mercoledì 17 dicembre 2008

Caro Don... per il tuo Natale!

Caro don, sacerdote immaginario,

ti scrivo anche se non sono un cardinale, per la gioia di farlo e per riprendere un ragionamento interrotto. Innanzitutto ringrazio te di esserci e Chi, volendoti, da sempre ti ha conosciuto e formato nel seno di tua madre.
Mi immagino, avendo studiato con tanti seminaristi, come sia stato complicato per te seguire la tua strada, ogni giorno un piccolo passo, esami da fare, impegni pastorali, pranzi e cene da metter su in cinque minuti, sacramenti da amministrare, dalla culla alla tomba, in mezzo qualche fiore d’arancio, con te che benedici gli anelli e, solo per un secondo, ti immalinconisci per quei figli che gli sposi avranno e tu no. Poi, però, ripigli il sorriso, guardi la chiesa colma e pensi: grazie Signore per tutti questi figli, della Tua paternità che mi affidi come causa seconda, del Tuo amore del quale devo essere eco risonante con la Parola che è la tua Parola e non quella di altri.

Caro don immaginario, credo che la libertà di cui un vero cardinale parla e ti consiglia di seguire, sia la moneta spicciola di questa perseveranza umana e divina che deve passare per le tue mani, visibile nella tua presenza orante a tutti i tuoi figli, percepibile nella concentrazione con cui tracci la croce sul pane e sul vino con la grazia di uno stupore sempre nuovo e, ogni volta, sempre diverso.

Caro don immaginario, se puoi, ripristina il campanello per le confessioni urgenti. Quando ero bambino, fuori dalla canonica, c’era una campana con una lunga funicella a cui si aggrappava, in ore notturne, le ore del rimorso bruciante, il peccatore insonne e, oltre la porta, sonnecchiava un altro don molto più vecchio di te, con la stola della misericordia viola avvolta tre giri di collo, come una sciarpa. Sobbalzava, si rassettava la stola e apriva il portone.

Caro don immaginario, se puoi, cerca di non confessare su appuntamento…

Ti raccomando, caro don immaginario, di leggere, leggere, leggere per allargare la tua percezione antropologica, psicologica, teologica sulle persone che ti verranno a chiedere aiuto. A tutti, sappi dare la risposta giusta, olio sulle ferite, conforto nel dolore. A tutti, perché tu sei di tutti e tutti ti apparteniamo come figli, con età diverse ma pur sempre bambini per come ci comportiamo agli occhi di Dio, dati con lo slancio del padre nello spirito, incoraggiaci, rimproveraci, dacci caramella o scappellotto a secondo dei casi. Dacci te stesso nella tua libertà liberante perché liberata da Cristo, tuo e nostro Maestro.

Sii forte nelle questioni nelle quali tu devi essere padre, non altri inventori di verità che non siano quelle della Chiesa, custodisci forte nel cuore la tua missione di essere uomo tra gli uomini col dono dell’ordine che ti è toccato: liberamente lo hai accolto, liberamente esercitalo giacché quel dono, quella libertà, è il tuo tesoro che può liberare anche noi… Buon Natale, caro don immaginario.

Chisolm

41 commenti:

  1. la lettera al Don... quanto mai opportuna anche avuto riguardo al
    Seguito drammatico della testimonianza di ieri

    si è vero ci hanno fuso con 3 diverse comunità ci hanno fermato ben 4 volte al 2 scrutinio.. il mio problema è che non riesco a convincere mia moglie ad uscire... dice che questo "cammino" è indispensabbile alla nostra vita famigliare... la stanno o l'hanno corrotta abbastanza che vede in me un demone (mi sono accorto dell'inganno profondoin cui ci hanno tirato dentro) sto approfondendo ricerche accurate da circa 2 anni adesso più intensamente libri ed altro.. ho una seria paura che smettendo o interrompendo possano distrugerci la vita.. la nostra chiesa è completamente invasa dal CN ormai si fa solo questo.. dal Parroco ai sacerdoti sono tutti loro sostenitori.. non vedo via di uscita.. sto seriamente pensando di scardinare questo muro di menzogne dall'interno per salvare me e la mia famiglia.. uscendo e lasciando mia moglie dentro provocherei soltanto una rottura famigliare.. (che tra l'altro penso che loro vogliano per mostrare il loro potere nel farci riavvicinare) così da poter mostrare all'esterno che loro sono capaci di ricostruire una coppia in crisi.. non dicono però che la crisi è stata loro frutto!!!
    tutte le volte che vado mi sento profondamente giudicato, ho dovuto confessare i miei peccati davanti a una giuria di Laici i quali mi hanno rimproverato di essere un vile e tant'altre cose.. certo ho avuto la capacità di omettere qualche cosa che non volevo che loro sapessero.. tra cui la mia profonda crisi.. e la volontà di uscire.. l'ho fatto sopratutto per non creare problemi con la mia famiglia.. Ho assistito a pianti e singhiozzi disperati fatti da persone a cui voglio bene sottomessi alla cattiveria giudicante dei famosi catechisti.. all'impotenza del sacerdote che non sa dove andare a parare... anche perchè ogni volta che parlava veniva ammutolito con "sapienza divina" da loro dicendo testuali parole: Kiko è stato chiaro chi non odia suo padre sua madre non può essere mio discepolo... lo hanno ripetuto all'infinito...

    scusatemi per il mio sfogo ma non so più dove sbattere la testa
    ancora grazie a presto

    Carlo

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  2. Dignitari e principi - e anche Don - che vi dite di Cristo e della Chiesa!

    LEGGETE e VERGOGNATEVI davanti a Dio ed agli uomini... sapete bene che non è l'unica e nemmeno la più drammatica delle testimonianze che vi sono state rese note

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  3. Posto qui quesot intervento di Soft inviato sll'altro thread

    Trovo assolutamente vergognoso cercare di strumentalizzare l'esperienza di questo fratello che è evidentemente in una crisi profonda.L'opera di Satana è evidente e se voi vi state prestando a favorirla ne risponderete a Dio.

    ""Salve, sono un uomo di 35 anni felicemente sposato, sono entrato nel cammino circa 15 anni fa e da poco ho finito il secondo scrutinio anche mia moglie è in cammino da qualche tempo mi sono accorto che il cammino sta avendo sempre di più un atteggiamento di forzatura e di poco rispetto nei miei confronti e verso la mia famiglia è una continua richiesta di denaro (di cui loro si fanno scudo dicendo che è un idolo) ora ci hanno cominciato a chiedere la "decima" sui nostri stipendi per dirlo a parole loro "mantenere" i fratelli della comunità che ne hanno bisogno (a parere mio è una tassa) che non intenzione di pagare.. ""

    Il problema di questo fratello è chiaro è lui stesso a dirlo:"Non ho intenzione di pagare".Non voglio assolutamente giudicare oltretutto questo è un aspetto delicato.Voglio solo sperare che il Signore lo illumini perchè l'inganno demoniaco è chiarissimo!Vorrei rivolgere un appello a questo fratello:
    Caro fartello prega !Non ti lasciare ingannare dal demonio attraverso i soldi!Rivolgiti ai tuoi catechisti o al presbitero ma non a chi scrive in questo blog.Sarai ingannato ancora di più perchè costoro sono strumento nelle mani di satana.Pregherò per te!


    Soft riduce tutto al problema economico, lo riconduce inesorabilmente al demonio, invita a rivolgersi ai catechisti o al precbitero e evidentemente non ha recepito quel che nella testimonianza è stato detto a loro riguardo, né tiene conto della realtà autentica e si basa sulle 'favolette' che gli raccontano e si autoracconta e alle quali vorrebbe credessimo anche noi che non ce le siamo mai bevute o, se è accaduto, ci siamo ricreduti per Grazia di Dio...

    ""allora il mio problema è questo mi voglio ribbellare a questa setta che sento che si sta facendo sempre più serrante nei miei confronti... aumentano le minacce psicologiche e vorrei fare qualcosa per affrontare questa situazione e sopratutto per evitare che altri possano cadere in questo tranello ben architettato dal famoso kiko.. voglio restare all'interno della comunità per essere un valido aiuto anche per voi per scardinare la supremazia di questi fanatici che a me stanno rovinando la vita..""

    No fratello il demonio sta distrorcendo la tua mente.Non ti ribellerai al Cammino o ai tuoi catechisti ma a Dio.E' il demonio che sta rovinando la tua vita!Stai correndo un grosso rischio stai mettendo in gioco la tua salvezza eterna!Non agire con doppiezza convertiti!

    torna in auge il demonio e lo "spauracchio tipo" del mettere in gioco la salvezza eterna per il fatto di abbandonare il cammino!!!!

    ""se potete darmi suggerimenti e aiuto ve ne sarei molto grato spero che la mia testimonianza possa esservi utile""

    No caro fratello ti sei rivolto alle persone sbagliate costoro ti condurrannpo alla rovina eterna!

    la rovina eterna può venir fuori dal fatot che lo riconduciamo agli insegnamento autentici della Chiesa ?


    il resto lo pibblico più tardi appena ho tempo

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  4. Caro Mic, avevo letto il commento di soft, nell`altro thread, posto qui la mia reazione anche se figurano degli stralci che non hai ancora pubblicato.


    Trovo assolutamente vergognoso cercare di strumentalizzare l'esperienza di questo fratello che è evidentemente in una crisi profonda.L'opera di Satana è evidente e se voi vi state prestando a favorirla ne risponderete a Dio

    È così che i catechisti neocatecumenali esercitano un vergognoso e violento ricatto emozionale su chi vuole uscire dal cammino neocatecumenale, vergognoso, violento e scioccante.
    
Vuoi uscire dal cammino, sei vittima del demonio, è il demonio che agisce in te, che ti tende un tranello, la salvezza è solo nel cammino, se lasci il cammino sei perso.

    Dovreste voi nc vergognarvi di esercitare questa pressione inaccettabile su uno dei vostri fratelli, dovreste voi vergognarvi di strumentalizzare la sofferenza, riducendola ad una crisi secondo voi causata dal demonio.
    
Dovreste piuttosto interrogarvi su ciò che all`interno del vostro cammino può provocare così tanta sofferenza, spingere le persone ad uscire e a testimoniare.


    

Sarai ingannato ancora di più perchè costoro sono strumento nelle mani di satana.Pregherò per te! 



    Ma voi vedete il diavolo dappertutto! 
Chi vuole uscire dal cammino è vittima del diavolo, chi critica il cammino, è uno strumento del diavolo.
    
È così che fate pressione sulle coscienze delle persone. 

    O sei con noi o sei contro di noi e se sei contro di noi sei uno strumento del diavolo!




    No fratello il demonio sta distrorcendo la tua mente.Non ti ribellerai al Cammino o ai tuoi catechisti ma a Dio.

    

Caspita! Il cammino, i catechisti = Dio!

    Ogni commento mi pare superfluo, se non per sottolineare ancora una volta la manipolazione evidente delle coscienze e la poca stima che i catechisti hanno dei loro fratelli che sembrano considerare incapaci di riflettere con la propria testa e di essere responsabili in coscienza delle proprie decisioni .

    Fai pure Carlo tanto di cristiani all'acqua di rose ce ne sono tanti andrai ad ingrossare le file di quei pseudo cattolici i quali fanno consistere la loro fede in mezzora la domenica e feste comendate dopodichè si sentono a posto con la coscienza.E' molto facile scappare impegnarsi invece costa troppo.Fate pure rinnegate pure la vostra fede cosa volete che sia?Sarete fra quei tanti cristiani pantofolai che amano la vita comoda e una fede superficiale che non costi molto.Contenti voi!! 




    Grazie soft, ci confermi la magnifica opinione che i neocatecumenali hanno dei cristiani della domenica!


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  5. Mic. provo a rispondere:

    Carissimo Carlo, chiaramente hai capito che non sono un "profeta" non è che ho indovinato le cose che mi hai confermato -fusioni,fermate varie..- e che il cn lo conosco benissimo dall'interno, quindi ho fatto 2+2;
    perdonami se cerco di capire di più, ma sei libero di non rispondere, nella prima parte parlavi di un "felicemente sposato" ora parli di TUA MOGLIE ( eTi prego di non farlo più) dicendo.."la stanno o l'hanno corrotta" e che vede in Te un demone.. una delle due cose non mi quadra.
    se è un Matrimonio felice cosa c'è da salvare? perchè, secondo Lei, è indispensabile alla vostra vita familiare il cn? Tu non puoi scardinare nulla dall'interno, Ti troveresti contro i Tuoi fratelli, i Catechisti e da ciò che dici anche il Parroco, quanta credibilità pensi di avere?
    certo non puoi lasciare Tua moglie dentro, su questo hai ragione..
    se hai la pazienza di parlare molto con Tua moglie e di permettere anche a Lei di "capire di più" forse ci riesci.. ma da quello che dici, mi sembra che i 2 anni di ricerche e approfondimenti li hai fatti da solo, e questa non è stata una grande idea..
    per il resto posso dirti che oltre al fatto che pregheremo per Te, confido nel Signore e so che "loro" non hanno bisogno di "aiuti" ci pensano da soli a "deludere" e stai sicuro che alla prima forte delusione Tua moglie aprirà gli occhi..
    poi chiedi a Soft, se la decima è una libertà.. se lo è perchè la devo dare per forza? hai notato che Ti ha risposto solo sui "soldi"?
    Io Ti ho detto (e parlo per me - ma sono certo che ognuno dei rappresentanti di questo blog la pensa così) non sono nulla, non Ti fidare di me... Ti ho invitato a Leggere, Ti ho invitato ad ASCOLTARE LA CHIESA.. che "consigli Ti ha saputo dare Soft? oltre a mandare le solite maledizioni a noi.. il solito "pacchetto preconfezionato" nc.. aspetta, chiaramente il "problema" sei TU..
    se Ti sei sentito giudicato da noi, fai bene ad ascoltare i Tuoi Catechisti, ma se ho parlato al Tuo cuore e senti che le cose che Ti ho detto sono vere..ascolta il Tuo cuore.. ma non fare niente di affrettato o contro Tua moglie.. ricordati ciò che Ti ho detto sul matrimonio, loro queste cose non Te le diranno mai.. per loro il cn E' ( hai presente "Io sono"?)

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  6. Carissimo Carlo,
    so di cosa stai parlando perchè ci sono passata anch'io.
    Del resto la violenza con cui ti ha risposto Soft è la prova diretta che tutto quello che hai patito negli scrutinii è vero.

    il mio problema è che non riesco a convincere mia moglie ad uscire... dice che questo "cammino" è indispensabbile alla nostra vita famigliare..

    Anch'io pensavo così una volta, ma era frutto di una grande insicurezza personale. Non c'è bisogno del cammino per far funzionare il matrimonio. Dio si è impegnato con voi due nel vostro matrimonio, non con i catechisti. Nel cammino avete trovato una struttura rigida, che dice cosa fare, ma non c'è la libertà dei figli di Dio che rende ogni matrimonio, ogni esperienza un qualcosa di unico.

    Mi ha aiutato andare alla Messa domenicale, in un'altra parrocchia.
    Racconta tutto questo ad un sacerdote, alle suore di un convento, a persone che preghino per il vostro matrimonio, e vedrai che tutto si sistemerà.
    Sarà Dio a cambiare il cuore di tua moglie.
    tu devi solo continuare a pregare, e accostarti ai Sacramenti con assiduità; se decidi di rinunciare alla falsa stampella del cammino, cerca di trovare il vero sostegno nell'Eucarestia, correttamente celebrata.

    Come dice Aldo, non ti illudere di poter cambiare qualcosa dall'interno: il cammino è fatto di automi, da gente plagiata che, magari condivide le tue perplessità, ma non le paleserà mai apertamente, per paura di subire pressioni e giudizi.
    Non ti preoccupare per chi resta nel cammino: ognuno ha i suoi tempi. Anche Soft un giorno uscirà , quando sarà venuto per lui/lei il momento di aprire gli occhi :)

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  7. Carlo hai tutta la mia solidarietà. Non preoccuparti ci hanno provato con tutti ma riescono a vincere solo se ti dimostri più debole di loro... Sono solo delle TIGRI DI CARTA ,ma soprattutto dei vigliacchi.

    Sarà il vostro amore a salvare il vostro matrimonio e tu hai tutto il dovere di esercitare i tuoi diritti di marito. Rivolgiti ai parroci e, se questo non dovesse bastare, al tuo Vescovo e, in caso di necessità, ai piani alti. Non far mancare mai a tua moglie il tuo sostegno anche se dovesse decidere di rimanere, parlate e dialogate senza stancarvi e falle capire che il CN non è nè un dogma, nè un Sacramento mentre il vostro matrimonio lo è. I miei stanno insieme da 35 anni, non sanno com'è il colore di una Chiesa ma si amano a tal punto da superare insieme tanti problemi. E io li amo e li stimo moltissimo.

    La decima sappi che non è un'imposizione e se proprio vuoi fare un'opera di bene donala in opere umanitarie: orfani delle guerre, adozioni a distanza, ecc. Sicuramente sortirà effetti migliori offrendo un pasto o facendo proseguire gli studi a questi poveri bambini.

    Non fatevi intimorie dalle loro superstizioni. Il Paradiso lo decide Dio se concederlo o meno, non di certo i vostri catechisti...

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  8. Mi riallaccio a quanto leggo nell'ultimo post: è impossibile, oltre che pericoloso, tentare di modificare il Cammino 'dall'interno':
    ci hanno provato in parecchi, sinceramente innamorati della freschezza evangelizzatrice di esso, ma fortemente preoccupati per l'alto tasso di protestantesimo e di sincretismo di cui è intriso, oltre che dalla latente manipolazione mentale imposta agli adepti.

    Nessuno c'è riuscito nè poteva riuscirci: il Cammino è monoliticamente chiuso intorno ai suoi due fondatori.
    E' impermeabile alle critiche e vide di segreti che ne costituiscono la sua corazza.

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  9. io l'ho trovato il mio "don immaginario"...vorrei spezzare una lacia a favore dei sacerdoti, non sono diventati tutti impiegati d'ufficio... vi avevo raccontato della profonda crisi di fede che sta attraversando mio marito, bè questo don insisteva da un pezzo perchè facessimo i primi venerdì del mese, finalmente in dicembre ci siamo decisi e siamo andati. Mio marito è entrato in confessionale con il don e ne è uscito 3 quarti d'ora dopo ( nel frattempo io ho rischiato l'ibernazione ma questo è un altro discorso!!) trasformato! non saprò mai cosa si sono detti, so solo che questo giovane prete, che a prima vista sembra uno spiantato, sempre nei casini a causa della sua generosità che spesso sfocia nella sprovvedutezza, confusionario, sicuramente molti di quelli che scrivono in questo blog inorridirebbero di fronte a certe sue uscite, eppure proprio lui fin dall'inizio della nostra avventura d'amore ci ha seguito, aiutato, tenuto insieme, fatto sì che mi decidessi a sposare quel povero ragazzo che mi aspettava da troppo tempo, pur di sposarci ha rimandato di un giorno la partenza per non mi ricordo quale importante appuntamento,è corso da noi un sabato sera quando il dolore della nostra croce ci aveva portato sull'orlo della separazione, e ha fatto sì che ritrovassimo noi stessi, che mio marito riscoprisse il suo rapporto con Dio...tutto questo l'ho trovato in un giovane prete confinato in una piccola parrocchia il più lontano possibile dalla sede vescovile perchè facesse meno danni possibile!! ricordo che quando andai dai miei catechisti a piangere e a cercare una spalla su cui riversare il dolore della nostra sterilità trovai solo parole di giudizio " devi accettare la tua croce, il Signore ti mette nella prova perchè sei superba" ovviamente tirarono fuori il demonio ecc stavo male ed era pure colpa mia!
    Tutto questo per dire che è vero ci sono sacerdoti che forse hanno perso un pò di vista il loro compito di pastore di anime, ma ce ne sono anche tanti altri che nel silenzio, senza clamore, davanti a una pizza o nel gelo di un confessionale sono ancora capaci di essere padri di guidare le loro pecore, di consolare gli afflitti, solo che non sono nel cammino!( e per fortuna aggiungerei!)Consiglio quindi a carlo di cercarsi un sacerdote amico, uno di cui si fida e chiedere aiuto a lui, se non trovi nessuno in parrocchia prova altrove in un santuario, nelle parrocchie vicine, ma cerca un aiuto esterno, non è vero che non c'è via d'uscita!pregherò per te, un abbraccio Elena

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  10. Mc.6,30-44 Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci....

    ri prendo dalla Letera aperta di auguri al Don, dell'amico Chisolm aprendo con VOI il Vangelo ^___^

    Che cosa unisce la Lettera del card. Arinze, gli Auguri di Chsolm a questo passo del Vangelo?

    La folla è paragonata a «pecore senza pastore» (v. 34). Questo passaggio è fondamentale... L’insegnamento e il miracolo di Gesù non prendono le mosse dalla fame della gente ma da questa situazione di dispersione.

    È la compassione di Gesù a fronte della folla dispersa, della folla che non ha una direzione, della folla che accorre e desidera qualcosa senza sapere che cosa, è questa compassione che muove al miracolo.... La scena del correre è troppo teatrale per non colpire il lettore : «molti li videro partire e capirono e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero» (v. 33). Una folla organizzatissima (dalla dispersione delle città all’unità di un solo luogo) ma che tradisce la dispersione, la mancanza di una guida, l’assenza di un’anima.....

    Gesù come reagisce? CON LA COM-PASSIONE...

    ma cosa fa di preciso?
    Abbiate la pazienza di leggere perchè questo riguarda I SACERDOTI MA ANCHE I FEDELI....IL VERO CATECUMENATO ^___^

    Il dialogo coi discepoli è sotto la cifra dell’ironia.... I discepoli sembrano essere persone con grande senso pratico «congedali perché possano comprarsi da mangiare» v. 36...
    Ma Gesù ironicamente li incarica del compito «voi stessi date loro da mangiare» v. 37....
    I discepoli manifestano ancora il loro senso pratico (calcolano 200 denari di pane, pari a 200 stipendi giornalieri) ma non hanno nulla (solo cinque pani e due pesci)....

    Allora Gesù compie il miracolo ma ATTENZIONE... raggiunge la folla solo attraverso i discepoli. Gesù non entra in contatto con la folla. I discepoli, i SACERDOTI sono ministri : a loro il compito di fare sedere la gente, di distribuire pani e pesci, di raccogliere in ceste gli avanzi.

    Il miracolo è eccezionale ma non è clamoroso... Pare quasi che la gente non si renda conto di quello che è accaduto (a differenza di Gv 6,15 dove la folla cerca Gesù per farlo re).

    A conferma di ciò v’è il passo di Mc 6,52 : « (i discepoli) non avevano capito il fatto dei pani». Perché la gente non capisce ? Perché i discepoli non capiscono ? Il lettore catecumeno è interpellato dallo strano comportamento.

    E' UN RICHIAMO ANCHE ALL'EUCARESTIA.....un richiamo ALLA LITURGIA....

    Difficile non cogliere un ricco riferimento all’Eucaristia, soprattutto pensando agli ascoltatori del Vangelo, così come il prodigio eccezionale ma non clamoroso come è l'Eucarestia, così come dicevamo sopra:

    Gesù compie il miracolo ma raggiunge la folla solo attraverso i discepoli. Gesù non entra in contatto con la folla. I discepoli sono ministri : a loro il compito di fare sedere la gente, di distribuire pani e pesci, di raccogliere in ceste gli avanzi.

    Sopportatemi altre due righe^__^

    Cerchiamo di porci nei panni del catecumeno (o NEO nel nostro caso ^__^) che legge il Vangelo di Marco.

    Quest’uomo ha incontrato qualche persona che gli ha annunciato qualcosa di speciale ; da qui il fascino per il Vangelo, per il Signore. Il catecumeno percepisce che l’incontro con Gesù è avvenuto attraverso alcuni uomini, attraverso la Chiesa, una comunità cristiana, la testimonianza della fede. La fede che è nata si appoggia su d’una testimonianza. E l’uomo che riceve l’annuncio vive un passaggio fondamentale.

    Mentre prima era parte di una folla anonima, sbandata, senza direzione, senza pastore(=il PRESBITERO E IL VESCOVO), ora vede i segni di un’appartenenza, si sente parte di un popolo....

    Ma per essere parte di un popolo OCCORRE PARLARE LA STESSA LINGUA... OCCORRE AVERE LA MEDESIMA FEDE... Il catecumeno inizia ad intuire così che cosa è la Chiesa e si accorge che nella Chiesa incontra Gesù, ascolta il suo insegnamento, entra in comunione col Signore.

    Dalla folla, che proviene da tutte le città, al popolo che vede segni, ascolta la Parola, è in comunione. E’ il passaggio dall’essere folla anonima all’essere Chiesa, comunità che crede.

    L’immagine delle pecore senza pastore, l’icona della dispersione in cui ciascuno va per la propria strada è molto attuale... Il frammento è la cifra del secolo XX. Tutti corrono e sono organizzatissimi, come la folla del Vangelo. Ma a chi appartiene ciascuno di noi ? quale è il senso del nostro correre da mattino a sera ? La dispersione sembra essere la verità delle nostre giornate. Ci sono mille cose ma dove è l’unità ? dove il centro propulsore, dove il senso ?

    Gesù trasforma l’umanità dispersa in un popolo che ascolta la Parola e vive la comunione del banchetto, INNALZA IL CULTO A DIO, STABILISCE E DETERMINA IL VALORE STESSO DELLA COMUNIONE E DELL'UNITA'... ecco il LAVORO del Sacerdote... La Chiesa oggi è un popolo radunato dai quattro angoli della terra, nell’unità della stessa fede, un assaggio di questo lo vediamo quando il Vicario di Cristo, il Pontefice, si muove VERSO LE FOLLE, le raduna non nel nome suo, ma NEL NOME DI CRISTO, si fa festa insieme e si partecipa all'Eucarestia: tutti raccolti, uniti in comunione per fare Comunione e testimoniare al mondo che abbiamo il Pastore, stiamo con il Supremo Pastore.

    Ciò che rende la folla dispersa in un popolo è l’azione di Gesù... per mezzo DEI SACERDOTI...
    «Voi stessi date loro da mangiare !»

    Le conseguenze di questo COMANDO sono molte.

    La Chiesa, il popolo di Dio è radunato, edificato, costruito dal Signore=SACERDOTE.... Noi possiamo preparare tutto, possiamo scrivere progetti e studiare metodi pastorali, etc ma è poi il Signore=SACERDOTE che sfama, che consola, che nutre....

    Alle domande di senso che gli uomini hanno nel cuore risponde Gesù... I cristiani debbono cercare le strade per risolvere i problemi, tutto debbono tentare per dare vero aiuto al prossimo, ma nella convinzione che solo il Signore=SACERDOTE dona la salvezza...

    D. Bonhoeffer scriveva : «Dio non esaudisce i nostri desideri ma realizza le sue promesse».
    ^__^

    I genitori debbono dare la vita per i figli ma non basta il loro amore per «salvare» i figli....

    Lo stesso dicasi per i MOVIMENTI, PER I CAMMINI e quant'altro...

    La qualità della nostra vita dipende sì dal nostro impegno ma non trova il suo fondamento nei nostri sforzi...nelle catechesi kikiane...nei sacerdoti che NON si attengono a TRASMETTERE CIO' CHE HANNO RICEVUTO DALLA CHIESA...
    e neppure nella Chiesa ci sarebbe questo fondamento se Cristo, IL CAPO, non fosse LUI stesso a continuare a dire AI SUOI MINISTRI:
    «Voi stessi date loro da mangiare !»

    No l'ha detto a Kiko, nè ai catechisti, MA AI SACERDOTI...
    «Voi stessi date loro da mangiare !»

    Fraternamente CaterinaLD

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  11. Aiutatemi a capire perché la faccenda di abbandonare un percorso di fede o cammino che sia, debba in sé, latae sententiae, costituire un bando, un’espulsione dalla Chiesa o quant’altro. Perché si evoca satana, la scomunica, il rifiuto da parte di Dio di chi lascia, perché si lanciano anatemi di spessa grettezza, inviti al ravvedimento altrimenti un meteorite divino piomberà sulla testa del poveraccio, perché questo blog dovrebbe essere in mano a satana?
    Spiegatemelo, per favore.
    Credo esista un cammino nel cammino, così come esiste una vocazione nella vocazione. Da quel poco che so, Domenico di Guzman era un canonico regolare prima di costituirsi e costituire l’ordine domenicano. Allo stesso modo, Madre Teresa, prima di essere quel che era chiamata ad essere, apparteneva ad una congregazione altra da quella che decise di fondare.
    Entrambi seguirono una vocazione nella vocazione, ovvero intesero la prima chiamata come propedeutica ad una chiamata più profonda.
    Ecco, se così fosse il Cammino, la sua ragion d’essere sarebbe nella libertà di costituirsi, nella libertà di accogliere chi vuole rimanere in esso, nella libertà di lasciare chi vuole, proseguire la propria chiamata nella chiamata.
    Sarebbe meraviglioso un gruppo che ti aiuta a riscoprire i valori del battesimo e sarebbe ancora più meraviglioso se questa riscoperta, questo dono, venisse ad essere dono libero, ovvero nella libertà di distribuire al mondo quanto si è vissuto. Allora sì, che quel gruppo sarebbe innovativo, efficace, dinamico, proprio nel porsi come casa di vuole starci e come scuola per chi lo intende come momento propedeutico prima di offrirsi agli altri.
    Invece no.
    Chi lascia è in mano a satana, soffrirà, non avrà la pace eterna, oltre che quella della parentesi vitale. Chi abbandona sarà anatematizzato, stigmatizzato, evitato, spaventato, canzonato.
    Spiegatemi, dov’è la fede “comune” in tutto questo? Dov’è l’accoglienza, l’amore, la comunione di fede e d’intenti, il pane spezzato, l’agape, il darsi, l’offrirsi, l’ascoltare, la delicatezza di quell’amore che spera tutto, sopporta tutto, crede tutto?
    Nei post “altri” inseriti da Mic, leggo frequentemente un salto di stile, una bipolarità quasi patologica, alterni momenti di colloquio a offese e prese per i fondelli. I frequenti errori di battitura evocano un’ansia verbale, oserei dire un’ira difficilmente contenuta, la rabbia di chi crede di possedere il Vangelo e di esserne l’unico ermeneuta.
    La Chiesa non è questa, cari amici. La Chiesa è quella che permise a Domenico e a Teresa di essere quello che erano stati chiamati ad essere. Certo, soffrirono non poco, ma divennero quel che il Padre aveva voluto per loro e per noi.
    Furono liberi di lasciare per guadagnare altro ed altri, in modo nuovo, diverso, libero e obbediente a quella Chiesa che, mai si sognò di evocare satana come un angelo vendicatore al proprio servizio.
    La Chiesa li accolse, li lasciò per riaccoglierli nella forma nuova che Dio volle imprimere loro, esattamente con la libertà del vasaio che plasma il vaso a suo gusto e diletto.
    Aiutatemi a capire perché certe cose non le capisco.
    Vorrei capirlo in questo Avvento, vorrei capire se attendiamo lo stesso Gesù, se proclamiamo lo stesso Simbolo, se vediamo nell’altro un altro Cristo o un Cristo altro.
    Vorrei capirlo e ricevere questo capire come dono natalizio.
    Questo tempo d’Avvento prelude al Natale, ma Edith Stein ci ricorda che il giorno dopo del Natale, si passa dai candidi paramenti a quelli rossi del sangue dei martiri, come a dire che la Chiesa vive in continua tensione escatologica, tra cielo e terra, tra quiete e dolore.
    Credo che Edith volesse pure dire di accettare il dolore quando esso viene da Dio, non quando viene gratuitamente da altri esseri umani. Ma non l’ha detto e allora mi assumo la responsabilità di dirlo io.
    Se ne avete occasione, leggetevi “Il dolore innocente” di Vito Mancuso e poi ne riparliamo.
    Per il momento, sto ancora gustando la libertà di Domenico e Teresa di Calcutta che, grazie a Dio, a Lui obbedirono nella Chiesa e non ad altri “evangelisti” con la patente di evocare satana, tuoni, fulmini, saette, procelle etc. etc.
    Buon Natale, comunque…
    Chisolm

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  12. Furono liberi di lasciare per guadagnare altro ed altri, in modo nuovo, diverso, libero e obbediente a quella Chiesa che, mai si sognò di evocare satana come un angelo vendicatore al proprio servizio.

    Ringrazio Chisolm per tutto il suo messaggio, ma riporto qui questo passaggio, perchè non avrei saputo meglio definire il continuo uso di satana che fanno i neocatecumenali,

    "evocare satana come un angelo vendicatore al prorpio servizio"

    È esattamente ciò che fanno i catechisti nc, ma temo che questo uso sia divenuto comune ai nc, catechisti o no, basta leggere il post di soft.
    Si servono di satana per intimidire, colpevolizzare, schiacciare, giudicare, chi si pone domande e chi pone domande, chi vuole uscire dal cammino, chi critica, chi non è cammino-conforme.
    Se esci dal cammino cadi nelle mani di satana, se cominci ad avere dei dubbi è satana che agisce in te, è lui che te li soffia, se critichi il cammino sei uno strumento di satana.
    Solo chi ha subito un lavaggio del cervello, solo chi è passato attraverso la "deprogrammazione e riprogrammazione" ad opera dei catechisti nc può subire senza reagire queste manipolazioni, perchè una persona dotata di un minimo di buon senso , un cattolico che vive il messaggio evangelico non solo non capirebbe questo uso violento e scioccante di satana al sevizio del cammino, ma si rivolterebbe contro questa violenza esercitata sulla coscienza degli individui, sulla loro anima.

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  13. Cara Emma....e cari a tutti....le tue parole mi hanno fatto venire a mente due brevi storielle che ritengo utili a queste riflessioni
    ^___^

    C'è un quadro famoso che rappresenta Gesù in un giardino buio. Con la mano sinistra alza una lampada che illumina la scena, con la destra bussa ad una porta pesante e robusta.

    Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore un particolare curioso.

    "Nel suo quadro c'è un errore. La porta è senza maniglia".
    "Non è un errore" rispose il pittore. "Quella è la porta del cuore umano. Si apre solo dall'interno".

    ********************************

    L'aeroporto di una città dell'Estremo Oriente venne investito da un furioso temporale. I passeggeri attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.
    Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trovare un posto comodo accanto a un finestrino. Una graziosa hostess aiutava gli altri passeggeri a sistemarsi.

    Il decollo era prossimo e un uomo dell'equipaggio chiuse il pesante portello dell'aereo.
    Improvvisamente si vide un uomo che correva verso l'aereo, riparandosi come poteva, con un impermeabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta dell'aereo, chiedendo di entrare.

    L'hostess gli spiegò a segni che era troppo tardi. L'uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell'aereo. L'hostess cercò di convincerlo a desistere. "Non si può... E tardi... Dobbiamo partire", cercava di farsi capire a segni dall'oblò.

    Niente da fare: l'uomo insisteva e chiedeva di entrare. Alla fine. l'hostess cedette e aprì lo sportello.
    Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell'interno.
    E rimase a bocca aperta. Quell'uomo era il pilota dell'aereo.

    Morale?

    Facciamo attenzione a non lasciare a terra il vero PILOTA della nostra vita.....

    ^___^

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  14. Chisolm,

    bellissima la tua lettera aperta al sacerdote( mi sono permesso di formattarne il testo in verde, colore della speranza), bellissimo anche il tuo commento.
    Ringrazio dal profondo del cuore te e Caterina per quanto di edificante state fornendo a questo umile, ma tenace blog.

    Auguri di cuore anche a voi.

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  15. Mi unisco a Francesco e ringrazio anche io Caterina e soprattutto Chisolm, il quale ha scritto delle parole splendide!

    Sursum corda

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  16. Cate con quel Vangelo mi hai fatto venire in mente una delle tante catechesi "subite" forse Stefano la ricorda... indovina un pò nel cn chi sono gli apostoli che ti fanno sedere e ti portano il pane?
    lo so che hai indovinato i super-catechisti...(non i Ministri come dici Tu) infatti sono gli stessi che calano il paralitco dal tetto... sempre loro i super-catechisti (Tu ricordi cosa dice Gesù..."vista la loro Fede"..)

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  17. 49 nuovi LEGIONAI DI CRISTO....

    http://www.legionariesofchrist.org/italian/index.phtml?height=768&width=1024&sw=1&sw2=

    Saranno ordinati Sabato dal Cardinale Sodano 49 sacerdoti dei 'Legionari di Cristo'

    CITTA’ DEL VATICANO - Sara' il decano del Collegio Cardinalizio, il Cardinale Angelo Sodano (nella foto), a conferire sabato prossimo nella Basilica di San Paolo fuori le mura, l'ordinazione sacerdotale a 49 religiosi della Congregazione dei Legionari di Cristo. I candidati al sacerdozio - si legge in una nota diffusa dalla Congregazione - hanno un’eta' tra i 29 e i 37 anni. Hanno trascorso tra i dieci e i quattordici anni di studio, di apostolato e di missione, dal giorno del loro ingresso in uno dei noviziati della Legione di Cristo.

    Provengono da tredici Paesi: Messico (23), Spagna (6), Stati Uniti (4), Germania (3), Brasile (3), Argentina (1), Colombia (2), Italia (2), Canada (1), Cile (1), Francia (1), Irlanda (1), Venezuela (1).

    A questi si aggiungono altri quattro Legionari di Cristo che sono stati ordinati diaconi in precedenza. Con il Cardinale, sabato concelebreranno Monsignor Brian Farrell, legionario ma anche Arcivescovo segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unita' dei Cristiani, e Monsignor Marc Alliet, vescovo di Bayonne (Francia). Alla cerimonia e' prevista una partecipazione di circa tremila persone. Sara' presente anche Padre Alvaro Corcuera, direttore generale della Congregazione dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi.

    Attualmente la Congregazione dei Legionari di Cristo e’ presente in venti Paesi, con circa ottocento sacerdoti e piu' di duemilacinquecento seminaristi.

    ebbè...^__^


    Legionari DI CRISTO....non del fondatore...chi la vuole capire, capisca...

    ^__^

    RispondiElimina
  18. Tu sai Cate che il fondatore dei LC (Marcial Maciel)ore è morto, ma purtroppo aveva in corso una causa per abusi sessuali... poi la Santa Sede, data la Sua età, dispose che terminasse i suoi anni in ritiro e preghiera... ora io non so se fossero vere le accusa, ma ho conosciuto i LC perchè ho fatto un corso di un anno alla Univ. Regina Apostolorum, che è retta da loro e Vi posso dire che la sottomissione alla Chiesa ed al Papa è totale, per non parlare poi della loro preparazione a 360 gradi, da loro la formazione dura in media 6/7 anni di più di un normale seminarista Diocesano (figurarsi nc)non cambiano la Liturgia.. e sono a disposizione del Vescovo.. insegnano nelle Università Cattoliche.. ed hanno moltissime Vocazioni "vere".. hai detto bene di Cristo, non del Loro fondatore..

    RispondiElimina
  19. Consentitemi, venerati Confratelli, di parlare anche della formazione nei Seminari maggiori. Al riguardo, il Concilio Vaticano II, nel suo decreto Optatam totius, ha stabilito norme importanti che, purtroppo, non sono ancora state pienamente attuate. Ciò vale in particolare per l’istituzione del cosiddetto corso introduttivo prima dell’inizio degli studi veri e propri.

    Questo non dovrebbe soltanto trasmettere una solida conoscenza delle lingue classiche, che occorre espressamente esigere per lo studio della filosofia e della teologia, ma anche la familiarità con il catechismo, con la pratica religiosa, liturgica e sacramentale della Chiesa.


    Dinanzi al crescente numero di persone interessate e di candidati che non provengono più da una formazione cattolica tradizionale, un tale anno introduttivo è urgentemente necessario.

    Inoltre, durante questo anno lo studente può raggiungere una chiarezza maggiore sulla sua vocazione al sacerdozio. D’altro canto, le persone responsabili della formazione sacerdotale hanno la possibilità di farsi un’idea del candidato, della sua maturità umana e della sua vita di fede.

    I cosiddetti giochi delle parti con una dinamica di gruppo, i gruppi di autocoscienza ed altri esperimenti psicologici sono invece meno adatti allo scopo e possono creare piuttosto confusione ed incertezza.


    DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
    AI VESCOVI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE
    DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA
    IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"
    Venerdì, 10 novembre 2006

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  20. Desidero ringraziare di cuore tutti i laici che, in virtù della forza del battesimo, sostengono in modo vivo la Chiesa. Proprio perché la testimonianza attiva dei laici è tanto importante, è altrettanto importante che i profili specifici delle diverse missioni non vengano confusi. L'omelia durante la Santa Messa è un compito legato al ministero ordinato; quando è presente un numero sufficiente di sacerdoti e di diaconi, spetta a loro la distribuzione della Santa Comunione.

    Inoltre, continua ad essere avanzata la richiesta perché i laici possano svolgere delle funzioni di guida pastorale. A tale riguardo, non possiamo discutere le questioni che vi sono connesse solo alla luce della convenienza pastorale, poiché qui si tratta di verità della fede, vale a dire della struttura sacramentale-gerachica voluta da Gesù Cristo per la sua Chiesa. Poiché questa si fonda sulla Sua volontà come anche la delega apostolica poggia sul Suo mandato, esse sono sottratte all’intervento umano.

    Solo il sacramento dell’Ordinazione autorizza chi lo riceve a parlare e ad agire in persona Christi. E’ questo, cari Confratelli, che bisogna inculcare sempre di nuovo con grande pazienza e sapienza, traendone poi le necessarie conseguenze.

    ....INCULCARE..... ^___^

    DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
    AI VESCOVI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE
    DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA
    IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"
    Venerdì, 10 novembre 2006


    ********************************

    Caro Aldo....si conosco la storia del Fondatore dei Legionari di Cristo...i fatti che lohanno veduto coinvolto fino alla sospensione ma NON alla dismissione del suo manato sacerdotale, dimostrano che la Chiesa è appunto ATTENTA a non gettare il bambino con l'acqua sporca...
    ^___^

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. Cara Caterina, per sottolineare la giusta ermeneutica della tua bellissima 'lectio' sul miracolo dei pani, penso di dover dare maggiore risalto alla relazione tra queste due frasi:

    Mentre prima (il neocat) era parte di una folla anonima, sbandata, senza direzione, senza pastore(=il PRESBITERO E IL VESCOVO), ora vede i segni di un’appartenenza, si sente parte di un popolo....

    La qualità della nostra vita dipende sì dal nostro impegno ma non trova il suo fondamento nei nostri sforzi...nelle catechesi kikiane...nei sacerdoti che NON si attengono a TRASMETTERE CIO' CHE HANNO RICEVUTO DALLA CHIESA...
    e neppure nella Chiesa ci sarebbe questo fondamento se Cristo, IL CAPO, non fosse LUI stesso a continuare a dire AI SUOI MINISTRI:
    «Voi stessi date loro da mangiare !»

    Non l'ha detto a Kiko, nè ai catechisti, MA AI SACERDOTI...
    «Voi stessi date loro da mangiare !»


    E' quel che sostiene Arinze nella sua lettera, è quello a cui invitava Giovanni Paolo II nelle sue esortazioni fin dagli anni '80, è quello che andiamo gridando da anni...

    RispondiElimina
  23. a volte scrivete cazzate, a volte scrivete cose sante e giuste -- ma in entrambi i casi, scrivete sempre in modo insincero, usando qualsiasi parola che esca da papi o cardinali su qualsiasi argomento per alimentare il vostro livore contro il cammino, per rafforzarvi nella vostra convinzione di avere fatto bene a uscirne.

    anche dietro il vostro amore per cose sublimi come il vetus ordo si nasconde semplicemente l'astio per il cammino. nessuna cosa bella che vivete stando dentro la chiesa (e a sentirvi, ce ne sono tante) riuscite a viverla come una cosa in se', senza confrontarla con la vostra esperienza precedente.

    non riesco neanche a immaginare l'orrore e l'aridita', confinante con la psicosi, di una vita trascorsa a cercare tra le righe di ogni discorso, di ogni libro, qualcosa che possa essere usato contro il cammino.

    tanto livore trova, secondo me, solo una giustificazione: che ogni mattina che vi svegliate, vi svegliate con questa domanda: ma e' stato il Signore a chiamarmi a fare questo cammino, o no? ho rifiutato la sua chiamata uscendone, o no? e dovete trascorrere il resto della vostra giornata -- o buona parte di essa -- a cercare di convincervi che certo che no, questo viene dal demonio, a dispetto di tutte le approvazioni della santa sede ecc.

    per questo ho una parola semplice per voi, il mio regalo di natale per voi:

    - certo che e' stato il Signore a chiamarvi nel cammino

    - certo che avete rifiutato la sua chiamata uscendone

    ma cosa succede quando uno rifiuta una chiamata del Signore? fulmini e tuoni dal cielo? no -- il Signore e' un dio misericordioso, e quando rifiutiamo una chiamata semplicemente ce ne fa un'altra. alla fine quello che vuole non e' farci finire il cammino, ma semplicemente portarci alla vita eterna.

    e ogni volta che ci rifiutiamo di seguire un sentiero che ci indica per portarci alla vita eterna, nella sua infinita misericordia e rispetto della nostra liberta' ce ne indica subito un altro. non c'e' nessuno bisogno di auto-convincerci che quel sentiero non veniva veramente da Dio ma dal demonio.

    su una cosa avete certamente ragione: che il cammino non e' l'unica risposta alla tiepidezza di molte messe domenicale. lo capiscono quelli che sono in cammino? qualcuno si', qualcuno no, perche' magari non ha vissuto mai nient'altro. io ho vissuto molto altro e posso garantire che il cammino e' solo uno dei tanti percorsi validi.

    ma guai a chi si mette di mezzo tra il Signore e i suoi percorsi di salvezza e cerca rovinare l'esperienza di chi si accosta a uno di questi percorsi! guai a chi si arroga il diritto di decidere che una certa realta' ecclesiale non e' voluta dallo Spirito Santo...

    persistete nel vostro amore per la Chiesa, ma ripulitelo dal vostro astio, e quando l'angelo della morte visitera' la vostra casa, fatevi trovare con una fede semplice e gioiosa, non davanti a una tastiera a pontificare contro questa o quella realta' ecclesiale.

    vi faccio i miei auguri di buon Natale

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  24. L'unico fatto che abbiamo è questo ragazzo, che ora è nella morte. Una morte che avrebbe potuto evitare se fosse rimasto vicino al Signore.

    intanto sia parlare della depressione che di chi ne è colpito esige grande cautela e rispetto per la complessità delle cause e dei fattori che possono generarla, che non sono solo di natura psicologica o spirituale, ma spesso anche organica...

    Inoltre noto la solita assolutizzazione del Cammino come risolutore di tutti i mali, dal momento che dai per scontata la guarigione del tuo amico se rientrasse in comunità e attribuisci per giunta a questo fatto "una maggiore vicinanza a Dio" (!?) un vero ASSURDO... Per contro potrei citarti numerosi casi di persone colpite dalla depressione proprio a causa del Cammino...

    Inoltre, attribuire a noi la responsabilità della mancata guarigione del tuo amico a causa del sua resistenza a rientrarvi in ragione di quello che abbiamo argomentato, forse è un po' troppo semplicistico e anche eccessivamente pretestuoso, perché dietro alle scelte di una persona ci sono sempre motivi personali seri oltre che complessi che non puoi metterti a tagliare con l'accetta, anche se l'interessato ha sostenuto di essere stato indotto dalle nostre parole E DOCUMENTAZIONI...

    Inoltre ancora, rifiuto il linguaggio del suo "essere nella morte", perché la depressione è una malattia non un peccato (unica causa di morte spirituale) e, quindi, rende il tuo amico più vicino alla Croce di Cristo, anzi lo rende in Croce con Lui, piuttosto che lontano a Dio, anche se al momento ha difficoltà a praticare la fede, probabilmente proprio a causa di quanto di negativo ha assorbito dell'esperienza da cui si è allontanato...

    RispondiElimina
  25. Chiedo scusa per il cambiamento di 'veste' del blog.
    Un tentativo di cambiamento indotto, da me attivato troppo sbrigativamente senza salvare i vecchi dati, mi ha costretto a tornare al vecchio modello, più semplice e lineare
    Appena possibile e con l'aiuto di Steph, spero di rimediare.

    Intanto l'essenziale è continuare la discussione

    RispondiElimina
  26. Caro jeff, come tu sottolinei non sai se il malessere di questo tuo amico non si sarebbe comunque rivelato.
    Se posso capire la tua reazione, la realtà è senza dubbio molto più complessa di quella che descrivi.
    Il tuo amico ha senza dubbio bisogno di aiuto ma di un aiuto rispettuoso della sua intimità.
    Il fatto che abbia avuto paura degli scrutini e delle confessioni pubbliche è rivelatore e hai torto di sottovalutarlo, si è senza dubbio protetto di qualcosa che intuiva non avrebbe sopportato.
    Il tuo amico è senza dubbio una persona sensibile e forse fragile psichicamente, ed è proprio su queste persone che il cammino rischia di provocare i maggiori danni.
    Per una apparente e illusoria sicurezza che dà il fatto di essere circondati da un comunità, di vivere un sentimento di appartenenza ad un gruppo con un`identità forte, si dissolve in realtà l`individualità della coscienza, si svuota la persona della sua individualità.
    Questo il tuo amico lo avrebbe sperimentato se avesse continuato il cammino e dovuto affrontare gli scrutini e altri vostri metodi, è di questo che ha avuto paura e ha avuto ragione.
    Posso capire jeff, la tua pena per il tuo amico, io vorrei che tu e i tuoi fratelli mostraste la stessa pena, direi più esattamente la stessa rivolta, la stessa rabbia, lo stesso rancore quando qui e altrove vostri ex-fratelli testimoniano.
    Che vi domandaste, ma perchè? Che cosa c`è che non va nel cammino?
    Mentre noi leggiamo spesso ironia da parte vostra, poca o nessuna comprensione, anzi avete anche accusato Mic di inventare queste testimonianze.
    Anche queste persone hanno sofferto, desiderano testimoniare, desiderano informare su ciò che hanno vissuto all`interno del cammino, questo blog offre loro la possibilità di farlo.
    La loro testimonianza ha aiutato persone dentro e fuori del cammino a riflettere, a porsi le buone domande, ad informarsi maggiormente, questo blog aiuta chi legge a studiare il Magistero della Chiesa e metterlo anche in confronto con ciò che è insegnato nel cammino.
    Non è di certo la "nostra verità" che le persone trovano qui, ma la verità di chi ha vissuto nel cammino e ne è uscito, la verità dell`insegnamento cattolico, la verità della Santa Liturgia.

    RispondiElimina
  27. E spero che possiate vedere il male che state facendo alle persone, credendovi degli eroi dispensatori di verità.

    questo è quello che vedi tu perché non conosci le conferme, i ringraziamenti e le benedizioni per il nostro lavoro - che ormai non si contano più - da parte di persone uscite dal Cammino o di altre che hanno modo di approfondire gli insegnamenti della Chiesa paragonati con quelli del "falsi profeti" del nostro tempo

    RispondiElimina
  28. persistete nel vostro amore per la Chiesa, ma ripulitelo dal vostro astio, e quando l'angelo della morte visitera' la vostra casa, fatevi trovare con una fede semplice e gioiosa, non davanti a una tastiera a pontificare contro questa o quella realta' ecclesiale

    ti auguro di pesistere nell'amore per la Chiesa, ma senza confonderla col Cammino e quando anche la tua casa sarà toccata da QUELLA visita, spero che ti sarai accorto della differenza che esiste tra "astio" e " verità"

    RispondiElimina
  29. ma guai a chi si mette di mezzo tra il Signore e i suoi percorsi di salvezza e cerca rovinare l'esperienza di chi si accosta a uno di questi percorsi! guai a chi si arroga il diritto di decidere che una certa realta' ecclesiale non e' voluta dallo Spirito Santo...

    da come vi esprimete riesce sempre più difficile pensare che la realtà ecclesiale (purtroppo) a cui vi riferite sia stata voluta dallo Spirito Santo e, se lo Spirito c'entra qualcosa (questo non possiamo escluderlo e non lo abbiamo mai fatto), la cosa non vi autorizza a tuonare minacciando contro chi non la pensa come i vostri iniziatori e di conseguenza come voi

    RispondiElimina
  30. ma guai a chi si mette di mezzo tra il Signore e i suoi percorsi di salvezza e cerca rovinare l'esperienza di chi si accosta a uno di questi percorsi! guai a chi si arroga il diritto di decidere che una certa realta' ecclesiale non e' voluta dallo Spirito Santo...


    E di nuovo e sempre queste minaccie !
    Guai a voi se uscite dal cammino!
    Guai a voi se ne parlate male!
    Guai a voi se informate sul cammino! È solo il vostro astio ad animarvi!
    Guai a voi se chi vi legge, comincia a riflettere ed informarsi, a studiare, ad ascoltare il Magistero Petrino a metterlo in confronto con l`insegnamento del camminoi!
    Guai a voi se una persona ricupera la capacità di riflettere con la propria mente, ricomincia a ascoltare le voci che nell`intimo della sua coscienza le suggeriscono che c`è qualciosa che non va!
    Guai a voi se a causa vostra queste persone capiscono che quelle voci non sono satana ma la saggezza che viene dal più intimo del loro essere.

    Continuo?

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  31. jeff m. ha detto...


    Per colpa vostra, ora, questo aiuto non ce l'ha più. E' disperato.

    *****************************

    Caro Jeff....raramente sono sveglia alle 3 di notte, perchè mi alzo la mattina alle 6 ergo devo dormire pr far riposare il corpo e la mente....e quando capita che sono sveglia....dico il Rosario..non mi attacco ad internet per colpevolizzare qualcuno delle depressioni altrui...dico semplicemente un Rosario...pensando a chi, in queste ore notturne è in difficoltà; deve prendere delle decisioni importanti; sta dormendo in mezzo una strada....affido alla Misericordia di Dio chi sta morendo senza ricevere il conforto dei Sacramenti....

    Vedi...quanto hai riportato posso dimostrartelo anche per il laicato DOMENICANO....non hai idea forse che anche fra di noi c'è chi da o ha dato la colpa ai domenicani per la loro fuoriuscita dall'Ordine o dal laicato in questione....^___^

    tempo fa delle monache di clausura si sono incatenate in piazza san Pietro DANDO LA COLPA AL PAPA, a causa del suo silenzio e del suo NON intervento, per una questione loro PERSONALE che le ha viste buttate fuori dalla comunità...
    ^___^

    Non dimenticare che Cristo in croce c'è finito perchè gli diedero LA COLPA di qualcosa che non commise ^__^

    Cosa voglio dirti con questo?
    Che il tuo squallidissimo tentativo di imputare a questo Blog una responsabilità circa la depressione del tuo amico (semmai esistesse....anzi, dagli la mia email: lupa_capitolina@yahoo.it ) è veramente un autogol che potevi risparmiarti...^___^

    Se il tuo amico è in depressione non lo è perciò che ha letto qui, ma perchè ERA ED E' PROGIONIERO DI UNA COMUNITA'....fosse anche domenicana o francescana o carmelitana...se sei SCHIAVO, LO SEI OVUNQUE...^___^

    Se il problema è dentro di te, te lo porti ovunque...sia dentro che fuori una comunità...il tuo amico stava bene perchè MASCHERAVA I SUOI PROBLEMI che oggi sono usciti allo scoperto non perchè ha letto qui, ma perchè li aveva dentro di se...


    e questo vale non solo per il CN ma per qualunque GRUPPO...piuttosto, fatevi voi l'esame di coscienza SULL'USO DEL LOVE-BOMBING...
    ^__^

    Pensaci e Buon Natale...

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  32. Hai perfettamente ragione Caterina quando attiri l`attenzione sul love-bombing che se in un primo tempo rassicura la persona che si sente accettata così come è, è in realtà un`immensa menzogna, perchè in seguito, una volta la fiducia installata, il senso di appartenenza ad un gruppo di eletti ben presente, la persona si vedrà invasa nella sua intimità, costretta ad esporre ciò che c`è di più intimo in lei alla comunità tutta, quello che era apparentemente accettato viene in seguito gettato in pasto a tutti, la persona viene svuotata dai "falsi concetti di se", che saranno rimpiazzati con i veri concetti del cammino, del kiko-pensiero.

    I conflitti profondi una persona, le sue ferite, le sue resistenze che sono altrettante protezioni, non saranno rispettate.
    Queste invasioni nell`intimità di una persona ad opera di persone incompetenti, che non ne rispettano i ritmi, tempi e protezioni sono inaccettabili.
    C`è chi, più strutturato, più forte saprà resistere, mentirà se bisogno, nasconderà, ma non farà che coprire le sue ferite, che saranno solamente rimosse in uno strato più profondo, ma queste ferite usciranno prima o poi, è quello che è successo a molti, troppi che sono usciti dal cammino neocatecumenale e che lentamente stanno ricostruendosi con l`aiuto di persone competenti.
    Purtroppo non sempre osano domandare subito aiuto perchè si vergognano o per altri motivi, succede anche che domandino aiuto presso sacerdoti e si vedano rigettati, non ascoltati, chi è circondato dall`amore di una famiglia o da amici sarà meno solo per attraversare le difficoltà.
    Ciò che ho descritto è valido per il cammino neocatecumenale ma si verifica in altri gruppi chiusi come le sette.

    RispondiElimina
  33. Se il tuo amico è in depressione non lo è perciò che ha letto qui, ma perchè ERA ED E' PROGIONIERO DI UNA COMUNITA'....fosse anche domenicana o francescana o carmelitana...se sei SCHIAVO, LO SEI OVUNQUE...^___^

    Cara Caterina,
    pur condividendo l'esattezza della tua affermazione, sono costretto ad intervenire per moderarne l'assolutizzazione che ne emerge. Intendo dire che se è vero che si può essere schiavi dovunque, nel Cammino NC, che ha una struttura di schiavizzazione organizzata lo si diventa senza dubbio di sorta,
    se non si hanno le capacità di discernimento o gli strumenti psicologici per non rimanere invischiati...

    nelle altre realtà ecclesiali che nomini, invece, la responsabilità non è della struttura ma, più comunemente, del soggetto

    Perdonami la sbrigatività. più tardi approfondisco...

    RispondiElimina
  34. Cara Emma....il così detto effetto LOVE-BOMBING viene rifiutato, quale effetto, proprio dalle comunità....le quali se si preoccupassero seriamente dei SINGOLI soggetti in quanto PERSONE e non in quanto adepti o numeri....si renderebbero conto che il concetto di SCHIAVITU' è una realtà che ci portiamo dentro TUTTI e che è ben descritta DAL VANGELO ^___^

    Le comunità fondate da san Paolo erano e sono ben diverse da quelle fondate OGGI da certi carismi moderni....e molte di queste NON riescono neppure a focalizzare questo genere di problematiche finendo per ATTRIBUIRE SEMPRE AD ALTRI LE PROPRIE COLPE...

    Questo di attribuire le colpe ad altri ci riporta alla Genesi ^___^

    Dio chiama Adamo il quale AVEVA SCOPERTO DI ESSERE NUDO, questa nudità ha un alto valore TEOLOGICO e rigarda proprio il fondamento del NOSTRO VERGOGNARCI, DEPRIMERCI quando appunto ci rendiamo conto di esserci in qualche modo messi da NOI stessi in una condizione di "inimicizia CON DIO"...

    Ma come reagisce Adamo? DA LA COLPA AD EVA:
    la Donna che mi hai messo accanto, mi ha ingannato!!

    ^__^
    per colpa sua, dice Adamo, IO SONO ORA DEPRESSO, MI VERGOGNO DI ESSERE NUDO...
    ^__^

    Eva, interrogata, come reagisce? DA LA COLPA AL SERPENTE..."lui mi ha ingannata!!"
    ^__^

    Jeff interroga l'amico depresso viene qui e cosa dice?
    LA COLPA E' DEI CATTOLICI NON NC...
    ^__^

    Dunque SIAMO SCHIAVI... solo che in certe comunità, SENZA FARE DI TUTT'ERBA UN FASCIO, l'effetto LOVE-BOMBING MASCHERA E NASCONDE questa schiavitù che ci portiamo dentro...
    Al contrario, il VERO CATTOLICO che ha saputo spezzare queste catene, SI ASSUME LA RESPONSABILITA' DELLE PROPRIE SCELTE.... e vive LA comunità non "IN comunità", non so se mi spiego...^___^

    "IN" comunità ci vivono I CENTRI SOCIALI ^__^ è una moda del '68...è il retaggio dei figli dei fiori con le loro COMUNI....
    vivere LA COMUNITA', LA, appunto, è assai diverso perchè la PERSONA è resa LIBERA dalla dipendenza della comunità e i conseguenza CONTRIBUISCE AL BENE DELLA COMUNITA' CON GLI ALTRI, crescendo INSIEME...

    Questo NON significa ora che chiunque vive IN comunità è schiavo, ma occorre pensare AI SOGGETTI DEBOLI CHE AVEVANO BISOGNO DELLA COMUNITA' PER DARSI UNA IDENTITA' che altrove NON trovavano...e che la comunità invece di fargli scoprire la propria identità GLI HA DATO LA SUA....

    Io, come domenicana NON rivesto l'identità del Fondatore, MA VIVO LA MIA IDENTITA' CON QUELA DEL MIO FONDATORE ^__^
    questo avviene nelle Comunità rligiose...questo avveniva nelle comunità fondate da san Paolo, per questo negli Ordini religiosi emergevano ed emergono FIGURE SINGOLE DI SANTI E BEATI... emergono così le figure CON LA LORO SPECIFICA IDENTITA' associata al Cammino e NON "clonata o fusa nel cammino"...

    ^__^

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  35. Caro mic....non è assolutizzazione la mia, ho provveduto a fare un altro intervento nel quale spero si comprenda il nocciolo del problema...

    la mia risposta va letta dalla parte di chi si sente nelle condizioni esposte da Jeff....^___^
    questo passo era necssario se vogliamo essere e dare risposta al di sopra delle parti proprio a rimarcare quel senso di LIBERTA' che vivono i Figli di Dio DENTRO LA CHIESA all'interno delle proprie comunità...
    ^___^

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  36. Leggere questi messaggi così risentiti, da parte dei Nc, certo non è piacevole.

    Purtroppo non credo sia possibile, ragionevolmente, negare la metodologia di Kiko-Carmen e dei catechisti suoi "vicari".

    Ne abbiamo avuto triste prova già da quel poco che trapela dai mezzi di comunicazione. Nell'incontro coi giovani, tristemente memorabile, egli si espresse in termini simili, riguardo la CHIAMATA vocazionale fatta da LUI: "che aspettate? Avanti! Che vostra madre muoia di Cancro?".
    Questi metodi sono uno STILE e non certo una caduta di stile. Ricordiamo i rimproveri davanti ai Papi, che non definivano il CnC come vuole il fondatore! La "lamentela di pentecoste" e la veemenza degli atteggiamenti recenti riguardo gli statuti.

    Ma il problema principale è che finchè il CnC rimarrà Esoterico e Privato la situazione permarrà. Certo oggi, proprio grazie ai Papi, la situazione è diversa. Gli strumenti che oggi ci sono, sebbene limitati, 40 anni fa non c'erano. Certo, occorre usarli con senno da parte nostra.

    Noi siamo stati inseriti nel contesto delle figure retoriche del CnC in un ampio "ventaglio" di "ruoli". Apostati, scandalisti, ribelli, scismatici, rancorosi, violenti, ecc, ecc.... Questo la dice molto ma molto lunga. Come anche si sono perse occasioni di dialogo per il trasversale (magari accentuato da parte NC) incaponimento sulle polemiche sterili basate sui nostri limiti umani...

    La strumentalità dei "riconoscimenti", poi, quando a volte arrivano, è chiara per come essi siano usati come veicolo ad altre maledizioni, come le ultime lette.

    Certo, chi ha le "difese morali" abbassate, ne rimane scosso. Come rimasi io a suo tempo...

    Ma a queste persone dico di Elevare il Cuore a Gesù, nel Sacrosanto Sacrificio dell'Altare! Riposare nel Cuore di Gesù è antidoto al veleno indotto.

    Purtroppo questi "metodi" sono psicologisti anche senza volerlo.
    Empatia, solidarietà, gioia e amicizia in comunità...Tutti elementi per il "senso di colpa", il vero "maglio" che sta sulla testa nostra e di coloro che stanno in una situazione di dramma interiore per aver visto l'inganno...

    Io consiglio di aggrapparsi alla ROCCIA DELLA FEDE nella Chiesa di Sempre! Quando si vacilla o si affonda, ci si deve aggrappare alla FERMEZZA di Dio, nostra Rupe! Il Salvagente è il Cuore di Maria Vergine. Con quello ci aggrappiamo alla Roccia! La Sicurezza della CHIAREZZA e della Verità è un aiuto incredibile!

    La sofferenza non potrà essere evitata, ma possiamo OFFRIRLA! Intercedendo per i nostri fratelli! Questo è il più grande danno fatto dal CnC, purtroppo. Elimina l'educazione all'Offerta LIBERA di noi stessi come "sacrificio perenne, santo, gradito a Dio", in Cristo.

    Per questo non comprendiamo realmente la Santa Croce, il suo vero Significato per ognuno di Noi, la sua Verà Realtà.

    Poi c'è il problema dei nostri cari e dei nostri affetti, che magari non hanno i nostri stessi tempi.

    In questi casi credo che la sofferenza aumenti a dismisura. Ma anche qui, muovendo la nostra volontà al Cuore di Cristo e ponendo le nostre Sofferenze ai Piedi della Croce, abbiamo il balsamo per le nostre ferite!

    Non è la Verità che fa soffrire, ma il male stesso che abbiamo subito e che la Verità RIVELA. Il Male che instilla "anestetici" e non CURA...

    Certamente, occorre operara con tutta Carità, con ogni delicatezza e Magnanimità. Rispettando la Libertà dell'Altro e le sue Scelte PERSONALI. Certo, vorremmo "salvare" tutti! Ma non siamo noi "salvatori"! E' Gesù, il Signore! Non possiamo imporre ma Proporre, sì! Non possiamo costringere ma Proclamare, sì.

    Riceveremo sofferenze... Perchè il rifiuto eventuale genera sofferenza. Ma, per l'amor di Dio, non facciamoci avvelenare dall'altro veleno: la "rivalsa". Che scaturisce dalle ingiustizie sotto cui ci sentiamo...Anche qui il Cuore di Gesù sarà la nsotra forza! Basta volerlo... "Se vuoi"...dice Gesù...

    Purtroppo l'immagine retorica dei "toccati dalla rivalsa" che ci appiccicano in assoluto è una eventualità...Certo, non è la stessa cosa... La COM-PRENSIONE va usata non solo con chi ci assilla ma anche con chi è assillato! Ma certo, l'unguento della Carità di Cristo è ciò che ci vuole!
    Per avere la forza di pregare per coloro che hanno portato sofferenza e divisione nelle nostre famiglie... Ma soprattutto per sopportare qeusta sofferenza, davanti ai nostri Cari! Perchè essi rimangano stupiti e possano ripensarci!

    La "Sicurezza" rafforza. Nella Fede di Sempre...Che non è "discontinua", non è "prima del COncilio e dopo il concilio", non rompe nulla, non forza, non impone, non minaccia, non insulta, non è incoerente, non è confusa...

    Questa "Sicurezza", di essere davanti alla Verità tutta intera, sia la vostra forza. Sia la forza di tutti noi, anche ora che leggiamo questi messaggi così "mirati", purtroppo più frutto di "vedette" che di "cercatori di Unità"...

    E preghiamo che tutto possa risolversi e che questi drammi possano far maturare Kiko, scuoterlo dalla sua ostinazione e far si che ami davvero la Chiesa che finora non ha conosciuto.

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  37. ...Questa veste grafica è forse più riposante.

    Chiedo a Mic di fare le modifiche che ritiene opportune, se necessario. Altrimenti di re-inserire i link, perchè non ho pensato a salvarmeli.

    Attendo anche il parere di voi tutti, fratelli.

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  38. Amici....lo denunciava in alcune udienze Benedetto XVI:
    è in gioco LA NOSTRA IDENTITA' attraverso la quale c'è in gioco il tipo di COMUNIONE che vogliamo fare e vivere....

    da dopo la "rivoluzione" del '68 che non fu l'inizio, ma l'apice e il declino e di conseguenza la sua propagazione chiara e netta dopo anni di lavorio nascosto...ABBIAMO PERSO LA NOSTRA IDENTITA' DI CATTOLICI, associandola spesse volte ALLE IDEOLOGIE e AI MOVIMENTI....

    Siamo passati da quel "IO HO SCELTO VOI" di Gesù, all' " IO SCELGO CIO' CHE RITENGO OPPORTUNO ALLA MIA COSCENZA, ALLA MIA PERSONALITA'...."
    ed ecco le tante correnti che invece di unire hanno portato DIVISIONE NELLA CHIESA ...anche correnti lefebvriane se vogliamo...

    San Francesco d'Assisi attese DUE ANNI chiedendo ogni giorno: SIGNORE, COSA VUOI CHE IO FACCIA?

    Santa Cateria da Siena a chi l'accusava di VANAGLORIA per il suo temperamento che era FUOCO, rispondeva: " CIANCIE CREDIAMO!!! LA MIA NATURA E' FUOCO! E SE SARETE CIO' CHE DOVRETE ESSERE, METTERETE FUOCO IN TUTTA ITALIA E NEL MONDO INTERO...." alludendo per altro alla figura IDENTIFICATIVA di un san Domenico cagnolino che con una torcia accesa in bocca incendiava il mondo con LA VERITA'...

    Ecco che l'espressione del futuro san Pio X quando era patriarca di Venezia acquista una logica IDENTIFICATIVA quando disse al suo Clero:

    " Si guardino i sacerdoti dall'accettare nessuna delle idee del liberalismo, che, sotto la maschera del bene, pretende di conciliare la giustizia con l'iniquità...
    I cattolici liberali sono lupi coperti dalla pelle di agnello; perciò il sacerdote, che è veramente tale, deve svelare al popolo, commesso alle sue cure, le loro perfide trame, i loro iniqui disegni. Sarete chiamati papisti, clericali, retrogradi, intransigenti. Vantatevene! Siate forti, ed ubbidite a quel comando che è ricordato in Isaia :"Grida, non darti posa, alza la voce come una tromba, e annunzia al popolo mio le sue scelleratezze e alla casa di Giacobbe i suoi peccati"......"

    ^__^

    e sempre non a caso diceva Benedetto XV in Ad beatissimi apostolorum:

    «Questa è la fede cattolica; chi non la crede fedelmente e fermamente non potrà essere salvo»(28); o si professa intero, o non si professa assolutamente. Non vi è dunque necessità di aggiungere epiteti alla professione del cattolicesimo; a ciascuno basti dire così: «Cristiano è il mio nome, e cattolico il mio cognome»; soltanto, si studi di essere veramente tale, quale si denomina.

    "AD BEATISSIMI APOSTOLORUM" di Papa Benedetto XV
    www.vatican.va/holy_father/benedict_xv/encyclicals/documents/hf_ben-xv_enc_01111914_ad-beatissimi-apostolorum...


    Sarete chiamati papisti, clericali, retrogradi, intransigenti. Vantatevene!


    qual'è dunque oggi LA MIA IDENTITA'?
    per cosa e per chi, oggi, saremo disposti a rinunciare al nostro EGO?
    a cosa sarebbero disposti a rinunciare questi nuovi CAMMINI, PER LA COMUNIONE VERA?
    per cosa e per chi saremo disposti A "MORIRE A NOI STESSI" ?

    Le comunità non state offerte dallo Spirito Santo per rendere schiavo l'Uomo o peggio, per DIRIGERE LA CHIESA...al contrrio è la Chiesa CHE DEVE DIRIGERE LE COMUNITA', I MOVIMENTI E I VARI CAMMINI...
    L'Uomo che SCEGLIE di farne parte, senza verificare se fu una CHIAMATA... deve assurmersi la responsabilità DI UNA SCELTA PROPRIA sia quando vi entra, sia quando vi esce....


    se se ne esce con le ossa rotte, deve sforzarsi di guardare ai lati POSITIVI....essi ci sono sempre anche se forse molto nascosti...

    Non pochi Santi USCIVANO (come è stato fatto già notare) dai conventi in cui si erano formati per fondare NUOVE CONGREGAZIONI completamente diverse da quelle nelle quali erano cresciuti nella fede...e certe uscite non avvenivano in modo indolore....

    ciò che va ribadito, in questo caso specifico che qui in questo blog viene trattato, è il considerare l'offuscamento di una propria IDENTITA' CATTOLICA A VANTAGGIO DELL'IDETITA' DELLA COMUNITA' E DEL SUO FONDATORE....

    e ringrazio Jeff per aver fatto emergere questo DRAMMA attraverso le sue accuse...

    Gesù Bambino sta per nascere....se neppure questo aiuterà a comprendere agli amici del CN l'importanza della COMUNIONE NELL'IDENTITA' SPECIFICA NON DEL LORO CAMMINO ma della Chiesa e di TUTTI i Cattolici, bè ponete a voi stessi le domande, senza incolpare Eva o il Serpente...

    ^___^

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  39. EVVIVA LA NUOVA GRAFICA!!!!!!!!

    ^___^

    BUON NATALE!!! a tutti, specialmente ai fratelli e sorelle nel Cammino Neocatecumenale!
    Rammentando ad essi che quanto è riportato in questo Blog NON nasce e non viene nutrito per crearci nemici FRA DI NOI, ma come disse Benedetto XVI il 12.1.2006: "PER AIUTARE IL CAMMINO NEOCATECUMENALE...."

    Il Papa pronunciò queste parole per rafforzare L'AUTORITA' di quella Lettera del card. Arinze del 2005 nella quale si chiede al CN lo forzo di celebrare la Santa Messa "NEL MODO COMUNE A TUTTA LA CHIESA"....queste parole non trovano un termine fino a quando non si saranno adempiute...

    E con il Papa dunque, pur con i nostri limiti e debolezze: "PER AIUTARE IL CN" continueremo ad essere "voce che grida nel deserto".... nel deserto di tanti cuori che SOFFRONO e che sono alla ricerca della Verità......
    abbracciando OGNI FRATELLO E SORELLA che nella Chiesa cerca la PROPRIA IDENTITA' di Cattolico...

    Fraternamente CaterinaLD

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  40. Il discorso di Benedetto XVI all'Azione Cattolica Ragazzi

    Il Papa ha invitato i ragazzi "a incontrare Gesù, ad amare la sua Chiesa e interessarsi ai problemi del mondo", impegnandosi soprattutto per i piccoli che soffrono la fame e le malattie.




    Cari ragazzi dell'A-ci-erre (A.c.r.),
    sono molto contento che anche quest'anno, all'approssimarsi del santo Natale, siate venuti a rallegrare con la vostra presenza questi palazzi solenni, in cui peraltro c'è sempre la gioia di servire il Signore. Saluto con voi i vostri educatori, il Presidente dell'Azione Cattolica Italiana, l'Assistente generale e il vostro nuovo Assistente nazionale, don Dino.

    Tanti dicono che i ragazzi sono capricciosi, che non si accontentano mai di niente, che consumano i giochi uno dopo l'altro senza esserne contenti. Voi invece a Gesù dite: mi basti Tu! Che significa: Tu sei il nostro amico più caro, che ci fa compagnia quando giochiamo e quando andiamo a scuola, quando stiamo in casa con i nostri genitori, i nonni, i fratellini e sorelline e quando andiamo fuori con gli amici. Tu ci apri gli occhi per accorgerci dei nostri compagni tristi e dei tanti bambini del mondo che soffrono la fame, la malattia e la guerra. Ci basti Tu, Signore Gesù, Tu ci dai la gioia vera, quella che non finisce come i nostri giochi, ma scende nell'anima e ci rende buoni. Ci basti Tu soprattutto quando ti preghiamo, perché Tu ascolti sempre le nostre preghiere, che facciamo perché il mondo diventi più bello e più buono per tutti. Ci basti Tu, perché ci perdoni quando combiniamo qualche guaio; ci basti Tu, perché se ci perdiamo, ci vieni a cercare e ci prendi in braccio come hai fatto con la pecorella che si era smarrita. Ci basti Tu perché hai una Mamma bellissima che, prima di morire in croce, hai voluto far diventare anche la nostra Mamma.

    Cari piccoli amici, volete aiutare anche i vostri compagni a stare così con Gesù? Un ragazzo dell'A-ci-erre è uno che, quando va da Gesù, ama portare con sé anche qualche amico, perché glielo vuol far conoscere; non pensa solo a sé, ma ha il cuore grande e attento agli altri. Voi avete tanti educatori che vi aiutano a vivere insieme, a pregare e a crescere nella conoscenza del Vangelo.

    L'Azione Cattolica ha come scopo vero quello di aiutarvi a diventare santi; per questo vi aiuta a incontrare Gesù, ad amare la sua Chiesa e a interessarvi dei problemi del mondo. Non è forse vero che vi state impegnando per bambini e ragazzi più sfortunati di voi? Non è forse vero che con il "mese della pace", potete far apprezzare la pace anche a tanti adulti, perché sapete vivere in pace tra di voi?

    Sì, cari ragazzi, voi potete pregare il Signore perché cambi il cuore dei costruttori di armi, faccia rinsavire i terroristi, converta il cuore di chi pensa sempre alla guerra e aiuti l'umanità a costruire un futuro migliore per tutti i bambini del mondo. Sono sicuro anche che voi pregherete per me, aiutandomi così nel non facile compito che il Signore mi ha affidato. Quanto a me, vi assicuro il mio affetto, la mia preghiera, mentre ora volentieri vi benedico assieme a tutte le persone che vi sono care. Buon Natale a voi, alle vostre famiglie e a tutti i ragazzi dell'Azione Cattolica!



    (©L'Osservatore Romano - 21 dicembre 2008)

    Grazie Santo Padre per averci ricordato e CONFERMATO che non esiste solo un Cammino nella Chiesa....
    ^___^

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  41. volevo dire qualche cosa a Carlo (che ho letto solo ora e mi ha colpito):
    premesso che:
    - ho fatto 15 anni di cammino;
    - ho fatto anche il catechista;
    - ho seguito da vicino la costruzioni di seminari e le vicende di itineranti;
    - ho visto molti fratelli (amici, chiamateli come vi pare) soffrire moltissimo (e molti avere dei grossi esaurimenti) per l'integralismo del cammino...

    Caro Carlo,
    la decima, secondo me, è un'ottima cosa MA darla alla comunità crea più problemi che vantaggi:
    liberarsi un po' (perché, tanto, per una grossa fetta si rimarrà sempre schiavi...) dalla schiavitù del denaro è un'ottima cosa. Te lo posso assicurare.
    Il fatto che la decima venga data alla comunità, per esperienza diretta, provoca tante di quelle litigate - PRETESE che non ti immagini.
    Se vuoi dare la decima (o la ventesima, trentesima o quello che ti pare) dalla dove vuoi... non sappia la destra quello che fa la sinistra!
    Mi è capitato di leggere rapidamente un documento on line che parla delle catechesi del secondo passaggio (non so se è su questo sito o su un altro).
    Beh, li mi pare di capire che i soldi raccolti nella comunità non vadano per i fratelli in difficoltà ma vadano principalmente per i fratelli in missione; ed in ogni caso il dare o non dare deve essere libero.

    Capisco la tua sofferenza: purtroppo il cammino crea una ZOMBIFICAZIONE (a dire il vero tante cose creano una zombificazione...): a forza di frequentare solo le comunità, i fratelli, le messe e le celebrazioni del cammino etc. ti sembra tutto normale e l'anormalità diviene il comportamento degli esterni.
    Qualcuno si scandalizzerà ma... è lo stesso sistema utilizzato dalla mafia o dalla massoneria per convicere i propri appartenenti ad essere nel giusto: al capone quanto fu arrestato si dichiarò (credendolo!) un benefattore.

    Ora io non dico che il cammino sia una cosa sbagliata in toto! Anzi lo spirito originario è più che mai buono! Effettivamente porta la parola dove altrimenti non sarebbe mai arrivata.
    Il problema è che ad un certo punto, dopo che ti sei tolto molte "maschere" la libertà inzia a finire: i fratelli si iniziano a scandalizzare (più o meno apertamente) dei comportamenti fuori "registro" degli fratelli.
    E pensano che chi non si adegua sia "del mondo"... "sotto l'influsso del demonio"... "stia perdendo la fede"... "stia rinnegando Cristo" e che in ogni caso "è meglio non frequentarlo troppo perché se no mi fa perdere anche a me la fede"... etc.
    Un esempio è il tuo caso della decima; dove sarebbe il problema, lo scandalo nell'avere resistenza a versare dei soldi? E soprattutto a versare alla comunità??
    E quello che ti hanno scritto "te lo chideranno ad ogni incontro con i catechisti" è perfettamente vero.

    Inoltre, vorrei spezzare una lancia a favore dei catechisti!
    Vi assicuro che non sono malvagi; sono solo ZOMBIFICATI. Sono convinti nel profondo di operare bene.
    Il 99,99% di essi non hanno vantaggi ma solo umane difficoltà ad essere catechisti.
    Il fatto è che loro stessi hanno una terribile paura di smettere di fare i catechisti perché sono stati convinti di essere stati eletti da Dio e il rifiuto equivale ad un rifiuto a Cristo.

    Scusate la lettera scomposta.

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