lunedì 17 giugno 2019

GLI AMICI NEOCATECUMENALI DI KIKO (I° PARTE): JOSÉ LUIS MENDOZA, UNO DEI LAICI PIU’ POTENTI DELLA CHIESA

Prima parte. La seconda parte è qui. La terza parte è qui.

Istintivamente, quando si pensa agli appoggi che hanno sempre sostenuto il Cammino Neocatecumenale, ci vengono in mente alte personalità vaticane che negli anni gli hanno aperto inspiegabilmente la strada.
Raramente ci siamo chiesti se questo fenomeno non abbia anche a che vedere con altri tipi di potenze, sia economiche che politiche, che operano quasi invisibilmente da dietro le quinte e che si trovano coinvolte in casi di truffa e corruzione, come a Guam.

Mi pare opportuno iniziare a parlare un po’ anche di questo aspetto, molto rivelatore quanto agli agganci potenti del Cammino. Per la mole di informazioni - in fondo a questa pagina la lista delle fonti da cui abbiamo tratto le citazioni -, occorre dividere il testo in tre parti: dal 1983 al 2005; dal 2006 al 2009 e dal 2010 ad oggi. In questa pagina presentiamo la prima parte.

In Italia non sono arrivate molte notizie circa i legami di Kiko col super discusso Presidente dell’UCAM (Università Cattolica di Murcia), neocatecumenale potentissimo che si è fatto anche tre annetti di itineranza come “famiglia in missione” a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, con tanto di interviste rilasciate in stile neocatecumenale.

Tutto quanto riportato qui sotto è ripreso fedelmente dalla copiosa stampa spagnola, non abbiamo aggiunto o modificato nulla. Per questo la narrazione potrà mancare di fluidità, essendo costituita esclusivamente da brani di articoli dell'informazione spagnola reperiti on line e riuniti in una consequenzialità logico-cronologica a modo di "collage informativo".
UCAM

Kiko con la famiglia Mendoza







José Luis Mendoza Perez,
 Presidente della UCAM

L'Università Cattolica San Antonio, conosciuta come UCAM è un'università PRIVATA con sede a Murcia. Fondata nel 1996 dal NEOCATECUMENALE José Luis Mendoza Pérez e suo fratello Vicente. Molti membri della Fondazione appartengono al movimento fondato da Kiko Argüello.
José Luis Mendoza viene descritto come UNO DEI LAICI PIÙ POTENTI DELLA CHIESA.
Un uomo descritto come un ipocrita, un bugiardo, un falsario, fanatico, senza timore di Dio, che non cessa di usare il suo nome invano, giunto a sporca ricchezza in breve tempo utilizzando santi uomini della Chiesa cattolica.
L'UCAM, si dice, è stato un attore chiave nella lotta per ottenere influenza nella Chiesa.
Mendoza truffa, corrompe, evita la legge, ma parla in nome di Dio sull'aborto, sulla pedofilia, sull'omosessualità... Un vero “cristiano” alla maniera neocatecumenale.

1983 – I fratelli José Luis e Vicente Mendoza Perez fondano l’Accademia “Centro di studi Universitari san Antonio” come società anonima, che 1993 diventerà S.R.L. L’imbroglio inizia da subito: circa 1000 persone hanno pagato tra il 1983 e il 1985, 72.000 pesetas ciascuno per una specializzazione in Infermieristica FALSA e senza nessun valore ufficiale sotto l’esca che era una specialità ufficiale rilasciata dal Ministero dell'Educazione. Partono le denunce dei truffati. Mendoza era già nel Cammino Neocatecumenale.

1990/1993 – Mendoza è a Santo Domingo come “famiglia in missione”, molti sostengono che sia stato per sfuggire alla giustizia dopo le centinaia di denunce per truffa. Al suo ritorno non gli succede nulla, passa indenne.

1996 – Mendoza apre la sua Università appoggiato dall'anziano Javier Azagra Labiano, vescovo di Cartagena, che firmò il "decreto di erezione", nel quale si chiarisce che l’Università non sarebbe stata della Chiesa ma della Fondazione San Antonio, creata nel 1984 da Mendoza. Gli fu concesso un ex monastero dei Geronimiti, un bellissimo monastero del XVIII secolo che Mendoza restaurò con un investimento di 14 milioni. Grazie al sostegno della Chiesa, le Casse di Risparmio, in particolare la CAM e la Cajamurcia, non ebbero problemi a concedere prestiti.
Nella decisione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, del 24/9/1996 si afferma: “L'ecclesiologia della Fondazione San Antonio si manifesta con la condizione dei fedeli laici di tutti i suoi membri, per lo più appartenenti al Cammino Neocatecumenale”.
In pratica significa che mons. Azagra, che di lì a un anno si sarebbe ritirato, eresse un'università cattolica per darla immediatamente, per un periodo di 50 anni, alla Fondazione San Antonio, di proprietà di José Luís Mendoza (che non aveva nemmeno una laurea) e suo fratello Vicente.
Così Mendoza ipotecò una Cappella di cui era titolare, appartenente ai kikos, il vecchio convento di Via San Antonio a Murcia, che avrebbe dovuto dar vita alla sua compagnia per un valore di circa 280 milioni di valuta dell’epoca.
I soldi furono usati per restaurare il monastero, e per comprare un terreno, tutto messo a nome della sua Fondazione, in modo che se, dopo 50 anni, la Chiesa avesse ritirato la concessione, l'unica cosa che avrebbe dovuto essere restituita sarebbe stato il Monastero, dal momento che tutti i padiglioni costruiti nei suoi dintorni sono di Mendoza.
Ottenne la simpatia dell’Opus Dei (che poi scaricò)
così da essere nominato Consigliere Pontificio su questioni familiari, senza alcuno studio della materia, ed entrò in Vaticano. Una volta ottenuto l’accesso a Roma voltò le spalle all’Opus Dei licenziando il Vicerettore Higinio Marín, e successivamente diffamandolo e insultandolo, quando si oppose al suo modo di governare l'università.

1997 – Iniziò a portare personalmente assegni al Papa per l’«Obolo di san Pietro» e così ha continuato ogni anno. Nel 2012 afferma di aver donato 49 milioni di euro in 15 anni al Vaticano e altre opere religiose.

2005 – Arrivò come vescovo di Murcia Juan Antonio Reig Pla, che tentò di controllare l'UCAM opponendosi a Mendoza. Riteneva (giustamente) che un'università fondata in accordo con la Santa Sede non potesse essere posseduta dalla fondazione di un laico, ma dovesse essere agli ordini del Vescovo. L’Avvocatura di Stato ha concluso nel luglio 2008 la stessa cosa: L’UCAM apparteneva alla Chiesa e la Fondazione Mendoza la poteva soltanto sostenere.
Durante la disputa con Reig Pla, le Casse di Risparmio hanno chiuso il rubinetto e, per un anno e mezzo, pochi o nessuno dei cardinali e vescovi di altre giurisdizioni sono venuti a Murcia, nemmeno Cañizares e l'arcivescovo Manuel Ureña, i predecessori di Reig Pla, che ricevettero il consiglio di non farsi vedere a Los Jerónimos (UCAM). 
Nella sua disputa con la Fondazione, Reig Pla ha trovato numerosi aiuti sociali e politici a Murcia, principalmente il PSOE e il tristemente scomparso José Ramón Jara, che ha presentato appello al TSJ (Triunale Superiore di Giustizia) in favore degli interessi della Diocesi.
Purtroppo in tale pubblico scontro REIG PLA FU SCONFITTO: nel marzo 2009 fu trasferito nella diocesi di Alcalá de Henares.
 
Negli stessi anni, Mendoza acquisisce l'ex caserma di Los Dolores dal Ministero della Difesa a Cartagena, che è divenuta poi oggetto di indagine da parte del Procuratore anti-corruzione.

35 commenti:

  1. Che bella personcina,ma niente di nuovo sotto al sole per chi conosce i catecumeni,gente senza anima,senza scrupoli, perché venduta al demonio, che usa il povero dio per i loro affari. Quando la vera chiesa, li farà fuori questa spazzatura? Che liberazione essere uscito da quella setta e smesso di frequentare quell'ambiente malato e malvagio. E da quando sono uscito, finalmente sto incominciando a passare dall'ira e rancore verso quella gente ed ambiente, a indifferenza...
    ex fratello.
    Buona settimana a tutti

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  2. 1Se tocchi la pece, ti sporchi le mani e se stai con i superbi diventi come loro. 2Non sollevare pesi superiori alle tue forze,e non metterti con gente più forte e più ricca di te.Sarebbe come accostare un vaso di terracotta a un vaso di ferro:basta un piccolo urto ed è il primo che si
    spacca. 3Un ricco fa un torto e poi si mostra offeso,il povero invece lo subisce e per di più deve anche scusarsi. 4Il ricco ti sfrutterà finché gli servi ma quando sei nel bisogno ti lascia solo.
    5Se hai dei beni, vive alle tue spalle,e senza rimorsi ti mette sul lastrico. 6Finché gli fai comodo, non pensa che a ingannarti,ti fa un sacco di sorrisi, promesse e complimenti, e arriva anche a chiederti: 'Posso fare qualcosa per te?'.
    7Con i suoi inviti a pranzo cercherà di umiliarti, finché non ti avrà rovinato del tutto.
    Così alla fine, oltre al danno, avrai anche le beffe. Se in seguito ti incontra, farà finta di non
    vederti e scuoterà la testa in segno di disprezzo. 8Stai attento a non lasciarti imbrogliare:
    ti rovineresti come uno stupido.
    Non fidarti dei grandi 9Se un uomo influente ti invita, non aver fretta di accettare;allora ti inviterà con più insistenza. 10Non essere invadente per non essere respinto, ma non allontanarti troppo da lui per non essere dimenticato.11Non pretendere di trattarlo da pari a pari,e non fidarti dei suoi lunghi discorsi:ti parla così per metterti alla prova,e lo fa anche quando sorride.
    12Chi non sa tenere per sé i suoi segreti è senza pietà, e non ti risparmierà maltrattamenti e
    catene. 13Perciò sii riservato e sta' attento perché stai camminando sull'orlo della tua
    rovina.
    Il ricco e il povero 15Ogni animale ama i suoi simili, e ogni uomo quelli della sua condizione
    sociale. 16Ogni animale si accoppia a quelli della sua specie e ogni uomo si innamora di chi gli
    assomiglia. 17Che cosa hanno in comune il lupo e l'agnello, chi rifiuta Dio e chi lo ama?
    18Può esserci la pace tra la iena e il cane,o un'intesa tra il ricco e il povero? 19 Come l'asino che vive nel deserto è preda dei leoni, così i poveri sono pascolo dei ricchi.
    20Chi conduce una vita da borghese ha schifo del mendicante, lo stesso fa il ricco nei confronti del povero.
    21Se per caso un ricco è in pericolo,i suoi amici lo sostengono, ma se un povero cade, anche gli amici lo abbandonano. 22Quando un ricco fa un passo falso, sono in molti ad aiutarlo e apprezzano anche le sue stupidaggini.Ma se un povero sbaglia, per lui non ci sono che rimproveri, non lo ascoltano nemmeno se dice cose sensate. 23Quando un ricco prende la parola, tutti tacciono
    e portano alle stelle i suoi discorsi.Ma un povero appena apre bocca dicono subito: 'Chi è questo qui?' e se inciampa, gli danno una spinta per farlo cadere. Il cuore si riflette nel volto
    24Se viene da mani pulite, la ricchezza è buona;la povertà invece è una colpa soltanto per
    chi rifiuta Dio. 25Il cuore dell'uomo si riflette sul volto, sia in bene, sia in male:26 un volto sereno è il riflesso di un cuore buono, mentre l'uomo inquieto mostra un volto pensoso.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Gesù è la Pace.

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  3. È un compito oscuro e senza gloria, ma prima o poi andava fatto.
    Ringrazio Libera di portarci nei meandri di quegli “oscuri e potenti appoggi” che hanno reso il cammino neocatecumenale quello che è diventato oggi.
    Immagino che il personaggio in questione José Luis Mendoza Perez, quando le cose si faranno ingarbugliate ed il CNC finirà dimenticato nella polvere, farà quello che ha già fatto con l’Opera, scaricherà il “brocco” Kiko e prenderà un nuovo “purosangue” per correre, sempre più veloce, verso la gloria della ricchezza,del potere e della affermazione personale.
    LUCA

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  4. MENDOZA, UN ALTRO SOSIA DI KIKO DA AGGIUNGERE ALLA LUNGA LISTA DI IMITATORI DEL PARAGURU

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  5. Leggendo un'intervista del Mendoza, è quasi impossibile capire se sia lui ad imitare Kiko o viceversa!
    Certo che è un gran paraguru (come dice Uomo Libero).
    Riporto di seguito parte dell'intervista, pubblicata su La Verdad.

    C'è un'aria di tribolazione che appanna la pace su cui si appoggia di solito José Luis Mendoza (Cartagena, 1949), un'eco di criminale Babilonia che mette alla prova la fede che lo salva, un raggio di malattia che è caduto sulla sua casa. Nel mezzo del successo che la UCAM sta vivendo, l'università cattolica che ha creato a Murcia, si ripete: "Se non ho amore, non sono nulla".

    -Che cosa siamo?

    Siamo esseri creati da Dio per l'eternità. Quando mio padre è morto, tra le mie braccia, stringendoloo con forza contro il mio petto, gli ho detto addio: "Papà, ci vedremo in paradiso. Ti saluto ciao! ». Immediatamente, ho notato come l'anima uscì dal suo corpo con una forza impressionante; Ebbe un enorme scossa che colpì anche me. E una volta che la sua anima ebbe lasciato il suo corpo, non c'era più nulla.

    Hai mai immaginato che saresti diventato il padre di 14 bambini?

    - (Ride) Mai nella mia vita ho pensato di poter avere 14 figli! Quando ho incontrato Lola, mia moglie, alla Facoltà di Medicina (ndr: Mendoza non si è mai laureato), e ci siamo fidanzati, ricordo che, per sposarci, abbiamo parlato di questo argomento. Voleva avere quattro figli e io le dissi "sei pazzo, Lola, quattro figli!". Avevo un chiaro riferimento familiare: mio fratello Vicente e me.
    E, guarda, abbiamo 14 figli: 7 ragazzi e 7 ragazze. E ho appena avuto una bella nipotina, María Dolores.

    -Certamente, possono accusarti di qualsiasi cosa, ma non di essere impotente.

    - (Ride) Non lo sono stato, né lo sono! Dio mi ha dotato di una grande forza fisica, è vero. Lola e io abbiamo confidato in Dio, non abbiamo mai abbandonato la sua volontà e abbiamo avuto tutti i bambini che voleva darci. Le dico anche che ogni bambino arriva con un pane sotto il braccio.

    - Cosa sai bene?

    Lola ed io siamo entrati nel Cammino Neocatecumenale ancora molto giovani, e qui abbiamo incontrato l'amore di Dio, che ha completamente trasformato la nostra vita. Siamo arrivati ​​a fidarci di Lui così tanto che abbiamo persino lasciato tutto per andare come missionari in Repubblica Dominicana; È stato un salto nel vuoto, ma siamo partiti con la fiducia in Dio e con 8 bambini! (ndr: Mendoza parte per la Repubblica Domenicana dopo lo scandalo dei diplomi infermieristici non validi).
    (Continua)

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    Risposte
    1. -Qual è stato il momento peggiore?

      Proprio di fronte a mia moglie, avevo mio figlio Giovanni Paolo in braccio, mi misero una pistola in fronte perché nel nostro annunciassi il Vangelo. "Nessuno costruirà una chiesa qui!" Mi hanno detto. Siamo stati mandati ad evangelizzare in un'area piena di sette; il cardinale di Santo Domingo mi ha detto che era da 40 o 50 anni da quando nessuno aveva osato farlo, per paura di essere ucciso.
      Io Llho fatto Ho chiesto aiuto al governo e il comandante che hanno mandato in zona per garantire la sicurezza, l'hanno pugnalato e ucciso il primo giorno.
      È stata molto dura, ma alla fine è nata una chiesa, sono sorte molte vocazioni e si sta facendo ancora un grande lavoro. Erano delle sette molto pericolose, adorano il denaro e Satana. (Le Palomeras di Mendoza: chi potrà andare a verificare cosa sia successo davvero nella Repubblica Domenicana?)

      - Aveva paura?

      - Ho avuto fede. Un giorno, improvvisamente, ho iniziato a urinare sangue. Fecero tutti i tipi di riti, non si fermarono davanti a nulla. Quando vennero da me, presi una croce dalla tasca, che mi aveva dato Giovanni Paolo II, e dissi: "Uccidimi se vuoi, ma non smetterò di annunciare il Vangelo". E ho aggiunto: «Non ho paura di te, qui sorgerà una chiesa». L'unica cosa di cui ho paura è di poter far del male a qualcuno, perché ho sempre cercato di fare del bene e rifiutare il male.

      - A cosa hai sempre detto di no?

      - Alle bustarelle. Ci sono stati momenti nella mia vita in cui ho dovuto rifiutare grandi tangenti. Ricordo che, all'inizio degli anni '80, quando fondai una clinica di riabilitazione e mi diedero la convenzione con la Previdenza Sociale, due alti funzionari sanitari della Regione di Murcia, mi invitarono a un pranzo a base di frutti di mare nel Paseo Alfonso X da Cartagena, e mi hanno detto: «Ti ricopriremo d'oro, José Luis; ti manderemo più di mille pazienti al mese e non so quante altre cose ». E mi hanno messo una condizione: «il 40% di quello che l'Insalud (la Previdenza Sociale) ti dà, è per noi». Avevo 29 anni, li ho lasciati al ristorante e me ne sono andato. Non avendo accettato, hanno fatto decadere la convenzione che era già stato approvato a Madrid con la Previdenza Sociale.

      - Che cosa ti è piaciuto fare?

      - Mi è sempre piaciuto assistere alla nascita dei miei figli; e farli dormire la notte quando erano piccoli, tra le mie braccia, cantando canzoni che ho inventato. Che un tuo figlio si addormenti tra le tue braccia è meraviglioso.

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    2. - È un buon padre?

      - Vorrei essere un padre migliore di quanto sono, mi piacerebbe amare i miei figli più di quanto io li ami ed essere in grado di aiutarli meglio di quanto li aiuti. La verità è che ho lavorato tutto il giorno senza fermarmi - sono 23 anni che non vado in vacanza - e passo molto tempo a cercare di aiutare a ricostruire la Chiesa di Cristo. Ma, guarda, non c'è niente che mi renda più grato a Dio che vedere i miei figli insieme. Sono un esercito! (Ride). È impressionante vedere come si amano e come si supportano a vicenda. Sono tutte persone di fede e qualche volta, quando abbiamo avuto momenti di grande sofferenza, senza dire nulla a loro, hanno iniziato a pregare insieme il Santo Rosario. Siamo tutti consapevoli che vogliamo essere una famiglia utile alla società.

      -Che cosa hai sentito in questi giorni?

      - Una presenza molto forte dello Spirito Santo, nel convento di clausura di San Giuseppe, ad Avila, dove sono stato con mia moglie e tre delle mie figlie. Ho visto chiaramente l'amore di Dio in quei Carmelitani scalzi e ho avuto la fortuna di poter baciare una grande reliquia: il piede incorrotto di Santa Teresa di Gesù.

      - Quante reliquie hai?

      - All'UCAM ne abbiamo diverse: di San Francesco d'Assisi, di Sant'Alberto Magno, di Santa Teresa di Gesù e di San Giovanni d'Ávila; e, nella mia casa, ne ho una molto cara di San Pio V. Mi affido molto ai santi, e vedo come dal cielo mi aiutano ogni giorno.(Ecco da dove vengono le reliquie che Kiko estrae a sorte da una misteriosa busta!)

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    3. -Cosa l'ha sorpreso?

      - Giovanni Paolo II mi ha davvero stupito: la sua testimonianza di santità, la sua capacità di soffrire fino alla fine dei suoi giorni, la sua gioia di vivere. Sono stato con lui 19 volte e ho sempre ricevuto affetto e incoraggiamento. Ricordo la gioia che provò quando gli presentai l'UCAM, la prima università cattolica fondata da un laico. Mi ha detto: "Va avanti, perché questa università è molto importante per la Chiesa". Sono stato anche molto toccato da Benedetto XVI, che quando era cardinale è stato qui a Murcia con noi. Ho potuto parlare con lui per molte ore; abbiamo fatto colazione, abbiamo mangiato e abbiamo cenato insieme. È nata una grande amicizia e affetto tra noi. È una costante lezione di intelligenza, di fede, di gentilezza, di modestia. È un uomo di grande tenerezza.

      - Che ha  portato in giro per la regione con la sua macchina...

      - In una 4x4 che vogliono comprare! Non lo vendo, ovviamente. (Tutti vogliono comprare qualcosa da Mendoza, il discorso gira sempre intorno ai soldi...)

      - Cosa non dimentica, di lui?

      - Nel mio ufficio, l'ho visto emozionato e ho avuto il coraggio di chiedergli: «Qual è il problema, eminenza?». "Sono impressionato dalla testimonianza di fede vissuta in questa università", ha risposto. E allora sono stato io ad emozionarmi.

      - Lei telefona al Papa e si impone? Così si dice...

      -Questo è falso, nulla è più lontano dalla realtà. (Ride).

      - Cosa la conforta?

      - La preghiera intima a Dio. Sento come Dio mi ama, nonostante i miei peccati e le mie debolezze.

      - Che cosa ha in mente?

      - Alcune parole di Tobia: "Non fare agli altri quello che non vuoi che ti facciano. Benedici Dio in ogni momento e chiedigli di spianarti la strada e darti successo nelle tue imprese e nei tuoi progetti ".

      - «A Dio pregando e con la mazza dando». È d'accordo?

      - Totalmente d'accordo.

      - Come era da bambino?

      - Molto timido, e aveva molti complessi. Ma ho trovato conforto, sin dalla giovane età, nella Vergine Maria e in Gesù Nazareno. Poi ho scoperto di avere facilità per lo sport: ero un grande corridore di atletica leggera, ho anche vinto diversi campionati; e mi piaceva remare in mare e nuotare. Ora, ogni giorno faccio un'ora di ginnastica molto completa a casa mia, con pesi inclusi. Anche se non dormo più di tre o quattro ore, non la salto mai.

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    4. - Con sesso, droghe e 'rock and roll', come va?

      - Ascolta, sesso molto bene, grazie a Dio. Non ho alcun problema con il sesso, perché quando vivi secondo la volontà di Dio, il sesso è meraviglioso. Di droga, niente, non l'ho mai provata in tutta la mia vita. E riguardo al rock and roll, devo dirgli che sono un fan del rock and roll e della musica in generale. Conservo più di duemila dischi: Led Zeppelin, Pink Floyd, Jethro Tull, Bob Dylan, Bob Marley, tutto.

      - Hai sentito mai la presenza del Diavolo vicino a te?

      L' ho sentito, sì, ed è un deforme, terribile mostro, è un angelo di luce e in grado di condurre l'uomo a pronunciare la distruzione e la morte.

      - Quando lei non è in pace?

      - Per esempio: quando giudico, critico o mormorio.

      - Come va con la pazienza?

      - A volte, non sono molto paziente. Mi piace che le cose siano fatte diligentemente. Non ammetto la pigrizia e la pigrizia nell'adempimento dei nostri obblighi.

      - Cosa riconosce?

      - Che se qualcosa di buono lo faccio, è per la grazia di Dio.

      - A cosa non è disposto?

      - A sbarazzarmi  dell'UCAM per soldi. Hanno cercato di comprarmela offrendomi più di 300 milioni di euro, e ho rifiutato categoricamente. Essa è un'opera di Dio che non può essere venduta.(Esattamente come il Cammino Neocatecumenale...un'opera di Dio, che vale molto, proprio in termini di potere e di danaro)

      -Che cos'è vero?

      - Che dai frutti li riconoscerai.

      - Stai andando a torso nudo per il mondo?

      -Sì, e forse è imprudente da parte mia.

      - Hai porto l'altra guancia?

      - Ho cercato di porgere l'altra guancia, per mettere in pratica ciò che Cristo ci dice nel Vangelo. L'ho fatto contro la mia volontà, ma ho visto che qui sta la verità. Dio mi ha concesso la grazia di mettere in pratica la sua parola, e non mi sono mai pentito di fare la sua volontà; farlo ti salva.
      -Hai mai ii
      -
      (Un lungo silenzio). Una delle mie figlie è stata appena diagnosticata una malattia ... molto seria; Ho pianto molto. La vedo forte, coraggiosa, con fede; ma ... è molto giovane, e ti aspetta ...; Hoa nche ricevuto la consolazione dello Spirito Santo. Darei la mia vita per la sua, ma nessuno di noi può essere sua madre, perché sua madre è più importante di me, più necessaria di me. Senza Lola al mio fianco, non avrei creato l'UCAM e non avrei potuto fare molte delle cose che ho fatto nella mia vita.

      -Che cosa ti ossessiona?

      - A volte, lo ammetto, divento più ossessionato quando certi gruppi di potere mi perseguitano e mi odiano senza motivo. L'UCAM ha subito molte persecuzioni ei miei figli hanno dovuto ascoltare quello che dicevano sul loro padre mille barbarie e menzogne.

      -Che sei anche se non sembra così?

      - Ho la reputazione di essere scortese, di avere un brutto carattere e un brutto carattere, ma penso di essere molto rispettoso degli altri.

      - Ha dimenticato le minacce di morte che ha ricevuto a casa sua?

      -Non è facile Il peggio non era, tutt'altro, che mi minacciassero. Era che hanno minacciato i miei figli e mia moglie con la morte. I miei bambini sono venuti a passare, attraverso il panico, intere notti senza poter dormire. Un giorno un mio figlio, un minorenne, prese il telefono e dissero: "Sai che ti uccideremo".

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  6. da IPG

    Ogni animale si accoppia a quelli della sua specie e ogni uomo si innamora di chi gli assomiglia.
    Quale miglior sintesi?

    Intrighi, truffe, corruzione e denunce, queste le arti e le virtù che contraddistinguono Kiko e molti dei suoi potenti amici e sostenitori.
    Una elite di persone ambigue amanti del carrierismo del prestigio e del molto denaro. Il ritratto del super-potente Mendoza ricalca la tipologia di potenti di cui Kiko ama fregiarsi. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Di queste amicizie va orgoglioso, tutti gli altri che lo circondano a vario titolo semplicemente li ignora. Li porta al logoramento, per loro non ha tempo e attenzione da perdere.

    Pax



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  7. Fa venire voglia di cambiare religione

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  9. Non so se provare più rabbia per la sfrontata ipocrisia di quest' uomo o più pena per le persone che lo circondano.
    Ha ragione Roberta,se essere cristiano "con la fede adulta" significa diventare così, ho anche io la grossa
    tentazione di diventare ateo.
    LUCA

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  10. Smontiamo una possibile obiezone:

    "Ma prima o poi un pessimo soggetto lo trovi sempre..."

    Certo. È inevitabile che ogni ambiente umano abbia la sua "pecora nera", poiché non tutti hanno la stessa capacità di resistere alle tentazioni e di combattere le proprie inclinazioni al peccato. Persino in una sperduta parrocchietta mi è capitato di veder gente sgomitare per la carica di viceresponsabile di una robetta insignificante, perché dei poveracci che non avevano mai avuto un Titolo Onorifico in vota loro si aggrappavano a quelle misere briciole... per saziare il proprio ego.

    Anche in ambienti ecclesiali è così. I grandi fondatori hanno avuto collaboratori non proprio limpidi, ma hanno saputo sbarazzarsene o tenerli a distanza di sicurezza dalla "stanza dei bottoni", sapendo bene che occorre tener lontane le mosche dal miele (le mosche sono indifferentemente attratte dal miele e dallo sterco). Qualche esempio veloce veloce: il successore di don Bosco è santo (il beato Michele Rua), e poi Francesco d'Assisi (san Bonaventura di Bagnoregio), Domenico di Guzman (san Raimondo di Peñafort), Ignazio di Loyola (san Francesco Borgia)...

    Questo significa che se un capo accetta di tenere nel suo staff yes-men, arrivisti, maneggioni, faccendieri, boiardi, è un capo già condannato, è uno che è già venuto meno alla sua missione, è un pompiere che si illude di poter spegnere il fuoco pompando benzina anziché acqua. È vero che non è facile tener lontani certi soggetti, ma è anche vero che ogni compromesso con loro rende più difficile l'allontanarli. Pensate allo strapotere di un Mendoza o di un Gennarini. Pensate alla comoda "missione" al di là dell'oceano, in modo da aggiustare dietro le quinte i conti con la giustizia.

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  11. Chiunque abbia una minima conoscenza del vangelo e della vita dei santi, quelli veri, sa che alla base di un vero cristiano c'è l'umiltà. Leggendo la vita di tanti santi, ci si accorge di un elemento comune a tutti, non si vantano mai, anzi,e spesso nascondevano la loro sofferenza e lotta con il demonio perché non avevano nessuna intenzione di mostrarsi come degli eroi, e soprattutto ne avrebbe fatto a meno molto volentieri;la destra non sappia cosa fa la sinistra. Invece leggendo l'intervista di questo catecumeno doc, la prima cosa che fa pensare è che sia un esaltato pieno di sé che vuole essere apprezzato dagli uomini, e che si crede migliore degli altri, che si va "cercando" gli eroismi, anche se qualche volta fa finta di dare merito a Dio. Ho fatto, ho detto, io, io, io (come Kiko insegna);sicuramente non fa pensare che fede, che cristiano, che esempio da seguire.Il vero santo è di ispirazione, perché fa capire che la cosa importante è amare Dio ed avere fede,il resto è una conseguenza, non un elenco di cose da fare,e che fa sentire inferiore chi non fa mille cose. Infatti dice, che non sopporta i pigri; invece i veri santi oltre a non giudicare, guardano al cuore e con la loro tenerezza, empatia, e amore verso tutto il creato, sono capaci di cambiare la vita con il solo sguardo e sorriso,anche ai peggiori criminali.
    Per fortuna nuovi adepti sono sempre di meno, solo i figli di catecumeni o qualche fidanzato/a sfortunata, ma chi sta fuori ormai lì conosce bene ed è risaputo che non c'è nulla di cristiano, anzi..
    ex fratello!

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  12. Chi li conosce li evita....
    LUCA

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  13. Per tutti quelli che si scandalizzano, e hanno sentimenti di abbandonare, o rinnegare, o pensare che il cristianesimo sia così, o di fare le medesime cose, perchè tanto fuziona così: state attenti, devono avvenire, Dio ha messo tutto in conto, infatti:

    1Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.

    24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

    4 Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5 molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7 Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8 ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. 9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  14. Promemoria tecnico:

    - come già indicato qui sopra, «2005 – Reig Pla riteneva (giustamente) che un'università fondata in accordo con la Santa Sede non potesse essere posseduta dalla fondazione di un laico».

    Dunque il problema non è "chi ha fondato" l'UCAM, ma il fatto che la fondazione di un laico controlli l'UCAM. Attenzione: un laico, non un chierico o un esponente della gerarchia.

    Secondo l'articolo 3 §3 della costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae di Giovanni Paolo II (15 agosto 1990), «§ 3. Un'Università cattolica può essere eretta da altre persone ecclesiastiche o laiche. Tale Università potrà considerarsi Università cattolica solo col consenso della competente autorità ecclesiastica secondo le condizioni che saranno concordate dalle parti (sia la costituzione di una tale Università, sia le condizioni alle quali può considerarsi Università cattolica, dovranno essere conformi alle precise indicazioni fornite dalla Santa Sede, dalla Conferenza episcopale o da altra Assemblea della gerarchia cattolica)».

    L'articolo 5 precisa inoltre: «Ogni Università cattolica deve mantenere la comunione con la Chiesa universale e con la Santa Sede... Ogni vescovo ha la responsabilità di promuovere il buon andamento delle Università cattoliche nella sua diocesi e ha il diritto e il dovere di vigilare sulla preservazione e il rafforzamento del loro carattere cattolico...».

    In sintesi: mons. Reig Pla (e non un laico qualsiasi) aveva il diritto e il dovere di intervenire.

    Notate perciò la tattica dei kikos: da un lato hanno reso "pubblico" lo scontro (fino all'ingerenza di esponenti del partito socialista spagnolo PSOE), dall'altro hanno lavorato "a Roma" per far trasferire Reig Pla e farlo sostituire con un soggetto più «oliabile».

    Comunque, non illudetevi che dei kikos siano capaci di tener su nientepopodimeno che una "Università Cattolica". Secondo gli insegnamenti di Kiko - che in tale "Università" verranno fedelissimamente riportati, Dio avrebbe creato il male (lo dice Kiko! clicca, neocatekiko pigrone, clicca! è nella "kikatekesi" della "Traditio").

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  15. Risposte
    1. L'articolo riporta alla fine:
      Tutti possono partecipare alle loro celebrazioni, ma nessuno vi è obbligato. Vi sono, purtroppo, anche Messe parrocchiali dove un maldestro attivismo incurante delle norme e privo di buon gusto produce nei fedeli un simile “stordimento”.

      Colui che ha difeso il Cammino nell'articolo, similmente ha fatto lo stesso errore di Maometto, cioè Maometto è caduto ( ma non solo, in questo punto) in Gesù, profeta, figlio di Maryam vergine ( un uomo figlio di una vergine), cercate di capire il senso. Anche colui che ha scritto è caduto nell'errore, cioè ha ammesso che vi è un qualcosa che non va, se leggete vi trovate alla fine dell'articolo: "STORDIMENTO"

      Risposta all'articolo:
      La Santa Messa è accompagnata dai canti, ma non in eccesso, cioè non ogni passo, e poi non vi sono i battiti delle mani, e le urla di chi ti sta intorno.
      Mi ferisce vedere un sacerdote che non ha rispetto del Sacrificio di Nostro Signore.Fa male. Ma comunque, ognuno è libero di avere la sua opinione. Il sacerdote dovrebbe considerare un punto, molto importante, cioè che costoro, parlo in generale, dicono che ognuno è libero di partecipare o non partecipare, ma in seguito se non fai come dicono loro, iniziano a puntarti e piano piano ti fanno la guerra, fino a mnettere in croce le persone. Questa è la verità. Ovviamente, ripeto, parlo dei colpevoli, e ci sono, state tranquilli.

      (da IPG)

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  16. Interessante la ricostruzione di Libera e l'intervista a Mendoza riportata d Valentina.
    La ricostruzione storica e le parole di Mendoza nell'intervista, sembrano contraddirsi, ma potrebbe essere solo una contraddizione apparente.
    Voglio presupporre la sincerità di Mendoza, che si descrive come un personaggio volitivo e coerente, e la sincerità delle fonti di Libera, dove appare un Mendoza cialtrone e intrallazzone.
    Sovrapponendo le due fonti di notizie, si può dedurre che in effetti Mendoza è sì volitivo e coerente, ma non verso la morale della Chiesa, che ha valore oggettivo, ma verso un'altra morale, una morale soggettiva, quella che mette sopra di tutto e di tutti il Cammino.
    Forse è vero che Mendoza si sarebbe fatto uccidere pur di continuare la sua missione a favore del Cammino, ma forse è anche vero che per il Cammino Mendoza ha imbrogliato, falsificato e rubato.
    Rubato soldi non per le sue tasche, ma a favore del Cammino, si intende.
    Anche i kamikaze sono disposti a morire per la causa. Ma anche ad uccidere. E, forse, anche Mendoza.

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  17. @Libera 17:32
    sono d'accordissimo sul
    "cammino-Holding" , anzi secondo me, il prodotto che vende non è neanche "salvezza" ma proprio una merce materiale: i NC sono interessati al "qui e ora" non all'Aldila'.
    Di ciò dà testimonianza lo spregevole personaggio di cui sopra (oltre che con la sua vita e tutte le altre sue dichiarazioni) anche con la sua frase su Tobia che, secondo me, dietro 1 apparente fiducia nella Provvidenza, nasconde malcelata la mentalità (di stampo "antico ebraismo") secondo cui la ricchezza e il potere sono benedizione di Dio.

    Dice il soggetto (dalla traduzione di Valentina):
    "Alcune parole di Tobia: " .. Benedici Dio in ogni momento e chiedigli di spianarti la strada e darti successo nelle tue imprese e nei tuoi progetti "
    ----------
    Se si legge il libro di Tobia per intero si nota ricorrente il tema del "bendire continuamente Dio" ma facendo la SUA volontà, lavorando per i SUOI di progetti, sottintendendo cioè che le TUE imprese siano quelle di Dio e non al CONTRARIO, cercando di ingraziarsi in modo superstizioso Dio per avere successo economico, mondano, politico..

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    Risposte
    1. Più precisamente, questo si legge nella Bibbia (detto non da Tobia, ma a lui da suo padre Tobi prima del suo viaggio e al suo ritorno):

      "Ogni giorno, o figlio, ricòrdati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandamenti. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell'ingiustizia.
      Perché se agirai con rettitudine, avrai fortuna nelle tue azioni..
      Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo."(Tobia 4,5-7)
      --------
      Non mi sembra la mentalità di "lampada di Aladino" del suddetto personaggio e dei NC in generale.

      Continua il libro di Tobia sull'essere giusti, fare elemosina, fuggire il peccato, pregare .. allora sarà prova e allo stesso tempo conseguenza della benedizione di Dio:

      "Deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori. Chiedi consiglio a ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio.
      In ogni circostanza benedici il Signore Dio e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene.."
      (Tobia 4,17-19)
      ------------
      Ed ancora, nonostante la mentalità ebraica, si insegna già nell'AT che la ricchezza bisogna essere pronti a passarla in 2°ordine:

      "È meglio la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia, che la ricchezza con l'ingiustizia"
      (Tobia 12,8)
      ----------
      Infatti (come espliciterà il Signore Gesù) non è la ricchezza che garantisce la vita eterna (neanche la impedisce se usata per amore disinteressato .. ma non mi pare questo il caso ..)

      "Coloro che amano Dio nella verità gioiranno; coloro invece che commettono il peccato e l'ingiustizia spariranno da tutta la terra.
      Ora, figli, vi raccomando: servite Dio nella verità e fate ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate a fare la giustizia e l'elemosina, a ricordarsi di Dio, a benedire il suo nome in ogni tempo, nella verità e con tutte le forze "(Tobia 14, 7-8)
      -----------
      Quindi il "successo" nelle "tue imprese e tuoi progetti" viene da Dio solo se la motivazione è Dio, cioè è subordinato a fare "quello che a Lui piace" e la prima cosa che Gli piace è la giustizia (e l'elemosina che è 1 forma di giustizia).

      È ciò che, secondo me, sottintende anche il Salmo 90:

      " Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio:
      rafforza per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani rafforza" (Sl 90,17)
      ----------
      Se questa Bontà viene accolta, certamente "le mani" non faranno truffe, inganni, minacce, esaltazione di sé e disprezzo e uso del prossimo .. altrimenti potranno Sì riuscire con successo i progetti di questi ipocriti truffatori ma non sarà certo Dio a "benedirli" .. il potere ce l'hanno e lo conserveranno ma è potere di "questo mondo" di cui, il principe di questo mondo .. lo dà a chiunque si prostra ad adorarlo.

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  18. Mendoza: 14 figli, ricchissimo, felicemente sposato sotto tutti i sensi, da quello sessuale a quello spirituale, sportivo, infaticabile, annunciatore coraggioso, siede coi Papi e coi re e parla per ore, soddisfatto di se stesso, nella sua famiglia tutti hanno la consapevolezza di essere utili alla società, porta la croce con coraggio e fierezza, ecc. ecc. ecc.
    Insomma: tutto ciò che è negato al piccolo camminate che deve essere un poveraccio, insicuro succube dei catechisti, sempre preoccupato al passaggio del sacco nero, che deve vivere per forza il matrimonio con sofferenza e insoddisfazione altrimenti è un ipocrita...

    Principi da una parte e plebei e servi della gleba dall'altra. Un cammino classista.

    Ma qualche camminante si appellerà ai FRUTTI.
    Se per frutti sono considerate le opere e i numeri, come ad esempio le vocazioni, le missioni in tutto il mondo ecc. allora non basta vedere l'abbondanza di essi, ma anche la QUALITA'.
    Se, infatti, l'albero buono produce frutti buoni, l'albero cattivo produce frutti cattivi. E se i frutti cattivi sono tanti, tanto peggio.
    Se i preti del Cammino fossero anche 10.000, ma fossero tutti eretici, non sarebbe un bel frutto.
    Per cui, in questo caso, prima che i frutti occorre considerare la PIANTA.

    E' vero, san Paolo parla dei frutti dello Spirito (anzi del FRUTTO dell Spirito), ma essi non sono opere, ma "qualità": amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.

    Il frutti dello spirito di Kiko, invece, sembrano ben altri.
    Immagire un Kiko gioioso, nella pace, paziente, benevolente, buono, mite... penso che faccia ridere gli stessi camminanti. Sembrerebbe troppo somigliante a don Benzi per essere il vero Kiko.

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    1. Sì, è proprio così. Nel cammino chi ha soldi viene ben visto, perché può portare soldi e magari favori se ha agganci con qualche potente. I poveri vengono tollerati perché fanno numero, ma vengono guardati per lo più con indifferenza o disprezzo.

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    2. Bravo, Pietro! È proprio vero che vi è un abisso fra queste persone vincenti, che Dio premia con il successo personale e materiale (Kiko e Mendoza, ma anche tanti super catechisti che si vantano dei propri successi personali e li attribuiscono a favore di Dio nei propri confronti), e i catechizzati piccoli piccoli, che invece del centuplo ricevono il centesimo.
      C'è qualcosa che non va!
      Ricordano moltissimo le aziende multilevel, nelle quali i motivatori sfoggiano i propri successi personali, acquisiti sulle spalle dei venditori cooptati.
      Naturalmente poi ci sono molte incongruenze, perché, per esempio il Mendoza, di ritorno dalla "mission impossibile" nella Repubblica Dominicana, in assoluta povertà, scopre di avere un patrimonio personale tale da permettergli di fondare un'università.
      Sembra Kiko che acquista un terreno sul monte degli Ulivi quando non ha più i soldi neppure per pagarsi il biglietto aereo.
      Sono i miracoli del CNC, solo che chi ci crede non è un santo ma semplicemente un gonzo.

      P.S.: ma il Vescovo dominicano che ha riportato l'affermazione di Papa Francesco sulla santità di Kiko ecc., non sarà lo stesso che ha mandato il Mendoza con 8 figli nelle fauci di gente settaria e criminale a rifondare la Chiesa? No, perché, a questo punto sorgono legittimi dubbi sulla salute mentale del porporato...

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  19. Meno male che Mendoza dice che ha paura di far del male a qualcuno!!! E la gente truffata con i falsi diplomi? A quelli ha fatto del bene? Grazie a Libera e Valentina per tutto il lavoro che state facendo. Il personaggio è davvero squallido, ma in linea con gli altri di cui ama circondarsi il gran capo: potente, truffatore, ma tanto "timorato di Dio". Piuttosto timorato del diavolo!

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  20. @ Articolo famiglia cristiana

    http://m.famigliacristiana.it/articolo/quelle-messe-con-canti-e-suoni-un-po-troppo-rumorosi.htm

    QUELLE MESSE CON CANTI E SUONI UN PO’ TROPPO RUMOROSI

    17/06/2019

    di Silvano Sirboni

    A.L. - Ho partecipato a due Messe dei neocatecumenali e ho trovato eccessivo il modo in cui suonano e cantano. Sono uscita dalla chiesa rintronata.

    "La Messa “tipica” (cioè esemplare) secondo il Messale Romano è quella con il canto. Anzi, «non c’ è niente di più festoso e solenne di un’ assemblea che, tutta, esprime con il canto la sua pietà e la sua fede». Il movimento neocatecumenale è stato fondato negli anni Sessanta del secolo scorso da due laici spagnoli per sollecitare i cristiani a ritrovare il senso del proprio Battesimo. I fondatori hanno portato nelle celebrazioni liturgiche lo stile musicale e canoro della loro terra. Uno stile che talvolta può essere percepito come esuberante, ma che corrisponde ai gusti e alla formazione di coloro che fanno parte di questo particolare movimento che, come tutti i movimenti, ha una forte caratteristica identitaria, che si manifesta anche nel modo di celebrare. Tutti possono partecipare alle loro celebrazioni, ma nessuno vi è obbligato. Vi sono, purtroppo, anche Messe parrocchiali dove un maldestro attivismo incurante delle norme e privo di buon gusto produce nei fedeli un simile “stordimento”.

    Ma cosa sta dicendo questo giornalista?
    Confonde lo stile sobrio, gioioso e armonioso di un canto come quelli di Marco Frisina a quelli urlati dai cloni di Kiko?
    La butta sul gusto personale, ma gli urli ed il frastuono cosa hanno a che fare con il gusto e lo stile?
    I canti neocatecumenali non rappresentano uno stile della terra dei fondatori, i canti neocatecumenali sono cantati così in tutto il mondo, vengono fatti degli incontri appositi dai cantori per cantare solo è solamente un quel modo, chi non canta in quella maniera non può fare i canti neocatecumenali.
    Tu parli di uno stile, una caratteristica identitaria che corrisponde ai gusti ed alla formazione di questo particolare movimento, ma cosa dici Silvano, questo stile nel cammino neocatecumenale è imposto non esiste alcuna corrispondenza di gusto personale.
    Il catecumeno ha solo è soltanto questo stile e questo modo di cantare, non può scegliere proprio niente.
    Lo stile è imposto da Kiko e deve essere così come vuole il fondatore.
    Tutti i canti che suonano nelle celebrazioni del cammino neocatecumenale sono creazioni di Kiko, non è permesso fare canti diversi.
    Altra chicca del nostro bravo giornalista " Tutti possono partecipare alle loro celebrazioni, ma nessuno vi è obbligato".
    Silvano ci fai o ci sei?

    Continua........

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  21. Continua.....
    Ci mancherebbe che i Cristiani fossero obbligati a partecipare alla Eucarestia del cammino neocatecumenale.
    Caro Silvano per fortuna di noi cristiani, attualmente la Eucarestia neocatecumenale si fa di sabato sera, quasi sempre senza essere riportata nella bacheca parrocchiale.
    Quindi è difficile incappare in questa specie di strana messa, però ti ricordo che Kiko Arguello considera il suo movimento come l'unica speranza della Chiesa, anzi Kiko si augura di entrare di diritto in tutte le parrocchie del mondo e portare il suo cammino al posto della Chiesa.
    Quindi in linea teorica se il suo cammino prendesse piede come Kiko spera, tutti i cristiani dovrebbero fare messa come la fa il cammino neocatecumenale?
    Dopo non potresti scegliere come fare messa hai capito cosa intendo?
    Silvano non so se conosci il cammino neocatecumenale, ma questa realtà ecclesiale non è quello che sembra.
    Non è solo canti fastidiosi urlati durante una Eucarestia.
    È molto di più, è inquinamento della dottrina, è creazione di una nuova liturgia, non approvata da nessuno, è interpretazione personale della parola di Dio, è una miscela pericolosa di ebraismo, protestantesimo , gnosticismo e massoneria.
    È una élite auto-referenziale chiusa in sé stessa e chiusa al resto della Chiesa.
    È un gruppo che fa incontri a porte chiuse con un catechismo segreto , mai pubblicato per scelta del fondatore.
    È un movimento ricco e potente che con la scusa del liberare i suoi adepti dall'idolo del denaro, raccoglie soldi in nero da 50 anni e obbliga i suoi adepti a versare il 10 % di tutte le loro entrate a favore del movimento.
    Non è una libera scelta è un obbligo per restare nel movimento.
    Altro obbligo degli adepti è l'obbedienza ai catechisti laici scelti da altri catechisti laici , su fino al fondatore Kiko Arguello che si è auto nominato primo catechista laico , con incarico a vita.
    In questa realtà ecclesiale si fanno scrutini personali a tutti gli adepti dove bisogna rivelare a tutto il gruppo i propri peccati, incalzati dai catechisti laici che si permettono la violazione del foro interno delle persone e si permettono di ledere il buon nome e la dignità degli adepti.
    Se non ti presti a questo interrogatorio pubblico sei fuori dal cammino neocatecumenale.
    Caro Silvano invece di fare le pulci alle parole di una persona a cui non piace la Eucarestia neocatecumenale, ti consiglio di informarti meglio sul cammino neocatecumenale.
    Ricorda che se l'occhio è lo specchio dell'anima la liturgia Eucaristica é lo specchio della Fede.
    Liturgia Eucaristica inquinata fede inquinata.
    "Vi sono, purtroppo, anche Messe parrocchiali dove un maldestro attivismo incurante delle norme e privo di buon gusto produce nei fedeli un simile “stordimento”."
    Allora ammetti che "anche" in altre Messe un maldestro attivismo non tiene conto delle norme e del buon gusto?
    Silvano cosa pensi se ti dico che i neocatecumenali fanno SCIENTEMENTE in tutte le loro Eucarestie e in tutto il mondo, sempre ed esattamente lo stesso "maldestro attivismo contro le norme ed il buon gusto"?
    Pensaci Silvano pensaci....
    LUCA

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    1. Cito: "Tutti possono partecipare alle loro celebrazioni": FALSO! Neanche alle eucarestie tutti possono partecipare. Ho assistito a due diversi casi, in due parrocchie diverse, in cui fedeli non del cammino, pur se conoscenti di fratelli di comunità, non sono stati ammessi, in un caso perché si trattava di una eucarestia celebrata prima di una convivenza finale di un tema della comunità, nell'altro caso perché la persona che frequentava aveva seguito le catechesi ma poi non se l'era sentita di entrare in comunità, e pertanto era stata allontanata e non le era stato più permesso di partecipare all'eucarestia neocatecumenale in quella parrocchia.

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    2. Grazie Porto, altra bugia neocatecumenale.
      "Tutti possono partecipare alle loro celebrazioni".
      Lo statuto del 2008 afferma che è cosi, in pratica la liturgia della Parola infrasettimanale è a porte chiuse, mentre per la liturgia Eucaristica, come dice giustamente Porto, c'è un filtro di accesso variabile da parrocchia a parrocchia.
      Sicuramente ci si sente a disagio partecipare ad una Messa in una saletta con gli occhi puntati addosso e con la gente che cerca di capire chi sei e cosa fai li o ti guarda in cagnesco.
      Nella mia parrocchia è successo che una persona che fa parte del cammino neocatecumenale viene accompagnata qualche volta dal coniuge che è fuori dal cammino.
      Ho sentito personalmente le lamentele dei catecumeni di quella comunità che si sentivano a disagio nel fare le "risonanze" dopo il Vangelo con un "estraneo" presente.
      E parliamo di una persona conosciuta, figuriamoci con un perfetto estraneo.
      La verità è che le liturgie Eucaristiche del cammino sono pensate e portate avanti da 50 anni per essere fatte a porte "chiuse" per una gruppo "chiuso".
      Lo statuto vale per la Chiesa, ma per Kiko e compagni è solo un pezzo di carta inutile che serve come approvazione ufficiale a fare quello che vogliono e sopratutto come vogliono.
      Questa cosa come la spieghiamo a gente come il nostro Silvano Sirboni?
      LUCA

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  23. Penso che Sirboniveramente sappia come stanno le cose. Probabilmente è un neocat anche lui, perché persone che difendono il cammino non stando in cammino non ne ho incontrate mai. Fra l'altro in alcune regioni tipo Sicilia e Calabria, a quanto ho sentito dire, sono ancora più rigidi. Una o due eucaristie neocat e poi o segui le catechesi ed entri in comunità, oppure niente più eucaristie neocat. Chi ne sa di più forse può confermare o aggiungere qualcosa?

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    1. Sarebbe un esperimento da fare, ma per il momento voglio solo starne lontano... Fare azione di fastidio sarebbe dare loro importanza, e al momento non voglio darne loro nessuna, perché non ne hanno nessuna... Desidero solo continuare ad ignorarli... Che stiano pure chiusi nelle loro salette a sentirsi le risonanze dei "fratelli" sempre uguali, a prendersi merda dai "fratelli" durante le convivenze, a sentire i "catechisti" tromboni che ripetono a pappagallo i mamotreti... e pontificano e sentenziano sentendosi onnipotenti là dentro, che fuori di lì sono niente di niente... Preferisco starne lontano...

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