domenica 11 dicembre 2022

Don Fabio Rosini svela: l'unico vero Cammino di tutti i cattolici è...

Riportiamo l'introduzione di don Fabio Rosini alla propria raccolta di commenti al Vangelo domenicale dell'anno liturgico A "Di Pasqua in Pasqua", che desideriamo giustapporre, in occasione della terza domenica di Avvento, all'annuncio kikiano proprio del periodo liturgico.

Ricordiamo ai nostri lettori che don Rosini è presbitero di origine neocatecumenale, letteralmente estromesso dal Cammino in seguito all'esplosione di successo delle proprie catechesi sui 10 Comandamenti nelle diocesi romane, format da lui ideato diffusosi poi in tutta Italia (e imitato perfino dai kikos stessi, con "Le 10 parole" e iniziative similari ma attivate solo per adescare nuovi adepti). Per approfondimenti, linkiamo qui un articolo sulla vicenda.

Nota bene: Don Rosini, molto correttamente, non accenna mai all'esperienza con il Cammino, finita in modo così disastroso, ma non perde l'occasione per dare una "raddrizzata" alle teorie e alle esegesi kikiane. Motivo per cui abbiamo segnalato già le sue catechesi in passato, e lo faremo ancora.


La riscoperta dell'iniziazione cristiana, conseguente al Concilio Vaticano Il, favorì, a suo tempo, un'epoca nuova per la formazione cristiana concretizzata nell'esperienza dei movimenti, e moltiplicò, anzi continua a moltiplicare la nascita di percorsi di fede che a vario titolo sono stati proposti al popolo di Dio.

Le tante esperienze di appartenenza a proposte di vario tipo hanno creato anche una sorta di frammentazione nel popolo di Dio. La domanda che è bene farsi è: cammini vari, movimenti vari e percorsi vari dove possono trovare la loro unità? Qual è il vero cammino di tutti i cattolici? Cos'è che resta cattolico aldilà di ogni appartenenza?

La risposta è abbastanza facile: l'unico vero cammino della Chiesa cattolica che tutti i battezzati condividono è il percorso dell'anno liturgico. In una ciclicità triennale, tutto ciò che è necessario per la fede di un cristiano viene riproposto in forma celebrativa e densa, tanto da fornire tutti gli elementi di un cammino di fede; e questa non è una trovata di qualcuno ma è la più solida tradizione della Chiesa, la sua tradizione liturgica che nella ciclicità del tempo, dettata dalle stagioni e dalle leggi fisiche, fa da contrappunto all'evoluzione costante e Iineare della storia umana, per quel tipo di condizione per cui, se anche ogni tre anni io mi ritrovo a celebrare la stessa liturgia con la stessa Parola di Dio, non è un problema, perché se lei è la stessa, sono io che sono cambiato. 

La conversione infatti non è una questione solo orizzontale, ossia un "andare oltre" (secondo l'etimologia non solo della parola ebraica Pesah, ma anche della parola greca metánoia) ma pure di tipo verticale: ossia un movimento che va più nel profondo. È illuminante ascoltare le parole dell'Annunzio della Pasqua che vengono proclamate dal diacono nel giorno dell'Epifania:

Fratelli carissimi,
la gloria del Signore si e‌ manifestata
e sempre si manifestera‌ in mezzo a noi
fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo
ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico
e‌ il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto,
che culminerà nella domenica di Pasqua, il 17 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana,
la Santa Chiesa rende presente questo grande evento
nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
le Ceneri, inizio della Quaresima, il 2 marzo;
l’Ascensione del Signore, il 29 maggio;
la Pentecoste, il 5 giugno;
la prima domenica di Avvento, il 27 novembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi
e nella Commemorazione dei fedeli defunti,
la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo, che era, che e‌ e che viene,
Signore del tempo e della storia,
lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.


La Chiesa in sostanza celebra sempre una e una sola cosa: la Pasqua di nostro Signore Gesù Cristo, vale a dire il suo essere andato oltre la morte, il suo aver vinto il nulla con la potenza della misericordia del Padre, inaugurando la vita nel posto più inaudito, il sepolcro. Il Signore del tempo e della storia è colui che fa la storia mentre ci siamo ancora dentro: in ogni liturgia eucaristica, infatti, noi usciamo dal tempo per entrare nell'eternità, e siamo trasfigurati nella nostra più autentica identità quella di figli di Dio, portatori del sigillo battesimale, per essere destinati, in tutto ciò che facciamo, a una e una sola mèta: il Cielo.

Santo Curato d'Ars
E ne assaggiamo il sapore gia qui, nell'esperienza della conversione alla sua santa volontà, per mezzo della quale, come diceva il Santo Curato D'Ars, la terra dove cammina un cristiano diviene un ponte verso il Cielo. Questo viaggio straordinario è anticipato proprio attraverso la celebrazione eucaristica.

La liturgia eucaristica, infatti, celebra la Pasqua attingendo alle due mense, quella della Parola che prepara e conduce a quella del banchetto delle nozze dell'Agnello, e così contiene al suo interno tutti gli elementi per vivere settimanalmente questo salto oltre il nulla che è l'esperienza della gloria di Dio, vero tesoro dei figli di Dio, la vita eterna.

Nessun cristiano può compiere la sua missione se non attinge a questa sorgente, che è la chiave per capire ogni opera cristiana, ogni atto realmente ecclesiale, ogni riconciliazione e ogni comunione fraterna, che è l'essenza stessa della vita dei cristiani, l'amore reciproco.

Questo amore ha bisogno di essere re-innescato mille volte; le coppie cristiane per poter vivere la grandezza e la bellezza del matrimonio hanno bisogno di fare Pasqua tante volte con il loro Signore e fra loro. Un prete ha bisogno di questa vita che è appunto la vita eterna per non scivolare nel banale e non diventare un profeta da quattro soldi, che dice fa cose solamente secondo il buon senso, quelle cose per cui non c'era bisogno che Cristo morisse in croce, quelle per cui basta un minimo di spessore umano.

Per non restare in questa banalità, per non diventare una Chiesa che funga semplicemente da "cappellana" di un mondo i cui idoli falsi e bugiardi non vengono mai messi in discussione, noi compiamo questo cammino, cioè il cammino dell'anno liturgico il quale contiene in sé tutte le cose necessarie, come già detto, per vivere in un assetto pasquale.


Evidenziamo alcuni concetti che don Fabio Rosini mette in luce in questa breve introduzione:

La riscoperta dell'iniziazione cristiana ha costituito un elemento fondante dei movimenti post Concilio Vaticano II: non del movimento (che poi movimento non si vuole proprio definire) Cammino neocatecumenale che ne vorrebbe fare una proprietà indivisa.

"Le tante esperienze  hanno creato una frammentazione  nel popolo di Dio": in particolare l'elitaristico Cammino ha creato una vera e propria scissione settaria fra i cattolici delle salette e dei catecumenium e i fedeli della chiesa parrocchiale.

Ma qual è l'unico vero cammino della Chiesa cattolica? Quello che si snoda in trent'anni attraverso le "rivelazioni" delle arcane catechesi di Kiko Argüello e Carmen Hernández? No di certo. "L'unico vero cammino, quello che fornisce tutti gli elementi di un cammino di fede", non dura trent'anni ma tre anni ed è  il percorso liturgico, comune a tutti i fedeli della santa Chiesa Cattolica, il quale "contiene in sé tutte le cose necessarie per vivere in un assetto pasquale".

E, spiega don Fabio Rosini, questa non è  la "trovata di qualcuno" ma "la solida tradizione della Chiesa".

A buon intenditor...

33 commenti:

  1. Notizie da Guam: da anni sta infuriando il dibattito sull'aborto e certi pretonzoli locali si sono ingenuamente schierati sul difendere il feto "il cui cuore batte".

    Ora, la vita va protetta sin dal concepimento. Giovanni Paolo II aveva ricordato che qualora sia impossibile evitare una legislazione sull'aborto, si appoggino almeno le sue limitazioni. Anni fa una proposta era quella di limitare gli aborti qualora al nascituro risultasse già il cuore battere (questione purtroppo facilmente malinterpretabile: "si tratta delle prime settimane di vita, o dei primi mesi?"). Ma trasformare questo nella battaglia dei cattolici è un'ingenuità. I cattolici sanno che fin dal concepimento si tratta di vita. Non possono autoridursi alla questione del "cuore battente" (posizione politicamente molto comoda perché è come dire: "protesteremo un pochino pochino e ci accontenteremo di qualsiasi cosa i laicisti decidano").

    La notizia di oggi è che un certo soggetto politico abortista locale, che mai aveva interagito col blog Jungle Watch o con i suoi autori, ha sparato un comunicato stampa "per immediata pubblicazione su tutti i media americani e della stampa internazionale", invocando tra le altre cose di "fermare il blogger Jungle Watch".

    È notevole come gli abortisti siano sempre d'accordo con i neocatecumenali. Dopotutto i kikos hanno appoggiato l'elezione della governatrice abortista. Il demonio - quello vero, non il simpatico portasfortuna che ti fa trovare fila al casello quando vai alla convivenza - è davvero molto soddisfatto del Cammino Neocatecumenale e dei suoi fautori.

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    1. Piccolo promemoria sull'asineria di certi neocatecumenali raglianti.

      Il Cammino non ti insegna le cose della fede, ma solo le fandonie inventate da Kiko e Carmen. Pertanto il tipico neocatecumenale è tremendamente ignorante, e perfino abituato a disprezzare gli altri ("voi leggete il catechismo, noi facciamo esperienza"). Il neocatecumenale che comincia ad apprendere qualcosa del Catechismo, noterà la differenza abissale con gli insegnamenti della setta, e avrà di conseguenza già un piede fuori. O addirittura prende sul serio uno dei tanti versetti biblici che il Cammino fa recitare acriticamente (fra canzonette grattugiate sulla chitarrella e omelie laicali durante la liturgia), e si accorge che la fede cattolica dice cose molto diverse dal Cammino. E capisce di essere costretto a scegliere se stare dalla parte di Dio o dalla parte di Kiko.

      I capicosca del Cammino, imitando Kiko e Carmen, calpestano la dignità dei fratelli delle comunità, specialmente dei più piccoli e più deboli. Fra i deboli annoveriamo quelli che si abituano talmente ad essere calpestati, derisi, maltrattati, che corrono qui a ragliare fortissimo la loro asineria, sapendo che azzeccheranno figuracce epiche. Ma loro godono nell'azzeccar figuracce, nel proclamarsi "censurati" dal blog, nel dire grosse corbellerie in modo che qualcun altro li corregga il più severamente possibile. Il Cammino li ha spiritualmente resi sadomasochisti e autolesionisti. Godono nel farsi correggere, perché il Cammino li ha abituati così. Se qui venissero ignorati, correrebbero altrove a cercare qualcuno che li calpesti, magari anche materialmente, per la loro suprema asineria.

      Nota tecnica: "asino" è per definizione colui che non sa imparare dai propri errori ed è quindi destinato a compierli di nuovo, e poi ancora, e ancora, e ancora, con sempre peggiori conseguenze. "Asino" è colui che di fronte all'evidenza si ostina a ragliare sempre più forte, convinto così di riuscire a cancellare la realtà che in quel momento non gli è gradita. "Asino" è perciò anche colui che si ostina a pagare la Decima e a sottostare a 613 precetti del Cammino, pur avendo visto un mucchio di porcate - non solo riguardo ai soldi - da parte dei VIP della setta kikiana-carmeniana.

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    2. Sondaggi neocatecumenali

      Abbiamo chiesto ai camminanti che leggono questo blog (pochi per fortuna) quante volte by Tripudio ha detto :

      1) Asini raglianti
      2) Il demonio è il simpatico porta sfortuna che ti fa trovare nebbia quando vai in macchina alle convivenze
      3 Chittarrelle grattugiate

      Visto l'elevato numero di volte, è ammesso un errore del 5 %. Tutti coloro che indovinano avranno uno sconto sulla Decima pari al 5 % ,lo stesso dell'errore. Inviare i risultati esclusivamente via email al Centro FO di Porto San Giorgio, alla c. a. di Kiko Arguello, entro e non oltre il 20 dicembre corrente anno.

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    3. Per fortuna che ci siete voi a leggerci con attenzione e a ricordare addirittura quante volte usiamo la stessa espressione! Per favore però non fatelo mai con Kiko o i catechisti perché avreste bisogno di un pallottoliere infinito...

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  2. Nell'introduzione di don Rosini assolutamente non si può non coglierne il chiarissimo e più volte ripetuto messaggio: che egli cioè ritiene non solo sufficiente ma il più completo possibile per ogni credente e senza eccezione il cammino di fede della Chiesa tramite le letture liturgiche rispetto a tutti gli altri percorsi, responsabili anzi di frammentazione, che non possono eguagliare, con le "trovate di qualcuno", ciò che la Chiesa già dà in modo totale e gratuito.
    Essendo don Rosini un ex neocatecumenale non può ignorare che ciò che insegna Kiko è totalmente altro: senza la sua catechesi, le sue interpretazioni, le applicazioni in comunità, si perde la fede ed il battesimo, invece di vivificarsi, resta lettera morta; ed è proprio per questo che don Rosini ci tiene ad affermare l'esatto contrario, con una insistenza ed una precisione tale che chi conosce il Cammino non può ignorare a chi e a cosa si riferisca.
    In particolare va notata l'insistenza sull'aggettivo "tutto/tutti": "tutto" ciò che è necessario per la fede dei cristiani, "tutti" i battezzati, "tutti" i cristiani, "tutti" gli elementi del cammino di fede, "tutte" le cose necessarie. Tutto , veramente tutto, ciò che ci serve per il nostro cammino di fede, ci è offerto dalla Chiesa, così che non c'è veramente alcuna necessità nel farsi frammentare e rimanere reclusi nelle varie esperienze di "'iniziazione" post conciliari, come se colmassero un vuoto...un vuoto pretestuoso, un vuoto che non c'è.

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    1. Il vuoto quando c'è è opera dei parroci che in omelia parlano d'altro...
      ....ma peggio di loro solo i preti RM (non tutti ma la maggior parte ) in quanto la loro formazione è lacunosa per scelta...sono formati solo in cnc

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    2. In sostanza : don Fabio Rosini da amico del Cammino è diventato nemico del Cammino. Meno male che c'è ancora p. Livio Fanzaga di Radio Maria, se no c'era da spararsi.

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  3. don Fabio Rosini
    non è amico di Gennarini
    e neanche di Kiko Arguello
    che di figli di Adam è il più bello

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    1. chi ci dobbiamo tenere stretto?

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    2. Non so, l'ineffabile Gennarini? Ma te le immagini le "alzate" davanti al successore di Kiko? Magari si scopre che anche lui disegna sgorbi, compone canzonette tutte uguali, ed ha già pronto il proprio "santino" da distribuirvi, e perfino la tomba-mausoleo accanto a quelle di Kiko e Carmen.

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  4. don Fabio Rosini è l'acronimo di :
    Dovendo Ora Neocatecumenalizzare Farlocchi Autori Bellamente Indecenti Ormai Ridicolmente Ostracizzanti Siamo Invero Neocatecatecumenalmente Irrisolti

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  5. Promemoria tecnico per i non addetti ai lavori:
    - la scomunica è un tipo di "censura" (nota: "censura" è un termine del gergo del diritto canonico, il significato in latino è diverso da quello comunemente usato in italiano) per indicare l'esclusione dalla "comunione dei fedeli" (cioè è una pena inflitta dall'autorità ecclesiastica per qualche delitto punito così dalla legge canonica), cioè l'esclusione dai benefici spirituali e temporali derivanti dall'appartenenza alla Chiesa (quindi esclude anzitutto dal poter ricevere i sacramenti).

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  6. Dunque Tim sospetta che i capicosca della setta neocatecumenale abbiano influenzato l'elezione di mons. Byrnes ad arcivescovo a Guam, salvo poi "distruggerlo" (crush him) per punirlo della soppressione del Redemkikos Mater. Provo a riepilogare la questione per capire fino a che punto il ragionamento di Tim sembri fondato.

    Il fatto è che quando le cose si mettono malissimo, i bravi pianificatori - e il "cerchio magico" kikiano è eccellente nella pianificazione e nella preparazione - capiscono di non poter tirare troppo la corda e diventano pronti a concedere parecchio in modo da avere tempo e modo di guadagnare ancor di più. Se non puoi fare un passo avanti, sei anche disposto a farne dieci indietro pur di avere modo e tempo di farne dodici avanti. Dunque è facile capire che avranno previsto l'inevitabile caduta del seminario Redemkikos Mater di Guam e avranno ideato diverse strategie per riconquistarlo, prevedendo magari anche l'ipotesi di farlo sopprimere da uno dei propri uomini. L'assecondare chi protesta e denuncia, serve generalmente a fargli provare l'ebbrezza di averla avuta vinta, e a farlo distrarre da altre questioni. Dopo un mese abbasserà la guardia, dopo sei mesi sarà un po' distratto, dopo un paio d'anni non avrà tempo di ricominciare a protestare, dopo un altro annetto non avrà quasi più voglia di protestare... Soliti vecchi trucchi, usati anche nella più sporca politica.

    Vogliamo far notare qui che mons. Byrnes ha annullato la truffa del seminario (un Deed of Restriction che letteralmente regalava gli immobili al quartetto Apuron-Gennarini-Gennarini-Pochetti) nell'ultima settimana utile prima dell'impossibilità legale. Se per un motivo qualsiasi avesse tardato, o si fosse ammalato, il Cammino sarebbe riuscito nella rapina ai danni dei cattolici. Probabilmente era questo il piano principale dei kikos, fermo restando il "piano B" di mollare il seminario per poi ricomprarlo successivamente. Ma andiamo per ordine.

    Ricordiamo che a Guam gli scandali relativi al Cammino cominciavano ad essere un po' troppi:
    1) la truffa del "Deed" per l'immobile in uso al Redemkikos Mater, che non poteva neppure iniziare senza la totale collaborazione del vescovo pedofilo neocatecumenale
    2) le accuse pubbliche di molestie sessuali, che successivamente porteranno alla condanna del vescovo pedofilo neocatecumenale anche dalla Santa Sede
    3) la fuga di Apuron da Guam, per ricomparire davanti al Papa ad un'udienza del mercoledì a fingersi agnellino perseguitato (e possibilmente guadagnarne protezione)
    4) la nomina di un amministratore apostolico (il vescovo Hon Tai-Fai) da parte del kikizzatissimo Filoni
    5) le figuracce di Hon che portarono l'opinione pubblica guamaniana a chiedere la revoca dello Statute of Limitations consentendo così che Apuron venisse processato.

    Di fronte a tale catasta di guai un bravo pianificatore ha tutto l'interesse a mostrarsi triste e sconfitto e a concedere ciò per cui fino a un attimo prima lottava con le unghie e i denti. Lo scopo, infatti, è di calmare le proteste, sterilizzarle, far passare un pochino di tempo, lavorare dietro le quinte per riconquistare le stesse posizioni di prima. Non è da escludere che i capicosca del Cammino prevedessero perfino di farsi togliere la Yona property per poi ricomprarla. Al Cammino i soldi non mancano, ci sono sempre i polli da spennare; se lo sporco trucchetto del derubare l'arcidiocesi con un Deed of Restriction non ha funzionato, beh, passiamo al trucchetto successivo, più costoso ma più efficace.

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    1. Uno dei sospetti riguardo al Byrnes è che "non sapeva nemmeno dov'è Guam", e quindi suonerebbe strano che il Papa nomini arcivescovo un soggetto che sulla carta è di buona spiritualità ma non aveva né "esperienza" del guidare una diocesi stracarica di guai, né "familiarità" con Guam, né "conoscenza" di quegli specifici guai - un vescovo pedofilo neocatecumenale, un Cammino di furbetti e truffatori, eccetera. Quindi la linea di ragionamento di Tim mi pare essere questa: o il Papa era piuttosto disinteressato al caso Guam (ipotesi improbabile, visto che c'era di mezzo un vescovo pedofilo e la rapina di un immobile diocesano del valore di molti milioni), oppure la nomina è stata influenzata dai capicosca del Cammino.

      C'è da notare che quando a Guam fu mandato Hon, si comportò come se lo avessero insistentemente rassicurato che le proteste dei cattolici fossero poca cosa e si sarebbero spente in un paio di settimane, e che la propria permanenza sull'isola sarebbe stata un breve periodo di transizione in attesa di sbrogliare la matassa Apuron o di nominare un nuovo vescovo. Hon Tai-Fai avrà pensato: vado lì, pacifico gli animi con tante belle parole sul Vangelo, ed è fatta. Pia illusione!

      Hon doveva talmente essersi fidato degli ordini ricevuti che si rifiutò di ascoltare una delle vittime del vescovo pedofilo neocatecumenale. Che era lì davanti alla cattedrale, a due metri da lui. Che era esattamente il motivo per cui in cattedrale c'era Hon anziché Apuron. Chissà, magari oggi quell'episodio pungola ancora la coscienza di Hon, che per essersi fidato dei superiori mancò di carità ad una vittima di abusi del clero (oltre che far azzeccare una figuraccia all'intera Chiesa cattolica, la figuraccia del donabbondismo). Voglio sperare che non abbia dimenticato l'evento lavandosene pilatescamente le mani. I sei mesi passati a Guam dovrebbero avergli dato una lezione sul neocatecumenalismo, tanto più che da un mese e mezzo è nunzio a Malta, un'altra isola funestata dal diabolico kikismo-carmenismo.

      Piccolo promemoria tecnico: Guam risulta arcidiocesi "di missione", sebbene sia cattolica da quasi 400 anni (il novanta per cento della popolazione è cattolico). Era stata catalogata come diocesi nel 1965, suffraganea di quella di San Francisco, ma nel 1984 fu promossa ad arcidiocesi e legata alla conferenza episcopale del Pacifico. Dunque dal 1984 divenne "terra di missione" (soggetta quindi alla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, quella che aveva a capo il neocatecumenalissimo Filoni, detto "il Papa rosso" per l'enorme potere amministrativo/decisionale, secondo solo al Papa). Il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron, già vescovo ausiliare dal 1983, prenderà possesso subito dopo, nel 1986.

      Che senso ha qualificare come "missione" una diocesi su un'isola al 90% cattolica? I soldi. E -guarda caso!-, il Filoni. Cioè il Cammino.

      Chissà come, chissà perché, Apuron si converte al neocatecumenalismo. E -guarda caso!- comincia a ordinare presbikikos a tutta forza: quelli che gli vengono comandati dai suoi cosiddetti "catechisti" neocatecumenali, e senza vagliar minimamente tali "vocazioni" farlocche. Chissà quanto c'entra il fatto che avesse scheletroni enormi nell'armadio, come la vasta collezione di stupri pedofili iniziata mentre era ancora seminarista, proseguita mentre era prete, continuata anche dopo essere diventato arcivescovo. Ai capi del Cammino piace molto avere a che fare con gente ricattabile. Comodissimo per usare il metodo del bastone e della carota. Se disubbidisci ti faremo affondare in uno scandalo. Se ubbidisci potrai continuare a fare i tuoi porci comodi, protetto e pagato, con prestigio e carriera perché stai ordinando un sacco di "preti missionari", oh che bello.

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  7. perche' don fabio rosini è uscito dal caminito ?? qualcuno lo sà??

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    1. Più che "uscito", diremmo che è stato "fatto uscire". Il motivo è stato spiegato su questo blog mille volte, nelle pagine (vedi [link]) come nei commenti.

      Come ci testimoniarono fin dal 2015:

      3) Don Fabio Rosini è stato allontanato dal Cammino, ed è stato definito un "GIUDA" ed anche ripetutamente (sia in sua presenza che innumerevoli volte dietro le sue spalle) un "DEMONIO" solo perché si rifiutava di distruggere la sua (o meglio di DIO) opera di evangelizzazione dei "10 Comandamenti" che toglieva e toglie sempre più giovani al Cammino e li porta alla CHIESA. E' stato allontanato da Kiko solo perché voleva seguire GESU' CRISTO e non kiko. E' stato allontanato solo per INVIDIA di Kiko, il quale lo accusava di distruggere l'opera di Kiko...

      Come disse Daniel, «il Cammino è Kiko, ed il becchino del cammino sarà Kiko».

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    2. E' staro estromesso dal Cammino; se leggi l'incipit del post è spiegato anche il motivo.
      Ruben.
      ---

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    3. Perché invece non chiedi al tuo interno?
      Così scoprirai la differenza di approccio.
      Rosini non ha mai fatto campagne contro il cammino, ha preso atto di come lo hanno trattato, ed è andato avanti.
      Il cnc ( ai suoi massimi livelli ) invece si è lanciato in una campagna denigratoria nei suoi confronti al fine di screditarlo all'interno per scongiurare qualsiasi fuoriuscita ( che tra l'altro Rosini non incentivava e neanche desiderava )

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  8. Intanto qui mi cominciano a martellare dicendo che carmen sara santa presto quindi non potro' piu parlare male del cammino.

    Da un discorso con un kiko ieri e' fuoriuscita ancora piu asineria:
    Primo, questa persona pensava che carmen gia era santa, e gli dovetti far notare che era appena serva di Dio.
    Poi disse che se il Papa la approvata a serva di Dio, quindi il Papa ne riconosce la sua santita. Ancora una volta gli dovetti far notare che il papa non e' al corrente dei processi fino alla fase finale di canonizzazione.

    Poi comincio' a ragliare ancora piu forte (come dice tripudio) che lui ha sperimentato Dio nel cammino quindi a sua volta il cammino non puo essere del demonio.

    Qui capii che e' inutile avere conversazioni coi raglianti kikos. Sprechi solo fiato e tempo prezioso...

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    1. Intanto vediamo se e con quale motivazione fanno Carmen Santa.

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    2. A titolo di curiosità, ricordiamo che anche i santi hanno talvolta commesso madornali errori di valutazione. Lo stesso san Giovanni Bosco commise l'ingenuità di ricordare a un vescovo che quest'ultimo era diventato tale per merito di don Bosco stesso. E siccome ai vescovi dispiace molto di dover ringraziare sinceramente qualcuno... divenne alquanto nemico di don Bosco e dei Salesiani.

      Notare poi come il Cammino sia letteralmente graditissimo al demonio:
      - "Carmen sarà presto santa" - affermazione falsa sul "presto" e falsa sul "santa"
      - dunque non si potrebbe più criticare il Cammino (ma perché? stanno canonizzando il Cammino o la Carmen?)

      Lo sanno di star mentendo e ingannando, ma per loro la menzogna e l'inganno sono strumenti santi, se usati per promuovere il Cammino.

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    3. Se don Bosco è diventato santo pur commettendo madornali errori, perchè non dovrebbe diventare santa Carmen pur avendo commesso madornali errori? esistono forse santi di serie a e serie B, per caso?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    4. Guarda che "Santa di categoria superiore" è una invenzione di Kilo
      Non vemire qui a fare poagnistei.
      Perfetto allora aspettiamo che facciano Santa Carmen nonostante abbia sbagliato tutto nel fondare il cammino.

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    5. Non toccate don Bosco!!

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    6. Tripudio scrive nel blog da 12 anni, avrà imparato a scrivere a 5/6 anni quindi credo di andare sul sicuro se affermo che ha almeno 17/18 anni... non gli darei di più visto le banalità che scrive... essendo ancora molto giovane spero trovi presto altro a cui dedicarsi... non è salutare alienarsi nei social...

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    7. Così parlò dall'alto del suo anonimato un kikolatra che frequenta ossessivamente questo blog.

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  9. La stragrande maggioranza dei camminanti sono in buonissima fede? Ottimo, questo ci basta, tutto il resto è noia, come diceva Califfano

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  10. Proprio così.
    Compiango coloro che ho conosciuto lì dentro e che erano in buona fede, ma vi sono rimasti.

    Adesso vedo il mondo piccolo che il Cammino crea intorno a te, sempre uguale a sé stesso, i legami affettivi che instaura, molto al di là e molto peggio dell'invenzione neocatecumenale dell'affettività malata dei genitori verso i figli.
    Vorrebbero spacciare la libertà, la maturità, la crescita. Invece sono persone estremamente dipendenti da tutto, dal clan familare spesso, dai catechisti, dai genitori che li sovvenzionano e poi li legano a sé, dall'ambiente, dal ruolo...

    Talvolta penso che se prendessimo un neocatecumenale duro e puro, di quelli con la mentalità ormai conformata, e lo mettessimo fuori dalla comunità per un tempo, sarebbe come un pesce fuor d'acqua, sperso di fronte alla vita, anche a quella di fede.

    Quanto agli inganni e agli errori, non li vogliono proprio vedere e non ascoltano nessuno, tranne quelli della loro cerchia.
    Molte volte ho provato, ma è come rimbalzare su un muro di gomma. Ad ogni argomento contrappongono fieri il loro imparaticcio distorto e si sentono dalla parte della ragione.
    Proprio non ascoltano.
    Chi ascolta, perché anche questo è successo, normalmente poi lascia il Cammino.

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  11. In italiano vuol dire solo che a quelli in buona fede non verrà chiesto conto delle nozioni fuorvianti ( per usare un eufemismo ).
    Ma nonostante questo anche quelli in buona fede patiranno gli errori del cnc.
    Nel momento in cui senza verificare ciò che viene detto anche quelli in buona fede si prestano a ripetere le stesse cose allora si rendono "complici" e la buona fede non basta più come giustificazione.

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  12. I camminanti spesso soffrono della sindrome di Stoccolma e si affezionano ai loro rapitori.

    Non è forse vero che i catechisti ti tengono in ostaggio e d'autorità non ti lasciano andare?
    Non è forse vero che i catechisti vagliano e determinano la tua vita con le loro illuminazioni o con l'applicazione puntuale del codice kikiano?
    Non è forse vero che se sgarri anche di un poco, si sentono autorizzati a trattarti con durezza e ad umiliarti?
    Non è forse vero che utilizzano la tecnica del bastone e della carota per indurti ad accettare la loro presunta autorità limitante?

    Nei camminanti, proprio come negli affetti da sindrome di Stoccolma, invece della naturale reazione di avversione e volontà di non assoggettarsi, nasce rispetto, fiducia, comprensione, attaccamento e a volte affetto.
    Questo è descritto come legame traumatico, cioè un legame che si instaura verso chi gode una posizione di potere sul soggetto e lo limita.

    Colui che ne soffre non si rende conto del legame malato che vive.
    Affrancarsi da tutto questo, compreso l'ambiente di detenzione, procura un senso di libertà che solo chi lo prova può comprendere.

    Don Rosini, che non soffriva di questa sindrome, si è sentito libero e liberato di poter percorrere il suo cammino lontano da chi lo voleva tenere in ostaggio alle proprie condizioni.

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  13. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello del diario

    Kiko ha visto in tv che la Meloni ha un quaderno di appunti dove annota delle cose che si potrebbe dimenticare. Ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha aggiunto che la Meloni si recherà in udienza dal Papa per convincerlo a fare santa Carmen, ma non si capisce a che titolo, visto che nel Cammino ci sono degli arcani. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, non capisco esto interessamiento della Meloni per Carmensita, ma se l'input viene dall'alto acceleramos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con due quaderni di appunti della Meloni, uno senza la correzione e uno con la correzione, più un biglietto : "Sancto Padre, decida lei. Saludos Kiko".
    Come ha fatto Kiko a procurarsi quei due quaderni? Arcano.

    e la causa continua...

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