mercoledì 13 aprile 2011

Don Gino Conti

All'età di 92 anni, il 7 aprile scorso, Don Gino CONTI è tornato al Padre.

Don Gino ha continuato a svolgere il suo apostolato fino all'ultimo con grande dedizione ed ammirevole vigore e lucidità, curando la formazione del suo gruppo che seguiva da molti anni e seguendo noi con attenta dedizione e premura. Gli stolti potranno pensare che ci sarà una voce in meno a testimoniare la Fedeltà alla Tradizione, ma noi sappiamo che la Verità trova sempre il modo di risplendere attraverso strade e situazioni e persone sempre nuove e legate ad un Amore sempre Provvidente.

Don Gino ha trascorso gli ultimi mesi della sua lunga e laboriosa vita nella casa di cura “Santa Maria della Pace” a Fontecchio (AQ) ed ha continuato a scrivere fino all'ultimo. I suoi scritti usciranno appena possibile a cura di chi lo ha seguito con amorosa premura fino alla fine. Ve ne sarà data tempestiva notizia.

Abbiamo un altro intercessore in cielo. Ricordiamolo nella nostra preghiera.

16 commenti:

  1. Possa il Signore accoglierlo nella sua immensa luce ed esaudire la sua incessante preghiera (unita alla meditazione) affinchè la Verità trionfi sugli errori gravissimi del modernismo "di ritorno" e sulle aberrazioni del Cammino Neocatecumenale.

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  2. Requiem aeternam
    dona ei Domine
    et lux perpetua
    luceat ei
    requiescat in pace
    Amen

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  3. Un umile sacerdote, quindi piccolo gradino della gerarchia ecclesiastica, che ha parlato con il coraggio del giusto indicando la verità, nonostante gli aggiustamenti ignobili di altri fino ai livelli più alti,che hanno ignorato ogni vergogna ed ogni eresia. Sia di esempio lui al posto di chi si vuole portare ora, in maggio, di esempio sbagliato:lo stravolgimento della Verità! Da meditare...

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  4. Caro Mardunolbo.
    Anch'io ho delle riserve sulla beatificazione di maggio. Tuttavia riguardano non tanto la persona di Giovanni Paolo II quanto i tempi e le modalità seguite, che sanno molto di rifare il look all'immagine esteriore, quella mediatica, della Chiesa.

    Ma in questa occasione avrei evitato qualunque spunto di polemica.

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  5. @ Mardunolbo

    Ritengo anche io errato - perdonami - polemizzare.
    Nulla da eccepire per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Tutt'altro!
    Certe ridondanze mediatiche ed esteriori, come osserva Mic, seppure discutibilissime, nulla tolgono alla grandezza dell'uomo e dell'evento.

    Alla stessa stregua , lodiamo il Signore per la grandezza e la linearità sacerdotale di Don Gino.

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  6. nel ricordo del nostro incontro sull'Aurelia,

    In paradisum deducant te Angeli; in tuo adventu suscipiant te martyres, et perducant te in civitatem sanctam Ierusalem.

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  7. Grande Don Gino.....
    Io e Gianluca lo incontrammo, prima ed ultima volta, due anni fa, nel Marzo 2009, per parlare con Lui del Cammino Neocatecumenale. Era già novantenne all'epoca, e venimmo subito colpiti dall'enorme vitalità mentale di quell'anziano prete in pensione, che passava i suoi giorni, in quella casa di riposo per religiosi, alle porte di Roma, dividendosi fra lo studio,i suoi appunti in continua elaborazione (scriveva al volo quello che gli veniva in mente su pezzetti di carta, ne aveva centinaia da riordinare)ed ore di Adorazione eucaristica davanti al Tabernacolo. Tutte le sere, prima della cena, almeno due ore di Adorazione davanti al Santissimo...
    Noi ci aspettavamo un incontro senz'altro particolare, con una persona con delle idee certamente ben delineate, se non altro per la lunghissima esperienza di vita, ed eravamo ansiosi di ascoltarlo....
    Ma mai ci saremmo aspettati di trovarci di fronte ad un uomo di tale forza: una assoluta lucidità mentale, espressa con discorsi di una chiarezza disarmante, pronunciati con una dizione perfetta e con un tono di voce forte, chiaro, involontariamente dominante, persuasivo...un uomo tutto d'un pezzo, con un'energia sbalorditiva, per quell'età.
    >>>>

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  8. <<< Ci parlò della situazione della Chiesa di oggi, trattando argomenti di gravissima entità, con la massima naturalezza e senza mai lasciarsi turbare da nulla. Nonostante le gravi notizie che ci dava, eravamo sostenuti dal suo atteggiamento di grande calma, come di chi è avvezzo ad affrontare ogni giorno problematiche pesanti...un uomo di Fede solida.
    Poi ci parlò del Cammino Neocatecumenale: erano cinquant'anni che lo conosceva, che aveva a che farne, che raccoglieva le confidenze di catechisti ed anche di itineranti. Ci ha raccontato storie accadute irripetibili, che sono state confidate a lui da chi le aveva vissute in prima persona. >>>

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  9. <<< Era assolutamente convinto dello stato di totale eresia in cui giacciono Kiko Arguello e Carmen Hernandez: ci colpì una frase con cui definì il Kiko, un'espressione parecchio inquietante, che è meglio tacere, ma che ci dette un'idea talmente esatta del soggetto, che non ci fu più possibile nutrire dubbi in merito....
    E ci colpì molto anche il suo parere su come rapportarsi con gli eretici: in linea di pensiero con gli antichi Padri della Chiesa, anche lui sosteneva che "l'eretico va attaccato e screditato nella sua stessa persona", fino, se occorre, a porre in ridicolo le sue menzogne e le sue contraddizioni comportamentali.
    Sosteneva appunto che "screditare la persona dell'eretico, equivale a screditare le sue eresie nel modo più efficace". Non abbiamo mai dimenticato questo consiglio e quando abbiamo deciso di cominciare a scrivere pubblicamente sul Kiko, abbiamo sempre cercato di realizzare fedelmente questa utile raccomandazione, che abbiamo sempre sinceramente condiviso. >>>

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  10. <<< Ricordo che a quell'incontro si era in parecchi...ci fu chi apprezzò, chi rimase incuriosito, chi quasi imbarazzato, chi fingeva di non sentire, e anche chi fuggì via....
    Sì, per chi pensava di poter "dialogare" col Cammino, di poter "addomesticare" il Cammino con il tempo e la santa pazienza, si trovò di fronte ad un'autorevole e lucidissimo parere che stroncava nettamente ogni pia illusione...
    E questo è sempre l'effetto che crea un vero uomo di Dio, senza compromessi, senza mezze parole e mezze verità, che va diritto al centro della verità delle cose. Gianluca ed io ringraziamo Dio di averci dato l'opportunità, anche se una sola volta, di poterlo incontrare, e di ricevere da lui una parola franca, che ha squarciato i veli dei "ma" e dei "se", e ci ha finito di illuminare la situazione per quella che è, senza false illusioni, dandoci la forza di schierarci chiaramente e definitivamente contro un movimento palesemente eretico e contro quella gran parte di Gerarchia che ha scelto, per ovvi motivi, la collusione. Stiamo cercando di fare un servizio il più chiaro possibile, e speriamo che Don Gino sia contento di ciò e ci sostenga dal Cielo, a continuare quello che lui ed altri benedetti servi di Dio hanno cominciato.

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  11. Ciao...
    ...carissimo Jacobus...
    il tempo che scorre non fa dimenticare i cari fratelli...
    ed i grandi ricordi che li uniscono..
    Dio benedica te e la tua famiglia, sempre. :-))
    Anna Rita

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  12. un ricordo gratissimo e una preghiera

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  13. O Dio spalancagli le porte del Paradiso! Lo ccompagni Maria Santissima

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  14. Requiem aeternam dona ei Domine.

    Ricordo con gratitudine don Gino, per ciò che ci siamo detti, per ciò che ci siamo scritti, per tutte le tantissime volte che mi è stato di aiuto.

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  15. cari gianluca e anna rita vi ricordo con affetto e spero davvero di rivedervi presto... in Cristo Mariaque

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