martedì 11 gennaio 2022

L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re

Quando venni in Italia, Paese dei detti popolari, dei proverbi e delle citazioni antiche pregne di saggezza ("mia nonna diceva sempre che..."), appresi un modo di dire significativo. Quando un bambino usava l'imperativo "voglio" veniva risposto che l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re. 

Mi sembra alquanto ipocrita il riferimento di Kiko sulla necessità di considerarsi gli ultimi data la sua palese personalità narcisistica. Non è una novità né una sorpresa, il farisaismo di questo leader serpeggia nel cammino e si propaga contagiando con semplicità. A causa del contesto eticamente, moralmente, umanamente e spiritualmente distorto - di cui Kiko e Carmen sono gli artefici -, in molti vivono dei sentimenti infausti, sfavorevoli, inimicanti in cui predomina il bisogno di essere i primi. Il desiderio dei più è quello di riuscire a predominare qualche categoria o circostanza del cammino; avere un titolo da sfoggiare, che sia quello di catechista di qualsiasi rango, del responsabile, dell'ostiario, del capo cantore o cantore. La maggior parte degli affiliati impiega il suo tempo a tentare d'ottenere ciò che ambisce con avidità. 

L'erba voglio nel giardino della Domus Galilaeae
Ma come dicevo all’inizio, l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re. Gesù è Re, ma di un Regno ove gli ultimi saranno i primi! E gli ultimi non sono intesi come i peggiori dalla fedina morale estremamente macchiata - che è ciò a cui fa riferimento Kiko -, ma allude al fatto che chi di una gerarchia sociale è vittima (come succede facilmente nel cammino. I più sensibili e miti vengono esclusi e calpestati), godrà di gioia eterna in Paradiso, dove tutti saranno giudicati senza disparità.

Incredibile! Ciò stupirà qualche anima kikiana. Dacchè i neocatecumenali sono persuasi che la salvezza eterna risulti scontata per gli illuminati catechisti e che la santità appartenga di diritto a questi vertici del movimento. Ma la santità non è un privilegio riservato ai capi (denominati catechisti eletti), ma una vocazione per tutti. La santità, la pienezza della vita cristiana, non consiste nel compiere imprese straordinarie a beneficio del cammino, ma nel congiungersi a Cristo; come afferma Benedetto XVI: nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. Ma se la più palese eresia di Kiko e Carmen è la negazione sia del Sacrifizio espiatorio della Croce, sia del sacrificio della Messa, perché, secondo loro, l’idea del Sacrificio espiatorio di Gesù Cristo è un’idea pagana da rigettare, come possono esservi delle basi solide per ritenere i due degni dell'aureola celeste e di dettar regole di fede? 
Come si può asserire che Carmen abbia modellato la sua vita su Cristo, se lo reputava indegno d'esser d'esempio? Come si può giungere a credere che serva una vita condita di dissolutezza (dunque essere i peggiori, come esplicita Kiko nelle sue catechesi) per essere gli ultimi secondo il criterio evangelico? 

"Gli ultimi saranno i primi" non è un detto popolare umano ma una verità celeste! Un invito ad abbandonare tutto ciò a cui il cammino neocat. ispira, vale a dire il proprio ego, la propria indole egoista, la violenza, il vizio, per elevarsi nel contempo spiritualmente. 
Da questa catechesi estrapolata dall'annuncio di Avvento (2021) si evince tutta la vanità di Kiko, che si innalza ed esalta:

"Per questo state per cadere all'inferno, per cadere in peccato mortale, è tanto tempo che non benedite Dio, né gli rendete grazie per il suo amore, che vi ha dato catechisti, che vi ha portato qui ad ascoltare me. Una grandissima grazia!"

Dice San Bernardo: "O uomo, impara ad essere obbediente ed umile; o terra, impara ad essere soggetta; o polvere, impara ad essere sottomessa… arrossisci, o superba cenere! Dio si umilia e tu ti esalti?”

44 commenti:

  1. La Sala Dei Chiarimenti E Degli Approfondimenti.

    E' stato scritto che in alcune situazioni Dio non c'è. Questo modo di scrivere non significa che il Signore sia assente completamente come se non ci fosse, o che tutto quanto sia sbagliato e senza Dio.
    NO!
    Perché sappiamo che il Signore è ovunque, non esiste luogo in cui Egli non sia. E per cui Lui è presente. Il punto è che alcune cose, quelle cose di cui si sta trattando, non vengono dalla Volontà di Dio ma da quella umana.
    Faccio un esempio concreto.
    Se prendete la Bibbia riscontrate che vi erano profeti che dicevano una cosa e profeti, come Isaia e altri, che dicevano altro. Il Signore non aveva abbandonato il Popolo d'Israele a quel tempo, per cui era completamente assente, ma li stava, diciamo, avvisando e conducendo. Poi è accaduto ciò che è accaduto. Se volete approfondire andatevi a leggere il passo biblico.
    Quindi questo è il significato di quanto si afferma che Dio non c'è in alcune situazioni o in cose che si stanno dicendo e si sono dette.

    Cristiano Della Domenica.

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  2. Il post di Rebel mette in evidenza e fa riflettere su un dato molto importante.
    "Gli ultimi saranno i primi"
    E gli ultimi sono, a loro avviso, i più peccatori. Quelli che hanno conosciuto ( in senso neocatecumenale ) meglio degli altri "le profondità di satana".

    Strano cammino di fede!
    Strano percorso di iniziazione cristiana!
    Kenosi sì, ma negli abissi del peccato. Non è questa la Kenosi di Cristo (Filippesi 2) che pur essendo Dio umilio' se stesso facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce...
    Gesù, Figlio di Dio, che non ha conosciuto peccato, eppure si è fatto il più piccolo, l'ultimo.
    ........

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  3. ........

    Diceva bene Lino Lista.
    Il C.N., un cammino di gnosi (altro che esperienza... fatti concreti) del peccato. Il peccato ha un ruolo primario, ineludibile.
    Chi lo ha "sperimentato" anche nelle forme più abiette ha una marcia in più.
    Chi si abbassa in questo senso (nel senso di degradarsi a più non posso...), non riuscendo a resistere alla tentazione, ha poi una marcia in più, appunto.
    Nei ruoli da assegnare, nella carriera.
    Infatti ben si può dire per il cammino:
    "Emergono i peggiori tra gli uomini" e i peggiori lo governano.

    Chi tende al bene viene scartato. Perché non ha preso la "via" neocatecumenale, ma ha infelicemente deragliato - secondo il loro comune sentire.

    Grazie Lino Lista.
    Mai smetteremo di ringraziarti.
    Il tuo "Il fango e il segreto" una rivelazione, chiave di lettura e fulcro del cammino.
    Fango: questo il cammino.
    Ma magari riguardasse una tappa sola, la Traditio!
    No, il fango e gli infangamenti ricorrono con regolarità.
    Soprattutto a carico di chi alza la testa, osa pensare, si mette di traverso.

    Pax

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  4. "Emergono i peggiori tra gli uomini"

    Il Salmo da cui è tratto merita di essere letto tutto e meditato su loro a contrario:

    Salmi 11

    Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide.

    Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele;
    è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo.

    Si dicono menzogne l'uno all'altro,
    labbra bugiarde parlano con cuore doppio.

    Recida il Signore le labbra bugiarde,
    la lingua che dice parole arroganti,

    quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti,
    ci difendiamo con le nostre labbra:
    chi sarà nostro padrone?».

    «Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,
    io sorgerò - dice il Signore -
    metterò in salvo chi è disprezzato».

    I detti del Signore sono puri,
    argento raffinato nel crogiuolo,
    purificato nel fuoco sette volte.

    Tu, o Signore, ci custodirai,
    ci guarderai da questa gente per sempre.

    Mentre gli empi si aggirano intorno,
    emergono i peggiori tra gli uomini.

    Risparmio ogni commento e approfondimento.
    Questo salmo va de plano!

    Pax

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    1. In sostanza, Isaia, vissuto 1700 anni prima di Cristo, è nemico del Cammino.

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    2. Ah...i Salmi li ha scritti Isaia? Prendo nota.

      Tomista EX nc

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    3. Isaia è vissuto nel VIII secolo a.C. Va bene così?

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    4. L'asino ragliante era talmente accecato dall'ira da aver preso fischi per fiaschi: i salmi di Isaia che stanno nel libro del profeta Davide e fanno parte del Nuovo Testamento.

      Questo succede a "studiare" la teologia col paraocchi kikista-carmenista.

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  5. "Come si può asserire che Carmen abbia modellato la sua vita su Cristo, se lo reputava indegno d'esser d'esempio?"
    La domanda è di luna logicità disarmante. Unito poi al fatto che la biografia di Carmen è piena di palesi falsità e di frasi come: aveva una vita di preghiera, ma non si notava, fa capire il livello di mistificazione che circonda il "processo" di beatificazione di Carmen HErnandez.
    Processo che serve solo ed unicamente come PUBBLICITA' per il cammino il quale (e anche Kiko lo ammette pubblicamente) è in crisi di numero e di denaro (anche perchè le nuove leve sono tutti figli del cammino i quali di certo non hanno proventi sostanziosi), nonchè di appoggi importanti (dato che i loro maggiori fautori sono ormai morti o in pensione).

    Per questo hanno bisogno di dare una immagine di Carmen che anche i "cattolici della domenica" possano sentire come proprio, ma che non corrisponde nè alla realtà dei fatti nè sopratutto a quello che il cammino ha insegnato per decenni.
    Ma d'altronde abbiamo visto come la verità sia un concetto variabile all'interno del cammino per cui non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che SERVE.

    Detto questo: una vita di preghiera per essere veritiera deve essere VISIBILE. Io posso anche non sapere che Tizio dedicava uno spazio a DIo e cresceva nell'intimità con Lui, ma alla fine questo SI DEVE VEDERE per cui, quando lo vieni a sapere, NON SEI SORPRESO. I famosi FATTI CONCRETI di cui nel cammino si parla e si straparla DOVE SONO??

    La santa umiltà di DIo di cui straparla Kiko ogni 2x3 lui l'ha mai anche solo provato a chiederla? Si è esercitato per averla? O forse ha sempre fatto la vita del nababbo (come prima faceva quella del ragazzo viziato)?
    Parla di santa umiltà e poi dice: "cadete nell'inferno perchè non ringraziate DIO PER IL FATTO CHE IO SONO IL VOSTRO CATECHISTA"? Ma un poco di santo Pudore non ce l'ha? Non solo lui, ma anche chi lo giustifica a spada tratta qualsiasi stupidaggine dica. Un poco di santo Pudore e buon senso non ce lo avete?

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  6. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più consuntivo

    A fine hanno è consuetudine del Cammino fare un sunto di come è trascorso l'anno, e si stila un documento ufficiale da inviare al Vaticano. L'anno 2021 si è chiuso cosi : 1) da un punto di vista spirituale, grande successo in quanto i camminanti, da un milione che erano, sono saliti a quasi due milioni, poi i seminari Redemptoris Mater strapieni di seminaristi, nuove comunità in tutte le parrocchie del mondo, ammirate e stimate dai vescovi, dai parroci e dai parrocchiani comuni, migliaia di famiglie in missione; 2) da un punto di vista economico, qualche problema dovuto alle magre finanze del Cammino, perchè, essendo distaccato da Mammona, disdegna il vil denaro. Kiko ha chiesto a Carmen di intervenire per il secondo punto, e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha riempito il centro di Porto San Giorgio di bigliettoni da 100 euro, per la modica cifra di 100.000 milioni di euro, con i quali sono stati appianati i debiti e si è potuto elargire qualcosa anche al Vaticano. Semeraro ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita fosse viva, de seguro la proclamavo capo del dicastero vaticano per gli affari economici e i problemi erano risolti. Procedamos con la causa de beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che gli ha fatto pervenire, per ringraziarlo, un pacco con un libro rarissimo del 1934 del famoso economista Keynes, dal titolo : "come risolvere i problemi economici chiedendo l'intercessione dei santi giusti".

    e la causa continua................

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  7. Poesie neocatecumenali

    Se della domenica i cosiddetti cristianucci
    non si mettessero invero troppi crucci
    e dopo aver riflettuto un attimino
    aderissero in massa al Cammino
    la Chiesa ci guadagnerebbe in verità
    e tutti salterebbero per la felicità
    Se invece cristianucci rimarranno
    per la Chiesa sarà un grande danno
    e finirà che il povero Cammino
    sarà ridotto infine al lumicino
    e il Vaticano al colmo dell'incazzo
    non sopportando più un cotale andazzo
    decreterà del Cammino lo scioglimento
    ed il blog sarà tutto contento
    ma dopo un pò anche il blog sparirà
    perchè niente più da scrivere avrà
    ed ognuno di noi si consolerà
    cantando trullallero e trullallà

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  8. Avrei bisogno di un chiarimento: la famosa asserzione per cui sarebbe impossibile non peccare per l'uomo viene in questo blog interpretata come negazione del libero arbitrio e, in quanto tale, contraria alla Verità cristiana. Tuttavia,intesa in senso globale, cioé riferita all'esistenza umana nel suo complesso, essa riacquista veridicità:l'uomo è debole, quindi sperimenterà la caduta più volte nella sua vita (si dice che i santi stessi pecchino almeno 7 volte al giorno). Riconoscere questa debolezza è il primo passo per accettare l'amore salvifico di Dio che ci permette di rialzarci ogni volta ("propongo con il tuo santo aiuto di sfuggire le occasioni prossime di peccato). Il cammino come la intende?
    Riful.

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    1. La gravità di certe affermazioni kikiste-carmenist non si capisce se vengono prese singolarmente. Se un cristiano normale mi dice che "l'uomo non può non peccare", probabilmente intende che senza la divina grazia l'uomo cadrebbe facilmente nel peccato. Solo la Beatissima Vergine, estranea per grazia al peccato originale, visse senza peccare. (E naturalmente Nostro Signore, che essendo vero Dio era del tutto estraneo al peccato, e si fece uomo condividendo la nostra condizione in tutto fuorché nel peccato).

      Se invece a dire "l'uomo non può non peccare" sono i «nuovi falsi profeti» Kiko e Carmen, si alza subito il sopracciglio della perplessità. Costoro, infatti, promuovono un cristianesimo molto inquinato (riducendolo a scenografia, a «un'eresia protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione», come riassunse mons. Schneider) e particolarmente fatalista. Nella mentalità neocatecumenale - da essi stessi promossa - viene considerata "religiosità naturale" il collaborare alla divina grazia. Per loro le opere caritative sono vanità e danno, se non vengono dirette esclusivamente secondo i piani dei cosiddetti "catechisti". Per loro lo sforzarsi di non peccare sarebbe superbia. Per loro il desiderio di permanere in grazia di Dio è roba da "cristiani della domenica". E sono grandemente ignoranti della differenza fra il peccato che porta alla morte dell'anima (appunto, peccato mortale) e quello meno grave (in cui manca almeno una delle tre caratteristiche: materia grave, consapevolezza, deliberato consenso). Non a caso, nel Cammino, la confessione individuale è banalizzata e ridotta a una "penitenziale mensile" ultrarapida e chiassosa...

      Kiko e Carmen hanno storicamente avuto sempre un'ossessione per il peccato, e in particolare quello sessuale (il che conferma come minimo la numerosità di certi loro "scheletri nell'armadio", un po' come l'impostore Maciel, accidentalmente fondatore dei Legionari di Cristo, che fino all'inizio del pontificato di Benedetto XVI veniva considerato un angelo sceso in terra... salvo poi scoprire che aveva turpi abitudini sessuali e figli e amanti sparsi qua e là), al punto che nei cosiddetti "scrutini", alle coppie sposate che non avevano una gravidanza in corso, accusavano il marito di darsi a chissà che pratiche sessuali (disprezzando peraltro le indicazioni della Chiesa agli sposi). E non parliamo dei numerosi casi di depressione (talvolta sfociata in suicidio: in un tribunale umano forse la scamperebbero, ma davanti al tribunale divino hanno gravissime responsabilità) a causa della visione orribilmente pessimistica della vita e del peccato.

      Ancor oggi, dopo interi decenni, c'è gente che deve prepararsi interventi roboanti preconfezionati da adoperare nei cosiddetti "scrutini" e "giri d'esperienze", cosicché da fare il proprio show ("il mio idolo è... il mio peccato è...") e scansarsi le furenti invettive dei cosiddetti "catechisti", per i quali se uno non confessa qualche peccatone super-gigante dev'essere per forza uno reticente che non vuole ammettere il proprio peccato (uno che non vuol fare una confessione pubblica). Inventare e ingigantire (e quindi essere profondamente e riconoscibilmente ipocriti davanti a chi ti conosce) è prassi ordinaria del Cammino.

      E quindi ci sono certi fratelli del Cammino che hanno capito l'andazzo e ne approfittano per dare a sé stessi un'autorizzazione a peccare: "eh, sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni!" In pratica il furbetto ti ha detto che quando lui pecca dev'essere per forza colpa del Signore che gli ha tolto "la mano dalla testa". In altre parole, il Cammino è comodissimo per chi non vuole convertirsi e per chi si crogiola nell'ipocrisia.

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Ti risponde lo stesso Kiko: ""Perchè c'è un tipo di cristianesimo - io stesso vi ho appartenuto - in cui uno si crede cristiano convertito, un San Luigi Gonzaga per sempre. E allora viene quell'atteggiamento: "prima morire che peccare" .... E cose di questo tipo che non sono capite nel loro giusto senso. E' un tipo di cristianesimo in cui ciò che é fondamentale è essere in grazia di Dio, in senso statico, e cercare di non perdere questa grazia, di perseverare. La grazia si intende come una cosa, che non si sa molto bene cosa sia, ma che è qualche cosa che si ha dentro e che bisogna morire con essa per non perderla mai. Poi ho capito che vivere in grazia è vivere nella gratuità di Dio che ti sta perdonando con il suo amore, e credere in questo perdono e in questo amore costante di Dio. Quel tipo di cristianesimo colpisce molto, perchè uno si presenta come perfetto e come sublime. Invece è il contrario del cristianesimo, perchè i cristiani non sono perfetti, ma sono illuminati sulla propria realtà profonda, sanno di essere peccatori davvero ed hanno sperimentato in questo peccato la misericordia di Dio che perdona e dà una vita nuova frutto della sua grazia. Se non è così vuol dire allora che abbiamo strumentalizzato la religione per costruire noi stessi. E state attenti perchè questo si chiama trionfalismo della Chiesa ed è sempre equivalente al fariseismo." Chiaro come il sole. Tomista EX nc

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    4. Questa è l'esatta dimostrazione che Kiko non ha capito assolutamente cosa sia La Grazia di Dio e cosa significhi essere in comunione con Lui. E questo perchè non ha mai desiderato esserlo e quel che è peggio ha INSEGNATO agli altri a non desiderarlo. CAro Kiko, quello che non ha capito cosa sia la Grazia di Dio sei proprio tu. Come fai a dire che perseverare nella sua Grazia è qualcosa di "statico"? SOlo chi non ci ha mai provato può dire una cosa del genere. E visto che nel cammino si cita l'Antico Testamento a sproposito io chiederei ai camminanti: quando nel Levitico Dio dice: "siate Santi come Io sono Santo" cosa voleva dire? Voleva appioppare agli uomini qualcosa che non potevano fare? O forse chiamava tutti ad una confidenza maggiore? Non voleva forse dire: "statemi vicini"?
      Poi ha pure il coraggio di dire che chi ci prova "strumentalizza la religione per costruire se stessi"??
      Ma perchè, lui che cosa ha fatto?

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    5. E infatti uno dei cavalli di battaglia di certi satanacci neocatecumenali arrampicati in cattedra alle catechesi è: "puri come angeli, superbi come demoni".

      È preso da qualche aneddoto ma raccontato a modo loro, con il senso di "puri come angeli, QUINDI superbi come demoni".

      Ora, vorrei proprio vedere qualcuno di questi pseudoteologastri a spiegare come fa, uno che veramente è superbo come un demone, ad essere anche puro come un angelo.

      Si tratta ovviamente di un' esagerazione che però non è affatto un invito alla prudenza ma la declamazione di una legge di natura, scritta da loro ovviamente: la purezza non può che essere finta.

      Il senso vero originario è che se non ci riesce Kiko, non ci riesce nessuno. E così a scendere.

      Una volta che si sono lavati i panni sporchi a vicenda proseguono proiettando le loro pecche sul mondo esterno: sporchi loro, sporchi tutti. Deboli loro, deboli tutti. Incapaci loro, incapaci tutti. E così via.

      A. Non.

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    6. Riful:

      Kiko fa della sua vita, delle sue "scoperte" e dei suoi pensieri, una regola universale.
      Universalizza le sue "esperienze" soggettive, pensando che sono precluse agli altri.
      Il fatto che ha ottenuto un discreto seguito col Cammino gli fa pensare di essere l'inviato di Dio.
      Ma se guardiamo al seguito e al numero di conversioni, Maometto lo ha stracciato.
      Evidentemente i numeri, da soli, non fanno una prova.

      Dice bene Pax, quando dce che gli ultimi, per i camminanti, sono i più peccatori.
      Come se l'essere peccatori sia sinonimo di essere umili.
      Gesù infatti parla degli umili, non dei peccatori.
      Se poi un peccatopre, come il pubblicano nel tempio, si umilia, allora Dio lo innalza, ma non perché ha peccato, ma perché si è umiliato.
      Lucifero è stato il più grande dei peccatori proprio perché non è stato umile e voleva farsi primo, perfino di Dio!
      Il pubblicano, invece, nel suo atto di umiltà, ha chiesto perdono con l'intenzione di CAMBIARE VITA.

      La confusione tra l'essere peccatori e l'essere umili, che non appartiene alla dottrina cattolica, credo che Kiko l'abbia inventata cercando di conciliare i suoi personali sensi di colpa con la pretesa di una salvezza senza merito. Un po' come Lutero.

      Avrebbe fatto meglio a fare come il pubblicano, cioè a sentirsi in colpa ma senza disperare.
      E a dre come San Luigi Gonzaga: "prima morire che peccare...".
      Forse non sarebbe diventato come il grande San Luigi, ma se dopo ogni peccato, invece di volersi sentire a posto con la scusa che Dio perdona tutti, fosse tornato a umiliarsi col proposito sincero di cambiare vita, non avrebbe mai disperato.

      In realtà se si fa come dice Kiko i sensi di colpa permangono anche se si cacciano via. Scompaiono solo se la colpa si accetta come ha fatto il pubblicano, ma in questo caso lasciano al proprio posto l'umiltà.

      Se Kiko dopo aver chiesto perdono si insuperbiva, come si evince dalle sue stesse parole riportate da Tomista, è un problema suo che, però, lui estende a tutti!
      Come se lui fosse una sorta di "metro campione" (inteso come unità di misura) che si trova al museo delle arti e dei mestieri di Parigi.

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  9. Qui in Texas stanno giocando con questa presunta santita. Appena uno delle comunita si sente male iniziano a dire "i dottori hanno detto che solo un miracolo puo salvare tale persona" come ad insinuare "se si salva e grazie al miracolo di carmen...

    Purtroppo cosi non e stato per una signora infettata dal covid in una convivenza per bere dal coppone insalatiera tutti insieme (perche se ti rifiuti allora non ti fidi di Dio). Carmen non ha fatto il miracolo e purtroppo questa signora ha lasciato orfano un bambino di 14 anni.

    Chissa se i catechisti si sentano in colpa per permettere il coppone insalatiera in tempi di covid...

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  10. La Sala Dei Chiarimenti E Degli Approfondimenti.

    Quando si afferma che la parrocchia e altro di simile sia fallito e superato, e si afferma questo in quel modo che possiamo riscontrare leggendo i commenti, chi scrive questi commenti non sta nella verità, ma è preso da sentimenti poco chiari.
    Posso capire che vi sia nell'ambito come un certo modo di esprimere la spiritualità, cioè ti trovi bene nel cantare e battere le mani ripetutamente e nel fare altro, ma credere che ciò che si fa sia sublime e il vero, e per cui tutto il resto sia superato e falso, a questo punto dobbiamo ammettere che quella persona che va affermando certe cose è in grave errore.
    Perché?
    Perché ognuno ha un suo modo di esprimersi e ad ognuno il Signore ha dato dei doni e delle caratteristiche. E quindi, da quanto posso capire io, Dio non ridurrà mai la spiritualità di tanti in un'unica forma e prassi. Ma ad ogni situazione il Signore da dei doni particolari e utili per l'ambito.
    Piccolo esempio pratico.
    Se il pescivendolo vende il pesce e per cui mangerà il più delle volte il pesce, questo non significa che il macellaio non deve mangiare la carne perché il pescivendolo mangia il pesce.Il macellaio ha a disposizione la carne e per cui mangerà più carne che pesce.
    Ovviamente le sfumature possono essere diverse, in quanto potrebbe capitare un pescivendolo che ha una qualche allergia o altro. Ma questi sono casi particolari, ora non interessano.
    E quindi, se si afferma che in certe espressioni non vi sia Dio, cioè non vi è verità, ma vi è come una certa faziosità umana, ecco che ritorniamo a quanto scritto sopra.
    E si aggiunge, per chiarire meglio, che nessuno condanna il ballo, la chitarra, la danza,questi sono espressioni e doni. Infatti in Africa, non saprei più di tanto, ho notato che la Santa Messa si fa ballando e cantando. E' una caratteristica di quei Paesi, ce l'hanno nel sangue. Ma non penso che i fratelli africani ambiscano a sostituire il modo di esprimersi di altri Paesi con usanze diverse.
    Infatti ho assistito molte volte al canto in chiesa con la chitarra, fatto i alcuni punti della celebrazione e penso che sia buono farlo.
    Per questo affermo che ognuno trova un suo modo di esprimersi in base a quanto il Signore a conferito e in base alle usanze del posto in cui si vive.
    Infatti il silenzio è molto prezioso e ti fa dialogare con Dio.

    Cristiano Della Domenica.

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    1. il canto, così come l'estetica, uguale in tutto il mondo, tanto che all'interno non sai più dove sei, nessuna contaminazione è permessa dalle altre culture su qualsiasi cosa è tutto identico progetti compresi ( stendiamo un velo pietoso sui ricavi dell'architetto copia incolla ).
      Insomma, quando entri li sei entrato in un mondo a parte,nel mondo di Kikolandia. Che tristezza, quel di buono che c'era si è perso miseramente.

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    2. Mav12 gennaio 2022 19:39

      Concordo in pieno, infatti se fai un minimo cenno che a loro ( i Guardiani Della Rivoluzione) non è gradito ti fanno fuori, prima in maniera subdola, poi proprio apertamente.
      E dopo aver fatto il misfatto fanno finta di nulla e come ipocriti fanno i buoni e i perseguitati.

      CDD.

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  11. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più discografico

    Ieri il Papa ha fatto una passeggiata a Roma e, passando in Piazza della Minerva vicino al Pantheon, è entrato in un negozio di dischi recentemente ristrutturato, il cui proprietario è amico di vecchia data di Bergoglio. Il proprietario gli ha regalato un disco di musica classica. Kiko, appresa la notizia, ha invocato Carmen che, da Lassù, con uno schiocco di dita ha trasformato il disco in un cofanetto di 20 CD con tutti i canti del Cammino eseguiti da Filippucci. Il Papa ha capito che c'era lo zampino di Carmen, ha avvisato Semeraro e gli ha detto : "hermano cardenal, se Carmensita modifica anche i dischi, es signo di grande sanctitad, dunque procedamos con la causa de beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre spedendogli un pacco contenente il disco di musica classica che Carmen aveva trasformato nel cofanetto di Filippucci, così il Papa ha ottenuto due regali in uno, quindi doppio miracolo di Carmen.

    e la causa continua....................

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    Risposte
    1. Ma sti 20 CD di Filippucci, non li abbiamo già visti passare? Ricicla i regali adesso la Carmen? Fa i miracoli doppioni, pur di arrivare a 5000? L'avvocato del diavolo dovrebbe indagare! Mi correggo: dovrebbe indagare........................

      Elimina
  12. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più commerciale

    Dopo aver appreso la notizia del Papa che è andato in un negozio di dischi in Piazza della Minerva a Roma, una marea di Romani si sono precipitati in quel negozio a comprare dischi a gogò, facendo guadagnare un fracco di soldi al proprietario. Kiko ha appreso la notizia sul Messaggero di Roma e ha ringraziato Carmen che, da Lassù, con uno schiocco di dita ha moltiplicato i dischi di musica classica del negozio e anche i cofanetti dei CD del Cammino di Filippucci, che prima compravano solo i camminanti e adesso anche chi non è del Cammino. Una parte dei proventi dei cofanetti è andata al Cammino, e Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa, che ha commentato : "hermano cardenal, da domani andrò tutte le settimane in un negozio diverso a Roma e li girerò tutti in modo da aumentare i guadagni, cosi tutti si rifaranno dei soldi persi nel periodo del lockdown, e esto es merito de Carmensita, che si è revelada un'economista mas attendible, quindi procedamos con la causa de beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre, inviandogli un pacco con le pPgine Gialle di Roma, e, sottolineati, con l'elenco dei negozi da visitare.

    e la causa continua......................

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  13. Al caro asino ragliante anonimo che mi rimprovera di scrivere "sempre le stesse cose". Sssh, ti svelo un segreto, un arcano segretissimo che nemmeno l'ultima tappa del Cammino ti riserverà cotanto onore.

    Il sottoscritto ha fatto un po' di volontariato (in gergo cattolico: carità) a favore di persone con problemi di memoria e altri penosi handicap mentali. Pertanto so benissimo che certe cose occorre ripeterle fino allo sfinimento e anche oltre. Nel caso particolare degli asini raglianti è un problema banalmente statistico: bisogna ripeterle fino a beccare il rarissimo momento in cui non sono impegnatissimi a ragliare. È un po' come vincere alla lotteria.

    Anche il sottoscritto ha avuto tante volte nella sua vita dei momenti in cui ha pensato: "questa cosa era così ovvia, così chiara, eppure ci ho messo così tanto tempo a capirla! eppure tutti me lo ripetevano!"

    Così, il tipico fratello del Cammino, quando prende sul serio anche un solo versetto del Vangelo, ha già un piede fuori dal Cammino. Molti ex fratelli - anche di incarichi prestigiosi nella setta di Kiko e Carmen - a furia di recitare asetticamente la Parola di Dio in versione kikizzata, per un attimo si son distratti e si son detti qualcosa del tipo: ma se le cose stanno davvero così, il Cammino è un ostacolo al mio unirmi a Dio! Uscendo dal Cammino hanno scoperto che la fede si vive nella serenità (pur nella "valle di lacrime" in quanto peccatori), non in un pessimismo deprimente e doloroso, hanno scoperto che la fede sta nel cuore e non nelle scenografie e nei paroloni, hanno scoperto che la vera Chiesa è quella che prosegue la divina opera del Signore, non quella delle burocrazie (in cui gente che dispone di uno Statuto autofabbricato si auto-autorizza a calpestare la liturgia e la dottrina e le anime), non quella dei cerimoniali (di istituti retti da kikos che onorano Kiko di una laurea "honoris causa" che non trasforma certo l'eresia in verità).


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    1. Aggiungo una considerazione riguardo al fintotontismo neocatecumenale che afferma che riguardo allo sforzarsi di non peccare, nel Cammino si disprezza il volontarismo meramente umano. Tale affermazione è quella che in gergo si chiama "pezza a colori", per indicare che non solo la pezza è peggiore del buco che voleva coprire, ma che è pure vistosamente visibile anche soltanto per il suo colore.

      Nel Cammino c'è una visione pessimistica della vita e del peccato e ciò è stato estesamente dimostrato da autori molto più seri del sottoscritto, a cominciare da padre Zoffoli. Nel Cammino - anche volendo solo rifarsi alle attività denominate "giri di esperienze" e "scrutini", i peccati addirittura se li inventano perché per la mentalità di Kiko e Carmen e dei loro cosiddetti "catechisti" se uno non commette regolarmente peccatoni grossi e giganti allora "sta nascondendo qualcosa", cioè non si sta convertendo. (Eh, sì: apprezzano chi vanta peccati, non chi vive in grazia di Dio).

      Nella mentalità gnostica del Cammino, l'uomo deve "conoscere" il suo peccato - "conoscere" in senso biblico, cioè farlo diventare parte della propria vita, crogiolarvisi dentro, l'anima deve arrivare a schifare sé stessa altrimenti non si è convertita. Questo è un confondere i sintomi con le cause. Al fedele cattolico è chiesto invece di abbracciare le fonti della grazia (i sacramenti) e il compiere frequentemente opere di carità (poiché tanti gesti virtuosi vanno in controtendenza al peccato, aiutano a resistervi) e naturalmente a fuggire le tentazioni (poiché "nella guerra contro le tentazioni vincono solo i vigliacchi").

      Quindi, la Chiesa indica un moto positivo del cuore, il Cammino indica invece un moto negativo, quello di incupirsi e rassegnarsi (salvo poi fingere "allegria" dopodiché son più tristi di prima), ed è un rassegnarsi imbottito di bei paroloni ("il Signore ti ha già perdonato!" dice l'eretico Kiko sottintendendo che tale perdonismo automatico avverrebbe addirittura prima che uno si pente del proprio peccato, e persino se non ha alcuna intenzione di confessarsi). Quel rassegnarsi, in particolare, per i fratelli del Cammino più furbi consiste nell'autorizzazione a peccare, "eh, sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!" - e talvolta degenera in un moralismo asfissiante e violento (come ben sanno i figli di tanti fratelli del Cammino, che infatti appena conquistano un minimo di libertà "perdono la fede", e i loro genitori si vantano in comunità "mio figlio è la mia croce").

      Ora, nei miei precedenti commenti davo per scontato che i lettori sapessero che si tratta di una disposizione del cuore: perfino i bambini del primo anno di catechismo sanno che lo sforzarsi di non peccare può basarsi solo sull'amare Dio e sul frequentare i sacramenti. Era un ragazzino - san Domenico Savio - a dire ai suoi compagni "la morte ma non peccati", segno che il concetto si può capire e trasmettere, anche in giovane età.

      In genere è col termine "pelagianesimo" (i seguaci del monaco eretico Pelagio) che si indicano le persone convinte di salvarsi solo attraverso i propri sforzi. Il pelagianesimo neocatecumenale consiste nel fatto che per i kikos è sufficiente "far bene il Cammino" (cioè Decima, Lodi a Kiko, e Sfornare Figli Come Conigli) per salvarsi (cioè bastano sforzi perfettamente umani in particolare economici), e che il Signore salverebbe "a grappoli" (dunque se non ti sforzi di peccare però la tua comunità è sempre stata puntuale e generosa nel pagamento della tangente della Decima, magicamente ti salvi, come se il Signore coincidesse con il foglio Excel delle Decime versate... "quando il soldino tintinna nella cassetta, vola al cielo la comunità benedetta!").

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    2. A giudicare dai commenti pervenuti in nottata, i kikolatri dalla Fede Adulta™ sono andati su tutte le furie a causa delle poche parole dette qui sopra, riversandomi addosso un'articolata serqua di insulti che non vengono qui pubblicati perché questo blog tratta del Cammino Neocatecumenale, non del sottoscritto - che è solo un emerito signor nessuno, e le eresie e le ingiustizie del Cammino restano tali davanti a Dio e davanti agli uomini con o senza i miei interventi.

      Per chi segue il dibattito sulla liturgia può essere utile dare un'occhiatina ad una traduzione di un articolo pubblicata stamattina su Chiesa e postconcilio. Sebbene il tema sia il tragicomico motu proprio Traditionis Custodes e i suoi patetici strascichi dei Dubia di alcune settimane fa, offre parecchi spunti di riflessione da parte di autori piuttosto qualificati e preparati.

      In sintesi:

      - la cosiddetta "riforma liturgica del Concilio Vaticano II" non è una "riforma liturgica" ma proprio una nuova liturgia. Il termine "riformare" indica un modificare l'esistente, non un azzerare quasi tutto e introdurre novità; (notate come il termine "riformare" venga da parecchi decenni abusato per indicare un "rivoluzionare");

      - la "Messa del 1970" approvata da Paolo VI viene spacciata - senza mai dimostrarlo - come più fedele alla volontà del Signore, in opposizione a elementi corrotti "medievali" da scartare brutalmente; (notate come questo genere di convinzioni - espresse in maniera molto più ignorante e carnevalesca - siano tipiche del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori");

      - quella mania della "archeologite" (gettar via ciò che è antico in nome di un improbabile ritorno a confuse "origini", mania condannata dalla Chiesa anche da Pio XII nella Mediator Dei che nessun rivoluzionario - e nessun kikos - osa mai leggere) ce l'hanno sempre avuta anche Carmen e Kiko (notate come nel Cammino si abusa del termine "come i primi cristiani, delle prime comunità cristiane, dei cristiani delle origini");

      - per non parlare dei tremendi equivoci riguardo alla "partecipazione" alla liturgia, passata dall'essere partecipi (si può esser partecipi anche in silenzio, anche senza far nulla, perché lì c'è la presenza del Signore attraverso la Transustanziazione) al "partecipare" (cioè al darsi da fare, eseguendo canti, "preghiere dei fedeli", ecc., "facendo cose"); notate come nel Cammino avviene fin troppo questo errore, guai se non ti vedono fare il battimani, guai se non partecipi al ridicolo girotondino-trenino, guai se vuoi ricevere in ginocchio la particola e vuoi consumarla subito anziché aspettare che scatti il segnale...

      - e quindi della ridicola pretesa che i "tradizionalisti" fomenterebbero divisione, e l'ancor più ridicola pretesa che per eliminare tali divisioni occorrerebbe eliminare (o come minimo rinchiudere in "riserva indiana" minuscola, inaccessibile, e votata all'estinzione) la liturgia che ha nutrito la spiritualità di innumerevoli generazioni di santi (cominciando dal proibirla completamente ai sacerdoti ordinati dopo il 13 luglio 2021, e ad esigere permessi da un dicastero romano per tutti gli altri).

      Vedete, la "guerra" intraecclesiale in corso è proprio sulla liturgia. La liturgia è immancabilmente specchio della fede. Notate come ai rivoluzionari non sembrino problematiche tutte le altre strane forme liturgiche che contano pochissimi fedeli, ma faccia problema solo la liturgia che hanno vissuto Leone II, padre Pio, Antonio da Padova, don Bosco, ecc.

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    3. Però che il Signore perdoni anche in assenza di pentimento non è contrario alla Verità cristiana (altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui a me, semplice fedele, venga chiesto di perdonare l'offesa a prescindere dal pentimento). Il punto è che il perdono di Dio da solo non basta. È qui, secondo me che si gioca l'equivoco del cammino, come voi lo spiegate. La salvezza esige una relazione, la relazione si fa in due e se Dio fa la sua parte perdonandoci,(perché ci ama a prescindere e ci abbraccia con le nostre sozzure, per purificarci) noi, da esseri liberi come Lui vuole, siamo chiamati ad accettare il perdono. L'accettazione del perdono passa attraverso le due fasi essenziali del pentimento e della confessione, altrimenti renderemmo vano e inefficace il perdono e dunque l'amore di Dio.(a meno che uno, per un caso sfortunato, non riesca a confessarsi prima di morire). Questo peró richiede uno sforzo di umiltà, la disponibilità ad ammettere le nostre brutture e il desiderio di voler cambiare. Riportando il tutto con una metafora, é come se un condannato a morte avesse un amico disposto a pagare in cambio della sua vita. Ora, la somma da pagare è 100,l'amico dà 98,noi, che da soli non potremmo pagare, abbiamo peró 2 soldi con noi, ed ecco che la somma è raggiunta. Da quello che leggo qui, invece é come se nel cammino fosse l'amico a pagare 100 e senza neanche che noi lo chiediamo. O sbaglio?
      Riful

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    4. Un signor nessuno che stablisce chi è all'inferno e chi no?
      Per essere un nessuno ne hai di "potere"
      Comunque, per quel che può valere e per onestà intellettuale ti do ragione. qui come altre volte sul tema liturgia. Doamdo però se la liturgia è il "software", la chiesa, come edificiu, è l'hardware ed entrambi sono stati irrimediabilmente stravolti.

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    5. È proprio perché sono un emerito signor nessuno che quando affermo qualcosa chiedo personalmente di verificare. Non è la mia persona ad avere autorità, ma la verità dei fatti.

      Un anonimo su internet si permette di ipotizzare Carmen stia bruciando fra le fiamme dell'infrno? Scusate, ma se non è così, chi diavolo si dannerebbe mai? Considerate una megera che per tutta la vita ha pubblicamente calpestato il sacerdozio e i sacramenti, inquinando la fede di un intero popolo (quello dei neocatecumenali, tutti attirati nella setta con la falsa promessa di ottenere una fede adulta e invece sfruttati, calpestati, e imbottiti di eresie), e che per soprammercato ha crucdelmente devastato la vita spirituale e materiale di tante anime (laici e chierici), di che pentimento avrebbe bisogno per salvarsi? Pur non mettendo limiti alla divina provvidenza e alle insondabili vie della divina grazia, stiamo parlando di un'anima che ha mai provato un sincero pentimento o no? Come ha fatto a non accorgersi, per una vita intera, che la Chiesa insegna e fa cose completamente diverse da quelle che ha insegnato e fatto lei? Come si concilia la vita dei santi veri con lo stile carmeniano fatto di arroganza, mancanza di fede, insegnamento cosciente e ossessivo di madornali errori liturgici e dottrinali?

      Di fronte a tutto questo è quantomeno pericoloso invocarla (non vi capiti mai di invocare anime dell'inferno!). E invece il giorno dopo la morte ufficiale già circolavano i santini Carmen ora pro nobis. Proprio da quelli con la "fede adulta" che avevano sempre disprezzato santini, novene, orapronobis e affini. Credono che il processo di beatificazione di Carmen sarebbe uno strumento per zittire chi sa quanto marciume c'è nel Cammino e nei suoi autonominati "iniziatori".

      La verità - per loro bruciantissima - è che ai kikos non importa niente della santità, vogliono solo dare un titolo nobiliare ai loro VIP. Lo sanno benissimo che Carmen non è santa, ma hanno disperato bisogno di raccontarsi la favoletta dell'essere "santi" (cioè, nel loro gergo, al di sopra di ogni critica) in qualità di seguaci della "santa" (cioè, nel loro gergo, la VIP spagnola che devono trovare il modo di metterla "al di sopra di ogni critica", con ogni trucchetto, astuzia, menzogna, furbata, ipocrisia).

      Ma pensate un po' ad esempio a quei poveri ciellini, che non fanno nulla per "accelerare" il processo di canonizzazione del loro fondatore don Giussani, sono convinti che è un santo ma aspettano tranquilli il giudizio della Chiesa sapendo bene che potrebbe arrivare in un secolo diverso da quello attuale. E così pure tutti gli altri che hanno un "fondatore" (di movimenti, associazioni, ordini religiosi) o una cara persona che ha vissuto eroicamente le virtù cristiane per tutta la vita e di cui aspettano serenamente - magari da secoli - il giudizio della Chiesa, fidandosi del calendario dei santi già valido per tutti i cattolici, senza pretendere di comprare per trenta denari il titolo nobiliare di "VIP al di sopra di ogni critica", senza organizzare furbate, trucchetti, astuzie, inganni, compravendite e menzogne.

      Ed è esattamente questo il motivo per cui ci permettiamo di prendere in giro gli asini raglianti. Costoro si illudono che comprare il titolo di "beato" e "santo" sarebbe la stessa cosa che comprare una laurea honoris causa (che per la cronaca si vendeva su internet, legalmente, a 49 euro e 90 centesimi). Talmente non credono la Chiesa, che si affollano attorno ai cambiavalute nel Tempio illudendosi che la santità sia comprabile con adeguato numero di monete. Eppure sanno le frustate che stanno per beccarsi.

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    6. Rispondendo a Riful (commento delle 12:08):

      Il Signore dà a tutti la possibilità di ottenere il perdono, in maniere misteriose, ma dobbiamo ricordare che il peccato mortale si chiama così proprio perché in assenza di adeguato pentimento porta alla morte dell'anima. Le caratteristiche del peccato mortale sono infatti "materia grave", piena coscienza (uno "sa bene" di che si tratta) e deliberato consenso (uno sceglie davvero di peccare, sceglie davvero la morte dell'anima; in assenza di almeno una di queste tre caratteristiche si parla di peccato veniale, che comporta un periodo di purificazione, per cui si offrono preghiere e intenzioni di Messa per i defunti nella speranza di accorciare il loro "purgatorio", qualora siano lì).

      Dopotutto Nostro Signore, istituendo il sacramento della confessione, disse «a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (cfr. Gv 20,23). Se i peccati mortali restano non rimessi, l'inferno ("geenna", "dannazione eterna", ecc.) è inevitabile.

      La possibilità di ottenere il perdono, naturalmente, non è una cosa fiscale-burocratica. Per esempio una donna parlò al curato d'Ars del proprio marito suicida gettatosi dal ponte, preoccupata per il gesto tutt'altro che salvifico. Il curato d'Ars le rispose che il marito aveva ricevuto la grazia di pentirsi "fra ponte e fiume" (in quella frazione di secondo).

      Ma è una grazia particolarissima, non è che basta dirsi "mi pento" ed è fatta. Con tanta piena coscienza uno pecca, ci aspetteremmo che con almeno altrettanta piena coscienza uno debba pentirsi. Magari uno ha la grazia di ravvedersi completamente, e di scoprire di aver sbagliato tutto nella vita, come uno degli ultimi Pontefici che nell'ultima sera della sua vita, piangendo, continuava a ripetersi: "mio Dio, cosa ho fatto!". Magari! Ma non tutti (e statisticamente aggiungeremmo "non certo quelli che non hanno praticamente mai frequentato i sacramenti") hanno il cuore così ben disposto verso il Signore

      La frequenza al sacramento della confessione lungo tutta la propria vita educa a pentirsi sinceramente. I nostri nonni chiedevano, nella preghiera quotidiana, la grazia della perseveranza finale, il perseverare nella fede e nella grazia proprio negli ultimi giorni della propria vita, il desiderare di riaccostarsi ai sacramenti (e magari di morire proprio col conforto dei sacramenti), di pentirsi con la volontà di accedere ai sacramenti appena possibile, ecc.

      La polemica con i kikos scaturisce dalle loro credenze completamente sballate (come "il Signore salva a grappoli!"): è gentaglia che crede che se non paghi la Decima sei in braccio al demonio, che se critichi il Cammino o i suoi autonominati "iniziatori" finisci all'inferno, e poi invece i due eretici spagnoli hanno fatto la bella vita insegnando eresie, inquinando la liturgia, e addirittura si leccano i baffi «tu credi che mi canonizzeranno?». Che strana fede, quella in cui i VIP arroganti, eretici e mentitori andrebbero "canonizzati", mentre un povero padre di famiglia che non ce la fa più a pagare la tangente delle "Decime" viene chiamato "demonio" e scacciato dal Cammino e tolto il saluto, perché ha avuto l'ardire di dire la sua sul mercato neocatecumenale delle vacche.

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  14. Fermo restando che non sono d'accordo con Tripudio su certe cose vorrei semplicemente dire: cari neocatecumenali, ma CE LA FATE a fare un commento SENZA INSULTARE? Ma eravate così anche prima di frequentare il cammino oppure avete imparato lì?
    Ps. se volete insultare anche me sappiate che io non ho MAI partecipato ad una messa Vetus Ordo eppure basta essere stati educati ad una messa Novus Ordo fatta COME DICE LA CHIESA per capire che quello che succede nelle salette il sabato sera è una cosa completamente diversa.

    Quindi finitela di abbaiare e provate a far funzionare il vostro buonsenso (che vi ha donato Dio PAdre, ricordatevelo)

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  15. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più pubblicitario

    Ascanio Pacelli, pronipote di Pio XII, con la famiglia da giorni fa la pubblicità della Orogel. Le altre famiglie nobili del Vaticano, invidiose, stanno facendo altrettanto : i Torlonia la pubblicità della Findus, i Colonna queela del Tavernello, gli Orsini quella del Prosciutto di Parma, gli Odescalchi quella del vino Folonari, i Chigi quella del Leerdammer , i Della Rovere quella del Bio Presto Lavatrice, i Pallavicini quella del Sangiovese, i Massimo quella del Parmalat e i Del Drago quella dell' Acqua Lete. Kiko, invidioso, non essendo nobile, ha chiesto aiuto a Carmen, e lei è apparsa al Re di Spagna Filippo VI dicendogli di farlo Principe delle Asturie, e cosi fu. Kiko è stato contattato, essendo un forte bevitore di whisky, da varie marche di alcoolici ed ora fa la pubblicità per Fundador, Cardinal Mendoza e Carlos Primeiro, con contratti miliardari che gli consentiranno di appianare i debiti del Cammino e dare "qualcosina" anche al Vaticano, perchè le cause di beatificazione costano, chi non ci crede vada su Wikiped, vanno da 6000 euro in su. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa, che ha detto : "hermano cardenal, per non fare una figura barbina con Filippo VI anch'io do un'onorificenza a Kiko, lo farò Cavaliere dell'Ordine Supremo di Cristo. Procedamos con la causa dei beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre facendogli un bonifico di 100 milioni di euro, ricavati con la pubblicità, per le spesucce della causa di beatificazione di Carmen.

    e la causa continua.................

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  16. Il Movimento Femminile delle Donne Cristiane, sorto all'indomani della morte di Carmen (probabilmente quando fu chiaro che la cosiddetta fama di santità sarebbe stata perlomeno sospetta se limitata e circoscritta ai membri del Cammino neocatecumenale) ha espresso il seguente pensiero per il compleanno di Kiko:
    "Auguri a Kiko Arguello per i suoi 83 anni.
    Un uomo che ha avuto in Cristo la grazia di servire la Chiesa di questo secolo, avendo alle spalle una donna tutta di Dio : Carmen Hernández.
    Un'opera di evangelizzazione grandissima offerta ai lontani, e con cui ha portato migliaia di uomini, donne, giovani, anziani, a riscoprire il proprio battesimo, la fede, la salvezza, in un cammino di conversione."
    Non c'è molto da dire, se non osservare, come fatto tante volte, che quest'opera di evangelizzazione "rivolta ai lontani" continua pervicacemente da più di mezzo secolo ad avvenire in parrocchia e tra i parrocchiani: motivo per il quale la crisi delle parrocchie è divenuta crisi del Cammino, quando invece la vocazione nei confronti della evangelizzazione ai lontani avrebbe dovuto rendere il Cammino neocatecumenale del tutto indipendente dalla realtà parrocchiale.
    Questa della chiamata ai lontani è un altro mito del Cammino, oltre a quello delle baracche, che ormai viene ripetuto stancamente, come uno slogan che ieri era di successo, oggi non si sa neppure cosa voglia dire. Chi lo sentisse senza conoscere la realtà neocatecumenale, potrebbe pensare di trovarsi di fronte a una realtà tipo Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante, e farebbe fatica a credere che non c'è movimento laicale, io credo, meno caritatevole del Cammino ed anche meno attivo nelle cosiddette periferie esistenziali.

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  17. Condividiamo in pieno il Movimento Femminile delle Donne Cristiane e quanto da loro asserito...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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    1. Puntini, questo commento va compilato o rimane così? Ho confusione...

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    2. A vostra scelta.........................................................................................

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  18. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più ripetitivo

    Dopo l'uscita del Papa nel negozio di dischi vicino al Pantheon, un sondaggio su Il messaggero di Roma ha detto che la cosa è piaciuta da morite ai Romani. Il Papa, per accattivarsi la loro simpatia, ha ripetuto il gesto andando in via Condotti in un negozio di articoli da pesca, dove il proprietario è lo zio del barbiere che va ogni mese al Santa Marta a tagliare i capelli al Papa. La notizia è stata pubblicata sul Messaggero e circa 200.000 romani sono andati in quel negozio a comprare altrettante canne da pesca, facendo guadagnare al proprietario circa 40 milioni di euro. Kiko, che legge ogni giorno il Messaggero, ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, el Segnor era un pescatore di uomini, ne ha trovato ben 12, quindi esto episodio es mas evangelico e Carmensita che lo ha ispirato es una grande sancta, dunque procedamos con la causa di beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con dentro una canna da pesca in miniatura d'oro zecchino del valore di 25.000 euro, che è stata messa nei Musei vaticanmi, con un cartello : "vi farò pescatori di uomini, e non solo..."

    e a causa continua.................

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    1. Non solo pescatori di uomini, pure di grossi vescovi, come Kiko insegna!

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  19. Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane, ebbe a dire, quando gli fu riferito che le autorità ecclesiastiche volevano chiudere la grotta in cui gli era apparsa la Vergine della Rivelazione e proibire i pellegrinaggi di fedeli, che a lui spettava unicamente di testimoniare quello che gli era accaduto e di vivere di conseguenza secondo le richieste della Vergine.
    Al di là del riconoscimento ufficiale o meno di quell'apparizione, da queste parole si può se non altro riconoscere l'atteggiamento del vero credente, che non impone nulla agli altri, meno che meno alla Chiesa stessa a cui presta obbedienza filiale, e che si preoccupa principalmente di vivere secondo quanto gli è stato rivelato.

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    1. Quindi deduciamo che la Vergine è apparsa a Kiko nel 1964 ma lui non ha fatto come Bruno Cornacchiola, cioè non ha vissuto secondo quanto la Vergine gli avrebbe rivelato. E' cosi?

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    2. Molto più semplicemente Kiko millanta apparizioni MAI AVVENUTE.

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  20. L'erba voglio cresce solo nel giardino del Centro del Cammino di Porto San Giorgio, infatti tutto quello che Kiko vuole ottiene. Noooo???????????

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