venerdì 5 settembre 2008

Segnali di riparazione?

Ci è giunta notizia dell'intervento di un vescovo che ha ingiunto ad un parroco di ripristinare il Presbiterio a suo tempo sovvertito secondo il simbologismo architettonico neocatecumenale.
Non indichiamo la diocesi, per evitare la possibilità di pressioni, che spesso si rivelano insostenibili e non dover correre il rischio di una possibile marcia indietro...
Ad operazione ultimata, potremo registrare un caso esemplare, che forse potrà servire di incoraggiamento per chi stenta ad assumersi le sue responsabilità...

64 commenti:

  1. leggete o scaricatevi questo recentissimo e interessante documento dell'Agenzia FIDES che sintetizza tutte le nostre riflessioni:
    ”Incontro con Gesù di Nazareth - Improvvisazione o fedeltà creativa alla Tadizione”


    I "segnali" nella Chiesa si vanno moltiplicando, anche se le resistenze del versante post-conciliare, modernista e NC, non sono da poco...

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  2. Mi colpisce questo appello di Mons. Ravasi all'Europa (tratto da Radio Vaticana di ieri):

    Infine, il terzo appello di mons. Ravasi è quello della lotta agli “estremismi, agli eccessi, alla spirale delle pure antitesi”, perché se da un lato si rischia “un sincretismo che diventa relativismo incolore e che spegne e dissolve la nostra identità specifica”, dall’altro si corre il rischio di “precipitare lungo il versante di un fondamentalismo che diventa esclusivismo acceso e che cancella ogni rispetto e ignora ogni valore altrui”. Per evitare, allora, questa “sorta di foga iconoclastica, feroce e impaurita al tempo stesso, nei confronti di tutto ciò che è diverso”, mons. Ravasi ribadisce che “è indispensabile ritrovare la grande tradizione del dialogo, del confronto tra le culture e le religioni, nello spirito del cristianesimo genuino”. Perché, conclude il presule, citando il poeta americano Thomas Stearns Eliot, “se il cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura, se ne va tutto il nostro stesso volto”.

    nel paragrafo precedente aveva richiamato al ritorno "all'etica e alla bellezza", non senza aver pronunciato la frase ad effetto: "La lingua materna dlel'Europa è il cristianesimo" e aveva sì ricordato: “è necessario un sussulto di moralità, un supplemento di anima”, perché “manca una voce che ci indichi la rotta, il senso della vita, che ci interpelli sul bene e sul male, sul giusto e sull’ingiusto, sul vero e sul falso, sull’esistere e sul morire”.

    Vi sembra normale ricordare tutte queste cose belle e giuste senza fare nemmeno una volta il Nome del Signore che ne è l'unico Artefice?

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  3. “se il cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura, se ne va tutto il nostro stesso volto”.

    penso che se ne vada Qualcosa - anzi Qualcuno - di ben più grande della nostra cultura e del nostro volto, che ormai stanno tentando di sfigurare a più non posso (ed è il Suo Volto...)

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  4. Più dirette ed efficaci mi sembrano le parole pronunciate lo stesso giorno dal Card. Sandri in Argentina:

    "Solo in Cristo, vero Dio e vero uomo c'è la salvezza, il senso della vita e della morte, il senso dell'amore, dell'impegno sociale, della famiglia e di tutte le attività umane".

    Certo poi oltre che annunciarlo, bisogna poi aiutare i fedeli a viverlo. Ma l'unico mezzo efficace è una catechesi essenziale supportata irrinunciabilmente dalla VERA Eucaristia, che forgia i cristiani autentici e li rende capaci di vere "opere della Fede"

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  5. Nel sottolineare l'importanza ed il Valore indiscutibile del Documento di Fides, devo dire che ne sono comunque rimasto sconteto. Come rimango scontento di molti altri documenti e molti altri Insegnamenti che rimarcano la direzione da prendere: quella della Tradizione Viva. No, non sono affatto impazzito!

    Certamente che la direzione, la Via, deve essere la Tradizione Viva ed è quello che ci muove da sempre.

    Ma questa "direzione" non viene definita in modo rigoroso ed imprescindibile! Viene solo "proposta". Viene "vagliata". viene "indicata".
    Così non è possibile andare avanti!
    Anche questo documento, indiscutibilmente chiaro e importante, rimane GENERICO.

    Rimane sul: "chi si sente chiamato in causa"? Così si sta nel "tutti e nessuno"!

    Se l'identificazione dei problemi viena lasciata all' "altro", all' "interlocutore", quando si identificheranno i problemi?

    Sappiamo che la Santa Messa Rivolti al Signore deve essere l'unica forma della Messa. Sappiamo che il distacco dell'Altare dall'Abside non impone che il Sacerdote si metta davanti ai fedeli a fare "banchetto".

    Sappiamo che per il NOM deve essere più netta la continuità con il VOM, devono essere combattutti gli abusi che si fanno del NOM stesso e delle sue ambiguità. Sappiamo che la lingua liturgica è il Latino e deve essere mantenuta. Sappiamo che il Concilio non voleva e non ha abolito nulla, ma nei fatti ciò è avvenuto.

    Tutto questo è presente nel documento citato ed è benvenuto.
    La domanda è: e allora? Che dobbiamo FARE? Questa è la domanda EPOCALE!

    Si deve passare dalla analisi alla disciplina (discorso già affrontato). Altrimenti, sebbene queste analisi siano le benvenute e siamo contenti che ci siano perchè prima manco si osava farle, rimane tutto nella nebulosa del "secondo me"!

    Si deve iniziare a dire a chiare lettere che coloro i quali (parrocchie, gruppi -movimenti ed associazioni - teologi) seguono questa direzione che devìa dalla Tradizione Viva si mettono in dis-comunione! Lo si deve dire CHIARO E TONDO. Ed è bene per loro che ci rientrino! Abbandonando questa deviazione!

    Si DEVE iniziare ad entrare nello specifico identificando NEI FATTI CHI, COME E DOVE devìa. Facendo deviare anche tutti noi!
    Questo per applicare la MISERICORDIA!

    Se da un lato la REdemptionis chiede l'aiuto di tutti, Fedeli e Sacerdoti, per arginare l'ecatombe in cui siamo, dall'altro tale collaborazione è stata di fatto solo "procalmata"!
    Quando i Fedeli, secondo scienza e coscienza, danno il loro proprio contributo e la loro Testimonianza, come anche in questa sede avviene, contattando i Sacri Pastori, inaugurando un confronto ed un dibattito, portando all'attenzione di tutti i Fedeli le proprie esperienze, cosa succede? ASSOLUTAMENTE NULLA!

    Allora: a che cosa è servita la Redemptionis Sacramentum, del cui valore dottrinale altissimo nessuno può dubitare?

    Come il Dossier di Fides fa notare, il fatto stesso che elementi della Dottrina Cattolica che dovrebbero essere definiti OVVIETA' siano ripetuti fino alla consumazione dei polmoni dovrebbe far riflettere.

    Ma soprattutto, oltre la ripetizione di ovvietà(meno male che c'è, altrimenti sarebbe stata una catastrofe peggiore), dovrebbe far riflettere la competa assenza di comabiamento nella direzione giusta! Assenza che persiste, anzi si consolida!

    Quindi: a che pro la richiesta di cambiamento in senso giusto, quando tutto ciò che cerca di andare in questo senso viene ignorato e spesso anche "combattutto"? A che pro la richiesta di collaborazione dei Fedeli, nel loro proprio ambito, quando tale testimonianza viene ignorata, quando non ostacolata?

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  6. I "segnali" nella Chiesa si vanno moltiplicando, anche se le resistenze del versante post-conciliare, modernista e NC, non sono da poco...


    ************************

    BRAVO MIC!!!!!!! ^___^
    è ANCHE questo che dobbiamo fare, andare ogni tanto a caccia di VANGELO che tradotto significa appunto: BUONA NOVELLA ^___^

    Siamo solo agli inizi;-)

    per esempio da martedì parteciperò ai corsi di aggiornamento e di preparazione per i Catechisti per l'anno 2008/2009 della nostra Diocesi....ebbene, nel programma tutto è rivolto AL DIRETTORIO CATECHETICO DELLA CHIESA CATTOLICA... ^___^
    Non ci sono novità a riguardo a vantaggio di altre catechesi.... anzi, c'è un approfondimento la Nuovo Lezionario ED ALLA MESSA DEL SABATO SERA che qui in Diocesi Ambrosiana non sarà più chiamata "prefestiva" ma FESTIVA....mettendo la parola FINE a chi inventando una messa diversa....pretendeva l'esclusiva della "Messa domenicale" ESTERNAMENTE alla propria identità PARROCCHIALE...

    a buon intenditor....
    ^__^

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  7. nel paragrafo precedente aveva richiamato al ritorno "all'etica e alla bellezza", non senza aver pronunciato la frase ad effetto: "La lingua materna dlel'Europa è il cristianesimo" e aveva sì ricordato: “è necessario un sussulto di moralità, un supplemento di anima”, perché “manca una voce che ci indichi la rotta, il senso della vita, che ci interpelli sul bene e sul male, sul giusto e sull’ingiusto, sul vero e sul falso, sull’esistere e sul morire”.

    Vi sembra normale ricordare tutte queste cose belle e giuste senza fare nemmeno una volta il Nome del Signore che ne è l'unico Artefice?

    ****************

    se è per questo manca anche il riferimento al PONTEFICE....VOCE DEL CRISTO CHE GRIDA ANCORA OGGI, COME IL BATTISTA, GRIDA IN UN DESERTO di sincretismo che conduce al VUOTO, AL NULLA... ^___^

    La voce che parla c'è....forse mons. Ravasi intendeva una voce al di là di chi ascolta il Papa perchè magari è cattolico;-)

    non voglio difenderlo,ma è fuori dubbio che certe frasi ad effetto è meglio spiegarle per evitare ambiguità appunto....ma si sa....oggi SIAMO TUTTI AUTORIZZATI a parlare....ma giunti al bivio...o ti impediscono, ti vietano di continuare questo percorso chiaro e decisivo, o te lo rendono ancora più difficile....

    ^__^

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  8. Anche per quanto concerne l'aspetto esteriore dell'aula liturgica occorre osservare ancora una volta che in nessuna delle grandi religioni monoteiste (in particolare Ebraismo e religione musulmana) si è mai assistito, anche in tempi moderni, allo scempio creativo cui si è assistito e si sta ancora assistendo in ambito cattolico.

    Immaginate una sinagoga o una moschea trasformate esteriormente e all'interno tanto da snaturarne il significato e la portata (come accade sovente nelle nostre chiese)? Si scatenerebbe un finimondo, che,certo, non sarbebbe frutto soltanto di fondamentalismo, ma di attaccamento ai valori storici e tradizionali, oltre che teologici,di ciascuna di queste grandi religioni.

    In ambito cattolico invece lo scempio delle chiese, trasformate in succursali delle sale parrocchiali in cui "celebrano " i neocatecumenali è non solo tollerato, ma addirittura osannato ed elogiato da tanti uomini di chiesa e di cultura, ivi compreso Ravasi, che non di rado si contraddice dando un colpo al cerchio e uno alla botte.

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  9. Alla domanda: SEGNALI DI RESTAURAZIONE?
    ricordo quanto sta facendo Benedetto XVI poichè tutto parte dalla LITURGIA...^___^

    nel testo che squisitamente ci ha offerto Mic riporto:

    (...)
    Nel tentativo, spero riuscito, di sgombrare il dubbio circa una contrapposizione tra una Chiesa pre e postconciliare, passo ad affrontare la questione che qui ci interessa più da vicino: la liturgia. Infatti è su questo versante che l’“ermeneutica della discontinuità e della rottura” (fu l’espressione usata da Benedetto XVI nel discorso in occasione degli auguri natalizi alla Curia romana il 22 dicembre 2005. In quella circostanza il Pontefice, approfittando del 40° anniversario dalla chiusura del Concilio, ne delineò un breve bilancio. Nell’esprimere un giudizio positivo sull’assise conciliare, stigmatizzò l’atteggiamento di coloro che avevano voluto contrapporre la Chiesa pre-conciliare ad una post-conciliare. Ad una “ermeneutica della discontinuità e della rottura”, Benedetto XVI indicava per una lettura corretta del Vaticano II “un’ermeneutica della riforma e della continuità”) ha fatto più “vittime”. È sul versante liturgico che il popolo di Dio ha avuto il martellante insegnamento che finalmente si era passati da una liturgia in cui i fedeli erano in una posizione di passività ad una di autentica partecipazione. I fronti su questo livello sono tanti: dalla lingua liturgica, alla posizione del sacerdote durante la celebrazione; dall’arte sacra alla musica sacra.

    Sembra comunque che l’“ermeneutica della discontinuità” abbia fatto del termine “partecipazione” la sua parola d’ordine.

    *****************

    più chiaro di così non credo si possa pretendere...^___^

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  10. Pur comprendendo gli intenti di Mic, fo9rse è bene chiarire che quelli lanciati da Benedetto XVI non sono segnali "di restaurazione", ma piuttosto segnali di "riparazione" agli scempi estetici e liturgigi cui abbiamo assistito negli ultimi quarant'anni.

    Ma bastano solo "segnali" o è necessario che la "riparazione" (in tutti i sensi) sia CHIARAMENTE E ORDINATIVAMENTE imposta a vescovi e clero?

    In altri tempi forse sarebbe bastato l'esempio, il "segnale" muto del Papa.

    Oggi ciò non basta più perchè, riallacciandoci al thread precedente, per molto clero "l'obbedienza non pè più una virtù" e non nel senso che intendeva il povero e incompreso e l'abusato Don Lorenzo Milani.

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  11. Bellissimo questo testo, ogni passo che va nella direzione di rimettere ordine è importante, anche se non so che diffusione possa avere.

    Volevo portarvi un esempio pratico: ho avuto l'occasione di conoscere i collaboratori di coloro che avevano lavorato alla stesura dei catechismi CEI per bambini e a quel documento sul rinnovamento della catechesi.
    Tutti insegnavano che l'Eucarestia è un banchetto.

    Se guardiamo i disegni, e il testo di 'Io sono con voi' e Venite con me' , in uso per i bambini dai 7 agli 11 anni, si vede che liturgia della Parola ed Eucaristica sono rappresentate in modo simile ( il popolo che si raccoglie intorno alla Parola, come pure intorno al tavolo della cena del Signore).
    Questo è quello che oggi si insegna nelle parrocchie, se si vuole essere ubbidienti ai vescovi.
    Non è possibile cambiare rapidamente questa mentalità, perchè bisognerebbe rivedere tutti i testi in uso nei seminari, i catechismi, compresi quelli dell' A.C.
    E i cambiamenti non possono essere imposti dall'alto.
    Quindi è bene che ci siano persone che comincino a portare le parole del papa nella vita dei fedeli, che le traducano in maniera semplice, come ha fatto questo testo.

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  12. Francè....nun famo i pignoli eh! ^___^
    RESTAURAZIONE o riparazione, in questo caso, possono dire la stesa cosa....non stiamo a cercare il pelo nell'uovo^__^

    Nel MP di Benedetto XVI vi è di fatto una vera e propria RIPARAZIONE ai danni portati dalla pessima interpretazione della RIFORMA....inoltre il Concilio quando parla di RIFORMA non intende RIPARAZIONE ma una CONTINUITA' della vita nella Chiesa, riformata però ai tempi che cambiano PER FAR FRONTE CON NUOVI MEZZI E NUOVE COMPRENSIONI ai temi che di volta in volta si propongono nella vita dell'uomo....in tal senso la Chiesa si autoRIFORMA da sempre...^__^

    è anche la comprensione del verso biblico fra il VECCHIO E IL NUOVO che non vi deve esserci rottura come invece è accaduto dopo questo Concilio...

    Faccio un esempio pratico: Gesù disse che non era venuto ad abolire il VECCHIO ma a portarlo a COMPIMENTO...UNENDO in esso COSE NUOVE...(La Liturgia, l'Eucarestia, i Sacramenti....)la rottura non la fece Cristo, ma la fecero quella parte di popolo ebraico CHE RIFIUTO' IL MESSIA ;-)
    Al primo Concilio (Atti 15) gli Apostoli fanno comprendere così che la circoncisione CONFLUISCE NELLA COMPRENSIONE DEL BATTESIMO...attraverso il quale si diventa appartenenti ad un popolo...ma invece di appartenervi con una circoncisione, lo si applica ora attraverso il BATTESIMO CHE CI RIGENERA....

    Ogni Concilio avvenuto ha mantenuto inalterato questo concetto fra il vecchio e il nuovo..^__^

    La rottura dunque la compie chi rigetta il vecchio per farvi entrare del nuovo MODIFICANDO LA STRUTTURA stessa della Chiesa....

    In tal caso, quando ciò accade la Chiesa avanza con le RIPARAZIONI, RIFORME...un esempio eclatante fu il Concilio di Trento che dovette far fronte non semplicemente all'arroganza protestante ma anche al fatto che molti preti e vescovi ABBANDONARONO la Chiesa per aderire al protestantesimo...non dimentichiamo come esempio Zwingli (vero iniziatore della negazione dell'Eucarestia) il quale era appunto un prete...^__^

    Se la Chiesa, oggi, o i vescovi dovessero continuare a lasciare carta bianca al CN nella costruzione di chiese (minuscolo perchè non sono chiese cattoliche!!) ALLORA A LUNGO ANDARE SARA' ROTTURA perchè in esse i figli che cresceranno avranno una idea completamente diversa della Tradizione CATTOLICA... ^__^

    Lo scempio più grande, da quel che ne so, è stato fatto a Roma....non oso aggiungere altro che invitarvi a leggere la Caterina Emmerick quando parla di aver visto "una Chiesa costruita nella chiesa ma che questa non aveva la presena degli ANGELI"....

    Lo capiranno i vescovi prima o poi? Ci aiuterà il Papa ad argomenti ancora più chiari ed incisivi di quanto sta facendo fino ad oggi?
    Preghiamo per questo....e divulghiamo la san informazione^___^

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  13. Micaela....TUTTI I TESTI DELLA CEI DEGLI ANNI 80.....VANNO CESTINATI....


    ^___^

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  14. ohi...ohi...ne ho uno scaffale pieno!

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  15. Caterina. le famose "resistenze" hanno il potere di far cadere nel vuoto tutti i fermenti buoni, per l'assenza di Disciplina e per l'opposizione ferrea di tutti gli altri. Addirittura hanno fatto cadere nel vuoto, in molte diocesi il Magistero di un Pontefice (vedi Motu proprio) e NULLA E' SUCCESSO!

    COme uscire da questa impasse? Secondo me, e anche secondo quanto VISTO dai nostri occhi, la nostra "perorazione" e la nostra collaborazione si infrange su un muro di gomma.

    Occorre passare dalla "analisi" alla "disciplina", altrimenti tutto rimarrà solo un buon intento.

    Che, intendiamoci, è bene che ci sia e che si diffonda, ma non è bene che rimanga solo un "buon intento".

    L' URGENZA che ci sia una inversione di tendenza è grande! 40 anni di distruzione esigono che si ripari al più presto! E non sarà mai troppo presto!

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  16. Permettimi di dissentire, Caterina, ma la mia distinzione, come certamente avrai capito, non era nè accademica nè capziosa.

    Anche se i significati nel caso in questione sono assimilabili, io non voglio vedere in Benedetto XVI "restaurazione", termine carico di antagonismi, di polvere, di acriticità e suscettibile di accuse di nostalgismo sic et simpliciter.

    Voglio vederci invece una pedagogia della "riparazione" agli scempi che abbiamo sotto gli occhi e soprattutto alla gravissima noncuranza postconciliare del Sacro, del Bello nel Sacro, del Giusto nel Bello nel Sacro.

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  17. Mi permetto di aggiungere, poi, che "restaurare" significa voler tornare acriticamente a una situazione esistente, lontana nel tempo(e non esente da limiti); "riparazione" invece significa accettare tutto ciò che c'è stato in mezzo secolo di storia della Chiesa, salvando il Buono, ma curando le ampie ferite inferte nello stesso periodo di tempo al Corpo di Cristo che è l'assemblea dei credenti e la Comunione dei Santi.

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  18. Guai a restaurare acriticamente : il termine è accettabile solo quando si tratti di restaurare un ordine estetico,architettonico e liturgico imprescindibile - e in questo senso credo abbia titolato Mic questo nuovo thread".
    Nella Chiesa di Cristo si "ripara".E la riparazione ha sempre una connotazione sacrale, a differenza della restaurazione, che suona più come azione politica.

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  19. Se andate a dare un'occhiata al Bollettino odierno della Santa Sede, c'è l'elenco dei prescelti per il prossimo sinodo sulla Parola di Dio.

    Figura come "esperto" Enzo Bianchi, il che non lascia presagire molto di buono.

    Figurano, per i movimenti, i rappresentanti carismatici dell'Opus Dei, di CL, ddella Comunità di Sant'Egidio, mentre sono vistosamente assenti i rappresentanti del Cammino Neocatecumenale e del Rinnovamento nello Spirito, il che lascia presagire qualcosa di buono.

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  20. Grazie per la tua precisazione, caro Francesco, che ci voleva e mi trova pienamente d'accordo, vado subito a correggere il titolo ;)

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  21. Micaela....TUTTI I TESTI DELLA CEI DEGLI ANNI 80.....VANNO CESTINATI....

    chissà perché quando facevo catechismo li ho avuti in dotazione, ma non lo ho mai usati... e non ero così consapevole come ora...

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  22. Nella Chiesa di Cristo si "ripara".

    bellissimo il termine riparazione, quanto mai appropriato, riferito all'offesa, al peccato, al disordine, all'estraneità, alla divisione... i nostri fratelli ebrei lo chiamano tiqqun, che permette al male di 'cambiare di segno' e secondo la nostra spiritualità e sensibilità è il vero senso della Redenzione operata dal Signore Gesù e da noi se siamo in Lui

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  23. Riporto questa notizia dal blog di Tornielli e la includerei sena'altro tra i segnali di riparazione

    http://www.catholicnews.com/data/stories/cns/0804499.htm

    “North American College welcomes largest incoming class in 40 years”

    (’Il Pontificio Collegio Nord-Americano accoglie il più grande numero di iscritti al primo anno da quarant’anni a questa parte’)

    [N.B.: da Summorum Pontificum in poi, gli studenti di tale importantissimo Seminario statunitense a Roma, vengono di norma istruiti su entrambe le Forme del Rito Romano. Non dico che sia proprio un ‘causa-effetto’, ma… tutto aiuta.]

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  24. Ho detto, nel mio commento al post precedente che terrei sempre vicino la riflessione di Sofia ..per calmare le eventuali collere...ebbene ne ho urgente bisogno in questo momento, il signor Francisco Gomez Arguello Wirtz, co-fondatore del Cn è stato nominato uditore al prossimo sinodo sulla Parola.

    Respiro profondamente una ..due... tre volte...e non mi calmo!

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  25. Sig. Francisco José GÓMEZ ARGÜELLO WIRTZ, Co-Fondatore del Cammino Neocatecumenale (Spagna).

    è tra gli "uditori" del Sinodo sulla Parola...

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  26. Quarta respirazione, un pò più profonda e la calma ritorna...tutti i movimenti e associazioni laiche sono rappresentati....

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  27. i segnali sono molteplici e contradditori:

    arriva notizia che a pochi giorni dalla visita del Papa in Francia, i nostri fratelli di Amiens amanti del V.O. sono costretti a continuare a celebrare per la strada, nonostante le molte chiese vuote che nessun vescovo mette loro a diposizione... ma ai protestanti sì...

    guardate l'immagine

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  28. stephanos78 ha detto...
    Caterina. le famose "resistenze" hanno il potere di far cadere nel vuoto tutti i fermenti buoni, per l'assenza di Disciplina e per l'opposizione ferrea di tutti gli altri. Addirittura hanno fatto cadere nel vuoto, in molte diocesi il Magistero di un Pontefice (vedi Motu proprio) e NULLA E' SUCCESSO!


    ****************

    mmmmm no questo non è vero....^___^
    in un anno è stato fatto molto considerando che per 40 anni questa Messa era VIETATA e che fino al 2006 il solo parlarne ti rendeva un lefebvriano ^___^
    In quasi tutte le Diocesi, nonostante le resistenze c'è almeno una Chiesa che celebra in VO non una tantum, MA STABILMENTE....
    e dopo molte resistenze, anche Milano ha ceduto....

    Il problema sta nei sacerdoti che non conoscono il latino e devono imparare questo Rito se volessero celebrarlo....al momento sono AUMENTATE le richieste di questo genere presso la legittima e di Diritto Pontificio, Fraternità di san Pietro...^___^

    In un anno è stato fatto se non altro quello che per 40 anni era stato vietato: PARLARNE ED ORGANIZZARSI PER FARE....^___^

    non è cosa da poco! oserei definirlo UN MIRACOLO avvenuto però grazie al MP del Papa.....perchè anche Giovanni Paolo II era favorevole a questo Rito, lui lo celebrò da Papa nel 1984... dopo di che le pressioni e l'apice della disobbedienza misero tutto a tacere per riaffiorare oggi con Benedetto XVI...la Verità non si può mettere a tacere...
    ^__^

    RispondiElimina
  29. Francesco ha detto...


    Voglio vederci invece una pedagogia della "riparazione" agli scempi che abbiamo sotto gli occhi e soprattutto alla gravissima noncuranza postconciliare del Sacro, del Bello nel Sacro, del Giusto nel Bello nel Sacro.

    ==========

    su questo sono perfettamente d'accordo ^___^ il resto era pignoleria mia ^___^


    Il MP del Papa sulla Liturgia è un atto riparatorio e DI GIUSTIZIA....infatti il Papa denuncia ma non emette condanne nel MP nè fa i nomi di chi si rese responsabile....come a dire (ma questa è una mia interpretazione) "l'importante è che andiamo AVANTI E RIPRISTINIAMO CIO' CHE ABUSIVAMENTE FU TOLTO"....
    ^___^

    RispondiElimina
  30. mic ha detto...
    i segnali sono molteplici e contradditori:

    arriva notizia che a pochi giorni dalla visita del Papa in Francia, i nostri fratelli di Amiens amanti del V.O. sono costretti a continuare a celebrare per la strada, nonostante le molte chiese vuote che nessun vescovo mette loro a diposizione... ma ai protestanti sì...

    **********************

    Non mi giunge nuova dal momento che tutta la conferenza episcopale francese si oppose, nel 2006 all'idea che il Papa potesse fare un MP che liberasse tale Rito ^___^
    e non mi sorprende giacchè furono sempre loro ad essere il bastone fra le ruote nel cammino di mons. Lefebvre^___^

    Guardiamo il lato positivo della cosa.....all'aperto si da più testimonianza, anche i passanti VEDONO e sentono ^___^
    inoltre questo atteggiamento della gerarchia francese ha invece ottenuto l'effetto contrario, ossia, la vera cattolicità, da 40 anni a questa parte, si è conservata in Francia proprio grazie a questo ostruzionismo....^__^
    più loro sono contrari e più il Rito antico ha ricevuto molte adesioni....^___^

    Non tutto il male vien per nuocere....preghiamo piuttosto per chi, avendo questa autorità, la sta usando male, perchè rischia: pianto e stridor di denti per l'eternità....

    RispondiElimina
  31. Caterina, quando dici che quasi tutte le Diocesi hanno almeno una Messa con il rito antico, mi stupisco, potresti dirmi a Varese dove può andare una mia cara amica? È la diocesi di Milano, ma Milano non è la porta accanto.
    Tante sono state le sue domande di informazione, nessuno si è degnato risponderle!
    Grazie!
    Mi piace il tuo ottimismo e sguardo positivo, peccato che non riesco, per il momento, a farlo mio !

    RispondiElimina
  32. Emma ha detto...
    Caterina, quando dici che quasi tutte le Diocesi hanno almeno una Messa con il rito antico, mi stupisco, potresti dirmi a Varese dove può andare una mia cara amica? È la diocesi di Milano, ma Milano non è la porta accanto.

    *****************

    ^___^ intanto ho detto IN QUASI.....^___^ e tu me becchi proprio la Diocesi Ambrosiana nella fase più delicata ^___^
    ahahahahahah te pozzino!! ^___^

    Comunque si sta facendo;-)
    ci sono ottimi segnali e proprio domani a Monza intanto, Diocesi Ambrosiana (ma con Rito Romano), so che si darà il via alla Messa in Rito VO..... a Varese, dove tra l'altro abito io ^___^ si sta lavorando....che io sappia non proprio dentro la Città, ma vicino....^___^

    se ne sei interessata teniamoci in contatto perchè avremo bisogno anche di collaboratori DIVULGATORI....(hai il mio contatto??)
    ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Caterina, io ho conosciuto in Veneto il cammino e ho fatto parecchi incontri. é da tanto che cerco una comunità qua a Varese con pessimi risultati e addiriturra criticato da un parroco della zona. Mi chiedevo se potevi darmi un aiuto o consigli. Tante grazie

      Elimina
  33. Per chi fosse interssato....si faccia circolare questa informazione^__^

    celebrazione della Messa Capitolare in forma straordinaria nel Duomo di Monza che si terra' a partire da domani domenica 7 settembre ogni prima domenica del mese.

    ^___^

    RispondiElimina
  34. I Vescovi e i sacerdoti dovrebbero inoltre “essere incoraggiati e persuasi a impegnare i laici nello studio del Compendio”. Un'altra proposizione chiede di “popolarizzare il Compendio semplificandolo”.

    (Benedetto XVI al Sinodo dei vescovi in Africa)

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  35. No, Caterina, non ho il tuo contatto, ma so già che ogni informazione che potrai darmi interesserà la mia amica che, sono sicura, si farà un piacere di diffondere l`informazione !

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  36. Mic....provvedi ad Emma i miei contatti ^___^

    Grazie del favore....

    RispondiElimina
  37. Le SS. Messe la cui celebrazione ha avuto inzio dopo la pubblicazione del
    Motu Proprio Summorum Pontificum cura sono contrassegnate con (SPc);
    quelle la cui celebrazione ha avuto inizio nel mese in corso sono contrassegnate con (nuova)

    cliccate qui per l'elenco
    http://www.unavox.it/messa.htm#LOMBARDIA

    ^___^
    fate conoscere l'elenco....
    diffondetele nelle vostre zone....

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  38. Noi ci affanniamo a chiederci quale tipo di riparazione il Santo padre stia portando allo scempio delle chiese.
    Kiko Arguello invece nell'intervista rilasciata a Inmaculada Alvarez il 30 giugno scorso afferma:

    D.Un'altra questione che richiama l'attenzione sono le immagini religiose proprie del Cammino, che in realtà sono icone di origine cristiana orientale, che lei ha riprodotto e contribuito a diffondere. Perché questo tipo di arte e non un altro?

    R.Perché manca una sintesi, un'inculturazione della fede, un'estetica che oggi non c'è in Occidente. E' molto importante che la Chiesa rifletta sull'estetica con la quale pensa di evangelizzare il mondo.
    In passato, la Chiesa ha avuto la sua estetica, nell'arte bizantina, nel barocco, nel romanico o nel gotico. Oggi non esiste, si costruiscono parrocchie che esteticamente non hanno significato. La Chiesa partecipa allo stesso sconcerto culturale che domina nell'arte occidentale.
    Noi abbiamo visto che recuperare la tradizione è molto importante. Fino all'arrivo del Rinascimento, fino a Cimabue, l'estetica di Oriente e Occidente era comune. Con Giotto inizia una separazione che dura fino ai giorni nostri, e il motivo fondamentale è che l'arte occidentale perde il canone. Prima un autore non poteva dipingere come voleva l'arte sacra, perché non aveva una ragione meramente estetica ma anche evangelizzatrice. Per questo doveva basarsi su un canone,e questo in Oriente si è conservato.
    Il recupero di questo tipo di arte nel Cammino obbedisce quindi a due questioni: la prima, il recupero del canone, la seconda, tendere ponti con la Chiesa d'Oriente. Per questo per noi è molto importante come si costruiscono i templi, con un'estetica determinata che rimanda all'arte orientale, in cui i dipinti formano una “corona misterica” che raccoglie i momenti più importanti della vita di Cristo, in cui l'Eucaristia rende presente il Cielo sulla terra... A poco a poco, con molte difficoltà, abbiamo recuperato questo aspetto (Zenit).

    Lapidario!

    Dunque è il Papa che sta sbagliando tutto?

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  39. Afferma Arguello:

    "...Fino all'arrivo del Rinascimento, fino a Cimabue, l'estetica di Oriente e Occidente era comune..."

    Ok?

    Chissà su quali libri di storia e di storia dell'arte ha attinto queste informazioni?

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  40. Abbiamo scoperto che Cimabue appartiene al Rinascimento e ora possiamo andare anche a dormire.

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  41. Al rientro passerò questo testo alla mia professoressa di storia dell`arte...così per cominciare l`anno nuovo con una bella risata, un riso amaro per quel che mi concerne!

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  42. Cavolo...Giotto,secondo Kiko, ha rovinato tutto (occorrerebbe demolire la basilica di S.Francesco in Assisi. E dopo di Giotto il diluvio per l'arte sacra.
    Meno male che è arrivato Kiko!

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  43. "Chissà su quali libri di storia e di storia dell'arte ha attinto queste informazioni?"

    Mah Francesco, l`Arguello non attinge informazioni altrove tutto è già in lui, in lui tutto è ispirato...lui sa, lui insegna, lui riscopre, persino l`arte cristiana, è meglio stendere un velo pietoso.

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  44. E come questa bufala mille altre. Kiko, grande ignorante non solo di storia, ma soprattutto di cose sacre, abbindola e imbonisce gli sprovveduti sparando enormità di ogni genere. E nessuno vuole smascherarlo.

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  45. E come questa bufala mille altre. Kiko, grande ignorante non solo di storia, ma soprattutto di cose sacre, abbindola e imbonisce gli sprovveduti sparando enormità di ogni genere. E nessuno vuole smascherarlo.

    io capisco per gli sprovveduti... ma gli altri?

    in effetti di baggianate ne dice tante; ma poi ha l'abilità di dire che il Signore è capace di fare cose grandi proprio perché si serve di un pover'uomo come lui! E allora i suoi, che pendono dalle sue labbra, dicono: "ma com'è umile!"...

    il problema che quelle baggianate va in giro a dirle nelle Università (tipo quella di Madrid, la Lateranense, eccc. ecc.) alle agenzie di Stampa di risonanza mondiale come Zenit e nessuno ha nulla da eccepire... possibile che solo noi lo vediamo come un imbonitore, che ha anche una certa capacità di trascinare, una sorta di fascinazione, credo, altrimenti perché penderebbero dalle sue labbra? Ma sempre imbonitore è...

    Sta di fatto che è riuscito a mettere in piedi qualcosa che nulla e nessuno riesce a acalfire, neppure i richiami del Papa né quelli di molti vescovi...

    RispondiElimina
  46. Sull'intervista a Inmaculada Goemz di Zenit, di cui ho citato solo una piccolissima tranche, di enormità ve n'è di ogni tipo:grossolanità ed errori storici e dottrinali pesantissimi.
    Cosi come ve n'è nel Direttorio e in genere in ogni catechesi di Kiko.

    Pensare che in Vaticano le disconoscano è solo follia.

    Ergo......

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  47. Vado a nanna.

    Quando volete ,deliziatevi a leggere tutta l'intervista di Kiko a Inmaculata Gomez - un concentrato di sciocchezze enormi - a questo link:

    http://www.segnideitempi.com/modules.php?name=News&file=article&sid=9336

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  48. Spulcio alcune perle tra le risposte di Kiko Arguello all'intervista del giugno scorso:

    -Un altro aspetto è l'amore per la Scrittura, di cui si parlava nella Costituzione Dei Verbum. Nel Cammino questo è evidente, ha delle chiavi ermeneutiche di interpretazione della Scrittura che permettono la riscoperta dell'Antico Testamento in connessione con il Nuovo, oltre al fatto di poter aiutare il rinnovamento liturgico, quello pastorale, ecc.

    -Come può l'uomo essere libero dal peccato che agisce in lui? Solo Cristo può liberare l'uomo, far sì che possa amare gli altri, renderlo partecipe della sua natura divina. E' qualcosa di splendido che cambia la vita dell'uomo. Bisogna raccontarlo a tutti, rievangelizzare il mondo.

    - Una delle novità del Cammino, come ha spiegato monsignor Arrieta, membro del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, è proprio il fatto che gli è stata riconosciuta una personalità giuridica pubblica, vale a dire che agiamo a nome della Chiesa.

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  49. Mi viene da postare una considerazione banalissima: e tutti gli ordini e le aggregazioni che non hanno personalità giuridica pubblica, (Gesuiti,Domenicani,ordini vari,aggregazioni e movimenti cui non è stata data la configurazione giuridica di cui parla Kiko), NON agiscono in nome della Chiesa?

    RispondiElimina
  50. è proprio il fatto che gli è stata riconosciuta una personalità giuridica pubblica, vale a dire che agiamo a nome della Chiesa.

    strano, la persona giuridica è indicata nello statuto ma non è riconsciuta per decreto e inoltre lo stesso Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi afferma: " Ad onor del vero, pur non essendo una categoria istituzionale tipizzata come tale nell’ordinamento canonico, che per essere costruita richiede l’uso dell’analogia rispetto ad altre norme canoniche – sulla persona giuridica, le associazioni, fondazioni, ecc. –, va pure detto che questa impostazione, ricevuta sei anni fa come una novità, è servita successivamente per meglio capire altre realtà che si riconoscono a stento nei convenzionali sistemi associativi.
    A differenza del testo del 2002, gli Statuti ora approvati affermano la personalità giuridica pubblica del Cammino Neocatecumenale (art 1 § 3), erezione che avvenne per iniziativa del Pontificio Consiglio per i Laici, con Decreto del 28 ottobre del 2004. Il punto è di particolare rilevanza perché ci porta alla vera novità che, qua e là, emerge dai nuovi Statuti...."

    Un canonista ci potrebbe meglio chiarire come si inquadra nella Chiesa questa anomalia anche sotto l'aspetto del diritto canonico

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  51. Dice Mic:

    Un canonista ci potrebbe meglio chiarire come si inquadra nella Chiesa questa anomalia anche sotto l'aspetto del diritto canonico


    Servirebbe un Canonista. Ma usando il cervello e facendo una piccola equazione si può anche dire che NON SI INQUADRA.

    Questa "soluzione" è un vero papocchio che si fa beffe pure del diritto canonico.

    RispondiElimina
  52. Pasticcio giuridico + pasticcio dottrinale ed estetico = nuova agenzia laica per l'evangelizzazione dell'Europa.

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  53. Chi ha letto l'intervista a Kiko, di cui stiamo parlando, si sarà accorto che nelle battute iniziali Kiko esprime gbratitudine al papa per aver ratificato lo statuto neocatecumenale.

    Qualcuno sa nulla di questa ratifica o è l'ennesima sparata di Arguello?

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  54. Dal Diritto Canonico:

    TITOLO V

    GLI STATUTI E GLI ORDINAMENTI (Cann. 94 – 95)
    Can. 94 - §1. Gli statuti, in senso proprio, sono regolamenti che vengono composti a norma del diritto negli insiemi sia di persone sia di cose, e per mezzo dei quali sono definiti il fine dei medesimi, la loro costituzione, il governo e i modi di agire.

    §2. Agli statuti di un insieme di persone sono obbligate le sole persone che ne sono legittimamente membri; agli statuti di un insieme di cose, quelli che ne curano la conduzione.

    §3. Le disposizioni degli statuti, fatte e promulgate in forza della potestà legislativa, sono rette dalle disposizioni dei canoni sulle leggi.

    ...
    LE PERSONE GIURIDICHE

    Can. 113 - §1. La Chiesa cattolica e la Sede Apostolica sono persone morali in forza della stessa disposizione divina.

    §2. Nella Chiesa, oltre alle persone fisiche, ci sono anche le persone giuridiche, soggetti cioè nel diritto canonico di obblighi e di diritti che corrispondono alla loro natura

    Can. 114 - §1. Le persone giuridiche sono costituite o dalla stessa disposizione del diritto oppure dalla concessione speciale da parte della competente autorità data per mezzo di un decreto, come insiemi sia di persone sia di cose ordinati ad un fine corrispondente alla missione della Chiesa, che trascende il fine dei singoli.

    §2. Come fini, di cui al §1, s'intendono quelli attinenti ad opere di pietà, di apostolato o di carità sia spirituale sia temporale.

    Can. 115 - §1. Le persone giuridiche nella Chiesa sono o insiemi di persone o insiemi di cose.

    §2. L'insieme di persone, che non può essere composto se non almeno di tre persone, è collegiale, se i membri determinano la sua azione, concorrendo nel prendere le decisioni, con uguale diritto o meno, a norma del diritto e degli statuti; altrimenti è non collegiale.

    §3. L'insieme di cose, ossia la fondazione autonoma, consta di beni o di cose, sia spirituali sia materiali, e lo dirigono, a norma del diritto e degli statuti, sia una o più persone fisiche sia un collegio.

    Can. 116 - §1. Le persone giuridiche pubbliche sono insiemi di persone o di cose, che vengono costituite dalla competente autorità ecclesiastica perché, entro i fini ad esse prestabiliti, a nome della Chiesa compiano, a norma delle disposizioni del diritto, il proprio compito, loro affidato in vista del bene pubblico; tutte le altre persone giuridiche sono private.

    §2. Le persone giuridiche pubbliche vengono dotate di tale personalità sia per il diritto stesso sia per speciale decreto dell'autorità competente che la concede espressamente; le persone giuridiche private vengono dotate di questa personalità soltanto per mezzo dello speciale decreto dell'autorità competente che concede espressamente la medesima personalità.

    Can. 117 - Nessun insieme di persone o di cose che intenda ottenere la personalità giuridica, può validamente conseguirla se i suoi statuti non siano stati approvati dalla competente autorità.

    RispondiElimina
  55. Non sono un canonista ma credo di riuscire ancora a leggere la lingua italiana.

    Se sei una Persona Giuridca Pubblica, sei una Associazione Pubblica, una Fondazione.

    Se sei Una Associazione, sei un Gruppo che persegue dei fini di APostolato o di Carità a norma degli Statuti.

    Se sei un Gruppo, non hai nè la possibilità nè l'autorizzazione di studiare NUOVI ordinamenti e NUOVI Catechismi e NUOVA Liturgia e NUOVA estetica!

    Se sei una Assoiciazione, non PUOI non seguire (la sequela!) ciò che la Chiesa Insegna e diffonde!
    Se sei una Associazione NON PUOI non metterti al Vaglio della Chiesa di SEMPRE per renderti realmente UTILE al Popolo Santo.

    Se sei una Associazione PUBBLICA non puoi basrti su testi NON EDITI, non ancora Vagliati e non PUBBLICATI.

    Se sei una associazione pubblica DEVI avvalerti degli Strumenti Pastorali ESISTENTI e non PUOI crearne di Nuovi!

    Ma il fatto è che il CNC NON VUOLE essere una Associazione Pubblica! O meglio vuole esserlo fino a che la cosa può procurargli il famoso "riconoscimento".

    Notate che il Diritto dice: "La Chiesa cattolica e la Sede Apostolica sono persone morali in forza della stessa disposizione divina"

    Ebbene, Kiko ha voluto essere esattamente come la Chiesa! Una Persona Giuridca Pubblica MORALE!

    Io dico: più chiaro di così SI MUORE!

    Si è equiparato alla Chiesa!

    E questo in modo totalmente arbitrario, opponendosi al diritto ma soprattutto alla CARITA'!

    La domanda è: perchè è stato permesso?

    RispondiElimina
  56. Caro Stefano.... molto probabimente perchè il Pontificio Consiglio per i laici ha presentato la realtà in modo assai diverso da quanto previsto dal Codice di diritto Canonico.

    RispondiElimina
  57. "Così, la liturgia – che è scuola privilegiata delle fede – ci insegna a riconoscere nella nascita di Maria un diretto collegamento con quella del Messia, Figlio di Davide.*

    Questo ha detto oggi Benedetto XVI nella sua omelia.
    Spontaneamente sorge in me la domanda seguente:
    come è possibile allora che il rito di Kiko Arguello sia stato legittimato dalla Chiesa come strumento di formazione e iniziazione cattolica ?

    Se la lIturgia è la scuola provilegiata della fede e lo è, devo capire che per la Chiesa cattolica il rito sincretista di Arguello forma alla nostra fede?

    C`è qualcosa che non quadra!

    RispondiElimina
  58. Piccolo spunto O.T. che mi riempie di tristezza, ma nello stesso tempo mi fa interrogare sulla buona fede di Padre Livio di Radio Maria: la Congregazione per la Dottrina della Fede ha sospeso da tutte le facoltà sacerdotali Padre Tomislav Vlasic, primo padre spirituale dei veggenti di Medjugorie.

    RispondiElimina
  59. mi fa interrogare sulla buona fede di Padre Livio di Radio Maria:

    non credo tanto nella mala fede, quanto, purtroppo, nella 'cecità' di molti sacerdoti di fronte ai fenomeni spirituali del nostro tempo...

    RispondiElimina
  60. Questa la lettera della CdF
    --------

    Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašić, OFM
    Il Vescovo Ratko Peric
    La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore de ella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:
    „Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu’. Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.
    Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.
    Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.
    * * * * *
    Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.
    Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.
    Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori - fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje” -segnalato alla Congregazione “per
    divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.
    Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:
    „1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;
    2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;
    3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;
    4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;
    5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito. Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.
    Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche. Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”. * * * * * Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.
    Con particolari ossequi
    + Ratko Perić, vescovo, m.p.
    don Ante Luburić, cancelliere, m.p.
    Fonte: Diocesi di Mostar-DuvnoLo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašić, OFM
    Il Vescovo Ratko Peric
    La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore de ella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:
    „Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu’. Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.
    Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.
    Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.
    * * * * *
    Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.
    Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.
    Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori - fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje” -segnalato alla Congregazione “per
    divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.
    Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:
    „1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;
    2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;
    3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;
    4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;
    5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito. Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.
    Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche. Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”. * * * * * Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.
    Con particolari ossequi
    + Ratko Perić, vescovo, m.p.
    don Ante Luburić, cancelliere, m.p.
    Fonte: Diocesi di Mostar-Duvno

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    Mi tornano in mente le aspre risposte di Padre Livio a Padre Zoffoli e le sue sviolinate al sacerdote destinatario di questo provvedimento della CdF.

    RispondiElimina
  61. Alessio,

    ti invito a leggere qualche pagina più recente di questo nostro stesso blog (www.neocatecumenali.blogspot.com).

    In estrema sintesi, i problemi del Cammino Neocatecumenale sono riassumibili in:

    - problemi dottrinali (insegnano ambiguità ed errori sulla fede)

    - problemi liturgici (celebrano pagliacciate anziché la vera liturgia cattolica)

    - segretezza a tutti i livelli (per esempio non ti dicono cosa ci sarà esattamente nei passaggi successivi, non ti dicono che ti chiederanno continuamente soldi e "decime", eccetera).

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