domenica 24 novembre 2019

Tu che credi nel Cammino ti devi chiedere: "Ma il Cammino crede in me?"

C'è da chiedersi una cosa. "Il Cammino crede in me?"

Mi spiego. 

Dio mi ha creato, e mi ha donato la vita, con tutte le cose belle ed anche brutte che si incontrano, purtroppo sappiamo che vi sono anche le situazioni non belle, di qualsiasi genere, e sappiamo che vi sono a causa del Peccato. 
Ma sappiamo che il Signore ci ha messo al mondo, e ci vuole bene, infatti ha donato se stesso per noi, a ci ha fatto capire che ci ama, e non poco, a tal punto da donare la vita. Se cadiamo Egli ci rialza, se siamo stanchi ci ridà forza, se siamo sconfortati ci ridà la gioia, e così via: pace, mitezza, fortezza, sapienza, accortezza, ecc, ecc, ecc.
Passiamo al Cammino.
Ci dovremmo chiedere, "il Cammino crede in me?"

Perchè se incontrate davanti a voi un Cammino, che è bene sapere che è fatto di persona, e per cui sono queste che dietro operano, che non crede in voi, ecco che sapete che non proviene da Dio.

Poi alcuni possono dire "per me non è così", ma molti altri potrebbero dire il contrario. 

Infatti non pochi di noi, e per cui ne abbiamo le testimonianze, hanno incontrato il contrario di ciò che è Dio. Infatti non pochi sono stati abusati, sia fisicamente e spiritualmente, non pochi hanno ricevuto umiliazioni, private, ma specialmente pubbliche, non pochi sono stati spogliati della dignità, non pochi sono stati frodati, in quanto si predicava povertà e privazioni, e poi si vedono persone, che si dichiaravano gitani e nulla tenenti, che nella vita fanno il contrario: pranzi, alloggi, appartamenti, macchine, viaggi in aereo, ecc, ecc.
Ma, se una persona vuole andare a pranzare, viaggiare in aereo, e fare altro, nulla da dire, perchè nessuno di noi può impedire ciò, anzi non si deve permettere. 

Ma il punto è altro, è che queste persone hanno usato, chiamiamola, immagine di povertà per ottenere consenso e altro.
Vi faccio un breve esempio, ma concreto.
Ho conosciuto una persona che ha partecipato alla GMG di Roma. Mentre era in Cammino. Bene! Si sentiva dire baracche, gitani, come girovaghi nulla tenenti, predichiamo il Vangelo come poveri ( se radunate i ricordi, sapete cosa voglio intendere).
Poi, quella persona veniva giudicata in ogni modo: sei attaccato al denaro, sei un superbo, fai questo, coomportati così, lascia i tuoi beni, gli idoli, ecc, ecc ( anche qui, se si radunano i ricorsi, sappiamo di cosa si tratta).
Bene! Ora, vorrei chiedere ai lor signori, cioè ai gitani, i baraccati, i senza tetto, i poveri del Vangelo: 
"Voi dove avete alloggiato e mangiato? Quella persona ha dormito all'aperto. Il grandi capi, a partire dal Supremo dove era?"

Se vogliamo far finta, non la sappiamo la risposta, se invece si vuole stare nella Verità, ecco che la si conosce. Gesù dormiva fuori insieme ai suoi Apostoli, non diceva mettetevi qui, e se ne andava in locanda.

Per cui, ritornando al Cammino, se avete incontrato un Cammino che non crede in voi, per via di quanto vi è accaduto, ecco che sapete da dove viene, senza nessun errore. 
Ricordiamoci tutti: Dio crede in me.
(da: IPG)

Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace

13 commenti:

  1. CREDO PROPRIO CHE DURANTE IL BLACK FRIDAY ACQUISTERÓ UN SANTINO DI CARMEN PER COPRIRE UN BUCO NEL MURO. CREDO ACQUISTERÓ ANCHE UN LIBRO DI KIKO PER ACCENDERE IL BARBECUE IN GIARDINO...

    RispondiElimina
  2. Se il Cammino credesse nella persona, non parlerebbe solo del CARISMA o del DONO del Cammino, o del carisma di Kiko, ma anche dei carismi e dei doni delle persone.
    Nel Cammino, invece, tutto parla di Kiko, tanto è vero che i camminanti maschi imitano Kiko.
    Le catechesi non sono fatte seguendo una traccia e un metodo, ma sono praticamente un riassunto di quelle di Kiko.
    Nessuno può avere un'iniziativa se non Kiko.

    Il Cammino è un po' come l'Islam, una religione molto immanente, che confonde il piano spirituale da quello sociale.
    Di fatto è una forma di sistema "politico", nel senso che la religione di Kiko, più che occuparsi delle anime, è una forma di sociologia, scriteriata quanto si vuole, ma che di spiritualità ha ben poco.

    I diritti della persona nel Cammino non esistono: sono compresi in quelli della comunità. Come nell'Islam.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel Cammino ci sono tante regole: alcune scritte altre no.
      Se accadesse nella società civile si parlerebbe di stato nello stato. Nella Chiesa, invece, si parla di SETTA.
      Se vuoi appartenere alla Chiesa, devi seguire le regole della Chiesa: se ce ne metti tante altre in PIU', non necessarie ma che riguardano esclusivamente il Cammino, o non segui più quelle della Chiesa, perché non ce la fai a seguire tutto, o diventi legalista e schiavo delle regole. Un'ossessione.

      Per questo il Cammino si può anche paragonare a una forma di devozionismo.
      Le devozioni sono belle, ma per i santi seguirne troppe è controproducente.
      Perché se vuoi seguirle tutte, ti distogli dalla carità e dagli altri impegni ecclesiali, oppure diventi un maniaco psicotico.

      Elimina
    2. Pietro, sei stato di una chiarezza disarmante.
      Ora se arriva il solito pasqualone a mettere il suo disco incantato, a sciorinare la solita tiritera senza alcuna logica, avremo la definitiva conferma che sono senza cervello, ormai.

      Pax

      Elimina
    3. Pietro è proprio così, il piano "sociale" del cammino diventa sempre più importante del piano "religioso".
      Sono talmente intrecciati che si confondono uno con l'altro.
      Ho vissuto una esperienza con una comunità neocatecumenale Inglese dove un intero gruppo familiare era strettamente connesso con il CN.
      In pratica uscire dal CN era uscire dal gruppo familiare.
      LUCA

      Elimina
  3. IPG:
    Parlando di loro:"Si sentiva dire baracche, gitani, come girovaghi nulla tenenti, predichiamo il Vangelo come poveri..."

    Parlando di noi:
    "sei attaccato al denaro, sei un superbo, ..., lascia i tuoi beni, gli idoli, ecc, ecc..."
    Bello l'esempio delle GMG dove NOI si dormiva all'aperto; LORO - in primis il SUPREMO - mangiavano e dormivano in "LOCANDA" (e che locande! Come ben sappiamo!), bravi poveri gitani! Proprio come Gesù!
    La truffa è chiara.
    Venerdì scorso il Vangelo del giorno era questo, parlando Gesù del Tempio, Dimora in terra del Padre Suo, diceva:
    Avete fatto della Mia Casa di Preghiera una Spelonca di ladri!
    E io mi sono chiesta:
    Ma questi quando ascoltano la Parola e fanno la Risonanza dove ce l'hanno la testa, l'anima, il cuore?Troppo chiara è la Parola!
    Gesù, solo quando assiste alla indebita commistione tra religione e DENARO si arrabbia, addirittura, e ricorre a un gesto violento.
    Ma qualche domanda ve la ponete? E poi venite qui, supponenti, a scrivere commenti pieni della vostra arroganza. Ci imponete il silenzio perché i Papi sono con voi...siete approvati!
    Invece di guardare la prassi contraria ad ogni approvazione che portate avanti nel c.n. (parlo dei capi), o che avallate colpevolmente (parlo dei camminanti), supini e paganti come gonzi turlupinati. 
    Si compie in voi: "Vi fate fare fessi e contenti!"
    E pretendete pure che stiamo zitti?Noi, per anni turlupinati come voi.
    Ma che un giorno abbiamo detto BASTA, in coscienza?
    Questi capibastone, in primis il Supremo, sono una vergogna!
    Il c.n. è avvelenato dal peggior veleno del Serpente antico, è corrotto, è condannato alla più insuperabile contraddizione A CAUSA DELL'IDOLATRIA DEL DENARO. Avete scelto chi è il vostro Padrone. Dunque non potete servire Dio. Questa affermazione non va provata.
    Come definite voi chi afferma:DATECI IN ABBONDANZA I VOSTRI SOLDI, FATE LASCITI IN NOSTRO FAVORE DEI VOSTRI BENI, SPOGLIATEVI DI TUTTO, VOI CHE NON CONFIDATE NELLA PROVVIDENZA DIVINA (alias, tradotto: ma che lo fate a fare questo cammino serio? Le cui fondamenta sono: "Va, vendi i tuoi beni e dalli ai poveri/che/siamo/NOIIII"?), OH EGOISTUCCI INSENSATI, NON SAPETE CHE...
    SENZA SOLDI...TANTI SOLDI...L'EVANGELIZZAZIONE SI DEVE FERMARE????" (Come Gesù si fermava se non gli portavano i sacchi neri pieni di soldi, che a contarli ci vuole una nottata intera!)

    Ma di cosa ancora avete bisogno per aprire finalmente gli occhi?
    Gesù dirà loro, nell'ultimo giorno:
    "Via, lontano da Me, NON VI CONOSCO!"
    Oggi Festa di Cristo Re, riflettete, riflettete, pentitevi e cambiate strada...cambiate vita.
    In poche parole: Camminanti turlupinati e gonzi fino ad oggi, mandateli sonoramente a quel paese questi IMBROGLIONI, TRAFFICANTI, FURBACCHIONI, APPROFITTATORI DEI POVERI. ORRIDA GENIA DI CINICI LADRI IMPUNITI!

    Pax

    RispondiElimina
  4. Ricordiamo ai gentili lettori che nessun Papa ha mai approvato gli strafalcioni liturgici del Cammino, né la scarnificazione delle coscienze, né le discutibili prassi (Decime, ecc.) nonostante tutti i paterni incoraggiamenti rivolti al buon cuore dei singoli.

    Infatti la salvezza è una questione strettamente personale, nonostante nel Cammino raccontino la panzana del "Signore che salva a grappoli". In realtà ogni singola anima ha un rapporto specialissimo e personalissimo con Dio, rapporto che può essere aiutato da chi promuove l'unica vera fede dell'unica vera Chiesa, e può essere ostacolato da chi invece promuove ambiguità, eresie, banalizzazione dei sacramenti, liturgie strampalate, ecc., come il Cammino Neocatecumenale.

    Raccomandiamo la lettura e la diffusione del libro La setta neocatecumenale (potrebbe essere un ottimo regalo di Natale da fare al vostro parroco), libro cui il nostro caro amico don Ariel Levi di Gualdo ci ha messo la firma, la faccia e la reputazione, così come già fecero - acquisendo grandi meriti presso Dio - don Gino Conti, Lino Lista, don Elio Marighetto, padre Enrico Zoffoli, mons. Pier Carlo Landucci, e numerosi altri. Condannare l'eresia, infatti, avviene riaffermando le immutabili verità di fede, la Tradizione, il Magistero: per "parlar male" del Cammino è sufficiente prendere sul serio la vita dei santi, l'insegnamento della Chiesa, o soltanto lo stesso Catechismo. Ci sono solidi motivi per cui esistono tantissime testimonianze sulle malefatte del Cammino, sulle eresie che il Cammino propala ai suoi poveri adepti, sullo schema "piramidale" della gerarchia neocat.

    Ricordiamo che il buon cuore dei singoli, le pie intenzioni, non sono motivo sufficiente a rendere giuste le proprie azioni. Anche Giuda Iscariota pensava di fare il giusto quando tradì il Signore, anche i sommi sacerdoti credettero di fare il giusto decidendo di distruggere il Signore, anche la folla sobillata dai sommi sacerdoti credeva di compiere un'opera di carità pretendendo la liberazione di Barabba e la condanna del Signore, e perfino gli ebrei danzanti attorno al vitello d'oro credevano di star compiendo il loro pio e devoto dovere.

    Le immutabili verità di fede restano le stesse indipendentemente da ciò che ne pensiamo, indipendentemente dalle nostre disposizioni di cuore. Non è che il proclamarsi "riscopritori del battesimo" cancelli le eresie. Non è che il dichiarare di "aver incontrato il Signore" renda automaticamente legittime le liturgie carnevalesche degli strafalcioni kikiani-carmeniani. L'unica via sicura è quella della Chiesa, non quella di Kiko e Carmen e dei loro "significati" aggiuntivi e sostitutivi. Tutto ciò che il Cammino non fa alla maniera della Chiesa - come ad esempio la "comunione seduti tutti insieme" - porta dritto verso l'eresia. Tutto ciò che il Cammino esagera rispetto alla Chiesa (come la "paternità irresponsabile", come l'obbligo della Decima, come il partire "in missione" senza nemmeno conoscere adeguatamente la lingua del paese in cui si va e senza neppure considerare il futuro disastroso che ne conseguirà per i propri figli) non è gradito a Dio, poiché Dio non gradisce i superbi.

    RispondiElimina
  5. https://www.radiospada.org/2019/08/gli-errori-del-cammino-neocatecumenale/

    Ho trovato del materiale utile. Ci sono tanti spunti da considerare.

    (daIPG)

    RispondiElimina
  6. Che coloro che nel cnc "ammaestrano" si sentano superiori ai catechizzati si capisce abbastanza presto, basta conoscerli un po' e vedere come si comportano. Si vedrà ben presto che gli insegnamenti e i precetti che chiedono ai camminanti di osservare scrupolosamente per loro non valgono. Ricordo ancora una catechista scagliarsi contro dei catecumeni che non volevano far perdere giorni di scuola ai loro figli per le convivenze. Ebbene questa catechista in persona faceva la stessa identica cosa: mai e poi mai i suoi figli hanno perso un giorno di scuola per partecipare a una convivenza. Semore questa catechista pochi mesi dopo che ero entrato in comunità si scaglio' con male parole e grida contro alcuni fratelli dell'ultima comunità che si erano sbagliati e avevano osato entrare nella sala della 1a comunità dove era in corso un'agape... Potrei fare diversi esempi di totale incoerenza fra predicazione e pratica. Anche per questo il cnc ha un tasso di abbandono altissimo nei primi mesi... Quelli che rimangono, com'era capitato a me, lo fanno perché credono che questi modi di fare siano degli errori di singole persone e perché pensano che il nucleo del Cammino sia buono... Invece non è così : il Cammino è organizzato secondo una rigida struttura piramidale e gerarchica. Quelli che rimangono e ancora di più quelli che diventano catechisti accettano questa struttura profondamente anti-cristiana. Quelli che invece pensano cristianamente che ci debba essere coerenza fra quello he si predica e come si agisce, prima o poi se ne vanno. O se restano nel Cammino perché non hanno la forza di "ricominciare da capo", ci stanno male e in fin dei conti raccontano bugie a se stessi.

    RispondiElimina
  7. Purtroppo sono molto bravi a presentarsi come agnellini, poi, quando sei sotto le loro mani, diventano lupi. Gesù non ha comandato questo. In mezzo a queste persone abbiamo incontrato l'odio, travestito da proveniente da Dio, cioè odiano, ma fanno credere che loro parlano per bocca di Dio. Ma Dio mi ha dato la sua vita. Se non mi credete, quando ricordate l'odio su di voi vomitato, prendete e andate alla Santa Messa, confessatevi, sentite se il confessore vi odia, oppure ha parole di amore e perdono, e fate la Santissima Comunione. Quello è Dio.
    Credo che non ci sia più d'aggiungere.
    (daIPG)

    RispondiElimina
  8. Sono d'accordo con te. Per ogni proprio peccato, anche il peggiore, si trova la giustificazione. Però ai catecumeni si richiede obbedienza... per il "peccato" di disobbedienza ai catechisti invece non c'è giustificazione, quella si deve sempre e comunque. Ovviamente il peccato di disobbedienza ai catechisti non è in alcun modo "riconosciuto" dalla Chiesa cattolica come tale... E ovviamente bisognerebbe continuare ad obbedine a tali "catechisti" anche se, ad esempio, mentre predicano ai catecumeni la rinuncia ai beni, loro (i catechisti) cambiano la macchina ogni due tre anni (come facevano i miei, sempre però comprando auto dai 40.000 euro in su), fanno le vacanze in posti tutt'altro che economici, si comprasno la villa sulle colline (chissà con quali soldi?) ecc., ecc.

    RispondiElimina
  9. > Il grandi capi, a partire dal Supremo dove era?"

    Avranno dormito nell'attico di 7 stanze al quartiere Africano di proprietà della Fondazione Famiglia di Nazareth per l'evangelizzazione itinerante.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.