi è da ritenersi sempre quel significato che ha determinato una volta la santa madre chiesa e non bisogna mai allontanarsi da esso, a causa e in nome di una conoscenza più alta

    ...
    Conforme, quindi, al dovere del nostro supremo ufficio pastorale, per amore di Cristo noi scongiuriamo tutti i fedeli cristiani, e specialmente quelli che hanno autorità o l’ufficio di insegnanti, - e con l’autorità dello stesso Dio e salvatore nostro lo comandiamo - perché col loro studio e con la loro opera vogliano contribuire ad allontanare ed eliminare questi errori dalla santa chiesa e a fare meglio conoscere la purissima luce della fede

    ...
    Infatti ai successori di Pietro è stato promesso lo Spirito santo non perché per sua rivelazione manifestassero una nuova dottrina, ma perché con la sua assistenza custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa dagli apostoli, cioè il deposito della fede. La loro dottrina apostolica è stata accolta da tutti i venerati padri, rispettata e seguita dai santi dottori ortodossi: perché essi sapevano benissimo che questa sede di Pietro rimane sempre immune da ogni errore, conforme alla promessa divina del Signore, nostro salvatore, fatta al principe dei suoi apostoli: Io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno. Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli

    RispondiElimina
  63. Diceva Uriel:

    "Se dovessi andare contro la Storia (andare soltanto ad Albano) non dovrei piu' frequentare la Parrocchia: ma quanto e cosa perderebbero i miei figli nella vita quotidiana dal lunedi al sabato?"

    gli risponde Stephanos:

    Sono molto rammaricato di questo tuo ragionamento. Il Signore non ha mai detto che Seguirlo OVUNQUE (Salute, malattia, persecuzione, morte) sarebbe stato facile! Anzi! Io stesso, come te, ho paura. Spesso. Ma allo stesso tempo sono consapevole che la Verità non è "fuznionale".
    Frequentare i Sacri Riti e la Dottrina della Chiesa nella forma Gregoriana, credi che "equivalga" a far perdere qualcosa ai tuoi figli? Non entro nel merito delle tue decisioni, ma credo (esprimendo una mia OPINIONE) che la giusta socialità che essi trovano in Parrocchia non vada a cozzare contro la Fede di sempre!

    ********************

    se sapessi usare il grassetto lo evidenzierei ^___^
    e ringrazio Stephanos per quel dire: io stesso, come te,HO PAURA!!!!
    ^__^

    guai a non provare TIMORE quando parlando di queste cose ci rivolgiamo proprio agli orrori che vediamo, specialmente contro l'integrità della nostra fede, occorre TREMARE....
    i santi stessi invitavano i giovani sacerdoti a TREMARE davanti alla Messa....per riflettere proprio su ciò che essi stavano celebrando...

    Guardate l'espressione del Papa quando celebra, cambia totalmente, si fa seria e pensierosa....sembra un BAMBINO, quando alza l'Ostia che sa di tenere fra le mani qualcosa di estramente delicato...

    Caro Uriel...sono da 20 anni catechista ed ho girato 6 parrocchie in 6 regioni d'Italia....sai quante volte sarei voluta SCAPPARE?
    ^___^
    ma per andare dove? ^__^

    questo è il punto....ergo PRENDIAMO LA NOSTRA CROCE E PORTIAMOLA CON LETIZIA...sapendo che Cristo ha già vinto TUTTO....

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  64. Steph,

    i figli alla mia età fanno catechismo, hanno bisogno di aggregazione sociale all'interno di un'organizzazione cattolica (es.scout).

    Ad esempio a Rimini la San Pio X ha un Priorato che funziona come una Parrocchia, dove i ragazzi vivono momenti di aggregazione anche durante la settimana.

    Ad Albano, purtroppo non e' cosi.
    Al momento, che sappia, dopo aver parlato con Don Davide, ci sono attività cadenzate per Natale e per l'Estate.

    Se vuoi venire l'11 e 12 ottobre c'e' una convivenza dal sabato pomeriggio. Alla sera del sabato puoi tornare a casa o dotmire la, come desideri. Se non puoi il sabato potresti venire la domenica.
    Se vuoi ti prenoto domenica mattina prossima.

    Fammi sapere anche sulla casella di posta, magari ci scambiamo i cell.

    Fraternamente in Cristo,
    Uriel

    RispondiElimina
  65. Cate. Io ringrazio te. Lo sai.

    Per il grasseto, anteponi alla frase che vuoi evidenziare una "b" fra i segni <> ..e alla fine della frase "/b" sempre fra i segni <>
    ;-)

    RispondiElimina
  66. Dice sempre Uriel:

    "Dovrebbe rispondere il Vaticano."

    Sì. Secondo la Fede di sempre.

    Altrimenti le "risposte" sono false. E lo dice il Vaticano, lo dicono i Pontefici, lo dicono i Santi. Non io, che mi limito a seguire, con l'aiuto di Dio, quello che dicono.

    Ti faccio una Domanda.

    Poniamo (come credo sia andata) che Mons. Milingo sia salito Sulla Sua Cattedra di Vescovo Romano, per diffondere l'eresia che ha sposato ultimamente.

    I suoi Fedeli, i suoi Parrochiani, i fedeli tutti che lo ascoltano, cosa dovrebbero fare?

    RispondiElimina
  67. Stephanos78 ha detto...
    Cate. Io ringrazio te. Lo sai.

    Per il grasseto, anteponi alla frase che vuoi evidenziare una "b" fra i segni <> ..e alla fine della frase "/b" sempre fra i segni <>
    ;-)

    *************

    PROVA PROVA

    ^__^

    RispondiElimina
  68. Voglio provare anch'io

    (Ecco cosa significa a volte tornare bambini)

    Grazie Steph anche da parte mia.

    RispondiElimina
  69. Già Francesco.

    Tornare Bambini. Questo dobbiamo fare, davanti al Signore Gesù. E questo dovremmo fare davanti al Sacrosanto Sacramento dell'Altare. Davanti all'Ostia... Come un Bambino che anela al Latte Materno... O "Come una Cerva anela alle acque"...

    RispondiElimina
  70. ^___^ già...i bambini ammaestrati dalla Dottrina Cattolica....^___^

    tu scherzaci francè. ma dovresti vedermi che bambina sono quando imparo un comando al PC ^___^
    è come aver ricevuto un giocattolo ahahahahah ^___^

    bello, bello

    RispondiElimina
  71. @ Caterina

    ti invito caldamente a non usare gli stessi giocattoli qui e nel blog antagonista.....

    Unicuique suum!

    -::::::-))))))))))))))))))))))

    RispondiElimina
  72. DALLA CATEQUESI ODIERNA DEL SENOR KIRIKUS

    Grande folla neocat quest'oggi all'udienza del venerdi del senor Kirikus dal balcone del catacumbenium di Castelmarcolfo (il poggio dirimpettaio a Castelgandolfo).

    El senor Kirikus dopo essersi affacciato ha salutato la folla con ampio gesto delle mani, seguito a ruota da Dona Carmenita e da mister Presbyterus che gli stavano ai lati.

    Tutti e tre, a causa della finissima pioggia autunnale indossavano sul capo e sulle spalle una schiavina grigia di lana esattamente uguale alle centinaia di coperte simili messe in vendita in un banco sottostante per i pellegrini alla modica cifra di 26 € cd + confezione omaggio del motupropriokirikiano.

    La catequesi riguardava il comandamento "Noli iudicare!".

    El senor Kirikus ha detto lapidariamente:

    " Chi giudica los neocatecumenale est un loco!";

    Dona Carmenita ha detto:

    "Chi giudica los neocatecumenales es un cabron!".

    Mister presbyterus ha detto:

    " chi giudica i neocatex..... zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz"

    RispondiElimina
  73. Venni ordunque informata ,or non è guari, che la compagine asinina, transfuga da questa nobile scuderia nella quale il suo soggiorno era divenuto poco sopportabile, si è recata altrove ed ha messo in piedi una elegantissima stalla, di cui disconosco (e,temo, disconoscerò molto a lungo) l'indirizzo.

    Se qualcuno degli amabili ospiti di questa scuderia di cavalli di razza vuol riferire il mio presente messaggio ai quadrupedi transfughi dica loro che, in caso di lor necessità ulteriori, metto a disposizione tutte le pertinenze boschive del mio turrito maniero, dove potranno alzare ogni notte dei falò e cantare alla luna con le loro chitarre e i lor ragli briosi.

    Alla contessina Alessandra è, tra l'altro riservata una copia di un facilissimo abbeccedario, che, rinvenuto in soffitta, mi son premurata di metterle da parte.

    Doviziosi saluti.

    RispondiElimina
  74. Francesco ha detto...
    @ Caterina

    ti invito caldamente a non usare gli stessi giocattoli qui e nel blog antagonista.....

    Unicuique suum!

    -::::::-))))))))))))))))))))))

    ***************************

    Mio caro Francesco ^___^
    per capire il mio comportamento devi leggerti la storia di santa Caterina da Siena che senza consultarsi con il proprio Ordine e superiori, decide di partire per altri lidi per riportare a Roma il Sommo Pontefice che da ben 70 anni, pur essendo egli legittimo Successore di Pietro, abitava ad Avignone... ^___^

    Ho amato sempre l'Ordine Domenicano perchè da noi vige la democrazia, non quella dei politici, ma quella della RAGIONE accompagnata dalla responsabilità delle proprie decisioni.....
    in una parola quell'essere liberi che, come santa Caterina da Siena insegna, ci fa andare dove è necessario andare...
    ^___^
    Se Santa Caterina da Siena avesse dovuto attendere ORDINI per recarsi ad Avignone, o consensi, il Papa Gregorio non si sarebbe mai mosso di li....
    ^___^

    Sursum corda amico mio! ^___^
    non c'è alcuna spola da fare, bensì c'è solo da ricercare un dialogo di fiducia.... e poco importa dove esso avviene, l'importante è che avvenga, il resto è nelle mani di Dio perchè siamo sempre "servi inutili"...

    Fraternamente CaterinaLD
    ^___^

    RispondiElimina
  75. Ehi ,Caterina,

    è tutto scontato.
    Scherzavo soltanto.

    A proposito....si sta dando da fare la pulce nell'orecchio?

    RispondiElimina
  76. Ciao Caterina cara, ciao a tutti. Capisco il tuo comportanmento e ne convengo.
    Scusate se in questi giorni sto un po' disertando ma ho avuto la gioia di avere con me Robi. E' molto che non interviene, ma è sempre dei nostri e abbiamo verificato una grande sintonia ed una grande gioia e capacità di comunicazione nel Signore, che ringrazio e benedico di questo dono!
    Proprio ieri si è rifatto vivo Suby. Ha ancora problemi, ma li sta affrontando con sufficiente serenità e consapevolezza e certamente presto si rifarà vivo.

    Continuiamo a pregare gli uni per gli altri

    Un abbraccio a presto

    RispondiElimina
  77. Francesco ha detto...
    Ehi ,Caterina,

    è tutto scontato.
    Scherzavo soltanto.

    A proposito....si sta dando da fare la pulce nell'orecchio?

    *******************

    ^___^
    lo so, lo so che scherzavi.... ed io ho avuto la possibilità così di raccontarti un episodio bellissimo di Santa Caterina da Siena che RIPORTA A CASA niente meno che il Dolce Vicario di Cristo in terra....^___^

    quella pulce lascia che sia la Provvidenza a gestirla....^___^
    e fino a che sarò a Varese non credo proprio che ci siano altre possibilità....^___^
    quando e se sarà il momento, sarà La Provvidenza a spostarmi là dove vorrà ed usarmi come più le piacerà....
    ^__^

    Ciao Roby....

    oggi mi sto divertendo con un programma di gif....^___^

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  78. @ Caterina

    ...e, nell'era di internet, tu attendi che ti si trasferisca?
    Immagini che la cosa possa nascere, almeno inizialmente, via Internet o no? Forse che non può essere ritenuto anch'esso uno strumento della Provvidenza?

    .............

    Scusa la curiosità: cos'è il Gif?
    Per caso acronimo di Gente Indaffarata FiloBenedettoXVI?

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  79. ahahahahahahah ^___^ gif= immagini a due, tre/4/5/6....eccc... messe insieme e ANIMATE, ossia scorrevoli....un pò come il banner che mic ha postato all'ingresso del blog e che a mio parere è un pò confusionario ^___^
    chi l'ha fatto Stephanos? ^___^

    Internet è sempre un ottimo strumento se lo lasciamo veramente nelle mani della Provvidenza....
    ma come ben sai i nostri pensieri non sono spesso quelli del Signore, e le sue vie non sono le nostre vie....queste lo diventano quando la Provvidenza ti farà capire che Le servi e che in quel dato momento si servirà del tuo essere....in internet infatti già lo siamo quanto più ci faremo suoi docili strumenti e non altro ^___^ nella vita quotidiana si farà capire in altro modo....

    Sta tranquillo ^___^

    ho creato molti bannerini con il Papa^___^

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  80. Internet è sempre un ottimo strumento se lo lasciamo veramente nelle mani della Provvidenza....
    ma come ben sai i nostri pensieri non sono spesso quelli del Signore, e le sue vie non sono le nostre vie....queste lo diventano quando la Provvidenza ti farà capire che Le servi e che in quel dato momento si servirà del tuo essere....in internet infatti già lo siamo quanto più ci faremo suoi docili strumenti e non altro ^___^ nella vita quotidiana si farà capire in altro modo....


    volevo solo ringraziare caterina, per questo stupendo intervento, che personalmente mi aiuta molto.
    buona domenica a tutti
    dqs

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