lunedì 7 febbraio 2011

Quale catechismo... per quali giovani?


E' di appena due giorni fa l'annuncio che la Santa Sede, per espresso volere del Papa, sta allestendo uno strumento piccolo e agilissimo per l'evangelizzazione corretta dei giovani. Uno strumento da inserire nello zainetto, destinato, almeno per il momento, ai giovani e ai giovanissimi che parteciperanno alla GMG di Madrid nel prossimo agosto. Si tratta del Catechismo della Chiesa Cattolica, anzi del succo del succo del C.C.C., un volumetto di poche pagine che, con estrema chiarezza, senza tradire lo stile e il taglio (domande e risposte) del Compendio al Catechismo della Chiesa Cattolica, intende fornire al mondo giovanile una visione "condensata", ma corretta come sempre, dei fondamenti della nostra Fede e del Cattolicesimo.

Nella prefazione a questo nuovo prodotto editoriale Benedetto XVI, tracciando la storia del Catechismo, "commissionatogli" a suo tempo dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, afferma che si trattava allora di una scommessa, peraltro vinta, quella di condensare in un unico volume tutto il Credo Cattolico. Una scommessa che si è riproposta quando si trattò di condensare ulteriormente lo stesso Credo nel Compendio del Catechismo e che, a maggior ragione si ripropone oggi nell'impresa ardua di sintetizzare in poche fondamentali domande ed in altrettante, brevi ed esaurienti risposte, il Catechismo in parola.

In tutti e tre i momenti, di là dai risultati di diffusione (peraltro lusinghieri) un fatto è stato sempre certo: il Catechismo Cattolico, nelle sue varie stesure ed edizioni, è stato sempre ed immediatamente pubblicato ed offerto a tutti a prezzo irrisorio. E non poteva essere altrimenti...!

Osserviamo anche con quanta premura il Papa dispone che l'insegnamento della Chiesa sia disponibile tanto in versione estesa, completa in ogni dettaglio, pronta di fronte ad ogni questione, chiara di fronte ad ogni domanda, quanto in versione compendio, per poter permettere a chiunque di familiarizzare velocemente con ciò che la Chiesa garantisce come vero e sicuro.

Ci domandiamo di rimando: i giovani neocatecumenali che andranno a Madrid prenderanno sul serio "YouCat" o lo considereranno secondario rispetto agli insegnamenti del "Catechismo/Direttorio" kikiano nei suoi ben tredici volumoni? E, in generale, il mondo neocatecumenale continuerà a "leggere" il Catechismo della Chiesa Cattolica negli oltre 2000 (diconsi duemila) richiami e note posti a pié di pagina del medesimo Direttorio (se, beninteso, sarà pubblicato) oppure potranno finalmente fare ricorso al Catechismo della Chiesa Cattolica almeno nella sua versione "Compendio"?

Nel Cammino Neocatecumenale ideato da Kiko Arguello e Carmen Hernandez, infatti, dalle sue origini fino ad oggi è stata di fatto effettuata una catechesi "trasversale" a quella indicata (ancora una volta) dal Pontefice.

In particolare il Papa ha scritto una prefazione bellissima per i giovani della GMG invitandoli a riappropriarsi del Catechismo della Chiesa Cattolica... ad utilizzarlo, a conoscerlo... Per renderlo più pratico ed agevole fu lo stesso Ratzinger che creò il "compendio" del Catechismo da cui ogni cattolico può attingere con sicurezza e può avere risposte concrete e valide su tutto ciò che riguarda la fede cattolica. Il cattolicesimo, infatti, non è affatto complesso, non è affatto composto da segreti e arcani, è alla portata di tutti, anche di ragazzi e bambini.

Il Cammino Neocatecumenale, invece, ha complicato tutto questo, richiedendo -tanto per fare un esempio- uno spropositato numero di anni e di "passaggi" prima di poter... recitare il rosario!?!

Facendo eco al principe degli Apostoli ("siate sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in voi": 1Pt 3,15), il Papa stesso dice nella Lettera-Prefazione:
«Studiate il catechismo con passione e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su Internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede!».

Fino a non molto tempo fa era considerato peccato mortale il non conoscere abbastanza (rispetto a quanto permettono le proprie capacità intellettuali) l'insegnamento della Chiesa.

Per i neocatecumenali la situazione è oltremodo difficile, poiché:
  • nel Cammino non si incentiva il Catechismo, ma si usano le catechesi kikiane
  • nel Cammino non si incentiva il Rosario, ma si celebrano le liturgie kikiane
  • nel Cammino non si incentiva la Messa, ma si celebra "il sabato sera" kikiano
  • ai neocatecumenali Kiko vieta di usare l'internet...
  • ai neocatecumenali Kiko di fatto proibisce, in ambito liturgico e dottrinale, di prendere iniziativa...
Quale attivista neocatecumenale può mai smentire tutto questo? Forse che un neocatecumenale può inginocchiarsi alla Consacrazione senza conseguenze? Forse che un neocatecumenale può chiedere che venga recitato il rosario al posto della "liturgia delle ore in versione kikiana"? Sono quegli stessi attivisti pro-Kiko che affermano, senza pudore, che nel Cammino "si seguono le linee degli iniziatori" e basta: tutto ciò che non è previsto da Kiko e Carmen, anche se gode di decine di secoli di tradizione di santità, è escluso. Nel Cammino ha diritto di esistere solo ciò che permette la indiscutibile tradizione "orale" (più o meno "orale") di Kiko e Carmen. Per i giovani neocatecumenali quel Catechismo sarà un inutile gadget, forse da collezionare, forse da esporre, forse da vantare, forse addirittura da leggiucchiare senza troppo sforzo, perché i cosiddetti "catechisti" non devono essere contraddetti: se la Messa è "sacrificio", come la mettiamo con i balletti e i trenini e i girotondi del sabato sera? Se la Messa è "gradita a Dio", perché mai c'è bisogno di imbottirla di parole, chiacchiere, risonanze e quant'altro?

50 commenti:

  1. In attesa che l'argomentio venga ripreso, approfondito e completato con gli intrerventi e gli spunti che in merito già sono pervenuti sul blog, vorrei sottolineare l'abisso che intercorre tra le modalità con cui viene compilato, editato e pubblicizzato questo ennesimo strumento ecclesiale di evangelizzazione e l'alone di mistero, di confusione, di contraddizione continua in cui è stata decisa l"approvazione" del Direttorio Neoocatecumenale che Kiko stesso definiva e definisce, appunto perchè approvato" patrimonio della Chiesa tutta"!

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  2. , in generale, il mondo neocatecumenale continuerà a "leggere" il Catechismo della Chiesa Cattolica negli oltre 2000 (diconsi duemila) richiami e note posti a pié di pagina del medesimo Direttorio (se, beninteso, sarà pubblicato)

    Potrei, umilmente, chiedervi di non più scrivere "se" ma, al limite, "quando"?
    Scrivendo "se" non si fa che sottoscrivere o allinearsi su chi pensa che il direttorio non sarà pubblicato.
    Quel direttorio DEVE essere pubblicato, non ci devono essere dubbi.
    C`è un "se" che ha un senso e una ragione di essere menzionato e cioè se il direttorio non dovesse essere pubblicato, potremo allora dire, senza poter essere smentiti, che nella Chiesa cattolica è entrata una setta.
    Ma spero che non dovremo mai scrivere e descrivere un tale scandalo senza precedenti.

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  3. Ragazzi,
    vorrei chiedervi se conviene prendere questo compendio sul Catechismo Della Chiesa Cattolica perche più aggiornato rispetto al 2005 oppure va bene anche quello del 2005 dato che costa poco e vorrei istruirmi dato che sono un pò ignorante in materia.

    P.S. Viva il Papa che ha detto che Facebook si puo' usare appatto che non diventi uno strumento parallelo, (scoperto da Tgcom) mentre i catechisti mi hanno consigliato/proibito questo.

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  4. Come al solito:

    - la Chiesa cattolica segue quel che dice il Signore ("gridatelo sui tetti!")

    - il Cammino Neocatecumenale segue quel che dice il signor Arguello ("sarebbe un male se il Direttorio venisse pubblicato").


    Per una volta sono d'accordo con Kiko: i tredici volumi del Direttorio saranno di una noia mortale, e vorranno leggerli solo coloro che cercano il confronto con i cosiddetti "catechisti" del Cammino.

    In realtà, sarebbero proprio questi ultimi a dover leggere quel mattone (specialmente nei continui, incessanti, indispensabili, inevitabili rinvii al Catechismo) e a doversi pentire seriamente di tutte le fandonie kikiane che hanno insegnato dal 1970 ad oggi.

    Dal suo punto di vista Kiko ha ragione: la pubblicazione sarebbe "un male" per il Cammino.

    Sia perché mostrerebbe ai neocatecumenali che sono stati oggetto di una pioggia di eresie (proprio come hanno sempre dimostrato padre Zoffoli e altri), sia perché svergognerebbe i cosiddetti "catechisti" sul fatto che non hanno mai sfogliato il Catechismo!

    Già: solo i cosiddetti "catechisti" kikiani non hanno mai letto il "Catechismo".

    La verità sul Cammino diventa sempre più evidente.

    Perfino un gesto di ordinaria amministrazione, come la premura del Papa di promuovere la conoscenza del Catechismo tra i giovani, diventa un interessante punto di riflessione per gli attivisti della propaganda neocatecumenale.

    Cari fratelli neocatecumenali, sveglia! La verità ce l'avete davanti agli occhi: basta aprirli, per vederla!

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  5. Commento trovato sul blog di Rodari (ennesima dimostrazione che non siamo solo noi a renderci conto delle storture neocatecumenali):

    Ho incontrato almeno 3 realtá NC. Dove arrivano cambiano gli arredi della chiesa,cambiano l’altare, cambiano la liturgia, occupano ogni funzione:dal canto alla preparazione, spostano il fonte battesimale…ogni cosa come voglion loro. I parroci, spesso se li tengono perché gli tolgon problemi e lavoro. Che male vi sará nel lasciarli fare???? Poi piano piano qualche parroco si sveglia. Oh…il pacchetto é all inclisive, worry free e senza ritorno. Strani personaggi, poco affascinanti. Adatti per menti deboli, ma antipatici per chi non sposa il loro gustu zingaro e autoreferenziale.

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  6. Rispondo a Maranathà:

    il "Compendio del Catechismo" pubblicato nel 2005 va benissimo.

    La versione YouCat di cui si accenna all'inizio di quest'articolo sarà una versione ulteriormente ridotta, per invogliare alla lettura anche i più pigri.

    Lo stile "a domande e risposte" è effettivamente quello più facile da leggere, ma non è il caso di aspettare YouCat (che verrà realizzato per uno specifico evento); per questo suggeriamo senza dubbio il "Compendio" che, come avrai notato all'inizio dell'intervento, si può leggere anche direttamente dal sito web del Vaticano (link: Compendio del Catechismo [italiano]).

    Il "Catechismo della Chiesa Cattolica" (un volumone azzurro molto grosso a vedersi) scende fin nei minimi dettagli (rispondendo a possibili domande del tipo: "su quali Scritture poggia tale cosa? che ne dicevano i Padri della Chiesa? quale Papa ha chiarito come va interpretata quell'altra cosa?").

    Anche questo è leggibile direttamente on-line, consultandolo sul sito del Vaticano [link].

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  7. In breve, senza stabilire monopoli nè rigide uniformità, la parrocchia resta - come ho detto - il luogo privilegiato della catechesi. Essa deve ritrovare la propria vocazione, che è quella di essere una casa di famiglia, fraterna ed accogliente, dove i battezzati e i cresimati prendono coscienza di essere popolo di Dio. Lì il pane della buona dottrina ed il pane dell'eucaristia sono ad essi spezzati in abbondanza nel contesto di un medesimo atto di culto; di lì essi sono rinviati quotidianamente alla loro missione apostolica, in tutti i cantieri della vita del mondo.



    ^__^

    queste parole appena lette provengono da Catechesi Tridendae, Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II sulla Catechesi e sul Catechismo...

    **************************

    Ora,

    Maranatha ha detto...


    Ragazzi,
    vorrei chiedervi se conviene prendere questo compendio sul Catechismo Della Chiesa Cattolica perche più aggiornato rispetto al 2005 oppure va bene anche quello del 2005 dato che costa poco e vorrei istruirmi dato che sono un pò ignorante in materia.


    *********

    alt non facciamo confusioni...^__^

    NON esiste un "altro" Compendio, il Papa sta parlando dello stesso Compendio che YouCat ha fatto proprio...

    e lo trovate anche qui:
    http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html

    ;-)

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  8. Segnalo solo che il thread precedente continua, in particolare il commento di Elisa che ha fatto il cammino nc durante 20 anni!

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  9. Il paradosso in tutto ciò è che giovani e ragazzi più o meno istruiti sono totalmente ignoranti circa le verità di Fede, mentre le vecchiette che partecipavano alla Messa storpiando il latino (questo è il tipico esempio che mi fanno quando si parla di Messa in latino) ed avevano a malapena la licenza elementare, sapevano a memoria ciò che veniva loro insegnato prima di ricevere i Sacramenti della Comunione e della Cresima. L'errore si insinua nell'ignoranza della nostra Fede...
    Quanto al megadirettorio neocatecumenale, penso che ben poche persone andranno a leggere 3100 pagine per capire dove finisce il Cammino... Le 3100 pagine credo servano per scoraggiarne la lettura... Quelli che non si scoraggeranno (ben pochi), a forza di leggere riferimenti al CCC ci aggiungeranno le famose 982 pagine compreso l'indice, ma possiamo parlare dell'un per mille? ci si arriva?
    E' tempo di sinodi diocesani (e stenderei un velo pietoso su quello a cui ho assistito finora...) e mentre il Papa prepara un sussidio per i ragazzi c'è chi parla di superare l'approccio "scolastico" al catechismo( = vieni, beata ignoranza, ad abitare in questi ragazzi, in modo che non sappiano niente della Chiesa), chi propone iniziative culturali, ritrovi "sicuri" (l'oratorio rivisitato in chiave moderna se non il Pub cristiano), chi auspica che ognuno si senta accolto (mi ripeto: con la chiesa vuota fino a qualche minuto prima della Messa...). In tutto ciò nessuno parla di Gesù, se non per dire che nell'altro dobbiamo vederLo. Cosa giusta, per carità, ma se non avvicini i ragazzi alla preghiera, alla Parola, all'Adorazione, insegni loro solo una solidarietà umanista, senza Vangelo non si evangelizza....
    Ma a che età si inizia a fare il cammino? Intendo, chi è già nell'ambiente fin da piccolo, a che età inizia a "fare sul serio"? Se i figli dei neocatecumeni iniziassero presto in teoria finirebbero presto (e probabilmente prima di trovare un lavoro fisso e di farsi una famiglia).
    Probabilmente a 15 anni non sono ancora indottrinati, a parte per il modo in cui si svolge la loro Liturgia. Per cui in teoria sarebbero ignoranti circa la nostra Fede come il 99% dei ragazzi che fino alla Cresima sono cattolici, come me fino a quando non ho avuto modo (o meglio, la Grazia) di incontrare alcune persone e di frequentare alcuni ambienti (la parrocchia a Roma, il giovedì a Sant'Agnese, il monastero)..
    Io spero che questo compendio per ragazzi faccia miracoli, ma se viene lasciato ad ammuffire o viene boicottato in favore della pseudoterapia di gruppo non cambierà granché.
    Questo Papa ha voluto il compendio ed ora questo "Youcat" perché il Catechismo fosse alla portata di tutti, ma gli operai della messe devono anche adoperarsi per insegnarlo, intero, compendio o youcat che sia. Il problema è l'abisso che intercorre tra gli operai di Kiko, che dietro l'alone di mistero che avvolge il cammino, diffondono capillarmente ciò che viene loro insegnato, e gli operai che dovrebbero occuparsi del gregge loro affidato.. non specifico altro perché veramente non voglio generalizzare.
    Con amarezza....

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  10. Questo tread è ben scritto.
    faccio i complimenti a Francesco (non sono solito, quindi almeno per questa volta lo apprezzi come gesto di pace personale).

    Avrei semmai evitato la frase "Il Cammino che non incentiva la Messa", ma fa parte dello stile irriverente, come il mio.

    Vuole Francesco essere di aiuto a tutti coloro che fanno il CNC?

    la formazione cattolica è valida per i nostri giorni. foprse ancor più di prima. Il CNC è stato riconosciuto come itinerario per avere questa formazione.
    il dubbio che vi rimane è sul termine "Cattolica". e non lo supereremo con un tread.

    Quindi cosa mi consigli? Lo dico seriamente.

    Io consiglierei questo: l'acquisto del compendio, o di questo YouCat, per tutti.
    io mi farò promotore con il mio Parroco per promuovere questo YouCat in fondo di Chiesa (sono disposto io stesso a mettermi alla porta).

    Non basterebbe forse questo per capire se i catechisti trasmettono qualcosa di cattolico o non cattolico?

    E se le catechesi approvate contenessero ancora qualche "sfondone"? Chi lo sa! Su 3000 pagine...

    Il vescovo Filippino ha consigliato alle comunità della sua diocesi di leggere gli articoli sulla Chiesa.
    Io ad esmpio l'ho fatto, l'ho sentito un richiamo anche per me.

    Se volete che questo blog sia di stimolo anche per i NC, forse è bene che diventi propositivo.

    Proponi qualcosa di concreto, e io lo farò. Segnalami qualche articolo che ritieni fondamentale, e lo leggerò anche in comunità.

    Più di così...
    Alessio

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  11. Proponi qualcosa di concreto, e io lo farò. Segnalami qualche articolo che ritieni fondamentale, e lo leggerò anche in comunità.

    che lo faccia tu, può far bene a te e alla tua comunità, ammesso che i catechisti ti lascino fare fino in fondo; ma non diventa istituzionale nel cammino, perché è un'ipotesi irrealizzabile...

    Inoltre una iniezione di buon cibo solido e i benefici che può apportare, vengono vanificati dalle celebrazioni, nelle quali si vive tutt'altro, tranne per chi ha interiorizzato qualcosa di cattolico e lo conserva nel cuore... ma l'inquinamento non tarda, nel tempo, a dare i suoi frutti!

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  12. Non mi aspettavo questa risposta da te.

    "nelle quali si vive tutt'altro, tranne per chi ha interiorizzato qualcosa di cattolico e lo conserva nel cuore... ma l'inquinamento non tarda, nel tempo, a dare i suoi frutti!"

    In questa risposta vorresti dire che non c'è alcun modo, SECONDO TE, di fare formazione cattolica nel CNC?

    Che è una strada sbagliata a prescindere dai singoli! Come mai invece allora la Chiesa la riconosce buona, a prescindere dai singoli?

    Tu stai scrivendo che questo blog non avrà mai una funzione propositiva (nell senso su qualcosa di pratico per chi fa il CNC, non in senso lato, non mi permetterei...), perchè è tempo perso?

    Non sarebbe forse, la vostra, una missione ben più efficace, di quella di tentare una approccio di volta in volta sul singolo?

    vediamo se in altri c'è la voglia di tentare.

    RispondiElimina
  13. In questa risposta vorresti dire che non c'è alcun modo, SECONDO TE, di fare formazione cattolica nel CNC?

    mi sembra una considerazione molto realistica, tenendo conto di cos'è DAVVERO il cammino, al di là dei generali tentativi di 'mimesi' e delle tue edulcurazioni...

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  14. Tu stai scrivendo che questo blog non avrà mai una funzione propositiva (nell senso su qualcosa di pratico per chi fa il CNC, non in senso lato, non mi permetterei...), perchè è tempo perso?

    questo blog è SEMPRE propositivo, soprattutto quando 'mostra' la Tradizione Apostolica

    Quando in senso pratico ho proposto esplicitamente ad un megacatechista quel che dici tu (lo stesso a cui dobbiamno l'autoidentificazione reale del cammino), mi ha testualmente risposto: "non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo", facendo sue le parole, se non sbaglio del papa Pio VII

    Tu cosa ne dedurresti?

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  15. Non sarebbe forse, la vostra, una missione ben più efficace, di quella di tentare una approccio di volta in volta sul singolo?

    il nostro non è unicamente un "approccio sul singolo", anche se l'approccio sul singolo ha lo spazio che merita, come lo merita ogni persona, solo per il fatto di essere una preziosa creatura di Dio...

    Il nostro approccio è, di volta in volta, a seconda dei casi e di quanto richiesto dalle circostanze, sia generale che sul singolo...

    non abbiamo né una percezione individualistica della realtà né una percezione collettivistica;

    per cui siamo ben consapevoli della "comunitarietà" (ma cattolica, non elitaria) della nostra Fede, che implica sempre un NOI, ma a partire da un io personale in perenne dialogo con il TU umano-divino del Signore: un io personale e non collettivo, che è in relazione ma non in simbiosi con la comunità di cui fa parte e allora si identifica con essa, perdendo la sua insostituibile, e preziosa agli occhi di Dio, identità personale... questo non è cristiano... il Signore 'porta fuori' le sue pecore e le chiama per nome una ad una, non "salva a grappolo", come ti insegnano nel cammino nc.

    E' certo che ognuno di noi è anche responsabile della salvezza degli altri, ma la salvezza è prima di tutto personale e poi comunitaria, non è comunitaria e nemmeno automatica tout court

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  16. Alessio, provo a prendere sul serio quella sembra una tua ingenuità e ti chiedo:

    1-Tu da responsabile della tua comunità, puoi fare in modo che le celebrazioni dell’Eucarestia si adeguino alle norme della Chiesa? Per es., puoi rifiutare di accostarti all’altare accanto al sacerdote per ‘aiutarlo’ a spezzare il Pane? Puoi pretendere che la purificazione dei calici sia compiuta durante la messa dal sacerdote o da un diacono vero? Puoi consentire a chi lo volesse di inginocchiarsi alla consacrazione? Puoi pretendere che la Comunione avvenga per lo meno in piedi sempre, anche quando si è in tanti? Puoi pretendere che all’Agnello di Dio si stia in piedi? Puoi far abbassare i toni dei canti e ottenere spazi adeguati di silenzio? Ecc., ecc.

    2-Puoi ottenere che la tua comunità almeno una volta al mese partecipi alla Messa parrocchiale?

    3-Puoi sostituire una volta al mese la celebrazione della Parola con un incontro di preghiera, per es. il Rosario?

    4-Puoi far in modo che alla preparazione della Parola si usi il CCC o testi del Magistero, e non solo il vostro Doufour? E che alla celebrazione sia sempre presente un sacerdote?

    5-Puoi render conto alla tua comunità della gestione della sudata decima?

    6-Puoi far in modo che le convivenze avvengano in luoghi adeguati e non in alberghi a quattro stelle?

    7-Credi di poter ‘difendere’ i tuoi fratelli sotto scrutinio laddove ci fosse abuso di potere, come di solito avviene?
    Credi che ti siano consentite tutte queste cose (le prime che mi sono venute in mente)? Se sì, allora falle. Perché le chiede la Chiesa. La tua Chiesa, quella post-conciliare!

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  17. Jo è andata immediatamente, e quindi concretamente ed efficacemente, sui FATTI... è qui che non c'è risposta, perché la risposta non può venire dal basso, anche se c'è un'anima ricettiva che vorrebbe darla.
    Ogni comportamento (e relativa motivazione) viene imposto dall'alto: o ti adegui o te ne vai....
    se non cambia questo nel cammino, possiamo essere propositivi quanto vogliamo, nulla potrà mutare...

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  18. Una volta ho tentato di rispondere alle tue domande e ci manca poco mi hanno mangiato perchè l'ho fatto di furia...

    provo con calma, ma non mi sottraggo (io mai).

    Norme della Chiesa
    Spezzare il pane: basta cercare 2 sacerdoti; obietterei che la fractio panis sia già avvenuta in quel momento. talvolta l'ho fatto, e mi sono inginocchiato per farmi benedire, proprio per segnalare a tutti che non era mio diritto farlo, ma una necessità dovuta al tempo (è prescritto infatti che questa fase non duri tanto tempo, quale delle 2 rispettare?)
    purificazione: stessa cosa; il mio parroco la faceva sempre lui, con altri sacerdoti invece io (chierichetto...), non l'ostiario.

    la comunione la riceviamo sempre in piedi (chi non la vuol fare non si alza), poi ci sediamo per rimanere in raccogliemnto (questo ci è stato detto di recente, che tu ci creda oppure no).

    Consacrazione (non è obbligatorio, ci sono casi specifici, per "ragionevoli motivi") in cui si può sostituire l'inginocchiarsi con un profondo inchino (stavi in piedi cara Jo perchè testimoniavi la risurrezione, ecco un valido motivo, almeno per me).

    frequenza 1 volta al mese: castroneria (ripeto), eliminata e non più necessara. Avrebbe significato che quella eucaristia non aveva valore. Infatti nello Statuto ora sta scritto che fa parte delle celebrazioni parrocchiali. Non c'è più alcun obbligo, per altro rispettato mediamente per regioni ovvie (almeno singolarmente).

    (continua)

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  19. Continuo.

    Lo faccio con sincerità, senza fare alcuna propaganda in generale. parlo solo per me.

    Sostituire la celebrazione una volta al mese: no! La celebrazione della Parola di Dio è importante e stabilita settimanalmente dallo Statuto. Ma guarda un po' (solo per una mia iniziativa) ho proposto un rosario (l'ho trovato su internet, si chiama Rosario di Guarigione), molto bello, in cui al posto dei misteri classici c'erano delle meditazioni e la lettura di un breve versetto della Bibbia). le settimane dopo tutti gli altri responsabili me lo hanno chiesto, e lo hanno fatto tutti, anche i miei catechisti. Ma ripeto, solo un caso.

    preparazione della parola: io uso il Doufur e altri libri. Quando abbiamo preparato delle catechesi, abbiamo usato vari testi dei padri della Chiesa, letto tutti i decreti dei concilii.

    presenza del sacerdote: nota dolente. nella sua libertà decide di venire guando vuole. Io a riprenderlo che è un padre. Non tutti però si sentono di uscire di casa ogni martedì. Si fa ugualmente senza omelia. Mica la fa qualcun altro?!??? Quando ritorna se qualcuno ha qualcosa da chiarire lo fa nella celebrazione successiva.

    decima. Non la raccolgo. ma è segreta (si versa e si prende anche se c'è bisogno). E perchè io dovrei dire ad un altro che un fratello è aiutato? fammi il piacere di non giocare su questo tema che è serio, e non siamo tenuti a fare nessuna rendicontazione.

    luoghi adeguati: che cosa lo rende adeguato un luogo? la suggestione di spiritualità? Come il silenzio? ma lo sai quanto silenzio faccio in tutta la settimana, meditando ciò che ho ricevuto da Gesù Cristo Eucaristia?

    Abuso di potere? Io adesso faccio gli scrutini. io non vedo abusi, ma sarà un caso personale il mio. le domande sono sempre le solite. ma ti prometto che interverrei ben volentieri se vedessi forzature.

    Io ho provato a rispondere sinceramente.
    probabilmente non sono stato soddisfacente, ma sincero sì.
    Non mi sono sottratto, perchè non ho nulla da nascondere.

    ti pregherei di passare questi commenti, Mic, e anche di rimproverami se ho bisogno di cambiare metodo, ma io sono ATTIVO. Non mi limito a "guardare a bocca aperta".

    Alessio

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  20. Alessio, io ti spingo fortemente a coltivare questa tua volontà propositiva.

    E' proprio questo che vuole il Papa è che deve essere fatto. Realisticamente torverà ostacoli. Ma nulla è impossibile a Dio, e alla Buona Volontà di coloro che lo amano.

    Sì, inizia con la diffusione del Compendio del Catechismo.

    Magari inizia a trattarlo nelle celebrazioni della Parola. Diffondilo e inserisci pian piano gli argomenti più importanti. A partire dalla Tradizione, la Fede la Liturgia.

    Fallo!

    La "propositività" è necessaria. E, secondo me, bisogna pur iniziare in qualche modo. Le "voci isolate", rimarranno tali se non si muoverà nulla in nessuna direzione, a causa degli ostacoli.

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  21. Dopo quello che o letto della tua risposta a Jo, Alessio, che senso aveva quella "propositività" che hai chiesto?

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  22. Spezzare il pane: basta cercare 2 sacerdoti; obietterei che la fractio panis sia già avvenuta in quel momento. talvolta l'ho fatto, e mi sono inginocchiato per farmi benedire, proprio per segnalare a tutti che non era mio diritto farlo, ma una necessità dovuta al tempo (è prescritto infatti che questa fase non duri tanto tempo, quale delle 2 rispettare?)
    purificazione: stessa cosa; il mio parroco la faceva sempre lui, con altri sacerdoti invece io (chierichetto...), non l'ostiario.


    La Liturgia è una cosa seria e deve rispondere a norme ben precise.
    La tua nonchalance dimostra ignoranza (riguardo delle cose di Fede, intendo) e formazione sviante e superficiale... questo devi pur riconoscerlo e vale per te come per tutte le persone che non attribuiscono a questi gesti e momenti il loro giusto valore, perché nessuno glielo ha insegnato o sono state loro inculcate altre cose!

    la "fractio panis" e anche la purificazione dei vasi da parte di laici è un abuso liturgico. La funzione di "ostiario" è stata introdotta da Kiko: è solo un insano archeologismo liturgico e rientra in tutte quelle prassi anomale che non fanno altro che dimostrare e poi provocare la diluizione del sacerdozio ordinato e la conseguente laicizzazione dei sacerdoti e la clericalizzazione dei laici...

    Hai voglia a farti benedire quanto ti pare! Le tue mani che stanno toccando il Corpo del Signore, non hanno ricevuto l'"unzione" sacerdotale che abilita il Sacerdote "Alter Christus" a ri-presentare al Padre il Sacrificio proprio "in persona Christi"

    Oltre che una profanazione è anche una banalizzazione di quel momento sacro e solenne

    Piuttosto perché dover per forza spezzare un grosso pane che si sbriciola per farne tanti pezzi, invece di usare le normali ostie azzime? Forse queste 'forme' più eclatanti hanno maggior presa sulle persone o non è prioritario il senso profondo di quel che avviene, la cui percezione è spirituale oltre che visibile? In questo modo si privilegia la 'materialità' rispetto alla soprannaturalità dell'evento, a tutto scapito della seconda e del fatto che così si favorisce l'immanentismo e la centralità dell'uomo rispetto alla Trascendenza innestata nell'umano dell'evento!

    Basta un briciolo di 'sensibilità' alle cose spirituali per riconoscerlo

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  23. Consacrazione (non è obbligatorio, ci sono casi specifici, per "ragionevoli motivi") in cui si può sostituire l'inginocchiarsi con un profondo inchino (stavi in piedi cara Jo perchè testimoniavi la risurrezione, ecco un valido motivo, almeno per me).

    nella Liturgia sono previsti i momenti di preghiera "in piedi" (certo, chi prega e chi ascolta con fede il Vangelo è già nella Risurrezione), i momenti in cui si sta "seduti" e quelli in cui si sta "in ginocchio" sia nell'Offerta che nell'Adorazione!

    Ti ricordo le parole del Papa (ammesso che su di te facciano più presa di quelle di Kiko):

    "Una fede o una liturgia che non conoscano più l’atto di inginocchiarsi, sono ammalate in un punto centrale" (Joseph Ratzinger, Introduzione allo spirito della liturgia, pagina 190).

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  24. X Mic, Non mi offendo, se vengo ripreso con un po' di senno. e infatti non mi sono offeso della tua risposta. mediterò.

    X Stefano
    "Dopo quello che o letto della tua risposta a Jo, Alessio, che senso aveva quella "propositività" che hai chiesto?"

    Come che senso aveva?!? Io nel mio piccolo cerco di proporre quanto ritengo utile e che ho appreso dalla Chiesa negli anni passati.
    Rosario? ben venga, ma perchè al posto della Celebrazione della Parola? Il rosario lo posso fare anche a casa, ed io ben volentieri lo faccio.

    Le suore della mia parrocchia organizzavano una eucarestia al mercoledì, per la loro fondatrice, e io ho telefonato a tutti di andare.

    Allora, cerco di rispondere nel mio piccolo alla chiamata alla Unità, richiamato dai vescovi giapponesi, filippino, e direttamente dal Papa.

    Se poi la proposta è di lasciare il CNC perchè secondo voi è "diabolico", allora ti rispondo che certamente non lascio "zuppa" per ritrovarmi "pan bagnato".

    Non voglio rappresentare il Cammino Neocatecumenale su questo blog. io sono alessio punto e basta. ma credo che vi sia utile comunque avere la campana di una persona un minimo disponibile al dialogo come me, che vive oggi il Post-Concilio, forse nella sua espressione più di frontiera.

    E non smetto mai di leggere, di ricercare, di chiudere il mio spirito ad una sola campana. leggo libri che Mic mi consiglia. consigliate qualcosa anche voi.

    Stimoli ricercano quelli che navigano su internet. Non certo schiaffoni.

    Ma ciò di cui mi sono reso conto, è che le campane di oggi suonano quasi tutte uguali, e non sempre più stonate. Chi ha orecchi buoni lo ha già capito.

    Alessio

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  25. "(ammesso che su di te facciano più presa di quelle di Kiko)"

    poteva rimanere sulla tastiera....

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  26. vado subito alla conclusione, Alessio

    Ma ciò di cui mi sono reso conto, è che le campane di oggi suonano quasi tutte uguali, e non sempre più stonate. Chi ha orecchi buoni lo ha già capito.

    che ci siano tante campane stonate oltre al NC, oggi, è un fatto: basta pensare a tutto il modernismo e alla creatività senza freni che ha pervaso la Chiesa per effetto del concilio e della cultura egemone...

    è proprio questa, nelle persone di molti teologi che sono diventati i "nuovi (cattivi) maestri", che ha 'piegato' alcune ambiguità dei documenti conciliari ad applicazioni pastorali che si sono rivelate e si rivelano infauste, anche perché hanno tagliato con le radici e la loro linfa è quanto mai avvelenata...

    Ma tutto questo non giustifica il cammino nc

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  27. Se poi la proposta è di lasciare il CNC perchè secondo voi è "diabolico", allora ti rispondo che certamente non lascio "zuppa" per ritrovarmi "pan bagnato".

    a prescindere dal fatto che nessuno qui ti dice quello che devi fare in base alla tua libertà, ti vorrei far notare che non esiste solo "zuppa" e "pan bagnato", anche se entrambi sembra abbiano preso il sopravvento... esiste anche una Tradizione sana e non solo nella Fraternità di San Pio X

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  28. Come che senso aveva?!? Io nel mio piccolo cerco di proporre quanto ritengo utile e che ho appreso dalla Chiesa negli anni passati.

    è lodevole, ma:

    1. una rondine non fa primavera

    2. hai parlato di cose piuttosto marginali, che forse dal basso risecono possibili anche ad altre persone di buona volontà... ma come la mettiamo con quelle più macroscopiche?

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  29. poteva rimanere sulla tastiera....

    è vero, fa parte della foga e anche, qualche volta, della MIA intemperanza... è che conosco i miei polli (dei quali tu sembri più ruspante che di quelli "in batteria", lo devo riconoscere) ma ti ricordo che sei un'uomo e non un pollo! ;)

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  30. non mi ero offeso.

    "dei quali tu sembri più ruspante che di quelli "in batteria""

    bella questa... ;)

    Aspetto altri contributi dagli altri.

    badate che aspetto alternative pratiche; poi se un giorno nel CNC mi verrà detto "o così, o nisba", sceglierò.

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  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  32. ringrazio Jo per la sua testimonianza di fede che rinfranca l'anima.

    il "pan bagnato" che ho raccolto io non è però TUTTA la Chiesa militante che geme insieme a tutta la Creazione fino alla fine dei tempi per le 'doglie del parto', ma quella sua manifestazione "modernista" che ha generato la crisi terribile che stiamo vivendo

    ed è giusto, anche grazie a Jonathan, ricordarci sempre che il mistero della Chiesa non si esaurisce nella sua visibilità, che comunque e nonostante tutto, chissà quanti filoni aurei di santità a noi nascoste custodisce nel suo seno

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  33. Rieccomi....scusate la domanda: a Roma dove sono delle Chiese con movimenti alternativi (lasciando perdere CNC rinnovamento focolarini opus dei e chi piu ne ha piu ne metta) validi, che ne so magari mariani etc...nella zona Eur? Magari ecco un movimento alternativo, magari con dei giovani, che si incontra 1 volta a settimana per fare delle scrutatio come una volta?

    P.S. Che ne pensate delle catechesi di Don Fabio Rosini (chi e' dell'ambiente lo conosce) che e' uscito dal CNC dopo 18 anni?

    Grazie mille.

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  34. non conosco la realtà di cui parli, Maranathà.

    Ma uno che è 'uscito' dal cammino e magnifica il 17 gennaio scorso, beh forse non ne è uscito del tutto e, allora, io diffiderei, salvo contraria testimonianza più diretta

    dico questo, perché noto in moltissime persone uscite dal cammino un attaccamento comunque viscerale che impedisce di preoccuparsi della "riparazione", secondo me DOVUTA, di tutte gli errori e le storture assorbite ed insegnate...

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  35. Dice Alessio.

    Come che senso aveva?!? Io nel mio piccolo cerco di proporre quanto ritengo utile e che ho appreso dalla Chiesa negli anni passati.
    Rosario? ben venga, ma perchè al posto della Celebrazione della Parola? Il rosario lo posso fare anche a casa, ed io ben volentieri lo faccio.


    Caro Alessio. Come ti ripeto apprezzo moltissimo, davvero tanto (non puoi immaginare!), le tue rette intenzioni di far circolare la sana dottrina nel CnC, nella tua realtà. Sarà pure una realtà "isolata", ma in ogni caso è pur sempre una realtà. Se non si inizia, se non si prova, pregando, non si può dire nulla! Per questo, se corrisponderai a queste intenzioni e se esse non risulteranno un "fuoco di paglia", tanto meglio!

    Da come rispondevi a Jo, mi sembrava che la tua proposta fosse un po' uno specchietto per le allodole. Non fraintendermi, mi sbaglio sicuramente. Ma ai punti di Jo, sapendo cosa sta dietro quei punti di veramente sostanziale, anche se hai volutamente risposto in modo stenografico per evitare problemi, mi aspettavo risposte altrettanto profonde, anche se stenografiche!

    Quel che hai risposto, è vero, denota una mancata formazione a riguardo. Per questo il tuo intento lodevole, dovrebbe basarsi sulla riscoperta VERA di quella formazione CATTOLICA (TOH! Proprio quello che si proporrebbe il CnC!).

    Il problema è sostanziale Alessio. L'Ermeneutica della Continuità si deve necessariamente tradurre in Azioni Pastorali ed ecclesiali.
    L'assunto del Papa è stato scritto: quello che era Sacro per le generazioni passata, lo rimane anche per noi; la fede delle generazioni passate è UGUALE alla nostra.

    Per cui se la Tradizione stabilisce per il Culto di Dio una data forma ESPRESSIVA della sostanza, non vedo come questa ermeneutica della continuità non debba riscontrarsi materialmente!

    Le giustificazioni allo "stare in piedi" in momenti che aspettano la tua Adorazione, non regge. E' propaganda. Anche perchè se Kiko voleva imitare gli Orientali, avrebbe dovuto imitarli anche nel LORO MODO di esprimere l'Adorazione, non con gli inchini ma con la PROSTRAZIONE. Ad esempio. Ma Kiko, che non è un litrugista, e non è un teologo, ha operato come se lo fosse, facendo un bel po' di confusione.

    Quale oltraggio sarebbe se al posto della Celebrazione della "Parola" pregaste il Santo Rosario? Certo, se lo fai cadere dal Pero, uno lo prega... e se ne frega....

    Ma il Santo Rosario è la preghiera più grande in assoluto, perchè racchiude in sè sia la Sacra Scrittura, sia la forma del SAlterio, sia la preghiera litanica, sia la preghiera di lode, di intercessione, di ringraziamento! E' un compendio completo della nostra fede! La Parola di Dio è importante? BENE! Vero. PREGATE IL ROSARIO!
    A casa, da solo, in Chiesa, in comunità. Una cosa non esclude ma comprende le altre.

    Lo Stesso dicasi per la Liturgia.

    Impedisci, se puoi, che tu stesso o altri non consacrati tocchino le Specie Sacre. Non è una questione rubricale ma è una questione sostanziale e di fede! Impedisci che si piazzi sulla "mensa" il candelabro e metti la Croce al Centro, come dice il Papa, perchè i Cuori e i corpi si orientino al Cristo che viene!

    Fate la Comunione come la fa la Chiesa! La Messa sia davvero aperta a tutti, nel senso che il rito sia quello Universale!

    Le catechesi trasudino di Catechismo, distribuiscilo, studiatelo, trattatelo, fondatevi su di esso..

    Questo dovresti fare. Puoi farlo?

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  37. Alessio,

    per esperienza dobbiamo diffidare perfino dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali che a parole promuovano il Catechismo.

    Il problema è nella mentalità: finché si parte dal presupposto che tra Kiko e il Papa l'ultima parola spetta a Kiko... sappiamo già dove si va a finire.

    Finché ci saranno dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali che non inorridiscono di fronte a certe espressioni kikiane (come quell'incredibile "il Papa ha detto che i vescovi devono ubbidire ad un laico ed una donna"), saremo purtroppo costretti a sospettare che la loro eventuale promozione del Catechismo è pura finzione.

    Il Cammino è un "dono dello Spirito": ma allora cos'è quella gentaglia che si spaccia per neocatecumenale ma invece del Catechismo propugna certe impubblicabili e incorreggibili "catechesi"? Cos'è quella gentaglia che si spaccia per neocatecumenale ma traduce il sacrificio eucaristico in banchetto festoso, parolaio, chiassoso? Cos'è quella gentaglia che si spaccia per neocatecumenale e invece usa tutto il potere che ha scaraventandosi contro i vescovi che liberamente, legittimamente e motivatamente sospendono il Cammino?


    Siamo già stati (e continuamente saremo) "propositivi"; ma di fronte al male già compiuto e mai riconosciuto come tale dal Cammino Neocatecumenale a tante povere anime, non possiamo tacere.

    Il nostro scopo, infatti, è dare luce e visibilità ai fatti, mentre tu sembri credere che noi ci contenteremmo di qualche "formale" apparenza di cattolicità, come se noialtri ci convincessimo che il Cammino diventa accettabile nel momento in cui formalmente risultano pubblicati catechismi e risultano osservate le regole del galateo.

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  38. Non capisco la tua risposta mic, cosa intendi? Io chiedevo semplicemente se a Roma esistano dei movimenti validi, voglio dire: dato che c'e' una stortura nel cammino ed e' evidente, io che sono un giovane, che alternative mi da la Chiesa?

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  39. Non dovresti centrare troppo la tua riflessione su "quale" ambiente scegliere, ma su chi riconosci come più vicino a Cristo.

    La gente che andava da padre Pio, non ci andava per i "gruppi di preghiera" (talvolta alquanto squinternati) ma ci andava perché riconosceva un santo (e perciò, in qualche modo, ne seguiva le orme), anche se il santo in questione certe volte suonava alquanto antipatico (come quando mandava via dal confessionale in malo modo certi penitenti).

    Intendo dire che la gente semplice ha preso sul serio quel consiglio dei primissimi cristiani: "seguite ogni giorno il volto dei santi".

    Ti accorgerai che stai seguendo qualcosa di grande... dal fatto che i chilometri percorsi, la fatica fatta per partecipare, il modo in cui desideri prendere sul serio il percorso di fede che hai davanti, non sono una tua "decisione", ma una tua "necessità", cioè non sono uno sforzo che fai per aderire, ma è qualcosa che ti sgorga dal cuore. Un po' come il giovane che per andare a far visita alla fidanzata non considera ostacolo troppo seccante il dover percorrere chilometri di traffico e pioggia.

    La Chiesa -quella seria, quella che intende sostenerti nel tuo incontro con Cristo- "offre" parecchie alternative; tante, che è difficile presentarti un "menu"; sei tu, con la tua sensibilità e con il tuo "stile", che troverai col passare del tempo quella più confacente a te, troverai qualche sacerdote che vorrai come direttore spirituale e confessore.

    Tutto il resto - attività svolte, consistenza del gruppo, luogo degli incontri, eccetera - sono dettagli tutto sommato secondari.

    Ti si può consigliare per esempio l'Opus Dei o il Regnum Christi, entrambi molto "ferrati" sull'aspetto dottrinale.

    Oppure, se la tua attenzione è anzitutto sulla liturgia, ti si può consigliare di frequentare la Messa tradizionale in latino.

    O ancora, se sei di spirito francescano, non puoi non dare uno sguardo ai Francescani dell'Immacolata.

    Di coloro che incontrerai, la prima cosa che ti conviene verificare è "come pregano". Andare varie volte alla loro Messa ti sarà utilissimo per capire di che pasta son fatti. Solo dopo che ti sei fatto un'idea potrai approcciare il sacerdote e chiedergli se ci sono incontri per giovani (di preghiera, di formazione cristiana).

    Molti commettono l'errore di confondere le persone con le istituzioni. C'è sempre il pericolo di incappare in gente che vive male il "carisma" che vanta di avere. Pensano che la loro esperienza religiosa sia una specie di club esclusivo, da cui estrarre soldi e obbedienza dagli adepti. Càpita nelle migliori famiglie (per fortuna di rado, anziché sempre come nei neocatecumenali).

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  40. io che sono un giovane, che alternative mi da la Chiesa?


    Queste: http://www.giovanietradizione.org/

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  41. Grazie della spiegazione caro Tripudio, e concordo fermamente, infatti andando a vedere su internet le altre realta tipo Opus Dei e i Legionari di Cristo, si saranno molto ferrati sulla dottrina ma pure li di abusi ce ne sono e forse peggiori o uguali a quelli del Cammino. Il problema e' che sono distanti dalla mia zona. Resta il fatto che forse e' meglio partecipare alle attivita' della Chiesa senza addentrarsi troppo nei vari gruppi e seguire la classica Eucarestia domenicale ed essere seguiti da un direttore spirituale.

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  42. Intendiamoci bene:

    quando dicevo "ferrati" dal punto di vista dottrinale, intendevo anche che non celebrano liturgie che lascino a desiderare. Sono costretto a precisarlo solo perché mi è capitato spesso di trovare persone tutto sommato "ferrate" quanto all'insegnamento della Chiesa, ma che però erano un po' approssimative sulla liturgia (come ad esempio in certi ambienti cosiddetti "carismatici"). Ma non è questa la sede per continuare questo discorso.

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  43. si saranno molto ferrati sulla dottrina ma pure li di abusi ce ne sono e forse peggiori o uguali a quelli del Cammino.

    sia l'Opus Dei che i Legionari di Cristo hanno in comune col cammino nc il culto della personalità del fondatore, una forte direttività e una conseguente buona dose di spersonalizzazione... ma almeno non hanno profanato la liturgia!

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  44. Ci sono casi di grande ammirazione per un fondatore (che sconfinano magari nel ridicolo, ma che non intaccano le questioni della fede), e ci sono invece casi di "fondatore-latrìa" (per la quale qualsiasi gesto o parola del fondatore mette in secondo piano gesti e parole del Papa).

    Ho indicato i Legionari e il Regnum Christi ben cosciente della crisi che stanno attraversando. Ho fatto il loro nome perché tutti quelli che ho conosciuto (preti e laici) mi sono apparsi sinceramente interessati a far crescere la Chiesa tutta (non solo il loro gruppo), a far conoscere l'insegnamento della Chiesa (non solo quello specifico del loro gruppo). Tutto questo avveniva anni prima che il Papa imponesse al loro fondatore di ritirarsi a vita privata e vivere in penitenza.

    Oggi, infatti, vediamo messi al vaglio coloro che sapevano tutto e che hanno taciuto e addirittura nascosto i problemi, mentre le anime più semplici (sacerdoti e laici dei livelli più bassi), in buona fede andavano avanti.

    Il caso è interessante perché questo stesso tipo di cernita toccherà prima o poi al Cammino Neocatecumenale. Ma in questione sarà l'insegnamento dei fondatori, non la loro vita sessuale. E le cifre della crisi dei Legionari (dieci per cento di preti che hanno abbandonato, drasticamente diminuite le vocazioni, tracolli finanziari per le mancate offerte, etc) sembreranno minuscole rispetto a quel che accadrà allora al Cammino.

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  45. i giovani neocatecumenali che andranno a Madrid prenderanno sul serio "YouCat" o lo considereranno secondario rispetto agli insegnamenti del "Catechismo/Direttorio" kikiano nei suoi ben tredici volumoni?


    Non lo prenderanno sul serio, e con ragione. preferiranno la Parola di Dio e la Liturgia delle Ore.

    ve lo lasciamo volentieri un libretto che è contraio, anche nella sua versione tedesca, all'enciclica di Paolo VI.

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  46. Il precedente commento anonimo è alquanto rivelatore.

    Per i neocatecumenali, sta dicendo, il cristianesimo sarebbe comodamente riducibile a "parola di Dio" e "liturgia delle ore" (due dei tre piedi del cosiddetto tripode neocat: il terzo piede è "comunità neocatecumenale").

    Ma davvero sarebbe solo questo ciò di cui hanno bisogno i cristiani, giovani e non giovani?

    Sta davvero dicendo che per vivere la fede basta ridurla alla Bibbia e alla liturgia delle ore?

    Notate che astuzie in quei piccoli dettagli: non ha detto "preghiera", ma ha detto "liturgia delle ore".

    Da venti secoli la liturgia delle ore è la preghiera dei preti, dei monaci, più in generale dei consacrati.

    Solo recentemente (sottolineiamo solo recentemente) viene proposta (sottolineiamo proposta) anche ai laici. Ma non viene proposta come fardello, né viene indicata come necessità urgente. È un "di più" per chi già ha una normale vita di fede, non è un fondamento; è un aiuto, non una necessità comandata.

    Tra i neocat, invece, è un segno distintivo, un'operazione da effettuare e soprattutto da vantare per apparire come i primi della classe.

    Eccolo, il loro facile slogan, che sottintende la loro superbia: noi leggiamo la Bibbia, voi no! noi facciamo le ore, voi no!

    E quanta soddisfazione traspare dall'anonimo neocat quando afferma che non leggerà il catechismo Youcat! Per loro l'unico catechismo è Kiko, ed ogni scusa è buona per trascurare l'insegnamento della Chiesa.

    Sentitelo, com'è soddisfatto nel dire che Youcat contraddice Paolo VI. I neocat vogliono sembrare i primi della classe nel difendere il Papa... almeno finché fa loro comodo. Sulle decisioni del Santo Padre contenute nella fatidica lettera di Arinze, hanno invece difeso sempre e solo il neocatecumenalismo.

    Osservate infine che eleganza nel cambiar discorso.

    1) di fronte alla premura del Papa per diffondere la retta dottrina, noi ci lamentiamo dei problemi di Youcat, mentre il neocatecumenale dice che i giovani neocat se ne infischieranno comodamente;

    2) di fronte al desiderio del Papa di far conoscere l'insegnamento della Chiesa ai giovani, noi ci lamentiamo che i neocat preferiranno quello di Kiko... ed il neocat anonimo corre qui lamentando la pagliuzza del "contraddice Paolo VI" senza vedere la trave (cioè che Kiko contraddice Paolo VI e tutti i suoi successori!)

    I problemi di traduzione di YouCat sono un fatto di (triste) cronaca.

    Il vero fatto concreto che i neocat vogliono schivare sono le parole di papa Benedetto XVI già citate sopra: "studiate il Catechismo con passione e perseveranza!"

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  47. Che spasso punzecchiare il Trip. ma non ti offendere....

    il tripode non comprende la liturgia delle ore, ma la Liturgia (Eucaristica). che "gnuranza".

    Altra cosetta: io ho scritto Parola di Dio.

    Perchè alla Parola di Dio associ esclusivamente la Bibbia? Sai benissimo che non è solo quella, c'è anche il Magistero!
    Scrittura et Magistero. Non mi far pensare male su di te....

    Poi vai a leggerti le critiche fatte allo YouCat (Colafemmina è stato incredibile, un portento), e non sono sulla traduzione, ma sullo stesso concepire il Giovanilismo della Chiesa, l'idea di una Chiesa per i giovani (con il suo bignamino), una per i vecchietti, una per le signore, ecc...

    Le comunità neocatecumenali, che comprendono giovani, vecchi, ricchi, poveri, acculturati, gnuranti, sacerdoti e laici, ecc.... sono la risposta proprio a quella critica.

    Ma via, proprio perchè lo chiedi anche te, lo porterò nello zainetto, ma ci aggiungerò la errata corrige volante della conferenza stampa.

    dai Trip, non ti offendere...

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  48. Perchè alla Parola di Dio associ esclusivamente la Bibbia? Sai benissimo che non è solo quella, c'è anche il Magistero!

    Il Magistero non è "parola di Dio", quella è solo la S. Scrittura. Il Magistero è Parola della Chiesa che, quando è proclamata solennemente ed è infallibile, garantisce il Depositum Fidei e contribuisce a costituire la Tradizione (quella che il cammino nc considera nulla da Costantino al Vaticano II, per intenderci).

    Forse prima di fare obiezioni, bisognerebbe chiarirsi le idee su ciò di cui sta parlando.

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  49. Le comunità neocatecumenali, che comprendono giovani, vecchi, ricchi, poveri, acculturati, gnuranti, sacerdoti e laici, ecc.... sono la risposta proprio a quella critica.

    sono una risposta apparente a quella critica, perché messificano la formazione, cioè l'iter neocat alle catechesi di Kiko e Carmen di cui si è parlato diffusamente

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  50. Caro esperto di "gnuranza", i tuoi insulti significano che hai esaurito anche i pochi miseri slogan neocatecumenali che avevi a disposizione.

    Lo so bene cosa "comprende" il Tripode. Ma guarda caso, i neocat si fregiano della Liturgia delle Ore come se fosse chissà che strumento.

    Quanto a "gnuranza", tu dimostri di ignorare che le Ore sono uno dei tanti possibili punti d'arrivo, non il punto di partenza per mostrarsi "adulti". Hai evidentemente bisogno di rileggerti un po' di vite dei santi, scoprendo che loro preferivano l'adorazione eucaristica, il rosario, le semplici preghiere di tutti i giorni. Il breviario (roba da preti e monaci) viene semmai in un secondo momento... Ma ai neocatecumenali piace sovvertire l'ordine delle cose, piace schifare la Tradizione, piace fare al contrario di come hanno sempre fatto i santi.

    Sì, lo so, hai scritto "Parola di Dio". Eppure sai meglio di me questo termine quanto viene reso ambiguo dall'abuso che se ne fa. Chiunque, anche i protestanti, può dire che si nutre della Parola di Dio. Facilissimo dire "parola di Dio" di qua e "parola di Dio" di là. Ma dimentichi che lo stesso Redentore ha messo in guardia contro coloro che dicono "Signore, Signore!" effettuando preghiere importanti e altisonanti, inforcando la Bibbia ad ogni pié sospinto... e in realtà non si avvicinano al Signore neppure di un millimetro.

    Quello che manca a te (e che viene di proposito fatto mancare ai neocatecumenali più semplici) è quello spirito di filiale attaccamento alla Chiesa. Quello spirito per cui il Papa vale più di Kiko, quello spirito per cui il Catechismo della Chiesa Cattolica vale più delle elucubrazioni di un pittore spagnolo, quello spirito per cui la preghiera vale solo se è sincera (cioè non deve essere un'etichetta di "cristiani adulti professionisti" come sotto sotto la intendete voi).

    Nostro Signore stesso ce lo ha ripetutamente indicato: non è questione di quante e quali preghiere vengono effettuate, ma di cosa c'è nel cuore.

    I neocatecumenali con che spirito parteciperanno alla GMG? "Siamo tanti, siamo forti, siamo invincibili! guardate! siamo superiori ai cristiani della domenica! loro a stento dicono qualche umile preghierina, noi invece effettuiamo la portentosa Preparazione della Parola, noi ci gloriamo della Liturgia delle Ore, noi siamo gli esperti del Tripode e del Tripudio!"

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