domenica 10 novembre 2019

Perché stare in ginocchio è la posizione dei Risorti

La Virtù di Inginocchiarsi.

Molte volte sono andato in chiesa e appena entro, se non vado sbadatamente, ecco che mi inginocchio davanti a Dio. 
Se ci pensiamo bene è il primo atto che si fa entrando in chiesa ed è anche l'ultimo uscendo, e poi lo si fa anche durante la Santa Messa. Spesso vedo tanti fedeli che umilmente sono lì davati al Santissimo in ginocchio e in preghiera. 

Loro stessi, stando così, ti aiutano dentro di te a ricordarti del comportamento che si deve avere in quel luogo e ciò che stai facendo, ti sono di esempio. Infatti, non sei entrato dentro una sorta di discoteca, dove puoi danzare e urlare, ma sei dentro il luogo più Sacro della Terra, davanti a Dio, che è chiuso dentro al Tabernacolo, ed è lì per te, per amore a te. 
Se pensi di percepire tutto questo con gli occhi carnali, e con la mentalità mondana e carnale, ecco che non ce la farai mai, ma ci vuole Fede e Preghiera interna costante, cioè dialogo con Gesù, e volontà di capire e di ascoltare. 

Si! Si deve ascoltare lo Spirito in noi, che ti ricorda ciò che ha detto Gesù e ti rimette avanti i segni ricevuti nella vita. Solo se pensi a tutti i pericoli, senza giudicare chi ci cade, a cui sei scampato, grazie alla Santa Eucarestia, ecco che già quello è un Miracolo Divino. 
Miracolo contro le forze del Male che cercano di piegare l'uomo nel fare una volontà malata e decaduta.
Ti accorgerai che ci sono diverse forze che interagiscono intorno a te, e con la Volontà Divina, a cui ti devi appoggiare, ecco che vedrai che la tua volontà riesce a dominare le correnti malefiche, cioè queste non avranno nessun dominio su di te. 

Ed ecco che subentra il perchè inginocchiarsi davanti a Gesù, e non lo stare in posizione eretta. 
Premetto che in posizione eretta ci stiamo per molto tempo durante la giornata, e davanti a Gesù, perchè Gesù è Dio, e per cui è ovunque. 
Per cui, quelle persone che imparano nel stare eretti in chiesa, cioè in alcuni precisi momenti, mettendo come scusa che si è risorti, e per cui si deve avere un certo modo di fare, ecco che sono in gravissimo errore. Ripeto, già ci andiamo eretti davanti a Gesù, infatti durante la Messa ci alziamo in piedi in alcuni momenti. Purtroppo è entrato un spirito errante in mezzo a noi che sta diffondendo che dovremmo stare sempre in piedi, come se stessimo trattando alla pari, e come se in alcuni momenti ben precisi non servisse umiliarsi e adorare ,in ginocchio, il tuo Creatore. Questo è un male che si sta diffondendo in mezzo a noi, e che dobbiamo iniziare a contrastare con l'esempio da dare alle persone che sono cadute nell'inganno.

Il Signore è Dio, noi no, ma sappiamo che il Signore ci rende partecipi della Sua Divinità, cioè noi siamo quei tralci della Vite descritta nella parabola. Il tralcio, benchè partecipa ed è innestato nella Vite, non è la Vite, ma è un tralcio. Il tralcio è importante, partecipa della Vite, e porta frutto, perchè riceve linfa dalla Vite. 
Per cui, in alcuni momenti ben precisi, come l'ingresso in chiesa, la fuoriuscita, a maggiormente davanti a Gesù Eucarestia, sia alla Consacrazione, e sia davanti al Tabernacolo, e ad altro, ecco che in quel momento è bene inginocchiarsi, perchè sappiamo che abbiamo davanti Dio , che si è fatto ostia per noi, e Lui è lì, noi vediamo l'ostia bianca, ma il nostro spirito, se siamo congiunti alla fede, ecco che ci ricorda che stiamo davanti a Dio che ha voluto assumere quello stato, forma, ecc, ecc.

Il punto verte lì, noi siamo creature, Lui è Dio, per cui ci si inginocchia, in segno di rispetto, umiltà, di piegare il nostro orgoglio, di abbassare la superbia, e di tanto altro. 
E' vero che siamo risorti, perchè è Lui che con il Suo Spirito ci fa risorgere dalle nostre morti, è vero che assumiamo Gesù Cristo morto e risorto per noi, ma da risorti, in segno di profondo rispetto e altro, ci inginocchiamo. 

Poi, possiamo continuare tranquillamente a stare in piedi da risorti. 
Risorti inginocchiati, perchè da Lui riceviamo lo Spirito della Resurrezione, risorti in piedi, perchè abbiamo ricevuto lo Spirito della Resurrezione, per cui andiamo a testa alta, fieri di essere risorti in Lui.

(da: Isaia Paolo Geremia)

Pace ai figli della Pace.Dio è la Pace.

107 commenti:

  1. È stata la penetrazione di massoni e modernisti ai vertici della Chiesa una delle cause scatenanti della crisi. Ne parla mons. Schneider notando come l'origine dell'idolatria della Pachamama in Vaticano sia ultimamente figlia della "libertà religiosa", concetto affermato dal Concilio e sempre invariabilmente percepito come un "diritto di adorare idoli" che Dio avrebbe dato all'uomo (ma come? Dio vorrebbe mica che l'uomo adori idoli?). Abbiamo ancora viva memoria di sacerdoti che pur di non rinunciare ad una sola virgola della loro fede e del loro sacerdozio sono stati crudelmente uccisi, e ci resterà vivissima memoria di quell'immagine del francescano "col culo per aria" inginocchiato davanti a un pezzo di legno raffigurante una divinità pagana amazzonica.

    Per questo in molti ambienti ecclesiali sono stati promossi preghiere, adorazioni eucaristiche, Messe di riparazione (ad esempio oggi ci saranno le Messe di riparazione della FSSPX).

    Ma i kikos, idolatri come sono, non faranno nulla di tutto questo - né personalmente, né in comunità, ancor meno come movimento. Per loro l'unica cosa importante è il moltiplicarsi delle comunità, cioè il proseguire lo "schema-Ponzi" per catturare nuovi "Paganti Decima", altrimenti il già scricchiolante castelletto kikiano crolla sotto il suo stesso peso.

    Il fatto è che nonostante tutti i pomposi proclami in contrario, un kikos non ha alcuna devozione per il Santissimo Sacramento. Noialtri cattolici, al sentir bestemmiare, al sentir nominare l'idolatria a un pezzo di legno, o peggio un sacrilegio eucaristico, proviamo dolore perché sappiamo chi è Dio, sappiamo cosa significa davanti a Dio l'adorare un pezzo di legno, sappiamo Chi c'è realmente nel Santissimo Sacramento. Per questo, nel nostro piccolo, facciamo gesti di riparazione alle offese fatte a Dio; gesti personali, anonimi, di cui non abbiamo bisogno di parlare (tanto meno di vantarcene), e gesti comunitari partecipando a iniziative come ad esempio quella sopra descritta.

    Il tipico kikos, essendo un perfetto idolatra, non avverte minimamente quel dolore: se cominciasse ad avvertirlo, ha già un piede e mezzo fuori dal Cammino, perché il Cammino esige che nulla sia più importante del triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino. Chi prova genunina devozione per il Santissimo Sacramento finisce inevitabilmente per capire quale sacrilega carnevalata è la celebrazione kikista-carmenista del sabato sera, che ti obbliga al gesto dell'Alzatina Ipocrita e la Comunione Seduti, cioè ad essere ipocrita e disubbidiente alla Chiesa proprio nel momento in cui stai ricevendo il Corpo di Cristo.

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    1. Tripudio è una trombetta che fa sempre sorridere, sempre che che si prendano le sue esternazioni "pernacchiose" per il verso giusto.
      Prima ha ululato a favore dell'evangeizzazione contro ogni proselitismo e quindi, traducendo il tutto nei termini dell'antropologia, si direbbe che voglia affermare: non acculturiamo non facciamo come in passato che abbiamo preso gli "uomini diversi da noi" a cannonate.

      Poi accade che vengono invitati degli amazzonici e questi si portano appresso i loro "idoli", come i cristiani si portano appresso il crocefisso, ed ecco che Tripudiio applaude chi questi idoli li butta a fiume, quando sarebbe stato ben più semplici non collocarli dove sono stati messi, oppure, a danno fatto, restituirle ai fedeli della "religione della Terra madre" (della cui complessità si è fatto mentore Gerardo Reichel Dolmatoff che ci ha vissuto per decenni) i quali almeno una cosa l'hanno dimostrata, ovvero che uomo e ambiente possono andare d'accordo.
      Ma ça va sans dire nella mente tripudiesca tutto si tiene
      Poi il Nostro s'impegna in una intemerata con i cappuccini con il deredano per aria (che effettivamete nun se' ponno vede' se non altro perchè sono oggettivamente ridicoli, oltre che blasfemi)
      Ma il Nostro si scorda e si potrebbe fare un lungo elenco sul tema della commistione tra paganesimo e cristianesimo perdurata almeno per tutto il Rinascimento (di cui l'appartamneto Borgia al vaticano, in cui campeggia Iside e Osiride di cui il papa si sente discendente -se non erro non trovo il libro di Baltrusaitis - è l'exemplum maximum), si scorda dell'impianto musulmano della Divina Commedia, si scorda dell'astrologia dell'alchimia, della cabala e dell'ermetismo presenti nell'iconografia cristiana in maniera diffusa e pervasiva che, a corrente alternata, sono state nello stesso dna del cristinianesimo.
      Del resto queste innervature costituzionali sono state ben poste in evidenza da Aby Warburg dal cui seme è nato l'omonimo istituto che di queste faccende si occupa e ha a disposizione una biblioteca di 350.000 pubblicazioni
      Anzi il buon Warburg nel suo aureo libretto, Il rituale del serpente, ha messo in evidenza, sia le profonde connessioni che legano il serpente mosaico al rituale sopraddetto presso gli indios dei pueblo, sia la costante presenza di idoli pagani sullo stesso altare del sacrificio. Vorrei dire di più e solo per esempio di questo sincretismo diffuso (per cui sia chiaro non parteggio affatto) prelevo questo brano che mostra, per l'ennesima volta, il volto 'vero' del cristiamesimo dialogante ed evangelizzante, inclusivo e tollerante
      "La religiosità nell'isola di Cuba è il frutto dell'incontro fra le tradizioni provenienti da alcune zone dell'Africa occidentale (principalmente la Nigeria)ed il cattolicesimo dei coloni spagnoli. Questi ultimi deportarono e schiavizzarono centinaia di migliaia di uomini e donne appartenenti all'etnia chiamata “yoruba”. Da parte dei dominatori non ci fu una vera e propria opera di evangelizzazione ma una brutale repressione di qualsiasi rituale ritenuto pagano. Per poter continuare ad adorare le proprie divinità(“orichas”), gli schiavi le mascherarono con i santi cristiani. Il termine “Santeria” fu coniato dagli spagnoli stessi in senso dispregiativo in quanto non comprendevano questa esagerata devozione verso i santi cattolici.Questo inganno ha facilitato il sincretismo fra le due religiosità che è andato evolvendosi nel corso dei decenni e che tuttora continua a plasmarsiai cambiamenti della società cubana..."
      Si potrebberro scrivere decine di pagine sul tema...ma poi qualche sapiente, che ha preso troppo sole nella battaglia contro gli Amorei, decreta che sono un "figlio delle tenebre" che ce l'ha coi figli della luce come lui che profetizza col copia e incolla. Non vorrei essere "re-evangelizzato" anch'io, una volta è sufficiente.



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    2. Ariecco lo gnostikiko - cioè quello che crede che il cristianesimo coincida con una variante dell'eresia gnostica (l'eresia degli autoeletti sapientoni), e che crede di acquisire autorevolezza vomitando titoli di libri e nomi di autori accomunati solo dal fatto che non hanno promosso né la vera fede, né la vera Chiesa, né la spiritualità dei santi.

      In breve: non c'è peggior sordo di chi non vuole udire - e naturalmente il patetico soggetto del commento delle 11:06 crede che a furia di calunniare e di proporre interpretazioni sbagliate di ciò che non si cura nemmeno di leggere, alla fine qualcosa resterà.

      Nello spazio commenti di questo blog riceviamo spessissimo commenti cretini come questo delle 11:06, talvolta contro il sottoscritto, talaltra contro altri autori del blog. Il fatto è che 2 + 2 fa 4 indipendentemente da chi lo dice. Per questo i commenti intesi a far perdere tempo al prossimo non vengono pubblicati. L'argomento di questo blog è il Cammino Neocatecumenale, non la vita e le convinzioni di chi contribuisce inviando commenti. Si può dissentire da un argomento, ma l'accanirsi contro le persone indica incapacità di controargomentare - con o senza Sommi Importanti Autori di Libroni Ponderosi a (presunto) sostegno.

      Ma vediamo come ha articolato la sua esternazione mattutina (passa le giornate intere su questo blog):

      1) tenta di insultarmi, come se ciò avesse valore;

      2) blatera di "evangelizzazione" senza precisare cosa sia. Ebbene, evangelizzare consiste solo nel trasmettere il Vangelo, quello vero, non quello adulterato. I kikos come lui si illudono che "evangelizzare" sia lo strumento per reclutare adepti alla Chiesa o a qualche gruppo. Capite quanto madornale è il suo errore? Il Vangelo ridotto a strumentino tattico di club bramosi di aumentare il numero dei propri adepti! Ha confuso "evangelizzazione" con "proselitismo" e poi si permette anche di elucubrare a seconda di come gli garba. Ma questa è solo l'ennesima dimostrazione che il soggetto tenta di intervenire su questo blog solo per affermare sé stesso: "ehi, sono io ad aver qualcosa da insegnare a voi! non intendo mica leggere ciò che pubblicate, non ho mica da capire ciò che dicono i miei interlocutori! vi prego, ascoltatemi!"

      3) mi mette in bocca parole che non ho detto (proprio come fanno tutti i mentitori) fingendo di vedere "svolte antropologiche" per non far notare di essere stato lui il primo a mercificare l'evangelizzazione riducendola a pezza d'appoggio per reclutare seguaci;

      4) ancor prima del sottoscritto, è stato mons. Schneider ad applaudire colui che gettando al fiume gli idoli ha dimostrato di non essere idolatra. L'idolatria, oggi, si esprime sotto forma di insensato e ossessivo "dialogo" che non parte né dalle immutabili verità di fede, né dalla verità dei fatti verificabile da tutti, e pertanto non porta da nessuna parte. Fra l'altro, mettere insieme la questione del Pachamama con quella del proselitismo mi fa genuinamente chiedere: ma questo gnostikiko è ubriaco già prima di pranzo? Perfino un ragazzino potrebbe arrivarci ragionando tra sé e sé: se una raffigurazione cristiana fosse stata proposta alla preghiera degli idolatri in un tempio idolatra, quanto tempo sarebbe passato prima di veder gettata tale raffigurazione nel più vicino fiume? Orsù, la risposta non è difficile...

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    3. 5) oh, ma guarda: il Mentore Dolmatoff: proprio quello che ci vuole in un blog che parla del Cammino Neocatecumenale... e cosa avrebbe dimostrato il Mentore Dolmatoff? Nientemeno che "uomo e ambiente possono andare d'accordo". Ma che profondità di pensiero! Che augusta e inaudita verità! Qual rivelazione calata dall'alto del Mentore Dolmatoff sull'umanità e sui cattolici! (come se i cattolici avessero volutamente, deliberatamente, odiosamente, studiosamente dichiarato guerra all'ambiente...). È il Mentore Dolmatoff, perbacco! informatevi, banda di ignorantoni! Ecco qui a voi il Mentore Gnostikiko che vi mentorizza sul Mentore Dolmatoff! Applauditelo! (lo gnostikiko, mica il Mentore Dolmatoff).

      6) riguardo all'intemerata sui religiosi "cattolici" che in teoria avevano donato la propria vita a Cristo emettendo addirittura voto di povertà, castità e obbedienza per poi prostrarsi agli idoli con sedere per aria a favor di telecamere, non sarà certo il mio disprezzo il loro problema. Se non si pentono seriamente, bruceranno tra le fiamme dell'inferno e non potranno dire di non esserselo meritato. Proprio loro che quotidianamente pregano il breviario, leggono la Bibbia, meditano sulla Parola del Signore, proprio loro che conoscono benissimo il significato del termine "idoli", proprio loro si vanno a prostrare davanti a un idolo. E il caro fratello gnostikiko cosa fa? Pur di attaccare il sottoscritto, va difendendo gli idolatri. Ma scusate: riguardo allo scempio dottrinale e liturgico operato dal Cammino, non c'è nient'altro di efficace che il prendersela sgangheratamente con un collaboratore di un blog? (se ci fate caso, nella mentalità neocatecumenale "zittire/calunniare chi dice la scomoda verità" equivale a cancellare la scomoda verità).

      7) "ehi, guardate come sono acculturato! Dolmatoff! Baltrusaitis! Warburg! Sgomberonte!" Ma per piacere...

      8) "...Borgia! Commistione! Rinascimento! Osiride! Alchimia! Yoruba!" Ma per favore... A parte il fatto che nessuno degli autori citati è rilevante per la fede cattolica (se non in negativo: "guardate senza fede quei poveracci dove finiscono a elucubrare"), a parte il fatto che nessuno degli argomenti citati ha a che fare con il Cammino Neocatecumenale, quella catasta di teorie è stata elaborata per lo più in spregio alla fede, non allo scopo di conoscerne onestamente l'essenza e le conseguenze.

      9) "Una biblioteca di 350.000 pubblicazioni". Oh, perbacco, che bell'immagine. Ma di fronte a tanti libri, come si fa a capire quali leggere? Matematicamente parlando, leggendo dieci libri al giorno impiegheremmo un secolo intero per leggere tutta quella biblioteca. Allora il punto non è leggere libri, ma leggere buoni libri: esattamente quelli che lo gnostikiko evita come la peste. Infatti non gli interessa crescere nella fede, non gli interessa conoscere e far conoscere il Vangelo: gli interessa solo "spararsi le pose" su un blog aggredendo chiunque non lodi il Cammino Neocatecumenale. (Verrebbe persino da dire: meno male che spreca le sue giornate tentando di farsi pubblicare commenti su questo blog; in altri posti dell'internet rischia davvero di riuscire a trovare qualche ingenuo da circuire).

      10) Lo gnostikiko, avendo avidamente letto solo libercoli di propaganda anticattolica, non manca mai di tirare una staffilata contro l'evangelizzazione del passato, ritenendola universalmente "brutale", ingiusta, sbagliata, portata avanti con i più lerci mezzi che si possano immaginare. Lo gnostikiko odia la salvezza delle anime, e questo, da solo, è un argomento più che sufficiente per mostrare a quali "vette" porta il neocatecumenalismo.

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    4. Amicone nostro, le tue stesse lucubrazioni dimostrano che sei nel buio più totale. Chi ha Gesù non ha bisogno di appoggiarsi a lucubrazioni di persone in giro.
      (IPG)

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    5. Vedo che sei lì e sbavi. Perché?
      (IPG)

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    6. Se dici la verità? Davanti a tutti dì quando avrei preso il colpo di sole?
      (IPG)

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    7. A chi dovremmo credere? A te. Un uomo che spara fantasie insulse?
      Lo so, ti piacerebbe essere seguito, ma devi dare prova. Sei Dio? Chi sei?
      Racconti storie passate, facendoti passare per colui che ha in mano la verità. Bella tecnica. Raccontare fatti, mettendo a credere che il prossimo sia in errore. Per cui il racconto del sole, che non ti entra dentro quella testa. Tu non hai bisogno di essere rievangelizzato,stai tranquillo, tu necessiti di essere evangelizzato. Ovviamente senza imposizioni. Sei libero di credere e non credere.
      (IPG)

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    8. Scusatemi ma oggi ho voglia di dare. Non andiamo dietro alle menti ottenebrate, le quali nella loro caduta si circondano di nomi,fatti, pubblicazioni. Se osservate bene, costui ha scritto tanto, il tutto con paroloni, si fa passare passare per il sapientone, ma realmente vende il fumo, ed anche il veleno. Ciò che scrive, ha la classica facciata imbiancata, ma il tutto è stato inserito per spirito di contesa. Come potete vedere, non nomina mai Gesù, la Madonna, e Dio, ma nomina uomini. Perché? Perché è un fallacie, prende vanto dalla carne, per cui dalle cose terrene, in quanto, presumo, si basa sulle cose sensibili. Ma Dio è Spirito, cioè ciò che intendiamo in questo momento essere Spirito, non ciò che altri interpretano. Eppure,conoscendoli, il Signore diè fatto carne, cosicché ha dato loro anche la prova tangibile. Da qui, ecco, credo, non ci siano più scuse. Chi non vuole credere, ecco che neanche se vedrà uno risorto dai morti, costui continuerà a non credere. In quanto si posto in una posizione fallace, come se Dio dovesse servirlo nella sua ottusità, per cui dovesse piegarsi al suo ragionamento, e per cui, come se Dio fosse in errore, e lui, uomo, nel giusto.
      (IPG)

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    9. Egli si illude, ma enormemente. Chi può piegare il Signore Dio. Non esiste nulla e mai esisterà. Siamo noi che dobbiamo piegarci, davanti all'Onnipotente. Egli è voluto venire in mezzo a noi, parlo di un aspetto, anche per mostrarci a che livello di presunzione siamo capaci. Mettere un Dio in Croce, e per presunzione mondana. Ecco l'uomo a che livello può precipitare.
      (IPG)

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    10. Anonimo11 novembre 2019 11:06
      Comunque sia, vorrei dirti che se mi accendo, sappi che non ti porto rancore.Ma ci stiamo scambiando i nostri punti di vista, tutto qua. Questo vale sia per il passato che per il futuro.
      Se in passato ti è stato detto figlio delle tenebre, forse hai scritto cose tenebrose, e per cui ho usato quel metodo.
      Vorrei vederti più nel Signore e meno del mondo, sappi che il mondo non ha nulla da darti, tutto è di Dio, nulla del mondo, ma vi è l'inganno, e per cui l'illusione ci mette a credere che ci sia una corrente che domina ogni cosa. E' l'uomo che è decaduto, e per cui se l'uomo riesce a dominare il male, e può riuscire con la Volontà di Dio, ecco che a quel punto si apre la via della Pace. Tu non sai cosa è, e cosa è stato, non sai della notte, e dell'alba di Pace, non sai tante cose, credi di sapere, pensi che seguire collegamenti fantasiosi pagani nel passato ti diano una forma di conoscere le cose. Carissimo, l'uomo, se Dio non gli dona Luce, è destinato a vagare nelle tenebre più fitte, senza Dio non c'è Luce. E per cui tu hai seguito come dei lampi, dei bagliori nella notte, persone che fanno un miscuglio di cose, idoli, preghiere alla terra, rituali, ecc, ecc.
      Carissimo, esiste solo una cosa su questa terra: Gesù Cristo Nostro Signore. Il resto, senza disprezzare, è il NULLA. Ovviamente non vanno disprezzate le persone che fanno alcuni rituali, come quelli amazzonici, tant'è che trovo giusto accoglierle con misericordia, e piano piano far capire loro la Verità, che è Gesù. Sarà Gesù che farà in modo di farsi capire, noi dobbiamo solamente fare la nostra parte. Ma il voler abbassare Dio, cioè il Signore che è nella Chiesa, agli idoli, carissimo non è possibile. Io non penso che il Papa sia stato così sprovveduto ad accettare gli idoli, credo che lo abbia fatto per un fine di bene evangelico, come uno che fa entrare il ladro perchè sa che lo può immobilizzare ed assicurare alla giustizia. Però non condanno, neanche, quella persona che ha buttato gli idoli nel Tevere, proprio no, perchè ha agito secondo la sua coscienza, e di certo non è andato a rubare, perchè la chiesa e Casa di Tutti, lì dentro c'è il Signore, e per cui è Casa sua, in quanto quel ragazzo è figlio di Dio. Quei riti, per evitare confusione e pericoli, si potevano fare in altri luoghi, non dentro le chiese, e il materiale lo si poteva mettere dentro altri luoghi, ripeto non dentro le chiese. Si dava lo stesso un'impronta ecumenica, se così vogliamo dire, ma senza violare lo Spazio Sacro.
      Ti do una prova, che adesso ricordo:
      5 I *Filistei, quindi, presero l'*arca di Dio e la trasportarono da Eben-Ezer a Asdod; 2 presero l'arca di Dio, la portarono nella casa di *Dagon e la misero accanto a Dagon. 3 E il giorno dopo, gli Asdodei, alzatisi di buon'ora, trovarono Dagon caduto con la faccia a terra, davanti all'arca del Signore. Presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 4 Il giorno dopo, alzatisi di buon'ora, trovarono che Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra, davanti all'arca del Signore; la testa e le due mani di Dagon erano, mozzate, sulla soglia e non gli restava piú che il tronco. 5 Perciò, fino al giorno d'oggi, i *sacerdoti di Dagon e tutti quelli che entrano nella casa di Dagon a Asdod non mettono il piede sulla soglia.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  3. Vi metto degli spunti presi dall'Apocalisse, e poi inserisco altri presi dai Vangeli.

    Per onore della verità( che spero di seguire e spero di non errare) vi è un passaggio dove si parla di stare in piedi, ma vi ripeto, noi ci stiamo in piedi durante la Santa Messa, e per cui nessuno è contro, ma ve ne sono molti nei quali si parla di inginocchiarsi, e non ne sono pochi.

    Ecco cosa ho trovato:

    [9] E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli,

    [10] i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo:

    [11] "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
    di ricevere la gloria, l'onore e la potenza,
    perché tu hai creato tutte le cose,
    e per la tua volontà furono create e sussistono".


    [10] E gridavano a gran voce:
    "La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello".

    [11] Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:

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  4. 9Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10E gridavano a gran voce:
    'La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello'.
    11Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
    12'Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen'.
    [13] Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?".

    [14] Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello.

    [15] Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.

    [8] E quando l'ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi.

    [9] Cantavano un canto nuovo:
    "Tu sei degno di prendere il libro
    e di aprirne i sigilli,
    perché sei stato immolato
    e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
    uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

    [10] e li hai costituiti per il nostro Dio
    un regno di sacerdoti
    e regneranno sopra la terra".

    [11] Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia

    [12] e dicevano a gran voce:
    "L'Agnello che fu immolato
    è degno di ricevere potenza e ricchezza,
    sapienza e forza,
    onore, gloria e benedizione".

    [13] Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano:
    "A Colui che siede sul trono e all'Agnello
    lode, onore, gloria e potenza,
    nei secoli dei secoli".

    [14] E i quattro esseri viventi dicevano: "Amen". E i vegliardi si prostrarono in adorazione.
    [10] Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: "Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare". La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia.

    [8] Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate.

    [9] Ma egli mi disse: "Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare".

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  5. Come si può vedere l'inginocchiarsi non è reato, come vorrebbero far pensare alcuni, che si agitano e sparlano senza sapere. Ad un certo punto si parla della moltitudine immensa che stava in piedi, nessuno è contrario, infatti non possiamo passare tutta la vita o l'eternità in ginocchio, e questo Dio non lo vuole. Ma se osservate, ci sono molti passaggi che ci indicano che è bene inginocchiarsi in alcuni momenti.
    In più vi metto un passaggio della Liturgia di oggi, che ci da un dettaglio, e non di poco conto:

    Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
    perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
    perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
    perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
    23 Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie». 24 Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? 25 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26 A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore».
    5 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
    5 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
    5 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  7. "Vi sono ambienti, che esercitano notevole influenza, che cercano di convincerci che non bisogna inginocchiarsi. Dicono che questo gesto non si adatta alla nostra cultura (ma a quale, allora?); non è conveniente per l’uomo maturo, che va incontro a Dio stando diritto, o, quanto meno, non si addice all’uomo redento, che mediante Cristo è divenuto una persona libera e che, proprio per questo, non ha più bisogno di inginocchiarsi (...)
    L’incapacità a inginocchiarsi appare addirittura come l’essenza stessa del diabolico.

    Ma non voglio andare troppo in là. Vorrei aggiungere solo un’osservazione: l’espressione con cui Luca descrive l’atto di inginocchiarsi dei cristiani (theis ta gonata) è sconosciuta al greco classico. Si tratta di una parola specificamente cristiana. Con questa osservazione il cerchio si chiude là dove avevamo cominciato le nostre riflessioni. Può forse essere vero che l’inginocchiarsi è estraneo alla cultura moderna – appunto nella misura in cui si tratta di una cultura che si è allontanata dalla fede e che non conosce più colui di fronte al quale inginocchiarsi è il gesto giusto, anzi quello interiormente necessario.

    Chi impara a credere, impara a inginocchiarsi; una fede o una liturgia che non conoscano più l’atto di inginocchiarsi, sono ammalate in un punto centrale. Dove questo gesto è andato perduto, dobbiamo nuovamente apprenderlo, così da rimanere con la nostra preghiera nella comunione degli apostoli e dei martiri, nella comunione di tutto il cosmo, nell’unità con Gesù Cristo stesso"

    J.Ratzinger, "Introduzione allo spirito della liturgia", vedi qui: http://scrittidijosephratzinger.blogspot.com/2013/05/chi-impara-credere-impara-ad.html?m=1

    Tomista ex NC

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  8. La cosa che fin dall'inizio mi ha colpito dei camminanti, almeno quelli che seguono il Cammino da un certo tempo e che non possono essere più definiti neofiti, è che TUTTI, SEMPRE e OVUNQUE mai si inginocchiano davanti a Dio.
    Li vedevo fare un inchino "rituale" davanti al Santissimo e all'inizio non capivo il perché avessero abitudini diverse non solo nei loro incontri, ma sempre. Come se qualcuno gli avesse detto "Si fa così, questo è il modo corretto di rapportarsi al Santissimo Sacramento".

    Può capitare che qualche credente in Chiesa passi davanti al Santissimo senza inginocchiarsi e senza per questo avere la volontà di mancargli di rispetto. Forse è per distrazione, forse per poca devozione, ma nella maggior parte dei casi credo manchi il senso del mancare di rispetto a Dio. Magari in altra occasione quelle persone si inginocchiano.

    Ma per i camminanti è diverso: a loro non CAPITA di non genuflettersi, loro NON si genuflettono. Punto.

    Probabilmente neanche loro hanno intenzione di mancare di rispetto al Santissimo, ma credono che inginocchiarsi davanti a Lui "non si fa".
    Cioè: hanno di fatto metabolizzato il messaggio: "VIETATO INGINOCCHIARSI"!
    Un messaggio capace di RIPROGRAMMARE, se così si può dire, il rapporto tra l'anima e Dio, che è mediato non dalla Chiesa, ma dal CAMMINO! Un rapporto chè è lo specchio del rapporto tra il Cammino e Dio: "Mai inginocchiarsi"!
    Mi ricorda qualcuno che ora sta all'inferno.

    La teologia spirituale ci dice quanto sono importanti le abitudini: quelle buone possono trasformarsi in virtù (purché non divengano poi un ostacolo per progredire) e quelle cattive possono diventare vizi.

    Ieri in Chiesa sono entrati un gruppo di giovani: a parte qualcuno, nessuno si è inginocchiato e ha fatto il Nome del Padre e la cosa mi ha colpito. Forse non erano tanto religiosi.
    Ma i camminanti mi colpiscono ancora di più: loro, che sarebbero i veri religiosi, anzi, che esprimono (così dicono) la vera fede, non si inginocchiano MAI.
    Come l'uomo di una vecchia pubblicità che non doveva chiedere MAI.
    Sembra lo facciano per PRINCIPIO, un loro principio che, evidentemente, non appartiene alla Chiesa.

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  9. Quando ero ancora in comunità, in una sola occasione era previsto di inginocchiarsi.
    Cioè durante unabliturgia "penitenziale" cioè le confessioni individuali programmate in comunità, prima di una convivenza o altro impegno comunitario.
    In quella occasione era d'obbligo inginocchiarsi e tutti a carponi obbedienti alla "consuetudine" neocatecumenale.
    LUCA

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    1. Il gesto dell'inginocchiarsi risale a tempi antichissimi (cfr. Rm 14,11 che lo cita dall'Antico Testamento; ed anche Fil 2,10 che dice: «nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra»), ed anche al di fuori del cattolicesimo è stato sempre pressoché ovunque un segno di umiltà e sottomissione.

      Ma nel Cammino ci si inginocchia solo davanti a Kiko; eventualmente anche in occasioni di "penitenziali" o para-liturgie, ma mai davanti al vero Re dei Re. Dato che i kikos non credono nella presenza reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, rifiutano di inginocchiarsi davanti al Santissimo, anzi, addirittura celebrano nelle salette con seggiole pieghevoli e tavolinetti smontabili avendo accuratamente eliminato ogni elemento sacro e ogni possibilità di inginocchiarsi. Nonostante qualsiasi loro discorsone inteso ad ingannarvi, parlano i fatti.

      L'unica forma di "arte sacra" ammessa nel chiuso delle polverose salette kikiane-carmeniane consiste nelle deiezioni canore-pittorice del signor Kiko Argüello, laico narcisista oltre che laido ed eretico. Se la devozione dei kikos per la Beatissima Vergine fosse qualcosa di sincero adopererebbero nelle loro liturgie tutte le grandi rappresentazioni tradizionali. E invece no: è ammessa solo la Nueva Estetica de «i nuovi falsi profeti» (così li definì padre Pio ancor prima che si incistassero a Roma).

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  10. DECLINO DELL'EUCARESTIA
    La crisi che il clero, la Chiesa, l'Occidente e il mondo stanno vivendo è radicalmente una crisi spirituale, una crisi di fede in Dio. È una crisi antropologica; quella economico-sociale ne è solo un corollario: certamente drammatico, ma un corollario. Il declino della fede nella presenza effettiva di Gesù Eucaristia è al centro dell'attuale crisi e declino della Chiesa, specialmente in Occidente.

    COMUNIONE IN GINOCCHIO
    Alcuni sacerdoti rifiutano la comunione in ginocchio. Ma così umiliano Gesù. Allora non arrabbiatevi, ma umiliate il vostro cuore e inginocchiatelo

    CHE FARE?

    PREGHIERA: Colui che prega si salva, colui che non prega è dannato, ha detto Sant'Alfonso. Una Chiesa che non porta la preghiera come bene più prezioso corre verso la perdita di sé stessa. Se non riprendiamo il senso delle veglie lunghe e pazienti con il Signore, lo tradiremo. Gli Apostoli lo fecero: crediamo noi stessi di essere migliori di loro? Non si tratta di moltiplicare le parole. Si tratta di fare silenzio e di adorare. Si tratta di inginocchiarsi. Vi dico senza esitazione: Volete elevare la Chiesa? Allora inginocchiatevi! L'uomo non è grande e raggiunge la sua nobiltà più alta solo quando si inginocchia davanti a Dio. L'uomo alto è umile e l'uomo umile è in ginocchio! Un uomo in ginocchio è più potente del mondo! È un baluardo inespugnabile contro l'ateismo, il pensiero dominante e la follia degli uomini. Un uomo in ginocchio scuote l'orgoglio di Satana!

    https://lanuovabq.it/it/sarah-celibato-preghiera-e-dottrina-ecco-come-usciremo-dalla-crisi-della-chiesa

    (IPG)

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  11. Uomo Libero!!!!!!!!!!10 novembre 2019 alle ore 21:27

    IL CRISTIANO SI INGINOCCHIA, IL SEGUACE DI KIKO È UNA SENTINELLA IN PIEDI...

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    1. Ancora con le stronzate di uomo libero che non fanno ridere nessuno... E la perpetrata censura ai commenti dei neocatecumenali... Tripudiello pulcinella sei un BUFFONE.

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    2. Ecco, era da tempo che aspettavo di farmi due risate e di rispondere ad un commento come questo delle 16:06.

      Proprio i kikos che fingono di non capire, proprio loro che vengono qui a rispondere senza leggere, proprio loro si lamentano di aver letto e capito i commenti a firma Uomo Libero.

      Infatti lo sanno già che se impiegassero lo stesso impegno per verificare ciò che viene pubblicato su questo blog, capirebbero ciò che l'idolo Kiko non vuole che si capisca. E abbandonerebbero subito il Cammino, per abbracciare finalmente l'unica vera fede cattolica.

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    3. Carissimi. Come potete vedere, ma si potrebbe dire toccare con mano, amano accusare gli altri di ciò che fanno realmente loro. Chi volesse capire, ecco che è invitato ad andare nei loro ambiti a commentare. Vedrete che quel dire "buffone" è proprio indirizzato a loro stessi. Stanno parlando proprio di loro, di ciò che hanno fatto da sempre agli altri. Perché? Si pensano gli eletti, i ripieni, la vera chiesa, i detentori della unica verità. Ma carissimi, noi tutti siamo battezzati, per cui segnati dalla Chiesa, e siamo in comunione con Essa, e per cui: pensano di non essere visti?
      (IPG)

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  12. E di quelle donne in minigonna che hanno le gambe accavallate durante la celebrazione ne vogliamo parlare!!...addirittura c era un catechista che per tutto il tempo della messa masticava il chewing gum.(LILLY)

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  13. Vi diró di più,ci si inginocchia anche dopo il canto dell agnello,quando il sacerdote dice:ECCO L AGNELLO DI DIO CHE TOGLIE I PECCATI DEL MONDO,e dopo aver preso la comunione..si resta in ginocchio fino a quando il sacerdote non ripone il CORPO DI CRISTO NEL TABERNACOLO.(LILLY)

    RispondiElimina
  14. Il punto in questione è il fatto che c'è un gruppo di persone, che sono convinte di poter insegnare agli altri, e che insegnano deviazioni. Costoro si credono di essere i veri cristiani, come se dopo tanti secoli fosse arrivata,finalmente,la luce sulla terra, prima di loro era tutto buio. Carissimi, è vero il contrario. Vi ricordate l'accusa di chi sputa sul piatto nel quale mangiava? Ecco che avete davanti chi accusa gli altri di ciò che fanno loro. La famosa ipocrisia. Sono persone ipocrite,fanatici,millantatori, fissate con la propria fazione, che manipolano le coscienze per spirito fazioso. Amano nominare il Papa, ma nello stesso tempo lo odiano, in quanto gli sputano in faccia alla prima occasione, infatti, non vi dimenticate la famosa frase su Papa Benedetto. Usano parole che hanno lo scopo di piegare il prossimo alla propria volontà. Carissimi se vi viene un fissato, che vi spara paroloni, e fa altro, come farsi campare dal prossimo, non è lo Spirito Santo, ma è lo spirito mondano mascherato. Gesù non ha mai vissuto sulle spalle del prossimo. È vero che dobbiamo aiutare la Chiesa, e gli apostoli, ma il farsi passare per gitano, e il propagare menzogne,ecco che non è Chiesa. Costoro sono decaduti, oppure non hanno mai voluto fare seriamente la volontà di Dio. Amano farsi i voli mentali evangelici, li sentirete proclamarsi apostoli e inviati, fanno voli fantasiosi dentro stanze di hotel, dove si fanno pagare pranzi e pernottamenti e altro.
    (segue)

    RispondiElimina
  15. Ma cosa dice la CHIESA circa quando inginocchiarsi, e perchè lo dice?

    OGMR = Ordinamento Generale del Messale Romano (2004), Editio Typica Tertia.

    OGMR 43. [...] S’INGINOCCHINO poi alla consacrazione, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la ristrettezza del luogo, o il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli motivi. Quelli che non si inginocchiano alla consacrazione, facciano un profondo inchino mentre il sacerdote genuflette dopo la consacrazione.

    La Chiesa ci chiede, attraverso le indicazioni contenute nell'OGMR al n° 43, di INGINOCCHIARCI al momento della consacrazione.

    OGMR 1. Cristo Signore, desiderando celebrare con i suoi discepoli il banchetto pasquale, nel quale istituì il SACRIFICIO del suo Corpo e del suo Sangue.

    OGMR 2. La NATURA SACRIFICALE della Messa, solennemente affermata dal Concilio di Trento, in armonia con tutta la tradizione della Chiesa, è stata riaffermata dal Concilio Vaticano II, che ha pronunciato, a proposito della Messa, queste significative parole: "Il nostro Salvatore nell’ultima Cena... istituì il SACRIFICIO eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue, al fine di perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della croce, e di affidare così alla sua diletta sposa, la Chiesa, il memoriale della sua morte e risurrezione".
    Questo stesso insegnamento del Concilio si ritrova costantemente nelle formule della Messa. Tale dottrina infatti, enunciata con precisione in questo testo dell’antico Sacramentario detto Leoniano: "ogni volta che celebriamo il memoriale di questo SACRIFICIO, si compie l’opera della nostra REDENZIONE".


    Annalisa

    (PARTE 1... CONTINUA)

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    Risposte
    1. Guarda caso in cammino sono tutti malati, le salette tutte strette e c é la folla a ogni celebrazione, per questo non possono inginocchiarsi,MA POVERINI fate pietà e menomale!!.. che ci sono persone che vi vogliono insegnare il comportamento e il rispetto di come si sta davanti a Cristo,comportamento che ci é stato insegnato dalla chiesa da oltre 2000 anni.E delle gambe accavallate e del cewing gum questa pure é una bugia?nelle salette sembra una sfilata di moda a ogni celebrazione,che invece di stare raccolti in preghiera si fanno pettegolezzi nel dire chi ha il vestito più bello.(LILLY).

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  16. (CONTINUAZIONE della PARTE 1...)

    Sembra che la preghiera in ginocchio non fosse usuale nei primi secoli del Cristianesimo: era praticata solo nei periodi penitenziali, ed era quindi considerato un di PENITENZA.
    Il primo Concilio di Nicea (del 325 d.C.), per quanto riguarda l'inginocchiarsi, stabilì quanto segue al canone 20:
    20. "Poiché vi sono alcuni che inginocchiarsi di Domenica e durante la stagione di Pentecoste, questo santo sinodo decreti che, in modo che lo stesso osservanze possono essere mantenute in ogni diocesi, si dovrebbe offrire la propria preghiera al Signore in piedi."
    Nei primi albori del cristianesimo questa preghiera non era molto usata da parte dei Cristiani. Infatti, il Concilio di Nicea (325) la proibì esplicitamente per le Domeniche e tutto il Tempo Pasquale. Fu riservata ai giorni penitenziali. Nei giorni che andavano da Pasqua a Pentecoste, alcuni fedeli restavano inginocchiati durante le preghiere liturgiche: i genuflectentes erano il secondo grado dei catecumeni.

    Successivamente, a partire dai secoli XIII-XIV, la posizione in ginocchio entrò nella Messa, dove si intendeva privilegiare il suo aspetto di gesto di ADORAZIONE, non tanto di penitenza.

    Mettersi in ginocchio è fondamentale per esprimere:
    - PENITENZA, riconoscimento del proprio peccato;
    - ADORAZIONE, sottomissione e dipendenza;
    - PREGHIERA RACCOLTA e intensa.

    Nella Sacra Scrittura questo atteggiamento si trova quando una persona o un gruppo vuole pregare o manifestare la propria supplica, adorare o esprimere il proprio pentimento: "Terminato l’olocausto, il re e tutti i presenti si inginocchiarono" (2Cr 29,29); si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra (Ne 8,6b); "Venite, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati" (Sal 94, 6).
    In ginocchio prega Salomone:
    - "Quando Salomone ebbe finito.. si alzò davanti all’altare del Signore dove era inginocchiato..." (1Re 8,54; 2 Cr 6,13).
    - Daniele prega in ginocchio nell’esilio, guardando Gerusalemme: "Daniele (...) in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio..." (Dn 6,11).
    - Questo passo si riferisce alla preghiera personale: "All’offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione... e sono caduto in ginocchio..." (Esd 9,5).

    Dio lo esige in virtù del suo dominio supremo su tutta la Creazione: "davanti a me si piegherà ogni ginocchio" (Is 45,23).

    Annalisa

    (PARTE 2... CONTINUA)

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  17. (CONTINUAZIONE della PARTE 2)

    Nel Nuovo Testamento, la terminologia greca nelle diverse espressioni: "Porsi in ginocchio" (Mc 15,19), "Inginocchiarsi" (Mt 27,29), "prostrarsi" (Mt 2,2), "cadere sulla faccia" (Lc 22,41), piegare le ginocchia secondo lo stile liturgico: "ogni ginocchio si piegherà davanti a me" (Rm 14,11), non distingue di proposito l’atto della genuflessione alla prostrazione completa.
    Perciò inginocchiarsi significa ADORAZIONE di Dio (cf. Rm 11,5; 14,11), di Gesù come Signore nella sua onnicomprensiva maestà (cf. Fil 2,10); è l’umile atteggiamento dell’uomo "Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, allontanati da me che sono un peccatore (Lc 5,8), che, di fronte alla pienezza di grazia che Gesù gli dona, riconosce il proprio peccato.
    È segno di FEDE in Gesù: Io credo, Signore! E gli si prostrò innanzi (Gv 9,38). Spesso è semplice gesto che accompagna la preghiera e ne sottolinea la serietà e l’urgenza: Lc 22,41 (Gesù nell’orto degli ulivi; At 7,60; Mc 1,40).
    "Pietro... si inginocchiò a pregare" (At 9,40); congedandosi dai discepoli a Mileto, Paolo "si inginocchiò con tutti loro e pregò" (At 20,36); "Inginocchiati sulla spiaggia, pregammo" (At 21,5h). Ancora Paolo: "Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre" (Ef 3,14).
    Cristo stesso, nell’agonia dell’orto, quando si sentì abbandonato dai discepoli "si allontanò da loro (...) e, inginocchiatosi, pregava" (Lc 22,41).
    Oggi nella CELEBRAZIONE EUCARISTICA ci si inginocchia al momento della consacrazione in senso di ADORAZIONE al Signore Gesù che viene.
    In generale, il gesto di inginocchiarsi è presso ogni cultura e religione segno di rispetto e di riverenza (per esempio: il suddito al re), ma anche di richiesta di perdono o di grazia (per esempio: il reo di fronte alla vittima o al giudice).

    Quando l'uomo si sottomette a Dio - insegna San Tommaso d'Aquino - trova la sua grandezza e diventa anche più intelligente (cfr. Slh., II-II, q. 81, a. 7), conoscendo se stesso e le cose nella loro misura, ossia alla luce di Chi le ha create.
    Al contrario, "cosa fa una persona quando si inorgoglisce? Si drizza, alza il capo, irrigidisce le spalle" (Romano Guardini) e misura tutto dal suo povero piedistallo!
    Bene diceva quindi don Oreste Benzi: "Non sa stare in piedi chi non sa stare in ginocchio!".

    Annalisa


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  18. Ma carissimi,i veri apostoli di oggi li vediamo davanti a noi. Persone che danno la vita per il Signore, come i Papi, i martiri del nostro tempo ( don Andrea Santoro, e simili), persone che vivono il cristianesimo senza ambiguità e doppiezza. Ho incontrato dei pseudo cristiani che vivevano come in un salotto, non parlo in questo momento dei nc. Purtroppo nella vita ci è riservata la croce, è una realtà, il male ci si presenta in vari modi, con varie sfaccettature, passiamo dai fanatici,ai mondani, ai doppi, ai saccenti che pensano di sapere il passato e altro, realmente sono immersi nelle tenebre. Abbiamo persone che si definiscono opera dello S S. ,che proclamano menzogne e accuse, accusano chi non si schiera verso di loro, e difendono abusatori che sono schierati nella propria fazione. Quello che conta è la propria pancia,no n la verità e la giustizia, difendere il male sulla giustizia,cari caris, non è da Dio. Eppure hanno l'ardire di farsi passare per profeti, ritorniamo ai voli mentali fantasiosi. Carissimi è scritto, il profeta deve dare segni di esserlo. San Francesco ha dato tanti segni, sia in umiltà,sia come miracoli. Da questi abbiamo paroloni, schitarrate, urla, quando va bene, altrimenti accuse, ipocrisie, sfruttamenti, e altro che vi scrivo sempre.
    (segue)

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  19. Volete una piccola prova su cosa è il Cammino? Andate a vedervi la famosa lettera di Arinze, vedrete che è indirizzata ad alcune persone, ma nel contenuto si dice che il Cammino deve seguire. Ora ci dico? Se il Cammino deve seguire alcune cose, chi è colui che le deve impartire? Per cui abbiamo una persona che è sotto il Vaticano che riceve ordini, e che poi deve impostare la situazione. Primo se il Papa corregge, ecco che cade il castello di carte, per cui è tutto"frutto dello S.S." in quanto vi è un'azione di correzione, per cui dietro c'è il peccato,Dio non ha bisogno di correzioni, credo che su questo punto siamo tutti concordi, secondo riusciamo a capire che questo Cammino è sottoposto alla altrui volontà, per cui potrebbe capitare una volontà marcia, che fa passare le azioni provenienti dal Cammino, cioè che si cela che dietro questa parola, e per cui fa passare azioni inique, mettendosi al riparo dalle responsabilità. Infatti, abbiamo persone che un minuto prima si dichiarano apostoli,e per cui cercano obbedienza e altro, e un minuto dopo, dopo essere stati presi con le mani nella marmellata, si proclamano dei poveracci. Mutano pelle in base alla situazione, e sempre a convenienza. Tutto ciò non è da Dio, il vero cristiano, scoperto l'inganno, si pente sinceramente, non muta pelle per continuare con la propria presunzione. Evidentemente ci troviamo davanti a serpenti travestiti.
    Per ora mi fermo qui.
    (da IPG)
    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  20. I CRISTIANI SI INGINOCCHIANO, I SEGUACI DI KIKO SONO SENTINELLE IN PIEDI....

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  21. Piccolo off-topic.

    Benedetto XVI ha accusato una crisi della teologia morale in questi termini:
    1) coi documenti del Concilio Vaticano II nasce un "nuovo assetto teologico-morale";
    2) viene considerato "accettabile" solo ciò che risulta "conciliare";
    3) il nuovo Codice di Diritto Canonico è "conciliare" al punto che non tutela più in primis la fede.

    Un articolo più dettagliato lo trovate su Chiesa e Postconcilio, io qui vorrei soffermarmi su quel punto 2.

    Nella storia della Chiesa Cattolica abbiamo 21 concili ecumenici e sottoscritti dai Papi, di cui 20 "dogmatici" (fino al Vaticano I incluso) e uno "pastorale" (il Vaticano II). Nei concili dogmatici venivano definite/riaffermate solennemente verità di fede, talvolta anche soltanto attraverso condanne di eresie.

    Il Concilio pastorale Vaticano II, nonostante le buone intenzioni di Giovanni Paolo II, arrivò in un momento "rivoluzionario" in cui troppi - anche all'interno della Chiesa - non vedevano l'ora di mandare in soffitta tutto ciò che era tradizionale e di introdurre "novità" liturgiche e dottrinali. Tra costoro c'erano anche Kiko e Carmen, gli eretici autonominati "iniziatori": con la scusa del "riscoprire la fede" hanno portato avanti una falsa fede, che di cattolico ha solo la decorazione (e certo non basta dire continuamente "Signore, Signore"...).

    Nelle cosiddette "catechesi" Kiko e Carmen disprezzano tutto ciò che è "preconciliare", dando continuamente ocme sottinteso che una fede "adulta" ne deve fare a meno. La perfida Carmen, che con ogni probabilità sta per questo bruciando tra le fiamme dell'inferno a causa delle tante anime che ha attivamente contribuito a far dannare, anche quando sembrava testimoniare la sua "fede" sputava veleno contro le giaculatorie, le devozioni personali, addirittura contro il Santissimo Sacramento. Ed il narcisista laido Kiko non è stato certo da meno.

    Il punto è che quel Concilio "pastorale" che intendeva solo riaffermare i punti principali della fede (e che invece fu "rivoluzionato" fin dal primo giorno, col famigerato gettar via tutti gli "schemi preparatori"), venne inteso dai "rivoluzionari" come una pietra miliare, come una svolta obbligatoria, come il drastico nuovo punto fermo che stabilisce improvvisamente cosa è "accettabile" e cosa non lo è più. Per essere "accettabile" dovevi essere assolutamente "conciliare", cioè in sostanziale rottura col passato.

    Ogni più piccola ambiguità del Concilio - espressa o sottintesa - consentiva così ai portatori di "novità" di disprezzare la Tradizione (vedi Kiko e Carmen) e a introdurre pacchianate assurde e blasfeme (vedi il rito neocatecumenale e lo strapotere dei cosiddetti "catechisti" del Cammino). Per non far la figura degli "anti-conciliari" bisognava esibirsi in rottura col passato. Così, ad esempio, riguardo ai canti liturgici, il punto non fu tanto quello di introdurre nuovi canti in lingua parlata, ma di introdurli per togliere di mezzo quelli tradizionali. Riguardo alla liturgia, il punto non fu quello di renderla più accessibile al popolo o di condannarne la celebrazione sciatta e frettolosa, ma quello di togliere di mezzo la liturgia tradizionale sostituendola con un clima "festoso" dove ognuno potesse fare ciò che gli pare, trasformandola di fatto in uno spettacolino di animazione animato dai partecipanti.

    Benedetto XVI non è stato certo l'unico a criticare tale sedicente "spirito del concilio" (ed anzi ha evitato di andare fino alle logiche conseguenze), ma è stata la voce più autorevole.

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    1. Il punto che i "rivoluzionari" (inclusi i kikos) si sforzano di non notare (e si sforzano fino a mentire, perfino a mentire a sé stessi) è che «Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso» (Benedetto XVI).

      Nella diabolica mentalità neocatecumenale, invece, è "sacro e grande" solo ciò che viene da Kiko, e tutto il resto viene improvvisamente proibito o giudicato dannoso.

      Così, nel Cammino, la "devozione mariana" si può esprimere esclusivamente con quegli sgorbi blasfemi dipinti da Kiko (a cominciare dalla cosiddetta "icona" con su scritto "Maria Kiko"): nelle loro liturgie non vedrete mai una rappresentazione tradizionale. Tutto ciò che ha alimentato la fede dei santi - che so, una Annunciazione dipinta dal Beato Angelico secoli fa - va spedito in soffitta o addirittura gettato per strada.

      Quando lo si fa notare ai kikos, subito scattano come molle con le scuse preconfezionate: «ma nella mia esperienza... ma a me piace di più quella di Kiko...", che è come se un drogato dicesse: "nella mia esperienza la droga mi ha fatto incontrare Dio e mi ha reso felice".

      Quella diffusissima fissazione sull'indefinibile "spirito del Concilio" ha prodotto in mezzo secolo tante vittime nella Chiesa: crollo delle vocazioni, svuotamento di conventi e parrocchie, drammatico calo dell'autorevolezza del Papa (tanti gli si proclamano ubbidienti e continuano ugualmente a fare di testa loro), ecc. Ed è stata l'humus su cui ha potuto attecchire l'opera dei due eretici Kiko e Carmen, bramosi - per loro stessa ammissione - di diventare capi rispettati, temuti, ubbiditi e soprattutto pagati.

      Per noi cattolici, invece, trattandosi di un concilio solo "pastorale" e non "dogmatico", il Vaticano II può essere di aiuto ma non di imposizione. Una verità di fede (cioè un dogma) richiede l'assenso totale: se non ci credi non sei nella Chiesa, non hai fede. Ma il Vaticano II non contiene dogmi: persino le sue costituzioni dogmatiche non cambiano né aggiungono alcunché ma sono - almeno nelle intenzioni - riepiloghi di verità già note, in salsa "pastorale", cioè adatta a determinate circostanze e superabile da altre esigenze pastorali (come ad esempio la crisi delle vocazioni o la drammatica riduzione della frequentazione dei sacramenti).

      Per rimarcare il pessimo valore delle "novità" rivoluzionarie che hanno fatto leva su qualche punto un po' affrettato (o addirittura ambiguo) del Vaticano II, s'è detto ironicamente: "ciò che era nuovo non era buono, ciò che era buono non era nuovo". Infatti ciò che "non era buono" del Concilio è generalmente l'interpretazione dei rivoluzionari, è quell'imprecisato (ma severissimo) "spirito del Concilio" condannato da Ratzinger prima, durante e dopo il suo pontificato, è quel far leva su punti a volte del tutto secondari per scaricare sui fedeli delle "novità" che non erano né necessarie, né utili, né richieste.

      Tale mentalità velenosa ha "vinto" anche tanti ottimi ecclesiastici, ai quali in certi momenti della vita (anche durante il Concilio) sembrava brutto opporsi a muso duro, sembrava ancora possibile un risveglio della fede che non approfittasse dell'occasione per inquinare dottrina e liturgia, sembrava possibile tenere sotto controllo la tempesta. E invece... è andata a finire che due sbandati come Kiko e Carmen hanno potuto approfittarne e costruire (a danno delle anime) il loro piccolo impero.

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    2. A titolo di curiosità, esistono degli istituti religiosi che nel loro Statuto approvato dalla Santa Sede contemplano la possibilità di una «critica seria e costruttiva» al Concilio Vaticano II. Non essendo dogmatico, il Vaticano II non è al di sopra di ogni critica. La pastorale è un argomento suscettibile di perplessità e quindi anche di critiche (la pastorale di "qui" ed "oggi" potrebbe essere molto diversa dalla pastorale di "lì" o di "domani"), ed il Vaticano II è un concilio "pastorale", non è qualcosa che automagicamente chiude ogni discorso.

      Ricordiamolo: il Concilio non è un dogma, non contiene dogmi, non esige l'assenso della fede. Chi tenta di sbattervi in faccia "ilconcilio-ilconciio", generalmente lo sta facendo per calarvi addosso qualche novità imbecille o per coprire qualche abuso.

      Per esempio, la frenesia nel "girare gli altari" non è giustificata da nessun documento conciliare. È una moda dei rivoluzionari, ma se osate farlo notare vi diranno che siete "preconciliari" (come se ciò fosse un gravissimo insulto e una gravissima colpa), confermando così che per loro l'imprecisabile "spirito del Concilio" vale più del Concilio stesso, come se per loro tale "spirito" fosse una divinità da adorare e assecondare.

      E addirittura, se chiedete di usare il canto gregoriano nella liturgia, vi aggrediranno chiamandovi "preconciliari" (o altri insulti equivalenti: "lefebvriano", "reazionario", "nostalgico dei pizzi e merletti", eccetera) e fingerarnno di non sapere che la costituzione Sacrosanctum Concilium (il primo documento promulgato dal Vaticano II) esige che il gregoriano abbia almeno il "posto principale" nella liturgia. Chiaro? Quei fanatici del Vaticano II vanno contro il Vaticano II perché ne promuovono solo la loro falsa interpretazione - anche se si trattasse di preti, vescovi, cardinali, papi. Che poi è lo stesso metodo menzognero usato dai kikos: per esempio, quando difendono il pagamento delle "decime" e gli si fa loro notare che lo Statuto non lo prevede: i documenti ufficiali, per loro, sono carta straccia, e comunque sono abilissimi nello scovare le ambiguità di tali documenti per usarle come pezza d'appoggio per le loro menate.

      Se un pretino fa una faccia schifata quando gli si propone di celebrare versus Deum (cioè con l'altare orientato verdo Dio anziché verso il popolo), se qualcuno ha un moto di fastidio quando un fedele preferisce ricevere la Comunione "alla bocca", se in uno spazio liturgico vi tolgono la possibilità di inginocchiarvi, dovunque spazzino via il canto gregoriano nella liturgia, ogni volta che considerano infantili o stupide le devozioni, i fioretti, le giaculatorie, le immaginette, ecc., non stanno seguendo il Concilio Vaticano II, ma solo la propria personalissima interpretazione. Non hanno a cuore la vostra fede, ma solo la fede nel "Concilio" così come loro lo immaginano. Vogliono praticamente convertirvi all'idolo che loro hanno deciso di adorare.

      Per cui, fateci caso: grandissima parte delle "critiche al Vaticano II" riguarda in realtà l'atteggiamento arrogante, ingannevole, mentitore, idolatrico, di tali fautori del vaticansecondismo, fautori della propria interpretazione di comodo, gentaglia unita solo dal rifiuto della Tradizione (cioè rifiutano tutto ciò che ha solidamente nutrito la spiritualità di tantissime generazioni di santi). È lecito dubitare della loro fede perché tale atteggiamento di ostentato vaticansecondismo e di spiritodelconcilio, tale metodico e invincibile e istintivo disprezzo per ciò che «fino a ieri» era considerato giusto e santo, non può essere frutto della sola stupidità.

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  23. Tripudio: "Il fatto è che nonostante tutti i pomposi proclami in contrario, un kikos non ha alcuna devozione per il Santissimo Sacramento"
    Ma sei davvero convinta/o (non so se sei maschio o femmina) di conoscere nella pienezza il CNC per poterlo GUIDICARE?
    Ho l'impressione di NO! Che non lo conosci affatto!
    Continui a scrivere cose "per sentito dire"
    E questo atteggiamento mi ricordano le parole di Giobbe:" Chi è colui che, senza aver scienza,
    può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo.Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. Perciò mi ricredo e ne provo pentimento sopra polvere e cenere"
    Nella Cappella del Santissimo Sacramento presso la Domus Galilea si vive un Adorazioen Eucaristica permanente H24 per 365 giorni all'anno (364 se l'anno è bisestile) da parte dei seminaristi e presbiteri presenti nella struttura e dei fratelli e sorelle che sono ospitati.
    Poi le sorelle ed i fratelli del CNC vivono come comunità nelle proprie Parrocchie liturgie di Adorazione Eucaristica notturne.......lo sapevate?
    Credo proprio di NO!
    Shemà

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    1. Premessa importante:

      * per maturare un retto giudizio sulla droga, non è necessario drogarsi.

      Non c'è bisogno di "fare il Cammino" per poterlo conoscere e capire.

      Il Cammino è un'aggregazione di fedeli che segue un proprio metodo. L'aggregazione è dotata di uno Statuto; il metodo, invece, è contenuto nella testa di Kiko e della defunta Carmen. Esisterebbe un Direttorio Catechetico che descrive il metodo, ma sebbene un dicastero vaticano ne ha autorizzato la pubblicazione (sottolineo: autorizzato solo la pubblicazione), il testo resta ancor oggi segreto, e pertanto non si può usare per verificare la cattolicità del Cammino. Per di più, a suo tempo, Kiko negò la paternità di quel testo, che peraltro ha dovuto subire parecchie revisioni perché conteneva - sempre a detta di Kiko, a Porto San Giorgio nel 1999, vent'anni fa - «espressioni imprecise o non proprio ortodosse». Figuratevi!

      Dunque abbiamo davanti alla Chiesa un'aggregazione di fedeli che segue un metodo piuttosto "segreto" inventato da due spagnoli («non chiedetevi cosa verrà dopo!»), del quale gli stessi fratelli del Cammino non possono "conoscere" i dettagli e quindi non possono capire se è cattolico o meno. Per conoscere il Cammino, dunque, è necessario osservarne i frutti: e i frutti del Cammino sono anzitutto un guazzabuglio di ambiguità ed eresie (si consideri ad esempio l'eresia secondo cui «Gesù era un peccatore», o l'eresia secondo cui la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere: «se vuoi, domani lo sigillerai»), espresse in mille modi diversi, ed un guazzabuglio di strafalcioni liturgici che danno adito a sacrilegi eucaristici.

      Notate come anche il fratello Shemò ci viene a parlare della cappella della Domus per evitare di dire che nel Cammino l'adorazione eucaristica è praticamente assente: sarebbe come se io lo avessi accusato di non fare la dieta e lo Shemò mi avesse risposto che nel Biafra non mangiano.

      Ma non è tutto! Il fratello Shemò blatera di "adorazioni notturne", per dare a credere che i kikos sono più cristiani dei cristiani. Purtroppo per lui, il Signore è sempre presente nel Santissimo Sacramento dell'altare, 24 ore su 24. Chi ci crede, si genuflette nell'entrare in chiesa, in direzione del Tabernacolo, anche se la chiesa era vuota: si genuflette perché Nostro Signore vi è realmente presente nel Santissimo Sacramento.

      Ma il fratello Shemò sorvola su quel dettaglio: gli innominati kikos, secondo lui, senza alcuna eccezione, "vivono come comunità" l'adorazione notturna. Attenzione alla furbata: vivono il gesto solo se è "comunitario". Vanno a marcare presenza ad un'attività parrocchiale solo perché hanno qualche motivo "politico" per esibirsi lì presenti.

      Nel Cammino non si viene invogliati a partecipare personalmente e liberamente all'adorazione eucaristica della parrocchia («religioso naturale!»). La libertà del singolo, nel Cammino, non esiste. Il Cammino non ti insegna che del tuo singolo e libero gesto personale beneficia tutta la Chiesa (non solo tu, non solo la tua comunità, ma tutta la Chiesa), purché vissuto con gratuità, con libertà, personalmente, altro che la forzatura del far partecipare Tutta La Comunità a qualche evento notturno per marcare presenza (e possibilmente per neocatecumenalizzarlo esibendo i propri gadget e grattugiando la chitarrella con le canzonette kikiana: per un adoratore dell'idolo Kiko è sempre un gran piacere marcare il territorio, "kikizzare" gli eventi parrocchiali e diocesani, farsi notare come adoratore dell'idolo Kiko).

      Per formarsi un retto giudizio sulla sodomia, non è necessario farsi sodomizzare. Se lo ricordi il caro fratello Shemò.

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    2. Shemà. Cosa è il Male? Mi permetto di dire: è una volontà di non fare ciò che Dio ha detto sia buono, ciò che conviene fare, ciò che non si deve fare, ecc,ecc. É un mio piccolo punto di vista. Per cui, se voi fate adorazione, ma nella Transustanziazione non fate quello che dovete fare, è un male. Anche i Farisei pregavano, facevano sacrifici, ecc,ecc, ma il loro cuore era lontano da Dio, è lo stesso Gesù che ci illumina. Infatti facevano esteriormente, ma covavano odio e altro. Per cui, è buono fare l'adorazione eucaristica, ma se poi all'atto pratico, cioè quando avviene il miracolo, non sei predisposto spiritualmente, è come la parabola dello sposo e delle vergini, ecco che rischi di non avere olio nella lampada. Dov'è il tuo olio in quel momento?

      (daIPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. Il punto è che si insegna a non inginocchiarsi nella Celebrazione. Non deviare i discorsi. Anche i protestanti parlano di Gesù, pregano, e fanno altro, ma non pregano la Madonna. Cioè banalizzano l' Incarnazione, in quanto non riescono a comprendere chi sia Maria. Ha contenuto Dio, e Dio ha scelto Lei. Donna, Madre di Dio. Secondo te? Colui che è l'Eterno, Colui che è la Trinità, cosa possa aver fatto con la Madonna, in quanto è voluto scendere nel suo seno? E cosa possa essere la Madonna, La Quale ha portato Dio dentro di Lei per nove mesi? E poi l'accaduto,allattato ecc.
      Ma, come puoi vedere, ecco che ci sono alcuni che non riescono a percepire la grandezza della Madonna. Come se non vedessero, come se stessero dormendo sonni profondi, come se mancasse loro la sostanza di comprendere. Ed ecco che sopraggiunge la Volontà, cioè se è vero che hai toccato con mano la fede,ecco che devi elevare, sempre più, il tuo spirito per migliorarti, e per cui acquisire olio. Quell'olio che illuminerà l'incontro con il Tuo Dio. Gesù vedrà che ne hai la lampada piena, e per cui ti accoglierà, in quanto vedrà che la tua volontà, comunque tutti i nostri peccati, è orientata a voler incontrare il Signore, e cioè che è una volontà protesa verso di Lui, che umilmente e indegnamente chiede misericordia.
      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  24. Piccolo off-topic, visti i tempi che corrono: in una lunga intervista Burke afferma che Bergoglio sta guidando uno scisma. (a causa del porcaio del "Sinodo per l'Amazzonia", di cui poco sopra commentavamo i gesti idolatri).

    Vorrei far notare qui che Burke è sempre stato più che diplomatico, ed ora sta parlando perché non vuole ritrovarsi, davanti al Signore, responsabile di quel porcaio.

    Buona lettura.

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  25. Dopo più di quattro anni, riscrivo un commento in questo sito. Non ho letto i post precedenti, ma sentivo il dovere di dire qualcosa. Ho percorso il Cammino catecumenale per circa quaranta anni. Me ne sono allontanato per una decina, per assistere mia moglie affetta da una grave malattia. Mia moglie non è più in questo mondo dal 2015. Ha percorso anche lei, finché ha potuto farlo, questo percorso di fede. Ne ero uscito anche con l'amarezza di alcune critiche che erano sorte dentro di me. L'estate dopo la sua morte, ho fatto il pellegrinaggio del Matrimonio Spirituale in Terra Santa con la mia vecchia comunità. L'immenso dolore che avevo nel cuore è stato addolcito dalla bellezza di questa esperienza, vissuta con profonda spiritualità. Sì, spiritualità, è quella di cui io ho continuamente bisogno in una realtà del mondo completamente materializzata, e credo che ne abbiano bisogno tante persone che si sono allontanate dalla Chiesa e hanno perso la loro fede. Il Cammino Neocatecumenale, non è l'unica strada - ci mancherebbe - per ritrovare la fede in Dio, in Cristo, nello Spirito Santo, nella tradizione apostolica, nella Chiesa, nella comunione dei Santi. No, fratelli miei, non è l'unica strada. Peraltro, come negarlo, le persone che sono nel cammino, che siano o non siano catechisti, hanno i loro pregi e i loro difetti come qualunque persona. E questi, soprattutto i difetti, possono scandalizzare chi non guarda oltre, chi si ferma di fronte alla difficoltà di superarli. Dio è, e sarà giudice dei nostri peccati. La realtà che io vedo è una forte esigenza di portare la propria testimonianza di vita che possa aiutare chi cerca ancora uno spiraglio di speranza, per credere alle verità di fede. Intendo quelle del Magistero, che non sono minimamente scalfite dall'evangelizzazione fatta in questi cinquant'anni di cammino, né dai "famigerati" mamotreti - che io possiedo e analizzato come catechista, confrontandoli attentamente e continuamente con il Magistero. Né sono scalfite nella liturgia presieduta da sacerdoti cattolici, sempre più spesso non del cammino, aperta a chiunque ne voglia partecipare, né nella predicazione. Nei mamotreti c''è qualche discorso da 'limare' sul dogma della Redenzione, sull'equilibrio della grazia dovuta alla Redenzione mediante la Croce di Cristo, e alla sua Risurrezione che, come due pilastri portanti reggono l'Eucaristia Cattolica. Ci sarebbe, secondo me, anche una rivisitazione da fare sull'importanza del Concilio di Trento e sull'apporto della teologia alla fede, così come descritto non in maniera abbastanza oggettiva in questi testi. Mentre non trovo sbavature nella visione ch'è, ivi riportata, del Concilico Vaticano II Ultima nota, è indispensabile una maggiore conoscenza, soprattutto da parte dei catechisti dell'esegesi biblica. Tutto qui. Negli scrutini non venga mai meno il rispetto per le persone, secondo quella Carità di cui parla san Paolo e senza la quale l'uomo di fede diventa solamente un inutile cembalo tintinnante, tanto da creare quello scandalo per il quale si sono persi tanti fratelli. Ma tutto questo va superato in vista del bene più grande: la nostra salvezza e quella di ogni persona che l'accolga su di sé, come grazia e misericordia del Padre, tramite Cristo. Non guardiamo alle cose di quaggiù e pensiamo ai beni futuri, alle cose del Cielo, come Chiesa unita, strumento di salvezza per l'umanità. La sensazione è che i tempi si stiano facendo brevi, se ne avvertono i segni premonitori, la salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti, dunque svestiamoci delle opere delle tenebre ed indossiamo le armi della luce. Facciamo, ognuno di noi, la nostra parte lì dove il Signore ci ha condotto, nella diversità dei doni di grazia e dei cammini di fede, fedeli alla Chiesa Cattolica. La pace in Cristo, a tutti voi.

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    1. Rispetto le tue posizioni, ognuno trova il proprio equilibrio, ci mancherebbe. Ma anche da quello che hai evidenziato, lima di qua, addolcisci di là, ripensa questo, rettifica quest'altro, equilibra sopra, rivisita sotto....oggettivizza questo, approfondisci con maggior conoscenza quest'altro. E poi: un poco di rispetto in più negli scrutini, superare con buona volontà per un bene superiore quello che non si può proprio spiegare.
      Un colpo qui (al cerchio) e uno lì (alla botte) dimmi tu, mio mite e accomodante amico, cosa resta?
      Una minestrina riscaldata che non è né carne né pesce, una sbobba che non si può mangiare!
      Parli di Chiesa unita, ma coltivando l'isolamento ed esclusivismo come voi fate che resta anche dell'unità?
      Bella espressione "fedeli alla Chiesa Cattolica"!
      Ma l'obbedienza a Kiko confligge con quella alVescovo, per sua stessa ammissione, come dalla sua bocca ho sentito con le mie orecchie.

      Gesù dice: Sia il vostro parlare Sì Sì, No No, il di più viene dal demonio.

      Pax

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    2. Rispetto il tuo dolore e le tue buone intenzioni, ma il cammino neocatecumenale di cui parli è qualcosa di diverso da come lo dipingi tu.
      È vero che le persone fanno la differenza, come in tutte le realtà di fede, ma il cn parte con grosse problematiche che non ha mai risolto.
      Una è legata proprio a quei mamotreti di cui parli tu.
      Se affermi di averli letti presumo che sei un catechista neocatecumenale, vedi la tua posizione ti ha consentito di leggerli, magari tutti e 15 volumi.
      Tutti gli altri camminanti non possono leggere il loro contenuto, ti sembra normale?
      Sicuramente conosci lo statuto neocatecumenale, quindi saprai che i volumi dei mamotreti sono stati visionati dalla Chiesa.
      Ora si chiamano direttorio catechetico del cammino neocatecumenale.
      La Chiesa, nella sua approvazione alla pubblicazione di questo documento che contiene tutta la dottrina del cn, si riferisce a 13 volumi.
      Kiko ed il centro neocatecumenale di Roma, parlano di 15 volumi, chi ha ragione e chi dice una bugia?
      Non ricordo alcun documento approvato dalla Chiesa che estende a 15 volumi il Direttorio, magari mi sono perso qualcosa, potresti mandarmi in visione questa estensione della approvazione che mi sono perso?
      Mi va bene anche un link su internet.
      LUCA
      Continua......

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    3. In che senso "cammino catecumenale"? Era quello che porta a ricevere il Battesimo? Non era il "Cammino Neocatecumenale"? (che invece porta ad una falsa fede)

      Il problema serio è che qualunque setta può offrire "spiritualità" e "dolcezze". Anche i protestanti, anche i testimoni di geova e i buddisti... È una cosa talmente ben consolidata che viene definita love bombing: "bombardamento d'amore", ti illudono che sei amato, ti fanno credere che va tutto bene, ti fanno assaporare uno scenario pacifico e "spirituale", qualsiasi esca va bene purché l'adepto non inizi ad utilizzare il suo senso critico, la sua libertà di figlio adottivo di Dio, la sua intelligenza e la sua coscienza di fronte alle immutabili verità di fede.

      La fede cattolica non è un soggettivismo "per star bene", ma il credere in Colui che è Via, Verità e Vita. Una "spiritualità" che metta da parte la verità, nel migliore dei casi è un'autoconsolazione, nel peggiore dei casi è una truffa. (La truffa neocat consiste nel vendere una religiosità «protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione»).

      Lo noto in certi miei amici convintamente protestanti, nei loro rituali imbottiti fino all'inverosimile di espressioni cristiane ("il Signore! il Signore!"... ma «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli»), di canti biblici, di momenti di preghiera, di ascesi, di carità, ma restano eretici perché professano una fede inquinata. Per essere eretici è sufficiente annacquare un pochino una singola verità di fede.

      Aggiungiamo anche che il problema principale dei cosiddetti "catechisti" del Cammino è che sono tali solo perché hanno il "mandato" di Kiko. Non per santità di vita, non per preparazione teologica, non per effettiva disponibilità alla carità, ma solo per il "mandato" kikiano, solo per la fedelissima fedeltà nel ripetere pappagallescamente le squinternate elucubrazioni dei due eretici spagnoli e nel far continuare a girare la giostra dei soldi. Il marciume dei cosiddetti "catechisti" è anche dovuto al fatto che quelli con un minimo di buon cuore o sono già usciti o hanno già un piede fuori dal Cammino. Non appena mettono a frutto il talento della propria intelligenza, finiscono inevitabilmente per dover decidere: o al servizio della menzogna neocatecumenale, o al servizio di Dio.

      Il Cammino calpesta il Magistero e la Tradizione e quando va ad "evangelizzare", non fa null'altro che tentare di costituire nuove comunità di Pagatori di Decima. Non sostiene le parrocchie (al più tenta di incistarvisi con l'inganno, e una volta conquistatele le kikizza), fa guerra ai vescovi non appena questi hanno da ridire, addirittura tenta di truffare il Papa "autoapprovandosi" la liturgia (per grazia di Dio quel tentativo fallì miseramente).

      Sugli insegnamenti e sulle pratiche del Cammino sono state fatte più volte analisi spietatamente precise da autori molto più validi di noi collaboratori di questo blog. L'ultimo in ordine di arrivo è il libro La setta neocatecumenale di don Ariel Levi di Gualdo, di cui caldamente consiglio la lettura. E poi, domanda retorica: se i cosiddetti "mamotreti" sono compatibili col Magistero, come diavolo è possibile che ovunque nel Cammino vengano puntualmente interpretati in maniera eretica e scismatica? Come diavolo è possibile che nel Cammino si fa sempre tutto "comunitario" (la libertà personale non conta nulla) e la liturgia si fa solo alla maniera degli strafalcioni?

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    4. Ma quanto é bello!!..,Lei é proprio l adepto che kiko vuole,che con il matrimonio spirituale,si é assicurato altri 10 anni di pappatorio,mi dica: ma ci avete pensato mai a fare delle collette per sostenerlo in vecchiaia?tipo che ne sò versargli dei contributi sostanziosi per assicurargli una cospicua somma da poter utilizzare nel caso il cammino da un momento all altro fà un bel tonfo?
      (LILLY)

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    7. Mah! Io l'ho fatto, e mi sono sempre espresso molto liberamente. Sia con i fratelli della comunità che con i miei catechisti che sanno esattamente come la penso, e non hanno nulla da obiettare sul fatto che io possa dissentire su alcune cose. Tornato in cammino ho visto che certe spigolosità, certe durezze si sono ammorbidite. Ma è evidente che questo sia avvenuto. E' avvenuto anche nella storia della Chiesa, basti pensare ai tempi dell'Inquisizione o di Galileo Galilei. La Chiesa tiene inoltre in grande considerazione i risultati della scienza moderna, basti pensare all'interpretazione delle figure della Genesi. E' un lento divenire. "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future". E' naturale che, come nella storia della Chiesa - esistano contrasti e confronti, maturazioni, dettati dai tempi storici, dalle situazioni. Io seguo dal 1992 con grande attenzione il CCC, encicliche, lettere apostoliche, studio le Scritture, leggo gli scritti dei Padri e Dottori della Chiesa e quant'altro, che indicano, che spiegano in spirito e verità la dottrina della chiesa, il suo Magistero millenario, la tradizione apostolica con precisione. Joseph Ratzinger è il mio faro teologico. Questo è quanto ho sempre fatto nelle mie catechesi per circa venti anni - ho sempre detto ciò che pensavo e data la mia esperienza di vita. Naturalmente ho anche criticato, naturalmente ho anche litigato, A volte le ho date, a volte le ho prese. A volte ne ho sofferto, e molto, a volte no. Naturalmente ho condiviso, perché giudico ottimo il contenuto kerigmatico delle catechesi degli iniziatori del cammino. Ma, è una mia opinione, e non solo mia, che alcuni aggiustamenti vadano fatti. Kiko non è nato teologo, e nemmeno Carmen. La durezza dei catechisti, se e quando c'è, va stemperata. L'obbedienza cieca verso i catechisti non esiste. Voi avete fatto un voto di obbedienza ai catechisti? io no. Però è giusto che il cammino si svolga secondo le indicazioni dei loro fondatori, se approvate dalla Chiesa. Sennò, sai che babilonia!Se i catechisti insistono in una indicazione, in un consiglio, ebbene forse una riflessione va fatta, forse no.

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    8. Il quadro che dipingete del cammino a me appare veramente esasperato. Non è una prigione di fanatici!Se qualche comunità lo è, è destinata a scomparire. Inoltre quando parlo di spiritualità lo faccio non in senso sentimentale, ma in senso teologico cristiano cattolico. Non ho alcun dubbio su questo. Ed oggi purtroppo è raro trovarne. Per quanto riguarda una corretta lettura delle scritture, esse hanno bisogno di una esegesi la cui conoscenza matura nel tempo, ed è ancora in continuo divenire, ed hanno bisogno di un costante accento kerigmatico. Questo kiko l'ha spiegato benissimo. All'inizio qualunque neofita è portato ad una lettura di tipo fondamentalista , ma col tempo questa tendenza tende a scomparire per dare posto ad una corretta esegesi. Così è. Se ci sono catechisti troppo rigidi, allora bisogna avere il coraggio di confrontarsi, anche perché, a me non risulta che qualcuno sia stato "cacciato via" dal cammino. Non c'è nulla di nascosto che non debba essere svelato e di segreto che non debba essere rivelato. Conosco il fratello ebreo e le sue vicissitudini, e mi spiace per lui e per kiko. Non c'è cosa peggiore quando si scontrano due caratteri come il suo e quello di Kiko e Carmen, Non c'è cosa peggiore quando ci si scontra con i catechisti, ma bisogna trovare la forza di superali, perché questi contrasti - pensate a quelli di san Paolo con la Comunità dei Corinzi - poi portano frutto, più che se i contrasti non ci fossero stati. Guardate alle lotte all'interno della Chiesa! Cosa dovremmo dire? Agli scismi di ogni tempo. Cosa dovremmo dire? Sappiamo che queste cose avvengono, ma ne conosciamo anche gli anticorpi. Credo che duemila anni di combattimenti, lotte fratricide, ingiustizie, errori, su tutto ciò brilli la luce dei santi che come sentinelle vegliano sulla Chiesa di Cristo. Ci spaventiamo per così poco? Abbiate fiducia nel discernimento dei successori di Pietro. E, ricordatevi che tra questi ci sono stati anche papi terribili come Bonifacio VIII e Alessandro VI, che però, ex cathedra, non fallivano mai. E tutti voi sapete perché.

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    9. Scusa ma in che pianeta vivi? Stai parlando del cn? Quello che ho fatto per 30 anni e che ha distrutto la vita della mia famiglia? Che solo per Grazia non abbiamo perso la Fede!
      Fides

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    10. Come ci è stato testimoniato in altre occasioni, le "spigolosità ammorbidite" si possono notare (e nemmeno spesso) solo in quelle diocesi italiane dove i vescovi stanno esercitando un maggiore controllo. Non appena ci si sposta "in periferia" (o si è comunque in un posto dove non c'è gente che denuncerebbe i fattacci al vescovo), il Cammino ridiventa uguale allo schifo che è stato per più di cinquant'anni.

      Il problema è che il vertice del Cammino vuole che sia così. Crollerebbe tutto il comodo castelletto delle decime (e la comoda ferrovia sotterranea per predatori sessuali), se Kiko lasciasse intendere che esiste una verità che è superiore al Cammino e ai suoi iniziatori e ai suoi cosiddetti "catechisti". Pertanto, se uno dichiara di seguire onestamente il Catechismo e i documenti della Chiesa, o è ingenuo o è in malafede. E la dimostrazione, male che vada, c'è ogni settimana, con la celebrazione degli strafalcioni del sabato sera - alla faccia degli Altisonanti Fari Teologici nominati a propria discolpa.

      Nel Cammino, ancor oggi, si dice che "l'obbedienza ai catechisti è tutto". Lo dice Kiko stesso, con tutti i sottintesi che conosciamo già. Ora, il dire che nessuno ha fatto "voto di obbedienza" ai cosiddetti "catechisti", non intacca minimamente il fatto che il Cammino si fa come vuole Kiko. E Kiko dice che l'obbedienza è tutto. E i cosiddetti "catechisti" non possono non fare ciò che reclama Kiko. Possono magari andare incontro alle esigenze dei singoli (ma chi compie un atto di carità come questo, sta già uscendo dal Cammino perché si comporta come se ubbidire a Dio fosse più importante che ubbidire che a Kiko), ma non possono esimersi dal "metodo" neocatecumenale che deve essere identico a tutte le latitudini e in tutte le epoche (altrimenti si capirebbe subito che non è affatto "ispirato" e che tutte le malvagità compiute in suo nome fino ad oggi sono, per l'appunto, malvagità).

      Quando i cosiddetti "catechisti" «insistono in una indicazione», non solo si stanno arrogando il diritto (loro, quasi tutti laici!) di fare l'equivalente della "direzione spirituale" (compito dei sacerdoti!), ma stanno anche forzando la libertà del singolo. Ricordiamocelo sempre, che i cosiddetti "catechisti" sono tali esclusivamente perché sono perfetti pappagalli di don Kikolone.

      Aggiungiamo pure che una «prigione di fanatici» non ha necessariamente le sbarre. Alle cosiddette "catechesi iniziali" continuano a non dire che si tratta del Cammino, continuano a non far capire che lo scopo è quello di costituire una nuova comunità, continuano a tacere del fatto che da un certo punto in poi ci sarà l'obbligo della Decima per tutta la vita (senza contare le incessanti e ossessive richieste di soldi per i motivi più disparati, a cominciare dalla prima cosiddetta "convivenza"). Non solo è una prigione, ma cattura i suoi schiavi con l'inganno. Al contrario, gli altri movimenti, non solo ti dicono subito chi sono, non solo ti fanno sapere tutto del fondatore (a suon di libri, articoli e siti web a cui qualunque non membro può accedere), ma giocano a carte scoperte, senza sorprese intermedie, senza arcani, senza alcun "poi capirete".

      Il quadro è desolante, tanto più che il discernimento dei successori di Pietro ha trovato numerose pecche nel Cammino alle quali né i fratelli, né i cosiddetti "catechisti", né Kiko e il suo cerchio magico, hanno mai minimamente messo mano. Un esempio per tutti, la fatidica lettera del 1° dicembre 2005 contenente «le decisioni del Santo Padre», divenuta parte integrante dello Statuto del Cammino, ancor oggi disubbidita.

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    11. non bronzi che risuonano11 novembre 2019 21:29.

      Carissimo, ciò che hai inserito, ho notato che è cosa giusta, ovviamente ho dato una letta, non sono stato a fare l'analisi del tutto, e penso che tu sia in buona fede.
      Però c'è un punto, che spesso si svaluta, vedo che hai riportato molti argomenti , e si vede che sei andato a fondo nelle cose. E ho notato una certa elasticità mentale, se così la vogliamo chiamare, cerca di far passare il termine.
      Il punto della questione è che tre su tre, come insegna il Vangelo, fa tre, cioè, ti metto dei passi così come l'hai riportati tu:

      Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.

      Carissimo, fosse il Cammino così come l'hai descritto tu, sarebbe un Eden, ma l'Eden è perduto, Satana ha sedotto Eva ed Adamo, la Morte è entrata nel Mondo. Se vi sono cuori ben disposti, che hanno sentimenti seri e sinceri verso il prossimo, ecco che qualcosa potrebbe essere di buono. Ma carissimo, l'invidia e l'odio sono più forti, e per cui, se una persona si pensa di stare a casa sua, e nello stesso tempo pensa di sfruttare il prossimo per il proprio tornaconto, ecco che trasformerà il tutto in un Inferno.E non arlo solo a livello economico, anzi il lato economico viene dopo.Se segui i discorsi su questo Blog, e non ne sono pochi, ecco che vedrai che le provano di tutte per piegare il prossimo alla propria volontà, le hanno provate di tutte: obbedienza, maschere, odiatori, calunniatori, Cammino uguale Chiesa, Kiko uguale Spirito Santo, Cammino uguale Dio, ecc, ecc, ecc. Tutti discorsi tendenti a manipolare ed ad assoggettare il prossimo alla propria volontà. Ma carissimo, quando si sente l'agnello con la voce di drago, ecco che il cristiano se ne accorge, non so se ricordi l'Apocalisse.
      Io lo spero più di te, cioè avrei voluto vedere un percorso sano e cristiano, ma se vedo la realtà, ecco che la speranza finisce, ormai siamo in attesa del GIUDIZIO, che non tarderà ad arrivare.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    12. Ma di cosa parla scusi Signor BRONZI DI RIACE...Non c é obbedienza ai catechisti?Questo é letteralmente FALSO,ma lei quale cammino ha fatto?I catechisti comandavano anche sul tipo di lavoro che facevi,figuratevi che qualcuno che portava obbedienza cieca ai cosidetti illuminati hanno perso il lavoro,(perché non adatto diceva il catechista) e quando a fine mese non potevano pagare l affitto di casa ne potevano fare la spesa erano super contenti di non pagare la decima a discapito dei fratelli di comunità che li dovevano pure mantenere.Contenti perché Dio stava comunque provvedendo(visto che avevano obbedito al catechista)l illuminato si sfregava le mani perché questi fratelli cretini nelle risonanze non facevano altro che ringraziarli per i consigli che gli avevano dato e nelle preghiere li benedicevano.
      I catechisti non cacciano nessuno?Altro che...magari non ,te lo dicono chiaro e tondo,ma ti costringono con parole puntate verso la tua persona oppure ti dicono che hai bisogno di un psicologo(del cammino ovviamente) e te lo dicono in modo offensivo come se veramente loro fossero all altezza di giudicare e fare diagnosi ti procurano anche il numero,anzi ti tolgono pure il disturbo della prenotazione gestiscono tutto loro.Tutto questo é successo davanti ai miei occhi.Mi scusi ma Lei deve essere sicuramte cieco e sordo se no non si spiega,oppure si sta confondendo,lei non ha fatto il cammino neocatecumenale.LILLY.

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  26. Quello che più mi urta dei kikos é che vogliono apparire agli occhi del mondo come la famiglia del mulino bianco,vogliono far credere che la comunità é una famiglia e invece dietro c é ben altro e il signor NON BRONZI CHE RISUONANO lo sà benissimo,sarei curiosa di sapere, se in quei 10 anni di assenza dal cammino,(Lui ha detto che é uscito per la moglie malata,ma non solo, anche per delle critiche che erano sorte dentro di lui)i fratelli della sua comunità si sono fatti vivi,magari si, forse al funerale della moglie per cantare tutti insieme il credo kikiano,per essere protagonisti,per farsi vedere che loro sono uniti e nel momento della disgrazia sono più della propria famiglia.Perché il cammino neocatecumeale non é falso solo perché ha una dottrina falsa e distorta,ma é FALSO SU TUTTO,soprattutto per l amore verso i fratelli(si predica bene e si razzola male),nelle comunità dove c erano fratelli più anziani o fratelli che non stavano bene in salute,succedeva la guerra,nessuno voleva offrire un passaggio ne per andarli a prendere ne per riaccompagnarli,anzi speravano che questi se ne uscissero per non essere più disturbati e gli ILLUMINATI CATECHISTI RIPIENI DI SPIRITO SANTO invece di metterli sulla retta via,ci dicevano che il cammino non era il centro anziani o per disabili e per questo ognuno se voleva venire non doveva pretendere dai fratelli,per questi motivi alcuni abbandonarono la comunità perché impossibilitati(Quindi quando hanno fatto le prime catechesi dovevano specificare che anziani e disabili non erano graditi)MA COME!!..E l amore per il prossimo?avete abolito pure uno dei primi comandamenti?EH GIÀ mi scordavo che in cammino i catechisti ti dicono di odiare MADRE,PADRE,FRATELLI E SORELLE...Peccato per loro,perché il Signore dice e vuole che si faccia ben altro.LILLY.

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  27. Tripudio, non so che dirti, sarò stato fortunato a trovarmi con la mia comunità, con i miei fratelli, con i nostri preti e con la nostra Diocesi, nella quale si sono succeduti tanti vescovi. Tutta e solamente fortuna? I miei catechisti, si sono comportati a volte bene a volte meno bene, a volte insopportabilmente male, caratteristica comune a qualunque persona io abbia conosciuto nella mia vita di tre quarti di secolo. Io non guardo Kiko, i suoi pregi e i suoi difetti, non quelli dei nostri catechisti, non mi interessano. Io guardo la Chiesa e ciò che, pur nella nostra debolezza, possiamo ancora fare per essa e per i lontani, per servire e non per essere serviti. Per contribuire al disegno d'amore che Dio ha pensato per ogni sua creatura. Nessuno mi ha obbligato a fare nulla che io non avessi convenuto. Nessuno ha "costretto" la mia intelligenza dentro una gabbia. Nessuno mi ha costretto a pagare nulla. Se l'ho fatto l'ho fatto in piena libertà e convincimento. Ho letto e studiato quanto e come ho desiderato fare, materie sacre e materie "laiche", tante. Ho detto ciò che pensavo e pensato ciò che mi sembrava più giusto pensare, anche se non sempre condiviso, se non avversato. Ho conosciuto altre comunità d'Italia, ho visto luci e ombre, ma tutto 'sto sfacelo, io non l'ho visto, tutte queste eresie non l'ho né viste né sentite se non in qualche persona estremamente semplice o poco istruita, che però il vangelo lo portava scritto nella sua stessa esistenza, più che nelle sue labbra. Vogliamo guardare avanti alle battaglie che in questi tempi dobbiamo sostenere e che ci attendono - tutti noi cattolici cristiani battezzati- con un ben più temibile nemico? Non è che per guardare il sassolino nella scarpa, che fa tanto male, non ci accorgiamo del masso che rischia di precipitare su di noi? Sai, quando arriva l'incendio nel bosco, lupi e lepri non hanno tempo di azzannarsi. Ma non leggete i segni dei tempi? Non vedete la sofferenza della Chiesa? Nessuno vi chiede di tornare nel cammino, la strada che il Signore v'ha preparato è un'altra, E non ce n'è una migliore o peggiore - solo Dio lo sa - ma sempre al servizio del Vangelo. E vi assicuro che non vi sono porte sbarrate. Le nostre celebrazioni Eucaristiche sono aperte per chiunque, battezzato, comunicato e cresimato, voglia parteciparvi. Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, un abbraccio e buona notte.

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    1. Come a poco a poco viene a galla, il fratello che si firma non bronzi è perfettamente neocatecumenale, in quanto mentitore e ingannatore.

      Di fronte alle problematiche presentate sul Cammino non ha risposto. Non ha preso posizione. Chissà perché.

      Di fronte all'accusa di eresie, blatera di ammorbidimento di spigoli ma senza fare esempi. Chissà perché.

      La sua esperienza del Cammino è celestiale e perfetta, senza mai problemi o errori (oppure, se ci sono, si guarda bene dal nominarli). Chissà perché.

      Riguardo all'ubbidienza ai cosiddetti "catechisti", dà per scontato che possono "consigliare fortemente" (che nel contesto neocatecumenale equivale a ubbidienza cieca mascherata da "forte consiglio": ipocrisia e connivenza col male).

      Riguardo all'adorazione eucaristica, nomina una cappella a tremila chilometri di distanza (come se la cosa fosse sufficiente a parlare di "qui ed ora"), quindi blatera di partecipazione comunitaria (cioè non libera, non personale, non invogliata ma esigita).

      Si vanta di leggere e conoscere i documenti della Chiesa e il Catechismo ma incredibilmente non trova nessun errore del Cammino. Ovviamente si guarderà bene dal confrontarsi onestamente con documenti critici sul Cammino, come ad esempio il recentissimo libro di don Ariel La setta neocatecumenale.

      Insomma, fino a prova contraria ha finora dimostrato di essere il tipico attivista neocatecumenale - ipocrita, ingannatore, mentitore.

      Ricordiamoci che da interi decenni gli errori del Cammino sono ben noti, ben descritti, ben circostanziati, ben testimoniati. Ogni volta che giunge un kikos a dire che "tutto va ben, madama la marchesa", o è ingenuo, o è in malafede. E il soggetto non sembra ingenuo.

      E infine ricordiamoci sempre che nella "spiritualità neocatecumenale", la menzogna, l'inganno e l'ipocrisia sono strumenti santi qualora utilizzati per promuovere il Cammino.

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  28. Mamma mia, non bronzi, ma come fai a dire tutto e il contrario di tutto senza il minimo tentennamento? Sei un perfetto equilibrista. Attento però, che se cadi poi ti fai male!
    Ah, davvero non hai mai visto o saputo di persone cacciate dal cammino? Né di quelle costrette ad andarsene? Né di quelle uscite distrutte? Ma in che mondo vivi?
    Ti consoli pensando che i contrasti portano frutto! Contento tu. È comunque nel cammino più che contrasti si ingaggiano vere e proprie battaglie per il potere, ne ho viste e senza esclusione di colpi, da far venire la nausea.
    Perché non sono dispute di fede o contrasti costruttivi tra santi che cercano solo la a gloria di Dio dal momento che nel c.n. gira molto ma molto denaro e che chi se la comanda ci prova un gusto tremendo COME HA IMPARATO DA KIKO E CARMEN che se la sono passata bene una vita a fare i bohémien sulle spalle degli altri e a mandare, con un cenno solo, gente ai quattro angoli della terra e a volte nei posti più improbabili per famiglie gettate allo sbaraglio MENTRE LORO HANNO VISSUTO SEMPRE CIRCONDATI DA OGNI COMODITÀ, serviti e riveriti.
    Perché comandare è meglio CHE TUTTO....diciamo....per non essere volgari.
    Questo tuo giochetto a fare il finto buono non funziona, mi dispiace, anche perché, tra un buonismo e l'altro spari pure sottili giudizi che danno proprio fastidio.
    Io almeno te lo dico in faccia che secondo me stai proprio inguaiato, amico mio.

    Pax

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    1. pax scrive:"MENTRE LORO HANNO VISSUTO SEMPRE CIRCONDATI DA OGNI COMODITÀ, serviti e riveriti."
      Come è vero nel cammino, stanno tutti bene, non manca nulla, anche perché sono bravi a trovar le giuste raccomandazioni per il lavoro, hanno case, case di vacanza,favori e fortuna. Loro danno merito a Dio, perché dicono di avere fede ed essersi affidati,ma in realtà si chiama raccomandazione, ma a me, nella mia ignoranza risulta che più si è vicino a Dio, più si è persone sensibili ed attenti agli altri, più si hanno croci,ed in lotta, invece i catecumeni sono tutti benestanti e comodi. Ed inoltre sono persone anaffettive ed infame e che nel cammino hanno solo cercato loro interessi, e la dimostrazione è che si riempiono la bocca di dio, ma quando uno esce giovane, anziano, malato, solo, o anche famiglie, non vengono più contattati e non si interessano nulla di chi è uscito. Come ha fatto questo tizio a tornare?? Sono brutte persone,fortunate, che gli gira tutto bene, e capacissimi anche a leccare, e chiedere raccomandazioni anche a chi non è più in cammino, non hanno vergogna di nulla. Però se chi esce non può dare nulla lo dimenticano. Forse il loro dio è più potente di quello psudo giusto e buono.
      Qualcuno aveva raccontato di aver pensato al suicidio, e lo capisco perché vivere in un mondo ingiusto e dove a chi tutto gira bene, e si vanta come i catecumeni di aver fede, ma nello stesso tempo rovina le persone più deboli, le quali invece soffrono, ti fanno venire la voglia di farla finita. Comunque anche chi è uscito ed ha contribuito a rovinare la vita degli altri, dovrebbero chiedere perdono e pagare un po'.Ma si sa Dio ama i peccatori e schifa i giusti.
      Rovinato dal cammino

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    2. non bronzi...
      se sei sincero, parlaci dei palazzinari che si definiscono poveri gitani, ed hanno appartamenti, parlaci delle menzogne sui palchi in mondo visione dove si copriva un pedofilo di nome Apuron, parlaci di false persecuzioni su un' isola del Pacifico, parlaci del Vangelo dei Miserabili e rapportalo al presente, parlaci delle famose Baracche con machinetta fotografica, sigaretta, ed una vita passata dentro hotel e ristoranti, passando per elicotteri e aerei, parlaci della presunzione di comendare sugli altri, parlaci delle menzogne dette dai catechisti, parlaci delle calunnie dagli amboni, parlaci degli abusi sessuali e di andare a chiedere scusa al colpevole per coprire il Cammino, parlaci del flusso di denaro non rendicontato, parlaci di tante altre cose. Mettici tutto sul piatto della bilancia, ed ecco che troverai quella sofferenza ch è nella Chiesa, perchè nella Chiesa sono entrate persone come queste, lupi affamati, che stanno sbranando il gregge di Dio, Ma carissimo, non ce la faranno mai, perchè il Pastore è lì che veglia, Egli non dorme, permette alcune cose, forse per vedere la reazione delle sue pecorelle, ma non permetterà più di tanto.
      (da IPG)

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  31. Invece di fare domande a me, che ho scritto con sincerità, Dio m'è testimone, forse dovreste chiedervi da dove vi venga tanto livore. Io amo la Chiesa, profondamente, e, nonostante l'età continuo a servirla, ben sapendo che la Chiesa serve me con la grazie che Dio profonde a coloro che lo amano insieme alle prove. E di queste grazie ne ho viste e vissute tante, insieme alle tribolazioni, e tante ne vivrò ancora. Non temo se del cammino dovesse rimanere un piccolo resto, è avvenuto così anche per il popolo d'Israele. Sta avvenendo anche nel mondo sacerdotale cattolico, nel popolo della Chiesa. Sappiamo verso dove stiamo andando. Osserviamo i segni dei tempi. Non temo le critiche né le avversità, anzi nella debolezza preferisco che appaia la potenza di Cristo. Ora, d'accordo con i vescovi e i parroci facciamo anche incontri di catechesi nelle case dei parrocchiani che hanno difficoltà ad andare alle Messe domenicali o a frequentare la parrocchia, compresi coloro che non credono più, che non hanno più fede. Annunciamo il Vangelo, e lo facciamo con gioia. Ci sono con noi fratelli ultrasettantenni e ultraottantenni che lo fanno, altro che vecchi! Non ricordate: "Nella vecchiaia saranno vegeti e rigogliosi e daranno ancora frutti" altro che vedovi passivi e affranti! Non ci credete? venite e vedete. Non annunciamo un vangelo diverso da quello apostolico. Sappiamo che i successori di Pietro hanno approvato e approvano, pur giustamente correggendo e ammonendo, quello che facciamo e questo ci basta. Non siamo esenti né da errori né da tentazioni, né da peccati. Se cadiamo ci rialziamo, non abbiamo paura. Se anche manchiamo in tante cose, Dio rimane fedele, nonostante tutto l'ha fatto e lo sta facendo con Israele, attendendo la sua conversione a Cristo, l'ha fatto e lo sta facendo con la sua Chiesa, nonostante tutto. "Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Solo Dios basta. Todo se pasa, Dios no se muda, la paciencia todo lo alcanza. Todo se pasa" (Santa Teresa d'Avila). Comunque grazie per aver letto ciò che ho scritto. L'ho fatto perché ho sentito il dovere di farlo e me ne rallegro, non temo offese, dovevo farlo. Infine, ricordate? "Allora la Chiesa […] avrà il suo compimento […] quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e quando col genere umano anche tutto il mondo , il quale è intimamente unito con l'uomo e per mezzo di lui arriva al suo fine, sarà perfettamente ricapitolato in Cristo (cfr Ap 21,1)". di seguito, Al paragrafo 1045 del CCC si legge "Per l'uomo questo compimento sarà la realizzazione definitiva dell'unità del genere umano, voluta da Dio fin dalla creazione e di cui la Chiesa della storia è "come compimento" (Conc. Ecum. Vat. II, Lumen Gentium) Coloro che saranno uniti a Cristo formeranno la comunità dei redenti, la "Città santa" di Dio, la "Sposa dell'Agnello". Essa non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall'amor proprio che distruggono o feriscono la comunità terrena degli uomini. La visione beatifica, nella quale Dio si manifesterà in modo inesauribile agli eletti, sarà sorgente perenne di gaudio, di pace e di reciproca comunione". A Dios.

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    1. Le domande sono necessarie, dal momento che chi difende il Cammino lo fa mentendo, mistificando, sminuendo, schivando gli argomenti.

      Non basta proclamarsi in buona fede e poi sorvolare sulla devastazione spirituale e materiale (talvolta fino al suicidio) dei Paganti Decima (è invece vita molto comoda per i Prenditori di Decima), non basta dichiarare «ottimo il contenuto kerigmatico» dal momento che teologi molto qualificati hanno ampiamente dimostrato che è tutt'altro che «ottimo». È disonesto qualificare come "critiche e avversità" ogni discussione sulle eresie del Cammino. E soprattutto un kikos non dovrebbe chiamare Dio a testimoniargli le proprie falsità e ipocrisie.

      Non si possono servire due padroni - e questo vale anche per chi proclama di servire la Chiesa e contemporaneamente sta servendo l'eresia. E l'eresia si può servire anche mediante il tenere incontri per i parrocchiani, perché dietro lo scopo ufficiale del riavvicinarli alla parrocchia c'è invece lo scopo nascosto dell'impartire loro il kikismo-carmenismo (e magari renderli pagatori di decima). Dietro lo scopo ufficiale dell'annuncio del Vangelo, c'è invece lo scopo nascosto del rifilare loro le menate eretiche kikiane-carmeniane, quelle secondo cui «Gesù era un peccatore», o quelle secondo cui la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere. (Cliccate, neocatekikos pigroni, cliccate! verificate voi stessi, ascoltate le testimonianze scomode sul Cammino! ascoltate la voce di Kiko che proclama un'eresia e nessun giovane kikos gli fa almeno una pernacchia!)

      Non commento il resto della lunga omelia, visto che parla di tutto tranne che del Cammino.

      Invito infine a leggere anche il libro di Lino Lista, Il fango e il segreto, che trova conferme dell'eresia neocatecumenale già a partire dalla Nueva Estetica di Kiko.

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    2. @ non bronzi

      ....Coloro che saranno uniti a Cristo formeranno la comunità dei redenti, la "Città santa" di Dio, la "Sposa dell'Agnello". Essa non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall'amor proprio...

      ...E NON SARA' PIU' INFESTATA DA KIKO ARGUELLO.

      AMEN

      Pax

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    1. Grazie Libera! Hai perfettamente descritto il mio pensiero
      Fides

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    2. Bah, c'è odio, tanto odio. Peccato, mi spiace. Molti di voi si sono sentiti profondamente feriti, e lo sono effettivamente stati. Vedo e leggo tante accuse, e non escludo che ci sia molto di vero. Ma allora cosa dovreste dire di quanto è accaduto nei secoli nella storia della Chiesa, almeno per chi la conosce bene? Eppure noi amiamo questa Chiesa, perché Cristo vive in essa e l'ha fondata per portare il Vangelo e i Sacramenti di salvezza al mondo intero, e quando essa ci dice di fare per servizio alcune cose noi le facciamo, e lo faremo finché la Chiesa ce lo chiederà. Ad essa, sì, mi sento sacramentalmente legato ad un voto di ubbidienza. Ed è la stessa Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Leggete bene ciò che ho scritto, ho parlato di un piccolo resto sia proveniente dal nostro cammino di fede che dall'intera Chiesa Cattolica Ma non vedete quello che sta accadendo? Se questa opera, come io credo, viene da Dio, non potrà scomparire, se non viene da Dio essa scomparirà. Ve l'ho già detto: non c'è nulla di nascosto che non debba essere svelato. Se non credete a me, credete almeno a Cristo.

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    3. E rieccoci con "c'è tanto odio" rivolto a noi ex! Potremmo dire "becchi e bastonati!". Caro bronzo, il vero odio l'ho visto proprio tra voi. Certo che hai una bella pretesa nel dire che forse è vero che siamo stati feriti ma... Non ti racconto il nostro vissuto di famiglia perché non voglio più correre rischi di subire stalking, si, stalking dai cari fratelli. So che Dio legge nei cuori e rende giustizia e questo mi basta.
      Fides

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    4. Forse non l'hai ancora capito, ma il cammino non ha niente a che fare con la Chiesa.
      Se la Chiesa diventa come il cammino è giusto che Dio la faccia scomparire perchè non c'è niente di cristiano nel CN.
      Il CN non è al servizio della Chiesa.
      Il CN brama solo di sostituirsi alla Chiesa, ma Dio non lo sta permettendo, chiediti perchè.
      Su una cosa hai ragione :" Ve l'ho già detto: non c'è nulla di nascosto che non debba essere svelato.", finalmente sta cadendo il muro di omertà sul CN, siete stati rivelati alla luce della verità e siete stati giudicati insufficienti.
      La vostra opera non viene da DIO, quindi è destinata a scomparire.
      Prima succederà questa cosa e prima la Chiesa, quella vera di Gesù Cristo, si libererà del tumore neocatecumenale che l'affligge da 50 anni.
      Non mi fà piacere dire queste cose, ma c'è troppa gente che ha sofferto a causa vostra e con la complicità di alcuni uomini di Chiesa.
      LUCA

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    5. Caro bronzi... , ti do del tu. Tu fai un gravissimo errore, e credo sia voluto, perchè prendere quelle posizioni sono volute, non è un caso.
      Ti faccio un esempio sulla tua risposta, ma ti affermo che così rispondete tutti.E' un'altro vostro meccanismo conosciuto, la famosa muta del serpente quando si viene pescati con le mani nella marmellata, si cambia colore o pelle, tanto è uguale, quello che conta è dimostrare che siete dei mutanti, e quando si muta dietro non c'è lo Spirito Santo, perchè lo Spirito Santo è Dio, e Dio non muta.
      Questo è l'esempio.
      C'è un signore che viene malmenato e derubato da Tizio, e ci sono anche i testimoni ( che guarda caso non parlano. Guarda caso) e per cui quell'uomo va al comando dei carabineri per denunciare il fatto. Parla con il maresciallo, e il maresciallo gli dice: caro uomo, che sei venuto a fare qui, il mondo è pieno di risse e ruberie, pensa, ho saputo che a Roma hanno svaligiato la Banca D'Italia. Per cui, il Mondo è pieno di ladri.
      Grosso modo, se riesci a capire, questo è il tuo atteggiamento.
      Ma carissimo, il maresciallo è lì per portare la giustizia e far rispettare la legge, ed in più è pagato, e non può dire quelle cose all'uomo, tant'è che se fosse interrogato dentro un Tribunale negherebbe, sicuramente, di averle dette.
      Dalle tue stesse parole ti condanni, e non te ne accorgi.Quelle tue risposte sono tendenti a pascolare il male, Cristo ha odiato il male, ha in odio il peccato, tant'è che ha scelto di muorire sulla Croce, talmente era l'odio Santo che aveva del Peccato.
      E tu?! che ci dici che hai 40 anni di Cammino, ecco che ti inerpichi in certi discorsi. Orbene, se in 40anni non hai capito quelle cose, e cioè che non devi permetterre al male di andare oltre, mi chiedo: ma cosa hai fatto 40 anni lì dentro?
      Per caso ti sei dato a urla, battiti di mano, voli mentali , autosuggestioni, ecc, ecc? Che per caso il Kiko vi ha gonfiato la testa con le sue millanterie e i suoi sofismi da quattro soldi, ovvero da persona mondana e fallace. Carissimo, è inutile che dissimuli e fai finta di non aver letto, tu pensi di oltrepassare con la fantasia ciò che è stato e tutte le ingiustizia e le menzogne cosparse? Avete seminato male, ed ora ne raccogliete i frutti. Pensavate di non essere visti? Pensavate di non essere capiti? Pensavate di presentarvi così, davanti agli occhi nostri con ipocrisia e dissimulazione e metterci a credere che siete una congrega di santoni? Ma, carissimo, noi abbiamo gli occhi, vedi Dio ci ha donato la vista, quella vista che ci fa riconoscere un ipocita da un miglio di distanza, tant'è, carissimo che vorrei metterti una cosa, che mi sta girando dentro da un bel pò, mentre ti leggevo, ecco che mi è salita da dentro:

      « Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato »

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  34. caro non bronzi che risuonano, non metto in dubbio la tua sincerità, ma per come scrivi, ci leggo solo una bella teoria, una bella omelia, ma non si evince nessuna umanità e vicinanza a chi davvero sta male ed ha subito danni dal cammino. Il tuo parlare, o scrivere, richiamando spesso tratti di vangelo o parole di santi, è una bella demagogia, ma fine a sé stessa, come i discorsi dei politici che parlano bene, ma nei fatti pensano solo a sé stessi e se ne fregano di chi davvero sta male. Sei proprio un catecumeno, bravo a parlare ma privo di empatia. Parli di errori, di essere peccatori, classico dei catecumeni, ma non ho mai letto una parola di conforto a chi ha subito ingiustizie in comunità, eppure dovresti essere una persona più sensibile per il grande dolore che ti ha colpito. Ma voi siete esenti dai sentimenti ed affetto perché in comunità sono visti come il male.
    ex fratello
    Ps. Maledetto il giorno che sono entrato in comunità, e tutte le persone che ho purtroppo conosciuto in quell'ambiente.

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  35. Libera,Pax,Tripudio e quanti altri...che siate BENEDETTI per le risposte fulminee che date ai kikos,sono parole che non solo vengono dette per esperienza vissuta,ma sono parole che vengono dettate da uno Spirito di verità e di sincerità,tutti quelli che hanno fatto il cammino,sanno benissimo che il signor Bronzi sta mentendo,Lui afferma che il cammino é il PARADISO,Io oserei dire,si é vero che é un paradiso,ma un paradiso fiscale a discapito di chi cammina come se fosse drogato di una droga che non esiste in commercio,questo signore sta calunniando tutte quelle persone che uscite da questo covo hanno avuto seri problemi,Lui lo sa benissimo che internet ne é pieno di commenti dei fuoriusciti,se li vada a leggere e poi vediamo se ha ancora il coraggio di dire che il cammino non é quello che diciamo noi
    Signor Bronzi Lei é un loro complice e un giorno dovrà rendere conto a Dio della sua complicità,Io per fortuna sono stata per pochi anni,ma comunque ho ancora le ferite aperte,il mio pensiero é per tutte quelle persone(e ne sono tante)che sono state chi per 20 chi per 30 anni,il cammino li ha sfregiati fino alla fine dei loro anni e Lei invece ci viene a parlare di un cammino modello,ma per piacere se ne vada che a tutti quei paroloni dolci ci possono credere solo persone che hanno i prosciutti sugli occhi e cioé i KIKOS.LILLY

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  36. @Libera
    "vogliono far passare il CNC come un'oasi di pace:
    ..
    esistono kikos furbetti che, negando tutto, hanno capito che è meglio cambiare linea .."
    -------
    È da tanto che è così!
    Qua da me è pieno di soggetti così, melliflui, servizievoli col parrocco .. a cui periodicamente richiedono di far venire le comunità che ora sono state messe in 1 chiesa periferica ..
    non potendolo fare come comunità si insinuano nella parrocchia come persone singole o coppie: partecipando ad alcune riunioni dei genitori, facendo il catechismo (su quale catechismo fanno, poi, il parroco non approfondisce, perché dire ai bambini "credete che vi voglia bene? Non voglio bene neanche ai miei figli" non mi pare frase adatta ad una educatrice), facendo i lavoretti di riparazione, servendo (purtroppo) Messa. Ma tutto ciò finalizzato ai loro obiettivi: intermedio, fare in Chiesa gli annunci delle "catechesi per adulti" (cioè la pesca con le esche di eventuali prede per la setta) ed appendere i volantini e finale, far tornare il cammino nella principale parrocchia della città, dove storicamente sono "nati" più di 40 anni fa e che hanno abbandonato con disprezzo ("il nuovo parroco non ha lo Spirito") quando sono stati contrastati. Ma niente paura! Il CN è immortale, se non funzionava più con gli itineranti vecchio stampo, ecco che erano pronte figure "nuove" (nell'apparenza non certo nella sostanza) di catechisti pari pari come il nostro commentatore, dal cui esempio, tutti i responsabili e "pezzi grossi" locali del CN hanno imparato a comportarsi secondo qsta nuova linea (che, ripeto, non è nuova, perché sono quasi 10 anni che qua è così).
    I nuovi testimonial del CN, i volti "puliti", rassicuranti .. atti ad ingannare preti e persone in difficoltà (come ero io quando, sperando in 1 aiuto mi sono andata a buttare nella bocca del lupo) .. da Mulino Bianco, è stato giustamente detto.
    Di 1 ipocrisia che non si può sentire.
    Voi, Libera e altri, siete bravi a interloquire con qsti personaggi, io non ci riesco, sono presa da nausea (ricordo a chi definisce il mio atteggiamento "livore" e si chiede candidamente, cadendo dal pero, da cosa è motivato, che io sono 1 di quelli che non solo ha avuto il matrimonio e la vita distrutta dal CN ma che pure ha rischiato di non continuarla più la vita su qsta terra fino al suo termine naturale. Non so cosa sarebbe stato meglio in effetti .. Vergognati, @non bronzi ecc., a dire tante falsità, senza rispetto per chi ha sofferto e cercando di fare passare la tua exp particolare - o meglio l'interpretazione che ora ti fa comodo darne - come caratteristica di tutto il CN), non riesco a interloquire perché è talmente evidente che mentono, che mi sentirei mentitrice anch'io a prendere in considerazione quello che dicono (anche solo come ipotesi) come fosse vero.
    Sono stata presa in giro abbastanza, non ce la faccio più ..
    Sono molto grata a tutti voi che riuscite con pazienza e competenza ad affermare e riaffermare la Verità, anche mille volte se è necessario, sono sicura che il Signore vi darà ricompensa.

    @Rovinato dal cammino 01:53
    per quel che vale, ti comprendo benissimo, grazie.

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  38. @ "non bronzi che risuonano"

    Nel frattempo che aspetto una tua risposta sui "mamotreti", volevo chiederti alcune cose che non mi sono chiare nelle tue esternazioni, che ritieni doveroso esprimere dal tuo profondo, in difesa del CNC.
    Dici di avere camminato 40 anni, e di essere stato fuori circa 10 anni.
    L’hai fatto per una nobile causa, prenderti cura di tua moglie.
    Se hai i mamotreti sei un catechista.
    Avrai letto qualcosa sul II scrutinio nei tuoi mamotreti quando Kiko fa l’esempio della cognata malata?
    Ricordi quello che dice a proposito su una persona che sceglie di recarsi al capezzale di un malato invece di andare ad una convivenza del CN?
    Se non ricordi posso dirti quello che hanno detto a me i miei “ottimi” catechisti :”Lascia che i morti seppelliscano i morti”.

    Se hai camminato 40 anni dovresti avere finito il CN.
    Se sei stato fuori 10 anni e ti hanno invitato a fare il pellegrinaggio della tappa del matrimonio spirituale con la tua ex-comunità, significa che avevi già fatto la tappa del matrimonio spirituale, non è possibile saltare delle tappe nel CN.
    Se hai già fatto questa tappa, significa che per 10 anni la tua comunità non ha fatto più nulla, cioè anche tutti loro hanno finito il cammino insieme a te ?
    Allora che senso ha fare un secondo viaggio alla Domus?
    L’hanno organizzato apposta per te?

    Tu stai parlando di una tappa (matrimonio spirituale) che la Chiesa non ha approvato.
    Tu dici di essere fedele alla Chiesa ed al suo Magistero, però ti attieni ad un percorso di fede di un “movimento” che aumenta a suo piacimento le tappe senza l’approvazione di nessuno ?

    Toglimi una curiosità, i vari incontri del CN, Inizio Corso, Avvento, Quaresima, Pasqua, in cui Kiko “catechizza” il SUO “movimento”, il documento che usate a porte chiuse nelle convivenze è un documento pubblico o segreto?
    È un documento che la Chiesa conosce e approva ogni anno a Kiko?
    Spero di avere una tua risposta.

    Tu affermi di essere libero di dissentire con i tuoi catechisti, che prendono atto del tuo modo di vedere e non ti costringono a fare nulla.
    Mi spiace dirtelo ma io ho avuto esperienze dirette molto diverse.
    Pensa che dalle mie parti chi non si adegua alle direttive dei catechisti : Lodi,Decima,Tripode,etc. al successivo passaggio viene retrocesso in una comunità più giovane.
    Se sei una coppia ed uno dei coniugi è ligio al CN e l’altro la pensa come te (non bronzi che risuonano), vengono retrocessi entrambi.
    Pensa come questa cosa aiuta la comunione della coppia ed il loro matrimonio.
    Ai mai sentito i catechisti dire, in comunità, che nel matrimonio il coniuge è la tua croce?

    Continua……

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  39. Continua……

    Sulla richiesta della “decima”, ti racconto una cosetta.
    Io ho sempre detto di non farla e di non volerla fare.
    Dopo due anni mi hanno dato un ultimatum, o fai la decima o non superi un passaggio e ti rimandiamo in una comunità indietro.
    Mi hanno dato un anno per adeguarmi.
    Pensa che ho chiesto ai catechisti dove fosse scritto che la decima è obbligatoria, ma loro non mi hanno risposto, tipo come fai tu alla mia domanda sul mamotreto.
    Però mi hanno detto che se volevo, potevo mettere la decima e poi richiederla indietro al mio responsabile.
    Capito l’antifona , la decima si fa o si dice di farla, ma non esiste che qualcuno si rifiuta.
    Crolla tutto il castello di carte del CN.
    Un mio ex-fratello metteva la mano vuota nel sacco vuoto, un altro la dava e subito dopo andava a chiedere indietro i soldi al responsabile, un altro ancora non andava in comunità quando era il giorno della decima.
    Sulla decima, come su quasi tutto il resto del CN, la falsità e l’ipocrisia sono accettate e tollerate, l’onestà e la sincerità NO.

    Ma sicuramente io sono capitato con dei cattivi catechisti, che hanno travisato il giusto spirito del CN e del suo creatore, primo catechista, leader Unico e MaXimo: Kiko Arguello.

    A proposito di spirito, pensa che i miei catechisti affermavano di essere ispirati dallo Spirito Santo.
    Quando contestavo qualcosa di palesemente sbagliato nel CN, del quale chiedevo spiegazione, mi dicevano che io non avevo diritto a nessuna spiegazione, nel CN si fa cosi punto e basta, se non ti sta bene quella è la porta.

    Hai mai sentito questa frase nel CN che conosci tu: “I catechisti non sbagliano mai, ma anche se sbagliano poi Dio interviene e trasforma il male in bene”.
    Quindi bisogna obbedire ai catechisti perche :”Non c’è cammino neocatecumenale senza obbedienza ai catechisti”.

    “Sono proprio stato sfortunato”, questo era il mio pensiero prima di scoprire questo Blog, prima di leggere Daniel Lifschitz, Lino Lista, Marco Marzano, Don Gino Conti, Padre Zoffoli, Padre Ariel e tanti altri che non ricordo.
    Prima di sapere la storia del CN in Inghilterra, nel Giappone, nelle Filippine, a Guam, in Perù (Callao).

    Se avessi fatto il cammino insieme a te nella tua Diocesi, nella tua parrocchia, nella tua comunità e con i tuoi catechisti, sarei ancora dentro a questa “meravigliosa” esperienza ecclesiale, dove è possibile esprimere le proprie opinioni, dove i catechisti non pretendono obbedienza, dove si “limano” le ”piccole” ed “impercettibili” deviazioni dottrinali di quell’ottimo percorso di fede, inserito perfettamente nella Chiesa, per la Chiesa e con la Chiesa, chiamato cammino neocatecumenale.
    LUCA

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  41. Non solo credo in Cristo ma lo vedo operare nella vita di tutti e in tutti i giorni, l'ho visto nitidamente soprattutto in una persona che m'è stata più cara delle altre. E lo vedo operare nella Chiesa così lacerata da così gravi divisioni. Io so che Cristo ha chiesto di portare il Vangelo e la testimonianza della nostra vita a chi vuole ascoltarla, a chi la richiede, per avere una speranza, un ritorno di fede nelle promesse di Cristo. Un ricordare il significato sacramentale del Battesimo, del fatto di appartenere alla Chiesa, che siamo in tensione, proiettati verso la Parusìa. Finché ce lo chiedono sacerdoti, vescovi, e il Papa stesso, dovremmo dire di no? Rimanessero anche in dodici a farlo sulla terra, che siano benedetti. Dove ci sono storture, abusi, illeciti, crimini, lì interverranno le autorità della Chiesa, che lo facciano e lo facciano presto. Credete che il papa non conosca tutte queste cose? Sì che le conosce. Ma tutti i papi, a partire da Paolo VI, hanno visto un'opera di Dio per evangelizzare un mondo scristianizzato. Finché questo accadrà, noi saremo ben lieti di proseguire. E' inutile che mi attacchiate, conosco molte delle vostre sofferenze patite, credete che io non ci sia passato? ebbene vi sbagliate, ma ho fatto la mia scelta, ho fatto ciò che ho reputato più giusto fare, rimettendo tutto al giudizio di Dio e non a quello degli uomini, in piena coscienza. E sono contento di averlo fatto. Ho scritto questi post, e questo è l'ultimo, perché sentivo una spinta a doverlo fare. Perché, perché per un tempo ho criticato anch'io duramente il Cammino neocatecumenale, proprio in questo sito. Quando ho capito il cuore, lo spirito, di ciò che stavo perdendo, ho capito cosa fare. Non mi credete? mi dispiace, che altro posso dirvi? So soltanto che Dio può dare all'anima umana una pace che sorpassa ogni intelligenza. Penso che sia il desiderio di tutti. Vi ringrazio ancora. Non sono né un buono, né un buonista, non me ne viene nulla in cambio: è l'esperienza di una vita che esprime se stessa. A Dios, voleva significare Addio, cioè l'augurio di ritrovarci un giorno tutti al Cospetto di Dio, spero, nella Gerusalemme Celeste. Questa vita, come recitiamo del Salve Regina, è un esilio, spesso piena di lacrime, e gli esiliati desiderano ritornare nella loro terra d'origine. Addio, davvero.

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    1. La menzogna non consiste sempre nell'affermare l'esatto contrario della realtà.

      La menzogna può anche consistere nell'affannarsi studiosamente a rifilare al prossimo un singolo punto falso nascondendolo in mezzo a cento punti veri.

      Di soggetti come il bronzo risuonante ne abbiamo visti tanti, osservando anche che - almeno su questo blog - per gran parte erano riconducibili ad una sola persona, instancabilmente zelante nel propinare menzogne così come richiesto dalla diabolica "spiritualità" neocatecumenale. Ma non possiamo sottovalutare gli effetti del kikismo-carmenismo in altri soggetti altrettanto convinti che mentire e ingannare siano azioni sante, qualora adoperate per difendere il Cammino.

      Ed ecco dunque che di fronte ai fatti gli esperti mentitori neocatecumenali evitano accuratamente di entrare in argomento limitandosi a sciorinare lunghe "omelie" su altre questioni, nel tentativo di estenuare gli interlocutori. E quando proprio non possono farne a meno, ecco la loro professione di fede in Kiko: «ottimo il contenuto kerigmatico di Kiko», «voi non potete capire il Cammino se non lo fate», «da me mai successo», «io leggo sempre il CCC e tutti i documenti della Chiesa», «io ho criticato il Cammino ma non vi dico su cosa e con quali risultati»...

      Come al solito: non una parola sulla sofferenza documentata e testimoniata di tantissimi fratelli. Non una parola sulle eresie di Kiko e Carmen, pedissequamente ripetute dai cosiddetti "catechisti" di ogni latitudine. Non una parola sui rimproveri degli ultimi successori di Pietro (pensate un po', Giovanni Paolo II, già il 10 febbraio 1983, rimproverava i kikos sulla liturgia: e all'epoca erano una realtà pressoché irrilevante). Non una parola sulle differenze abissali tra ciò che esige lo Statuto e ciò che invece si fa nelle comunità del Cammino. Non una parola sui sacrilegi compiuti il sabato sera nelle piccole comunità.

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  43. Libera non ti scusare,anche Io parlo di continuo contro questi maledetti,la ferita non si rimargina e temo che il cammino sarà il mio incubo più grande finché vivrò,allora sarò soddisfatta quando sapró che questa setta é stata estinta,li combatterò fino alla fine dei miei giorni, che poi sono sicura che non avranno vita lunga,perché anche Cristo si é stancato di questi poveri illusi che credono che facendo 40,50 anni di cammino possano ricevere il lascia passare nel giorno del giudizio,proprio loro che stanno rimettendo Cristo in croce attraverso la sofferenza di centinaia di persone,VERGONATEVI...AVETE ANCHE IL CORAGGIO DI SCRIVERE SU QUESTA PAGINA,ma chi vi crede più!!..le vostre parole sdolcinate potete usarle solo alle catechesi iniziali,per fare abboccare la gente.(LILLY)

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  45. bronzo....
    Mi sembra che il tuo discorso sia fatto ad arte per dimostrare che siete obbediendi, mentre menate a sacerdoti ( tutti i commenti sull'Isola di Patmos, fatti veri, contro chiacchiere mentali impostate al momento); che siete amabili mentre dite parolaccie semre a sacerdoti e altri, che siete onesti mentre vi fate pagare pernottamenti dai lavoratori e avete soldi in banca; che siete santi e veritieri mentre dite menzogne in mondo visione davanti a vescovi, fedeli, altri, per coprire abusatori sessuali; che siete dei baraccati mentre abitate i comodi appartamenti a spese dei fedeli, che siete degli apostoli mentre vi fate infilar dentro Domus a spese del prossimo; che siete dei perseguitati mentre perseguitate per denaro i padri di famiglia per le decime; che siete amanti della famiglia mentre fate divorziare delle povere persone che sono rimaste sole grazie a voi; che siete umili mentre avete il coraggio di attaccare una donna dentro una stanza minacciandola di andarla a denunciarla al Papa ( ovviamente non fatto perchè era solamente una prevaricazione vigliacca verso una donna sola); di essere dei profeti mentre dite menzogne dentro hotel e dopo vi fate pagare l'alloggio; che non amate il denaro mentre dirottate il consenso nel flusso che va nella borsa comune, come Giuda, e poi non vedete l'ora di mettersi la mano dentro per prendervi i soldini e fare vita mondana e comoda; di farvi passare per gitani e girovaghi del Vangelo, mentre alloggiate dentro hotel appartamenti, infilando figli in vacanze gratis e dentro le Domus a spese, sempre, del prossimo; vi volete far passare come agnellucci, mentre calunniate i figli di Dio dentro la chiesa e dall'ambone, tutto con odio e disprezzo;
    (segue)

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  46. vi volete far passare come uditori del Vangelo, il Kerigma, quando, realmente, siete sordi e ciechi, perchè ciò che dite, il Kerigma, non ha fatto una minima breccia dentro quella testa di marmo che vi trovate sul collo;vi volete far passare come figli uniti e amorevoli del Papa, mentre gli avete sputato in faccia continuamente, e una prova, concreta, è la famosa frase di Carmen che ha rivolto al Papa Benedetto, ma ce ne sono tante di prove, per cui è risaputo che avete in odio il Papa e i cristiani; vi volete far passare come gli amanti del cristianesimo, metre disprezzate i cristiani, definendoli cristiani della domenica, e vi credete di essere migliori, come se l'urlare il sabato sera chiusi dentro una stanza di pochi metri quadrati vi dia un qualcosa in più degli altri; vi volete far passare come covertiti, mentre dentro di voi si trovano persone che vanno con altri sposati, persone che si drogano durante i passaggi, persone che cappottano gli occhi per via del tanto alcool bevuto durante le feste, persone che sparlano male dietro le spalle; vi volete far passare come coloro che stanno costruendo la Sacra Famiglia di Nazaret, mentre avete dei cani sciolti che serpeggiano dentro le comunità e tradiscono il prossimo facendo comunella dietro le spalle con i catechisti, per cui già avete tradito tutti e tutto lì dentro; vi volete far passare per persone piene di spiritualità, mentre siete dei farisei che accusano il prossimo per sentirsi migliori; vi volete far passare come dei Mosè, questo dite al prossimo per attirare persone, ma dopo siete pronti a combattere chiunque non si piega alla vostra volontà; vi volete far passare come persone piene di miracoli, milantate miracoli e segni in ogni parte, ma realmente sono proiezioni mentali, tutto fumo gonfiato a dismisura per impressionare il prossimo, famoso segno è quello sulla torre in Cina, dove avete inviato i demoni nel deserto, se non siete capaci di spedire il demone che avete dentro di voi, cioè di scacciarlo lontano da voi, per caso siete capaci di scacciare i demoni di una nazione intera?; vi volete far passare per i rinnovatori della Chiesa, con urla, chitarre, battiti di mani, e per di più insegnate ad non inginocchiarvi davanti a Dio che si fa Carne e Sangue per noi; vi volete far passare per coloro che amano il "Bello", cioè la " Nuova Estetica", realmente fate dei dipinti che fanno pietà e compassione, lo stesso per le strutture che avete costruito, squadrate, e senza nessuna bellezza, basta guardare la Domus, lato stanze lato lago (se non erro), degli alveari squadrati molto brutti da vedere, lo stesso per i dipinti, e siccome vi date a musiche e danze e concerti, siamo sempre sullo stesso piano, insufficienza in ogni parte; vi volete far pasare per poveri bisognosi, mentre passate la busta era per coprire le vostre nefandezze, con la scusa di coprire il povero, realmente è una cloaca di approfittatori, infatti mancano sempre soldi, ma le sigarette, i caffè, i piatti e altro, non mancano mai, ed è quello che appare visiblmente in quel momento, figuriamoci ciò che è dietro, che non si vede, come i conti correnti e altro, vi volete far passare per coloro che capiscono i Segni di Dio, realmente navigate nel buio più completo e non ne capite nulla.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  47. Intanto al signor Bronzikiko sono state fatte delle domande,ma non c é stata risposta,Io gli ho chiesto:durante i 10 anni di assenza dalla setta,che rapporti hai avuto con i fratelli di comunità?SILENZIO TOMBALE.Vuoi che te lo dico Io?NESSUNO TI SI É FILATO...perché é cosî!!!...lo fanno già dal primo giorno,figurati se in 10 anni rimanevano in buoni rapporti,MA VÀ VÀ.Ti dico egreggio signor BRONZIKIKO che Io sono uscita dal cammino senza litigare con nessun fratello,mi sono confidata con il mio responsabile sulle perplessità che avevo sulla dottrina,sul giro di denaro che non capivo perché (dato che come dicevano loro la comunità era un corpo solo)non ci venisse mai detto .niente,visto che era un continuo chiedere soldi,anche se si facevano collette per fare un regalo di compleanno,non sapevamo mai questo benedetto regalo a quanto ammontasse.Il battibecco l ho avuto solo con i catechisti ecco perché non mi aspettavo che tutta la comunità mi voltasse le spalle,soprattutto per chi la pensava come me,che prima hanno sparlato e poi si sono tirati indietro, hanno fatto uguale al BRONZIKIKO che prima ha avuto dubbi sul cammino e poi dopo 10 anni é ritornato per prendersi il doppio delle batoste.LILLY.

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  48. Se dite che alla Messa è obbligatorio inginocchiarsi siete solo dei poveri ignoranti.Ci sono alcuni padri della Chiesa che proibiscono addirittura di inginocchiarsi durante la Messa,per secoli è stato proibito.

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    1. Ariecco la pasqualoneria triggherata.

      Gli zelanti neocatecumenali come il soggetto delle 11:31 sono profondamente nemici del Santissimo Sacramento. Infatti non appena sentono parlare di inginocchiarsi al Santissimo si infuriano, poiché non pensano a Nostro Signore, ma pensano sempre e solo a Kiko. Il loro "redentore" è Kiko, non Nostro Signore.

      Essendo profondamente amici della menzogna, avvertono sempre l'ossessiva urgenza di difendersi da accuse che nessuno aveva fatto, allo scopo di estenuare gli interlocutori che loro tanto odiano. Loro, che se ne infischiano dei documenti ufficiali, delle normative, degli interventi personali del Santo Padre, mentre ipocritamente si proclamano ubbidienti, tentano di estenuare gli interlocutori inducendoli a disquisire del pelo nell'uovo - nel caso specifico, di cosa dicono i documenti liturgici riguardo all'inginocchiarsi. "Ehi, cercatevi quest'altro argomento che non mi ricordo! avete torto e dovete spiegarmi perché avete torto!"

      Ora, se perfino nella Bibbia leggiamo espressioni come «ogni ginocchio si pieghi», solo un cretineocatecumenale può imbufalirsi. Sono nemici giurati del Santissimo Sacramento, anche se a parole dicessero il contrario. Sono prontissimi a inginocchiarsi davanti al laico Kiko e riceverne la "benedizione" farlocca come gli "esorcismi" del laico Kiko (farlocchi come le presunte "apparizioni" che Kiko non ha mai sottoposto al vaglio della Chiesa, farlocco come l'intero impianto dottrinale e liturgico del Cammino)... ma quando sentono parlare di "inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento" vanno su tutte le furie - il demonio (quello vero) è infatti soddisfatto di loro.

      Il cretineocatecumenale è talmente rincretinito da Kiko da credere di poter contrapporre i Padri della Chiesa alla Chiesa stessa. I kikos fingono di non conoscere il contesto (di gente che restava in ginocchio per tutta la Messa di Pasqua, gesto eccessivo - specialmente in quel preciso contesto storico in cui il permanere a lungo in ginocchio era considerato una tipica penitenza quaresimale, e a Pasqua non sei più in quaresima). E pretendono di scaraventarci addossi robe che neppure si ricordano.

      Dunque, mi sia concesso dire: «vieni avanti, cretino!» al prossimo neocatekiko bramoso di azzeccare una figuraccia altrettanto epica e di esalare tutto l'odio possibile nei confronti di Nostro Signore realmente presente nel Santissimo Sacramento.

      Aveva davvero ragione padre Pio da Pietrelcina quando definì Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti» ancor prima che i due nuovi falsi profeti si incistassero a Roma.

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    2. La Messa si compone di varie parti; alla Consacrazione ci si inginocchia, è il momento più importante: Gesù che viene, che Si Sacrifica per noi e in quel momento siamo con Lui sotto la Sua Croce .. come fa a non venirvi spontaneo di mettervi in ginocchio?
      In alcune chiese c'è anche il suono di 1 campanello per richiamare a fare qsto gesto, sottolineando l'importanza del momento.
      Ho pena qndo vedo qlche NC che conosco partecipare a una Messa in Chiesa e restare testardamente in piedi alla Consacrazione, con le braccia conserte, sembra quasi 1 gesto di sfida .. distolgo subito lo sguardo, sia perché mi dà troppo dolore, sia perché ho Altro di più importante a cui badare in quel momento ..
      non c'entra l'ignoranza, ma il rispetto.

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    3. Qualcuno ha detto che obbligatorio? Forse non leggi? Oppure fai finta di non leggere, perché è la vostra consuetudine? Voi obbligate a non inginocchiarsi. Mi pare sia questa la verità? Convieni?
      (IPG)

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    4. Ma sì, ora che ci penso, sarebbe davvero un ottimo spunto di riflessione.

      Quando noi cattolici sentiamo nominare Nostro Signore, ci si scioglie il cuore. Quando sentiamo parlare di bestemmie o sacrilegi, ci viene una fitta al cuore. Quando per caso sentiamo poche note di un canto gregoriano, ci tornano in mente innumerevoli generazioni di santi di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Quando sentiamo parlare di un missionario in terra lontana, che celebra la Messa così come la Chiesa comanda, ci rallegriamo perché è "dei nostri", è uno di noi, è parte della nostra stessa Chiesa che professa il nostro stesso Credo, celebra la nostra stessa liturgia, annuncia il Signore che salva anche noi. Non è un caso che il termine "cattolica" significhi "universale". In qualità di fedeli cattolici, della Chiesa universale, siamo già uno con tutti coloro che professano le stesse immutabili verità di fede.

      Invece, al tipico kikos si scioglie il cuore solo quando sente parlare del suo idolo Kiko-Carmen-Cammino. Il Santissimo Sacramento? Bah! (e al limite tirano in ballo la pomposa "cappella dell'adorazione" alla Domus, ma solo come argomento da scaraventare addosso ai suoi interlocutori). Un missionario dall'altra parte del mondo celebra la Messa? Bah! (e al limite sciorinano i soliti discorsetti preconfezionati sulla missionarietà dei kikos, soprattutto laici, come se loro fossero gli unici a farla, o almeno i più esperti, i più quotati, i migliori). Quando si parla di annunciare il Vangelo, i kikos non possono fare a meno di pensare "se lo facciamo noi allora funziona, se lo fanno gli altri allora non serve a niente". Alle note di un gregoriano i kikos pensano solo: "bah! preconciliare! bah!", ma un brevissimo stacco di una grattugiata di chitarrella kikiana subito molce il cuore. Quando si sente parlare di bestemmie o sacrilegi, i kikos se ne infischiano. Per loro, infatti, l'Eucarestia è "buona" solo se si fa in una comunità kikiana. Disprezzano le "ostie piccole" e la Comunione "sotto una sola specie": bah! Mica come da loro, dove la quantità è più importante della "qualità".

      A volte lo ammettono anche a chiare lettere. "Mi hanno trasferito lì per lavoro, c'è il Cammino da quelle parti?" Un cattolico avrebbe chiesto: «c'è una parrocchia cattolica?» State parlando di un vescovo e loro sbadigliano. All'improvviso si ricordano che tale vescovo ha osteggiato il Cammino, e subito vi scaraventano addosso furiosi improperi: "quel vescovo è sempre stato chiuso allo Spirito!" (dove "Spirito", nella parlantina neocatecumenale, significa in realtà "kikismo-carmenismo"). State parlando loro di un monastero di clausura ed è già tanto che non vi abbiano mandato a quel paese, e ad un certo punto dite: "poi una delle monache, cantando il Risuscitò..." e il kikos immediatamente s'illumina d'immenso e brama di sapere TUTTO di quel monastero, sbavando come un cane randagio davanti a un quintale di salsicce. Fino ad un attimo prima consideravano quel monastero meno attraente di una discarica incendiata, all'improvviso, al solo sentir nominare una canzonetta kikiana, va in estasi mistica automaticamente. Hanno letteralmente un'ossessione del voler diffondere il virus neocatecumenale in ogni ambito cattolico.

      È per atteggiamentei come quelli che dichiariamo, in piena coscienza, che i neocatecumenali sono non soltanto idolatri, ma anche nemici della Chiesa cattolica. Il loro scopo è "diffondere il virus", la loro priorità è trasformare le parrocchie in "comunità di comunità".

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    5. Credo che Roberta ti abbia dato un'ottima risposta.
      Se riesci a capire, bene, altrimenti: Amen!

      (da IPG)

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    6. Caro anonimo delle 11:31 chi ti ha detto o fatto questo é più somaro e gnostico di te,d altronde voi avete ragione a non inginocchiarvi,(no perché avete problemi di salute o perché non c é spazio come scriveva l altro giorno l altro/a commentatore kikiano)perché per voi, la messa che fate in comunità, é solo un banchetto fraterno e non il sacrificio di Cristo,nel momento della consacrazione invece IN CHIESA ci si INGINOCCHIA, perhé c é Gesù vivo e vegeto per cui ci dobbiamo PROSTRARE,in segno di RISPETTO E GRATITUDINE,CHIAROOO...(questo l ho si impara al catechismo della prima comunione),ti diró di più non siamo i soli a stare in ginocchio in quel momento,ma ci sono miriade di Angeli é la presenza della Madre Santissima,TI PARE POCOOO!!...quindi davanti a Cristo e tutta la corte celeste Maria compresa,come si fà a rimanere in piedi come un salame?ma siccome kikolone é un eretico,e l eresia é come un virus, puó essere contagiosa,allora in molti si sono ammalati di questa grave influenza,per avere una presta guarigione di solito si prendono le giuste medicine,quindi la vostra medicina per guarire al più presto da questo virus dell eresia é uscire da questa setta,rifare d accapo il catechismo della chiesa cattolica e la pace sia con Voi.(LILLY)

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    7. Te l'ha insegnato l'idiota di Kiko a citare "i padri" senza mai specificare nome, luogo di provenienza e periodo storico?
      Ma poi questi subumani hanno anche la faccia tosta di insultare dando dell'ignorante a chiunque non la pensi come quei beceri di Kiko e Carmen.
      Torna la prossima volta, dopo aver studiato a menadito l'ordinamento generale del Messale Romano, così magari ti interroghiamo e recuperi il voto, capra immonda.

      Tomista ex NC

      (Dopo 50 anni nessuno ha mai trovato il coraggio di dire all'asino di Kiko che la HEI e la HET sono due lettere diverse dell'alfabeto ebraico? Continuate pure a produrre ed acquistare quei crocifissi osceni con la lettera sbagliata del tetragramma sacro, così dimostrate al mondo che l'ignoranza è la più grande virtù.)

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    8. C'è da aggiungere che a quanto pare, l'idiota iberico, ignora persino che la lingua ebraica va letta da destra a sinistra.
      L'iniziale del tetragramma infatti sarebbe "Yod".
      Quindi non solo sbaglia lettera, ma addirittura scambia la lettera finale per iniziale, e nessuno si è mai accorto di nulla!

      Tomista ex NC

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    9. Il disprezzo neocatecumenale per ogni forma di cultura e per la stessa grammatica ed ortografia italiana si manifesta nel loro modo di parlare arzigogolato ed illogico ("Gli statuti" "Mi sento ribellato" "gli alzati") ma soprattutto leggendo i testi dei loro canti, ecco qualche esempio:

      "Andate dunque e fate DISCEPOLI tutte le genti"

      "Che ritornerà e ci porterà con LUI"

      "Mandi dal cielo a salvarmi dalla mano dei miei persecutori" (Chi? Cosa?)

      "Che cosa C'È di diverso questa notte da tutte le altre notti?"

      "È come unguento che dal capo DISCENDA"

      "Mosè capo d'Israel lo va a liberar" (Chi? Cosa?)

      "Akedà" significa legatura e non legami.

      "Me ne vado DA ogni parte"

      Se qualcuno facesse notare questi errori avrebbe un demonio.

      Tomista ex NC

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    10. "O Cristo quando io DEBBA morire"

      "Ti benedicIAMO in questa ora, o Cristo MIO"

      Ma non potreste assumere un correttore di bozze?

      Tomista ex NC

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    11. "Mi sento ribellato"
      Se ci riflettiamo, oltre ciò che ha scritto Tomista ( e ne approffito per scusarmi per qualche errore commesso da me, anch'io faccio qualche errore grammaticale),quella frase contiene molto e ci fa capire quanta confusione hanno queste persone.
      Sentirsi ribellati, è come dire che si sente dentro di se una spinta alla ribellione, non so di che tipo, ma è come ammettere che dentro di se si sente come una corrente negativa, la quale spinge a fare atti contro Dio. Credo che grosso modo si possa interpretare in questo modo. E per cui, la persona, invece di combattere in unqualche modo la spinta negativa, bene con la preghiera, ecco che proclama di sentire quel flusso negativo dentro di se,e non riesce a capire chè è una corrente negativa, e per cui pensa faccia parte di se stessi, e, molto probabilmente, a forza di pensare a quel modo, ecco che si cade conseguentemente.
      Alcuni nc ho sentito dire quelle cose, e credo non sia un caso, è un modo di dire diffuso tra di loro, e per cui, evidentemente, è accettato e preso come giusto.

      (da IPG)

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  49. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  50. Vi chiedo cortesemente di andare a guardare su youtube l omelia di DON AMBROGIO VILLA,COSA É LA MESSA,cosi vi rendete conto una volta per tutte che il cammino é un Fiasco(LILLY).

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  51. @libera
    Per la precisione 153 vescovi!
    Ovvero lo stesso numero dei pesci della pesca miracolosa di Gesù.

    Ditemi voi se Kiko non ha la sindrome di onnipotenza!

    Si paragona a Gesù.

    I 153 sono il simbolo della missione. Mi spiegate che missione sarebbe quella con i vescovi, se non convertirli al credo kikiano ???

    I vescovi devono ascoltare Kiko e non viceversa! Ma vi rendete conto della presunzione?

    E poi se ne è vantato come successo del cammino mi pare in una convivenza di inizio corso con tanto di filmato.

    Qui siamo oltre il proselitismo, siamo in pura propaganda tipica dei regimi dittatoriali.

    Grazie per la pazienza e costanza con cui avete risposto a Bronzi, senza tralasciare un minimo dettaglio.

    EX-NC-???

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