domenica 14 settembre 2008

Il Papa e l'Eucaristia


*Come giungere a Dio? Come giungere a trovare o ritrovare Colui che l’uomo cerca nel più profondo di se stesso, pur dimenticandolo così sovente? San Paolo ci domanda di fare uso non solamente della nostra ragione, ma soprattutto della nostra fede per scoprirlo. Ora, che cosa ci dice la fede? Il pane che noi spezziamo è comunione al Corpo di Cristo; il calice di ringraziamento che noi benediciamo è comunione al Sangue di Cristo. Rivelazione straordinaria, che ci viene da Cristo e ci è trasmessa dagli Apostoli e da tutta la Chiesa da quasi duemila anni: Cristo ha istituito il sacramento dell’Eucaristia la sera del Giovedì Santo. Egli ha voluto che il suo sacrificio fosse nuovamente presentato, in modo incruento, ogni volta che un sacerdote ridice le parole della consacrazione sul pane e sul vino. Milioni di volte da venti secoli, nella più umile delle cappelle come nella più grandiosa delle basiliche o delle cattedrali, il Signore risorto si è donato al suo popolo, divenendo così, secondo la formula di sant’Agostino, “più intimo a noi che noi medesimi” (cfr Confess. III, 6.11).
Fratelli e sorelle, circondiamo della più grande venerazione il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore, il Santissimo Sacramento della presenza reale del Signore alla sua Chiesa e all’intera umanità. Non trascuriamo nulla per manifestarGli il nostro rispetto ed il nostro amore! DiamoGli i più grandi segni d’onore! Mediante le nostre parole, i nostri silenzi e i nostri gesti, non accettiamo mai che in noi ed intorno a noi si appanni la fede nel Cristo risorto, presente nell’Eucaristia. Come dice magnificamente lo stesso san Giovanni Crisostomo: “Passiamo in rassegna gli ineffabili benefici di Dio e tutti i beni di cui Egli ci fa gioire, quando noi gli offriamo questo calice, quando noi ci comunichiamo, ringraziandolo di aver liberato il genere umano dall’errore, di aver avvicinato a sé coloro che se ne erano allontanati, di aver fatto di disperati e di atei di questo mondo un popolo di fratelli, di coeredi del Figlio di Dio” (Omelia 24 sulla Prima Lettera ai Corinzi, 1). In effetti, egli prosegue, “ciò che è nel calice è precisamente ciò che è colato dal suo costato ed è a questo che noi partecipiamo” (ibid.). Non c’è soltanto partecipazione e condivisione, c’è anche “unione”, egli ci dice.
La Messa è il sacrificio d’azione di grazie per eccellenza, quello che ci permette d’unire la nostra azione di grazie a quella del Salvatore, il Figlio eterno del Padre. In se stessa la Messa ci invita anche a fuggire gli idoli, perché, è san Paolo ad insistervi, “non potete bere il calice del Signore ed il calice dei demoni” (1 Cor 10, 21). La Messa ci invita a discernere ciò che, in noi, obbedisce allo Spirito di Dio e ciò che, in noi, resta in ascolto dello spirito del male. Nella Messa noi non vogliamo appartenere che al Cristo e riprendiamo con gratitudine – con “azione di grazie” – il grido del Salmista: “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato” (Sal 116, 12). Sì, come rendere grazie al Signore per la vita che Egli mi ha donato? La risposta alla domanda del Salmista si trova nel Salmo stesso, perché la Parola di Dio risponde misericordiosamente essa stessa alle domande che pone. Come rendere grazie al Signore per tutto il bene che Egli ci fa, se non attenendoci alle stesse sue parole: “Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore” (Sal 116, 13)? “ (Eucaristia Esplanade des Invalides 13 settembre 2008)

"...la Parola eterna di Dio che entra nella storia degli uomini nella pienezza dei tempi per riscattarli mediante l’offerta di se stesso nel sacrificio della Croce. Le nostre liturgie della terra, interamente volte a celebrare questo atto unico della storia, non giungeranno mai ad esprimerne totalmente l’infinita densità. La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita. Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra. Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare! (celebrazione dei Vespri, Notre Dame 12 settembre 2008)

75 commenti:

  1. Questo articolo riporta le parole del Papa in Francia durante due celebrazioni indimenticabili.
    Abbiamo voluto associarvi l'immagine elaborata da Caterina per richiamare ai nostri interlocutori il desiderio e l'invito del Papa, rivolto a loro e a tutti per ri-scoprire e vivere una celebrazione degna del Pastore Bello e dell'unico Sacerdote al pari di Melchisedec...

    Che le nostre Eucaristie siano sempre più vicine allo "spirito" con il quale il Papa ci insegna a viverle.

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  2. “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore” (Sal 116, 13)"

    Questo salmo viene 'pregato' (Canone Romano) dal sacerdote e, quindi, da tutti i fedeli al momento della Comunione.

    Già la fedeltà a questo Canone antichissimo, sia pure oggetto di manipolazione e tagli apportati con il N.O., aiuterebbe a vivere con più fervore le nostre Eucaristie...

    Mi piace ricordare che questo salmo ricorda il Sacrificio di Lode celebrato nel Tempio di Gerusalemme da tutti coloro che avevano scampato un pericolo di morte: insieme ai loro familiari partecipavano al Sacrificio Todah, offrendo il pane e il vino e innalzano il calice "delle salvezze" (il calice era uno solo, ma celebrava la salvezza di molti)
    e "proclamare il Nome del Signore", sia nel momento del bisogno, come Invocazione, che nel momento del ringraziamento, come Lode, significava per gli ebrei (e lo significa anche per noi oggi)riconoscerlo nel suo agire nei confronti del credente come channùn ve rachùm, (letteralmente il Prendente cura e il Rigenerante) cioè Colui che si prende cura e rigenera...
    rachùm viene da rachamìm, le viscere, l'utero in cui l'uomo viene formato alla vita, quindi il termine nell'universo linguistico ebraico ha una pregnanza fortissima e tutta particolare che il nostro "rigenerare nella misericordia, nell'amore" rende fedelmente come senso, ma non può veicolarne l'immagine meravigliosa di Dio sia come 'luogo' che come artefice della ri-generazione in noi operata dal suo Amore, mentre è chinato su di noi per "prendersi cura"...

    Questo significano le stupende parole del salmo diventato preghiera liturgica... basterebbe una semplicissima catechesi su queste parole per introdurre i fedeli ad una realtà tanto grande quanto bella, come ricorda il Papa con parole toccanti...

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  3. "SONO A COMUNICARVI LE DECISIONI DEL SANTO PADRE..."

    Infandum, Catarina, iubes renovare dolorem...

    Ricordare questa frase scritta dal cardinale Arinze a Kiko e a Carmen il I dicembre 2005 e pensare che appena due anni e mezzo dopo tali "DECISIONI" del Santo Padre sono state totalmente fatte venir meno da decisioni altrui , ci riempie il cuore di amarezza.

    Com'è stato possibile che qualcuno che conta nnella Santa Sede abbia potuto far fare al Santo Padre questa figura, sminuendone autorità e carisma?

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  4. Il problema più grave, a parte lo sconcerto per la discrasia tra una correzione del Papa e la tenace resistenza di coloro a cui è rivolta appoggiati da un settore della Curia, è il persistere dell'arbitrario scempio del rito e della sua 'distanza' con quanto il Signore ha 'consegnato' alla Sua Chiesa...

    e che il Papa ci ha 'mostrato' e indicato con solennità e fervore anche nel recente viaggio apostolico in Francia

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  5. Il doppio canale comunicativo che si è instaurato, quello verbale o ddei documenti ufficiali della Chiesa e quello, a volte quasi netgtamente contraddittorio, degli esempi dati dal Papa nelle sue celebrazioni può essere utile,ma è anche pericoloso, perchè può ingenerare forte confusione nelle menti dei piccoli e dei semplici (di cui faccio parte).

    Apprezzo,lodo, sostengo la peddagogia sinziosa che sta conducendo il Santo Padre e ringrazio lo Spirito Santo per questo inusitato vigore, per questa adamantina coerenza, ma rimango sgomento davanti alla prassi "ufficiale" della Chiesa che sembra contraddire o voler quasi annullare a ogni piè sospinto quest'esempio di purezza e di coerenza.

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  6. Un esempio fra i mille possibili: se il papa pretende( a ragione) che si riceva la Comunione dalle sue mani in ginocchio, perchè mai, pur non essendo scritto nei documenti CEI o in quelli ecclesiali in genere, si tollera ancora che la Comunione si riceva in piedi, sulle mani, addirittura a braccia conserte?

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  7. "Comunione si riceva in piedi, sulle mani, addirittura a braccia conserte?"

    il fatto è che ognuno si pone davanti al Signore con la sua coscienza e i pastori hanno preso l'abitudine di salvaguardare questo primato della coscienza e quindi esortano e non riprendono. Non credo che sia un bene, soprattutto per le coscienze deboli o ancora immature

    Un discorso a parte meriterrebbeor coloro che sono in male fede... ma anche per questi non c'è reprimenda

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  8. Notizie Ansa 18:04

    Il Papa ai Vescovi: Accettate la messa in Latino!

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  9. Benedetto XVI: essere antisemita vuol dire essere anticristiano
    Nell'incontro con i rappresentanti ebraici di Parigi

    PARIGI, venerdì, 12 settembre 2008 (ZENIT.org).- Essere antisemita equivale ad essere anticristiano. E' quanto ha detto Benedetto XVI in un discorso pronunciato questo venerdì sera, presso la nunziatura apostolica di Parigi, di fronte ai rappresentanti della comunità ebraica.

    Il Papa ha scelto il giorno del suo arrivo in Francia per questo incontro di carattere privato per rispettare lo shabbat, la festa del riposo che viene osservata ogni settimana dagli ebrei.

    Nel suo discorso il Pontefice ha ripetuto “con forza” quanto già affermato da Papa Pio XI nel 1938: “Spiritualmente, noi siamo semiti”.

    “La Chiesa perciò si oppone ad ogni forma di antisemitismo, di cui non v’è alcuna giustificazione teologica accettabile”, ha continuato.

    Successivamente ha ricordato il francese Henri de Lubac, uno dei più grandi teologi del XX sec., nonché suo caro amico, che “in un’ora 'di tenebre'”, come diceva Pio XII nel 1942, “comprese che essere antisemiti significava anche essere anticristiani”.

    “Una volta ancora sento il dovere di rendere un commosso omaggio a coloro che sono morti ingiustamente e a coloro che si sono adoperati perché i nomi delle vittime restassero presenti nel ricordo. Dio non dimentica!”, ha esclamato.

    “Cari amici, a motivo di ciò che ci unisce e a motivo di ciò che ci separa, abbiamo una fratellanza da fortificare e da vivere. E sappiamo che i legami di fratellanza costituiscono un continuo invito a conoscersi meglio e a rispettarsi”, ha detto prima di congedarsi con il tradi zionale saluto ebraico “Shabbat shalom!”.

    Al termine dell'incontro, il Gran Rabbino di Francia, Joseph Haïm Sitruk, ha dichiarato ai giornalisti che il Papa “ha un atteggiamento di umiltà, è un uomo molto sensibile, e ci ha ricevuti come amici. Sono rimasto sinceramente affascinato”.

    Per il rappresentante ebraico, stiamo vivendo un “avvicinamento storico tra l'ebraismo e la Chiesa”.

    Parlando della laicità, il Gran Rabbino ha affermato che “la venuta del Papa è giunta in un moomento adeguato per ricordare che è possibile essere francesi laici e credere in Dio”.

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  10. http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/esteri/benedetto-xvi-23/lourdes-14set/lourdes-14set.html

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  11. Piccolo scampolo delle parole del Papa ai Vescovi francesci:

    "la catechesi riveste un'importanza fondamentale". La catechesi "non è una questione di metodo, ma di contenuto", conclude il Papa. E dunque, "una accurata preparazione dei catechisti consentirà la trasmissione integrale della fede".

    "I sacerdoti non possono delegare le loro funzioni ai laici."

    Certo riguarda in particolare la situazione francese; ma è quello che abbiamo ricordato in molte circostanze perché è un "brutto vezzo" del Cammino...

    Quanto al "Summorum Pontificum"
    "non dubita che si possa giungere, in tempi ragionevoli, a soluzioni soddisfacenti per tutti, cosi' che la tunica senza cuciture del Cristo non si strappi ulteriormente".

    Dovremo leggere e assimilare tutto e soprattutto ripercorrere il toccante 'dialogo-preghiera' a tu per tu dell'Adorazione di oggi!

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  12. Nel suo discorso il Pontefice ha ripetuto “con forza” quanto già affermato da Papa Pio XI nel 1938: “Spiritualmente, noi siamo semiti”.

    Grazie per la segnalazione, "da questosapranno"

    Il discorso del Papa è stato esemplare e credo che la pietra miliare posta al dialogo da questo incontro siano queste parole: "Cari amici, a motivo di ciò che ci unisce e a motivo di ciò che ci separa, abbiamo una fratellanza da fortificare e da vivere. E sappiamo che i legami di fratellanza costituiscono un continuo invito a conoscersi meglio e a rispettarsi."

    Comunque non capisco la tua sottolinatura del titolo che parla di "antisemiti"... se è una possibile allusione, mi sembra chiaro che nessuno di noi lo è, solo che siamo ben consapevoli che, pur conoscendo approfondendo e amando le nostre radici ebraiche, non abbiamo bisogno di diventare ebrei per essere cristiani né di cadere nell'"ebreolatria" per approfondire la nostra fede...

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  13. UNA NUOVA SFIDA AL PAPA DOPO QUELLA DEI 156 VESCOVI ALLA DOMUS GALILAEAE

    E' incredibile,ma è così! Leggete:

    LOURDES (Hautes-Pyrénées), 14 sept 2008 (AFP) - Pas de “subordination servile” entre le pape et les évêques (Mgr Vingt-Trois)

    Le cardinal André Vingt-Trois, président de la Conférence des évêques de France, a souligné que les relations entre le pape et les évêques “ne sont pas des rapports de subordination servile”.

    “Les rapports du pape avec les évêques ne sont pas des rapports de patron à employés. Il n’est pas un PDG d’une multinationale qui vient visiter une succursale”, a déclaré Mgr Vingt-Trois lors d’un point de presse tenu après la rencontre entre le pape et les évêques.

    “Nous l’avons accueilli et écouté comme un frère qui vient conforter la foi de ceux avec qui il travaille et il est en communion”, a ajouté le cardinal aarchevêque de Paris.

    “Nous sommes dans un rapport de communion, d’affection, de collaboration et quand nous avons des choses à lui dire, nous les lui disons”, a affirmé Mgr Vingt-Trois.

    Auparavant, le pape avait, devant les évêques, prôné la fermeté de l’Eglise face aux défis du monde contemporain, une intervention aux accents de mise au point qui fut assez tièdement applaudie.

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. RIPOSTO PER SPIEGARE MEGLIO ^___^

    daquestosapranno ha detto...
    Benedetto XVI: essere antisemita vuol dire essere anticristiano
    Nell'incontro con i rappresentanti ebraici di Parigi

    PARIGI, venerdì, 12 settembre 2008 (ZENIT.org).- Essere antisemita equivale ad essere anticristiano. E' quanto ha detto Benedetto XVI in un discorso pronunciato questo venerdì sera, presso la nunziatura apostolica di Parigi, di fronte ai rappresentanti della comunità ebraica.

    Il Papa ha scelto il giorno del suo arrivo in Francia per questo incontro di carattere privato per rispettare lo shabbat, la festa del riposo che viene osservata ogni settimana dagli ebrei.

    Nel suo discorso il Pontefice ha ripetuto “con forza” quanto già affermato da Papa Pio XI nel 1938: “Spiritualmente, noi siamo semiti”.


    ************************

    cosa c'entra questo con l'abuso ad usare un simbolo ebraico SULL'ALTARE quando la Redemptionis Sacramentum vieta esplicitamente di porre sull'altare, e durante la nostra Liturgia, i segni e i simboli di altre fedi?

    Cosa c'entra questo con le parole di san Paolo che dicono nella Lettera ai Romani che i giudei che NON accolgono il Messia sono "nemici del Vangelo" PER NOSTRO VANTAGGIO?

    Non confondiamo il nostro essere semiti PER LA FEDE COMUNE DI ABRAMO con l'ANTIGIUDAISMO scaturito dalle predicazioni degli Aposotli e dai Padri della Chiesa successivamente NON per perseguitare l'Ebreo, MA PROPRIO PER EVANGELIZZARE CHE IL MESSIA E' VENUTO....
    Nel primo aspetto si è sviluppato l'ANTISEMISETISMO, ossia coloro che odiano proprio la fede di Abramo e di conseguenza TUTTI I FIGLI DI ABRAMO, SIA CARNALI(=EBREI) SIA SPIRITUALI(=NOI, I CRISTIANI-CATTOLICI) ^___^
    altra cosa è il giudaismo e l'antigiudaismo, in questo caso Paolo perseguitava i cristiani...e perseguitava i giudei che si convertivano a Cristo....dopo la sua conversione è diventato ANTIGIUDAICO ossia SI E' CONVERTITO......ABBANDONANDO IL GIUDAISMO...

    ^___^ attenzione a parlare di antisemitismo con tanta facilità ....

    evitiamo ambiguità, confusioni e falsi obbiettivi....^___^

    eh!

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  16. Stando al discorso di Msgr Vinght Trois(arcivescovo di Parigi) il Papa non è più primus inter pares tra i vescovi, i quali ormai sono solo fratelli del Vescovo di Roma.

    Dunque la pedagogia di quest'ultimo sull'Eucarestia avrebbe, secondo il 23, la stessa valenza delle mille e strane pedagogie degli altri vescovi.

    Se prima si parlava di relativismo anche in seno alla Chiesa , ora possiamo parlare di vero e prorpio trionfo del relativismo.

    Le conferenze episcopali sono le nuove vere "Chiese" che tendono a soppiantare l'Autorità e l'unità della Chiesa di Cristo.

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  17. Francesco ha detto...
    Stando al discorso di Msgr Vinght Trois(arcivescovo di Parigi) il Papa non è più primus inter pares tra i vescovi, i quali ormai sono solo fratelli del Vescovo di Roma.

    ******************

    Attento Francè...è una accusa gravissima questa.....^___^ lo dico anche per chi ci legge...ti dispiace portare il brano integrale di riferimento?
    ^__^

    perdonami....ma è necessario ora approfondire e chiarire queste affermazioni e correggerci se si è compreso male....
    ;-)

    so che comprenderai....

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  18. P.S.

    intendo una TRADUZIONE UFFICIALE e il testo NON il commento....
    ^__^

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  19. Non sono d'accordo con l'affermazione
    di Caterina quando dice
    che dopo la conversione San Paolo
    sia diventato "anti-giudaico".

    Mi sembra una affermazione errata
    sotto tutti i punti di vista e generatrice di equivoci gia'
    fonte di grattacapi nella Chiesa

    Se non ricordo male infatti
    i precisi "distinguo" a proposito di tale delicata questione
    furono ampiamente
    discussi nel CVII.

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  20. L'indirizzo d'omaggio del cardinale André Vingt-Trois

    (...)
    Molti nostri contemporanei hanno una loro idea del Papa, della funzione pontificia e della persona che ne assume la missione. Ma nella famiglia che formiamo stasera, posso dire che siamo tutti uniti a Lei nella comunione della fede e nella preghiera quotidiana. Stasera vorremmo dunque dirLe, come i discepoli del Vangelo dicevano a Gesù: Insegnaci a pregare!
    Santissimo Padre, guida la preghiera.



    (©L'Osservatore Romano - 14 settembre 2008)

    **************

    questo è un passo pubblicato dall'O.R. di ieri.... le parole dell'arcivescovo non sembrano negare il primato...ergo occorre capire di quale testo stiamo parlando.e di quale occasione e averlo integrale sotto mano...
    il termine primus inter paris ha suscitato spesso AMBIGUITA'...è meglio chiarire il testo ufficiale prima...
    ^__^

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  21. Mio caro gherardo...si tratta di capire che senso gli dai al termine antigiudaico....^___^
    se gli dai il significato di antisemita, concordo con te, diversamente san Paolo convertendosi STRONCA IL GIUDAISMO di cui viveva...infatti non userà mai il termine "convertito" semplicemente perchè la sua conversione NEGA IL GIUDAISMO(=ANTI) ed ora vive TUTTO PER CRISTO...^__^

    Leggiti la Lettera ai Romani egli parla dei giudei che NON accolgono il Messia quali NEMICI DEL VANGELO A NOSTRO VANTAGGIO...ergo se siamo ANTI-ossia abbiamo CREDUTO AL MESSIA.....COME SEMITI EREDI DELLA FEDE DI ABRAMO, SIAMO ANTI-ALLE IDEE DEI GIUDEI....
    ^__^

    si tratta di comprendere i termini...

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  22. Il testo con le affermazioni del vescovo di Parigi è riportato dal quotidiano La Croix( organo ufficiale della conferenza episcopale francese).

    La traduzione è semplice e,per evitare di falsarne in qualche modo il contenuto, la tralascio:

    14/09/2008 20:55
    LOURDES (Hautes-Pyrénées), 14 sept 2008 (AFP) - Pas de "subordination servile" entre le pape et les évêques (Mgr Vingt-Trois)

    Le cardinal André Vingt-Trois, président de la Conférence des évêques de France, a souligné que les relations entre le pape et les évêques "ne sont pas des rapports de subordination servile".

    "Les rapports du pape avec les évêques ne sont pas des rapports de patron à employés. Il n'est pas un PDG d'une multinationale qui vient visiter une succursale", a déclaré Mgr Vingt-Trois lors d'un point de presse tenu après la rencontre entre le pape et les évêques.

    "Nous l'avons accueilli et écouté comme un frère qui vient conforter la foi de ceux avec qui il travaille et il est en communion", a ajouté le cardinal aarchevêque de Paris.

    "Nous sommes dans un rapport de communion, d'affection, de collaboration et quand nous avons des choses à lui dire, nous les lui disons", a affirmé Mgr Vingt-Trois.

    Auparavant, le pape avait, devant les évêques, prôné la fermeté de l'Eglise face aux défis du monde contemporain, une intervention aux accents de mise au point qui fut assez tièdement applaudie.

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  23. Amo molto la chiarezza e non mi piace arrampicarmi sugli specchi per salvaguardare facciate.

    Inutile discuterne, le dichiarazioni del cardinale di Parigi sono un atto di insubordinazione letale per il primato del Papa.

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  24. Caro francesco:

    Dall'amico Athanasius riporto:

    (traduzione veloce)
    Nessuna "subordinazione servile" fra il Papa ed i Vescovi.
    Il Card. Andre' Vingt-Trois, presidente della confeernza dei vescovi francesi ha sottolineato come i rapporti fra il Papa ed i Vescovi "non sono dei rapporti di subordinazione servile".
    "I rapporti fra il Papa ed i Vescovi non sono dei rapporti come quello fra datore di lavoro ed impiegato" . Non è l'Amministratore Delegato di una multinazionale venuto a visitare una succursale" ha dichiarato Mons.Vingt-Trois in occasione di un incontro con la stampa tenutosi dopo l'incontro del Papa con i Vescovi.
    Noi l'abbiamo accolto ed ascoltato comeun fratello venuto a confortare(rafforzare) la Fede di coloro con i quali lavora e con i quali è in comunione [pesante stoccata alla FSSPX]
    Noi siamo in un rapporto di comunione, di affetto, di collaborazione e quando abbiamo delle cose da dirgli [al Papa] gliele diciamo" ha affermato Mons.Vingt-Trois
    Precedentemente il Papa aveva predicato davanti ai Vescovi, la fermezza della Chiesa di fronte alle sfide del mondo contemporaneo, un intervento (nel quale si mettevanoa fuoco gli obiettivi da perseguire) che è stato applaudito abbastanza timidamente.

    Due brevi note alla traduzione:
    il PDG (presidente-direttore generale) è la figura al vertice delle S.A del diritto francese, l'equivalente italiano è, secondo me, l'Amministratore delegato (per i suoi poteri operativi), quello anglosassone il CEO;
    "accents de mise au point" indica qui sostanzialmente un discorso dove si focalizzavano gli obiettivi della Chiesa, ho tradotto un po'liberamente, ma il senso è quello.


    ******************

    la mia osservazione:

    bè le affermazioni sono gravi se estrapolate però dal contesto delle domande....


    il Papa è andato li a CONFERMARE nella fede...non semplicemente a CONFORTARE....

    se l'idea del cardinale non fosse questa, le sue affermazioni si....sono gravissime....

    Dio mio che tristezza...!!!
    :-(

    chiedo venia per il fuori tema....se mic lo riterrà opportuno si potrà seguire la vicenda in un altro spazio.....

    grazie francè di questa notizia anche se....sarà per me una pessima giornata...
    :-( preghiamo!!

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  25. vorrei osservare al traduttore che "tiedement" significa "tiepidamente"(riferito all'applauso con cui i vescovi hanno accolto il discorso del Papa e l'esortazione a non strappare ulteriormente la tunica di Cristo, scacciando dalle chiese anche i tradizionalisti(in comunione con Roma).

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  26. Per chi volesse sabato 11 ottobre e domenica 12 ottobre ad Albano ritiro di 2 giorni (di fatto un giorno da sabato pomeriggio a domenica pomeriggio alle 16.00 circa).

    Stasera o domani vi posto il programma.

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  27. E ricordiamo che l'applauso "piepido" dei vescovi francesi al Papa è stato conseguente a queste primarie indicazioni, tra le altre, che Egli ha loro offerto:

    “la catechesi riveste un’importanza fondamentale”. La catechesi “non è una questione di metodo, ma di contenuto”. E dunque, “una accurata preparazione dei catechisti consentirà la trasmissione integrale della fede”.

    “I sacerdoti non possono delegare le loro funzioni ai laici.”

    “non dubita che si possa giungere, in tempi ragionevoli, a soluzioni soddisfacenti per tutti, cosi’ che la tunica senza cuciture del Cristo non si strappi ulteriormente”.

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  28. chiedo venia per il fuori tema....se mic lo riterrà opportuno si potrà seguire la vicenda in un altro spazio.....

    cara Caterina, non siamo fuori tema, purtroppo: è la temperie della Chiesa del nostro tempo e non sono segnali positivi...

    quello che mi sconvolge che il Papa ha parlato a dei Pastori con una delicatezza, profondità e spiritualità che volavano alto, pur dando indicazioni in fermo spirito di verità... a me sembra che ha dato le perle ai porci e non hanno fatto altro che calpestarle... e questi porci non sono i fedeli che soffrono e hanno sete di Dio (lo hanno dimostrato le folle che lo hannno accolto e seguito) ma i suoi fratelli nell'episcopato che dovrebbero preoccuparsi delle anime e non del loro potere, dimenticandosi di essere chiamati al 'servizio'!!!

    In questo atteggiamento c'è il disprezzo per i nostri fratelli nella fede che custodiscono gli insegnamenti della Chiesa di sempre, mentre invece c'è apertura e dialogo con eretici e altre religioni; il che non è un male ma è un controsenso che si sia 'aperti' in una direzione e 'chiusi' nell'altra...

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  29. Comunque il Papa che ha incontarto gli ebrei e i musulmani, avrà incontrato, sia pure in via riservata, qualcuno della FSSPX?

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  30. Mi pare che poco rilievo è stato dato al messaggio spirituale che il Santo Padre ha trasmesso ai cattolici francesi e a noi tutti.
    In ogni suo intervento Benedetto XVI ha messo al centro l`Eucaristia, la Liturgia, la celebrazione del Sacrificio di Cristo, come ha detto ai vescovi e religiosi-e in Notre-Dame.
    Mi sembra un filo rosso del suo pontificato, ridare alla Liturgia la su bellezza, dignità e sacralità.
    Ci sono le messe spettacolo, le messe emozionali, i rituali sincretistici e c`è la sacra Liturgia della Chiesa cattolica, VOM e NOM.
    Ecco alcune delle sue parole:

    "Le nostre liturgie della terra, interamente volte a celebrare questo atto unico della storia, non giungeranno mai ad esprimerne totalmente l’infinita densità. La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita. Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra. Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare!

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  31. Mi rendo conto che ho ripreso delle parole che figurano già nel post di Mic.
    Porto nel mio cuore le omelie del Santo Padre in Francia, non ho finito di meditarle.
    Le sue parole risuonano in me come un richiamo permanente.

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  32. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  33. Cara Caterina
    mi riferivo proprio
    a questo. Mi pare che nel Concilio
    Vaticano II sia stato molto discusso
    e il cosiddetto "antigiudaismo teologico"
    sia stato praticamente accantonato.
    Il fatto che Paolo si sia convertito
    a Cristo, infatti non va visto come fatto in contrapposizione (negando) la sua origine e fede giudaica, ma completandola nella fede in Cristo.
    E' proprio questa diversa prospettiva
    che se ricordo bene fu sottolineata
    e rimarcata nel CVII anche in seguito
    agli eventi della appena trascorsa Guerra Mondiale.

    Insomma, il Concilio Vaticano II
    non e' stato sola la (presunta)
    legittimazione di movimenti come il CN
    ma ha portato anche tanti altri
    contributi fondamentali.

    RispondiElimina
  34. gherardo ha detto...
    Cara Caterina
    mi riferivo proprio
    a questo. Mi pare che nel Concilio
    Vaticano II sia stato molto discusso
    e il cosiddetto "antigiudaismo teologico"
    sia stato praticamente accantonato.
    Il fatto che Paolo si sia convertito
    a Cristo, infatti non va visto come fatto in contrapposizione (negando) la sua origine e fede giudaica, ma completandola nella fede in Cristo.
    E' proprio questa diversa prospettiva
    che se ricordo bene fu sottolineata
    e rimarcata nel CVII anche in seguito
    agli eventi della appena trascorsa Guerra Mondiale.

    Insomma, il Concilio Vaticano II
    non e' stato sola la (presunta)
    legittimazione di movimenti come il CN
    ma ha portato anche tanti altri
    contributi fondamentali.

    *****************

    cosa intendi per ACCANTONATO? forse intendi ELIMINATO? spero di no eh!
    ^___^

    No, non è stato "accantonato" è stato solo RIPORTATO AD UN LIVELLO INFERIORE PER FAVORIRE IL DIALOGO....;-)
    questo non toglie che l'ha dove se ne offra l'occasione se ne possa parlare con serenità....serenità!
    ;-)

    Il problema è che con le FALSE INTERPRETAZIONI date al Concilio è nato un ecumenismo ed un dialogo interreligioso FALSO...(parole di Ratzinger eh!) atto ad appianare le dottrine.... a generare ulteriori ambiguità e confusioni...
    Diceva qualcuno: la peggior forma di antisemitismo o di antigiudaismo è quella di NON PREDICARE ANCHE A D ESSI GESU' MORTO E RISORTO....
    ^___^

    Il concetto di antigiudaismo teologico è nato per NEGARE AI PADRI DELLA CHIESA L'IMPICCIMENT DI TANTI LORO BRANI ANTIGIUDAICI...
    uno di questi sostenitori è stato Introvigne che si è espresso pari, pari come alòcuni gruppi protestanti facendo calare sensi di colpa nei cattolici per il loro passato antigiudaico....

    Ora il CVII ha postato dei PALETTI i quali servono proprio a chiarire le differenze fra il cristianesimo e il giudaismo SENZA USARE TERMINI CHE OGGI HANNO MODIFICATO NEL LORO SIGNIFICATO ergo dire: anti"qualcosa" in questo fa scattare immediatamente l'antisemitismo e di conseguenza MEGLIO NON USARLO...^___^
    in tal senso è accantonato....anche perchè NON e' possibile accantonare L'EVANGELIZZAZIONE RIVOLTA ANCHE A LORO....;-)
    lo dice il recente documento uscito sull'Evangelizzazione;-)

    I rapporti fra Israele e Chiesa, spiegava Ratzinger nell'omelia del 2000, sono modificati anche a causa DELL'OLOCAUSTO a causa del quale siamo chiamati in prima persona ad avere verso questo popolo COMPRENSIONE, AMORE E AFFETTO....
    ma Ratzinger stesso prosegue sulla DIVERSITA' dottrinale e non potrebbe essere altrimenti....
    nè questo amore potrebbe mai giustificare UNA LITURGIA CATTOLICA MISCHIATA A CATECHESI EBRAICHE O POSTANDO I SUOI SIMBILI SULL'ALTARE CATTOLICO....
    ;-)

    Basta chiarirsi come vedi....
    ;-)

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  35. Il Papa al testo di chiusura per l'Adorazione Eucaristica a Lourdes:

    [b]Diletti fratelli e sorelle, pellegrini di un giorno e abitanti di queste vallate, fratelli Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, voi tutti che vedete davanti ai vostri occhi l’infinito abbassamento del Figlio di Dio e la gloria infinita della risurrezione, restate in silenzio e adorate il vostro Signore, il nostro Maestro e Signore Gesù Cristo. Restate in silenzio, poi parlate e dite al mondo: non possiamo più tacere ciò che sappiamo. Andate a dire al mondo intero le meraviglie di Dio, presente in ogni momento delle nostre vite, in ogni luogo della terra[/b].

    Usa il termine DILETTI.......era da tanto che non lo leggevo....... ;-) e parla del SILENZIO......in una Chiesa diventata chiassosa....dove le nostre comunità non perdono occasione per PARLARE E SUONARE....ci manca il SILENZIO....non un silenzio dormiente, ma di ASCOLTO E DI AORAZIONE..CI MANCA DI ADORARE... e non possiamo adorare cantando, quella è la lode...per adorare occorre fare SILENZIO.......

    Grazie Santo Padre......Grazie..........

    ^___^

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  36. Interessante!

    http://www.pontifex.lazio.it/admin/visualizza.asp?id=196

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  37. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  38. Cara Caterina
    non credo di essere in grado di analizzare la questione dell'antigiudaismo teologico in profondita',
    ma mi piace credere
    che quanto stabilito nel CVII nell'enciclica "Nostra aetate" fosse piu' di una manovra di opportunita' politica.
    Fosse il riconoscimento
    dell'incosistenza e
    anche dell'inutilita'
    di ogni anti-giudaismo
    e di ogni espressione che
    definisca una fede come in contrapposizione
    all'altra,
    proprio seguendo le parole di nostro Signore
    che disse egli stesso
    che non era venuto a cambiare una jota
    della Torah, che era venuto principalmente per il suo popolo prediletto
    e che dall'alto della croce perdono' tutti
    e tutti indistamente chiamo' a se.
    Sinceramente anche sforzandomi non riesco a vedere la fede cristiana e quella ebraica
    come in contrapposizione
    e credo,semplicemente basandomi sul buon senso, che ogni forma
    di "teologia" che abbia
    anche involontariamente
    creato una contrapposizione tra le due fedi abbia fatto piu' danno che altro.

    RispondiElimina
  39. Caro gherardo....siamo INVITATI A FARE DISCERNIMENTO....se è vero che Gesù non venne a CANCELLARE MA A PORTARE A COMPIMENTO, va da sè che tutto ciò che SI OPPONE A QUESTO COMPIMENTO toglie a sua volta ciò che Dio non tolse....
    ^__^

    Ergo, tu stesso dici:

    quanto stabilito nel CVII nell'enciclica "Nostra aetate" fosse piu' di una manovra di opportunita' politica

    ****

    bene..... Gesù NON FA POLITICA, NON VENNE A FARE COMPROMESSI...NON VENNE PER FARE CONTRAPPOSIZIONE CON NESSUNO, nè contro Cesare, nè contro chi non avrebbe creduto in lui.... questo è di base ciò che dice il "Nostra Aetate".... ma ciò che essa NON dice non dobbiamo inventarlo noi o interpretarlo a nostro piacimento (a me piace credere o a me piace pensare!^__^)

    San Paolo parla chiaro....perchè non lo ascolti?
    ^__^
    è lui che lancia ANATEMI contro chi avrebbe predicato un Vangelo diverso....è lui che chiarisce la posizione dei giudei: essi in quanto al Vangelo SONO NEMICI A NOSTRO VANTAGGIO....ciò non toglie che Dio non solo non li esclude dalla salvezza, MA A SUO TEMPO LI INNESTERA' NUOVAMENTE NEL SUO PROGETTO, ossia alla fine dei tempi, questa è la profezia biblica, ESSI RICONOSCERANNO CRISTO....fino a quel momento essi sono NEMICI DEL VANGELO... ergo esiste un ANTI-GIUDAISMO BIBLICO CHE NEPPURE LA CHIESA PUO' CANCELLARE....
    ^___^

    Il punto è: NOI COME DOBBIAMO COMPORTARCI?
    A questo serve il Nostra Aetate....
    E' L'AMORE CHE CONVERTE, E' IL DIALOGO CHE CI AVVICINA...E' L'EVANGELIZZAZIONE NELLA TESTIMONIANZA CHE RENDE RAGIONE DELLA SPERANZA CHE VIVIAMO....
    su queste fondamenta si è ricostruito, da dopo il Conclio UN NUOVO RAPPORTO CON L'ISRAELE CHE NON HA CREDUTO....quella parte della quale il Nuovo Testamento configura nel GIUDAISMO....^___^ per il quale, lo ripeto è san Paolo a spiegare LA LORO POSIZIONE: ESSI SONO NEMICI DEL VANGELO PER NOSTRO VANTAGGIO, MA VOI NON ABBIATE AD INSUPERBIRVI....
    ^___^

    Ripeto, l'errore che tu fai, ma non solo tu ahimè...è quello di assimilare il concetto di antigiudaismo con l'antisemitismo.....
    Ripeto dunque....NOI SIAMO SEMITI perchè siamo FIGLI ED EREDI SPIRITUALI DI ABRAMO, DELLA SUA FEDE...ergo gli Ebrei sono nostri Fratelli maggiori in quanto FIGLI CARNALI DI ABRAMO....(lo spiega sempre san Paolo)
    MA NON SIAMO GIUDEI....ANZI SIAMO ANTI....perchè essi rappresentano quel NON AVER CREDUTO E NON AVER ACCOLTO IL MESSIA...ESSI SONO DIVENTATI NEMICI DEL VANGELO PER NOSTRO VANTAGGIO perchè, prosegue san Paolo, la misericordia che venne usata per noi, VENGA RIVERSATA ANCHE SU DI LORO A TEMPO DEBITO E SU TUTTI GLI UOMINI....

    Onestamente non so più come spiegartelo...ma suggerisco di leggere questo libro del card. J. Ratzinger:
    "La Chiesa, Israele e le religioni del mondo"

    so che Mic ha postato qualche capitolo....^__^

    Leggete questo libro e comprenderete meglio anche il Nostra Aetate nella sua giusta interpretazione...
    ;-)

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  40. Vorrei dire a mic che si illude.I problemi della Chiesa di oggi non si risolvono tornando al passato.
    Ritornare alla Messa antica non risolverebbe nulla anzi peggiorerebbe le cose.La tua è un illusione è una fissazione.
    Per l'ennesima volta ti invito a leggere:"La Messa e l'Officio strapazzati"di S.Alfonso Maria dei Liguori.Leggerai che nel passato le cose non andavano molto meglio di oggi.Forse c'erano ancora più abusi di oggi.Io credo che il problema non stia nella Messa in italiano o latino.La tua visone delle cose è troppo semplicistica.La verità è che la stragrande massa dei praticanti è purtroppo in uno stato di semipaganaesimo,non è stato sufficientemente catechizzato formato e pertanto vive la liturgia con questo scarso bagaglio di fede(senza giudicare nessuno)Vorrei che capissi che il problema non sta nel come si dice la Messa ma in come la vive il popolo di Dio che,secondo me,non è adeguatamente formato.Tornare alla Messa Tridentina sarebbe inutile
    anzi,probabilmente peggiorerrebe le cose.Magari fosse sufficiente tornare alla Messa antica per risolvere certi problemi!!La Messa di Paolo VI° non è una versione minore.cerca di non esere fanatico!!

    RispondiElimina
  41. Francesco ha detto...
    Interessante!

    http://www.pontifex.lazio.it/admin/visualizza.asp?id=196

    *******************

    si^___^ molto interessante......specialmente questo passo:

    Lei pensa che anche la messa del Novus Ordo abbia bisogno di cambi?

    “La mia è una opinione personale. Ma per esempio, il segno della pace, così come è attuato oggi, mi sembra un focolaio di disordine .Meglio sarebbe eliminarlo. Vedo persone che si spostano da un posto all’altro della Chiesa come se stessero in gita, e si dimenticano che la messa continua. Poi in alcune diocesi si è arrivati al grottesco..”.

    ******************

    rammento a quanti leggo che tale scambio della pace NON E' OBBLIGATORIO........E' FACOLTATIVO, ossia il sacerdote, specialmente l'ha dove ravvedesse poca disciplina potrebbe omettere tale scambio....il problema è che neppure loro conoscono le Norme Liturgiche....
    ^___^

    il Canone cosa dice?

    b) Segue il rito della pace, con il quale i fedeli implorano la pace e l'unità per la Chiesa e per l'intera famiglia umana, ed esprimono fra di loro l'amore vicendevole, prima di partecipare all'unico pane.

    Le Conferenze Episcopali stabiliranno il modo di compiere questo gesto di pace secondo l'indole e le usanze delle popolazioni.

    Si legge così nei PRENOTANDA di Paolo VI
    http://www.maranatha.it/Praenotanda/bk08page.htm

    In quel dire "STABILIRANNO" non significa che i vescovi possono INVENTARE nuovi modi....se tale INDOLE non corrispondesse all'atteggiamento di SILENZIO E PREGHIERA VALIDI IN TUTTA LA CHIESA il vescovo DEVE attenersi a questa DISCIPLINA...idem il sacerdote che NON può inventarsi la Messa....^___^

    INFATTI....nella riformulazione del Nuovo Messale firmato nel 2000 da Giovanni Paolo II, alla frase sopra riportata è stata fatta una aggiunta:

    Spetta alle Conferenze Episcopali stabilire il modo di compiere questo gesto di pace secondo l'indole e le usanze dei popoli. Conviene tuttavia che ciascuno dia la pace soltanto a chi gli sta più vicino, in modo sobrio.

    *****
    tuttavia che ciascuno dia la pace soltanto a chi gli sta più vicino, in modo sobrio
    http://www.liturgia.maranatha.it/Ordmessale/b1/2page.htm
    *******

    ^___^... è stato aggiunto dunque un ordine disciplinare....

    RispondiElimina
  42. P.S.

    chiarimento sulla Nostra Aetate....

    ATTENZIONE....tale Documento non discute affatto sul rinnegamento che il cristiano debba avere in quel NON AVER CREDUTO O NON AVER ACCOLTO IL MESSIA da parte dei Giudei, ma chiarisce quanto già espresso dal CONCILIO DI TRENTO SULLA "COLPA COLLETTIVA" ossia già Trento stabilì che TUTTI NOI, CON I NOSTRI PECCATI ERAVAMO E SIAMO RESPONSABILI DELLA MORTE DI CRISTO...^___^

    spiega Ratzinger nel 1994

    Nessuna colpa collettiva dei giudei

    Innanzitutto si pone la questione storica dello svolgimento del processo e dell'esecuzione della condanna. I titoli delle quattro sezioni del Catechismo che trattano questo argomento indicano già l'orientamento: «Divisioni delle autorità ebraiche a riguardo di Gesù», «Gli Ebrei non sono collettivamente responsabili della morte di Gesù». Il Catechismo ricorda in proposito che, secondo la testimonianza degli evangelisti, alcune personalità giudaiche molto stimate erano seguaci di Gesù, anzi, che, secondo Giovanni, poco prima della morte di Gesù «molti dei capi credettero in lui» ( Gv 12,42). Il Catechismo ricorda anche che all'indomani della Pentecoste, stando agli Atti degli Apostoli, «un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede» (At 6,7). Viene inoltre citata l'affermazione di Giacomo secondo cui «parecchie migliaia di Giudei sono venuti alla fede,e tutti sono gelosamente attaccati alla Legge» (At 21,20 ). È così messo in chiaro che il racconto del processo di Gesù non può in alcun modo fondare la tesi di una colpa collettiva degli ebrei; il Vaticano II viene espressamente citato: «Quanto è stato commesso durante la Passione non può essere imputato ne indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, ne agli Ebrei del nostro tempo [...]. Gli Ebrei non devono essere presentati ne come rigettati da Dio, ne come maledetti, come se ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura» (597; Nostra aetate 4).

    e poichè neppure la Chiesa può cancellare ciò che dice san Paolo sull'argomento...in quel dire di Paolo "i giudei sono nemici del VANGELO a nostro vantaggio...." tale interpretazione NON VA COLLOCATA NELLA CONDANNA A TUTTO ISRAELE DI IERI NE' DI OGGI circa il processo e la condanna di Gesù....ma va collocata nel suo giusto verso: ossia NOI NON PREDICHIAMO IL RIFIUTO DEI GIUDEI AL MESSIA....
    ^__^

    RispondiElimina
  43. credo che sia necessario
    che io mi spieghi...

    Ho semplicemente postato un discorso del papa che, da par suo, faceva chiarezza in modo inderogabile a mio avviso sulla questione ebraica.
    Mi sembrava rilevante alla discussione e, non ho aggiunto verbo, se non sottolineato dei punti che mi sembravano importanti.
    (ho sottilineato anche "cio che ci separa")

    caro Stephanos, fratello mio,
    possibile che prendi tutto come un 'accusa personale?

    LUNGI da ME accusare, in blocco il blog di antisemitismo ne' tantomeno alcuno dei blogger in particolare.
    Su te, Mic e altri che conosco un po meglio potrei poi dire con sicurezza che NON SIETE antisemiti.

    Ho semplicemente voluto dare un contributo per la chiarezza dei generici visitatori del blog, nel caso ci fosse in qualcuno un po' di confusione su questo punto.

    Infatti e' inoppugnabile che per qualche curiosa ragione, fra la gente vicina alla tradizione, episodicamente si instaura in ALCUNI una forma di estremismo che dal giustamente "desiderare la conversione" degli ebrei passa a una forma di "disprezzo" che e' molto vicina all'antisemitismo. Immagino che tutti ne conoscete esempi nei vari siti della rete.


    Quindi nulla di personale.CHIARO?


    L'unica "frecciata" personale contenuta nella mia sottolineatura, e' lo ammetto, la quella di "Shabbat Shalom", diretta verso un infelice post di Tripudio che giocava con la frase "Shema, Shekina,Shemenza,Shempiaggine", come se il solo fatto di usare parole ebraiche sia segno di stupidita' o di eresia. Sara lieto il nostro amico di sentire prononciare la "Shh" anche dal nostro S.Padre?
    ma era bonaria ironia ^__^

    RispondiElimina
  44. Dunque.

    Non riesco a non esprimere tutta la mia indignazione, la mia tristezza, il mio dolore. Non riesco a non far ascoltare il mio "grido" di sofferenza e la mia richiesta di aiuto. A tutti i Sacri Sacerdoti! A tutti i Dsicepoli del Signore o che si dicono tali. A tutti coloro che si "sentono" Chiesa o parte di essa!

    Ciò che sta subendo la Chiesa da questi ultimi quarant'anni è terribile! Le persecuzioni che stanno subendo i Discepoli del Signore sono Offerte dei Decepoli davanti a Dio, di Soave Odore, ma non sono e non possono essere Taciute nè accolte! Le persecuzioni sono sempre abomini! Sia fisiche che Morali! Peggio ancora quando queste vengono da coloro che si vestono di Gesù! Il Sommo Buono! Coloro che, Discepoli e "Maestri", si "fregiano" del suo Santo Nome! Questo va oltre la nostra "condotta personale"! Questa realtà deve essere Gridata dai tetti! Perchè la confusione, la ribellione, l'arroganza, l'oppressione, non può essere benedetta mai... a maggior ragione se fatta coprendosi dietro Simboli Santi e Giusti!

    Il Santo Padre ha confermato il suo Lamento! non e' possibile che un Papa, nel ministero della Conferma della nostra Fede di Sempre, sia contestato, sovvertito, inascoltato! E nulla succede! Non è possibile che i nostri Maestri nella Fede possano continuare a dare questo scandalo, a creare così tanta divisione, a creare così tanta confusione, creare così tanti danni al Popolo Santo! basta! Signore ascoltaci! Ascolta il nostro Grido e perdona i nostri peccati, che frenano il tuo abbraccio!

    Non è più sopportabile anche la retorica veramente razzista espressa anche da "Daquestosapranno" (vergogna!) che cita parole del Papa in modo strumentale e vergognoso contro di noi, passando l'accusa di antisemitismo che io non tollero e non tollerero' piu'! E' Vergognoso! Noi stiamo aderendo alla Fede Cattolica Romana, Professata da 2000 anni da Pietro e i Suoi! E' ora di finirla di trattarci come spazzatura, insultarci, deriderci, accusarci di antisemitismo agitando questo terribile insulto come una clava sulla nostra testa!
    Ma cosa scrivo... Ecco la via del Golgota! A questo sono Chiamato!

    Ma il Male non diventa bene! Il male rimane male! Il male va mostrato come male! Il male non puo' e non potra' mai essere giustificato! Cristo non ha Giustificato il Male ma chi ha aderito al Male, dandogli una possibilita'!

    Ora: chi ci accusa di antisemitismo deve dimostrare la verità di questa accusa! E' vergognoso ed insopportabile che anche "cattolici" ritengano la Chiesa responsabile, anche solo "nominalmente" dell'esistenza del razzismo e dell'antisemitismo! E' vergognoso che le Preghiere per la conversione degli Ebrei, il desiderio di vederli Riconoscere ed Onorare l'Unico Vero Dio, Cristo Gesù, col Padre e lo Spirito, venga continuamente definito nel migliore dei casi "inopportuno" e una "mancanza di rispetto". Nel peggiore, razzismo! Vergogna!

    Voi, che continuate a distribuire maledizioni e condanne accusando NOI senza argomentare nulla (!!), noi che ci limitiamo a Professare pubblicamente la nostra Fede; state buttando fango sulla Chiesa contribuendo a sporcare la sua Bellezza! State coprendo la Chiesa di ogni insulto, di ogni vergogna, senza volere la Verità ma sposando la mentalità di questo mondo per far passare i vostri indegni "ideali di Chiesa", le ideologie e filosofie di questo mondo divinizzate, che per poter "vincere" non si curano della Chiesa, quella Vera!

    E' una vergogna che per il proprio idolo, per la propria "chiesa", la Fede di Sempre sia coperta di ogni insulto, sia sporcata con ogni indegna allusione, sia definita "falsa" e bisognosa dei "veri pensieri di questo mondo" per essere riportata alle "origini"!! E tutto questo solo per mezzo di arbitri e pregiudizi di ogni specie, che dovrebbero "bastare" per sovvertire e devastare l'Edificio che il Signore ha costruito..

    Dio vi perdoni! Abbiate pietà di voi stessi e di noi e tornate in seno alla madre! Ve lo chiedo supplicandovi, e portando la vostra attenzione non alla mia intemperanza ma alla fede di sempre, che da sola e' l'unica verita' da condividere o rifiutare. Liberamente!

    E' disgustoso vedere come ignobilmente si perseguano inciuci, compromessi di ogni genere, ribellioni, atti di pressione e di forza, strumentalizzazioni e accuse, per l'idolo! E ignobile vedere il tacitamento, la persecuzione, il maltrattamento, la soppressione, la delegittimazione, la diffamazione, e per giunta senza nessun argomento (ripeto: senza nessun argomento nel merito!), per il trionfo dell'idolo!

    Nessuno di quelli che infangano la chiesa dal di dentro ha mai confrontato se stesso e la propria "idea" con le "armi dello studio argomentato" e della "dialettica dignitosa"! E' uno spettacolo indegno, tale da far annotare ad un pontefice, pieno di dolore, l'inapplicazione delle sue norme per la conferma della fede di sempre!

    Ciò che è indegno, poi, è l'insulto continuo all'intelligenza e alla dignità di chi registra questa sovversione e ne è vittima, condannandolo e definendolo scismatico e ribelle, per il fatto di parlare, discernere e ragionare secondala volontà della Chiesa!

    Questa vergogna non è più sopportabile! Non per me o per noi ma per la santa Chiesa cattolica romana, che mentre i cani muti si disgustavano per le parole del papa, sotto i riflettori di questo mondo, lasciava i nostri fratelli discepoli di Gesu' sono in mezzo alla strada …oppressi!
    Mentre si balla intorno ai "banchetti della pasqua ebrea", si ignora la volonta' di Pietro, prendendoci pure per i fondelli sbandierandone "amore e fedelta'"! e ignorando i fratelli!

    Signore, perdonami e calmami. Perchè non riesco a sopportare questa vergogna! Oltre che peccatore e ribelle a te, devo anche vedere che chi ti Rappresenta, invece di curarmi fa gli affaracci suoi! E io muoio invece che essere salvato ed invece che vivere! Come è nella tua Volontà! Invece che essere curato dal Sacrosanto Sacrificio della Messa, che tu hai voluto per la nostra Salvezza, devo assistere alle "pasque ebree"! E devo pure starmi zitto! Perchè altrimenti sono antisemita!
    Vergognatevi! Cani muti!

    RispondiElimina
  45. Cara Caterina e gli altri,
    sappiamo che Gesù non faceva politica, ma la facciamo noi, e anche la Chiesa, anche se indirettamente. Perquesto motivo, anche se sappiamo la differenza che c'è tra antisemitismo e antigiudaismo, non possiamo non tener conto del fatto che le due cose rischiano di sovrapporsi nella mentalità dimolte persone.
    Del resto il post di 'daquesto..' andava inquesta direzione.
    Se uno che proviene da tanti anni di cammino suo e della sua famiglia, non ha capito la differenza, tantomeno la capirà la società,
    anche perchè, e questa è una mia opinione, l'antisemitismo è qualcosa che va al di là di ogni possibile spiegazione umana, o storica o sociologica. E' una tentazione presente in ogni epoca storica, ed evidentemente ha a che fare col legame che questo popolo ha con Dio.

    Per questo non è il caso di fare troppi distinguo nella nostra epoca, che è diversa da quella di S.Paolo, in cui i perseguitati erano i critiani, e in cui si gettavano le basi di una teologia completamente nuova.

    In questo caso, noi non possiamo far altro che affermare la verità, e non dire che gli altri sbagliano,
    così come ha fatto il papa, modificando la preghiera del venerdì santo.

    E poi non ho capito le parole di Stephanos, sembra che siano contro i nc, ma anche contro i vescovi ribelli?

    RispondiElimina
  46. CITTA' DEL VATICANO - La messa in latino viene di fatto ostacolata dagli stessi vescovi. A denunciarlo in un convegno nella Città del Vaticano è il Segretario della Commissione Ecclesia Dei, monsignor Camille Perl: "In Italia la maggioranza dei vescovi, con poche ammirevoli eccezioni, ha posto ostacoli all'applicazione del motu proprio sulla messa in latino. Lo stesso bisogna dire di molti superiori generali che vietano ai loro sacerdoti di celebrare la messa secondo il rito antico".

    Ad organizzare l'incontro "Il motu proprio Summorum Pontificum di Sua Santità Benedetto XVI - Una ricchezza spirituale per tutta la Chiesa un anno dopo" l'associazione "Giovani e tradizione" con il patrocinio della Commissione "Ecclesia Dei", il cui compito è quello di favorire il rientro dei lefevbriani all'interno della Chiesa cattolica.

    Ma ostacoli alla messa in latino ci sono anche all'estero: "In Germania la Conferenza episcopale ha pubblicato una direttiva molto burocratica che rende di difficile applicazione il motu proprio". Le richieste da parte dei fedeli provengono da un nucleo di Paesi: Francia, Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Australia. In Francia vi sono luci e ombre. Alcuni giovani sacerdoti hanno preso l'iniziativa, ha spiegato monsignor Perl, di celebrare la messa secondo il rito di San Pio V rivisto da Giovanni XXIII senza chiedere l'autorizzazione ai vescovi. "Del resto - ha detto il Segretario di Ecclesia Dei - il Papa aveva messo nelle loro mani il messale antico. Alcuni vescovi hanno appoggiato queste iniziative, altri no".

    Ma il problema in Francia come in Germania è, più in generale, la scarsità dei sacerdoti: "Si accumulano sulla mia scrivania le lettere di fedeli di varie parti del mondo che reclamano l'applicazione del motu proprio. Ma bisogna tenere conto del fatto che il numero dei sacerdoti è scarso un po' ovunque. Così un prete che deve già celebrare tre o quattro messe in un giorno non riesce ad aggiungerne un'altra. Questo è un problema soprattutto nelle diocesi di campagna in Francia e in Germania dove un solo prete ha un territorio ampio da coprire".

    Inoltre, ha detto ancora monsignor Perl, "bisogna tenere conto che il rito riformato da Paolo VI è in vigore da 40 anni e ci sono molti preti che non sanno celebrare la messa con il vecchio rito; senza contare che sono stati indottrinati secondo una visione precisa: cioè che la vecchia liturgia superata". Tuttavia ci sono anche giovani sacerdoti che vogliono celebrare la messa in latino "e credo che il Papa abbia fatto il motu proprio pensando a loro".

    Anche negli Stati Uniti ci sono fedeli che devono fare parecchia strada per raggiungere la chiesa dove si celebra la messa in latino perché non tutti i sacerdoti la vogliono celebrare. Così, ha detto Perl, "dobbiamo ricordarci che un anno è poco nella vita della Chiesa, ed è normale che molti fedeli siano delusi perché pensavano a un'applicazione immediata e capillare ovunque". Tuttavia, a un anno di distanza il clima sta cambiando favorevolmente

    "Non abbiamo intenzione di fare il processo alla liturgia nuova", tuttavia la liturgia post-conciliare "è una mescolanza di antico e nuovo che produce spesso una mancanza di armonia e una confusione", ha concluso monsignor Perl.

    (16 settembre 2008)

    RispondiElimina
  47. Dice Michela:

    "E poi non ho capito le parole di Stephanos, sembra che siano contro i nc, ma anche contro i vescovi ribelli?"

    Carissima. Il mio messaggio-sfogo (SONO UMANO!) non era "contro" qualcuno ma constatava una realtà di fatto. Era "pro" cattolicesimo. "Pro" tutti coloro che stanno soffrendo come cani, in mezzo alla strada, cacciati rifiutati, insultati. La Misericordia che si deve usare nei confronti di tutti, soprattutto gli erranti (nei quali mi metto), non è certo tale da ignorare la situazioni di ingiustizia. Ma è tale da SUPERARLE nel Perdono reciproco.

    Io dico: se per tutti gli altri, i ribelli, i sovvertitori, coloro che si dicono "cattolici" ma "autonomisti" (e in questi vi sono tanti, troppi Vescovi), vale la regola dell' "accoglienza", a maggior ragione deve valere per chi in teoria dovrebbe essere accolto per "definizione"!

    I Fedeli Tradizionali (che non è detto siano -isti!) sono trattati come spazzatura e malamente "sopportati". Per tutti gli altri che minano l'edificio alle fondamenta in vari modi (chi nella Fede, chi nella Litrugia, chi nella Morale, chi in altro) non vi sono condizioni, che invece dovrebbero esserci a loro stesso beneficio!
    Questo è emerso con prepotenza in questi giorni, in cui Benedetto ci ha illuminato riguardo i Sacramenti del Matrimonio e della Messa, che ha ribadito essere NON DI NOSTRA PROPRIETA' ma Dono e Mistero.

    Alla sua Guida Sapiente rispondono "Sacerdoti" che pubblicamente si dichiarano in disaccordo e che affermano di voler continuare a fare a modo proprio! Sia per l'amministrazione dei Sacramenti che per altro! I Vescovi hanno ostacolato pubblicamente in Francia la messa in atto del MP, con conseguenze disastrose. Il Papa è costretto a registrare una indifferenza alle sue Norme! E io mi chiedo come sia possibile !

    Mi sento sempre più spaesato, perchè questo mi fa pensare che l'Autorità di Pietro, di origine DIVINA, non sia più riconosciuta! E questa è una catastrofe!

    Ha ragione Caterina quando dice che a noi spetta la PAZIENZA del dialogo fecondo! Ma da Uomo quale sono ha anche bisogno della COnferma, del Sostegno, di una Parola di conforto da parte dei Ministri del Figlio! Mi guardo intorno e vedo solo autonomia soggettivista! Sono in mezzo a diecimila contraddizioni e ad una frammentazione della Chiesa senza precedenti. E mi chiedo se io debba "rassegnarmi" e "staccarmi" da chi mi allontana dalla Fede (e non sai quanto vorrei) cercando di Seguire il Signore nella Chiesa di Sempre (vera Chiesa Cattolica che Segue e Obbedisce a Pietro), lasciando STARE tutti e tutto, oppure continuare a ragionare, dialogare, confrontarmi e testimoniare...Sebbene sia limitato e commetta errori.

    Se oggi non possiamo pregare per gli Ebrei (ripeto: Pregare per loro!) perchè ciò viene definito antisemitismo o "potrebbe essere frainteso" e se la Santa Chiesa non può esprimere la sua Fede nell'Unico Dio Padre Figlio e SPirito Santo senza che gli "altri" non abbiano dato "consenso", allora non so più se tutto questo corrisponde alla Volontà del Signore!

    La Volontà di Gesù, mi è stato insegnato, è quella che il Mondo lo Conosca e che per Mezzo suo a tutti sia data la possibilità della Salvezza. Che la Salvezza non è in altro ("non vi è altro Nome per mezzo del quale ci si possa Salvare"!) se non in Gesù, nella Sua UNICA e Santa Chiesa Cattolica ROmana.
    Per cui mi infastidiscono sempre di più le "precisazioni" di tanti o le "reprimende" che impediscono, sotto la richiesta di "obbedienza" fatta valere spesso dall'abito che si indossa, di Professare Gesù Cristo quale unico Signore Dio, Presente realmente nel Sacramento dell'Altare!

    E a questo punto mi chiedo che valore possa avere tale "obbedienza", se per causa di questa si omette la Professione di Fede! Non disse il Signore che chi si vergognerà di Lui, riceverà la Vergogna del Figlio dell'Uomo nell'ultimo giorno?

    Non è forse questo il caso, riguardo le persone che non riconoscono l'unico Vero Dio, in cui si dovrebbe Professare (con immenso tatto e rispetto, ovviamente) che Cristo Gesù è il Signore? Noi abbiamo la certezza che il "fine" del Cattolicesimo non è "ingrossare le fila e aumentare il numero". Non è riaffermare il Cristianesimo dove si va "spegnendo". Il fine è Annunciare la Salvezza a tutti e lasciare che la Grazia Lavori per noi e che noi collaboriamo con Lei! Il nostro dovere è infatti la Professione di Fede, la Coerenza con la Vita e l'Annuncio.

    Ma come si fa a "scindere" tutto questo? Come si fa a "non urtare" chi addirittura impedisce di proclamare che Gesù Cristo è il Signore? Gesù disse che sarebbe stato "pietra d'Inciampo"! Possiamo noi "evitare" l'inciampo? Là dove solo Dio può "intervenire"?

    Non è possibile proseguire in questo modo. E io ho bisogno di coerenza. Perchè altrimenti è il caos! A=A. Non è possibile dire che A=Z!

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  48. Ecco Aldo. Come volevasi dimostrare...

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  49. Caro Stefano.. non è una bella notizia.. ma almeno c'è qualcuno nella alte sfere che appoggia e difende il Santo Padre..

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  50. Cara Micaela concordo con te sulla contestualizzazione dei distinguo....tuttavia se prima non si fa il distinguo difficle capire il Nostra Aetate... ^___^ prima occorre fare i distinguo, poi comprendere in quale modo la Chiesa STA INTERPRETANDO questi nuovi rapporti con altre fedi...per questo suggerivo quel libro di Ratzinger....^___^

    ************

    Stephanos....mi sembri il profeta Elia......^__^
    ahahahahahahahahahahah
    ^--^

    a tal proposito sempre da quel libro di Ratzinger segnalato, c'è una bellissima omelia sua che dice :

    Nel regno settentrionale delle dieci tribù che si erano separate da Giuda, sotto il dominio di una regina pagana e di un re di lei succube, la fede nel Dio dei Padri, nell’unico Dio, si era quasi del tutto estinta. Elia, unico profeta superstite di questo Dio, si trovava di fronte a quattrocento profeti del culto della fecondità del dio Baal.

    Fuoco dal cielo

    In questa situazione, in cui la causa di Dio pare davvero senza prospettive, Elia invoca il fuoco dal cielo e la sua richiesta viene esaudita, così che i quattrocento profeti vengono passati a fil di spada. Ma ben presto Elia deve riconoscere che non è questo il modo in cui Dio vince; che la fede non può essere rafforzata da simili segni, mediante la violenza. Permane il potere della regina pagana, che trova una corrispondenza profonda nell’inclinazione del cuore umano al paganesimo, nel senso di estraneità nei confronti del Dio ignoto, nel radicamento nelle cose di questo mondo e nelle sue abitudini. Affinchè rinasca la fede deve succedere di più e di altro.
    Elia deve fuggire davanti al potere del re. E così anche l’ultimo profeta del Signore scompare dal paese. Sembra che Dio abbia fallito, la sua storia pare alla fine. Ed Elia stesso si rassegna, ha perso. La sua grandezza va a pezzi, vuole morire, tutto ormai va in rovina, tutto è inutile.

    La fiamma dell’Oreb

    E in questo momento in cui egli perde la sua grandezza, in cui crede di non essere in grado di restaurare il regno di Dio, le vie di Dio conoscono un nuovo principio.
    Ora, infatti, Dio stesso può, anzi deve agire. La fuga diventa una via di fede.

    (....)
    e prosegue:

    Elia giunge sull’Oreb, il monte di Dio; la rivelazione deve avvenire nuovamente ed essa lo introduce in una nuova fase. Ora infatti diventa evidente che colui che egli ha cercato nel fuoco, non è nella tempesta e nella violenza. Dio è nel leggero, silenzioso soffio dello Spirito Santo.
    Diventa evidente che Dio è altro, è lieve, in confronto ai rumori di questo mondo. E così l’esperienza di Elia conduce direttamente nel Nuovo Testamento, al Vangelo, alla figura di Gesù, in cui si è compiuto quanto era scritto sul servo del Signore: Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta (Is.42, 2-3).

    e conclude il passo dicendo:

    Anche noi sperimentiamo questa impotenza di Dio che sembra sempre essere lo sconfitto; e vorremo che fosse più forte, più evidente, più potente di fronte di fronte a tutti i fallimenti, i pericoli e le minacce di questo mondo. Dobbiamo apprendere di nuovo questo mistero dell’Oreb, che in Cristo è divenuto una figura concreta, imparare che solo nel silenzio, in ciò che è a malapena percettibile, avviene sempre ciò che è grande: l’uomo diventa immagine di Dio e il mondo torna a essere lo splendore della maestà di Dio.
    Vogliamo pregare il Signore che ci dia la capacità di percepire la sua silenziosa presenza, che ci aiuti a non rimanere tanto assordati dal chiasso di questo mondo che i nostri sensi non si accorgono più di Lui…


    ^___^
    fraternamente CaterinaLD

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  51. dice Steph
    "Sono in mezzo a diecimila contraddizioni e ad una frammentazione della Chiesa senza precedenti. E mi chiedo se io debba "rassegnarmi" e "staccarmi" da chi mi allontana dalla Fede "

    chi ti allontana dalla Fede?
    la risposta la sai....

    "cercando di Seguire il Signore nella Chiesa di Sempre (vera Chiesa Cattolica che Segue e Obbedisce a Pietro), lasciando STARE tutti e tutto,"

    ci sei già nella Chiesa Cattolica, che segue e obbedisce a Pietro come sa e come può.

    "Se oggi non possiamo pregare per gli Ebrei (ripeto: Pregare per loro!) perchè ciò viene definito antisemitismo o "potrebbe essere frainteso" e se la Santa Chiesa non può esprimere la sua Fede nell'Unico Dio Padre Figlio e SPirito Santo senza che gli "altri" non abbiano dato "consenso", allora non so più se tutto questo corrisponde alla Volontà del Signore!"

    Questo non è vero: non possiamo più dire che sono nelle tenebre, ma possiamo pregare perchè riconoscano l'unico Messia.

    Epoi c'è una cosa che va tenuta in conto: colui che mi ascolta. Non posso buttare la verità in faccia a nessuno. Devo rispettare il mio interlocutore che potrebbe essere ignorante, o non capire le mie parole, e usarle male.
    Io credo che anche questa sia carità ed annuncio: Gesù parlava in parabole, non imponeva le cose, dava tempo a chi lo ascoltava di comprendere e di cambiare.

    "Non è possibile proseguire in questo modo. E io ho bisogno di coerenza. Perchè altrimenti è il caos! A=A. Non è possibile dire che A=Z!"

    Anch'io ragiono come te, ma qui ci viene chiesto un salto di qualità, quel fidarsi contro ogni ragionevolezza,
    sono prove che richiedono un affidarsi al Signore nell'amore.
    Ma siccome Lui sa che abbiamo bisogno di aiuti e di speranza, ci manda la notizia(v. post di Aldo) che ci sono giovani sacerdoti disposti a cambiare, e così andiamo avanti.

    RispondiElimina
  52. CADE PROPRIO A PROPOSITO QUANTO AFFERMA PROPRIO OGGI IL CARDINALE CASTRILLON HOJOS a proposito della celebrazione eucaristica ( parcellizzo il suo discorso per aver modo di commentarne a caldo i punti salienti):

    “Una liturgia che non mette Dio al centro non è cattolica.”

    (Mi domando quale connotazione abbia dunque una liturgia che al centro vede soltanto l’assemblea”presieduta” dal un presbitero, che è quanto avviene ormai nella stragrande maggioranza dei casi)

    “Credo che sia venuto meno, almeno in parte, il senso del sacro. Il senso mistico ed il valore della Croce.”

    (Il valore della Croce è il valore della liturgia che mette al centro Cristo e il Suo Sacrificio- La messa/banchetto escatologico è CHIARAMENTE protestante. Nulla di male per chi è in questa dimensione, ma deve riconoscerlo).

    ” Oggi inginocchiarsi fa stranezza, sembra fuori del tempo e dello spazio”

    (Quanta tristezza nel ricordare il braccio di ferro con la Santa Sede da parte di qualche “iniziatore” di qualche movimento che in modo superbo e arrogante impedisce ai suoi seguaci di inginocchiarsi…!!!)

    “La liturgia si basa anche sulla tradizione. Bisogna rivalutare il silenzio, la genuflessione e comprendere, cercare di far capire anche ai bimbi, che non è bello prendere in mano il corpo di Cristo, specialmente dopo aver preso un giocattolo. Bisognerebbe rispettarlo, riverirlo, con rispetto, in ginocchio e senza toccarlo”

    (si commenta da sè)

    ” La liturgia non diventi mai oggetto di liti. É il colmo prendersi a colpi di spada proprio per il sommo atto di amore. Tutti siano rispettosi delle idee altrui. Per esempio se il Papa da la comunione in ginocchio, il partito di coloro che vogliono sia amministrato così il sacramento canta vittoria, se accade il contrario esultano gli altri. In questo modo non si va vanti”.

    (Quante diatribe da parte di alcuni per avere uno speciale indulto per ricevere la comunione seduti o,al massimo, in piedi,ma al proprio posto)

    QUALCHE COROLLARIO SEMPRE A PROPOSITO DELLA DISCUSSIONE SUL MOTU PROPRIO:

    Monsignor Nicola Bux, Il noto ed affermato teologo ha ricordato che il tabernacolo, così come la Croce, dovrebbe stare al centro dell’altare, che l’idea di tradizione non è statica, ma “ dinamica” secondo la sua corretta origine terminologica, e che nella liturgia bisogna recuperare il “ senso del sacro”. Insomma, secondo Bux non è pensabile una liturgia senza l’amore per eccellenza che è Dio.

    Nel suo intervento Monsignor Camille Perl, Vice Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ha ricordato che “ al momento non vi sono bilanci né buoni, né cattivi e che occorre aspettare”. Ha ricordato che il Motu Proprio ha ricevuto buona accoglienza in Francia ed Usa, meno in Italia, Spagna e America Latina. Inoltre ha segnalato la pericolosità della protestantizzazione della teologia e della liturgia dopo il Vaticano II.

    …IL MOTU PROPRIO E’ STATO ACCOLTO DUNQUE DAPPERTUTTO MENO CHE IN ITALIA, SPAGNA E AMERICA LATINA…!

    (Non a caso, direi,si tratta delle zone di maggior diffusione di qualche movimento che non poco sta collaborando alla protestantizzazione della liturgia).

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  53. "fidarsi contro ogni ragionevolezza "

    Ti ringrazio per queste parole Michela!

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  54. IL MOTU PROPRIO DEL SENOR KIRIKUS


    E' giunta stasera attraverso i canali plkiani la risposta ai problemi emersi quest'oggi durante l'accesa discussione in corso sul motu proprio di Sua Santità.

    El senor Kirikus annuncia che esiste una sola strada per superare,anzi annientare tali problemi: basta, secondo la sua autorevole voce, azzerare completamente il motu proprio benedettiano e sostituirlo con il MotuProprioKirikiano di imminente pubblicazione e diffusione.

    In esso - secondo le anticipazioni del senor Kirikus - si prevede la facoltà a tutti di celebrare la Messa in mille modi possibili, purchè tutti allietati da almeno 20 chitarre, danze davidiche e con la collocazione sulla mensa di almeno due candelabri a nove bracci( essendo ormai uno insufficiente a causa della recessione in corso). Ne citiamo qualcuno:

    . banchetto escatologico dal vivo con mensa circolare e poltrone imbottite per l'assemblea, dotate anche di bracciolo portacenere;

    .banchetto escatologico in collegamento webcam con la Domus Aurea Galilaeae;

    .banchetto escatologico self service al momento del Pane;

    .banchetto escatologico in lingua catalana (è il banchetto principe).

    Dal canto suo Dona Carmenita, nel ricordare la sua personale opera di ispirazione ed elaborazione dell'importantissimo documento del senor Kirkus, ha chiarito alla stampa (rappresentata da Stefano Piscicedda di Paparazym.org) che il suo intervento si è limitato al Motu ( settore di sua massima esperienza), mentre il Proprio lo ha lasciato all'esclusiva ponderazione del senor Kirikus.

    Mister Presbyterus, dal canto suo, ha chiarito che alla stesutra del motupropriokirikiano a provveduto faticosamente numerandone le tre pagine che lo costituiscono.

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  55. Tuttavia, a un anno di distanza il clima sta cambiando favorevolmente

    così scrive a proposito del motu proprio la Repubblica...

    In realtà mons Perl ha detto che aul motu proprio sta "cambiando l'atmosfera", ma qualcuno ha fatto giustamente notare che la cosa non è molto rassicurante, perché l'"atmosfera" è qualcosa di instabile soggetta com'è a fluttuazioni e variazioni... magari sarebbe augurabile un "cambiamento di clima" da cui siamo ancora lontani...

    Mons. Perl ha richiamato alla "pazienza"; qualcuno gli ha chiesto se la pazienza doveva trasformarsi in rassegnazione e ha testimoniato che nella sua città era stata necessaria la mobilitazione di fedeli per la cessione di una chiesa ai luterani da parte del suo vescovo, refrattario a qualsiasi apertura nei confronti dei tradizionalisti...

    RispondiElimina
  56. ... qualcuno ha anche chiesto cosa pensare delle parole del Papa
    sul fatto che il motu proprio riguarda un esiguo numero di persone e sul termine "tolleranza", nonché sul del termine "cultura", trattandosi piuttosto di una questione di Fede, ma Mons Perl non ha risposto

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  57. Emma dice:
    "fidarsi contro ogni ragionevolezza "

    Ti ringrazio per queste parole Michela!

    La verità è che sto vivendo le stesse identiche sensazioni che ha manifestato Stephanos, solo che lui le vive in relazione a ciò che sta accadendo nella Chiesa oggi; io le vivo in un altro ambito, più personale.
    Mi viene il sospetto che possa c'entrare qualcosa il fatto di essere degli ex-nc.
    Per es. quando sei dentro ti dicono che se lasci il cammino lasci Cristo o la Chiesa. Questo non accade sempre, non è vero, ma può darsi che a distanza di anni resti una vocina interiore che ci autodanneggia, che ci rigetta nella confusione periodicamente, che nelle difficoltà del presente ci suggerisce nell'inconscio che i catechisti avevano ragione, che da soli non ce la facciamo, che è tutto un caos.
    Ecco perchè queste parole che ho scritto a Stephanos, le ho scritte soprattutto per me.

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  58. meno male che poi arriva la pulce, e ci facciamo una risata alla faccia di tutti i catechisti,
    immaginandoci i neocatecumenali seduti nelle poltrone con braccioli, posacenere, e comodi poggiapiedi!

    Chi è stato neocat sa quanto è importante allestire la sala con poltroncine comode, e quante decime se ne sono andate in alcantara, e comode imbottiture.

    E poi i posacenere, non è uno scherzo: quanto fumano i neocatecumenali!!

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  59. Ringrazio Caterina e Michela. E Francesco per le sue osservazioni.

    Sì è vero. Umanamente la stanchezza e lo sconforto si fanno sentire. E questo certo normale. Ci fa sentire Uomini. Ci fa essere Uomini. Dove si Incontra Dio è nel superamento di questo stato, per Suo Aiuto. Per Mezzo dell'Immacolata.

    Mentre scrivevo mi rendevo anche conto delle Risposte. La Via del Cattolico è la Via Crucis del Signore. La Verità del Cattolico è Gesù Cristo Signore, Custodita e Trasmessa dalla Santa Chiesa Cattolica di Sempre (di ogni tempo). La Vita del Cattolico è quella Donata da Cristo Signore!

    Ciò che mi colpisce di più non è tanto questo, che è il fondamento della nostra Fede. E' che a far percorrere la Via Crucis siano i Ministri del Figlio! E a generare dolore e divisione non sia SOLO la mentalità di questo mondo, ma la condivsione di questa nell' Ovile Santo ad opera di schiere di Uomini che si fregiano del Nome del Figlio!

    Insomma, la grande diversità di questo Tempo nella Storia della Chiesa sta in questo. Ai tempi dell'Arianesimo, sebbene si fosse diffuso in modo incredibile attentando alla Fondamenta vi era comunque qualcosa che oggi sembra non esistere: la Fermezza della Roccia della Fede! Infatti grazie a questa fermezza e alla sopravvivenza di questa fiaccola, Ario è stato sconfitto!

    Quello che manca Oggi è proprio la Fermezza. Che infatti è stata "sospesa". E' inevitabile che vi siano Scandali! E' inevitabile che siano più o meno grandi e coinvolgano più o meno persone. E' inevitabile che vi siano sequele ad "ogni prurito" e ad "ogni vento di dottrina" che fanno più o meno proseliti. Ciò che in questi casi fa superare le burrasche è sempre la stessa cosa, anzi Persona: la Roccia della Fede di Gesù il Cristo Signore!

    Questa Casa è quella Costruita Sulla Roccia, come ricorda l'Insegnamento del Divino Maestro! Ma guai a quando gli Uomini abbandonano questa Casa e costruiscono sulla Sabbia! E guai a quando gli Uomini danno lo stesso Nome a queste due Case!

    Oggi, è evidente, la Casa è quella sulla Sabbia. Oscillante nelle incertezze e arbitrariamente "chiamata" Casa sulla Roccia!

    Se non si recupera la Fermezza, che è Misericordia (!!!), si potrà solo registrare un peggioramento nella nostra Divisione.

    Infatti ciò che può e potrà finalmente portare la PACE nell' Ovile Santo così ATTACCATO dal Nemico è INDIVIDUARE dove stia mietendo le sue vittime! Individuare l'Errore e respingerlo per diffondere la Verità!

    Ma che lo stia scrivendo io, qui, invocando questa Fermezza, certamente non è bello!

    Le Disposizione e le "Leggi della Chiesa", che sono "Leggi dell'Amore" hanno bisogno della Disciplina che le IDENTIFICHI!

    Anche se "formalmente" la Legge della Chiesa è sempre la stessa (più o meno) è un fatto che è stata sospesa e nessuno la ripristina.

    Questo è il nostro vero grande problema. Questo ci divide, crea "chiese ufficiose", crea scontri, crea dissapori, crea problemi di ogni genere!

    Quando si smettera di dire che Una Cosa ed il Suo Esatto Contrario SONO UGUALI, allora si potrà cominciare ad aggrapparsi alla Roccia Vera! E questo certamente non garantisce la "vita comoda"! Garantisce però una cosa fondamentale CHIESTA da Dio: che la Chiesa si poggi sulla Roccia di Gesù! E non credo che il "fatalismo" possa essere nostro criterio! Bisogna combattere affinchè questo decreto di Dio sia realizzato. Ognuno nel proprio ambito.

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  60. "Ciò che mi colpisce di più non è tanto questo, che è il fondamento della nostra Fede. E' che a far percorrere la Via Crucis siano i Ministri del Figlio! E a generare dolore e divisione non sia SOLO la mentalità di questo mondo, ma la condivsione di questa nell' Ovile Santo ad opera di schiere di Uomini che si fregiano del Nome del Figlio!"

    dauna parte penso che sia normale che le cose che ci fanno soffrire di più sono le cose/persone che amiamo di più.
    Però non credo sia giusto dire che sono i Ministri la causa del nostro calvario.
    C'è sempre un sottile discrimine tra ciò che è oggettivamente ingiusto e va combattutto perchè genera il male, e ciò che invece va accettato e amato come una croce che Dio ha voluto direttamente per noi, perchè attraverso di essa vuole darci qualche grazia particolare.
    Questa è la fatica quotidiana del discernimento che nessun altro può fare al nostro posto.
    per cui non possiamo dire 'devi fare così, devi essere più severo'
    Non possiamo dirlo a noi, e non possiamo dirlo alla gerarchia.
    Possiamo parlarne, questo sì, convincere, ma non imporre.

    Anche perchè la fermezza della Fede, non è scomparsa, c'è negli uomini di preghiera che vivono nascosti, c'è nella chiesa, ma è 'a tratti', anche nella stessa persona, anche un vescovo può dire cose importanti e belle e poi fare la Messa degli stregoni, come nel video del card.Arinze che era stato segnalato.
    Evidentemente il cardinale ha visto che era giusto così, e a me va bene così, di sicuro ne sa più di me.
    So che la Chiesa sembra allo sbando, ma negli ultimi 150 anni abbiamo avuto papi valentissimi, come non ce ne sono stati nel passato.
    Anche i Santi: forse pochi ma valorosissimi. Un grandissimo numero di martiri nel XX sec.
    Adesso tu dici che c'è una forma di persecuzione che proviene dalla chiesa stessa: bene, abbiamo la Roccia, conosciamo la Strada, di che cosa avremo timore?

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  61. stephanos78 ha detto...


    Oggi, è evidente, la Casa è quella sulla Sabbia. Oscillante nelle incertezze e arbitrariamente "chiamata" Casa sulla Roccia!

    Se non si recupera la Fermezza, che è Misericordia (!!!), si potrà solo registrare un peggioramento nella nostra Divisione.


    ****************

    e no!! non sono d'accordo, anche se so che volevi dire ben altro....^___^ ma detta così sembra che Cristo abbia traslocato dal SUO CORPO....sembra che abbia DIVORZIATO DALLA SUA SPOSA.... sembra che la Chiesa sia salita su una sorta di camper e scendendo dalla ROCCIA sia andata in una palude...
    ^___^
    non è così eh! lo diciamo per chi ci legge!

    La Chiesa è e resterà PER SEMPRE SULLA ROCCIA....siamo NOI, i fedeli che costruiscono una chiesa propria SULLA SABBIA quando appunto NON restano FEDELI alla Chiesa fondata sulla Roccia... ^___^
    certamente nel tentativo di modificarne l'assetto tale Chiesa SUBISCE QUALCHE ROVINA... SUBISCE DEVASTAZIONI....SUBISCE LE INTEMPERIE...MA LE SUE FONDAMENTA STANNO LI, SULLA ROCCIA ergo: le porte degli inferi non prevarranno... ^__^
    e chi resta ATTACCATO alle fondamenta(=DOTTRINE) NON PERISCE...^__^

    Amico Stephanos....quando c'è un terremoto come reagiamo?
    Io l'ho provato....ed essendo che abitavo al quinto piano con i figli piccoli non potevo prendere le scale....ci siamo ranicchiati sotto un tavolo che ho trascinato di corsa A RIDOSSO DELL'ARCHITRAVE DELLE FONDAMENTA DEL MURO MAESTRO....e li abbiamo cominciato a pregare...^__^

    E' vero che le nostre case possono anche crollare...ma gli esperti dicono che il muro maestro se proprio deve cadere, cede per ultimo....
    Il nostro MURO MAESTRO NON CEDE, ne abbiamo la certezza ASSOLUTA...
    ergo, non rattristiamoci con pensieri che guardano solo allo sfascio....tanto Stephanos...mettiamoci l'anima in pace, nella grande apostasia annunciata da san Paolo VEDREMO LA DSESOLAZIONE A RIDOSSO DELLE ROVINE DELLA CHIESA...^___^ anche la Chiesa subirà pesanti sconfitte...non si tratta di rassegnazione, ma dovrà accadere perchè si manifesti l'Anticristo...ecco perchè diciamo: chi sta con il Papa non sbaglia mai....perchè nel momento della prova tutti abbandoneranno il Papa come abbandonarono Gesù... lo dicono le profezie BIBLICHE, pochi resteranno fedeli nel momento della prova... e la Chiesa stessa, proprio come accadde per il suo Sposo, SEMBRERA' finita, distrutta, MORTA... ma sarà solo per poco...(il tempo è relativo, la Bibbia non si esprime con un tempo specifico), dopo la Chiesa, come il suo Sposo, RIEMERGERA' DALLA DEVATSTAZIONE e solo dopo ci sarà il ritorno di Cristo....
    ^___^

    questo è quanto ci dice l'aspetto escatologico biblico sugli eventi che riguardano la Chiesa...saranno questi i tempi? io credo di si, quanto alla loro durata non saprei....ma credo che siamo solo agli inizi...^___^

    Ciao CaterinaLD

    RispondiElimina
  62. Dice Cate:

    "e no!! non sono d'accordo, anche se so che volevi dire ben altro"

    Si infatti ;-)
    Mi rendo conto di aver svolto il mio ragionamento come se la Casa Sulla Roccia fosse in qualche modo "sconfitta". In realtà è quello che ho scritto qui, ciò che intendevo:

    "Ma guai a quando gli Uomini abbandonano questa Casa e costruiscono sulla Sabbia! E guai a quando gli Uomini danno lo stesso Nome a queste due Case!"

    Sono certo che la Casa sulla Roccia rimarrà e sarà "popolata" e sono certo anche di quello che mi hai ricordato tu.

    La differenza a cui mi riferivo è il fatto che oggi si sia compiuto un salto "di qualità" rispetto a tutte le tempeste da noi vissute.

    Mentre davanti alla Casa sulla Sabbia si diceva e si conosceva che quella era Sabbia, oggi ala Sabbia è definita Roccia e viceversa! Questo fatto non è assolutamente marginale! Anzi. Direi che è fondamentale!

    E' proprio qui il problema CREATO DA NOI UOMINI, ovviamente. E NOI UOMINI ci "spostiamo" nell' Altra Casa. Senza per questo, ovviamente, avere il potere di "prevalere" su quella Vera!

    Ma come ricordi anche tu, la "solitudine" della Casa sulla Roccia è una possibilità... Secondo me "aggravata", "accelerata" da questa imposizione di scambiare le IDENTITA'... delle due Case!

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  63. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  64. RIPOSTO PER AGGIUNGERE IL FINALE....


    ...non c'è dubbio caro Stephanos....che molto dipende da noi ^___^ il Signore non ha forse riposto nelle NOSTRE MANI i suoi Tesori?(=Sacramenti, Liturgia, Eucarestia, Riconciliazione....)
    Tremo al solo pensiero di quando mi saranno richiesti i talenti che mi furono dati ^___^

    Certamente confido nella Misericordia di Dio, ma so anche che la Sua Giustizia è GIUSTA...e di conseguenza non posso barare con me stessa...per questo ti comprendo e comprendo l'allarme che lanci e spero che anche altri comprendano...^__^

    Ora et Labora è il motto che dovrebbe sempre ricordarci che lavorare NELLA VIGNA comporta prima di tutto MORIRE A SE STESSI... ergo mettere da parte sempre le proprie opinioni, i grilli per la testa, le personali dottrine semplicemente perchè, chi entra nella Chiesa VIENE ASSUNTO, E' UN OPERAIO ergo non è il padrone che può disfare a proprio piacimento....^___^

    Riflettevo, amico mio, sulle parole usate dal Papa in questi giorni in Francia... mi ha colpito che ha sempre sottolineato il cuore della nostra dottrina CATTOLICA... è come se avesse voluto dirci: NON FATEVI GUIDARE DALLE INTERPRETAZIONI DOTTRINALI NON MAGISTERIALI....FATE VOSTRO IL MAGISTERO DELLA CHIESA.....e con parole semplici, proprio come fa un CATECHISTA....il Papa ha parlato del SEGNO DELLA CROCE, ha invitato a farlo con COSCIENZA...ha parlato della Riconciliazione quale Sacramento INDISPENSABILE...dell'Eucarestia ha detto che essa VA ADORATA IN SILENZIO E CON SACRAMENTALITA'....con gesti concreti e catechesi ha spiegato e fatto vedere come si sta alla Messa e come la si celebra(=per i sacerdoti).... ha ricordato il Rosario.....ed ha sottolineato che cosa è la vera Devozione mariana....

    E' stato un catechista saggio e profondo...come a ricordarci: NON ABBIAMO BISOGNO DI SUPER CATECHISTI....oggi che siamo circondati da non pochi gruppi che vantano metodi "SICURI" e che giocano a fare i LITURGISTI, sembra che le parole del Papa sottolineano proprio questi aspetti che portano DIVISIONE E CONTESE NELLA CHIESA E NELLE COMUNITA'....solo applicando il Magistero della Chiesa possiamo ritrovare la vera unità all'interno delle comunità e quindi della Chiesa, perchè è così che potremo dare una testimonianza concreta di che cosa significhi essere CATTOLICI...


    A buon intenditor poche parole bastano.... ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  65. LA CONFERENZA STAMPA DEL SENOR KIRIKUS , DI DONA CARMENITA E DI MISTER PRESBYTERUS SUL LORO RECENTE VIAGGIO IN FRANCIA.

    Si è svolta stamane nella sede di Via del Mascherone Pinto l'attesissima conferenza stampa del Senor Kirikus, di Dona Carmenita e di Mister Presbyterus sul loro recente viaggio in Francia che, come ha osservato stefano piscicedda di Paparazym.org nella sua bella introduzione, è stato veramente trionfale.

    El senor Kirikus ha espresso somma soddisfazione per la grandissima apertura dei vescovi d'Oltralpe per il caminho neocat ed ampie assicurazione di appendere in tutti i vescovadi almeno tre icone del senor Kirikus. Alla domanda di un giornalista circa il mancato incontro del senor Kirikus con Sarko, Dona Carmenita ha spiegato che è stata lei misma a non volere detgto incontro allo scopo di non metytere in imbarazzo la first lady francese obnubilandola con la propria eleganza e la propria simpatia.

    Dona Carmenita ha inoltre riferito di aver ricevuto ampie rassicurazioni da parte di tutte le case di moda parigine per il lancio a breve scadenza della linea "LA CAMMINANTE" che sarà disegnata dal senor Kirikus su indicazioni di Dona Carmenita (scarpe alte e tintinnanti, pantaloni gruigio fumo e spolverino recante sul petto l'immagine kirikiana.
    Ha aggiunto inoltre di aver tenuto due catechesi all'Opera, ottenendo che la sintesi di esse sia letta da ora in poi durante i due intermezzi di tutte le rappresentazioni della Carmen.

    Mister Presbyterus dal canto suo ha riferito di aver trovato grande entusiasmo e calde risposte alle sue catechesi nelle statue lapidee che ornano l'esterno di Notre Dame.

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  66. Caro Stephanos
    vorrei solo sapere se hai letto il mio chiarimento.

    volevo poi manifestare agli amministratori del blog un problema TECNICO:

    purtroppo il sistema di moderazione funziona male, perche' fa passare i messaggi con la DATA originale ma solo al momento in cui vengono fatti passare. In questo modo successive risposte si accavallano e il post entra in posizione casuale nella discussione. NON SOLO,
    ma a volte succede qualcosa di misterioso e l'immissione nel blog avviene casuale perfino SENZA rispettare l'ordine di data:

    E' il caso del mio post del "16 settembre, 2008 14:44" che misteriosamente appare PRIMA di quello di Stephanos delle "14:15" cui era chiaramente diretto in risposta:

    Non so quale sia la ragione TECNICA di tale errore, ma e' chiaro che ha l'effetto di
    incasinare tremendamente la discussione, al punto che il messaggio di Steph sembra una inspiegabile risposta al mio..Mentre la parte di quel messaggio che mi riguarda non ha alcun senso dopo il chiarimento di cui sopra.

    Insomma in questo modo, non solo l'interlocutore non si accorgera' di aver ricevuto una risposta, ma anche chi scorre il blog di seguito, non capisce un acca della discussione in corso.

    vi ringrazio dell'attenzione
    e se potrete risolvere il problema
    fraternamente
    dqs

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  67. Sì "Daquestosapranno". Ho letto e ne sono felice. Perchè un chiarimento era assolutamente necessario.

    Quel messaggio così citato, e con quelle frasi evidenziate, poteva benissimo essere frainteso, senza ulteriore chiarimenti. Ed è bene che siano arrivati.

    Spero che tu abbia letto anche lo svolgimento dei miei pensieri nei messaggi successivi, così potrai capire meglio il mio stato d'animo, molto provato. Sia dalla Vita di tutti i giorni, con le sue prove, sia nello smarrimento che vedo intorno.

    Questo "giornale" Cattolico, questa Agorà, è una finestra. Una finestra dove si affacciano argomenti e persone che portano non solo la loro testimonianza oculata, ma anche la loro formazione. Gli insegnamenti che hanno ricevuto. A CAUSA DI QUESTI INSEGNAMENTI, che spesso contraddicono altri che però hanno la stessa "ufficialità", si arriva a incomprensioni e a volte scontri.

    Non sai quanto questo mi addolori!

    Iniziai a creare una Pagina Cattolica sulla Rete subito dopo l'annuncio di avvento di qualche anno fa. Kiko, dopo l'evento delle Correzioni e della Lettera del Papa, usando un modo di fare degno del KGB, tacitò tutto e diramò l'ordine di non frequentare più la rete perchè "piena di pericoli e spazzatura"!

    In un animo come il mio, già provato dalle incoerenze evidenti con lo Statuto di allora e con la Chiesa, questa disposizione generò una autentica "reazione"!

    "Ma come?", mi dissi! La Chiesa insegna non a chiudersi ma ad essere NEL mondo ma non DEL Mondo! Ovvero, portare la propria Testimonianza, la Fede Viva, in ogni ambito, vivendo da Cristiani ogni attività e aspetto della Vita, e Kiko che fa? OSCURA?

    Bene, allora apro una pagina Cattolica! Da allora iniziò un dialogo fecondo, quando ancora speravo che il CNC potesse avere una speranza di Cattolicità, contando sulla capacità di revisione dei fondatori! Speranza infranta dagli eventi e dai comportamenti dei miei stessi "fratelli di Cammino".

    Il problema fondante i nostri screzi sta proprio in una mancanza di onestà intellettuale da parte dei fondatori del CNC! E' chiaro come il sole che il CNC, così come è, intende dare una NUOVA teologia ed una NUOVA catechesi alla Chiesa. Ed è chiaro come intenda detenere un PRIMATO in materia. Sebbene a parole dica il contrario. Se invece il CNC avesse voluto dare davvero un COntributo alla Chiesa di Sempre, non ci sarebbe stato ALCUN PROBLEMA a rispettare nei 40 anni passati le disposizioni GIA' EMANATE (negli anni 70, nel 1988, nel 2002...) o comunque rispettare quelle ultime del Santo Padre! Magari accettare di dover cambiare la propria visione di Cattolicesimo costa fatica. Ma, lo "smacco" si dovrebbe superare dall' Amore che si prova per la Santa Chiesa Cattolica! Del resto non riesco davvero a capire quale FATICA possa esserci nel seguire la Tradizione Viva!

    L'unica spiegazione plausibile è che questa Tradizione Viva la si ritiene "superata". Non "idonea" per l'insegnamento di sempre ma legata ad un "tempo"! Che deve essere "superato". Che questo tempo ha fatto DEVIARE dal "Cristianesimo delle Origini" e che occorrano "Rifacimenti", "nuove dottrine" che siano più fedeli di quella attuale!

    Questo l'ho sentito con le mie orecchie da Kiko. Del resto lo dice spesso nei suoi discorsi e nelle sue catechesi che il suo è un progetto di "rinnovamento per essere più fedeli alle origini"!

    In questo progetto c'è tutta una teologia! Kiko nega implicitamente la validità di 2000 anni di storia e la reputa non indispensabile per la Chiesa di Sempre ma solo per determinati "passaggi" e per le contingenze dei tempi!

    E' limpida la differenza fra la Liturgia Cattolica, quella NC e molte altre oggetto di "re-invenzioni" a secondo dei pruriti dei "presidenti" della "assemblea".

    Il risultato che si è ottenuto è un profondo CAOS. Questo perchè la Disciplina e la Fermezza non vengono usate!

    Ma non credo che sia utile a nessuno seguitare a tacitare o prendere per idiote le persone che si limitano a constatare contraddizioni EVIDENTI agli occhi!

    Sarebbe stato un grande gesto di onestà, da parte di Kiko, soprattutto nei confronti di chi è suo associato, dire chiaramente "noi siamo una cosa, la Chiesa di Roma un' altra"!

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  68. Per Stefhanos 78.
    Kiko non potrebbe mai dire quella frase, cioè che i nc sono altra chiesa rispetto a quella di Roma e del Papa, semplicemente perchè l'intento suo principale è proprio quello di minarla questa Chiesa e il Papa in primis.
    Sostituirsi non fare altra cosa. Eliminarla, distruggerla.

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  69. Parole di Franco Cardini di poche ore fa:
    —————————————————
    “ Oggi la maggior parte dei cattolici è disinformata, ignorante, superficiale anche ingrata, ed ha perso il senso e l’orgoglio del suo cattolicesimo. I cattolici, fortunatamente non tutti, dimenticano la loro tradizione, spesso la storia, cancellano il latino, profanano la liturgia. Insomma, sono autolesionisti. Ecco perché certa stampa e storiografia ostili hanno buon gioco: i cattolici con la loro impreparazione e certo buonismo sono complici, si fanno mala da soli”.
    ——————————————————
    Come si a non essere d’accordo?

    RispondiElimina
  70. associato, dire chiaramente "noi siamo una cosa, la Chiesa di Roma un' altra"!

    certo che in questi giorni, partecipando al Convegno sul Motu proprio un anno dopo ho constatato che la Chiesa di Roma è davvero un'altra, ma mi chiedo in quanti sono a saperlo!

    Ho ascoltato e 'gustato' insegnamenti e riflessioni, ognuna delle quale era una vera e proprio "lectio magistralis"... le percorreremo insieme appena mi sarò ripreso...

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  71. Le reazioni dalla Puglia sul MOTU PROPRIO

    http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=211096&IDCategoria=11

    ci sarebbe anche dell'altro ma dovete comprare la copia de LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO di ieri.

    Don Bux afferma che c'è un grande desiderio di celebrare in latino a Bari, ma è stato concesso in una sola chiesa. In basilica il Vescovo non vuole. Il caro Don Bux sappiate che è stato preso "a sassate" da altri (e alti) prelati per aver detto sta cosa.

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  72. ^___^

    mo faccio il sebastian contrario rispondendo all'ultimo post di Stefano.....lo fo perchè so che mi capisce^___^

    Tutto ciò che dice è giusto anche perchè parte dalla SUA ESPERIENZA PERSONALE che, ovviamente, INCROCIATA con altre testimonianze, e valutando con DISCERNIMENTO i fatti, ha saputo VEDERE là dove altri non riescono a vedere....^___^

    fino a qui credo che ci siamo tutti, giusto?

    Ora il nostro problema qui (o anche nella quotidianità) è il PENSARE A QUELLI CHE NON VEDONO.....^___^ mi comprendete?

    E pensare a quelli che dal CN o nel CN hanno saputo trovare quello che altrove NON trovavano.... non si scappa, esiste una buona fede che non va condannata e NESSUNO QUI la sta condannando, ma spesse volte chi ci legge volendo fraintendere o fraintendendo.... non comprende lo spirito che anima questa BUONA BATTAGLIA che altro non è quel "Maestro ma insomma, DOVE ABITI??? VIENI E VEDI!!!"
    ^___^

    Chi sta con il Papa ha potuto vedere, soprattutto in questi ultimi anni la DIFFERENZA che c'è nel "maestro" che abita certi posti....DAL MAESTRO CHE GUIDA PIETRO....^___^
    Non a caso Benedetto XVI è solo citato da taluni SOLO QUANDO FA ELOGI RIVOLTI AL GRUPPO O PERSONALI....MA SE IL PAPA FA LE SUE MONIZIONI E AMMONIZIONI E CORREZIONI....ALLORA NON LO SI CITA...^___^

    Anzi, chi lo cita è il cattivo di turno....è colui che sta attentando alla libertà o alla dignità altrui....

    Tuttavia attenzione.....e qui faccio il sebastian contrario ^___^
    il Papa ci sollecita ALLA COMUNIONE con questi gruppi, associazioni o movimenti o....ENTITA' (il CN cosa è?^__^) ci invita a fare OGNI SFORZO AFFINCHè NON SENTENDOSI DEGLI ESCLUSI POSSANO TOCCARE CON MANO LA VERITA' DELLA CHIESA CHE ESSI STESSI CERCANO....

    Voi mi direte: a caterì....ma che non ci leggi???
    ^___^

    Certo che leggo, ed è per questo che pongo anche a me stessa e sempre domande provocatorie.... ricerche provocatorie atte a non farmi dimenticare che la Carità(=nella VERITA') E' PAZIENTE E BENIGNA, NON SI ADIRA....^___^

    Rammento bene quando Kiko diede ordine di SPEGNERE TUTTI I COLLEGAMENTI CON INTERNET....dissero che era per passare il tempo a pregare e NON a chattare....^___^
    è ovvio che avendo detto lo stesso Kiko "ABBIAMO MOLTI NEMICI" intendeva così farsi scudo da chi, AVENDO APERTO GLI OCCHI avrebbe potuto cominciare un effetto domino.... ^___^

    Vedi Stephanos...tu dici che c'è una intenzione a seminare dottrine perverse....e non posso che darti ragione....lo scempio delle Chiese lo abbiamo veduto, e non solo questo....il punto è: quel pensare a coloro che NON vedono e che essendo in buona fede non troveranno MAI in certi discorsi che facciamo, la strada per vedere... ^___^

    Quando parliamo di conversione dobbiamo pensare che essa NON E' MAI COLLETTIVA ma singolare e personale, ogni esperienza è diversa, di conseguenza se per taluni certi discorsi possono andare bene, per altri meno, perchè magari hanno sensibilità diverse...^___^
    è poichè la Verità non può mai essere IMPOSTA come s'impone per altro LA MENZOGNA E LA DOTTRINA PERVERSA....va da sè che più useremo PAZIENZA soprattutto nel parlare (internet si LEGGE!) CREANDO LE CONDIZIONI PER UNA LETTURA GRADEVOLE, tanto più potremo fare breccia in qualche cuore....^___^

    In quel dire "essere gradevoli" non sto dicendo di mitigare la Verità o il non condannare certe dottrine perverse....quanto AI MODI DI ESPORLA....

    Mic stesso, testimone al Convegno sul Summorum Pontificum potrà affermare quanto questo sia vero^___^
    infatti, quale esempio possiamo dire che il rito san Pio V NON POTRA' MAI ESSERE IMPOSTO, ma con tanta SANTA PAZIENZA come ha fatto lo stesso Pontefice in Francia, PROPORRE L'ARGOMENTO SEMPRE CON ELEMENTI NUOVI E DIALOGATIVI, ISTRUTTIVI in modo tale non solo di attirare l'attenzione, ma anche di far PENETRARE NELL'INTIMO LA SAPIENZA....perchè alla fine dei giochi non sono i nostri discorsi a convertire, ma la GRAZIA SANTIFICANTE ed essa si fa strada là dove LA COMUNICAZIONE e la predicazione assumono i contorni DELLA MITEZZA, DELLA PAZIENZA, DELL'AMORE PER L'ALTRO CHE ANCORA NON VEDE....

    ^___^

    mo vado a fare la spesa....
    Un abbraccio a tutti, CaterinaLD

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  73. A proposito di sebastian, quqalcuno ha notizie di Seby?

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  74. ...:-( no non conosco questo Seby....ne conosco un altro, ma non credo sia lo stesso....
    di lui e per lui pregammo l'ultima volta che lo leggemmo qui.....
    facciamogli pervenire la nostra comunione....
    ;-)

    ***********************

    Tornando al tema....inserisco un pro-memoria per comprendere questa Eucarestia che il Papa insistentemente continua a citare.... ^__^


    PIETRA
    Il significato e' essenzialmente simbolico. Giacobbe a Betel (Gn 28,16ss), dopo aver avuto il sogno, innalza come stele la pietra che gli era servita come guanciale e versa olio su di essa. Queste sacre pietre, segno della presenza di Dio, sono figura di Cristo. Esse rappresentano una realta' solida che costituisce l'altare del sacrificio (Eb 13,10; 1 Cor 10,18).
    Dette pietre sono soprattutto ricordo concreto dell'alleanza fra Dio e il suo popolo, come testimonianza (Gn 31, 45-52).
    Ci saranno molti altri riferimenti nei libri seguenti, che ci conducono a Cristo, "pietra d'angolo" su cui poggia il progetto di salvezza per l'umanita' (Salmo 118,22; Mt 21,42; Atti 4,11, 1 Pt 2,4-7).

    ALTARE
    In ogni religione l'altare e' il luogo dove viene effettuato il sacrificio.
    Nella Bibbia fin dall'inizio, l'uomo costruisce un altare per rispondere a Dio che lo ha visitato (Gn 12,7ss; 13,18; 26,25). Ma l'altare rappresenta anche un memoriale di un favore divino ricevuto (Gn 33,20).
    Per Gesu' l'altare conservera' tutto il suo significato sacro a causa di quello che significa simbolicamente (Mt 23,18ss). Ma va oltre tutto questo, quando parla del nuovo tempio del suo corpo (Gv 2,21) in cui Lui stesso costituisce l'altare (Eb 13,10).
    E' l'altare che santifica la vittima (Mt 23,19); pertanto quando Cristo, la vittima perfetta viene offerta, abbiamo il culmine e l'espressione massima di offerta santa a Dio (Gv 17,19), qui ogni ginocchia si piega dirà san Paolo e la Chiesa ci insegna il silenzio orante mentre il sacerdote diventato l'Alter Christi, per suo mezzo compie il Sacrificio (incruento) perfetto.
    E' proprio per questo riferimento a Cristo che, all'inizio e al termine di ogni Celebrazione Eucaristica, il sacerdote bacia con venerazione l'altare.
    Ma l'altare viene anche CONSACRATO....perchè ciò che deve compiersi è sacro, il concetto di MENSA ha offuscato la sacralità dell'altare così che molti lo identificano solamente quale tavolo dell'Ultima Cena, ma non è così...Non avremo avuto nessuna mensa e nessuna Cena se non ci fosse stato il Calvario e il Sacrificio perfetto, culmine dell'altare è dunque il Calvario sul quale Cristo ha predisposto la Mensa e non il contrario...

    SACRIFICIO
    Il sacrificio, l'offerta a Dio Onnipotente, nella Bibbia ha lo scopo di rendere visibili sentimenti personali intimi:
    adorazione (attraverso l'olocausto = vittima interamente consumata dal fuoco), riconoscimento e confessione di peccati e desiderio di perdono (riti espiatori).
    Sacrifici sono presenti nelle cerimonie di stipulazione dell'alleanza tra uomo e Dio (Gn 8,20ss; 15,9-21).
    Sacrifici consacrano il popolo, la famiglia e la vita individuale.
    Il Dio della Bibbia rifiuta vittime umane (consuetudine diffusa fuori di Israele nel mondo di allora), e li accetta MOMENTANEAMENTE l'immolazione di animali in attesa dell'Unico Sacrificio a Dio gradito: quello del Figlio...
    Dio accetta sacrifici esclusivamente se sono offerti da un cuore capace di sacrificare in spirito di fede per questo, nella Messa, durante l'Offertorio, ciò che più conta di portare all'altare sono i nostri sacrifici che uniti all'Unico Sacrificio perfetto e a Dio gradito, saranno valorizzati e premiati...

    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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