mercoledì 22 settembre 2010

Identikit dell'autentico Catechista

GUIDA PER I CATECHISTI - Città del Vaticano 1993

Ciò che il catechista propone non sia una scienza meramente umana, neppure la somma delle sue personali opinioni, ma il contenuto della fede della Chiesa, unica in tutto il mondo, che egli vive per primo, che ha esperimentato e di cui è testimone.
(...)
La CEP insiste sul principio che una buona selezione dei candidati è la condizione preliminare per avere catechisti idonei. Di conseguenza, come si è già detto, incoraggia a mirare prima di tutto alla qualità, fin dalla scelta iniziale. Occorre che i Pastori abbiano questa convinzione come un ideale da raggiungere, anche se con gradualità, e non accettino facilmente dei compromessi. Inoltre, suggerisce di puntare sulla formazione dell'ambiente, promuovendo la conoscenza del ruolo del catechista nella comunità e soprattutto tra i giovani, così che siano più numerosi coloro che si sentono attratti ad impegnarsi in questo servizio ecclesiale.

Non si dimentichi, poi, che l'apprezzamento da parte dei fedeli per questo ruolo è direttamente proporzionato al modo con cui i pastori trattano i loro catechisti, ne valorizzano le attribuzioni e ne rispettano le responsabilità.
(...)
18. Criteri di selezione. Per scegliere un candidato al compito di catechista occorre sapere quali criteri sono "essenziali" e quali no. Ai fini pratici, è indispensabile che in tutte le Chiese sia fissato un elenco di criteri di selezione, di modo che quanti sono incaricati a scegliere i candidati abbiano punti di riferimento. Stilare tale elenco con criteri che siano sufficienti, precisi, realistici e controllabili, spetta all'autorità locale, l'unica in grado di valutare le esigenze e le possibilità di farvi fronte.
(...)
La necessità di preparare i catechisti è richiamata con convinzione e senza soste dal Magistero della Chiesa, perché qualsiasi attività apostolica "che non sia sostenuta da persone veramente formate - nel Magistero integrale della Chiesa - è condannata al fallimento".
(...)
Sono anche da raccomandare le iniziative parrocchiali o diocesane finalizzate alla formazione interiore dei catechisti, come le scuole di preghiera, le convivenze di fraternità e di condivisione spirituale, i ritiri spirituali. Queste iniziative non isolano i catechisti, ma li aiutano a crescere nella spiritualità propria e nella comunione tra di loro.

Ogni catechista, infine, sia convinto che la comunità cristiana è luogo idoneo anche per coltivare la propria vita interiore. Mentre guida e anima la preghiera dei fratelli, il catechista riceve a sua volta da essi uno stimolo e un esempio per mantenersi nel fervore e per crescere come apostolo.

23. Preparazione dottrinale. E' evidente la necessità della preparazione dottrinale per i catechisti, allo scopo di acquisire il contenuto essenziale della dottrina cristiana e di essere in grado di comunicarla in modo chiaro e vitale, senza lacune o deviazioni.
(...)
Per quanto riguarda i contenuti, rimane attuale e valido il quadro completo della "formazione teologico-dottrinale, antropologica, metodologica" come è presentato dal Direttorio Catechistico Generale, emanato dalla Congregazione del Clero, nel 1971.
(...)
- Dovendo diventare animatore della preghiera comunitaria, il catechista ha bisogno di approfondire convenientemente lo studio della Liturgia. [ovviamente la Santa e Divina Liturgia, non quella kikiana]

- Occorre insistere perché la formazione teologica sia globale e non settoriale. I catechisti infatti, hanno bisogno di vivere una comprensione unitaria della fede, che favorisca appunto l'unità e l'armonia della loro personalità e anche del loro servizio apostolico.

- L'attitudine all'ubbidienza apostolica ai Pastori, in spirito di fede, come Gesù che "spogliò se stesso assumendo la condizione di servo (...), facendosi obbediente fino alla morte" (Fil 2,7-8; cf Eb 5,8; Rm 5,19). Questa obbedienza apostolica sia accompagnata da un atteggiamento di responsabilità, in quanto il ministero di catechista, dopo la scelta e il mandato, è esercitato dalla persona chiamata e resa idonea interiormente dalla grazia dello Spirito.

In questo contesto dell'ubbidienza apostolica diventa quanto mai opportuno il mandato o la missione canonica, come viene fatto in molte Chiese, in cui emerge il legame tra la missione di Cristo, della Chiesa con quella del catechista.
__________________________________
in 20 anni che fo la catechista non ho mai incontrato un solo catechista Necatecumenale agli incontri di formazione Diocesana...
parlando fra di noi quando anche ci si presentava da comunità a comunità parrocchiale, i NC erano sempre assenti....
essi ricevono evidentemente un mandato segreto, occulto! i Catechisti della Parrocchia fanno festa con tutti i fedeli, ricevono il mandato nella Messa della domenica aperta a TUTTI, tutti sono invitati E TUTTI I FEDELI LI CONOSCONO... sanno dove abitano ed hanno anche i loro numeri di telefono...
i catechisti NC sono completamenti estranei alla Parrocchia e servono esclusivamente i loro gruppetti... e nessuno li conosce, neppure il Vescovo...
Caterina

Inoltre nessuna delle direttive ecclesiali attribuisce ai catechisti il potere assoluto che nel Cammino neocatecumenale viene esercitato perfino sui sacerdoti. Se non saranno sanate tante discrasie, la confusione e il degrado spirituale continueranno a propagarsi nella Chiesa, nella quale un iniziatore come Kiko Arguello risulta più potente e riceve più obbedienza di molti vescovi messi insieme, per non dire del Papa, le cui direttive nel Cammino non sono mai state attuate.

55 commenti:

  1. Nella Catechesi Tradendae del 1979, niente meno che uno dei primissimi Documenti apostolici dell'allora neo-eletto Pontefice, a dimostrazione della gravità della situazione...., e Documento dal quale si rifanno molti richiami riportati da mic in quel brevissimo elenco che è giustamente solo un assaggio perchè chi fosse interessato se lo possa andare a leggere integralmente...
    nella Catechesi Tradendae ESORTAZIONE APOSTOLICA A TUTTA LA CHIESA dunque, Giovanni Paolo II scrive

    6. Ma il cristocentrismo, in catechesi, significa pure che mediante essa non si vuole che ciascuno trasmetta la propria dottrina o quella di un altro maestro, ma l'insegnamento di Gesù Cristo, la verità che egli comunica o, più esattamente, la verità che egli è. Bisogna dire dunque che nella catechesi è Cristo, Verbo incarnato e Figlio di Dio, che viene insegnato, e tutto il resto lo è in riferimento a lui; e che solo Cristo insegna, mentre ogni altro lo fa nella misura in cui è il suo portavoce, consentendo al Cristo di insegnare per bocca sua.
    La costante preoccupazione di ogni catechista - quale che sia il livello delle sue responsabilità nella chiesa - dev'essere quella di far passare, attraverso il proprio insegnamento ed il proprio comportamento, la dottrina e la vita di Gesù.
    Egli non cercherà di fermare su se stesso, sulle sue opinioni ed attitudini personali l'attenzione e l'adesione dell'intelligenza e del cuore di colui che sta catechizzando; e, soprattutto, non cercherà di inculcare le sue opinioni ed opzioni personali, come se queste esprimessero la dottrina e le lezioni di vita del Cristo.


    *************

    parole da meditare e riportare alla luce...

    RispondiElimina
  2. ...il problema è che i Catechisti del CnC sono convinti si stare ad annunciare il "vero" Cristo!

    RispondiElimina
  3. che ne siano convinti loro è comprensibile, Steph, il dramma è che sembra ne siano convinti (o indifferenti?) anche i Vescovi!

    RispondiElimina
  4. Ma, riferendomi ai commenti precedenti, auguriamoci che abbiate ragione, ragazzi!Personalmente trovo che D.Curzio faccia semplicemente delle sintesi delle situazioni che mons.Gherardini,p.Zoffoli,F.Colafemmina,R.Amerio ed altri vedono,ma sulle quali situazioni si guardano dal fare sintesi: vedono e denunciano i particolari ma evitano di trarre le deduzioni logiche stringenti e le lasciano trarre a noi poichè troppo tristi e terribili. Don Curzio è simile a quegli antichi profeti che parlano con parlare diretto per ammonire, non per demolire se non il marcio che c'è ed è visibile, senza esitare contro chiunque, fosse anche un papa.Se la Madonna di Fatima è creduta tale e si crede a quello che disse non si può non rimanere sbalorditi e spaventati. Se le apparizioni di Lei come madre premurosa, nei secoli, hanno sempre denunciato un futuro di corruzione "agli apici della Chiesa", è inevitabile andare alla ricerca del decadimento e non soffermarsi sul particolare.Il cammino neocat. è un particolare, frutto di una trasformazione ecclesiale alimentata tutt'oggi. E' necessario capire dove sorge e chi la alimenta altrimenti si rischia di continuare a mulinare nell'acqua facendo salire a galla i neocatec. dubbiosi e salvare loro senza dare il galleggiante a quelli che arrancano e non riusciamo ad agganciare perchè lontani.Le analisi storiche di una situazione sono fondamentali e che tutto sia partito dai movimenti del Concilio Vaticano II è innegabile. Che tutto sia ancora sconvolto poichè non c'è un Magistero che delinea chiaramente il giusto e lo sbagliato è pure innegabile, altrimenti non saremmo qui a cercare di districarci poichè sarebbe tutto chiaro a noi ed a tutti ed i neocatecumenali sarebbero dichiaratamente fuori dalla Chiesa cattolica. Questo è un fatto pure innegabile. Guardare la realtà pur dolorosa e gridarla è accettare la verità delle cose anche le più terribili che non vorremmo accettare.La preghiera nostra, dopo aver ben VISTO ed accettato come realtà, è, forse, più convinta.

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Leggo:

    "La necessità di preparare i catechisti è richiamata con convinzione e senza soste dal Magistero della Chiesa, perché qualsiasi attività apostolica "che non sia sostenuta da persone veramente formate - nel Magistero integrale della Chiesa - è condannata al fallimento".


    "E' evidente la necessità della preparazione dottrinale per i catechisti, allo scopo di acquisire il contenuto essenziale della dottrina cristiana e di essere in grado di comunicarla in modo chiaro e vitale, senza lacune o deviazioni."


    " Dovendo diventare animatore della preghiera comunitaria, il catechista ha bisogno di approfondire convenientemente lo studio della Liturgia."

    Una sola reazione per il momento, quando leggo questo testo, e penso a tutti gli altri documenti della Chiesa, che NON sono stati rispettati, che sono restati lettera morta, mi domando solo come posso fidarmi di questa gerarchia che tollera tutti gli abusi, che lascia fare, che non interviene.
    Ci sono le parole, gli scritti e ci sono i FATTI, c`è la REALTÀ.

    Nella Chiesa cattolica abbiamo un gruppo libero di fare tutto a modo suo, liturgia, testi, metodi,anche la scelta, la "formazione" dei catechisti non è sottoposta al controllo dei pastori , tutto si decide all`interno del cammino, dietro le spesse mura del segreto nc, e secondo le regole in vigore all`interno del cammino nc.

    Allucinante, ma purtroppo vero.

    RispondiElimina
  7. "Dovendo diventare animatore della preghiera comunitaria, il catechista ha bisogno di approfondire convenientemente lo studio della Liturgia."

    come può approfondire convenientemente lo studio della liturgia un catechista che non è altro che un ripetitore-esecutore di una rivelazione messa insieme da altri (i cosiddetti iniziatori): pot-pourri di giudaismo e luteranesimo a partire da qualche affermazione cristiana che serve come apri-pista per tutto il resto e per renderlo più credibile a chi poi digerirà la torta avvelenata?

    RispondiElimina
  8. Preparazione dottrinale. E' evidente la necessità della preparazione dottrinale per i catechisti, allo scopo di acquisire il contenuto essenziale della dottrina cristiana e di essere in grado di comunicarla in modo chiaro e vitale, senza lacune o deviazioni.

    l'unica preparazione dottrinale che hanno i catechisti neocatecumenali è l'investitura kikiana e l'assimilazione e l'acritica ripetizione delle sue catechesi prefabbricate, ripetute sempre uguali in tutto il mondo da oltre 40 anni, perché costituiscono l'ordito attraverso il quale "si fa" il cammino, cioè si concretizza così come è prefigurato in ogni comunità

    RispondiElimina
  9. Caro mic, siamo sulla stessa lunghezza d`onda!
    Avevo in effetti ripreso lo stesso passaggio al punto 23.

    Preparazione dottrinale. E' evidente la necessità della preparazione dottrinale per i catechisti, allo scopo di acquisire il contenuto essenziale della dottrina cristiana e di essere in grado di comunicarla in modo chiaro e vitale, senza lacune o deviazioni.

    Senza lacune o deviazioni?
    A che cosa serve redigere tali direttive se poi NEI FATTI non si controlla l`applicazione?
    O forse, quelle giuste esigenze sono pretese da tutti i catechisti salvo quelli neocatecumenali, liberi di seguire altre direttive e sopratutto un`altra formazione o, meglio, una formazione "altra"?

    RispondiElimina
  10. Ma poi francamente, d`accordo che il cammino nc si fa e che lo studio non è una priorità, ma anche i semplici, i più a digiuno di "cose della Fede", sanno leggere o no? Hanno occhi e orecchie o no?
    Anche nelle prime catechesi, una volta ricevuto l`insegnamento nc possono metterlo in raffronto con quello cattolico , o no?
    Non c`è proprio nessuna curiosità, autonomia e responsabilità per verificare il dire di quei catechisti nc?
    Insomma l`ignoranza abissale dei cattolci è una scusa fino ad un certo punto.

    Se viene un dubbio, manca forse il coraggio di porre le domande che si impongono?
    Perchè se le domande non le si pone prima di lasciarsi convincere di formare una comunità , se non si attiva la curiosità e l`intelligenza prima di compiere quel passo, sappiamo poi che
    tutto sarà unidirezionale, lo sguardo e l`attenzione fissati unicamente su ciò che è detto e mostrato nel cammino, il terreno già preparato per assorbire supinamente tutte le storture e le deviazioni dottrinali e liturgiche.

    RispondiElimina
  11. NOn ho molto tempo per soffermarmi su un argomento tanto impegnativo e delicato.
    Vorrei osservare soltanto che nella Chiesa, raramente la stessa persona (parlo dei laici, ovviamente) assume contemporaneamente il ruolo di catechista e quello di "assistente spirituale".
    Il Cammino Neocatecumenale è l'unica realto nella quale il catechista laico è contemporaneamente e rigidamente la guida spirituale del neocatecumeno.
    Un elemento apparenteme nte solo marginale, ma che ci dise molte cose circa la vera natura di questa aggregazione "ecclesiale"...

    RispondiElimina
  12. Non c`è proprio nessuna curiosità, autonomia e responsabilità per verificare il dire di quei catechisti nc?
    Insomma l`ignoranza abissale dei cattolci è una scusa fino ad un certo punto.


    vedi, cara Emma,
    non è sempre e solo questione di ignoranza, dobbiamo tener conto anche dei 'metodi': dei martellamenti reiterati rinforzati nelle convivenze, delle tecniche di coinvolgimento (love bombing iniziale, accoglienza incondizionalta calorosa ed entusiasta), dei canti esaltanti, dell'enfasi e del ballo: (l'"allegrìa") delle celebrazioni, della concretezza e dell'esistenzialità dei messagi dirompenti iniziali, che colpiscono, fanno capire quanto di ci sia bisogno di recuperare questa visione di consapevolezza e di impegno, ma poi ti portano nel cammino e in quello che esso è, con le sue prassi, i suoi simboli e le sue leggi inesorabili e intoccabili (persino dal Papa) anziché nella Via, Verità e Vita, che è il Signore... anche se ne parlano molto, ma sempre in maniera strumentale

    RispondiElimina
  13. Mi spiace Francesco, il catechista neocatecumenale è catechista e basta e non pretende in genere di essere anche guida spirituale. Chi lo fa ( purtroppo lo fanno in molti, non per vanagloria ma per ignoranza e in buona fede) sbaglia. Lo ripeto molto spesso questo concetto.
    Siamo però spesso nella povertà e nell'umiltà, nella "stoltezza" della predicazione, come dice San Paolo e in generale non c'è malevolenza tra i catechisti del Cammino Neocatecumenale.
    Vi voglio informare che la convivenza di Porto San Giorgio per i giovani e le giovani che hanno chiesto di entrare in seminario o nel Carmelo è stata ricca di frutti.

    RispondiElimina
  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  15. .

    È stata ricca di frutti?
    Conosciamo quel genere di "frutti", frutti per il cammino nc, ne abbiamo sovente parlato.
    Dov`è finito, Giovanni, il suo disgusto per come quei giovani erano accolti e orientati?
    Non era inorridito dalle predicazioni che dovevano subire?
    Suvvia, non ci prenda in giro, che di tempo da perdere non ne abbiamo!

    RispondiElimina
  16. Per chi lo avesse dimenticato,ecco che cosa scriveva Giovanni:

    "Sto seguendo alcuni aspetti della convocazione dei giovani neocatecumenali a Porto San Giorgio e inorridisco sentendo ancora una volta le reticenze e le omissioni dei "predicatori" per questi giovani così fiduciosi.

    Rimane anche per me un mistero infatti come i sacerdoti che escono dai seminari Redemptoris Mater, anche se incardinati formalmente in una diocesi, poi devono sottostare alle decisioni dei neocatecumenai circa la loro destinazione.
"

    RispondiElimina
  17. Ho sovente letto su questo blog le testimonianze toccanti di chi ha subito l`impatto del potere dei catechisti nc, mi aspettavo di ritrovare in questo thread chi ha conosciuto il sistema neocat.
    Sono sorpresa di constatare invece un certo assenteismo.

    RispondiElimina
  18. Cara Emma non è affatto obbligata a leggere i miei commenti.
    La "stoltezza della predicazione" ci puo indurre anche a sbagliare. Però è solo davanti a certi sbagli voluti che inorridisco.
    In una convivenza possono esserci anche parole e catechesi in parte sbagliate ma è il risultato finale quello che conta.

    RispondiElimina
  19. ... anche se incardinati formalmente in una diocesi, poi devono sottostare alle decisioni dei neocatecumenai circa la loro destinazione.


    se il problema fosse solo la destinazione!
    E' l'iter formativo -anzi deformativo- neocatecumenlae cui devono sottostare il vero problema-

    RispondiElimina
  20. ho pescato una vecchia testimonianza... così tanto per rinverdire un po' la conoscenza ad usum di chi si affacciasse solo ora su queste pagine:

    "...Per quanto riguarda la guida spirituale questa è semplicemente affidata ai Catechisti, che tendenzialmente si riuniscono in equipe.
    E aggiungo che spesso e volentieri (esperienza diretta) ho visto i Catechisti sminuire e contraddire quanto detto da altri sacerdoti (non NC) sostanzialmente affermando che quanto da loro consigliato era, diciamo, superato.
    Per non dire gli attacchi regolari che si svolgono al parroco di una nuova parrocchia se chiude la porta al Cammino (ma questa è un'altra storia).
    Quindi che la guida spirituale possa essere affidata liberamente ad un sacerdote non NC, per mia esperienza, è una cavolata."

    non è esatto, quindi, quel che sostiene Giovanni: il catechista neocatecumenale è catechista e basta e non pretende in genere di essere anche guida spirituale

    del resto, se devono loro obbedienza gli stessi presbiteri...

    RispondiElimina
  21. e lo strapotere che hanno sulle decisioni dei singoli e delle famiglie? I ruoli che vivono negli scrutinii, durante i quali i malcapitati sono sottoposti agli interrogatori più allucinanti con scempio e violazione delle intimità più segrete, di fronte a tutti?

    RispondiElimina
  22. Dal 30 settembre al 3 ottobre, Zagabria, capitale della Croazia, accoglierà l’Assemblea plenaria dei presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa,
sul tema “Demografia e Famiglia in Europa”.

    Giovanni, colui che ha dei dubbi e poi se li rimangia, colui che è inorridito e disgustato, ma poi è felice dei frutti, ci aveva detto che partiva in missione per Zagabria.
    Piò essere anche solo una coincidenza, che vada dove si svolge quell`Assemblea, ma rare sono le coincidenze quando si tratta del cammino nc, un gruppo dove tutto è deciso a tavolino dai "capi" e in seguito eseguito alla lettera, senza nulla aggiungere e nulla togliere, dai soldati nc, un modello di obbedienza.
    Tutto è programmato per confermare e imporre agli occhi dei responsabili della Chiesa l`immagine, l`identikit, che i responsabili del cammino nc hanno confezionato per il cammino, per i loro seguaci, da qui la presenza massiccia del cammino dove si svolgono avvenimenti importanti ad esempio sulla famiglia e, evidentemente, sull`evangelizzazione.
    In altri casi la loro assenza è stridente.

    RispondiElimina
  23. Ho detto che la missione a Zagabria in concomitanza con quell`Assemblea è forse una coincidenza, è possibile e forse probabile che lo sia.
    Ma, a parte che niente è lasciato al caso quando si tratta di impressionare i poco curiosi responsabili della Chiesa, c`è da dire che se fra i soldati obbedienti alle direttive di Kiko Arguello troviamo le comunità e i presbiteri nc, purtroppo troviamo anche sempre più parroci, vescovi che si lasciano suggestionare, convincere dagli argomenti dei capi nc, e così finiscono per contribuire al programma di espansione neocatecumenale senza avere l`impressione di obbedire.

    RispondiElimina
  24. Il catechista nc (chiaramente mi riferisco a quelli che hanno già responsabilità - seguono comunità, fanno passaggi, portano avanti Parrocchie etc.- gli altri catechisti quelli che vivono solo all'interno della propria comunità non contano nulla)ha per sua natura un mandato "divino", parlano a nome di Dio, hanno il potere durante alcuni passaggi (2° per es.) di scacciare i demoni, quando si esprimono in equipe sono insindacabili perchè la loro "forza" viene dalla Spirito Santo.. salvo poi affermare, che: presi singolarmente sono "peccatori" come tutti gli altri, ciò che per un nc normale è un "frutto cattivo" (vedi figlio che convive con una donna divorziata) per loro "super-catechisti" è la famosa "spina nel fianco di San Paolo"
    durante gli scrutini: hanno le famose "medicine" - coppie in crisi = "viaggio di nozze" ; ragazze in crisi = settimana in convento; problemi in famiglia/condominio/lavoro = "vai a chiedere perdono a..."
    chiedi perdono a Tua moglie/marito;
    a tuo Padre/madre;
    4 domande sono fondamentali:
    1) fai il cammino?
    2) dai la decima?( se hai già fatto il 2°pass)
    3) fai 15 minuti di preghiere silenziosa? (se hai fatto l'I.alla preghiera)
    4) sei aperto alla vita?

    c è un particolare che tutte queste cose sono scritte nei direttori.. basta prendere il volume del 2° passaggio e c 'è scritto tutto.. e loro ripetono tutto così come stà scritto

    RispondiElimina
  25. prima di uscire dal cn mi avevano già retrocesso ed esiliato in un altra Parrocchia, ci invitarono a ripetere il 2° passaggio con la nuova comunità. Non l'avevo mai fatto a quella convivenza decisi di portarmi il volume del 2° passaggio... non potevo crederci.. la catechista che fece l ammonizione di apertura della convivenza, stava ripetendo a memoria le parole, esempio compreso, che disse carmen nel 1976.. (carmen dice letteralmente che è stanca che non voleva stare lì, perchè era tardi aveva viaggiato...) e poi giù a pappardella tutto il resto, Vangelo dell Vergini stolte.. commento a pappardella.. io leggevo mentre loro parlavano, non potevo crederci...
    però loro se glielo chiedi ti dicono che parlano "sotto ispirazione"
    non vi dico la faccia dei catechisti che volevano capire cosa leggevo...

    RispondiElimina
  26. l equipe dei catechisti che portava avanti la comunità di mia figlia, aveva il "potere" di aiutare mia figlia nella sofferenza con suo Padre, manifestata in una "chiacchierata" in una stanza di albergo alla tappa del 1° passaggio

    quindi:l 8/febbraio/2008 giorgio e olivia, gino e mariagrazia a casa dei responsabili di mia figlia miro e teresa, "invitano" mia figlia per "un aiuto" senza un sacerdote (questa volta non serve neanche la Parola di Dio - senza liturgia della Parola) cominciano a farle un interrogatorio:
    .."hai mai visto tuo padre baciarsi con quella sorella di comunità?".. "gli hai mai visti in gesti affettuosi?"..
    .."con le famiglie state spesso insieme?".. e vai con l'interrogatorio tipo SS..
    (però la volevano solo aiutare)
    alla fine giorgio preso da scrupolo mette la ciliegina sulla torta - apre un vangelo a caso - bè, che c'è di male se il Signore sigilla questo incontro???
    poi ultime raccomandazioni a mia figlia: .."non dire niente a mamma e papà, queste sono cose della tua comunità"..

    RispondiElimina
  27. P.S. per Pasquale/lvvfl (so che ci legge spesso)

    come vedi ho fatto un sacco di nomi,date, sai come mi chiamo a quale Parrocchia appartengo in quale città.. che ne dite se tu ed alino verificate se questa mia "storia" è vera?

    mentre verificate chiedete pure come mai non hanno risposto al tuo appello di "aiutare Aldo" (mi avevi detto di non disperare e che per i catechisti sono come un figlio) - fermo restando che a me bastano le preghiere -

    ma se non ricordo male "non dovevamo essere una comunità ad immagine della Famiglia di Nazaret dove l'altro è Cristo?"

    RispondiElimina
  28. quello che raccontoo non è successo solo a me... succede in tutto il mondo nc..
    questa è la prassi;
    si obbedisce in linea verticale ai propi superiori;
    contano solo i direttori;
    contano le direttive che in questi giorni sta diramando kiko;
    non si sposta una virgola di ciò che si è fatto in questi 40 anni;
    le chiese il parroci non contano nulla;
    anche un palazzetto può diventare chiesa..
    se segui ed obbedisci senza fare domande ( e dai i soldi) vai bene altrimenti "ti devi convertire"

    RispondiElimina
  29. a chi ha fatto un appello perchè chiudessimo questo blog...

    finchè io avrò una goccia di sangue nelle vene Vi perseguiterò (in senso Cristiano) non Vi mollerò mai, testimonierò sulla cima dei monti quello che è stato fatto a me ed alla mia famiglia, non me ne frega un c.. se avete lo statuto se i direttori sono approvati o no..
    tanto non ve ne frega niente neanche a voi nc.. perchè è solo la prassi consolidata che conta, e conta solo ciò che dicono i capi..

    quindi per me non finirà mai.. io urlerò sempre chi siete, cosa fate e quali inganni propinate..

    RispondiElimina
  30. prima che la dice Pasquale/lvvfl... siccome ho perso il lavoro ( e non riesco a trovarne un altro) sto davanti al mio portatile e scrivo....

    sento che in questo momento la mia "vocazione" è dire la verità

    RispondiElimina
  31. c è anche un aspetto "morfologico" che contraddistingue l'identikit di un autentico catechista (a volte si sfiora il grottesco):

    gli uomini si vestono come kiko, portano la barba come kiko, (qualcuno vorrebbe essere magro come kiko ma non ci riesce) ho visto catechisti che portavano il rosario del cn pendente dalla tasca come kiko, alcuni che tentano di emularlo nel canto o nel timbro di voce, ho visto catechisti che tiravano fuori la croce astile per imitare l'irruenza kerigmatica di kiko..
    lo stesso vale per le donne (anche se non è facile imitare carmen)
    vestiti lunghi con calzari bassi, niente trucco, capelli un pò così.. diciamo un pò sciattone.. poca cura per il corpo..
    il tutto condito sempre da un aurea ascetica/prostrata.. tendente al divino.. con colomba al seguito

    RispondiElimina
  32. mi direte che c'è di male ad emulare un "sant'uomo" io credo che ci siano sempre dei risvolti "patologici" (mancanza di personalità etc.) quando si tenta di "somigliare" al mito.. lo vediamo con i ragazzi di oggi con le loro super-star

    diverso e se cerco di "somigliare" a San Francesco nell'umiltà o a San Tommaso nella ricerca del Divino

    ci sono miti e "MITI"

    RispondiElimina
  33. Aldo, ciò che condividi con noi è agghiacciante!

    E sono quelle le persone ispirate dallo Spirito Santo?
    Il loro intervento su tua figlia è di una violenza inaudita.

    Cose di questo genere succedono fra comari, pettegole e cattive, che vogliono seminare zizzania,ma qui siamo in presenza di persone che APPROFFITTANO della loro autorità, del POTERE che esercitano sulle coscienze, per violare l`intimità di una giovane, per manipolarla, per riuscire a farle dire che il papà tradisce la mamma!

    Scioccante e vergognoso ma sintomatico e rivelatore di come il sistema neocatecumenale invade e aggredisce le famiglie tanto messe in avanti come modello.
    O obbedisci e accetti di farti scavare nella tua intimità, o sarai messo all`indice, colpevolizzato, giudicato.

    E questo gruppo, con questi metodi, è stato riconosciuto dal PCL come un itinerario di formazione cattolica!

    Posso capire l`amarezza e la rivolta di chi è uscito dal cammino nc, dopo aver subito quei metodi, e vede quei metodi passati sotto silenzio da chi dovrebbe vigilare.

    RispondiElimina
  34. Dice Aldo:

    finchè io avrò una goccia di sangue..

    Aldo carissimo. Comprendo la tua amarezza. Ma sarà feconda. Offri questo tuo sangue, le tue immani sofferenze, al Padre unendoti al Golgota! Mettile sulle spalle di Gesù Cristo e vedrai che i frutti (veri) saranno copiosi!

    Preghiamo perchè tu possa trovare presto lavoro, e per questo non disperare! Ricordiamo tutti, me compreso e per primo, le PArole del Divino Maestro. Preghiamoli con insistenza! Ascoltaci Signore! Che Aldo possa trovare presto Lavoro e ricevere la serenità necesaria! Per intercessione della Beata SempreVergine Maria, Sacro Cuore di Gesù effondi le tue grazie su Aldo e la sua Famiglia!
    Amen

    RispondiElimina
  35. Dice Giovanni:
    Cara Emma non è affatto obbligata a leggere i miei commenti.
    La "stoltezza della predicazione" ci puo indurre anche a sbagliare. Però è solo davanti a certi sbagli voluti che inorridisco.
    In una convivenza possono esserci anche parole e catechesi in parte sbagliate ma è il risultato finale quello che conta.


    nessuno è obbligato a leggere i tuoi commenti, Giovanni. Ma, visto che li fai, ognuno è libero di rilevarne le contraddizioni.

    dici che inorridisci solo sugli sbagli voluti. Ebbene, oltre ad ammettere -cosa inusitata, ma ormai ineludibile perché le prove sono schiaccianti- che essi ci sono, cosa puoi fare per evitarli o neutralizzarli?

    Inoltre affermi che ci può essere sempre qualcosa di sbagliato, ma alla fine è il risultato finale quello che conta; dal che si dovrebbe dedurre che il risultato finale è sempre ottimo...

    Ma ti rendi almeno conto che non c'è logica in questa affermazione?
    Puoi spiegarci come può accadere che cose sbagliate portino ad una risultato buono?

    Come minimo perpetueranno gli errori e chi è in grado di distinguerli come sembra tu sia, è già messo in condizione di non criticarli ma di pensare che addirittura possano non essere dannosi, anzi al contrario!

    Se un sano spirito critico è in grado di attivarsi in te, ti prego di riflettere su queste incongruenze.

    RispondiElimina
  36. Aldo siamo tutti con te. E sai bene non soltanto spiritualmente!

    Grazie per questa tua appassionata e veritiera testimonianza.

    Rimaniamo in contatto anche via mail

    RispondiElimina
  37. hanno il potere durante alcuni passaggi (2° per es.) di scacciare i demoni,

    nessuno ha detto loro che quando si tratta del demonio non è uno scherzo? e che nella Chiesa per essere esorcisti bisogna essere nominati dal Vescovo per esercitare questo ministero, che non è una pssaeggiata, ma qualcosa di molto ma molto serio?

    RispondiElimina
  38. Vorrei dire a Giovanni che sono assolutamente convinta che i catechisti siano in buona fede e convinti di operare bene,

    ma non puoi negare che si presentino alle comunità in nome di Dio, che dicano espressamente che attraverso le loro parole passa Gesù Cristo.
    Questa frase viene ripetuta spesso.

    Una volta questa frase mi è stata detta da una laica che non era mia catechista, ma che riteneva che le sue parole fossero importanti per me. E' ovvio che era una persona normale e non megalomane, ma era una catechista che aveva assorbito ciò che vi viene insegnato, e che indirettamente mi accusava di non vedere in lei uno strumento del Signore, quando ripeteva a pappagallo ciò che aveva scaricato dalle registrazioni dei catechisti regionali.

    Vuoi negare, caro Giovanni, che durante gli scrutinii le persone non siano spinte a calunniare i 'fratelli' davanti ai catechisti.
    Io sono stata calunniata più volte, e poi ho dovuto ospitare la persona che veniva a chiedermi 'perdono' per quello che mi aveva fatto, e anche sopportare le sue 'sofferenze' per il male che mi aveva fatto!

    E non dire che tutto dipende dai catechisti che ti ritrovi, perchè io ti parlo di catechisti della cerchia di Kiko, che sanno benissimo quello che stanno facendo, e che, come dici tu talvolta, vedono anche lo sfascio del cammino, anche se nelle convivenze tentano di nasconderlo.

    RispondiElimina
  39. come ti potranno dire bene i nostri amici, la stoltezza della predicazione, non è propagare errori,

    Quando tu predichi o fai catechesi, dalle tue parole emerge l'esperienza che hai fatto di Dio,
    se escono errori dalla tua bocca, è perchè hai sperimentato altro, ed insegni altro,
    Ecco perchè non è l'amore che viene trasmesso nelle catechesi, che viene insegnato, non è la libertà che discende da quell'Amore, non è un'esperienza di fede quella che emerge dalle catechesi ncn,
    ed ecco perchè i fratelli si sbranano tra di loro, ecco perchè chi è 'diverso' dall'immagine del cristiano insegnata da Kiko, viene emarginato, ecco perchè c'è tanta paura nel cammino, tanta cupezza nella predicazione, che può solo essere stemperata nella finta gioia alla fine dell'Eucarestia, e dal sorriso stampato in faccia quando ci si ritrova.

    RispondiElimina
  40. La "stoltezza della predicazione" ci puo indurre anche a sbagliare. Però è solo davanti a certi sbagli voluti che inorridisco.

    Giovanni, imprimiti bene nel cuore e nella mente cos'è la vera "stoltezza della predicazione": quella secondo Paolo (che è Vangelo) e non quella secondo Kiko (che è eresia)

    Paolo ai Corinzi: «Mentre i Giudei chiedono i segni e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1Co 1,22-25).

    RispondiElimina
  41. Aldo dice che tutti i catechisti si assomigliano a Kiko, e avolte
    e assomigliano anche agli ebrei osservanti, vestito, cappello nero e barba,
    ed è proprio questo il punto.
    Invece di trasmettere l'isegnamento della Chiesa, perchè nasca una fede personale e libera,
    trasmettono 'la vita di Kiko' e a volte anche di Carmen,
    in modo che tutti si adeguino a quel modello. Se la spiritualità di Kiko si è fermata al '68, alla vita di condivisione tra i poveri, e risente di quel periodo storico di rottura col passato, oggi non dice più nulla,
    sia perchè la storia è andata avanti, sia perchè non è possibile appiccicare il modello di vita spirituale che è stato di Kiko, a tutti coloro che entrano nel cammino.

    Potrei fare tanti esempi. Uno per tutti: sono d'accordissimo sull'apertura alla vita, ma se diventa un modello di vita, e non frutto di una riflessione personale, quando una donna si accorge di non poter avere figli o di avere gravidanze difficili, entra in crisi, e con lei il marito, perchè sfuma un modello di matrimonio che i due si erano costruiti, ma che continua ad essere esaltato ed ammirato dai fratelli di comunità. Ci si comincia a sentire diversi, si vedono croci, dove probabilmente non ce ne sono, ci si sente inadeguati.
    mi chiedo, Giovanni, se tu sei consapevole di quanto dolore può provocare la predicazione ncn?

    RispondiElimina
  42. Queste cose dette e ripetute spero lascino un segno profondo in cui ancora non è completamente kenotizzato, e certo non in senso cristico!

    RispondiElimina
  43. Aldo carissimo, hai messo a nudo il tuo cuore e la tua anima.
    Esperienze terrificanti.
    Ma c'è Dio che aiuta.
    Ti assicuriamo la nostra preghiera.

    RispondiElimina
  44. Caro Aldo, carissimo, grazie per le tue parole.Quel fatto a tua figlia è un ORRORE vergognoso esecrabile di cui renderanno conto anche qui in terra, stanne sicuro! Sappi che nessuno ti ha dimenticato ed io sto "stancando" tutti i giorni Maria e Gesù perchè tu e Freedom abbiate un lavoro!

    RispondiElimina
  45. Confermo tutto quanto dice Aldo, che nella sua amarezza ha usato toni un po' forti ma ha dato una testimonianza precisa di quanto avviene nel secondo passaggio.
    E' vero che chi "fa bene il cammino" finisce in qualche modo per imitarne gli iniziatori, se non nel look sicuramente almeno nel modo di parlare (caratteristico l'accento spagnoleggiante...).
    Tenevo in grande considerazione la saggezza dei catechisti, mi sembrava che lo Spirito Santo ispirasse loro il consiglio migliore per ogni situazione. Il viaggetto l'hanno suggerito anche a me, forse a scopo precauzionale, visto che il mio matrimonio per fortuna non era ancora in crisi.
    Ben più grave, secondo me, è la questione dei demoni. A noi venne detto che nel secondo passaggio ci avrebbero aiutati a riconoscerli e a sconfiggerli. Con quale autorità, mi chiedo ora? E con quali rischi per ciascuno di noi?

    RispondiElimina
  46. Il love bombing all`inizio ti fa credere che sei accettato e amato come sei, poi, progressivamente e inesorabilmente, arriva lo svuotamento della tua identità, il famoso svuotamento dei falsi concetti di sè prescitto all`art.19 dello statuto nc, e ti ritrovi, di svuotamento in svuotamento, fuso nell`identità di gruppo, ti adegui al modello nc, fai di tutto per corrispondere al`identikit del perfetto nc.
    E se non ci riesci, per differenti motivi, ti senti diverso, giudicato, colpevole perchè ti colpevolizzano.

    Ho sovente letto le testimonianze di chi ha conosciuto, vissuto, quel percorso di svuotamento,seguito dal riempimento secondo le norme e il modello nc, testimonianze concordanti, ogni qualvolta ne sono sconvolta, sconvolta che i nostri Pastori legittimino, con il loro silenzio, e spesso con le loro lodi,quegli abusi.

    RispondiElimina
  47. Dice Aldo:

    quello che racconto non è successo solo a me... succede in tutto il mondo nc..
    questa è la prassi;
    si obbedisce in linea verticale ai propri superiori;
    contano solo i direttorii;
    contano le direttive che in questi giorni sta diramando kiko;
    non si sposta una virgola di ciò che si è fatto in questi 40 anni;
    le chiese, i parroci non contano nulla;


    Assolutamente sì. E’ dunque inutile star a ripetere che i catechisti possono sbagliare perché ‘non mettono Cristo al centro…’, o che i catechisti sono in buona fede. Inutile illudersi, tipo ‘quando sarò catechista…farò le cose per bene…’o cose del genere. Perché quel che dicono e fanno i catechisti neocat non è, né può essere, espressione del loro pensiero o della loro esperienza di fede, e infatti dicono e fanno tutti le stesse cose, allo stesso modo, ovunque. Ho anch’io verificato che ripetono le stesse parole, in modo davvero impressionante, contenute nelle varie catechesi fotocopiate e imparate a memoria. Prescrivono le stesse ‘cure’, come accennava Aldo, con gli stessi slogan, con quel gergo che appiattisce tutto e tutti e tradisce l’unicità di ciascuno. Quando l’ho scoperto mi sono vergognata di essere lì. Mi sono vista ingannata e illusa, un’imbecille presa per i fondelli. E nel nome del mio Dio, ed è questo il più terribile degli inganni.

    RispondiElimina
  48. LA TESTIMONIANZA DI ALDO SULLA VIOLENZA FATTA ALLA SUA BAMBINA DAI SUOI CD CATECHISTI E' INAUDITA, DA DENUNCIARE COME MINIMO ALLE AUTORITA' DI P.S.
    SIAMO A QUESTO PUNTO?
    SAPEVAMO TUTTI DI GRAVISSIME FORME DI PLAGIO E DI MANCANZA DI RIGUARDO USATE DAI CATECHISTI NCN, MA FRANCAMENTE A QUESTO NON POTEVAMO MAI ARRIVARE!


    Rileggiamo quanto posta Aldo e inorridiamo:

    l equipe dei catechisti che portava avanti la comunità di mia figlia, aveva il "potere" di aiutare mia figlia nella sofferenza con suo Padre, manifestata in una "chiacchierata" in una stanza di albergo alla tappa del 1° passaggio

    quindi:l 8/febbraio/2008 giorgio e olivia, gino e mariagrazia a casa dei responsabili di mia figlia miro e teresa, "invitano" mia figlia per "un aiuto" senza un sacerdote (questa volta non serve neanche la Parola di Dio - senza liturgia della Parola) cominciano a farle un interrogatorio:
    .."hai mai visto tuo padre baciarsi con quella sorella di comunità?".. "gli hai mai visti in gesti affettuosi?"..
    .."con le famiglie state spesso insieme?".. e vai con l'interrogatorio tipo SS..
    (però la volevano solo aiutare)
    alla fine giorgio preso da scrupolo mette la ciliegina sulla torta - apre un vangelo a caso - bè, che c'è di male se il Signore sigilla questo incontro???
    poi ultime raccomandazioni a mia figlia: .."non dire niente a mamma e papà, queste sono cose della tua comunità"..

    E pensare che ancora c'è qualcuno chew giustifica e difende i catechisti neocatecumenali...!

    RispondiElimina
  49. E APPENA IL CASO DI AGGIUNGERE CHE ALDO HA PARLATO CON RIFERIMENTI BEN PRECISI: CHI PUO' SMENTISCA!
    IL PLAGIO VERSO I PICCOLI E' GIA' DA SOLO UN DELITTO TANTO GRAVE DAVANTI AGLI UOMINI E AL COSPETTO DI DIO, DA FARCI DIRE CHE I SIGNORI CHE L'HANNO PERPETRATO IMPUNEMENTE MERITEREBBERO DI ESSERE CONDANNATI AL CARCERE DURO!


    MI VERGOGNO A QUESTO PUNTO, non mi rammarico soltanto , di essere stato in Cammino per quasi 4 anni.

    RispondiElimina
  50. Grazie Francesco x aver ripetuto in grassetto... perchè c'è ancora Pasquale/lvvfl che dice che le mie non sono verità, ma opinioni.. mentre Alino mi accredità la verità ma siccome non c è contraddittorio "non vale"..

    carissimi tutti.. la mia storia Vi sembra un opinione?
    ho parlato di Liturgia, catechesi, direttori etc.etc.?
    ho raccontato fatti, nomi, date di ciò che è accaduto a me... non ho bisogno di contraddittorio per sapere che è vero... chi cerca il contraddittorio lo può fare ci sono tutti i nomi (e sono veri - come sono vero io e mia figlia)

    RispondiElimina
  51. mi accredità la verità ma siccome non c è contraddittorio "non vale"..


    Contraddittorio? Per cosa? Per disquisire su un fatto che risulterebbe inaccettabile in qualunque contesto, figuriamoci dentro un ‘itinerario di iniziazione ...’? E’ che la tua storia, Aldo, è troppo dura da mandar giù anche per loro: meglio chiudere gli occhi, meglio far finta che non sia vero, meglio voltar pagina. Purché il cammino sia salvo dalle grinfie di questi osservatori, questo conta e nient’altro.

    Danno lezioni di umiltà, quanto poi al coraggio di praticarla quello no. Dicono che per loro l’altro è Cristo, ma quale altro? E quale cristo? Se appena metti il naso fuori di là, non esisti più per loro, non ci sono più né sorrisi né ‘come stai?’, altro che aiutarti a trovar lavoro.

    Il Signore pieghi il Suo cielo e scenda!E che la vocazione a dire la verità sia bagnata dalla Sua benedizione, e ti conservi, Aldo, nel vigore della Sua Pace. Grazie e ancora grazie. E vedrai, vedrai, il Signore ti sorprenderà con la Sua tenerezza...

    RispondiElimina
  52. Quoto tutto quanto ha scritto Jonhatan.

    Plagiare, scandalizzare una bambina, aizzarla contro i suoi genitori, farle perdere il rispetto e la stima verso il papà è quanto di più luridamente biasimevole ci possa essere.
    E' questo il "rispetto" per la vita in uso tra i catechisti neocatecumenali?
    E' con questo rispetto che vengono trattati e allevati i figlioli dei neocatecumenali?
    O si tratta soltanto di azioni rivolte, si ai figli dei neocatecumenali, ma soglo degli " altri neocatecumenali"?

    .............................

    Attendiamo un intervento chiarificatore da parte delle persone chiamate espressamente in causa da Aldo, meglio ancora una pubblica richiesta di perdono ad Aldo.

    Temo tuttavia non possano dire molto per giustificare il loro esecrando operato, ma se interverranno qui per scusarsi o per spiegare loro eventuali ragioni, quanto meno allevieranno il nostro assoluto disgusto.

    RispondiElimina
  53. Caro Aldo+
    e cari fratelli tutti dell'osservatorio+. Un saluto dal vostro affezionatissimo....

    FREEDOM

    RispondiElimina
  54. Ciao, Freedom.
    Raccomandiamo Aldo e tutti noi all'intercessione di Santa Gemma Galgani perchè le nostre famiglie tutte ( e tutte le famiglie che ne hanno bisogno) siano protette col sangue di Gesù da ogni influenza malefica, scacciata e inviata ai piedi della Croce salvifica di Cristo.
    Alleluja.

    RispondiElimina
  55. Avrei voluto intervenire molto prima su questo theared ma, per diversi motivi, non l’ho potuto fare. Spero comunque di essere ancora in tempo.

    Tempo fa, qualcuno ha detto che lo ‘stillicidio’ delle testimonianze non lo interessava e che le riteneva ininfluenti, dimenticando però, come si dice reiteratamente nelle CNC, che occorre esprimersi solo con ‘fatti’ e non con giri di parole che deviano dalla concretezza del vivere la propria vita in Cristo.
    Purtroppo i “fatti” di tanti fratelli fuoriusciti concordano perfettamente tra loro e rendono l’idea, a chi “osserva” dall’esterno, di quanto possa essere deleterio un cammino di fede iniziato “senza piena coscienza e deliberato consenso” da una persona spinta inizialmente da un coinvolgimento emotivo, pari a quello perpetrato dai TDG, senza che vengano considerate le differenze caratteriali, emotive, familiari, sociali, culturali dei ‘chiamati’ e senza adeguare alcuna direzione spirituale, tanto (così dicono) “il cammino non la prevede”.

    Per questo motivo e solo per questo, continuo a scrivere su questo blog, per dare la mia testimonianza e (così come lo è stato per me) far vedere a coloro che subiscono l’imposizione NC, che il loro soffrire non è proveniente dal loro ‘peccato’ ma dal ‘caporalato’ imperante nelle file NC.



    La CEP insiste sul principio che una buona selezione dei candidati…

    Come ho scritto in precedenza, sono stato anch’io catechista e la mia elezione, in quanto responsabile della comunità, è stata “automatica”, cioè senza alcuna procedura di selezione.
    L’elezione degli altri componenti l’equipe invece, è avvenuta mediante sorteggio (ogni fratello scriveva due nomi di fratelli, che riteneva più idonei, su di un foglietto e poi si procedeva alla conta delle preferenze) privato, fatto all’interno del salone parrocchiale, alla presenza del presbitero e dei catechisti. A tal proposito voglio far notare il modo di pilotare le elezioni da parte dell’equipe dei catechisti che, essendo composta da 7 elementi su un totale di circa 25 fratelli della comunità, esercitando il diritto di voto, pesa più di un quinto all’interno della comunità stessa incidendo pesantemente nella scelta.


    così che siano più numerosi coloro che si sentono attratti ad impegnarsi in questo servizio ecclesiale…

    La stragrande maggioranza di catechisti NC, eletti soltanto perché così è scritto sul ‘mamotreto’ alla tappa del 2° passaggio e così si continua a fare, è “senza portafoglio”, cioè, non ha fatto ‘nascere’ alcuna comunità e quindi non catechizza nessuno; altro che servizio ecclesiale!

    Ma, a che serve continuare a ‘sfornare’ catechisti quando ormai c’è una inflazione galoppante degli stessi?
    Non sarà che, queste elezioni, sono ‘medaglie al merito’ date per meglio tenere sui binari NC gli ‘eletti’?
    O c’è qualcosa che ancora non si è rivelato, come ad esempio, distribuzione capillare, nelle parrocchie, di catechisti ‘preparati’ soltanto dal trascorrere del tempo, senza una vera formazione tratta dal Catechismo e dal Magistero?



    a più tardi...

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.