lunedì 12 ottobre 2020

Ci voleva Pietro Mennea per cancellare il murale neocatecumenale

Il campione sportivo barlettano Pietro Mennea (Barletta 28 giugno 1952 - Roma 21 marzo 2013), cancellerà uno sgorbio murale neocatecumenale, che lorda un muro della città di Barletta.

Spieghiamo gli antefatti.

A sinistra il murale di Barletta
a destra, l'originale di Kiko
Il murale neocatecumenale

Da alcuni anni, a Barletta, in via Vittorio Veneto, nei pressi dello stadio comunale, campeggia un murale neocatecumenale, sotto il quale troviamo la scritta

"Ho una speranza, Gesù Cristo - entra e vedi".

Il murale, imitazione di una crosta pittorica rappresentante l'arcangelo Gabriele dipinta da Kiko Argüello - guru/fondatore della holding religiosa "Cammino Neocatecumenale" - è stato eseguito da una adepta del Cammino Neocatecumenale, anche lei con famiglia numerosa di 5 figli, secondo gli schemi riproduttivi dettati dal Cammino.

Lo spettatore che dovesse imbattersi in questa "opera pittorica", rischierebbe d'essere affetto da colite spastica. Il murale neocatecumanele contiene il classico slogan da marketing religioso: "Entra e vedi", sintomo evidente del folle fanatismo dell'autrice-clone del Cammino.

Questo murale ha i giorni contati.

Il murale del campione Pietro Mennea

Il nuovo murale dedicato a Pietro Mennea
e l'area in cui verrà realizzato

Un nuovo murale, della grandezza di 40 mq, rappresenterà il campione barlettano di atletica Pietro Mennea e coprirà lo sgorbio neocatecumenale.

L'opera sarà eseguita dall'artista Giacomo Borgiac, dopo una raccolta fondi andata a buon fine.

Pietro Mennea salvò una famiglia dal Cammino Neocatecumenale

Oltre ad essere il campione sportivo che tutti conosciamo, Pietro Mennea è stato campione nella vita.

L'atleta barlettano riuscí a far uscire dal Cammino un'intera famiglia di suoi amici, tranne la moglie del capo famiglia, irriducibile fanatica.
Pietro risiedeva a Roma e tra le tante amicizie, c'era Gianni (nome di fantasia) conosciuto grazie alla loro passione comune: l'atletica.

In breve tempo divennero grandi amici. L'amicizia instauratasi permise a Pietro di capire cosa fosse il Cammino e di provarne avversione. Mise in guardia Gianni circa il suo assoggettamento alla setta.
Focalizzandosi sul problema dell'asservimento, Pietro pronunciava una frase ricorrente: "la libertà è sacra!".

L'impegno di Mennea condusse Gianni ed i suoi figli fuori dal contesto maligno di Kiko Argüello.

La fede di Pietro Mennea

Pietro Mennea era cattolico praticante, prima di ogni gara si faceva il segno della croce e pregava la Madonna dello Sterpeto, la santa patrona di Barletta.
Inoltre, era devoto della Madonna dell’Arco di Pomigliano e dopo le Olimpiadi di Monaco (1972) andò a far visita al santuario, su invito di monsignor Reginaldo Addazi, suo appassionato tifoso, che era stato arcivescovo di Barletta.

Pietro ha aiutato molta gente e quando tornava a Barletta, tra una gara e l’altra, andava a far visita in forma privata ai malati terminali, che chiedevano di poterlo incontrare per una parola di conforto.

Tommaso Francavilla/giornalista

Ecco come appare il murale dedicato a Mennea

73 commenti:

  1. Vicino a quel patetico murale della setta neocatecumenale, ci sono altri murales davvero molto belli e artistici, ma hanno scelto di coprire prprio quello. Il senso estetico ha prevalso sugli adepti di Kiko!

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    1. Gli sgorbi neocatecumenali, in quanto idolatrici, meritano solo di essere coperti. Da una buona passata di intonaco, o da un murales che raffiguri un cattolico - tanto meglio un cattolico, e ancor meglio uno che ha salvato persone dalla setta di Kiko e Carmen.

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    2. Carmine,
      Scusa ma sono oltre 5-6 anni che lo devono togliere... e non l'hanno ancora tolto?

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    3. @lishmah
      Il tuo catechista non ti ha avvisato? Ecco...https://barletta.news24.city/2020/10/07/il-murale-dedicato-a-pietro-mennea-si-fara-conclusa-la-raccolta-fondi/

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    4. Carmine, non sono una neocat.
      Sono, al contrario, un'amica di vittime del Cammino.
      Avevo cercato la notizia online ma era chiaro che quel giornalista è morto oltre 5 anni fa. Perciò ti ho fatto la domanda, visto che io abito al Nord.
      Comunque, dai toni che avete qua e nonostante tutto quello che vi avevo già scritto della storia nella mia ex parrocchia... a questo punto credo davvero che state lavorando dalla stessa parte della sètta neocat.
      Non è che facendo parte di una sètta opposta (o riempendoti la bocca coi nomi di persone sante) allora diventi in automatico un cattolico. Non funziona così.
      Veramente grondate odio da tutti i pori...
      A quanto pare il Cammino è riuscito nel suo intento: anche se l'avete lasciato, siete comunque DIVISI da tutto e da tutti. Odiate CHIUNQUE non sia esattamente come voi. Questo atteggiamento vi ricorda qualcosa?

      Ai gestori del blog:
      Colgo l'occasione per ritirare la mia precedente autorizzazione a pubblicare, in qualsiasi forma, le mie testimonianze personali sulle storture del Cammino che ho visto di persona. Ho letto tutti i vostri ultimi articoli e sono sicura che deformereste COMUNQUE tutta la mia testimonianza, a modo vostro.
      È evidente che nessuno di voi è interessato a risolvere la situazione, né a mettervi a servizio della Chiesa per farlo.
      L'unico vostro interesse è mantenere l'odio, la divisione e il problema inalterato.
      Dispiace vedere questa rovina.
      È vero: il Cammino vi ha rovinati. E ancora vi rifiutate di lasciarvi guarire da Cristo.
      Spero che riusciate a rendervene conto... e che lasciate che il Signore agisca.

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    5. Piccolo off-topic di chiarimenti.

      Molti neocatecumenali seguono da tanti anni questo blog digrignando i denti ogni volta e cercando in tutti i modi (anche immorali) di scoprire l'identità di chi scrive articoli e commenti. Dato che in passato fin troppe volte qualche zelante kikos ha creduto di rendere gloria a Kiko facendoci mobbing, doxxing, stalking, e altre forme di molestia (più calunnie e diffamazione), che in alcuni casi ha richiesto addirittura le forze dell'ordine, abbiamo sempre suggerito a tutti di scegliersi uno pseudonimo e di evitare di inserire dati personali.

      Tommaso, il giornalista e autore dell'articolo pubblicato in questa pagina (e di altri interventi pubblicati su questo stesso blog), è omonimo di un giornalista piuttosto noto morto alcuni anni fa. Certo, una svista potrebbe capitare a tutti, ma prima di pensare "ehi, guarda in che Colossalmente Madornale Imbarazzantissimo Errore sono caduti!¡!¡!", bisognerebbe chiedersi: e se davvero è solo un omonimo?

      Infatti su questo blog ci siamo sempre sforzati di indicare fonti, riferimenti, date e luoghi, tutto quanto possibile per consentire di verificare ciò che diciamo (siamo noi stessi ad invitare a verificare le fonti e nella propria esperienza), perché la prima forma di carità è la verità, e notoriamente la verità danneggia il Cammino, per questo i kikos la odiano, per questo intervengono sempre a gamba tesa a dire "NoN è VeRoOoh!!¡!1!!" senza nemmeno preoccuparsi di verificare. Nel Cammino, infatti, vige la mentalità secondo cui mentire e ingannare sono azioni sante, qualora adoperate per difendere il prestigio del tripode Kiko-Carmen-Cammino. Se Nostro Signore non riuscì a convincere i farisei neppure con i miracoli e con la verità, possiamo noi forse sperare di convincere i raglianti asini neocatecumenali ossessionati dall'idea di mettere a tacere ogni voce sgradita al loro santone?

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    7. A @Lishmah che dichiara non sono una neocat.

      Non so come fanno delle vittime del cammino ad essere amiche tue, le amiche comprendono al volo, e ricevendo le confidenze delle amiche si immedesimano, solo così hanno il motivo per definirle "vittime" .. invece di te, (lascia che mi vanti 1 po' anch'io, dopo che tu hai ostentato la tua tuttologia in tutti i tuoi logorroici interventi) ho notato fin dal tuo primo commento che ti sei contraddetta, dicendo di conoscere bene il CN per quanto aveva fatto, per lungo tempo, nella tua parrocchia ma dimostrando poi di non conoscerlo adeguatamente (di che ti parlavano le tue "amiche" vittime?) come la tua "meraviglia" per il suo carattere ebraicizzato e la tua "caduta dal pero" alla battuta di Libera sui 613 precetti.
      Senza tralasciare il fuorviante invito a cause legali per cui (lo dovresti capire anche tu) non ci possono essere presupposti (se non in quei rari casi in cui è stato possibile farle), poi il discorso sulla "Chiesa che ignora e deve essere informata tramite video" e altro che ora non voglio sprecare tempo a ricercare..
      Per sintetizzare, in tutti i tuoi interventi hai dimostrato la tua apparente avversione al CN, immediatamente mitigata da un invito al dialogo.
      Ma allora scusa, che CN hai conosciuto tu? Non lo hai capito, dopo l'exp che dici di aver subito, che il CN non è 1 gruppo ecclesiale come gli altri, ma è una setta basata sul culto della personalità e sul denaro?
      Non si dialoga con una macchina da guerra che macina la vita delle persone.



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    8. Non deve averti colpito molto la sofferenza delle tue "amiche", nonostante le chiami vittime, visto il modo distaccato, teorico, accademico con cui DISQUISISCI del CN, mentre per tanta gente è costato lacrime e sangue e tanti ci hanno lasciato le penne!

      "Odiate CHIUNQUE non sia esattamente come voi"
      -----
      E come siamo noi?
      Io non saprei definire l'utente "tipo" di questo blog, vedo che siamo tutti diversi, con opinioni diverse su certe cose secondarie (o anche importanti), con sensibilità diverse ma accomunati dall'unico desiderio di affermazione della VERITÀ a vantaggio nostro (perché il Signore ci curi nelle nostre ferite che richiedono 1 risarcimento morale in termini di GIUSTIZIA) e soprattutto a vantaggio di coloro che sono ancora nelle maglie della setta e potrebbero qui trovare sostegno per uscire (di sicuro trovano informazioni difficilmente reperibili altrove - a parte i libri di don Ariel e Lino Lista e altri) e mettiti pure il cuore in pace, qualcuno, grazie a Dio, ne esce.
      A proposito di libri, come mai tu che sei così (parole tue) studiosa, non leggi il libro di don Ariel che è completo sotto ogni punto di vista, invece di "contaminarti" con gente dai "toni" che non ti piacciono e che, a tuo dire, "non è interessata a risolvere la situazione, né a mettersi a servizio della Chiesa per farlo"?
      A parte il fatto che dovrebbero essere i Pastori della Chiesa, e in particolare l'alta Gerarchia, a "mettersi al servizio" per salvare il gregge dai predicatori cialtroni da strapazzo (che non sono solo i NC) .. tornando a noi, tu, che situazione sei interessata a risolvere? E come?
      Ho il sospetto che le nostre "fatiche" non convergano allo stesso obiettivo che, come ho detto, per noi è la VERITÀ.

      Prendo atto della tua affermazione che non sei NC .. ma mica sono obbligata a crederci no? Ma se così fosse, ti dico che è 1 peccato, saresti 1 ottimo elemento nella compagine di Kiko, mostri i requisiti giusti.
      E poi ti mostri già "amica" per loro .. altro che per le loro "vittime".

      PS
      A proposito dei gestori che utilizzando il tuo materiale "deformerebbero" la tua testimonianza, cos'è che temi esattamente?
      Che i fatti oggettivi che in un momento di sincerità hai raccontato possano precluderti la carriera neocatecumenale?

      Spero di no, spero che tu ne possa fare presto l'esperienza, così forse, dopo qualche tempo, capirai veramente cosa significa essere una loro "vittima" e parlerai del CN in modo tutt'altro che "accademico" te lo posso assicurare.

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  4. Non conoscevo Mennea sotto questo aspetto. Molto edificante.
    Un atleta "di categoria superiore" che è pure un uomo "vero" e un cattolico convinto. Se non fosse stato famoso si potrebbe parlare di un "santo della porta accanto".
    Molto meglio che essere "santi di categoria superiore" ma uomini narcisisti e disumani. Santi di cartapesta.

    "La libertà è sacra". Mennea ha toccato un punto fondamentale del cristianesimo.
    Quando molti seguaci rimasero delusi dalle parole di Gesù e se ne andarono, Gesù non fece NULLA per trattenerli ma, anzi, si rivolse agli stessi apostoli e chiese loro se volevano andarsene. Nessuna minaccia che fuori c'é corruzione e il demonio (anche se nel caso di Gesù la cosa è vera, mentre fuori dal Cammino rimane la CHIESA).
    Chi NON capisce che la libertà è sacra o chi capendolo non si COMPORTA DI CONSEGUENZA, del cristianesimo non ha capito NULLA, fosse anche un profeta, iniziatore e "santo" di categoria superiore, cioè santone.

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    1. Chi NON capisce che la libertà è sacra o chi capendolo non si COMPORTA DI CONSEGUENZA, del cristianesimo non ha capito NULLA, fosse anche un profeta, iniziatore e "santo" di categoria superiore, cioè santone.

      Forse sei tu che del cristianesimo e della sua storia fai finta di non aver  capito. Dall'editto di Teodosio in poi c'è stata solo una sistematica repressione del dissenso ("pagani" ed eretici) sfociato in veri e propri sitematici etnocidi, ierocidi, epitemicidi ben documentati dalle fonti e non ignoto agli uomini di buona volontà


      E' inutile che fai finta di illuderti protetto dall'anonimato dell'illibbatezza della sposa di Cristo nella storia. La "madre", alle cui gonne ti attacchi come un disperato, ha un passato da delinquente e un presente da schifo

      Pietro, sei grande è ora che tu sappia di chi sei figlio (Alberto Sordi da Un americano a Roma)


      Trai tu le tue conclusioni  (tanto a quello che dici non ci crede più nessuno neanche papa francesco l'apostata)

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    3. Ho capito bene? Da "Teodosio in poi c'è stata SOLO una sistematica repressione del dissenso"?
      E' San Gregorio Magno? E Santa Caterina da Siena? E San Francesco? E il Concilio di Trento?... Per te sono Nulla? Questa sì che è eresia!
      E prima di Teodosio? La Chiesa era forse tutta rose e fiori?
      Qui non si tratta di studiare solo il catechismo, ma anche la storia.

      Protetto dall'anonimato?
      L'anonimato mi fa comodo per vari motivi, come fa comodo a te. Ma se pensi che posso avere solo un briciolo di timore reverenziale verso persone arroganti come te, abbassa la cresta e vola basso. Non sei così divino come ti credi.

      Dalla tua reazione pare invece che tu temi che qualcuno possa credere a quello che si scrive in questo blog.
      La conclusione che ne traggo è quella di insistere a non dare trega al Cammino, stanando i camminanti da ogni saletta, da ogni casa e da ogni tana.

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  5. Che bello il murale di Pietro Mennea, eroe della mia infanzia!
    Abbiamo bisogno di esempi del suo calibro! Campione nello sport e nella vita (ad esempio quattro lauree, non h.c.).
    Bello e semplice, pieno di energia, in bianco e nero, come la tv di quei tempi.
    Ben diverso dalla raffigurazione abulica e dallo sguardo vuoto dell'angelo (?) kikiano. Non c'è nulla lì da vedere, solo da stare ben alla larga. Spero che nella sua bruttezza intrinseca sia servito da monito per qualcuno. Oltretutto un murale anche sproporzionato rispetto alle dimensioni del muro di supporto, per chissà quale motivo.
    Ma in fondo a loro andrà bene così, un altro motivo per rigirare la frittata e sentirsi ancora una volta poveri martiri perseguitati...

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  6. La coincidenza ha dell'incredibile, che fra tutti i siti scegliessero proprio quello del murale kikiano per realizzare il murale in onore di Pietro Mennea! Anche se Carmine ci ha spiegato che probabilmente il sacrificio' è caduto sul murale meno artistico. Immagino che se fosse stata rappresentata un'immagine religiosa, sarebbe stata risparmiata; ma le opere di Kiko sono volutamente a-religiose quindi, giustamente, anche il murale di Barletta non è stato ritenuto tale.
    Un'altra coincidenza (qualcuno direbbe 'impressionante') è questa: Pietro Mennea veramente detestava il Cammino
    e già in vita aveva ricoperto con la forza del carisma, della determinazione e della fede che lo hanno sempre contraddistinto e motivato, l'immagine del Cammino che sembrava essere indelebile nelle convinzioni e nei pensieri di una famiglia neocatecumenale.

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  7. San Paolo la pensa come Mennea.

    "Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera. Cristo ci ha liberati per la libertà!
    State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù"
    (lettera ai Galati 4)

    Dedicato a noi tutti che, come gli amici di Mennea, abbiamo abbandonato il Cammino Neocatecumenale.

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    1. Peccato che non hai capito o distorci il significato delle parole di S.Paolo o le vuoi strumentalizzare a tuo favore,per giustificarti.S.Paolo infatti non voleva dire quello che tu dici.La Parola di Dio, non va distorta per far dire cose che non dice.Essere liberi non vuol dire sganciarmi da ogni dovere da ogni legge, non vuol dire vivere una vita cristiana minimale, sregolata, rifuggendo le cose impegnative e difficili, ma significa compiere ciò che si deve, anche se non ci piace, perché così contribuiamo al vero bene: nostro e di tutti.San Paolo non incita a disimpegnarsi in una vita cristiana mediocre.La libertà non signfica essere mediocri non pregare, non vivere un a vita cristiana, nel libertinaggio.Non vuol dire limitarsi al minimo, andare a Messa la domenica e basta.

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    2. Per caso sei neocatecumenale? Stai applicando la tecnica del difendersi da accuse che nessuno aveva posto? Non mi pare che Roberta abbia scritto le cose che insinui.

      Quanto a Mennea, il suo storico record stabilito sui duecento metri in 19,72 secondi restò imbattuto dal 1979 al 1996 (e ancor oggi è record europeo). Ricordo di quando da piccolo, alle elementari, sapevamo che "l'uomo più veloce del mondo" era un italiano, uno che aveva macinato i duecento metri a una media maggiore di dieci metri al secondo. Se avessi saputo prima che quell'imbattibile campione era anche un buon cattolico, ne avrei gioito ancora di più.

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  8. Ogni tanto ci capita qualche neocatekiko che per difendere le invenzioni liturgiche kikiste-carmeniste va blaterando pomposamente di usi e di riti, con un latinorum kikiano-chiesastico inteso solo a ingannare i lettori/ascoltatori.

    Noialtri, in qualità di cattolici, non accettiamo che la liturgia venga ridotta a spettacolino, indipendentemente dalle presunte buone intenzioni di chi lo sostiene a parole o nei fatti.

    In particolare, ricordiamo che negli anni '60, con la scusa del Concilio, è stata introdutta una nuova liturgia che Paolo VI ha firmato come valida, ma che è sempre risultata spiritualmente più povera di quella tradizionale e che salvo rari casi è sempre stata terreno fertile per abusi liturgici.

    Nel luglio 2007 Benedetto XVI riuscì finalmente a mettere nero su bianco che la liturgia tradizionale non era mai stata abolita (dunque erano sempre stati mentitori e ingannatori coloro che avevano detto e che tuttora dicono il contrario), e che per di più erano «due forme dello stesso rito».

    Quest'ultimo termine, nonostante il buon cuore di Benedetto XVI (e i meriti che ha acquisito presso Dio "liberando" la liturgia tradizionale, cioè compiendo un atto di vera carità nei confronti di tutti i cristiani), non è sostenibile. Non si può sostenere che sono "due forme dello stesso rito", perché non è vero. Per i dettagli rinvio ad un articolo che lo spiega meglio di me.

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    1. Qui ci limitiamo a far notare alcuni punti ineludibili:

      - il fatto che con la scusa del Concilio un sacco di gente volle a tutti i costi giocare a fare la "rivoluzione", cioè seppellire qualsiasi cosa tradizionale e sostituirla con una nuova inventata al momento. Un caso esemplare è la musica sacra, in particolare da quella diabolica notte a San Gregorio. Notiamo che Don Kikolone ha preteso che le liturgie dei suoi adepti utilizzassero esclusivamente canti composti da lui (brutti e scopiazzati da motivetti ebraici) o al limite approvati da lui (e spesso falsamente attribuiti a lui), più i gadget inventati da lui e le suppellettili sacre disegnate da lui...

      - il fatto che con la scusa del Concilio la liturgia moderna ha dato luogo a un'infinità di abusi liturgici. Tutti a far cagnara su come "animare" la liturgia (come se fosse in coma: senza "animazione" muore); tutti a far cagnara su come "partecipare attivamente" (come se i fedeli fossero su un palcoscenico, davanti a un pubblico immaginario); tutti a far cagnara contro i "rigorismi", "ingessature", "rubricismi", come se il seguire le norme valide per tutta la Chiesa si fosse trasformato da un bene a un male; in questo contesto, le liturgie neocatecumenalizie sono un ingessato rubricismo anche peggiore, perché esegue esclusivamente i dettami (non scritti ma ben noti) dei perfidi Kiko e Carmen;

      - il fatto che Benedetto XVI dovette liberalizzare la liturgia tridentina, gesto reso necessario dal fatto che fino a quel momento era stata di fatto proibita, quanto basta per stroncare carriere ecclesiali (ancor oggi, se aspiri a entrare in seminario o arrivare al sacerdozio o ai voti perpetui, o aspiri a diventare parroco o almeno avere un mini-incarico in diocesi o nell'ordine religioso, o almeno poter serenamente salutare i confratelli e venir ricambiato, non devi far sapere che hai qualche preferenza per la liturgia tridentina); da Benedetto XVI ce lo aspettavamo tutti, fin dal momento dell'inatteso annuncio della sua elezione, ce lo aspettavamo fin dal primo giorno di pontificato, e i vescovi gli fecero guerra fino al momento della pubblicazione (e anche dopo, e infatti ora sono tutti bergoglioni perché notoriamente a Bergoglio non piace la tridentina), tant'è che quel motu proprio Summorum Pontificum ebbe da essere accompagnato da una lettera dello stesso Papa per placare gli animi di vescovi sedicenti cattolici, quasi per giustificarsi di aver detto che la liturgia tridentina non è proibita);

      - il fatto che in tanti (tra cui la stessa Mic, che aprì questo blog nel 2006), abbandonando il Cammino e riflettendo sulla preghiera e sulla liturgia sono approdati a quella "tridentina" trovandovi una enorme ricchezza spirituale che nel Cammino viene negata e sminuita con la furia del demonio; bisogna essere pessimi cattolici (o semplicemente falsi credenti) per illudersi che lo spettacolarismo liturgico sia utile o addirittura necessario; la liturgia, infatti, è culto a Dio, non messinscena religiosa; il sacrificio dell'altare è un vero e proprio sacrificio, sia pure in maniera "incruenta" con pane e vino affinché la Comunione sia accessibile anche ai bambini; l'intermediario tra l'uomo e Dio è solo il sacerdote, istituito e incaricato dall'unica vera Chiesa per portare i sacramenti al popolo di Dio, per compiere quel sacrificio, per impartire l'assoluzione, per battezzare...

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  9. @Anonimo 11:46

    - "Essere liberi non vuol dire sganciarmi da ogni dovere da ogni legge"
    -----
    pienamente d'accordo , vuol dire infatti compiere i propri doveri di stato e obbedire alla legge di Dio scritta, primo nel cuore, secondo, nel Catechismo della Chiesa Cattolica (riassumendo: amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come te stesso) e di cui NON c'è traccia nei mamotreti neocatecumenali (e soprattutto nelle PRASSI delle "comunità").

    Ciò comporta che si ha il DOVERE morale di SGANCIARSI da ogni LEGGE che sia CONTRARIA a quella voluta da Nostro Signore, come lo è, ad esempio, la "legge", cioè le REGOLE neocatecumenali.

    Praticamente è un invito all' OBIEZIONE di COSCIENZA, quello che faccio:
    neocatecumenali USCITE dalla SETTA in cui vi trovate perché NON OBBEDISCE alla Volontà di Dio!

    - "non vuol dire vivere una vita cristiana minimale, sregolata"
    ------
    pienamente d'accordo , il modo in cui voi NC partecipate ed officiate alle celebrazioni eucaristiche è infatti SREGOLATO (infatti il vostro modo NON segue le regole liturgiche e attua ABUSI, come la maniera VIETATA di distribuire la Santa Comunione).

    - "rifuggendo le cose impegnative e difficili, ma significa compiere ciò che si deve, anche se non ci piace"
    -------
    pienamente d'accordo ,
    infatti, voi NC rifuggite l'impegno interiore necessario a sviluppare un rapporto PERSONALE con Dio, rifuggite la fatica di usare la vostra RAGIONE che, secondo la dottrina Cattolica, non deve mai essere disgiunta dalla fede, per capire la Volontà di Dio nella vostra vita ma ASPETTATE che siano i "catechisti" a dirvi quale sia.
    Inoltre, quando chi ha veramente AUTORITÀ nella Chiesa (parroci, vescovi, Papa) vi dice di fare qualcosa che NON VI PIACE, voi NON la fate.
    (vedi sopra, quanto detto della Santa Comunione).

    - "La libertà non signfica essere mediocri non pregare, non vivere un a vita cristiana, nel libertinaggio"
    -------
    pienamente d'accordo ,
    infatti chi desidera amare Gesù cerca occasioni di stare con Lui nella preghiera PERSONALE, nella Adorazione Eucaristica, nel RACCOGLIMENTO durante la liturgia e si ALLONTANA da tutte quelle situazioni in cui le troppe parole UMANE e il FRASTUONO rendono difficile o impossibile questa preghiera.
    Inoltre si sforza, con l'aiuto di Dio, di SFUGGIRE LE OCCASIONI DI PECCATO, cioè il libertinaggio, al CONTRARIO di quanto induce a fare la predicazione neocatecumenale basata sul FALSO concetto che l'uomo non può non peccare , facile e chiaro invito a NON sfuggire il peccato.

    - "Non vuol dire limitarsi al minimo, andare a Messa la domenica e basta"
    ------
    pienamente d'accordo ,
    il rapporto col Signore è quotidiano e continuo (a volte ne abbiamo più consapevolezza a volte meno, ma non importa Lui ci è vicino sempre) non si può "stipare" o "contingentare" in certi EVENTI, rigorosamente comunitari, come fate voi NC .. andare a Messa il sabato e fare decine di altre cose in AUTOMATISMO, quando vi viene COMANDATO.
    Cose tutte dello "stesso genere" e cioè perfettamente INUTILI a qualsiasi miglioramento o crescita spirituale.

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    1. Perché l'amore non può essere comandato.
      A me la parabola del Buon Samaritano mi insegna proprio questo: le circostanze NON le decidi tu (o i tuoi "catechisti") a tavolino, ma CAPITANO spesso all'improvviso e se tu sei abituato a stare vicino a Gesù, saprai cosa fare, Lui ti ispirerà (o la Vergine Maria o l'Angelo Custode) .. ma se sei abituato ad agire solo su comando dei "catechisti" non permetterai alla carità nascosta in te di venire fuori e non saprai che fare oppure farai cose che non "contribuiscono" "al vero bene: nostro e di tutti".

      - "La Parola di Dio, non va distorta per far dire cose che non dice"
      ------
      pienamente d'accordo,
      sono 50 anni che persone di provata fede cattolica, laici e consacrati, lo vanno ripetendo a Kiko .. ma lui non li ascolta, continua a distorcela e purtroppo vi VENDE a voi la versione distorta.

      Comunque bravo Anonimo!
      Ti sei fatto 1 "autocatechesi" che, almeno a me, pare in linea con la dottrina cattolica, ora non ti resta che METTERLA in PRATICA ... USCENDO dalla setta Cammino Neocatecumenale.

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    2. Io aggiungerei @ l'anonimo delle 11:46 che essere cristiani non è una gara a chi è più bravo e chi segue meglio le regole. Ci sono tanti che non sono ligi alle "regole" ma davanti ai fatti veri della vita sono caricatevoli, misericordiosi e aiutano, e non giudicano, invece chi è ligio alle "regole" nei fatti veri sparisce anzi giudica e si crede migliore degli altri solo per segue "le regole" e fa sentire in colpa chi non è come loro.
      Libero dal cammino.

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  10. Bellissima testimonianza.
    Vale la pena conoscere queste storie, esse ci recano conforto.
    Ho provato vergogna leggendo e ripensando a quanti anni è perdurato il mio inganno in seno al c.n..
    Troppo a lungo ho stazionato in quel sito infetto prima di decidere irrevocabilmente il "grande passo".
    Ho dato prima a loro tutte le possibilità di recuperare credibilità e anche di più, di riabilitarsi in qualche modo ai miei occhi pieni delle cose scandalose che collezionavano, ogni giorno di più.
    Mi sono messa in discussione piano piano.
    Li ho saggiati sotto molteplici aspetti.
    Sempre ho dovuto mio malgrado riconoscere che li ho trovati mancanti.

    Leggendo questa storia di liberazione dal Cammino che coinvolge come protagonista dell'impresa meritoria il grande e indimenticato Pietro Mennea, mi sono convinta una volta di più che anche io qualche problema dovevo averlo, serio, profondo, per intrattenermi tanto a lungo in quella macabra, oscura esperienza, per la quale MAI PIU' in seguito avrei provato l'ombra del rimpianto!

    Grazie, mitico Tommaso Francavilla/giornalista.

    Leggo sempre con ammirazione i tuoi articoli in puro stile giornalistico, efficace, stringato,diretto.

    Certo che spazzare via, stracciare come i suoi avversari sul traguardo, quell'orrido murale dell'Arcangelo Gabriele coi buchi in faccia, che non ispira nessuna devozione, che somiglia a una squallida maschera mutuata dalla più orrida delle rappresentazioni teatrali è un successo in più per il nostro indimenticabile Grande Campione, non meno encomiabile di quelli che ha collezionato come Atleta.

    Chi davvero è brava persona, chi davvero ha fatto del bene lungo la sua vita, continua a mietere frutti anche dopo la morte.

    Pax

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    1. @Pax
      Tommaso Francavilla, pace all'anima sua, è morto oltre 5 anni fa (luglio 2015).

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    2. Magari anche tu potresti scoprire di essere già morta, se inserisci il tuo nome e cognome in un motore di ricerca...😉
      Ritenta aggiungendo Barletta.

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  11. L'insistere ossessivamente, e con minnacce di dannazione esplicite o implicite, che fuori dal Cammino c'è solo corruzione, quando invece c'è la CHIESA, è una forma di coercizione. Altro che libertà dei figli di Dio!

    Questo denota sia una forma di "scisma", cioè di separazione dalla Chiesa a cui non si riconosce il potere di dare la salvezza come ha invece il Cammino, sia un'ERESIA.
    L'eresia consiste nel credere che l'unica decisione che deve prendere la volontà, e perciò l'opzione fondamentale e unica della libertà, consiste: o dentro il Cammino, o fuori il Cammino.
    Come se dentro il Cammino non si potesse più peccare o come se non ci siano altri peccati veri che quello di abiurare il Cammino.

    Il massimo che un ambiente ecclesiale sano (ma il Cammino è insano) può fare è favorire scelte giuste, ma per farle è sempre chiamata la volontà del singolo.
    I bene spirituali sono messi in comunione e tutti ne possono usufruire, ma il giudizio è personale.
    Per il Cammino invece sembra che non sia così: chi appartiene al Cammino anche se pedofilo impenitente e stupratore seriale impenitente, si salva.

    Perfino l'Ordine Sacro non immunizza dal peccato, ma, per i camminanti, il Cammino sì, perché cancella le azioni malvage anche senza pentimento. Per il Cammino le colpe dei camminanti non vengono perdonate (altrimenti come potrebbe essere perdonato il camminante impenitente?), ma abbuonate.

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  13. Anonimo delle 11 e 46:

    dove hai letto che Roberta avrebbe detto che basta andare a Messa la domenica e poi BASTA? Con tutto il resto che hai logorroicamente elencato?

    In ogni caso San Paolo dice "se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova".
    Perciò se evangelizzi tutti i giorni, se preghi e digiuni ininterrottamente, se hai tanti figli e parti itinerante, ma sei eretico su un SOLO punto della dottrina della Chiesa (ad esempio che non si può non peccare, come dice Kiko), sei ERETICO.
    E se ubbidisci fino alle virgole ai catechisti, ai supercatechisti e a Kiko, ma disubbidisci su un solo punto a ciò che sono le norme della Chiesa (ad esempio dare ordini diretti al demonio, come fa Kiko), sei disubbidiente.

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    1. L'esimio Pasqualone Accanto a VitoLuigi ha un dente avvelenato contro le presunte "Parrocchie Deserte". Eppure qui gli abbiamo sempre ricordato che Nostro Signore non sta certo a guardare i numeroni delle attività umane, e che qui siamo comunque i primi a far notare lo sfascio delle parrocchie, e che non è mica obbligatorio andare alla parrocchia sotto casa: se trovi un sacerdote di fiducia altrove - in un santuario, in un convento, in una parrocchia vicina - nulla ti impedisce di andare da lui per i sacramenti.

      Quello che gli adoratori dell'idolo Kiko non capiscono, è che per noi cristiani conta la salvezza personale, non i numeroni da esibire. Per noi cristiani non importa che la parrocchia sia piena al 99% o se a Messa siano presenti cinque persone incluso il celebrante e il chierichetto; l'importante è vivere personalmente il Sacramento, assicurarsi l'assoluzione sacramentale, la Comunione, la Messa, col minor numero di fastidi possibili.

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  14. Il murale di San Michele, peggiore quanto a bruttura dell'originale di Kiko, penso comunque che qualche effetto l'abbia fatto.
    Sicuramente non ha attratto nessuno a entrare e a vedere e, forse, proprio come Mennea, ha dissuaso qualcuno dal farsi seguace di Kiko.
    Penso che San Michele, alla vista dello sgorbio che aveva la pretesa di ritrarlo, si è messo di guardia all'entrata delle salette per non farvi entrere ignare vittime.

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  15. Anonimo delle 11:46

    .La Parola di Dio, non va distorta per far dire cose che non dice.

    Ma vedi Tu!!!proprio come si fà nelle comunità nc,si dice tutto,il contrario di tutto,durante le monizioni ne ho sentito di discorsi distorti e nessuno diceva niente per correggere quel fratello che stava distorcendo la parola di Dio.

    Ma significa compiere ciò che si deve, anche se non ci piace, perché così contribuiamo al vero bene: nostro e di tutti.

    Compiere ciò che di deve,per il bene nostro?
    Cioè?,OBBEDIRE a dei laici che non sanno fare neanche la O con il bicchiere?E magari sborsare la decima parte dello stipendio?
    Questo si deve per il nostro bene?

    PS dal vangelo secondo Kiko,queste sono cose buone e giuste per il bene dei suoi seguaci.

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  17. MURALE NEOCATECUMENALE MIRACOLOSO: GUARDANDO LA FOTO SONO GUARITO DALLA STITICHEZZA!
    MENNEA ADESSO SARÀ GIUDICATO DAI KIKOS: INDEMONIATO, FARAONE, OPPURE...

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  18. Sono contento del nuovo murales in sostituzione del vecchio, volevo approfittare e dire agli amministratori di scrivere due parole sull'assoluzione del cardinal Pell visto che tempo addietro non e' stato trattato benissimo in quanto amico del cammino. Grazie, Giorgio

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    1. Come scrissi a suo tempo e ribadisco volentieri qui, al caro Pell un po' di persecuzioni giudiziarie non potevano che fare bene, spiritualmente parlando.

      Chi appoggia il Cammino non fa una cosa gradita a Dio perché Dio non gradisce chi appoggia l'eresia e gli strafalcioni liturgici, nemmeno per un'equivoca "accoglienza paterna". Se un pastore d'anime - addirittura un vescovo, o un cardinale - "accoglie" il Cammino in diocesi, sta facendo praticamente entrare i lupi nel recinto, e Nostro Signore gliene chiederà conto nel giorno del giudizio. E non per modo di dire.

      Che poi la sua persecuzione sia dovuta anche ad altri fattori - di ordine finanziario, con o senza Becciu di mezzo, e di ordine mondano, visto che tutti i nemici della fede non vedono l'ora di fare branco e aggredire qualsiasi cosa abbia a che fare con la vera fede cattolica - non cambia lo stato delle cose.

      Ricordiamoci sempre che l'errore fondamentale del modernismo è dare all'errore gli stessi diritti della verità. Invece, davanti a Dio, c'è un'abissale differenza tra l'accogliere in diocesi una comunità di suore contemplative e l'accogliere in diocesi una comunità neocatecumenale. Nel primo caso stai compiendo un'opera di carità verso tutto il popolo di Dio. Nel secondo caso stai facendo entrare il veleno spirituale tra il gregge che hai l'incarico di pascere.

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    3. Le accuse a Pell per le quali era stato prima condannato e poi prosciolto non stavano in piedi fin dal principio. L'ho detto da subito. Infatti non hanno potuto fare a meno di proscioglierlo. Poi se abbia coperto qlc prete pedofilo della sua diocesi è un'altra storia. Ma resta il fatto che LUI in prima persona non le ha fatte.

      Certe cose non si augurano a nessuno. Casomai si invita ad offrirle per il bene spirituale di tutti, specie di chi ne ha più bisogno.

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    6. Giorgio: come già è stato detto, ma personalmente lo ribadisco, se un sacerdote, vescovo o cardinale, è amico del Cammino (nel senso che è ospite fisso alla Domus e si presta a fornire la propria immagine e credibilità ogni volta che Argüello chiama a raccolta) ha una grave zona d'ombra, ha quelcosa da nascondere, ha bisogno di appoggio per qualche motivo ed è disposto a chiudere ambedue gli occhi e il naso per emettere menzogne melliflue con la bocca.
      Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei: questo vecchio adagio raramente resta senza conferma.

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  19. 30anni Scusate approfitto dei questo post per chiedere se avete e potete mettere a disposizione il mamotreto della convivenza di inizio corso di quest'anno. E' importante sapere a cosa si può andare incontro per vedere se andare o no !! Grazie

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    1. Caro anonimo, tuttoa quella eresia raffigurata nel video del post precedente é stata sufficiente per farmi lasciare il cammino. Io l'ho vissuto in prima persona nella mia comunità e mi sono sempre rifiutato di partecipare. Da lì comincio la rottura con la mia comunità e il cammino in generale. Sono sorpreso che stai ancora camminando. Ritorna alla chiesa "normale" quella vera dover ancora c'è rispetto per il corpo di Cristo,e dove ci sono ancora santi veri, vedi Carlo Acutis, esempio per tutti noi!!!

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    2. Ma scusa 30anni. Ma ancora a questo siamo?
      Non è questione di sapere a che cosa uno va incontro in questo anno sociale che abbiamo davanti piuttosto che lo scorso o il prossimo. Il problema è di sostanza e la sostanza è sempre la stessa c'è poco da fare e, fino al diffondersi della pandemia, sempre uguale a se stessa nelle sue concretizzazioni che si scandiscono al ritmo di una monotonia stancante che dura da quando dura il cammino, con piccole variazioni di poco conto.
      Unica novità quest'anno è, a mio avviso, che non sanno neanche loro cosa devono fare. Questa la tragedia. Possono ipotizzare nuovi progetti? No. Programmi, scalette? No.
      Cosa resta del cammino senza le sue incessanti sarabande che si susseguono le une alle altre trascinando in un vortice incessante che impedisce di pensare e non ti lascia neanche il tempo per ricordarti come ti chiami?
      Con Kiko tu vuoi capire a cosa puoi andare incontro? Stai fresco.
      In genere ti promette una cosa e te ne dà un'altra, ti mostra traguardi e fissa la fine della corsa e la conquista della palma della vittoria, poi ti dice che ha sbagliato a riempirti la testa di false promesse che non può mantenere perchè aveva capito male quello che il Signore voleva dirgli, che ora lo ha capito meglio, forse, o almeno si spera. E così ti ritrovi, come nel gioco dell'oca, di nuovo alla prima casella e con i dadi in mano per ricominciare daccapo come se nulla fosse.
      Cammino neocatecumenale, eterna giovinezza!

      Pax

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    4. @Anonimo 23:32

      Se dopo 30 anni,chiedi se vale la pena andare alla convivenza,due sono le cose;o hai capito che il cammino è una falsa bugia,o in cammino non ci sei mai stato bene.

      Per conto mio,non serve sapere cosa c è scritto nel mamotreto,per vedere se vale la pena andarci,ti basta leggere in questo blog per non avere più incertezze,o meglio,leggi il libro di Padre Ariel Levi di Gualdo.
      "L ERESIA SI FECE KIKO E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI.

      Mi auguro che tu possa liberarti dalle catene,il più presto possibile.un saluto.

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    5. 30 anni: no, non abbiamo ancora il mamotreto. Comunque l'inizio corso non è mai stata una riunione a cui è essenziale partecipare, penso che anche quest'anno tu possa serenamente saltarla.

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  20. Pax Ma ancora a questo siamo?Non è questione di sapere a che cosa uno va incontro in questo anno sociale che abbiamo davanti piuttosto che lo scorso o il prossimo.

    No quest'anno non è così. Il video sembra alludere a "passaggi nelle case" lasciando le parrocchie e se confermato in convivenza questo sarebbe un atto plateale di separazione. E se sì voglio (anzi vogliamo in tanti) saperlo prima.

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    1. Ah, scusami. Ora comprendo il senso della tua domanda, legittima. Aggiungo solo che mi sembri un neocatecumeno di buona volontà poichè mi pare di capire che tu non hai intenzione di seguirli in questa pazzia.
      Ma mi dispiace deluderti perchè in sincerità devo dirti che non penso proprio che Kiko ci faccia questa grazia di togliersi da solo dai cabasisi, magari liberasse di questa peste le parrocchie, come ripete sempre Roberta Salerno. Noi non ci illudiamo. Mica è scemo. Allora ti spiego come io la vedo. Dal momento che Kiko pur di andare dritto per la sua strada è pronto anche a mettersi contro Dio e contro gli uomini ora enfatizza questo delle case, perchè alternative non ha. O tiene così le comunità in caldo, mantenendole unite, o si disgregheranno tutte. Un altro poco che la storia dellla pandemia continua così e del c.n. non resta neanche il ricordo. Ma col cavolo che Kiko si separa dalla Chiesa. Che è scemo! Un parassita come fa a vivere senza un organismo da parassitare?
      Ma tranquillo, appena le cose si aggiustano si ripresenta in ogni dove, riapre sale e salette, spolvera coppe e copponi, riesuma balli e balletti e tutto torna come prima.
      Detto questo, lo vuoi un consiglio?
      Lascia da parte questi distinguo e abbandona il cammino lo stesso, prima che puoi, non te ne pentirai. Te lo dico per esperienza diretta.
      Scusami se non ti avevo capito. Buona decisione. Post di Mennea? Io tifo per te. Tifo e prego.

      Pax

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    2. Caro Anonimo,
      capisco che siete in un momento di cambiamento e confusione in cui si percepisce che a breve si dovranno forse prendere decisioni difficili e si preferirebbe avere tutti i motivi per non prenderle.

      Già è positivo il fatto che dici che siete in tanti, vuol dire che parlate tra voi dei vostri timori (senza occhi catechistici indiscreti), vi consultate a vicenda e questo è un bene ..
      tieni conto che molti di noi che hanno lasciato il CN (senza bisogno di arrivare al mio caso limite che ci ho pure rimesso il matrimonio) erano invece soli e magari con la famiglia contro.

      Condivido del tutto quello che dice Pax, Kiko mica è scemo a lasciare la Chiesa, è solo 1 delle sue "trovate" che, da un lato vale come "minaccia" per quel clero che perdendo il Cammino ci rimetterebbe troppo (per indurre questi cardinali, vescovi e preti ad aiutarlo a non soccombere), dall'altro lato vale come la tecnica psicologica dell'allenatore quando la squadra sta perdendo , cioè è una maniera per "ricompattarvi" (ricordi .. "essere UNO in comunità"?), ma realisticamente, Kiko non abbandonerà le Parrocchie, finché trova CLERO COMPIACENTE non lo farà, quindi .. per un bel po' non lo farà.

      Però è 1 altro il ragionamento che vorrei fare con te e i tuoi fratelli che la pensano come te .. (posso dire "il tuo gruppo" per distinguervi dagli altri NC?)
      Ho detto che, psicologicamente, comprendo lo stato d'animo, ma dal punto di vista della ragione e della fede, non vi comprendo proprio.

      Per voi è basilare sapere se Kiko resterà nella Chiesa oppure farà 1 atto di plateale separazione.

      Perché è basilare? Presumo che nel secondo caso molti di voi abbandonerebbero il CN per restare nella Chiesa Cattolica. Ok .. e se invece non si separa?
      Gli stessi che l'avrebbero abbandonato non lo abbandonerebbero più, continuando come prima.

      Non ti pare che ci sia qualcosa che non torna in questo comportamento?

      Quasi che l'UNICA cosa sbagliata del CN fosse separarsi dalla Chiesa .. MA ti chiedo, il CN non è forse lo stesso che già conoscete, sia che si separi sia che non si separi?

      Perché lo volete lasciare?
      Se non ci trovate nulla di male, ma anzi lo giudicate un bene, allora dovete restarci anche se si separa dalla Chiesa;
      se invece avete dei MOTIVI per NON considerarlo più un bene, allora dovete lasciarlo ANCHE se esso rimane dentro la Chiesa!
      Non ti pare che sia corretto questo modo di regolarsi?

      Tenete conto che le cose ingiuste, contrarie alla fede e alla morale cristiana, sono sbagliate ovunque vengano praticate .. non è che praticandole dentro ai locali di una Parrocchia (piuttosto che in 1 casa privata o in hotel) il male venga "magicamente" sanificato diventando un bene .. viene solo coperto e ciò lo rende un male ancora peggiore perché aggiunge l'ipocrisia.

      Un abbraccio e tanta solidarietà a quelli del vostro gruppo che usciranno da questa "fase decisionale" ascoltando la coscienza e perciò prendendo la giusta decisione.

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    3. Quello che dici è giustissimo Roberta. Ma io credo che 30anni, e molti come lui, siano legati al Cammino perché hanno dentro tutta la famiglia. Personalmente ne vedono gli errori, ma ritengono che solo la scissione del Cammino dalla Chiesa, e una conseguente condanna da parte di quest'ultima, permetterebbe loro di uscirne tirandosi appresso tutta (sperabilmente) la famiglia.
      Pur comprendendoli dal profondo del cuore, io credo che non sia eticamente giusto aspettare che siano altri a 'risolvere il problema'. Il Cammino continua a sopravvivere proprio per questo, perché tanti lo sopportano, seppur a mala pena, come un male inevitabile.
      Penso a Mennea, che sicuramente ha rischiato di perdere un'amicizia a cui teneva molto, ma non ha taciuto.
      Certo, lui aveva dalla sua parte il carisma; noi però abbiamo la preghiera. Se i 'forzati del Cammino' chiedessero aiuto alla Madonna io sono certa che Lei li aiuterebbe ad uscirne con onore: è una di quelle preghiere che la Vergine, nemica delle eresie, non lascia inascoltate.

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    4. Sì Valentina, infatti ho detto che comprendo lo stato d'animo e la difficoltà psicologica, ma spero che proprio all'interno della famiglia riescano, approfittando di questo momento, a parlare della possibilità di uscire come non fosse più 1 tabù o 1 bestemmia ma una scelta che almeno uno dei membri si senta di dichiarare .. e a forza di ripeterlo forse il marito convince la moglie e poi, se anche in altre famiglie la situazione è la stessa, i membri che vogliono uscire potrebbero sostenersi, magare parlare l'uno col coniuge dell'altro o padre, fratello, figlio o altro parente che sia .. bisogna approfittare di questo momento di crisi, perché la crisi è spesso 1 OPPORTUNITÀ.
      Comunque, Vergine Maria potente contro il male e San Giuseppe terrore dei demoni sono la potenza più grande.
      Certo che li preghiamo.

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  21. Oggi San Paolo continua a parlare di libertà.

    Se ho ben capito, i Galati, di stirpe non ebraica (quindi quella ebraica non era la loro religione, come non lo è per i neocatecumenali) e GIÀ Cristiani, (come tutti coloro che vengono adescati nel CN) volevano (forse per delle pressioni nell'ambiente che li circondava, non so) farsi circoncidere, cioè da già cristiani che erano, "tornare indietro" e passare dalla religione ebraica per poi "ridiventare" cristiani .. un giro un po' contorto.

    Questi mi ricordano quei Cristiani che si lasciano convincere alla "circoncisione neocatecumenale", cioè a diventare neocatecumenali sobbarcandosi tutte quelle incombenze imposte dai "catechisti", che elencava Libera, regole inutili che hanno l'unico scopo di riportarli alla schiavitù delle cose carnali, terrene, che ha elencato Libera e al culto della personalità di un uomo, anziché di Dio, cioè all'idolatria.

    "Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla.
    E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge.
    Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità."
    (lettera ai Galati 5)
    ------
    Quindi è chiaro, se uno cerca la Salvezza nell'essere neocatecumenale, crede di trovarla senza Cristo .. PERÒ deve osservare fedelmente, in ogni suo più piccolo particolare, la Legge dei "catechisti", non deve disobbedire mai, neanche nella più piccola cosa, non può dire "per stavolta è lo stesso" se no azzera tutti gli sforzi precedenti, deve stare sempre all'erta a non farsi mai cogliere in fallo dai "catechisti" ..

    perché il dio neocatecumenale ti tratta da schiavo, non da libero figlio, pretende il sacrificio della tua ragione e della tua coscienza, cioè di quella umanità che il Dio vero ti ha attribuito.

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  22. @Lishmah13 ottobre 2020 01:05

    @Pax
    Tommaso Francavilla, pace all'anima sua, è morto oltre 5 anni fa (luglio 2015).
    _______________________

    Perdonami, ma solo ora vedo il tuo commento e non voglio essere scortese senza neanche risponderti.

    Mi domando, prima cosa, perchè poni a me questa arguta osservazione e non all'autore del post? Cosa strana. A meno che tu non creda che, essendo morto, il poverino non possa risponderti.

    Seconda cosa ti confesso che io neanche sapevo dell'esistenza di un tal Tommaso Francavilla conosciuto e rinomato, chiedo scusa per l'ignoranza. Io conosco questo di Tommaso Francavilla (nome con cui egli stesso si firma in coda ai suoi articoli) che scrive sul Blog, che apprezzo per le sue doti giornalistiche e il suo approccio critico alle questioni, per la sua capacità di estrema sintesi che, come ho detto nel mio commento, considero un talento davvero prezioso e raro e nel mio commento io a lui mi sono rivolta a lui mi sono rivolta.

    Terza ed ultima cosa. Invece ho sentito parlare di Alessandro Manzoni, eppure non mi sono meravigliata di avere nella mia classe, negli anni del liceo, un compagno che Alessandro Manzoni si chiamava. Certo, se eri sovrappensiero faceva una certa impressione sentire la professoressa "Alessandro Manzoni, vieni a conferire sui Promessi Sposi", Che spasso!

    Pax

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  23. Piccolo promemoria.

    Padre Pio da Pietrelcina definì Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti».

    Lo fece rispondendo ad una lettera in cui gli si chiedeva che ne pensasse delle effervescenti novità ecclesiali dalla Spagna, con particolare riferimento ai due autoeletti fondatori di comunità. Della lettera (privata) ne ebbe copia anche padre Vittorio Lucchetti, passionista, quello che procurò al confratello padre Enrico Zoffoli le fotocopie dei segretissimi "mamotreti" del Cammino.

    Padre Pio salì al cielo il 23 settembre 1968, due mesi prima che i due «nuovi falsi profeti» si installassero ufficialmente a Roma a giocare a fare gli "iniziatori" a spese altrui.

    Pochi mesi prima di salire al cielo, padre Pio aveva incontrato monsignor Lefebvre (foto su wikipedia). Lefebvre racconta che tentò di bloccarlo, dicendo a padre Pio: "sono io che bacio voi".

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  24. "Ho una speranza, Gesù Cristo - entra e vedi".

    "Entra e vedi", un'esortazione rovinosa celata sotto false spoglie. Una verità dissimulata ed una bestemmia: il Nome di Gesù Cristo usato come un' esca all' amo per attrarre gli affamati sprovveduti.

    Pietro Mennea ha condotto all' uscita della saletta kikiana un amico ed i suoi figli, dichiarando a parole e fatti che "la libertà è sacra", principio fondante della sua intera esistenza. La generosità lo ha sempre contraddistinto, determinando negli anni molteplici atti di beneficenza e combattimenti agguerriti contro l' ingiustizia e la sopraffazione; famosa la sua guerra al doping, simbolo di prepotenza e inganno; malattia e abuso. Un condensato di termini che ben si applicano anche al Cammino.

    "Un nuovo murale, della grandezza di 40 mq, rappresenterà il campione barlettano di atletica Pietro Mennea e coprirà lo sgorbio neocatecumenale."

    Ma guarda un pò i casi della vita...che poi, a ben vedere, le coincidenze non esistono. Il campione barlettano, amante della correttezza e della libertà, che ha sottratto il suo amico dalla trappola ncn in cui giaceva, andrà a coprire lo sgorbio kikiano. Non fato, ma segno.

    Un ringraziamento ai cuori buoni come il pane che usano i propri doni per scopi benefici, ed un grazie al giornalista Tommaso Francavilla che anche in quest' occasione ci regala un articolo efficace, rispettoso, chiaro e conciso.

    "La libertà è sacra" diceva Mennea, che in una delle foto del thread appare accanto a San Giovanni Paolo II, il quale esortava così: "Non lasciatevi vivere, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro!”

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  25. Attenzione: questo blog riguarda il Cammino Neocatecumenale.

    Il Cammino si spaccia per cattolico, ma di cattolico ha solo la decorazione. Su questo blog, nel nostro piccolo, ci sforziamo di presentare documentazione e testimonianze. Se il Cammino non si spacciasse per cattolico, oppure se venisse scomunicato, oppure se abbandonasse la Chiesa Cattolica, questo blog non avrebbe più mootivo di esistere. Il problema, infatti, è che il Cammino si spaccia per cattolico ma non lo è.

    I pastori della Chiesa, a volte per connivenza, a volte per convenienza, a volte per stupidità o distrazione, hanno una gravissima responsabilità davanti a Dio per tutte le anime che hanno sofferto e che soffriranno a causa del Cammino. Nostro Signore scruta i cuori e non può venire ingannato neppure dai più grandi successi propagandistici del Cammino.

    Questo spazio commenti è, per definizione, uno spazio commenti. Non è un muro a disposizione dei vandali graffitari. Non è un bar dello sport. Non è obbligatorio scriverci (ed infatti per gran parte dei commenti siamo sempre gli stessi a scrivere, poiché per la maggioranza dei lettori del blog l'importante è tenersi informati, leggere, capire).

    La mia persona, la mia vita, non sono argomenti di questo blog. E comunque è più importante informarsi sul sottoscritto, un emerito signor nessuno, oppure capire le questioni fondamentali riguardanti il Cammino? È più importante scoprire quali etichette mi si possono appioppare (blaterando di fantomatici "odio" e "rancore" solo perché è troppo comodo per i kikos evitare sempre di entrare in argomento), oppure capire i motivi per cui la Chiesa ancora non è riuscita ad estirpare quel cancro spirituale che è il Cammino? È più importante scovare la foto della mia faccia sui social oppure verificare quanto c'è di vero nella documentazione e nelle testimonianze che riportiamo su questo blog? In oltre 2300 pagine, se anche ci fosse solo l'un per cento di verità, avreste 23 argomenti piuttosto solidi per ripudiare il Cammino.

    E ovviamente ciò vale non solo per la mia persona, ma anche per gli altri che scrivono su queste pagine più o meno sporadicamente, che il Cammino l'hanno vissuto, sforzandosi inutilmente di migliorarlo dall'interno, accorgendosi a poco a poco che è marcio fin dalle fondamenta.

    Essendo uno dei "moderatori" di questo blog, mi prendo la libertà di cestinare direttamente gran parte dei commenti che servono solo a far caciara, che sono una perdita di tempo per chi li scrive, una gran perdita di tempo per chi li legge, un'enorme perdita di tempo per chi "modera" e vorrebbe che lo spazio commenti resti uno spazio commenti anziché il bar dello sport.

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    1. "Marcio fin dalle fondamenta" - come ad esempio il difendere i VIP neocatecumenali pedofili (perfino dopo che sono stati condannati dalla Santa Sede, come il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron), a spese dei fratelli delle comunità (eh già, i loro soldi non vengono usati solo per fare speculazioni immobiliari milionarie).

      Altro che "riscoperta del battesimo", altro che "fede adulta", altro che "primi cristiani", altro che "il Cammino mi ha salvato"...

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  26. Fa una grande tristezza la malevolenza gratuita e i saccenti giudizi sparati a raffica, il processo alle intenzioni e l'assurda pretesa di leggere il cuore altrui, quando il cuore di ciascuno solo Dio lo conosce.
    Tutto questo provoca in me un'allergia indomabile perchè mi rimette davanti la mentalità del cammino, quella che finisce per connotare tutti i neocatecumeni specie di lungo corso, neocatecumenali fin nel midollo ormai irrimediabilmente "deformati". Questa mentalità ti permea e, anche se esci dal cammino, la disintossicazione è molto lunga e dolorosa e per niente scontata. La cura da fare in dosi massive si chiama umiltà, umiltà, umiltà.
    Fa tristezza la mancanza di rispetto delle diversità di vedute, delle diverse sensibilità di ognuno come delle diverse capacità e talenti di cui ogni persona è dotata.
    Fa una tristezza immensa quando si mette in campo il "chi sono io e chi sei tu" solo per spirito di competizione o per il semplice bisogno di dimostrare a tutti sempre di essere i primi della classe (davvero un giogo pesante è questo, terribile. Da esso Gesù Cristo ci libera soltanto).
    Con tutto questo va poi a braccetto la convinzione di avere sempre ragione e, al contempo, di essere infallibili e se, per somma disgrazia, si commettono degli errori (cosa all'ordine del giorno per tutti i comuni mortali) apriti cielo! Proprio non lo si sopporta e non ti dico poi se qualcuno ha l'ardire di farteli pure notare!
    Normalmente, più si ha fiducia cieca in se stessi e più se ne commettono a raffica, semplicemente perchè manca la necessaria prudenza e non perchè si è cattivi o i peggiori o anche solo più ignoranti degli altri.
    Chi è prudente non si avventura. Se non conosce qualcosa si rivolge a chi possa aiutarlo, con umiltà. Già da se stesso si pone dei dubbi, diffida di se stesso sopra ogni cosa e si mette in discussione tutti i santi giorni.

    Soltanto l’esercizio continuo del dubbio può liberare l’uomo dalla presunzione del sapere, del conoscere tutto lui (cfr. Michel de Montaigne).

    La presunzione e un'alta idea di se stessi genera solo disprezzo per il prossimo e sparge veleno tutto intorno.
    Tutti sbagliamo e io perlomeno, se mi va bene, tre o quattro volte al giorno. Non bisogna prendersi mai troppo sul serio, avere una giusta autoironia e saper anche ridere dei propri errori, non per minimizzarli ma per non correre il rischio di cadere irrimediabilmente nello sconforto. Ma poi, sconfortarsi a che giova se non a deprimersi? E infine, avere gratitudine per chi ci corregge e invogliare gli altri a farlo, considerando questo un esercizio meraviglioso di carità fraterna.
    Se no succede che se siamo dei presuntuosi insopportabili gli altri, pur vedendo i nostri errori e i nostri difetti (questo vale per tutti, poichè gli occhi degli altri vedono te molto meglio di come tu stesso ti vedi), diranno tra sè e sè: "Per carità! Chi me lo fa fare, che l'aiuti Dio a questo! E chi gli dice niente!".

    Pax

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  27. @lishmah
    Il giornalista Francavilla non risulta morto nel 2015, trattasi di un caso di omonimìa,forse sei tu che hai cercato Tommaso Francavilla di Castellaneta, politico e giornalista. Qui trattasi di T. Francavilla da Barletta, per cui vai smentita. Carino il tuo nick ebraico presuntuoso (nel nome di Dio). Guarda qui, un articolo del 2019 di T. Francavilla da Barletta
    https://barletta.news24.city/2019/10/02/migrare-per-sniffare/#.XZRZ37Sgjug.whatsapp

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    1. Grazie Carmine. La ricerca che avevo consigliato a Lishmah nome + cognome + città l'avrebbe portata fin dai primi risultati sulla strada giusta.

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    2. Carmine. No, studia meglio, se ce la fai. Il nick non significa assolutamente quello che dici.
      A quanto pare siete proprio scarsini con le ricerche su google... (però capisco che se non sai un'acca di ebraico antico è praticamente impossibile tradurre solo utilizzando google).

      Valentina. Te l'ho già spiegato (nei commenti che avete censurato) perché quel nome di giornalista, anche con la città giusta, porta sempre al giornalista morto.
      E poi: caso di omonimia e anche di stessa identica professione? Se la gente lo cerca troverà quello che ho trovato io perché - tra i due - è il giornalista più famoso e conosciuto da tutti come GIORNALISTA.

      Con la vostra inaccuratezza nelle informazioni che riportate e con tutte le montature ad hoc che fate, con troppe notizie false mescolate a qualche notizia vera, ...fate soltanto grandi favori al Cammino NC. Quando lo capirete?
      Chiunque vi legge si convincerà che è il solito fango su un qualche gruppo cattolico. Come le solite beghe parrocchiali tra ACR e Rinnovamento o tra Scout e Gruppo Rosario.

      Il tentativo di farmi passare per neocat, poi... La dice tutta sulla vostra capacità di distinguere. Ma anche sulla forma mentis che vi è stata marchiato a vita: state di nuovo cercando di costituire una comunità chiusa, come eravate abituati nella comunità nc, nella quale la verità non contava.

      Mi avete chiesto come è possibile che io abbia amiche vittime ex neocat e addirittura neocat che mi raccontano certe cose. È semplice: da sempre, ho amicizie vere.
      In ogni caso e al di là delle vittime del Cammino, solo Cristo e solo le vere amicizie (che vogliono essere al servizio di Cristo) vi possono salvare.

      Rimanendo chiusi a rimestare odio... sarete sempre preda del Nemico.
      So che mi censurerete per la centesima volta. Non importa. L'importante è che almeno il censuratore (o censuratrice) legga questo messaggio. Forse un giorno vi tornerà utile.

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    3. @lishmah
      Ti sei innamorata del Tommaso Francavilla vivo oppure di quello morto? Cerca una sua fotina su google e mettila nel portafoglio! 😂😂😂😂

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    4. Sicuramente ti risponderà anche Carmine per la sua parte di competenza.
      Per quanto mi riguarda, vorrei spiegarti che le ricerche su google hanno una certa importanza sia le parole chiave inserite sia la loro sequenza. Più parole inserisco, più la ricerca si raffina, però, naturalmente, si chiude anche il ventaglio delle possibili occorrenze. Perciò inserendo la parola 'giornalista' sicuramente le prime occorrenze individuate dal motore di ricerca si riferivano al giornalista più noto e purtroppo scomparso qualche anno fa. Ad ogni modo, leggendo con attenzione, già nei primi link disponibili, venivano proposti degli articoli di Tommaso Francavilla pubblicati dopo la morte dell'autore, e proprio su testate di Barletta.
      Cliccando su quegli articoli avresti compreso che i giornalisti sono almeno due...
      Con un po' di tranquillità si trova tutto e credo che la maggior parte degli utenti informatizzati sappia come si fa e non trovi difficoltà nel non farsi fuorviare dalle omonimie, anche se non sanno l'ebraico antico.
      Ma nessuno è perfetto.
      Per il resto, preferisco non commentare.

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    5. @lismah Visto che sei tanto capace e credi di essere più informata, posta qualche argomento utile per portare alla luce il male del cammino invece di criticare solo e fare la professorina.
      PS. Scendi dal tuo piedistallo di crederti meglio degli altri con i tuoi moralismi...catecumeni.
      Libero dal camnino

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  29. "E' il male dei "conoscitori per sentito dire": teorizzano, ma non hanno ferite e le ferite fanno male solo a chi le porta."
    -------
    Esatto Libera, l'ho evidenziato perché è 1 verità che mi è nota per "conoscenza pratica" .. non perché voglio formare con te una comunità chiusa 😀😁😂 ..

    di "chiusa" c'è già la gabbia mentale fatta di arroganza e mala fede tipica di 1 ambiente che ben conosciamo e che, evidentemente, ha fatto scuola .. presso certi "studiosi".

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  30. Scusami Lishmah, non capisco perché ti sei innervosita.
    È stato messo questo link https://barletta.news24.city/2019/10/02/migrare-per-sniffare/ , dal quale risulta un articolo firmato da tale Tommaso Francavilla nel 2019.
    Non credo che il tuo scoppio d’ira sia motivato, sparare a zero su chi scrive su questo blog non è una cosa corretta.
    Qui , quando è possibile, oltre a testimonianze personali, si mettono i link dei documenti che si citano.
    Io non mi sento settario e neanche parte di un gruppo chiuso che spara sentenze assurde sul CN.
    Racconto le mie esperienze, faccio domande, cito documenti, articoli, dichiarazioni di dominio pubblico.
    Capisco che tu possa essere stizzita se non sono stati pubblicati tutti i tuoi commenti, ti invito a entrare su siti o gruppi sui social, gestiti da neocatecumenali e vedere se ti pubblicano tutto quello che scrivi.
    Mi dispiace leggere alcune cose che hai scritto nei tuoi ultimi commenti:
    “Con la vostra inaccuratezza nelle informazioni che riportate e con tutte le montature ad hoc che fate, con troppe notizie false mescolate a qualche notizia vera, ...fate soltanto grandi favori al Cammino NC. Quando lo capirete?
    Chiunque vi legge si convincerà che è il solito fango su un qualche gruppo cattolico. Come le solite beghe parrocchiali tra ACR e Rinnovamento o tra Scout e Gruppo Rosario.”
    Come ha provato a spiegarti Libera, qui siamo quasi tutti ex-neocatecumenali che hanno conosciuto il lato peggiore del CN.
    Spesso , abbiamo in comune una grande sofferenza ed ingiustizia vissuta nel CN.
    Per quello che mi riguarda non si tratta di rivalità tra gruppi parrocchiali, se fosse così non perderei un solo minuto del mio tempo a scrivere qui.
    Se non hai capito questa cosa non serve aggiungere altro.
    In altre occasioni ho apprezzato il tuo stile e la tua conoscenza degli argomenti, ma forse sei un pò troppo centrata su te stessa.

    Peccato.

    LUCA

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